INFORMAZIONE DELLA LEGA POLMONARE // N. 3/2011
focus
«Mamma, posso tossire?»
Tutto ebbe inizio quando aveva
due anni: Sofia* (oggi 8 anni)
­venne colpita da terribili crisi di
tosse. Si manifestavano improv­
visamente e duravano parecchie
ore. I medici non riuscivano a
identificarne l’origine. La diagnosi
di asma, formulata dopo un lungo
periodo di sofferenze, fu per la
­famiglia quasi una sorta di liberazione.
«Mamma, guarda cosa fa a Luna», chia­
ma Sofia ridendo, mentre accarezza il
­gatto tigrato rossiccio che in grembo a
sua sorella Elisa* si stiracchia pigramente.
«Fortunatamente i peli del gatto non cre­
ano alcun problema a Sofia», racconta la
mamma, Lauretta Bonetti*.
All’inizio delle crisi di tosse di Sofia, la
­famiglia decise di rinunciare a tenere in
casa i due gatti che da tempo vivevano
con loro per paura che la bambina fosse
allergica agli animali. Ma neppure l’assen­
za dei gatti, la recente ristrutturazione
­della casa con l’esclusione di tappeti e
­moquette e l’impiego di speciale bianche­
ria per il letto di Sofia cambiarono la
situazione. Sofia continuava a tossire,
­
spesso anche per tre o quattro ore di
­seguito.
Niente più tosse – Sofia ha la sua asma sotto controllo.
«Gli inverni erano particolarmente diffi­
cili», ricorda la mamma: «Per noi era nor­
male che in inverno Sofia si ammalasse
tre-quattro volte e dovesse assumere anti­
biotici.» Anche in vacanza, i genitori do­
vevano ricorrere regolarmente alle cure di
un medico per le improvvise crisi di tosse
di Sofia.
Avete domande da porre sui polmoni e sulle vie respiratorie?
I nostri medici vi risponderanno
PNEUMOTÉL 0800 404 800
Ogni mercoledì, dalle ore 17 alle ore 19. Servizio gratuito in francese.
Sguardi e commenti fanno male
Per la famiglia, l’aspetto peggiore di que­
sta situazione era l’incertezza. «Sofia mi
faceva tremendamente pena e io non
­potevo aiutarla», ricorda Lauretta Bonetti.
A causa della sua tosse, Sofia si sentiva
diversa dagli altri bambini e questo la
­
­rendeva insicura. Le crisi di tosse in 8
Le inalazioni fanno oggi oramai parte della vita di Sofia.
pubblico erano per lei insopportabili.
«Mamma, posso tossire qui?», chiese una
volta mentre, giocando a tombola in un
sala colma di persone in silenzio, fu colpita
da una crisi di tosse. Gli sguardi e i com­
menti dei presenti crearono molti proble­
mi a lei e ai suoi genitori. «Spesso ci senti­
vamo come dei genitori snaturati, che non
si curavano della loro figlia. Ma non ab­
biamo lasciato nulla d’intentato», spiega
la mamma di Sofia. Per anni il pediatra at­
tribuì i disturbi di Sofia a forme influenzali.
Ma per Lauretta Bonetti era chiaro che
qualcosa non andava. «In nessun tipo
d’influenza la tosse ha un decorso come
nel caso di Sofia.» Seguirono test polmo­
nari e test allergologici, questi ultimi tutti
con risultati negativi.
Sono il freddo, i locali riscaldati e le infe­
zioni a scatenare le crisi di tosse di Sofia.
Fu poi alla fine il medico di famiglia a for­
mulare la diagnosi: asma. La famiglia si
sentì liberata da un incubo. «Finalmente
la malattia aveva un nome, finalmente
potevamo contrastarla», così la mamma
descrive il momento in cui fu loro comu­
nicata la diagnosi. Ed effettivamente Sofia
reagì molto bene e rapidamente alla tera­
pia inalatoria prescrittale. Dopo molto
tempo la famiglia riuscì a passare un in­
verno senza l’incubo delle prolungate crisi
di tosse. All’inizio Sofia faceva le inalazio­
ni presso lo studio del suo medico di fami­
glia. Ben presto la famiglia si rivolse alla
Lega polmonare per poter disporre di un
«Spesso ci sentivamo
come dei genitori
snaturati, che non si
curavano della loro
figlia.»
inalatore. Oggi Sofia fa le inalazioni a
casa. «Sofia ha riconquistato una buona
parte della qualità di vita e noi sappiamo
finalmente cosa fare», prosegue la mam­
ma. E non sono stati più costretti a limi­
tare le attività della bambina. Oggi può
nuovamente passare la notte da amiche,
fare dello sport e condurre semplicemen­
te una vita normale. Tutte cose che prima
Sofia e la sua famiglia hanno riconquistato una buona parte della qualità di vita.
le sue imprevedibili crisi di tosse le impe­
divano di fare.
Con la sorella al Centro sportivo
«Nuoto molto volentieri», dice Sofia. Pre­
sto ritroverà le splendide sensazioni di
muoversi nell’acqua, il suo elemento pre­
ferito. Adesso Sofia può frequentare an­
che il Centro sportivo di Macolin», dice la
mamma. Una proposta suggerita recente­
mente dalla Lega polmonare. Anche Elisa,
la sorella maggiore, può accompagnarla.
«Ma solo se si comporterà bene», aggiun­
ge Sofia in modo un po’ malizioso ma
­determinato.
Conosciuta la diagnosi, la Lega polmonare
è stata un aiuto prezioso per la famiglia.
«Le collaboratrici e i collaboratori della
Lega polmonare ci hanno insegnato come
usare correttamente l’inalatore e ogni
anno ci convocano automaticamente per
effettuare la revisione», così si esprime
Lauretta Bonetti sulla consulenza della
Lega. «Ci siamo accorti di non essere soli.
Molti bambini soffrono d’asma, alcuni
perfino in modo molto più grave di Sofia»,
continua la mamma. La famiglia è felice di
riuscire a tenere così bene sotto controllo
la situazione. Le inalazioni fanno oramai
parte della vita di Sofia e la mamma si
esprime in modo lusinghiero sulla capacità
della figlia di gestire autonomamente il
«Ci siamo accorti di
non essere soli.
Molti bambini sof­
frono d’asma.»
problema. «Abbiamo accettato l’impon­
derabile e gestiamo piuttosto bene la si­
tuazione attuale.» Lauretta Bonetti spera
naturalmente che un giorno, con la cresci­
ta della bambina, l’asma scompaia. Ma fin
quando Sofia potrà vivere senza partico­
lari limiti come adesso, va bene così. r
Testo: Karina Turek, giornalista, Berna
Cos’è l’asma?
L’asma è l’affezione cronica delle vie
­respiratorie più frequente nei bambini.
In Svizzera ne è colpito circa il 10 per­
cento dei bambini. Le crisi d’asma sono
una reazione agli sforzi fisici, ad affe­
zioni virali delle vie respiratorie, al fumo
di sigaretta o alla presenza di allergeni
quali escrementi degli acari, peli di ani­
mali, muffe o pollini. Le persone colpite
soffrono di dispnea e tosse o perfino di
dispnea continua. La causa è un’infiam­
mazione dei bronchi. Gli allergeni, ma
anche irritazioni specifiche come l’aria
fredda e il fumo, possono provocare
delle reazioni infiammatorie: la mucosa
diventa più spessa e la muscolatura
bronchiale si contrae. L’asma può però
essere trattata con successo. La terapia
consiste nella somministrazione di far­
maci da inalare o in compresse, che
svolgono un’azione antinfiammatoria
e dilatatoria sui bronchi. Proprio nei
bambini formulare la diagnosi e identi­
ficare il corretto trattamento è spesso
una cosa complessa. Così si esprime in
merito lo pneumologo e specialista per
l’asma dott. med. Thomas Rothe della
Zürcher Höhenklinik di Davos: «Oggi,
fortunatamente, nella maggior parte
dei casi la diagnosi di asma viene for­
mulata molto più r­apidamente rispetto
a quanto successo nel caso di Sofia. Ma
anche in seguito c’è ancora molto da
fare. Non basta prescrivere dei farmaci.
Per un’attività sportiva organizzata, per
un serio trasferimento delle conoscenze
sulla malattia e anche per motivare
­durevolmente la persona a effettuare
regolari inalazioni, sono necessari dei
team di specialisti. I collaboratori e le
collaboratrici della Lega polmonare
­rivestono all’interno di questi team una
posizione importante.»
L’offerta della Lega polmonare
La Lega polmonare organizza corsi
d’informazione per i famigliari, corsi
d’istruzione per i pazienti, corsi di
­nuoto e canottaggio e aiuta le persone
colpite a gestire la malattia.
Foto: Roland Blattner, fotografo, Jegenstorf
Ulteriori informazioni:
www.legapolmonare.ch/asma
* I nomi sono stati cambiati dalla redazione
L’impegno della Lega polmonare
In Svizzera, una persona su sei è affetta da malattie delle vie
­respiratorie. La Lega polmonare si adopera affinché
– meno persone soffrano, diventino invalide o muoiano a causa
di queste malattie,
– persone con insufficienza respiratoria e affette da malattie
polmonari possano vivere quanto più possibile senza disturbi
e in modo autonomo,
– la vita sia degna di essere vissuta nonostante la malattia.
L’asma è una delle più frequenti malattie croniche. In Svizzera,
colpisce oltre 500 000 persone. La promozione dell’autogestione
dell’asma è uno dei punti chiave del programma della Lega
­polmonare di lotta contro l’asma. Nei corsi per i pazienti, le
­persone asmatiche imparano, sotto la guida di personale com­
petente, come gestire in modo responsabile la loro malattia in
ambito ­quotidiano. I bambini imparano, già a partire dai quattro
anni d’età, a comportarsi correttamente e conoscono l’azione
svolta dai farmaci prescritti. r
Il medico online
Avete delle domande sull’asma o su altre malattie polmonari?
Lo specialista dott. med. Jean-Pierre Zellweger, pneumologo, risponde online fino al
20 maggio 2011 alle vostre domande: www.legapolmonare.ch
IMPRESSUM vivO2 viene pubblicato sei volte all’anno per pazienti, soci, donatori della Lega
polmonare svizzera. Quota ­annua abbonamento CHF 5.– inclusi nella quota socio e benefat­
tore. Edizione e redazione: Lega polmonare svizzera, ­Südbahnhofstrasse 14c, 3000 Berna 14,
tel. 031 378 20 50, fax 031 378 20 51, [email protected], www.legapolmonare.ch Grafica/impaginazione: Typopress Bern AG, Berna. Stampa: Ziegler Druck- und Verlags-AG, Winterthur.
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in modo più attivo»
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