Parrocchia Regina Pacis – Forlì
PIANO PASTORALE
2015-2016
Misericordiosi come il Padre
Il presente piano pastorale è in attuazione
del Progetto Pastorale Diocesano
e del Progetto di Evangelizzazione-Rinnovamento,
elaborato dal
Mov. Mondo Migliore(Roma)
viale Kennedy 4 – tel e fax 0543 63254
cell. 348 5653363 e-mail: [email protected]
sito: parrocchiareginapacis.it
contatto fb: Parrocchia Regina Pacis
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INDICE
PRESENTAZIONE d. Roberto
REVISIONE 2014-2015
ITINERARIO DI EVANGELIZZAZIONE
ANNO 2015-2016: MISERICORDIOSI COME IL PADRE
APERTURA ANNO PASTORALE
GIORNATA MISSIONARIA/FESTA S. GIOVANNI PAOLO II
FESTA DI CRISTO RE/OTTAVARIO
NATALE
FESTA DELLA VITA
FESTA ACCOGLIENZA E FRATERNITA’
PASQUA
FESTA DELLA FAMIGLIA
MADONNA DELLA PACE – FESTA DELLA PARROCCHIA
FESTA DEL SACERDOZIO
II LIVELLO: LE PICCOLE COMUNITA’
III LIVELLO: PASTORALE DELLE FAMIGLIE
IVa LIVELLO: PASTORALE GIOVANILE
IVb LIVELLO: PASTORALE DEI PENSIONATI, ANZIANI, MALATI
PASTORALE SOCIALE
Va LIVELLO: CATECHESI
Vb LIVELLO: LITURGIA
Vc LIVELLO: CARITA’
VI LIVELLO: PASTORALE MINISTERIALE
VII LIVELLO: STRUTTURE DI PARTECIPAZIONE
VIII LIVELLO: STRUTTURE DI ELABORAZIONE
IX LIVELLO: COMUNICAZIONI
X LIVELLO: SERVIZI AMMINISTRATIVI
XI LIVELLO: SERVIZI TECNICI
ALLEGATI: EVANGELIZZAZIONE E RINNOVAMENTO
ASSOCIAZIONI, MOVIMENTI, AGGREGAZIONI LAICALI
PAPA FRANCESCO: PARROCCHIA APERTA E ACCOGLIENTE
CALENDARIO SETTEMBRE OTTOBRE
CALENDARIO NOVEMBRE DICEMBRE
CALENDARIO GENNAIO FEBBRAIO
CALENDARIO MARZO APRILE
CALENDARIO MAGGIO GIUGNO
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Anno pastorale 2015 – 2016
Carissimi,
quanta grazia del Signore ci è data, quanti segni della sua bontà e del suo
amore, quanti momenti di intensa vita parrocchiale ci ha donato e ci dona!
Grazie a Dio nostro Padre e alla Vergine che ci accompagnano nella fede e ci
sono vicini nella vita. Ripartiamo sempre dal Sinodo che abbiamo celebrato e
che ora siamo chiamati ad attuare nel nostro impegno per le famiglie, per i
giovani, per le persone in difficoltà, nella vita sociale e nel rinnovamento
continuo della parrocchia, secondo le indicazioni del Concilio e di papa
Francesco, scrutando i tempi che siamo chiamati a vivere. Tempi, tante volte,
delicati e difficili ma che diventano appelli e opportunità di amore, di fede, di
dono, nella vita concreta di ogni giorno della parrocchia, delle nostre famiglie,
di ogni persona.
Stiamo vivendo l’anno significativo del Giubileo del 50° della nostra
parrocchia: il Signore ci ha concesso e ci concede di vivere tanti momenti di
grazia e di vera vita parrocchiale a livello culturale, religioso, storico,
formativo, come esperienza intensa e gioiosa della nostra comunità. Sono
davvero tante le esperienze e i fatti vissuti, molte persone e tante famiglie
nuove coi loro bambini, le varie feste e particolarmente la festa centrale del
50°, organizzata in piazza Giovanni XXIII, il piazzale parrocchiale pieno di
ragazzi e di famiglie nel catechismo, nel centro estivo, nei momenti di
animazione. Abbiamo scoperto tanti segni di fede e di catechesi nelle varie
parti della chiesa, così come è stata pensata e costruita, nelle opere d’arte in
essa presenti, come la Via Crucis, le vetrate artistiche, il battistero, le opere in
ferro battuto, il tabernacolo, il Crocifisso, la Madonna della Pace, la cappella
dei Santi. Abbiamo potuto leggere e scoprire tanti aspetti della vita della
comunità parrocchiale, guardati da altri occhi, specie nelle trasmissioni di TV
2000, di Radio Maria, di Teleromagna e nei giornali della città
Papa Francesco ci dice tre parole particolari: “Guardare al passato con
gratitudine, vivere il presente con passione, abbracciare il futuro con speranza.
Continuiamo e riprendiamo sempre il nostro cammino con la fiducia nel
Signore, con slancio, freschezza, entusiasmo così da elaborare insieme modi
nuovi di vivere la gioia del vangelo e risposte sempre più adeguate di
testimonianza e di annuncio”.
Continuiamo così le celebrazioni del 50° e l’attuazione giorno per giorno delle
indicazioni e delle scelte del nostro Sinodo e ci apriamo al nuovo anno
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pastorale 2015-’16. Saremo aiutati da momenti forti come il Sinodo mondiale
dei Vescovi sulla Famiglia, che si terrà in ottobre a Roma, e il Convegno della
Chiesa italiana che si terrà a Firenze nel prossimo mese di novembre, dal titolo
“In Gesù Cristo, un nuovo umanesimo”, per la dignità, il rispetto, la
promozione della vita umana e cristiana per i singoli, le famiglie, l’intera
società con i suoi problemi e le sue sfide.
Soprattutto ci prepariamo, con tutta la Chiesa e l’umanità, a vivere nella
maniera più profonda, più concreta e più santa l’Anno della Misericordia, che
ha indetto e che ci dona papa Francesco. Sarà per tutti noi l’esperienza vera
dell’amore unico e infinito del Signore e la strada del nostro impegno per i
nostri fratelli, specie quelli più in difficoltà, vicini e lontani. Sperimenteremo
l’importanza, la gioia e il pudore di vivere le opere di misericordia materiale e
spirituale e ci edificheremo sempre più come Chiesa della misericordia,
“Chiesa sempre nuova nelle persone”.
In Diocesi e in parrocchia avremo particolare attenzione ai giovani, alla loro
crescita nella formazione cristiana; alle famiglie, perché siano sostenute nei
loro ideali e propositi, nella loro fedeltà, nelle loro difficoltà materiali e
spirituali; alle persone in difficoltà, verso le quali non avremo mai abbastanza
amore, comprensione, tenerezza. Gesù ha detto: “Qualunque cosa avete fatto a
uno di questi, l’avete fatto a me: Venite benedetti…”
Abbiamo anche due appuntamenti: nel prossimo mese di ottobre 2015,
esattamente il 18, celebreremo la festa di S. Giovanni Paolo II e nel mese di
ottobre 2016 avremo la Visita pastorale del Vescovo alla nostra Unità pastorale
(cioè le quattro parrocchie della nostra zona). A questa Visita ci preparemo
lungo il corso dell’anno.
Tutto sarà possibile per la presenza attiva di ogni parrocchiano e di ogni
famiglia. Già tanti offrono la loro opera nei vari ambiti, ma l’invito è sempre
rivolto a tutti: c’è sempre più
bisogno di persone che offrano un
po’ di tempo e le loro capacità a
servizio dei fratelli, nell’esperienza
bella della vita parrocchiale. E il
Signore benedice e ricompensa chi si
dona con gioia e generosità. Grazie!
d. Roberto, unitamente a d. Cristafer
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Revisione: Anno Pastorale 2014-2015
Meta dell’anno 2014-2015
Tutti gli abitanti della parrocchia e, in essa, le piccole comunità, i gruppi
di famiglie e gli altri vari gruppi si sentono una comunità di chiamati a
seguire Cristo nella vita concreta della propria situazione e dell’ ambiente
sociale, attraverso scelte ed esperienze di fede, di amore, di
coinvolgimento, di servizio, di “uscita”, nel cammino della Chiesa e della
diocesi.
La meta dell’anno, non da tutti, ma da buona parte dei parrocchiani e dei vari
gruppi, è stata raggiunta e realizzata, specialmente nella preparazione e nella
celebrazione del Sinodo parrocchiale e nel successivo anno del 50° della
parrocchia.
Questi segni positivi:
- Clima e senso di comunità. Disponibilità, generosità, servizio negli
Operatori pastorali, negli Educatori, Capi, Animatori.
Realizzazione dei lavori tecnici nella chiesa all’esterno e all’interno.
(Apertura anno pastorale)
- Senso della vita cristiana come missione (inviti del sinodo)
- Sinodo: esperienza grande e positiva, con vari momenti forti di
coinvolgimento e di celebrazioni (novembre 14)
- Dal Sinodo al Giubileo del 50°: Bella celebrazione del Natale. Apertura
del 50°. Spirito ed esperienza di fervore, di consapevolezza, di attesa
delle iniziative. (Natale 14)
- Festa della vita e dei Giovani: giovani felici di preparare la festa per gli
altri. (febbraio 15)
- Consacrazione chiesa.
Dal Sinodo all’impegno per le persone in difficoltà (terza domenica del
mese) (marzo 15)
- Giornata delle Palme, messa in Tv e missione di strada.
Celebrazione della settimana santa e della Pasqua del 50°.
A Roma col Papa.
Festa delle famiglie. (aprile 15) Corso per il Matrimonio.
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- Ospiti fiorentini per le vetrate.
Presenza riprese di TV 2000 e Radio Maria.
Festa parrocchiale in piazza. (maggio 15)
- Serate del 50°.
Anno
del 50°
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Itinerario di Evangelizzazione e
Rinnovamento della Parrocchia
Prima tappa: Kerigmatica o di convocazione: a – sensibilizzazione
all’incontro e alla riconciliazione b – sensibilizzazione alla Fraternità
c- sensibilizzazione alla Chiesa, come insieme di battezzati … fino alla
Settimana di Fraternità
Seconda tappa: precatecumenale o di evangelizzazione:
a – Bibbia come Parola di Dio
b – fede come atteggiamento di vita
c – Cristo e il suo mistero… fino al Sinodo parrocchiale
Terza tappa: Catecumenale o di vita di Chiesa:
a – mistero della Chiesa
b – i Sacramenti (battesimo, cresima, riconciliazione, matrimonio e ordine
c – L’Eucarestia, fonte, culmine, centro della vita della Chiesa…. fino al
Congresso Eucaristico parrocchiale.
Terza tappa: tempo di scelte, di riflessioni, di dialogo e di confronto. Dopo
aver proclamato la scelta di Cristo nel Sinodo si tratta ora di riscoprire la
Chiesa.
Fasi di questo cammino catecumenale: nella 1a fase la Chiesa si
riscopre come comunità di fede, di speranza, di carità: v. Evangelii
Gaudium (circa 2 anni). Nella 2a fase si riscoprono i Sacramenti (2 anni).
La 3a fase ruota attorno all’Eucarestia e si conclude con il Congresso
Eucaristico (2 anni).
La parrocchia e il suo rinnovamento
Da “La gioia del Vangelo” (Evangelii Gaudium) di papa Francesco
“Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le
consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale
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diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale. Le
strutture diventino tutte più missionarie, la pastorale ordinaria in tutte le sue
istanze sia più espansiva e aperta, ponga gli operatori pastorali in costante
atteggiamento di “uscita” e favorisca così la risposta positiva di tutti coloro ai
quali Gesù offre la sua amicizia”. (27)
“La parrocchia può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e
la creatività missionaria del pastore e della comunità, perché sia capace di
riformarsi e adattarsi costantemente . Si suppone che stia realmente a
contatto con le famiglie e la vita del popolo. Essa è presenza della Chiesa nel
territorio, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del
dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della
celebrazione. Attraverso tutte le sue attività, la parrocchia incoraggia e forma i
suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. Essa è comunità di
comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare,
e centro di costante invio missionario. (28).
“Invito tutti ad essere audaci e creativi in questo compito di ripensare gli
obiettivi, le strutture, lo stile e i metodi evangelizzatori delle proprie comunità.
Una individuazione dei fini senza un’adeguata ricerca comunitaria dei mezzi
per raggiungerli è condannata a tradursi in mera fantasia. L’importante è non
camminare da soli, contare sempre sui fratelli in un saggio e realistico
discernimento pastorale. (33)
“Fedele al modello del Maestro, è vitale che oggi la Chiesa esca ad
annunciare il Vangelo a tutti, in tutti i luoghi, in tutte le occasioni, senza
indugio, senza repulsioni e senza paura. La gioia del Vangelo è per tutto il
popolo, non può escludere nessuno”(23).
Dal Sinodo parrocchiale
(78) Mettere la Parrocchia, come comunità dei credenti, in stato di totale
trasformazione e di continuo rinnovamento per una maggiore fedeltà a Dio e
una reale fedeltà alle persone, nell’amore, nel servizio, nella ricerca e
nell’accoglienza di tutti.
Vivere la gioia del Vangelo, la gioia della fede e la testimonianza.
“Recuperiamo e accresciamo il fervore, la dolce e confortante gioia di
evangelizzare. Possa il mondo del nostro tempo ricevere la Buona Novella non
da evangelizzatori tristi e scoraggiati, impazienti e ansiosi, ma da ministri del
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vangelo, la cui vita irradii fervore, che abbiano per primi ricevuto in loro la
gioia di Cristo” (E.G. 10).
“Gioire ed esultare sempre nel Signore! Essere persone che cantano la vita,
che cantano la fede” (papa Francesco).
L’Equipe di Animazione pastorale curerà la programmazione e la
realizzazione del Piano pastorale, che nei prossimi anni si baserà sulle
indicazioni del Sinodo.
Promuovere la vita parrocchiale in cammino di Unità Pastorale con le
parrocchie di S. Caterina, S. Maria Lauretana, S. Giuseppe Artigiano (ambiti
pastorali, problemi emergenti, tematiche con esperti o persone significative…).
La parrocchia in mano ai fedeli laici, collaboratori, formati ad un chiaro
spirito ecclesiale di comunione e di missione. Ministero dei sacerdoti: servizio
all’unità del popolo di Dio, nelle sue varie espressioni, animazione della
preghiera, dei sacramenti e della formazione.
L’economia della parrocchia: entrate, uscite, offerte, spese, lavori, bilanci:
tutto sia in mano a laici retti, precisi, disinteressati, attenti ai poveri,
collaboratori del parroco, responsabile ultimo della pastorale e
dell’amministrazione.
Rendere operativi: Consiglio Pastorale parrocchiale, Consiglio Affari
Economici, Equipes delle Zone, Equipes dei Settori pastorali, Coordinatrice
Pastorale, Coordinatore tecnico… (curare l’elenco dei membri delle varie
realtà)
Istituzione di Osservatòri sulle realtà sinodali: Famiglia, Giovani, Persone in
difficoltà, Vita sociale, Rinnovamento Parrocchia.
Scelta pastorale prioritaria della parrocchia su: Famiglia, Giovani, Persone in
difficoltà, Vita sociale, Rinnovamento pastorale. Attuazione delle indicazioni
del Sinodo, secondo i tempi e i modi possibili.
Parrocchia: comunità tra le case, Chiesa di strada, che va a incontrare tutti i
suoi figli, anche quelli che si sono allontanati per varie ragioni e quanti non
conoscono il vangelo. Ogni anno si faranno “missioni di strada”: fedeli laici
che si preparano e vanno a trovare i parrocchiani nelle loro case.
(79) Promozione di:
Incontri: “Parola di Dio”.
Incontri: “Dottrina sociale della Chiesa”.
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Incontri: “La Gioia del Vangelo: E.G.: evangelizzazione.”
Incontri: “Liturgia e preghiera”
Incontri culturali.
Cineforum per Famiglie o per giovani.
Centro di Ascolto “Caritas”
Centro di Ascolto “Famiglia”.
Disponibilità delle competenze e SOS parrocchiale: medici, insegnanti,
avvocati, psicologi, commercialisti, infermieri, sarti, cuochi, informatici, lavori
tecnici, qualunque tipo di volontariato…
Celebrazione
del Sinodo
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Anno 2015 – 2016
Misericordiosi come il Padre
Meta dell’Anno:
Tutti i parrocchiani e specificatamente Le Piccole Comunità, le Famiglie, i
Gruppi e i Settori pastorali vivono l’esperienza della MISERICORDIA, in
una Chiesa che è di tutti (non giudicati, ma accolti e amati) nella vita della
parrocchia e nel cammino della diocesi, della Chiesa universale e
dell’umanità di oggi, con iniziative mensili, Piccole Comunità, pastorale
familiare e pastorale giovanile, pastorale della carità e degli anziani, nella
liturgia e nella catechesi.
Spiegazione dei termini:
Tutti i parrocchiani: le persone che abitano nel territorio della parrocchia o che
frequentano questa parrocchia.
Esperienza: non è qualcosa di nozionistico, di discorsi, parole, riflessioni, ma la
vita e le azioni di ogni giorno.
Misericordia: è accogliere e lasciarsi salvare dall’amore infinito di Dio ed
esprimere misericordia, in tutte le sue forme, verso gli altri, specie i più poveri,
malati, peccatori, persone in difficoltà.
Vita della parrocchia: nelle sue iniziative, nelle sue azioni di liturgia, di
catechesi, di carità, nella sua opera educativa e salvatrice.
Cammino della Diocesi: che vive il biennio dei giovani e segue i momenti
salienti dell’Anno della misericordia.
Cammino della Chiesa universale: che vive il Sinodo sulla Famiglia e l’Anno
Santo della misericordia e segue le indicazioni di papa Francesco.
Cammino dell’umanità di oggi: nelle sue linee di progresso e di sviluppo e
nella drammaticità dei problemi nelle quali si trova: guerre, persecuzioni,
oppressioni, sfruttamento, fame, emigrazioni, criminalità, corruzione, violenza,
ideologie…
Valori: Chiesa e Misericordia
Chiesa,comunità che vive di misericordia, che vive la misericordia
. Esperienza di Dio che accoglie, perdona, fa sentire la sua tenerezza
. perdono: chiedere perdono e perdonare
. comprensione
. non giudicare
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. accoglienza
. amore ai più poveri
. Disponibilità verso gli altri, fisica e col cuore
. Tolleranza verso le idee diverse degli altri, che possono arricchire e allargare
le nostre visuali
. ascolto: mettersi in ascolto
. Dono per gli altri (tempo e aiuto per gli altri)
. servizio: mettersi a servizio degli altri; Chiesa a servizio dei più bisognosi
. Far sentire tutti parte della nostra grande famiglia, sentirsi fratelli
. offrire un pasto/posto a chi non l’ha
. aiutare il prossimo
. ascoltare gli anziani
. chiamare (anche al telefono, una famiglia, un malato, un anziano)
. perdonare per le offese ricevute
. coraggio del perdono (cominciando dalla famiglia), della correzione fraterna,
dei gesti di pace, della condivisione
. pregare per chi compie azioni cattive
. Cristo, tenerezza di Dio misericordioso
Missioni di strada, missione di casa in casa, missione negli ambienti (bar,
luoghi pubblici, centri commerciali, piazze, scuole…)
Distribuire le Opere di Misericordia, corporali e spirituali, durante le varie feste
e nelle varie realtà parrocchiali.
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I - Pastorale dell’intero popolo di Dio ( o della moltitudine)
APERTURA ANNO PASTORALE Corresponsabilità dei fedeli laici
nell’applicare la misericordia come manifestazione dell’amore di Dio.
Domenica 27 settembre 2015
Meta: I parrocchiani e in particolare tutti gli Operatori pastorali vivono,
nell’apertura dell’Anno Pastorale, l’esperienza di essere Chiesa costruita
da ciascun membro della comunità, per portare l’amore del Signore a
tutti.
Perché: 1. Di fatto molti battezzati e cresimati restano lontani o passivi
nell’esperienza cristiana. Solo una parte partecipa all’Eucarestia, solo alcuni
assumono un ruolo di azione e di servizio all’evangelizzazione e alle attività
parrocchiali.
2. Nella vita della Chiesa e nell’opera della evangelizzazione tutti sono
destinatari e tutti sono soggetti di azione. “Il Signore chiama anche te e lo fa
con grande rispetto e amore” (EG 113)
3. Occorre offrire a più gente possibile l’opportunità di un’azione, piccola o
grande, nell’evangelizzazione, nella vita della comunità cristiana, nelle realtà e
nelle attività della parrocchia.
Curare gli elenchi degli operatori (anche per incoraggiare altri), invitare
ad assumere compiti, elencare le risorse che le persone possono offrire,
secondo le proprie competenze.
Slogan: Chiesa: dono di Dio, compito e vita di tutti e di ciascuno (EG 112,113)
Gesto: Celebrazione dell’impegno e Mandato a tutti gli Operatori pastorali,
catechisti, educatori, membri attivi dei settori e dei servizi pastorali
Quando: Domenica 27 settembre.
Dove: Sede parrocchiale
Come:
- Giornalino e notiziario
- Rosario nelle Zone
- Costituzione delle Equipes di Zona
- Raccolta delle disponibilità
- Contatti e ripresa delle varie attività
- S. Messa solenne
- Celebrazione dell’impegno e Mandato
- Pranzo parrocchiale
- Visione dei filmati di TV 2000.
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- Sinodo: Rinnovamento della parrocchia
- Osservatorio.
Chi: Eq.di Animazione Past., le varie equipe interessate, i Gruppi parrocchiali
FESTA di S. GIOVANNI PAOLO II (18 ottobre) (collegata al 50° - ricordi
e cimeli - foto delle persone con lui):
Amore, solidarietà, impegno sociale a tutta l’umanità e alla Chiesa impegnata
nell’evangelizzazione e nella promozione dei poveri-
Domenica 18 ottobre 2015 – Giornata missionaria mondiale
Meta: I parrocchiani, nella giornata missionaria e nella festa di
S. Giovanni Paolo II, il grande missionario del mondo, con un ricordo
particolare nell’anno del 50° (perché la parrocchia, attraverso d. Michele e
i parrocchiani, ha avuto un particolare legame con lui), esprimono
concretamente amore, solidarietà, impegno sociale all’umanità sofferente
di oggi e sperimentano iniziative di evangelizzazione missionaria.
Perché: 1. I problemi del mondo sono enormi (v. anche le analisi di EG e di LS
(Laudato si’). Nella società si avvertono atteggiamenti di indifferenza, di
esclusione, di chiusura. Non è chiara la preoccupazione di portare il vangelo e
lo sviluppo della vita là dove c’è più bisogno.
2. “Andate in tutto il mondo, annunciate il vangelo, curate i malati, sanate i
lebbrosi…” “la gioia (la luce, la forza, la giustizia) del vangelo è per tutti i
popoli”. “Il compito dell’evangelizzazione implica ed esige una promozione
integrale di ogni essere umano” (EG 182)
3. E’ necessario promuovere iniziative creative di evangelizzazione, come
“missione qui” e come sensibilizzazione all’opera delle Missioni e alle
necessità del mondo. Tutte le realtà e le realtà parrocchiali devono esprimere lo
spirito missionario del vangelo.
Slogan: “Amiamo questo magnifico pianeta dove Dio ci ha posto, amiamo
l’umanità che lo abita”. (EG 183)
Gesto: Scene di filmati di Giovanni Paolo II nelle cinque parti del mondo.
Processione e omaggio alla statua. Missione di strada, con l’immagine di
Giovanni Paolo e del mondo.
Quando: Domenica 18 ottobre.
Dove: Chiesa e territorio.
Come:
- Giornale, notiziario, striscioni o manifesti
- invito a portare cimeli o ricordi di Giovanni Paolo II (iniziativa del 50°)
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- esposizione e mostra su Giovanni Paolo II
- messa con filmato e testimonianza
- processione alla statua
- missione di strada
- Incontri di lavoro degli Osservatori (Famiglie, Giovani, Persone in difficoltà,
Vita sociale, rinnovamento parrocchia)
Chi: Comitato 50°, Eq. di Animazione Missionaria, Eq. Liturgica,
NOVEMBRE 2015: Ottavario Santi e Defunti (1 – 8 nov.)
Festa di Cristo RE (22 Nov.)
Consolazione e amore
Il regno di Dio sulla terra e nell’eternità: ottavario dei defunti - Cristo Re.
“La proposta è il Regno di Dio (Lc 4,43); si tratta di amare Dio che regna nel
mondo. Nella misura in cui Egli riuscirà a regnare tra noi, la vita sociale sarà
uno spazio di fraternità, di giustizia, di pace, di dignità per tutti” (EG 180)
Meta: I parrocchiani, alla luce del vangelo e del mistero di Cristo,
sperimentano il regno Dio, che ogni giorno si costruisce sulla terra e che
avrà la sua pienezza nei cieli e offrono consolazione, speranza, amore,
ovunque si trovano a vivere.
(vocazione all’eternità, chiesa pellegrinante v. Lumen Gentium)
Perché: 1. Di fronte ai problemi della vita, specie davanti all’enigma del dolore
e della morte, a riguardo della vocazione all’eternità ci si lascia andare
facilmente alla mentalità comune, mondana, pagana. Ha poca forza la luce del
vangelo, la fede nell’amore di Dio, nel suo regno che si costruisce, la speranza
dell’eternità.
2. “Non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Consolatevi a
vicenda con le Parole di Dio” 1 Tess4,13)
“L’attesa del mondo futuro non attenua l’impegno nella vita presente…”
(Gaudium et Spes)
3. Il mese di novembre ha delle forti occasioni di evangelizzazione: dalla
celebrazione dei Santi, dei defunti, dell’Ottavario fino alla festa di Cristo, Re
dell’universo. Si tratta di alimentare con la consolazione e l’amore la virtù
teologale della speranza che è certezza dell’amore e della fedeltà di Dio su
questa terra e soprattutto per l’eternità.
Slogan: “Ricordati di me quando sarai nel tuo Regno”
“Oggi sarai con me in paradiso”.
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Gesto: Conoscere il proprio santo protettore, i santi del nostro tempo, ricordare
e pregare per i defunti della famiglia o degli amici, accogliere e lasciarci
salvare da Cristo Re e Salvatore (riprendere il Credo del popolo di Dio).
Quando: Mese di Novembre
Dove: Nelle case
Come:
- Giornalino e Notiziario
- Poster
- Festa dei Santi (31 ott)
- Vita dei Santi
- Commemorazione dei defunti
- Ottavario dei defunti per Zone e ricordo dei defunti (il foglietto si compila
all’inizio della Messa
- Incontri del lunedì: APOCALISSE
- Festa di Cristo Re.
Chi: Equipe Liturgia e le eq. corrispondenti
DICEMBRE: Apertura dell’Anno Santo della
Misericordia: 8 dicembre Roma; 13 dicembre Forlì (cattedrali del mondo)
Domenica 20 dic.: Pellegrinaggio della Parrocchia alla
porta Santa della Cattedrale: indulgenza dell’Anno
della Misericordia nella conclusione ormai vicina del
Giubileo del 50° della parrocchia
LUNEDI’ 21 PASSAGGIO DEL CROCIFISSO
DI SAN DAMIANO
In preparazione alla GMG di Cracovia
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NATALE 2015: Cristo tenerezza del Padre e degli uomini
conclusione del 50°: gesti, ricordi, documenti scritti, video, foto….
Meta: I parrocchiani, nella grazia dell’Anno Santo della Misericordia e
nella conclusione del giubileo del 50°, sperimentano l’amore
misericordioso di Dio, celebrando la nascita di Gesù, tenerezza del Padre,
rivolta a tutti gli uomini e a ciascuno di essi.
Perché: 1. Molta gente non pensa a Dio, si lascia andare nell’indifferenza
religiosa, non sente l’amore di Dio, semmai si ribella e lo rimprovera quando ci
sono dei problemi o delle sofferenze. Non si conosce Dio, perché non c’è una
continua opera di evangelizzazione; ci si lascia andare alla secolarizzazione e
alle ideologie contrarie al suo progetto d’amore.
2. Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Essa è divenuta viva,
visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth.. Nella « pienezza
del tempo » (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di
salvezza, Dio mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in
modo definitivo il suo amore. (MV 1)
3. Possiamo vivere intensamente, numerosi e con profondità, i grandi momenti
di questo Avvento e Natale, accogliendo tutta la grazia di Gesù Salvatore ed
esprimendo a più gente possibile tenerezza vera e amore concreto (nelle
famiglie, in parrocchia, nella vita sociale).
Slogan: Gesù, tenerezza di Dio accanto a ciascuno di noi
Gesto: Pellegrinaggio a piedi da Regina Pacis alla porta santa della Cattedrale.
Messa solenne di Mezzanotte a conclusione del Giubileo del 50° (con
brevi scene delle celebrazioni più importanti).
Quando: 1. Domenica 20 dicembre, ore… v. orario possibile per Messa in
cattedrale (v. Vescovo). 2. Mezzanotte di Natale
Dove: 1. Cattedrale, 2. Regina Pacis
Come:
- Giornalino, notiziario
- Manifesti, canti
- Opuscoli 50°
- Ricordini 50°
- Avvento
- Veglia-presepio vivente
- Visita ai malati e anziani
- Giornate delle Confessioni
- Dopo Natale: Dom. 27: S. Famiglia e anniversario d. Michele.
Chi: Comitato 50° - EAP – Eq. liturgia, le varie eq. interessate.
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FESTA della VITA e dei GIOVANI
dono, disponibilità, scelte
Sabato 30 e Domenica 31 gennaio 2016
Meta: I parrocchiani assumono la pastorale giovanile, cioè l’attenzione,
l’accoglienza, la promozione dei giovani nella Chiesa e nella società, come
realtà che interessa tutti; i giovani dei gruppi e altri di buona volontà
diventano attivi e protagonisti nell’evangelizzazione e nelle attività
parrocchiali, con scelte concrete di coerenza e di apertura verso tutti i
giovani.
Perché: 1. Ci si riempie facilmente la bocca di discorsi sui giovani, ma forse
non c’è un vero interessamento o per lo meno la capacità di intervenire in
maniera efficace, in quanto i giovani restano ai margini sia nella vita sociale sia
in quella ecclesiale. I giovani stessi faticano ad assumere una formazione di
maturazione e di scelte umane e cristiane per una vita piena e libera.
2. “Se volete fare qualcosa di buono nella vita, vivete, non vivacchiate”
(Piergiorgio Frassati). Vivete!
Sempre amore, vita, amici. Ma si possono vivere queste parole soltanto “in
uscita”: uscendo sempre per portare qualcosa. Se tu rimani fermo non farai
niente nella vita e rovinerai la tua”.(papa Francesco ai giovani a Torino,
21.6.15)
3. E’ importante cercare di mettere in opera quanto abbiamo detto e scritto nel
Sinodo a riguardo dei giovani; questo deve essere l’impegno di tutta la
comunità e l’impegno dei giovani stessi, con atteggiamento di apertura verso
gli altri, specie verso quegli amici che hanno bisogno di essere aiutati nella vita
cristiana, nella fede, nei valori importanti, nella libertà di fronte ai
condizionamenti culturali e sociali. (v. Sinodo GIOVANI)
Slogan: Vivere, non vivacchiare; scegliere, amare, cercare, servire nella
gioia.
Gesto: 1.Messaggio a tutti i Giovani della parrocchia e delle scuole, portato dai
giovani attivi in parrocchia
2. Festa dei Giovani
3. Messa dei Giovani
Quando: 1.Ultima settimana di gennaio.
2. Sabato 30 gennaio 2016
3. Domenica 31 gennaio 2016
17
Dove: parrocchia
Come: Giornalino fatto dai giovani per i giovani (presentazione delle varie
esperienze…)
- Sviluppare le comunicazioni attraverso face book, WhatsApp, e-mail…
- Preparazione del messaggio ai giovani
- Preparazione Festa
- Preparazione Messa
- Studio del doc. Sinodo
- Incontro coi giovani, sui giovani (v. Barbara Ghetti)
- Attività specifiche (es. sala musica – cene, pizzate…)
- Adorazione Giovani
Chi: Equipe past. giovani, gruppi giovanili, eq. past. familiare, eq. catechesi…..
QUARESIMA: febbraio-marzo:
opere di misericordia corporali e spirituali
ACCOGLIENZA (festa domenica 28 febbraio 2016).
Da Misericordiae Vultus nn. 17 e 18 - La Quaresima di questo Anno
Giubilare sia vissuta più intensamente come momento forte per celebrare e
sperimentare la misericordia di Dio. “Tu, o Signore, sei un Dio che toglie
l’iniquità e perdona il peccato, che non serbi per sempre la tua ira, ma ti
compiaci di usare misericordia. Tu, Signore, ritornerai a noi e avrai pietà del
tuo popolo. Calpesterai le nostre colpe e getterai in fondo al mare tutti i nostri
peccati (Mihea 7,18-19).
Concretamente è tempo di preghiera, digiuno e carità: « Non è piuttosto questo
il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel
dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Se toglierai di
mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo
cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la
tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. (Isaia 58,6-11).
Poniamo di nuovo al centro con convinzione il sacramento della
Riconciliazione, perché permette di toccare con mano la grandezza della
misericordia. Sarà per ogni penitente fonte di vera pace interiore. (17)
Si organizzino nelle Diocesi “missioni al popolo”, specialmente durante il
tempo forte della Quaresima, i pastori siano solleciti nel richiamare i fedeli ad
accostarsi «al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia» (18)
18
Meta: I parrocchiani vivono intensamente il periodo particolare della
Quaresima di questo Anno Santo accogliendo i segni e la grazia della
misericordia del Signore e divenendo essi stessi misericordia e aiuto ai
poveri, ai deboli, agli emarginati, ai sofferenti, a quanti sono in necessità
spirituale e materiale. (v. doc. Sinodo: Le persone in difficoltà)
Perché: 1.Molte sono le sofferenze, i drammi, le preoccupazioni delle persone
in difficoltà vicine e lontane. Non sempre si è attenti e capaci di offrire un vero
aiuto morale, spirituale, materiale. A volte si rimane nell’indifferenza o nel
senso di impotenza. Di fronte ai grandi problemi del mondo ci si sente
schiacciati e si perde la speranza.
2: “Venite benedetti dal Padre mio… Avevo fame, avevo sete, ero nudo,
malato, in carcere. E mi avete aiutato. Qualunque cosa avete fatto a uno di
questi, l’avete fatto a Me”. “Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi
gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio”. (MV. 1)
3. Occorre operare delle scelte e assumere uno stile di vita che apra alla
condivisione e all’aiuto, in concreto seguendo le opere di misericordia
spirituale e materiale. Occorre fare con decisione e concretezza la scelta dei
poveri.
Slogan: MISERICORDIOSI COME IL PADRE
Gesto: 1. Opere di misericordia
2. Festa della Fraternità e dell’Accoglienza
Quando: 1. Durante la Quaresima
2. Dom. 28 febbraio 2016
Dove: in parrocchia
Come:
- Giornalino e Notiziario
- Poster
- Elenchi malati e anziani in difficoltà
- Famiglie in ristrettezze
- Inviti
-Incontro con d. Enzo sul carcere
-raccolta di viveri e offerte
- Accoglienza delle Comunità di Servizio della Zona
- Studio del Sinodo
- Osservatorio
Chi: Eq. Caritas, gruppi caritativi, volontari, le varie eq. interessate…
FESTA CONOSCENZA E INCONTRO 13 MARZO
Quaresima: offrire “un posto/un pasto” a…. (dar da mangiare agli affamati…)
19
PASQUA: 27 marzo 2016 misericordia e amore
Meta: I parrocchiani meditano, accolgono e sperimentano l’amore di
Cristo, che giunge fino al perdono e al dono di sé e si impegnano ad essere
Chiesa di misericordia, di perdono, di pace nella vita conceta di ogni
giorno.
Perché: 1. Non è sempre chiaro il centro della fede, che è Cristo morto per
amore e risorto per offrire salvezza piena. Si vivono mezze misure e
compromessi. Si vorrebbero fare sconti sul perdono e sull’amore, sul servizio,
anche se questi sono gli insegnamenti fondamentali di Cristo, con la sua
testimonianza.
2. La prima verità della Chiesa è l’amore di Cristo.
3. Di questo amore, che giunge fino al perdono e al dono di sé, la Chiesa si fa
serva e mediatrice presso gli uomini. Dove la Chiesa è presente, là deve essere
evidente la misericordia del Padre. Nelle nostre parrocchie, nelle comunità,
nelle associazioni e nei movimenti… dovunque vi sono dei cristiani, chiunque
deve poter trovare un’oasi di misericordia. (MV 12). E’ necessario mettersi
decisamente e concretamente su questa strada di Cristo, come singoli, come
famiglie, come comunità cristiana, come parrocchia.
Slogan: “Mi ha amato e ha dato se stesso per me”.
“L’amore di Cristo ci spinge con urgenza”.
Gesto: 1. Domenica delle Palme
2. La lavanda dei piedi come attenzione ai poveri.
3. Notte di Pasqua: il battesimo ci ha dato il perdono pieno di Dio e la
sua Vita nuova in Cristo.
4. Domenica della Divina Misericordia.
Quando: 1. 20 marzo; 2. 24 marzo; 3. 26-27 marzo; 4. 3 aprile.
Come: -Giornale e Notiziario
-Poster e messaggi
- Messa delle Palme
- Settimana Santa: Giovedì con la lavanda dei piedi e prima comunione privata.
- Venerdì santo: Ritiro Medie, celebrazione della Croce, celebrazione in città.
-Sabato Santo Confessioni e benedizione uova.
- Veglia pasquale con rinnovazione promesse battesimali.
- Domenica 3 aprile: Festa della Divina Misericordia: processione dopo la
Messa delle 10,30, con l’Immagine della Divina Misericordia fino a
piazzale della Vittoria e benedizione alla parrocchia e alla città.
(accompagnati dalla banda)
Chi: EAP, eq. liturgica, catechisti,………….
20
APRILE: Domenica 17 aprile 2016 : Festa Famiglia
ascolto e comprensione
Meta: I parrocchiani vivono soprattutto all’interno delle loro famiglie
l’ascolto e la comprensione vicendevole, il perdono, l’amore, il sacrificio,
il servizio per il bene profondo di tutti.
Perché: 1. La vita delle famiglie molte volte è segnata da stress, problemi,
difficoltà, disagi, perdita di armonia. Si sperimentano fragilità nella vita di
coppia e nell’educazione dei figli.
2. “Amatevi come Io vi ho amato”
3. E’ necessario che le famiglie prendano in mano la loro realtà e ricerchino
quei comportamenti e gesti che aiutano a crescere nel’amore, a superare le
difficoltà, a promuovere la serenità di tutti. Sono molto importanti: l’ascolto e
la comprensione, il dialogo, l’amore, il dono di sé, il sacrificio, il perdono, la
fiducia.
Slogan: “Amatevi come Io vi ho amato”
Gesto: Festa della famiglia e celebrazione degli anniversari.
Visita alle Famiglie (quelle degli anniversari e altre)
Quando: in preparazione e nella domenica 17 aprile 2016.
Come:
- Giornale e Notiziario
- Poster
- Inviti
- Visite
- Festa degli anniversari
- Pranzo delle Famiglie
-Sinodo
-Osservatorio
Chi: Eq. di past. Familiare, le varie equipes interessate
21
Domenica 29 maggio 2016
Festa della Regina della Pace, Madre di Misericordia
Misericordia: vita di Dio e vita degli uomini
MARIA SS, “Regina, Madre di misericordia” (Salve regina - Magnificat)
MV n. 24
Meta: Nella festa parrocchiale in onore della Madonna della Pace, i
parrocchiani sperimentano di essere fratelli e cercano di far in modo che
tutti si sentano parte di questa grande famiglia che è la parrocchia.
Perché: 1. C’è poca identità di popolo, di quartiere, di parrocchia. Ci si conosce
poco e non si avverte il bisogno di aprirsi agli altri, di interessarsi, di costruire
spirito di comunità, legami di fraternità. Ci sono chiusure, individualismo,
solitudine.
2. “Erano tutti uniti in preghiera, con Maria, la madre di Gesù”. SALVE
REGINA. MADRE di MISERICORDIA (?)
3. E’ importante favorire la presenza attiva e gioiosa alla vita della comunità
parrocchiale, per conoscersi, aiutarsi vicendevolmente, coinvolgere sempre
nuove famiglie e nuove persone nell’esperienza della fraternità e dell’amore
concreto e rispettoso.
Slogan: Salve regina, Madre di Misericordia
Gesto: 1. Processione
2. Festa popolare
Quando: 1. venerdì 27 maggio
2. sabato 28 e domenica 29 maggio 2016.
Dove: in piazza Giovanni XXIII
Come:
-Giornale e Notiziario
- Manifesti
-Mese di Maggio: nelle Zone (una settimana ogni zona)
- Messe nelle Zone
- Visita ai malati
- Processione in Zona 2
- Messe della Festa
- Festa popolare
Chi: EAP, tutte le equipes e i gruppi parrocchiali
22
SETTIMANA DI REVISIONE E PROGRAMMAZIONE
SABATO 19 GIUGNO DOMENICA 20
FESTA DEL SACERDOZIO
I sacerdoti
23
2015-16: Livelli 2-11
Chiedersi continuamente: Come trasformare ogni cosa (consuetudini, stili,
modi, orari, linguaggio, strutture…), come essere in costante e continuo
atteggiamento di “uscita…”? (E.G.27)
I vari settori o realtà parrocchiali faranno la propria programmazione, alla
luce della meta generale:
Catechesi, piccole Comunità, gr. famiglia, Gr. Giovanili: Scout, ACR, oratorio,
Masci, S. Vincenzo, Caritas, Gruppo ed Equipe Missionaria, missione Belem,
Equipes di Zona: da rilanciare con persone nuove.
II - PICCOLE COMUNITA’
Meta: Le Piccole Comunità accolgono la parola e l’amore di Dio, vivono
un’esperienza di Chiesa che invita e accoglie, che si prossima alla vita delle
persone e offre amore, misericordia, comprensione.
Perché: 1. Mentre chi anima e partecipa alle Piccole Comunità ne è molto
felice (v. intervista a TV 2000), molti non accolgono questa proposta e ne
sottovalutano la portata, privandosi di fatto di un’esperienza concreta di vita
cristiana, ricca di prospettive.
2. La credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore
misericordioso e compassionevole, nella condivisione della Parola di Dio e
della vita. (MV)
3. Occorre sensibilizzare e promuovere la vita delle Piccole Comunità e il
sorgere di altre nuove Comunità, anche con la formazione e la testimonianza di
quanti ne fanno parte. La Chiesa delle origini (v. Atti) è la comunità dei
credenti che accolgono la Parola di Dio, pregano insieme e condividono la vita.
Slogan: Chiesa di tutti, Chiesa nelle case.
“La salvezza che Dio realizza e che la Chiesa gioiosamente annuncia,
è per tutti e Dio ha dato origine a una via per unirsi a ciascuno degli esseri
umani di tutti i tempi. Ha scelto di convocarli come popolo e non come esseri
isolati. Nessuno si salva da solo, cioè né come individuo isolato né con le sue
proprie forze. Dio ci attrae tenendo conto della complessa trama di relazioni
interpersonali che comporta la vita in una comunità umana (E.G. 113)
Quando: una volta al mese
Dove: nelle case…
Come: Tracce, inviti, preparazione,
Temi: La Chiesa popolo di Dio, Chiesa di tutti, Chiesa della misericordia e
dell’amore verso il prossimo, specie il prossimo bisognoso.
24
- Gesù dona il suo Spirito, principio di vita nuova.
- Radunati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
- Cristo Gesù, capo del Corpo che è la Chiesa
- La Chiesa popolo e famiglia di Dio
- Chiesa della misericordia e dell’amore verso il prossimo
- Chiesa realtà visibile e spirituale
- La Chiesa fatta di cristiani evangelizzatori, secondo papa Francesco, audaci e
creativi.
- La Chiesa presente nei diversi tempi e luoghi e nelle diverse culture.
(v. testo Alla ricerca di senso, prima parte, Lumen Gentium e Misericordiae
vulnus)
- Le Piccole Comunità si ritrovano una volta al mese, possibilmente nella
stessa settimana, a partire da ottobre fino a maggio (settembre e giugno: a
libera conduzione).
- Gli incontri delle Piccole Comunità saranno preceduti dalla riunione degli
Animatori, Coordinatori e segretari, nella settimana precedente.
- I segretari faranno giungere in parrocchia le proposte e le osservazioni
ritenute importanti da sottoporre all’attenzione dei sacerdoti, dell’EAP, del
Consiglio Pastorale.
- Particolare invito ad animare e a partecipare alle Piccole Comunità è rivolto
ai cristiani praticanti, alle famiglie giovani, ai giovani stessi.
Si intende promuovere il sorgere di nuove Comunità.
Quando: Settimane per gli Incontri delle Piccole Comunità:
Settembre ‘15:
Ottobre ’15:
Novembre ’15:
Dicembre ’15:
Gennaio ’16:
Febbraio ’16:
Marzo ’16:
Aprile ’16:
Maggio: ’16:
Giugno ’16:
14 – 19
12 – 17
16 – 21
14 – 19
18 – 23
15 – 20
14 – 19
18 – 23
16 – 21
13 - 18.
Responsabili: d. Roberto, Maria Grazia Brunelli, Domenica Celli, ….
25
III - Pastorale delle FAMIGLIE
Meta: I parrocchiani cercano di costruire la propria famiglia come luogo
dell’ascolto, del dono di sè, della tenerezza, dell’amore, della
comprensione, del perdono, dell’apertura e della condivisione verso chi ha
bisogno.
Perché: 1. Le famiglie, insieme alle gioie e alle speranze, sperimentano spesso
fragilità, difficoltà di dialogo, incomprensioni, tensioni, conflitti, chiusure,
evasioni, tentazioni. Persistono difficoltà per il lavoro, l’educazione dei figli, la
relazione di coppia.
2. La famiglia è chiamata a realizzare il progetto di Dio (“una sola carne”), ad
essere un riflesso della Trinità nelle relazioni interpersonali, a imitare Cristo
che ama, dando tutto se stesso.
3. E’ necessario che le famiglie costruiscano con consapevolezza la loro unità,
fedeltà, durata in rapporti umani e cristiani semplici e profondi ispirati alla
misericordia, con ascolto, dialogo, comprensione, incoraggiamento, amore,
perdono, tenerezza. E’ opportuno che le famiglie siano protagoniste nella vita
della società e della Chiesa.
Slogan: Nulla è più grande dell’amore.
Come:
- Osservatorio permanente “Famiglia, oggi e domani” (gruppo di persone che
si ritrovano periodicamente):
- Equipe pastorale per la Famiglia (gruppo di persone per la elaborazione,
l’animazione, l’attuazione e la revisione delle iniziative).
- Famiglie: soggetto di pastorale, di comunione, di evangelizzazione, di
apertura continua verso le altre famiglie: soggetti responsabili e attivi nella vita
ecclesiale e nella vita sociale. (Sinodo)
- Pastorale della famiglia a tutti i livelli: catechesi, liturgia, carità, vicinanza,
attenzione, valorizzazione e promozione.
- Formazione permanente delle famiglie (v. indicazioni del Sinodo).
- La comunità parrocchiale esprima particolare attenzione e azione pastorale
verso le famiglie, accostate nella loro situazione concreta, soprattutto verso
quelle che sono ferite o in difficoltà, perchè abbiano speranza e forza nella
situazione delicata in cui si trovano (Sinodo).
- Disponibilità e offerta di tempo e di competenze, volontariato.
- Gruppi Famiglia in parrocchia o in luoghi da scegliere: Giovani Coppie 1
(1° sabato), Giovani Coppie 2 (da animare: v. Ilham e Massimo Bertaccini) (2°
sabato); Gruppo Famiglie di adulti (3° sabato). Modalità: Ritrovo, incontro su
tema, cena assieme (possibilità di baby sitter dove ci sono vari bambini).
26
A volte iniziative specifiche: film, uscita, esperienze… Ci vuole una coppia o
due persone come incaricati per ogni gruppo
Preparare un elenco di temi: riprendere anche il Sinodo)
Si può iniziare sempre con un tempo di condivisione: “Cosa ha fatto Gesù per
me in questo periodo? Cosa ho fatto io o abbiamo fatto noi, per Gesù in questo
periodo?”
- Piccole Comunità: animate come famiglia. Fare alcuni incontri per coppie in
cui presentare le Piccole Comunità, come opera familiare, ecclesiale e
missionaria della propria famiglia (in ottobre e novembre).
- Incontri mensili dei Genitori “Catechisti dei propri figli”: per le classi II, III,
IV Elementare, II media e per le altre in Avvento e Quaresima e in
preparazione ai Sacramenti. (v. livello V, catechesi): scelta di temi e di brani
biblici: preparare l’elenco dei temi: riprendere anche il Sinodo: ...............
Servizi da internet, You Tube, spezzoni di films… Coinvolgere almeno un
catechista, assieme al sacerdote, per ogni classe.
- Incontri di preparazione al Battesimo: un incontro in ciascuna famiglia
interessata, mediante la visita di una coppia della pastorale battesimale
(individuare una o più coppie, oltre al diacono); un incontro in parrocchia, tutti
insieme, la vigilia del Battesimo (sabato ore 16,30). Gli incontri sono di
informazione e formazione sacramentaria e di fede per genitori e padrini in
preparazione al battesimo dei figli.
- Celebrazione della Festa della Vita e della Festa della Famiglia, (v. livello I,
pastorale del popolo di Dio).
- Premura e inviti personalizzati alle famiglie in difficoltà, alle famiglie
straniere o di altre regioni (Feste, pranzi, ritrovi...)
- Coinvolgimento delle famiglie che si aprono alla parrocchia in occasione del
catechismo dei bambini.
- Cene per Famiglie (nei sabati del mese)
- Giornate diocesane per le Famiglie: v. programma diocesano
- Visita e benedizione alle Famiglie: da gennaio ad aprile 2015, preparate
almeno in parte da qualche missione di strada
- Trovare le persone che preparano i vari momenti dell’anno per la pastorale
familiare: *Festa della Vita, *Festa della Famiglia….(vedi resp. feste)
- Corsi per i Fidanzati in preparazione al Matrimonio:
 Corso di Unità pastorale: marzo-aprile, animato da coppie di sposi.
 Corsi diocesani (v. doc. diocesano)
- Momenti conviviali: es. Capodanno in parrocchia, S. Martino, altri momenti
di festa, esperienze, uscite…
Chi: Equipe di Pastorale Familiare: …………………
27
Domanda costante: Cosa significa “tutti siamo discepoli missionari”? Cosa
significa: “famiglia in uscita, che va agli altri, che evangelizza”? “Si tratta di
portare il vangelo alle persone con cui ciascuno ha a che fare, tanto ai più vicini
quanto agli sconosciuti…, in dialogo personale in cui l’altra persona si esprime
e condivide le sue gioie, le sue speranze, le preoccupazioni per i suoi cari e
tante cose che riempiono il suo cuore… ricordando l’annuncio fondamentale:
l’amore personale di Dio che si è fatto uomo, ha dato se stesso per noi e,
vivente, offre la sua salvezza e la sua amicizia” (Evangelii gaudium, 127-128)
IV - SETTORI PASTORALI
GIOVANI
Meta: I Giovani accolgono e sperimentano nella gioia la tenerezza, la
fiducia, l’amore, la misericordia di Gesù, il Figlio di Dio, amico e salvatore
e cercano di portarla ad altri giovani.
Perché: 1. L’età giovanile, piena di opportunità, rimane per tanti tempo di
attesa, di adeguamento ai modelli comuni del consumismo, di fragilità di
relazioni … (v. Sinodo)
2. “Gesù, fissato quel giovane del vangelo, lo amò”
3. l’esperienza cristiana come gioia e pienezza, le scelte importanti per un
futuro che va costruito e la generosità del cuore verso gli altri
Slogan: “Vivere, non vivacchiare, scegliere, non subire”.
Come:
- Osservatorio permanente “Giovani nella società e nella Chiesa”: gruppo di
persone che tengono aggiornata la comunità sulla situazione sociale e
parrocchiale, offrendo elementi utili agli operatori della pastorale giovanile e ai
giovani stessi.
- Equipe di pastorale giovanile: per la pastorale dei giovani, in collegamento
con l’unità pastorale e con la Diocesi.
- attenzione, preoccupazione, amore, fiducia per tutti i giovani
- pastorale giovanile nelle sue varie fasi e proposte
- formazione nei gruppi giovanili e apertura all’impegno verso gli altri giovani
- Festa dei Giovani nella giornata per la Vita: 31 gennaio 2016 e date vicine:
Festival al sabato sera, 30 gennaio (pizza e spettacolo); Messa della domenica
31 gennaio: ore 10,30 e ore 12.
- Verificare l’accoglienza e l’attuazione delle indicazioni e delle scelte del
Sinodo a riguardo dei Giovani.
- Conoscenza anagrafica di tutti i giovani della parrocchia: curare elenchi
generali, elenchi dei partecipanti ai gruppi, contatti e conoscenza dei giovani
28
universitari provenienti da altre città. (approfittare della visita alle case)
- Pastorale occasionale rivolta a tutti: esprimere amicizia, stima, fiducia in tutti.
Nelle iniziative tenere presenti sempre tutti. Comunicare e far conoscere il più
possibile le iniziative parrocchiali. Avere attenzione ai giovani in generale,
oltre a quanti sono nei gruppi.
Promuovere l’adesione ai Gruppi associati: A.C., Agesci, Oratorio d. Bosco,
Gruppo parrocchiale, Gruppo Ministranti, …
- Si propongono alcuni momenti in cui mettersi a servizio di attività
parrocchiali: pranzo pensionati, visite e auguri agli anziani nelle case,
distribuzione avvisi e messaggi, addobbi e lavori tecnici per le feste, spettacoli
musicali e recite…
- Curare la vita spirituale: preghiera, messa, confessione, direzione spirituale,
catechesi, approfondimento di elementi di fede cristiana.…
- Curare la pastorale vocazionale: dialogo, interventi, esperienze, preghiera,
proposta…
- Catechesi e formazione: ogni gruppo, quando si ritrova, farà il suo momento
di catechesi.
- Oratorio ‘in parrocchia’ ed Estate Ragazzi.
- Curare i campetti da gioco, pallacanestro, pallavolo, calcetto, tendone.
- Attività ricreative, culturali, di volontariato, recital, musical, feste, tornei
sportivi.
- Partecipazione ai momenti diocesani: Biennio dei Giovani, Veglia
missionaria, marcia della pace, veglia delle Palme (giornata mondiale), veglia
di Pentecoste, iniziative dei giovani.
– Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) in diocesi e a Cracovia
(26 – 31 luglio 2016).
Per i Giovani: formazione alle scelte; proposte forti, promuovere
disponibilità.
(v.Sinodo: Progetti e azioni n. 35)
Chi: Equipe past. Giovani, Gruppi giovanili…
PENSIONATI, ANZIANI, MALATI
Meta: Gli anziani, i malati, le persone in difficoltà sentono e sperimentano
l’amore del Signore, la sua vicinanza e consolazione, la misericordia, la
tenerezza, la vocazione alla vita sempre.
Perché: 1. Gli anziani e le persone in difficoltà si sento spesso soli, inutili, non
valorizzati, quasi di peso.
29
2. Gesù si è incarnato e si rende presente nelle persone deboli e bisognose:
“qualunque cosa avete fatto, l’avete fatta a Me”.
3. E’ importante che le persone, in qualsiasi situazione, siano aiutate a
sperimentare il valore della vita e delle proprie azioni, nella vita materiale e in
quella spirituale.
Slogan: Ogni persona è grande: lo diciamo con umiltà e dignità. “L’amore
del Signore è per tutti e per sempre”
Come:
- Osservatorio “Persone in difficoltà”.
- Equipe Animazione Pensionati:
- Verificare e attuare le indicazioni e le scelte del Sinodo a riguardo delle
persone in difficoltà.
- Curare elenchi di anziani e malati
- Curare gli inviti personalizzati
- Gli anziani stessi si coinvolgano verso gli altri anziani.
- attenzione e vicinanza a tutti gli anziani, i malati, le persone in difficoltà
- Piccole Comunità
- iniziative specifiche:
- Ritrovo settimanale: ogni mercoledì pomeriggio: ore 15 alle 17. Curare inviti
personalizzati.
- Pranzo quindicinale, alla domenica, in parrocchia assieme alle famiglie, con
invito particolare a chi è solo e agli amici della Caritas.*
- Sensibilizzare e invitare caldamente ai ritrovi e ai pranzi.
- Piccole gite o pellegrinaggi.
- Particolare invito ai momenti forti della vita parrocchiale.
- Coinvolgimento nelle varie espressioni del volontariato parrocchiale:
Messaggeri, Segreteria, Caritas, Liturgia, servizi in chiesa…
- Incontro di preghiera per gli anziani e malati in preparazione al Natale, alla
Pasqua, alla festa della Madonna.**
*Proposta di date e gruppi di servizio indicativi per i pranzi:
27 settembre ‘15:
18 ottobre ‘15 :
8 novembre ‘15:
22 novembre ‘15:
6 dicembre ‘15:
20 dicembre ‘15:
17 gennaio ‘16:
31 gennaio ‘16:
14 febbraio ‘16:
Festa di apertura anno pastorale
Zona 1
Zona 4
FESTA di CRISTO RE (Cuochi e Scout)
Zona 2
Caritas
Messaggeri
FESTA della VITA e dei Giovani (Gr. Giovani)
Azione Cattolica
30
28 febbraio ’16:
13 marzo ‘16:
3 aprile ’16:
17 aprile ‘16:
famiglie)
15 maggio ‘16
29 maggio ’16:
11 giugno ’16
FESTA ACCOGLIENZA (Caritas e Masci)
Zona 3 FESTA CONOSCENZA E INCONTRO
Zona 5
FESTA DELLA FAMIGLIA (cuochi e gruppo
Giovani Coppie
Pranzo alla festa parrocchiale
Cena alla festa del Sacerdozio
** 16 dicembre ’15; 23 marzo ’16; 25 maggio ’16 (con gruppo di p. Pio)
(v. Sinodo: nn. 45-49)
Chi: Equipe Pensionati…
PASTORALE SOCIALE
Meta: I parrocchiani vivono come cittadini responsabili e attivi nella vita
della città e nel contesto sociale e culturale del nostro tempo con
l’inserimento nelle strutture sociali e del volontariato coltivando i valori
del vangelo, con la testimonianza della coerenza e dell’amore verso il
prossimo nel lavoro, nella scuola, nelle varie espressioni di vita e
promuovendo la giustizia, la dignità di ogni persona, l’aiuto alle persone in
difficoltà.
Perché: 1. Normalmente ci si lamenta della società e del mondo nelle grandi
cose, come nelle piccole, si vivono indifferenza, scarso coinvolgimento,
litigiosità, tensioni, pretese…
2. “Voi siete la luce del mondo, il sale della terra” dice Gesù.
3. E’ importante formare una coscienza sociale nella consapevolezza del
proprio ruolo responsabile e attivo, per promuovere il vero bene comune per le
famiglie, la propria e quella degli altri, e per tutte le persone, specie quelle più
in difficoltà.
Slogan: L’impegno sociale è una vocazione altissima, è una delle forme più
preziose della carità, perché cerca il bene comune. (EG 205)
Come: (dal Sinodo)
- Osservatorio permanente “Vita sociale”, un gruppo di persone per la
lettura dei segni dei tempi e della situazione, in collegamento con la
Caritas diocesana e la Pastorale sociale. Per facilitare comunicazioni e
consultazioni: news letters, internet, e-mail…
- Equipe “Pastorale sociale”.
- Incontri periodici o Corso sulla Dottrina sociale della Chiesa.
31
- Lettura, commento, messa in opera dell’Enciclica Laudato si’, sulla cura
della casa comune.
- Formazione all’impegno sociale, abilitazione a reali competenze locali e
anche a più vasto raggio (nella politica, nell’economia, nella sanità,
nell’informazione, nello sport e tempo libero…)
- Far superare, anche nei giovani, il disinteresse e il disincanto per la
questione politica, per maturare una propria personale partecipazione ai
problemi degli altri e allo sviluppo del bene comune. Aiutare i giovani a
scoprire i valori della vera azione politica.
- Incoraggiamento e sostegno a quanti si inseriscono nelle realtà e nelle
istituzioni pubbliche.
- Sostenere ogni sforzo per trovare lavoro, urgenza del nostro tempo, sia per
i giovani, sia per gli adulti.
- Promuovere, come cristiani, i valori della convivenza civile, il rispettarsi
l’un l’altro, l’esempio nella quotidianità, il non vergognarsi della propria
fede, collaborare con le istituzioni che operano per il bene sociale;
difendere i poveri.
- Informarsi e partecipare agli incontri pubblici, comunali o cittadini.
- Fare rete con gli enti assistenzialistici e partecipare gli uni agli eventi degli
altri.
- Educazione continua al senso civico, al rispetto delle persone e delle cose,
alla cura del creato, ai propri doveri nella vita sociale, scolastica,
lavorativa e di tempo libero, all’obbedienza alle leggi.
- Valorizzare le indicazioni offerte dalle grandi Associazioni, presenti anche
in parrocchia: es.: Azione Cattolica (cittadinanza responsabile), Agesci
(carta del coraggio), Masci (cuore, città, creato), …
- Coinvolgere di tanto in tanto le autorità locali in dibattiti con i
parrocchiani su temi di attualità.
- Formazione di un gruppo di volontariato “Ecologia e ambiente”, che cura
le strutture e gli spazi attorno alla chiesa e nelle vie adiacenti (servizio
utile ed esempio per gli altri).
Chi: Equipe di past. Sociale
V - SERVIZI PASTORALI
CATECHESI
Meta: La catechesi immette nell’esperienza dell’amore di Dio, della sua
misericordia e tenerezza che danno senso e gioia alla vita e coinvolge nel
diventare portatori di amore e misericordia agli altri, specie a chi ha più
bisogno.
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Perché:1. La catechesi è ricercata da poche persone giovani e adulte (ma chi
ne usufruisce ne è molto contento); i ragazzi e i bambini (e le loro famiglie) la
vivono spesso in maniera passiva, distratta, discontinua come un dovere e una
necessità per l’ammissione ai sacramenti
2. “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore e il prossimo come te stesso”:
qui sta tutto l’insegnamento di Gesù.
3. E’ necessario che ogni forma di catechesi, agli adulti e ai ragazzi e bambini,
sia sempre il grande annuncio “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per
salvarti, adesso è al tuo fianco ogni giorno per illuminarti, per rafforzarti, per
liberarti” (EG 164) e dia la possibilità di costruire la vita nell’amore che dà la
vera gioia.
Slogan: La tenerezza di Dio è fonte di gioia, di serenità e di pace per ogni
persona
Come:
- Catechesi degli adulti: Piccole Comunità, gruppi di Famiglie, Incontro dei
Genitori del Catechismo, incontri di Coriano ( i lunedì di ottobre); incontri
specifici del lunedì nei mesi successivi su Bibbia, Liturgia, Dottrina sociale,
…..
- catechesi dei Ragazzi e Bambini:
in maniera attiva ed esperienziale (dall’esperienza al dialogo catechistico che
“legge” l’amore di Gesù e che coinvolge in nuove esperienze di amore, di
gioia, di tenerezza.
- Il catechismo viene fatto con il Vangelo (almeno un testo ogni gruppo di
catechismo) e con sussidi vari che aiutano a conoscere i brani della Parola di
Dio scelti per tradurli in catechesi, formazione, preghiera, vita. Si usano anche
filmati e sussidi attivi.
- Ogni gruppo di catechesi (per classe) fa il progetto per l’anno,
indicativamente: per la 3°: Gesù ci è amico; per la 4°: Gesù ci fa i suoi doni
(Riconciliazione ed Eucarestia); per la 5°: conosciamo Gesù (attraverso i
miracoli e le parabole); per la 1° media: Gesù ci chiama (attraverso le sacre
scritture); per la 2° media: Gesù ci dona il suo Spirito per darci la gioia di
essere discepoli missionari (i doni dello Spirito Santo). I progetti possono
essere approfonditi, in riferimento all’anno liturgico, alle verità fondamentali
della fede, all’esperienza concreta di vita di Chiesa.
- Dai più piccoli in avanti si legge e si racconta di Gesù, il quale ci fa conoscere
Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, ci insegna le verità della fede e i
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comportamenti di vita. Si scopre che tutta la storia del popolo ebraico è stata
l’attesa e la preparazione alla venuta di Gesù, il Salvatore.
- Catechesi dei Ragazzi dalla Seconda Media alla Terza elementare: un giorno
alla settimana da scegliere tra Giovedì e il Venerdì.
- Reclutamento Catechisti e loro formazione. Riunione catechisti il 2° martedì
del mese.
- Iscrizioni e formazione dei gruppi dei ragazzi: 13 – 20 sett. 2015
- II Media: Cresima: ottobre 2016; Catechesi Ragazzi: le prime tre settimane
del mese nel proprio giorno scelto; la quarta settimana: tutti al venerdì sera:
genitori e ragazzi, con attività sia insieme sia separati.(ore 20,30-21,30).
Ritiri, Esercizi Spirituali settembre 2016.
- IV Elementare: Prima Confessione: Domenica 21 febbraio 2016, ore 15 – 17
a Vecchiazzano.
- Prima Comunione privata: giovedì santo: 24 marzo 2016. Prima Comunione
solenne: Domenica 1° maggio 2016, ore 10,30. Catechesi, incontri Genitori,
Ritiro. (per tre settimane, incontro dei bambini nel giorno settimanale, giovedì
o venerdì; la quarta settimana: incontro al Sabato, genitori e figli: IV sabato
del mese 14.45 – 15.45.)
- III Elementare: (per tre settimane, incontro dei bambini nel giorno
settimanale, giovedì o venerdì; la quarta settimana: incontro al Sabato, genitori
e figli: III sabato del mese 14.45 – 15.45.)
- II Elementare: Genitori catechisti dei loro bambini: Un incontro mensile per i
genitori: il 2° sabato del mese, ore 15 – 16; contemporaneamente: attività con
i loro bambini. Incontro di iscrizione e preparazione dei genitori: sabato 26
settembre, ore 15.
Durante il mese i genitori, assieme ai bambini seguono il programma del
sussidio a casa. Invito a partecipare alla S. Messa, ogni domenica, assieme ai
bambini. Un Catechista per i genitori e d. Roberto, catechisti per i bambini.
- QUINTA Elementare e PRIMA Media: Incontro settimanale al giovedì o al
venerdì di tutte le settimane del mese. Gli incontri dei Genitori verranno
organizzati in occasioni particolari.
La Catechesi abbia sempre un aggancio alla vita dei ragazzi.
Chi: Equipe per la Catechesi: Cristina, Genziana, Maria Stella, Valeria
(v. Sinodo ed esperienze nuove)
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LITURGIA
Meta: La liturgia, culmine e fonte della vita cristiana, rende presente e
attuale l’opera della salvezza, cioè la misericordia, la grazia, l’amore di
Dio che salva per il tempo e per l’eternità e aiuta ad accogliere,
sperimentare e vivere il perdono, la grazia, la luce e la forza del Signore.
Perché:1. Se consideriamo le statistiche dei battezzati, vediamo che solo una
piccola parte partecipa e vive la liturgia. A volte la si vive come senso di
obbligo, di dovere e in maniera poco attiva.
2. “Dal cuore della Trinità, dall’intimo più profondo del mistero di Dio, sgorga
e scorre senza sosta il grande fiume della misericordia. Ogni volta che ognuno
ne avrà bisogno, potrà accedere ad essa, perché la misericordia di Dio è senza
fine. (MV24)
3. E’ importante lasciarci amare e salvare dalla presenza attiva del Signore
nelle celebrazioni dell’Eucarestia e degli altri sacramenti, con consapevolezza e
con l’impegno e la gioia di diventare portatori di misericordia e di sostegno al
prossimo.
Slogan: La misericordia del Signore è senza fine e per sempre.
Come:
- Centralità della liturgia festiva e feriale (questa anche nelle case)
- Liturgie attive e coinvolgenti per sperimentare e vivere la presenza di Dio, la
vita della Chiesa (segno e strumento di salvezza) e l’amore al prossimo
(v. Sinodo).
- Costituire l’Equipe di Animazione Liturgica, i cui componenti si ritrovano a
gruppi per preparare l’animazione delle varie liturgie.
- Incontri liturgici, per la formazione liturgica e per l’accostamento dei testi
biblici della domenica
- Le celebrazioni liturgiche devono continuamente esprimere la novità e la
gioia dell’incontro con Dio e con i fratelli, con partecipazione attiva, gesti,
canti, stile, spirito che esprimano l’azione orante ed evangelizzatrice di tutta la
comunità
- L’Equipe si impegna a dare alle celebrazioni eucaristiche festive e alle
iniziative mensili molta partecipazione attraverso segni, gesti e parole che
aiutino la Comunità nella percezione del mistero che viene celebrato, del tema
e della meta che caratterizza ogni celebrazione.
- L’Equipe prepara l’iniziativa mensile nell’aspetto liturgico in collaborazione
con l’equipe corrispondente.
- Collabora col coro e con quanti sono disponibili per il canto e il suono. Invita
le persone per i servizi liturgici.
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- Si interessa del servizio dei ministranti perché sia sempre più curato e
qualificato.
- Preparare, secondo le occasioni, una scheda di programmazione per ogni
celebrazione…. Es. Coro… Lettori, pregh. dei fedeli, offertorio, questua
Indicazioni particolari: S. Messa e Adorazione
- Curare bene la celebrazione della S. Messa festiva e feriale
- Adorazione Eucaristica: un giorno intero alla settimana, il venerdì.
Ore 7 – 22 (nella cappella feriale).
- Silenzio e raccoglimento per la preparazione e la preghiera personale
(mezz'ora prima della Messa inizia l'adorazione; un quarto d'ora prima
qualche sacerdote si mette a disposizione per le confessioni)
- Prendere posto il più avanti possibile e mettersi vicino agli altri per fare
comunità, per sentire il bisogno e la responsabilità degli altri.
- Servizi liturgici: criterio: più persone possibili siano attive per esprimere la
partecipazione di tutti i fedeli.
- Si invitano i bambini a ritrovarsi per classi di catechismo, coi catechisti.
- Ogni domenica a turno una classe di catechismo vive la messa attorno
all’altare.
Lettori: 3 lettori. I lettori sono invitati a leggere forte e lentamente, vicino al
microfono.
- Processione offertoriale: varie persone per i doni della messa; i bambini
piccoli portano all’altare un lume.
- Questua: 2 o 4 o 6 persone
- Saluto e Notiziario: 4 persone
- Canto: “che tutti cantino”! Scegliere canti adatti alle varie assemblee e per i
periodi particolari: Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Maggio, Pentecoste…
- Proiettare i canti nello schermo, assieme ad immagini che commentino il
vangelo o particolari aspetti…
- Preparare dei power point per aiutare la partecipazione.
- Musica o cori per mantenere il raccoglimento (prima e soprattutto dopo la
messa).
- Invitare al silenzio dopo la messa, per aiutare il raccoglimento e la preghiera
personale.
Celebrazioni: Giorni feriali, Battesimi, Confessioni, Unzione dei malati,
Matrimoni, Funerali…
Chi: Equipe Liturgica: Maltoni Roberto, Cecchetti Roberto, Petrocchi
Giancarlo, Coro, Teresa Cecchetti, catechisti, Domenica Celli, Giovanna e
Stefano Chieffo, Suor Irene.
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CARITA’
Meta: I parrocchiani, vivendo le varie forme di carità, cercano di mettere
in pratica il comando di Gesù “siate misericordiosi come il Padre”.
Perché: 1. Molte sono le necessità delle famiglie e delle persone in difficoltà.
Le risposte sono sempre limitate e inadeguate e invece le povertà materiale,
morali e spirituali crescono.
2. “Siate misericordiosi come il Padre” . v. MV
3. E’ necessario promuovere sempre la conoscenza e la sensibilità verso le
persone e le situazioni di necessità. E’ importante sviluppare tutte le forme di
solidarietà e di carità che sono di sostegno alla promozione delle persone, della
giustizia, della dignità e l’aiuto concreto per i problemi immediati.
Slogan: Siate misericordiosi come il Padre.
(fare uno striscione per l’anno della misericordia)
Come:
- Le opere di misericordia corporale e spirituale
-Osservatorio delle persone in difficoltà, un equipe di persone che svolgono
il compito di monitorare la situazione delle famiglie e delle persone in
difficoltà, che aiutano a capire i fenomeni sociali, che mettono a fuoco i
problemi emergenti e le cause, che indicano linee possibili di intervento.
-Equipe “Pastorale della Carità”, oltre al Centro di Ascolto Caritas.
-Studio e attuazione dell’Evangelii Gaudium: “L’inclusione sociale dei poveri”
nn. 186 – 216.
-La Parrocchia deve essere centro di accoglienza per le situazioni di disagio,
facendo affidamento alle parole del Vangelo di Gesù che dice “qualunque cosa
avete fatto a uno di questi piccoli, l’avete fatto a Me”; “questo è il mio
comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, non c’ amore più grande di chi
dà la vita per la persona amata”. Non c’è gioia più grande che aiutare gli altri.
-Essere attenti e sensibili ai problemi degli anziani, dei malati, dei poveri, degli
immigrati, delle famiglie in difficoltà perché la vita cristiana si concretizza
nell’avere molta attenzione a chi ha bisogno, a chi è solo, al povero,
all’ammalato, al forestiero.
-Sensibilizzare continuamente alla carità secondo il vangelo, guardando il
modo di comportarsi di Gesù. Informare attraverso il Notiziario parrocchiale su
eventuali necessità concrete del momento.
-Promuovere la sensibilizzazione alla giustizia e alla pace.
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-Curare un elenco riservato di famiglie della parrocchia, che sono in difficoltà;
elenchi di anziani, di malati e disabili, per un’attenzione costante e per evitare
dimenticanze.
-Formare un gruppo di persone disponibili e reperibili che possono essere
contattate per aiutare per i bambini, per spese e commissioni.
-Rendere operativo un SOS parrocchiale per le varie necessità e per il trasporto
in auto, per la spesa, le visite mediche… per la Messa e le attività parrocchiali.
-Qualificare l’opera del Centro di Ascolto Caritas, per le famiglie e le
persone in difficoltà, per i poveri di passaggio, in collaborazione con il gruppo
S. Vincenzo e con il Centro di Ascolto Diocesano: accoglienza, dialogo,
offerta delle notizie e degli aiuti possibili; distribuzione periodica di viveri e
abbigliamento. Non si danno soldi. In casi di necessità farsi portare le pezze
giustificatiove per affitti, visite mediche, bollette… Invitare a non lasciarsi
andare ai vizi: alcol, fumo, gioco…
-Collaborazione con l’Emporio della Solidarietà (di via Lunga)
-Essere informati, collaborare e fare riferimento alle realtà operanti in città e in
diocesi (es. Caritas, Centro di aiuto alla Vita, ass. papa Giovanni, ass. Paolo
Babini, villaggio Mafalda…)
-Mercatino dell’usato di vestiario e altro, per la Caritas e la S. Vincenzo.
Mercatini con dolci o lavori eseguiti dagli adulti e anziani, coinvolgendo i
ragazzi, a favore della carità.
Mercatino dei giocattoli o scambio.
-Raccolta di offerte nelle celebrazioni di gioia (battesimo, comunione, cresima,
matrimonio) e di dolore (funerali) per aiutare, attraverso la Caritas, le Missioni
e le situazioni di povertà.
-Oratorio “in parrocchia”, per accoglienza e aiuto ai ragazzi che sono in
difficoltà.
-Istituzione di una domenica al mese per la raccolta di materiale (viveri,
cancelleria, igiene) e di offerte, per far fronte alle richieste e alle necessità (3a
domenica)
-Segnalare nel Notiziario domenicale richieste e offerte. Testimonianze di
condivisione (anche in chiesa) per la sensibilizzazione e il coinvolgimento.
- Gruppo S. Vincenzo per rispondere ai bisogni materiali e morali delle
famiglie e delle persone assistite.
-Equipe di Animazione Missionaria e Gruppo Missionario, col particolare
impegno a essere una presenza-testimonianza sempre più apertamente
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propositiva nella comunità parrocchiale, in collegamento con il Centro
Missionario Diocesano e con il Comitato per la Lotta contro la Fame nel
Mondo e soprattutto con i diversi missionari che sono in contatto con la nostra
parrocchia e operano in varie parti del mondo.
-Adozioni a distanza promosse dal Progetto Agata Smeralda e adozioni
prenatali a favore di madri in difficoltà, tramite i Centri di aiuto alla Vita col
Progetto Gemma.
Chi: Equipe Caritas: Nora Ravaioli, Giovanna Benini, Rita Gurini Vernia,
Chiara Garavini… ……………………………………….
VI - PASTORALE MINISTERIALE
Meta: I parrocchiani sono formati, invitati e coinvolti in un proprio
servizio nella Chiesa (es. parrocchia, diocesi…) e nella società, come
portatori della misericordia operosa di Dio, in quanto si intende aiutare le
persone nei problemi della vita e nella loro risposta di fede e di amore a
Dio e al prossimo.
Perché: 1. Un certo numero di parrocchiani hanno compiti e servizi nella
comunità ecclesiale e sociale, ma molti ancora non sono coinvolti direttamente
per assumersi ruoli e servizi specifici.
2. Abbiamo l’esempio di Gesù che “non è venuto per essere servito ma per
servire e dare la vita per molti”.
3. E’ opportuno aiutare più gente possibile a offrire la propria disponibilità, la
sensibilità, le competenze e soprattutto la buona volontà per il bene degli altri,
nella famiglia, in parrocchia, nella vita sociale.
Slogan: “Non per essere serviti, ma per servire”
Come:
- invitare, coinvolgere, offrire la gioia e la possibilità di ruoli attivi:
- elenco dei settori parrocchiali perché le persone possano offrire la loro opera:
- Incontri in parrocchia per gli Operatori pastorali, insieme o per settori)
- Corso in Diocesi: incontri di Coriano.
- Scuola diocesana di teologia.
- Corsi parrocchiali di Bibbia, Liturgia, Dottrina sociale, Magistero della
Chiesa o per temi particolari
- Incontri culturali
- Momento spirituale-formativo all’inizio di ogni incontro.
- Incontri di formazione per i messaggeri e festa dei Messaggeri:
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- Incontri per gli Animatori, Coordinatori, segretari per le Piccole Comunità (il
mercoledì precedente la settimana degli incontri)
(v. Sinodo, rinnovamento della parrocchia)
VII - STRUTTURE di DECISIONE
Meta: Le persone che offrono la loro collaborazione nel Consigli
parrocchiale e nelle varie Equipe di animazione cercano di aiutare tutti ad
accogliere la grazia del Signore nell’Anno Santo della Misericordia e a
vivere scelte e azioni di misericordia e di amore al prossimo.
Perché: 1. A volte ci si ferma soprattutto sugli aspetti programmatici e
organizzativi, dando per scontata la missione evangelizzatrice della Chiesa e
quindi di ogni azione pastorale.
2. L’architrave che sorregge la vita della Chiesa è la misericordia.
3. Tutta l’azione pastorale della Chiesa deve essere avvolta dalla tenerezza con
cui si indirizza ai credenti; nulla del suo annuncio e della sua testimonianza
verso il mondo può essere privo di misericordia. È giunto di nuovo per la
Chiesa il tempo di farsi carico dell’annuncio gioioso del perdono. È il tempo
del ritorno all’essenziale per farci carico delle debolezze e delle difficoltà dei
nostri fratelli. (MV10)
Slogan: La misericordia è l’amore della Chiesa e della parrocchia verso
tutti.
Come:
-Incontri del Consiglio Past e del Consiglio Amministrativo
-Incontro delle Equipes di Animazione dei vari Gruppi e Settori pastorali
A – Equipe di Animazione Pastorale (E.A.P.)
- L’Equipe di Animazione Past. si consolida nei suoi membri e sostiene il
cammino parrocchiale con continuità nella sua attuazione e revisione.
- E’ costituita l’équipe con elenco preciso dei partecipanti (d. Cristafer,
Cristina, Maria Grazia, Domenica, Giancarlo, Chiara G.…).
- Cercare persone per i vari settori
- Incontro mensile, vedi date revisioni feste.
- Verbale con resoconto da pubblicare.
- La revisione può essere occasione di uno sguardo d’insieme sulle attività del
mese.
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B - Consiglio Pastorale Parrocchiale
Il Consiglio Pastorale approva, sostiene e verifica il piano pastorale
parrocchiale. Viene convocato ogni tre mesi:
- Mercoledì 23 settembre 2015: Riunione del CP con la presentazione del
piano pastorale e la raccolta di eventuali indicazioni e suggerimenti
- Altre convocazioni del Consiglio Pastorale:
Merc. 24 febbraio ’16; Merc. 4 maggio ’16.
Merc. 11 novembre ’15;
C – Equipes di Coordinamemto Zonale:
- Consolidare, anche con membri nuovi e un giovane, le Equipes di
Coordinamento per ciascuna delle cinque Zone della Parrocchia: (verificare e
proporre anche ad altre persone)
Zona 1: Saura Brecciaroli (401073), Antonio Piani (62284), Rita Bandini
(60339), Giovanni Tassinari (61274)
Zona 2: Daniela Sampieri (400045), Susi Riccardi (551222), Giancarlo
Petrocchi (3487741303), Stelio Milandri (550264), Luciana Galassi Billi
(68868)
Zona 3: Stefano Chieffo (30205) Roberto Cecchetti (23275), Valeria
Zamagni (3476595568), Cesare Natalini (3477441167), Elisa Santoni
(3342512747) Maria Stella Perciacante (3487657803)
Zona 4: Gianna Neri (401386), Nora Ravaioli (34365), Pina Rustignoli
(66079), Domenica Celli (550794), Wladia Landi (67521).
Zona 5: Anna Limarzi (63028), Massimo Dall’Agata (66298), (63212),
Rosamaria Angelini (552492), Raffaela Cesaro, Fam Rroshi.
- Iniziative di Zona: Rosario in settembre, messa in novembre nell’ottavario
dei defunti in chiesa a turno una zona ogni sera, segno natalizio, missione
di strada e visita alle famiglie,via Crucis in Quaresima in chiesa, animata a
turno dalle cinque zone, accoglienza della Madonna, messa in maggio,
processione….
- Situazione delle famiglie, dei malati, dei giovani, dei problemi nell’ambito
della Zona
- Creatività e audacia di iniziative di evangelizzazione…
D – Equipes di Animazione dei Settori Pastorali: (verificare e proporre
anche altre persone)
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- Consolidare, anche con membri nuovi e un giovane, le Equipes dei Livelli e
dei Settori pastorali:
Eq. Animazione Piccole Comunità: d. Roberto, Maria Grazia Brunelli,
Domenica Celli,
Eq. Pastorale Familiare: coniugi Tassinari, coniugi Petrocchi…
Eq. Pastorale Giovanile: equipe dell’oratorio…………………….
Eq. Pastorale degli Anziani e Malati: Gianna Neri, Linda Gentili.
Eq. per la Catechesi: Cristina, Valeria, Genziana, Maria Stella.….
Eq. per la Liturgia: Maltoni Roberto, Cecchetti Roberto, Giancarlo Petrocchi,
due del Coro, Teresa Cecchetti, due Catechisti, Domenica Celli, Giovanna e
Stefano Chieffo, Suor Irene, don Cristofer
Eq. per la Carità: Nora Ravaioli, Giovanna Benini, Vernia Rita, coniugi
Arcara, Eduard (Edi).
Eq. per le Strutture di partecipazione: segretario CP, Segretario EAP,
Segretario zonale.
Eq. per Elaborazione: Paola Truppi, Luciana Galassi Billi, Giacometti Pino,
Daniela Paganelli, Linda Mambelli
Eq. per le Comunicazioni: Giornale o Lettera ai Parrocchiani: Piani Antonio,
Rosanna Ricci,
Serena Vernia, Giovanni Foschi, Arrigo Bazzocchi
Manifesti, striscioni, banners, powerpoint, ……..
Eq. per gli Affari Economici: don Roberto, don Christafer, Carlo Zaccaroni,
Andrea Sampieri, Cesare Natalini, Stefano Chieffo, Eduard Bairamai (cercare
anche una donna)
Eq. per i Servizi tecnici: Andrea Sirri, Rroshi Germano, Ciro, Edi, Roga,
Angelo.
VIII - STRUTTURE di ELABORAZIONE
Meta: Alla luce della misericordia si “legge” ogni opera di Dio e ogni
contributo o esperienza perché serva alla crescita interiore del popolo di
Dio e alla sua carità pastorale.
Perché: 1. Non siamo abituati normalmente a leggere la vita e le situazioni alla
luce della presenza e dell’opera del Signore; quando lo si fa ci si apre ad una
prospettiva più grande nella speranza e nella gioia dell’amore.
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2. La Parola di Dio si rende viva ed efficace nella vita delle persone e nel
cammino del popolo cristiano.
3. E’ importante ogni momento di riflessione sulla vita e sui contributi che
vengono offerti, per una vera “lettura dei segni dei tempi” e come aiuto allo
sviluppo dell’azione pastorale.
Slogan: Il Padre sempre opera nella sua misericordia e nel suo amore.
Come:
- Equipe di elaborazione nella vita della parrocchia e nei contributi offerti:
proposta a: Paola Truppi, Luciana Galassi Billi, Giacometti Pino, Daniela
Paganelli, Linda Mambelli.
Osservatori
- Analisi dei dati della parrocchia (v. testo Analisi e diagnosi)
- consultazioni popolari o di settori: elaborazione dei contenuti e dei messaggi.
(messaggio natalizio per i giovani, testimonianze, riflessione quaresimale…)
IX - COMUNICAZIONI
Meta: Tutte le nostre comunicazioni portano il carattere di annunci e
inviti positivi, di speranza, di fiducia, di serenità e pace, come riflesso della
rivelazione che Dio fa del suo amore.
Perché: 1. Viviamo in un mondo di informazioni spesso negative,
drammatiche e offerte in modo violento, scoraggiante, pericoloso per il mal
esempio.
2. “Andate in tutto il mondo, annunciate il vangelo”, che significa la buona
notizia dell’amore di Dio e delle sue opere di salvezza.
3. La nostra azione di Chiesa sarà animata dalla fiducia, dalla speranza, dalla
comprensione con cui intendiamo rivolgerci a tutti, perché tutti si sentano
amati e invitati a fare la propria parte nella vita della comunità cristiana e nella
vita sociale.
Slogan: Annunciamo a tutti l’amore grande di Dio e la sua misericordia.
Come:
-Usare tutte le forme, specie quelle più nuove ed efficaci, per le comunicazioni
della comunità cristiana.
-Sito, face book, e-mal, messaggi telefonici, personali e di gruppo, giornali,
TV, radio
- Giornalino o Lettera ai parrocchiani
- Notiziario
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Lettera ai Parrocchiani
- La Lettera ai Parrocchiani spiega, in modo semplice e progressivo,
l’obiettivo dell’anno a riguardo della chiamata di tutti ad essere
evangelizzatori e missionari.
- La lettera viene consegnata normalmente a mano, con attenzione alle
situazioni particolari.
- L’Equipe di Redazione si ritrova una volta al mese.
- Composizione della Lettera: I : Disegno e titolo; II : Testimonianzaesperienza;
III : Approfondimento sull’annuncio di Cristo; IV:
Programma dell’Iniziativa mensile.
- La lettera deve essere pronta almeno dieci giorni prima di ogni
celebrazione comunitaria.
- I messaggi e gli slogan dovranno essere ben evidenziati, perché spronino
la gente a pensare e, nel caso specifico, aiutino la gente a sentire l’amore
del Signore e a dare la propria risposta.
- Quando esce il giornalino “Regina Pacis”, l’ultima facciata di esso diventa
la “Lettera ai Parrocchiani” e deve conservare le modalità proprie della
Lettera.
Messaggeri:
Ricerca di nuovi messaggeri; curare che ci sia un numero sufficiente di
messaggeri
- Sostenerli con incontri e col dialogo personale (un incontro, per quanti
possono partecipare, in occasione della consegna della Lettera (o
Gionalino).
- All’inizio dell’Anno Pastorale vengono convocati i messaggeri per
rimotivarli nel loro prezioso servizio e per renderli consapevoli
dell’importanza della loro testimonianza.
- - Festa dei Messaggeri… (data?)
- Va ripresentata l’iniziativa e il ruolo dei Messaggeri (presentazione dei
messaggeri: “sono i nostri missionari qui”).
NOTITIAE PACIS
-
Notiziario domenicale, per i praticanti, con invito a portarlo nella propria
famiglia e anche a chi non può venire in chiesa.
E’ così composto: appunti sulla Parola di Dio della domenica, avvisi,
comunicazioni, notizie, orari…, presentazione sistematica della Misericordia di
Dio (II facciata), esperienze, rubriche per le famiglie o per i giovani o per gli
anziani… Collegamento con la Diocesi e la Chiesa universale.
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Viene distribuito all’uscita di tutte le messe festive, e lo si lascia in chiesa
durante la settimana.
Viene pubblicato anche sul sito della parrocchia.
Cercare qualche collaboratore. Tutti i gruppi e i settori pastorali sono invitati
a far pervenire durante la settimana in parrocchia le proprie iniziative per
rendere partecipe tutta la comunità.
Giornale “REGINA PACIS”
Giornalino parrocchiale per tutte le famiglie della parrocchia:
- impostazione pastorale della parrocchia
- celebrazioni del 50° della parrocchia e successivamente: Anno della
Misericordia
- presentazione delle celebrazioni ecclesiali
- lettura cristiana di fatti sociali (della città, della nazione, del mondo)
- esperienze di vita cristiana, di associazioni, di parrocchia
- orari e inviti alle iniziative parrocchiali e diocesane.
Sito e facebook della parrocchia, gruppi su WhatsApp
Manifesti – cartelloni – avvisi - Lettere-cartoncini -inviti-biglietti per le
Famiglie in occasione della festa di apertura anno pastorale, della Festa della
Vita e della Festa della Famiglia, ……
Sensibilizzazione alla stampa della Diocesi, al Momento, all'Avvenire, a
Famiglia Cristiana, a Credere… alle riviste missionarie e a quelle delle realtà
ecclesiali.
Chi: Redazione: d. Roberto, Antonio Piani, Rosanna Ricci, Arrigo Bazzocchi,
Serena Vernia.
Compositore: Giovanni Foschi
X - SERVIZI di AMMINISTRAZIONE
Meta: L’amministrazione parrocchiale cura la manutenzione ordinaria e
straordinaria degli ambienti, strutture, mezzi e promuove, col suo
sostegno, l’attività evangelizzatrice, caritativa ed educativa della comunità.
Perché: 1. Non sempre c’è consapevolezza dell’importanza di contribuire alla
vita della parrocchia e delle scelte prioritarie che sono opportune per la vita
della comunità cristiana e del contesto sociale.
2. “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt. 10,8)
45
3. E’ importante usare le risorse economiche innanzitutto per
l’evangelizzazione, la carità, le opere formative ed educative; come pure è
necessario curare gli ambienti e i mezzi, con senso di responsabilità in tutti. E’
positiva la trasparenza e la comunicazione a riguardo delle entrate e delle
uscite.
Slogan: “Il Signore ama chi dona con gioia” (2 Cor. 9,7).
Come:
-Entrate e uscite (bilancio)
- L’Equipe per gli Affari Economici cura l’amministrazione della parrocchia.
- Sensibilizzazione dei fedeli alla partecipazione con offerte, nelle questue
delle messe, nella celebrazione dei sacramenti e dei funerali, nei lumini
votivi, nelle cassette poste in chiesa.
- Funzione della Segreteria e dei contabili.
- Bilancio preventivo e consuntivo.
Chi: Consiglio degli Affari Economici: d.Roberto, d. Cristafer, Natalini
Cesare, Sampieri Andrea, Zaccaroni Carlo, Stefano Chieffo, Eduard Bairamai.
(cercare anche una donna)
XI - SERVIZI TECNICI
Meta: Un certo numero di persone, volontari e alcuni compensati, curano
gli ambienti, i mezzi e le iniziative della parrocchia, perché tutti si sentano
ben accolti e a loro agio nelle strutture e nella vita della comunità
cristiana. Si dà specifica attenzione anche alle iniziative di missione e
testimonianza evangelizzatrice in uscita.
Perché: 1. Non è sempre facile responsabilizzare chi usufruisce degli strutture
e dei mezzi della parrocchia. Non è sempre facile la cura e la bellezza
accogliente degli ambienti della comunità.
2. Il miglior modo di amare è offrire il proprio servizio, non farsi servire,
risparmiare fatica e tempo agli altri.
3. E’ importante sensibilizzare e coinvolgere molte persone per le varie attività
e necessità; formare alla disponibilità e al servizio che previene e risparmia
fatica e sacrificio agli altri, dove soprattutto ciascuno svolge la propria attività.
Slogan: E’ grande chi si fa piccolo e si mette a servire, come Gesù.
Come: Avere cura da parte di tutti dei vari ambienti e mezzi:
- Chiesa, casa, sala grande, cucina, sale del catechismo, sedi Scout e Acr,
Sala Bibbia, tendone, campetti, giardinetti chiesa…
- Pulmino, auto
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- Fotocopiatrici, ciclostile, computer, videoproiettori, impianti.
- Costituire una équipe per i servizi tecnici e invitare nuove persone:
Andrea Sirri, Roshi Germano, Angelo, Ciro, Edy, Roga Tonino.
- Creare una mentalità di rispetto in chi usa i locali e le strutture della
parrocchia.
- Controllare periodicamente i vari impianti: amplificazione,
illuminazione, riscaldamento, antincendio…
- Coinvolgimento delle persone alla cura e alla pulizia della chiesa e della
casa parrocchiale: particolare invito a chi usa i vari ambienti.
- Procedere con sollecitudine alle opere di manutenzione ordinaria.
- Promuovere volontariato per i lavori nella parrocchia.
- Curare il giardino attorno alla chiesa.
- Costituire incaricati per le varie feste e le varie iniziative.
Segreteria Parrocchiale: - disponibilità di molte persone per l’accoglienza e il
disbrigo di pratiche e di servizi immediati.
Chi: Equipe tecnica: Andrea Sirri, Roshi Germano, Angelo, Ciro, Edy, Tonino
Roga, Roberto Amadori.
Tv 2000
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ALLEGATI
Evangelizzazione e rinnovamento
Il linguaggio con cui annunciare il vangelo chiede di essere rinnovato
Giubileo Straordinario della Misericordia: appaia in maniera più evidente che il
dono della misericordia è l’annuncio che la Chiesa è chiamata a trasmettere
nella sua opera di evangelizzazione in questo tempo di grandi cambiamenti.
Proprio questi cambiamenti sono una felice provocazione a cogliere i segni dei
tempi che il Signore offre alla Chiesa perché sia capace – come ha saputo fare
nel corso di duemila anni – di portare Gesù Cristo agli uomini del nostro
tempo. La missione è sempre identica, ma il linguaggio con cui annunciare il
Vangelo chiede di essere rinnovato, con saggezza pastorale. Questo è
essenziale sia per essere compresi dai nostri contemporanei, sia perché la
Tradizione cattolica possa parlare alle culture del mondo di oggi e aiutarle ad
aprirsi alla perenne fecondità del messaggio di Cristo.
I tempi sono di grandi sfide, che non dobbiamo aver paura di fare nostre.
Infatti, solo nella misura in cui ce ne faremo carico saremo capaci di offrire
risposte coerenti perché elaborate alla luce del Vangelo. È questo ciò che gli
uomini attendono oggi dalla Chiesa: che sappia camminare con loro offrendo la
compagnia della testimonianza della fede, che rende solidali con tutti, in
particolare con i più soli ed emarginati.
Quanti poveri – anche poveri nella fede - attendono il Vangelo che libera!
Quanti uomini e donne, nelle periferie esistenziali generate dalla società
consumista, atea, attendono la nostra vicinanza e la nostra solidarietà! Il
Vangelo è l’annuncio dell’amore di Dio che, in Gesù Cristo, ci chiama a
partecipare della sua vita. La nuova evangelizzazione dunque è questo:
prendere coscienza dell’amore misericordioso del Padre per diventare noi pure
strumenti di salvezza per i nostri fratelli.
È qui che si inserisce il grande tema della catechesi come lo spazio all’interno
del quale la vita dei cristiani matura perché fa esperienza della misericordia di
Dio. Non un’idea astratta di misericordia, ma un’esperienza concreta con la
quale comprendiamo la nostra debolezza e la forza che viene dall’alto.
“Giorno per giorno, toccati dalla sua compassione, possiamo anche noi
diventare compassionevoli verso tutti» (MV 14).
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Lo Spirito Santo, che è il protagonista dell’evangelizzazione, è anche l’artefice
della crescita della Chiesa nel comprendere la verità di Cristo. È Lui che apre il
cuore dei credenti e lo trasforma perché il perdono ricevuto possa diventare
esperienza di amore per i fratelli.
La domanda su come stiamo educando alla fede, pertanto, non è retorica, è
essenziale. La risposta richiede coraggio, creatività e decisione di
intraprendere strade a volte ancora inesplorate. La catechesi, come
componente del processo di evangelizzazione, ha bisogno di andare oltre la
semplice sfera scolastica, per educare i credenti, fin da bambini, ad incontrare
Cristo, vivo e operante nella sua Chiesa.
È l’incontro con Lui che suscita il desiderio di conoscerlo meglio e quindi di
seguirlo per diventare suoi discepoli. La sfida della nuova evangelizzazione e
della catechesi, si gioca proprio su questo punto fondamentale: come incontrare
Cristo, qual è il luogo più coerente per trovarlo e per seguirlo.
(papa Francesco: 29 maggio 2015)
Dal Sinodo parrocchiale
77. Associazioni, Movimenti, Piccole comunità, gruppi giovanili, gruppi
di famiglie…
quale rinnovamento?
Nei gruppi, seguendo il suggerimento di Papa Francesco, c’è bisogno di
maggior apertura, con un atteggiamento positivo verso il futuro, nello spirito
di rinnovamento, sempre ricaricati dalla preghiera e umili per essere utili alla
Chiesa.
Apertura verso tutti, missionarietà verso i coetanei, atteggiamento continuo di
scelte in “uscita” verso le realtà dei giovani e della società.
In particolare si possono valorizzare di più i gruppi giovanili, con attività, di
partecipazione e di preghiera, belle e formative e con opere caritative, perché
i giovani hanno bisogno di essere stimolati ed aprirsi alle realtà dei più
bisognosi, di cui, a volte, potrebbero non accorgersi e che, comunque, sono
strumento della loro crescita e formazione.
AZIONE CATTOLICA
Cari amici dell’Azione Cattolica…È la gioia dei discepoli nell’incontro con il
Cristo risorto, e richiede di essere interiorizzata dentro uno stile
evangelizzatore capace di incidere nella vita. Nell’attuale contesto sociale ed
ecclesiale, voi laici di Azione Cattolica siete chiamati a rinnovare la scelta
missionaria, aperta agli orizzonti che lo Spirito indica alla Chiesa ed
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espressione di una nuova giovinezza dell’apostolato laicale. Questa scelta
missionaria: tutto in chiave missionaria, tutto. E’ il paradigma dell’Azione
Cattolica: il paradigma missionario. Questa è la scelta che oggi fa l’Azione
Cattolica. Anzitutto le parrocchie, specialmente quelle segnate da stanchezza e
chiusure. Queste parrocchie hanno bisogno del vostro entusiasmo apostolico,
della vostra piena disponibilità e del vostro servizio creativo. Si tratta di
assumere il dinamismo missionario per arrivare a tutti, privilegiando chi si
sente lontano e le fasce più deboli e dimenticate della popolazione. Si tratta di
aprire le porte e lasciare che Gesù possa andare fuori. Si tratta di una Chiesa
"in uscita": sempre Chiesa in uscita.
Questo stile di evangelizzazione, animato da forte passione per la vita della
gente, è particolarmente adatto all’Azione Cattolica, formata dal laicato
diocesano che vive in stretta corresponsabilità con i Pastori. In ciò vi è di aiuto
la popolarità della vostra Associazione, che agli impegni intraecclesiali sa unire
quello di contribuire alla trasformazione della società per orientarla al bene. Ho
pensato di consegnarvi tre verbi che possono costituire per tutti voi una traccia
di cammino.
Il primo è: rimanere. Rimanere con Gesù, rimanere a godere della sua
compagnia. Per essere annunciatori e testimoni di Cristo occorre rimanere
anzitutto vicini a Lui. È dall’incontro con Colui che è la nostra vita e la nostra
gioia, che la nostra testimonianza acquista ogni giorno nuovo significato e
nuova forza. Rimanere in Gesù, rimanere con Gesù.
Secondo verbo: andare. Mai un’Azione Cattolica ferma! Non fermarsi: andare!
Andare per le strade delle vostre città e dei vostri Paesi, e annunciare che Dio è
Padre e che Gesù Cristo ve lo ha fatto conoscere, e per questo la vostra vita è
cambiata: si può vivere da fratelli, portando dentro una speranza che non
delude. Ci sia in voi il desiderio di far correre la Parola di Dio fino ai confini,
rinnovando così il vostro impegno a incontrare l’uomo dovunque si trovi, lì
dove soffre, lì dove spera, lì dove ama e crede, lì dove sono i suoi sogni più
profondi, le domande più vere, i desideri del suo cuore. Lì vi aspetta Gesù.
Questo significa: andare fuori, uscire, andare uscendo.
E infine, gioire. Gioire ed esultare sempre nel Signore! Essere persone che
cantano la vita, che cantano la fede. Questo è importante: non solo recitare il
Credo, recitare la fede, conoscere la fede ma cantare la fede! Ecco. Dire la
fede, vivere la fede con gioia, e questo si chiama "cantare la fede".(v. S.
Agostino) Persone capaci di riconoscere i propri talenti e i propri limiti, che
sanno vedere nelle proprie giornate, anche in quelle più buie, i segni della
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presenza del Signore. Gioire perché il Signore vi ha chiamato ad essere
corresponsabili della missione della sua Chiesa. Gioire perché in questo
cammino non siete soli: c’è il Signore che vi accompagna, ci sono i vostri
Vescovi e sacerdoti che vi sostengono, ci sono le vostre comunità parrocchiali,
le vostre comunità diocesane con cui condividere il cammino. Non siete soli!
Con questi tre atteggiamenti, rimanere in Gesù, andare ai confini e vivere la
gioia dell’appartenenza cristiana, potrete portare avanti la vostra vocazione, ed
evitare la tentazione della "quiete", la tentazione della chiusura e quella
dell’intimismo… (papa Francesco: 3 maggio 2014)
AGESCI (Scout)
Cari amici dell’AGESCI, Vi dirò una cosa - ma non vantatevi! -: voi siete una
parte preziosa della Chiesa in Italia. Grazie! Voi offrite un contributo
importante alle famiglie per la loro missione educativa verso i fanciulli, i
ragazzi e i giovani. I genitori ve li affidano perché sono convinti della bontà e
saggezza del metodo scout, basato sui grandi valori umani, sul contatto con la
natura, sulla religiosità e la fede in Dio; un metodo che educa alla libertà nella
responsabilità. Questa fiducia delle famiglie non va delusa! E anche quella
della Chiesa: vi auguro di sentirvi sempre parte della grande Comunità
cristiana.
Avete fatto la “Carta del coraggio” che esprime le vostre convinzioni e
aspirazioni, e contiene una forte domanda di educazione e di ascolto rivolta alle
vostre comunità capi, alle parrocchie e alla Chiesa nel suo insieme. Questa
domanda investe anche l’ambito della spiritualità e della fede, che sono
fondamentali per la crescita equilibrata e completa della persona umana.
Quando una volta qualcuno chiese al vostro fondatore, Lord Baden Powell,
“che cosa c’entra la religione [con lo scoutismo]?”, egli rispose che «la
religione non ha bisogno di “entrarci”, perché è già dentro! Non c’è un lato
religioso del Movimento scout e un lato non… L’insieme di esso è basato sulla
religione, cioè sulla presa di coscienza di Dio e sul suo Servizio» (Discorso ad
una conferenza di Commissari scout/guide, 2 luglio 1926, in L’educazione non
finisce mai, Roma 1997, p. 43). E questo l’ha detto nell’anno ’26.
Nel panorama delle associazioni scout a livello mondiale, l’AGESCI è tra
quelle che investono di più nel campo della spiritualità e dell’educazione alla
fede. Ma c’è ancora tanto da lavorare, perché tutte le comunità-capi ne
comprendano l’importanza e ne traggano le conseguenze. So che fate dei
momenti formativi per i capi sull’accostamento alla Bibbia, anche con metodi
51
nuovi, mettendo al centro la narrazione della vita vissuta a confronto con il
Messaggio del Vangelo. Mi congratulo con voi per queste buone iniziative, e
mi auguro che non si tratti di momenti sporadici, ma che si inseriscano in un
progetto di formazione continua e capillare, che penetri fino in fondo nel
tessuto associativo, rendendolo permeabile al Vangelo e facilitando il
cambiamento di vita.
C’è una cosa che mi sta particolarmente a cuore per quanto riguarda le
associazioni cattoliche, e vorrei parlarne anche a voi. Associazioni come la
vostra sono una ricchezza della Chiesa che lo Spirito Santo suscita per
evangelizzare tutti gli ambienti e settori. Sono certo che l’AGESCI può
apportare nella Chiesa un nuovo fervore evangelizzatore e una nuova capacità
di dialogo con la società. Mi raccomando: capacità di dialogo! Fare ponti, fare
ponti in questa società dove c’è l’abitudine di fare muri. Voi fate ponti, per
favore! E col dialogo, fate ponti. Ma questo può avvenire solo a una
condizione: che i singoli gruppi non perdano il contatto con la parrocchia del
luogo, dove hanno la loro sede, ma che in molti casi non frequentano, perché,
pur svolgendo là il loro servizio, provengono da altre zone. Siete chiamati a
trovare il modo di integrarvi nella pastorale della Chiesa particolare, stabilendo
rapporti di stima e collaborazione ad ogni livello, con i vostri vescovi, con i
parroci e gli altri sacerdoti, con gli educatori e i membri delle altre associazioni
ecclesiali presenti in parrocchia e nello stesso territorio, e non accontentarvi di
una presenza “decorativa” alla domenica o nelle grandi circostanze.
Ci sono, nell’AGESCI, molti gruppi che già sono pienamente integrati nella
loro realtà diocesana e parrocchiale, che sanno fare tesoro dell’offerta
formativa proposta dalla comunità parrocchiale ai ragazzi, ai giovanissimi, ai
giovani, agli adulti, frequentando, insieme con gli altri loro coetanei, i gruppi
di catechesi e formazione cristiana. Fanno questo senza rinunciare a ciò che è
specifico nell’educazione scout. E il risultato è una personalità più ricca e più
completa. Se voi siete d’accordo, andiamo avanti così! (papa Francesco: 13
giugno 2015)
MASCI
Cari fratelli e sorelle, vi ringrazio per il lavoro che svolgete nella Chiesa e
nella società, testimoniando il Vangelo, secondo lo stile proprio dello
scoutismo. E’ importante sottolineare la dimensione ecclesiale della vostra
realtà associativa, che raccoglie laici ben consapevoli degli impegni derivanti
dai sacramenti del Battesimo e della Cresima. Mossi da questa convinzione, in
questi anni di impegno apostolico vi siete sforzati di testimoniare i valori di
52
lealtà, di fraternità e di amore a Dio e al prossimo, servendo generosamente la
comunità ecclesiale e quella civile.
La terminologia tipica dello scoutismo utilizza molto il termine “strada”, come
valore significativo nella vita dei ragazzi, dei giovani e degli adulti. Vorrei
incoraggiarvi allora a proseguire il vostro cammino che vi chiama a fare strada
in famiglia; fare strada nel creato; fare strada nella città.
Fare strada in famiglia. La famiglia rimane sempre la cellula della società, e il
luogo primario dell’educazione. E’ la comunità d’amore e di vita in cui ogni
persona impara a relazionarsi con gli altri e con il mondo; e grazie alle basi
acquisite in famiglia è in grado di proiettarsi nella società, di frequentare
positivamente altri ambienti formativi, come la scuola, la parrocchia, le
associazioni… Così, in questa integrazione tra le basi assimilate in famiglia e
le esperienze “esterne” impariamo a trovare la nostra strada nel mondo.
Tutte le vocazioni muovono i primi passi in famiglia, e ne portano l’impronta
per tutta la vita. Per un movimento come il vostro, basato sull’educazione
permanente e sulla scelta educativa, è importante riaffermare che l’educazione
in famiglia costituisce una scelta prioritaria. Per voi genitori cristiani la
missione educativa trova una sua specifica sorgente nel Sacramento del
matrimonio, per cui il compito di allevare i figli costituisce un vero e proprio
ministero nella Chiesa. Non solo però i genitori verso i figli, ma anche i figli
verso i loro fratelli e verso gli stessi genitori hanno un certo compito educativo,
quello dell’aiuto reciproco nella fede e nel bene. Accade a volte che un
bambino con il suo affetto, con la sua semplicità, sia in grado di rianimare tutta
una famiglia. Dialogo tra i coniugi, ascolto e confronto reciproco sono elementi
essenziali perché una famiglia possa essere serena e feconda.
Fare strada nel creato. Il nostro tempo non può disattendere la questione
ecologica, che è vitale per la sopravvivenza dell’uomo, né ridurla a questione
meramente politica: essa infatti ha una dimensione morale che tocca tutti, così
che nessuno può disinteressarsene. In quanto discepoli di Cristo, abbiamo un
motivo in più per unirci con tutti gli uomini di buona volontà per la tutela e la
difesa della natura e dell’ambiente. Il creato, infatti, è un dono affidatoci dalle
mani del Creatore. Questa dottrina della nostra fede è per noi uno stimolo
ancora più forte per un rapporto responsabile e rispettoso con la creazione:
nella natura inanimata, nelle piante e negli animali riconosciamo l’impronta del
Creatore, e nei nostri simili la sua stessa immagine.
Vivere a più stretto contatto con la natura, come fate voi, implica non solo il
rispetto di essa, ma anche l’impegno a contribuire concretamente per eliminare
53
gli sprechi di una società che tende sempre più a scartare beni ancora
utilizzabili e che si possono donare a quanti sono nel bisogno.
Fare strada nella città. Vivendo nei quartieri e nelle città, siete chiamati ad
essere come lievito che fermenta la pasta, offrendo il vostro sincero contributo
per la realizzazione del bene comune. È importante saper proporre con gioia i
valori evangelici, in un leale e aperto confronto con le varie istanze culturali e
sociali. In una società complessa e multiculturale, voi potete testimoniare con
semplicità e umiltà l’amore di Gesù per ogni persona, sperimentando anche
nuove vie di evangelizzazione, fedeli a Cristo e fedeli all’uomo, che nella città
vive spesso situazioni faticose, e a volte rischia di smarrirsi, di
(papa Francesco: 8.11.1914)
SAN VINCENZO
CARITAS
Gruppo Missionario
Missione Belem
Gruppo di Preghiera di P. Pio
Gruppo Ministranti e Chierichetti
Oratorio d. Bosco
Oratorio “in parrocchia”
Comunione e Liberazione, Focolarini, Rinnovamento nello Spirito,
Neocatecumenali, Opus Dei…
54
Parrocchia aperta e accogliente:
papa Francesco 16.6.2014 – Roma
Dobbiamo accogliere sempre tutti con cuore grande, come in famiglia,
chiedendo al Signore di farci capace di partecipare alle difficoltà e ai problemi
che spesso i ragazzi e i giovani incontrano nella loro vita.
Dobbiamo avere il cuore di Gesù, il quale «vedendo le folle ne sentì
compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno
pastore» (Mt 9,36). Vedendo le folle, ne sentì compassione. A me piace
sognare una Chiesa che viva la compassione di Gesù. Compassione è “patire
con”, sentire quello che sentono gli altri, accompagnare nei sentimenti. E’ la
Chiesa madre, come una madre che carezza i suoi figli con la compassione.
Una Chiesa che abbia un cuore senza confini, ma non solo il cuore: anche lo
sguardo, la dolcezza dello sguardo di Gesù, che spesso è molto più eloquente di
tante parole. Le persone si aspettano di trovare in noi lo sguardo di Gesù, a
volte senza nemmeno saperlo, quello sguardo sereno, felice che entra nel cuore.
Ma — come hanno detto i vostri rappresentanti – deve essere tutta la
parrocchia ad essere una comunità accogliente, non solo i sacerdoti e i
catechisti. Tutta la parrocchia! Accogliere…
Dobbiamo ripensare quanto le nostre parrocchie sono accoglienti, se gli orari
delle attività favoriscono la partecipazione dei giovani, se siamo capaci di
parlare i loro linguaggi, di cogliere anche negli altri ambienti (come ad
esempio nello sport, nelle nuove tecnologie) le possibilità per annunciare il
Vangelo. Diventiamo audaci nell’esplorare nuove modalità con cui le nostre
comunità siano delle case dove la porta è sempre aperta. La porta aperta! Ma è
importante che all’accoglienza segua una chiara proposta di fede; una proposta
di fede tante volte non esplicita, ma con l’atteggiamento, con la testimonianza:
in questa istituzione che si chiama Chiesa, in questa istituzione che si chiama
parrocchia si respira un’aria di fede, perché si crede nel Signore Gesù.
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ritiro cresimandi S. Ellero
op parr-cresimandi S. Ellero
riunione catechisti ore 20.45
ordinazione episcopale d. Erio
inizio iscrizioni catechismo
PICCOLE COMUNITA' (15-20)
eq. past fam. Pizza e incontro ore 20
R. messagg. ore 16-Ros. z. 2 V. Vallicelli
Ros. z. 3 via Franchi
Ros. z. 4 g. via Plauto- cons. past
catechismo- Rosario z. 5 via Peroni
Catechismo - Rosario z. 1 via Giottoli
in.a.past. Dioc. -ord.sac. D.Germano P.
APERTURA ANNO PASTORALE
EQ. Unità past. a S. Giuseppe Artigiano
gr. P. Pio-cresimandi ore 20.30
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FESTE MENSILI
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catechismo EAP-catechismo giov coppieopere parrocchiali - 1° dom. del mese
CORIANO
s. messa 12 ann.Annalena-prep. Picc. Com.
cresimandi ore 20.30
catechismo - 50°: Pizzol
Cat -inc catechisti. U. past. R.P.
cat. 2° elementare
PICCOLE COMUNITA' (12-17)- CORIANO
riunione catechisti ore 20.45
VEGLIA cresimandi ore 20.30
Catechismo -50°: Oratori
cat-Incontro CARITAS U.P.
cat 3° el – CRESIMA
F. MISS.-S.Giovanni PaoloII-Pranzo Z 1
CORIANO
catechismo - 50°: Scout
Cate – Incontro U. P. Pasorale giov
cat 4° el. - Gr. famiglieCORIANO
gruppo P. Pio
catechismo
catechismo- inc. u.p. past fam. A R.P.
Festa dei Santi
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Tutti i Santi -opere parrocchiali-1° dom del mese
Defunti OTTAVARIO: zona 1
OTTAVARIO: zona 2
catechismo - OTTAVARIO: zona 3- 50°: Frisina
catechismo OTTAVARIO: zona 4- EAP 10.30
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Pranzo: zona 4
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piccole comunità –CONSIGLIO PASTORALE
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FESTA 50ENNI
PICCOLE COMUNITA' (16-21)
Incontro Bibbia
catechismo - 50°: ferrobattuto
catechismo - catechismo 2° media
catechismo 4° elementare
CRISTO RE - - Pranzo cuochi e scout
Incontro Bibbia
gruppo P. Pio
Catechismo - 50°: ceramiche
EAP ore 10,30 - catechismo
1° domenica di AVVENTO
Incontro Bibbia
FESTE MENSILI
PICCOLE COMUNITA'
CONSIGLIO PASTORALE
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catechismo - 50°: Presepe
catechismo - MOSTRA MISSIONARIAcatechismo 2° el.-Giov. coppie
op parr 1° d del m. -2° di AVV. – M. MISS.-pranzo Z2
IMM.– A.C.- M. MISS.
prep. Piccole comunità
catechismo
catechismo
catechismo 3° elementare3° AVV.-AP IN CATT. e nel mondo DELL'ANNO SANTO
PICCOLE COMUNITA' (14 - 19)
celebrazione anziani
catechismo
catechismo - Veglia della PACE diocesana
gruppo famiglie
4° AVV-pranzo caritas- PELL. PARR. PORTA SANTA
confessioni PASS. DEL CROCIFISSO DI S. DAMIANO
confessioni
Confess.– culmine 50° Messa ore 24
NATALE del SIGNORE
S. Stefano Anniversario d. Michele
Capodanno in parrocchia
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Giorn.mon. Pace ap AS s. Maria Magg.
1° del mese – OPERE PARR
VEGLIA RE MAGI
Epifania. Infanzia Miss.
catechismo
EAP-catechismo
cat 2° elementare gr. fam.
riunione catechisti
Preparazione Picc. Comunità
catechismo
catechismo
cat 3° elementare
PRANZO messaggeri - Ann. Ordin. Vesc.
PICCOLE COMUNITA' 18-23
giubileo degli op. dei pellegrinaggi
catechismo-giubileo degli op. dei pellegrin.
catechismo - catechismo 2° media
cat. 4° el.
pranzo
conv. S. Paolo-cel ecumenica a S. Paolo F.M.
Gr. P. Pio
catechismo
catechismo
FESTIVAL DEI GIOVANI
FESTA DELLA VITA pranzo
FESTE MENSILI
PICCOLE COMUNITA'
CONSIGLIO PASTORALE
ALTRE FESTE
AVVENTO/QUARESIMA
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Candelora – Vita Cons.giub vita cons e chius anno v.c.
MADONNA del FUOCO
catechismo
giovani coppie
pranzo
riunione catechisti
CENERI - P. Picc.com-invio missionari misericordia
catechismo - M. di L. – gior. del mal. cat. - via crucis ore 17.30
cat 2° elementare
I DI Q. pranzo AC- VEGLIA DI S. VALENTINO
PICCOLE COMUNITA' 15-20
catechismo
catechismo
cat. 3° elementare – incontro famiglie
II DI QUARESIMA- PRIMA CONFESSIONE
giubileo della curia romana
Gr. P. Pio- CONSIGLIO PASTORALE
catechismo
cat. - via crucis ore 17.30 cat 2 media
cat. 4° elementare
III DI Q.-FESTA DELL'ACC. - PRANZO CARITAS-MASCI
MARZO 2016
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APRILE 2016
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catechismo
catechismo-via crucis ore17.30-24 oreper il Signore
giovani coppie-24 ore per il Signore
IV di Quaresima - opere parrocchiali
riunione catechisti
prep piccole comunità
catechismo
EAP-catechismo-via crucis ore17.30cat. 2° elementare
V di Q PR. ZONA 3-F. CON. E INCONTRO
PICCOLE COMUNITA' ( 14-19)
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catechismo
giovani coppie
DIV. MIS.-processione PRANZO Z.5
catechismo
catechismo
cat. 2° elementare
pranzo
riunione catechisti
prep piccole comunità
catechismo
EAP - catechismo
cat. 3° el. Gruppo famiglie
17 D FESTA DELLE FAMIGLIE-PR CUOCO/GR
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FAM
-cat-via cr ore17.30-VIA CRUCIS UNITA' PAST
cat. 3°4 elementare - gr fam 18.30-gmg dioc
DOMENICA DELLE PALME - gmg diocesana
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EAP
GIOVEDI' SANTO
VENERDI' SANTO- RITIRO MEDIE
SABATO SANTO
PASQUA
Lunedì dell'Angelo
Gruppo P. Pio
catechismo
FESTE MENSILI
PICCOLE COMUNITA'
CONSIGLIO PASTORALE
ALTRE FESTE
AVVENTO/QUARESIMA
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PICCOLE COMUNITA' (18-23)
catechismo
catechismo - cat 2°media
Cat 4 elementare
pranzo-giub. dei ragazzi 13-16 anni
Gruppo P. Pio
catechismo-Veglia 1° comunione
catechismo
MAGGIO 2016
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GIUGNO 2016
Prima Comunione op. parr
settimana rosario zona 5
CONSIGLIO PASTORALE
cat.-giub:veglia per coloro che hanno bisogno di consolazione
EAP-catechismo
ASCENSIONE
settimana rosario zona 1
riunione catechisti
Preprazione piccole comunità
catechismo
catechismo
cat. 2° elementare
PENTECOSTE - pranzo GIOV COPPIE
PICC. COM. (16-21)-settimana rosario 4
catechismo
catechismo - catechismo 2° media
cat 3 elem -gruppo famiglie
TRINITA'
settimana rosario zona 2 - 3
Gruppo P. Pio
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cat-PROC. DELLE FAMIGLIE Z 2-giub diaconi
FESTA PARROCCHIALE
FESTA PARROCCHIALE -CORPUS DOMINI
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giubileo dei sacerdoti
FESTA DEL SACERDOZIO
F. DEL SACERDOZIO giub. degli ammalati
PICCOLE COMUNITA' (13-18)
GR PADRE PIO
Natività S. Giovanni Battista -
Ss. Pietro e Paolo
da MARTEDI' 26 A DOMENICA 31 LUGLIO
GIUBILEO DEI GIOVANI
GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU'
A CRACOVIA
FESTE MENSILI
PICCOLE COMUNITA'
CONSIGLIO PASTORALE
ALTRE FESTE
AVVENTO/QUARESIMA
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Piano Pastorale