La Globalizzazione
Il termine che più di ogni altro riassume i
cambiamenti avvenuti nell’ultimo scorcio del
Novecento sul piano economico(ma non solo)
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Significa che tutti i processi decisivi in campo
economico e tecnologico avvengono ormai su scala
mondiale che oltrepassa il tradizionale parametro di
riferimento costituito dall’entità politico-territoriale
degli stati nazionali, e con un altissimo grado di
interdipendenza reciproca:ogni punto della grande
“rete”mondiale della produzione e dello scambio
risente di quanto accade a livello planetario.
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Pro e Contro di questo
fenomeno
Contro
Pro
I sostenitori affermano che:
Gli avversari ribattono che:
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La globalizzazione produce
ricchezza;
È un fenomeno inarrestabile;
Rivitalizza il mercato;
Sviluppa la cosiddetta “new
economy”ovvero l’economia
basata sulle reti telematiche e sullo
sviluppo delle nuove tecnologie;
Seleziona i forti dai deboli
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La globalizzazione favorisce solo i più ricchi
e penalizza tutti gli altri,uomini e nazioni;
Mette l’economia del mondo in poche mani;
Uccide le autonomie dei singoli Paesi e delle
singole regioni;
Fa arricchire le multinazionali soprattutto nel
campo dei cibi e delle macchine;
Favorisce le grandi speculazioni con
spostamenti immediati di capitali che talora
corrispondono all’intero reddito di un piccolo
Paese del Terzo Mondo;
Rischia di far scomparire le attività
tradizionali dell’uomo come per esempio
l’agricoltura fatta con i vecchi metodi;
Può incidere sulla salute collettiva attraverso i
nefasti effetti di certa biotecnologia applicata
agli alimenti dalle solite multinazionali
The article is about the new technology that changed the world, that is to say Internet, and with this new phenomenon now
we can meet new people all over the world or buy in all the net. Mathias Petzold is a sociologist that in an interview speaks
about positive and negative aspects of Internet. He said that practically every family has a personal computer that can be
connected to Internet. Now it is not difficult to see a person that reads the newspaper in a monitor or who works. So it is not
necessary to eave home but with his personal computer that sends e-mails, reads business or has video-conferences.
Children using Internet as normal as that their parents using the phone; they can learn a lot through the Internet, because they
came in contact with people of different cultures, customs and languages. But there are also dangers: Internet is restricted to
the developed industrial countries, so the largest part of world, that is not economically advanced, is not connected to the net,
therefore the world wide information increases the division between lands that are rich and lands that are poor. With Internet
the world is within every body’ s reach, so many children came in contact with scenes of violence or sex, and this could be
very dangerous for their education, but, how the sociologist says, the violence is not only on internet, but also on TV, so a
family ( for example ) can see internet with a child and dismiss its content with him. Another problem is that children spend
many hours in front of the computer, and Mathias Petzold describes this like a passing phase, but when this situation became
real addiction a child in future can have personality disease or problems in social relationships.An advice of the sociologist is
to teach in the school the internet, but up to now this not been happening in a satisfactory way. In my opinion Internet is a big
step for technology, and it has changed the world and the way to communicate among people; now with the click of a mouse
you can travel the world, but that brings with it certain risks.
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Che cos’è una rete?
Una rete di computer è un gruppo di computers che sono interconnessi per
mezzo della linea telefonica o di altri collegamenti ad alta velocità al fine di
condividere informazioni e altri servizi.
Uno dei problemi più comuni in un ufficio commerciale è la necessità di
dover spostare da un computer ad un altro notevoli quantità di dati,anche
con una certa frequenza,senza dover sprecare troppo tempo.
La soluzione a questo problema è costruire una rete interna di
computer(generalmente una LAN)con la quale si possono spostare ingenti
quantità di file ad alte velocità(da 10 a 100 Mb/s),mantenendo un accesso
costante e invisibile a tutti i computer in rete. Questa soluzione non ha
costi esagerati ed è abbastanza facile da gestire per cui molto utilizzata
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negli uffici.
Il principale criterio di classificazione delle reti è la loro scala
dimensionale,in altre parole quello che conta è la distanza tra
le varie utenze.In questo ambito,infatti,si distingue tra reti
locali,reti metropolitane e reti geografiche.
Distanza tra i processori
Ambito
Tipo di rete
10m
Stanza
Rete Locale
100m
Edificio
Rete Locale
1Km
Campus
Rete Locale
10Km
Città
Rete Metropolitana
100Km
Nazione
Rete Geografica
1000Km
Continente
Rete Geografica
10000Km
Pianeta www.matura.it
Internet(Rete Geografica)
Un concetto implicito nella conversione A/D è quello di campionamento del segnale in vari istanti
successivi.
Infatti la conversione consiste nel prelevamento di un campione del segnale ad un dato istante e
nella determinazione del corrispondente valore digitale,che resterà fisso finché non verrà
prelevato un altro campione per una nuova conversione.
La frequenza con cui il segnale viene prelevato è detta frequenza di campionamento;essa ha
un’importanza fondamentale in riferimento al contenuto informativo del segnale campionato e
alle possibilità di ricostruire fedelmente il segnale analogico originario.
Il teorema del campionamento,noto anche come teorema di Shannon,stabilisce che la frequenza
di campionamento deve essere maggiore o uguale al doppio di quella della componente di
frequenza più elevata del segnale in esame.Pertanto un segnale analogico va(t),la cui componente
armonica più elevata abbia frequenza fM,potrà essere determinato univocamente a partire dai
valori campionati se la frequenza di campionamento fcè
fc>=2fM
Per ricostruire fedelmente il segnale va(t) occorrerà trattare il segnale campionato v’a(t), con un
filtro passa –basso la cui risposta sia piatta fino alla frequenza fM e si annulli per una frequenza
minore o uguale a fc-fM.
Benché la frequenza di campionamento minima sia fc=2fM ,in pratica si preferisce campionare a
frequenza maggiore per rendere possibile il filtraggio in fase di ricostruzione .
Se infatti fosse fc=2fM ,la risposta del filtro dovrebbe essere piatta fino a f=fM per poi
annullarsi sempre per f=fM ,il che è proprio solo di un filtro ideale.
Se invece fc>2fM ,la frequenza per la quale la risposta deve annullarsi è maggiore di fM ,il che
rende possibile la www.matura.it
realizzazione pratica del filtro.
Dal momento che i convertitori
A/D impiegano un tempo finito
(approssimativamente da 20ms a
1 ns con ADC ad alta velocità)per
digitalizzare un segnale analogico
in ingresso,eventuali variazioni
del segnale durante il processo di
conversione possono determinare
errori significativi.
Se la variazione del segnale di
ingresso durante il tempo di
conversione è superiore al valore
del bit meno significativo(pari a
Vfs/2n),il dato digitale di uscita può
presentare un errore superiore ad
1LSB;in altri termini,la risoluzione
specificata per il convertitore non
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viene mantenuta
Ad esempio un ADC con 11 bit di uscita,tensione di fondo scala Vfs=10V.tempo di
conversione tc=10,s,potrà lavorare mantenendo una risoluzione di Vfs/211 solo se
dv/dt<= Vfs /2n1/tc
Questo problema può essere risolto utilizzando circuiti di campionamento e
mantenimento(s/h:sample and hold)in grado di compiere un campionamento
“veloce”del segnale analogico e di mantenere il valore acquisito stabile durante tutto
il processo di conversione.
Durante il campionamento il segnale di controllo Vc è ad 1 logico e chiude
l’interruttore analogico consentendo al condensatore C di caricarsi al valore di va,;la
costante di tempo di carica risulta assai ridotta poiché le resistenze in gioco sono
essenzialmente la resistenza di uscita del buffer A1 e la rondell’interruttore. Una
limitazione può essere costituita dallo slew rate dell’operazionale di ingresso,se il
segnale da campionare compie escursioni ampie e veloci.Quando Vc scende a
0,l’interruttore si apre isolando il condensatore dal circuito di ingrsso,Cresta carico
al valore campionato per un tempo idealmente infinito,data l’elevata resistenza di
ingresso del secondo buffer e dell’interruttore aperto.Una lieve scarica può essere
in realtà determinata dalla corrente di polarizzazione di ingresso dell’operazionale e
dalle correnti di perdita dell’interruttore e del condensatore;per questo motivo
occorre utilizzare componenti con prestazioni adeguate,ad esempio operazionali con
ingressi a FET e condensatori al teflon.La scelta del valore capacitivo sarà
determinata da un compromesso fra le esigenze di un tempo di carica il più possibile
ridotto in fase di campionamento ewww.matura.it
di una scarica il più possibile lenta in fase di
mantenimento.La scelte dell’interruttore può cadere su un interruttore analogico a
Avviene talvolta che il calcolo di un integrale:
(1 ) f(x)dx
Si semplifica quando si cambia la variabile d’integrazione x con un’altra variabile t legata alla
precedente da un’ opportuna relazione.
Si ponga x=g(t),dove supponiamo che g(t) sia una funzione avente derivata continua sempre
diversa da zero,e diciamo:t=h(x)la funzione inversa.Consideriamo ora l’integrale,che
supponiamo di saper calcolare:
f[g(t)]g’(t)dt=F(t)+c
E dimostriamo che l’integrale (1) vale:
F[h(x)]+c
Basta,a tale scopo,dimostrare che risulta:
DF[h(x)]=f(x)
Osserviamo che la funzione F[h(x)]è una funzione composta le cui componenti sono:F(t) e h(x).
Per la regola di derivazione delle funzioni composte,si ha:
DF[h(x)]=F’(t)h’(x)
E avendosi,dalla (2):F’(t)=f[g(t)]g’(t),risulta:
(3)
DF[h(x)]=f[g(t)]g’(t)h’(x)
Ma essendo g(t) e h(x) funzioni tra loro inverse,le loro derivate,come sappiamo,sono
reciproche,cioè è g’(t)h’(x)=1,e la (3) diventa:
DF[h(x)]=f[g(t)],ossia,essendo
x=g(t):DF[h(x)]=f(x),
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Che è quanto si voleva dimostrare.
In pratica, fissata la sostituzione x=g(t),si
calcola il differenziale della x,dx=g’(t)dt e
quindi nell’integrale (1) alla x e al dx si
sostituiscono le loro espressioni: x=g(t) e
dx=g’(t)dt.
Calcolato poi l’integrale in t,si sostituisca al
posto della t il suo valore t=h(x);la funzione
che ne risulta,come è stato dimostrato,è
l’integrale indefinito proposto.
A volte è preferibile scegliere il cambiamento
di variabile sotto la forma t=h(x)invece che
x=g(t).
Supponiamo di essere riusciti a trasformare
l’espressione sotto il segno d’integrale f(x)dx
alla forma: f(x)dx=m(t)dt,dove t=h(x)
Se sappiamo calcolare l’integrale  m(t)dt,cioè:
m(t)dt=

F(t)+c,allora risulta:
f(x)dx=F[h(x)]+c
Naturalmente,non si possono stabilire regole è
nel riconoscere,in ogni caso,quale sia la
sostituzione da farsi,e il successo dipende
anche dalla maggiore
o minore pratica che si
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ha in calcoli di tal genere.
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