PROVINCIA DI UDINE NOTIZIE PER LA STAMPA ------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 27 ottobre 2015 Consiglio provinciale, approvata la variazione di bilancio di 2,5 milioni di euro. Entro l’anno al territorio ulteriori 6 milioni 115 mila euro Nelle elezioni di metà mandato del Consiglio provinciale, riconfermato alla presidenza Pitton affiancato dai due vice Scarabelli e Marzucchi Approvato odg contro le iniziative assunte dall’Università di Udine nella manifestazione partitica del 23-24 ottobre; respinta la mozione di rettifica agli opuscoli “Tre lingue per una specialità” Con 17 voti favorevoli, 9 contrari e due astenuti, il Consiglio provinciale di Udine ha ratificato la variazione di bilancio pari a 2,5 milioni di euro che saranno distribuiti a soggetti pubblici e privati. A queste risorse se ne aggiungeranno altre destinate al territorio – ha informato il presidente Fontanini - in virtù di disponibilità finanziarie della Provincia, escluse dal patto di stabilità come comunicato dalla Regione, derivanti dalla competenza delle politiche del lavoro, ora non più in capo all’Ente. 6 milioni 115 mila euro i fondi che entro dicembre la Provincia distribuirà in particolare ai Comuni che non erano stati erogati nelle passate annualità sempre per i limiti del patto di stabilità. Per il nuovo anno, l’Ente ha gare pronte per interventi stradali per un valore economico di 20 milioni di euro “sempre che – ha affermato il vicepresidente della Provincia di Udine Franco Mattiussi - il presidente del Consiglio Renzi, confermi l’impegno ad escludere strade e scuole dal patto di stabilità”. Rilievi sul documento contabile, sulla necessità di un maggiore approfondimento vista la sua complessità, sull’entità e la gestione dei residui, spiegazioni puntuali su alcuni contributi, sul futuro delle opere avviate e la loro gestione con la chiusura della Provincia, sono stati espressi dai consiglieri Arnaldo Scarabelli, Alberto Soramel, Andrea Simone Lerussi, Franco Lenarduzzi, Luciano Cicogna, Gabriele Pitassi, Salvatore Spitaleri (Pd), Fabrizio Dorbolò (Sel, su fondo montagna). L’assessore all’agricoltura Leonardo Barberio ha chiarito a chi sono rivolti i contributi per la promozione delle produzione locali mentre l’assessore Teghil (edilizia scolastica) si è soffermato su alcuni interventi nelle scuole di Udine (quelli in corso, quelli in attesa in visto ministeriale) e alcuni in corso a livello provinciale, e sui progetti per il 2016. Il consiglio provinciale ha quindi provveduto all’elezione di metà mandato amministrativo del presidente del consiglio e dei vicepresidenti. E’ stato riconfermato alla presidenza Fabrizio Pitton (seconda votazione, 19 voti favorevoli) e alla vicepresidenza Arnaldo Scarabelli e Luca Marzucchi (per entrambi 12 voti). Pitton ha ringraziato i consiglieri per la fiducia e ha ricordato l’importante ruolo svolto dal Consiglio provinciale anche come momento di dibattito e confronto su temi di particolare rilevanza per i cittadini; ruolo ancora più significativo ora vista la riforma degli enti locali che sta creando un conflitto istituzionale senza precedenti tra regione e comuni a cui si aggiungono anche i continui attacchi alla specialità mossi da un disegno nazionale centralista. L’assemblea di palazzo Belgrado ha anche rinnovato l’organo di revisione economico- finanziaria per il triennio 2015-2018. Nel collegio sono stati eletti Gessi Degrassi, Giorgio Siciliani ed Emilio Mulotti. Quest’ultimo è stato riconfermato presidente dell’organismo. Un ringraziamento è stato espresso dal capogruppo Salvatore Spitaleri (Pd) nei confronti di Rosa Ricciardi membro per 6 anni del medesimo organismo. I consiglieri si sono espressi all’unanimità per la sdemanializzazione di un tratto (280 metri) della sp 20 Glemonense a favore del Comune di Magnano in Riviera che consentirà all’amministrazione locale di eseguire opere di interesse comunale funzionali anche a una maggiore sicurezza dell’area di fermata del tpl. Stessa votazione anche per le modifiche al regolamento provinciale per gli incentivi alla cooperazione sociale illustrato dall’assessore Elisa Battaglia. Il regolamento che recepisce i cambiamenti effettuati dallo stesso regolamento regionale in risposta a normative europee, modifica le quote per l’assegnazione dei contributi a queste realtà. Con 18 voti favorevoli, 9 contrari, il consiglio provinciale ha approvato l’odg proposto dal consigliere Federico Simeoni (Patrie Furlane) attraverso il quale viene espressa contrarietà alle iniziative assunte dall’Università di Udine per l’organizzazione della manifestazione partitica del 23-24 ottobre che nulla a che fare con spirito istitutivo, finalità e principi etici dell’ateneo. A sostegno dell’odg presentato da Simeoni rilevando in particolare l’inopportuno coinvolgimento del rettore a supporto dell’organizzazione dell’evento, si sono espressi Fabrizio Dorbolò (Sel-Gruppo Misto), Pietro Dri (Fi), Marzio Giau (Fratelli d’Italia-Gruppo Misto), Mauro Bordin e Alberto Guerra (Lega), Stefano Balloch (Fi) e l’assessore provinciale all’istruzione Beppino Govetto. A difesa della manifestazione per l’alto livello degli interventi, le importanti personalità presenti, l’organizzazione che ha offerto visibilità all’Università di Udine a livello nazionale, si sono invece espressi Carmen Galdi, Luciano Cicogna, Franco Lenarduzzi, Salvatore Spitaleri (Pd). Respinta con 16 voti contrari, 5 favorevoli e 2 astenuti, infine, la mozione del consigliere Fabrizio Dorbolò che chiedeva una rettifica tramite integrazione agli opuscoli “Tre lingue per una specialità” facendo includere tra i territori in cui è presente la minoranza slovena anche Resia, i comuni mistilingui di Attimis, Faedis, Nimis, Prepotto, Torreano di Cividale e il comune di Cividale. Gli opuscoli, ha ricordato il presidente Fontanini, sono stati realizzati dalla Provincia in occasione della giornata europea delle lingue del 26 settembre scorso. Fontanini ha spiegato il motivo di tale omissione ricordando che non è stata inserita Resia nell’area di minoranza slovena in quanto in Val Resia si parla resiano, un’antica lingua slava. Lo stesso Comune chiede da anni la verifica della legge 482/99 affinché anche il resiano venga inserito tra le lingue tutelate dalla legge. L’unica integrazione fattibile degli opuscoli - ha sostenuto in conclusione Fontanini – sarebbe dedicata al resiano che ha una sua dignità, ruolo e appartenenza”.