PROVINCIA DI UDINE NOTIZIE PER LA STAMPA ------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 26 settembre 2015 26 settembre - Giornata europea delle lingue Tre lingue per una specialità: nuovi opuscoli sulle tre minoranze linguistiche a cura della Provincia di Udine Fontanini, “Regione: difendi queste lingue, ne va della nostra specialità, della nostra autonomia” “Riaffermare la nostra specialità e invocare maggiore determinazione per la sua difesa. E’ questa la valenza che il Friuli associa alla Giornata Europea delle lingue istituita dal Consiglio d’Europa nel 2001 e che ricorre oggi 26 settembre”. Così Pietro Fontanini, presidente della Provincia di Udine ha spiegato lo spirito della ricorrenza per il nostro territorio in occasione della presentazione, oggi, a palazzo Belgrado, di tre nuovi opuscoli sulle minoranze linguistiche, friulano, sloveno e tedesco, realizzate dagli sportelli linguistici del Servizio promozione delle Identità dell’Ente. “La Giornata europea delle lingue – ha aggiunto – rappresenta un ulteriore e importante momento di riflessione su un patrimonio culturale, identitario, storico di grande valore poiché su di esso si fonda la nostra autonomia speciale”. La Provincia di Udine nella sua lunga storia si è sempre impegnata nella valorizzazione e nella promozione delle lingue minoritarie che insistono nel suo territorio. “Lingue minoritarie – ha spiegato Fontanini - che rappresentano una ricchezza socio-culturale e linguistica da preservare, fanno riferimento alla storia e ai tratti distintivi del tutto particolari della nostra realtà. Il riconoscimento, la valorizzazione e la salvaguardia di queste identità possono e devono contribuire a dare nuovo impulso alla nostra specialità, in una Europa dove oltre 50 milioni di persone si esprimono utilizzando idiomi regionali”. In questo quadro, si inserisce l’iniziativa con la quale l’Ente ha inteso festeggiare quest’anno la ricorrenza. La Provincia di Udine ha dato alle stampe “Tre lingue per una specialità”, tre opuscoli, ognuno dei quali approfondisce una minoranza linguistica, analizzandone vari aspetti, dalla delimitazione territoriale, alla storia, alle norme di tutela ma anche alle feste, alle tradizioni, alla letteratura e alla gastronomia. Le pubblicazioni sono proposte nelle versioni italiano/friulano, italiano/sloveno e italiano/tedesco e vogliono rappresentare un ulteriore contributo divulgativo alla conoscenza di questo importante patrimonio, con una visione specifica e allo stesso tempo sintetica delle tre minoranze presenti sul territorio provinciale. Di taglio divulgativo, queste pubblicazioni sono destinate principalmente ai giovani e saranno messe a loro disposizione attraverso le scuole. “Ancora un lavoro sulle lingue minoritarie orientato ai ragazzi; - ha ricordato Fontanini l’obiettivo è fare in modo di moltiplicare gli strumenti di conoscenza a loro rivolti su queste tematiche centrali nella speranza di far apprezzare loro questa ricchezza, un unicum di cui un giorno potranno essere validi sostenitori e testimoni. La Provincia di Udine continuerà, per quanto possibile, a fare la sua parte con progetti editoriali dedicati al Friuli, approfondimenti, incontri, mostre. Abbiamo una storia da portare avanti, un’autonomia da difendere”. Presenti all’incontro anche i presidenti della Società Filologica Friulana, Federico Vicario, e dell’Arlef Fvg Lorenzo Fabbro; Michele Obit per il Novi Matajur e Larissa Borghese per il Dom, Alfredo Sandrini per l’associazione culturale Val Canale e Augusto Petris sindaco del Comune di Sauris per la minoranza tedesca. Unanime l’apprezzamento per l’iniziativa messa in atto dalla Provincia così come la necessità di fare rete per promuovere il plurilinguismo. I vari rappresentanti hanno messo in luce l’impegno profuso per valorizzare le comunità linguistiche (l’Arlef, a esempio, ha ricordato la recente iniziativa promossa a Friui Doc), l’evoluzione della peculiare situazione linguistica negli anni (associazione Val Canale, Comune di Sauris) e le prossime sfide come, a esempio, il problema demografico ricordato da entrambi i rappresentanti della minoranza slovena. Una situazione difficile quella della Valli, perché “quando non c’è più l’uomo, non c’è più lingua né cultura”, ha detto Michele Obit del Novi Matajur. Federico Vicario ha invitato il presidente della Provincia di Udine a farsi parte attiva per promuovere la denominazione plurilingue nelle future Uti mentre Alfredo Sandrini dell’associazione Val Canale ha manifestato la necessità di un maggiore coinvolgimento dei giovani nonché l’istituzione della carta d’identità bilingue come accade in Trentino Alto Adige o in Val d’Aosta. In chiusura Fontanini, ha esortato la Regione a difendere queste lingue “perché ne va della nostra specialità e della nostra autonomia”.