Prevenzione e profilassi contro insetti e parassiti pag. 4-5 E E AL ION I EC N Z P S VE E PR Medicina dello Sport FUNGHI Controlli gratuiti Corsi per gli esercenti Attività fisica per tutte le età pag. 4-5 pag. 7 Anno XXII N. 5 Chiuso in redazione il 09 Novembre 2009 La nostra “news” al COM-PA di Milano di Stefano Cantini La nostra guardia del corpo’ In questo numero si parla esclusivamente delle attività della prevenzione collettiva. Un numero ‘monotematico’, quindi, su quella branca della prevenzione che non è rivolta al singolo individuo ma alla collettività perseguendo il miglioramento dello stato di salute e di benessere da realizzarsi attraverso la rimozione delle cause di malattia e la riduzione dei fattori di rischio, orientando la popolazione alla consapevolezza e all’applicazione di corretti stili di vita. In pratica, sono le strutture che si occupano di Sanità Pubblica, di Medicina del Lavoro (e quindi di controllo dei luoghi di lavoro), di Igiene degli Alimenti e Nutrizione, di Sanità Pubblica Veterinaria e di Medicina dello Sport. Continua a pag. 9 Con i controlli sugli animali una tutela della nostra salute. La nostra newsletter partecipa a “Comunicare on line”, il concorso promosso in occasione di COM-PA il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese, in programma a Milano dal 3 al 5 novembre 2009. Obiettivo del concorso è valorizzare le attività di comunicazione messe a punto con le nuove tecnologie e premiare l’impegno delle Pubbliche Amministrazioni locali e centrali, delle aziende sanitarie, delle università e delle local utilities nel comunicare con professionalità ed efficacia notizie di reale interesse per i cittadini e gli utenti. La premiazione avrà luogo il 5 novembre a Milano in occasione della cerimonia di chiusura del Salone, ormai da anni riconosciuto e apprezzato come la sede privilegiata per un confronto tra Amministrazioni, Aziende, Università, studiosi e operatori impegnati nella modernizzazione della Pubblica Amministrazione, nell’efficienza dei servizi e nella qualità delle relazioni con i cittadini utenti. Influenza PRONTI 73MILA DOSI DI VACCINO p. 8 Sicurezza nei cantieri: NON SOLO CONTROLLI p. 3 Vivaismo NUOVO PIANO PER LA SICUREZZA p. 2 Sul sito Internet dell’Azienda Usl 3 attivata una speciale finestra sul settore FLOROVIVAISMO, IL NUOVO PIANO PER LA SICUREZZA Continua con nuove iniziative l’impegno Il piano regionale dell’unità funzionale PISLL (Prevenzione L’assessorato regionale per il Diritto alla Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro) Salute, con il piano mirato Prevenzione e dell’Usl pistoiese, in collaborazione con le tutela della salute dei lavoratori nel comcategorie produttive e le organizzazioni parto florovivaistico, promosso nell'ambito sindacali, nel comparto florovivaistico, uno del Piano Sanitario Regionale 2005-2007, dei settori economico-produttivi trainanti ha inteso affrontare in maniera organica e della provincia di Pistoia. Il nuovo Piano integrata gli aspetti delle prevenzione sui Mirato, infatti, si propone di proseguire luoghi di lavoro l’attività realizzata specifici per quenell’ambito del L'attivita florovivaistica toscana si con- sto comparto, riprecedente Piano centra prevalentemente nelle cercando e attitriennale 2006 vando il più ampio 2008 con gli obiet- province di Pistoia, Lucca e Arezzo; la coinvolgimento di tivi principali di nostra provincia, sebbene presenti una tutti i soggetti pubrendere usufruibile superficie produttiva limitata all'1% di blici e privati; la la mole dei dati costituzione del raccolti nel primo quella complessiva, copre un quinto Centro regionale di Piano Mirato e, delle produzione agricola riferimento per il sulla base dei proflorovivaismo preregionale blemi emersi dai vista nel piano risultati, individuamirato evidenzia la re ulteriori ambiti di indagine che qualifi- volontà di fornire uno strumento di inforcheranno e ottimizzeranno l’attività di assi- mazione, comunicazione e di assistenza, stenza dei Servizi di Prevenzione. interattivo e propositivo, di ausilio non solo per una corretta I due Responsabili del PISLL, e puntuale valuCesare Ciapini (sotto) e Aldo tazione dei ri- Fedi (a sin.). A destra, un vivaista al lavoro Sul nostro sito una speciale finestra sul florovivaismo Il comparto non è privo di problematiche sotto il profilo delle salute e sicurezza degli addetti e delle tutela dell'ambiente.. Per questo, anche sul nostro sito internet www.usl3.toscana.it, sotto la voce ‘Prevenzione’, è stata attivata una speciale finestra sul settore florovivaistico, con il proprio logo, in particolare sul Centro regionale di riferimento per il florovivaismo, in modo che i lavoratori del comparto abbiano a disposizione una fonte informativa aggiornata quotidianamente su tutto ciò che riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro e la salute degli operatori. schi, ma capace di fornire ipotesi risolutive ai problemi della realtà produttiva. Nella provincia di Pistoia Nella provincia di Pistoia gli obiettivi del nuovo piano vanno dall’attività di monitoraggio, sia sugli impieghi delle sostanze chimiche (fitofarmaci) - che proseguirà analizzando i dislivelli nei quantitativi medi impiegati dalle aziende florovivaistiche campionate e indirizzandole, quando possibile, verso una riduzione di tali prodotti e ad un impiego di formulati meno tossici con l’individuazione di idonee alternative sia di monitoraggio ambientale e biologi- co, in particolare sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) indirizzando gli operatori verso scelte opportune, il corretto utilizzo e l’idonea manutenzione. Inoltre, un ulteriore monitoraggio previsto nel nuovo piano è quello degli infortuni, che sarà effettuato in collaborazione con l’INAIL, per approfondire il fenomeno nelle aziende presumibilmente più a rischio. A tale scopo nel Piano è stato previsto un programma di formazione ed informazione sui rischi del comparto, rivolta ai lavoratori in collaborazione con le stesse aziende vivaistiche e le organizzazioni sindacali, con relative proposte di misure di prevenzione per le operazioni pericolose. Il monitoraggio dello stato di salute dei lavoratori Oltre ai rischi-infortuni, inoltre, si intende approfondire lo stato di salute dei florovivaisti alla luce delle patologie rilevate dall’indagine già svolta ed avviare specifici programmi di prevenzione tenendo in considerazione le pratiche ed i comportamenti non corretti messi in luce dai risultati; a tale scopo verrà monitorato il fenomeno delle intossicazioni acute mediante la rile- vazione dei casi da Pronto Soccorso e medici Medicina Generale; si provvederà ad un esame delle denunce delle malattie professionali pervenute dal comparto e saranno monitorate eventuali patologie correlabili a specifiche esposizioni. Le macchine agricole Infine, per aumentare la sicurezza delle macchine agricole tipiche del comparto, sarà avviato un tavolo di confronto con utilizzatori e produttori circa le migliorie da apportare ai particolari costruttivi e alla relativa documentazione. Edilizia, formazione e informazione sono fondamentali Conoscere i rischi per prevenirli A partire dal 2006 ad oggi, il Dipartimento di Prevenzione della Azienda USL 3 di Pistoia, attraverso l’U.F. PISLL (Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro) ha incrementato le proprie attività nel settore dell’edilizia e ne ha attivate di nuove, in particolare incrementando sia i controlli (che sono passati da 190 cantieri controllati nel 2006 ai 291 controllati nel 2008, per un totale di oltre 425 sopralluoghi nel corso dei quali sono stati controllati 420 imprese e 143 lavoratori autonomi), sia la formazione, dove sono state attivate anche iniziative nuove come la collaborazione sperimentale, unica nel suo genere, con l’Istituto per Geometri di Pistoia; iniziata tre anni fa, ora la ‘Sicurezza sul lavoro’ è diventata materia curricolare, con una docenza pluriennale curata direttamente da un tecnico del nostro PISLL. Inoltre, per gli apprendisti, anche stranieri, è prevista una formazione di base concordata con la Provincia di Pistoia nell’ambito del tavolo provinciale sulla sicurezza. Nel 2007, poi, il nostro Dipartimento Prevenzione ha organizzato una serie di interventi informativi ‘in cantiere’ per stimolare i lavoratori ad adottare comportamenti sicuri ed informare sulle misure di prevenzione per il rischio di caduta dall’alto, ed La Camera di Commercio di Pistoia oggi sta organiz- con esposto il telone ’Sicuro non cado’ zando una serie di corsi sulla prevenzione in collaborazione con le categorie produttive del settore edile. E’ in questo quadro che da quest’anno si inserisce anche il Progetto Obbiettivo pluriennale promosso dalla Regione Toscana, con la campagna ‘Sicuro non cado’, che viene sviluppato da ogni Usl sul proprio territorio con messaggi informativi riportati sui sacchi di cemento, negli spazi pubblicitari sugli autobus, in passaggi radiofonici e televisivi, con opuscoli informativi multilingue, magliette e teloni da ponteggio. «L’idea alla base di questa campagna – afferma l'ingegner Massimo Selmi, direttore dell’unità operativa Igiene e Sicurezza del nostro Dipartimento Prevenzione – e che poi è sempre stata un po’ la nostra ‘filosofia’, è che la formazione e l’informazione sono cardini fondamentali per la prevenzione degli infortuni. I controlli, infatti, sono uno strumento importante ma la sicurezza sul lavoro I controlli da soli scaturisce principalmente non risolvono dal fatto che tutti, dai lavoraIl problema. tori ai datori di lavoro e ai Occorrono professionisti del settore, assumano ‘natural-mente’ formazione e comportamenti ed atteggiainformazione menti adeguati; e questo affinché i deriva primariamente dalla comportamenti conoscenza delle misure di corretti siano prevenzione e dalla corretta percezione del valore della automatici e salute e della vita anche nel naturali. lavoro, come frutto di un percorso formativo e di consapevolezza. La campagna della Regione è un importantissimo contributo a questo percorso e i 40 teloni che abbiamo a disposizione contiamo di distribuirli nel giro di poche settimane. D’altra parte, i pur numerosi controlli che si effettuano riescono a coprire solo una percentuale parziale e rappresentano una parte minoritaria delle misure che occorre mettere in campo per ridurre il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali. Ai controlli, quindi, occorre affiancare un’attività pianificata di formazione e comunicazione, come anche quella, importantissima, che facciamo regolarmente nella scuola, in modo particolare all'istituto Geometri di Pistoia, in maniera che tutti facciano la loro parte: i professionisti con una accurata pianificazione e progettazione della sicurezza, i datori di lavoro mettendo a disposizione dei lavoratori attrezzature adeguate e adottando procedure di lavoro sicure, i capocantiere controllando che ciò che è stato predisposto per la sicurezza sia rispettato, i lavoratori adottando comportamenti corretti. E in questo contesto la campagna di comunicazione promossa dalla Regione, con il messaggio chiave ‘Sicuro non cado’, più che uno slogan, rappresenta un monito, un'idea fissa che deve diventare patrimonio di tutti». “ ” Il lavoro oscuro ma importantissimo dei nostri disinfettori La difficile ‘guerra’ contro la zanzara tigre La presenza della Aedes albopictus, comunemente nota come Zanzara tigre, fu rilevata per la prima volta a Pistoia nell’estate del 2000, arrivata con molta probabilità con un carico di gomme d’auto da cui è molto difficile togliere i residui d’acqua. E’ apparso subito chiaro che si tratta di un insetto che si espande con grande rapidità ed è molto difficile da debellare, dato che si adatta benissimo a nuovi ambienti, rispetto alla zanzara comune ha minore bisogno di acqua, le sue uova resistono bene al freddo e quindi è in grado di colonizzare in breve tempo ambienti urbani di notevole estensione. Negli anni successivi, trattandosi di un fenomeno nuovo per Pistoia, i disinfettori del nostro dipartimento Prevenzione hanno effettuato anche un ‘censimento’, con delle trappole per le uova, per calcolare il grado di espansione e di proliferazione di questo insetto, nonché le zone di maggiore stanziamento. Poi sono state messe a zione dell’Usl 3 ha prodotto numerose punto le misure di prevenzione: è chia- campagne di sensibilizzazione rivolte ro che non si può disinfettare a tappeto alla popolazione, sia attraverso comututto il territorio dieci volte all’anno o nicati ai mezzi di informazione sia atpiù, perché si finirebbe per avvelenare traverso opuscoli e depliant, per spiefiumi e coltivazioni senza peraltro de- gare le misure da tenere per evitare la bellare del tutto il problema. E’ neces- proliferazione di questo insetto. D’altra sario quindi intervenire sui focolai. Nel- parte il cittadino che non collabora rile aree pubbliche ci pensano i nostri schia di vanificare non solo il compordisinfettori che ogni anno, già fino da tamento corretto del vicino ma anche Aprile, iniziano i periodici interventi quello dei disinfettori pubblici. antilarvali, ma nelle zone private, come nei giardini, sui terrazzi, nei La zanzara tigre è solita deporre le uova molto vicicantieri edili e no alla superficie dell’acqua, per cui la prima prenei vivai, è cauzione da tenere è quella di evitare il ristagno delindispensabile l’acqua. I sottovasi nelle terrazze, nei cimiteri o nei la collaboragiardini sono ideali per la proliferazione di questo zione dei cittainsetto, quindi una misura opportuna è di cambiare dini. Per quel’acqua almeno una volta alla settimana. Quando sto il dipartinon è possibile, si può ricorrere al granulato antilarmento Prevenvale reperibile nelle farmacie (ne basta pochissimo – circa 10 euro di prodotto sono sufficienti per tutta l’estate). I recipienti di media grandezza, come i bidoni nei cantieri edili, specie se si verifica una sospensione delle attività, possono essere coperti con una rete antizanzara, mentre in quelli ancora più grandi, come vasche e fontane, si consiglia di tenere pesci rossi o Gambusia affinis, entrambi divoratori di larve di zanzara. Altri accorgimenti utili: controllare che le grondaie abbiano un regolare deflusso, regimentare il deflusso delle acque provenienti da condizionatori o altri scarichi idrici, tenere l’erba rasata nei giardini, così come le siepi e i cespugli potati (l’adulto della zanzara tigre si rifugia nel folto della vegetazione durante la notte e nelle ore più calde del giorno) e tenere le piante in vaso distanti fra loro. Sopra, mezzi per la disinfestazione in dotazione ai tecnici del Dipartimento Prevenzione dell’Usl e, nel riquadro, l’ispettore Silvano Barbasso, coordinatore del servizio disinfestazione. A destra, un’immagine ravvicinata della Aedes albopictus, con le caratteristiche striature bianche che le hanno originato il nomignolo di zanzara ‘Tigre’ . Le regole d’oro per sconfiggerla Quando è impossibile la disinfestazione ambientale Come evitare le zecche Gli interventi contro i pidocchi Un altro opuscolo prodotto dal dipartimento Prevenzione riguarda le zecche perché contro di loro si può fare ben poco per prevenirle, dato che si trovano per lo più nei boschi se non spiegare ai cittadini le loro caratteristiche e consigliarli sul comportamento da tenere per evitarle. Un altro opuscolo prodotto dal dipartimento Prevenzione riguarda le zecche perché contro di loro si può fare ben poco per prevenirle se non spiegare ai cittadini le loro caratteristiche e consigliarli sul comportamento da tenere per evitarle. Questi insetti, nutrendosi di sangue, sono in grado di trasferire da un animale all’altro (incluso l’uomo) alcuni microrganismi responsabili d’infezioni e, se bene questa eventualità nella nostra provincia sia rara, il recente aumento della popolazione di zecche (che non hanno ne- I pidocchi nelle scuole sono un vero spauracchio, molto spesso causa di allarmi, talvolta anche eccessivi.. Vale la pena ricordare, quindi, come il dipartimento Prevenzione dell’Usl pistoiese affronta questi casi. L’unità funzionale del Dipartimento Prevenzione che si occupa di pediculosi è Igiene e Sanità Pubblica e per attivarla in tali casi sono necessarie almeno due notifiche da parte dei pediatri di libera scelta, a carico di almeno due diversi bambini che frequentano la stessa classe. A questo punto si organizza l'intervento da parte del personale sanitario di questa U.F. Igiene e Sanità Pubblica presso la scuola interessata, intervento che viene effettuato nel più assoluto rispetto della legge sulla privacy. Durante l'intervento vengono controllati i bambini del- Le zone più a rischio sono i boschi e i luoghi ricchi di cespugli mici naturali) consigliano prudenza. Le zecche più nocive nel nostro territorio appartengono al genere ixoides, abituali parassiti di animali selvatici che non disdegnano di attaccare l’uomo o gli animali domestici. Le zone più a rischio sono i boschi e i luoghi ricchi di cespugli, le parti incolte e i sentieri poco battuti, in cui è maggiore la presenza di fauna selvatica. Il periodo di maggiore pericolo è da aprile a ottobre, ma in caso di inverni particolarmente miti l’attività delle zecche può prolungarsi. Alcuni consigli per difendersi: è bene camminare al centro dei sentieri, evitando per quanto possibile la vegetazione; indossare indumenti di colore chiaro, per rendere evidente la presenza di zecche, resistenti agli strappi e con maniche e pantaloni lunghi;magari infilati dentro i calzini per evitarne la penetrazione; scarpe chiuse e alte sulla caviglia; usare i guanti, soprattutto se si raccolgono funghi; applicare sulle parti scoperte prodotti repellenti contro gli insetti facilmente reperibili in farmacia. In caso di puntura, è consigliabile rivolgersi dal medico curante per procedere a una profilassi antibiotica. Immagini ravvicinate di una zecca parassita di animali selvatici (a sinistra) e di un pidocchio dei capelli (sopra) la stessa classe , o accompagnati dai genitori o con delega rilasciato all'insegnante da parte del genitore stesso, e vengono compresi nel controllo anche i bambini che condividono la mensa o altri spazi in comune. Naturalmente viene controllato anche il personale docente e ausiliario su esplicita richiesta. Viene consegnato ai genitori ed agli insegnanti materiale informativo per la prevenzione e cura della pediculosi, e vengono fornite tutte le indicazioni e consigli atti a prevenire la presenza di eventuali focolai. Alla fine dell'intervento viene consegnato l'elenco dei bambini positivi in busta chiusa indirizzata al dirigente scolastico. Tali bambini per essere riammessi a scuola dovranno presentare certificazione medica attestante o assenza di malattia o avvio del trattamento (Circolare Ministero sanità n.4del 13/3/1998) o guarigione clinica. La stessa certificazione dovrà essere presentata dai bambini assenti durante l'intervento da parte del personale dell’Usl. Nell'anno scolastico 2008/2009 sono stati effettuati due interventi presso istiuti scolastici dove sono stati controllati in totale 85 bambini di cui solo 3 sono risultati positivi. Dai controlli sugli animali una tutela essenziale della nostra salute L’apporto fondamentale della veterinaria pubblica La Sanità pubblica veterinaria è per i non addetti ai lavori il settore che meno istintivamente si associa al concetto di prevenzione. Al contrario tutte le componenti di questo settore lo fanno quasi esclusivamente in un’ottica preventiva tesa ad impedire il passaggio di patologie o di sostanze pericolose, dagli animali all'uomo. La veterinaria pubblica si articola in tre settori. logia neurologica grave, ormai endemica in alcuni paesi come gli USA ma sconosciuta da noi. E’ arrivata per trasporto del virus da parte di oche ed anatre selvatiche in migrazione che hanno sostato nel padule di Fucecchio e infettato 9 cavalli (poi deceduti). Pochi anni prima in Romania aveva provocato il decesso di 28 persone. L'altra branca della veterinaria pubblica è costituita dalla Igiene degli Alimenti di Origine Animale che si occupa delle problematiche legate Il controllo di un allevamento bovino (a sin.) e uno dei frequenti prelievi di sangue, in questo caso a un cavallo, (sotto) da parte dei veterinari dell’Usl pistoiese. La Sanità Animale è quella che si occupa delle problematiche legate agli ‘animali vivi’ ed in particolare di tutte le patologie che da questi possono essere trasmesse all'uomo (le zoonosi). In questo ambito i veterinari pubblici conducono da oltre 40 anni un’opera di ‘risanamento’ degli allevamenti da patologie oggi forse dimenticate quali la Tubercolosi o la Brucellosi (respon-sabile di quelle malattie una volta definite febbri maltesi che nel passato hanno costituito una vera piaga sociale). Il risanamento avviene con l'annuale esecuzione di esami sugli animali e l'abbattimento coatto, previo indennizzo all'allevatore, di tutti i capi positivi. Il controllo delle zoonosi prosegue con la lotta alla rabbia, altra patologia terribile, oggi per fortuna lontana dalle cronache, ma per evitare la quale vengono posti in osservazione tutti i cani e gli animali morsicatori. I cani, in particolare, vengono identificati con micro-chip e col supporto dei veterinari liberi professionisti, attraverso l’anagrafe canina che registra la storia sanitaria degli animali stessi. Poi, la prevenzione delle zoonosi non si limita alle patologie ‘classiche’ ma monitora anche quelle esotiche o emergenti. E' vanto dei nostri veterinari aver diagnosticato, primi in Italia, la presenza di West Nile Disease; questa era un pato- agli ‘animali morti’ e diventati un alimento, sia in sede di macellazione con l'ispezione delle carni, sia in sede di successiva lavorazione (salumifici, sezionamenti ecc.). All'opera ispettiva compiuta nei macelli (non esiste macellazione, né ordinaria, né con rito islamico o ebraico, né domiciliare che avvenga senza ispezione o controllo veterinario), si sono aggiunte, con il modificarsi della normativa europea sugli alimenti, alcune novità importanti. La prima è la stretta collaborazione tra il settore veterinario e quello di Igiene degli alimenti e nutrizione, dove il personale, medici e tecnici che hanno sempre operato autonomamente nel controllo degli alimenti di origine non animale, lavora oggi in piena sintonia con quello veterinario. La seconda è il passaggio dal sistema del controllo a quello degli audit e del coinvolgimento dei produttori di alimenti nel processo di fornitura di garanzie al consumatore. La terza è l'introduzione del concetto di ‘categorizzazione del rischio’. Infatti, a chi si occupa di controllo degli alimenti viene imposto, sulla base dei controlli ma anche della storia dello stabilimento di produzione e della tipologia di alimento prodotto, la verifica dei macchinari e delle materie prime utilizzate e. di classificare i produttori in base ad una gradazione del rischio. In sostanza, più il rischio è alto, più accurati e più frequenti dovranno essere i controlli. Così non si impiegheranno più inutilmente risorse in controlli troppo frequenti in strutture dove in termini molto banali, tutto è OK. Altra novità importante per il consumatore è la messa a regime del sistema di allerta. Il sistema è complesso ma ridotto ai minimi termini significa che qualsiasi alimento venga ritenuto potenzialmente pericoloso per la salute pubblica da un servizio ispettivo in ogni parte dell’Europa, viene subito ‘trac-ciato’ con le sue liste di commercializzazione ed immediatamente ritirato, non solo dai magazzini del produttore ma in tutti i singoli negozi in cui è stato distribuito, ovunque questi si trovino. Il terzo settore della veterinaria pubblica Igiene degli Allevamenti e Produzioni Zootecniche si occupa dei derivati animali per garantire la salubrità di latte, miele, uova ecc.. Il controllo comincia dall'inizio della filiera, ossia dai mangimi, dall'igiene vera e propria degli allevamenti, compreso il benessere degli animali allevati, fino ai controlli sull'uso dei farmaci. Questo settore ha il compito di garantire ‘prevenzione’ sull'alimento che non si controlla più soltanto così come viene proposto al consumatore né si risale più soltanto al controllo dello stabilimento do produzione, ma si va a verificare l'igienicità degli allevamenti che hanno fornito gli animali, si controlla la salubrità dei mangimi utilizzati, si verifica il corretto uso dei farmaci veterinari sia in allevamento che con controlli crociati nelle farmacie e presso i veterinari aziendali. I veterinari che seguono questo settore si occupano inoltre di ‘benessere animale’, un capitolo recentissimo del nostro ordinamento giuridico che coniuga l'aspetto etico della necessità di garanzia di benessere degli animali allevati con quello della consapevolezza che animali in stato di benessere produrranno alimenti più sani. D'altro canto il veterinario pubblico fornisce un supporto tecnico informativo ai nostri produttori, in buona percentuale degli artigiani che lavorano su produzioni tipiche e locali, supportandoli nello sforzo di adeguare le loro strutture e le loro tecnologie ad una normativa europea spesso disegnata a misura di grande industria, pur mantenendo la tipicità che è la ricchezza alimentare del nostro paese. Nei boschi: informati è meglio Funghi: gratis un esperto E in cucina... Nelle nostre zone, l’autunno rappresenta il clou per riempire il cestino di funghi. Allo stesso tempo, però, è anche il periodo in cui si verificano i maggiori casi di intossicazione. Per questo gli ispettorati micologici dell’Usl 3, di Pistoia e della Valdinievole, oltre a sconsigliare assolutamente metodi empirici come quello dell’aglio o delle posate di argento che cambiano colore nella pentola, hanno istituito da anni un servizio gratuito di riconoscimento dei funghi. Ogni giorno per un’ora/un’ora e mezzo (secondo il periodo) un micologo è a disposizione dei cittadini, dal venerdì al Sabato, nei centri di controllo di Pistoia, nel viale Matteotti, e della Valdinievole, a Ponte Buggianese. Un’altra iniziativa importantissima del dipartimento Prevenzione, a cui fanno capo gli ispettorati micologici, riguarda l’istitu-zione dei corsi per gli esercenti e i ristoratori che intendono sostenere l’esame per il conseguimento dell’attestato di idoneità alla identificazione delle specie fungine. Il possesso dell’attesta-to, infatti, è indispensabile sia per la vendita di funghi epigei spontanei sia per i ristoratori che somministrano alimenti a base di funghi. Chi ne è sprovvisto può vendere funghi o utilizzarli in cucina solo approvvigionandosi da ditte autorizzate o acquistando partite certificate da un micologo. Anche questi corsi, che non sono obbligatori per sostenere l’esame e per i quali i partecipanti devono versare una piccola quota, vengono ormai fatti da molti anni e hanno visto una nutrita partecipazione da parte degli esercenti della nostra provincia. I funghi, come del resto ogni altro prodotto della terra, rappresentano da sempre un elemento distintivo e imprescindibile della cultura rurale. I funghi incutono paura e preoccupano (per alcune specie velenose!), generano curiosità e stupore (nascono-crescono-scompaiono in un tempo brevissimo nei prati, nei giardini, nei boschi), deliziano la vista (la scoperta prima di essere raccolti), le narici e il palato: belli da vedere, buoni da mangiare! Tuttavia, pur essendo molto apprezzati per il loro sapore, i funghi freschi hanno USL 3 INFORMA ANNO XIII N. 5 Direttore Responsabile Roberto Marconi Sede: Via S. Pertini, 708 - 51110 Pistoia Reg. Tribunale di Pistoia: n. 483 del 29/7/1996 [email protected] Coordinatore di redazione: Stefano Cantini Redazione: Stefano Baccelli, Paolo Baldini, Luciano Caccavale, Daniela Ponticelli. Hanno collaborato a questo numero: Silvano Barbasso, Aldo Fedi, Pietro Gabbrielli, Rossella Ghelardini, Nicola Mochi, Paola Picciolli, Elisabetta Raso, Massimo Selmi, Monica Tognarelli, Wanda Wanderling Layout grafico: S. Baccelli, P. Baldini A sin. il controllo dei funghi trovati da un cittadino da parte degli ispettori micologi dell’Usl 3. Sotto la coordinatrice del servizio, Rossella Ghelardini. A destra invece due esempi di funghi, uno mangereccio e l’altro altamente tossico. Boletus edulis (Mangereccio) Amanita phalloides (altamente tossico — mortale) un valore nutrizionale piuttosto limitato: contengono prevalentemente acqua (92%), proteine (circa il 3,9%), glucidi (circa 1,4%), vitamine e sostanze minerali in frazioni variabili (tiamina, riboflavina, vitamina C, magnesio 13mg, zinco, rame, fosforo, potassio) ed hanno un valore energetico decisamente basso (meno di 30 Kcal per 100 gr.). Freschi, essiccati, surgelati, sott’olio o in salamoia possono essere cucinati e consumati nei modi più vari: crudi (sconsigliabile), alla griglia, trifolati, fritti, con la pasta, con il riso, con la carne, con il pesce, con i legumi e con le verdure. E’ allora facilmente intuibile che le “difficoltà digestive” spesso genericamente attribuite ai funghi derivano soprattutto dalle tecniche culinarie adottate: un piatto di funghi fritti (magari fritti in poco olio e non lasciati sufficientemente riposare su carta assorbente) o trifolati invece in abbondante olio daranno luogo ad un impegno digestivo sicuramente maggiore da quello generato da un piatto di funghi alla griglia e conditi con poco olio extravergine di oliva. Ed anche l’apporto calorico sarà ovviamente diverso! Contro l’influenza 73mila dosi di vaccino Arriva l’autunno e, come ogni anno, inizia anche la consueta campagna di prevenzione contro l’influenza. Le dosi del vaccino antinfluenzale, in tutto 73mila, sono già state consegnate alla ASL3 che ha predisposto tutti i preparativi per organizzare la vaccinazione, in stretta collaborazione con medici e pediatri di Famiglia. animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. Per tale ragione, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata anche a: allevatori, addetti all’attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori e veterinari pubblici e libero-professionisti. Stiamo parlando del vaccino per l’Influenza “stagionale” utile non solo per evitare l’infezione, ma anche per ridurre le complicanze da influenza e l’ospedalizzazione, soprattutto nelle persone anziane. Dal momento che si prevede che circoleranno ceppi virali nuovi rispetto alle scorse stagioni (pandemia da virus influenzale A H1N1) si rende opportuno anticipare la vaccinazione “stagionale”. Nella AUSL3 il vaccino è disponibile gratuitamente dal 5 ottobre: in questo modo si potrà ridurre quanto più possibile la circolazione congiunta dei due virus (virus stagionale e virus pandemico). QUANDO VACCINARSI Per i motivi ricordati la campagna è partita già nella prima settimana di ottobre. E’ comunque utile ricordare che la vaccinazione rimane un efficace mezzo protettivo individuale, anche se effettuata in periodi successivi ed anche in periodo epidemico, in tutti quei soggetti in cui è fortemente raccomandata e che, per qualsiasi motivo, non fosse stata fatta prima. Le dosi di vaccino messe a disposizione risultano al momento sufficienti a garantire la copertura di tutta la popolazione della Provincia di Pistoia considerata a rischio. L’anno scorso la percentuale di adesione nella nostra provincia fu del 71,93% contro l’obiettivo regionale del 75%. A CHI SI RIVOLGE LA CAMPAGNA I gruppi di popolazione individuati dalla pianificazione nazionale sono i seguenti: soggetti di età pari o superiore a 65 anni in particolare quest’anno l’ASL3 garantisce la vaccinazione ai cittadini nati entro il 31/12/1944 compreso; ai bambini di età superiore ai 6 mesi e ragazzi e adulti affetti dalle seguenti patologie:malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio , malattie dell’apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite, diabete mellito e altre malattie metaboliche d) malattie renali con insufficienza renale, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, tumori, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV ,malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari); ai bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza e a chi, di qualunque età, si trovi ricoverato presso strutture per lungodegenti. CATEGORIE SERVIZI ESSENZIALI La vaccinazione è inoltre prevista per medici e personale sanitario di assistenza e familiari e contatti di soggetti ad alto rischio. Per quanto riguarda i soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori la vaccinazione sarà offerta gratuitamente alle forze di polizia e ai vigili del fuoco, considerato il ruolo essenziale svolto nell’ambito della sicurezza ed emergenza. Al personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con A CHI RIVOLGERSI I cittadini che rientrano nelle categorie indicate devono rivolgersi ai medici e ai pediatri di famiglia che aderiscono alla campagna ai quali l’azienda sanitaria ha fornito gratuitamente le dosi di vaccino. GRATIS ANCHE LA VITAMINA D. Anche quest’anno insieme al vaccino antinfluenzale si rinnova l’iniziativa promossa dalla Regione Toscana per la prevenzione ed il trattamento dell’osteoporosi. Anche questa importante campagna prevede la partecipazione dei medici di medicina generale che, in occasione della somministrazione del vaccino antinfluenzale ai loro pazienti ultra65enni, proporranno anche l’assunzione, per bocca, di una fiala di Vitamina D3, che dovrà essere ripetuta dopo 6 mesi. Questa vitamina è necessaria per mantenere una buona forza muscolare e per avere una struttura ossea più resistente, condizioni che riducono il rischio di fratture soprattutto di quella del femore; poiché la quasi totalità delle persone anziane ha livelli bassi della vitamina, la sua somministrazione è utile per ridurre il numero di fratture. Pronto anche il vaccino per l’A-H1N1 Sono appena arrivate le prime dosi di vaccino per la pandemia A-H1N1. I primi a cui verrà offerta la vaccinazione gratuita saranno gli operatori sanitari e di assistenza, poi quei cittadini che operano nei servizi pubblici essenziali (vigili del fuoco, forze dell’ordine ecc). Subito dopo sarà la volta dei soggetti considerati ’a rischio’. L’attività fisica che ci mantiene in forma Oramai è conoscenza comune che una sana attività fisica aiuta a prevenire malattie cardiovascolari e dismetaboliche, riduce l’insorgenza di quadri dolorosi articolari e muscolari. Un buono stato di forma fisica, assieme ad una sana alimentazione aiuta anche nell’affrontare al meglio le malattie infettive stagionali. Ma se tutto ciò è ormai risaputo, il difficile è tradurlo in pratica. Camminare a passo sostenuto per almeno 30 minuti al giorno è un obiettivo raggiungibile, se si adottano alcuni semplici accorgimenti, come evitare di prendere l’ascensore per salire i piani, parcheggiare la macchina un po’ più lontano, o uscire a piedi per fare alcune commissioni. Se a questa attività, definita aerobica, che va ad incidere positivamente su apparato cardiovascolare e metabolismo, si aggiungono alcuni semplici esercizi di allungamento e flessibilità per l’apparato muscolo-scheletrico, da ripetere un paio di volte al giorno per 10 minuti, abbiamo già un programma di allenamento’ completo per un soggetto altrimenti sedentario. Proprio per combattere i possibili danni causati dalla sedentarietà e dalla prolungata stazione in posizioni scorrette, sono attive UN NUMERO DEDICATO nella nostra Azienda due iniziative rivolte a due diverse fasce di popolazione. Il pro- PER LA MEDICINA DELLO SPORT getto “Stretching in classe”, rivolto ai bambini delle scuole materne, elementari e Dal 1 Settembre è attivo un numero telefonico dedicato per la Medicina dello medie inferiori, grazie al quale nella pausa Sport Il numero è 0573 352513 e non tra una lezione e l’altra gli studenti ese- sostituisce altri numeri ma si aggiunge guono cinque di minuti di semplici esercizi ad essi. Si ricorda, infatti, che gli apin classe, sotto la supervisione dell’inse- puntamenti per le visite di Medicina gnante di turno, per contrastare gli effetti dello Sport devono essere presi presso . Il progetto “Stretching in classe” è rivolto ai bambini negativi delle molte ore passate seduti. i vari punti CUP aziendali, o attraverdelle scuole materne, elementari e medie inferiori. L’altro progetto, definito A.M.A (Attività so il CUP telefonico, chiamando il 848 800 709. Oltre a questi Motoria Adattata), è invece rivolto princi- numero percorsi, quindi, si potrà chiamare il palmente a persone di età medio avanzata, affette da nuovo numero che, pur essendo sindromi dolorose croniche, per i quali vengono orga- sempre un recapito del CUP, servirà nizzati corsi di ginnastica collettivi sotto la guida di esclusivamente a prenotare le visite personale qualificato e specificamente formato. Attiva di Medicina dello Sport. già da tre anni, l’iniziativa coinvolge ad oggi circa 8 - Il numero sarà attivo il Lunedi e il 900 persone, che hanno mostrato notevole gradimen- Mercoledì dalle ore 9,30 alle 12,30 mentre il Martedi e Giovedì dalle 15 to e miglioramento della propria situazione clinica. alle 18 Un’alimentazione sana con i frutti dell’autunno La nostra ‘guardia del corpo’ segue dalla prima pagina Tali strutture, come previsto dalla normativa, sono state organizzate in un dipartimento che, proprio per le finalità che si pone, è stato denominato Dipartimento della Prevenzione . Naturalmente, quanto emerge da queste pagine è solo una parte di un lavoro enorme, talvolta oscuro e poco percepito dalla popolazione, anche se i suoi effetti sono presenti in ogni contesto della nostra quotidianità e incidono profondamente sulla nostra qualità della vita. E’ un po’ come avere una guardia del corpo che ci protegge. E anche quando non sappiamo di averla, lei è lì a tutelare la nostra sicurezza e il nostro benessere. Stefano Cantini Il nostro vocabolario culinario risulta assai circoscritto, ristretto e limitato e, troppo spesso, pervaso dalle parole degli spot pubblicitari. L’autunno può aiutarci a colorare “naturalmente” i pasti dei nostri bambini, ad eccitare i lori occhi e il loro palato con un’alimentazione più variata ed equilibrata. Il rosso delle mele, il giallo della farina di mais, il blu dell’uva, l'arancio di cachi, zucche, carote, arance e mandarini, le sfumature marroni delle castagne, delle noci e delle nocciole, il verde di rape, finocchi, cicoria, broccoli, pere e kiwi possono diventare infatti una “tavolozza” preziosa e privilegiata per regalare nuance e sapore, per creare piatti unici ed equilibrati con la pasta o il riso, per dare vita a squisiti spuntini che favoriscano il consumo di frutta e per assicurare ai nostri figli una riserva di benessere in vista dell'inverno. La temperatura più fresca, poi, può darci una mano per facilitare nei bambini il consumo di legumi (fagioli, lenticchie, ceci, soia), sicuramente ottima e valida alternativa proteica alla carne, nel menù settimanale, magari a cena. Poveri in grassi ma ricchi in carboidrati complessi, ben si prestano, infatti, ad essere consumati tal quali oppure mescolati alle verdure dentro una zuppa gustosa e fumante, condita ed insaporita con del buon olio extra vergine d’oliva, diventando così un armonico piatto unico autunnale. Una cena così, magari conclusa con una mela cotta profumata con un pezzettino di cannella e una fetta di castagnaccio cosparso con tanti pinoli (vero capolavoro di energia, vitamina E, sali minerali e sostanze antiossidanti) potrebbe peraltro trasformarsi inaspettatamente in una invitante tentazione per gli occhi e la gola, diventando anche un pasto esemplare dal punto di vista nutrizionale. Il ritorno a scuola può inoltre divenire un’occasione “speciale” per adottare (o consolidare) nuove abitudini alimentari, come quella di consumare insieme (bambini e genitori) una buona prima colazione. Latte con poco cacao, pane e marmellata, dello yogurt bianco mescolato con un po’ di frutta fresca tagliata a pezzettini, un paio di cucchiai di cereali o di muesli, qualche biscotto, una fetta di crostata o di strudel con tanta frutta di stagione possono rappresentare gradevoli e attraenti alternative, da consumarsi senza fretta, per dare vita ad una nuova giornata piena di brio, senza stanchezza, malumore e deficit di concentrazione.