Prevenzione e
profilassi contro
insetti e parassiti
pag. 4-5
E E
AL ION
I
EC N Z
P
S VE
E
PR
Medicina dello Sport
FUNGHI
Controlli
gratuiti
Corsi per gli
esercenti
Attività fisica
per tutte le età
pag. 4-5
pag. 7
Anno XXII N. 5 Chiuso in redazione il 09 Novembre 2009
La nostra “news”
al COM-PA di Milano
di Stefano Cantini
La nostra guardia
del corpo’
In questo numero si parla esclusivamente delle attività della
prevenzione collettiva.
Un numero ‘monotematico’,
quindi, su quella branca della
prevenzione che non è rivolta
al singolo individuo ma alla collettività perseguendo il miglioramento dello stato di salute e di
benessere da realizzarsi attraverso la rimozione delle cause
di malattia e la riduzione dei
fattori di rischio, orientando la
popolazione alla consapevolezza e all’applicazione di corretti
stili di vita. In pratica, sono le
strutture che si occupano di Sanità Pubblica, di Medicina del
Lavoro (e quindi di controllo dei
luoghi di lavoro), di Igiene degli
Alimenti e Nutrizione, di Sanità
Pubblica Veterinaria e di Medicina dello Sport.
Continua a pag. 9
Con i controlli sugli animali
una tutela della nostra salute.
La nostra newsletter partecipa
a “Comunicare on line”, il concorso promosso in occasione
di COM-PA il Salone Europeo
della Comunicazione Pubblica,
dei Servizi al Cittadino e alle
Imprese, in programma a Milano dal 3 al 5 novembre 2009.
Obiettivo del concorso è valorizzare le attività di comunicazione messe a punto con le
nuove tecnologie e premiare
l’impegno delle Pubbliche Amministrazioni locali e centrali,
delle aziende sanitarie, delle
università e delle local utilities
nel comunicare con professionalità ed efficacia notizie di
reale interesse per i cittadini e
gli utenti.
La premiazione avrà luogo il 5
novembre a Milano in occasione della cerimonia di chiusura
del Salone, ormai da anni riconosciuto e apprezzato come la
sede privilegiata per un confronto tra Amministrazioni, Aziende, Università, studiosi e
operatori impegnati nella modernizzazione della Pubblica
Amministrazione, nell’efficienza dei servizi e nella qualità
delle relazioni con i cittadini
utenti.
Influenza PRONTI 73MILA DOSI DI VACCINO p. 8
Sicurezza nei cantieri: NON SOLO CONTROLLI p. 3
Vivaismo NUOVO PIANO PER LA SICUREZZA p. 2
Sul sito Internet dell’Azienda Usl 3 attivata una speciale finestra sul settore
FLOROVIVAISMO, IL NUOVO PIANO PER LA SICUREZZA
Continua con nuove iniziative l’impegno Il piano regionale
dell’unità funzionale PISLL (Prevenzione L’assessorato regionale per il Diritto alla
Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro) Salute, con il piano mirato Prevenzione e
dell’Usl pistoiese, in collaborazione con le tutela della salute dei lavoratori nel comcategorie produttive e le organizzazioni parto florovivaistico, promosso nell'ambito
sindacali, nel comparto florovivaistico, uno del Piano Sanitario Regionale 2005-2007,
dei settori economico-produttivi trainanti ha inteso affrontare in maniera organica e
della provincia di Pistoia. Il nuovo Piano integrata gli aspetti delle prevenzione sui
Mirato, infatti, si propone di proseguire
luoghi di lavoro
l’attività realizzata
specifici per quenell’ambito
del L'attivita florovivaistica toscana si con- sto comparto, riprecedente Piano centra prevalentemente nelle
cercando e attitriennale
2006
vando il più ampio
2008 con gli obiet- province di Pistoia, Lucca e Arezzo; la coinvolgimento di
tivi principali di nostra provincia, sebbene presenti una tutti i soggetti pubrendere usufruibile
superficie produttiva limitata all'1% di blici e privati; la
la mole dei dati
costituzione
del
raccolti nel primo quella complessiva, copre un quinto
Centro regionale di
Piano Mirato e, delle produzione agricola
riferimento per il
sulla base dei proflorovivaismo preregionale
blemi emersi dai
vista nel piano
risultati, individuamirato evidenzia la
re ulteriori ambiti di indagine che qualifi- volontà di fornire uno strumento di inforcheranno e ottimizzeranno l’attività di assi- mazione, comunicazione e di assistenza,
stenza dei Servizi di Prevenzione.
interattivo e propositivo, di ausilio non solo
per una corretta
I due Responsabili del PISLL, e puntuale valuCesare Ciapini (sotto) e Aldo tazione dei ri-
Fedi (a sin.).
A destra, un vivaista al lavoro
Sul nostro sito una speciale
finestra sul florovivaismo
Il comparto non è privo di problematiche
sotto il profilo delle salute e sicurezza degli addetti e delle tutela dell'ambiente.. Per
questo, anche sul nostro sito internet
www.usl3.toscana.it, sotto la voce ‘Prevenzione’, è stata attivata una speciale
finestra sul settore florovivaistico, con il
proprio logo, in particolare sul Centro regionale di riferimento per il florovivaismo,
in modo che i lavoratori del comparto abbiano a disposizione una fonte informativa
aggiornata quotidianamente su tutto ciò
che riguarda la sicurezza nei luoghi di
lavoro e la salute degli operatori.
schi, ma capace di fornire ipotesi risolutive
ai problemi della realtà produttiva.
Nella provincia di Pistoia
Nella provincia di Pistoia gli obiettivi del
nuovo piano vanno dall’attività di monitoraggio, sia sugli impieghi delle sostanze
chimiche (fitofarmaci) - che proseguirà
analizzando i dislivelli nei quantitativi medi
impiegati dalle aziende florovivaistiche
campionate e indirizzandole, quando possibile, verso una riduzione di tali prodotti e
ad un impiego di formulati meno tossici
con l’individuazione di idonee alternative sia di monitoraggio ambientale e biologi-
co, in particolare sull’utilizzo dei dispositivi
di protezione individuale (DPI) indirizzando gli operatori verso scelte opportune, il
corretto utilizzo e l’idonea manutenzione.
Inoltre, un ulteriore monitoraggio previsto
nel nuovo piano è quello degli infortuni,
che sarà effettuato in collaborazione con
l’INAIL, per approfondire il fenomeno nelle
aziende presumibilmente più a rischio. A
tale scopo nel Piano è stato previsto un
programma di formazione ed informazione
sui rischi del comparto, rivolta ai lavoratori
in collaborazione con le stesse aziende
vivaistiche e le organizzazioni sindacali,
con relative proposte di misure di prevenzione per le operazioni pericolose.
Il monitoraggio dello stato di salute
dei lavoratori
Oltre ai rischi-infortuni, inoltre, si intende
approfondire lo stato di salute dei florovivaisti alla luce delle patologie rilevate dall’indagine già svolta ed avviare specifici
programmi di prevenzione tenendo in considerazione le pratiche ed i comportamenti
non corretti messi in luce dai risultati; a
tale scopo verrà monitorato il fenomeno
delle intossicazioni acute mediante la rile-
vazione dei casi da Pronto Soccorso e
medici Medicina Generale; si provvederà
ad un esame delle denunce delle malattie
professionali pervenute dal comparto e
saranno monitorate eventuali patologie
correlabili a specifiche esposizioni.
Le macchine agricole
Infine, per aumentare la sicurezza delle
macchine agricole tipiche del comparto,
sarà avviato un tavolo di confronto con
utilizzatori e produttori circa le migliorie da
apportare ai particolari costruttivi e alla
relativa documentazione.
Edilizia, formazione e informazione sono fondamentali
Conoscere i rischi per prevenirli
A partire dal 2006 ad oggi, il Dipartimento di Prevenzione
della Azienda USL 3 di Pistoia, attraverso l’U.F. PISLL
(Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro) ha
incrementato le proprie attività nel settore dell’edilizia e
ne ha attivate di nuove, in particolare incrementando sia i
controlli (che sono passati da 190 cantieri controllati nel
2006 ai 291 controllati nel 2008, per un totale di oltre 425
sopralluoghi nel corso dei quali sono stati controllati 420
imprese e 143 lavoratori autonomi), sia la formazione,
dove sono state attivate anche iniziative nuove come la
collaborazione sperimentale, unica nel suo genere, con
l’Istituto per Geometri di Pistoia; iniziata tre anni fa, ora la
‘Sicurezza sul lavoro’ è diventata materia curricolare, con
una docenza pluriennale curata direttamente da un tecnico del nostro PISLL. Inoltre, per gli apprendisti, anche
stranieri, è prevista una formazione di base concordata con la
Provincia di Pistoia nell’ambito
del tavolo provinciale sulla sicurezza. Nel 2007,
poi, il nostro Dipartimento Prevenzione ha organizzato
una
serie di interventi
informativi
‘in
cantiere’ per stimolare i lavoratori ad adottare
comportamenti
sicuri ed informare sulle misure di
prevenzione per
il rischio di caduta dall’alto, ed La Camera di Commercio di Pistoia
oggi sta organiz- con esposto il telone ’Sicuro non cado’
zando una serie
di corsi sulla prevenzione in collaborazione con le categorie produttive del settore edile.
E’ in questo quadro che da quest’anno si inserisce anche
il Progetto Obbiettivo pluriennale promosso dalla Regione
Toscana, con la campagna ‘Sicuro non cado’, che viene
sviluppato da ogni Usl sul proprio territorio con messaggi
informativi riportati sui sacchi di cemento, negli spazi
pubblicitari sugli autobus, in passaggi radiofonici e televisivi, con opuscoli informativi multilingue, magliette e teloni da ponteggio.
«L’idea alla base di questa campagna – afferma l'ingegner Massimo Selmi, direttore dell’unità operativa Igiene
e Sicurezza del nostro Dipartimento Prevenzione – e che
poi è sempre stata un po’ la nostra ‘filosofia’, è che la
formazione e l’informazione sono cardini fondamentali
per la prevenzione degli infortuni. I controlli, infatti, sono uno strumento importante ma la sicurezza sul lavoro
I controlli da soli
scaturisce
principalmente
non risolvono
dal fatto che tutti, dai lavoraIl problema.
tori ai datori di lavoro e ai
Occorrono
professionisti del settore,
assumano
‘natural-mente’
formazione e
comportamenti
ed atteggiainformazione
menti adeguati; e questo
affinché i
deriva primariamente dalla
comportamenti
conoscenza delle misure di
corretti siano
prevenzione e dalla corretta
percezione del valore della
automatici e
salute e della vita anche nel
naturali.
lavoro, come frutto di un
percorso formativo e di consapevolezza. La campagna
della Regione è un importantissimo contributo a questo percorso e i 40 teloni che
abbiamo a disposizione contiamo di distribuirli nel giro di
poche settimane. D’altra parte, i pur numerosi controlli
che si effettuano riescono a coprire solo una percentuale
parziale e rappresentano una parte minoritaria delle misure che occorre mettere in campo per ridurre il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali. Ai controlli, quindi, occorre affiancare un’attività pianificata di formazione e comunicazione, come anche quella, importantissima, che facciamo regolarmente nella scuola, in modo
particolare all'istituto Geometri di Pistoia, in maniera che
tutti facciano la loro parte: i professionisti con una accurata pianificazione e progettazione della sicurezza, i datori
di lavoro mettendo a disposizione dei lavoratori attrezzature adeguate e adottando procedure di lavoro sicure, i
capocantiere controllando che ciò che è stato predisposto
per la sicurezza sia rispettato, i lavoratori adottando comportamenti corretti. E in questo contesto la campagna di
comunicazione promossa dalla Regione, con il messaggio chiave ‘Sicuro non cado’, più che uno slogan, rappresenta un monito, un'idea fissa che deve diventare patrimonio di tutti».
“
”
Il lavoro oscuro ma importantissimo dei nostri disinfettori
La difficile ‘guerra’ contro la zanzara tigre
La presenza della Aedes albopictus,
comunemente nota come Zanzara tigre, fu rilevata per la prima volta a Pistoia nell’estate del 2000, arrivata con
molta probabilità con un carico di gomme d’auto da cui è molto difficile togliere i residui d’acqua. E’ apparso subito
chiaro che si tratta di un insetto che si
espande con grande rapidità ed è molto difficile da debellare, dato che si
adatta benissimo a nuovi ambienti,
rispetto alla zanzara comune ha minore bisogno di acqua, le sue uova resistono bene al freddo e quindi è in grado di colonizzare in breve tempo ambienti urbani di notevole estensione.
Negli anni successivi, trattandosi di un
fenomeno nuovo per Pistoia, i disinfettori del nostro dipartimento Prevenzione hanno effettuato anche un
‘censimento’, con delle trappole per le
uova, per calcolare il grado di espansione e di proliferazione di questo insetto, nonché le zone di maggiore
stanziamento. Poi sono state messe a zione dell’Usl 3 ha prodotto numerose
punto le misure di prevenzione: è chia- campagne di sensibilizzazione rivolte
ro che non si può disinfettare a tappeto alla popolazione, sia attraverso comututto il territorio dieci volte all’anno o nicati ai mezzi di informazione sia atpiù, perché si finirebbe per avvelenare traverso opuscoli e depliant, per spiefiumi e coltivazioni senza peraltro de- gare le misure da tenere per evitare la
bellare del tutto il problema. E’ neces- proliferazione di questo insetto. D’altra
sario quindi intervenire sui focolai. Nel- parte il cittadino che non collabora rile aree pubbliche ci pensano i nostri schia di vanificare non solo il compordisinfettori che ogni anno, già fino da tamento corretto del vicino ma anche
Aprile, iniziano i periodici interventi quello dei disinfettori pubblici.
antilarvali, ma
nelle zone private, come nei
giardini,
sui
terrazzi,
nei
La zanzara tigre è solita deporre le uova molto vicicantieri edili e
no alla superficie dell’acqua, per cui la prima prenei vivai, è
cauzione da tenere è quella di evitare il ristagno delindispensabile
l’acqua. I sottovasi nelle terrazze, nei cimiteri o nei
la
collaboragiardini sono ideali per la proliferazione di questo
zione dei cittainsetto, quindi una misura opportuna è di cambiare
dini. Per quel’acqua almeno una volta alla settimana. Quando
sto il dipartinon è possibile, si può ricorrere al granulato antilarmento Prevenvale reperibile nelle farmacie (ne basta pochissimo
– circa 10 euro di prodotto sono sufficienti per tutta
l’estate). I recipienti di media grandezza, come i bidoni nei cantieri edili, specie se si verifica una sospensione delle attività, possono essere coperti con
una rete antizanzara, mentre in quelli ancora più
grandi, come vasche e fontane, si consiglia di tenere pesci rossi o Gambusia affinis, entrambi divoratori di larve di zanzara.
Altri accorgimenti utili: controllare che le grondaie
abbiano un regolare deflusso, regimentare il deflusso delle acque provenienti da condizionatori o altri
scarichi idrici, tenere l’erba rasata nei giardini, così
come le siepi e i cespugli potati (l’adulto della zanzara tigre si rifugia nel folto della vegetazione durante la notte e nelle ore più calde del giorno) e tenere le piante in vaso distanti fra loro.
Sopra, mezzi per la disinfestazione in dotazione ai
tecnici del Dipartimento
Prevenzione dell’Usl e, nel
riquadro, l’ispettore Silvano
Barbasso, coordinatore del
servizio disinfestazione.
A destra, un’immagine ravvicinata della Aedes
albopictus, con le caratteristiche striature bianche
che le hanno originato il nomignolo di zanzara
‘Tigre’ .
Le regole d’oro per sconfiggerla
Quando è impossibile la disinfestazione ambientale
Come evitare le zecche
Gli interventi contro i pidocchi
Un altro opuscolo prodotto dal dipartimento Prevenzione
riguarda le zecche perché contro di loro si può fare ben
poco per prevenirle, dato che si trovano per lo più nei
boschi se non spiegare ai cittadini le loro caratteristiche
e consigliarli sul comportamento da tenere per evitarle.
Un altro opuscolo prodotto dal dipartimento Prevenzione
riguarda le zecche perché contro di loro si può fare ben
poco per prevenirle se non spiegare ai cittadini le loro
caratteristiche e consigliarli sul comportamento da tenere per evitarle.
Questi insetti, nutrendosi di sangue, sono in grado di
trasferire da un animale all’altro (incluso l’uomo) alcuni
microrganismi responsabili d’infezioni e, se bene questa
eventualità nella nostra provincia sia rara, il recente aumento della popolazione di zecche (che non hanno ne-
I pidocchi nelle scuole sono un vero spauracchio,
molto spesso causa di allarmi, talvolta anche eccessivi.. Vale la pena ricordare, quindi, come il dipartimento Prevenzione dell’Usl pistoiese affronta questi casi.
L’unità funzionale del Dipartimento Prevenzione che
si occupa di pediculosi è Igiene e Sanità Pubblica e
per attivarla in tali casi sono necessarie almeno due
notifiche da parte dei pediatri di libera scelta, a carico
di almeno due diversi bambini che frequentano la
stessa classe. A questo punto si organizza l'intervento da parte del personale sanitario di questa U.F.
Igiene e Sanità Pubblica presso la scuola interessata, intervento che viene effettuato nel più assoluto
rispetto della legge sulla privacy.
Durante l'intervento vengono controllati i bambini del-
Le zone più a rischio sono i boschi e i
luoghi ricchi di cespugli
mici naturali) consigliano prudenza. Le zecche più nocive nel nostro territorio appartengono al genere ixoides,
abituali parassiti di animali selvatici che non disdegnano
di attaccare l’uomo o gli animali domestici. Le zone più a
rischio sono i boschi e i luoghi ricchi di cespugli, le parti
incolte e i sentieri poco battuti, in cui è maggiore la presenza di fauna selvatica.
Il periodo di maggiore pericolo è da aprile a ottobre, ma
in caso di inverni particolarmente miti l’attività delle zecche può prolungarsi. Alcuni consigli per difendersi: è
bene camminare al centro dei sentieri, evitando per
quanto possibile la vegetazione; indossare indumenti di
colore chiaro, per rendere evidente la presenza di zecche, resistenti agli strappi e con maniche e pantaloni
lunghi;magari infilati dentro i calzini per evitarne la penetrazione; scarpe chiuse e alte sulla caviglia; usare i
guanti, soprattutto se si raccolgono funghi; applicare
sulle parti scoperte prodotti repellenti contro gli insetti
facilmente reperibili in farmacia. In caso di puntura, è
consigliabile rivolgersi dal medico curante per procedere
a una profilassi antibiotica.
Immagini ravvicinate di una zecca parassita
di animali selvatici (a sinistra) e di un
pidocchio dei capelli (sopra)
la stessa classe , o accompagnati dai genitori o con
delega rilasciato all'insegnante da parte del genitore
stesso, e vengono compresi nel controllo anche i
bambini che condividono la mensa o altri spazi in comune. Naturalmente viene controllato anche il personale docente e ausiliario su esplicita richiesta. Viene
consegnato ai genitori ed agli insegnanti materiale
informativo per la prevenzione e cura della pediculosi,
e vengono fornite tutte le indicazioni e consigli atti a
prevenire la presenza di eventuali focolai. Alla fine
dell'intervento viene consegnato l'elenco dei bambini
positivi in busta chiusa indirizzata al dirigente scolastico. Tali bambini per essere riammessi a scuola dovranno presentare certificazione medica attestante o
assenza di malattia o avvio del trattamento (Circolare
Ministero sanità n.4del 13/3/1998) o guarigione clinica. La stessa certificazione dovrà essere presentata
dai bambini assenti durante l'intervento da parte del
personale dell’Usl. Nell'anno scolastico 2008/2009
sono stati effettuati due interventi presso istiuti scolastici dove sono stati controllati in totale 85 bambini di
cui solo 3 sono risultati positivi.
Dai controlli sugli animali una tutela essenziale della nostra salute
L’apporto fondamentale della veterinaria pubblica
La Sanità pubblica veterinaria è per i
non addetti ai lavori il settore che meno
istintivamente si associa al concetto di
prevenzione. Al contrario tutte le componenti di questo settore lo fanno quasi
esclusivamente in un’ottica preventiva
tesa ad impedire il passaggio di patologie o di sostanze pericolose, dagli animali all'uomo.
La veterinaria pubblica si articola in tre
settori.
logia neurologica grave, ormai endemica in alcuni paesi come gli USA ma
sconosciuta da noi. E’ arrivata per trasporto del virus da parte di oche ed
anatre selvatiche in migrazione che
hanno sostato nel padule di Fucecchio
e infettato 9 cavalli (poi deceduti). Pochi anni prima in Romania aveva provocato il decesso di 28 persone.
L'altra branca della veterinaria pubblica
è costituita dalla Igiene degli Alimenti
di Origine Animale che si occupa delle problematiche legate
Il controllo di un allevamento bovino (a sin.) e
uno dei frequenti prelievi di sangue, in questo
caso a un cavallo,
(sotto) da parte dei veterinari dell’Usl pistoiese.
La Sanità Animale è quella che si
occupa delle problematiche legate
agli ‘animali vivi’
ed in particolare di
tutte le patologie
che da questi possono essere trasmesse all'uomo
(le
zoonosi).
In questo ambito i
veterinari pubblici conducono da oltre
40 anni un’opera di ‘risanamento’ degli
allevamenti da patologie oggi forse
dimenticate quali la Tubercolosi o la
Brucellosi (respon-sabile di quelle malattie una volta definite febbri maltesi
che nel passato hanno costituito una
vera piaga sociale). Il risanamento avviene con l'annuale esecuzione di esami sugli animali e l'abbattimento coatto,
previo indennizzo all'allevatore, di tutti i
capi positivi. Il controllo delle zoonosi
prosegue con la lotta alla rabbia, altra
patologia terribile, oggi per fortuna lontana dalle cronache, ma per evitare la
quale vengono posti in osservazione
tutti i cani e gli animali morsicatori. I
cani, in particolare, vengono identificati
con micro-chip e col supporto dei veterinari liberi professionisti, attraverso
l’anagrafe canina che registra la storia
sanitaria degli animali stessi. Poi, la
prevenzione delle zoonosi non si limita
alle patologie ‘classiche’ ma monitora
anche quelle esotiche o emergenti. E'
vanto dei nostri veterinari aver diagnosticato, primi in Italia, la presenza di
West Nile Disease; questa era un pato-
agli ‘animali morti’ e diventati un alimento, sia in sede di macellazione con
l'ispezione delle carni, sia in sede di
successiva lavorazione (salumifici, sezionamenti ecc.). All'opera ispettiva
compiuta nei macelli (non esiste macellazione, né ordinaria, né con rito islamico o ebraico, né domiciliare che avvenga senza ispezione o controllo veterinario), si sono aggiunte, con il modificarsi della normativa europea sugli
alimenti, alcune novità importanti. La
prima è la stretta collaborazione tra il
settore veterinario e quello di Igiene
degli alimenti e nutrizione, dove il personale, medici e tecnici che hanno
sempre operato autonomamente nel
controllo degli alimenti di origine non
animale, lavora oggi in piena sintonia
con quello veterinario. La seconda è il
passaggio dal sistema del controllo a
quello degli audit e del coinvolgimento
dei produttori di alimenti nel processo
di fornitura di garanzie al consumatore.
La terza è l'introduzione del concetto di
‘categorizzazione del rischio’. Infatti, a
chi si occupa di controllo degli alimenti
viene imposto, sulla base dei controlli
ma anche della storia dello stabilimento
di produzione e della tipologia di alimento prodotto, la verifica dei macchinari e delle materie prime utilizzate e.
di classificare i produttori in base ad
una gradazione del rischio. In sostanza, più il rischio è alto, più accurati e
più frequenti dovranno essere i controlli. Così non si impiegheranno più inutilmente risorse in controlli troppo frequenti in strutture dove in termini molto
banali, tutto è OK. Altra novità importante per il consumatore è la messa a
regime del sistema di allerta. Il sistema
è complesso ma ridotto ai minimi termini significa che qualsiasi alimento venga ritenuto potenzialmente pericoloso
per la salute pubblica da un servizio
ispettivo in ogni parte dell’Europa, viene subito ‘trac-ciato’ con le sue liste di
commercializzazione ed immediatamente ritirato, non solo dai magazzini
del produttore ma in tutti i singoli negozi in cui è stato distribuito, ovunque
questi si trovino.
Il terzo settore della veterinaria pubblica Igiene degli Allevamenti e
Produzioni Zootecniche si occupa dei
derivati animali per garantire la salubrità di latte, miele, uova ecc.. Il controllo
comincia dall'inizio della filiera, ossia
dai mangimi, dall'igiene vera e propria
degli allevamenti, compreso il benessere degli animali allevati, fino ai controlli
sull'uso dei farmaci. Questo settore ha
il compito di garantire ‘prevenzione’
sull'alimento che non si controlla più
soltanto così come viene proposto al
consumatore né si risale più soltanto al
controllo dello stabilimento do produzione, ma si va a verificare l'igienicità
degli allevamenti che hanno fornito gli
animali, si controlla la salubrità dei
mangimi utilizzati, si verifica il corretto
uso dei farmaci veterinari sia in allevamento che con controlli crociati nelle
farmacie e presso i veterinari aziendali.
I veterinari che seguono questo settore
si occupano inoltre di ‘benessere animale’, un capitolo recentissimo del nostro ordinamento giuridico che coniuga
l'aspetto etico della necessità di garanzia di benessere degli animali allevati
con quello della consapevolezza che
animali in stato di benessere produrranno alimenti più sani. D'altro canto il
veterinario pubblico fornisce un supporto tecnico informativo ai nostri produttori, in buona percentuale degli artigiani
che lavorano su produzioni tipiche e
locali, supportandoli nello sforzo di adeguare le loro strutture e le loro tecnologie ad una normativa europea spesso
disegnata a misura di grande industria,
pur mantenendo la tipicità che è la ricchezza alimentare del nostro paese.
Nei boschi: informati è meglio
Funghi: gratis un esperto
E in cucina...
Nelle nostre zone, l’autunno rappresenta il clou per riempire il cestino di funghi. Allo stesso tempo, però, è anche
il periodo in cui si verificano i maggiori casi di intossicazione. Per questo gli ispettorati micologici dell’Usl 3, di
Pistoia e della Valdinievole, oltre a sconsigliare assolutamente metodi empirici come quello dell’aglio o delle posate di argento che cambiano colore nella pentola, hanno
istituito da anni un servizio gratuito di riconoscimento dei
funghi. Ogni giorno per un’ora/un’ora e mezzo (secondo
il periodo) un
micologo è a disposizione dei
cittadini, dal venerdì al Sabato,
nei centri di
controllo di Pistoia, nel viale
Matteotti, e della Valdinievole,
a Ponte Buggianese.
Un’altra iniziativa importantissima del dipartimento Prevenzione, a cui fanno capo gli ispettorati micologici, riguarda l’istitu-zione dei
corsi per gli esercenti e i ristoratori che intendono sostenere l’esame per il conseguimento dell’attestato di idoneità alla identificazione delle
specie fungine. Il possesso dell’attesta-to, infatti,
è indispensabile sia per la vendita di funghi epigei spontanei sia per i ristoratori che somministrano alimenti a base di funghi. Chi ne è sprovvisto può vendere funghi o utilizzarli in cucina
solo approvvigionandosi da ditte autorizzate o
acquistando partite certificate da un micologo. Anche
questi corsi, che non sono obbligatori per sostenere l’esame e per i quali i partecipanti devono versare una piccola quota, vengono ormai fatti da molti anni e hanno visto una nutrita partecipazione da parte degli esercenti
della nostra provincia.
I funghi, come del resto ogni altro prodotto della terra,
rappresentano da sempre un elemento distintivo e imprescindibile della cultura rurale. I funghi incutono paura
e preoccupano (per alcune specie velenose!), generano
curiosità e stupore (nascono-crescono-scompaiono in
un tempo brevissimo nei prati, nei giardini, nei boschi),
deliziano la vista (la scoperta prima di essere raccolti),
le narici e il palato: belli da vedere, buoni da mangiare!
Tuttavia, pur essendo molto apprezzati per il loro sapore, i funghi freschi hanno
USL 3 INFORMA ANNO XIII N. 5
Direttore Responsabile
Roberto Marconi
Sede: Via S. Pertini, 708 - 51110 Pistoia
Reg. Tribunale di Pistoia: n. 483 del 29/7/1996
[email protected]
Coordinatore di redazione: Stefano Cantini
Redazione: Stefano Baccelli, Paolo Baldini,
Luciano Caccavale, Daniela Ponticelli.
Hanno collaborato a questo numero:
Silvano Barbasso, Aldo Fedi, Pietro Gabbrielli,
Rossella Ghelardini, Nicola Mochi, Paola Picciolli, Elisabetta Raso, Massimo Selmi, Monica Tognarelli, Wanda Wanderling
Layout grafico: S. Baccelli, P. Baldini
A sin. il controllo dei
funghi trovati da un
cittadino da parte degli
ispettori micologi dell’Usl 3. Sotto la coordinatrice del servizio, Rossella Ghelardini.
A destra invece due
esempi di funghi, uno
mangereccio e l’altro
altamente tossico.
Boletus edulis
(Mangereccio)
Amanita phalloides
(altamente tossico — mortale)
un valore nutrizionale piuttosto limitato: contengono prevalentemente acqua (92%), proteine (circa il 3,9%), glucidi (circa 1,4%), vitamine e sostanze minerali in frazioni
variabili (tiamina, riboflavina, vitamina C, magnesio 13mg, zinco, rame, fosforo, potassio) ed hanno un valore
energetico decisamente basso (meno di 30 Kcal per
100 gr.).
Freschi, essiccati, surgelati, sott’olio o in salamoia possono essere cucinati e consumati nei modi più vari: crudi (sconsigliabile), alla griglia, trifolati, fritti, con la pasta,
con il riso, con la carne, con il pesce, con i legumi e con
le verdure. E’ allora facilmente intuibile che le “difficoltà
digestive” spesso genericamente attribuite ai funghi derivano soprattutto dalle tecniche culinarie adottate: un
piatto di funghi fritti (magari fritti in poco olio e non lasciati sufficientemente riposare su carta assorbente) o
trifolati invece in abbondante olio daranno luogo ad un
impegno digestivo sicuramente maggiore da quello generato da un piatto di funghi alla griglia e conditi con
poco olio extravergine di oliva. Ed anche l’apporto calorico sarà ovviamente diverso!
Contro l’influenza 73mila dosi di vaccino
Arriva l’autunno e, come ogni anno, inizia anche la consueta campagna di prevenzione contro l’influenza. Le dosi
del vaccino antinfluenzale, in tutto 73mila, sono già state
consegnate alla ASL3 che ha predisposto tutti i preparativi per organizzare la vaccinazione, in stretta collaborazione con medici e pediatri di Famiglia.
animali che potrebbero costituire fonte di infezione da
virus influenzali non umani. Per tale ragione, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata anche a: allevatori,
addetti all’attività di allevamento, addetti al trasporto di
animali vivi, macellatori e vaccinatori e veterinari pubblici
e libero-professionisti.
Stiamo parlando del vaccino per l’Influenza
“stagionale” utile non solo per evitare l’infezione, ma anche per ridurre le complicanze da influenza e l’ospedalizzazione, soprattutto nelle
persone anziane.
Dal momento che si prevede che circoleranno
ceppi virali nuovi rispetto alle scorse stagioni
(pandemia da virus influenzale A H1N1) si rende opportuno
anticipare la vaccinazione
“stagionale”. Nella AUSL3 il vaccino è disponibile gratuitamente dal 5 ottobre: in questo modo si potrà ridurre quanto più possibile la circolazione congiunta dei due virus (virus stagionale e virus pandemico).
QUANDO VACCINARSI
Per i motivi ricordati la campagna è partita già nella prima
settimana di ottobre. E’ comunque utile ricordare che la
vaccinazione rimane un efficace mezzo protettivo individuale, anche se effettuata in periodi successivi ed anche
in periodo epidemico, in tutti quei soggetti in cui è fortemente raccomandata e che, per qualsiasi motivo, non
fosse stata fatta prima.
Le dosi di vaccino messe a disposizione risultano al momento sufficienti a garantire la copertura di tutta la popolazione della Provincia di Pistoia considerata a rischio.
L’anno scorso la percentuale di adesione nella nostra provincia fu del 71,93% contro l’obiettivo regionale del 75%.
A CHI SI RIVOLGE LA CAMPAGNA
I gruppi di popolazione individuati dalla pianificazione nazionale sono i seguenti:
soggetti di età pari o superiore a 65 anni in particolare
quest’anno l’ASL3 garantisce la vaccinazione ai cittadini
nati entro il 31/12/1944 compreso;
ai bambini di età superiore ai 6 mesi e ragazzi e adulti
affetti dalle seguenti patologie:malattie croniche a carico
dell'apparato respiratorio , malattie dell’apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite, diabete mellito e altre malattie metaboliche d) malattie
renali con insufficienza renale, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, tumori, malattie congenite o
acquisite che comportino carente produzione di anticorpi,
immunosoppressione indotta da farmaci o da
HIV ,malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari);
ai bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine
con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in
caso di infezione influenzale; donne che all’inizio della
stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza e a chi, di qualunque età, si trovi ricoverato presso strutture per lungodegenti.
CATEGORIE SERVIZI ESSENZIALI
La vaccinazione è inoltre prevista per medici e personale
sanitario di assistenza e familiari e contatti di soggetti ad
alto rischio.
Per quanto riguarda i soggetti addetti a servizi pubblici di
primario interesse collettivo e categorie di lavoratori la
vaccinazione sarà offerta gratuitamente alle forze di
polizia e ai vigili del fuoco, considerato il ruolo essenziale svolto nell’ambito della sicurezza ed emergenza.
Al personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con
A CHI RIVOLGERSI
I cittadini che rientrano nelle categorie indicate devono
rivolgersi ai medici e ai pediatri di famiglia che aderiscono
alla campagna ai quali l’azienda sanitaria ha fornito gratuitamente le dosi di vaccino.
GRATIS ANCHE LA VITAMINA D.
Anche quest’anno insieme al vaccino antinfluenzale si
rinnova l’iniziativa promossa dalla Regione Toscana per
la prevenzione ed il trattamento dell’osteoporosi. Anche questa importante campagna prevede la partecipazione dei medici di medicina generale che, in occasione
della somministrazione del vaccino antinfluenzale ai loro
pazienti ultra65enni, proporranno anche l’assunzione, per
bocca, di una fiala di Vitamina D3, che dovrà essere ripetuta dopo 6 mesi.
Questa vitamina è necessaria per mantenere una buona
forza muscolare e per avere una struttura ossea più resistente, condizioni che riducono il rischio di fratture soprattutto di quella del femore; poiché la quasi totalità delle
persone anziane ha livelli bassi della vitamina, la sua
somministrazione è utile per ridurre il numero di fratture.
Pronto anche il vaccino per l’A-H1N1
Sono appena arrivate le prime dosi di vaccino per la
pandemia A-H1N1. I primi a cui verrà offerta la vaccinazione gratuita saranno gli operatori sanitari e di
assistenza, poi quei cittadini che operano nei servizi
pubblici essenziali (vigili del fuoco, forze dell’ordine
ecc). Subito dopo sarà la volta dei soggetti considerati ’a rischio’.
L’attività fisica che ci mantiene in forma
Oramai è conoscenza comune che una sana attività fisica aiuta a prevenire malattie cardiovascolari e dismetaboliche, riduce l’insorgenza di quadri dolorosi articolari e muscolari. Un buono stato di forma fisica, assieme ad una sana alimentazione aiuta anche nell’affrontare al meglio le malattie infettive stagionali. Ma se tutto ciò è ormai risaputo,
il difficile è tradurlo in pratica. Camminare a passo sostenuto per almeno 30 minuti al giorno è un obiettivo raggiungibile, se si adottano alcuni semplici accorgimenti, come evitare di prendere l’ascensore per salire i piani, parcheggiare la macchina un po’ più lontano, o uscire a piedi per fare alcune commissioni. Se a questa attività, definita aerobica, che va ad incidere positivamente su apparato cardiovascolare e metabolismo, si aggiungono alcuni semplici esercizi di allungamento e flessibilità per l’apparato muscolo-scheletrico, da ripetere un paio di volte al giorno per 10
minuti, abbiamo già un programma di allenamento’ completo per un soggetto altrimenti sedentario. Proprio per combattere i possibili danni causati dalla sedentarietà e dalla prolungata stazione in posizioni scorrette, sono attive
UN NUMERO DEDICATO
nella nostra Azienda due iniziative rivolte a
due diverse fasce di popolazione. Il pro- PER LA MEDICINA DELLO SPORT
getto “Stretching in classe”, rivolto ai bambini delle scuole materne, elementari e Dal 1 Settembre è attivo un numero
telefonico dedicato per la Medicina dello
medie inferiori, grazie al quale nella pausa Sport Il numero è 0573 352513 e non
tra una lezione e l’altra gli studenti ese- sostituisce altri numeri ma si aggiunge
guono cinque di minuti di semplici esercizi ad essi. Si ricorda, infatti, che gli apin classe, sotto la supervisione dell’inse- puntamenti per le visite di Medicina
gnante di turno, per contrastare gli effetti dello Sport devono essere presi presso
. Il progetto “Stretching in classe” è rivolto ai bambini negativi delle molte ore passate seduti. i vari punti CUP aziendali, o attraverdelle scuole materne, elementari e medie inferiori. L’altro progetto, definito
A.M.A (Attività so il CUP telefonico, chiamando il
848 800 709. Oltre a questi
Motoria Adattata), è invece rivolto princi- numero
percorsi, quindi, si potrà chiamare il
palmente a persone di età medio avanzata, affette da nuovo numero che, pur essendo
sindromi dolorose croniche, per i quali vengono orga- sempre un recapito del CUP, servirà
nizzati corsi di ginnastica collettivi sotto la guida di esclusivamente a prenotare le visite
personale qualificato e specificamente formato. Attiva di Medicina dello Sport.
già da tre anni, l’iniziativa coinvolge ad oggi circa 8 - Il numero sarà attivo il Lunedi e il
900 persone, che hanno mostrato notevole gradimen- Mercoledì dalle ore 9,30 alle 12,30
mentre il Martedi e Giovedì dalle 15
to e miglioramento della propria situazione clinica.
alle 18
Un’alimentazione sana con i frutti dell’autunno
La nostra
‘guardia del corpo’
segue dalla prima pagina
Tali strutture, come previsto dalla
normativa, sono state organizzate in un dipartimento che, proprio
per le finalità che si pone, è stato
denominato Dipartimento della
Prevenzione .
Naturalmente, quanto emerge da
queste pagine è solo una parte di
un lavoro enorme, talvolta oscuro
e poco percepito dalla popolazione, anche se i suoi effetti sono
presenti in ogni contesto della
nostra quotidianità e incidono
profondamente sulla nostra qualità della vita. E’ un po’ come avere una guardia del corpo che ci
protegge. E anche quando non
sappiamo di averla, lei è lì a tutelare la nostra sicurezza e il nostro
benessere.
Stefano Cantini
Il nostro vocabolario culinario risulta assai circoscritto, ristretto e limitato e, troppo
spesso, pervaso dalle parole degli spot pubblicitari. L’autunno può aiutarci a colorare “naturalmente” i pasti dei nostri bambini, ad eccitare i lori occhi e il loro palato con un’alimentazione più variata ed equilibrata. Il rosso delle mele, il giallo
della farina di mais, il blu dell’uva, l'arancio di cachi, zucche, carote, arance e
mandarini, le sfumature marroni delle castagne, delle noci e delle nocciole, il verde di rape, finocchi, cicoria, broccoli, pere e kiwi possono diventare infatti una
“tavolozza” preziosa e privilegiata per regalare nuance e sapore, per creare piatti
unici ed equilibrati con la pasta o il riso, per dare vita a squisiti spuntini che favoriscano il consumo di frutta e per assicurare ai nostri figli una riserva di benessere
in vista dell'inverno. La temperatura più fresca, poi, può darci una mano per facilitare nei bambini il consumo di legumi (fagioli, lenticchie, ceci, soia), sicuramente
ottima e valida alternativa proteica alla carne, nel menù settimanale, magari a
cena. Poveri in grassi ma ricchi in carboidrati complessi, ben si prestano, infatti,
ad essere consumati tal quali oppure mescolati alle verdure dentro una zuppa
gustosa e fumante, condita ed insaporita con del buon olio extra vergine d’oliva,
diventando così un armonico piatto unico autunnale. Una cena così, magari conclusa con una mela cotta profumata con un pezzettino di cannella e una fetta di
castagnaccio cosparso con tanti pinoli (vero capolavoro di energia, vitamina E,
sali minerali e sostanze antiossidanti) potrebbe peraltro trasformarsi inaspettatamente in una invitante tentazione per gli occhi e la gola, diventando anche un
pasto esemplare dal punto di vista nutrizionale. Il ritorno a scuola può inoltre divenire un’occasione “speciale” per adottare (o consolidare) nuove abitudini alimentari, come quella di consumare insieme (bambini e genitori) una buona prima colazione. Latte con poco cacao, pane e marmellata, dello yogurt bianco mescolato
con un po’ di frutta fresca tagliata a pezzettini, un paio di cucchiai di cereali o di
muesli, qualche biscotto, una fetta di crostata o di strudel con tanta frutta di stagione possono rappresentare gradevoli e attraenti alternative, da consumarsi
senza fretta, per dare vita ad una nuova giornata piena di brio, senza stanchezza, malumore e deficit di concentrazione.
Scarica

USL3 Informa - Anno XIII - N. 5 SPECIALE