RELAZIONE FINALE DEL CORSO DI TURISMATICA 2012
COMMENTI ALLE LEZIONI:
-LEZIONE 1, 18aprile
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.org/it/resources/turismatica-lezione-1-del-18-aprile2012#comment_85709
 TESTO:
La prima lezione del corso di turismatica è stata utile non tanto per comprendere il termine
'turismatica' in sè, quanto piuttosto per avere delle nozioni fondamentali sulla nascita del web,
un vero e proprio mass media che ha cambiato il nostro modo di pensare, agire, studiare, fare
ricerca e quant'altro. Personalmente sono rimasta molto colpita dalla figura di Tim Berners Lee e
ho trovato estremamente interessante la spiegazione sulla nascita del Worl Wide Web e dei
termini html, http, client, dei quali avevo solo sentito parlare, senza mai indagare più di tanto.
Google, Facebook, Wikipedia, programmi Microsoft che ci permettono di produrre documenti, la
posta elettronica sono solo alcuni degli elementi che compongono, senza nemmeno che ce ne
accorgiamo, la nostra giornata non solo scolastica e lavorativa, ma anche sociale. Mi aspetto
dalle prossime lezioni, in seguito a questa fondamentale introduzione, di comprendere a fondo il
legame con il settore del turismo, nel quale noi tutti aspiriamo a trovare un'occupazione.
Considero il mondo dell'informatica una leva fondamentale per un rinnovo dell'immagine turistica
italiana, spesso data per scontata ma non sufficientemente in grado di competere con i sistemi
di informazione e promozione degli altri Paesi europei e non solo.
 TAG: Competizione, Promozione, Turismo italiano
-LEZIONE 2, 19aprile:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-2-del-19-aprile2012#comment_86070
 TESTO:
Il passaggio da web tradizionale, dotato di una logica asimmetrica che prevedeva la produzione
di informazioni affidata a pochi (producers) e la loro ricezione rivolta a molti (consumers), a web
cosiddetto 2.0 (definizione di Tim O'Reilly del 2006), caratterizzato invece da un riequilibrio del
flusso comunicativo, ossia da uno scambio di informazioni bidirezionale in cui consumers e
producers si equivalgono (tant'è che è stato coniato il termine "prosumer) è stato indubbiamente
l'argomento che ha suscitato in me maggiore interesse durante l'ultima lezione. Ciò che trovo
particolarmente stimolante è indagare sulla differenza nell'applicare queste 2 diverse logiche
informatiche al turismo italiano. Attualmente su internet sono presenti entrambi i modelli
(unidirezionalità e bidirezionalità) e l'argomento della risorsa che ho creato sul portale del
turismo italia è proprio realtivo alla convivenza di elementi del web tradizionale e del web 2.0. I
social network stanno dimostrando di essere una risorsa importantissima dell'informazione ed io
ritengo possano essere estremamente utili anche per lo sviluppo del turismo italiano incoming e
non.
 TAG: social network, bi direzionalità, tim o’reilly
-RISORSA “LA MIA IDEA DI PORTALE DEL TURISMO ITALIA”:
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http://www.thinktag.it/it/resources/la-mia-idea-di-portale-del-turismo-itali--45
Carlotta Cottone – matricola 739619
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- LEZIONE 3, 23 aprile:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-3-lezione-24-aprile2012#comment_86334
 TESTO:
Lezione estremamente interessante, arricchita dall'intervento del dott. Edoardo Colombo, uno dei
responsabili del rinnovo del già esistente portale italia.it. Dopo aver rafforzato il concetto di
"ibridazione", ossia una combinazione tra la componente web tradizionale, solo erogativa, e la
componente 2.0, partecipativa, si è parlato dell'importanza fondamentale dello storytelling post
esperienza turistica. Si è infatti rilevata una forte crescita sul web dei blog di viaggio, dei video che
raccontano di viaggi su you tube etc.. e ci siamo accorti di quanto quello che conti non sia il
monumento o la spiaggia visitata in sè ma l'elemento di arricchimento iperbolico che ci sta dietro,
di come incorpori una storia che se non fosse raccontata lascerebbe determinati oggetti privi di
significato, senza un racconto interessante che li accompagni. Ci siamo chiesti se la rete rischia di
produrre contenuti di bassa qualità e ci siamo accorti, attraverso un esempio (chiesa S.Francesco /
chiesa S.Maria Maggiore) che gli utenti sono in grado di autoregolarsi e autorganizzarsi,
correggendosi e stimolandosi vicendevolmente all'inserimento di contenuti sempre migliori.
Argomenti interessante della lezione è stato il social network Foursquare (sul quale creerò una
risorsa) e su come,applicato all'esperienza turistica, possa essere utile alla costruzione di itinerari e
alla costruzione del racconto sulla propria esperienza.
 TAG: foursquare, esperienza, storytelling,
-LEZIONE 4,26 aprile:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-4-del-26-aprile2012#comment_86437
 TESTO:
La lezione del 26 aprile ci è servita indubbiamente a comprendere come NON deve essere un
contenuto sulla componente partecipativa del nostro portale italia.it. Un esempio ci è stato
fornito dal contributo video di una nostra collega sul suo paese, Ghemme (NO). I video possono
essere considerati utili sulla componente esclusivamente erogativa del nostro portale, ma se
indicano un percorso da seguire, i singoli elementi si perdono. Se invece l'approfondimento si
occupa di far risaltare una singola risorsa e una storia, quindi un'ESPERIENZA legata ad essa,
il video diventa subito fonte di interesse. Abbiamo anche sottolineato il concetto della MAPPA
non solo come semplice gadget tecnologico ma come oggetto con un ruolo forte nella
rappresentazione del territorio, soprattutto se ad essa vengono associate informazioni ed
esperienze. LA mappa può quindi fungere da connettore di storie. Posso concluedere che le
unità base del nostro lavoro sono le risorse che servono a rappresentare l'esperienza che
intendiamo proporre e successivamente promuovere.
 TAG: esperienza, connettore, ghemme, promozione delle singole risorse
-LEZIONE 5, 02 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-5-del-2-maggio2012-#comment_87041
Carlotta Cottone – matricola 739619
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TESTO:
Partendo da un accenno sulla capacità delle smart communities di autocorreggersi grazie ad
un'utenza "intelligente" costituita da persona in grado di agire e appunto migliorare il proprio
operato, il professor Paini ha tenuto una lezione sulla metodologia di gestione della
conoscenza. E' curioso scoprire che quello che noi consideriamo un buon metodo di
classificazione dei file (o delle foto) che creiamo non è altro che un modo di dividere e
conservare degli oggetti che nasce nel 1876 ad opera di Melvil Dewey, un bibliotecario
statunitense che ideò il Dewey Decimal Classification, cioè uno schema di classificazione
inizialmente solo rivolto al sistema bibliotecario, che divide tutto lo scibile umano in 10 diverse
classi, a loro volta suddivise in altre 10, in base a 10 diverse rigorose discipline. Questo
sistema di fatto va in tilt nel momento in cui i contenuti iniziano a diventare interdisciplinari, ed è
lì che emerge un nuovo metodo basato sulla creazione di un Thesaurus, ossia di un vocabolaro
controllato, caratterizzato da un serie di keywords in grado di etichettare un contenuto. E' un
meccanismo interessante perchè permette di risolvere il problema di pulizia dei dati ma di fatto
è una soluzione fortemente legata al tempo in cui viene realizzata poichè deve necessariamente
essere sensibile ai cambiamenti del linguaggio. i Thesauri migliori sono infatti quelli aggiornati
costantemente, ma questo implica che siano fortemente limitati. E' in questo contesto che
vediamo nascere il meccanismo del Tagging, che ha il vantaggio estremo di cogliere la
semantica dell'oggetto che intendiamo classificare, esprime il vero significato che si vuole dare
alla risorsa, ma l'assenza di un vocabolario controllato (quindi la presenza di un tagging libero,
senza suggerimenti) genera disordine. La libertà del tagging però ha uno scopo specifico che è
quello di assegnare alle nostre "etichette" meno rigore ma più fattori esperienziali e significativi
per la persona che le ha create. Si parla infatti di Social Tagging, che combina azione e
significato che gli utenti attribuiscono agli oggetti di cui vogliono parlare. Ritengo che sia un
buon passo verso la costruzione della compontente partecipativa del nostro portale italia.it.
TAG: Dewey Deciaml CLassification, Thesaurus, Tagging, Tagging libero, Social Tagging
-LEZIONE 6, 03 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-6-del-3-maggio2012-?show_comment=89745
 TESTO:
La gestione della conoscenza è stato l'importante tema della lezione del 3 maggio. Il nostro bisogno
di una organizzazione sistematica dei nostri contenuti necessita di soluzioni innovative. Abbiamo
ripreso i concetti della lezione precedente, notando che la DDC è ancora il maggiore sistema
utilizzato negli ambienti bibliotecari, mentre nei thesauri ritroviamo termini che sono descrittori e
non descrittori, ed è possibile comprendere le relazioni tra queste due categorie, che generano
dunque i suggerimenti (invece una parola ti consigliano di usarne un'altra). Il problema
fondamentale del thesaurus è quello di aver bisogno di una manutenzione costante, poichè è
legato al periodo temporale in cui nascono.
Un sistema analogo a quello delle keywords dei thesauri sono le tag, che però hanno il
fondamentale vantaggio di essere ideate non dai creatori dei thesauri ma dagli utenti. Attraverso
alcuni esempi legati alla piattaforma ThinkTag abbiamo approfondito il concetto di Tag Cloud, una
rappresentazione grafica di una vera e propria "nuvola"di parole utilizzate dagli utenti per
etichettare i contenuti da loro prodotti o da loro catalogati. Cercando una parola nella barra di
ricerca emergono tutti i risultati della community contenenti della determinata etichetta. L'utente
fa social tagging, ma questo meccanismo ha dei vantaggi solo ed esclusivamente se è libero, perchè
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deve essere lo specchio dei racconti e delle esperienze individuali degli utenti: non va
assolutamente danneggiata l'espressione dell'emozione e del proprio trascorso.
Tuttavia, questo sistema può risultare disordinato, ed è qui che subentrano ancora dei modi di
organizzare sistematicamente i contenuti: nella piattaforma ThinkTag essi sono costituiti dagli
scaffali che però hanno dei limiti dal momento che non possono rientrare nella logica del social
tagging, poichè sono personali ed individuali. Le collezioni sono invece di gruppo, non individuali, e
sono l'emblema della collaborazione online. E' in quest'ottica che dobbiamo concepire il nostro
progetto di smart.italia.it
TAG: theasuri, social tagging, tag cloud, collezioni, scaffali,
-RISORSA “IL MIO STILE DI VIAGGIO”:
 http://www.thinktag.org/it/resources/cottone-carlotta-il-mio-stile-di-viaggio
 TAG: stile di viaggio, enogastronomia, mare, curiosità, tour operator, personale locale, autenticità,
compagnia
-LEZIONE 7, 8 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-7-del-8-maggio2012-?show_comment=89739
 TESTO:
Durante questa settima lezione svoltasi in laboratorio di informatica abbiamo avuto modo di
riprendere il tema di Foursquare, per capire meglio non solo il suo funzionamento ma anche le sue
potenzialità. attraverso pochi passaggi si realizza la condivisione di un luogo attraverso la
geolocalizzazione.
L'aspetto ludico, che apparentemente può risultare banale, ricopre in realtà un ruolo
fondamentale: attraverso meccanismi di gamification si può arrivare sia a una sorta di gratificazione
sul fronte di una referenza (la possibile di raggiungere la mayorship, facendo il maggior numero di
check in in un determinato luogo) sia alla possibilità di creare dei badge personali, molto utili per la
fidelizzazione dei clienti nei confronti della attività commerciali, che hanno quindi modo di mettere
in atto sconti o offerte. Si può quindi dire che Forsquare è in grado di supprtare ed incentivare
politiche di branding e di social media strategy. E' da considerare inoltre che la parte ludica ha un
rilevante appeal a livello turistico, e questo è proprio quello che deve interessare a noi, in qualità di
futuri operati del settore. L'utente, grazie alla condivisione della propria esperienza diventa
prosumer, produttore di informazioni, e in questo modo si innesca la parte esperienziale
Sono emersi poi diversi esempi di come Foursquare è stato utilizzato per promuovere il territorio e
per incrementare la fidelizzazione negli store e nelle catene commerciali.
La città di Chicago ha utilizzato il social network creando 3 badge, invitando i turisti a effettuare il
check in nei lunghi tour della città. Altri esempi riguardano Starbucks, Foodie Love (che ha deciso di
realizzare delle interviste online ai mayor su zagat.com, intitolata "Meet the Mayor".
E' molto divertente cimentarsi nel progettare attività da proporre nella zona in cui viviamo.
 TAG: foursquare, geolocalizzazione, fidelizzazione, branding, social media strategy,
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-LEZIONE 8, 15 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-8-del-15-maggio2012?show_comment=89702
 TESTO:
Durante questa ottava lezione abbiamo tentato di sviluppare il concetto di smart, cercando di
sviscerare tutti gli elementi e i significati espressi da questo termine. Abbiamo riassunto che ciò che
è smart è intelligente, veloce, intuitivo ma non riduttivo, reattivo ma non statico, connesso,
intermodale (poichè prevede più modalità di spostamento) e dinamico. Non deve essere semplice
perchè per il nostro progetto di italia.it, che è un progetto estremamente complesso, non possono
essere adottate soluzioni semplici e soprattutto non deve essere esaustivo, perchè ciò implica la
tendenza a fermarsi e le nostre ambizioni sono rivolte verso un portale che sia sempre in grado di
rigenerarsi. interessante scoperta è stata quella su Torquato Tasso, autore vissuto tra il 1544 e 1l
1595, che, a mia insaputa, fu il primo a cominciare una polemica nei confronti dei libri inamovibili.
Egli li considerava inutili se non potevano essere portati in giro, poichè non potevano essere un
patrimonio culturale gestibile. La mobilità è in assoluto una delle caratteristiche principali di ciò che
noi intendiamo per smart. Il termine smart sta su un piano metodologico e non tecnologico, perchè
la tecnologia, senza la metodologia ha ben poca utilità; inoltre è smart ciò che sviluppa un concetto
di intelligenza connettiva, quindi se accresce l'iperpertinenza, elabora percorsi e stabilisce
connessioni. Attualmente per noi è importante adottare logiche di bottom up, cosa che nè il
vecchio portale italia.it fa, nè Facebook, nonostante il suo grande successo. Tendendo conto di tutti
questi fattori possiamo cominciare a comporre il puzzle che ci porterà al nostro elaborato finale del
corso.
 TAG: smart, Torquato Tasso, intelligenza connettiva,
-LEZIONE 9, 16 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-9-del-16-maggio2012?show_comment=89007
 TESTO:
Durante questa lezione abbiamo avuto come ospite il dottor Renzo Prevedel, che ha voluto
approfondire con noi la relazione tra Prima Durante e Dopo in un'accezione non più tipicamente
lineare,che vede il susseguirsi di questi tre momenti come se fossero distinti l'uno dall'altro, ma più
come un percorso logico nel quale ciascuna tappa non può prescindere dalle altre e hanno tutte la
stessa medesima importanza. Il dottor Prevedel, fondatore di SosLog, un'associazione che si occupa
di consulenza alle aree di logistica delle imprese, suggerendo investimenti per ridurre CO2 e
favorire il corretto smaltimento di rifiuti tossici, ci ha fatto diversi esempi su proprio come in un
sequenza tipica dei passaggi della storia di un prodotto, la parte dello smaltimento, ossia la parte
del dopo, sia in realtà legata alla nascita di una logistica sostenibile, e quindi da vita ad un nuovo
ciclo di vita di un prodotto(o servizio). Lo stesso principio di non linearità è stato poi ripreso per
quel che riguarda i corsi di formazione nelle aziende, rivolti ad una trasformazione organizzativa:
spesso si tende a trascurare il dopo, considerato un momento poco importante, poichè successivo
al corso vero e proprio, e che invece avrebbe senso solo se non venisse lasciato al caso. Per
rafforzare il concetto d linearità invertita abbiamo parlato del libro "tre volte all'alba" in cui tre
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episodi con gli stessi protagonisti vengono narrati in tre racconti distinti e dando la possibilità al
lettore di scegliere l'ordine di lettura che preferisce, la storia assume comunque senso.
TAG: linearità, logica sostenibile, soslog
-LEZIONE 10, 17 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-10-del-17-maggio201?show_comment=89131
 TESTO:
Durante questa decima lezione di turismatica abbiamo affrontato con il prof Paini alcuni nuovi
termini legati al concetto più ampio di rete sociale, intesa come rete web, dal momento che
l'espressione originaria di rete sociale è ovviamente precedente all'avvento dell'informatica.
Parallelelismo interessante è quello con i frattali, ossia delle rappresentazioni grafiche di calcoli
matematici, in grado di fornire un'immagine stilizzata di ciò che sono gli sviluppi dei processi
reticolari. La connessioni di una rete sociale sono generati da un passaparola incontrollabile, virale,
e ciò è favorito dall'utilizzo di più social network, sia quello con più capacità di propagazione (al
momento Facebook e Twitter) sia quello/i che hanno per il futuro maggiori potenzialità di diventare
fortemente diffusi ed utilizzati (ad esempio Pinterest).
A proposito di meccanismi di studio dei processi di rete, per molto tempo si è pensato che gli snodi
fossero gli elementi centrali dei processi reticolari, mentre recenti studi dimostrano e sottolineano
che sono più interessanti le connessioni tra i vari snodi, quindi è più rilevante il trasferimento
comunicativo. In questo contesto è emerso un accenno alla teoria dei 6 gradi di separazione (di cui
avevo già sentito parlare tempo fa) che sostiene che tra un individuo ed un altro esistono solo 6
gradi di conoscenze che li separano. Questi sei gradi, in termini informatici, sono definiti ops (o
hops), che corrispondono appunto ai passaggi di trasmissione dati da un computer all'altro.
 TAG: rete sociale, frattale, ops, snodi, connessioni,
-LEZIONE 11, 22 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-11-del-22-maggio201--2?show_comment=89521
 TESTO:
Durante questa undicesima lezione ci siamo occupati di raccogliere nuove domande e informazioni
sulla piattaforma ThinkTag e su gli elaborati finali. Abbiamo inoltre scoperto una nuova
fondamentale funzionalità, il Tag It, una sorta di "nastrino" che, se spostato sulla barra dei preferiti,
ti permette di creare una risorsa su ThinkTag sulla pagina web su cui si sta navigando. Grazie a
questa funzione è notevolmente possibile velocizzare le attività e la creazione di nuove risorse utili
a tutti gli utenti.
 TAG: tag it, chiarimenti
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-LEZIONE 12, 23 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-12-del-23-maggio201?show_comment=89701
 TESTO:
Con questa dodicesima lezione abbiamo avuto modo di riprendere il discorso sull'elaborato finale,
prima della presentazione delle nostre proposte sui percorsi che dovremo realizzare. Ho compreso
che esistono due tipologie di unione tra 2 o più percorsi, il cross (X), che prevede semplicemente un
incrocio in corrispondenza di uno snodo, e il bridge (H), che è invece costituito da due o più percorsi
paralleli che hanno la possibilità di unirsi attraverso una connessione per affinità di argomento, per
esempio. Queste due tipologie sono state ampliamente sperimentate grazie allo spunto fornitoci
dal professor Paini per il suo percorso a Palermo. Alla luce di queste ultime indicazioni siamo pronti
per iniziare ad elaborare il nostro progetto finale, che potrà concorrere per uno spazio su quello
che sarà il nuovo smart.italia.it.
 TAG: cross, bridge, percorsi, elaborato finale,
-LEZIONE 13, 24maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-13-del-24-maggio201?show_comment=90121
 TESTO:
Durante la lezione del 24 maggio, dopo aver appurato ancora quanto sia stato efficace per lo
sviluppo del settore turistico il web 2.0, abbiamo affrontato il grande tema dell'e-commerce. Come
mai questo fenomeno è ancora poco diffuso in Italia? Alcuni motivi sono individuabili nel ridotto
uso dei sistemi di pagamento elettronici, nel digital divide (che vede un minor accesso alla rete di
buona parte della popolazione), in un forte ritardo culturale dovuto al generation gap e nella
ancora estremamente importante esperienza d'acquisto, ossia il dover necessariamente avere un
contatto diretto e fisico con l'articolo che si vuole acquistare e che rimane comunque la prima
scelta nella fase pre-vendita del processo d'acquisto. L'e-commerce infatti funziona molto bene in
quei contesti in cui l'esperienza diretta d'acquisto non risulta fondamentale: un esempio palese è eBay, che grazie ai feedback di altri utenti si vene a creare fiducia nei confronti del portale,
considerato un'esperienza già vissuta da altri. Questa stessa concezione può essere traslata in
ambito turistico poichè recensioni e suggerimenti di altri utenti riguardo a destinazioni, strutture
ricettive, ristoranti ed altro vanno a sostituire la nostra esperienza di prova. Il web 2.0 infatti è un
enorme aiuto alla diffuzione dell' e-commerce perchè compensa la possibilità di fare esperienza.
 TAG: e-commerce, e-bay, digital divide, acquisto,
-LEZIONE 14, 29 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-14-del-29-maggio201?show_comment=92383
 TESTO:
Lezione interamente dedicata a chiarimenti sullo svolgimento dell'esame e su come dovrà essere
svolto l'elaborato finale. Il professor Paini ha spiegato nuovamente alcuni meccanismi di
connessione tra una risorsa e l'altro, le creazione di scaffali e collezioni e come realizzare in maniera
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adeguata i nostri percorsi, che forse troveranno spazio nel nuovo portale per il turismo in Italia.
Personalmente ho notato che non è ancora presente sull'attuale sito un percorso che racchiuda le
zone di cui parlerò nel mio progetto, quindi il mio potrebbe servire da spunto per sviluppare
itinerari ancora non presentati alla community dei turisti che si recano in Ogliastra (Sardegna)
specialmente per le proprie vacanze estive.
TAG: dubbi, domande, elaborato finale,
-LEZIONE 15, 30 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-15-del-30-maggio201?show_comment=92378
 TESTO:
All'inizio di questa quindicesima lezione si sono presentati nuovi dubbi da dover risolvere
sull'elaborato finale da consegnare a fine corso ed è stato affrontato nuovamente il tema
dell'iperpertinenza, riguardante l'ipotesi che alcuni nostri percorsi potessero avere analogie o punti
di incontro; siamo giunti alla conclusione che per poter creare una collezione (per esempio dedicata
a tutte le feste e le sagre locali oppure ai percorsi cicloturistici) sarà sufficiente connettere le
risorse e taggarle con la stessa terminologia.
Argomento principale della lezione è stato la distinzione tra 2 tipologie di recensioni di viaggio,
anche se di fatto abbiamo fatto in tempo ad esaminare solo la prospettiva di TripAdvisor.
TripAdvisor racchiude una quantità enorme di recensioni e consigli non sono su strutture ricettive,
ma anche su ristoranti, piscine, spa, centri sportivi e in generale luoghi "da vedere": l'insieme di
tutti questi elementi dimostra che il turista, in particolare quello che si muove sul web per costruire
il proprio viaggio, non cerca e recensisce solo l'albergo in cui ha alloggiato, ma ha anche l'evidente
esigenza di comunicare la propria intera esperienza di viaggio e di informarsi su ogni singolo
dettaglio che andrà a comporre la sua vacanza.
Abbiamo analizzato nello specifico la pagina dedicata al Filitheyo Resort, a Faafu Atoll nelle
Maldive, e si è aperto un vero e proprio dibattito sul modo migliore per valutare l'elenco delle
recensioni che ci si sono presentate davanti. Elemento indispensabile per decidere a quale utente
"dare ascolto" è riuscire a comprendere a pieno lo stile di viaggio di chi ha scritto una determinata
recensione: in quest'ottica diventa perciò utile controllare i commenti su una determinata struttura
che già conosciamo, per capire se i nostri gusti e le nostre esigenze rispecchiano quelle dell'utente
in questione. Su TripAdvisor è inoltre possibile esprimere se una recensione ci è stata utile o meno,
quindi valutando anche il livello di gradimento di un individuo, possiamo stabilire il suo grado di
affidabilità.
Personalmente trovo questa piattaforma estremamente utile e devo ammettere che molto spesso
è stata in grado di influenzare le mie scelte turistiche.
 TAG: affidabilità, tripadvisor, recensioni,
-LEZIONE 16, 31 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-16-del-31-maggio201?show_comment=92531
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TESTO:
Riprendendo il tema della lezione precedente, legato alle 2 principali tipologie di siti di recensione
viaggi, durante questo sedicesimo incontro in aula, il Professor Paini ci ha parlato di Turisti Per
Caso, che ha l'intento non di recensire una sola struttura e quindi un solo aspetto del viaggio, ma la
vacanza come esperienza complessiva; tendenzialmente si propone di sostituire il vecchio, ormai
quasi superato, diario di viaggio.
Il progetto, di ampio raggio, nasce per la RAI (non sul web), e le due personalità protagoniste della
prima versione di Turisti Per Caso (Patrizio Roversi e Siusy Bledi) si occupavano di fornire un
racconto filmato della loro esperienza di viaggio, non dei reportage tipici dei documentari: questo
ha reso il prodotto più orientato verso un'ottica esperienziale e non professionale. E' però da
notare che, nonostante l'evoluzione subita dal programma con l'avvento del web 2.0, un elemento
è sempre stato presente negli scopi del format: la condivisione e la socializzazione del contenuto è
fondamentale sia in televisione sia su internet.
In perfetta linea con il Travel 2.0 e con la politica dello storytelling, il sito di TPC permette di inserire
una scheda riassuntiva con date e costi del proprio viaggio e consiglia di scrivere un diario della
propria vacanza, proprio perchè quello che l'utente ricerca non è un resoconto turistico del viaggio
che andrà a fare, ma è soprattutto l'esperienza vissuta da chi quel viaggio l'ha già compiuto. A
determinare poi il successo di TPC contribuiscono i tipici meccanismo di social media strategy,
attraverso i classici bottoncini Facebook, Twitter ed altri superfrequentati social networks.
TAG: Turisti Per Caso, storytelling, esperienza,
-LEZIONE/ESERCITAZIONE 17, 5 giugno:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/lezioneesercitazione-del-5-giugno2012?show_comment=92535
 TESTO:
Lezione stimolante, in cui abbiamo potuto provare, almeno in parte, cosa significa elaborare una
web strategy in poco più di un'ora.
La professoressa Guarriello, dopo averci invitati a dividerci in gruppi, ci ha detto che avremmo
dovuto simulare di essere lo staff di una web agency che riceve un brief per una strategia web per
un hotel in Piemonte, attualmente poco orientato ad una comunicazione fresca e immediata come
quella che solo internet e i social network possono fornire.
All'interno del mio gruppo ho assunto il ruolo di community manager, ovvero la persona in grado di
indirizzare e gestire tutte le conversazioni, con relativi commenti positivi e negativi, sui principali
social media. Dividendoci il lavoro, in poco tempo abbiamo realizzato un piccolo progetto che
abbiamo poi esposto brevemente in aula e che verrà poi postato sotto forma di risorsa dalla nostra
strategist (ecco il link alla risorsa che abbiamo elaborato:
http://www.thinktag.it/it/resources/social-media-strategy-park-hotel-gran-bo--2 ).
Questa esercitazione è stata sorprendentemente utile, sia per capire le dinamiche di un'agenzia che
opera in questo settore sia per l'importanza che assume l'intera squadra nella realizzazione di un
progetto di questo calibro.
 TAG: web strategy, squadra, community manager,
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-LEZIONE 18, 6 giugno:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-18-del-6-giugno2012?show_comment=92537
 TESTO:
Da quello che ho potuto leggere tra i commenti dei miei colleghi, la lezione è stata principalmente
orientata sugli ultimi dubbi e problemi sorti nell'elaborazione dei nostri percorsi finali.
Sempre in ottica di iperpertinenza, l'iscrizione al gruppo "La smart community del progetto
tag.italia.it" sembra essere uno strumento fondamentale per raccogliere tutte le presentazioni dei
nostri itinerari, che dovranno costituire la prima ricorsa dei nostri percorsi. Queste dovranno, a mio
parere, riuscire ad essere accattivanti e stimolanti, per poter indurre il potenziale turista ad
effettuare l'insieme di tappe da noi indicato e descritto.
 TAG: dubbi, chiarimenti, elaborato finale,
-LEZIONE 19, 7 giugno:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-19-del-7-giugno2012?show_comment=92622
 TESTO:
Anche sul finire del corso, il professor Paini ha trovato un nuovo argomento su cui farci ragionare in
un'ottica del Travel 2.0.
Partendo da un'iniziativa di Autostrade per l'Italia,il "Car Pooling", che consiglia agli utenti di
segnalare sul web il proprio viaggio per condividerlo con altri, allo scopo di dividerne le spese,
abbiamo riflettuto sui vantaggi che la società possa ricavarne, dal momento che questo tipo di
scelta appare decisamente in contraddizione con il core business dell'azienda (Autostrada per
l'Italia infatti si arricchisce grazie ai movimenti di numerosi automobilisti, che pagano il pedaggio di
ingresso).
Sono emersi numerosi punti di vista, tra cui il vantaggio "green" dell'aumento della qualità della
rete e una riduzione del'inquinamento e la sottrazione di utenti da altri mezzi di trasporto; abbiamo
poi compreso che il VERO business dell'azienda forse non corrisponde più al core business, ma può
essere più ampio, considerando anche l'espandersi vero un'obiettivo di costruzione di una
maggiore socialità tra i propri utenti. Inoltre questi meccanismi di "sfruttamento del web 2.0
aiutano a controllare i flussi autostradali.
Un'altra piattaforma interessante è Roadsharing, un portale gratuito che consente di pianificare un
viaggio per raggiungere un determinato evento, con un evidente intento di aggregazione. In home
page troviamo una serie di slogan sottoforma di domande retoriche ("Sei un pendolare? Cerchi e
offri un passaggio in auto? Vuoi dividere le spese con qualcuno? Vuoi ridurre l'inquinamento?"),
che contengono un'azione che cattura il lettore. All'utente viene data la possibilità di inserire un
evento in grado di scatenare un viaggio, oppure può consultare il calendario degli eventi già in
archivio per trovare un persone che percorra la sua stessa tratta.
Collegando il sito di Roadsharing al sito dell'evento a cui si vuole partecipare si crea un sistema di
mash up, che ha la capacità di montare insieme diversi servizi per offrire un alto livello di
interattività per la soddisfazione di un bisogno.
Questo, a mio parere, crea delle opportunità di dialogo tra utenti, poichè i dati accessibili su una
piattaforma, se sono disponibili anche su un'altra ad essa collegata, ci aiutano a raggiungere un
buon livello di interoperabilità, necessario a livello turistico. (Questo argomento è stato trattato
anche durante una lezione del prof. Cesare Massarenti, parlando di datamining).
 TAG: roadsharing, carpooling,
Carlotta Cottone – matricola 739619
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-LEZIONE 20, 8 giugno:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-20-del-8-giugno2012?show_comment=92636
 TESTO:
Ultima lezione, dedicata interamente ad uno strumento innovativo, di cui già avevamo parlato
durante la prima lezione del corso di Cinema e Multimedialità, il QR code.
Non mi dilungherò con una descrizione dettagliata, visto che se ne sono già occupati i miei colleghi
che hanno commentato prima di me; il mio intento è quello di concentrami sull'importanza di
questa nuova tecnologia e la sua capacità di potersi adattare e funzionare anche per dispositivi non
dotati di una una connessione internet. Analizzando e confrontando due sistemi di generazione di
QR code (Kaywa e Zxing), abbiamo compreso infatti che questo innovativo codice a barre può
essere creato non solo per essere collegato ad un url, ma anche ad un numero telefonico o a un
sms machine (computer che spedisce e riceve sms in modo automatico): l'utente può quindi
utilizzarlo per avere informazioni su un edificio, un evento, un punto geografico etc senza però
possedere uno smartphone di ultima generazione.
Seguendo questo ragionamento è senza dubbio possibile ridurre il digital divide. Mi rimangono
però alcuni dubbi sull'immediatezza nell'utilizzo, dal momento che mi viene da pensare che chi non
può comprarsi uno smartphone (o decide di non comprarselo perchè affezionato al proprio vecchio
Nokia 3310) in che modo si sentirebbe interessato ad usufruire di un servizio QR code?
E in che modo potrebbe condividere l'informazione ricevuta in maniera rapida? Internet, il web 2.0
ei social network rimangono, attualmente, l'unico modo per velocizzare la diffusione dei contenuti.
 TAG: qr code, sms, dubbi,
Carlotta Cottone – matricola 739619
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COMMENTI LINK ALLE ESERCITAZIONI (GRUPPO A):
-ESERCITAZIONE 1, 23aprile:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazioni-1turismatica#comment_86330
 TESTO:
Questa lezione, utile poichè ha introdotto quanto si svolgerà durante le esercitazioni, mi è servita
per rafforzare la mia idea di portale del turismo italia.it. Senza sapere di cosa si sarebbe parlato a
lazione avevo già pensato all'integrazione (che il professore ha definito "ibridazione") tra la
componente web tradizionale (top down) e la componente web 2.0 (bottom up). Gli utenti devo
poter partecipare alla costruzione del sito attraverso le loro recensioni, i loro commenti e anche,
eventualmente le loro foto. Il successo di social network come Instagram o Pinterest, per quanto
riguarda la voglia di condividere immagini della propria quotidianità, unito a quello di Tripadvisor o
Booking, dimostrano un bisogno di partecipazione ai sistemi erogativi attraverso il racconto della
propria esperienza e ciò può essere estremamente utile in campo turistico.
 TAG : instagram, pinterest, Topdown, bottom up
-ESERCITAZIONE 2, 7 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-n2-del-7-maggio2012?show_comment=90089


TESTO:
Durante questa seconda esercitazione si è parlato a lungo di Foursquare e delle sue potenzialità in
ambito turistico. Il successo di questo social network, basato interamente sulla georeferenziazione,
è dovuto anche alla semplicità del suo utilizzo: è sufficiente avere uno smart phone con il GPS per
poter individuare le strutture(attività commerciali, ristoranti, hotel, musei, siti storici, piazze,
stazione etc...) o i luoghi naturali presenti nell'area in cui ci trova, selezionare il luogo preciso della
propria posizione ed effettuare il check in. La piattaforma dà poi la possibilità di commentare il
luogo attraverso una recensione leggibile da tutti gli utenti che effettueranno il check in lì
successivamente. Altre funzioni importanti sono la possibilità di creare delle liste di luoghi a
seconda della categoria o delle proprie preferenze, mentre si possono consultare la sezione tips o
to do list (che suggeriscono e consigliano nuovi luoghi da visitare). Estremamente importanti in
questo contesto sono la caratteristica, analoga a quella di altri social network, di poter stringere
amicizia con altri utenti, e l'aspetto ludico della raccolta punti e l'acquisizione di badge e mayorship
(quando si effettuano numerosi check in in un solo luogo si diventa mayor, ossia sindaco). E' anche
importante sottolineare l'aspetto crossmediale che permette di sincronizzare vari social network
con Foursquare in maniera tale da condividere anche su altre piattaforme i propri check in.
Ma perchè per un'azienda è importante essere su Foursquare? Per rispondere a questa domanda è
necessario addentrarsi in logiche di marketing che ci permettono di promuovere attraverso i social
media la propria attività, mettendo anche in palio offerte, riduzioni e premi per mayor e vincitori di
badge.
TAG: foursquare, geolocalizzazione, marketing,
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-ESERCITAZIONE 3, 8 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazioni-lezione-n-3-dell8-maggio2?show_comment=87723
 TESTO:
Politica di applicazione di Foursquare in un contesto presumibilmente noto.
Cassina de’ Pecchi, cittadina di circa 14 mila abitanti, si trova in una zona dell’hinterland milanese
considerata non particolarmente attrattiva a livello turistico. Tuttavia durante la stagione estiva
vengono programmati sul territorio diversi eventi che sono in grado di coinvolgere un pubblico di
target molto diversi tra loro. Uno di questi è stato per molti anni è stato il “Du Dì Country”, una
grande manifestazione per anni considerata la terza festa del cavallo più grande a livello nazionale.
L’evento ha la durata di due settimane e prevede lo svolgimento di gare di equitazione, spettacoli, il
cosiddetto “Battesimo della Sella”(rivolto ai bambini), servizio di ristorazione con piatti tipici e
l’allestimento di una vera e propria fattoria con animali (maialini, conigli, oche, mucche e asinelli
etc...). L’idea che potrebbe incentivare un visitatore all’utilizzo di Foursquare legato a questo
evento può essere quella di premiare chi effettua più check-in per esempio nella zona della fattoria,
vince un giro gratuito per il Battesimo della Sella del proprio bambino. Dal momento che a mio
parere premiare una sola persona, per esempio il mayor dell’evento, sia alquanto riduttivo, si
potrebbe, attraverso la creazione di badge diversi, che rispecchino i diversi target che la
manifestazione coinvolge, pensare a dei premi ad hoc per i diversi vincitori. Uno è quello già
sopracitato del Battesimo della Sella gratuito, un altro quello di uno sconto su un ciclo di lezioni di
equitazioni, un altro un prodotto tipico pregiato, un altro ancora uno sconto presso un negozio di
articoli per l’equitazione e così via.
 TAG: equitazione, foursquare, badge, eventi,
-ESERCITAZIONE 4, 9 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/lezioneesercitazione-n4-del-9-maggio201?show_comment=90107
 TESTO:
 Questa quarta esercitazione mi è servita per comprendere cosa si intende per mercato
conversazionale, ossia un fenomeno che prevede partecipazione e interazione attiva sia da parte di
chi propone un messaggio promozionale (di un prodotto o di un servizio) sia da parte degli utenti,
che quindi hanno finalmente la possibilità di dire la propria. Diventa molto facile per un brand
incidere sull'offerta, poichè riesce, attraverso un opportuno utilizzo di un social network, ad entrare
nelle conversazioni e a parlare di sè o, ancora meglio, far parlare di sè. Il secondo aspetto è molto
importante perchè numerose ricerche e altrettanti sondaggi hanno dimostrato che ci si fida molto
di più del consiglio di un conoscente che della pubblicità (sul web, in tv o sui cataloghi).
E' importante sottolineare che la conversazione si sposta su due binari ben differenti: quello della
proliferazione di argomenti, ossia un overload di contenuti, che si riscontra, ad esempio,
nell'aumento di blog, e quello della microinformazione, prima con gli sms e ora con Twitter, che
consiste in messaggi corti ed essenziali nei quali concentrare un'informazione ed un concetto.
Quello che ci si aspetta è infatti una comunicazione short, non solo attraverso i 140 caratteri di
Twitter, ma anche mediante immagini, come avviene con un altro nuovo social network, Pinterest.
Carlotta Cottone – matricola 739619
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
Su entrambi ho creato 2 risorse, in particolare ho parlato di come Pinterest può essere
estremamente utile al settore turistico e alla promozione di una nuova destinazione.
TAG: twitter, pinterest, mercato conversazionale, microinformazione,
-ESERCITAZIONE 5, 10 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/lezioneesercitazione-n-5-del-10maggio-2?show_comment=8
 TESTO:
Il tema che maggiormente abbiamo approfondito durante questa quinta esercitazione è stato
quello della filosofia kaizen, termine giapponese che sta a significare "cambiamento continuo". Esso
sta alla base dei meccanismi del progetto Toyota, come concetto di sistema di produzione con flussi
bottom up. Il fenomeno kaizen trova applicazione in settori aziendali, affinchè il management
conversi con lavoratori e clienti attraverso una gerarchia orizzontale, ma anche nel settore turistico,
a noi molto vicino, per esempio attraverso la comunicazione tra i singoli gestori e la pubblica
amministrazione. L'obiettivo è sempre e solo quello del miglioramento della propria attività e il web
2.0 in questa direzione è estremamente d'aiuto, poichè permette cambiamenti organizzativi, volti
alla realizzazione di partnership che a loro volta danno vita ad un intenso flusso di mercati
conversazionali. Il fattore formativo gioca un ruolo decisamente rilevante, dal momento che ciò che
conta per chi agisce non è solo una buona conoscenza e un uso intelligente degli strumenti web,
ma anche la creazione di una strategia approvata , integrata e condivisa dal management.
La prima azienda in Italia a optare per questa strategia aziendale è stata Barilla. Attraverso la
realizzazione di progetti pioneristici simili a quelli dei mercati conversazionali, volti a coinvolgere il
consumatore nei processi produttivi, ha capito il consumatore a cui doveva rivolgersi in questa
epoca storica del web 2.0 non è più un individuo targettizzato, ma si tratta di una persona dotata di
una propria soggettività e personalità. In questo contesto emerge il concetto di crowdsourcing,
ossia il coinvolgimento del consumatore associato ad una maggiore flessibilità aziendale ed ad una
produzione just in time. L'idea "Nel mulino che vorrei..." prevede una piattaforma partecipativa in
cui l'utente può proporre un'idea con l'aiuto di un tutor imparziale, votare le proposte migliori
attraverso la community e l'azienda si impegna a realizzarle dopo un'attenta valutazione. Questa
breve case history dimostra che i fattori "ascoltare", "fare", "imparare"sono la vera chiave di
successo, in contrapposizione alle logiche dall'alto delle strategie tradizionali. Avviene in questo
modo un passaggio che ci porta all'umanizzazione di un brand, che parla, ascolta e ha una propria
storia in grado di coinvolgere ed emozionare gli utenti.
 TAG: kaizen, Barilla, crowd sourcing,
-ESERCITAZIONE 6, 14 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-n-6-del-14-maggio-2012a?show_comment=88322
Carlotta Cottone – matricola 739619
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
TESTO:
La prof.ssa Guarriello nella lezione di ieri ci ha parlato in maniera approfondita di STORYTELLING.
L'esperimento del giorno è stato quello di farci raccontare un'esperienza o promuovere un viaggio
in 2 differenti modi, quello del microblogging tipico di Twitter e quello del blog tradizionale.
-140 caratteri: “A piedi nudi per le strade di #Watamu: 2 settimane vissute tra la savana keniana e i
locals”
(in questo tweet c'è da notare l'hashtag "Watamu" che denota la destinazione del viaggio, e
permette di inserire il mio microracconto all'interno dei risultati della ricerca quando si ha bisogno
di trovare informazioni e persone cha hanno parlato della nota località keniana.
-blog-post:
Bagagli pronti, un passaporto appena stampato e la mamma, la migliore compagna di viaggio che si
possa avere. Raggiungiamo l’aereoporto di Malpensa appena in tempo a causa di un tratto
dell’autostrada chiuso perchè completamente allagato, ma del resto lo sappiamo, la sfiga ci
perseguita.
Finalmente si parte.
Dopo 8 ore di volo mi ritrovo a Mombasa (Kenya), in un mondo nuovo, un’aria diversa, profumi
estranei ma accompagnati da una marea di sorrisi familiari.
Inizio, come al solito, a provare invidia per l’assistente italiano del nostro Tour Operator che ci sta
aspettando agli arrivi: è abbronzatissimo, parla un po’ di inglese e un po’ di swahili con dei ragazzi e
io penso che un giorno un’esperienza del genere non me la toglierà proprio nessuno.
Circa 2 ore di guida all’inglese e di strade asfaltate- ma solo qua e là- e raggiungiamo il paradisiaco
Garoda Resort, situato sulla costa di Watamu, un posto da coppiette in viaggio di nozze, costruito
per il relax assoluto dei suoi clienti, senza la classica animazione rumorosa che ti invita al gioco
aperitivo o alla prossima sessione di acquagym. Le giornate si sarebbero animate da lì a poco, ma
ancora non lo sapevo nè ci credevo, convinta che si sarebbe trattato di una semplice vacanza. Bella,
ma semplice, da catalogo, da cartolina, nessun cosiddetto “Mal d’Africa” che avrebbe
accompagnato le mie settimane una volta rientrata a casa.
Mi sbagliavo, come probabilmente non mi ero mai sbagliata prima.
I giorni a seguire sono passati troppo velocemente, senza che me ne accorgessi davvero.
L’esperienza del Safari nella savana, con la jeep guidata da un ranger che per farti vedere più da
vicino un animale va fuori pista, ma ti fa promettere di non dirlo a nessuno (i fuori pista nei parchi
naturali sono vietatissimi), la notte trascorsa sotto il cielo più buio e più stellato che abbia mai visto,
dormendo in un lodge (sì ok, non sono tende, sono vere e proprie camere da albergo, ma una
parvenza di tenda c’è...),gli animali che di notte passano per andare ad abbeverarsi al fiume, la
sabbia che inevitabilmente durante il viaggio in jeep ti ricopre completamente faccia, capelli,
vestiti, l’emozione di vedere delle leonesse sbranare una gazzella appena catturata... tutto ciò fa
parte di un bagaglio di sensazioni che per molti fanno parte di un modo di fare turismo ormai
superato, ma onestamente chissene frega. Forse sono facilmente impressionabile ma mi ritroverò a
raccontarlo ancora e ancora e mi troverò a consigliarlo ad amici e conoscenti per sempre.
Una delle vere fortune di fare 15 giorni di vacanza in un luogo del genere è che devi trovare il modo
di riempire la seconda settimana. Ed è qui che le conoscenze e la gente del posto entrano in gioco.
L’oceano l’hai visto, la savana pure, ti sei rilassato ma qualcosa al tuo viaggio manca: cercare di
vivere la tua destinazione come la vivono i suoi abitanti. Ho sempre considerato il contatto
autentico con i locals molto difficile da instaurare, e lo è, non credo che il racconto della mia
esperienza possa essere molto diverso da quello di chi sostiene di aver percepito il vero modo di
vivere degli indigeni. Ma poter visitare un villaggio lontano dai centri abitati, osservare da vicino
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com’è strutturato l’ospedale della città vicina, passeggiare scalza con dei bimbi tra le bancarelle del
loro paesino sono dei piccoli assaggi di ciò che puoi considerare un vero VIAGGIO.

TAG: microblogging, blog, Twitter, esperienza, emozione
-ESERCITAZIONE 7, 15 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-n7-del-15-maggio2012?show_comment=89072
 TESTO:
Durante questa settima esercitazione abbiamo avuto come ospite il dott.Adriano
Facchini,agronomo ed esperto in marketing territoriale. E' stato subito in grado di attirare la nostra
attenzione facendoci indossare delle spille con la scritta "I'm localist" e portando in aula una
cassetta della frutta contenente meloni e pomodori datterini. La lezione ha girato interamente
attorno al termine "localismo", risposta positiva agli effetti negativi della globalizzazione.
Attraverso un lungo racconto (che ho trovato purtroppo particolarmente dispersivo), il nostro
ospite ci ha parlato di alcuni fondamentali passaggi della sua carriera, momenti estremamente
importanti per la costruzione di un marketing per il territorio orientato verso uno sviluppo del
mercato agricolo locale. In particolare mi ha molto colpito "Panarea", una fiera ideata e realizzata
nel 2000, dedicata interamente al pane e ai prodotti della filiera del frumento. un perfetto esempio
di come da un prodotto estremamente semplice si possa creare un grosso evento in grado di
attirare professionisti del settore e, si presume, anche un discreto pubblico di turisti, sui quali però
il dott.Facchini non si è soffermato più di tanto. Ritengo che il settore dell'enograstronomia sia un
forte fattore di crescita per il turismo, specialmente quello italiano, anche perchè fornisce
l'opportunità certa di avere sempre degli sponsor. Ho trovato l'incontro interessante, ma rispetto
ad altre esercitazioni ho ritenuto che mancasse un po' il dibattito che all'inizio era stato
"annunciato" dalla dott.ssa Guarriello, che aveva affermato che la lezione sarebbe stata una sorta
di "talk show".
 TAG: localismo, panarea, marketing territoriale
-ESERCITAZIONE 8, 21 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-n-8-del-21-maggio-2012a?show_comment=89754
 TESTO:
L'esercitazione del 21 maggio si è aperta con una sintesi degli incontri con il dott. Adriano Facchini e
il dott. Renzo Provedel. Abbiamo poi ripreso attentamente il concetto di storytelling, chiedendoci
come parlano i territori e in che modo la narrazione può portare un incremento al turismo. La
dott.ssa Guarriello ci ha mostrato diversi interessantissimi esempi.
Uno dei modi più recenti per promuovere la città di Roma è stato quello di ideare un Rome Tour
Angels and Demons, ispirato al film tratto dal noto libro di Dan Brown, il sequel de Il Codice da
Vinci. La storia del film è ambientata a Roma e ripercorre una serie di siti storici romani
estremamente importanti dal punto di vista turistico. Collegandosi con i social network i turisti
avevano la possibilità di rilasciare commenti, dando informazioni aggiuntive ad un determinato sito
Carlotta Cottone – matricola 739619
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storico.
Ho trovato molto originale il progetto delle guide Whai Whai, nato nel 2010, che presenta la
scoperta del territorio nell'ottica della caccia al tesoro. Si tratta appunto di guide turistiche
organizzate sulla falsa riga della caccia al tesoro che ti permettono di scoprire una città attraverso il
gioco. E' un'esperienza turistica di tipo culturale, però rivolta ad un certo tipo di target
(prettamente adoloscenti e giovani). A ciascun luogo viene assegnato un racconto, in un'ottica
unica e individualistica e il turista si immedesima nel potenziale protagonista, si emoziona e vive
un'esperienza totalmente nuova. Le città coinvolte finora sono Venezia, Roma, Firenza, Milano e
New York (new entry delle ultime settimane). E' importante anche sottolineare l'aspetto crossmediale di queste guide, che da un lato utilizzano la guida, dall'altro l'invio e la ricezione di sms per
la conoscenza del luogo.
Non avevo invece mai pensato alla funzione della nuova TimeLine di Facebook come strumento di
narrazione della storia di un'opera o di un'edificio. Quando ho aderito alla modalità "diario" ho
compreso che avrei potuto in ogni momento, selezionando il mese e l'anno, rileggermi i miei
aggiornamenti di stato, riguardare le mie foto e i miei post, ma in effetti, applicando tutto ciò ad
una risorsa turistica significa darle una maggiore visibilità e quindi renderla maggiormento unica,
come ad esempio è avvenuto per la Torre di David di Gerusalemme.
Ho trovato veramente geniale anche la campagna pubblicitaria del film "Mirror Mirror", che
ripercorre la vicenda della fiaba di Biancaneve riportata nel film in un'ottica di socialnetworking.
Per un'azienda narrarsi diventa una sfida ed è possibile realizzare lo storytelling anche attraverso
racconti del vissuto dei dipendenti, aspetto importante se l'azienda è portatrice di valori particolari.
Un esempio importantissimo è quello dell'intervento di Steve Jobs (ex CEO di Apple e Pixar) a
Stanford, che si rivolge ai neolaureati. Il discorso è articolato in tre storie, che riportano ad alcuni
capisaldi della Apple: la rivincita, la perdita e la condivisione di fondamentali acquisizioni di vita.
Lo storytelling di un brand deve essere esattamente così: incisivo, emozionale e la storia deve
essere semplice, diretta, senza contorsioni particolari, comprensibile, reale, genuina e più lo è più
viene percepita come sincera. E' necessario che lo storytelling venga condiviso, messo sulla piazza e
non deve mai spostarsi dall'obiettivo, che è quello di promozione del brand e del tipo di immagine
che si vuole veicolare.
Altro fondamentale argomento di questa lezione è stato il content curation, la cura dei contenuti.
Portale dall'utilizzo estremamente innovatico ed interessante è Scoop.it, che permette la raccolta e
la classificazione di contenuti presenti sul web, che vengono rielaborati ed integrati con nuovi
argomenti.

TAG: content curation, storytelling, narrazione, branding, timeline,
-ESERCITAZIONE 9, 22 maggio:
 LINK DEL COMMENTO: http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-n-9-del-22-maggio2012?show_comment=89981
 TESTO:
Questa esercitazione finale del corso di turismatica ci è servita per definire opportunamente il
concetto di social media strategy applicato al turismo, fondamentale per la destination building e la
sua promozione.
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
Sul web abbiamo individuato diversi esperti in social media strategy, in particolare Stefano Mizzella
con il suo blog "Social Media Scape", che attraverso il suo elaborato intitolato "Il DNA di un social
brand" spiega come i social media sia ormai un elemento imprescindibile per la comunicazione e
per la comprensione di strumenti, logiche e filosofie per la promozione di un brand.
L'elemento che mi ha più colpito è senza dubbio è il processo di umanizzazione (di cui avevamo
parlato durante la quinta esercitazione, del 10 maggio) al quale il brand dovrebbe sottoporsi per
raggiungere meglio i mercati conversazionali, attraverso un buon uso dei social network. Il brand
deve diventare esso stesso un essere vivente: quando comunica la propria attività deve parlare,
animarsi e per questo deve metaforicamente riuscire ad avere un proprio DNA.
Caratteristiche principali di una buona umanizzazione di un brand sono l'ascolto, la strategia, la
comunicazione (ergo bisogna comunicare al meglio la propria strategia), l'analisi (in ambito turistico
si traduce in un'accurata conoscenza del territorio) ed infine la personalità (deve essere in grado di
rendere una strategia diversa e migliore dall'altra).
Alcune interessanti campagne sono quelle di Starbucks, Bestbuy, Giffgaff e Zappos.com.
Si è poi parlato di promozioni alternative a quelle del marketing tradizionali, ed un esempio è
quello del guerrilla marketing, una forma di marketing non convenzionale tendenzialmente
originale,creativa e a basso costo, che nella stragrande maggioranza dei casi viene effettuata di
notte grazie all'utilizzo di strumenti "aggressivi" al fine di colpire positivamente l'immaginario e i
meccanismi psicologici degli utenti finale.
Grazie alla mia esperienza all'interno di un'associazione giovanile che organizza eventi ho diversi
esempi di guerrilla marketing effettuati da me e dal resto dello staff per promuovere le nostre
iniziative, che cercherò di descrivere in una risorsa connessa a questa lezione.
Interessante, nell'ambito turistico, è la campagna messa in atto dalla provincia di Caserta, intitolata
"Chi ha visto Luigi?", con il mood volto a fare emergere il personaggio di Luigi, un turista perso per
la città, allo scopo di far parlare della città e delle sue risorse turistiche. Purtroppo la campagna non
ha avuto l'esisto sperato, dal momento che non si è creata la giusta cooperazione con il territorio.
TAG: guerrilla marketing, umanizzazione del brand, social media strategy,
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5 RISORSE (e relative connessioni alle lezioni ed esercitazioni)

FACEBOOK VS TWITTER
-TAG: comunicazione, facebook, informazione, twitter,
-CONNESSA A:
- http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-1-del-18-aprile-2012
-http://www.thinktag.it/it/resources/lezioneesercitazione-del-9-maggio-2012-a

MULTICANALITA’ E INFLUENZA SUL PROCESSO D’ACQUISTO
-TAG: acquisto, buzz-marketing, e-commerce, guerrilla marketing, multicanalità, socialnetwork,
-CONNESSA A:
- http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-7-del-8-maggio-2012- http://www.thinktag.it/it/resources/lezioneesercitazione-del-9-maggio-2012-a
- http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-13-del-24-maggio-201
- http://www.thinktag.it/it/resources/guerrilla-marketing-alcuni-esempi

CONFLICT OF PINTEREST
-TAG: contest, immagini, pinterest, twitter, promozione, turismo
-CONNESSA A:
- http://www.thinktag.it/it/resources/lezioneesercitazione-del-9-maggio-2012-a
- http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-10-del-17-maggio-201

MORE THAN A TRIP –FROM INDIA TO NEPAL
-TAG: india, nepal, storytelling, video,
-CONNESSA:
- http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-del-21-maggio-2012-a-e-del
- http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-del-22-maggio-2012-a-e-del

I BRAND E IL RUOLO DEI SOCIAL MEDIA NELLA STRATEGIA DI CRESCITA
-TAG: brand, crescita, e-commerce, social media strategy, social network,
-CONNESSA A :
- http://www.thinktag.it/it/resources/turismatica-lezione-13-del-24-maggio-201
- http://www.thinktag.it/it/resources/esercitazione-del-22-maggio-2012-a-e-del
Altre risorse ed approfondimenti personali sono rintracciabili nello scaffale
“Risorse personali ed approfondimenti”
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10 CONNESSIONI (coppie di risorse)

“Il Turismo 2.0: la nuova frontiera dei Social Networks”
 “Il caso di Obermutten: divertente strategia svizzera per il turismo”

“Turisti per Caso...da trasmissione televisiva ad App per Smartphone!!”
 ”More than a trip – from India to Nepal”

“Presentazione: Asinara, storia e attualità”
 ”Presentazione: “Ogliastra: una giornata tra le spiagge più belle d’Europa e gli ovili del
Golgo”

“Whai Whai turismo non convenzionale”
 ”WHAIWHAI- storie che cambiano il modo di viaggiare”

“Guerrilla marketing- promozione turistica in Corsica”
 “Guerrilla marketing: alcuni esempi”

“Pinterest”
 ”Conflict of Pinterest”

“storytelling”
 “More than a trip – from India to Nepal”

“Acquisto di fan su Facebook”
 “I brand e il ruolo dei social media nelle strategie di crescita”

“Newbie special di Foursquare. Foursquare e i suoi Badge”
 “foursquare e geolocalizzazione”

“I social network”
 “Facebook vs Twitter”
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10 COMMENTI A RISORSE DI ALTRI UTENTI

TESTO:
ciao Ludovica! Incuriosita dal tuo commento sulla mia risorsa sono venuta a sbirciare i tuoi scaffali!
Vedo che anche tu sei stata colpita dal fascino di azioni marketing non convenzionali. A mio parere
il futuro della comunicazione va in questa direzione: c'è bisogno di creatività per colpire un
potenziale compratore(nel nostro caso si parla di turisti) e la pubblicità tradizionale rischia di
stancarci. A chi non è mai capitato di volere cambiare canale in tv durante i cosiddetti consigli per
gli acquisti? La ripetitività nel mondo della promozione ci ha stancato e il proliferare di attività
insolite (che oltretutto alle aziende vengono a costare decisamente meno) sta dimostrando di poter
ottenere un maggiore successo, a discapito delle azioni svolte sui classici canali di distribuzione.
Se può interessarti, ti posto qui il link ad un'interessante campagna di ambient marketing realizzata
da Ikea durante gli eventi Fuori Salone dell'ultimo Salone del Mobile di Milano!
http://www.youtube.com/watch?v=4J5hSHYh9XA
LINK: http://www.thinktag.it/it/resources/guerrilla-marketing-promozioneturistica?show_comment=93365
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TESTO:
Dopo l'esercitazione in cui la professoressa Guarriello ci ha parlato delle guide WhaiWhai, anche io,
incuriosita, sono andata a dare un'occhiata al sito web ufficiale. Il progetto risulta essere
estremamente curato nei minimi dettagli e, a giudicare dalla grafica e i colori utilizzati per la
realizzazione del pagina, il prodotto si presenta, a mio parere, come estremamente professionale,
al pari delle proposte dei grandi tour operator. Dietro si cela però la sorpresa di un modo di
soddisfare i bisogni turistici estremamente innovativo: l'unicità di un'esperienza simile soddisfa a
pieno il sistema emozionale del viaggiatore, che sente a fondo di aver vissuto la città e di aver
scoperto realmente qualcosa di nuovo.
LINK: http://www.thinktag.it/it/resources/whaiwhai-storie-che-cambiano-il-modo-di?show_comment=93378
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TESTO:
Non mi sono mai resa veramente conto dell'importanza in ambito turistico di un sito di recensione
valido come TripAdvisor. Eppure io stessa, qualche mese fa, nella scelta tra due diversi centri
termali/hammam di Milano, ho optato per quello con più giudizi positivi di TripAdvisor, e lo stesso
faccio quando devo scegliere un hotel per un week end fuori città o una vacanza intera.
E' interessante comprendere quali sono i criteri di ricerca di un utente: cosa ci spinge a dare ascolto
ad una recensioni piuttosto che ad un'altra? Io stessa mi sono resa conto di prestare attenzione agli
utenti che, esprimendo un'opinione, dimostrano di avere miei stessi gusti, le mie stesse esigenze e
quindi, presumo, il mio stesso stile di viaggio. Sono estremamente affascinata dalla rilevanza che
assumono i siti di recensione nei processi d'acquisto: la viralità e i meccanismi di buzz-marketing
che si creano attorno ad una struttura o ad un'intera destinazione turistica sono l'ennesima
dimostrazione che il pubblico si sta ribellando ai sistemi di comunicazione tradizionali.
LINK: http://www.thinktag.it/it/resources/tripadvisor--4?show_comment=93824
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TESTO:
Trovo che la tua risorsa sia breve ma estremamente esaustiva. Le potenzialità dei social network in
campo turistico le abbiamo affrontate più volte durante le lezioni, ormai per noi sono pane
Carlotta Cottone – matricola 739619
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quotidiano, ma posso affermare di non conoscere molto bene la realtà di Treboo. Informandomi
grazie alla tua piccola relazione e al commento che mi ha preceduta, ho intuito che oltre a fornire
agli utenti i vari servizi analoghi a quelli di altri social media, Treboo da la possibilità ai potenziali
turisti di risparmiare notevolmente sul loro viaggio. La presenza di una Waiting List probabilmente
non accelera il processo d'acquisto, poiché non si ha un riscontro immediato come in un'agenzia di
viaggio, ma se lo scopo è quello di usufruire di vantaggi economici, l'utente, a mio parere, aspetterà
più che volentieri!
LINK: http://www.thinktag.it/it/resources/il-turismo-20-la-nuova-frontiera-deisoc?show_comment=94696
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TESTO:
La tua risorsa ha dei contenuti molto interessanti. Il fenomeno denominato "gamification",
affrontato dal professore Paini in aula, è diventato poi parte integrante del nostro corso: abbiamo
notato che il gioco e l'insieme di aspetti ludici dietro un social network o una campagna
pubblicitaria, sono funzionali al loro successo e al loro mantenimento. Emblematico è l'esempio di
Foursquare: l'utente spesso non se ne rende conto, ma divertendosi effettuando tanti check-in in
uno stesso luogo per raggiungere la mayorship, rubandola ad un amico, o per conquistare un
determinato badge, contribuisce alla creazione di aspetti da analizzare per migliorare la customer
care e, di conseguenza, rende le fasi del processo d'acquisto più facilmente individuabili.
Ogni azienda, al giorno d'oggi, dovrebbe essere nelle condizioni di utilizzare al meglio questi nuovi
mezzi di comunicazione per la promozione del proprio prodotto o servizio.
LINK: http://www.thinktag.it/it/resources/gamification-il-marketing-conl%E2%80%99emozio?show_comment=94741
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TESTO:
Quando ho visto la tua risorsa, ho subito ripensato a qualche scena del film.
Quasi tutta la storia si svolge a Milano e ritengo che il regista sia riuscito a pieno a cogliere le
bellezze della città: molte delle passeggiate e numerosi dialoghi dei protagonisti avvengono in
piazze e vie storiche e facilmente riconoscibili, invogliando lo spettatore, che ancora non conosce
bene Milano, a visitarla e a viverla.
Trovo ingegnoso da parte tua aggiungere questo contributo al tuo percorso: sarà molto utile per un
potenziale turista vedere come la città si presta a essere descritta non solo sulle guide turistiche,
ma anche a livello cinematografico.
LINK: http://www.thinktag.it/it/resources/chiedimi-se-sono-felice-film?show_comment=94752
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TESTO:
Ciao Francesca, la tua risorsa tocca i punti principali di questo innovativo social network e l'ho
trovata interessante ed esaustiva. L'ho connessa ad un mio lavoro su un'accattivante campagna
ideata da Pinterest con la collaborazione di FirstChoice, in cui spiego un tentativo di applicazione
vera e propria tra 2 social media (Pinterest, appunto, e Twitter) e l'esteso mondo del travel 2.0. E'
incredibile come sempre più spesso le aziende e le destinazioni turistiche si stiano rendendo conto
dell'importanza di apparire nei mercati conversazionali: il diretto contatto con l'utente finale sta
portando all'industria commerciale e turistica un forte apporto dal punto di vista dei servizi di
customer care e customer experience.
LINK: http://www.thinktag.it/it/resources/pinterest--6?show_comment=94788
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TESTO:
Carlotta Cottone – matricola 739619
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Ciao Erica, ho connesso questa tua risorsa ad un'altra che ho creato qualche settimana fa con un
link ad un interessante video-diario di viaggio di 2 ragazzi in India e Nepal. Dagli un'occhiata, è
incredibilmente ben fatto e rispecchia a pieno il concetto di storytelling che hai esposto in questa
breve relazione. Ritengo che lo sviluppo della promozione turistica debba andare in questa
direzione: narrare l'esperienza di un viaggio, come dici tu, costituisce una comunicazione efficace
ed in grado di emozionare il potenziale compratore e lo attrae facendo leva su un suo
coinvolgimento personale all'interno di un racconto, elemento estremamente importante per far sì
che l'utente/turista si ricordi più a lungo di ciò che ha acquistato o vissuto. Ciò è dimostrato anche
dal rilevante successo di Travelblog e siti come Turisti per Caso.
LINK: http://www.thinktag.it/it/resources/storytelling--11?show_comment=94821
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TESTO:
Ciao Alice, hai fatto veramente un ottimo lavoro, si vede che è frutto di un'attenta analisi delle fonti
che hai citato. Ho l’impressione che questo argomento ti abbia notevolmente appassionato ed in
effetti questo meccanismo di acquisto fans sui social network è interessante e a tratti inquietante:
avevo già avuto qualche dubbio sugli aumenti di visualizzazioni su Youtube qualche tempo fa ma
non credevo che esistessero dei siti che permettono ai gestori di pagine e profili su Facebook o
Twitter di comprare "mi piace" o "followers".
Spesso si è parlato di schiavitù dalla popolarità e questo fenomeno sui social network è amplificato:
anche i singoli utenti, nel loro piccolo, fanno in modo di avere un' audience sempre più ampia e
vedere molti apprezzamenti sotto un proprio aggiornamento di stato spesso è gratificante.
Ma sono d'accordo con te quando, con la citazione di G. De Chirico, sottolinei la netta differenza tra
popolarità e quantità dei contenuti.
LINK: http://www.thinktag.it/it/resources/acquisto-di-fan-su-facebook?show_comment=95066
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TESTO:
Trovo interessanti le tue considerazioni sull'analisi di questo opuscolo anti-scippo.
Non ritengo opportuno nascondere ai viaggiatori i rischi di fare una vacanza in un territorio con un
alto tasso di criminalità, come può essere la città di Bari, ma trovo che, come hai detto tu, questo
esempio di comunicazione turistica sia pessimo.
E' giusto avvertire i turisti dei possibili rischi di scippo, ma d'altro canto, sarebbe più importante
potenziare la sicurezza pubblica, piuttosto che diffondere informazioni in grado di allontanare i
viaggiatori più sensibili, che, spaventati da un'immagine negativa della destinazione, perderebbero
l'entusiasmo e l'atmosfera di relax che un viaggio merita.
LINK: http://www.thinktag.it/it/resources/opuscolo-antiscippo-puglia?show_comment=95079
LINK DELL’ELABORATO FINALE – PERCORSO TAG.ITALIA.IT
“OGLIASTRA: UNA GIORNATA TRA LE SPIAGGE PIU’ BELLE D’EUROPA E GLI OVILI
DEL GOLGO”
CONSIDERAZIONE CONCLUSIVE
Nel complesso ho molto apprezzato lo svolgimento del corso, credo che la maggiorparte dei
contenuti mi torneranno utili nel mondo del lavoro. Il progetto di rinnovo di Italia.it mi ha
particolarmente coinvolta e ritengo di aver acquisito in maniera corretta i concetti di social media
strategy applicati al turismo.
Carlotta Cottone – matricola 739619
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relazione finale del corso di turismatica 2012