Programma
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SERVIZI DI RIABILITAZIONE E
PREVENZIONE DELLE DROGHE
METODO E RISULTATI
© 2010 Narconon International Tutti i diritti riservati. Narconon il logo Narconon sono marchi registrati e di servizio
appartenenti alla Association for Better Living and Education International e vengono usati con il suo permesso.
MESSAGGIO DEL PRESIDENTE
Droga e alcol sono problemi infernali. Degradano la persona, distruggono la famiglia e
corrompono la società. Nessuno di noi è libero dai loro effetti e molti di noi hanno visto
qualcuno abusarne. Uno dei nostri cari, forse.
Oggi, ad essere maggiormente minacciati dai mercati delle sostanze tossiche, sono i più
giovani. Negli ultimi dieci anni, ad esempio, il consumo di droghe ed alcol tra i minori è aumentato
di oltre l’ottanta per cento ed è quindi alle bambine ed ai bambini che va dedicata la maggiore
attenzione, tramite interventi di prevenzione accurati ed efficaci, per salvaguardarne la salute,
la libertà di scelta ed i sogni. Nella storia della prevenzione efficace, il programma Narconon ha
effettuato migliaia d’interventi dicendo la verità su droghe ed alcol a milioni di giovani.
Nella storia della riabilitazione dalle tossicodipendenze, il punto cruciale della battaglia è
sempre stato quello di cercare di aiutare il tossicodipendente a liberarsi dalla sua schiavitù e da
quasi mezzo secolo il programma Narconon ha successo proprio su questo punto, senza usare
alcun farmaco sostitutivo, ma tramite l’educazione soltanto. Nel 1966, un detenuto di nome
William Benitez lesse un libro di L.Ron Hubbard nella biblioteca del carcere federale di Florence,
in Arizona ed in quelle pagine scorse una via d’uscita. Così ebbe inizio il programma Narconon,
più di quarant’anni or sono. Oggi Narconon è un nome familiare in tutto il mondo, da Taiwan a
Los Angeles, passando per la nostra Europa.
Giunto in Italia nel 1981, grazie alla dedizione di pochi volontari, a tutt’oggi nel nostro
paese il programma Narconon ha contribuito a salvare la vita di migliaia di giovani che oggi
hanno una famiglia, un lavoro, una posizione dignitosa e costruttiva nel proprio ambito sociale.
Alcuni di loro hanno deciso di dedicare la propria esistenza ad aiutare, in spirito di fratellanza,
chi ancora sta soffrendo e di portare nuove speranze e risultati concreti nei paesi vicini: nel
bacino del Mediterraneo, nella penisola Balcanica, in Medio Oriente ed in Nord Africa.
Il metodo e i risultati del programma Narconon spero suscitino il Suo interesse e La invito
personalmente a visitare uno dei nostri centri per parlare con uno studente, un familiare o
magari con un Giudice di Sorveglianza che segue un giovane affidato al centro, con uno dei
medici dei centri Narconon o con un insegnante i cui allievi hanno ricevuto un seminario o
una conferenza d’informazione per la prevenzione . Se desidera maggiori informazioni o risposte
a domande che questa pubblicazione potrebbe avere suggerito, sono a Sua disposizione.
Grazie per l’attenzione che ci sta dedicando.
Ugo Ferrando
Presidente del programma Narconon per il Sud Europa e il Mediterraneo
1
IL PROGRAMMA NARCONON DIMOSTRA
L’EFFICACIA DEL MODELLO DRUG FREE DI
EDUCAZIONE E RIABILITAZIONE SOCIALE
Il programma Narconon non utilizza droghe o farmaci per risolvere
il problema della dipendenza da droghe o alcol.
Un'istruzione efficace dev’essere una componente fondamentale del
processo di riabilitazione per ottenere un recupero stabile e consentire a chi ha abusato di droghe o alcol di vivere un'esistenza etica e
produttiva.
Funzionalità è la parola d'ordine. La chiave, nello sviluppo del programma Narconon, è sempre stata l'applicazione di ciò che ha fornito risultati non di ciò che è in voga o di ciò che è politicamente corretto.
La domanda che ci siamo posti fin dall'inizio della nostra attività e
che continuiamo a ripeterci oggi è: "stiamo effettivamente restituendo
alla società ex dipendenti da droghe o alcol come individui etici, produttivi
e liberi da qualsiasi dipendenza da sostanze tossiche?"
2
I MATERIALI E LA METODOLOGIA DEL
PROGRAMMA NARCONON CONSENTONO
A CHI LO HA COMPLETATO DI REALIZZARE
UN'ESISTENZA ETICA, PRODUTTIVA
E LIBERA DALLE DIPENDENZE
Premessa fondamentale del programma Narconon, conosciuta e utilizzata sia
dagli operatori e sia da chi lo frequenta, è che la completa riabilitazione è
possibile. Questo risultato non viene raggiunto senza sforzo, ma con il proprio impegno, l’aiuto dello staff del centro Narconon ed il sostegno di familiari ed amici.
Chi segue il programma Narconon sa di poter conquistare una vita libera dalla droga solo se utilizza tutta la conoscenza e tutte le abilità apprese nel corso
del programma. Non ci sono scorciatoie. Ci sono armonia e disciplina.
La tossicodipendenza può essere eliminata. Le nostre statistiche mostrano che
la maggior parte di chi ha completato il programma Narconon ha raggiunto
questo obiettivo di libertà, mentre ogni centro lavora costantemente per migliorare ulteriormente la sua percentuale di successi.
Sono Raffaele e la mia storia inizia per divertimento, un giorno d'estate, con un amico che mi
propone una sniffata di eroina. Accetto. Da qui inizia la mia vita con le droghe e con il loro
mondo... credo che possiate immaginarla. Voglio soffermarmi sulla mia voglia di uscirne.
Il 28 agosto 2000 decisi che volevo smettere; non riuscivo più a vivere.
Conoscevo il programma Narconon
e alcune persone che l'avevano
completato. Mi dicevo - se ci sono
riusciti loro, posso farcela
anche io. Voglio provare...
Andai al centro Narconon Albatros
dove feci il programma con tante
difficoltà, ma ora anche io posso
dire di avercela fatta.
Sono passati sette anni dal
programma e sono cambiate tante
cose: ho una moglie e due bambini
meravigliosi, un lavoro, una vita
libera dalle droghee sono felice.
Affronto i problemi, le
difficoltà e sono io a farlo, non la
droga. Sono responsabile della vita
dei miei figli e questo per me era
una cosa impensabile...io che bado
ad altre persone, io che stringo
rapporti interpersonali sul lavoro e
nella vita con altri, io che riesco a
vivere con gli altri. Questa è la
vita. Vedo il mio passato come un
esperienza. Non lo rimpiango.
È il mio passato.
Grazie Narconon
Raffaele Esposito
Graduato Narconon, 2000
Storia scritta il 18 giugno 2008
I CENTRI NARCONON SONO ASSOCIAZIONI DI UTILITÀ SOCIALE SENZA SCOPO DI
LUCRO CHE USANO I METODI DI PREVENZIONE E RIABILITAZIONE DALLA DROGA
SVILUPPATI DA L. RON HUBBARD
Il programma Narconon è stato fondato nel 1966 da William Benitez, a quel
tempo detenuto nel carcere federale di
Phoenix, negli Stati Uniti. Nel 1971,
Benitez fu tra i firmatari dei documenti che istituivano il Narconon come associazione di utilità sociale senza scopo di lucro. Anche se oggi ha un nuovo consiglio di amministrazione ed
una nuova sede, il Narconon International è lo stesso di allora. Il Narconon
International concede licenze d'uso ai
centri Narconon e ad altre organizzazioni che intendono svolgere il programma o parti di esso. Tali licenze includono un accordo per salvaguardare
l'integrità del programma, secondo gli
standard del Narconon.
William Benitez
“Dimostrai alla direzione del carcere che ogni individuo, libero o
detenuto che fosse, poteva trarre benefici dal programma Narconon
poiché aiutava l’individuo ad incrementare le proprie abilità.
Li convinsi ed il programma sperimentale andò a gonfie vele. Dopo
sei mesi, mi chiesero addirittura di dare inizio ad un altro programma nel carcere minorile adiacente il nostro.”
Il programma Narconon per la riabilitazione dalle tossico dipendenze utilizza
tecniche sviluppate dal filosofo L. Ron
Hubbard che prese a cuore gli scopi ed il
successo del programma e contribuì per
oltre vent'anni al suo sviluppo tramite
scoperte essenziali e la loro applicazione.
L. Ron Hubbard è uno degli autori
più popolari e più letti di tutti i tempi. La ragione di tale notorietà sta
principalmente nel fatto che le sue
opere esprimono una conoscenza diretta della natura umana, conoscenza
acquisita grazie ad un'esistenza vissuta non ai margini della vita, bensì a
contatto con persone di ogni estrazione sociale.
L. Ron Hubbard
Uno dei soggetti a cui egli dedicò una particolare attenzione nelle sue
opere fu la riabilitazione dei tossicodipendenti, durante il boom del consumo di droga scoppiato tra gli anni '60 e '70. Le sue ricerche dimostrarono che le droghe apportano gravi danni non solo a livello fisico, ma
anche sul piano dell'apprendimento, sul piano attitudinale e sulla personalità e, ben più importante, rendono schiavo l'individuo, condannandolo ad una vita di prigionia.
Ron Hubbard condusse ampi studi nel campo delle vitamine, dei minerali e della nutrizione, approdando a scoperte grazie alle quali i tossicodipendenti possono smettere di assumere droghe senza subire i dolorosi
sintomi che di solito accompagnano la crisi di astinenza e senza l'uso di
psicofarmaci alternativi. Sviluppò anche tecniche pratiche che trattano
gli effetti delle droghe sulla mente ed aiutano la persona a riprendere
normalmente le sue attività contribuendo attivamente alla famiglia, al
lavoro ed alla società intera.
IL PROGRAMMA NARCONON È EFFICACE
IN DIVERSI CONTESTI: IN CARCERE,
NEGLI ISTITUTI DI CORREZIONE
PER MINORI, IN ALTRI CENTRI
DI RIABILITAZIONE E NEI
SUOI STESSI CENTRI
Un programma rivolto a chi abusa di droga dovrebbe poter essere
ospitato presso una comunità, ad esempio, oppure presso una struttura ospedaliera, in un carcere o altrove. Un programma efficace
dovrebbe potersi adattare a diverse collocazioni. Il Narconon fornisce servizi sia in centri residenziali che non residenziali, sia presso
istituti di pena e strutture di correzione minorile. Il programma
Narconon (o parte di esso) può essere incorporato, previa licenza
del Narconon International, in altri contesti di prevenzione, riabilitazione o correzione. A seconda delle diverse esigenze o circostanze,
i centri Narconon sono in grado sia di formare il personale di altre
organizzazioni, sia di fornire personale già formato.
“Il programma Narconon ha portato
a quella riduzione della recidività
che il tribunale aveva sperato di ottenere. Da qualsiasi punto di vista
lo si guardi, da quello dello stato a
quello della vittima, della società in
generale o del minore stesso, la riabilitazione offre maggiori vantaggi a
lungo termine di quanti non ne offra
la pena da sola, a costi inferiori.”
Kimbal Bird, Capo Ufficio per la Libertà Provvisoria, Tribunale di South State, Provo Utah - Stati Uniti
LA RICERCA EVIDENZIA CHE IL
PROGRAMMA NARCONON RIDUCE
LA RECIDIVITÁ CRIMINALE E
LE RICADUTE NELLA DROGA
E NELL’ALCOL
PERCENTUALE DI RECIDIVITÀ TRA I DETENUTI RIMESSI IN
LIBERTÀ DOPO AVER PARTECIPATO AL PROGRAMMA
“SECONDA POSSIBILITÀ”
SOMMARIO DEI RISULTATI
Totale dei detenuti rimessi in libertà dopo aver
partecipato al Programma Seconda Possibilità
Totale dei detenuti recidivi (giugno 2000/agosto 2001)
1682
36
Totale dei detenuti recidivi (ottobre 1995 /agosto 2001)
160
Percentuale di recidività
9,51%
Questo studio si proponeva di determinare i risultati del Programma Seconda Possibilità
nel sistema carcerario della regione Baja California (Messico). È risultato evidente che il
programma ha funzionato e si è tradotto in un effetto positivo per il tossicomane-criminale, prima all’interno del carcere e poi all’esterno, dove si è ricongiunto con la famiglia. È
interessante notare inoltre che il programma ha contribuito a migliorare la gestione interna
dei detenuti impegnandoli in attività positive che li mantenevano calmi.
I risultati indicano che il 90,49% dei fruitori del programma si sono reintegrati nella società
in modo produttivo e non si sono più dedicati alla criminalità e alla tossicodipendenza.
Sono stati presi come base gli studi sull’argomento compiuti dal Consiglio Civico di Pubblica Sicurezza, citati nella ricerca, secondo i quali la tossicodipendenza è strettamente correlata con la delinquenza e la recidività. È chiaro inoltre che i benefici di questo programma si traducono in un notevole vantaggio economico per lo Stato: infatti, se prendiamo
come base il summenzionato studio diagnostico, che indica un costo compreso tra i 150 e i
200.000 pesos per ogni persona sottoposta a un procedimento penale, possiamo calcolare
un costo medio di 175.000 pesos per ogni persona processata più altri 20.000 l’anno per
ogni detenuto.
UNA FASE SPECIFICA DEL PROGRAMMA
NARCONON RIDUCE EFFICACEMENTE I
RESIDUI TOSSICI DELLE DROGHE NEI
TESSUTI MIGLIORANDO LA STABILITÀ
DEI RISULTATI
Nel 1977, L. Ron Hubbard avanzò l'ipotesi che scorie di LSD potessero depositarsi
nei tessuti umani e quindi avere nuovamente effetto su un individuo. Estese quindi
questa ipotesi anche ad altre droghe e composti chimici. Meno di un anno dopo,
sviluppò una serie di procedure esatte che consentivano di mobilitare questi residui
dai tessuti adiposi e quindi di espellerli dall'organismo senza rischi. Queste ipotesi
parvero piuttosto radicali ai tempi in cui furono avanzate, ma nel corso degli anni
‘80 e ‘90 diverse pubblicazioni scientifiche iniziarono a documentare l'efficacia e la
sicurezza del programma di disintossicazione sviluppato da Hubbard. Gruppi quali l'Associazione Americana della Salute Pubblica, l'Ente per la Ricerca sul Cancro
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, la Società per la Salute nel Lavoro e nell'Ambiente, fino all'Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma, in Svezia, hanno
fornito resoconti favorevoli nelle loro pubblicazioni ufficiali.
Oggi è un fatto comunemente
accettato che residui di sostanze chimiche e droghe si
depositino nei tessuti corporei, specialmente in quelli
adiposi. Tuttavia esiste una
sola procedura per eliminare
i residui chimici depositati
nell'organismo che sia stata
sviluppata, applicata su vasta
scala, studiata e di cui esistano numerose relazioni nella letteratura scientifica. Questa procedura è il regime di disintossicazione sviluppato da L. Ron Hubbard. Chi
segue il programma Narconon è in grado di ripulire il proprio organismo dai residui di droghe e quindi di ridurre il desiderio impellente di droga generato da questi residui. Questo è un gradino essenziale e significativo nel progresso verso
un'esistenza libera dalla droga.
I CENTRI NARCONON SONO UN NETWORK
INTERNAZIONALE CHE GODE DEL
SOSTEGNO DI MOLTI GOVERNI
Narconon è un network di oltre 70 centri di riabilitazione e prevenzione che operano in 30 diversi paesi in tutto il mondo.
Il centro residenziale più vecchio degli Stati Uniti (1972) è situato
nei pressi di Los Angeles. Il centro europeo più vecchio (1974) è a
Stoccolma, in Svezia. In Italia, il primo centro Narconon è stato
aperto nel 1981 a Ronago (LC).
I Centri Narconon operano in diversi contesti sociali e mantengono
ovunque buone relazioni con le autorità locali.
I CENTRI NARCONON FORNISCONO
PROGRAMMI DI INFORMAZIONE E DI
PREVENZIONE EFFICACI CHE HANNO
AIUTATO NELLE LORO SCELTE OLTRE
MEZZO MILIONE DI GIOVANI
Le conferenze d'informazione per la prevenzione sono parte integrante del
programma Narconon e tendono a risvegliare nei giovani la coscienza critica
riguardo all'uso di alcol e droga, fornendo loro informazioni sufficienti a
comprenderne le dinamiche ed i rischi connessi. Migliaia di indagini condotte
presso scolari, studenti, i loro genitori e gli insegnanti confermano l’efficacia
di questo tipo di educazione.
Soltanto in Italia, dal 1986 ad oggi, gli operatori ed i volontari Narconon hanno tenuto conferenze e seminari d’informazione per la prevenzione delle tossicodipendenze a oltre mezzo milione di giovani e distribuito gratuitamente
milioni di pubblicazioni informative presso scuole, caserme, oratori e luoghi
di aggregazione giovanile.
Oggi, un adolescente su quattro usa
abitualmente alcol o droghe per divertirsi
Una leggerezza che metterà a repentaglio
il futuro della sua salute, del suo
rendimento scolastico e professionale, i
sui valori familiari e sociali, i suoi sogni e
le sue aspirazioni: la sua vita, insomma.
Per contrastare il fenomeno dilagante
delle dipendenze tra i minori in Italia, da
oltre vent’anni il programma Narconon
offre ai ragazzi, ai loro genitori e agli
insegnanti un efficace programma di
prevenzione basato sull’informazione.
Conferenze e seminari nelle scuole,
distribuzione gratuita di opuscoli, visite ai
centri Narconon per la riabilitazione dalle
tossicodipendenze, interventi efficaci nei
luoghi d’elezione dell’aggregazione
giovanile. I ragazzi che partecipano al
programma Narconon per la prevenzione
delle dipendenze hanno gli strumenti
necessari per difendere la loro vita da
droghe e alcol. E li usano.
“Percorsi di legalità” è un seminario che il Narconon tiene
presso le strutture scolastiche medie inferiori e superiori. Il
seminario intende coinvolgere vari soggetti che
rappresentano gli interlocutori attuali e potenziali delle
giovani generazioni: gli enti locali, il sistema
dell’associazionismo, le forze dell’ordine, gli addetti del
mondo scolastico e culturale, gli operatori
dell’amministrazione giudiziaria minorile - soggetti presenti
sul territorio in maniera attiva e con ruoli diversi che vanno
dall’educazione, alla prevenzione ed alla lotta del fenomeno
criminale. Il progetto prevede la presenza nell’ambito dei
seminari previsti di esperti qualificati, finalizzati a informare
su specifiche situazioni di illecito, rivolte agli studenti delle
scuole medie inferiori e superiori, per sensibilizzare i
soggetti coinvolti e sostenere le attività di prevenzione.
®
Genitori ed insegnanti hanno un ruolo
importante, quando i ragazzi sono messi di
fronte alla scelta di prendere droghe o
meno. A casa ed a scuola i giovani iniziano
a conoscere se stessi e la vita: è qui che
hanno la possibilità di sviluppare valori
positivi ed il senso del proprio benessere.
Per genitori ed insegnanti, la droga è un discorso non sempre facile da affrontare con i
ragazzi e lo scopo di questi opuscoli è mettere a disposizione dei responsabili
dell’educazione delle donne e degli uomini di domani, per il loro bene, un po’
dell’esperienza acquisita negli oltre quarant’anni di attività del programma Narconon.
I seminari di prevenzione all’uso di
sostanze stupefacenti rispondono in
modo chiaro e semplice a domande quali:
•Cosa sono le droghe?
•Perché una persona fa uso di droghe?
•Cos’è la dipendenza?
•Come le droghe interagiscono con la
mente?
La conferenza è un ausilio didattico ideale
per insegnanti e genitori che desiderino
affrontare il problema della droga con i
ragazzi, prima che sia troppo tardi.
Cosa dicono i ragazzi
“Io ho imparato moltissime cose da questa lezione. Mi può servire per saper riconoscere le
sostanze buone e quelle cattive. Vorrei ringraziare tutti per questa importante lezione.”
“Grazie per quello che ci avete insegnato. Ci penserò due volte prima di fumare o
comunque fare uso di droghe.”
“Grazie a questa lezione ho capito molto di più di quello che già sapevo sulla droga e alcol
ed ho deciso che non proverò mai! Le trovo inutili e prive di senso, cercherò di stare
attenta. Grazie molte per le spiegazioni!”
“Terrò in mente le informazioni che ho ricevuto. Sono state molto utili anche perché, in
famiglia, ci sono stati dei problemi con le droghe. Ora ho capito molto bene cosa sono ed
è stato molto utile capire delle cose sulle quali avevo dei dubbi.”
“Questo incontro mi è servito molto per apprendere cose di cui ero all’oscuro.
Non pensavo che delle droghe, anche leggere (spinello) potessero essere solo l’inizio di un
tunnel buio. Questa lezione mi ha fatto ragionare molto.”
“Ho imparato che le droghe sono molto nocive per il corpo ma soprattutto per la mente.
Che quando inizi sembra tutto bello. In realtà i problemi che spingono i ragazzi ad iniziare
a farne uso con il passare del tempo si ingigantiscono e diventano insostenibili.”
“Questo pomeriggio ho imparato veramente tanto sulla droga e che non vi è differenza tra
droga leggera e pesante. Ho capito perché uno si può drogare e tutte le cose belle della
vita che la droga ti toglie.”
“Mi è piaciuto il fatto che si è parlato in modo differente, rispetto alle solite lezioni.
In modo diretto ed esplicito che mi ha fatto veramente comprendere cos'è la droga, senza
mezzi termini.”
“È stato molto interessante sapere quali sono gli effetti della droga e come funziona
sull'uomo. Ho cambiato idea su molte cose.”
“È stato bello avere risposte a domande che non avevo mai fatto a nessuno.”
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IL PROGRAMMA
UNA P R ES ENTA ZI O NE
Il termine “Narconon” viene usato sia per riferirsi al programma e sia al network formato
dai centri Narconon presenti in tutto il mondo. Ogni singolo centro è comunque un ente
senza fini di lucro, gestito da proprio consiglio di amministrazione e dal proprio personale,
in modo autonomo.
I centri Narconon vengono autorizzati a utilizzare il programma da Narconon International,
l’ente che supervede la gestione tecnica del programma. Il Narconon International guida
ed assiste i centri Narconon per sostenere la loro opera di riabilitazione e prevenzione. Il
personale del Narconon International ispeziona periodicamente la qualità tecnica e
amministrativa di ciascun centro, ovunque nel mondo, garantendo qualsiasi suggerimento
necessario a migliorare le funzioni operative. Inoltre, in diversi paesi, il Narconon coopera
con varie istituzioni governative e in ogni parte del mondo fornisce conferenze e
pubblicazioni gratuite di informazione per la prevenzione di dipendenza.
Le fasi del programma Narconon, descritte in sequenza nel capitolo successivo, sono
assolutamente “drug free”. Non utilizzano altre droghe, psicofarmaci o altri farmaci per
risolvere i problemi generati dalla droga. Il metodo Narconon utilizza invece la nutrizione,
l’integrazione alimentare e lo studio come componenti essenziali. Il programma Narconon,
quindi, non è un programma terapeutico (medico o psichico), ma un programma didattico
di riabilitazione sociale.
Chiunque inizia il programma, deve comunque sottoporsi a una visita medica che attesti
l’idoneità fisica a seguirlo e ne autorizza lo svolgimento. Nel corso del programma,
vengono effettuate visite mediche periodiche, a seconda delle necessità individuali.
Comunque, chi frequenta il programma non è classificato come “paziente”, ma come uno
studente che apprende a riguadagnare il controllo della propria esistenza. Questa
dimostrazione è importante. Uno studente che frequenta il programma Narconon non è lì
per guarire da una “malattia”, ma per apprendere qualcosa che ancora non conosce. Le
incapacità generate dall’uso di droga verranno risolte tramite l’apprendimento di nuove
abilità e capacità da usare nella vita, per la vita. Gli operatori dei centri Narconon
preparano al reinserimento sociale i giovani in procinto di concludere il programma.
Questo consentirà loro di ricominciare la loro vita con nuovi punti di vista e nuovi obiettivi.
Il programma Narconon, una volta completato con successo, produce individui
autosufficienti, etici, e in grado di condurre la propria vita libera da qualsiasi forma di
dipendenza da sostanze.
Chi ha completato il programma Narconon non deve, in seguito, frequentare per mesi
incontri settimanali con lo psicologo o l’assistente sociale, né si considera convalescente.
Uno studente che ha completato il programma Narconon è riabilitato: ha conquistato e
raggiunto un nuovo orientamento nella vita. La premessa su cui si basa il modello del
programma è che l’ ex tossicodipendente può effettivamente costruire una nuova vita.
Questo obiettivo è perseguito (e raggiunto quotidianamente) sia nelle strutture semi
residenziali, sia in quelle residenziali o persino in carcere. Chi ha completato il programma
Narconon con successo, continuando a utilizzare nella propria vita gli strumenti per l’
esistenza che ha imparato ad usare, può condurre una vita molto ricca di soddisfazioni.
Questa non è un’affermazione teorica, ma la realtà testimoniata da delle migliaia di uomini
e di donne che lo hanno completato in questi ultimi trent’anni e sulla cui efficacia possono
testimoniare. Se chi ha completato il programma Narconon si trova in serie difficoltà,
ritorna al centro dove trova, puntualmente, una specifica sezione del programma che non
aveva compreso completamente e che non è quindi stato in grado di utilizzare per far
fronte alle difficoltà della vita di tutti i giorni. Comunque, la maggior parte di chi completa
il programma Narconon riesce a farcela una volta per tutte.
La durata del programma Narconon varia da quattro a sei mesi. Qualcuno potrebbe
considerarlo un periodo di “comunità terapeutica”, ma è più corretto parlare di “ritorno a
scuola”, dove chi frequenta il programma ha l’ opportunità di acquisire (e questa volta
davvero) gli strumenti didattici per la vita.
ORIGINI DEL PROGRAMMA NARCONON
Il 2 Agosto 1956, William Benitez, un detenuto nella Prigione dello Stato di Arizona, prese
il suo calendario dal muro e scrisse sulla data: “Decisione di creare la Fondazione
Narcotici”. Segnò con il circolo anche la data del 18 dello stesso mese: l’ obiettivo di
chiedere all’ufficiale del carcere il permesso di creare un programma di riabilitazione dalle
droghe all’interno della prigione. L’ufficiale negò il permesso per sei mesi.
Benitez chiese di cominciare il programma con altri 20 detenuti che avevano fatto uso di
droghe: il direttore del carcere rifiutava il permesso perchè convinto che tutte queste
persone, assieme, potevano causare problemi alla sicurezza (questi tipi di programmi
erano rari, a quel tempo). I responsabili del carcere non potevano immaginarsi che la
richiesta fatta da un tossicodipendente abituale e da detenuti recidivi, sarebbe sfociata
nel programma di riabilitazione dalle droghe di maggior successo a livello nazionale.
Benitez persistette con la sua idea ed alla fine riuscì a convincere i responsabili che il
programma di riabilitazione da droghe era necessario e che non avrebbe creato problemi
alla vita carceraria, ma avrebbe invece
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creato più sicurezza e ordine. Dopo aver
ricevuto l’ autorizzazione Benitez fondò il
NARCONON (NARCOtics - NONe,
Nessuna droga) il 19 Febbraio 1966. Il
programma Narconon, che ha avuto
origine in un carcere dell’ Arizona, oggi si
svolge in centri residenziali di molti stati e
paesi come Danimarca, Italia, Olanda,
Ge rma nia, Francia, Svezia, Spa gn a ,
Canada, Russia, Ucraina, Kaziakhistan,
Messico, Colombia, Svizzera, Nuova
Zelanda, Inghilterra, Australia, Taiwan,
Argentina, Brasile, Stati Uniti d’ America.
William Benitez, racconta così la sua storia e gli inizi del Narconon.
“Ho cominciato a fare uso di marijuana nel 1947, quando avevo tredici anni. Quindi ho
incominciato ad iniettarmi oppio e altri tipi di droghe dall’età di quindici anni. Cominciai ad
avere problemi e fui arrestato per vari crimini; Così decisi di arruolarmi nella Marina così
da riuscire a smettere con le droghe. Durante il conflitto con la Corea, fui arrestato per
possesso di droga, finii alla Corte Marziale militare e fui congedato come indesiderabile.
Negli anni seguenti cercai in tutti i modi di stare lontano dalle droghe. Qualche volta
riuscivo a stare pulito per corti periodi, poi ricascavo e ricominciavo a fare uso di droghe.
Ho portato “la scimmia” sulle mie spalle per circa 18 anni e questo mi è costato 13 anni di
carcere. Oltre al carcere fatto durante la mia ferma in Marina, sono stato nel carcere
Federale e tre volte arrestato dalla corte in Arizona. Dopo il mio ultimo arresto fui
condannato per possesso di narcotici. Poiché ero già stato condannato come criminale
abituale, la corte chiese una pena da 15 anni di carcere all’ergastolo. Ricordo che
parlando con una delle guardie del tribunale, gli dissi che io stavo cercando di smettere,
che volevo smettere e che forse avrei creato un programma per smettere di fare uso di
droghe.
La sua risposta fu: “La miglior cosa da fare con gente come te, dopo la prima volta, è
portarvi dietro al palazzo e fare un favore a voi e a tutti gli altri facendovi smettere di vivere
questa vita misera”. Il mio avvocato mi consigliò di presentarmi al Giudice durante il
periodo di Natale, convinto che l’ aria di festa potesse influire positivamente sulla pena
richiesta. andai dal giudice e gli spiegai tutti i tentativi che avevo fatto per smettere di
usare droghe: di essermi arruolato in Marina, di essere stato in ospedale per cure
psichiatriche e terapia per diverse volte, di essere andato a vivere in piccoli paesi, così da
essere lontano dalla tentazione della droga e anche due matrimoni non mi avevano aiutato
a vincere la mia battaglia. Gli dissi anche che, a dispetto di tutti questi miei fallimenti, io
volevo riuscire a smettere di fare uso di droghe e che avrei trovato la soluzione al mio
problema anche se questa non era facile. Lui deve avermi creduto, perché mi condannò a
15 anni di carcere, anziché all’ergastolo. Prima di essere incarcerato, un amico mi diede
dei libri da leggere, così da essere occupato mentre ero nel blocco delle celle di
isolamento, prima di essere trasferito nelle celle comuni con gli altri detenuti.
Assieme ai materiali che mi diede, c’era un vecchio libro, “I Fondamenti del Pensiero”, di
L. Ron Hubbard. Avevo sentito parlare di questo scrittore, quando ero stato detenuto per
dieci anni nel carcere dello Stato di Arizona, ma non avevo mai letto suoi libri. Sono
sempre stato un avido lettore di libri che trattano le abilità umane. Questo piccolo libro, mi
impressionò più di tutti quelli che avevo letto. Lo lessi più volte e poi ordinai altri libri di
Hubbard e li studiai molto accuratamente durante gli anni della mia carcerazione, anche
durante la notte, nella mia cella. Trattava delle abilità dell’uomo e di come svilupparle. Ero
stupefatto da questi dati: non avevo mai avuto la possibilità di acquisire dati così
funzionali in tutti i libri che avevo studiato negli ultimi anni. Non sono una persona che
accetta immediatamente novità, altre idee o approcci. Se questi funzionano va bene,
altrimenti li buttavo dalla finestra. Ero stanco di fare esperimenti con nuove idee e
filosofie, molte idee, molte delle quali credito solo perché alcune “autorità” le avevano
scritte. Ciò che maggiormente mi impressionò nei materiali di Hubbard, fu che questi
erano concentrati non solo sull’identificazione delle abilità, ma anche sulla metodologia
(esercizi pratici) con cui si potevano sviluppare queste abilità. Realizzai che la dipendenza
alle droghe non era niente altro che una incapacità , il risultato di persone che smettevano
di usare le proprie abilità essenziali per una sopravvivenza costruttiva. Scoprii che se una
persona riabilita e applica la sue abilità innate, può perseverare nel raggiungere gli
obiettivi che si prefigge, confronta la propria vita, è responsabile e alza i suoi standard di
etica. Alla fine realizzai che dovevo sviluppare le mie abilità essenziali per uscire dai miei
problemi con la droga. Capii di essere sulla strada giusta; sapevo che dovevo far sì che
questa tecnologia fosse alla portata degli altri tossicodipendenti reclusi con me nel
carcere. Pensai ai tossicodipendenti che avevo conosciuto negli anni e la frase che era più
in voga: “Uno di questi giorni, io smetto...”. Avevo trovato il modo e mi preparavo a farlo
conoscere agli altri. Avevo preso una decisione tempo addietro e l’ avevo impressa sul mio
calendario, in cella. La tecnologia che avevo imparato era così efficace che ritrovai la
libertà da lungo tempo. Le sbarre della prigione diventavano solo barriere temporali.
Realizzai che la mia cella di 3 metri per 4 era quanto necessitava al mio posto di comando.
Sapevo che il Narconon avrebbe raggiunto una proporzione internazionale e su questo
avevo persino scritto un articolo, nel 1967, “Lo Scopo del Narconon”. Quando il
programma cominciò, si espanse molto velocemente all’interno del carcere. Cominciai a
ricevere richieste da persone che non erano tossicodipendenti, che volevano frequentare il
programma Narconon. Loro mi dicevano che erano rimasti così stupiti da quanto detto
dagli studenti del Narconon che erano molto interessati a frequentarlo. Chiesi il permesso
all’Amministrazione per includere anche i non tossicodipendenti nel programma.
All’inizio non ricevetti nessun permesso, in quanto mi fu risposto che i non
tossicodipendenti non necessitavano i servizi del Narconon e che avrebbero potuto creare
problemi al programma. Dimostrai ai responsabili del carcere che, ogni persona, detenuto
o libero cittadino, poteva trarre benefici dal Narconon perché questo aiutava l’individuo ad
incrementare le proprie abilità. Li convinsi e il programma andò molto bene. Dopo sei mesi
dall’inizio, mi fu chiesto di dare inizio a un altro programma per i minorenni che erano
detenuti nel carcere adiacente al nostro. Scrissi al signor Hubbard parlandogli del
Narconon. Lui e la sua organizzazione ci diedero supporto donandoci libri, nastri e
materiali dei corsi. Ricevemmo centinaia di lettere da parte di persone che ci
incoraggiavano per il lavoro che stavamo svolgendo a tossico dipendenti e criminali di
ricominciare a vivere una nuova vita”.
Dopo aver fondato il Narconon, William Benitez scoprì che la sua condanna era stata
eccessiva, rispetto a quanto prescritto dalla legge. Ritornato in tribunale, gli fu concessa
la libertà, tenendo conto dei 16 mesi già scontati a causa dell’errore giudiziario. Il
Narconon era stato aperto da alcuni mesi e a quel tempo Benitez sapeva che il
programma sarebbe crollato se lui lo lasciava in quel momento. Quindi fece una petizione
alla recente sentenza che lo liberava, chiedendo di poter rimanere in carcere per poter
pienamente completare il programma Narconon. La Corte gli concesse di poter stare in
carcere altri 6 mesi. William Benitez tornò in carcere e sviluppò il programma nella sua
incertezza. Come lui stesso ha detto: “Fu la migliore decisione della mia vita”. Il
programma Narconon fu immediatamente reso noto al pubblico, perché alcuni giornalisti
dell’ Arizona Daily Star ebbero il permesso di intervistare questo detenuto che aveva
chiesto di rimanere in carcere. Il giornale pubblicò due articoli su Narconon e nell’Agosto
1966. La Televisione TV Channel 10 News DELL’ Arizona intervistò Benitez e i membri del
Narconon nel carcere, riprendendo le loro azioni giornaliere. Benitez terminò la sua
condanna in carcere e fu liberato nell’Ottobre 1967. Quindi andò in California per aprire il
primo centro Narconon residenziale e rendere il programma accessibile ad altre persone.
L. Ron Hubbard e la sua organizzazione diedero supporto all’iniziativa che risultò in una
espansione mondiale.
Anni dopo, William Benitez tornò in Arizona e nel 1981 fu assunto come Funzionario delle
Udienze dal Direttore del Dipartimento di Correzione dal Dipartimento dell’Arizona Ellis Mc
Duogall, incarico che mantenne fino alla sua scomparsa, avvenuta il 3 Giugno 1999.
GLI SCOPI DEL PROGRAMMA
Dal 1966, lo scopo del programma Narconon di riabilitazione è quello di aiutare il
tossicodipendente a liberarsi stabilmente dalle droghe. Lo scopo del programma
Narconon di prevenzione è quello di educare efficacemente i giovani e gli adulti alla verità
su droghe, farmaci e alcol ed al loro effetto sulla mente e sul corpo, così che i giovani
arrivino alla maturità protetti dai pericoli di voler sperimentare sostanze tossiche e così
che gli adulti, responsabili delle strategie sulla droga, possano decidere una politica etica
e razionale per salvaguardare la società dall’abuso di sostanze tossiche.
Il primo intervento del Narconon, sia nella riabilitazione e sia nella prevenzione delle
droghe, parte dai suoi stessi centri e dimostra l’efficacia del suo modello educativo: la
metodologia didattica basata sulla tecnologia di L. Ron Hubbard che da quarant’anni
produce una quantità di persone stabilmente libere dalla droga, etiche e produttive.
A dispetto di false etichette per cui la tossicodipendenza sarebbe una malattia cronica da
trattare con farmaci, le migliaia di persone che hanno completato il programma Narconon
dimostrano la verità: che ci si può liberare stabilmente dalla schiavitù di droghe e alcol
senza farmaci e che ai bambini si può insegnare che sperimentare sostanze tossiche è
autodistruttivo e stupido e che quindi si può decidere di vivere senza farne uso.
LE FA SI DEL P R O G R A M M A
Ast in en z a senza fare uso di drogh e o f arm ac i
Alcune droghe come l’eroina, alcol, anfetamina, ecc. non
possono essere abbandonate senza avere forti dolori. Dopo
una visita e l’approvazione del medico stesso, il centro
Narconon segue lo studente con le procedure funzionali della
tecnologia durante la sua astinenza, 24 ore su 24. Sino
dall’inizio, nella cella della prigione di Stato dell’Arizona, il
Narconon ha aiutato migliaia di giovani a sconfiggere
l’astinenza da droghe, senza fare uso si sostanze alternative.
Comunque è vero anche che il programma ideato da William Benitez non aveva a che fare con il trauma
dell’astinenza. Quando questo si rese necessario, L. Ron Hubbard fece delle ricerche e sviluppò il metodo
per aiutare i tossicodipendenti a superare l’ostacolo dell’astinenza, senza l’uso di altre droghe. Nel 1973, il
Narconon adottò la procedura “Astinenza Libera da Droghe”, usando supplementi di vitamine e minerali,
con tecniche speciali per facilitare il superamento dei sintomi fisici e mentali dovuti all’abbandono di droghe
o alcol.
Corso dei TRs Rieducat i v i d e l Narc on on
I “TRs” (Training Routines) sono Esercizi di Addestramento. Questo corso comprende esercizi
ed altre pratiche che aiutano lo studente a migliorare le sue abilità di confrontare le situazioni
della vita, a comunicare e a risolvere i problemi usando la comunicazione
Il Programma di Disint os s i c azi on e p e r u n a Nu ov a V i t a
Nel 1978, il Narconon adottò la seconda vera e pionieristica innovazione di Ron Hubbard: il
Programma di Disintossicazione per una Nuova Vita. La procedura di disintossicazione tramite
un esatto regime di esercizi fisici, sauna e integratori alimentari, seguiti giornalmente dal medico
del centro, permette di eliminare i residui di droghe e di altre sostanza tossiche dai tessuti del
corpo.
Corso Narconon per Migliorare l’Apprendimento
Questo corso, insegna allo studente gli strumenti per studiare e migliorare le sue abilità di
applicare nei corsi successivi e nella vita i dati studiati.
Corso N a r c o n o n di Comu n i c azi on e e P e rc e zi on e
Questo corso perfeziona ulteriormente la capacità di comunicare dello studente permettendogli
di spostare l’ attenzione da se all’ambiente circostante, consentendogli quindi di avere
maggiore controllo della propria vita e dell’ambiente circostante.
Corso Narconon degli A l t i e Bas s i
Questo corso consente allo studente di individuare la persone antisociali presenti nel suo
ambiente e di occuparsene con efficacia per essere meno soggetto alla loro influenza negativa
che potrebbe spingerlo a ricadere nell’abuso di droga.
Corso Narconon di Integri t à e Val ori P e rs on al i
Con questo corso lo studente raggiunge una profonda comprensione dell’etica, dell’onestà, e
dell’integrità personale. Grazie a queste procedure, conquista la capacità di correggere il
proprio comportamento, quando è distruttivo. Lo studente fa un completo esame del suo
passato per quanto riguarda tutte le azioni nocive e distruttive che ha compiuto e ne prende
completa responsabilità.
Corso Narconon “La Via d e l l a F e l i c i t à”
Un corso di studio di condotta basato su codici morali non religiosi scritto da L. Ron Hubbard,
per aiutare le persone a migliorare la propria condotta nella vita. Una guida per una vita onesta e
felice.
Completamento del Prog ram m a Narc on on - P i an o d i Di m i s s i on i
Lavorando con un consulente del Narconon, ogni studente sviluppa un piano personale con
gradini specifici che gli permetteranno di reintegrarsi nella società, nel momento che lui completa il
programma. Questo include anche un continuo contatto con lo staff del centro Narconon. Questo
è il gradino di completamento del programma Narconon che produce un individuo produttivo,
etico e libero dalle droghe. Ogni gradino del programma Narconon produce vittorie significanti per
la persona; la combinazione di tutti i gradini del programma danno come risultato una persona
pienamente riabilitata. Oltre quarant’anni di esperienza hanno dimostrato questo fatto come una
verità. Il programma Narconon sta producendo risultati e lo ha dimostrato con le migliaia e migliaia
di persone che hanno smesso definitivamente di essere dipendenti dalle droghe.
Un graduato del programma Narconon è una persona che:
• ha completato il programma Narconon,
• sa di poter vivere la vita senza fare uso di droghe,
• ha migliorato la sua capacità di apprendimento,
• può accettare nuove idee su come migliorare la propria vita,
• ha acquisito completamente i fondamenti dell’etica e della morale
così da essere produttivo, poter contribuire nella società e non avere
più problemi con la giustizia,sa come risolvere i problemi della vita in
modo razionale, senza usare droghe.
Il Narconon si aspetta che ogni studente, non importa quale cattiva
esperienza di vita abbia avuto prima di intraprendere il programma,
raggiunga e viva una vita stabilmente libera dalle droghe, una vita
etica. Non esiste nel programma Narconon la considerazione di
“vittima”. Anche se la vita può non avere concesso delle possibilità
alla persona per poter vivere in modo decente, la strada per uscirne
è rendere la persona consapevole che è sua responsabilità risolvere
la condizione nella quale si trova. Il programma Narconon è stato
sviluppato proprio per aiutarlo a risolverla.
Dal 1966, migliaia di persone si sono salvate dalla
droga e dall’alcol grazie al programma NARCONON
La durata del programma
Narconon varia da quattro a sei
mesi. Qualcuno potrebbe
considerarlo un periodo di
“comunità”, ma è più corretto
parlare di “ritorno a scuola”, dove
chi frequenta il programma ha
l’opportunità di acquisire
(e questa volta davvero) gli
strumenti per la vita.
Chi ha completato il programma
Narconon con successo,
continua a utilizzare nella propria
vita gli strumenti che ha
imparato ad usare, così da
condurre una vita ricca di
soddisfazioni. Questa realtà è
testimoniata dalle migliaia di
uomini e di donne che lo hanno
completato in questi ultimi
quaranta anni.
Se chi ha completato il
programma si trova in difficoltà,
ritorna al centro dove trova,
puntualmente, una specifica
sezione del programma che non
aveva compreso completamente
e che non è quindi stato in grado
di utilizzare per far fronte alle
difficoltà della vita di tutti i giorni.
Comunque, la maggior parte di
chi completa il programma
Narconon riesce a farcela una
volta per tutte.
"Mi chiamo Stefano, ho ventiquattro anni e
sino ad un anno fa ero dipendente dalle
droghe. Ho cominciato a fare uso di droghe
“leggere” quando frequentavo le scuole
medie e a quindici anni ho provato con
l'eroina. All'inizio mi piaceva, ma col passare
del tempo diventavo sempre più confuso
riguardo a me stesso e alla vita fino a
ritrovarmi, un giorno, sbattuto fuori di casa
dai miei. Durante il periodo della mia
tossicodipendenza ho provato diverse
comunità, collezionando un fallimento dopo
l'altro. Poi la mia casa é diventata la stazione
ferroviaria e quindi il carcere. Un benedetto
giorno, un amico mi ha parlato del
programma Narconon. All'inizio non volevo
ascoltarlo, ma poi mi accorsi che ormai non
avevo vie d'uscita. Ho voluto provare! Nel
corso del programma ho riacquistato i veri
valori della vita e la voglia di scoprire cosa
vuol dire VIVERE. Ho riallacciato i rapporti
con i miei genitori, cosa che prima credevo
impossibile. Voglio dire grazie al programma
Narconon che mi ha aiutato a scoprire cosa
vuol dire vivere!"
“Prima di venire qui pensavo di
essere un ragazzo ormai destinato
a finire la sua vita usando l'eroina.
Ormai avevo perso ogni speranza.
Le avevo provate tutte: psicologi,
psichiatri, eccetera senza ottenere
alcun risultato. Erano già alcuni
anni che uscivo e ricadevo in
quella "gabbia". Avevo perso tutto:
famiglia, fidanzata, scuola, lavoro,
qualunque cosa che non
riguardasse la droga. Ero convinto
di poter vivere la mia vita da solo,
senza bisogno di alcun aiuto da
parte di nessuno.
Invece una mattina arriva a casa
mia Marco, un ragazzo che aveva
fatto il programma Narconon.
Mi parla di questo programma
come qualcosa di incredibile,
come l'unica via d'uscita dalla
schiavitù della droga.
E così, spinto dalla fiducia cieca e
dalla mia volontà (poiché ormai ero
una larva e avevo la nausea di
quella vita) sono arrivato al
Narconon.
Grazie anche all'aiuto di mia
madre, da quel giorno la mia vita è
cambiata. Raccontare tutti i miei
successi sarebbe impossibile
poiché sono stati un'infinità, a
partire dall'astinenza che non ho
nemmeno sentito. Voglio solo dire
che questo programma mi ha
davvero cambiato.
Ora ho capito che la libertà va
guadagnata e meritata, ho capito
che è molto più bello dare che
ricevere. Sono una persona nuova
grazie al programma Narconon che
mi ha davvero salvato la vita.
Dopo tutto il male fatto agli altri,
ho imparato a fare del bene a me
stesso e alle altre persone, ho
capito che non si può vivere da
soli, sono diventato responsabile,
ora apprezzo ogni momento della
vita per quello che è, ora mi godo
ogni momento da lucido, fino in
fondo. Non ho nemmeno più
bisogno di quello schifo per stare
bene, ora affronto le persone e le
situazioni, ora sono in grado di
risolvere i problemi, non sono più
"un malato di nostalgia", come
ogni tossicodipendente.
Grazie a tutti loro ho apprezzato e
riscoperto il valore della vera
amicizia senza alcun secondo fine.
Ora ho tutti i mezzi necessari per
vivere la mia vita libero dalle droghe;
ho una nuova vita davanti e vorrei
con tutto il cuore che molte altre
persone potessero ottenere ciò che
ho ottenuto io.
Voglio ringraziare di cuore tutti
operatori che mi hanno aiutato e
sostenuto e anche gli studenti che
sono stati con me.
Non dimenticherò mai nessuna delle
persone che ho conosciuto qui.
Grazie a tutti.” Matteo
“Ho iniziato a fare uso di droga perché ero incapace di affrontare i miei problemi e di
comunicare il mio stato d'animo a chi mi stava
attorno. Inoltrecredevo che le droghe non
potessero danneggiarmi e di poterne
controllare l'uso. Non era così. Per una tossico
dipendente incallita come me, che poteva
manipolare chiunque altro, trovare la soluzione
fu un vero miracolo. Sono passati quasi cinque
anni da quel giorno. Ora sono sposata, aiuto
altre persone ad uscire dalla droga e ho
incontrato così tanta gente meravigliosa e
premurosa, che è davvero una gioia svegliarsi
al mattino e dire che sono libere dalla droga”. Francesca
"Sono Alessandro, ero tossicodipendente e facevo uso di
qualsiasi droga mi capitasse tra le mani. Ero disperato e
così pure i miei genitori: stavano perdendo la vita a causa
mia. In quel momento mi sentivo un animale chiuso dentro
una gabbia, senza nessuna via d'uscita. Sono andato
avanti così per anni, perché ero convinto che non sarei mai
riuscito a venirne fuori, ma che invece sarei sicuramente
morto. Un giorno venne a casa mia un operatore del centro
Narconon Astore e mi propose di entrare. Ero un po'
titubante, ma la sicurezza con cui lui mi raccontò come
aveva risolto il suo problema con la droga mi spinse ad
accettare. Ho impiegato quattro mesi a fare il programma e
questo tempo mi é bastato a risolvere definitivamente i
problemi che avevo sempre accantonato. Grazie al
programma Narconon ho spezzato le catene che mi
tenevano bloccato. Straordinario! Sono rinato e mi sto
creando un futuro bellissimo, come avevo sempre
sognato."
"Mi chiamo Arturo. Dopo aver provato altre comunità senza successo, sono arrivato al
centro Narconon grazie all'indicazione di un amico che a sua volta aveva fatto il
programma. Qui sono rinato, con tutte le mie difficoltà e fatiche. Sono passato attraverso al
programma ed ho ritrovato me stesso e la
voglia di vivere. In seguito ho deciso di
fermarmi come operatore per poter dare ad
altri ragazzi la stessa opportunità che ho
avuto io, per poter insegnare agli adolescenti
cos'è veramente la droga e cosa provoca
nella persona affinché nessuno di loro cada
mai nella trappola infida che tanta
propaganda ha contribuito a creare, affinché
ne comprendano il vero pericolo e siano in
grado di affrontarlo. Non ringrazierò mai a
sufficienza quel mio amico per avermi indicato
una strada che mi ha portato ad essere
soddisfatto di me stesso per quello che sono
e per ciò che faccio ogni giorno."
"Vorrei tanto essere venuta al Narconon dieci anni prima di
quanto ho fatto. Il Narconon mi ha aiutato a recuperare il
rispetto di me stessa e apprezzare la vita, cosa che mi è
mancata per lungo tempo. La sensazione di non dover dire una
bugia dopo l'altra rappresenta la mia vera felicità."
Valentina
"Mi ricordo di com'ero prima di iniziare a prendere droghe. Ero pieno di vita, di energia e
sogni. La vita era limpida e semplice. Avevo un ottima vita familiare, con dei genitori che
amavo e in cui avevo fiducia. Avevo anche amici a cui ero molto legato. Ma lungo il
cammino accadde qualcosa. Mi ritrovai invischiato nelle droghe. Non stavo cercando di
distruggere me stesso...le droghe erano la cosa "in" per molta gente della mia
generazione. Era troppo tardi quando mi accorsi che le droghe stavano distruggendo la
mia vita. Le cose che fino a quel momento erano importanti appartenevano al passato.
Non avevo più interesse per la vita e per le altre persone. Ero pieno di risentimento ed ero
sfiduciato. Anche dopo aver completamente cessato di assumere delle droghe sapevo di
non essere la stessa persona che ero prima. Il
senso di colpa, l'amarezza e la pena erano
immense. Allora entrai in un centro Narconon e
feci il Programma di Disintossicazione per una
Nuova Vita. Ora ho risolto gli effetti delle droghe
che avevo preso. Ho riguadagnato la mia energia
e non ho più la mente annebbiata. Il pensiero é
chiaroerapido, ho recuperato la mia vitalità e
partecipo alla vita. Ho ricominciato a provare
emozioni vere che non provavo da anni. Spero
che chiunque abbia fatto uso di droghe possa
avere la stessa opportunità che ho avuto io di
cambiare la vita in meglio." Diego
"Ciao. Mi chiamo Danilo, ho 23 anni e parecchi di questi li ho passati
facendo uso di droghe e alcol. Ho cominciato con lo spinello, da
ragazzino, e col tempo mi sono ritrovato a usare eroina. Con questa
droga ho cominciato a rovinarmi anche fisicamente, oltre che
mentalmente e in poco tempo sono diventato uno scheletro. Grazie a
un amico che mi aiutò a capire quanto degradante fosse la vita che
stavo facendo, entrai al centro Narconon. All'inizio non parlavo con
nessuno, ero chiuso in me stesso. Man mano che procedevo sul
programma, riacquistavo la voglia di vivere, la felicità e la gioia.
Quando i miei venivano a trovarmi erano molto contenti dei miei
cambiamenti e della sicurezza che stavo acquistando. Allo stesso
tempo io vedevo in loro la gioia di credere ancora in me. Alla fine del
programma Narconon avevo riacquistato la stima di me stesso e
quella dei miei genitori. Ero una persona felice, grazie a me e alla
tecnologia di L. Ron Hubbard. Oggi vivo una vita di soddisfazioni e
sto avendo dei buoni successi. Questo mi da la spinta per continuare.
Vivo nella società e ho riallacciato i rapporti con le persone che
vivono nella mia zona. La vittoria più grande della mia vita."
"A volte ci si può sentire come foglie trascinate
dal vento lungo una strada sporca, ci si può sentire
come un granello di sabbia in trappola.
Ma nessuno ha mai detto che la vita
sia una cosa calma e ordinata: non lo è.
Una persona non è una foglia morta,
né un granello di sabbia:
una persona può, in maggior o in minor misura,
tracciare il proprio percorso e seguirlo.
L. Ron Hubbard
PROGRAMMA
SERVIZI DI RIABILITAZIONE E PREVENZIONE DELLE DROGHE
METODO E RISULTATI
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