Periodico quadrimestrale dell’Amministrazione Comunale di Trasaghis
Autorizzazione Tribunale di Tolmezzo n. 89 del 27 febbraio 1996
Convenzione Poste Italiane Spa / Regione F.V.G. del 29.06.2005
Notizie e informazioni del Comune di Trasaghis
SOMMARIO DEL N. 3/2005
TAXE PERÇUE
TASSA RISCOSSA
33010 TRASAGHIS (UD)
ITALY
Cronaca dai paesi
Le cerimonie di novembre: omaggio alle vittime di tutte le guerre
Medaglia d’argento concessa da Ciampi al Comune
Il Giro d’Italia 2006 passerà nel Comune di Trasaghis
Attività del Consiglio Comunale
1
Album: sportivi del Comune di Trasaghis al Passo della Mauria nel 1955 per il passaggio del Giro d’Italia (archivio Luigi Stefanutti)
EDITORIALE
UN INTENSO MAGGIO
Il prossimo mese di maggio sarà probabilmente uno dei più
intensi e significativi che il Comune di Trasaghis si troverà a
vivere, per la concomitanza di numerosi e importanti eventi:
non è fuori luogo, dunque, iniziare già da ora a ragionarci
su.
Il 2, nella ricorrenza del 61° anniversario della strage di Avasinis,
verrà ufficialmente consegnata la medaglia d’argento al valor
civile concessa dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi al Comune di Trasaghis: un riconoscimento ufficiale, a
tanti anni di distanza, per le sofferenze patite dalla popolazione
tra il ’43 ed il ’45, con l’occupazione nazista, lo sfollamento,
l’occupazione cosacca e la dolorosa “coda” dell’eccidio di
Avasinis.
Il 6 saranno trent’anni dal terremoto: una ricorrenza che
chiude, probabilmente, un ciclo di commemorazioni, dove
quelle stesse persone che hanno provato le scosse, l’emergenza,
le tendopoli, l’esodo sono poi state protagoniste dell’esaltante
periodo della ricostruzione.
Trent’anni dopo il sapore della cronaca si sarà ormai attenuato,
le generazioni che sono nate dopo quel 1976 si apprestano a
superare di numero i “superstiti”: il terremoto e la ricostruzione
diventano dunque episodi da ricordare e da studiare.
Infine il 25 maggio, un’altra giornata storica per il Comune
quando, per la prima volta nella quasi centenaria storia del
Giro d’Italia, la carovana ciclistica passerà (e per ben due volte)
nel territorio comunale. E’ un evento straordinario, ottenuto
grazie alla collaborazione e all’impegno di amministratori e
di tecnici (un grazie particolare ad Enzo Cainero) che sono
riusciti, proprio facendo leva sull’importanza del trentennale
del terremoto, a fare in modo che la nostra zona diventasse
il “cuore” della tappa nel Friuli della ricostruzione.
Pensiamo all’emozione di quanti, emigranti del Comune in
Italia e nel mondo, potranno vedere in televisione i corridori,
i campioni sfrecciare accanto al Lago, passare “sul puint di
Braulins”, rendere omaggio al cippo di Bottecchia sulla strada
di Peonis, inerpicarsi sulla dura salita di Cuel di Forcja ad
Avasinis....
Sarà sicuramente un avvenimento da non perdere, una
giornata della quale, con commozione, chissà per quanto
tempo si potrà dire «io c’ero!».
Ivo Del Negro
Sindaco di Trasaghis
CRONACA
CONSUNTIVO
DELLA STAGIONE TURISTICA
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Quella appena trascorsa non è stata certamente una estate favorita dal bel tempo. Dopo le buone premesse di giugno e luglio, i mesi di agosto e settembre sono stati caratterizzati da piogge diffuse, soprattutto il
sabato e la domenica. Le zone a forte vocazione turistica come Grado e Lignano hanno visto un consistente calo delle presenze. Questa tendenza è stata confermata anche nella piccola realtà del nostro Comune,
un quadro che risulta evidente con il confronto dei dati tra questa e la stagione precedente. Si nota subito
che i proventi dei parcheggi a pagamento sul Lago hanno seguito un andamento in linea con il tempo meteorologico. Gli introiti dei mesi di maggio, giugno e luglio sono stati infatti di molto aumentati rispetto all’anno precedente mentre in agosto e nella prima metà di settembre c’è stato un drastico calo in quanto
tutti i sabati e le domeniche, praticamente, c’è stata pioggia. Diversa è stata invece la situazione degli arrivi
e delle presenze nelle strutture ricettive del Comune: dal raffronto dei dati si può notare che le presenze,
sia di turisti italiani che stranieri, sono complessivamente aumentate (3.700 nel 2005, 2.528 nel 2004), in
particolare le presenze degli stranieri (1.861 nel
2005, 972 nel 2004).
Le maggiori presenze degli stranieri sono garantite dai tedeschi (906), dagli austriaci (219), dai francesi (152) e dagli olandesi (134), solo per citare i
gruppi più numerosi. Per quanto riguarda gli italiani, le regioni di provenienza maggiormente rappresentate, oltre al Friuli Venezia Giulia (843), sono il
Veneto (618) e la Lombardia (106).
In conclusione si può affermare che gli introiti dei
parcheggi sono strettamente legati alle condizioni
climatiche, mentre i dati sulle presenze non hanno
un diretto riferimento con la situazione meteorologica. C’è da aggiungere infine che il Consiglio
Regionale ha modificato la L.R. 2/2002 (Disciplina Turisti sul lago la d’estate
Organica del Turismo): al di là dei giudizi di merito
che ciascuno può dare, è sicuramente positivo il fatto che sono state trasferite ai Comuni, che le svolgono
in via esclusiva, le funzioni di informazione ed accoglienza turistica. Questo consentirà al nostro Comune di
proseguire l’esperimento attuato la scorsa estate di collocare sul Lago un punto di informazione turistica
per la stagione estiva offrendo così ad una utenza ampia e diversificata strumenti informativi capaci di attuare una autentica promozione.
Ivo Del Negro
APPUNTAMENTI DI SETTEMBRE
TRA STORIA E RELIGIONE
La gente dei paesi è tradizionalmente
legata a manifestazioni, spesso di carattere religioso, che da parecchi decenni, in qualche caso da secoli scandiscono lo scorrere del tempo. Così anche quest’anno c’era parecchia attesa
per l’appuntamento alla Madonna dei
Clapaz a Peonis, quando era previsto il
ritrovo all’ancona del 1829 recentemente ristrutturata. L’11 settembre la
pioggia non ha consentito però la celebrazione della messa all’aperto ed i
numerosi intervenuti hanno assistito
quindi alla funzione religiosa, celebrata
da padre Antonio Viotto dei Frati Minori di S.Antonio, nella chiesa parrocchiale di Peonis. La pioggia ha segnato
anche l’appuntamento del 29 settembre alla chiesetta di San Michele dei
Pagani sopra Braulins; la gente non ha
però voluto rinunciare alla celebrazione della messa, da parte di don Sergio
Gaspari, davanti alla antichissima chiesetta dedicata all’arcangelo Michele (e
i cui pregevoli affreschi sono stati recentemente restaurati). Al termine gli
intervenuti si sono trasferiti nei locali
adiacenti alla chiesa parrocchiale dove
ha avuto luogo la consegna dei lavori
in argilla realizzati nel corso di “Estate
ragazzi 2005” organizzata dalla parrocchia con l’encomiabile aiuto dei genitori e di alcuni volontari.
UN NUOVO BIVACCO A CASERA ARMENTARIA
Sabato 29 ottobre è stato inaugurato il rifugio-bivacco di casera Armentaria, al confine tra i Comuni di Trasaghis e Vito d’Asio, contestualmente alla conclusione dei lavori di esecuzione della nuova pista forestale che da Armentaria porta all’interno della proprietà boschiva del
Comune, verso San Francesco. Le opere, a cura dalle ditte Sea di Avasinis e Diron Lavori di Paluzza, sono state progettate e realizzate dalla
Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val canale grazie
al contributo finanziario
dell’Unione Europea attraverso il Piano di Sviluppo
Rurale che ha coperto le
spese pari a 300 mila euro.
Le strutture rientrano in
un insieme di interventi
volti ad assicurare il miglior
uso del territorio (raggiungimento dei boschi per un
corretto uso delle risorse
forestali, attuazione di
un’efficace prevenzione degli incendi boschivi...) nonché di favorire lo sviluppo
di un turismo di tipo natuMons. Candusso assieme ai sindaci di Trasaghis e Vito d’Asio ralistico. Dopo la benedi-
zione delle strutture da parte di
mons. Gastone
Candusso, arciprete di Gemona,
hanno preso la
parola il Sindaco
di Trasaghis – e
presidente della
Comunità Montana – Ivo Del
Negro ed il Sindaco di Vito
d’Asio Vincenzo Gli intervenuti all’inaugurazione del bivacco
Manelli, che hanno sottolineato l’importanza delle opere nel quadro di un’opera di rivitalizzo della montagna ed anche per riallacciare e consolidare i secolari
legami di amicizia tra le genti del Comune di Trasaghis e del Canale di
San Francesco. Tra i numerosi intervenuti, parecchi gli anziani che frequentavano la zona fino agli anni cinquanta per la fienagione e l’alpeggio
e che, commossi, hanno potuto rivedere dopo tanti anni i luoghi delle
fatiche giovanili. Al termine, dopo un rinfresco curato dai volontari e
dalla Squadra comunale della Protezione Civile, vi è stato un ulteriore
momento conviviale nel Comune di Vito d’Asio, a S. Francesco.
CRONACA
ARTISTI DEL COMUNE DI TRASAGHIS IN MOSTRA A GRIFFEN
Proseguono con
successo le manifestazioni di amicizia tra il Comune di Trasaghis e
Griffen, la cittadina carinziana gemellata col Comune ormai da
ventotto anni.
Venerdì 2 e sabato 3 dicembre diverse persone del
Comune di TrasaMario Tolazzi presenta i suoi lavori a Griffen
ghis che, per hobby, realizzano oggetti di artigianato artistico, sono state ospiti alla
manifestazione “Griffen im advent” che, nel Comune carinziano, ha
visto l’organizzazione di una serie di mostre con la partecipazione
di qualificati artisti provenienti dalle regioni dell’Alpe Adria Austria,
Slovenia e Friuli. All’esposizione austriaca, hanno fatto bella mostra
di sé i violini realizzati a mano da Mario Franzil, le incisioni su vetro
di Odilla Stefanutti, i ricami di Emma De Cecco e del “Gruppo artiste del ricamo” composto da Idonella Barazzutti, Ivana e Patrizia
Cecchini, Emma Collavizza, Maria Elena Collini e Nicoletta De Biasio. L’esperto liutaio Mario Tolazzi ha infine presentato una serie di
strumenti musicali ad arco realizzati da lui stesso anche su modelli
medioevali ed ha anche proposto una assai seguita dimostrazione
pratica dell’antica arte liutaia.
Alla manifestazione inaugurale di venerdì 2 dicembre hanno anche
preso la parola i sindaci di Griffen Josef Müller e di Trasaghis Ivo Del
Negro, sottolineando l’importanza del gemellaggio e dell’amicizia
tra le due comunità.
Gli amici di Griffen hanno restituito la visita a Trasaghis giovedì 8
dicembre, in occasione della tradizionale festa dell’Immacolata Concezione, una ricorrenza molto sentita in paese e per la quale il Comune, con la collaborazione della Parrocchia e del “Grop Trasagan”,
ha organizzato una serie di manifestazioni.
Alle 10.30 ha avuto inizio la celebrazione della Santa Messa solenne,
seguita dalla processione per le vie del paese, con l’accompagnamento del complesso bandistico di Griffen.
Nel pomeriggio le manifestazioni promosse dal Comune di Trasaghis si sono spostate, dopo un breve saluto a Peonis e ad Avasinis,
I sindaci di Trasaghis e Griffen all’inaugurazione della mostra
nella frazione di Alesso: alle 16 gli ospiti hanno potuto visitare, nel
Centro Servizi, un mercatino di oggetti natalizi allestito da volontari
in collaborazione con la Parrocchia di Alesso; le offerte raccolte
saranno destinate al mantenimento dei bambini ospiti dell’Asilo di
Minas Novas in Brasile, una struttura che si regge grazie all’impegno
di una religiosa italiana, suor Annamaria Ortelli. Alle 16.30, in piazza
1° Maggio, l’esibizione della banda di Griffen si è accompagnata alle
note di un gruppo locale, proposto dalla Pro Loco di Alesso all’interno della festa “Purcit in plaza”.
COMMEMORAZIONE AL MONUMENTO
DI ALESSO CON UNA DELEGAZIONE
DI EX COMBATTENTI AUSTRIACI
Si sono ritrovati in parecchi, nonostante la pioggia, alla cerimonia della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate,
che ha avuto luogo domenica 6
novembre ad Alesso, davanti al
monumento ai caduti di Piazza
IV novembre, recentemente sottoposto a un intervento di manutenzione straordinaria e di
pulizia. Seguendo una consolidata tradizione, l’Amministrazione
comunale di Trasaghis propone
ogni anno la commemorazione a rotazione in una diversa frazione del
Comune e, dopo cinque anni, la manifestazione è ritornata ad Alesso. La
cerimonia, organizzata anche con la collaborazione del locale Gruppo
degli Alpini dell’A.N.A., ha previsto il raduno nel piazzale del Centro
Studi, la cerimonia ufficiale presso il monumento ai caduti, con la deposizione di una corona d’alloro ed i discorsi commemorativi e, infine, alle
11, la celebrazione di una Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale.
Al monumento, dopo la deposizione di una corona d’alloro da parte di
due soldati del 3° Reggimento Artiglieria da Montagna – Gruppo Conegliano, di stanza a Tolmezzo, hanno preso la parola i Sindaci di Trasaghis Ivo Del Negro e di Griffen Josef Müller, oltre al Presidente della
Sezione Ana di Gemona Dario D’Incà. “La presenza di una delegazione
austriaca– ha sottolineato il Sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro – fa
annotare con soddisfazione che anche nella nostra comunità si possono scorgere i segnali del superamento di antichi steccati, di contrapposizioni anche dure tra i popoli, in maniera tale che il ricordo congiunto
delle vittime delle guerre porta a ribadire l’affermazione dell’ideale di
un’Europa unita, costituita da popoli diversi ma autenticamente amici”.
La cerimonia di quest’anno ha infatti assunto un particolare significato
per la presenza di una rappresentanza della “Kameradschaftsbund” di
Griffen, il Comune austriaco gemellato con Trasaghis: si tratta di una
associazione di ex combattenti austriaci che, anche nella ricorrenza del
90° anniversario dell’inizio della prima guerra mondiale, si è unita ai
militari ed ai civili friulani nel ricordo delle vittime di tutti i conflitti,
sull’uno e sull’altro fronte. Questi concetti sono stati sottolineati anche
negli interventi del sindaco Müller e del presidente D’Incà. Don Giulio
Ziraldo, nell’omelia durante la santa messa, intervenendo anche in tedesco, ha ricordato poi l’antica, consolidata ed apprezzata presenza dei
lavoratori friulani in tutti i paesi europei, col nascere ed il diffondersi di
sentimenti di amicizia e collaborazione solo temporaneamente offuscati dal primo conflitto mondiale, quella che il Papa stesso definì “un’inutile strage”. Alla cerimonia hanno preso parte assessori e consiglieri
comunali, rappresentanti dei Gruppi Alpini del Gemonese, rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’arma di Carabinieri, marinai e fanti.
3
CRONACA
PEONIS RINNOVA IL RICORDO DI BOTTECCHIA
NELLA FESTA DELLA MADONNA DELLA SALUTE
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Domenica 20 novembre Peonis si è ritrovato ancora una volta unito nella ricorrenza della Madonna della Salute,
una festa dalle origini molto antiche che
ha storicamente rappresentato il periodo del ritorno degli emigranti stagionali.
Alle 10.30 è stata celebrata, nella Chiesa Parrocchiale, la Santa Messa, i cui
canti liturgici sono stati eseguiti dalla
Corale di Alesso: è seguita la tradizionale processione della Madonna (un’effigie caratteristica per il ricco abito indossato) per le vie di Peonis.
A mezzogiorno la festa è proseguita
con la degustazione delle famose castagne di Peonis, accompagnate dalla ribolla, dalle torte di castagne e da altri prodotti tipici. Nel pomeriggio, alle 15,
presso il Centro Servizi, ha avuto luogo,
La copertina del libro di Facchinetti
alla presenza dell’autore, la presentazione del libro di Paolo Facchinetti “Bottecchia. Il forzato della strada”, dedicato
alla figura del grande ciclista che, proprio a Peonis, venne soccorso e trasportato all’ospedale dopo la rovinosa caduta occorsagli il 3 giugno 1927. Il giornalista e scrittore Paolo Facchinetti, bolognese, già direttore del Guerin Sportivo,
ha scritto una decina di volumi su calcio e ciclismo, l’ultimo dei quali, per l’editore Ediciclo, è appunto dedicato a Bottecchia. A illustrare i contenuti del libro
sono stati lo studioso di storia locale Pieri Stefanutti, autore del recente “Ottavio Bottecchia, quel mattino a Peonis” ed il sindaco di Trasaghis Ivo Del
Negro.Tra i numerosi intervenuti, il dott. Salvatorelli, la scrittrice Giuliana Fantuz, don Nello Marcuzzi, ed un gruppo di sportivi di Cervia coordinati dal p.a.
Massimo Carli. Alle 16, nel Centro Diurno (l’ex canonica) è stata inaugurata la
mostra documentaria su Bottecchia (con fotografie, cimeli e materiali sulla
carriera sportiva del campione) curata da Renato Bulfon di Mortegliano. In
serata, alle 18, l’estrazione dei premi gastronomici e, alle 20, della tombola. La
mostra fotografica su Bottecchia è rimasta aperta nelle giornate di sabato e
domenica, dalle 15 alle 18, sino all’11 dicembre. I festeggiamenti della Madonna
della Salute sono stati organizzati dall’associazione “Chei di Peonis” col patrocinio del Comune di Trasaghis e la collaborazione della Parrocchia di Peonis,
della Biblioteca Comunale e del Centro di Documentazione sul territorio.
I sindaci di Colle Umberto e Trasaghis accanto a Paolo Facchinetti
LA MULTIVISIONE ... A FAVORE DI AMNESTY, CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Un’immagine e
poi un’altra e
un’altra ancora, in
una continua dissolvenza con un
sapiente sottofondo musicale a
coronamento;
poche le parole a
commento delle
immagini (perché
la musica è il miglior commento
ai pezzi proposti):
questa in sintesi
Claudio Tuti e Massimo Vitti nell’incontro di Trasaghis
la serata di sabato 10 dicembre presso la sala consiliare, organizzata dal Comune di Trasaghis in collaborazione con il Gruppo Ita 142 di Amnesty International. Protagonista il gemonese Claudio Tuti, con alcune delle sue opere proiettate in
multivisione, un nuovo modo di comunicare che basa la propria capacità
espressiva nell’unione della fotografia con la musica.
Ma prima, a cura di Amnesty International, (con l’intervento del responsabile del Gruppo Ita 142, Massimo Vitti), la presentazione della campagna
internazionale “Mai più violenza sulle donne” che da due anni l’organizzazione internazionale, che da oltre 40 anni lavora nel campo dei diritti umani, sta svolgendo per porre all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale;
un fenomeno che Irene Khan, segretaria generale dell’organizzazione, ha
definito come “...una delle forme di violazione dei diritti umani più diffusa
e occulta nel mondo”, una violenza che è parte di una cultura globale che
nega alle donne pari opportunità e pari diritti e legittima la violenta appropriazione del loro corpo per gratificazione individuale o scopi politici.
Milioni di donne nel mondo vengono infatti terrorizzate da violenze domestiche, schiavizzate in matrimoni forzati, comprate e vendute per alimenta-
re il mercato della prostituzione, violentate come trofei di guerra o torturate in stato di detenzione. Un fenomeno che non risparmia nessuna società e nessuna classe sociale. Infatti il dato terrificante è che donne di continenti e paesi diversi, di religioni, culture e retroterra sociali differenti,
istruite o analfabete, ricche o povere, sia che vivano la guerra o in tempo di
pace, sono legate dal filo comune della violenza. Violenza domestica ad
opera degli uomini con i quali condividono le loro vite, violenza in nome
dell’onore (tortura, sfregio permanente del viso con l’acido, omicidio) sempre ad opera dei propri parenti, violenza (stupro) nella vita in società.
Alla fine della presentazione un senso di oppressione aveva pervaso i presenti, ma poi le opere di Claudio Tuti hanno riacceso la speranza e rimesso
in moto la gioia di vivere. Perché proprio questa è la caratteristica dei suoi
lavori in multivisione, creare un’atmosfera gioiosa coinvolgente ed emozionante. I presenti si sono trovati così immersi in storie, racconti di viaggio e
in un mondo in parte conosciuto e in parte no, riproposti attraverso gli
occhi e le emozioni dell’autore. La natura nelle sue varie espressioni stagionali e alcuni popoli africani sono stati gli oggetti delle proiezioni, con un
finale altamente
poetico che a
molti ha ricordato
la propria infanzia
quando il boom
economico non
aveva ancora distrutto le usanze
contadine. La serata si è conclusa
con l’opera “Spaventapasseri”, lasciando nei numerosi intervenuti un
senso di piacevole
appagamento.
La splendida foto di Tuti sulla locandina della manifestazione
CRONACA
SULLA FORCJA DI AVASINIS LA SCALATA PIÙ IMPEGNATIVA
DELLA TAPPA FRIULANA DEL GIRO D’ITALIA
Gli sportivi friulani seguiranno con particolare attenzione la 89°
edizione del Giro d’Italia, che avrà inizio il prossimo 6 maggio: saranno diversi i motivi capaci di far scattare il filo della memoria, dalle
prime tappe (dopo la partenza con una cronometro a Seraing, in
Belgio, il giorno successivo la tappa giungerà a Marcinelle, a cinquant’anni di distanza dalla tragedia in miniera nella quale perirono
136 italiani, in una terra storicamente deputata a luogo di arrivo
dell’emigrazione friulana) alle ultime, quando il Giro arriverà in Friuli, a trent’anni dal terremoto. Proprio nella tappa friulana del Giro,
giovedì 25 maggio, il ricordo degli sportivi potrà andare anche a
Ottavio Bottecchia, il primo ciclista italiano capace di vincere per
due volte il Tour de France: la corsa prevede infatti un traguardo
volante presso Peonis, in Comune di Trasaghis, davanti al cippo che
ricorda il luogo della caduta (che poi sarebbe risultata fatale) del
campione, il 3 giugno 1927.
Il Giro d’Italia arriva dunque nel cuore di quello che fu il Friuli terremotato e che oggi può presentare agli sportivi di tutto il mondo i
risultati della ricostruzione: la carovana giungerà dall’Austria e passerà per Paluzza, Arta, Tolmezzo e Cavazzo, costeggerà il Lago dei
Tre Comuni, passerà per Bordano, supererà il “puint di Braulins” per
raggiungere Osoppo e la Zona Industriale, dal ponte del Cimano
entrerà nel Comune di Forgaria, quindi il Comune di Trasaghis attraverso Peonis e quindi Avasinis con la salita di Forcja, nuovamente la
discesa per Mont di Prat a Forgaria e poi la zona collinare per arrivare infine a Gemona. Particolare attenzione verrà riservata alla salita di Forcja di Avasinis (definita “maligna” dall’ex campione mondiale di ciclocross Daniele Pontoni) poiché risulta essere il tratto
maggiormente difficoltoso, con pendenze sino al 19%: un percorso
assai impegnativo che risulterà sicuramente meta di migliaia di appassionati intenzionati a seguire le “arrampicate” dei ciclisti.
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Uno dei punti più impegnativi della salita della Forcja di Avasinis
La tappa friulana del Giro è stata illustrata in diretta TV sabato 12
novembre su Raitre, all’interno della presentazione ufficiale della
corsa. Al Palamazda di Milano sono intervenuti, oltre al responsabile
del Comitato tappa Enzo Cainero, l’assessore Enrico Bertossi per la
Regione, l’assessore Claudio Sandruvi per la Provincia, il sindaco
Mario Vicedomini per Forgaria, gli assessori Patat e Pellarini per i
comuni di Gemona e di Tarcento ed il sindaco di Trasaghis Ivo Del
Negro, anche nella sua qualità di Presidente della Comunità Montana del Gemonese.
UNA BORSA DI STUDIO IN MEMORIA DELLA PROFESSORESSA NEVIA GARZITTO
Il Consiglio Comunale di Trasaghis, nella
seduta del 28 novembre, ha approvato
all’unanimità la proposta avanzata dal
Sindaco Ivo Del Negro di istituire una
borsa di studio triennale intitolata alla
“Professoressa Nevia Agnese Garzitto”
a favore di allievi della scuola statale secondaria di I grado (scuola media) sita
ad Alesso per gli anni scolastici dal 20052006 al 2007-2008.
La proposta nasce dall’esigenza di ricordare la figura della prof.ssa Garzitto , recentemente scomparsa, che ha insegnato nelle scuole medie del Comune per oltre vent’anni, assumendo
anche negli ultimi anni l’incarico di responsabile come vice preside.
Della professoressa viene ricordato anche l’impegno prodigato per
promuovere ed organizzare numerose attività di carattere culturale
(soprattutto nel campo dell’arte e della ricerca storica) ed iniziative
di solidarietà.
Per tre anni, dunque, il Comune stanzierà 500 euro da destinare ad
allievi e allieve frequentanti la scuola media “Michele Gortani”; i destinatari della borsa di studio verranno individuati da una commissione composta dal prof. Gian Mario Di Gianantonio, dalle prof.sse
Lucia Chiavegato, Alida Angeli e Rosalia Garzitto, dal prof. Enrico
Madussi, dal sindaco e dai capogruppi di maggioranza e di minoranza
del Comune di Trasaghis.
Già diverse manifestazioni sono state intraprese: una sottoscrizione
a favore di un progetto per una scuola del nord del Mali attuata dai
suoi ex colleghi e la celebrazione di una messa nella parrocchiale di
Alesso, promossa dagli ex allievi e dai loro genitori, sabato 3 dicembre. Pubblichiamo la lettera rivolta, durante la messa, da tre allieve, a
nome di tutti i compagni, al ricordo della “prof” scomparsa:
Cara prof.,
quando abbiamo saputo che non eri più tra noi abbiamo pensato che
non era giusto, non era giusto che il male contro cui ti abbiamo vista
lottare per tanto tempo ti avesse portato via.
Abbiamo pensato che non era giusto anche perché noi avremmo voluto
incontrarti ancora, per dirti una semplice parola, GRAZIE!!
Grazie per averci accompagnato in anni fondamentali per la nostra
crescita, per aver cercato di conoscere a fondo ciascuno di noi, per averci ascoltato, consigliato, guidato nel lavoro di ogni giorno.
Grazie per averci fatto capire che ognuno di noi ha in sé tante risorse,
che non deve arrendersi, ma affrontare le difficoltà.
Grazie per averci fatto provare attraverso la scuola tante esperienze
nuove, per averci avviato verso il mondo dell’arte, del teatro, della storia.
Hai seminato dentro di noi tanti stimoli, convinta che anche attraverso
queste esperienze ognuno di noi avrebbe scoperto dentro di sé capacità
importanti, nuovi modi per esprimersi e maturare.
Pensiamo siano questi i ringraziamenti che noi, tuoi alunni, siamo in
dovere di farti. Abbiamo il rammarico di non avertelo potuto dire guardandoti negli occhi e tu sicuramente ci avresti sorriso battendoci una
mano sulla spalla. Ti ricorderemo sempre come una persona speciale,
una guida, un educatrice vera a cui dobbiamo molto.
LIBRI
COMMENTI ASSAI POSITIVI ALL’USCITA DEL LIBRO SU BOTTECCHIA
Il libro “Ottavio Bottecchia, quel mattino a Peonis” di Pieri Stefanutti, edito dall’Amministrazione comunale di Trasaghis e
presentato nella sala consiliare lo scorso 15 giugno, è stato
accolto e valutato assai positivamente, sia dai giornali sia dai
tanti lettori (il libro è stato distribuito in tutte le famiglie del
Comune e inviato a numerose persone in tutta Italia).
Pubblichiamo alcune delle recensioni apparse sulla stampa e
brani dei commenti formulati dai lettori.
La fine del grande “Botescià” non è stata una sporca faccenda e dietro di essa
non si nasconde alcun mistero, come molti vorrebbero far credere. (...)
Per schiarirsi le idee, conoscere e comprendere le dinamiche dei fatti,
esauriente è il libro di Pieri Stefanutti Ottavio Bottecchia, quel mattino
a Peonis, edito dal Comune di Trasaghis (...).
L’opera di Stefanutti ha un significato preciso, come dire: il caso è chiuso, una volta e per tutte. Sono riportati, infatti, non solo elementi emersi dalle testimonianze, ma le cartelle cliniche, le diagnosi dei patologi, le
testimonianze della moglie e dei familiari.
(Lucia Burello, “Messaggero Veneto” 13 giugno 2005)
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tro nel tempo, d’essere in mezzo a loro e di ascoltarli con attenzione.
(don Nello Marcuzzi, Udine 25 luglio 2005)
Ho letto e riletto il libro. Concordo con la sintesi del dott. Salvatorelli.
A mio avviso la morte di Ottavio Bottecchia è stata accidentale: le cause ci stanno tutte, la birra fredda, il caldo, le sue precarie condizioni di
salute.
Nella presentazione del libro si dice che sono stati sprecati fiumi d’inchiostro; io direi anche troppo.
Un doveroso ringraziamento al Sindaco e all’autore.
(Pasquale Corsini, Cervia, 4 agosto 2005)
Alieno come sono da ogni genere di sport, tuttavia ho letto con diletto
tutto “Ottavio Bottecchia, quel mattino a Peonis”. La scrittura mi ha
trascinato, mio malgrado, a ragionare su un destino personale ben lontano dai miei interessi di studioso. E’ l’ineluttabile forza di qualsiasi intrapresa ben congegnata e poi consegnata al lustro postumo di una
località così ben definita... Tutto corrisponde alla perfezione.
(Libero Pellegrini, Montenars, 23 agosto 2005)
... Un libro che vuole offrire la risposta finale a una vicenda che ha appassionato molti scrittori: da Elio Bartolini a Bruno Roghi, da Guido
Giardini a Giulio Crosti, da Mario Fossati a Giorgio Garatti, da Enrico
Spitaleri a Giuliana Fantuz. (...)
Pieri Stefanutti esplora la letteratura, cita mille testimoni. L’esame dettagliato dei referti medici, forse, offre la risposta. (...) Non un delitto. Ma
una caduta. Come Alessandro Fantini al Giro di Germania ’61, come
Fabio Casartelli al Tour de France ’95, Bottecchia fu rapito dal Fato.
(Claudio Gregori, “La Gazzetta dello Sport” 15 giugno 2005)
A mio modesto parere ritengo il libro puntiglioso per la ricerca storica,
le testimonianze raccolte, le aggiornate perizie, il “summus” finale riguardante la tragedia avvenuta. Che il libro serva a disperdere i fiumi
d’inchiostro precedentemente impiegati nel romanzare l’accaduto, nelle aride ghiaie del Tagliamento.
Di Bottecchia siano ricordate l’umanità e le gesta straordinarie sportive; che il libro, mi auguro, serva a stendere sulla tragedia e sul povero
Bottecchia il manto dell’eterno riposo in pace.
(Tita Venchiarutti, Osoppo, 7 settembre 2005)
La fine di Bottecchia è ancora oggi avvolta in un alone di mistero. Si sa
che la dietrologia nel nostro paese è costume consolidato, che non ci
si accontenta mai della spiegazione più evidente di un fatto, come testimonia la lunga bibliografia sull’evento. Ecco allora uscire gradito il volume di Pieri Stefanutti “Ottavio Bottecchia, quel mattino a Peonis”, edito
di recente dal Comune di Trasaghis e completato da uno splendido
corredo fotografico, che, analizzando criticamente tutte le fonti disponibili, getta uno squarcio di definitiva luce sulla vicenda.
(Luca De Clara, “La vita cattolica”, 10 settembre 2005)
All’autore e all’Amministrazione comunale vanno un grazie per avere
messo a posto questo giallo che per quasi 80 anni è rimasto nell’oblio
e nella strumentalizzazione di pochi e mal accorti personaggi.
(Ario Cargnelutti, Latisana 16 novembre 2005)
Grazie al Vostro interessamento, «i Campioni non muoion... sopravvivono ad Essi».
(Gino e Mario Tomasi, Polcenigo 21 giugno 2005)
E’ una ricerca accurata, esposta bene, rivolta in ogni direzione; l’Appendice è specchio della volontà di non lasciare, per quanto possibile, buchi neri nell’indagine. Per tutte queste qualità mi congratulo con le
persone che hanno partecipato al lavoro e in particolare con l’autore
del testo.
(Aleardo Fioccone, Lombardore 4 dicembre 2005)
Chest libri al fâs lusôr su fats capitâs cuasit 80 ains indaûr, in plen regjim,
che a vevin fats nassi tantes vôs e versions diferentes. Dopo vê let el
libri, jo o crôt che di zâl, intal “affaire Botescià” a resti dome “le maillot
jaune” te “Grande Boucle” dal ’24 e dal ’25.
Compliments pal biel lavôr!
(Santino Revelant, Artegna 26 giugno 2005)
Il libro l’ho letto tutto d’un fiato ma non mancherò di rileggerlo ... con
calma. Per me si tratta del lavoro più esauriente sulla tragica fine del
campione.
(Vittorio Righi, S. Antonio Mercadello, 20 novembre 2005)
Il libro ha saputo ricostruire, rigo per rigo, come se il nostro grande
corridore fosse ancora qui con noi. A Lui gli onori dell’intero Olimpo
dello Sport e all’autore tantissimi complimenti per la bellissima redazione del testo sportivo.
(Ido Stefanutti, Alesso, 16 luglio 2005)
Ho letto con attenzione il libro e l’impressione che ne ho tratto è ottima. E’ stato fatto un lavoro egregio. Le informazioni ed i documenti
oltre ad essere copiosi sono illuminanti. Credo che abbia contribuito a
fare chiarezza e a mettere il punto finale ad una lunga diatriba.
(Enzo Pirroni, Rimini, 23 luglio 2005)
Ho letto l’opera con desiderio ed attenzione. All’autore vanno i miei
complimenti. Per le copiose testimonianze dei miei emeriti parrocchiani, soprattutto nelle trascrizioni orali, mi è sembrato di ritornare indie-
Alla presentazione sul libro di Bottecchia, il 15 giugno
SPECIALE
MEDAGLIA D’ARGENTO AL MERITO CIVILE CONCESSA
DAL PRESIDENTE CIAMPI AL COMUNE DI TRASAGHIS
Particolarmente intenso è stato il periodo tra la fine di aprile ed i primi di
Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha attribuito al Comumaggio. La ritirata dei cosacchi ha avuto inizio dopo un massiccio bombarne di Trasaghis la medaglia d’argento al merito civile, offrendo così una pubdamento alleato su Alesso (26 aprile) che ha provocato alcune decine di
blica attestazione e un ufficiale riconoscimento alle sofferenze e ai lutti suvittime tra gli occupanti. Nei giorni successivi i cosacchi rimasti nei paesi
biti dalla popolazione nel doloroso periodo occorso negli anni della guerra,
sono stati fatti prigionieri dalle formazioni partigiane e concentrati ad Avaconcetti che vengono efficacemente riassunti nella motivazione: “Centro
sinis.
strategicamente importante dell’Alto Friuli partecipava generosamente alla lotta
Nella mattinata del 1° maggio è transitata nella zona una imponente colonpartigiana, subendo la perdita di numerosi suoi concittadini, tra cui donne, bambina nazista, integrata da formazioni cosacche, proveniente da Spilimbergo.
ni ed anziani inermi, e la distruzione di parte del patrimonio edilizio. La popolazioNel corso del tragitto i nazisti hanno ucciso alcuni partigiani e fatti prigione con coraggio, indomito spirito patriottico ed altissima dignità morale sopportanieri diversi civili, poi condotti alla testa della colonna sino a Tolmezzo. Duva la dura occupazione delle truppe cosacche e le feroci e barbare rappresaglie
rante il pomeriggio di quella giornata un’altra squadra, probabilmente apparnaziste. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio.”
tenente alle “Waffen S.S.”, è arrivata a Trasaghis e, dopo avervi pernottato,
Per comprendere il contesto storico di riferimento, è opportuno riferire
nella mattinata del giorno successivo ha dato l’assalto al paese di Avasinis,
alcune note capaci di riassumere le principali vicende di quei mesi ormai
dopo che, per un breve periodo, le formazioni osovane avevano tentato di
lontani. Nel 1944 il Comune di Trasaghis ha infatti rappresentato la propagcontrastarla. La squadra nazista (composta, oltre
gine meridionale della Repubblica Libera della
che da tedeschi, da altoatesini, istriani e probabilCarnia; all’interno del suo territorio hanno tromente anche friulani) è penetrata in paese e ha
vato sede formazioni garibaldine (i battaglioni
dato attuazione ad una strage indiscriminata che
“Matteotti”, “Sozzi” e “Stalin” della brigata “Picelha colpito anche donne, anziani e bambini (51
li”) e osovane (Btg. Friuli). Dalle basi sulle montasono state le vittime complessive).
gne di Trasaghis sono partite diverse azioni di
Dopo il doloroso episodio della strage di Avasisabotaggio contro gli occupanti nazisti (distruzionis e la conseguente, tragica vendetta ai danni di
ne della polveriera di Osoppo, sabotaggi alla stanumerosi cosacchi prigionieri, il Comune di Trazione di Gemona, alla ferrovia Udine-Tarvisio e ai
saghis è tornato alla libertà nei primi giorni di
cantieri della Todt, assalto alla base cosacca di
maggio, con l’inizio del ritorno degli abitanti alle
Campagnola ...).
proprie case, dopo i sette mesi di occupazione
Dopo le numerose azioni dell’estate partigiana, la
cosacca.
zona del Comune di Trasaghis è stata investita, a
In conseguenza degli eventi bellici della guerra di
partire dal 2 ottobre 1944, da una massiccia azioLiberazione Nazionale, svoltisi nel territorio del
ne nazifascista tendente allo smantellamento delComune di Trasaghis, notevoli sono state le dila rete partigiana. Nonostante la resistenza oppostruzioni di beni mobili ed immobili. Al termine
sta dalle forze partigiane osovane e garibaldine, i
della guerra, oltre al pesante bilancio di perdite
paesi sono stati ben presto occupati. I fascisti, agli
umane (alle 51 vittime della strage di Avasinis si
ordini del colonnello De Lorenzi, hanno dato orassommano le altre 109 persone – militari, partidine alla popolazione di abbandonare i paesi, per
giani e civili - decedute nel periodo bellico), a seaffidarli poi in consegna alle popolazioni cosacguito dell’occupazione cosacca, degli eventi bellici
che. L’ordine è stato impartito in tutte le località
e dei bombardamenti, si potevano contare nel
del comune, ma a Peonis ed Avasinis l’opera dei
Comune 39 edifici distrutti e 576 gravemente
sacerdoti locali è riuscita a dilazionare prima e a
danneggiati.
scongiurare poi lo sfollamento. A questo drastico
Costante è stato lo sforzo intrapreso dall’Ammiordine invece non hanno potuto sfuggire Trasa- Partigiani operanti nel Comune di Trasaghis
nistrazione comunale di Trasaghis per rafforzare
ghis, Braulins ed Alesso. Lo sfollamento ha avuto
il senso della memoria, che trova occasione di rinsaldarsi attraverso la pedunque luogo in poche ore, in condizioni difficili e dolorose ed è stato totariodica organizzazione di cerimonie commemorative, la cura e l’attenzione
le. Gli abitanti dei tre paesi hanno trovato rifugio e accoglienza soprattutto
riservate a quei luoghi che, per il loro significato, sono deputati a tale fine, e
nei comuni limitrofi (Cavazzo, Gemona e Osoppo), ma vi sono state anche
in primo luogo il monumento sacrario di Avasinis (le vittime dell’eccidio
diverse famiglie trasferitesi anche più lontano (nel Medio e Basso Friuli). A
erano state sepolte in una fossa comune nel vecchio cimitero del paese,
Trasaghis si sono insediate inizialmente formazioni cosacche Kabardine, poi
adiacente alla chiesa, nonostante da alcuni anni fosse già in funzione il nuovo
un nucleo di cosacchi del Don (militari e civili) che sono giunti anche a mucimitero al di fuori del centro abitato, e questo per espressa volontà della
tare il nome del paese in quello di Novorossijsk. I cosacchi del Don si sono
popolazione). In quel luogo, nel 1995, è stato costruito il monumento-meinsediati anche negli altri paesi, prendendone pieno possesso (come ad Alesmoriale che raccoglie i nomi ed i volti delle vittime dell’eccidio del 1945.
so, ribattezzata Novocerkassk) o giungendo ad una convivenza forzata con
Il percorso della memoria è stato affiancato da un vasto progetto culturale,
le popolazioni friulane non sfollate (Avasinis, Oncedis e Peonis). Si calcola
con la realizzazione e la produzione di libri e materiale documentario finache i cosacchi insediatisi nel Comune siano stati oltre 7000, con evidenti e
lizzato a far conoscere, soprattutto alle giovani generazioni, le vicende del
conseguenti problemi riguardo all’approvvigionamento dei viveri per le perperiodo bellico: lo testimoniano, per esempio, l’opuscolo Avasinis, frammenti
sone e del mantenimento dei numerosissimi cavalli portati al seguito dei
di memoria (1995) ed i volumi Avasinis 1940-1945 (uscito nel 1996 con la
cosacchi.
presentazione integrale del diario di don Francesco Zossi, parroco di AvasiIl rastrellamento ed i rigori dell’inverno 1944 hanno costretto una parte dei
nis durante la guerra) e Memorie di un esodo (uscito nel 2003 con la raccolpartigiani locali a trasferirsi, filtrando attraverso le linee nemiche, in pianura,
ta di una cospicua documentazione fotografica sullo sfollamento del 1944)
sui monti della sinistra Tagliamento ed ai confini con la Jugoslavia, dove hane inoltre con la recente duplicazione e la diffusione di un servizio televisivo
no continuato a combattere in altri reparti partigiani, mentre coloro che
sulla strage redatto dalla televisione tedesca Medienwerkenstatt.
sono rimasti in zona nella prima primavera del 1945 hanno proseguito attiE’ anche attualmente in corso di realizzazione un documentario filmato, con
vità di sabotaggio dall’interno dei cantieri della Todt e sono andati poi a
la raccolta di diverse testimonianze di testimoni diretti della strage, realizzaconfluire nel Btg. “Friuli” e a costituire le file di un nuovo battaglione, denoto da Dino Ariis: esso sarà presentato a ridosso delle commemorazioni del
minato “Val del Lago”, che ha operato in tutta la valle nelle settimane con2 maggio del prossimo anno, quando avrà luogo anche la cerimonia ufficiale
clusive della guerra.
di consegna al Comune della medaglia d’argento al valor civile concessa dal
Nella primavera del ‘45 ha avuto infatti luogo la riorganizzazione delle forze
Presidente della Repubblica.
partigiane e il contemporaneo ritiro dei cosacchi.
7
SPAZIO A.S.S. N. 3
IL SERVIZIO SOCIALE DEI COMUNI E LE ATTIVITA’ RICREATIVE
E DI SOCIALIZZAZIONE A FAVORE DEGLI ANZIANI
Il Servizio Sociale dei Comuni dell’Ambito distrettuale n. 3.1 (Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale) dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” dedica un particolare impegno all’organizzazione di attività ricreative e di turismo sociale per anziani ed adulti
inabili, non solo perché previsto dalla normativa del settore, ma
soprattutto perché gli operatori del Servizio credono fortemente
negli effetti benefici che le occasioni di socializzazione forniscono al
fine di contrastare l’emarginazione, l’isolamento sociale e in taluni
casi anche al fine di ritardare la perdita dell’autonomia.
Questi benefici, inoltre, vengono ancor più amplificati se le occasioni di svago e socializzazione vengono co-gestiti in un’ottica di rete
sociale con la partecipazione della Comunità Locale.
Di seguito verranno descritte alcune fra le varie attività ricreative
che sono state organizzate nel corso dell’anno 2005, sia specificatamente nel Comune di Trasaghis (la festa delle castagne a Peonis), che
a livello di ambito sovracomunale (i soggiorni marini).
LA FESTA DELLE CASTAGNE A PEONIS
8
Il 20 ottobre 2005 si è svolta a Peonis la tradizionale “Festa delle
Castagne” organizzata dal Servizio Sociale dei Comuni dell’Azienda
per i Servizi Sanitari n. 3 in collaborazione e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, oltre che con il prezioso apporto del
volontariato locale. Anche quest’anno è stato verificato con soddisfazione che l’afflusso a questa festa è sempre maggiore; vi hanno,
infatti, partecipato ben oltre 120 persone, tra anziani e adulti inabili
residenti in vari Comuni del Gemonese (che hanno costituito la
presenza maggiore), volontari della Pro Loco di Peonis, volontari del
Comune di Trasaghis dell’Associazione AUSER Alto Friuli, gli amici
fisarmonicisti di Venzone, alcune signore volontarie che partecipano
a molte della attività ricreative proposte dal Servizio Sociale ed, infine, operatori sociali. Circa la metà degli anziani ed inabili erano
persone assistite a domicilio dal Servizio di Assistenza Domiciliare
e/o frequentanti i Centri Diurni di Gemona del Friuli e Venzone,
quasi 30 partecipanti provenivano dalle Casa di Riposo di Gemona
ed Osoppo e la specifica Comunità di Peonis era rappresentata da
una numerosa “delegazione” di signore che hanno allietato il pomeriggio con gioiosi canti.
L’ottimo esito dell’iniziativa è da imputare alla presenza sinergica
di più elementi: a fianco dell’impegno e della professionalità degli
operatori, vanno, infatti citate la generosità dell’Amministrazione
Comunale che ha messo a disposizione una somma di denaro per
l’acquisto di cibo e bevande, la disponibilità di alcuni membri della
Pro Loco di Peonis che hanno contribuito a rendere la “logistica”
più accogliente e la presenza attiva di molti altri volontari, tra cui le
signore rappresentati dell’AUSER del Comune di Trasaghis che hanno cucinato alcune torte. Nel corso della festa sono stati consumati circa 20 Kg di castagne. Quelle destinate ad essere bollite nell’alloro sono state sgusciate degli ospiti dei Centri Diurni. Molti sono
stati i dolci che hanno stuzzicato i palati, alcuni confezionati presso
i Centri Diurni, altri, come scritto sopra, preparati dalle signore volontarie. Una torta, infine, è stata offerta dal panificio - forno “Pic”.
Musica, canti e libagioni sono stati interrotti solo da un breve discorso da parte dell’Assessore ai Servizi Socio-Sanitari, Elena Rodaro, e della Coordinatrice dell’Area Adulti Anziani del Servizio Sociale dei Comuni, Daniela De Narda, che, oltre a dare il benvenuto a
tutti i partecipanti, hanno portato i saluti del Sindaco, impossibilitato
a presenziare alla manifestazione, hanno ringraziato tutti gli operatori e volontari che con il loro contributo hanno permesso la realizzazione della festa ed, infine, hanno presentato il signor Daniele
Bertolino, nuovo Assistente Sociale di riferimento per i Comuni di
Trasaghis, Bordano e Osoppo.
I SOGGIORNI MARINI
Nel corso dell’anno 2005 si sono realizzati due soggiorni marini per
anziani autosufficienti, rispettivamente nel mese di giugno a Grado
e nel mese di settembre a Lignano Pineta, ai quali hanno aderito
circa 70 persone residenti nei 15 Comuni dell’Ambito.
In entrambi i turni (ogni turno ha avuto una durata di 15 giorni) gli
anziani sono stati accompagnati da un operatore del Servizio Sociale (nella vacanza del mese di settembre era presente anche una
volontaria) che, oltre a fare da punto di riferimento, ha garantito
tutta una serie di attività per permettere la gestione delle cure termali, momenti di animazione in spiaggia, occasioni di svago nella
struttura alberghiera, ecc.. Nel mese di novembre, inoltre, è stata
organizzato un pranzo e un pomeriggio in festa in un locale della
nostra zona per permettere ai partecipanti dei due soggiorni di ri-
trovarsi, per rinsaldare dei legami, rivedere assieme le fotografie
estive, oltre che per condividere il pranzo e ballare.
A cavallo tra i mesi di agosto e settembre, infine, si è tenuto per 10
giorni il soggiorno per anziani ed adulti non autosufficienti a Lignano
Pineta, presso una struttura particolarmente attrezzata ad accogliere persone con disabilità. A questa iniziativa hanno partecipato 35
persone, tutte utenti del Servizio di Assistenza Domiciliare (questo
è uno dei criteri di base per potervi iscrivere). Il gruppo era accompagnato da un’équipe di operatori e volontari che, oltre a gestire le
attività di cura ed assistenza, hanno garantito anche attività di svago
e socializzazione.
Per l’Area Adulti Anziani
Dott.ssa Ass. Soc. Daniela De Narda
ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO COMUNALE
Seduta del 19 settembre 2005
Il Consiglio comunale è stato convocato d’urgenza per deliberare su
di un unico punto all’ordine del giorno, l’approvazione di uno schema di convenzione per la gestione associata con altri sei Comuni
di un progetto di riorganizzazione dei servizi informatici
proposto dal Comune di Gemona.
Il Sindaco Ivo Del Negro, prendendo la parola in apertura, ha illustrato dettagliatamente i contenuti dell’argomento: la possibilità di gestire in forma associata, da parte
dei Comuni di Gemona, Artegna, Magnano,
Montenars, Osoppo e Trasaghis, un progetto di riorganizzazione dei servizi informatici, in modo particolare per avviare i progetti relativi alla gestione della carta di identità
elettronica, all’adozione della firma digitale
e della posta elettronica certificata, all’adozione di un sistema informativo territoriale
integrato, all’attivazione di un centro per i Trasaghis, il Municipio
servizi territoriali telematici in comune tra
gli Enti associati, nonché alle attività connesse di formazione del
personale. Il progetto intercomunale sarà portato avanti in forma
associata e vedrà il Comune di Gemona assumere le funzioni di
Ente capofila; il costo complessivo ammonta a 311 mila euro. Sarà
una Conferenza dei Sindaci , appositamente convocata, a determinare le quote di eventuale compartecipazione alle spese spettanti
a ogni singolo Comune.
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’adesione al progetto ed il relativo schema di convenzione, dando mandato al Sindaco di provvedere alla sottoscrizione dell’atto di adesione per il
Comune di Trasaghis.
Seduta del 26 settembre
Il Consiglio Comunale di Trasaghis, nel corso della seduta, ha innanzitutto approvato all’unanimità il Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale: un documento inizialmente
richiesto dalla minoranza consiliare che poi è stato redatto con la
collaborazione costruttiva del Segretario e degli Uffici comunali, dei
Capigruppo consiliari e dei Consiglieri tutti, sino alla redazione definitiva in 62 articoli.
Il Sindaco Ivo Del Negro ha poi informato
il Consiglio che i Responsabili delle Posizioni Organizzative ed il Revisore dei Conti hanno segnalato la sostanziale realizzazione dei programmi per il raggiungimento
degli Obiettivi prefissati nella relazione
programmatica presentata a suo tempo,
dando conseguentemente atto del permanere degli equilibri di bilancio. E’
seguita l’approvazione a maggioranza (la
minoranza si è astenuta) del documento di
ricognizione sullo stato di attuazione dei
programmi.
Trasaghis,Via De Luca
Dopo la presa d’atto dell’importo del compenso annuo spettante per legge al Revisore dei Conti, il Consiglio,
col voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza, ha approvato alcune variazioni al Bilancio di previsione
2005, resesi necessarie, tra l’altro, dalla necessità di reperire fondi
per l’acquisto di attrezzature per il campo sportivo comunale e per
la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici: l’importo necessario (7 mila euro) verrà attinto da una quota dell’avanzo di amministrazione. E’ stato altresì deciso che il maggior contributo
annuale concesso dal Bim (16 mila 480 euro) verrà impiegato
per l’asfaltatura di alcune strade comunali. Conseguentemente è
stata approvata, sempre a maggioranza, la modifica della relazione
previsionale programmatica per la parte relativa al 2005. Dopo
l’unanime approvazione delle direttive per la formazione della variante n. 7 al Piano Regolatore Generale comunale, predisposta dall’arch. Dri, la seduta si è chiusa con la ratifica, a maggioranza, di una delibera di giunta
relativa a variazioni al bilancio di previsione
per il 2005.
Seduta del 28 novembre
Il Consiglio ha innanzitutto provveduto ad
approvare a maggioranza l’assestamento
di Bilancio, resosi necessario, tra l’altro,
dalla concessione di contributi da parte
della Comunità Montana per la realizzazione di pubblicazioni e dai trasferimenti della
Regione per il finanziamento del bilancio;
tra le minori entrate si annotano introiti ridotti per i proventi dai
tagli dei boschi e dalle migliorie boschive. La differenza tra entrate
ed uscite registra comunque un bilancio attivo di oltre 24 mila
euro. Sempre a maggioranza, sono state approvate alcune variazioni di bilancio per la realizzazione di diversi interventi (quali la
manutenzione straordinaria del monumento di Trasaghis, della Biblioteca Comunale a Braulins, della strada tra Avasinis e Mont di
Prât e la formazione di pannelli solari negli edifici comunali) che
saranno finanziate attraverso l’utilizzo di una quota dell’avanzo di
amministrazione disponibile. Conseguentemente, sono state approvate le modifiche alla relazione programmatica e al bilancio pluriennale. Dopo il via libera dato all’unanimità alla proposta di istituire una borsa di studio triennale per gli alunni che frequentano la scuola media di Alesso, in memoria della professoressa Nevia
Garzitto, il Consiglio, sempre con votazione concorde, ha approvato lo statuto e la convenzione per la costituzione del Consorzio
“Autorità d’ambito A.T.O. Centrale Friuli” per l’organizzazione del
servizio idrico integrato.
E’ stata poi approvata all’unanimità la bozza di convenzione con l’associazione “Auser Volontariato Alto Friuli” che potrà intervenire, a
supporto dell’A.S.S., per interventi di assistenza domiciliare
leggera a favore di persone in stato di disagio o emarginazione (accompagnamento a
visite mediche, disbrigo di piccole pratiche,
consegna domiciliare di spesa e medicinali...) e la promozione di un’iniziativa di solidarietà a favore delle popolazioni pakistane
colpite dal terremoto dello scorso ottobre,
attraverso l’erogazione di un contributo di
2 mila euro all’Organizzazione ONG Intersos per l’organizzazione di un campo di accoglienza intitolato ad Alberto Bonanni, il
friulano unica vittima occidentale del sisma.
Il Consiglio ha anche approvato un Ordine
del Giorno che ha trovato concordi maggioranza e opposizione nel dare una valutazione negativa al progetto di realizzazione delle casse di espansione sul Tagliamento, invitando conseguentemente il Ministero
per l’Ambiente, le Autorità di bacino, la Regione Friuli V.G. a riconsiderare il progetto, prevedendo in alternativa alle casse un complesso di interventi da prevedere lungo tutto il corso del fiume, partendo dalla foce e risalendone il corso.
La seduta si è chiusa con la ratifica a maggioranza di alcune delibere di giunta relative a variazioni di bilancio.
9
COMUNE INFORMA
CONCRETO SOSTEGNO DEL COMUNE DI TRASAGHIS
AI NOSTRI CONCITTADINI CHE VIVONO IN ARGENTINA
10
Come è successo ciclicamente nell’ultimo secolo, l’Argentina da alcuni anni, è
stata investita da una grave crisi economica che ha messo in grande difficoltà
anche le famiglie dei friulani che in quel paese vivono e lavorano. Questa drammatica situazione ha provocato un quasi completo arresto delle visite che diversi emigrati effettuavano periodicamente ai parenti che risiedono nel nostro Comune. Proprio nel momento più grave della crisi è venuto meno anche il sostegno che la Regione Friuli Venezia Giulia assicurava contribuendo con un finanziamento sul costo del biglietto aereo: la Regione ha deciso di concentrare gli interventi solo a favore di quanti rientrano definitivamente in Friuli o per il trasporto
delle salme delle persone decedute.
Gli emigranti in Argentina, che non hanno avuto una grande fortuna dal punto di
vista economico, sono sempre però rimasti molto legati alla propria terra di
origine e l’Amministrazione comunale di Trasaghis, anziché aderire alle varie iniziative di sostegno che non riuscivano a garantire l’effettiva destinazione dei
fondi ai nostri concittadini, ha deciso di sostenere, come atto concreto di solidarietà, la concessione di un contributo economico di 500 euro quale concorso per
le spese di viaggio a coloro che, nonostante le difficoltà, sono comunque tornati
nel loro paese. Nei quattro anni che vanno dal 2002 al 2005 sono stati effettuati
12 interventi, per una cifra complessiva di 6.000 euro; all’iniziativa del Comune
hanno contribuito anche le locali parrocchie.
Il Comune di Trasaghis ha fatto la sua parte in un momento particolarmente
difficile; l’intervento di sostegno non potrà proseguire (in quanto si trattava di un
intervento straordinario legato alle drammatiche condizioni economiche dell’Argentina, che per fortuna sono attualmente in via di miglioramento) ma è
stato sicuramente un modo concreto per far sentire la nostra vicinanza e la nostra solidarietà ai concittadini che vivono in Argentina e alle loro famiglie.
Ivo Del Negro
INSTALLATI I RILEVATORI
PER IL RADON
Anche il Comune di Trasaghis partecipa alla “campagna per l’identificazione delle
zone a rischio radon” promossa dalla Protezione Civile Regionale e che vede
coinvolti l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) ed i volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile. La rilevazione avverrà tramite il
posizionamento di circa 12.000 rilevatori in tutta la regione: nel nostro Comune
i volontari della Protezione Civile ne hanno già installati 16, in tutte le frazioni del
Comune.
Le apparecchiature installate rileveranno per un periodo di sei mesi il livello di
radon presente. Come è noto, il radon è un gas radioattivo che si sprigiona naturalmente dal sottosuolo ed è inodore ed incolore: in dosi elevate, può essere
potenzialmente pericoloso per la salute.
Trascorsi i sei mesi dall’avvio dell’esperimento, e quindi nel marzo del 2006, i dosimetri verranno prelevati e sostituiti con altri per ulteriori sei
mesi, quindi si provvederà all’analisi dei dati.
Va comunque segnalato che due anni fa
l’Amministrazione comunale aveva già fatto
eseguire un monitoraggio negli edifici scolastici al termine del
quale era stato riscontrato che la presenza
di gas radon era assoVolontari della Protezione Civile di Trasaghis intervenuti a Boscoverde di Tarvisio
lutamente nella norma.
durante le fasi dell’“emergenza neve”
Una delle lettere inviate al Comunedell’Argentina
IL COMUNE DI TRASAGHIS
ALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
UNA TESI DI LAUREA
SUL PROGETTO “C’ENTRO” A TRASAGHIS
“Viaggio nella progettazione sociale. Il Progetto C’entro di Tarvisio e Trasaghis” è il titolo della tesi di laurea discussa dalla dott.ssa Anna Marcon presso l’Università degli Studi di
Parma (Corso di laurea in Psicologia, Facoltà di Lettere e
Filosofia) nell’anno accademico 2002/2003.
Lo studio prende in considerazione – dal punto di vista
psico-sociale – le comunità locali entro le quali è stato
attuato il progetto di aggregazione giovanile C’entro (promosso dall’Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli”/
Servizio Sociale dei Comuni, per conto dell’Amministrazione Comunale), rilevandone il senso di comunità e l’empowerment, termine che può essere tradotto con l’espressione “accrescere in potere”. Il concetto di empowerment
indica la crescita costante, progressiva e consapevole delle
potenzialità delle persone, accompagnata da una corrispondente crescita di autonomia ed assunzione di responsabilità. Tramite la realizzazione di interviste con amministratori locali, il parroco, un dirigente scolastico, alcuni
operatori sociali ed alcuni volontari e tramite la somministrazione di questionari ad un campione di ragazzi e giovani d’età compresa tra gli 11 e i 17 anni residenti nel Comune, lo studio ha messo in luce il modo in cui gli abitanti
di Trasaghis percepiscono la propria comunità, il senso di
appartenenza ad essa e l’impatto generato dalle iniziative
e dai progetti in essa attuati. L’Amministrazione Comunale
si complimenta con la dott.ssa Anna Marcon per il lavoro
svolto e la ringrazia per l’attenzione dedicata a giovani,
adulti, associazioni ed istituzioni nostro Comune.
Ivo Del Negro
COMUNE INFORMA
GIA’ EROGATI 16.000 EURO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
E IL FUNZIONAMENTO DELLE SCUOLE
L’Amministrazione comunale di Trasaghis ha già erogato i contributi per il diritto allo studio e il funzionamento delle scuole
presenti nel Comune.
Alle famiglie sono stati concessi i contributi per l’acquisto dei
libri di testo per l’anno scolastico in corso sia per gli alunni
della scuola dell’obbligo (elementari e medie) nonché per
quelli del primo anno delle superiori. In particolare sono stati
spesi 2.247 circa per i libri degli 81 alunni della scuola primaria
3.790 euro per il contributo agli alunni delle medie (160 euro
per ognuno dei 10 alunni di prima, 60 per i 17 di seconda, e 53
per i 18 di terza) Sono anche stati erogati 120 euro per ognuno dei 15 alunni del Comune che frequentano la prima classe
negli Istituti Tecnici e Professionali e 160 euro per ognuno dei
5 alunni che frequentano la prima liceo “si tratta di una precisa
scelta fatta dall’Amministrazione comunale, fa presente il Sindaco Ivo Del Negro, poiché come negli anni scorsi è stato
garantito un sostegno economico a tutte le famiglie del Comune che hanno alunni frequentanti le scuole dell’obbligo,
senza distinzione di sede, tipo di scuola o limiti di reddito trattandosi appunto di scuole la cui frequenza è obbligatoria”.
L’Amministrazione ha altresì deciso, anche quest’anno, di finanziare diversi progetti proposti dalle scuole per l’infanzia,
primaria, e media, per sostenere l’avvio o la prosecuzione di
progetti e iniziative capaci di qualificare ulteriormente l’offerta formativa e il funzionamento delle scuole presenti nel
Comune.
Sono stati così concessi un contributo di 775 euro alla scuola
per l’Infanzia di Avasinis per la realizzazione di un progetto di
attività motoria, e inoltre contributi per un laboratorio video
delle scuole elementari, per l’acquisto di materiale didattico e
riparazione apparecchiature in tutte le scuole, per complessivi
6.731. euro. In tutto sono stati dunque erogati 16.604 euro da
parte dell’Amministrazione comunale di Trasaghis.
11
Neve al lago (Foto Resi Forgiarini)
RICORDO DI GIERI DARMS
Se ne è andato un grande amico del
Friuli e del Comune di Trasaghis: nella
mattinata di mercoledì 30 novembre,
nella città svizzera di Coira, è morto
infatti, a 72 anni, Gieri Darms, coordinatore, dopo il terremoto del 1976,
del Comitato per gli aiuti del Cantone
dei Grigioni al Friuli. Quella del Cantone svizzero è stata una delle maggiormente tangibili attestazioni di solidarietà che il Comune di Trasaghis abbia
potuto annoverare, nei difficili mesi del
dopo sisma. Nel mese di novembre del Gieri Darms
1976, infatti, una colonna organizzata
di roulottes, partita dai Grigioni, aveva portato alimenti e vestiario
per i terremotati nonché giocattoli per i bambini; le roulottes erano
poi state lasciate nel Comune di Trasaghis ed erano state distribuite
ad una trentina di famiglie che non erano sfollate a Lignano, consentendo così alle stesse di poter passare l’inverno dignitosamente.
Grazie alla sottoscrizione avviata nelle diverse città svizzere dei Grigioni, era stato poi possibile realizzare il villaggio delle casette svizzere ad Avasinis, che sono state materialmente allestite da decine di
volontari grigionesi che, nell’estate del 1977, si erano alternati al
campo-base vicino al Leale.
A coordinare tutte le operazioni si era mostrato sempre animatore
instancabile Gieri Darms, un farmacista che gestiva la propria farmacia a Samedan, un centro vicino a Saint Moritz, nell’Alta Engadina.
Oltre all’impegno in Friuli, si era attivato anche, dopo il sisma del
novembre 1980, per il soccorso alle popolazioni terremotate della
Campania e della Basilicata. Per questa generosità era stato insignito
dal presidente Pertini al Quirinale di una onorificenza al merito della Repubblica Italiana. Egli era molto fiero di questo riconoscimento,
il cui decreto di concessione aveva appeso in bella vista nella sua
farmacia a Samedon. Con l’andare degli anni non aveva dimenticato
il Friuli e Trasaghis in particolare, poiché egli aveva stabilito dei sinceri rapporti di amicizia con parecchie famiglie del Comune, dove
ritornava almeno una volta all’anno; assai intenso, in particolare, il
legame con l’allora parroco di Avasinis, don Paolo Varutti, che Geri
seguì nel doloroso percorso della malattia, andandolo a trovare in
ospedale nel dicembre 1984, interessandosi spesso delle sue condizioni di salute e decidendo poi, in seguito, di partecipare ai funerali
ad Avasinis.
Il comparire dei primi sintomi di una grave malattia non gli aveva
consentito di partecipare alle cerimonie per il 25° anniversario del
terremoto, svoltesi nel 2001. Proprio per questa ragione il Comune
aveva poi organizzato, nel mese di settembre, un viaggio in Engadina
per consegnargli ufficialmente la medaglia appositamente fatta coniare dall’Amministrazione Comunale. Nella chiesa cattolica di Samedan la Santa Messa era stata accompagnata dai canti del Gruppo
Corale di Alesso. L’accoglienza riservata da Gieri e dai suoi familiari
era stata veramente commovente. Ultimamente le sue condizioni
erano ulteriormente peggiorate, procurandogli parecchie sofferenze, sino alla morte sopravvenuta alla fine di novembre. Gieri Darms
è stato ricordato durante la Messa celebrata da don Giulio Ziraldo
domenica 11 dicembre nella chiesa parrocchiale di Avasinis quando,
a nome di tutta la Comunità, è stato espresso il cordoglio alla moglie Martha, alle figlie Elisabetta e Patricia e a tutti i suoi familiari.
Ivo Del Negro
COMUNE INFORMA
ANAGRAFE (dal 01.08.2005 al 31.10.2005)
NATI
Cecchini, nata a San Daniele
del Friuli il 20.10.2005
SEBASTIANO LEONARDO
GIUMANINI
di Michelangelo e di Sabrina
Di Santolo, nato a Udine
il 04.08.2005
VALENTINA MASSARO
di Davide e di Monica
Del Negro, nata a Monfalcone
il 22.10.2005
FEDERICO DI BEZ
di Luciano e di Daniela Masotto,
nato a San Daniele
del Friuli il 04.09.2005
MANUEL DE CECCO
di Diego e di Lucia Boezio,
nato a Tolmezzo il 23.10.2005
MADDALENA BIASUTTO
di Fabrizio e di Clara Flajs,
nata a Tolmezzo il 11.10.2005
E’ entrato a far parte della nostra
comunità, accolto nella famiglia di
Stefano Renier e Antonella
Stefanutti di Alesso, anche il
piccolo Juri, che compirà tre anni il
25 dicembre 2005
GIADA TONIUTTI
di Federico e di Maria Alba
MATRIMONI
RIDOLFO ANDREA
e FIOR GLORIA
ad Arta Terme il 10.09.2005
12
Elisa RIDOLFO, nata a Gemona
del Friuli il 7 luglio 1982, residente a Trasaghis, frazione Alesso, via
Nazionale 44, si è laureata il 7
febbraio 2005 in Scienze Giuridiche presso l’Università degli Studi di Udine con una tesi di laurea dal titolo “La
transizione costituzionale sudafricana (19901997)”
Manuela DI SANTOLO, nata a
San Daniele del Friuli il 27 marzo
1977, residente a Trasaghis, frazione Peonis , via Barca, si è laureata
il 23 aprile 2005 in Scienze Biologiche presso l’Università degli
Studi di Trieste con una tesi di laurea dal titolo
“Poliformismi genici dell’interleuchina-1 beta e
del recettore antagonista dell’interleuchina –1:
possibili implicazioni con la vaginosi batterica”
STEFANUTTI GIOVANNA
n. a Trasaghis il 06.01.1922,
m. a Gemona del Friuli
il 26.08.2005
SECHI GIOVANNINO
e TROISI MARIA ROSA
a Trasaghis il 17.09.2005
STEFANUTTI Ido
n. a Trasaghis il 28.03.1928,
m. a Udine il 19.09.2005
DECEDUTI
RODARO ALFREDO
n. a Trasaghis il 15.07.1943,
m. ad Aix-en-Provence (France)
il 09.08.2005
LAUREATI
Da parecchi anni il Notiziario Comunale
dà notizia del conseguimento della laurea
da parte di studenti del Comune: si tratta
di un evento importante per la crescita
culturale del territorio, un motivo di legittima soddisfazione da trasmettere all’intera
comunità. Nell’intento di proseguire con
tale pubblicazione, si invitano coloro i quali conseguiranno prossimamente la laurea
a darne notizia all’Amministrazione comunale, con la trasmissione dei dati e della
fotografia.
LONDERO VANDA
n. a Gemona del Fr. l’11.02.1941,
m. a Trasaghis il 12.08.2005
Massimiliano VIDONI, nato a
Gemona del Friuli il 2 agosto
1972, residente in Trasaghis, si è
laureato il 13 giugno 2005 in Ingegneria Meccanica, indirizzo
Materiali, presso l’Università degli Studi di Udine con una tesi dal titolo “Ceramici sinterizzati come alternativa alla discarica di rifiuti inerti di demolizione”
Dario DI SANTOLO, nato il
9.06.1980 a San Daniele del
Friuli, residente in Trasaghis, frazione Peonis, via Bottecchia 8, si
è laureato il 7 luglio 2005 in Informatica presso l’Università degli Studi di Udine con una tesi di laurea dal titolo “Realizzazione di strumenti per la generazione automatica di documenti Pdf relativi ad
orari di autoservizi ”
Cinzia BRAGATO, nata il
12.10.1980 a Gemona del Friuli,
residente in Trasaghis, frazione
Peonis, via Beorchia 3, si è laureata il 7 ottobre 2005 in scienze biologiche presso l’Università
degli Studi di Trieste con una tesi di laurea in
neuroanatomia molecolare dal titolo “Ruolo
della proteina SMN (Survival Motor Neuron)
nella atrofia muscolare spinale (SMA) – evidenze sperimentali da colture motoneurali”
CUCCHIARO ANTONIO
n. a Trasaghis il 21.12.1915,
m. a Gemona del Friuli
il 01.10.2005
RINNOVATO IL SITO WEB
DEL COMUNE
Nei mesi scorsi è stato rinnovato il sito ufficiale del Comune di Trasaghis.
Il sito è stato completato dall’INSIEL nell’ambito del Progetto Montagna della Regione
Friuli Venezia Giulia. E’ composto da diverse
sezioni, di cui si riportano di seguito le più
importanti:
AMMINISTRAZIONE, che comprende il
Sindaco, la Giunta, il Consiglio e le Commissioni.
SERVIZI e UFFICI, con gli orari e le notizie
relative alla Biblioteca, al Piano Regolatore, al
Meteo FVG, ecc.
IN EVIDENZA, sono riportate le News
GALLERIA FOTOGRAFICA, con numerose immagini di tutti i paesi e dei principali
punti di interesse del Comune con alcune immagini del terremoto del 1976.
Il sito può essere consultato anche dai nostri
concittadini che si trovano all’estero all’indirizzo web:
www.comune.trasaghis.ud.it
E’ possibile poi far pervenire proposte, suggerimenti ed osservazioni al Sindaco al seguente indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
L’Amministrazione comunale di Trasaghis,
col disegno di Luciano Boezio,
porge i più sinceri auguri di Buone Feste
Notizie e informazioni del Comune di Trasaghis
Periodico quadrimestrale dell’Amministrazione
Comunale di Trasaghis
N. 3 – 15 dicembre 2005
Autorizzazione del Tribunale di Tolmezzo
n. 89 del 27 febbraio 1996
Direttore responsabile: Ivo Del Negro
Direzione e redazione: Giunta Municipale
Coordinamento redazionale: Pieri Stefanutti
Hanno collaborato a questo numero:
Uffici comunali
Fotografie: Archivio Biblioteca Comunale
di Trasaghis, Archivio Municipio di Trasaghis,
Mario Trippari
Stampa: Tipografia Toniutti – Osoppo
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Notiziario comunale n. 3 anno 2005