IL FUNGO Periodico del Gruppo Micologico e Naturalistico “Renzo Franchi” di Reggio Emilia - Associazione di Volontariato - ONLUS Siti Internet - http://space.comune.re.it/micologico; http://it-it.facebook.com/people/Gruppo-Micologico-Franchi/100000945364455. e-mail: [email protected] - Anno XXIX - n° 4 - dicembre 2011 Sped. in abb. post. 70% DBC - Reggio E. Tassa riscossa - Taxe perçue (contiene inserto redazionale) Registrazione Trib. Reggio E. N° 531 del 15/11/1982. Direttore responsabile: Paolo Vecchi. Proprietario: Ulderico Bonazzi. Periodico del Gruppo “Renzo Franchi” di R.E. (A.M.B.) -Via Amendola, 2 - 42122 R.E (I) - Tipografia: Grafitalia (0522 511251) Comitato di Redazione: U. Bonazzi, L. Cocchi, G. Donelli, F. Franceschetti, G. Borgatti, G. Valentini CORSO DI MICOLOGIA (e non solo) 2012 Il Corso si terrà, come lo scorso anno, presso il Centro Sociale «Carrozzone». Al Corso (che inizierà lunedì 30 gennaio 2012 alle ore 21,00) sono invitati tutti i cittadini che desiderano iniziare a conoscere i funghi ed i loro ambienti di crescita o vogliono approfondire ed accrescere le loro conoscenze micologiche, botaniche ed ecologiche. Tutte le lezioni si baseranno sulla proiezione di diapositive, lucidi e videoproiezione. COME CI SI ISCRIVE AL CORSO L'iscrizione al Corso è possibile presso la sede del Gruppo (via Amendola, 2 - RE - ingresso principale del San Lazzaro) tutti i lunedì sera dalle ore 21,00 alle ore 23,00 e durante lo svolgimento del Corso stesso. La quota di iscrizione è di € 45,00 per i non Soci e dà diritto a ricevere un «gadget micologico»; per i Soci del Gruppo Micologico l’iscrizione è gratuita e con il versamento di € 7,00 anche i Soci potranno ricevere il gadget. Le quote servono per coprire le spese di organizzazione. PROGRAMMA 30/01 - Boletaceae Parte I. Rel. G. Simonini 06/02 - Boletaceae Parte II. Rel. G. Simonini 13/02 - Genere Agaricus: specie comun. Rel. U. Bonazzi 20/02 - Genere Tricholoma: primi passi. Rel. C. Orlandini 27/02 - Ascomiceti epigei comuni. M. Comuzzi 05/03 - Genere Russula, cenni su alcune specie comuni. Rel. G. Donelli 12/03 - Piante esotiche. Rel. A. Montecchi 19/03 - Approccio al Genere Cortinarius. Rel. C. Orlandini 26/03 - Alcune specie di Macrolepiota e Leucoagaricus. Rel. U. Bonazzi 02/04 - Alcune specie comuni del Genere Lactarius. Rel. G. Donelli 16/04 - Genere Amanita: le specie più rappresentative. Rel. M. Comuzzi 23/04 - Funghi comuni non ancora trattati. Rel. G. Donelli 30/04 - Micotossicologia, ancora problemi e incertezze. Rel. R. Nadalutti 07/05 - Funghi e piante della California messicana. Rel. A. Montecchi 14/05 - Le farfalle del nostro territorio. Rel. P. Gallingani 21/05 - Fiori delle Dolomiti. Rel. G. Valentini 28/05 - Raccolta funghi: leggi, regolamenti e altro ancora. Rel. L. Cocchi 04/06 - Alberi significativi per la determinazione dei funghi. Rel. E. Canovi 11/06 - Nuove frontiere: cenni di biologia molecolare. Rel. F. Franceschetti Speriamo di vedervi numerosi. A coloro che già sanno, ricordo che c'è sempre qualcosa da imparare. Giuseppe Donelli, Responsabile del corso. FACCIAMO FESTA CON LA CENA DI CHIUSURA DELL’ATTIVITA’ SOCIALE 2011 DEL GRUPPO «R. FRANCHI» E CON LA CONSEGNA DEI DIPLOMI AI SOCI FEDELI E FEDELISSIMI Come lo scorso anno la chiusura dell’attività sociale del 2011 sarà presso il Centro Sociale CARROZZONE. Ci troveremo lunedì 19 dicembre alle ore 20,30 per una cena e, a seguire, attività varie. I Soci e gli Amici del Gruppo che, per i motivi più diversi, non potessero o non volessero partecipare alla cena sono caldamente invitati (alle 21,30) a partecipare alle attività previste per la serata. I momenti conviviali e di amicizia sono importanti per il nostro Gruppo (come per tutte le associazioni di volontariato) ed è importante per tutti esserci. Saranno consegnati gli attestati di fedeltà al Gruppo ai seguenti Soci: ® Per i 35 anni di iscrizione: Bignardi Francesco, Campani Ercole, Caniparoli Siro, Prampolini Fabio; ® Per i 30 anni di iscrizione: Beltrami Aimone, Ferrari Angelo, Gallingani Paolo, Mori Ivan, Torricelli Fabrizio; ® Per i 20 anni di iscrizione: Balestrazzi Carla, Panaccione Rosanna, Via Gallinari, 1 (RE) - Tel 0522 381412 Rossi Vittorio, Tabelli Maurizio. Il menù della cena prevede: Per arrivare al Centro sociale “Il Carrozzone”: Torteli verdi e gialli al burro e/o al soffritto - Arrosti misti imboccata Via Kennedy (indipendentemente dal verdura di stagione - Acqua, Vino, Dolce, Caffé, Limoncino Il costo della cena è di € 20,00 pro capite. Per partecipare ci si può senso di marcia) e giunti alla rotonda all’altezza della prenotare presso il Gruppo (il lunedì sera dalle 21:00 alle 23:00) o Chiesa San Pio X bisogna girare dietro al Centro rivolgersi a Romano Iotti (cel 329 2805939) che raccoglierà le Kennedy, svoltare a sinistra imboccando così Via prenotazioni. Per la prenotazione è necessario versare un acconto di € Brigata Reggio e avanzare di circa 300 m: a destra c’é 10,00. PARTECIPATE PARTECIPATE PARTECIPATE Via Gallinari Varie - pag. 2 IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011 Una storia di Natale di Maria Antonella, la Zia dei funghi (Volterra 21 nov 2010) Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandarono: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informò da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta..(Mt 2, 1-5). Erode fingeva di essere interessato al Messia, in realtà bramava di trovarlo per eliminare un concorrente al trono, perché credeva che Gesù fosse un re come lui…I magi, che altro non erano che scienziati che sapevano anche usare certi funghi per la divinazione, seguendo una stella che vedevano più luminosa, arrivarono al Bambino. Gli offrirono i doni che avevano portato, poi tornarono alle loro case, senza passare da Erode che li attese invano. Quando si accorse di essere stato buggerato, Erode saltò su tutte le furie, cominciò a imprecare che sembrava un ossesso, rovesciava mobili, spaccava piatti e bicchieri, tirava colpi con la spada a tutto quello che gli capitava a tiro. Falciò i fiori sul balcone, trucidò gli alberi del giardino, tagliò perfino un orecchio al gatto di sua moglie, chiunque gli capitava a tiro faceva una brutta fine. Nella sua mente malata, con il cervello annebbiato dal vino, dall'hashish e dall'uso sconsiderato di Psilocybe si formò l'idea di uccidere tutti quelli che potessero essere il Bambino, comandò così ai suoi scagnozzi di uccidere tutti i bimbi di età fino ai due anni. Follia pura! Certi funghi vanno lasciati nel loro habitat, servono per decomporre e riciclare foglie ecc. e, non si mangiano altrimenti ti riciclano il cervello…Giuseppe fu avvisato in sogno che Erode cercava Gesù per ucciderlo e così prese il piccolo, sua madre, un po' di provviste, caricò tutto su un asinello e fuggì in Egitto. Potete immaginarvi la rabbia di Erode…un leone ferito era più tranquillo di lui! Diede ordine che gli sellassero il cavallo, che preparassero i carri da guerra e le navi e centomila soldati armati fino ai denti! Certo dovevano catturare un pericolosissimo neonato! E i nostri amici funghi nel frattempo che facevano? Non dormivano certamente! Stavano preparando la loro strategia nella battaglia contro il male. Amanita muscaria, si lavò bene bene, con la spazzolina tolse perfettamente tutte le verruche dal cappello e stando sotto l'acqua corrente del ruscello perse molto del suo colore, tanto da assomigliare moltissimo a sua sorella Amanita caesarea. Erode infatti la scambiò per un appetitosissimo “cocco”, pieno di rabbia la fece a fettine con la sua spada, la condì velocemente e se la mangiò per antipasto, ma… tutto calcolato, dopo un'oretta... il prepotentone si stava vomitando su i piedi, pazienza, tanto doveva farsi la doccia perché nel frattempo se l'era fatta addosso…Mentre che si ripuliva, arrivò il bello!!! Cominciò a vedere locuste giganti che volevano mordergli il naso, draghi, gnomi, alberi parlanti che lo rincorrevano...insomma allucinazioni in piena regola. E fu così che l'inseguimento subì un'interruzione ancor prima di UNA RICETTA AL MESE a cura di U. Bonazzi da una ricetta di Rita Fleres Lattari alla pizzaiola Ingredienti: Lactarius della sezione deliciosus; pane grattugiato; 1 mezzo spicchio d'aglio; pomodoro; olio d'oliva extravergine; sale e pepe q.b. Preparazione: Pulire bene i funghi, togliere il gambo e lavarli velocemente. Disporli interi, in una larga teglia, in unico strato, con le lamelle rivolte verso l'alto. Cospargerli di filetti di pomodoro, aglio tritato, pane grattugiato, origano. Salare e pepare e versare su tutto un filo di buon olio di oliva. Passare in forno caldo per circa 30 minuti. Servire ancora caldi Particolare de «La strage degli innocenti» di Giotto (inizio XIV secolo) Assisi Basilica Superiore essere partito. Amanita muscaria si era sacrificata per un ottimo motivo. “Partiremo domani al sorgere del giorno - sbraitò ai suoi soldati - noi abbiamo cavalli velocissimi, carri possenti e navi che non temono tempesta, quel piccoletto ha solo un somaro, dove crede di andare? Non si sfugge a Erode il perfido!”. Zitti zitti, ma anche un po' impauriti, Trametes versicolor e Trametes gibbosa andarono a svegliare Fomes fomentarius, gli spiegarono cosa succedeva e lui, che è un tipo focoso, subito si mise all'opera, chiamò a rapporto tutti i demolitori, fra cui Daedaleopsis tricolor, Inonotus dryadeus e Laetiporus sulphureus, si divisero in squadre ben assortite e partirono all'attacco di carri e navi. E i cavalli, direte voi? I cavalli non si toccano, ma i nostri amici funghi mangiarono velocemente le staccionate che li tenevano prigionieri e i cavalli corsero via felici verso le colline. Erode si svegliò in tarda mattinata con un cerchio alla testa più grande degli anelli di Saturno, imprecò in greco contro il suo attendente e mezzo addormentato cercò di montare in sella...al cavallo fuggito...cominciamo bene! Il pigrone fece approntare una portantina e comodamente sdraiato si fece trasportare alla “zona partenza carri da guerra” ma, fatte poche centinaia di metri, il legno si sbriciolò letteralmente ed Erode il pigro finì col sedere per terra. Che risate! Due a zero per i funghi! Erode si scosse un po' la tunica, si massaggiò lagnandosi e poi maledicendo a destra e a manca raggiunse i carri, saltò su, e urlando e sbraitando “presto è già tardi!” spronò i cavalli al galoppo. Le povere bestie schiumavano dalla bocca per l'immensa fatica, ma lui non sentiva ragioni, dovevano correre a perdifiato per recuperare il tempo perduto, molti di loro erano allo stremo, si sentivano scoppiare il cuore in petto e poi non volevano che Erode raggiungesse la Sacra Famiglia, cercavano di rallentare…ma Erode faceva schioccare la frusta senza guardare dove colpiva...a un tratto…o meraviglia! Il carro si fa leggero, non pesa, non c'è proprio più, ci (continua a pag 5) «Nativita» di Gentile da Fabriano (1423) - Galleria degli Uffizi - Firenze Micologia - pag. 3 IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011 UN FUNGO AL MESE a cura di Ulderico Bonazzi Lactarius salmonicolor Heim & Leclair Cappello: 5-15 cm, molto irregolare, gibboso, piano-depresso, poi imbutiforme, inizialmente con margine arrotondato. Cuticola viscosa, color crema pallido, rosa salmone, arancio rosato, arancio sbiadito, non inverdente o con solo lievi tracce di verde, con zonature poco evidenti e con venature radiali. Lamelle: fitte, decorrenti con dentino, con numerose lamellule, color crema-arancio, arancio-salmone, non inverdenti ma macchiate di brunoviolaceo nelle lesioni. Gambo: 3-8 x 2-3 cm, più o meno cilindrico, arrotondato alla base, tozzo, talvolta lievemente eccentrico, farcito e poi cavo, liscio, da arancione a fulvo, con scrobicoli ovali color arancione, non inverdente. Carne: fragile, color avorio nel cappello ed arancione nel gambo, con il tempo vira al bruno violaceo, non inverdente. Sapore leggermente amaro. Latice abbondante, color salmone, virante leggermente sul rosso vinoso solo sopra le lamelle. Sapore non acre, un po' amarognolo. Habitat: sotto abete bianco (Abies alba), anche frammisto ad altre essenze, in particolare faggio (Fagus sylvatica) e abete rosso (Picea abies). Microscopia: spore largamente ellissoidi, con creste, 9-11 x 6,5-7,5 µm. Basidi tetrasporici subclaviformi. Commestibilità: commestibile. Note: si identifica facilmente per l'habitat, il colore arancio-salmone senza inverdimento e con deboli zonature. Specie simili sono L. deterrimus, fortemente inverdente e L. semisanguifluus, inverdente, con lattice che diviene rossastro ed habitat calcareo di pinete. Nomi volgari e dialettali di Lactarius salmonicolor Heim & Leclair [Lactarius del gruppo Lactarius deliciosus (L.: Fr) S.F. Gray.]: Fungo del sangue, Agarico delizioso, Lapacendro buono, Sanguinelli, Lapacendro: nomi volgari; Laitron, Troun del lat giaun, Troun, Troun rous: nomi dialettali piemontesi; Sanguin: nome dialettale di Boves (Cuneo); Trun: nome dialettale astigiano; Terròn rouss, Taroún rouss = nome dialettale S. Damiano (Asti); Sanguigno: nome volgare aretino, astigiano e di zone dell'Umbria nord-occidentale e centro orientale; Sanguani, Fonch del sonch, Func dal sanch, Fungo sanguigno: nomi dialettali lombardi; Fung del sang, Fung del pin: nomi dialettali milanesi; Brigòlc, Canarös: nomi dialettali bresciani; Fons dèl sangh: nome dialettale di Gargnano (Brescia); Fons dè paghéra: nome dialettale di Egno in Val Degagna (Brescia); Fons sanguanèr, Sanguenèr: nomi dialettali di Alone in Valsabbia (Brescia); Sanguanì: nome dialettale di Toscolano (Brescia); Enfarinàc, Sanguanì enfarinàt: nomi dialettali di Colio in Valtrompia (Brescia); Scodér, Sanguani': nomi dialettali bergamaschi; Fonk del pin, Fong del sangue, Fonk del sangue, Pinarò, Pinaroi: nomi dialettali trentini; Sanguinello: nome volgare di Bolzano; Reizker: nome dialettale di Brunico (Bolzano); Lattaio: nome dialettale friulano; Fong dal pin: nome dialettale trentino e veneto; Sanguinalo: nomi dialettali di Valdagno (VI); Fungo dal pin: nome dialettale veronese; Latèr: nome dialettale trevigiano; Fongo dal pin sanguignol, Fongo dal pin, Pinarol, Sanguignol, Sanguignoli, Sanguigno, Sanguaroli, Lattaroli, Sanguinòl, Fong Lactarius salmonicolor (foto di Gaetano Bramini) de pin: nomi dialettali veneti; Funzo de pin, Sanguin, Barigula, Berigula: nomi dialettali liguri; Occhetta: nome dialettale di Recco (Genova); Funzo de pin: nome dialettale di Borzoli (Genova); Sanghiň: nome dialettale di Monterosso (La Spezia); Funzo roso: nome dialettale delle zone di Lerici, Fiascherino e Tellaro (La Spezia); Bariguda, Beriguda: nome dialettale Nizza; Latéri, Capràza, Capròn, Cavrèta: nomi dialettali romagnoli; Urcina salvadga: nome dialettale reggiano; Orcellino, Lattajolo buono, Fiorancino, Cimballo: nomi dialettali toscani; Penniciole: nome dialettale di San Cassiano di Firenze; Pennencchia: nome dialettale Val di Sieve (Firenze); Capra francese, Sanguigno, Pincola: nomi dialettali aretini; Pennecciola, Pennencciola: nomi dialettali senese ed aretino; Caprina, Lardello rosso: nomi dialettali senesi; Rossetta: nome dialettale Val d'Orcia (Siena); Sciampagnone: nome dialettale di San Giminiano (Siena); Sanguinèlla: nomi dialettali della Garfagnana, Valle di Reno (Prato) e Valle della Limentra (Pistoia); Lattuga, Lattaia: nomi dialettali della Val della Lima (Pistoia); Lattosa: nome dialettale dell'alta Val della Lima (Pistoia); Pernéggiola: nome dialettale del Monte Albano (Pistoia), Delizioso: nome dialettale della Svizzera pesciantina (Pistoia); Casentino (Arezzo); Frate: nome dialettale dell'alta Valle del Serchio (Lucca) e Valle di Reno (Prato); Rossella: nome dialettale pisano, della provincia di Massa Carrara e di Ponte a Moriano (Lucca); Pinécciola: nome dialettale della Lucchesia; Rossin, Sanguigno: nomi dialettali della provincia di Massa Carrara; Pennécciola: nome dialettale della frazione di Treppio del comune di Sambuca Pistoiese (Pistoia); Penneggiola: nome dialettale di Volterra, di Pontedera (Pisa), Pinnécciola: nome dialettale del Monte Serra (Pisa); Pinnéggiola: nome dialettale del Val Cecina (Pisa); Val d'Elsa (Siena), Val di Pesa (Firenze); Pellècciola: nome dialettale della Valle del Bisenzio (Prato); Rossello, Pineggiola: nomi dialettali di Pontedera (Pisa); Rossola, Cernecchia: nomi dialettali di S. Croce S.A. & Montopoli V.A. (Pisa); Sanguino: nomi dialettali della Lunigiana (Massa Carrara); Capra: nome dialettale del basso Casentino (continua a pag. 5) RUBRICA “ FUNGHI - METALLI - RADIOATTIVITA’ ” a cura di Luigi Cocchi & Luciano Vescovi Scheda 51: Lactarius salmonicolor Heim & Leclair Le tabelle si riferiscono a tutti i campioni che abbiamo analizzato, anche provenienti fuori dalla provincia di Reggio Emilia. ® Tab. 1: Dati per tutti i campioni (10301 camp.); ® Tab. 2: Dati Genere Lactarius (429 camp.); ® Tab. 3: Dati Lactarius salmonicolor (14 camp). Questa specie fa parte di un “gruppo” di lattari (Gruppo del Lactarius deliciosus) tutti caratterizzati da un lattice colorato con colori che vanno dal rosso cupo (es. L. sanguifluus) al color carota (es. L.deterrimus) e che i raccoglitori spesso confondono tra loro. Comunque la consultazione di buoni testi di Micologia (citati in bibliografia) consente di chiarirsi le idee in modo tutto sommato abbastanza semplice. E' importante, a questo riguardo, la conoscenza dell'habitat di raccolta dei funghi, habitat che è, in pratica, quasi esclusivamente, di boschi di conifere pure. Questo gruppo di lattari è abbastanza conosciuto, raccolto e consumato. Per quanto riguarda i metalli pesanti tradizionalmente oggetto delle nostre considerazioni, cadmio (Cd), piombo (Pb) e mercurio (Hg), dal confronto delle colonne grigie intitolate Med della Tab. 1 (il “fungo di riferimento” generale), della Tab. 2 (il “fungo di riferimento” del Genere Lactarius) e della Tab. 3 (il “fungo di riferimento” della specie Lactarius salmonicolor) l'unica differenza di una certa entità che si riscontra è un valore più basso per Cd e, comunque, i valori sono più bassi dei tenori massimi (continua a pag. 7) COLLEGATI AL NOSTRO SITO WEB http://space.comune.re.it/micologico/ Attività del Gruppo - pag. 4 IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011 Il Corso annuale di Micologia, le uscite didattiche e le Mostre rappresentano i momenti più significativi dell’attività di divulgazione micologica e di sensibilizzazione ed educazione ambientale che il nostro Gruppo svolge ogni anno in provincia di Reggio Emilia. Lo sforzo organizzativo e l’impegno sono notevoli, ma qualificanti; le persone che entrano in contatto con noi sono diverse migliaia. In particolare è da sottolineare che questa intensa attività è resa possibile dallo studio, dalla preparazione e dall’aggiornamento continuo dei Micologi e dei Botanici del Gruppo che rendono disponibile un patrimonio di conoscenze senza le quali tutte queste attività non sarebbero nemmeno pensabili. C’é una continuità naturale tra il Corso di Micologia che organizziamo nella prima parte di ogni anno e le Mostre: per chi vuole cominciare il suo cammino nella conoscenza della Natura attraverso la Micologia e la Botanica le Mostre costituiscono un’occasione straordinaria di lavoro fianco a fianco con chi tale cammino ha da tempo iniziato. Non voglio fare i nomi dei Soci e degli Amici che hanno contribuito all’organizzazione di ben nove Mostre nel 2011 per non correre il rischio di dimenticare qualcuno. Dico soltanto che, pur con qualche necessario aggiustamento alla “macchina organizzativa”, la partecipazione di una trentina di Soci, oltre alla soddisfazione per i risultati raggiunti, rende in pieno il senso dell’importanza di appartenere ad un’associazione di volontariato qual’é il Gruppo Micologico e Naturalistico “Renzo Franchi” di Reggio Emilia - Associazione Micologica Bresadola. La rassegna fotografica che qui si presenta vuole documentare il nostro lavoro nel 2011. Le immagini della Mostra di Guastalla (24/25 set 11) sono già state pubblicate sull’opuscolo numero speciale del «Fungo» . Ora la sfida che abbiamo è di reggere un impegno analogo nel 2012. Abbiamo bisogno del contributo di ciascuno. Grazie ed auguri a tutti Il responsabile organizzativo delle Mostre Luigi Cocchi Le immagini sono di Mauro Comuzzi e Ulderico Bonazzi XXXVI Mostra Reggiana del Fungo (RE) - 15/16 ott 11 Mostra al Circolo «Buco Magico» - 8/9 ott 11 X Giornata nazionale della Micologia La squadra (da sx a dx): Mauro Comuzzi, Paolo Bizzocchi, William Orlandini, Miriam Borgogni, Daniele Bedeschi A sx Pier Luigi Saccardi, Vice Presidente della Provincia di Reggio Emilia, con Ulderico Bonazzi, Presidente del Gruppo «R. Franchi». A dx l’ingresso del palazzo della Provincia di RE, nel cui cortile si è svolta la Mostra. Mostra di Montecchio - 28/30 ott 11 Mostra di Rolo (RE) - 29/30 ott 11 Nella 1° foto il socio Aldo Carpi sistema i funghi. Nella 2° foto, sullo sfondo e di schiena, il socio William Orlandini Mostra di Albinea (RE) - 5/6 nov 11 Mostra di Votigno - 26 giu 11 La squadra (da sx a dx): Eros Friggeri, Luigi Cocchi, Anacleto Campioli, Mauro Comuzzi, Miriam Borgogni Mostra di Viano - 19/20 nov 11 SONO APERTE PER L’ANNO 2012 LE ISCRIZIONI AL GRUPPO MICOLOGICO E NATURALISTICO “R. FRANCHI” DI REGGIO EMILIA - ASSOCIAZIONE MICOLOGICA BRESADOLA ISCRIVETEVI - ISCRIVETEVI - ISCRIVETEVI SE AMATE LA NATURA VENITE A CONOSCERLA CON NOI ATTRAVERSO LA MICOLOGIA Varie - pag. 5 IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011 Una Storia di Natale (continua da pag. 2) sono soldati a gambe all'aria, capitani atterriti da questi strani eventi, carri andati in frantumi e Erode sempre più arrabbiato. Tre a zero per noi dissero i funghi, con immensa soddisfazione. “Avanti, rialzatevi razza di donnicciole, bighelloni buoni a nulla! Abbiamo ancora le navi. Via mare arriveremo in Egitto prima di loro! Voglio proprio vedere che faccia faranno quando ci troveranno li”. I soldati cominciavano ad essere stufi, ma dovevano obbedire, per cui si avviarono verso il porto. Che diavoleria è mai questa? Le navi erano coperte di enormi conchiglie…di legno. Erode lo sciocco volle salpare, che potevano fare alle sue navi quei funghi che non son buoni neppure da mangiare? Alle sue navi niente, il fasciame però era molto appetitoso e Inonotus e Laetiporus ci fecero lauto banchetto, Daedaleopsis era a dieta, mangiò solo l'albero maestro, ops…la nave affondava e anche le altre non galleggiavano molto bene. Erode raggiunse a nuoto la riva, i soldati stavolta non avevano proprio più intenzione di seguirlo, erano molto nervosi e appena lui aprì bocca per dare ordini partirono al suo inseguimento gridandogli:”Erode stupido e menzognero, se ti prendiamo ti facciamo nero”, non avevano buone intenzioni…”E nò”, disse una voce gentile ”se permettete, questo buffone, nero lo facciamo noi” e un bel gruppo di Daldinia concentrica cominciò a sporulargli in faccia. Rosso di vergogna, verde di rabbia, nero di spore, Erode il malvagio sembrava Arlecchino, tutti ridevano di lui, fu così che cominciò a correre verso il deserto, dove credo stia correndo ancora. Quattro, no, cinque a zero per i funghi! Essere buoni, non vuol dire essere da mangiare, essere buoni vuol dire mettersi a servizio di una giusta causa, anche dare la vita se è necessario. I nostri amici funghi si sono messi in gioco per salvare la vita al Salvatore, e hanno fatto uno splendido lavoro. Non chiamiamo più “fungacci” quelli che non possono andare in padella, loro sono sempre buoni...non solo a Natale. Maria Antonella (La zia dei Funghi) P.S. Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va' nel paese d'Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino». Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d'Israele. (Mt 2, 19-21) (continua da pag. 3) Nomi volgari e dialettali di L. salmonicolor (Arezzo), Píngola, Píngula: nomi dialettali della Val Tiberina (Arezzo); Val Chianti senese, Val d'Ombrone (Grosseto) Sanguinaccio: nome dialettale del'Umbria nord-orientale e meridionale; Sanguinaccio bianco: nome dialettale laziale, di Stroncone (Terni); Sanguinello: nome volgare della frazione di Monachino del comune di Sambuca Pistoiese (Pistoia), di vaste zone dell'Umbria centrale e meridionale, vicentino ed aretino; Sanguenello: nome dialettale di Deruta (Perugia); Sanguinillo: nome dialettale di Bevagna (Perugia); Peperone de le bestie: nome dialettale di Valfabbrica (Perugia); Peperone rosso: nome dialettale di Gualdo Tadino (Perugia); Fungo de le capre: nome dialettale di Scheggia e Sigillo (Perugia); Sanguinoso: nome dialettale dell'Umbria centrale e sud-orientale; Sanguenoso: nome dialettale di Ferentillo e Avigliano (Terni); Crocionnolo: nome dialettale dell'Umbria sud-occidentale; Turino: nome dialettale di Calvi (Terni); Coppa d'abete: nome volgare campano; Lattarolo rosso: nome dialettale campano; Rosito, Pinarolo: nomi dialettali lucani; Lardaru: nome dialettale di Messane (Brindisi); Sanguigni: nome dialettale leccese; Rossetto: nome volgare in provincia di Reggio Calabria; Piniculu, Rosito della Sila, Rusitu: nomi dialettali calabri; Rositu, Pinicudu: nomi dialettali cosentini; Rosito: nome dialettale del Pollino (Cosenza), della Sila Grande, e di Serra San Bruno PREMESSA (Vibo Valentia); Rossittu: nome dialettale reggino; Rusitu, Russiddu, Rusitu L’Assemblea nazionale dei delegati AMB (svoltasi a Trieste il 9- buono, Funciu rosellinu: nomi dialettali siciliani; Rosito: nome dialettale di aprile 2011) ha deciso di portare da € 11,00 a € 13,00 la quota che Ucria (Messina). ogni Gruppo deve versare alla Sede nazionale per ogni Socio. La decisione è stata sofferta ma necessaria per l’aumento dei costi gestionali imputabili, in massima parte, all’aumento delle spese postali. Per quanto riguarda il nostro Gruppo (ma si tratta di una situazione generale perché tutti i Gruppi si trovano a fronteggiare aumenti dei costi di gestione dell’attività) oltre a questo aumento ci si è trovati di fronte ad una secca diminuzione dei contributi pubblici, al punto che il bilancio consuntivo 2010 segnala un passivo che deve essere visto come un segnale d’allarme. Per questo motivo l’Assemblea dei Soci del Gruppo «R. Franchi» (svoltasi il 20 giugno 2011) ha deciso di portare la quota di iscrizione al Gruppo da € 25,00 a € 30,00. Chiediamo e crediamo nella comprensione dei Soci. TESSERAMENTO 2012 Le quote sociali 2012 sono: Soci € 30,00; Familiari € 1,60; Soci sostenitori oltre € 30,00. Il versamento della quota potrà essere fatto direttamente in sede o sul C.C.P. N° 10550424 intestato a "Il Fungo” o sul C.C.B. N. 000100232113 aperto presso Unicredit Banca, Agenzia di Via Gandhi (42100 - RE), le cui coordinate IBAN sono le seguenti: IT 38 J 02008 12813 000100232113. I Gruppi, gli Enti, le Associazioni interessati a ricevere regolarmente "Il Fungo" dovranno versare € 8,00 per rimborso spese postali. I soci di altri Gruppi A.M.B. potranno, in base allo statuto, divenire anche nostri soci, ricevendo in tal modo regolarmente sia “IL FUNGO” che “IL FUNGO REGGIANO”, versando la quota di € 15,00 (per i residenti all’estero vanno aggiunti € 7,00 per spese postali) Via D. Cecati, 3/1 - Reggio Emilia Tel e fax 0522 431875 - [email protected] www.reggiogas.it Il Gruppo «R. Franchi» è su FACEBOOK http://it-it.facebook.com/profile.php?id=100000945364455 Varie - pag. 6 IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011 F U N G H I M I S T I Questa non vuole essere una rubrica vera e propria con una rigorosa periodicità e a tema fisso, ma una sorta di libero spazio dove scrivere curiosità, stranezze, informazioni particolari sul mondo dei funghi e dintorni. Mi capita spesso, infatti, leggendo libri, riviste e pubblicazioni diverse (soprattutto in riferimento al lavoro di ricerca nel quale sono impegnato) di incappare in notizie strane e curiose, a volte di interesse scientifico, altre volte solo note di colore e folklore, ogni tanto vere e proprie superstizioni legate ad usanze e credenze di popoli anche molto lontani, nel tempo e nello spazio, da noi. Ho allora pensato che potrebbe essere gradevole, utile e divertente, per i nostri lettori, ritrovare su “Il Fungo” tali notizie. Naturalmente sarebbe anche simpatico se ogni lettore, a sua volta, mi comunicasse notizie strane sul mondo dei funghi trovate durante le sue letture o sentite raccontare, in modo da portarle a conoscenza di tutti. In questa puntata pubblichiamo un articolo di Cristina Nadotti tratto da «Repubblica» dell’ 11 agosto 2011. ECOLOGIA E VALORE ECONOMICO. VI SPIEGHIAMO QUANTO VALE Il NatCap, un progetto delle Università di Standford e Minnesota in collaborazione con WWF e Nature Conservancy, cerca di monetizzare la salvaguardia ambientale In termini estetici una foresta ha più valore, almeno agli occhi di chi ama prevenzione di inondazioni come nel caso delle foreste di mangrovie). la bellezza, di un terreno agricolo. E se il valore non fosse soltanto teorico, Non sono soltanto i partner di NatCap a credere nellla possibilità di creare ma quantificabile, e si potesse monetizzare un ecosistema come si fa per i e usare a fini economici questi strumenti. Il software InVest presto sarà beni e i servizi? C'è chi questi calcoli li sta facendo, ha già raggiunto delle portato sulla piattaforma di Google Earth, grazie alla collaborazione con cifre affidabili e sta mettendo a punto un sistema sempre più efficace per Google.org, il braccio filantropico di Google. Ci vorrà qualche tempo aiutare imprese e governi a capire se disboscare un dato tratto di terreno, perché NatCap diventi una realtà economica, ma i primi passi sono già magari per costruirci sopra, sia davvero la scelta economicamente più stati fatti e il progetto collabora con governi in America Latina, Africa, vantaggiosa. Il sistema si chiama Natural Capital Project, "NatCap", in Asia. In Cina, per esempio, NatCap sta lavorando con il governo in un breve, ed è stato avviato nel 2006 dalle università di Stanford e Minnesota progetto ambizioso di riqualificazione e protezione del "capitale insieme con due tra le maggiori organizzazioni per la salvaguardia naturale". Dopo le alluvioni causate nel 1998 dalla deforestazione, dell'ambiente, il Wwf e Nature Conservancy. L'anima di questo progetto è Pechino sta investendo 100milioni di dollari per riconvertire vaste aree di Gretchen Daily, una biologa di Stanford emigrata negli Stati Uniti dalla terreni agricoli in foreste. Il software InVest verrà messo alla prova per Germania, dove ha vissuto nell'ex Ddr e toccato con mano i disastri quantificare in termini economici il valore che verrà alla riqualificazione ambientali degli anni dell'industrializzazione ad ogni costo. La storia ambientale, considerando per esempio che la foresta servirà a controllare della monetizzazione della salvaguardia ambientale va di pari passo con le inondazioni, fornirà nuove possibilità di irrigazione, darà riserve di la storia professionale della dottoressa Daily. La biologa ha avuto la acqua potabile, produrrà energia idroelettrica, accrescerà la biodiversità e possibilità di studiare dal 1991 un ecosistema ricco come quello del Costa stabilizzerà il clima. Quando si parla di esigenze economiche i governi Rica, dove ha condotto un progetto, insieme al governo locale, di sono sempre più rapidi nelle risposte, perciò riuscire ad esprimere in finanziamento ai proprietari terrieri perché preservassero la foresta valuta i benefici della natura potrebbe dare un impulso enorme alla pluviale piuttosto che abbatterla. Osservare gli effetti avuti dal salvaguardia degli ecosistemi. C'è il solo dubbio che guardare alla natura mantenimento della foresta pluviale, a paragone con le aree nelle quali è in maniera tanto pratica, e da un punto di vista prettamente stata abbattuta, ha consentito a Daily e al Costarica di verificare i benefici antropocentrico, possa far dimenticare che una foresta o una spiaggia venuti all'economia locale in termini di protezione dalle inondazioni, hanno un valore estetico in sé, separato da ogni valutazione economica. impollinazione dei raccolti e qualità dell'aria. Al momento, questi Anno 2003: veduta aerea di quanto benefici non sono ancora valutati economicamente, non hanno un prezzo rimane della foresta pluviale. di mercato, ma secondo la dottoressa Daily è giusto e finanziariamente Dipartimento di Santa Cruz (Bolivia) proficuo assegnarglielo, come si fa per i servizi. "Fino a oggi - ha dichiarato al New York Times la biologa - una foresta viene valutata in termini di quantità di legname o cellulosa, cioè si calcola da cosa e quanto si può guadagnare abbattendola. Ma esiste un valore economico anche nel lasciarla intatta insieme al suo ecosistema ed è quel valore che vogliamo quantificare". Per farle ciò sono necessari nuovi strumenti, capaci di convincere un mercato della possibilità di trarre profitto nell'investire in "ecosistemi". Uno di questi strumenti è un Anno 1975: veduta aerea della foresta software, chiamato InVest (cioè "Integrated Valuation of Ecosystem pluviale. Dipartimento di Santa Cruz Services and Trade-off", "valutazione integrata dello scambio e dei (Bolivia) servizi dell'ecosistema") in grado di individuare e valutare i beni A cura di Luigi Cocchi; e-mail: [email protected] ambientali e i servizi che essi possono rendere (per esempio, la A. Montecchi e M. Sarasini si sono formati all'interno dell'A.M.B. La simbiosi tra due personalità molto diverse ha fatto nascere un’opera di livello assoluto. Prezzo ai Soci: € 70,00 Spese spedizione: + € 2,00 Italia; + € 10,00 Estero La Redazione invita i lettori a contribuire al giornalino con articoli, idee, materiale vario. E’ preferibile che tali contributi ci pervengano su supporto elettronico o per e-mail entro il mese precedente la pubblicazione (giugno, settembre, dicembre). Sono comunque graditi anche contributi in altri formati: in questo caso contattare il numero 348 3125968 e-mail: [email protected] Il volume (528 pag.) rilegato contiene 290 fotocolor e 343 micrografie degli autori (H. Ladurner & G. Simonini), 21 tavole a colori di E. Rebaudengo e di F. Boccardo. Chiavi di determinazione in inglese, italiano, francese e tedesco. Prezzo € 56,00 IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011 (continua da pag. 3) Scheda 48: Lactarius salmonicolor stabiliti dalla CE per i funghi destinati al commercio. Come abbiamo già segnalato nella schede precedenti il Regolamento (CE) N. 466/2001, che stabiliva i tenori massimi di Cd e Pb (rispettivamente 0,2 e 0,3 mg/kg di sostanza fresca) solo per i funghi coltivati è ora abolito e superato dal Reg. N. 629/2008 che ha rivisto tali tenori massimi introducendo, per Cd, limiti anche per i funghi selvatici. Per Pb non cambia nulla (viene mantenuto il limite di 0,3 mg/kg di sostanza fresca per i funghi coltivati e non viene posto nessun limite per i funghi selvatici) mentre per Cd viene abbassato il limite a 0,05 per i funghi coltivati (ad eccezione di Agaricus bisporus, Pleurotus ostreatus e Lentinus edodes per i quali viene mantenuto il limite di 0,2) e viene introdotto il limite di 1 mg/kg di sostanza fresca per i funghi selvatici. Anche per mercurio (Hg) non cambia nulla (non vengono stabiliti limiti né per i funghi coltivati né per i selvatici). Ricordiamo che l'unità di misura dei valori delle nostre tabelle è milligrammo per chilogrammo di sostanza secca, in sigla mg/kg s.s.: perciò, per potere confrontare i dati delle tabelle con i limiti della CE, bisogna moltiplicare tali limiti per dieci contenendo i funghi, mediamente, il 90% d'acqua. Questa specie si caratterizza per avere concentrazioni di elementi chimici, oltre ai tre considerati in precedenza, in generale abbastanza vicini a quelli del ”fungo di riferimento” sia generale sia del Genere Lactarius. Le differenze più visibili sono: per argento (Ag), magnesio (Mg) e rubidio (Rb, in coerenza con una relativamente più elevata acidità dei suoli di crescita) valori più alti e più bassi per Boro (B), calcio (Ca), potassio (K), rame (Cu), sodio (Na) e zolfo (S). Anche per questa specie sono particolarmente significativi i relativamente bassi valori della deviazione standard di fosforo (P), magnesio (Mg), potassio (K), zinco (Zn) e zolfo (S). Secondo noi, come ormai ripetiamo da tempo, questa caratteristica consente di considerare questi elementi “fisiologici” non solo per questa specie. Per quanto riguarda la presenza di isotopi radioattivi non abbiamo dati né nostri né tratti dalla letteratura per cui riteniamo che questa specie non sia mai risultata contaminata in modo significativo. Ribadiamo che tali notazioni hanno per noi unicamente finalità tassonomiche. Conclusioni Per gli aspetti che noi studiamo questa specie risulta sostanzialmente pulita. Ovviamente vanno sempre tenute presenti le cautele che in generale consigliamo per i funghi che non sono mai da considerare “alimento”. Bibliografia: per ragioni di spazio facciamo riferimento alla bibliografia della scheda più recente, la n. 50 (Il Fungo n. 2-2011). Aggiungiamo soltanto: Basso M.T. – 1999: LACTARIUS Pers.. Collana Fungi Europaei. Ed. Mykoflora. Alassio (SV) - I Consiglio G., C. Papetti & G. Simonini – 1999/2011: Atlante fotografico dei Funghi d'Italia. Vol 1°, 2°, 3°. Edizioni AMB. Trento (I) Tab. 1: Tutti i campioni (10301 camp.) Tab. 2: Genere Lactarius (429 camp.) Varie - pag. 7 Tab. 3: Lactarius salmonicolor (14 camp.) AGEVOLAZIONI PER I SOCI In seguito ad accordi con il nostro Gruppo verranno concessi sconti a tutti i soci A.M.B. in regola con il pagamento della quota sociale annuale da: ® BAR LOCANDA Tini - Ospitaletto di Ligonchio (RE) Tel 0522 899138; Fax 0522 899639 ® FOTO MATTIOLI s.n.c. - Via Monte Etna, 2 - 42123 F o g l i a n o ( R . E . ) - Te l 0 5 2 2 5 2 1 2 2 0 ; e - m a i l : [email protected]; sito web: www.fotomattioli.com. Sconti del 15% sullo sviluppo e stampa nella misura 13x19 cm da pellicola; del 20% sullo sviluppo e stampa nella misura 10X15 cm da pellicola; del 10% sulle stampe in digitale da file in qualsiasi formato; sviluppo diapositive professionali a prezzi convenzionati; pellicole a prezzi convenzionati. Eventuali altre ditte disponibili ad agevolazioni per i soci A.M.B. sono reperibili sui nostri siti web: http://space.comune.re.it/micologico/AGEVOLAZIONI.htm http://it-it.facebook.com/profile.php?id=100000945364455 VERBALE DEL SEGGIO ELETTORALE DEL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO Il giorno 7/11/2011 si è riunito il seggio elettorale composto da Torricelli Fabrizio (presidente), Ferrari Luca (scrutatore), Moronti Domenico (scrutatore) per procedere allo spoglio delle schede per l'elezione del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Revisori dei conti, dei Delegati all'Assemblea nazionale dell’Associazione Micologica Bresadola (A.M.B.) del «Gruppo Micologico e Naturalistico R. Franchi» di Reggio Emilia. Schede scrutinate n° 62 di cui 25 giunte per mezzo di posta. Per il rinnovo del Direttivo hanno ottenuto voti: Bonazzi Ulderico 50; Montecchi Amer 50; Donelli Giuseppe 48; Franceschetti Franca 40; Cocchi Luigi 39; Comuzzi Mauro 37; Ciavarella Angelo 34; Valentini Gualberto 32; Campioli Anacleto 29; Orlandini Claudio 25; Gabbi Simona 24; Nadalutti Roberto 21; Fornasari Raffaello 20; Borgognoni Miriam 20; Orlandini Adolfo Wlliam 19; Friggeri Eros 14; Gallingani Paolo 9; Borgatti Giacomo 7; Carpi Aldo 7; Benassi Mario 7 Risultano quindi eletti: Bonazzi Ulderico, Montecchi Amer, Donelli Giuseppe, Franceschetti Franca, Cocchi Luigi, Comuzzi Mauro, Ciavarella Angelo, Valentini Gualberto, Campioli Anacleto, Orlandini Claudio, Gabbi Simona, Nadalutti Roberto, Fornasari Raffaello, Borgognoni Miriam, Orlandini Adolfo Wlliam. Per il Collegio dei Revisori dei conti hanno ottenuto voti: Canovi Elia Giacomo 43; Bizzocchi Paolo 22; Araldi Gianfranco 21; Vivi Loris 6 Risultano quindi eletti: Canovi Elia Giacomo, Bizzocchi Paolo, Araldi Gianfranco. Per i delegati all'Assemblea Nazionale hanno ottenuto voti: Cocchi Luigi 22; Bonazzi Ulderico 14; Comuzzi Mauro 8; Franceschetti Franca 5; Nadalutti Roberto 3 Risultano quindi eletti: Cocchi Luigi, Bonazzi Ulderico. I Componenti il seggio Questo giornale è stampato su carta riciclata. Nessun albero è stato abbattuto per questo giornale IL FUNGO n. 4 - dicembre 2011 Micologia - pag. 8 I FUNGHI DELLA CALIFORNIA da Michael Wood & Fred Steven (traduzione e commenti di U. Bonazzi) Diversi funghi, creduti per lungo tempo esclusivi di altri continenti, in seguito sono stati reperiti anche in Europa ed anche nella nostra provincia: questa rubrica continua a presentare funghi reperibili in California e fino ad oggi non segnalati nelle nostre zone, nella speranza che qualche amico possa smentire questa affermazione, documentandone la presenza. Clitocybe deceptiva Bigelow Cappello: 1,2-5 cm di larghezza, da convesso a piano, al centro a volte leggermente o moderatamente depresso, margine inizialmente involuto, finemente striato col tempo umido, superficie liscia, igrofano, pallido da bruno al grigio-bruno, che diviene alutaceo chiaro nel fungo maturo, più scuro al centro. Lamelle: adnate a volte subdecurrenti a maturità, moderatamente larghe, strette, alutaceo-brunastre inizialmente, da bianco latte a crema a maturità. Gambo: 1,5-4,0 x 3-5 mm, inizialmente farcito poi cavo, cilindrico, a volte un po' appiattito, a volte leggermente ingrossato alla base che si presenta avvolta da un micelio cotonoso; inizialmente pallido con fibrille appressate poi alutaceo pallido, velo assente. Carne: sottile, colorata concolore alla cuticola, immutabile, nel gambo alutaceo pallido; odore di anice; gusto delicato. Spore: 6-7,5 x 3,5-4 micron, ellittiche, liscie, non amiloidi. Clitocybe deceptiva Bigelow Sporata: crema spore rosa-alutacee. Foto di Michael Wood tratta dal sito: www.mycoweb.com Habitat: questa specie può crescere solitaria, sparsa o in cerchi sotto conifere, specialmente cipresso di Monterey (Cupressus macrocarpa) e pino di Monterey (Pinus radiata); fruttifica da metà a fine inverno. Commestibilità: commestibile. Commenti: la caratteristica distintiva di questo piccolo fungo è un inconfondibile odore di anice. Ci sono diverse specie strettamente correlate come Clitocybe fragrans, un fungo più pallido, quasi bianco, con odore dolciastro, non di anice. Rebus tratto dalla Settimana Enigmistica N. 3990 del 13 set 2008. La soluzione al prossimo numero. SE AMI LA NATURA IMPARA A CONOSCERLA ATTRAVERSO LA MICOLOGIA