Anno 14 N° 1/04 GEN/FEB/MAR/2004 Notiziario del Gruppo Alpini di Abbiategrasso Sezione di Milano Stampato in proprio e distribuito gratuitamente ai Soci del Gruppo Grafica e impaginazione: Studio Tecnico Amministrativo Vai Geom. Claudio MCIOB è stata subito approvata dal nostro con- LETTERA DEL CAPOGRUPPO Piano piano , con la passione e la costanza di chi si impegna nel lavoro e naturalmente tenendo d’occhio il portafoglio, la nostra sede sta prendendo le sembianze di quello che sarà a lavori finiti. E’ stato completato l’impianto elettrico l’impianto e le nuove installazioni idrauliche, sono stati posati i pavimenti. Il prosimo passo, dopo aver fatto i necesari trasferimenti, sarà quello di ampliare il salone e quindi di sistemare la cucina con le attrezzature che già abbiamo a disposizione. Anche se non possiamo dire che c’è ancora poco da fare già siamo arrivati ad un ottimo punto. Ma ora che avremo una sede più grossa dobbiamo anche pensare a come riempirla. Intendo riempirla di gente, di più alpini preferibilmente. Ed è per questo che subito penso a quel buon numero di giovani alpini che annovera il nostro Gruppo ma che raramemte frequentano la sede. Quante volte ne abbiamo parlato ed a volte le conclusioni erano che I giovani hanno altri interessi, hanno la morosa , la partecipazione ad altre attività , il ritrovarsi tra di loro magari al bar o presso locali di ritrovo e difficilmente si integrano con chi ha un’età più avanzata o altri interessi nel divertirsi. Io credo che certamente c’è un fondo di verità in questa considerazione ma anche la nostra sede potrebbe diventare un centro di ritrovo per loro: la sede è degli alpini , di tutti gli alpini e non ci sono restrizioni nell’uso; niente impedisce che un gruppetto affiatato organizzi iniziative dedicate ai (segue alla pagina 2) RICONOSCIMENTO ALL’ ALPINO GIANCARLO GALVANI Che bella cerimonia quella che si è svolta nel pomeriggio della vigilia di Natale 2003! In una riunione di consiglio di gruppo, il consigliere Piva aveva proposto, sostenuto nell’idea anche dal presidente nazionale Parazzini, di dare un riconoscimento al socio Giancarlo Galvani, per la lunghissima attività svolta da quest’ultimo nell’ambito dell’ANA, prima come appartenente al coro della sezione di Milano e poi come socio del nostro gruppo. Naturalmente, la proposta siglio. Soltanto un paio di volte ho avuto l’occasione di assistere ad una esibizione di Giancarlo Galvani nelle file del coro ANA, reparto voci basse, ma sono certo che egli fosse una colonna di quel reparto, nel quale egli ha “militato” per più di trent’anni, forse anche più di trentacinque. Oltre che essere stato un onore per lui, quello di portare le belle canzoni alpine e popolari in giro per il mondo, proprio per questo egli ha avuto, insieme a tutti gli altri componenti del coro, il grande merito di continuare una tradizione, diffondendola presso chi non la conosceva e mantenendola presso chi già la (Lettera del Capogruppo) più giovani alle quali anch’io che non lo sono più potrei partecipare, dopo tutto il rifiorire del nostro Gruppo è dovuto al fatto che quarant’anni fa un certo numero di giovani si è impegnato in iniziative varie e poi ha continuato. Ora io dico non è necessario, anche se sarebbe bello, che un giovane o più giovani frequentino la sede ogni venerdì ma già sarebbe un bel passo avanti se si riuscisse a creare un gruppetto che trovi interesse di tanto in tanto a venire in sede. Ora i locali che permettono anche una certa separazione di attività esistono basta approfittarne. Magari potrebbe essere, sfruttando le conoscenze, l’occasione per agganciare, o riagganciare altri alpini che o non sono mai stati iscritti o lo sono stati per qualche tempo. il Capogruppo Alberto Valsecchi (Riconoscimento a Galvani Giancarlo) conosceva. E’ un aspetto importantissimo questo per la nostra associazione, poiché questi ambasciatori del coro ANA contribuiscono a tenere viva la presenza degli alpini nella società, nello stesso modo in cui altri alpini realizzano questa presenza con altre attività. A pensarci bene, gli alpini che cantano nei cori, in tutti i cori, sono quelli che forse sembrano più vicini, più assimilabili agli altri alpini, quelli che hanno fatto la guerra e che cantavano quelle stesse canzoni in ben altre circostanze, per sentirsi più vicini alle loro famiglie ed ai loro affetti. Durante l ‘ esecuzione di un coro, basta chiudere gli occhi e sforzarsi di rivivere lo stesso clima. Allora, l’emozione può essere forte. Giancarlo Galvani aveva partecipato molto attivamente anche alle attività del nostro gruppo, come io ho già avuto modo di precisare in altri miei articoli. Basta pensare quanto egli aveva contribuito alla stesura del libro per l’ottantesimo anniversario della fondazione del nostro gruppo. Tornando alla piccola, ma intensa cerimonia dello scorso S. Natale, un nutrito gruppo di noi, con in testa il capogruppo Valsecchi, si è recato all’abitazione di Giancarlo Galvani per consegnargli una targa, su cui era riportata una sua bellissima immagine e su cui era scritto:”Per quanto fatto nell’ambito della nostra grande famiglia alpina, il tuo presidente Beppe Parazzini e i tuoi amici del gruppo di Abbiategrasso”. Era molto commosso Giancarlo ed è riuscito a commuovere anche noi con l’espressione intensa dei suoi occhi mobilissimi e meravigliati, come quelli di un bambino di fronte ad una grande sorpresa. Non sono state pronunciate troppe 2 parole accanto al suo letto, ma sono sicuro che Giancarlo abbia compreso tutto il bene che gli vogliamo. Il fatto che egli non partecipi più attivamente alle nostre attività è relativo, perché sappiamo che, se potesse, egli sarebbe ancora in prima fila. Per questo, Giancarlo, ti vogliamo ancora più bene! Antonio Respighi GARA DI CROSS CAMPESTRE DELL’11/01/2004 Su invito del nostro socio Claudio Vai il nostro Gruppo ha aperto l’anno curando l’aspetto del ristoro in occasione di una gara di selezione di corsa campestre organizzata dall’associazione ALA. Anche se in quella occasione le forze del Gruppo erano risicate abbiamo p o t u t o u gu a lm e n te f a r f r o n t e all’impegno assuntoci sfornando salamelle alla piastra per soddisfare la necessità di reintegrare le forze degli atleti in erba . Al nostro banco sono affluiti senza soluzione di continuità buona parte degli atleti e naturalmente anche un buon gruppo di adulti ai quali non abbiamo fatto mancare anche un bicchiere di buon vino. E’ stata una occasione simpatica per il nostro gruppo oltre che una possibilità di ricavare un buon introito pro- sede. Alberto Valsecchi MANIFESTAZIONE A BARDOLINO Noto sia come qualità di vino che come località di villeggiatura, questo bel paese del lago di Garda ha ospitato, domenica 11 gennaio, una manifestazione alpina un po’ particolare. La data coincideva con quella di un’altra manifestazione sportiva ad Abbiategrasso, una corsa campestre, per la quale il nostro gruppo si era già impegnato, tramite il nostro socio Claudio Vai, ad organizzare un posto di ristoro. Era però importante presenziare anche alla manifestazione di Bardolino, per cui ci si è, di fatto, divisi tra le due manifestazioni. Era importante perché il locale gruppo alpini voleva commemorare un proprio concittadino alpino, partito per la Russia e mai più tornato. E’ tornata soltanto la sua gavetta, trovata recentemente nella steppa russa e affidata dai familiari al gruppo alpini. Partimmo il sabato pomeriggio, 10 gennaio, sette od otto del nostro gruppo, oltre al capogruppo di Corsico, Brazzoli, alcuni sul mio camper e gli altri su un fuoristrada di Giancarlo Piva, con destinazione la casa, che quest’ultimo possiede in quella zona. La sera avevamo l’appuntamento con Beppe Parazzini, il nostro presidente nazionale, col quale cenammo poi in un ristorante, in compagnia anche dei colleghi di Bardolino, insieme ai quali era necessario mettere a punto il cerimoniale del giorno seguente. Fu una serata piacevolissima, la prima occasione in cui il gruppo di Bardolino incontrava il proprio presidente nazionale. Al presidente del gruppo di Bardolino, Fasoletti, la presenza del presidente Parazzini sembrava un sogno. Giancarlo Piva aveva organizzato l’incontro, nell’ottica di conoscenza reciproca e di collaborazione tra gruppi alpini. Usciti dal ristorante, si fece una “visita pastorale” alla sede del gruppo e si rientrò alla base, dove, per altre due o tre ore, si parlò, si cantò e si bevve anche un po’. Credo che sia nota a tutti la “verve” che il presidente Parazzini mette in ogni cosa che fa, sia che si tratti di cose istituzionali, molto serie, che di cose cameratesche, più facete. Mai come questa volta però ebbi modo di constatare la sua resistenza a tutto, quasi fosse d’acciaio inossidabile. Tre o quattro ore di sonno e poi, il mattino seguente, la cerimonia vera e propria, che iniziò con il solito raduno alla sede del gruppo, ove fu distribuito un brodo di carne caldo, anzi rovente, per predisporre i partecipanti alla sobrietà che l’occasione richiedeva. Erano presenti il presidente della sezione di Verona, Ercole Alfonso, col vessillo sezionale e moltissimi gagliardetti, almeno una quarantina, in rappresentanza dei gruppi di tutto il circondario. Inutile dire che il nostro era quello che veniva da più lontano. Del gruppo facevano parte anche i rappresentanti di vari organismi civili e militari. Sotto la regia di Brazzoli, lo sfilamento per le vie del paese, cadenzato dalle note della fanfara e poi la S. Messa nella parrocchiale, officiata dal parroco e da un cappellano militare. Il coro alpino di Valchiusa completava la coreografia con grande bravura. Scendendo la scalinata della chiesa, proprio di fronte, in direzione del lago, c’è il monumento ai soldati caduti in guerra Il breve, intenso discorso del capogruppo Fasoletti, che mostrò la gavetta dell’alpino Campagnari Luigi. Una gavetta uguale a quelle che tutti noi abbiamo usato, ma che invece chissà quante lacrime ha visto cadere sul misero cibo che conteneva! Fu anche mostrata e letta una lettera che questo bravo alpino scrisse alla sua famiglia, ai genitori, chiedendo come stavano i fratelli ed augurando loro ogni bene per la loro vita futura. Se ricordo bene, la lettera iniziava anch’essa nello stesso modo in cui iniziavano quasi tutte le lettere di soldati dal fronte e cioè “Cari genitori, io qui sto bene, non preoccupatevi per me….” Due giorni dopo, l’alpino Campagnari Luigi moriva. Che commozione di fronte al rispetto che questa meravigliosa generazione aveva per genitori, superiori e patria! Il discorso del presidente Parazzini, più vicino ai sentimenti che alla formalità, accrebbe ulteriormente la commozione generale. Terminati i discorsi (il sindaco era presente, ma non parlò, credo per rispettoso desiderio di lasciare agli alpini tutto il loro spazio), Giancarlo Piva depose al monumento due ampolle, una contenente l’acqua del Don e l’altra, una manciata di terra della steppa russa, che egli stesso raccolse durante un suo recente viaggio. Con la deposizione della corona di rito, sulle note anch’esse commoventi di una tromba, la cerimonia si concluse. Non si concluse però la giornata, poiché ci aspettava un pranzo (non era propriamente un rancio alpino) negli enormi saloni dell’albergo Gritti, il solo che poteva ospitare tutto il gruppo di circa trecento persone. Un piacevolissimo pomeriggio, con musica, canti ed una sottoscrizione a premi. Poi, il rientro, ormai a sera inoltrata. Voglio soltanto citare l’interessante commento del presidente Parazzini, subito prima di lasciarci:”Mai come ora ho capito quanto sia importante che il presidente visiti più spesso i gruppi”. Condividiamo in pieno, Presidente! TRADIZIONALE CENA ALPINA 1°.Il consigliere Invernizzi A. organizzerà per la serata del 20.02.04 serata degustazione grappe che verrà tenuta dall’alpino Giomo Andrea. 2°.A partire dal prossimo numero del giornalino “Per meglio operare” si stabilisce di pubblicare esclusivamente le delibere decise in ogni seduta del consiglio del Gruppo. 3°.Nello spazio “Il Puntaspilli”, dedicato ai soci che hanno osservazioni da porre in evidenza, il capogruppo avrà occasione di rispondere la dove la necessità e l’opportunità lo richiedono. 4°.Si decide, su iniziativa del consigliere Respighi, di organizzare una serata d’incontro fra i soci che hanno il proposito di recuperare l’alpinità nel Gruppo. Come accade ormai da 16 anni anche quest’anno gli Alpini abbiatensi, in occasione del tesseramento, ci hanno fatto visita e noi per accoglierli nel migliore dei modi abbiamo pensato di organizzare una cenetta in compagnia a base di brasato d’asino e polenta. Erano le prime ore pomeridiane del 23 gennaio scorso e già si diffondeva ovunque il profumo dello stufato che lentamente cuoceva sotto lo sguardo attento del nostro Valentino, mentre noi (Alpini e Bersaglieri) eravamo intenti a sbrigare gli altri servizi e le altre mansioni. Alle 17.30 arrivò Paolo con le sue favolose pancette e salami che Mario prese in consegna per affettare . Alessandro e Paolo erano i responsabili della polenta che verso le 18 incominciò a cuocere. L’appuntamento con i nostri amici ospiti era fissato per le 20 e puntualmente a quell’ora cominciarono ad arrivare i primi Alpini che, tra strette di mano e abbracci, si accomodarono al tavolo per il primo approccio alla cena. A metà serata il nostro capogruppo Alberto premiò con una pergamena, a ricordo degli oltre 40 anni di iscrizione al Gruppo di Abbiategrasso, l’alpino DALLA VALLE Pietro inoltre omaggiò del libro dell’ 80° del nostro Gruppo il presidente dei Bersaglieri IDRINI Mario per la loro sempre attiva disponibilità nei nostri confronti. Alla fine l' Alpino FERRARI Antonio, a nome di noi tutti, consegnò una targa al Gruppo a ricordo della profonda amicizia che ci lega da oltre 40 anni. E’ stata una serata meravigliosa nella sua semplicità e possiamo dire che chi non c’era ha certamente perso una grande occasione di schietta allegria. Immancabile in conclusione serata il solito gruppetto intonava ( o stonava ?) alcuni dei bellissimi canti alpini. Arrivederci al prossimo anno Invernizzi Andrea Alberto Giuseppe Cunico Antonio Respighi DELIBERA di CONSIGLIO del 21.01.04 3 LAVORI AL PARCO E' stata veramente una bella giornata di lavoro quella svoltasi domenica 25 Gennaio presso il nostro parco, aiutata anche da un clima quasi primaverile.Un folto gruppo di alpini ed amici si è prodigato per dare una bella ripulita ai capanni adibiti a deposito, annessi alla nostra struttura.Sono stati tagliati anche alcuni alberi malati del parco, che la potente spaccalegna meccanica azionata da Roberto ha provveduto a ridurre in ciocchi, così da garantire una buona scorta per il camino.Il sano esercizio fisico ha consentito a tutti di fare onore all' ottimo pranzetto a base di lepri in salmì (provenienti da quel pozzo di S.Patrizio che è l'inesauribile congelatore del Giancarlo), che lo staff di cucina aveva preparato.Molto apprezzata dai commensali anche la coppa piacentina offerta, per l' occasione, dal direttore dei lavori Aldo Ferrari. Tra un canto e l' altro intervallato dal solito " alziamo il bicchier, facciamo cin cin " (che palle!!!!), si è conclusa splendidamente un' ottima giornata, che ha visto il "GRUPPO" lavorare con efficienza in perfetta armonia. Ambrogio Prada DELIBERA di CONSIGLIO del 10.02.04 1°.Si decide di accettare proposta della ditta HPS per serata promozionale in sede. 2°.Si approva di concludere il sottofondo e conseguente pavimentazione relativamente all’ampliamento della sede. 3°.Per la fiera di S. Giuseppe si accetta di riproporre il mercatino dell’usato con lo scopo di raccogliere fondi a favore del restauro della chiesa di S. Maria Nuova, il tutto affiancato da servizio ristoro degustazione alpino. 4°.Si stabilisce il quantitativo di ciliegie da acquistare per la prossima ciliegiata. Invernizzi Andrea Alberto MESSA PER I DEFUNTI Continuando nella tradizione che ha scelto il Gruppo di essere presenti a turno nelle diverse parrocchie cittadine domenica 15 febbraio ci siamo trovati presso la chiesa del S. Cuore in via Mazzini per la Messa delle 11,30. La partecipazione degli Alpini degli Amici e dei famigliari è stata soddisfacente e la messa ha suscitato i commenti positivi di numerose persone a partire dal Parroco don Angelo. Buona parte di questo successo è dovuto al coro che senza avere particolari pretese e tra 4 l’altro con pochissime prove ha saputo interpretare in modo anche commovente, alcuni tra i nostri più bei canti alpini : Sui Monti Scarpazi, Ai preat, Signore delle cime e una parte del Ponte di Perati con una strofa inedita. Della buona riuscita del quasi improvvisato coro va dato merito a chi avendo più orecchio musicale ha saputo dare quel minimo di amalgama. A questo proposito vista la buona riuscita perchè non dare alle prove una cadenza più regolare; si potrebbero migliorare quelle che già sappiamo ed impararne altre. Un altro momento significativo è stata durante la preghiera dei fedeli l’elencazione degli “ ANDATI AVANTI” del Gruppo che anche se purtroppo lunga ha portato alla memoria volti che magari si erano un pò sbiaditi nel nostro ricordo. Nella sua semplicità, ma è anche questa una prerogativa di noi Alpini, è stata una celebrazione molto partecipata. Un arrivederci all’anno prossimo per questo momento significativo sempre in Febbraio in un’altra parrocchia. Alberto Valsecchi CENE ED INCONTRI CONVIVIALI Durante il mese di Febbraio la nostra Sede (ed in particolare la cucina!!) ha avuto una attività molto intensa: si sono susseguite due cene ed una bella serata di degustazione, tutte ottime occasioni per rinsaldare lo spirito del nostro gruppo facendoci desiderare sempre più il sospirato giorno in cui avremo a disposizione la rinnovata ed ampliata sede per organizzare serate da “tutto esaurito”! Cena di San Valentino In una atmosfera diversa dal solito, con la sala allestita come si addice alle occasioni più importanti, tavoli rotondi ed eleganti tovaglie rosse, abbiamo voluto offrire alle nostre signore una bella serata nello spirito romantico della festa degli innamorati. Già dalla mattinata di Sabato la cucina ha iniziato a lavorare a pieno regime, questa volta sotto le abili mani degli aspiranti chef usciti dalla scuola di cucina di uno dei ristoranti più famosi della nostra zona: un elogio quindi per l’impegno e l’ottima riuscita dei piatti preparati da Lidia, Maria Teresa e dall’amico Luigi, con l’aiuto dell’instancabile Lucio. La serata, con una discreta partecipazione di Soci ed amici, tutti accompagnati dalle rispettive mogli, è trascorsa quindi piacevolmente tra una chiacchiera ed una portata; a mezzanotte tutti a nanna sperando di vedere le nostre mogli più spesso in sede magari per lavorare fianco a fianco con noi a qualche iniziativa proposta da loro. Corso degustazione grappe Grazie Andrea!! Abbiamo atteso a lungo questa serata ed è proprio il caso di dire che ne valeva la pena!! Il 21 Febbraio la serata-corso di degustazione grappe tenuta dal socio Giomo ha richiamato, malgrado la nevicata, circa 25 tra soci, amici e simpatizzanti. Gli “attrezzi del mestiere” con cui Andrea si è presentato ci hanno fatto subito capire che si trattava di una serata da veri alpini: varie bottiglie di diverse e pregiate grappe per mettere alla prova la nostra resistenza ed insegnarci a capire i segreti di quella che è considerata la bevanda alpina per antonomasia. Grazie alla ottima presentazione ed alle preziose istruzioni per l’assaggio e la degustazione abbiamo imparato a conoscere la storia ed i segreti del più importante liquore distillato prodotto in Italia, scoprendo che quello che appare un prodotto semplice è in realtà il risultato di un complesso e delicato processo, dalla selezione delle uve fino alla distillazione nell’alambicco che con i suoi segreti è l’ultimo e fondamentale anello. Sicuramente non lasceremo quindi cadere le proposte di Giomo: una seconda serata dedicata questa volta alla scoperta del brandy ed una visita guidata ad una importante distilleria della nostra zona. Cena di Carnevale Continuando quella che ormai è tradizione, anche quest’anno un bel gruppo di 40 tra alpini ed amici si è ritrovato in sede per festeggiare insieme in allegria il carnevale: i nostri cuochi provetti Antonino, Lucio e Maria Teresa, si sono dati da fare per tutto il sabato. In un’atmosfera allegra con la gradita presenza di qualche maschera, con addobbi e tavoli apparecchiati in sintonia con l’occasione, la sorpresa è arrivata a metà serata con la visita di due splendide (si fa per dire) bellezze che hanno creato scompiglio tra i tavoli distribuendo effusioni ai malcapitati alpini ed esibendosi in pose da vere signore! A fine cena la ricca e gradita lotteria ben organizzata da Alfonso ha chiuso in allegria la serata. Un bel bilancio quindi per questo mese di febbraio, un invito a tutti a partecipare numerosi a questi incontri conviviali e l’esortazione a farsi avanti a chi avesse proposte o idee per altre serate, sicuramente troverà sempre alpini ed amici pronti a darsi da fare. W gli alpini Andrea Invernizzi 5 IL NUOVO PRESIDENTE Nel corso dell’assemblea sezionale di Milano svoltasi il 29 febbraio u.s., è stato eletto per il prossimo triennio il nuovo Presidente Giorgio URBINATI. A Giorgio il Gruppo vuole esprimere le proprie vivissime congratulazioni e i migliori auguri di buon lavoro sapendo che si è accollato un pesante fardello ma sicuri che saprà portarlo con il necessario entusiasmo supportato dal Consiglio e da tutti i CapoGruppo della Sezione così come è, e deve essere, in una Associazione come la nostra. Infatti chi si assume delle cariche, non lo fa per averne onori o vantaggi ma lo fa con lo spirito di servizio, sapendo ascoltare anche gli altri, avendo però come obiettivo primario non l’imposizione della propria personalità ma l’affermazione e il miglioramento dell’Associazione. A URBINATI ci lega un lunghissimo rapporto di amicizia concretizzatosi nelle numerose presenze nella nostra sede e siamo sicuri che, non trascurando gli altri Gruppi, continuerà nel limite del possibile ad essere con noi. Il nuovo Presidente ha già avuto occasione di chiedere la massima collaborazione del nostro Gruppo nell’aiutarLo in questo incarico e nelle manifestazioni che la Sezione di Milano organizzerà a partire dalla festa di primavera che si svolgerà il 29 e 30 maggio prossimi. Da parte del capoGruppo l’appoggio è assicurato e anche gli altri alpini del Gruppo non si tireranno indietro. Nel corso della stessa assemblea il nostro socio Antonio RESPIGHI è stato eletto consigliere della Sezione. Anche a Lui porgiamo gli auguri di buon lavoro e per noi siamo certi sarà un modo di avvicinare la Sezione a noi e noi alla Sezione. PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI NARDO CAPRIOLI “CANTAVAMO ROSAMUNDA” Sabato 6 marzo il Gruppo Alpini di Abbiategrasso ha organizzato una bellissima serata per la presentazione del libro di Nardo Caprioli “Cantavamo Rosamunda”. L’incontro con Nardo si è tenuto presso il centro “Mater Misericordiae” alle ore 21, in una bellissima sala stipata di alpini, cittadini ed invitati: tra tutti questi, spiccavano le presenze di Monsignor Masperi, affettuoso amico del Gruppo da tanti anni, del senatore Servello e del nuovo Presidente di Sezione Giorgio Urbinati. A presentare il libro gli amici del Gruppo di Abbiategrasso Cesare Lavizzari e Gianluca Marchesi di Milano Centro, seduti al tavolo dei relatori insieme a Nardo Caprioli, al Capogruppo Alberto Valsecchi ed a Giancarlo Piva. La serata è stata interessantissima ed Alberto Valsecchi Il nuovo Presidente della Sezione di Milano GIORGIO URBINATI estremamente piacevole. Cesare Lavizzari, dopo l’apertura della serata da parte di Valsecchi, ha esordito traendo spunto dal libro e spaziando in tutto l’ambito associativo: passato, presente e futuro delle Truppe Alpine, senza dimenticare alcuni spunti polemici del tutto in simbiosi con lo spirito del nostro Presidente nazionale Beppe Parazzini. E’ toccato invece al bravissimo Gianluca Marchesi accompagnare le letture di brani scelti del libro: dopo un prologo di Nardo Caprioli che ha raccontato la propria esperienza di una vita alpina senza soluzione di continuità (ovviamente concentrando ricordi, date e personaggi) è intervenuto il Coro Alpino di Magenta, presente in sala, che ha intervallato i vari brani del libro 6 con cante alpine di grande suggestione. Il Coro ha saputo dare la giusta cadenza alla serata, con maestria, allegria e sentimento quali si potevano apprezzare dai vari pezzi del repertorio (tra i quali, ovviamente, non poteva mancare “Rosamunda”), aiutando così lo scrittore Caprioli e relatore Marchesi a rendere ancor più interessante la presentazione di un libro che, spesso, come avviene in altre occasioni, è solo una processione di sbadigli e di occhiate all’orologio… Questa serata, invece, è trascorsa nell’attenzione di tutti i presenti che hanno davvero apprezzato lo scorrere veloce delle ore grazie soprattutto alla capacità narrativa ed espositiva di Gianluca Marchesi (al quale vanno ancora i complimenti per la bravura e per la “musicalità” dell’esposizione da collaudato attore), alle emozioni delle cante alpine del Coro di Magenta ed anche al simpatico siparietto avvenuto tra il sen. Servello e lo stesso Marchesi, a proposito della politica nazionale sulle Forze Armate. La serata ha quindi avuto degna ed allegra conclusione nella saletta attigua ove gli invitati hanno potuto godere di un rinfresco, accompagnato da diversi brindisi con un Caprioli tutto indaffarato a firmare le copie del libro. Bravo Gruppo di Abbiategrasso! Avete dimostrato come può essere piacevole una serata di questo tipo, quando il contesto organizzativo viene preparato in maniera impeccabile e con sentimento prettamente alpino! Gianni Lodi CONSEGNA MEDAGLIA D'ARGENTO ALL' ALPINO AUGUSTO MONTI Nel pomeriggio di mercoledi' 10/3 una rappresentanza del nostro gruppo,formata dal Capogruppo Valsecchi,Respighi,Colombo Lucio e dal sottoscritto,si è recata alla cascina Guzzafame in quel di Vigano,residenza del nostro socio decano Augusto Monti.Scopo principale della visita era la consegna della medaglia d' argento conferitagli dalla Sezione di Milano in occasione dell'Assemblea Sezionale come riconoscimento per i tanti anni d' iscrizione alla nostra associazione e che il Monti non aveva potuto ritirare personalmente ( non per motivi di salute fortunatamente ), ma per impegni precedentemente assunti all' interno della piccola comunita' religiosa di Vigano.Infatti, nonostante i suoi 92 anni per altro portati benissimo, l' alpino Monti è impegnato ogni domenica nella distribuzione dell' Eucarestia agli infermi del paese.Devo dire che la nostra visita gli ha fatto molto piacere e che la stessa è stata da parte mia, l'occasione per approfondire la conoscenza di un uomo che avevo visto poche volte.Mi ha molto colpito la lucidita' con la quale egli rammenta, ancor oggi, episodi di vita militare e non, che lo hanno visto protagonista e devo dire che il suo modo pacato e conciso di esporre i fatti, nonchè il parlare a bassa voce, centellinando con sapienza ed intelletto il suo dire senza sprecare parole superflue, mi ha ricordato l' altro grande alpino andato avanti, Peppino Prisco, sorprendentemente somigliante nelle fattezze e nei modi. Sarei rimasto per ore ad ascoltare altri episodi , ma il sopraggiungere della figlia Laura, che rammentava al padre l' impegno imminente dell' esposizione del Santissimo presso la chiesetta di Vigano ( che vede ancora l' Augusto impegnato in prima persona al servizio ) ci costringeva a malincuore a congedarci, ripromettendoci pero' di ritornare a trovarlo per trascorrere altre ore piacevoli in sua compagnia , in un contesto d' altri tempi , immersi nel verde della splendida campagna lombarda ( tra l' altro la sua azienda è tra le prime 10 in Italia per l' allevamento della razza bovina " Frisona ". Ambrogio Prada LAVORI AL PARCO 14 MARZO Una decina tra alpini ed amici si è dato appuntamento per domenica 14/3 per dare un' altra bella ripulita al nostro parco , nell' imminenza dell' apertura primaverile. Oltre allo smantellamento del portico invernale, si è provveduto ad abbattere l' albero, che, in qualche modo intralciava il passaggio verso il punto ristoro che sarà aperto in occasione della ciliegiata.Si sono puliti i tetti dei vari fabbricati dalle tante foglie cadute nel periodo autunnale, sono stati ricollocati i giochi per i bimbi, sistemati i cesti di raccolta rifiuti, cambiate le pile al sistema d' irrigazione e sostituite lampadine bruciate nei vari punti luce, ingrassate le piante e tante altre cosette, mentre il Felice ritornato nel pien delle sue facoltà motorie, si è dedicato alle rifiniture murarie nella nuova struttura.Unico neo della bella ed efficiente mattinata di lavoro, la totale assenza di giovani. DELIBERA di CONSIGLIO del18.03.04 1°.Si decide di creare una classificazione in base alla tipologia d’uso della sede da affittare occasionalmente a terzi. 2°.In merito alla ciliegiata si stabilisce di adottare un’organizzazione sistematica dei turni, delle mansioni per ovviare agli inconvenienti del semplice volontariato. 3° Il Consiglio approva di rifinire le pareti interne della nuova parte della sede in cartongesso con colori caldi. Invernizzi Andrea Alberto AMPLAMENTO SEDE Anche in questo numero siamo arrivati all’articolo di riferimento della nostra sede. Si è metsso l’isolamanto delle pareti mediante lastre in cartongesso al posto della perlinatura (viricordate il lavoro fatto nella precedente dal nostro alpino Franzetti Emilio?), si sono fatti tutti gli intonaci necessari per la finitura esterna ed interna, si sono messi i serra- Ambrogio Prada menti esterni sia sul tetto che sulle pareti perimetrali, serramenti dei quali si è tenuto conto della sicurezza e della coibentazione per il periodo invernale ed estivo. I nostri lavoratori hanno eseguito l’impianto elettrico sotto l’occhio vigile di Giandomenico S. ed ora dopo le pavimentazioni ed i rivestimenti, il nostro amico Silvano P. con amore, finirà questa settimana la tinteggiatura delle pareti. Penso che sarebbe bello su quelle pareti bianche inserire un murales alpino, provate pensare ad un episodio alpino, poi per la realizzazione se il Consiglio lo vorrà provvederò all’effettuazione. Claudio Vai 7 Ennesimo impegno sul territorio per il Gruppo Alpini, coronato da un grande successo. amici e amiche che hanno fattivamente operato per questa iniziativa, ha consegnato martedì 30 marzo a Mons. Masperi. Accogliendo l’invito di Mons. Paolo Masperi per la raccolta di fondi destinati ai lavori di ristrutturazione della Basilica di S. Maria Nuova, il gruppo alpini ha subito aderito all’idea e si è prontamente attivato per allestire un Non però con un normale assegno, che sarebbe stata la cosa più facile e più logica, ma in banconote contenute in una gavetta militare, con incisa sul coperchio data e motivazione dell’evento. Del commosso grazie di Mons. Masperi gli alpini ne vogliono serbare soltanto un po’ per sé, perché il resto lo vogliono “girare” a MERCATINO IN FIERA proprio stand all’interno del recinto fieristico, in concomitanza con l’apertura della Fiera di Marzo. Qui, nei giorni di venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 marzo, sono stati venduti tanti oggetti usati, che noi alpini abbiamo ritirato direttamente nelle abitazioni di molti cittadini abbiatensi o che i cittadini stessi hanno recapitato alla parrocchia nei giorni scorsi. A questi oggetti se ne sono aggiunti tanti altri, di cui il nostro gruppo già disponeva, fino a formare un unico mercato delle pulci, in cui si trovavano gli articoli più disparati e più strani a prezzi molto interessanti. Duemilacinquecentotrentaquattro, in cifre 2534, che fa un po’ più effetto. Tanti sono gli Euro che il gruppo alpini di Abbiategrasso, tramite una piccola delegazione, comprendente anche 8 tutti gli acquirenti, che, con sensibilità e capendo quanto la chiesa appartenga, in fin dei conti, al territorio ed ai suoi cittadini, hanno raccolto il loro invito a comperare qualcosa di vecchio per fare qualcosa di nuovo. Antonio Respighi RICORDANDO IL VIAGGIO EFFETTUATO IN TERRA DI RUSSIA LO SCORSO ANNO DA PARTE DI ALCUNI SOCI IN OCCASIONE DEL DECIMO ANNIVERSARIO DELLA COSTRUZIONE DELL’ASILO “SORRISO” DI ROSSOSCH E, DI ALTRE CELEBRAZIONI, CI E’ GIUNTA A RIGUARDO, UNA GRADITA TESTIMONIANZA CHE VOLENTIERI PUBBLICHIAMO 9 Data Ad EL ALAMEIN Dopo aver varcato l’Atlantico qualche anno fa ed essere stato presente negli Stati Uniti al seguito della delegazione di Alpini ed aver festeggiato a New York il COLUMBUS DAY il nostro Gagliardetto in questo ultimo anno ha ripreso a viaggiare con una certa continuità in Paesi al di fuori dei confini nazionali rappresentando il nostro Gruppo in occasione di celebrazioni e pellegrinaggi. Era stato in Eritrea a febbraio 2003, aveva toccato il suolo russo nel successivo settembre e proprio in quella occasione era emersa la richiesta di un pellegrinaggio ad EL ALAMEIN, la famosissima località egiziana dove migliaia di nostri combattenti hanno combattuto valorosamente ed hanno trovato la morte. Infatti nel sacrario italiano, fortemente voluto dall’alpino Paolo CACCIA DOMINIONI, riposano le spoglie di 4800 nostri caduti assieme a militari tedeschi ed inglesi, australiani, sudafricani nei rispettivi sacrari. Il nostro socio Lucio Colombo ha voluto partecipare a questo pellegrinaggio in omaggio ad uno zio che in quelle terre aveva combattuto. La rappresentanza non era numerosissima ed i gagliardetti presenti, provenienti dalla Liguria, dal Piemonte e dal Veneto, si potevano contare sulle dita di due mani ma il significato del gesto compiuto non ha per questo meno valore: resta a testimoniare che non ci si dimentica dei sacrifici di chi ha dovuto combattere una durissima ed a volte impari battaglia ed è un onore per il nostro Gagliardetto là presente aver rappresentato i sentimenti degli Alpini del nostro Gruppo. Ora il Gagliardetto si appresta a varcare di nuovo l’Oceano e sarà presente in Argentina assieme al nostro Presidente Parazzini e alla delegazione ufficiale degli Alpini in Italia in un incontro con gli Alpini che formano quella Sezione così lontana nello spazio e nello stesso tempo così vicina nello spirito. Non possiamo che augurarci che lasci un piccolo segno di tutti noi Alpini di Abbiategrasso. Alberto Valsecchi 10 Località Presenza 11 gennaio BARDOLINO Piva G. Respighi, Ojan Schinetti, Bergamini, Vitari 15 febbraio MESSA DEFUNTI Gruppo 6 marzo PRESENTAZIONE LIBRO CAPRIOLI Gruppo 12-21 marzo PELLEGRINAGGIO EL ALAMEIN Colombo L. 28 marzo INAUGURAZIONE SEDE Latino, Respighi PADERNO DUGNANO 28 marzo GIORNATA DEL VOLONTARIATO ADUNATA TRIESTE Giorno per giorno senza quasi accorgercene siamo arrivati alla vigilia della nostra Adunata Nazionale che quest’anno si terrà ad Trieste nei giorni 15 e 33 maggio venturi. Il nostro Gruppo, assieme a quelli di Magenta e di Corsico, ha organizzato un pullman doppio che partirà giovedì 13 in mattinata e tornerà domenica sera visitando alcune località della Slovenia. Certamente la trasferta non è da poco ma ci è sembrato che valesse la pena cogliere questa occasione per fare una gita che difficilmente si effettuerebbe da soli. Il numero dei posti originariamente di 50 si è subito esaurito ed è stato aumentato di una ventina e quindi ora ci sono ancora alcuni posti disponibili per chi decidesse di partecipare. Il costo è di 425 euro. Si visiterà Isola d’Istria dove si terrà il pranzo, il borgo marinaro di Pirano e Portoroz dove è situato l’albergo per i pernottamenti. Il giorno successivo visita di Lubiana capitale della Slovenia e Bled con il suo castello: ci inoltreremo con il pulmann nel vicino parco nazionale costeggiando il lago. Sabato visita a Lipizza e alle grotte di Postumia quindi arrivo a Trieste dove si potrà passare qualche ora e si terrà la cena . Rientro in albergo a Portoroz che dista una trentina di chilometri da Trieste ed il mattino alle 6 partenza per l’Adunata. La Sezione di Milano sfilerà attorno alle 13.45 quindi si tornerà a “baita”. So che ci sono alcuni Alpini che non possono aderire a questo programma e me ne dispiace ma il Gruppo non può predisporre una ulteriore organizzazione. Per tutti coloro che raggiungeranno Trieste con altre modalità, camper , tende o sistemazioni in albergo che sono ancora disponibili a Bibione e Lignano, l’appuntamento è nel pomeriggio inoltrato di sabato o domenica mattina. Il capoGruppo Colombo L., Vai L’ALPINO MEDICO CONSIGLIA LE USTIONI TIPI DI USTIONE a) USTIONI DI 1° GRADO - Interessano solo la cute. b) USTIONI DI 2° GRADO - Interessano anche lo strato sottocutaneo. Si dividono in ustioni di 2° grado SUPERFICIALE (quando vi sono flittene chiuse), ed ustioni di 2° grado PROFONDO (quando vi sono invece flittene aperte). c) USTIONI DI 3° GRADO - Interessano anche i tessuti profondi. GRAVITA' DELL'USTIONE La gravità di una ustione dipende principalmente dall'estensione dell'ustione stessa, prima ancora che dal suo grado. - USTIONE IMPORTANTE interessa il 9% della superficie corporea. - USTIONE GRAVE interessa il 18% della superficie corporea. - USTIONE GRAVISSIMA interessa il 27 % (o più) della superficie corporea. N.B.: Per valutare la % di estensione di una ustione si può considerare, molto schematicamente, quanto segue: - dorso = 18% - torace = 9% - addome = 9% - testa e collo = 9% - arto superiore = 9% (di cui 1% per ciascuna superficie della mano) - arto inferiore = 18% (di cui 1% per ciascuna superficie del piede). CAUSE DI USTIONE a) agenti FISICI b) agenti CHIMICI COMPLICANZE DI UNA USTIONE a) SHOCK. b) INFEZIONE. COME SI DEVE INTERVENIRE - Se i vestiti bruciano, soffocare le fiamme (ad. es. con una coperta) ed impedire all'infortunato di correre (l'aria alimenta le fiamme). - Se l'ustione è causata da un agente chimico, lavare la parte ustionata con acqua corrente. - MAI togliere i vestiti se questi aderiscono alla parte ustionata. - MAI rompere le flittene. - MAI usare pomate, unguenti o cose simili. - Coprire le ustioni solo con garze sterili, e trasportare l'infortunato in ospedale. Mario Brezigia “IL PUNTASPILLI” PAGINA A DISPOSIZIONE DI TUTTI I SOCI CHE AVESSERO SUGGERIMENTI, PUNTUALIZZAZIONI, CRITICHE O ALTRO DA INOLTRARE ALLA REDAZIONE DEL NOTIZIARIO A PROPOSITO DI VALIDITA’ Anche se un pò in ritardo vista la frequenza del nostro notiziario, vorrei esprimere un mio parere sulla lettera del socio pervenuta al Puntaspilli nella quale si esprimeva un dubbio di validità delle elezioni per il consiglio svoltesi nel novembre scorso. Le motivazioni addotte erano che sul foglietto indicativo delle candidature erano stati inseriti dei nomi che non erano presenti in sede nel giorno ultimo fissato per candidarsi. Va tenuto presente che questo coincideva con un giorno nel quale molti di noi erano impegnati nell’allestimento della struttura per la Castagnata. Nel corso della serata e del giorno successivo sono stato contattato da tre soci che mi hanno espresso a voce la disponibilità ad essere candidati e quindi ho ritenuto opportuno, visto che il foglietto doveva essere ancora stampato, di inserire anche questi tre nomi e non avrei avuto nessuna remora ad inserire chiunque me lo avesse comunicato in tempo utile. Va inoltre detto che nel corso dell’assemblea è stato più volte rimarcato che chiunque, anche non scritto sul foglietto, poteva candidarsi alle cariche da ricoprire. Tant’è che il socio che si è rammaricato di non essere stato inserito ha ricevuto un notevole numero di voti. Ora alla luce di queste considerazioni mi sembra che avere il dubbio che le elezioni non siano valide sia privo di fondamento. Certamente in futuro, ad evitare polemiche, che, per quanto di poco conto, rischiano di incrinare quella continua ricerca di un rapporto fatto di stima, lealtà ed amicizia sarebbe opportuno, ed invito caldamente a farlo, che coloro che desiderano candidarsi lo facciano con un certo anticipo per dare la possibilità sia di valutarli che di proporli sul foglietto al momento delle votazioni. alberto valsecchi TAVOLA ROTONDA Mi rivolgo a questa rubrica per un resoconto, quanto più sintetico possibile, della riunione del 4 marzo scorso, da me proposta per iscritto a tutti i soci, sia alpini che amici degli alpini. L’argomento della qualità dei rapporti tra di noi è a tutti noto e non sto quindi a ripetermi. La partecipazione alla tavola rotonda non è stata massiccia come speravo (eravamo poco più di venti persone), ma è stata comunque sufficiente a consentire un dialogo. Perché comunque non eravamo più numerosi? Da parte di qualcuno mi era stata comunicata l’impossibilità a partecipare, per giustificati motivi. Da parte di tanti altri, la maggioranza, non mi erano giunti segnali, per cui speravo veramente di vederli quella sera. Forse che l’argomento non fosse ritenuto abbastanza importante per poter dare un proprio parere quella sera? A mio avviso, quella era un’occasione molto importante per dare un proprio contributo. Spero soltanto che, in futuro, altre simili occasioni di dialogo siano più partecipate, proprio perché riguardano il buon funzionamento del nostro gruppo. I risultati della nostra chiacchierata sono comunque stati, penso a parere di tutti i partecipanti, molto positivi. Tutti abbiamo messo tutta la nostra buona volontà per fare degli interventi pacati, per dirci anche cose che in altre occasioni non avremmo detto, con l’unico obbiettivo di chiarire i nostri comportamenti passati, che possono aver generato incomprensioni e malumori. Il nostro obbiettivo finale non è naturalmente ancora raggiunto, ma è sicuramente a portata di mano, solo che noi lo vogliamo. E’ importante però che ora siamo sulla strada buona. Adesso ci vuole pazienza e costanza per continuare. Il segreto consiste nel parlare e nel saper ascoltare. Parliamo, parliamoci sempre, coinvolgiamoci a vicenda, confrontiamo le nostre idee con gli altri, con tutti gli altri, non soltanto con quelli che ci sono più simpatici, ma anche con quelli che ci sembrano meno vicini alle nostre idee o al nostro carattere. Spesso da un leale confronto tra caratteri forti nascono i rapporti più saldi. Allora sì che saremo veramente compatti, dentro e fuori. E’ il sincero augurio che rivolgo a tutti noi. Antonio Respighi 11 PROTEZIONE CIVILE ALPINA : UTOPIA O CONCRETEZZA ? Mi sono a volte chiesto come in alcuni gruppi un buon numero di Alpini aderisca al nucleo di P: C: della sezione ed in altri questo impegno venga trascurato. Per dare la possibilità a tutti di farsi un’idea e magari di instillare la voglia di provare vorrei un pò parlare di quello che gli alpini di Milano fanno all’interno del nucleo di P.C. E’ chiaro un gruppo di P. C. si addestra e si attrezza per intervenire secondo la propria capacità nelle emergenze ma fortunatamente di emergenze nelle quali siamo chiamati non sono così frequenti e quindi un modo per tenerci affiatati e preparati e quello di impegnarsi in esercitazioni svolte assieme ad altri nuclei di volontari alpini. Il nostro della Sezione di Milano fa parte del 2° raggruppamento che raccoglie le Sezioni di Monza, Lecco, Como, Sondrio, Tirano, Pavia, Piacenza, Reggio Emilia, Salò, Bergamo. Nel corso di ogni anno ci sono tre o quattro di questi appuntamenti; prevalentemente il sabato e la domenica magari partendo il venerdì pomeriggio durante i quali ci si addestra ma nello stesso tempo si contribuisce a bonificare rive di fiumi o aree non curate. Ogni sezione viene divisa in squadre alle quali viene assegnato un tratto ed un compito. E’ evidente che, poichè l’unione fa la forza ed inoltre i nostri nuclei sono molto ben attrezzati, il lavoro svolto è notevole ed ogni volta merita il plauso delle Amministrazioni comunali e degli abitanti del territorio interessato che ci osservano straniti a vedere il nostro lavoro. Questo nostro impegno si inquadra perfettamente in una attività di protezione civile in quanto dedicato alla prevenzione a cui si pensa raramente se non dopo che è successa qualche catastrofe: quante sono le arcate di un ponte intasate da rami e alberi sradicati che impediscono il defluire delle acque, quante sono le esondazioni causate da questo fatto? E’ indubbio continuando a condividere insieme questi momenti si forma sempre un gruppo disposto ad intervenire magari anche per una o due settimane nelle grandi emergenze per le quali siamo chiamati ma normalmente è un impegno che vincola per qualche fine settimana. Negli anni il nostro nucleo ha partecipato a questi inteventiesercitazione sul fiume Lambro , nel Varesotto , nel Lecchese, in Val Camonica, sul Monte Grappa, ora sul torrente Molgora. Nei giorni 26-27-28 marzo si interverrà per una esercitazione del 2° raggruppamento nel Comasco, a luglio per una settimana sul Monte Grappa nel recupero di fortificazioni, il 2-3-4 settembre a Borgotaro per una seconda esercitazione del 2° raggruppamento. Come vedete non c’è nulla di 16 trascendentale, basta voler dedicare un pò del proprio tempo, lavorando certo ma anche passando momenti di allegria. Perchè non provare? Potrete decidere liberamente se continuare o no. Fatemi sapere se volete partecipare. E sono certo che qualcuno raccoglierà il mio appello. Alberto Valsecchi CORSO DI DEGUSTAZIONE VINI Presso la nostra sede si terrà un corso di degustazione vini tenuto dal socio Dr. Paolo Mocchi . Il costo completo del corso è di € 100,00 e comprende: n° 4 lezioni in sede; Visita ad una cantina dell’Oltrepò pavese in data da definirsi; Pranzo presso un agriturismo che si effettuerà nella giornata della visita della cantina. Le lezioni si terranno presso la sede del nostro gruppo alle ore 21,00 dei seguenti giorni: 06—13—20—27 maggio 2004 Per le iscrizioni rivolgersi direttamente presso la nostra sede nelle serate di venerdì o contattando Giancarlo Piva. IN CHIESA: CAPPELLO SI’, CAPPELLO NO’? Molto spesso, nelle S. Messe che vengono celebrate per conto dell’A.N.A., si vedono gli Alpini partecipare, chi con il cappello in mano e chi lo tiene in testa; senza apparentemente nessuna regola e nessuna uniformità di comportamento. Certi addirittura lo tengono in testa anche stando seduti nelle panche. Forse qualcuno non lo sa, ma la Presidenza Nazionale dell’A.N.A., nel suo opuscolo “Cerimoniale A.N.A.” ha stabilito precise normative per tutte le manifestazioni ed in particolare per la partecipazione alle S. Messe. “Durante la funzione religiosa - stabilisce l’opuscolo - dovranno tenere il cappello alpino in testa solo ed esclusivamente il personale di servizio (coro, trombettiere, alfieri, lettore della Preghiera dell’Alpino, personale del Servizio d’Ordine e, qualora previsto, il personale che serve la S. Messa o affianca o porta il feretro durante le esequie funebri). TUTTI gli altri presenti devono togliere il cappello alpino all’ingresso della chiesa. Si rammenta che anche il personale di servizio, al momento in cui riceve l’Eucaristia, deve comunque togliersi il cappello alpino. Il cappello dovrà essere indossato da TUTTI i presenti solo per la lettura della Preghiera dell’Alpino. “In piedi, fermi, zitti e sull’attenti”, ovviamente! LA REDAZIONE DEL NOTIZIARIO, AUGURA A TUTTI I SOCI E AI LORO FAMIGLIARI UNA FELICE PASQUA