Fondatore.
Ing. Enzo SALMASO
Presidente
Maria Confortini
Via Rinascita, 32
46028 SERMIDE (MN)
tel. 0386 - 61081
Velocissima è trascorsa l’estate ma è stata buona, ho traendone anche stralci; non per copiare ma per
trovato tanta solidarietà in tutti, abbiamo rinsaldato divulgare quanto altri hanno studiato, pensato e scritto.
l’amicizia, la collaborazione con costruttive attività così
bene impostate da chi mi ha preceduto. Ho sentito
La Presidente
intorno a me come una famiglia.
Il tempo non è stato tanto buono durante l’estate, ma
-------------------------------dopo ogni temporale abbiamo visto, certe mattine,
come per magia, il lago in tutto il suo splendore e
Ci scrive il Sindaco di San Zeno di Montagna
magnificenza.
Adriano Peretti
Mentre è stata un’ottima estate per l’Associazione che
…..… scrivo per illustrare
si è trasformata da un piccolo
succintamente l’idea del
gruppo di dodici amici nel 1992,
El primo baso
“monitoraggio” climatico
in un grande gruppo di 83 …
ambientale di San Zeno di
uniti in tutti questi anni dal
El sol sul Monte Baldo slusegàva
Montagna. Questo in sintesi il
sentimento sempre più forte
sòra le gréste pèrse ne l’azuro
programma:
dell’amicizia e dall’interesse
ne
l’Adese che còre e drento el Lago
Rilevare costantemente per
verso lo sviluppo ambientale e
qualche anno dei dati relativi al
culturale del paese.
E ‘desso che scòmensia e vègner sera
clima (temperature, umidità,
Cerchiamo di procurare iscrizioni
sento la testa che me gira ancora
composizione dell’aria,
ai residenti per migliorare la
pensando
a quel s-ciantìn de primavera
condizioni atmosferiche in
collaborazione. Già c’è una
genere, ecc.); una volta
buona sintonia col Comune.
Bruno dell’Orsa
raccolti, questi dati andrebbero
Chiuderemo questo anno con la
sottoposti all’esame di medici,
“Castagnata” durante la quale
consegneremo un contributo ad alcune comunità docenti universitari ecc. (la cui collaborazione sarebbe
ottimale anche in sede di rilevazione), per ottenere una
operanti nel paese in segno di plauso e di stimolo.
Già abbiamo dato un Premio ed una Borsa di Studio sorta di “certificazione” che attesti la salubrità (ne sono
Cipro Confortini alle due migliori schede valutative (le certo) del nostro ambiente e ne consigli la
vecchie pagelle …) della Scuola Media di San Zeno, frequentazione.
con una bella cerimonia alla presenza delle autorità Mi piacerebbe conoscere l’opinione degli “Amici di San
Zeno” anticipando anche che alcuni di loro potrebbero
scolastiche e del Sindaco.
Le conferenze del Giovedì sono state utilissime ed contribuire alla realizzazione dell’iniziativa.
interessanti, con una buona partecipazione. È una cosa Grazie per l’ospitalità e l’attenzione che vorrà dedicare
a questo mio scritto. Cordiali saluti
incoraggiante che premia il lavoro svolto.
Vediamo in giro una serie di studi, pubblicazioni e
Il Sindaco - Angelo Peretti
cercheremo di informare di quanto viene edito
LA
CASTAGNATA
5 Novembre 2005 Ore 13:00 - Ristorante Aurora
Prenotarsi allo 045.7285047
oppure a Maria 0386.61081 o 045.7285617
Abbiamo perso un altro amico,
è mancato il Prof. Ivan Tardivello, di Badia
Polesine. Artista, pittore, era facile qualche anno fa
vederlo col suo cavalletto che si aggirava per San
Zeno di Montagna per coglierne i punti più belli e veri,
i suoi disegni sono ancora bellissimi e noi Amici di San
Zeno di Montagna lo ricorderemo sempre.
Signora Iva coraggio, le restano tanti ricordi, e a te
Chiara resta un gran patrimonio culturale dove
ritroverai sempre lui.
La VIPERA
così il vero soccorso
Il suo veleno l’ha resa talmente famosa da avere
un opuscolo tutto per sé. Peccato che parlando
del morso della vipera siano indicate pratiche
superate, come l’applicazione di un laccio
emostatico, l’incisione della ferita, la suzione del
sangue che non deve essere inghiottito. L’ultimo
consiglio del vademecum suggerisce di iniettare il
siero antivipera. Tali pratiche, però, non servono
e talvolta possono essere addirittura dannose.
Notizia questa che lascerà a bocca aperta, poiché
tali credenze popolari sul primo intervento sono
molto diffuse tra gli appassionati della montagna.
Meglio chiarirsi le idee: su come soccorrere la
persona che deve sempre essere trasportata in
ospedale il prima possibile.
Il morso della vipera è caratterizzato da due fori,
l’impronta dei due denti distanti 8-10 mm e dopo
un po’ da un intenso dolore, spiega il Dott.
Giuseppe Bacis del Centro Antiveleni degli
Ospedali Riuniti di Bergamo.
Nel frattempo bisogna immobilizzare l’arto colpito
come se si trattasse di una frattura, non stretto,
tranquillizzando l’infortunato.
Pulire la ferita con un disinfettante che non sia
acqua ossigenata o alcool che favoriscono la
vasodilatazione e non iniettare siero antivipera.
Questo antidoto va somministrato in Ospedale
per via endovenosa, e potrebbe causare shock
anafilattico.
RACCOLTA RIFIUTI
Buonissimi risultati della raccolta dei rifiuti “porta a
porta” nel nostro ridente San Zeno di Montagna. Il
servizio è stato apprezzato considerando la quasi
assenza di rifiuti abbandonati per strada.
Sono scomparse le file di maleodoranti e bruttissimi
cassonetti, un vecchio tipo di raccolta che declassava
un comune turistico come San Zeno di Montagna.
C’è voluta qualche settimana, ma anche grazie
all’opuscolo informativo dell’Amministrazione tutto ha
cominciato a funzionare bene.
L’Amministrazione risparmierà una bella cifra che
permetterà di ridurre la tariffa dei rifiuti a carico dei
cittadini. Esprime grande soddisfazione anche il
Sindaco Adriano Peretti per il risultato ottenuto.
Apertura del
Rifugio Chierego
Domenica 2 ottobre si è svolta la cerimonia di
inaugurazione del Rifugio Chierego in Costabella,
ristrutturato dopo cinque anni di chiusura. Numerosi
gli ospiti e le autorità presenti, nonostante
l’inclemenza del tempo (pioggia nebbia e vento) che
ha impedito loro di godere l’incomparabile panorama
che si vede da lassù.
Erano presenti: il Presidente della Provincia di Verona,
l’Assessore al Turismo, il vice Presidente nazionale del
Club Alpino Italiano, il Presidente della Comunità
Montana del Baldo, il Colonnello Comandante dei
Carabinieri di Verona, il Corpo Forestale di San Zeno e
numerosi rappresentanti della Protezione Civil, oltre al
Professor Chierego, figlio del fondatore del rifugio.
In un clima cordiale un Sacerdote ha celebrato la SS.
Messa, poi le autorità hanno parlato brevemente, il
Presidente della Comunità Montana ha evidenziato la
creazione dell’acquedotto e della linea elettrica, opere
importanti per la vivibilità del Rifugio, oltre alla
riapertura dell’impianto di risalita che avvicina il
Monte a molti appassionati.
Il CAI, proprietario del Rifugio, ha poi offerto un
pranzo a tutti i partecipanti e la giornata si è conclusa
in allegria.
La Chisöla con li grépoli
(per la gioia di Germano …)
Focaccia povera, se ne cibavano i contadini perché “riempiva”. In una terrina versa la farina e una
manciata di sale. Impasta unendo il lievito di birra (sciolto in ½ bicchiere di acqua tiepida), poi ancora
acqua (circa 1 bicchiere e mezzo), per una giusta consistenza. Unisci le Grépole (ciccioli di maiale) a
piccoli pezzi, fare una palla e lasciar lievitare al caldo, coperto con canovaccio per almeno due ore.
Stendi la pasta, raddoppiata, in una teglia unta d’olio, alta circa un centimetro, pizzicando la superficie
con le dita per formare delle fossette. Mettere in forno (preriscaldato a 180/200 gradi) per circa 40
minuti.
Caro Tolo,
dobbiamo dirti che ci sentiamo orfani delle tue poesie e della tua amicizia. Sei stato un amico di San Zeno di
Montagna che hai insegnato a tutti noi l’amore e l’attaccamento al Monte Baldo, al territorio fra l’Adige ed il Garda,
ai panorami unici che si godono da quelle parti. Non solo, ci hai insegnato anche ad apprezzare la Comunità di San
Zeno di Montagna con la quale viviamo un rapporto di perfetta armonia. Con tutto il patrimonio morale che ci
regalasti, interpretando l’intesa degli amici Cipro Confortini ed Enzo Salmaso, anche noi vogliamo fare qualcosa per
te. Non c’è migliore idea di legarti all’Adige ancora una volta per dedicarti la strada alzaia, passeggiata che si svolge
a monte di Castel Vecchio sinistra d’Adige fino alla Diga del Chievo. Se non ci fosse questa strada che racconta la
storia del fiume bisognerebbe farla apposta per te che ci hai raccontato la storia dell’Adige in versi “macinati” prima
nel tuo cuore ed espressi così bene dalla tua penna.
I veronesi sono tutti a favore di questa iniziativa ideata dalla Fondazione Roberto Barbarani detto Berto. Siamo certi
che anche al vecio Berto, che pesca nell’Adese i versi col so baston, sarà contentissimo e ci accompagnerà lungo il
fiume.
Ti terremo informato per lo svolgersi dei fatti, rinnovando nel tuo ricordo la stima e l’affetto dei tuoi Amici di San
Zeno di Montagna.
Giorgio Gioco
I GIAPPONESI CONQUISTATI DALLA “PEARÀ”
C’è un manager, presidente di una grande casa automobilistica, che spesso è ospite dei “12 Apostoli”, ed ogni volta
alla fine della cena, prima di uscire, si rivolge a me dicendo: “Antonio se vedemo”.
Fino a questo punto niente di strano, è normale cercare di trattare bene l’ospite, far si che sia soddisfatto e sin
invogliato a tornare. ma ciò che è strano e singolare è che il Presidente in questione sia un giapponese e si solito i
giapponesi non parlano il dialetto veronese.
Questa confidenza che si è creata con l’importante cittadino del paese nipponico è dovuta principalmente al simbolo
della tradizione della nostra tavola che si chiama Pearà. È curioso e molto bello che una salsa possa aprire una
porta sul mondo, in questo caso sul paese del Sol Levante. (…)
Il nostro rapporto con il popolo giapponese nasce negli anni ‘80, quando un ragazzo di Yokohama bussò alla porta
chiedendo di poter trascorrere qualche giorno fra i fornelli della cucina “Apostolica”. I giorni sono diventati
settimane, poi mesi e dopo più di due anni, Hirosige Tamura, con le lacrime agli occhi dice di dover tornare in
Giappone. In questo periodo di permanenza a Verona Tamura aveva assorbito oltre l’abilità e la tecnica della
preparazione delle pietanze anche lo spirito veronese che non evapora mai con i fumi della cucina tradizionale.
Qualche tempo dopo una telefonata intercontinentale dal Giappone ci avvertiva della volontà di Tamura di aprire un
ristorante con il nome di “12 Apostoli”.
Ora il 12 Apostoli di Yokohama, una città con tre milioni di abitanti, è una bella realtà. Le pareti sono tappezzate di
suggestive immagini di Verona, Cangrande troneggia nella grande sala quasi fosse un condottiero del sentimento
veronese.
Ma ciò che più colpisce sono i clienti con gli occhi a mandorla che, con qualche difficoltà di pronuncia, chiedono a
gran voce la “Pealà”.
È una grande vittoria della tradizione veronese, è un biglietto da visita che non si dimentica nel taschino della
giacca ma va diretto al cuore, rendendo così Verona una città tanto saporita quanto indimenticabile.
Tolo da Re diceva giustamente che chi parla il dialetto veronese sembra essere più buono; si può aggiungere che
chi mangia veronese sembra essere più simpatico e gli amici giapponesi mi hanno dimostrato questo.
Antonio Gioco - Settembre 2005
La Regina delle salse: la Pearà
In un tegame di terracotta mettere 80 gr di midollo sciolto nel burro, riscaldare ed aggiungere 200 gr di
pane grattugiato.
Con un mestolo di legno fare in modo che il pane si intrida bene nel condimento; aggiungere il brodo
caldo, cuocere a fuoco moderato ed indiretto (sulla piastra) per due ore (far sobbollire lentamente). Aggiungere il pepe nero in quantità abbondante, controllare il sale e continuare la cottura per un’altra
mezz’ora.
…. Dare spazio al tempo
Il tempo fugge . Il tempo stringe , anzi , a volte ci soffoca.
Di corsa , Di fretta. Gira così – frenetica e implacabile- la ruota della vita moderna. Una giostra che gira e rigira
Senza sosta, anno dopo anno , perché il tempo è tiranno ...
Per questo – per difenderci- lo attacchiamo e lottiamo. La lotta – del tempo e contro il tempo – viene da lontano.
Il Dio Crono Figlio del cielo e della terra- secondo la Teogonia del greco Esiodo – con la falce fornitagli
dalla Madre , evira il Padre e lo priva del Potere ; divenuto lui il Supremo degli Dei e temendo la concorrenza
dei futuri figli , quando nascono , li ingoia uno ad uno .
Il Tempo divora ogni cosa confermeranno i Latini ( Tempus edax rerum ).
La falce del Tempo miete i giorni , gli anni , le stagioni…
Non è una storiella ne lieta ne lieve quella che – dall’alba del Mondo- ci racconta la nostra cultura occidentale ,
sempre in guerra col tempo , tutta tesa al Fare – Produrre- Consumare.
Lavorerai col sudore della fronte ! Partorirai nel dolore ! Parte con questo viatico l’umana avventura nella nostra
valle di lacrime e fatica .Dopo i beati ozi lassù nel Paradiso Terrestre , quaggiù L’ozio diventa Il Padre di tutti i vizi .
Il lavoro , il tempo produttivo , la massima virtù .
Non invece una schiavitù ? Il lavoro nobilita o debilita l’uomo ? Lo aliena o lo eleva ?!
Il dibattito è sempre aperto .
Times is the measure of business spiegava il filosofo Bacone . Il Tempo è la misura degli affari ;
infatti il tempo è denaro e se non produce ricchezza a che vale ? Il tempo vuoto vacante ( quello delle vacanze )
è tempo perso . Lavorare e produrre è l’imperativo moderno .
Anche se il vecchio proverbio dice Descansar es salud , Riposarsi è salute … Non farsi schiavi del lavoro
( quando c’è ) raccomandano i saggi . Osare ripOsare . Difendersi da quell’aberrazione mentale – dogma
disastrosoche è l’amore per il lavoro . Una Strana follia che porta con sé miserie individuali e sociali torturando la triste
umanità…
sostiene nel suo gustosissimo “ Diritto all’ozio” ( 1880 ) Paul Lafargue .
Una appassionata apologia del Tempo e dell’Uomo libero . Nella grecia antica una attività disdicevole come il
Lavoro
era riservata agli schiavi , mentre all’uomo libero competevano gli esercizi ginnici ed i giochi dello spirito.
D’ altra parte , perché non guardare in alto ? A quel Dio che – Supremo esempio dell’ozio ideale – dopo sei giorni
di lavoro , dal settimo riposò per l’eternità …
Al nobile otium - assai più elevato del vile neg-otium – s’appassionarono umanisti colti come il Petrarca o scrittori
versatili come Robert Louis Stevenson che – prima della famosa “Isola del tesoro” compose un pregevole
“Elogio dell’ozio” ( 1877) . Non c’è dovere che sottovalutiamo di più che quello di essere felici scrive ; e ricorda che
il sorriso di chi non è indaffarato irradia benevolenza…
Perché rimpicciolire ed immiserire l’anima con una vita tutta lavoro- dovere –affari ?!
Stevenson alle parole farà seguire i fatti : viaggerà molto e alla fine si stabilirà nelle Isole Samoa .
Certo isola.rsi così – tra esotici spazi dove il Tempo va lento – non è da tutti .
Qualcuno la cerca qui L’Isola di quel tesoro che è il Tempo liberato da corse, ansia e stress .
Uno Spazio Libero dall’assedio della fretta , dagli ingorghi del Troppo .
Un sano Ozio – esercizio di sapienza e di virtù – che oggi chiamiamo il Tempo per sé. Per ritrovarsi .
Per rimettere al centro della propria vita ciò che conta di più.
Gli amici di San Zeno premiano lo studio
Sono stati premiati ai primi di settembre dall’associazione culturale Amici di San Zeno Martino Finotti e Carolin
Sondergheld, entrambi quattordicenni, risultati migliori non solo nell’esame di licenza della terza media ma anche
nel percorso scolastico precedente.
La cerimonia si è tenuta nel palazzo di Cà montagna, alla presenza dei soci dell’associazione, dei genitori, di
autorità e di insegnanti.
Ai due ragazzi che hanno meritato la valutazione scolastica di “ottimo” sono stati consegnati due assegni di 300
Euro, quale premio più due assegni come Borsa di Studio “Cipro Confortini”, per il loro futuro scolastico. La
Presidente dell’associazione Maria Confortini ha spiegato il significato del premio:”Per consolidare il rapporto con il
territorio locale e con la gente che vi abita; è il terzo anno che gli Amici di San Zeno mettono a disposizione queste
borse di studio, aiutando i ragazzi migliori nella loro formazione scolastica”. Il Sindaco di San Zeno Adriano Peretti
ha avuto parole di elogio per le iniziative dell’Associazione, mentre il nuovo dirigente scolastico Enzo Gradizzi ha
evidenziato il ruolo della scuola in una comunità turistica e di montagna, qual è San Zeno, ringraziando gli
insegnanti per la loro opera e la benemerita associzione degli Amici di San Zeno che continua a promuovere e
valorizzare la realtà locale anche con questo premio.
Maurizio Delibori
Scarica

GIORNALE 26.pub