Persona, età e sessualità spunti di riflessione Franco Iurlaro Quale parte di noi percepisce, vive, comprende, trasmette le nostre esperienze dell’amare ? Gustav Klimt, "Nudo maschile", ca 1883 Amedeo Modigliani, "Nudo seduto", 1916 L’intero corpo è la sede delle emozioni. Ogni evento della vita passa attraverso l’esperienza corporea I nostri sei sensi sono i canali di trasmissione Standard per l'educazione sessuale in Europa OMS La sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano durante tutta la vita e comprende il sesso l’essere maschio o femmina l’identità e i ruoli l’orientamento sessuale l’erotismo il piacere l’intimità la riproduzione. Standard per l'educazione sessuale in Europa OMS La sessualità viene sperimentata ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, convinzioni, atteggiamenti, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni … … è influenzata dall'interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali. Standard per l'educazione sessuale in Europa OMS "I diritti sessuali" comprendono diritti umani che sono già riconosciuti da leggi nazionali, dalle carte internazionali sui diritti umani e da altre dichiarazioni di consenso … comprendono il diritto di tutti gli esseri umani, liberi da coercizione, discriminazione e violenza … … in particolare il diritto all'informazione e all'educazione. L'esercizio responsabile dei diritti umani richiede che tutti rispettino i diritti altrui. Diritto e scandalo: marzo 2015 Giochi “gender” negli asili di Trieste, è bufera. Il caso finisce in parlamento Prevede che i bambini e le bambine «nominino i genitali» e si scambino i vestiti. Punta a favorire il rispetto tra i generi. Ma un gruppo di genitori protesta È un progetto al quale ha aderito il Comune di Trieste che verrà proposto ai bambini di 45 scuole dell’infanzia di Trieste e che mira, come si legge sull’opuscolo informativo, «a verificare le conoscenze e le credenze di bambini e bambine su cosa significa essere maschi o femmine, a rilevare la presenza di stereotipi di genere e ad attuare un primo intervento che permetta loro di esplicitare e riorganizzare i loro pensieri, offrendo ai bambini anche un punto di vista alternativo rispetto a quello tradizionale». Ignoranza e … Tabù Tabù (termine originale polinesiano) “particolare condizione di persone, di luoghi, di tempi, di oggetti, verso i quali è necessario compiere o evitare determinati atti, che in tutti gli altri casi sarebbero vietati oppure permessi” 1777 capitano J. Cook Isole del Pacifico «tabù» e «sacro»: connessione con gli dei Luoghi spirituali non accessibili all’uomo Il tabù della sessualità Il tabù nasce per custodire ciò che è sacro, cioè ciò che permette di espandere l’esperienza umana al “sacer” il senza spazio e senza tempo ovvero l’unione di due in uno (il sesso) 10 Tabù e proibito Quando una certa azione o abitudine è classificata come tabù, essa viene proibita, vengono istituite proibizioni e interdizioni riguardanti la sfera di attività che la riguardano. Alcune di esse sono sanzionate dalla legge con pene severe, altre provocano imbarazzo, vergogna e sono oggetto di insulti. 11 Tabù e il non dire Il divieto di condividere le conoscenze che derivano dalle esperienze sessuali è come se ognuno dovesse imparare a scrivere a partire dallo scalpello e la pietra il che significa un sostanziale analfabetismo della vita intima Sessualità e affettività Due termini dai significati diversi che possono sovrapporsi o distinguersi, nell’influenza determinante della cultura Amare e fare l’amore sinonimi o diversi? 13 Sessualità e affettività Nell’attuale modello culturale la sessualità ha perso la sua rilevanza in rapporto alla funzione riproduttiva, recuperando nuovo “senso” sessualità e affettività si sono avvicinate fino a sovrapporsi 14 Sessualità e affettività La sessualità si caratterizza per una dimensione fisica, che coinvolge il proprio corpo, manifestandosi come attenzione per il corpo. E’ possibile considerare la sessualità come dimensione materiale dell’affettività? Si tratta di un bisogno‐diritto (che chiede soddisfazione)? 15 Sessualità e religione “Signore, rendimi casto ma non subito” Sant’Agostino La sessualità, accomunata spesso al concetto di lussuria, è considerata peccato capitale dalle maggiori religioni. Gli atei lo fanno meglio: secondo un sondaggio a cui hanno partecipato credenti di diverse religioni, chi è ateo sembra avere una vita sessuale più interessante e varia, soprattutto dal punto di vista dell’esperienza nei rapporti sessuali. Il motivo? La mancanza del senso di colpa, tipico nei credenti che violano i principi morali delle varie istituzioni religiose. Sessualità e spiritualità La sessualità è la dimensione più intima e profonda di ogni essere umano esprime ciò che lo rende paragonabile agli dèi l’essere Uno la possibilità di creare (figli, opere d’arte, conoscenze, relazioni…) Persona anziana, sessualità e tabù Il falso stereotipo dell’asessualità nell’età adulta è molto dannoso poiché interferisce con la salute ed il benessere di milioni di persone La maggior parte degli anziani affronta la sessualità mantenendo un silenzio discreto, con conseguenze negative: volendo nascondere un problema sessuale o provandone vergogna, le persone anziane sopportano sofferenze e paure che potrebbero ridimensionare attraverso adeguate consultazioni. Ciò accade anche perché si tende a considerare solo l’aspetto fisico e a non prestare la giusta attenzione alla relazione sentimentale e alle esperienze affettive che gli anziani vivono. Molti autori (Cesa‐Bianchi, 2000; Leiblum, Segraves, 1995) concordano sul fatto che le persone anziane possono, invece, vivere positivamente la loro sessualità se riescono a superare pregiudizi disadattivi e condizionanti che portano a un ritiro della sessualità e a un progressivo disinvestimento dall’agire comportamenti sessuali attivi. "Over 60" senza tabu: innamorato 1 su 2, sesso fino a 80 anni” ottavo Rapporto Censis per Salute‐la Repubblica presentato al convegno "Terza età", da Giuseppe Roma, direttore del Censis Terza età come una stagione attiva e ricca di esperienze. Il 60% degli ultrasessantenni, mostra una vitalità emotiva nella sfera dei sentimenti, di questi c`è chi si innamora (54,2%) e chi dichiara di poterlo fare se incontrasse la persona giusta (7%). Nessuna ansia da prestazione, per il 20,2%, la sfera sessuale fino agli ottant`anni continua a rappresentare un aspetto importante come nelle altre fasi della vita. Il tabù c`è sulle reazioni affettive, il 56,1% non condivide che molte persone sopra ai 60 anni, anche famose, abbiano relazioni affettive con persone più giovani. Appartenere alla stessa generazione, secondo gli intervistati, è uno dei presupposti importanti nelle relazioni affettive. I falsi miti della sessualità dell’anziano Il sesso non ha importanza nell’età anziana. La vita dell’anziano dovrebbe essere asessuata. In realtà, il sesso è istinto di vita (Eros, dice Freud) e questo istinto dura fino alla morte. L’interesse per il sesso è anormale negli anziani. In realtà l’interesse per il sesso è normale a tutte le età. Gli anziani non dovrebbero risposarsi dopo la morte del coniuge. Le persone, invece, che trovano nuovi interessi si mantengono giovani più a lungo. Avere sempre nuovi obiettivi aiuta a prolungare la vita. Kuhn (1976) 21 I falsi miti della sessualità dell’anziano Gli anziani dovrebbero essere separati per sesso nelle case di riposo così creerebbero meno problemi al personale ed ai loro familiari. I figli non dovrebbero essere egoisti e gelosi dei propri genitori, ma lasciarli vivere nel miglior modo possibile. “l’Amore non ha età”. Kuhn (1976) Altre false credenze: nell’età avanzata gli individui non sono sessualmente desiderabili; nell’età avanzata gli individui non provano desiderio sessuale; nell’età avanzata non si è sessualmente capaci. Hotvedt (1983) I falsi miti della sessualità dell’anziano Il corpo non può più sostenere il sesso Il corpo anziano è indesiderabile La vita dell’anziano è asessuata L’interesse per il sesso è anormale/ deviato Dopo la morte del coniuge, il nulla Necessaria la separazione per sessi nelle residenze e comunità Parole, provocazioni e riflessioni Abuso Amore Affetto Controllo Corpo Dignità Etica …. Parole, provocazioni e riflessioni Intimità Morale Piacere Pornografia Rispetto Sessualità Spazi privati …. La realtà tra sapere ed ignoranza La realtà tra sapere ed ignoranza Settanta "over 70" su cento hanno una vita sessuale regolare Anziani liberi dall'ultimo tabù Un team dell'Università svedese di Goteborg, racconta l'Independent, ha intervistato 1.500 persone sopra i 70 anni e ha fotografato la loro vita intima. È emerso che negli ultimi anni il 68 per cento degli uomini sposati ha detto di avere regolari rapporti sessuali (erano, negli anni '70, il 52) e così il 56 per cento delle donne (che erano il 38). E ad aumentare, soprattutto per la popolazione femminile, è anche il piacere. Sesso a tarda età non solo dentro il matrimonio: le ultrasettantenni non sposate che hanno rapporti sono passate dallo 0,8 al 12 per cento. "Il nostro lavoro ‐ ha concluso Nils Beckman ‐ dimostra che un numero sempre maggiore di persone anziane considera l'attività sessuale e i sentimenti ad essa associati, una cosa naturale della vita". La realtà tra sapere ed ignoranza Alcune ricerche Annals of Internal Medicine 2700 soggetti (75 – 95 a.) Desiderio e attività sessuale 50% Almeno un rapporto sessuale nell’ultimo anno >30% Frequenza dei rapporti insoddisfacente 40% ASL Lazio campione di donne (70 anni età media) Attività sessuale 56,6% zona urbana e 47,6% zona rurale Nelle donne con assenza di desiderio 66% spunti depressivi La realtà tra sapere ed ignoranza Alcune ricerche Studio di J. McCary (campione 76 – 92 a. ) Sposati 48% ha rapporti Donne non sposate 12% ha rapporti Da Archives of Sexual Behaviour (campione 86 ‐102 a.) Attrazione per il sesso opposto 88% m e 71% f Pratiche autoerotismo 71% m e 40% f Rapporti 63% m e 30% f Da Ageing Society (campione di 3500 anziani) Non parla con il MMG delle attività sessuali 78% Desidera una maggior frequenza di contatti sessuali 65% La dimensione della sessualità nell’età anziana Cambiamenti fisiologici Situazione psicologica Correlazioni con il percorso di vita Stato di salute Differenze fra maschi e femmine Valori sociali e culturali La dimensione della sessualità nell’età anziana Con l’invecchiamento si registrano segni, che rilevano un cambiamento sul piano fisico‐fisiologico: limiti della funzione riproduttiva, diminuzione della libido, ridotte performance ecc. Si manifesta il rischio che la sessualità venga negata, legittimando lo stereotipo (o l’immagine) del vecchio e della vecchia a‐sessuati 31 La dimensione della sessualità nell’età anziana Le modificazioni fisiologiche sia nella Donna che nell’Uomo alterano solo parzialmente le funzioni sessuali (l’aspetto critico viene dall’incidenza delle patologie in età geriatrica) Centralità della persona Dignità La qualità della vita non è oggi per tutti uguale alla dignità della persona. Ogni essere umano quale che sia il suo grado di sviluppo o le sue qualità, è degno e merita una piena tutela giuridica e sociale. 34 Persona La dignità implica il riconoscimento dell’anziano (e, a maggior ragione, di colui che è fragile, malato o non autosufficiente) come “persona”, nella sua consistenza bio‐psico‐ sociale, nella sua unicità, originalità e storicità. Il riconoscimento dei bisogni Le relazioni come chiave Ogni essere umano cresce nella appartenenza alle relazioni e vive con profonda risonanza e paura la perdita, l’abbandono e la solitudine. Le relazioni nel lavoro di cura Sono impastate con le nostre emozioni e con ciò che la nostra vita ci ha insegnato a pensare, a credere, a fare. Essere operatore che “si prende cura” significa essere sia in relazione con se stessi, sia con la globalità della vita e la morte delle persone con cui siamo in cammino Le relazioni nel lavoro di cura Il lavoro di cura e il contatto diretto e fisico con il corpo creano situazioni di intimità che riproducono (consciamente o inconsciamente) situazioni (rientranti nella sessualità) già vissute Il conseguente percorso può essere di riconoscimento o di negazione. Simone de Beauvoir con Jean‐Paul Sartre “Come dovrebbe essere una società perché nella sua vecchiaia una donna od un uomo possano rimanere tali? La risposta è semplice: bisognerebbe che fossero sempre stati trattati come una donna od un uomo.” S. De Beauvoir, La terza età