Poesie - Racconti - Lettere Gli alunni di quarta della scuola primaria di Poggiridenti vi raccontano un insolito fatto capitato a uno di loro, in parte ricollegabile al progetto scolastico dello scorso anno: “ Gli animali e l’uomo: una storia di collaborazione”. Emil vi introduce alla lettura con un originale, curioso e simpatico titolo e Giulia vi racconta l’accaduto. Ben arrivato, ben andato o forse mal… andato Rocky… Francesca, la nostra compagna di scuola, era molto triste da quando il suo cane era morto e desiderava tanto averne un altro. Finalmente un po’ di tempo fa sua mamma ha deciso di rivolgersi al canile di Busteggia. Poteva così accontentare sua figlia e allo stesso tempo fare un bel gesto: dare una casa ad un povero cane solo. Francesca ha portato a casa sua il cane, felicissima e pronta a dargli tanto amore. La mia compagna ha legato il cane, un Golden Retriever, ad una catena lunghissima in modo che potesse avere tanto spazio a disposizione, nel suo giardino che si trova vicino alla strada statale e non ha recinzioni. Dopo una notte trascorsa felice a pensare al suo cane, la mattina dopo si è svegliata sentendolo abbaiare. A casa sua stavano arrivando dei signori che dicevano di essere i veri proprietari del cane. Il nonno di Francesca era un po’ dubbioso e ha subito chiesto a questi signori che cosa volessero da loro. C’era anche una bambina con loro e, appena chiamato il cane, questo le è subito corso incontro. Francesca ha così capito che quella era la sua vera padroncina e aveva tutto il diritto di riprenderselo. Con molta tristezza ha dovuto restituire il cane. Sapeva però che con quel gesto rendeva felice la bambina. Ora la mia compagna aspetta solo di poter avere presto un nuovo amico a quattro zampe e dimenticare così questa brutta avventura. P.S. Al momento della consegna in redazione di questo articolo, apprendiamo con grande soddisfazione che Francesca ha recentemente accolto Rocky II. Speriamo in bene! Un sabato mattina Garberia “garbish” - Che sporcizia! Come è ridotta la piazzetta! - esclamarono i ragazzi un sabato mattina, a mano a mano che giungevano davanti alla loro scuola. Il piazzale antistante l’edificio scolastico era letteralmente coperto di lattine vuote, bottiglie abbandonate ovunque, vetri, plastiche, carte… Una povera bidella, tuta sola, cercava disperatamente di ammucchiare la spazzatura, con l’intento di liberare l’ingresso per gli scolari. I genitori avevano formato dei gruppetti e discutevano, con evidente disappunto, su ciò che stavano “ammirando”. Lo sguardo dei passanti si posava inorridito sullo scempio che si presentava ai loro occhi; erano costretti a zigzagare per guadagnare il lato opposto della piazzetta. Sondrio non è affatto pulita, proprio come il nostro bellissimo e “venerando” cortile, dove gli alberi pare chiedano aiuto e dove per i ragazzi della scuola giocarci, a volte, diventa un’impresa. classe 5^B F.S.Quadrio Un incubo, ma poi ... - No mamma, non adesso, sono nel pieno del sonno!borbottai io. - Forza, bisogna alzarsi, oggi è il primo giorno di scuola, caro mio!- mi diceva la mamma scuotendo le lenzuola. - Ciao figliuolo!- esclamò mio papà. - Come va? Sei contento di tornare a scuola? - Oh certo! Come no!- pensai tra me e me, infilando la testa sotto il cuscino. Mi girai e continuai a dormire, mentre i miei genitori mi tormentavano con le loro “megaprediche”. Visto che li ignoravo, il papà si avvicinò al mio letto e, tolto il cuscino dalla testa, iniziò a farmi il solletico, sapendo che IO soffro il solletico. Lui continuò finché io non mi decisi ad alzarmi e ad andare in bagno a lavarmi e vestirmi. Mentre mi lavavo la faccia pensai: come sarà diventata quest’anno la scuola? Come sarà il nuovo direttore? Avrò le stesse maestre? Nel frattempo la mamma era già pronta per uscire, mentre io dovevo ancora fare colazione, vestirmi e lavarmi. Per cui mia mamma, già il primo giorno di scuola, andò su tutte le furie perché temeva di arrivare in ritardo. Soltanto all’idea che le vacanze erano finite mi venivano i Arrivato in cucina io “impaciucchiai” i cereali nel latte, mangiai e mi preparai di malavoglia ad uscire. Finalmente arrivai a scuola. NNOOOOO! Soltanto all’idea di entrarci, non mi venivano i brividi, ma i superbrividi. Vidi le facciate serie della scuola, le maestre belle in forma e pronte a “metterci sotto”, quindi pensai: - QUESTO E’ UN INCUBO!!!! Arrivato nel piazzale della scuola ritrovai i miei compagni; non li vedevo da molto tempo e rivederli mi fece molto piacere; li vedevo “cresciuti” e “in ottima forma” e, nonostante avessi voglia di scappare, parlare con i miei amici mi ha fatto capire che la scuola poteva essere anche piacevole: impari tante cose nuove e hai tanti amici con cui parlare e giocare. Edoardo C. 4^A F.S.Quadrio Un caro aiuto classe alle otto meno cinque. Rassegnata presi Kibiu e mi diressi in bagno con gli occhi semichiusi per il sonno, presi lo spazzolino e senza neanche prendere il dentrificio, mi strofinai i denti. Ad un tratto mi venne in mente di quando Federica era in cortile e al mio arrivo le saltavo sulle spalle urlando - Caro Kibiu, aiutami tu – chiedevo disperata al mio amico di pezza, seduta sul letto. - Secondo te, che cosa mi accadrà? Che cosa cambierà dalla terza? Con che maestre mi ritroverò? Una cosa è certa: non sarà per niente facile, anzi sarà più dura del previsto. Sono impaurita, agitata per il cambiamento, chissà se ridurranno il tempo di lavoro …. Beh, è giunta l’ora di dormire, non vorrei già da domani iniziare male e arrivare in ritardo. A questo punto abbracciai il mio peluche e mi immersi nel sonno più profondo Senza accorgermene mi lavai la faccia con l’acqua gelata – BRRR! Mah, ma che cosa è successo? Ah sì, mi ero persa nei pensieri, comunque non ho fame, digiunerei tutto il giorno tanta è l’agitazione. - Silvia metti le scarpe, è ora di andare a scuola. - Sì mamma. - Beh, ora vi devo proprio salutare, vi racconterò poi come è andata. - Ma mamma, è già ora? Lasciami ancora dieci minuti. - No, perché come buona scolara devi rispettare i tempi della scuola. - Ma mamma!! - Alzati, ho detto! Tuo fratello, pensa un po’, si deve svegliare un quarto d’ora prima di te perché entra in - Kibiu, in fondo mi hai proprio aiutata, il ritorno a scuola non è stato poi così male, anzi rivedere i miei amici mi ha incoraggiata. Mi sono divertita e spero che mi riaccadrà. Silvia Q. 4^A F.S.Quadrio Ricordi d’estate IN MONTAGNA Quando ero in montagna dai nonni ho visto un castoro. Stava rosicchiando un albero. GABRIEL B. 2^A – F.S.Quadrio AL MARE Io questo anno sono andata in Sardegna . Ho fatto molti tuffi dagli scogli, era molto bello. Un bel giorno stavo nuotando tranquillamente nel mare e ho visto una medusa, sono corsa a prendere il retino e l’ho catturata. NADIA M. 2^B - F.S.Quadrio AL MARE Questa estate sono andato al mare a Porto Recanati. Quando ero in spiaggia giocavo con la sabbia con i miei amici e facevamo i castelli, poi mi mangiavo il gelato. Alcune volte mio papà mi lanciava in acqua. ANDREA S. 2^A - F.S.Quadrio AL MARE Quando ero al mare ero in un lettino gonfiabile, poi giocavo con la sabbia. Mi divertivo con il lettino gonfiabile, era come una barca. DANIELE 2^B - F.S.Quadrio Queste poesie sono il risultato di un’attività linguistica che prevedeva la riscrittura in chiave personale della poesia “Conchiglia”di Neruda . I bambini sono stati invitati a mantenere lo schema utilizzato dal poeta e ad inserire nella composizione una metafora. 3^B F.S.Quadrio F O G L IA Ho raccolto una foglia. Dentro le canta un magico bosco, il cuore mi si riempie di verde con fiorellini d’oro e di corallo. Ho raccolto una foglia. Alessia P. TUFFI Il papà al mare mi fa fare i tuffi. Mi fa volare in alto e con un grande SPLASH finisco in acqua. Il cuore mi si riempie di gioia di spruzzi e di risate. Il papà al mare mi fa fare i tuffi. Giovanni B. C O N C H I G L IA Ho trovato una conchiglia. Mi ha fatto sentire la voce del mare. Il cuore mi si riempie d’azzurro con pesciolini di tutti i colori. Ho trovato una conchiglia. Alberto Z. SA B B IA Ho trovato dei granelli di sabbia. Risento il delicato fruscio della rena calda sotto i piedi. Il cuore mi si riempie di felicità e di emozione. Ho trovato dei granellini di sabbia. Virginia S. SA S S O Ho trovato un sasso. Quando mi scivola dalle mani sento un tonfo sordo. Il cuore mi si riempie di rocce scoscese accarezzate dalle nuvole d’ombra e d’argento. Ho trovato un sasso. Andrea C. SOLE Il sole mi ha riscaldato. Sui sassi bianchi scivolava leggera l’acqua limpida. Il cuore mi si riempie di luce con pesciolini dalle squame d’argento. Il sole mi ha riscaldato. Nicola C. LA T O RTA Un giorno al mare ho fatto una torta di sabbia. Con le mani battevo la sua superficie ruvida e granulosa. L’ho decorata con un guscio di lumaca. Un giorno al mare ho fatto una torta di sabbia. Alessandra Z. PESCE Ho visto un pesce. Sento i tuffi allegri dei delfini che giocano tra le onde. Il cuore mi si riempie di candida spuma con pesci lucenti d’oro e d’argento. Ho visto un pesce. Enrico P. FIORE Ho raccolto un fiore. Nel prato danzava al soffio del verde. Il cuore mi si riempie d’erba con palloncini di tanti colori. Ho raccolto un fiore. Chiara C. C O N C H I G L IA Ho raccolto una conchiglia. Dentro io sento il canto del mare. Il cuore mi si riempie di felicità, di corse e di giochi sulla spiaggia assolata. Ho raccolto una conchiglia. Laura B. C O N C H I G L IA Ho trovato una conchiglia. L’ascolto e lei mi canta una dolce melodia. Il cuore mi si riempie di sabbia con castelli di principi azzurri. Ho trovato una conchiglia. Eleonora T. Lo dico in “poesia” Classe 5^A scuola primaria Bruno Credaro IL VENTO LA MUSICA Così soffice e fresco, volteggia rilassato. Sulla brezza del cielo, è tutto assonnato. La musica dolce, la musica rock, la musica rap.. Qualunque musica sia, bella sempre sarà. E una canzone, una danza, qualsiasi cosa accompagnerà Angelica B. L’AUTUNNO L’autunno ritorna, la terra si spoglia, il ramo si orna con l’ultima foglia. Mario C. IL MIO FRATELLINO Sara B. LE TORRI Oh maestose torri, Perché siete cadute? Per tutti eravate importanti. Solo in pochi vi hanno abbattuti, in molti non vi scorderanno. Alberto D.L. Il mio fratellino È un bel bambino, biondo e recciolino. Ha gli occhi azzurri Come il mare, ma, a volte, fa disperare, a pallone o a nascondino e tutti i giorni va in giardino. BELLEZZA Spirito che voli nel tuo cielo . ti chiami bellezza ed io non ti resisto ia, T’intravedo attraverso la mia fantas è tocco i tuoi capelli e sento che non bugia. Ti invidio perché sei bella, non ti voglio lasciare ormai sei mia amica, non ti voglio abbandonare. A volte è dispettoso E spesso mi fa arrabbiare, ma poi, diventa affettuoso, e si fa perdonare. È proprio un bel furbetto Quel piccolo nostro ometto. Lorenzo F. Stefano P. Progetti - Esperienze - Laboratori Com’è bello andar ... Disperati si nasce, esploratori si diventa! Il gruppo dei 30 disperati è nato quando i bambini delle nostre classi si sono posti il problema riguardante i confini di Sondrio città … per non parlare dei confini della provincia! Una domanda dalle tante risposte: “Dove finisce Sondrio?” In classe terza non sapevamo orientarci, eravamo disperati: non conoscevamo Sondrio, non sapevamo dove andare e cosa fare per trovare i confini di … “Sondrio”. È stato allora che abbiamo cominciato ad uscire dalla scuola prima a piedi, poi anche in autobus, grazie all’aiuto dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Sondrio, della Signora Tagni e del Geometra Gonzini, che ci hanno regalato i biglietti per andare in autobus. Il nostro obiettivo era quello di andare a ricercare cartelli stradali o altri indizi che ci aiutassero a realizzare il nostro progetto. Dal centro di Sondrio ci siamo diretti verso la periferia più estrema sia in direzione nord, che sud, che est e ovest, tutto a piedi. Non ci crederete, ma siamo arrivati fino a Ronchi in un pomeriggio; un’altra volta abbiamo fatto una corsa fino a Montagna, passando per la Via dei vigneti; un’altra ancora, trascinandoci siamo arrivati fino a Triasso. Quest’anno abbiamo cominciato a farci furbi usando gli autobus di linea, imparando a consultare gli orari e a scegliere la linea più conveniente. Nei primi due mesi, una volta siamo arrivati in Località Sassella per dare uno sguardo alle estremità più occidentali del nostro comune e, un’altra volta, da Triasso siamo giunti a Triangia attraverso Sant’Anna per raggiungere la zona più elevata e solatia. Cl. 4^ A - F.S.Quadrio UNA MUCCA PER AMICA ... LE PRIME CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA DI F.S. QUADRIO OLTRE ALLE INIZIATIVE DEL PLESSO HANNO ADERITO AL PROGRAMMA DIDATTICO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE “AMICO LATTE”. INSIEME ALLA LORO AMICA MUMMU’ I BAMBINI SCOPRIRANNO TUTTI I SEGRETI DEL LATTE E DEI SUOI DERIVATI E IMPARERANNO A CONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO. IL PERCORSO INOLTRE E’ INTERATTIVO E QUESTO PERMETTE DI AVVICINARSI ALL’USO DEL COMPUTER E DI INTERNET ATTRAVERSO PROPOSTE DI GIOCHI, FORUM E TANTO ALTRO ANCORA... AL PROGRAMMA E’ LEGATO UN CONCORSO PER IL QUALE VERRA’ PRODOTTO UN ELABORATO MULTIMEDIALE Libri ... libri ... libri e ancora libri Ci siamo iscritti al torneo di lettura per partecipare al concorso on-line “LIBRI IN GIOCO” . LIBRI IN GIOCO, PER CHI Libri in gioco è per chi vuole scoprire il piacere di leggere e giocare. Partecipano le classi 4^ e 5^ della scuola Primaria, le classi della scuola secondaria e gruppi di lettura delle biblioteche. LIBRI IN GOCO, PERCHE’ Si legge per giocare e si gioca per leggere. Giochiamo anche per imparare a leggere meglio e per conoscere le proposte dei lbri per noi ragazzi. Gareggiamo perché così siamo più motivati alla lettura, gareggiamo in squadra perché l’unione fa la forza e impariamo a fare insieme: infatti è da due in su che si può discutere e i libri diventano “colla” che tiene insieme. LIBRI IN GIOCO, COM’E’ Si legge , poi tutti insieme si gioca in rete. Ci sono tre tappe e in ogni tappa ci sono diversi giochi: quesiti, cruciverba, giochi di parole, indovinelli… Si guadagnano punti e si accede alla tappa successiva fino alla finale che le squadre meglio classificate disputeranno a Torino durante la fiera internazionale del libro. Noi abbiamo già cominciato a leggere alcuni dei 123 titoli in gioco e abbiamo mobilitato le nostre famiglie e la biblioteca comunale per reperire tutti i titoli dei libri proposti. L’indirizzo del sito in cui trovare informazioni e tutta la bibliografia è www.fieralibro.it. Classe 4^ A e B scuola primaria B. Credaro sero di s o f i r b i Se i l ta ta cioccola i una tonnella ere Ne legg Se i libri fossero di zucchero candito Li leggerei leccandomi le dita Se i libri fossero colorati Potrebbero esser e profumati Se i libri fo sse di panna m ro ontata Ne leggere i die ogni giorna ci ta ro Se i libri fosse di prosciutto pertutto Li leggerei dap Questo concorso, anche se non ci vedrà vincitori, ci potrà insegnare ad amare la lettura, a farci capire che leggere è importante e divertente e la passione per la lettura non ci lascerà mai soli, ma ci accompagnerà per tutta la vita. Quando leggo Un relax è quando mi riposo, leggo un bel libro di favole o racconti di tutti i tipi. Quando leggo un libro penso a come è la fine; qualche volta indovino e qualche volta no. Una volta ho letto un fumetto che mi ha fatto ridere moltissimo. Quando leggo i libri è come se ci sono dentro e mi sento pronta per affrontare l’avventura. Quando leggo mi immagino come è il paesaggio della storia. La mamma mi dice di fare i compiti, ma io invece corro a prendere un libro e così la mamma mi lascia stare. Io non è che leggo molto spesso, ma sto cercando di migliorare. Alessia 4^B Bruno Credano disegno di Alice M. 5^ B F.S.Quadrio Castagnata In una bellissima giornata di sole la scuola primaria B.Credaro di via Bosatta ha rinnovato la tradizionale castagnata. I bambini, guidati dalle docenti, hanno cantato per genitori, nonni, zii; poi tutti insieme, hanno gustato le saporitissime castagne preparate fin dal primo mattino da nonni volonterosi. A completare la festa sono arrivati anche i bimbi di cinque anni della scuola dell’infanzia B.Munari. Lasciate stare il mio clown! Laboratorio teatrale scuola primaria F.S. Quadrio mondo che lo circonda, pensa di poterlo affrontare. Un bambino si identifica immediatamente in un clown, perché è quello che rompe i piatti, si rotola per terra, tira i secchi d’acqua in faccia: tutto ciò che un bambino vorrebbe fare. Attraverso il clown il bambino può immaginarsi di fare tutto ciò che è proibito: vestirsi da donna, fare le boccacce, gridare in una piazza, dire ad alta voce ciò che pensa. Il laboratorio teatrale pone al centro “ della scena” la figura del clown come “ideale” che meglio rappresenta la capacità di mettersi in gioco e ridere di sé stessi. Il clown è un bambino! Il bambino è un clown? Osservando i bambini e i clown ci viene da domandarci chi ha cominciato prima, il clown o il bambino? Sono entrambi golosi, pasticcioni, traballanti, se la fanno sotto, non controllano i propri bisogni, non sanno soddisfarli, non sanno come esprimersi, per avere ragione fanno urla e capricci. I bambini sono potenzialmente clown. Come un bambino, il clown rappresenta nel modo più efficace, commovente e comico una creatura che si trova in un mondo immenso e sconosciuto, alle prese con oggetti sproporzionati e, ignorando tutto del Il clown è un personaggio fantastico e molti di noi hanno in sé un piccolo clown nascosto. Il clown vive in un mondo alla rovescia, un mondo al contrario. Il clown è un poeta Deve esprimersi attraverso il proprio corpo, anche senza l’uso della parola. Deve quindi lavorare sui suoi gesti, sui suoi movimenti, sperimentare in prima persona le proprie risorse, i propri limiti, scoprire e prendere coscienza di sé stesso. Il clown passa dal riso al pianto e allo stesso modo dall’odio all’amore, può urlare di rabbia mentre tutti si aspettano il silenzio. Il laboratorio teatrale pone al centro “ della scena “ la figura del clown come “ideale” che meglio rappresenta la capacità di mettersi in gioco e ridere di sé stessi. Ridere fa bene, soprattutto ai bambini, li aiuta ad aprirsi e se si aprono per noi adulti è più facile comprenderli, aiutarli, capire meglio le loro esigenze. Riteniamo sia stimolante insegnare l’arte del clown ai bambini in quanto il loro atteggiamento ludico è ideale per lavorare su un terreno ancora libero da inibizioni e giudizi come ogni disciplina artistica richiede. I bambini liberano la loro espressività ed imparano così a strutturarla e gestirla in sequenze di gesti e movimenti prestabiliti e ogni volta ripetibili. L’allievo sarà stimolato a relazionarsi con l’altro e con il gruppo nel rispetto, nell’ascolto e nella complicità. Alcuni temi del lavoro riguarderanno l’uso dello spazio, il ritmo, la percezione sensoriale, nozioni base di tecnica mimica (metodo Decroux) e improvvisazione guidata. Oggi la parola detta, scritta, viaggia veloce da un capo all’altro del mondo. Attraverso le parole raccontiamo, apprendiamo, intrecciamo relazioni, comunichiamo. Quando non le ascoltiamo diventano suoni; la predominanza di esse ci diseduca al silenzio. Se togliessimo le parole che cosa rimarrebbe? Il corpo con la sua meravigliosa capacità di esprimere, di raccontare, di emozionarsi ed emozionare. Nel silenzio il corpo trova il suo spazio. Il linguaggio che usa è il gesto in grado di raccontare ed evocare situazioni ed emozioni più di tante parole. attore - regista Giorgio Galimberti Due opere a confronto Questo lavoro è nato dalla lettura di : “Cara Giada lettere dall’Europa” di Ludovica Villa. Ci ha incuriosito la descrizione delle opere così le abbiamo analizzate: “Las Meninas” di Velazquez (1656) e “Las Meninas da Velazquez” di Picasso (1957) per confrontare due diversi stili e due diverse tecniche di realizzazione. Velazquez, nei suoi dipinti, raffigura perfettamente la realtà: trasmette la vita a qualcosa d’inanimato. Nel suo dipinto cura estremamente tutti i suoi dettagli e la luce colpisce i soggetti in primo piano, soprattutto l’Infanta Margherita, perché è la protagonista; invece i soggetti sullo sfondo sono tutti in penombra, proprio per farla risaltare. Picasso, all’età di 14 anni, vide al museo del Prado l’opera di Velazquez, ne rimase affascinato e decise di riprodurla a modo suo. L’artista ha raffigurato i soggetti come li vedeva lui, attraverso un particolare linguaggio artistico: il cubismo. A tutti noi è piaciuta molto l’opera di Picasso perché ha dato un’interpretazione propria e ciò è una cosa fondamentale per un artista. Ci è piaciuta l’idea di dare luce in quanto un dipinto senza luce diventa buio: “al buio Picasso non riece a dipingere”. Per questo motivo noi abbiamo deciso di rappresentare la sua opera e di dipingere “Come Picasso”. classi 5^ A/B B.Credaro 10 Progetto: “VERDEMANIA: nell’orto e dintorni” Le classi della scuola primaria di Poggiridenti si occuperanno in questo anno scolastico della gestione di un orto e di alcune piccole aiuole negli spazi adiacenti la scuola, suddividendosi compiti e incarichi. Potranno in questo modo spostare l’attenzione dal mondo animale, approfondito l’anno precedente, a quello vegetale. L’orto-giardino costituirà il perno attorno a cui ruoteranno le diverse attività delle classi. Sotto la guida delle insegnanti e aiutati da tutti coloro che a vario titolo interverranno nelle classi, i bambini progetteranno e attueranno un progetto di gestione dell’orto-giardino, risolvendo in itinere gli eventuali problemi. Avranno anche modo di cimentarsi nella semina all’interno di alveoli da trasferire in una serra esterna alla scuola (per poterne ricavare piantine da vendere in primavera). Se sarà possibile, parte delle attività effettuate verrà documentata all’interno di un libro. Le insegnanti si augurano che attraverso questo progetto possa essere valorizzata la tradizione locale della coltivazione di un orto e che gli alunni possano capire l’importanza che i vegetali hanno e hanno avuto per l’uomo, sia dal punto di vista alimentare che A disegno di Fadia E. H. 5^ economico. disegno di Laura P. S. 5^ B Scuola primria Poggiridenti 11 Progetto L2 inglese: Nel mese di novembre, presso la sede di Via Battisti, è stato allestito uno spettacolo didattico in lingua inglese intitolato The Snowman, della durata di circa un’ora, per un gruppo di 120 alunni di classi terze, quarte e quinte F.S.Quadrio e B.Creadro. Lo spettacolo, interattivo e graduato, è stato articolato in sezioni differenziate a seconda del livello di conoscenza della lingua. Ciascuna sezione ha focalizzato una funzione linguistica, una struttura grammaticale, una difficoltà di pronuncia e un’area semantica. Lo spettacolo è stato presentato da tre attori professionisti madrelingua, diretti e coordinati dall’Associazione noprofit Lingue Senza Frontiere. Ad integrazione didattica dello spettacolo è stato condotto, in orario successivo, un laboratorio per richiamare enunciati particolari, per incentivare il passaggio dal vocabolario di riconoscimento al vocabolario d’uso, per rinforzare l’acquisto linguistico e facilitarne la produzione orale e per promuovere la corretta pronuncia. I partecipanti ai laboratori sono stati suddivisi in tre piccoli gruppi ognuno dei quali ha lavorato contemporaneamente con un insegnante-attore per 45 minuti circa. Scopo del progetto era quello di stimolare negli alunni la comprensione e la partecipazione attiva, oltre che il miglioramento delle loro conoscenze in campo linguistico. ins. Ombretta Meago Il sole illumina Il filo conduttore delle attività nella scuola dell’infanzia di Poggiridenti in questo anno scolastico è “Il sole illumina”. I bambini sono impegnati in attività di scoperta, di gioco, di indagine dell’elemento LUCE e della sua assenza il BUIO. Ci accompagna in questa ricerca il personaggio fantastico TEO-GALILEO, sapiente miraggio fra il gatto TEO che ci guida nella scansione dei giorni del nostro calendario, e lo scienziato scrutatore del cielo e dello spazio. I messaggi e gli oggetti, che Teo Galileo ci lascerà favoriranno l’osservazione della luce anche rispetto alla coltivazione, in raccordo con il progetto della scuola primaria. Scuola infanzia Poggiridenti 12 La Terra Un progetto per pasticciare, manipolare, esplorare A novembre sono iniziate le attività di gruppo d’età. L’elemento TERRA costituirà lo sfondo del percorso didattico che ci permetterà di continuare le esperienze di laboratorio iniziate lo scorso anno. Le esperienze consentiranno ai bambini di 3 e 4 anni di conoscere, esplorare, manipolare e sperimentare l’elemento TERRA , sollecitando la loro naturale curiosità e stimolando domande ed osservazioni. I bambini di 5 anni esploreranno l’aspetto ambientale e in particolare si soffermeranno sul “mondo sotterraneo”. Costruzioni tridimensionali di grotte, anfratti, miniere consentiranno di vivere l’esperienza del buio. La costruzione del TERRARIO faciliterà la conoscenza della vita degli animali che costruiscono le loro tane sottoterra. I bambini potranno acquisire abilità, competenze e conoscenze attraverso percorsi che sollecitano l’asse espressivo-creativo, socio-affettivo e cognitivo. Scuola dell’infanzia B.Munari Per cominciare bene Il percorso didattico dei mesi di settembre/ottobre è stato essenzialmente dedicato anche nella nostra scuola all’inserimento/accoglienza dei bambini e dei loro genitori. La scuola si è configurata come spazio d’incontro fra bambini, genitori e insegnanti. Lo sforzo compiuto, da praticare e incrementare durante tutto il corso dell’anno, è stato quello di instaurare un clima “ favorevole,” tranquillo e disteso, fondato sulla fiducia e la comprensione, in grado di promuovere l’ascolto, la riconoscibilità e il rispetto del vissuto di ciascuno per consentire al bambino di vivere serenamente l’esperienza scolastica. Per facilitare le azioni di accoglienza, le attività si sono svolte prevalentemente in sezione e sono state organizzate avendo cura di: - rispettare tempi e ritmi di ogni bambino - praticare la lentezza e l’attesa per non confondere “i tempi attesi” dagli adulti, magari uguali per tutti, con i tempi individuali dei bambini - saper ascoltare sia in senso letterale che indiretto (saper leggere al di là di ciò che si dice o non si dice) - favorire la conoscenza, l’appartenenza al gruppo/sezione, la relazione - organizzare lo spazio/aula in angoli strutturati per consentire l’esplorazione, l’aggregazione,l’accoglienza Aspetti essenziali del percorso didattico “STARE BENE per imparare a.....”sono stati: - giocare per esplorare ambienti, situazioni, oggetti: imparare a correre, saltare, lanciare la palla, percepire situazioni tattili, visive, uditive - giocare per imparare a conoscersi e riconoscersi, per condividere i momenti quotidiani - giocare con le mani per imparare a pasticciare, disegnare, dipingere, manipolare, attaccare con la colla, costruire con creatività scoprendo materiali e strumenti diversi - giocare con le parole per imparare ad usarle e per conoscerne di nuove, per ascoltare i compagni e le storie, per operare con il calendario... Scuola dell’infanzia B.Munari 13 NOI LA CHIAMIAMO ”PSICO” ATTENZIONE MAMME E PAPA’! VI VOGLIAMO RACCONTARE CHE COSA E’ LA PSICOMOTRICITA’ Lorenzo: noi corriamo e andiamo addosso ai cuscini e rompiamo il muro Niccolo’: e urliamo Silvia: si puo’ urlare Lorenzo: urliamo perche’ ci piace tanto. Mi piace perche’ posso fare le capriole e le giravolte Niccolo’: mi sembra di essere in una piscina Lorenzo: si sente morbido nella schiena perche’ ci sono i materassi grandissimi. Una volta ho saltato con la pancia, la faccia,le orecchie, con tutto il corpo Chiara: mi piace quando faccio il salto all’indietro Filippo: quando salto in aria con le capriole Sara: mi piace fare le case perche’ sembrano vere, con le finestre… Matteo: mi piace saltare a pancia in giu’ Silvia: mi piace saltare dal tavolino Niccolo’ : anche a me Lucia: a me piace costruire le case Francesca: anche a me tantissimo Mattia: a me piace andare sui cavalli, non quelli veri,quelli fatti con i cuscini che dondolano Francesco: a me piace tanto costruire castelli. Faccio entrare tutti Giulia: io mi diverto tanto a saltare sul gommone Susanna: a me piace costruire le case con i letti e le coperte Lorenzo: si fa in palestra, si puo’ giocare e saltare, arrampicare, saltare dall’alto, con i cavalli, costruire le case con i materassi e i solidi di gommapiuma. Chiara : alla fine si colora e si fanno i disegni Filippo: oppure si gioca con i legnetti Niccolo’: non e’ una cosa paurosa! Lorenzo: e’ solo una sala grande con giochi dentro Niccolo’: ci sono i teli per finire le costruzioni Francesco: con i teli si fanno i tetti Lorenzo: i camini con i solidi Filippo: si possono fare case Niccolo’: c’e’ anche una palla e si puo’ saltare Francesco: e’ una sala grande dove si puo’ giocare Lucia: ci sono cose che non si possono fare Niccolo’: le sberle?…,Le sberle non si possono dare! Lucia: non si possono rompere le costruzioni degli altri Francesca: non si danno i pizzicotti Matteo: non si danno i pugni Lorenzo: scegliamo noi il gioco che vogliamo fare Lucia: si deve chiedere se si possono usare le corde, perche’ sono pericolose possono andare nell’ occhio di un altro bambino Niccolo’: quando si comincia, troviamo un muro di cuscini Francesco: si buttano giu’ TUTTI INSIEME: “E’ BELLISSIMO ANDARE A FARE PSICOMOTRICITÀ” Visto l’entusiasmo apertamente espresso, come deludere i bambini? e’ per questo che quest’anno le insegnanti della scuola dell’infanzia hanno deciso di proporre a tutti i bambini della scuola la possibilita’ di divertirsi con questa attivita’ tanto desiderata. I BAMBINI E LE LORO INSEGNANTI Scuola Infanzia Via Colombaro 14 Progetto: Un viaggio alla scoperta del mondo dali che si arricchiranno lungo il percorso. Nella fase finale saranno i bambini stessi protagonisti di queste storie fantastiche, con l’aiuto dell’esperta Federica Esposito si immergeranno nelle diverse atmosfere che gli ambienti richiamano utilizzando il movimento, i 3 sottogruppi avranno un momento corale di scambio e di condivisione di alcune esperienze. Con questo progetto si vuole promuovere e migliorare una mentalità più aperta al dialogo e alle diversità e si vogliono tenere presenti e valorizzare le varie nazionalità rappresentate dai bambini. Nel proporre usanze, fiabe, danze, canti, filastrocche di culture extraeuropee si auspica il coinvolgimento delle famiglie con quelle particolari tradizioni in un’ottica di condivisione, di uno stare bene a scuola raggiunto insieme. I 45 bambini fruitori di questo progetto negli anni precedenti hanno esplorato ambienti vicini a noi, fattoria e bosco, in questo anno conclusivo del loro percorso si spingeranno a conoscere oltre il noto, ambienti lontani e con caratteristiche totalmente diverse. Il viaggio alla scoperta è una metafora interessante dell’esplorazione che i bambini fanno. Accompagnati da una grande valigia che diventerà via via e sempre più un contenitore significativo di tutte le esperienze, i bambini cammineranno dentro spaccati africani, cinesi, nordici attraverso racconti e animazione di fiabe. Mappamondi, carte geografiche, oggetti “diversi e sconosciuti”, immagini faranno da supporto per delineare questi affascinanti ambienti. Ogni sottogruppo metterà in comune le nuove “scoperte” sottoforma di pannelli/fon- GRUPPO BAMBNI DI 5 ANNI Scuola Infanzia Via Colombaro Progetto: Leggiamo insieme lettura ad alta voce ed una fase in cui ogni bambino realizzerà un piccolo libro. In linea con le preziose indicazioni che sono state fornite al corso di aggiornamento sulla letto.scrittura dalla professoressa Teruggi, si vuole promuovere un’esperienza in un contesto piacevole, significativo e stimolante in cui si favorirà da parte dei bambini più grandi la messa a disposizione dei più piccoli di alcune competenze acquisite. Alla luce di una comune sensibilità per i temi multi ed interculturali si è concordato come contenuto quello degli animali meno conosciuti, che vivono in ambienti lontani. Parteciperanno 46 bambini della scuola dell’Infanzia e 25 della scuola Primaria di 1°classe suddivisi in 3 gruppi di lavoro eterogenei. Il progetto prenderà avvio nella seconda metà di gennaio. Le insegnanti soprattutto nella fase di allestimento della piccola biblioteca usufruiranno della consulenza della bibliotecaria Cristina Vaghi. Il progetto che si vuole attuare è un’esperienza di lettura condivisa tra i due ordini di scuola con una fase di laboratorio. Prevede una fase di allestimento di uno spazio biblioteca, una fase di approccio al libro piuttosto libera, un momento di Scuola Infanzia Via Colombaro classi prime F.S.Quadrio 15 Progetto: Laboratorio di informatica È il terzo anno che facciamo il laboratorio di informatica. Con la maestra andiamo in un’aula preparata apposta per questo: tanti computer, uno per ognuno di noi, la stampante e una maestra apposta che si chiama Graziella. L’aula di informatica rappresenta la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, ogni computer rappresenta un’aula o un ambiente di questa scuola, così a noi sembra di andare a vivere un’avventura nel mondo di Harry Potter. Le maestre hanno anche assegnato il nome delle squadre di Hogwarts ad ogni classe dalla seconda alla quinta, invece i primini sono i piccoli maghi. Il laboratorio di informatica è bellissimo perché facciamo al computer giochi divertenti e intanto impariamo ad usare il mouse e la tastiera. In prima e in seconda abbiamo fatto il gioco “Pimpa vola in Africa”. Quest’anno stiamo facendo un nuovo gioco che si intitola “Shila Rey la coraggiosa”. In questo gioco si può sia vedere che ascoltare la storia sia in italiano che in inglese. È un gioco interattivo: significa che se si dà un comando al computer, il gioco risponde e il personaggio fa delle azioni oppure gli oggetti si modificano, per esempio cliccando il tetto questo cambia aspetto. Si possono anche ascoltare canzoni e fare il gioco del labirinto. Dopo due lezioni, prendendo spunto dalle avventure di Shila Rey, abbiamo imparato a scrivere un testo con la tastiera. La volta dopo l’abbiamo corretto e la maestra ci ha stampato la versione definitiva. È stato interessante anche se è stato molto difficile trovare le lettere sulla tastiera. Chissà cosa faremo nelle prossime lezioni? Non vedo l’ora di scoprirlo. Vittoria W. 3^B F.S. Quadrio disegno di Vittoria V. 3^ B F. S. Quadrio 16 La scuola in viaggio... ... viaggiando si impara A Fraine dal 28 al 30 settembre Alla mattina molto presto ci siamo ritrovati nella piazza tutti insieme con i nostri genitori e le nostre maestre. Noi e i nostri genitori ci siamo salutati bene così potevo partire insieme ai miei compagni e con le mie maestre. Il pullman era arrivato, io ho pianto perché mi mancavano la mamma e il papà. Il viaggio è stato molto bello e lungo con delle curve. Alcuni dei miei compagni hanno vomitato io non ho vomitato però mi sentivo male. Io ero seduta vicino ad Anna. Finalmente siamo arrivati e siamo andati su per una strada piena di sassi e siamo arrivati al Cea. Io mi sono divertita molto. Passarono i giorni e mi mancò il Cea e tutte le gite nei boschi e le notti con i miei compagni, mi ero divertita molto al Cea ma anche a casa mia”. “Mi è piaciuto stare a Fraine perché siamo stati insieme e abbiamo giocato tanto. Quando era notte Elisa mi svegliava sempre. E non ne potevo più e alla sera piangevo perché mi mancava la mamma, però Elisa mi consolava e mi sono sentita meglio”. racconti spontanei – classe 2^A-2^B – B.Credaro Quando siamo arrivati al Cea, il centro scuola ambiente, ero super emozionata. Avevo molta voglia di fare escursioni. Quella volta che Clarissa ha fatto un ruzzolone nel fango e appena era uscita era sporchissima! Era bellissimo stare al Cea, addormentarsi insieme ai propri compagni e alle proprie maestre. Durante la notte del pigiama party, mi sono divertita. Quando era ora di ripartire mi sono sentita felice, ma anche triste; mi sono sentita triste perché mi piaceva andare nel bosco ma felice perché rivedevo i miei genitori. 17 Un tuffo nel passato: Visita all’Archeopark di Boario Terme Giovedì 19 ottobre, con le nostre maestre e i nostri compagni, siamo andati all’Archeopark per scoprire come vivevano gli uomini primitivi. L’Archeopark si trova a Boario Terme, in Val Camonica, e la nostra guida era la signora Mariella. Al mattino abbiamo visitato i villaggi sulle palafitte, abbiamo esplorato una caverna e siamo entrati in un labirinto. Le capanne dei villaggi erano costruite con materiali semplici: legno, canne di lago, paglia e argilla. La caverna era un luogo sacro; sulle pareti rocciose c’erano diversi graffiti e pitture murali. Osservandoli abbiamo scoperto il significato di alcune figure : gli oranti, ad esempio, raffiguravano gli uomini che pregavano; un altro disegno invece aveva la forma del Sole diviso in quattro parti e raffigurava il ciclo delle stagioni. C’erano inoltre molte scene di caccia ed altri simboli di cui non si conosce ancora il vero significato. Il labirinto era un percorso delimitato da sassi, che sembrava non finire mai. Nel pomeriggio abbiamo fatto i laboratori. Abbiamo iniziato con il tiro con l’arco dove il nostro compagno Nicola, fingendo di essere uno sciamano, ci ha dipinto il viso con la polvere di terra- cotta. Successivamente Mariella ci ha fatto provare ad usare il trapano a volano: era difficile ma divertente. Poi ciascuno di noi ha macinato un mucchietto di grano con una pietra; con la farina ottenuta abbiamo fatto un panino a forma di faccia e l’abbiamo fatto cuocere sul fuoco. Più tardi abbiamo realizzato un frottage che rappresentava un simbolo della preistoria e abbiamo battuto una lamina di rame fino ad ottenere una ciotolina. Mariella ci ha dato quindi un pezzetto di argilla, ce l’ha fatto appiattite con le mani e ci ha fatto incidere, con una specie di timbro, un piccolo disegno; in questo modo ogni bambino ha fatto il suo medaglione. Infine siamo andati su una zattera e, tirando una corda a turno, abbiamo fatto un giro nel laghetto. Ci siamo divertiti tantissimo! Quando siamo arrivati a casa ci siamo buttati nel letto, perché eravamo stanchi, e intanto pensavamo alla splendida avventura vissuta con i nostri compagni all’Archeopark! Nicola C., Andrea C., Carmen M. 3^ B F.S.Quadrio SONO UN BAMBINO VISSUTO NELLA PREISTORIA E RACCONTO LA MIA GIORNATA Io sono un bambino preistorico, tutti i giorni devo andare a cacciare per procurarmi il cibo; possiedo un pappasauro che ripete tutto ciò che dico e, per di più, mangia il pane che ho preparato per cena. Qualche volta vado a pescare,ed infilzo i pesci con un coltello di selce molto affilato. La sera accendo il fuoco per mangiare quello che ho trovato e per tenere lontani gli spiriti maligni. Dopo aver mangiato vado a letto, esso è fatto di paglia con una coperta fatta di pelle di bufalo. La mattina,quando mi sveglio,sono tutto intontito perché ho dormito tanto;devo andare nuovamente a cacciare,ma ho dimenticato l’arco,e quindi,visto che sono già lontano,mi rassegnerò ad usare il mio pugnale di selce che porto sempre con me. Nicolò M. 3^A F.S.Quadrio Mi alzo la mattina molto presto e vado a svegliare i miei fratelli. Insieme andiamo nella foresta a fare finta di cacciare gli animali.Dopo andiamo ad aiutare gli adulti a macinare il grano, lavorare il rame,togliere la pelliccia agli animali, affumicare la carne,costruire lame appuntite con la selce, preparare il pane,aiutare a costruire le case, lavorare l’argilla per fare i vasi, tagliare la legna, costruire impugnature. A pranzo mangiamo pane e beviamo acqua. Di pomeriggio entriamo nella casa del capo, il fabbro;di sera accendiamo il fuoco, danziamo e preghiamo. Poi, uno dei più anziani della tribù va nella grotta a dipingere le pareti delle rocce, disegna scene di caccia. Di sera, io e i miei fratelli andiamo ad aiutare il papà a cacciare.Si torna a casa, si mangia la carne dell’animale e ci si addormenta sulla paglia. Mio papà russa talmente forte che ogni tanto la mamma si sveglia e brontola. Francesca E. 3^A F.S.Quadrio 18 Mi chiamo Anastasia, mi sono appena svegliata e sto andando a caccia col mio papà. Abbiamo appena visto un branco di bisonti: il papà ne ha catturato uno, io ho perso la freccia nel nulla. Stiamo tornando a casa e a me toccherà accendere il fuoco anche se non ne ho voglia. Eccoci a casa a strofinare pietre. –“Possibile che non ci sia un modo più semplice?” Non vedo nemmeno una scintilla, uffa!E’ passato un bel po’ e finalmente sono riuscita ad accendere il fuoco; sto aiutando la mamma a fare la farina per cuocere il pane sulla pietra. E’ arrivata l’ora di pranzo, si mangia il bisonte che papà ha catturato questa mattina, il pane che ho fatto con la mamma e l’acqua che la mamma ha preso al ruscello, mentre io e papà siamo andati a caccia. Abbiamo finito di mangiare ed io sto facendo un piattino di rame battendo con un sasso la lamina su un tronco tagliato. Ho finito di fare i lavoretti e devo cullare i miei fratellini, mentre la mamma va a prendere l’acqua per domani che farà scaldare al sole in modo che sarà calda e noi potremmo lavarci. Ecco che arriva la mamma con due pesanti secchi d’acqua. E’giunta l’ora di cena e mangiamo gli avanzi di oggi, mentre facciamo delle danze pregando che domani papà abbia una buona caccia. Dobbiamo andare a letto e i miei fratellini piangono:la mamma cerca di farli addormentare. E’ stata una bella giornata. Martina S. 3^A F.S.Quadrio 19 La scuola si aggiorna La sfida della coerenza tra i modi di insegnamento e i modi di apprendimento È l’ambizioso titolo di un seminario di formazione sulla didattica della lingua che ha impegnato per due intense giornate, 5 e 6 settembre, tutte le insegnanti del circolo, per la prima volta insieme infanzia e primaria. Hanno partecipato anche insegnanti del 2° circolo. Le insegnanti sono state guidate dalla dott.sa A.L.Teruggi, docente di Didattica della Lettura e della Scrittura, della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Milano-Bicocca, in un percorso di riflessione e di costruzione di consapevolezze professionali sulle pratiche didattiche utilizzate nelle nostre scuole nell’approccio alla lettura e alla scrittura. Un’occasione preziosa per riflettere sui percorsi educativi e didattici, puntando sul linguaggio quale potente strumento di comunicazione e di organizzazione del pensiero. Un’ampia riflessione, attorno a questi nodi: • La lettura e la scrittura come pratiche sociali e pratiche didattiche: il problema della trasposizione didattica. • Il bambino e le sue conoscenze sulla scrittura in quanto oggetto della cultura. • Il processo di concettualizzazione della lingua scritta: dai grafismi primitivi alla scrittura ortografica. • Errore: oggetto di correzione o oggetto di riflessione. Ruolo dell’errore nel processo di costruzione delle conoscenze. • Il ruolo dell’interazione sociale nella dinamica del lavoro nell’aula e nella scuola. Esperienze di interazione tra bambini di ordine di scuola diversi. • La riflessione linguistica attraverso la metodologia della scoperta. Tanti semi sono stati messi a dimora! Con qualche consapevolezza in più… Con qualche domanda in più…Con alcune risposte certo non definitive o definitorie! Comunque una salutare scossa alla consuetudine che rischia di abituarci a dare risposte avendo purtroppo dimenticato la domanda a cui tentavamo di rispondere… Un antidoto: coltivare la dimensione autoriflessiva e riservare tutte le cure possibili ad un contesto scolastico stimolante, sorprendente, seducente, tale da sostenere e far crescere una motivazione radicata, profonda e personale alla lettura e alla scrittura, che ha origine e si struttura già nella scuola dell’infanzia e che si esercita e consolida nella scuola primaria. Allora, forse, diventa più “naturale” organizzare un sistema di rapporti interattivi in continuità e contemporaneità tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria. La commissione continuità scuola dell’infanzia /scuola primaria si impegnerà per “far tesoro” delle tante sollecitazioni che le due giornate di formazione hanno portato. Gibbi Ornella corso: Altri aggiornamenti in ello C1 - B1 - B2 • Corso informatica liv • Corso L2- inglese le di in rete con tutte le scuo ra tu ul rc te in ll’ su so or •C ci e scuole medie) Sondrio (Circoli didatti 20 A CHE PUNTO E’ LA RIFORMA DELLA SCUOLA? L’anno scolastico 2006-2007 è partito in un clima rasserenato rispetto agli anni precedenti dopo che il nuovo ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, con la Nota informativa emanata alla fine di agosto, ha sospeso i lavori aperti nel cantiere-scuola, dove da ormai parecchi anni si sta vivendo in uno stato di continuo cambiamento. Ha così evitato, prudentemente e provvidenzialmente, di porre le scuole di fronte ad altre innovazioni, che avrebbero provocato ulteriori scossoni, ai quali le strutture scolastiche avrebbero retto con enormi difficoltà. Quelli appena trascorsi sono stati anni in cui, i docenti della scuola primaria sono stati bersagliati da sollecitazioni, disposizioni e imposizioni, con richieste di cambiamenti strutturali, senza che venisse lasciato il tempo per una più naturale evoluzione del percorso di ricerca e riflessione necessario per poter attivare processi di trasformazione condivisi, carichi di senso. Di un “anno di riflessione”, quindi, se ne sentiva il bisogno nella scuola primaria che ha sperimentato, più degli altri ordini di scuola, le innovazioni contenute nella “riforma Moratti”, vivendo per troppo tempo in un clima di forte disorientamento professionale che, alla fine, rischiava di portare alla demotivazione personale e al rifiuto di ogni cambiamento. Fin dai primi anni di gestazione dei nuovi ordinamenti, nel nostro Circolo, le insegnanti, con grande impegno e dispendio di energie, si sono messe all’opera per lo studio sulla normativa, anche se ancora provvisoria, per cercare di capire come le richieste ministeriali potessero trovare attuazione concreta nella nostra realtà scolastica, senza provocare eccessivi dissesti. Sono state perciò organizzate commissioni di studio, per dibattere i diversi problemi sul tappeto: - analizzare e discutere le Indicazioni Nazionali, cioè i documenti programmatici che hanno preso il posto dei Programmi dell’ ’85, - dibattere in cosa consistesse il nuovo modello di programmazione (Unità di Apprendimento) che il ministero, in barba ad ogni principio di autonomia, aveva imposto alle scuole, - capire come la figura di un insegnante tutor, che avrebbe dovuto concentrare nelle sue mani un insieme di funzioni proprie di ogni docente, potesse coesistere con i principi della collegialità, della contitolarità e del- la corresponsabilità che vedevano tutti gli insegnanti ugualmente coinvolti nelle scelte educative, - ricostruire un’organizzazione scolastica nella quale tre ore di insegnamento si sarebbero trasformate in offerta formativa facoltativa e opzionale (attraverso un depotenziamento del curricolo della scuola e una sottrazione di ore dal diritto individuale allo studio, fatta passare come offerta di ulteriori opportunità), - mettere a fuoco le problematiche derivanti dall’anticipo scolastico, - predisporre il pesante apparato (Portfolio delle competenze) richiesto per la documentazione e valutazione dei percorsi formativi di ciascun alunno con lo scopo di orientarlo nel proprio processo di crescita e che avrebbe visto coinvolte anche le famiglie, - prendere in esame una nuova scheda di valutazione nella quale, la richiesta di una eccessiva frammentazione delle valutazioni disciplinari e non, (convivenza civile, comportamento, attività facoltative) rendeva difficile ricomporre un’immagine unitaria e significativa dell’alunno come soggetto in apprendimento. Il ministro, in questo inizio d’anno, per “permettere il funzionamento quotidiano delle scuole”, ha cominciato, adottando la politica dei piccoli passi, a disattivare singoli aspetti degli ordinamenti della Riforma Moratti (figura del tutor, prevalenza assoluta, portfolio, attività facoltative, anticipo scolastico,…) , promettendo di riprendere il dialogo interrotto con gli operatori scolastici. Alla scuola è stata riconosciuta l’autonomia nella scelta dei modelli organizzativi e didattici, per la programmazione e documentazione di percorsi formativi nella convinzione che le funzioni connesse alla didattica si esplichino in modo efficace solo se restano oggetto aperto di ricerca (anziché ripetizione di modelli standardizzati) Ora ci si aspetta anche che, nel momento dell’elaborazione dei programmi didattici, il nostro ministro sappia riconsegnare alla scuola, nell’ottica del pluralismo culturale che l’ha caratterizzata negli ultimi 30 anni, “la capacità di raccogliere i più significativi indirizzi della ricerca educativa”. Maria Elisa Raimondi 21 Notizie in breve vembre ha presentato l’indirizzo musicale; seguirà la Ligari, che quest’anno non è nostra vicina di casa, ma tornerà presto nell’edificio ristrutturato. Anche la scuola media del Convitto ha programmato un incontro con le insegnanti di quinta. Per i genitori dei bimbi che inizieranno a frequentare la primaria il prossimo anno la scuola organizza tre serate: • mercoledì 6 dicembre ore 17.15 presso l’edificio di via Battisti; • giovedì 7 dicembre 2006 ore 17.15 presso l’edificio di via Bosatta; • martedì 9 gennaio 2007 ore 17.00 presso l’edificio di Poggiridenti. Dagli USA a via Battisti: benvenuto Julian Luis e Amandeep, Ardit, Besart, Donatela, Ismail, Lediana, Medina, Passim, Shibjot, Xin Yuan Zi… Viene dagli Usa l’ultimo bimbo arrivato nella nostra scuola e parla inglese. Pur rimanendo statisticamente modesta, la presenza di bambini stranieri pone alla scuola bisogni nuovi e richiede da parte dei docenti l’acquisizione di adeguate competenze. Il nostro istituto, con il contributo di Comune, Provincia e Ufficio Scolastico Provinciale organizza - interventi di prima alfabetizzazione per i neoarrivati, e di potenziamento delle competenze linguistiche per tutti; - interventi di mediatori linguistici che assistano gli insegnanti durante i colloqui con i genitori e traducano i vari moduli in uso nella scuola (iscrizioni, autorizzazioni, informazioni…); In novembre, in rete con le altre scuole di Sondrio, è iniziato un corso di formazione per tutti i docenti, tenuto da esperti dell’ISMU di Milano. (O. Meago) Sito della scuola: Lavori in corso per il sito della scuola; a breve, terminato l’aggiornamento, ne daremo comunicazione alle famiglie. Progetti: Mentre andiamo in stampa il Comune non ha ancora comunicato l’assegnazione dei fondi per il diritto allo studio, perciò non c’è la certezza che i progetti deliberati dal Collegio Docenti possano ricevere un finanziamento completo. Dislessia: Iniziativa per i genitori delle classi seconde e terze della primaria. Venerdì 10 novembre 2006 alle 20.30 presso la sede di via Battisti, genitori e docenti si sono confrontati sui disturbi specifici di apprendimento. I responsabili provinciali dell’Associazione Italiana Dislessia hanno fornito utili indicazioni per affrontare con serenità, ma tempestività, questo problema che colpisce almeno il 5% della popolazione scolastica e che solo da alcuni anni viene diagnosticato. calendario scolastico Inizio anno scolastico: lunedì 11 settembre 2006 per tutte le scuole termine delle lezioni: primaria sabato 9 giugno; infanzia venerdì 29 giugno sospensione delle lezioni -da mercoledì 1 a sabato 4 novembre 2006: ricorrenza ognissanti, defunti, unità d’Italia -venerdì 8 dicembre 2006: festa dell’Immacolata -da sabato 23 dicembre 2006 a sabato 6 gennaio 2007: vacanze natalizie -da lunedì 19 febbraio a martedì 20 febbraio 2007: feste di carnevale -da mercoledì 4 a mercoledì 11 aprile 2007: vacanze pasquali -mercoledì 25 aprile 2007: festa della Liberazione -da lunedì 30 aprile a martedì 1° maggio 2007. festa del lavoro -sabato 2 giugno 2007: festa della Repubblica -martedì 19 giugno: festa santo patrono (solo scuole infanzia Sondrio) Rinnovo organi collegiali annuali: Si sono svolte regolarmente le elezioni per i rappresentanti dei genitori nei consigli di intersezione e interclasse. Buona la partecipazione registrata. Risultano rappresentate tutte le classi e tutte le sezioni. Ringraziamo i genitori che si sono resi disponibili e auguriamo loro buon lavoro. Consiglio di Circolo: Il 19 e 20 novembre si sono svolte le elezioni suppletive della componente genitori e docenti: sono stati eletti rispettivamente: Muffatti Simona, Pillitteri Carmelo Maurizio e Quattrini Maria. Adesso il consiglio è tornato alla composizione prevista dalla normativa: un benvenuto ai nuovi consiglieri. Incontri per l’orientamento: Sono iniziati gli incontri di orientamento per gli alunni delle quinte. La Scuola Media Sassi-Torelli venerdì 17 no- 22 Premi Premi -- Premiati Premiati -- Concorsi Concorsi Operazione anti-rischio noi abbiamo un piano! Prossimamente nei corridoi delle nostre scuole verrà esposto un manifesto che illustra agli alunni, in modo semplice ed efficace, i comportamenti da adottare in caso di pericolo per abbandonare in modo rapido e sicuro l’edificio scolastico. Per rendere il messaggio fruibile da parte dei bambini e conferirgli un tono “rassicurante”, il poster è stato realizzato con fumetti di facile lettura e disegni accattivanti. Esso risulta un utile strumento didattico per gli insegnanti e per i formatori/responsabili della sicurezza. Questo lavoro, che comprende un opuscolo sulla sicurezza e prevenzione a scuola, si è classificato al 3° posto nella rassegna – concorso nazionale Inform@zione, organizzata annualmente dal Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna a Modena. Premiato “per la qualità del contenuto” con una pregevole targa, è stato inserito nel catalogo dei materiali 2006, a disposizione di operatori ed enti del settore. lavoro coordinato dalle ins. C. Catonini e G .Morgia. Progetto europeo eLearning CH.I.PS. Il progetto chips (Child ICT Pages) ha inserito i primi esempi di migliori prassi esistenti in materia di alfabetizzazione digitale per bambini tra i 5 e i 12 anni sul proprio sito web http://chipsproject.org. Delle molteplici esperienze esaminate, sono state scelte quelle: a. Facilmente replicabili b. Più efficaci c. Più ricche di contenuti d. Con la migliore metodologia Queste esperienze sono state analizzate da un gruppo di esperti di eLearning e possono essere considerate le migliori in Europa… Con questa premessa è stato annunciato alla nostra scuola che una delle esperienze presentate nel sito è il progetto “Virtual London” realizzato dalle classi quinte dell’anno scolastico 2004/5 in un laboratorio di inglese ed informatica in cui è stato effettuato un viaggio virtuale nella città di Londra per conoscerne monumenti e caratteristiche. lavoro coordinato dall’ ins. G. Ciapponi La magia dell’elettricità Con il Cd “La magia dell’elettricità”, presentato all’Expo Scuolambiente 2006, le classi 2^A/B scuola primaria B.Credaro – hanno vinto un soggiorno premio a Fraine di Pisogne (Bs). (vedi sezione “la scuola in viaggio”). 23 Curiosità, spigolando nella storia In questa sezione, attingendo al centenario archivio della scuola, pubblicheremo notizie, dati, curiosità. Il primo articolo lo dedichiamo al personaggio a cui è intitolata la scuola primaria di via Battisti. Francesco Saverio Quadrio In occasione del 250° della morte di F.S. Quadrio, a Ponte è stato organizzato un convegno per ricordare l’illustre concittadino. Per l’occasione, a tutti gli alunni di via Battisti, è stata consegnata una cartolina commemorativa, perché la nostra è l’unica scuola in provincia ad essere intitolata al Quadrio. Non siamo riusciti a sapere quando è stata decisa l’intitolazione né con quali motivazioni: ci può aiutare qualche lettore? Intanto che le ricerche proseguono..., ospitiamo un contributo della prof.ssa Augusta Corbellini del Comitato per le celebrazioni del 250°, scusandoci per i tagli al suo articolo. Francesco Saverio Quadrio nacque a Ponte in Valtellina il 1° dicembre 1695; a quindici anni e mezzo entrò nella Compagnia di Gesù, dove, il 18 ottobre 1715, emise i primi voti. Studiò con grande passione, si applicò soprattutto alla letteratura, forse anche perché suo padre era stato appassionato di questa materia e aveva avuto sempre dei libri in casa. Si dedicò alla predicazione e all’insegnamento, fu ripetitore in collegi riservati alla nobiltà. Ebbe una vita un po’ travagliata. La libertà e l’apertura del suo pensiero gli tolsero progressivamente la stima dei superiori e dei confratelli che gli divennero ostili. Compì molti viaggi; ritornò in Valtellina almeno due volte, per raccogliere testimonianze utili alle sue Dissertazioni critico-storiche intorno alla Rezia di qua dalle Alpi oggi detta Valtellina. L’opera, in tre volumi (il terzo fu ultimato dopo la morte dell’autore), riguarda la storia civile della Valle, la storia ecclesiastica e gli uomini illustri; si chiude con una nota biografica aggiunta da un anonimo, che sottolinea alcuni tratti umani del Quadrio: vi è definito come “religioso prudente ed esemplare, uomo affabile e generoso, piacevole nel conversare, deditissimo allo studio”. Il Quadrio morì a Milano il 21 novembre 1756. Fu sepolto nella chiesa di Sant’Alessandro, dei padri Barnabiti, del cui superiore era amico, nella cappella dedicata allora alla Vergine Lauretana ed oggi alla Vergine Addolorata. La chiesa si trova sull’omonima piazza, nel centro di Milano (a poche centinaia di metri a sud del duomo). “Ogni traccia del sepolcro è sparita, insieme alla memoria dell’illustre abate” scrive con malinconia Stefania Quadrio. In realtà qualche traccia esiste ancora nell’archivio parrocchiale. In Valtellina la memoria dell’illustre abate è ricordata da numerosi segni: il busto posto sulla facciata del palazzo Botterini de Pelosi (sede della Banca Intesa) a Sondrio; un medaglione nella piazza di Ponte, realizzato nel 1970 dallo scultore Livio Benetti su suggerimento della Società storica valtellinese; una copia dello stesso è posizionata all’ingresso della scuola elementare di via Cesare Battisti a Sondrio intitolata allo storico e letterato. Una via, infine, lo ricorda a Ponte. Mi piace chiudere ricordando alcuni versi che il Quadrio compose pensando alla vendemmia, che ben aveva conosciuto venendo egli da Ponte, terra di vigneti e di vino. Lirica XXX, dalle Rime: … L’uva è bella, e imporporata dolci, e neri sono i grani; e che s’aspetta? ceste, e corbe, e gran panieri su apprestate in fretta in fretta. Ecco là ch’un rinnova i graticci e la bigoncia, l’un racconcia i corbelli e li rattoppa; chi le botti e i tini prova, con veder se tengon l’acqua, chi gli sciacqua… …e fa i vasi o li riforma chi fa i cerchi o gli avviticchia, chi le doghe istringe in forma… 24