CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA ADUNANZA DEL GIORNO 16 NOVEMBRE 2010 L'anno duemiladieci, questo giorno sedici del mese di novembre alle ore 14:40 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia, si è riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.: Presenti Assenti Agazzi Antonio Araldi Massimo Barbati Filippo Benzoni Maurizio Biondi Giovanni Bonaventi Piergiacomo Borghetti Maurizio Castellani Vera Chioda Francesco Degani Fabrizio Doldi Andrea Dusi Giampaolo Gallina Gabriele Gelmini Manuel Ghidotti Carlalberto Ghillini Cesare X X X X X X X X X X X X X X X X - Presenti n. 25 Presenti Assenti Losio Ivan Mainardi Cesare Malvezzi Carlo Mazzocco Franco Milesi Clara Rita Rossi Luca Salini Massimiliano Torchio Giuseppe Trespidi Giuseppe Vailati Eugenio Virgilio Leonardo Zaghen Ernesto Zanacchi Maria Rosa Zanisi Giacomo Maria Zelioli Rossella X X X X X X X X X X X X X X X - Assenti n. 6 Risultano altresì presenti gli Assessori: Presenti Assenti BONGIOVANNI FILIPPO X - ORINI PAOLA Presenti Assenti X - CAPELLETTI CHIARA FONTANELLA GIUSEPPE LENA FEDERICO LEONI GIOVANNI X - PINOTTI GIANLUCA X - X - SCHIAVI SILVIA - X X - X SOCCINI MATTEO X - Partecipa il Segretario Generale della Provincia: Dott. Giorgio Lovili Il Presidente del Consiglio, Dott. Carlalberto Ghidotti constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno. Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell’art. 65 del Regolamento degli Organi Istituzionali, i Consiglieri Benzoni e Degani per la maggioranza e la Cons. Castellani per la minoranza Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: Durante le comunicazioni preliminari in ordine alla questione Tamoil, entrano i Cons. Trespidi, Milesi, Zanacchi e Virgilio, ed esce il Presidente Salini, appena terminato il proprio intervento. I presenti sono n. 28. Alle ore 16.25 vengono sospesi i lavori che riprendono alle ore 16.35. All’appello risultano presenti 28 Consiglieri (Agazzi, Araldi, Barbati, Benzoni, Biondi, Borghetti, Castellani, Chioda, Degani, Doldi, Dusi, Gallina, Gelmini, Ghidotti, Ghillini, Losio, Mainardi, Mazzocco, Milesi, Rossi, Torchio,Trespidi, Vailati, Virgilio, Zaghen, Zanacchi, Zanisi, Zelioli), risultano altresì presenti gli Ass. Bongiovanni, Cappelletti, Fontanella, Lena, Orini, Pinotti, Soccini. 2 Durante la prosecuzione dei lavori consiliari si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: Durante la trattazione della proposta n. 6970 (Approvazione Bilancio Azienda Speciale Cr. Forma) escono i Cons. Biondi e Torchio. I presenti sono n. 26. Dopo la votazione della proposta n. 7268 ( Modifiche al Regolamento OO.II.), escono i Cons. Dusi e Milesi. I presenti sono n. 24. Durante la trattazione della proposta n. 5044 (O.d.g. per promuovere e favorire progettualità ed innovazione nelle politiche a favore dei giovani), entra il Cons. Malvezzi. I consiglieri sono n. 25 e in tal numero rimangono fino al termine della seduta. Inizio 14.40 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI In apertura del Consiglio lascio la parola come concordato al Presidente Salini per una nota sulla Tamoil. Prego, Presidente Salini. COMUNICAZIONI PRELIMINARI PRES. SALINI Si è ritenuto di riferire il contenuto del lavoro dell’unità di crisi che com’è noto è stata avviata nella giornata di ieri a seguito dell’emergenza Tamoil, e riferendo del contenuto del lavoro dell’unità di crisi, dare la possibilità ai Consiglieri Provinciali di intervenire esprimendo un giudizio che, oltre ad essere un giudizio politico, ci 3 auguriamo che possa essere anche un contributo all’individuazione di un percorso per la soluzione di una delle... come giustamente è stata definita la più grave crisi aziendale che questo territorio, in particolare la città di Cremona, si è trovata a dover affrontare da tanto tempo a questa parte. Inizio dando lettura del testo che è emerso dal lavoro dell’unità di crisi e che è diventato poi oggetto di una lettera che tutte le istituzioni presenti, le rappresentanze politiche, le organizzazioni sindacali e le categorie economiche attraverso la presenza del Presidente della Camera di Commercio hanno ritenuto di inviare alla Regione Lombardia in qualità di istituzione più ampia tra quelle rappresentate al tavolo, affinché se ne facesse portatrice presso la Presidenza del Consiglio. Ricordo peraltro che, non è la prima comunicazione che da questo territorio viene inoltrata alla Regione Lombardia e al Governo del nostro paese sul tema Tamoil. “Presenti Regione Lombardia rappresentata dall’Assessore Regionale Rossoni, la Provincia di Cremona rappresentata dal Presidente Salini e dal Vice Presidente Lena e dagli Assessori Orini, Soccini e Pinotti, il Comune di Cremona rappresentato dal Sindaco Perri, dal Vice Sindaco Malvezzi e dall’Assessore Borghi, i parlamentari della Provincia di Cremona Onorevole Pizzetti, Torrazzi e Senatrice Fontana, Consigliere Regionale Alloni, Segretari delle organizzazioni sindacali De Maria, Grossi e Palmieri, Segretari delle organizzazioni sindacali di categoria Mocchi, Pedretti e Volpi, l’RSU Tamoil, Presidente della Camera di Commercio Auricchio. Dopo un’approfondita discussione i presenti hanno condiviso la seguente posizione unitaria: “respingere quanto prospettato dall’Azienda Tamoil, in occasione della riunione convocata venerdì 12 novembre con le organizzazioni sindacali, per chiedere l’apertura di una trattativa sia a livello nazionale, che a livello locale, sul futuro della raffineria Tamoil di Cremona. I presenti al tavolo, delegano Regione Lombardia a trasmettere alla presidenza del Consiglio dei 4 Ministri la posizione emersa, chiedendo contestualmente l’apertura di un tavolo nazionale sul caso Tamoil.” Il lavoro svolto fino ad ora, se dovessimo valutarlo da un punto di vista politico potremo definirlo un lavoro che non ha prodotto risultati. Purtroppo oggi abbiamo il dovere di constatare che non siamo stati in grado di attivare, al di là dell’attribuzione delle colpe, non siamo stati in grado di attivare un interlocuzione con l’Azienda che ci consentisse di governare questa crisi. Abbiamo il dovere di riconoscere che qualcosa di molto grave è accaduto, senza che le istituzioni locali fossero in grado di prevederne la gravità, i tempi e le modalità di affronto. Non siamo stati in grado di impedire la più grave crisi aziendale che la città di Cremona ha dovuto subire. Tuttavia, registro la capacità di reazione immediata trasversale da parte di tutte le istituzioni del territorio, di tutte le rappresentanze politiche ed economiche, affinché acquisita consapevolezza di quest’impossibilità di dialogo effettivo con l’Azienda, e non ho specificato quali sono le colpe, perché anche le Amministrazioni precedenti credo che possano riconoscere che non è facile dialogare con questo gruppo. Le normali prassi di dialogo con le Aziende sembrano saltare in questa vicenda. Ma, devo registrare come dicevo, l’eccezionale capacità di reazione del territorio che, unitamente nella riunione che richiamavo e che abbiamo definito unità di crisi Tamoil, ha voluto essere presente in modo costruttivo, non polemico e propositivo. Registro inoltre, e mi sembra doveroso segnalarlo in questa sede, il fatto politico costituito dalla compostezza con cui le maestranze stanno reagendo a questo schiaffo che il territorio sta subendo, attraverso di loro. Una compostezza che mi stupisce, mi ha stupito la compostezza che hanno dimostrato nella partecipazione al Consiglio Comunale ieri, e una compostezza che chiama un’assunzione di responsabilità ancora più grave. E siamo chiamati a rispondere alla domanda che questa compostezza rappresenta. È una novità, una novità politica importante. 5 In altri momenti storici, probabilmente, non sarebbe andata così. Oggi effettivamente possiamo dire che il mondo sta cambiando, lo capiamo anche da queste cose. Il mondo sta cambiando, la Provincia di Cremona sta cambiando faccia. La Crisi Tamoil non è l’unica crisi sulla quale dobbiamo confrontarci, nel lavoro dell’unità di crisi, abbiamo avuto modo di entrare nel merito anche delle numerose altre crisi aziendali con le quali ci stiamo confrontando. I posti di lavoro messi a rischio, sono diverse centinaia. Sappiamo che oltre ai probabili 270 posti di lavoro circa, messi in discussione sul tema Tamoil, abbiamo numerosi posti dell’indotto Tamoil la cui quantificazione non è ancora precisa, non ci è ancora possibile darla con precisione ma, vi sono molte altre Aziende che stanno dando segni preoccupanti di rallentamento, e in alcuni casi, di arresto. Abbiamo la necessità, soprattutto adesso, in uno dei prossimi Consigli dovremo approvare il Bilancio di previsione del 2011, oggi si discuterà solamente l’assestamento del 2010 ma, siamo alle soglie di un appuntamento importante che è quello dell’approvazione del Bilancio 2011, avremo da discutere di un Bilancio che è molto diverso da quello che avremmo ritenuto di dover discutere, solo un anno e mezzo fa, al momento del nostro insediamento è radicalmente diverso ma, no è diverso semplicemente perché politicamente sono stati decisi dei tagli, è diverso perché è cambiato l’assetto della società italiana, e quindi, anche l’assetto della società cremonese. È cambiato perché si è modificato radicalmente l’equilibrio economico che soggiace a queste decisioni di tipo economico che come amministratori e come rappresentanti, siamo chiamati ad assumere. È evidente che il punto, e oggi la crisi Tamoil è qui a chiederci un colpo di reni ancor più forte, a questo riguardo è evidente che siamo ad un punto in cui si deve ridiscutere radicalmente anche il percorso su cui si fondava il progetto di Governo proposto da quest’Amministrazione 6 e da questa maggioranza. Gli equilibri di cui discutiamo, o meglio, l’assenza, il venire meno degli equilibri così come ne stiamo parlando, impone una valutazione politica molto profonda, ed una messa in discussione radicale del progetto come dicevo, di Governo su cui i cremonesi pensavano di dover essere accompagnati. È cambiato molto, ogni giorno ci sono novità rilevanti, novità che riguardano la nostra economia, le novità che riguardano le condizioni dei lavoratori cremonesi, novità che riguardano il rapporto fra quest’istituzione e l’istituzione superiore. Quotidianamente riceviamo novità da Regione Lombardia in ordine ai trasferimenti, non solo sulla parte legata agli investimenti ma, anche sulla parte corrente. Quindi, la parte che nel nostro Bilancio è destinata al pagamento dei mutui e degli stipendi. Abbiamo una costante modifica in peggio di questi assetti, questo riguarda la Provincia di Cremona, come tutte le altre Province, riguarda i Comuni, riguarda in generale la filiera istituzionale, i rapporti fra gli Enti locali. Dovremo riuscire, e dico dovremo perché anche qui le novità quotidiane ci impongono prudenza. Dovremo riuscire a chiudere anche il Bilancio 2010 rispettando il patto di stabilità, ma ogni giorno anche su questo abbiamo novità. La crisi Tamoil ci chiede di essere inserita in un contesto come quello che ho voluto richiamare perché mi sembrava opportuno parlare solo di Tamoil in questa comunicazione. Si chiede un colpo di reni, come si dice, una presa di posizione, un’unità che sappia andare oltre le giuste e legittime ragioni dei singoli schieramenti che qui sono rappresentati, individuando alcuni grandi punti su cui non permetterci più il lusso di contrapporci. Non dico su tutto ma, devono esserci alcune grandi questioni che con serietà, con semplicità e con umiltà, questo Consiglio riconosca essere prioritarie e sulle quali tutti decidere di dare il proprio contributo. Contributo che nel momento in cui è politico, contemporaneamente anche molto concreto, molto propositivo, perché in diverse occasioni in quest’anno e mezzo di 7 lavoro è stato evidente quanto alcuni momenti di condivisione politica siano in grado inaspettatamente di generare proposte per il territorio capaci di cambiarlo in meglio. Allora, io confido molto che questa presa di posizione dell’unità di crisi su Tamoil che ha visto come dicevo una forte convergenza di tipo politico e istituzionale, da un lato produca risultati su questa crisi, produca risultati realisticamente percorribili, riduca le illusioni che spesso si creano quando si decide di affrontare crisi come questa, visto che purtroppo l’Italia è piena di situazioni come questa, le illusioni generate dalle contrapposizioni che a volte capita di non riuscire a fermare, nonostante la gravità degli eventi. Ecco, la riduzione di quel livello di contrapposizione certamente consentirà all’unità di crisi, di produrre risultati all’altezza delle aspettative, perché le aspettative, l’abbiamo visto, sono aspettative ragionevoli. I lavoratori della Tamoil, come tanti altri lavoratori non chiedono di risolvere i problemi con la bacchetta magica. Chiedono trasparenza, chiedono vicinanza, chiedono presenza, chiedono che la politica faccia il suo mestiere. Cioè non chiedono alla politica di inventarsi soluzioni che non esistono. Chiedono alla politica di essere presenti, di sapere cosa succede, di tentarci sempre fino alla fine. Anche quando sembra perduta la partita di provarci ancora una volta. Questa è la risposta che il territorio chiede, sperando che dentro quest’approccio, dentro questo metodo, sia possibile scovare quelle soluzioni che oggi sembrano non possibili, e chiedono che da quest’episodio così grave, nasca un metodo che valga per tante altre situazioni. Cioè che finalmente si impari la lezione. La lezione non è quella di sostituirsi alle dinamiche economiche, non dipende da noi la crisi, non siamo noi che la risolveremo, non siamo noi che abbiamo il compito ed il problema di doversi sostituire alle dinamiche normali, attraverso le quali il mercato genera valore, genera lavoro, genera ricchezza e genera benessere. Genera capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini. Quello non è 8 un compito della Società e non è un compito dell’amministratore pubblico. Ma, l’Amministratore pubblico deve facilitare questi processi e in un momento come questo di grande crisi, tante volte deve anche provare a sostituirsi a quella Società che non ce la fa più. Questa è la dinamica in cui io credo, sono convinto che in un percorso che nel mio caso dal punto di vista politico, permettetemi questo accenno, un percorso completamente orientato alla cultura liberale che si fonda sulla fiducia e sulla capacità della Società di ripartire, credo però che ci siano momenti nella storia in cui, e questo è uno di quelli, in cui la Società ha bisogno di un aiuto speciale e quell’aiuto deve arrivare dallo Stato. Lo Stato esiste innanzi tutto per poter rispondere a momenti di grave crisi come questo. E quindi, il sussulto di responsabilità che io mi permetto di chiedere a me stesso innanzitutto, e a tutti i colleghi del Consiglio e della Giunta, è un sussulto che vada nella direzione non tanto di affermare una posizione di tipo ideale, idealizzato, ma di rispondere ad un’esigenza che non ci attendevamo essere così forte e pressante. Il caso Tamoil che chiede un intervento specifico che ho cercato di descrivere brevemente, è l’elemento che ci fa capire come riconcepire la nostra presenza come rappresentanti del popolo. Io da questo punto di vista, credo che ci siano le condizioni per sperare anche quindi, oltre che in soluzioni percorribili, in un nuovo modo di fare politica anche in Provincia di Cremona e di fare autocritica da parte di tutti. Chiudo dicendo che, sulla base... guardo l’orario, sono le 15. Io purtroppo dovrò lasciare questo Consiglio tra 15 minuti circa perché ieri in Consiglio Comunale si è valutata l’opportunità della presenza anche delle istituzioni all’assemblea dei lavoratori che si svolgerà alle 15,30 oggi in Tamoil. Non chiedo un mandato per la partecipazione a quest’assemblea, riferisco semplicemente l’approccio con cui andrò a quest’assemblea, è la prima volta nella mia vita che mi capita di partecipare ad un’assemblea di lavoratori, lo ammetto, che 9 non significa non avere mai lavorato ma, non ho mai partecipato ad un’assemblea dei lavoratori e quindi, vi dico che non ci vado a cuor leggero. Ci vado non tanto con paure, non è mia abitudine avere paura, anzi. Ci vado però con il timore e con il tremore di riuscire a capire. Ascoltare e riuscire a capire. Perché la situazione in cui ci troviamo è una situazione rispetto alla quale mi sento molto, molto piccolo. E ho l’esigenza, come dire, di andare, portando tutto il Consiglio, rappresentandolo veramente nella sua interezza. E mi premuro di riferire quello che accadrà. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie. Grazie Presidente. Siamo convinti forse per quello che ha appena detto che il Consiglio sarà rappresentato in maniera più che adeguata. Penso che stia circolando fra i Capigruppo un documento che vuole essere condiviso, può andare anche a sostegno di quello che lei farà fra qualche ora. Consigliere Borghetti, prego. CONS. BORGHETTI Mi riferivo proprio a questo, prima ancora appunto che il Presidente possa andare all’incontro. Ieri appunto è stato votato in Consiglio Comunale a Cremona un ordine del giorno. Io credo, prima ancora che il Presidente vada, sarebbe buona cosa che i gruppi consiliari di questo Consiglio, qualora siano d’accordo ovviamente, di votarlo integralmente così com’è stato votato anche dal Consiglio Comunale di Cremona. Questo non tanto per strozzare un eventuale dibattito ma, credo che sia anche un segnale. Ovviamente questa cosa qui non sarà presentata dal sottoscritto perché lo chiedo adesso ma, risulterà presentata da tutti i Capigruppo consiliari qualora tutti siano d’accordo. 10 Se tutti sono d’accordo di creare, lo leggo io, poi lo può leggere anche un altro, eventualmente, lo votiamo. Se gli altri sono d’accordo. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Perfetto. Allora, il documento... CONS. BORGHETTI L’ho detto anche per correttezza di procedura, presumo che tutti quanti l’abbiate. Io ho la versione Comunale e l’ho corretta a biro, quello Comunale è uguale... PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Esatto, è in medesimo che è passato in Consiglio Comunale ieri all’unanimità. Quindi, penso che ci sia la volontà. Prego, Consigliere ne dia lettura. Ordine del giorno fuori sacco ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAI CONS. BORGHETTI, VIGILIO, TRESPIDI, MAZZOCCO, TORCHIO, BIONDI PER LA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO DI CRISI A LIVELLO NAZIONALE PER GARANTIRE UN IMPEGNO DIRETTO AI MASSIMI LIVELLI DI INTERLOCUZIONE CON LA PROPRIETÀ DELLA TAMOIL S.P.A. CONS. BORGHETTI “Il Consiglio Provinciale riunitosi nella seduta del 16/11/10 sentita la comunicazione del Presidente Salini relativa alla grave situazione 11 determinatasi a seguito della decisione di Tamoil S.p.A. di dismettere l’attività di raffinazione e di convertire in deposito la raffineria, riducendo da 300 a 30 i lavoratori occupati entro la fine del 2011. Tenuto conto di quanto è emerso nel dibattito che ha visto l’intervento della rappresentanza dei lavoratori Tamoil in Consiglio Comunale di Cremona, intende garantire ai lavoratori e alle loro famiglie il massimo impegno per trovare soluzioni alla difficile situazione che stanno attraversando. Considera inaccettabile per i lavoratori e per la città intera una prospettiva come quella che viene prefigurata che, allo stato attuale, non individua processi concreti di riconversione supportati da Piani industriali, sbocchi in termini di occupazione, risanamento ambientale. Può solo costituire l’anticamera della dismissione totale con relativo disimpegno da parte dell’Azienda. Ritiene che le forse sociali e le istituzioni debbono far fronte comune, perché tale scenario produrrebbe un Bilancio negativo su tutti i fronti: quello dell’occupazione, dell’economia e dell’ambiente sia scongiurato e affinché si riapre il confronto con l’Azienda su ipotesi che tengano insieme gli sbocchi occupazionali possibili, bonifica del sito e un progetto credibile di rilancio produttivo sostenibile. Impegna il Presidente della Provincia ad intervenire presso il Governo per la convocazione di un tavolo di crisi a livello nazionale, per garantire un impegno diretto ai massimi livelli di interlocuzione, con la proprietà della Società. A trovare modalità idonee per garantire un informazione tempestiva e di massimo coinvolgimento del Consiglio riguardo a tutte le fasi del difficile percorso che si è aperto. A promuovere al più presto la seduta congiunta del Consiglio Comunale di Cremona e Provinciale, in forma aperta, per testimoniare la vicinanza delle istituzioni ai lavoratori e l’avvio di una fase di mobilitazione permanente che deve vedere le istituzioni locali direttamente impegnate a fianco delle forze sociali ed economiche della città, per giungere a risultati soddisfacenti 12 sul piano dell’occupazione e del risanamento ambientale e del rilancio produttivo dell’area.” Aggiungo solo una brevissima cosa che mi è venuta in mente in questo momento: ho specificato nel testo Cremona ma, forse ho fatto male, sarebbe bene che partecipassero i rappresentanti di tutti i Consigli Comunali del nostro territorio. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Sarebbe bello, un’apertura totale. Come avviene per tutte le comunicazioni preliminari, qual era quella del Presidente ora, ogni gruppo ha la possibilità di intervenire per 5 minuti. Il Presidente ci abbandona, lo ringraziamo. Buon lavoro. Riteniamo di votare da subito quest’oggetto o prima lasciare spazio per interventi? Come avete sentito in quest’oggetto c’è la volontà di convocare un Consiglio ad hoc per Tamoil aperto congiuntamente con la città di Cremona, per trattare in maniera puntuale e specifica tutte interrogazioni, mozioni, e quant’altro sul tema Tamoil. Quindi, oggi per l’argomento Tamoil ci limitiamo ad ascoltare quanto comunicato dal Presidente, a votare questo documento, e lasciare spazio per il tempo come da Regolamento per i Capigruppo o chi per loro, per esprimere considerazioni in merito. CONS. TRESPIDI Vorrei che uscisse la determinazione di fare i Consigli aperti, in sede Tamoil, primo. Secondo, insieme al Presidente che va in Azienda, potrebbe andarci o l’intero Consiglio Provinciale, o una delegazione del Consiglio Provinciale. Senza sminuire quello che è l’operato del Presidente. Ma, è una manifestazione, se volete, del territorio questa, 13 perché qui rappresentiamo il territorio cremonese, per cui, potrebbe essere un’indicazione da prendere. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Non sono assolutamente contrario al fatto che una delegazione segua il Presidente a quest’appuntamento. Non vorrei far mancare il numero legale e quindi, rendere vano il nostro incontro odierno. Reputate voi in coscienza, se vi sentite rappresentati dal Presidente e da un Assessore o se magari, vogliamo continuare nella trattazione necessaria agli argomenti all’ordine del giorno odierno. Andiamo tutti là? (voci fuori microfono) Allora, ripeto, non ho intenzione di aprire una discussione. Ci limitiamo a far circolare il documento, una volta che vi sono le firme, lo porteremo in votazione. Contestualmente diamo spazio ad ogni gruppo consiliare per esprimere il proprio consenso o appoggio a tale documento. Ripeto, non apriamo la discussione perché ci sarà un Consiglio ad hoc. Allora, ripeto, esiste questo documento. Decidiamo di votarlo subito o dopo, ogni gruppo consiliare dispone come Regolamento di 5 minuti per appoggiare il documento, per esprimere considerazioni in merito all’argomento Tamoil. Sì, ma non apro un dibattito, è formalmente una serie di interventi. Dibattito, chiamiamolo... procediamo così: allora, chi vuole prenotarsi per gruppi... si sono già prenotati. Benissimo. Consigliere Biondi, prego. CONS. BIONDI Io avevo capito intanto che il Presidente partiva alle tre e un quarto, invece è partito subito dopo il suo intervento e alle tre è partito. E mi spiace perché avrei raccolto in qualche modo alcuni elementi emersi nel suo intervento, peraltro anche sollecitati da noi in altre occasioni, 14 perché credo che ritornino all’attenzione di questo Consiglio, quando discuteremo dell’approvazione del Bilancio. Ma, non in quella sede, e mi auguro che nella condivisione del percorso venga fuori la volontà politica di ridiscutere il progetto. Queste sono parole forti, che non possono essere richiamate solo strumentalmente quando serve una solidarietà su situazioni di crisi. Io non voglio pensare che sia così, e non credo che sia così. Credo alle parole del Presidente e credo che se si intende ridiscutere il progetto com’è stato sollecitato più volte anche da questi banchi, io credo che questo debba essere fatto a 360°. Perché guardate, il fallimento di questo Governo nazionale si vede anche nel come ha trattato gli Enti locali, nella condizione in cui sta mettendo gli Enti locali, che sono assolutamente incapaci, in questo momento, di svolgere la propria funzione. Quindi, io raccolgo la proposta di un confronto a 360° per capire assieme cosa si può fare, posto che ci sia una volontà politica. La politica che è la grande assente, la grande assente di questo anno e mezzo di confronto fra maggioranza e opposizione, e mi auguro davvero che si abbia la capacità di questo salto di qualità politico che non c’è stato finora e che può aiutarci nella gestione dei prossimi Bilanci ma, anche sulla questione Tamoil. Nello specifico non ho moltissimo da dire, se non che va bene, il documento che è stato approvato all’unanimità in Consiglio Comunale, presumo che venga condiviso anche qua. Mi faccio però una domanda che, anche questo richiama all’intervento che dicevo prima sull’assenza della politica. Noi abbiamo discusso questo tema più volte, ne abbiamo discusso anche recentemente in una Commissione ambiente, non c’è Bonaventi, non ricordo esattamente la data ma, sarà circa un paio di mesi fa. Ricordo che il Consigliere Torchio in quell’occasione disse guardate che ho informazioni che in qualche modo non inducono all’ottimismo, ho delle informazioni che mi dicono che il problema Tamoil sta per sfociare nel dramma che noi oggi 15 riconosciamo e su quale, si chiede una convergenza unanime. Ecco, rispetto a quell’intervento che poi avrebbe messo in moto, sollecitato da altri, compreso me, il tavolo nazionale immediato, perché quello era il momento di fare il tavolo nazionale immediato, e la richiesta per quanto mi riguarda, anche di finanziamenti sul livello nazionale che avessero in qualche modo stimolato il dato spinto nella direzione di favorire la bonifica che doveva essere il centro di un discorso di riorganizzazione dell’Azienda. Ecco, rispetto alla gravità delle affermazioni fatte da un Consigliere Provinciale, noi non abbiamo avuto una risposta politica in quella sede. L’Assessore non ha approfondito questo problema, il Presidente qualche giorno dopo intervenne pesantemente contro coloro che avevano richiamato un attenzione particolare su questo tema. Ecco, quindi, io credo che queste cose vadano riconosciute, bisogna assumersi fino infondo le proprie responsabilità, io temo che adesso, come dire, richiamare i tavoli nazionali sia doveroso, sia giusto, e sia condivisibile, non vorrei che quando i buoi sono scappati poi, alla fine, diventa anche difficile. Comunque, voglio dire, da parte nostra diamo la massima disponibilità alla condivisione di un percorso che in questa fase cerchi almeno di limitare i danni. Però se questa cosa fosse stata gestita con quella capacità politica che è stata richiamata nell’intervento del Presidente che, in questo Consiglio non c’è stato e m’auguro che ci sarà nei prossimi anni, forse, ecco, qualche passo in avanti in più l’avremmo fatto. >> PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI La ringrazio Consigliere Biondi. Lascio la parola al Consigliere Trespidi, prego. 16 CONS. TRESPIDI La priorità è avere un fronte comune, sapendo comunque che l’obiettivo è o conquistiamo il tavolo della trattativa con Palazzo Chigi, cioè quello che può dare una svolta a quello che è la situazione attuale, o altrimenti avremo sempre degli interlocutori evanescenti, non perché non vogliono rispondere ma, perché non hanno il potere di rispondere. Quindi, credo che oggi il Presidente che va anche lui nell’assemblea dei lavoratori, sia già un primo segnale interessante. Avrei ritenuto molto più interessante se questo Consiglio Provinciale avesse mandato una delegazione oppure fosse andato al completo nella sede Tamoil. Credo che l’altro segnale di attenzione che vogliamo dare, oltre che approvare il documento, debba essere quello di un’assemblea aperta che si fa se ci sono gli spazi adatti e se la Tamoil ritiene di poterlo accogliere, dovremo farlo negli ambienti dove si svolge questa vicenda. Credo che, a questo punto il segnale che deve essere dato non è tanto di critiche o non critiche ma, totale unità nel cercare di avere questo tavolo di trattativa a livello nazionale. Sarebbe opportuno ed interessante che come dire, anziché avere ordini del giorno distinti, queste cose si unifichino e fare in modo che gli impegni che si danno al Presidente oggi, gli impegni che sono stati dati al Sindaco ieri, ognuno non vada per conto suo ma, che ci sia coordinamento e si decida insieme di muoverci unitariamente, come vogliamo fare un fronte unico che ci sia anche un modo di muoverci unitariamente. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Trespidi. Mainardi se n’è andato. Mazzocco. Io chiedo scusa. Purtroppo al terminale non compare nulla. Accolgo l’invito. Se in partenza... Torchio... Mainardi... Allora, non funziona? No. 17 Niente. Se Mainardi vuole lasciare a Torchio il posto, può farlo altrimenti... Consigliere Torchio, prego. CONS. TORCHIO Io penso che ci sia un problema di dignità davanti a tutto. E l’unità la si può predicare solo dopo un momento sicuramente necessario di autocritica. Perché dopo un anno e mezzo che c’è stata la svolta, e che nei cassetti c’erano tutte le progettualità che richiedevano quel colpo di telefono al Presidente del Consiglio o al governatore della Regione Lombardia, per affrontare e risolvere questo problema, compresi tutti i passaggi nei Comitati di sorveglianza dei fondi europei e nelle cabine di regia a livello Regionale e per gli interventi dei siti inquinati di prima e di seconda graduatoria a livello nazionale e Regionale, nessuna risposta è arrivata a quei livelli. Allora, su questo poiché nei cassetti ci sono, anche se per l’accesso agli atti io ho dovuto impazzire per averli, perché evidentemente si preferisce aprire i cassetti per altre questioni ma, non per quelle progettuali e per quelle iniziativa, perché si è smobilitato anche il gruppo di lavoro del patto dello sviluppo dopo che questi progetti erano stati predisposti a partire dal 2007 e sono qui codificati e riguardano tutta quanta l’infrastrutturazione dell’area e la deindustrializzazione della Tamoil, perché si è destato un atteggiamento omissivo da parte dell’Azienda, bisogna anche ricordare che da parte degli Enti locali queste vicende non sono state in nessuna misura prese in considerazione. E questo prego di andare a verificare veramente tutto questo lavoro, perché da questo può partire il tema della reindustrializzazione. Io non immagino che la città si possa consentire di avere un deposito per 30 posti di lavoro, e tantomeno fare 100.000 metri di residenziale in quell’area. Una città che da 82.000 abitanti è andata a 70.000 e ha consentito lo sviluppo di tutte le zone 18 della grande Cremona, dove gli alloggi costano la metà, pensa di fare dopo la dismissione dell’area ex Umberto Piacenza, ex CAC e adesso Tamoil, fare esclusivamente un discorso residenziale. È il discorso della reindustrializzazione. E non possiamo pensare di avere le case in mezzo all’industria allora. Allora, qui noi abbiamo delle esigenze energetiche che non sono state colmate. Nel 1998 sono stati fatti i primi progetti. L’Azienda elettrica municipalizzata e il Comune di Cremona li hanno accompagnati per la dismissione della vecchia centrale a olio combustibile e per l’inizio di un funzionamento di una turbogas a 80 megawatt, 49 li poteva dare come autorizzazione di soglia la Provincia, noi l’abbiamo consentita. Adesso il problema è riprendere per il teleriscaldamento di quell’area della città, per le esigenze energetiche del secondo gruppo siderurgico nazionale con sede a Cremona, e le altre esigenze un discorso collegato a questi aspetti. Collegato anche ai futuri sviluppi, perché se l’area di Via Dei Berenzani e del capoluogo non è sufficiente ad accogliere il futuro sviluppo artigianale e industriale, e se la stessa acciaieria ha dei bisogni di completamento dei cicli di lavorazione, possa trovare all’interno di questo territorio gli elementi per lo sviluppo. Certo che non è possibile pensare di dare sempre la colpa al passato, quando trovate anche in questa tornata amministrativa, sicuramente una serie di elementi. Già il 9 aprile in una riunione della Commissione agricoltura e ambiente è stato detto chiaramente da chi vi parla, che manifestavo la sensazione che Tamoil avesse comunque deciso cosa fare, nell’impianto di Cremona, ribadendo pertanto, che i tempi per la politica sono stretti e ritiene altresì completa l’ipotesi di una crisi e di una non ripresa dell’attività produttiva ma, solo del discorso legato al serbatoio di stoccaggio. Questo è stato detto esattamente sette mesi fa, e successivamente ancora è stato ripetuto. Allora, ora si chiede di intervenire e io penso che la progettualità che trovare nei cassetti, 19 cambiando il nome del soggetto di reindustrializzazione che non sarà più Tamoil ma, si chiamerà qualcun’altro, possa essere assolutamente ripresa, perché lì si è in una zona nella quale si è deciso di raddoppiare l’infrastruttura ferroviaria, perché lì c’è la portualità e c’è la possibilità quindi, di viaggiare attraverso il fiume, perché lì si è deciso di fare il passaggio del terzo ponte, nonostante batti un colpo se ci sei, che la Tamoil abbia detto di no, proprio lei che se ne va da Cremona, a questo passaggio. E io sono d’accordo a votare tutti i documenti. Però occorre una politica alta, occorre che chi ha le responsabilità invece di attaccare come ha fatto ieri in Consiglio Comunale, chi ha lavorato, chi si è preso le minacce di avvisi di garanzia per garantire la presenza in città e il funzionamento, si assuma la responsabilità anche la Lega che da 16 anni è nel Governo Regionale e nazionale. E non solo cavalcando le tigri di carta delle polemiche ma, facendo il proprio dovere e facendo arrivare i risultati concreti alla città. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI La ringrazio Consigliere Torchio. Consigliere Mainardi, prego. CONS. MAINARDI Io credo che non sia il tempo delle polemiche. E credo un appunto potrei anche farlo. Noi avevamo un documento del Consiglio Provinciale che chiedeva l’apertura di un tavolo che abbiamo aperto adesso, potevamo aprirlo prima. Non avremo risolto il problema. Poi io sono per discutere della politica, del ruolo, però io sono anche convinto, non l’abbiamo mai usato in campagna elettorale, che l’inquinamento, o una parte dell’inquinamento, è colpa della Tamoil, e che i licenziamenti e le dismissioni sono colpa della Tamoil. Poi la 20 politica farà il suo iter. Dobbiamo anche ringraziare oggi, di tenerceli ben fermi, i lavoratori che si stanno battendo per la loro fabbrica, per il loro posto di lavoro, per tutta la città. E guardate, che questa è una condizione si ne qua non per mantenere l’attenzione attorno a questo problema. E sarà una battaglia lunga e difficile, perché hanno scelto di fare una battaglia lunga e difficile magari, perché vogliono stancare i lavoratori. Io chiedo che sia stata giusta la richiesta di un incontro con il Governo, che sia stato giusto respingere la proposta aziendale che, guardacaso, prevede 30 dipendenti e che mi da il senso di fare solo un deposito che non serva ad affrontare il problema del risanamento dell’area, perché dietro a questo, c’è anche l’obiettivo. E guardacaso, la Tamoil sceglie di fare questa scelta nel momento in cui c’è sostanzialmente una crisi di Governo. Quindi, siamo nelle condizioni sulle quali noi bisogna costruire una battaglia della città e della Provincia in modo forte, perché abbiamo di fronte la perdita dell’occupazione e 800.000 metri quadri di area inquinata. Forse non ci rendiamo nemmeno conto oggi cosa vuol dire avere 800.000 metri quadri di area inquinata. Per il sottosuolo, perché noi abbiamo visto che dal punto di vista dell’aria l’incidenza era ben poca. Per la falda acquifera, per gli stessi ... Quando non ci saranno più i lavoratori in quell’area chi controllerà? E non facciamoci illusioni che c’è una Legge che dice che bisogna risanarla. Non facciamoci illusioni, perché i cavilli per noi saranno molti, ammesso che non se ne vadano definitivamente in bibbia. E quindi, noi abbiamo di fronte il fatto che la trattativa che deve essere fatta, non è una trattativa con l’Azienda, che faranno le organizzazioni sindacali. La trattativa che deve essere fatta, deve essere fatta dal Governo Libico per tenere insieme l’occupazione e il risanamento dell’area. Finisco con uno slogan. Questa questione sarà una questione centrale per tanti anni ancora. Noi dobbiamo costruire tutti assieme, il fatto che la dismissione dell’attività se ci sarà, vede 21 costare alla Tamoil più dell’attività stessa, perché questo è l’obiettivo che abbiamo di fronte. È l’obiettivo che abbiamo di fronte per poter difendere i lavoratori, è quello di cominciare a dire che bisogna risanare quell’area lì. Quella parte che non viene utilizzata, deve essere risanata e quindi, l’accordo che noi dobbiamo fare con il Governo, e il Governo deve fare con la Libia e deve intervenire su queste questioni utilizzando tutti i rapporti diplomatici che ci sono, perché noi alla Libia stiamo dando contributi, stiamo dando fondi, stiamo avendo un rapporto privilegiato ed è necessario che in una città come Cremona, abbia la possibilità di manifestare la capacità di intervento su questa questione. Per deindustrializzare l’area. Per difendere l’ambiente, e per ricostruire un terreno civile di convivenza in questa città. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI La ringrazio Consigliere Mainardi. Lascio la parola al Consigliere Mazzocco, prego. CONS. MAZZOCCO Dopo avere ascoltato l’intervento del Consigliere Mainardi, devo dire che mi trovo quasi completamente d’accordo su tutto quello che ha detto. Penso che sia l’intervento più centrato che ho ascoltato oggi. Io credo che questo non sia il momento delle polemiche. Cioè dire che potevamo fare più e meglio di quanto abbiamo fatto è normale. Però fare polemica credo che in questo momento non serva a salvaguardare i lavoratori della Tamoil. Non serve a quelle 270 famiglie che vedono una prospettiva nera davanti ai propri occhi. Io auspico che tutti insieme, al di là delle polemiche, pur legittime che ci possono essere, lavorino per cercare di influenzare quest’Azienda, per cercare di 22 stimolare il Governo affinché queste 270 famiglie non si trovino sulla strada. Quindi, io fin da ora, ringrazio tutti coloro che si adopereranno per fare in modo che non ci siano 270 famiglie di disoccupati. E quindi, ringrazio come dicevo, fin d’ora, tutti quelli che lavoreranno in questa direzione. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI La ringrazio Mazzocco. È il turno di Agazzi, prego. CONS. AGAZZI Grazie. Bene, anch’io ho la fortuna di intervenire dopo Mazzocco e dopo Mainardi, interventi assolutamente centrati, rubo a Mazzocco il termine. Interventi ispirati a quel senso di responsabilità che dovrebbe essere patrimonio complessivo e dovrebbe fare in modo che al di là delle legittime valutazioni si esca da questi dibattiti, con una valutazione corale nel senso etimologico del termine, e senza note stonate. È assolutamente da sottolineare come profondamente responsabile carico anche di alcuni aspetti di umiltà e comunque intrinsecamente onesto l’intervento del Presidente della Provincia in apertura di questa breve discussione. Il Presidente della Provincia ha innanzi tutto dato conto del fatto che l’unità di crisi avviata ieri ha visto una partecipazione responsabile, unitaria, di tutte le rappresentanze istituzionali, sindacali, delle categorie economiche. Questo è già nella congiuntura così critica un buon segnale che deve essere raccolto anche dalla politica, questo segnale di concordia. È indubbio che bisogna partire con grande solerzia a recuperare anche quel po’ di terreno che può essere stato un pochino perduto, che si affronta magari anche con un piccolo ritardo, nel porre in essere una trattativa 23 che non può che essere una trattativa di carattere nazionale. Che coinvolga attraverso Regione Lombardia come ha deciso l’unità di crisi, il Governo del paese, in una fase fra l’altro piena di interrogativi anche dal punto di vista della stabilità politica del Governo e del sistema parlamentare di questo paese, perché la congiuntura è davvero molto delicata. Quindi, si rischia di avere anche qualche punto interrogativo rispetto ai punti di riferimento con cui attivare un interlocuzione. Che l’interlocuzione, lo diceva Salini molto bene con l’Azienda si sia rivelata particolarmente problematica, mi sento piccolo, piccolo ci ha detto il Presidente della Provincia di fronte a queste difficoltà. È un dato di fatto ma, che il problema va veramente scostato ad altissimi livelli è altrettanto un dato di fatto. Io sottolineo forse, l’utilità di aprire un interlocuzione molto stringente per esempio con due Ministri, pro tempore naturalmente, tutti i Ministri sono pro tempore ma, in questo momento in modo particolare, con due Ministri il Ministro Lombardo dello sviluppo economico, Onorevole Paolo Romani, è una possibilità di azione assolutamente da esperire, ma lo stesso Ministro del WELFARE Sacconi, con il quale se non altro per responsabilità di settore o affini, anche un Assessore Regionale espresso da questo territorio, e mi riferisco a Rossoni, ha una possibilità di interlocuzione abbastanza diretta. Ecco, questi sono per me due dicasteri afferenti fra l’altro alla materia, insieme al dicastero degli esteri naturalmente, perché il problema è stato sottolineato, è un problema che va trattato a livello governativo, anche perché ha un implicanza investe i rapporti internazionali. E quindi, agirei naturalmente in questa direzione. Gli ordini del giorno. Noi abbiamo fatto il nostro dovere insieme al Consiglio Comunale di Cremona, faremo il nostro dovere molto presto. Vedete, io sono cremasco e ho anche il dato di fatto essere impegnato sul versante politico e amministrativo da tanti anni e quindi, ho fatto in tempo ad assistere da Consigliere Comunale di maggioranza, Donzelli 24 Sindaco della città di Crema, al problema del disimpegno da parte dell’ingegner De Benedetti dell’Olivetti rispetto alla realtà produttiva di Crema. E questo ha causato un’enormità di implicanze anche rispetto all’indotto come potrebbe verificarsi sicuramente se la cosa degenerasse anche a livello di città di Cremona. Auspico che non accada ma, i segnali sono sicuramente preoccupanti. Anche in quella circostanza non si lasciò proprio nulla di intentato al di là degli ordini del giorno che possono lasciare, però sono simbolici, se non sono seguiti da un’attivazione di contatti stringente. Non si lascia nulla d’intentato al punto che perfino la diocesi si impegnò a fianco dell’istituzione. Ricordo il Sindaco della città e il Vescovo Tresoldi di allora, che furono ricevuti dal Presidente del Consiglio Andreotti. Ricordo l’impegno del Ministro del lavoro di allora Franco Marini sulla questione della crisi Olivetti. Ricordo che da quella congiuntura si attivò per esempio la realtà di Reindustria, agenzia oggi Provinciale di sviluppo, che attivò, naturalmente a crisi di fatto intervenuta, tutti i meccanismi per recepire finanziamenti e per avviare la deindustrializzazione dell’area ex Olivetti. Ma, prima ancora di tutto ciò perché naturalmente dobbiamo fare di tutto perché si arrivi a tutelare l’occupazione e a bonificare l’area, e a legare queste due cose com’è stato bene detto, prima di tutto ciò si cercò comunque, essendo quella crisi incanalata su un binario morto, purtroppo, mi riferisco a quella crisi, si fece tutto il possibile per salvaguardare le famiglie e i lavoratori e ricollocarli, qualcuno magari puzzerà questa cosa, nella Pubblica Amministrazione. Ma, tutti furono ricollocati in quella circostanza. Perché come sollecitato dal Presidente e dalla Provincia, la politica ha fatto il suo mestiere. Ecco, la politica deve fare il suo mestiere, le istituzioni devono fare il loro mestiere, e quindi, io m’auguro che tutti questi canali in raccordo con i Ministri che ho citato e tutte queste possibilità di azione, al di là degli ordine del giorno che voterò, 25 naturalmente, vengano perseguiti con grande forza e con grande tenacia. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Agazzi. Non ho prenotazioni. Dusi, prego. Alzate la manina. Dusi, prego. CONS. DUSI Io credo che oggi siano due gli aspetti che ci permettono di fare un ragionamento su quanto sta avvenendo. Uno e non ho dubbi, ed è quello della vicinanza, della solidarietà e dell’aspetto più fondante che è quello di essere vicino ai lavoratori, vicini alle loro famiglie, con un intento di preparazione che è quanto probabilmente avverrà nel prossimo futuro, perché apre una molteplicità di problematiche e grosse difficoltà sicuramente, di affrontarle queste problematiche. Uno di questi aspetti è questo. L’altro invece, è determinato dalle cose che io ho sentito ieri in Consiglio Comunale e oggi qui. E cioè io ieri ho sentito una frase che mi ha lasciato perplesso. È stata fatta dal Sindaco di Cremona: siamo stati presi in contropiede. Oggi ho sentito qui alcune frasi dette dal Presidente della Provincia, non ce l’abbiamo fatta, non siamo riusciti, non siamo stati capaci. Io signori, mi dispiace ma queste frasi non le ritengo il massimo della predisposizione politica nei confronti di chi ha amministrato prima, e nei confronti di quanti stanno amministrando oggi. E lo dico perché il Comune di Cremona e la Provincia di Cremona, sono stati oggetto proprio del banco Tamoil, e questo ha determinato il cambiamento molto probabilmente, ha determinato il cambiamento delle gestioni amministrative, sia in Comune a Cremona, che in Provincia. Quindi, io penso che non si 26 possa oggi dire non ce l’abbiamo fatta, siamo stati presi in contropiede. Signori, un anno e mezzo fa chi ha preso in mano l’Amministrazione aveva in mano tutta una documentazione forte predisposta proprio su questo tema. Già un anno e mezzo fa c’erano dichiarazioni e prospettive di fronte a questa problematica. E quindi, non si può dire non ce l’abbiamo fatta o ci hanno preso in contropiede. No, signori. Molto probabilmente serviva, secondo il mio punto di vista, un po’ più di attenzione al problema stesso di Tamoil. E se il Sindaco dice che siamo stati messi in condizioni di contropiede, significa che non si è fatta una dovuta difesa alla problematica, non si è fatto quel passaggio politico di attacco e di conoscenza per capire qual era il processo in corso, e quali potevano essere le soluzioni prospettate su questo. Perché tutto quello che ha detto Giuseppe Torchio in precedenza, si è abbandonato il tavolo dello sviluppo, si sono fatte determinate scelte politiche per affrontare in maniera nuova e diversa questa prospettiva. Mi ricordo molto bene io che un anno e mezzo fa prima dell’elezione amministrativa, c’erano prospettive che pensavano a 900.000.000 di Euro, e ci sono ancora i giornali e la stampa che identificano queste dichiarazioni, erano 900.000.000 di Euro messi a disposizione per affrontare il tema ambientale e occupazionale di Tamoil. Non possiamo dire dopo un anno e mezzo che non ci siamo accorti di quelle dichiarazioni, non ci siamo accorti di quelle dichiarazioni non fatte soltanto dai politici ma, fatte direttamente dai responsabili Tamoil ai tavoli delle trattative. Quindi, mi dispiace molto ma, io certe frasi non le accetto così comunemente, e dette secondo me in funzione di quanto sta avvenendo. Le decisioni su Tamoil sono già state prese. Le dichiarava l’ex Presidente Giuseppe Torchio, che già ne aveva dato notizia, non oggi, non ieri, ma sei o sette mesi fa, già c’erano notizie che riguardavano la posizione diretta su questo tema e su questa problematica. Quindi, mi dispiace per quanto sta avvenendo, la 27 solidarietà da una forza politica come la mia, non può venire meno, anzi, sarà fatta in modo pieno ma, scusatemi, non accetto che mi vengano raccontate delle cose che, naturalmente, non sono la sintesi di quanto si è fatto ma, non sono nemmeno le questioni che secondo me hanno avuto un peso importante, che non sono state adeguatamente secondo me affrontate, i questi 18 mesi di legislatura. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Dusi. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Araldi, prego. CONS. ARALDI Il destino della Tamoil non è modificabile. Ma, non possiamo nemmeno accettare il fatto che non si debbano fare polemiche, perché questa storia non è nata per caso ieri, in Commissione 7 o 8 mesi fa, all’Assessore Soccini, che esprimeva preoccupazione per la situazione della Tamoil, fu suggerito allora di intervenire presso il Governo, nella fattispecie, presso il Presidente del Consiglio, mettendosi un cartello sulle spalle ed occupando il cancello della casa di Arcore, facendo lo sciopero della fame, fino a quando quel signore, oltre ad occuparsi del resto, immaginasse di occuparsi anche della Tamoil di Cremona, perché i rapporti strettissimi, personali, la politica estera italiana è fatta di pacche sulle spalle, come l’ha definita lui stesso, la politica del cucù, non poteva non accettare di occuparsi di questa situazione. Perché non credo che i rapporti italo-libici debbano essere improntati dall’importazione di 50 valdostane vestite da arabe e la riunione di qualche centinaia di ragazze di buona famiglia a Roma, ad ascoltare quel mentecatto del Presidente Gheddafi. Il destino di questa Società è 28 segnato. Se avesse avuto senso un intervento prima della chiusura, questo intervento non c’è più. Ci sono anche altri problemi. Il risanamento delle aree della Tamoil. Io ricordo di avere sentito in campagna elettorale che la vittoria del Centrodestra e quindi, il mettere insieme politicamente il Governo nazionale, il Governo Regionale e la Provincia sarebbe stato di grande utilità per la Provincia. Bene, in questo periodo con i fondi FAS in Lombardia sono stati risanati la raffineria di Rho Pero, il petrolchimico di Mantova, la raffineria di Pioltello, la fabbrica di eternit di Broni, e la Caffaro di Brescia. Probabilmente se questo rapporto così utile che era nato tra Cremona e Milano, fosse stato qualche cosa di più serio, forse, tra queste aree ci sarebbe stata inserita anche l’area Tamoil di Cremona, forse, sicuramente non essendo stati fatti i passi necessari, l’area Tamoil non è stata sicuramente inserita. Mi riallaccio per concludere all’intervento di Agazzi. Noi ci troveremo, mi dispiace deludere qualcuno, se spera in situazioni diverse, ci troveremo nella situazione in cui si è trovata Crema, quando la Olivetti dismise le sue attività. Il problema allora, non è di fare un tavolo e mettere insieme tutti, per cercare di convincere Gheddafi a fare una cosa che non vuol fare, perché se l’avesse voluta fare, la faceva prima, non arrivava a perdere l’Azienda, renderla decotta per poi dopo intervenire. Quindi, si attivino tutte le forze politiche locali, con un minimo di intelligenza, però, non con delle dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano. Si attivino tutte le forze politiche e sociali per trovare una soluzione, per trovare dei posti di lavoro, per trovare delle nuove attività in quel di Cremona, utilizzando magari le aree che la Tamoil lascia vuote e utilizzando i soldi che ci sono a livello centrale, per fare il risanamento, perché se qualcuno spera che la Tamoil faccia il risanamento dell’area che è inquinata, è proprio un’idiota. Per usare un termine tecnico, ed essendo un tecnico, non posso offendere nessuno. Ma, deve essere un’idiota uno che 29 pensa che la Tamoil chiude una fabbrica e poi si impegna a risanare quello che ha combinato. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Araldi, grazie. Se gli interventi sono terminati. Milesi, prego. Araldi deve spegnere il microfono, forse. Aspetti, non faccia nulla. Prego, Milesi. CONS. MILESI Dunque, ritengo anch’io che le Amministrazioni locali, Comune e Provincia, avrebbero dovuto affrontare la questione Tamoil molto prima. Allora, torniamo indietro nel tempo. Tamoil nel 2001 il 29 marzo, notifica l’inquinamento con una nota, un allegato tecnico, uno studio di caratterizzazione del sottosuolo, della falda acquifera ecc. praticamente il Comune, la Provincia, gli Enti coinvolti allora probabilmente prendono atto di questa sua autodenuncia. Sono passati quasi 10 anni e penso che l’Azienda, la Tamoil, si stava pian piano, si è spenta oggi, quasi, con una candelina, forse rimane ancora poco. Proviamo a pensare a quella fiammella accesa che vediamo passando dalla tangenziale tutti i giorni. Questo rattrista. Io ritengo, passati così tanti anni, che forse si sarebbe potuto fare di più, si sarebbe dovuta affrontare la questione molto, ma molto prima. Dal 2001, al 2003, al 2006 ci sono stati degli anni, dei salti dove praticamente c’è stata solo attesa: attesa di documentazioni, attesa di integrazioni, di documenti e poi dal 2006 ad oggi, man mano, ordinanze, conferenze di servizi nel 2007, ordinanze di diffida, note, autorizzazioni o meno agli scarichi. Cosa si è detto in questi tavoli? Cioè cosa si raccontavano? Avranno fatto di tutto? Immagino di sì, me lo auguro. Ecco, quindi, questa nube 30 minacciosa sulla raffineria incombeva sicuramente da molto tempo. A maggior ragione, se si considera che le due Amministrazioni locali attualmente dico, per tornare ai giorni nostri, hanno lo stesso “colore politico” direi. Qui non si deve fare polemica politica, comunque, sottolineo, perché la tragedia è grande. Io ieri salendo lo scalone, vedendo tutti quei lavoratori sono stata male, il cuore batteva forte, batteva per loro, batteva per la nostra incapacità di politici e con questo anch’io mi ci metto dentro, anche se da adesso in poi cercherò di fare di tutto per poter risolvere qualche situazione o comunque, tamponare. Quindi, abbiamo due Amministrazioni locali dello stesso colore, il Governo nazionale che attraverso il Premier ha sempre manifestato questo feeling con il Governo libico di Gheddafi, proprietario del pacchetto di maggioranza di Tamoil, mettendo il nostro paese alla berlina di fronte al mondo per le folcloristiche sceneggiate che il raid di Tripoli ha messo in atto in occasione delle sue visite in Italia. Condivido quanto ha detto mi sembra il Consigliere Araldi, o Torchio. Esprimendo sincera solidarietà ai lavoratori della Tamoil, e a tutte le loro famiglie che si trovano sul baratro di un licenziamento, che produrrebbe una crisi sociale drammatica e con pochi precedenti, per quanto riguarda sicuramente la nostra città, ciò detto e dopo aver fatto tutto il possibile per far recedere i proprietari di Tamoil dal loro proposito, voglio sottolineare a chiare lettere che eventuali ristrutturazioni della raffineria non potranno esonerare la proprietà dal mettere in atto la bonifica del sito più volte annunciato e mai effettuata. Che il cambio di destinazione, eventualmente, non possa diventare per loro un alibi, una foglia di fico, per scrollarsi di dosso le loro pesanti responsabilità. Dovendo prefigurare scenari futuri, credo che fin d’ora appunto, come dicevo prima, tutti e dico tutte le forze politiche ed istituzionali e locali, dopo avere fatto di tutto per scongiurare la ristrutturazione della Tamoil, si dia sin d’ora da fare per non trovarsi anche in dal caso spiazzati, per 31 pensare a riconversioni del sito, che possono offrire maggiori possibilità in termini di ricollocazione della forza lavoro, rispetto a quello dell’area di stoccaggio che, secondo i titolari dell’Azienda, potrebbe assorbire appunto solo una trentina di lavoratori. Ecco, con questo però io volevo fare anche solamente un ultimo appunto al Presidente che ci ha lasciato prima, alle tre, dopo avere fatto il suo bel discorso. Noi sapevamo che lui non avrebbe potuto partecipare a questo Consiglio insieme all’Assessore, però appunto, vista la drammaticità, credo, di questa vicenda, si è apprestato ad andare. Io volevo proporre, prima, però adesso credo che nessuno lo farà, di sospendere la seduta di oggi, ed andare tutti davanti alla fabbrica, noi Consiglieri e non solo, le istituzioni che vengono chiamate ai tavoli di crisi ecc. dove noi Consiglieri non siamo mai chiamati ad esserci. Anche noi vogliamo essere in quei posti, per capire cosa succede. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Milesi. Per par condicio visto che ho lasciato la parola ad Araldi, faccio parlare Zaghen anche perché il suo intervento dura tre minuti, prego. CONSIGLIERE ZAGHEN Molto semplicemente volevo un attimo ribadire il fatto che tutte le dichiarazioni che sono state fatte sono dichiarazioni sul pezzo, dichiarazioni che sono abbastanza in linea e mi ritrovo d’accordo. Esprimo solidarietà ai lavoratori e ricordo anche l’indotto di tutti quegli artigiani che hanno lavorato in tutti questi anni, che oggi con i chiari di luna che ci sono non sapranno dove andare a sbattere la testa. Però volevo anche puntualizzare una cosa. Mi sembra di essere ad un 32 funerale dal punto di vista politico. Quando nascono sono tutti belli, quando si sposano sono tutti ricchi e quando muoiono sono tutti buoni. E quindi, anche se abbiamo tirato fuori i coltelli di fronte ad una morte, siamo tutti d’accordo e firmiamo il documento. Però detto questo ci sono delle responsabilità precedenti, che non sono relativi ad un anno e mezzo naturalmente ma, sono ventennali e quindi, su questo bisogna pensarci. Il chiamare in causa il Premier mi sembra doveroso, perché la questione è più grande di noi, l’abbiamo ribadito in tutte le salse, però credo anche che una riflessione in più va fatta sul sistema e sul mondo che sta cambiando, come ha detto il Presidente. Se pensiamo che oggi un posto di lavoro fisso sia un diritto, pensiamo che un’Azienda rimanga per tutta la vita, per noi, per i nostri figli, e per i figli dei nostri figli, sia un altro diritto, credo che bisogna fare una riflessione e credo che, vi assicuro, non sarà così. Non sarà così, perché se ci guardiamo intorno nei paesi più liberali, non è così. Mi dispiace dire queste cose, perché auspico anch’io che tutto quello che ci ha portato avanti finora, e i diritti che abbiamo acquisito finora, possiamo andare avanti ad estenderli ai nostri figli e alle generazioni future ma, purtroppo bisognerà rendersi conto che questo problema sarà un problema che affronteremo sempre più spesso. Ho avuto occasione di fare una valutazione sulle Aziende in crisi della Provincia e mi sono un po’ spaventato per il fatto che non c’è solo la Tamoil, ci sono altre Aziende in crisi come ha detto il Presidente. Altri lavoratori che non hanno la certezza di arrivare alla fine dell’anno. Questo, come ripeto, e voglio che ci pensiate, magari presenterò un ordine del giorno da votare su questa cosa, è che bisogna che noi politici senza andare ad incatenarci davanti ai cancelli ad Arcore, o alla Tamoil, bisogna che ci pensiamo in modo concreto e riusciamo a fare un'altra operazione come quella che è stata fatta a Castelleone, su altre situazioni per dare 33 una mano all’imprenditoria e, di conseguenza, anche a mantenere i posti di lavoro tanto cari ai nostri cremonesi. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Zaghen. Prima di porre in votazione l’oggetto per una replica veloce il Vice Presidente Lena. Prego Vice Presidente. VICE PRESIDENTE LENA Un brevissimo intervento, visto che non c’è il Presidente. Io voglio fare una considerazione che è questa: sicuramente sono d’accordo con Araldi, nel senso di dire Tamoil ha già deciso. Quindi, il nostro interlocutore non può essere Tamoil, il nostro interlocutore a questo punto, sta a Roma. Nell’unità di crisi noi abbiamo pensato di fare due tavoli: uno territoriale locale, e uno nazionale, ma, nella mia esperienza lavorativa ogni qualvolta si è sollevato un problema, ho sempre cercato di portare anche una soluzione, perché è ovvio che non si può pensare di andare a Roma e dire abbiamo bisogno, andiamo con il cappello in mano, e questi ci dicono: va bene, e poi? Quindi, il tavolo territoriale locale secondo me dovrebbe andare a Roma già con un’idea ben precisa. Qualcuno di voi ha fatto un accenno nei vari interventi, adesso non mi ricordo chi fosse il Consigliere. Quindi, io auspico che il tavolo territoriale possa portare già qualche idea concreta, per poter andare a Roma e dire: noi a Cremona vorremo fare questo. Non penso che ci siano molte altre soluzioni. E ovviamente qualcuno a Roma ci deve aiutare nel realizzare quello che noi, a casa nostra, vorremo fare per la Tamoil. Per quanto riguarda la bonifica ho sentito parlare giustamente che il territorio e quell’area deve essere modificata. Io all’unità di crisi, ho sentito che questa bonifica è iniziata. Non so se effettivamente è 34 così o non è così. Ok. L’importante però è, come diceva Mainardi, presidiare. Presidiare perché il mondo è dei furbi, e giustamente Mainardi ha detto stiamo attenti perché lì potrebbero succedere cose spiacevoli. Per quanto riguarda il paragone fra l’Olivetti e la Tamoil, direi che c’è un contesto economico diverso, perché allora non eravamo in questa situazione di recessione che abbiamo oggi e quindi, la mia paura è che effettivamente ci siano molte più difficoltà rispetto per quanto riguarda Tamoil. Mentre, per quanto riguarda le risorse umane da indirizzare sul mondo pubblico come ma auspicato Agazzi, la vedo decisamente dura in questo contesto, almeno che Roma non ci sia una deroga in questo senso. Grazie e scusate. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Vice Presidente Lena. Per completamento l’Assessore Pinotti, prego. ASS. PINOTTI In merito al riferimento fatto dal Vice Presidente sulla bonifica, io vorrei su questo aspetto richiamare un attimo l’attenzione per dire che il 2010 è stato un anno molto importante per mettere a fuoco quest’altro aspetto che è l’altra faccia della medaglia Tamoil noi l’abbiamo sempre detto, la continuità e quindi, la garanzia occupazionale, l’altra era la questione ambientale. Dopo un 2009 certamente burrascoso, vi invito ad andare a rileggervi la rassegna stampa dei mesi di luglio, agosto, settembre dell’anno scorso, quando sembrava che la priorità fosse solo l’ambiente e ci fu un attacco virulento nei confronti di Tamoil, io ricordo il 7 ottobre dell’anno scorso, di avere riportato in una Conferenza dei servizi in Comune a Cremona, ho chiesto proprio che gli animi si 35 raffreddassero e si ragionasse a mente serena su quelli che erano gli aspetti che andavano per forza affrontati. Devo dire, e lo ripeto, il 2010 è stato un anno molto importante perché a febbraio di quest’anno è stata presentata l’analisi di rischio e per le aree interne, e per le aree esterne. L’analisi di rischio per le aree interne è stata approvata e quindi, sono stati definiti quelli che sono gli standard di bonifica dell’area interna, e a giorni, sono attese proprio perché questo era previsto dall’iter, le misure, cioè la messa in sicurezza operativa del sito che ci consente di mettere nero su bianco quelli che sono gli interventi del progetto di bonifica. Quindi, io volevo su questo aspetto dire che il 2010 non è un anno che non è servito a nulla sulla parte ambientale, mentre, si sta concludendo la valutazione da parte degli Enti preposti, fra i quali anche la Provincia, ma soprattutto ARPA, Regione, l’ASL in merito alle misure previste per l’analisi di rischio per le aree esterne. Questi due strumenti analisi di rischio e aree interne, sono gli strumenti cardine sui quali fondare le attività di bonifica per questi siti, e questo è avvenuto nel 2010. Quindi, ecco, facendo riferimento a quello che diceva il Vice Presidente, puntualizzo che sono attesi dagli Enti locali, perché questi erano gli accordi sottoscritti e sui quali c’era stato l’accordo con Tamoil, di formalizzare le azioni di messa in sicurezza operativa della zona interna a Tamoil. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Assessore Pinotti. L’Assessore Orini mi ha chiesto la parola. Prego, anche lei. ASS. ORINI 36 Anch’io faccio parte dell’unità di crisi, e vorrei sottolineare come quest’unità di crisi non sia semplicemente un andiamo tutti d’accordo. Abbiamo già pensato a quest’intervento duplice, uno a livello nazionale ma, uno assolutamente importante e qui mi ricollego con quanto detto dal Consigliere Araldi, a livello locale che da un lato ha presente la situazione dei lavoratori, delle famiglie e a questo proposito chiaramente c’è un’attivazione già adesso dell’ufficio delle politiche del lavoro diciamo, per quanto riguarda eventuali interventi di accompagnamento dei lavoratori ma, non ci fermiamo qui, nel senso, non ci si può fermare qui, perché c’è un problema più vasto riguardante l’occupazione, riguardante l’utilizzo dell’area, riguardante lo sviluppo economico e industrializzazione. È stato citata l’Olivetti. Anch’io sono cremasca come il nostro Agazzi, anch’io ho fatto in tempo a vedere quello che è successo all’Olivetti, ritengo che nella crisi qualcosa di molto positivo sia avvenuto perché? Perché il territorio si è dato da fare e quindi, diciamo che, c’è stato comunque uno sviluppo forse più artigianale che industriale, ma, che non ha lasciato il vuoto. Purtroppo anch’io devo constatare però che la congiuntura economica è diversa e che quindi, l’intervento, non raccontiamoci favole, sarà molto, molto più difficile. Non per questo non va tentato, non va attuato, anzi. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI La ringrazio Assessore Orini. Allora, vi è la richiesta da parte del Consigliere Torchio di presentare un emendamento al documento già firmato da tutti i Capigruppo. Se intanto vuole presentarlo. CONS. TORCHIO 37 Allora, intanto c’è un passaggio tecnico di rito, penso, con il contributo di tutti i gruppi consiliari, perché ognuno, evidentemente, ha detto la sua. Poi, io penso che non sia sbagliato in questo caso svestendosi ognuno della propria bandiera, recuperare un concetto che suona sostanzialmente così e sul quale, è possibile a mio avviso trovarsi. Lo spiego tecnicamente. Voi sapete che in Commissione alla Camera, con un ribaltamento ahimè di maggioranza, è stato ripristinato il contesto dei fondi FAS, non ahimè per chi è governativo. Io mi sento sempre coinvolto perché evidentemente... Comunque, la sostanza, è che sono state date in Regione le disponibilità. Ora, poiché il progetto non andò avanti, all’epoca per la carenza di disponibilità sui fondi FAS tecnicamente come se fosse un passaggio di Commissione parlamentare, bisogna agganciarsi a questa opportunità, ed è esclusivamente di natura tecnica, e non un amarcord dei progetti vecchi. Però bisogna fondarsi su qualcosa che l’Ente aveva a suo tempo predisposto. A sostenere quindi, il progetto di bonifica e reindustrializzazione Tamoil golena aperta presentata alla Regione e al Governo da oltre due anni. Questo è il punto sul quale che si chiami Tamoil, che si chiami Giovanni, che si chiami Arvedi, che si chiami Rossi, c’è bisogno perché in effetti ha una sua storicità, anzianità e graduatoria predestinata. Non è stato possibile rispetto ad altre cose che ha detto Araldi prima, perché vi erano priorità pregresse, la Caffaro che è storica molto più della nostra, il Petrolchimico di Mantova anche, poi è arrivato Fibroni con tutta l’emergenza dell’amianto. E poi ancora più ... l’ho voluto dire perché evidentemente se hanno ripristinato i fondi FAS di disponibilità, dobbiamo agganciarci lì e non a Gesù Bambino, scusate l’espressione. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 38 Grazie Consigliere Torchio. Quindi spero che abbiate compreso l’emendamento. Procederemo quindi a due votazioni. Da prima si vota l’emendamento e poi il documento finale. Borghetti. CONS. BORGHETTI E' chiaro ed evidente ma, non è una cosa che purtroppo possiamo risolvere noi, con gli Enti locali, a partire dal Presidente che ha detto mi sento piccolo, piccolo, è evidente che è una cosa che si risolve a livello nazionale. Se la politica locale si vuol far sentire in una certa maniera, un piccolo segnale è quello di saper votare un Consiglio Comunale, un Consiglio Provinciale, fatto uno in un giorno e uno in un giorno dopo, lo stesso documento senza metterci né arte, né parte. Poi quello che ha detto il Presidente Torchio non lo discuto, cioè non sono contrario, per l’amor di Dio. Però chiaramente quando si mette un emendamento e ci si mette un progetto, siccome i Consiglieri Provinciali non sono dei manichini, voglio dire, vorrebbero conoscere tutti quanti il progetto, io so esattamente qual è, io posso saperne qualcosa, ci sono anche tanti Consiglieri qui che non lo sanno, eventualmente si può studiare in un secondo momento, approfondirlo un po’ e magari anche votarlo in maniera convinta. Io faccio di nuovo la richiesta a tutti i gruppi. Se lo vogliamo votare, votiamo lo stesso di ieri Consiglio Comunale o no. Altrimenti il gruppo del PDL non è che ci stia molto a questa cosa. Grazie. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Borghetti. Per un discorso di continuità mi sembra corretta la proposta di Borghetti. Votare un documento... è stato fatto pervenire in maniera orale. 39 Allora, se è possibile avere una formulazione da far arrivare al Consigliere Gallina, o comunque, a chi ne facesse... ripeto, votare un documento simile a quello del Comune di ieri, sembrerebbe abbastanza lineare e condiviso, il fatto di farci vedere compatti. Virgilio, prego. CONS. VIRGILIO Io chiederei una sospensione di cinque minuti per ... PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Accordato. Allora, i Capigruppo si riuniscono con me nella sala appena fuori. Sospensione lavori ore 16,25 Ripresa lavori ore 16,30 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Allora i cinque minuti sono abbondantemente terminati. Vi prego di... Nell’attesa che il documento venga ribattuto, per dare la possibilità a chiunque di avere una copia abbastanza veritiera e corretta ed integrata, procediamo intanto a fare l’appello necessario per l’interruzione. Li facciamo entrare tutti. Prego, tutti i Consiglieri prendere posto. Prego, Segretario generale. Il Segretario procede al secondo appello dei presenti 40 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Non appena abbiamo notizie del testo, fatecelo sapere, così... Manteniamo per cortesia il silenzio e magari anche i propri posti, in modo che non appena arriva il testo, lo votiamo immediatamente. Signori, invito tutti i Consiglieri a prendere posto. Grazie. Prendiamo posto. Dai. Allora, siccome ci sono dei problemi con la battitura del testo, come proposto da diverse parti, poiché si tratta solamente di una votazione, io consiglierei di passare nel frattempo alla trattazione del punto n°1. Ci portiamo un attimo avanti. È nell’interesse di tutti non fare mezzanotte ma, arrivare a trattare. Quindi, una volta che abbiamo preso posto tutti... allora, possono tutti i Consiglieri prendere posto? Ripeto, poiché i tempi per la battitura stanno prendendo un po’ troppo spazio, per non mortificare la giornata odierna, lascerei la parola al ragioniere capo per iniziare l’illustrazione del punto iscritto al n°1 dell’ordine del giorno. Oggetto n. 1 dell'Ordine del giorno BILANCIO DI PREVISIONE 2010. OPERAZIONI VARIAZIONI E ASSESTAMENTO DEI FONDI AI SENSI DELL’ART. 75 COMMA 8 DEL TESTO UNICO DECRETO LEGISLATIVO N°267/2000. APPROVAZIONE. RAGIONIERE CAPO Allora, la norma stabilisce che entro il 30 novembre il Consiglio è tenuto a prendere in esame il proprio Bilancio ai fini delle ultime variazioni da porre in essere. Lo portiamo in questa seduta appunto, per dare la possibilità agli uffici di porre in essere ancora tutte quelle attività che l’atto comprende. L’andamento delle nostre entrate sta 41 tenendo le previsioni che avevamo già stabilizzato nella prima manovra di giugno, e nella successiva salvaguardia del mese di settembre. Difatti, la variazione di assestamento comprende solo minori entrate, coperte da alcune maggiori entrate. Nelle minori entrate abbiamo minori previsioni in merito ai contributi dei concessionari degli impianti di smaltimento, ecco, lo dico a grandi cifre, perché in Commissione l’abbiamo già anche presentata, minori interessi attivi da parte della Cassa Depositi e Prestiti, diversi minori introiti circa i diritti di istruttoria delle pratiche. Queste minori entrate vengono coperte da maggiori entrate individuate da un leggero miglioramento della RC auto per 110 Euro, sugli interessi attivi sulle giacenze di cassa, sui dividendi della Società autocamionale, e su alcuni maggiori individuazioni di previsione in merito ai diritti di istruttoria. A fronte di ciò abbiamo anche diminuzioni di interessi passivi sui mutui della Cassa Depositi e Prestiti. Quindi, l’assestamento di Bilancio è di circa 298.000 Euro, e in questo si attesta. A fronte di queste variazioni sono state richieste dai vari settori alcune iscrizioni di trasferimenti che, sono vincolati nella loro destinazioni. A grandi linee cito il settore trasporti intermodalità più di 1.000.000 di Euro per la quota 2009 del trasporto pubblico locale, circa l’accise 2009, 20.000 Euro per i diritti di movimentazione merci da destinare alla Regione Lombardia in base alla convenzione del 10%, 89.000 Euro di maggiori... andiamo a individuare i trasferimenti, circa il trasferimento da parte della Fondazione Cariplo di 2.600.000 del distretto culturale, destinando 170.000 Euro al trasferimento Azienda speciale CR.FORMA, 50.000 alla Camera di Commercio, 1.781.000 ai Comuni, 360.000 ai partner privati, e la differenza di 239.000 Euro resta nella disponibilità della Provincia per le attività sui progetti direttamente finanziati. In merito alle risorse impegnate delle isole e foreste di 274.203 si riducono, in quanto, alcune attività non vengono poste in essere. Abbiamo lo stralcio poi della Fondazione Cariplo bandi 42 e teatri perché non abbiamo presentato i progetti di 150.000 Euro, e stralci di contributi Regionali sul turismo per 38.000 Euro, 5.000 Euro minori entrate sui capitoli dei contributi degli Enti pubblici, e 30.000 Euro per contributi da privati e per queste attività del turismo. Queste sono tutte entrate vincolate, quindi, a minori entrate corrispondono minori impegni di spesa, minori stanziamenti di spesa. Quindi, non viene rispettato l’equilibrio di Bilancio. Il settore lavoro ed istruzione abbiamo 45.000 Euro per la prosecuzione del corso Flad, e 5.000 Euro per le sponsorizzazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Nel settore caccia e pesca e aree naturali abbiamo un maggiore trasferimento di 20.860 per la Cascina Stella, e l’iscrizione di 998.000 Euro per il progetto ricostituzione della rete ecologica... PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Mi perdoni ragioniere. Ascoltiamo in silenzio l’esposizione del ragioniere, altrimenti possiamo uscire. Prego. RAGIONIERE CAPO … della rete ecologica dalla Provincia di Cremona ai territori limitrofi, finalizzato per 424.000 al trasferimento del Parco Adda Sud 139.000 per altri Comuni partecipanti al progetto, e 434.000 interventi diretti alla conservazione di aree di interesse naturalistico. 120.000 è per prestazioni di servizi, di studi previsti dal progetto, svolti direttamente dalla Provincia di Cremona. Ulteriore iscrizione di 14.000 quali contributi dalle ATC per interventi a Cascina Stella. Il settore agricoltura e ambiente 40.000 quali interventi in materia ambientale e altri importi per l’UPR di 66.300 e 22.300, e abbiamo l’iscrizione di 21.000 Euro per il censimento 2010 del 6° censimento generale dell’agricoltura. Nelle 43 infrastrutture stradali scriviamo in entrata e in uscite importo di 150.391 che è la devoluzione del mutuo per la circonvallazione sud di Soresina. Poi, abbiamo la corretta iscrizione dell’opera denominata SP 26 la circonvallazione sud di Corte dei Frati che si attesta in 6.781.000. Questi 550.000.000 quest’importo è 2.000.000 dalle Autostrade Centropadane, 2.842.000 da Regione Lombardia, 1.240.000 dal Comune di Corte dei Frati, e circa 700.000 dalla Provincia di Cremona. Poi abbiamo lo stralcio dei 400.000 dell’opera della SP 84 di Persico la riqualificazione in Comune di Grontargo e 42.000 vengono destinati alla manutenzione delle strade Provinciali. Per il settore patrimonio per l’edilizia abbiamo 35.000 per interventi straordinari e dismissioni in Via Dante 136.000, 28.000 per la destinazione dell’uso dell’area ex Caserma Goito, interventi della manutenzione degli edifici provinciali per 5.000 e 20.000 per il rimborso delle assicurazioni. Vengono posti in essere alcuni storni e impinguamenti nel rispetto dell’equilibrio di Bilancio. In fase di assestamento andiamo a modificare anche il Bilancio 2011/2012 triennale per alcuni stanziamenti quindi, limitatamente a 29.700 per l’indizione della gara del servizio di gestione manutenzione. Il Consiglio prende atto di queste variazioni, da atto che con queste variazioni il patto di stabilità viene rispettato ed è stato acquisito il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti, oltre ad essere stato sottoposta all’attenzione della Commissione Bilancio. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI La ringrazio Ragionier Antonioli. È aperta la discussione, prego. Con il Regolamento il gruppo ha 13 minuti a disposizione per i loro interventi. È chiaro se non ci sono prenotazioni di intervento è possibile mettere subito in voto l’oggetto. Bene, allora procediamo con la votazione che 44 sarà duplice. Utilizziamo la votazione elettronica. Quindi, prego tutti i Consiglieri di prendere posto. Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti e votanti n. 28 Consiglieri; favorevoli n. 17; contrari n. 8 (Castellani, Dusi, Mainardi, Milesi, Vailati, Virgilio, Zanacchi, Zelioli); astenuti n. 3 (Araldi, Biondi, Torchio). La deliberazione è approvata a maggioranza. Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti palesi (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta - con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti e votanti n. 28 Consiglieri; favorevoli n. 28. La deliberazione è immediatamente eseguibile. L'atto viene inserito al n. 122 del registro delle deliberazioni PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI L’ordine del giorno è stato fatto arrivare a tutti i Capigruppo, e possiamo porlo sicuramente in votazione. Ancora per alzata di mano e quindi, per essere più immediata. Consiglieri favorevoli. Alt. Per dichiarazione di voto Dusi. 5 minuti, prego. CONS. DUSI Allora, la mia dichiarazione è molto chiara. Io di fronte alle dichiarazioni fatte ieri dal Sindaco in Consiglio Comunale al Comune di Cremona e oggi con il Presidente qui, quella del Sindaco che dichiara 45 espressamente che siamo stati presi in contropiede. Quella del Presidente della Provincia di oggi che dice non ce l’abbiamo fatta, non siamo stati capaci, non siamo riusciti. Di fronte a queste dichiarazioni fatte esplicitamente all’interno di questo consesso, il mio voto non sarà a favore a questo. Dico che comunque, voglio che sia messo a verbale che il Partito della Rifondazione Comunista da me rappresentato dai Comunisti Italiani, è vicino alle famiglie e seguirà il procedimenti e farà tutto quanto possibile perché i processi e i procedimenti che verranno adottati nell’esplicamento di questa fase di grave criticità. Saremo vicini alle famiglie e ai lavoratori e anche la politica. Non votiamo questo documento espressamente per le dichiarazioni fatte dal Sindaco e dal Presidente della Provincia in questo consesso dove sono dichiarazioni che non ritengo proprio essere esplicito nel vero senso del ragionamento. Quindi, credo che non andavano fatte queste dichiarazioni, e ritengo che siano anche molto gravi rispetto alla situazione che oggi ci viene a trovare. Il mio voto quindi, sarà un voto di astensione. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Dusi. Vi sono altre dichiarazioni di voto? Agazzi. CONS. AGAZZI Confermo la mia opinione sull’ordine del giorno, è uno strumento che deve dare alcuni elementi di impegno alle istituzioni, in particolare al Presidente della Provincia nel caso specifico, e quindi, l’astensione del Consigliere Provinciale Dusi non cambia molto. Non esprime bene con il suo voto, quella solidarietà che a parole indirizza ai lavoratori, perché uno sforzo per attenersi al testo sul quale si è lavorato anche grazie ad 46 una sospensione richiesta ed accordata da parte dei Capigruppo, uno sforzo per attenersi ai contenuti del testo, anziché a delle dichiarazioni di un primo cittadino e di un Presidente della Provincia, avrebbe potuto farlo. Mi viene da dire che siamo tutti in attesa che un rappresentante del Partito della Rifondazione Comunista riesca a diventare Sindaco della città di Cremona e Presidente della Provincia. È ironica naturalmente la mia valutazione, perché interventi di questo tipo mi spiegano per quale natura questo partito abbia perso rappresentanza in Comune a Crema, in Comune a Cremona e conservi soltanto questa rappresentanza in Consiglio Provinciale. Probabilmente di questo passo, con questa lungimiranza politica, perderà anche quella. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere Agazzi. Per dichiarazione di voto. Vi prego. Per dichiarazione di voto ci sono altri interventi? Bene, allora è possibile mettere in votazione ancora per alzata di mano l’oggetto. Vi ricordo che votiamo per l’ordine del giorno discusso fino ad ora. Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) l'o.d.g. in argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti e votanti n. 28 Consiglieri; favorevoli n. 27; astenuti n. 1 (Dusi). L'o.d.g. è approvato a maggioranza. L'atto viene inserito al n. 121 del registro delle deliberazioni PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI 47 Io domando scusa ancora al ragionier Antonioli ma, ora abbiamo lo spazio per trattare il secondo punto iscritto all’ordine del giorno. Oggetto n. 2 dell'Ordine del giorno AUTOSTRADE LOMBARDE S.P.A. AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE PER COMPLESSIVE EURO 50.000.000,00. PROVVEDIMENTI CONSEGUENTI. RAG. CAPO All’attenzione del Consiglio viene riproposta la delibera che in giugno era già stata... PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Vi prego. Mi perdoni. Manteniamo un certo decoro, altrimenti il ragioniere non può... RAG. CAPO Era già stata portata in Consiglio Provinciale, però viene riproposta nella stessa stesura precedente, in quanto, i motivi per i quali allora era stata presentata, non sono modificati. Ricordo brevemente che era una sottoscrizione dei 50.000.000 di Euro dell’aumento delle Autostrade Lombarde S.p.A. che la Provincia di Cremona non poteva sottoscriverla ai sensi della normativa che non si possono assumere mutui per aumenti di capitale sociale in Società che hanno chiuso l’esercizio precedente con una perdita di esercizio. Le norme non sono modificate e pertanto, il Consiglio partecipazione alla sottoscrizione. 48 deve deliberare la non PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI La ringrazio anche per la sintesi, ragioniere. È aperto il dibattito. Invito chi voglia prenotarsi a farlo, altrimenti, possiamo mettere in votazione subito l’oggetto. Bene. Allora possiamo mettere in votazione. Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti n. 28 Consiglieri; votanti n. 24 (temporaneamente assenti (Biondi, Chioda, Gallina, Zanisi); favorevoli n. 14; contrari n. 2 (Dusi e Milesi); astenuti n. 8 (Araldi, Castellani, Mainardi, Torchio, Vailati, Virgilio, Zanacchi, Zelioli). La deliberazione è approvata a maggioranza. L'atto viene inserito al n. 123 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 3 dell'ordine del giorno AZIENDA SPECIALE CR.FORMA. APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2011 E BILANCIO TRIENNALE 2011/2013 PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Ragionier Antonioli, la invito a iniziare la presentazione che poi, sarà coadiuvata anche dal Presidente Professor Penotti. Prego. RAG. CAPO 49 Allora, il Consiglio è chiamato a deliberare e ad approvare il Bilancio di previsione del 2011 e del Bilancio triennale 2011/2013 della propria Azienda speciale denominata CR.FORMA. I documenti che la stessa ha presentato sono stati allegati alla delibera e si compongono del Bilancio di previsione 2011, triennale, della relazione del Consiglio di Amministrazione, della relazione tecnica del Direttore, del parere favorevole del Revisore unico, del fabbisogno annuale di cassa, della dotazione organica degli investimenti annuali, delle tariffe applicate e già approvate dalla delibera di Giunta con atto 523 del 26/10/2010 e le prime linee programmatiche della seduta del Consiglio di Amministrazione del 5/10/2009. Gli indirizzi che il Consiglio ha dato sono relativi a parere, cioè gli indirizzi che la delibera prevede, sono parere favorevole all’approvazione di questo Bilancio che prevede in entrata e in uscita negli 2011 un movimento di 4.095.030, nel 2012 3.972.500, nel 2013 di 3.983.500, il Bilancio pareggia la Provincia provvede a trasferire nel triennio iscriverà al Bilancio al prossimo Bilancio 2011/2012/2013 il trasferimento per il personale di 1.438.000 che la Regione Lombardia ha trasferito all’Ente stesso. Nella relazione accompagnatoria al Bilancio si prevede anche di acquisire alcune risorse umane aggiuntive o sostitutive negli anni 2011 e 2012 essendo il Bilancio in pareggio non c’è obbligo di trasferimento a pareggio dell’Ente Provincia. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie ragioniere. Se vi sono quesiti da parte dei Consiglieri, è possibile esporli e il Presidente Penotti può dare una risposta. Quindi, apro il dibattito ai Consiglieri. Consigliere Zanacchi, prego. 50 CONS. ZANACCHI ...nell’anno corrente è stato richiesto un aumento di quota per partecipante, per allievo. Vorrei sapere se questo risponde a verità, di che importo è e quali sono le motivazioni. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Grazie Consigliere. Prego Presidente Penotti. Prego. DOTT. PENOTTI Nei corsi triennali che, peraltro, si avviano ad essere corsi quinquennali, l’aumento è stato di 10 Euro su 100 Euro. Abbiamo portato da 100 a 110 Euro la quota per ciascun studente, ciascun anno. Questo significa avere qualche disponibilità in più per l’Azienda, per il Bilancio. Questo significa anche fornire uno strumento di responsabilizzazione verso gli studenti e le famiglie, ritenendo che ci sia una dimensione educativa nella responsabilità della propria educazione. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI Domando per cortesia di fare silenzio. È un cellulare, mi sembra. Prego. Vi sono altri quesiti? Se non vi sono altri quesiti, è possibile mettere in votazione l’oggetto. Prego. Per problemi di registrazione l’ultima parte della seduta è mancante. 51 INTERVENGONO: CONS. TORCHIO, DOTT. PENOTTI, ASSESSORE ORINI, PRESIDENTE GHIDOTTI (PER VOTAZIONE) Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti n. 26 Consiglieri; votanti n. 24 (temporaneamente assenti Gelmini e Mainardi); favorevoli n. 17; contrari n. 7 (Castellani, Dusi, Milesi, Vailati, Virgilio, Zanacchi, Zelioli). La deliberazione è approvata a maggioranza. L'atto viene inserito al n. 124 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 4 dell'Ordine del giorno MODIFICHE AL REGOLAMENTO DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI. INTERVENGONO: ASSESSORE BONGIOVANNI, PRESIDENTE GHIDOTTI (PER VOTAZIONE) L’Assessore al federalismo e semplificazione – rapporti con il Consiglio - Statuto e regolamenti, Filippo Bongiovanni, così riferisce: in relazione alle ulteriori istanze di modifica del Regolamento degli Organi Istituzionali, emerse sia in sede politica che tecnica, la Commissione Affari Istituzionali e Bilancio ha provveduto ad elaborare una proposta di revisione, licenziata in data 10 novembre 2010 e che si riporta nel testo allegato alla presente deliberazione. Si dà atto che, nel corso della discussione e presentazione di eventuali emendamenti in Consiglio, si farà comunque riferimento al testo del 52 Regolamento attualmente vigente, approvato con delibera consiliare n. 15 del 9 febbraio 2010. Tutto ciò premesso, la Giunta propone al Consiglio Provinciale l’adozione della seguente deliberazione: IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visti l’art. 62 e l’art. 74, comma 1, lett. b) del vigente Statuto Provinciale; Visto l’art. 38 del D. Lgs. n. 267/2000; Richiamata la delibera di Consiglio Provinciale n. 15 del 9 febbraio 2010, con la quale è stato da ultimo modificato il Regolamento degli Organi Istituzionali; Dato atto che la Commissione Affari Istituzionali e Bilancio ha riesaminato il testo del sopra citato Regolamento, approvando una proposta di modifica nel corso della seduta del 10.11.2010; Visto il parere favorevole espresso dal Segretario Generale sulla regolarità tecnico-amministrativa del presente atto ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 267/2000; Udita la relazione della Giunta e fattala propria DELIBERA • di approvare le modifiche al Regolamento degli Organi Istituzionali, così come riportate nel testo allegato, parte integrante della presente deliberazione (allegato 1); • di approvare il Regolamento degli Organi Istituzionali nel testo unificato che si allega parte integrante alla presente deliberazione (allegato 2); • di dare atto che, con l'inclusione delle norme riguardanti la disciplina del “Fondo Gruppi consiliari” nel presente regolamento, la delibera consiliare n. 16 del 9 febbraio 2010 che approvava il testo di che trattasi, è revocata; 53 di dare atto che è stato espresso parere favorevole dal • Segretario Generale sulla regolarità tecnico-amministrativa del presente atto, ai sensi dell’art. 49 D. Lgs. n. 267/2000, così come dettagliatamente richiamato in premessa; di dichiarare il presente provvedimento immediatamente • esecutivo. Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti n. 26 Consiglieri; votanti n. 23 (temporaneamente assenti Barbati, Borghetti, Zaghen); favorevoli n. 21; astenuti n. 2 (Dusi e Milesi). La deliberazione è approvata a maggioranza. L'atto viene inserito al n. 125 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 5 dell'Ordine del giorno MODIFICA DEL "REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI REALIZZAZIONE SOGGETTI DI GESTORI PROGETTI DEI DI PLIS PER FRUIZIONE LA E RIQUALIFICAZIONE". INTERVENGONO: IN SOSTITUZIONE DELL’ASSESSORE LEONI, RELAZIONA L’ASSESSORE BONGIOVANNI, PRESIDENTE GHIDOTTI (PER VOTAZIONE) In sostituzione dell'Assessore Giovanni Leoni, assente, relaziona l'Assessore con competenze 54 in materia di Federalismo, Semplificazione, Rapporti con il Consiglio, Statuto e Regolamenti, Filippo Bongiovanni che così riferisce: Considerato che la L.R. 1/2000 assegna alle Province il compito di coordinare le politiche dei parchi sovra comunali nonché l’erogazione di contributi ordinari e straordinari; Rilevato che il PTCP considera i parchi locali strumento fondamentale nella tutela e ricostruzione del paesaggio agrario nonché della rete ecologica provinciale; Considerato che l'Amministrazione Provinciale ritiene di concedere contributi ai soggetti gestori dei PLIS per la realizzazione di progetti volti alla riqualificazione/recupero degli elementi caratteristici, alla fruizione e alla sensibilizzazione, strettamente collegati alla gestione del PLIS e alla migliore fruizione dello stesso da parte della popolazione; Considerato che il regolamento attualmente in vigore non contempla la possibilità di partecipare a bandi promossi da altri soggetti che, invece, si ritiene possano costituire una ulteriore opportunità di realizzare gli interventi progettati; Ritenuto inoltre utile, al fine di una valutazione più ampia, correlare gli interventi proposti alle caratteristiche dei PLIS nonché di prevedere anche interventi diretti alla conoscenza dei luoghi nonché all’acquisto delle aree per garantire una più facile disponibilità all’attuazione di interventi volti alla fruizione del pubblico; Considerato, infine, che ai sensi della DGR 6148/2007, non si concederanno più contributi ai PLIS che non si saranno dotati del Programma Pluriennale degli Interventi, ammettendo però la possibilità di finanziamento qualora dimostrino l’avvio formale della fase di redazione o aggiornamento di questo strumento; 55 Considerato che in data 28/10/2010 la Commissione Consiliare Affari Istituzionali e Bilancio ha discusso delle proposte di modifica del citato regolamento senza nulla da osservare; Tutto ciò premesso, la Giunta propone al Consiglio Provinciale l'adozione della seguente deliberazione: IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l'art. 51 comma 2 lett. a) del vigente Statuto Provinciale; Visto il parere favorevole, espresso ai sensi dell'art. 49 del D.lgs 267/2000, in merito alla regolarità tecnico-amministrativa dal Dirigente; Udita la relazione della Giunta e fattala propria DELIBERA di approvare la modifica del “Regolamento per la concessione di contributi ai soggetti gestori dei PLIS per la realizzazione di progetti di fruizione e riqualificazione”, parte integrante della presente deliberazione; di dare atto che i contributi verranno concessi ed erogati nei limiti dell’apposito stanziamento previsto dal bilancio provinciale; di dare atto che sul presente provvedimento sono stati espressi favorevolmente i pareri previsti dal D.lgs 267/00 così come dettagliatamente richiamato in premessa. Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti n. 24 Consiglieri; votanti n. 21 (temporaneamente assenti Borghetti, Doldi, Zaghen); favorevoli n. 21. La deliberazione è approvata all'unanimità. 56 Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti palesi (per alzata di mano) l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti n. 24 Consiglieri; votanti n. 21 (temporaneamente assenti Borghetti, Doldi, Zaghen); favorevoli n. 21. La deliberazione è immediatamente eseguibile. L'atto viene inserito al n. 126 del registro delle deliberazioni Trattazione congiunta oggetti nn. 6-7-8 dell'Ordine del giorno OGGETTO 6 RICONOSCIMENTO BILANCIO DELLA DERIVANTI DA LEGITTIMITA' DI ACQUISIZIONE DEBITI DI FUORI SERVIZI IN VIOLAZIONE DELL'ART. 191 DEL T.U. SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, APPROVATO CON D.LGS.VO 267/00. OGGETTO 7 RICONOSCIMENTO BILANCIO DELLA DERIVANTI DA LEGITTIMITA' DI ACQUISIZIONE DEBITI DI FUORI SERVIZI IN VIOLAZIONE DELL'ART. 191 DEL T.U. SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI, APPROVATO CON D.LGS.VO 267/00. OGGETTO 8 REVOCA CONTRIBUTI REGIONALI EX L.R. 1/00 "ACQUISIZIONE PROFESSIONALITA' " ANNI 2006-2007-2008 E L.R. 39/74 "BANDO PER IL SOSTEGNO REGIONALE A PROGETTI DI SISTEMI MUSEALI E DI RETI MUSEI" ANNO 2007: CORRESPONSIONE INTERESSI DI MORA A REGIONE LOMBARDIA. 57 INTERVENGONO: ASSESSORE CAPELLETTI, PRESIDENTE GHIDOTTI (PER VOTAZIONE) OGGETTO N. 6 L'Assessore alla Cultura, Giovani e sport, d.ssa Chiara Capelletti, così riferisce. L’art.191 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267 prevede che l’acquisizione di beni e servizi da parte degli enti locali possa avvenire soltanto in presenza del relativo impegno contabile registrato sul competente intervento o capitolo del bilancio di previsione e del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria di cui all’art.151. comma 4, del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267. La violazione degli obblighi imposti dalla suddetta norma comporta la qualificazione del debito nascente dalla relativa obbligazione nei confronti del terzo fornitore, quale debito fuori bilancio. Il rapporto obbligatorio, in questo caso, intercorre fra il privato fornitore e l’amministratore, funzionario o dipendente che hanno consentito la fornitura. Il successivo art.194 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.lgs. 18 agosto 2000 n.267 stabilisce peraltro che gli enti locali possano procedere al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio nascenti dall’acquisizione di beni e servizi in violazione degli obblighi di cui sopra. Il riconoscimento deve avvenire con deliberazione consiliare da adottarsi ai sensi dell’art.193, comma 2, del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267 o con diversa periodicità stabilita dal regolamento di contabilità. 58 L’art.194 sopra citato, stabilisce altresì che il riconoscimento dei debiti fuori bilancio appartenenti alla fattispecie in esame, possa avvenire soltanto nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l’ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza. In data 15/03/2010 è stata trasmessa dal Dirigente del Settore Sviluppo Economico, Cultura e Turismo al Responsabile del Settore Risorse Economiche e Finanziarie, nota prot. 19/Sett36 (allegato 14), con la quale è stata attestata, sulla base degli atti d’ufficio del Settore Sviluppo Economico, Cultura, Turismo e Sistema Fieristico, l’esistenza di debiti fuori bilancio risalenti all'anno 2008 - inizi dell'anno 2009, rientranti nella fattispecie di cui all’art.194 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267. Ciò premesso, si descrive la violazione rilevata, riportandone nel dettaglio elementi analizzati ed accertamenti condotti al riguardo: DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI RESE: Nella primavera 2008 la dr.ssa Marida Brignani è stata incaricata di condurre uno studio ed una a ricerca con successiva stesura dei testi finalizzati all’edizione del volume “Tracce di cultura e di vita ebraiche in Provincia di Cremona”. Il volume percorre un ideale itinerario fra borghi e località del nostro territorio, seguendo le tracce della presenza ebraica in provincia di Cremona, riportandone riferimenti storici, analizzando, dal punto di vista artistico e culturale, le influenze che la cultura ebraica ha portato, con immagini di beni artistici, architettonici, di testi e luoghi del passato. Le prestazioni si sono svolte, nell’arco temporale fra aprile/giugno 2008 e settembre 2008, nel modo seguente: • Sulla base di quanto dichiarato dalla d.ssa Marida Brignani, la richiesta di collaborazione è stata avanzata dall’allora Assessore alla Cultura in occasione dell’incontro tenutosi in data 22 aprile 59 2008 presso la sede della Provincia; successivamente, la d.ssa Brignani ha assunto accordi verbali con il precedente dirigente incaricato del Settore Cultura; • Ricerca e verifica fonti; • Redazione testi: 45 cartelle di 2000 battute cad.; • Coordinamento editoriale: ricerca iconografica, traduzione testi di lingua ebraica, coordinamento documentazione fotografica, collaborazione con l’incaricato di seguire l’impaginazione e la grafica del volume, coordinamento editoriale complessivo; • Correzione delle bozze (almeno 3 successive fino alla stampa). PROVA DELLA SUSSISTENZA DEL DEBITO FUORI BILANCIO Dalla ricerca effettuata presso gli uffici provinciali non è stato possibile reperire alcun documento di formalizzazione dell’incarico affidato alla dr.ssa Marida Brignani. Risulta pervenuta tuttavia richiesta inoltrata dalla medesima in data 5/6/2009 assunta al numero 75313 di protocollo (Allegato 1), con cui sollecita riscontro ad una precedente istanza di corresponsione di remunerazione ai sensi della normativa relativa alle opere di ingegno, dichiarando la volontà di concedere alla Provincia di Cremona l’utilizzo e la pubblicazione del materiale editoriale di cui si tratta, conservando, in capo a sé, i diritti di proprietà dei contenuti dell’opera. Nonostante la mancata formalizzazione dell’incarico, da apposite valutazioni condotte sul caso, risulta evidente che la prestazione sia effettivamente stata resa. Di seguito si riepilogano i principali elementi valutati nonché i documenti reperiti: 1. Alcune copie del volume sono state reperite negli archivi dell’Ente; il volume riporta: • logo Provincia di Cremona • introduzione del Presidente della Provincia di Cremona e dell’Assessore alla Cultura (Allegato 2) 60 2. Il volume oltre ad essere presentato al pubblico in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica svoltasi a Soncino il 7/9/2008 e, in seconda edizione, ad Ostiano il 7/11/2008 in occasione del convegno “Benedetto Frizzi. Un illuminista ebreo nell’età dell’emancipazione”, è stato presentato presso la Sala del Consiglio Provinciale in data 15/04/2009 (allegato 3). 3. Sono state reperite agli atti istanze sottoscritte dal Presidente della Provincia di Cremona volte a chiedere specifiche autorizzazioni a consultare e fotografare opere, documenti, beni di vario tipo, finalizzate alla pubblicazione dell’opuscolo a carattere divulgativo “Tracce di cultura e di vita ebraica in provincia di Cremona” a cura di Marida Brignani, che veniva indicato come in “…corso di preparazione da parte dell’Assessorato Provinciale alla Cultura…”. Tali istanze (prot. 112911 del 27/8/2008 - Allegato 4) sono state indirizzate ai seguenti destinatari: • Responsabile Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Cremona • Direttore Biblioteca di Casalmaggiore • Direttore del Museo della Stampa • Direttore della Biblioteca Comunale di Crema • Direttore della Biblioteca Statale di Cremona • Direttore dell’Archivio di Stato di Cremona • Direttore del Museo Civico di Crema e del Cremasco • Direttore dell’Archivio Storico Camerale di Cremona • Sindaco del Comune di Vescovato • Direttore della Biblioteca Palatina di Parma • Direttore del Museo Civico di Cremona (prot. 128829 del 2/10/2008 – Allegato 5) 61 4. Risulta assunta agli atti al prot. n. 119060 del 10/09/2008 l’autorizzazione ricevuta dalla Provincia di Cremona da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Archivio di Stato di Cremona, a riprodurre e pubblicare beni archivistici del medesimo Archivio, finalizzate alla pubblicazione non destinata alla vendita del volume di cui si tratta (Allegato 6). 5. Risulta agli atti, assunta dal precedente dirigente del Settore Cultura Sig. Franco Feroldi, la determinazione numero 737 del 11/06/2009 avente ad oggetto “Manifestazioni culturali – provvedimenti.”, finalizzata al riconoscimento a favore della dr.ssa Marida Brignani di un compenso rientrante nella disciplina in materia di cessione diritti d’autore, per la realizzazione del volume “Tracce di cultura e di vita ebraica in provincia di Cremona” (Allegato 7). Al riguardo risulta necessaria la seguente precisazione: tale atto, presentando numerose incongruenze, non ha avuto l’apposizione da parte del Responsabile del Settore Gestione Economico - Finanziaria, del visto di regolarità contabile e pertanto è rimasto non esecutivo. Sulla base infatti di quanto in esso indicato, si configurava in maniera palese la sussistenza di debito fuori bilancio, che necessitava, in quanto tale, di riconoscimento tramite corretto iter amministrativo: l’atto prevedeva infatti l’assunzione di impegno di spesa per incarico, evidentemente già realizzato e apparentemente non motivato (in quanto agli atti risulta una precedente determinazione – n. 1183 del 30/9/2008 - di acquisto di tali volumi dall’Associazione Promozione Iniziative Culturali, con relativa fattura emessa nr. 86 del 30/9/2008 e pertanto non appariva giustificato il debito in capo all’Ente nei confronti della dr.ssa Marida Brignani). Solo con successive analisi e verifiche condotte, è stato possibile appurare la sussistenza di tale obbligazione, valida dal punto di vista giuridico - amministrativo, pur sorta senza il 62 rispetto delle regole contabili. Allo stato attuale di tutte le verifiche condotte, si può asserire che la presenza di tale determinazione numero 737/09 fornisce, di fatto, una implicita conferma di precisi intendimenti, intercorsi tra la dr.ssa Marida Brignani e l’allora funzionario provinciale responsabile, in merito al riconoscimento ed alla corresponsione del ristoro economico di cui si tratta. 6. In data 05/07/2010 la d.ssa Brignani ha presentato al protocollo dell’Ente la relazione assunta al numero 87740 allegata alla presente (allegato 8). QUANTIFICAZIONE DEL DEBITO FUORI BILANCIO La prestazione è quantificata in Euro 2.941,18 lordi, che corrispondono all’importo netto di euro 2.500,00 calcolati sulla base delle vigenti disposizioni in materia di cessione diritti d’autore. Normalmente in tale ambito, il prezzo è determinato sulla base di una quantificazione economica “a cartella”, intendendo per tale l’unità di misura utilizzata nella prassi editoriale, che corrisponde ad un testo di numero 2000 battute. Nel caso di specie, il compenso netto a cartella ammonta pertanto a circa 50,00 euro, ed è comprensivo anche della curatela, che invece normalmente è posta a carico dell’editore. E' già stata acquisita agli atti la notula del compenso suddetto (Allegato 10). CONGRUITÀ Non esistono agli atti elementi di valutazione di congruità del debito. Peraltro, per la tipologia di prestazioni di cui si tratta, non esistono tariffari. L’unico percorso che ci si è prefigurati come percorribile per effettuare comunque le doverose verifiche al riguardo dell’entità finanziaria esposta, ai fini dell’attestazione del requisito dell’arricchimento, è consistito nell’acquisizione, da parte di autori ed editori, di dichiarazioni concernenti una verosimile quantificazione di spesa per l’esecuzione 63 delle medesime prestazioni, in modo da ricostruire, a posteriori, una comparazione fra i prezzi esposti dall’autrice e dal mercato Vedasi allegato parere del Segretario Generale, dr. Giorgio Lovili, prot. 15/SG del 19/03/2010 (allegato 9). Sono stati pertanto contattati autori e editori non cremonesi, ai quali è stato chiesto un giudizio di congruità rispetto al compenso richiesto dall’autrice per lo specifico volume realizzato; le verifiche condotte hanno portato i seguenti esiti: • Entrambi gli editori hanno giudicato vantaggioso il prezzo applicato dall’autrice, in considerazione del fatto che in esso è compresa la curatela del volume. Dall’indagine è emerso un parere di congruità per un compenso di entità compresa fra i 50 e gli 80 euro a cartella (curatela compresa). • Gli autori hanno espresso pareri di congruità del compenso; uno si è pronunciato a favore di una quantificazione compresa fra i 70 e i 90 euro a cartella (compresa la curatela), l’altro fra i 35 e i 50 euro (esclusa la curatela). Tutti gli operatori sentiti hanno pertanto sottoscritto dichiarazioni di congruità rispetto al compenso richiesto dall’autrice di cui si tratta (allegato 11). RISPONDENZA AGLI OBIETTIVI DI PEG E ALLE COMPETENZE DELL’ENTE L’iniziativa qui descritta rientra nell’obiettivo n. 2008_1508 del Piano Esecutivo Gestionale dell’anno 2008 (approvato con D.G.P. n. 20 del 22/01/2008) del Centro di Responsabilità Attività Culturali, denominato “Organizzazione iniziative e manifestazioni diverse”. FINALITÀ E UTILITÀ PER L’ENTE DELLE PRESTAZIONI RESE Come riportato dall’introduzione del Presidente della Provincia di Cremona e dell’Assessore alla Cultura al volume “Tracce di cultura e di vita ebraiche in Provincia di Cremona”, l’Ente ha inteso tale iniziativa 64 come un significativo contributo alla divulgazione della conoscenza di luoghi (Cremona, Crema, Casalmaggiore, Soncino, Ostiano ecc.) documenti, opere del territorio, come sua valorizzazione dal punto di vista culturale, artistico, economico, musicale. Si precisa che le spese in argomento non comprendono interessi, spese giudiziali o rivalutazione monetaria essendo limitate al solo prezzo di acquisizione di servizi. IL CONSIGLIO PROVINCIALE Udita la relazione dell'Assessore, • Visti gli artt.191 e 194 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267; • Vista l'attestazione dell'esistenza di debiti fuori bilancio prot. 19/Sett36 del 15/03/2010 sottoscritta dal Dirigente del Settore Sviluppo Economico, Cultura e Turismo; • Richiamato il parere espresso dal Segretario Generale prot. 15/SG del 19/03/2010; • Richiamata la Deliberazione di Consiglio provinciale n. 44 del 27/04/2010, avente ad oggetto “Bilancio di previsione 2010 – variazioni”; • Preso atto dei pareri formulati sulla proposta di deliberazione in oggetto ai sensi e per gli effetti dell’art.49 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.lgs. 18 agosto 2000 n.267 e precisamente, in data 8.10.2010 dal responsabile del servizio proponente il provvedimento, d.ssa Chiara Bondioni, ed in data 14.10.2010 dal Responsabile del Servizio Finanziario, rag. Gian Franco Antonioli; • Atteso che la proposta è stata esaminata dalla Commissione consiliare “Affari Istituzionali e bilancio” nella seduta del 11/11/2010 DELIBERA 65 • di riconoscere la legittimità dei debiti fuori bilancio conseguenti all’acquisizione dei servizi di cui in premessa avvenute in violazione dell’art.191 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267, per un importo complessivo di € 2.941,18 lordi nei confronti della dr.ssa Marida Brignani residente in Ostiano (CR) piazza Marconi n. 19 – C.F.:BRGMRD56P65G504U; • di autorizzare conseguentemente il pagamento della somma di cui sopra; • di dare atto che la somma trova copertura sul Cap. 17488 Tit. 1 – Funz. 03 – Serv. 02 – Int. 08 del bilancio provinciale 2010 – impegno 10/4897; • di dare atto che sul presente provvedimento sono stati espressi i pareri favorevoli previsti ai sensi del D.Lgs. 267/2000 così come richiamato in premessa; • di trasmettere il presente atto alla Sezione Giurisdizionale della Lombardia della Corte dei Conti, ai sensi dell'art. 23, comma 5 della l. 289/2002; • di trasmettere copia del presente provvedimento al Collegio dei Revisori dei Conti di questa Provincia; • di dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo. Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti n. 24 Consiglieri; votanti n. 23 (temporaneamente assente Borghetti); favorevoli n. 23. La deliberazione è approvata all'unanimità. 66 L'atto viene inserito al n. 127 del registro delle deliberazioni OGGETTO N. 7 L'Assessore alla Cultura, Giovani e sport, d.ssa Chiara Capelletti, così riferisce. L’art.191 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267 prevede che l’acquisizione di beni e servizi da parte degli enti locali possa avvenire soltanto in presenza del relativo impegno contabile registrato sul competente intervento o capitolo del bilancio di previsione e del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria di cui all’art.151. comma 4, del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267. La violazione degli obblighi imposti dalla suddetta norma comporta la qualificazione del debito nascente dalla relativa obbligazione nei confronti del terzo fornitore, quale debito fuori bilancio. Il rapporto obbligatorio, in questo caso, intercorre fra il privato fornitore e l’amministratore, funzionario o dipendente che hanno consentito la fornitura. Il successivo art.194 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.lgs. 18 agosto 2000 n.267 stabilisce peraltro che gli enti locali possano procedere al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio nascenti dall’acquisizione di beni e servizi in violazione degli obblighi di cui sopra. Il riconoscimento deve avvenire con deliberazione consiliare da adottarsi ai sensi dell’art.193, comma 2, del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267 o con diversa periodicità stabilita dal regolamento di contabilità. L’art.194 sopra citato, stabilisce altresì che il riconoscimento dei debiti fuori bilancio appartenenti alla fattispecie in esame, possa avvenire 67 soltanto nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l’ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza. In data 15/03/2010 è stata trasmessa dal Dirigente del Settore Sviluppo Economico, Cultura e Turismo al Responsabile del Settore Risorse Economiche e Finanziarie, nota prot. 19/Sett36, allegata alla presente (ALLEGATO “ATTESTAZIONE”), con la quale è stata attestata, sulla base degli atti d’ufficio del Settore Sviluppo Economico, Cultura, Turismo e Sistema Fieristico, l’esistenza di debiti fuori bilancio risalenti agli inizi dell'anno 2009, rientranti nella fattispecie di cui all’art.194 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267. Ciò premesso, si descrive la violazione rilevata, riportandone nel dettaglio elementi analizzati ed accertamenti condotti al riguardo: DESCRIZIONE E QUANTIFICAZIONE DELLE PRESTAZIONI/FORNITURE RESE: Trattasi di prestazioni e forniture rese da Service Lito di Delmiglio Doriano di Persico Dosimo (CR) per Euro 37.681,74.= effettuate fino ai primi mesi dell’anno 2009, relative a progetti grafici, scatti fotografici, impaginazioni, impianti, stampa di materiale di vario tipo quale pieghevoli, inviti, depliant, volumi, locandine, pannelli di inaugurazione, materiale di cancelleria ecc. commissionato in occasione di eventi e rassegne culturali, mostre, pubblicazioni e convegni. Tali prestazioni sono già state fatturate dal fornitore all’Ente nel modo seguente: • fattura n. 122 del 30/04/2009 per Euro 9.920,00.= assunta al protocollo numero 65890 del 22/05/2009 • fattura n. 123 del 30/04/2009 per Euro 9.480,00.= assunta al protocollo numero 65889 del 22/05/2009 68 • fattura n. 211 del 30/06/2009 per euro 21.848,14.= assunta al protocollo numero 91689 del 17/07/2009. Nel corso degli ultimi mesi, in collaborazione con il Settore Risorse Economiche Finanziarie, sono stati presi contatti con il fornitore e si è cercato di definire, anche dal punto di vista del rispetto delle norme giuriscontabili, la documentazione necessaria al corretto inquadramento del debito di cui si tratta; pertanto, rispetto alle fatture appena sopra indicate, si precisa quanto segue: • Fattura n. 122: in data 27/04/2010 è pervenuta nota di credito per l’ammontare complessivo, per “descrizioni imprecise/insufficienti” e la somma è stata quindi ri-fatturata (fattura 92 del 23/04/2010). In tal modo si è potuto acquisire un maggior dettaglio delle voci e pertanto verificare esattamente le prestazioni esposte. Si rileva: 1. per quanto concerne la voce “Rifacimento impaginazione libro “Federico Boriani, il Po e la sua poesia”, 116 pagine” ammontante ad Euro 2.858,40.= (IVA inclusa), non è stato possibile risalire esattamente all’attività svolta in quanto non se ne è reperita alcuna testimonianza documentale e pertanto se ne è contestato il pagamento, richiedendo lo storno con successiva nota di accredito (tale voce pertanto non costituisce oggetto di proposta di riconoscimento debito fuori bilancio); 2. le restanti voci per l’ammontare di Euro 7.061,60.= (IVA inclusa) sono state ricostruite e documentate (vedasi allegato SCHEMA 1). • Fattura n. 123: rappresenta debito fuori bilancio; si è già acquisita dettagliata relazione di ogni singola voce fatturata per l’ammontare di complessivo di Euro 9.480,00= (IVA inclusa); le singole voci sono state ricostruite e documentate (vedasi allegato SCHEMA 1) 69 • Fattura n. 211: si è acquisita dettagliata relazione di ogni singola voce fatturata, che ha permesso di ricostruire e documentare ogni esposizione (vedasi allegato SCHEMA 1). Al riguardo si rileva che è stata acquisita nota di accredito parziale per Euro 708,00.=, in quanto la somma è riferita a fornitura di biglietti per musei non di competenza della Provincia. Allegate fatture e note di accredito. Ciò premesso, va rilevato che, delle prestazioni sopra elencate, non sono stati reperiti ordini scritti al fornitore da parte di alcun Funzionario dell’Ente, tuttavia a riprova quantomeno di una intesa al riguardo, risultano agli atti due determinazioni (n. 491 e n. 534) datate 24 aprile 2009 e 30 aprile 2009, assunte dall’allora Dirigente del Settore Cultura, di affidamento alla ditta di cui si tratta di alcune di tali prestazioni (più precisamente quelle ricomprese nelle fatture n. 122 e 123 per complessivi Euro 19.400,00.=). All’epoca, il Dirigente del Settore Finanziario non aveva dato corso all'esecutività degli atti in quanto collegati ad un capitolo di entrata di euro 14.000,00 non accertati. Per maggior chiarezza e dettaglio, è allegato alla presente un prospetto (allegato SCHEMA 1) di ricostruzione ed analisi del debito verso il suddetto fornitore, nel quale, scorporando le prestazioni in singole voci, ne viene analizza dettagliatamente descrizione, evento/ambito/manifestazione di riferimento, certificandone altresì l’effettiva realizzazione. E’ necessario precisare che alcune voci fra quelle sopra indicate (di importo minoritario), eseguite dal fornitore ed oggetto della presente proposta di riconoscimento, si riferiscono a prestazioni che sono state oggetto di trasferimento fondi dalla Provincia ad Apic mediante determinazioni dirigenziali. Trattasi, più precisamente, di: 70 – parte delle prestazioni inserite alla “VOCE 3 LIBRO MOSTRA BORIANI” (di complessivi 2.990,60 + 9.445,28 saldo alla VOCE 1), ovvero prestazioni riferite a progetto grafico, impaginazione e stampa inviti (agli atti determina n. 87 del 03/02/2009 di impegno di spesa a favore di Apic di euro 11.940,00 – che comprende altresì incarico di allestimento ed assistenza mostra); – parte delle prestazioni inserite alla “VOCE 9 INFOGIOVANI” di complessivi euro 853,20, ovvero impaginazione e stampa locandine ed inviti (determina n. 346 del 27/03/2009 di impegno di spesa a favore di Apic di euro 11.940,00 – che comprende altresì reperimento e allestimento sala e servizio di reception). PROVA DELLA SUSSISTENZA DELL'OBBLIGAZIONE: Come indicato nel paragrafo precedente, al fine di ricostruire e verificare i requisiti dell’obbligazione, si è proceduto ad analizzare ogni singola voce che costituisce il debito predetto e, di conseguenza si è potuto accertare: • che ognuna delle suddette prestazioni o forniture è stata regolarmente adempiuta: agli atti presso gli uffici sono conservati campioni di ogni fornitura eseguita (inviti, depliants ecc.) • che lo stesso personale provinciale ha assistito alle fasi di progettazione, predisposizione, consegna del materiale • che ogni evento o manifestazione culturale cui tale materiale si riferisce si è effettivamente svolto: tale accertamento è stato condotto sulla base della conoscenza o addirittura della presenza in loco di personale della Provincia durante lo svolgimento dei vari eventi. RISPONDENZA AGLI OBIETTIVI DI PEG E ALLE COMPETENZE DELL’ENTE - FINALITA' E UTILITA' PRESTAZIONI RESE 71 PER L’ENTE DELLE Al di là dell’individuazione di un rispondente obiettivo nel Piano Esecutivo gestionale dell’anno 2009 dell’ex Settore Cultura (macro obiettivo 1505 “promuovere manifestazioni culturali volte a diffondere la cultura nelle sue varie forme espressive” – obiettivo 1520 “Organizzare manifestazioni culturali in base alla disponibilità a bilancio”), si riportano alcuni riferimenti normativi delle deleghe regionali alle Province in ambito culturale, i cui testi integrali sono allegati alla presente (ALLEGATO “NORME”). LEGGE REGIONALE 12 luglio 1974 n. 39: “Norme in materia di musei di enti locali o di interesse locale”: LEGGE REGIONALE 28 FEBBRAIO 2005, N. 10 “PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ CULTURALI DI ORIENTAMENTO MUSICALE DI TIPO BANDISTICO E CORALE”. Ciò premesso, per calare generici riferimenti normativi - da soli comunque non esaustivi dell'intera attività espletata - all'interno degli strumenti di programmazione dell'attività dell'Ente, di seguito si elencano le varie voci afferenti le forniture/servizi oggetto del debito fuori bilancio di cui si tratta (come comunque meglio desumibili dall’allegato SCHEMA 1), poste in relazione al programma del Settore desumibile dalla Relazione Previsionale e Programmatica del triennio 2008-2010: • scatti fotografici per presentazione Sistema Teatrale cremonese: nel progetto 03.01 ““Contributi ai comuni per progetti coordinati in campo culturale”, è previsto il consolidamento dell'attività del Sistema, secondo apposite convenzioni definite fra i soggetti aderenti • pubblicazioni di volumi di toponomastica, eventi promozionali culturali, mostre culturali e artistiche, rassegne artistiche, convegni, progetti, rientranti nel progetto 02.01 “Iniziative dirette in campo culturale – valorizzazione dei beni 72 culturali”, nella cui premessa è proprio prevista la realizzazione diretta o la partecipazione in convegni, conferenze, presentazioni di pubblicazioni, concerti, seminari ecc. su diversi temi • pubblicazioni, come previsto dal progetto 02.03 “Spesa per acquisto di documenti inediti di interesse provinciale” • pubblicazioni ed iniziative in ambito museale (ad esempio Guida ai musei), rientranti nel progetto 03.01 “Contributi ai comuni per progetti coordinati in campo culturale”, che prevede la collaborazione con i vari soggetti locali, nel riproporre progetti coordinati in ambiti diversi, quali mostre, convegni progetti di ricerca. • Distretto Culturale (studio di fattibilità): tutta la parte introduttiva del Programma 06 “Cultura” è dedicata a “CRE.AR.T.E – Il Distretto Culturale della Provincia di Cremona” • Mostra Palazzo Stanga: rientrante nel progetto 02.02 “Inventariazione beni culturali del territorio” del programma 06 “Cultura” Infine, dall'articolo 9 “Funzioni promozionali, di coordinamento e di realizzazione di opere di interesse provinciale” dello Statuto della Provincia, è possibile desumere una inerenza rispetto alle suddette attività, in quanto rientranti nella previsione di “...promuovere e coordinare attività e servizi e realizzare opere di rilevante interesse provinciale sia nel settore economico, produttivo, commerciale, ambientale e turistico, sia in quello sociale, culturale, sportivo, ricreativo e dello spettacolo”. CONGRUITÀ Non essendo stata effettuata, a suo tempo, alcuna indagine di mercato o procedura negoziata volta alla comparazione dei prezzi, risulterebbe 73 ora complicato esprimere un parere di congruità basato esclusivamente sugli scarsi elementi reperibili agli atti. Le prestazioni di cui si tratta inoltre, essendo estremamente specialistiche e diversificate, non possono essere paragonate, dal punto di vista economico, ad altre simili effettuate da altri fornitori per l'Ente e, d'altra parte, non è neppure possibile ricorrere a listini prezzi o tariffari. Il percorso che ci si è prefigurati, pertanto, come percorribile per effettuare comunque le doverose verifiche al riguardo dell’entità finanziaria esposta, ai fini dell’attestazione del requisito dell’arricchimento, è consistito nell’acquisizione, da parte di operatori economici del settore, di dichiarazioni concernenti una verosimile quantificazione di spesa per l’esecuzione delle medesime prestazioni, in modo da ricostruire, a posteriori, una comparazione fra i prezzi esposti dal fornitore e dal mercato. Vedasi allegato parere del Segretario Generale, dr. Giorgio Lovili, prot. 15/SG del 19/03/2010 (allegato “PARERE”). Pertanto, ai fini dell'istruttoria del presente atto, sulla base di quanto sopra espresso, si è acquisita la disponibilità di alcuni operatori economici, che eseguono prestazioni analoghe, a fornire una quantificazione delle prestazioni/forniture oggetto della presente proposta, basata su normali prezzi e condizioni di mercato. Le quantificazioni da questi prodotte, espresse mediante l’indicazione di un valore minimo e un valore massimo, hanno evidenziato che gli importi fatturati sono sempre ricompresi nelle forbici di valori medi di cui sopra. (ALLEGATO CONGRUITA'). Si precisa che le spese in argomento non comprendono interessi, spese giudiziali o rivalutazione monetaria essendo limitate al solo pezzo di acquisizione di servizi. IL CONSIGLIO PROVINCIALE 74 Udita la relazione dell'assessore, Visti gli artt.191 e 194 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267; Vista l'attestazione dell'esistenza di debiti fuori bilancio prot. 19/Sett36 del 15/03/2010 sottoscritta dal Dirigente del Settore Sviluppo Economico, Cultura e Turismo; Richiamato il parere espresso dal Segretario Generale prot. 15/SG del 19/03/2010; Richiamata la Deliberazione di Consiglio provinciale n. 44 del 27/04/2010, avente ad oggetto “Bilancio di previsine 2010 – variazioni”; Preso atto dei pareri formulati sulla proposta di deliberazione in oggetto ai sensi e per gli effetti dell’art.49 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.lgs. 18 agosto 2000 n.267 e precisamente, in data 8.10.2010 dal responsabile del servizio proponente il provvedimento, d.ssa Chiara Bondioni, ed in data 14.10.2010 dal Responsabile del Servizio Finanziario, rag. Gian Franco Antonioli; Atteso che la proposta è stata esaminata dalla Commissione consiliare “Affari Istituzionali e bilancio” nella seduta del 11/11/2010 DELIBERA • di riconoscere la legittimità dei debiti fuori bilancio conseguenti all’acquisizione dei servizi di cui in premessa avvenute in violazione dell’art.191 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000 n.267, per un importo complessivo di € 37.681,74 a favore di Service Lito di Delmiglio Doriano di Persico Dosimo (CR) – P.I.:00733480198 – C.F.:DLMDRN51T19B910E; • di autorizzare conseguentemente il pagamento della somma di cui sopra; 75 • di dare atto che la somma trova copertura sul Cap. 17488 Tit. 1 – Funz. 03 – Serv. 02 – Int. 08 del bilancio provinciale 2010 – impegno 10/4898; • di dare atto che sul presente provvedimento sono stati espressi i pareri favorevoli previsti ai sensi del D. Lgs. 267/2000 così come richiamato in premessa; • di trasmettere il presente atto alla Sezione Giurisdizionale della Lombardia della Corte dei Conti, ai sensi dell'art. 23, comma 5 della l. 289/2002; • di trasmettere copia del presente provvedimento al Collegio dei Revisori dei Conti di questa Provincia; • di dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo. Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti n. 24 Consiglieri; votanti n. 23 (temporaneamente assente Borghetti); favorevoli n. 23. La deliberazione è approvata all'unanimità L'atto viene inserito al n. 128 del registro delle deliberazioni OGGETTO N. 8 L'Assessore alla Cultura, Giovani e sport, d.ssa Chiara Capelletti, così riferisce. Come noto, a partire dal 1° luglio 2009, presso il Settore Cultura, Problematiche Giovanili e Sport, si è reso necessario procedere ad una verifica, condotta anche congiuntamente con il Settore Economico 76 Finanziario, della situazione contabile e progettuale e dei vari rapporti esterni e pregressi del Settore. Con uno dei primi atti amministrativi assunti al riguardo (Deliberazione Consiliare n. 102 del 30/09/2009 avente ad oggetto “Bilancio e programmazione – ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e attestazione del permanere degli equilibri generali di bilancio per il corrente esercizio finanziario 2009 – ex art. 193 T.U. Ordinamento EE.LL approvato con D.lgs.vo n. 267 del 18/08/2002”), è stato deliberato il riequilibrio di bilancio, riconoscendo euro 381.933,52 di passività pregresse. Tali passività comprendevano euro 59.241,12 di contributi erogati da Regione Lombardia e per i quali l'Ente si trovava nell'impossibilità di rendicontare l'attività, così come segnalato a Regione Lombardia dal Dirigente subentrato alla direzione del Settore a far tempo dal 01/07/2009. Con apposite determinazioni dirigenziali, si è poi proceduto, nel mese di dicembre 2009 (una volta acquisiti da R.L. i conseguenti atti di revoca del contributo), ad impegnare le somme equivalenti al 75% dei contributi assegnati ed introitati, che sono pertanto stati restituiti con mandati emessi nel successivo mese di gennaio 2010. Nei decreti regionali di revoca dei suddetti contributi, sono altresì quantificati gli interessi legali maturati su tali somme ed oggetto del presente atto. Di seguito si descrivono le circostanze che hanno determinato quanto più sopra sinteticamente riepilogato. CASO N. 1 LEGGE REGIONALE 12 luglio 1974 n. 39: “Norme in materia di musei di enti locali o di interesse locale” 77 Ai sensi della predetta normativa, Regione Lombardia promuove lo sviluppo e il coordinamento dei musei di enti locali o di interesse locale nell’ambito della programmazione regionale. Il contributi concessi tramite la partecipazione ai Bandi per il sostegno regionale a progetti di Musei di Enti locali o di interesse locale sono erogati come segue: • il 75% contestualmente all’assegnazione; • il saldo a conclusione dei lavori e ad avvenuta presentazione della relazione tecnica dettagliata dell’intervento effettuato e del rendiconto finanziario. In data 20/04/2007 è stata presentata a R.L. un'istanza di concessione contributo rientrante nel “Bando per la presentazione e valutazione di progetti di Sistemi museali locali e di reti di musei (L.R. 12 luglio 1974, n. 39, L.R. 5/01/200, n. 1) – Anno finanziario 2007” per il progetto «Comunicare i musei – Sistema Museale della Provincia di Cremona». ALLEGATO 1A Articolazione del progetto e costi previsti: 1. Opuscolo per la “Guida ai musei” (96 pagg.) € 14.500,00 2. Pubblicazioni tematiche (depliant a 5 ante) per 3 itinerari € 4.000,00 3. Opuscolo per attività didattiche (48 pagg.) € 10.500,00 4. Opuscolo “Soncino, musei arte della stampa, cultura ebraica” € 4.000,00 5. Incarico a 2 esperti per redaz. testi, foto e cura editoriale € 24.000,00 6. Realizzazione sito web € 13.000,00 78 Prima della candidatura del progetto al bando regionale non è stato assunto alcun atto di impegno di spesa. Con nota al prot. dell’Ente numero 128278 (ALLEGATO 1B) del 19/10/2009 è stato comunicato a Regione Lombardia l’impossibilità di rendicontare il progetto in quanto è stato rilevato: • l'assenza agli atti di determinazioni di impegno di spesa, se non per una parziale attuazione del progetto; • parte delle risorse regionali assegnate erano state utilizzate per attività diverse rispetto al vincolo di destinazione Regione Lombardia pertanto con d.d.s. del 14/12/2009, n. 13944 ha provveduto a notificare la revoca del contributo assegnato (ALLEGATO 1C) di euro 39.000,00 La somma di euro 29.250,00 (ovvero 75% del contributo assegnato), che R.L. aveva già corrisposto all’Ente, è stata restituita in data 27/01/2010 con mandato n. 10/683, previo relativo impegno di spesa assunto con determinazione n. 1493 del 15/12/2009 (ALLEGATO 1D). L'ammontare degli interessi di mora maturati è stato quantificato da R.L. in euro 1.783,45.=, ovvero: • Interessi al tasso del 2,5% per il periodo 12/11/2007 – 31/12/2007 • Interessi al tasso del 3% per il periodo 01/01/2008 - 02/12/2009 CASO N. 2 Introduzione: Normativa di riferimento: LEGGE REGIONALE 1/2000, art. 4, comma 134, lettera a) “Sviluppo dei sistemi museali locali. Criteri per l’assegnazione e l’erogazione di contributi alle Province per l’acquisizione di professionalità adeguate allo sviluppo di attività museali e di progetti pilota di gestione associata dei servizi”. 79 Ai sensi della DGR n. VII/9393 del 14 giugno 2002 la Provincia di Cremona ha realizzato uno studio di fattibilità dell'allora costituendo Sistema Museale. Lo Studio è consistito in un progetto di gestione associata dei servizi museali della provincia per la cui attuazione risultava necessario avvalersi di personale tecnico-scientifico in possesso di professionalità adeguate a supportare lo sviluppo di attività e servizi coerenti con quelli prioritari individuati nella stessa DGR. Nello Studio la Provincia di Cremona ha sottolineato la necessità di reperire n. 8 conservatori per aree tematiche e per musei specializzati e n. 1 responsabile della comunicazione. La Provincia ha inoltrato alla Regione Lombardia richieste di contributo secondo la normativa suddetta per l’acquisizione di professionalità adeguate allo sviluppo di attività museali e di progetti pilota di gestione associata dei servizi come segue: • anno 2003: Prima tranche, n. 2 conservatori e n. 1 responsabile della comunicazione; • anno 2004: Seconda tranche, n. 2 conservatori; • anno 2005: Terza tranche, n. 2 conservatori; • anno 2006: Quarta tranche, n. 2 conservatori; • anno 2007: Quinta tranche, n. 2 conservatori; • anno 2008: Sesta tranche, n. 2 conservatori. La revoca dei contributi e, di conseguenza, la maturazione di interessi di mora, ha riguardato gli anni 2006-2007-2008, che saranno, di seguito, singolarmente descritti. ANNO 2006 In data 28/09/2006 la Provincia di Cremona ha inoltrato a R.L. la richiesta di contributo (ALLEGATO 2A) ai sensi della D.G.R. 1.08.2006 n. VIII/3112 – L.R. 1/2000 Art. 4, comma 134, lettera a) – Sviluppo dei sistemi museali locali: Criteri per l’assegnazione e l’erogazione di 80 contributi alla Province per l’acquisizione di professionalità adeguate allo sviluppo di attività museale e di progetti pilota di gestione associata dei servizi: assegnazione dei contributi - anno 2006” Importo del contributo assegnato da R.L., poi revocato: 12.940,16 Quota di contributo erogato (ALLEGATO 2B) e pertanto restituito a R.L.: 9.705,12 In data 19/10/2009 la Provincia di Cremona ha comunicato a R.L. con nota prot. 128276 (ALLEGATO 2C) del 19/10/2009 l’impossibilità a rendicontare in quanto: • agli atti non risultavano determinazioni di spesa inerenti • non risultavano realizzate le attività previste • si è riscontrato che le risorse regionali assegnate erano state utilizzate per attività diverse rispetto al vincolo di destinazione Provvedimento di revoca (ALLEGATO 2D): d.d.s. del 14/12/2009 n. 13949 “Revoca del contributo assegnato con d.g.r. del 1 agosto 2006, VIII/3112, ai sensi della l.r.1/2000, art. 4, comma 134, lettera 4) alla Provincia di Cremona per l’acquisizione di professionalità adeguate allo sviluppo di attività museali e di progetti pilota di gestione associata dei servizi e contestuale accertamento di entrata” L'ammontare degli interessi di mora maturati è stato quantificato da R.L. in euro 828,39.=, ovvero: • interessi al tasso del 2,5% dal 21/11/2006 al 31/12/2007 • interessi al tasso del 3% dal 01/01/2008 al 02/12/2009 ANNO 2007 In data 19/07/2007 la Provincia di Cremona ha inoltrato a R.L. la richiesta di contributo (ALLEGATO 2E) ai sensi della D.G.R. n. VIII/4909 del 15/06/2007 – L.R. 1/2000 Art. 4, comma 134, lettera a) – Sviluppo dei sistemi museali locali: Criteri per l’assegnazione e l’erogazione di contributi alla Province per l’acquisizione di professionalità adeguate allo sviluppo di attività museale e di progetti 81 pilota di gestione associata dei servizi: assegnazione dei contributi anno 2007” Importo del contributo assegnato da R.L., poi revocato: 14.168,00 Quota di contributo erogato (ALLEGATO 2F) e pertanto restituito a R.L.: 10.626,00 In data 19/10/2009 la Provincia di Cremona ha comunicato a R.L. con nota prot. 128273 (ALLEGATO 2G) del 19/10/2009 l’impossibilità a rendicontare in quanto: • agli atti non risultavano determinazioni di spesa inerenti • non risultavano realizzate le attività previste • si era riscontrato che le risorse regionali assegnate erano state utilizzate per attività diverse rispetto al vincolo di destinazione Provvedimento di revoca (ALLEGATO 2H): d.d.s. del 14/12/2009 n. 13946 “Revoca del contributo assegnato con d.d.u.o. 24 ottobre 2007 n. 12460 ai sensi della D.G.R. VIII/4909 alla Provincia di Cremona per l’acquisizione di professionalità adeguate allo sviluppo di attività museali e di progetti pilota di gestione associata dei servizi e contestuale accertamento di entrata” L'ammontare degli interessi di mora maturati è stato quantificato da R.L. in euro 661,72.=, ovvero: • interessi al tasso del 2,5% dal 24/10/2007 al 31/12/2007 • interessi al tasso del 3% dal 01/01/2008 al 02/12/2009 ANNO 2008 In data 22/07/2008 la Provincia di Cremona ha inoltrato a R.L. la richiesta di contributo (ALLEGATO 2I) ai sensi della D.G.R. n. VIII/7617 del 11/07/2008 – L.R. 1/2000 Art. 4, comma 134, lettera a) – Sviluppo dei sistemi museali locali: Criteri per l’assegnazione e l’erogazione di contributi alla Province per l’acquisizione di professionalità adeguate allo sviluppo di attività museale e di progetti pilota di gestione associata dei servizi: assegnazione dei contributi - anno 2008” 82 Importo del contributo assegnato da R.L., poi revocato: 12.880,00 Quota di contributo EROGATO (ALLEGATO 2L) e pertanto restituito a R.L.: 9.660,00 In data 19/10/2009 la Provincia di Cremona ha comunicato a R.L. con nota prot. 128271 (ALLEGATO 2M) del 19/10/2009 l’impossibilità a rendicontare in quanto: • agli atti risultava un’unica determinazione di trasferimento risorse all'associazione cremonese A.P.I.C. (pari ad euro 11.760,00) per la realizzazione di attività inerenti il progetto, ma di cui la Provincia non ha riscontrato prova dell’effettiva concretizzazione delle stesse • le restanti risorse regionali assegnate erano state utilizzate per attività diverse rispetto al vincolo di destinazione Provvedimento di revoca (ALLEGATO 2N): d.d.s. del 14/12/2009 n. 13945 “Revoca del contributo assegnato alla Provincia di Cremona con d.d.s. 13 ottobre 2008 n. 11258, ai sensi della D.G.R. 11 luglio 2008, n. VIII/617 / l.r. 1/2000, art. 4, comma 134, lettera a) per l’acquisizione di professionalità adeguate allo sviluppo di attività museali e di progetti pilota di gestione associata dei servizi e contestuale accertamento di entrata” L'ammontare degli interessi di mora maturati è stato quantificato da R.L. in euro 329,50.=, ovvero: interessi al tasso del 3% dal 13/10/2008 al 02/12/2009 La somma di euro 29.991,12 (ovvero 75% dei contributi assegnati per gli anni 2006-2007-2008), che R.L. aveva già corrisposto all’Ente, è stata restituita in data 27/01/2010 con mandati n. 10/681 e 10/680, previo relativo impegno di spesa assunto con determinazione n. 1492 del 15/12/2009 (ALLEGATO 2O). 83 Analizzati i singoli casi, si riepilogano le somme richieste da R.L. in qualità di interessi legali maturati, quantificati complessivamente in euro 3.603,06.=: 1. d.d.s. n. 13944 del 14/12/2009 euro 1783,45 2. d.d.s. n. 13945 del 14/12/2009 euro 329,50 3. d.d.s. n. 13946 del 14/12/2009 euro 661,72 4. d.d.s. n. 13949 del 14/12/2009 euro 828,39 Tale somma complessiva è stata stanziata con Delibera di Consiglio Provinciale n.44 del 27.4.2010, immediatamente esecutiva sul Cap.17488 Tit.1 Funz.03 Serv.02 Intervento 08. Per completezza di informazioni, va peraltro riferito il ricevimento da parte dell'Ente della richiesta del 14/04/2010 dalla Corte dei Conti – Procura Regionale per la Lombardia - avente ad oggetto: “V2009/01602 – Gestione residui attivi al 31.12.2008 Settore Cultura, Politiche Giovanili e Sport – Rilievi attività gestionali”, cui nel corso del presente anno è stato dato puntuale riscontro e che, fra l'altro, riguardava i seguenti argomenti: • g) provvedimenti regionali di revoca dei contributi già elargiti a codesto Ente; • h) nota che indichi i motivi per cui non sono state realizzate da codesto Ente le attività previste nei diversi progetti, oggetto dei contributi, determinando la revoca dei medesimi contributi; • i) documentazione contabile che attesti la restituzione alla regione Lombardia dei contributi ed il pagamento dei relativi interessi (ove intervenuta). In conclusione, pur non potendo riconoscere gli oneri maturati quali interessi moratori, ai sensi dell'articolo 194 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.lgs. 18 agosto 2000 n.267, in quanto non rientrante nelle fattispecie ad esso riconducibili, va considerato che 84 dette somme rappresentano comunque un onere che la Provincia non può esimersi dal corrispondere, in quanto la natura degli stessi deriva, come sopra meglio descritto, dal provvedimento di revoca di contributi regionali precedentemente erogati a causa della mancata esecuzione degli interventi connessi agli stessi. La mancata corresponsione esporrebbe anzi l'Ente al rischio di ulteriori aggravi di oneri o maggiori esborsi derivanti dall'instaurarsi di un possibile contenzioso. E' pertanto salvaguardando gli interessi dell'Ente che si propone al Consiglio provinciale la presente deliberazione, volta ad approvare la corresponsione a R.L. dei suddetti interessi moratori, evidenziando la necessità che i provvedimenti conseguenti, siano oggetto di segnalazione alla Procura regionale della Corte dei Conti, per le azioni di competenza, ai fini dell'individuazione del relativo illecito amministrativo ai sensi dell'articolo 107 del D.lgs.vo 267/00 e del D.L. 78/09, convertito nella legge 3 agosto 2009, n. 102, articolo 17 comma 30 ter. IL CONSIGLIO PROVINCIALE Udita la relazione dell'Assessore, Visti gli articoli 107 e 194 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267 e il D.L. 78/09, convertito nella legge 3 agosto 2009, n. 102, articolo 17 comma 30 ter; Visti i decreti regionali Direzione Generale Culture, Identità e autonomie della Lombardia numero 13944, 13945, 13946, 13949 del 14/12/2009; Richiamate la Deliberazione di Consiglio provinciale n. 102 del 30/09/2009 e la Delibera di Consiglio provinciale n.44 del 27.4.2010; Preso atto dei pareri formulati ai sensi e per gli effetti dell’art.49 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000 n.267 e precisamente, in data 8.10.2010 dal responsabile del servizio proponente il provvedimento, d.ssa Chiara Bondioni, ed in data 85 14.10.2010 dal Responsabile del Servizio Finanziario, rag. Gian Franco Antonioli; Atteso che la proposta è stata esaminata dalla Commissione consiliare “Affari Istituzionali e bilancio” nella seduta del 11/11/2010 DELIBERA • di approvare la corresponsione a Regione Lombardia della somma di euro 3.603,06 quali interessi legali maturati sui contributi regionali revocati, come meglio in premessa descritto, riservandosi ogni ulteriore e successivo provvedimento, all'esito dell'eventuale riconoscimento di danno erariale, da parte della Corte dei Conti; • di dare atto che la somma trova copertura sul Cap. 17488 Tit. 1 – Funz. 03 – Serv. 02 – Int. 08 del bilancio provinciale 2010 – impegno 10/4896; • di dare atto che sul presente provvedimento sono stati espressi i pareri favorevoli previsti ai sensi del D. Lgs. 267/2000 così come richiamato in premessa; • di trasmettere il presente atto alla Sezione Giurisdizionale della Lombardia della Corte dei Conti; • di trasmettere copia del presente provvedimento al Collegio dei Revisori dei Conti di questa Provincia; • di dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo. Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti n. 24 Consiglieri; votanti n. 23 (temporaneamente assente Borghetti); favorevoli n. 23. La deliberazione è approvata all'unanimità. 86 L'atto viene inserito al n. 129 del registro delle deliberazioni Oggetto n. 24 dell'Ordine del giorno ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAI CONS. VIRGILIO E CASTELLANI PER PROMUOVERE E FAVORIRE PROGETTUALITÀ ED INNOVAZIONE NELLE POLITICHE A FAVORE DEI GIOVANI. INTERVENGONO: CONSIGLIERE VIRGILIO, ASSESSORE CAPELLETTI, PRESIDENTE GHIDOTTI (PER VOTAZIONE) Il Presidente del Consiglio cede la parola al Cons. Virgilio che illustra il seguente o.d.g.: “Premesso che è necessario sostenere l'azione delle Province a favore dei giovani e dare vita ad iniziative e progetti che coinvolgano i nostri ragazzi sul territorio e li facciano riflettere, da attori protagonisti, su temi come la prevenzione, il recupero del disagio sociale, la partecipazione, la rappresentanza dei giovani nel contesto sociale, la valorizzazione delle loro competenze le Province hanno contribuito alla crescita delle politiche giovanili in Italia accumulando una ricchezza di esperienze e di progettualità tale da affermarsi come interlocutori credibili che possono fungere da punto di raccordo per un'azione sul territorio veramente efficace, trasversale e coordinata a favore dei giovani. Considerato che l’Amministrazione provinciale ha presentato un progetto per ottenere risorse dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e promossa e gestita dall'Unione delle Province d'Italia (UPI), finalizzato a valorizzare strategie e politiche coordinate a favore dei giovani e in grado di coinvolgere i 87 diversi livelli istituzionali, l'associazionismo giovanile e tutti gli attori che a vario titolo si occupano di giovani. tale progetto è stato tuttavia bocciato pertanto la Provincia di Cremona non riceverà contributi e risorse la costruzione di vere partnership pubblico – privato è spesso fondamentale e strategica per la qualità della proposta progettuale Si chiede alla giunta di promuovere, anche alla luce dell’esperienza di altre province lombarde, occasioni di confronto fra soggetti pubblici e privati impegnati sulle tematiche dei giovani di favorire progettualità ed innovazione nelle politiche e nelle linee di intervento per i giovani, progettualità il più possibile condivise anche per ridurre la frammentazione delle azioni, considerando anche le peculiarità di un territorio come il nostro costituito da piccole realtà locali di garantire un coordinamento costante con i Distretti (ex legge 328/2000) e un monitoraggio delle diverse attività all’interno del territorio provinciale di facilitare il dialogo e le relazioni fra istituzioni, terzo settore e associazionismo giovanile per stimolare nuove iniziative e nuove opportunità di promuovere incontri e sinergie con tutti gli operatori professionisti del settore per mettere in circolo le loro competenze e le diverse esperienze. Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) l'o.d.g. in argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25. 88 L'o.d.g. è approvato all'unanimità L'atto viene inserito al n. 130 del registro delle deliberazioni Fine lavori ore 18.00 89