CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA
ADUNANZA DEL GIORNO 16 NOVEMBRE 2010
L'anno duemiladieci, questo giorno sedici del mese di novembre alle
ore 14:40 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia, si
è riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con
l'intervento dei Sigg.:
Presenti Assenti
Agazzi Antonio
Araldi Massimo
Barbati Filippo
Benzoni Maurizio
Biondi Giovanni
Bonaventi Piergiacomo
Borghetti Maurizio
Castellani Vera
Chioda Francesco
Degani Fabrizio
Doldi Andrea
Dusi Giampaolo
Gallina Gabriele
Gelmini Manuel
Ghidotti Carlalberto
Ghillini Cesare
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
Presenti n. 25
Presenti Assenti
Losio Ivan
Mainardi Cesare
Malvezzi Carlo
Mazzocco Franco
Milesi Clara Rita
Rossi Luca
Salini Massimiliano
Torchio Giuseppe
Trespidi Giuseppe
Vailati Eugenio
Virgilio Leonardo
Zaghen Ernesto
Zanacchi Maria Rosa
Zanisi Giacomo Maria
Zelioli Rossella
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
Assenti n. 6
Risultano altresì presenti gli Assessori:
Presenti Assenti
BONGIOVANNI
FILIPPO
X
-
ORINI PAOLA
Presenti
Assenti
X
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CAPELLETTI
CHIARA
FONTANELLA
GIUSEPPE
LENA FEDERICO
LEONI GIOVANNI
X
-
PINOTTI GIANLUCA
X
-
X
-
SCHIAVI SILVIA
-
X
X
-
X
SOCCINI MATTEO
X
-
Partecipa il Segretario Generale della Provincia: Dott. Giorgio Lovili
Il Presidente del Consiglio, Dott. Carlalberto Ghidotti constatando che
gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiara aperta la seduta
ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del
giorno.
Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell’art. 65 del
Regolamento degli Organi Istituzionali, i Consiglieri Benzoni e Degani
per la maggioranza e la Cons. Castellani per la minoranza
Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti
movimenti fra i Sigg. Consiglieri:
Durante le comunicazioni preliminari in ordine alla questione Tamoil,
entrano i Cons. Trespidi, Milesi, Zanacchi e Virgilio, ed esce il
Presidente Salini, appena terminato il proprio intervento. I presenti
sono n. 28.
Alle ore 16.25 vengono sospesi i lavori che riprendono alle ore 16.35.
All’appello risultano presenti 28 Consiglieri (Agazzi, Araldi, Barbati,
Benzoni, Biondi, Borghetti, Castellani, Chioda, Degani, Doldi, Dusi,
Gallina, Gelmini, Ghidotti, Ghillini, Losio, Mainardi, Mazzocco, Milesi,
Rossi, Torchio,Trespidi, Vailati, Virgilio, Zaghen, Zanacchi, Zanisi,
Zelioli), risultano altresì presenti gli Ass. Bongiovanni, Cappelletti,
Fontanella, Lena, Orini, Pinotti, Soccini.
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Durante la prosecuzione dei lavori consiliari si sono verificati i seguenti
movimenti fra i Sigg. Consiglieri:
Durante la trattazione della proposta n. 6970 (Approvazione Bilancio
Azienda Speciale Cr. Forma) escono i Cons. Biondi e Torchio. I
presenti sono n. 26.
Dopo la votazione della proposta n. 7268 ( Modifiche al Regolamento
OO.II.), escono i Cons. Dusi e Milesi. I presenti sono n. 24.
Durante la trattazione della proposta n. 5044 (O.d.g. per promuovere e
favorire progettualità ed innovazione nelle politiche a favore dei
giovani), entra il Cons. Malvezzi. I consiglieri sono n. 25 e in tal numero
rimangono fino al termine della seduta.
Inizio 14.40
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
In apertura del Consiglio lascio la parola come concordato al
Presidente Salini per una nota sulla Tamoil. Prego, Presidente Salini.
COMUNICAZIONI PRELIMINARI
PRES. SALINI
Si è ritenuto di riferire il contenuto del lavoro dell’unità di crisi che
com’è noto è stata avviata nella giornata di ieri a seguito
dell’emergenza Tamoil, e riferendo del contenuto del lavoro dell’unità di
crisi, dare la possibilità ai Consiglieri Provinciali di intervenire
esprimendo un giudizio che, oltre ad essere un giudizio politico, ci
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auguriamo che possa essere anche un contributo all’individuazione di
un percorso per la soluzione di una delle... come giustamente è stata
definita la più grave crisi aziendale che questo territorio, in particolare
la città di Cremona, si è trovata a dover affrontare da tanto tempo a
questa parte. Inizio dando lettura del testo che è emerso dal lavoro
dell’unità di crisi e che è diventato poi oggetto di una lettera che tutte le
istituzioni presenti, le rappresentanze politiche, le organizzazioni
sindacali e le categorie economiche attraverso la presenza del
Presidente della Camera di Commercio hanno ritenuto di inviare alla
Regione Lombardia in qualità di istituzione più ampia tra quelle
rappresentate al tavolo, affinché se ne facesse portatrice presso la
Presidenza del Consiglio. Ricordo peraltro che, non è la prima
comunicazione che da questo territorio viene inoltrata alla Regione
Lombardia e al Governo del nostro paese sul tema Tamoil. “Presenti
Regione Lombardia rappresentata dall’Assessore Regionale Rossoni,
la Provincia di Cremona rappresentata dal Presidente Salini e dal Vice
Presidente Lena e dagli Assessori Orini, Soccini e Pinotti, il Comune di
Cremona rappresentato dal Sindaco Perri, dal Vice Sindaco Malvezzi e
dall’Assessore Borghi, i parlamentari della Provincia di Cremona
Onorevole
Pizzetti,
Torrazzi
e
Senatrice
Fontana,
Consigliere
Regionale Alloni, Segretari delle organizzazioni sindacali De Maria,
Grossi e Palmieri, Segretari delle organizzazioni sindacali di categoria
Mocchi, Pedretti e Volpi, l’RSU Tamoil, Presidente della Camera di
Commercio Auricchio. Dopo un’approfondita discussione i presenti
hanno condiviso la seguente posizione unitaria: “respingere quanto
prospettato dall’Azienda Tamoil, in occasione della riunione convocata
venerdì 12 novembre con le organizzazioni sindacali, per chiedere
l’apertura di una trattativa sia a livello nazionale, che a livello locale, sul
futuro della raffineria Tamoil di Cremona. I presenti al tavolo, delegano
Regione Lombardia a trasmettere alla presidenza del Consiglio dei
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Ministri la posizione emersa, chiedendo contestualmente l’apertura di
un tavolo nazionale sul caso Tamoil.” Il lavoro svolto fino ad ora, se
dovessimo valutarlo da un punto di vista politico potremo definirlo un
lavoro che non ha prodotto risultati. Purtroppo oggi abbiamo il dovere
di constatare che non siamo stati in grado di attivare, al di là
dell’attribuzione delle colpe, non siamo stati in grado di attivare un
interlocuzione con l’Azienda che ci consentisse di governare questa
crisi. Abbiamo il dovere di riconoscere che qualcosa di molto grave è
accaduto, senza che le istituzioni locali fossero in grado di prevederne
la gravità, i tempi e le modalità di affronto. Non siamo stati in grado di
impedire la più grave crisi aziendale che la città di Cremona ha dovuto
subire. Tuttavia, registro la capacità di reazione immediata trasversale
da parte di tutte le istituzioni del territorio, di tutte le rappresentanze
politiche ed economiche, affinché acquisita consapevolezza di
quest’impossibilità di dialogo effettivo con l’Azienda, e non ho
specificato quali sono le colpe, perché anche le Amministrazioni
precedenti credo che possano riconoscere che non è facile dialogare
con questo gruppo. Le normali prassi di dialogo con le Aziende
sembrano saltare in questa vicenda. Ma, devo registrare come dicevo,
l’eccezionale capacità di reazione del territorio che, unitamente nella
riunione che richiamavo e che abbiamo definito unità di crisi Tamoil, ha
voluto essere presente in modo costruttivo, non polemico e propositivo.
Registro inoltre, e mi sembra doveroso segnalarlo in questa sede, il
fatto politico costituito dalla compostezza con cui le maestranze stanno
reagendo a questo schiaffo che il territorio sta subendo, attraverso di
loro. Una compostezza che mi stupisce, mi ha stupito la compostezza
che hanno dimostrato nella partecipazione al Consiglio Comunale ieri,
e una compostezza che chiama un’assunzione di responsabilità ancora
più grave. E siamo chiamati a rispondere alla domanda che questa
compostezza rappresenta. È una novità, una novità politica importante.
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In altri momenti storici, probabilmente, non sarebbe andata così. Oggi
effettivamente possiamo dire che il mondo sta cambiando, lo capiamo
anche da queste cose. Il mondo sta cambiando, la Provincia di
Cremona sta cambiando faccia. La Crisi Tamoil non è l’unica crisi sulla
quale dobbiamo confrontarci, nel lavoro dell’unità di crisi, abbiamo
avuto modo di entrare nel merito anche delle numerose altre crisi
aziendali con le quali ci stiamo confrontando. I posti di lavoro messi a
rischio, sono diverse centinaia. Sappiamo che oltre ai probabili 270
posti di lavoro circa, messi in discussione sul tema Tamoil, abbiamo
numerosi posti dell’indotto Tamoil la cui quantificazione non è ancora
precisa, non ci è ancora possibile darla con precisione ma, vi sono
molte altre Aziende che stanno dando segni preoccupanti di
rallentamento, e in alcuni casi, di arresto. Abbiamo la necessità,
soprattutto adesso, in uno dei prossimi Consigli dovremo approvare il
Bilancio di previsione del 2011, oggi si discuterà solamente
l’assestamento del 2010 ma, siamo alle soglie di un appuntamento
importante che è quello dell’approvazione del Bilancio 2011, avremo da
discutere di un Bilancio che è molto diverso da quello che avremmo
ritenuto di dover discutere, solo un anno e mezzo fa, al momento del
nostro insediamento è radicalmente diverso ma, no è diverso
semplicemente perché politicamente sono stati decisi dei tagli, è
diverso perché è cambiato l’assetto della società italiana, e quindi,
anche l’assetto della società cremonese. È cambiato perché si è
modificato radicalmente l’equilibrio economico che soggiace a queste
decisioni di tipo economico che come amministratori e come
rappresentanti, siamo chiamati ad assumere. È evidente che il punto, e
oggi la crisi Tamoil è qui a chiederci un colpo di reni ancor più forte, a
questo riguardo è evidente che siamo ad un punto in cui si deve
ridiscutere radicalmente anche il percorso su cui si fondava il progetto
di
Governo
proposto
da
quest’Amministrazione
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e
da
questa
maggioranza. Gli equilibri di cui discutiamo, o meglio, l’assenza, il
venire meno degli equilibri così come ne stiamo parlando, impone una
valutazione politica molto profonda, ed una messa in discussione
radicale del progetto come dicevo, di Governo su cui i cremonesi
pensavano di dover essere accompagnati. È cambiato molto, ogni
giorno ci sono novità rilevanti, novità che riguardano la nostra
economia, le novità che riguardano le condizioni dei lavoratori
cremonesi, novità che riguardano il rapporto fra quest’istituzione e
l’istituzione superiore. Quotidianamente riceviamo novità da Regione
Lombardia in ordine ai trasferimenti, non solo sulla parte legata agli
investimenti ma, anche sulla parte corrente. Quindi, la parte che nel
nostro Bilancio è destinata al pagamento dei mutui e degli stipendi.
Abbiamo una costante modifica in peggio di questi assetti, questo
riguarda la Provincia di Cremona, come tutte le altre Province, riguarda
i Comuni, riguarda in generale la filiera istituzionale, i rapporti fra gli
Enti locali. Dovremo riuscire, e dico dovremo perché anche qui le
novità quotidiane ci impongono prudenza. Dovremo riuscire a chiudere
anche il Bilancio 2010 rispettando il patto di stabilità, ma ogni giorno
anche su questo abbiamo novità. La crisi Tamoil ci chiede di essere
inserita in un contesto come quello che ho voluto richiamare perché mi
sembrava opportuno parlare solo di Tamoil in questa comunicazione.
Si chiede un colpo di reni, come si dice, una presa di posizione,
un’unità che sappia andare oltre le giuste e legittime ragioni dei singoli
schieramenti che qui sono rappresentati, individuando alcuni grandi
punti su cui non permetterci più il lusso di contrapporci. Non dico su
tutto ma, devono esserci alcune grandi questioni che con serietà, con
semplicità e con umiltà, questo Consiglio riconosca essere prioritarie e
sulle quali tutti decidere di dare il proprio contributo. Contributo che nel
momento in cui è politico, contemporaneamente anche molto concreto,
molto propositivo, perché in diverse occasioni in quest’anno e mezzo di
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lavoro è stato evidente quanto alcuni momenti di condivisione politica
siano in grado inaspettatamente di generare proposte per il territorio
capaci di cambiarlo in meglio. Allora, io confido molto che questa presa
di posizione dell’unità di crisi su Tamoil che ha visto come dicevo una
forte convergenza di tipo politico e istituzionale, da un lato produca
risultati su questa crisi, produca risultati realisticamente percorribili,
riduca le illusioni che spesso si creano quando si decide di affrontare
crisi come questa, visto che purtroppo l’Italia è piena di situazioni come
questa, le illusioni generate dalle contrapposizioni che a volte capita di
non riuscire a fermare, nonostante la gravità degli eventi. Ecco, la
riduzione di quel livello di contrapposizione certamente consentirà
all’unità di crisi, di produrre risultati all’altezza delle aspettative, perché
le aspettative, l’abbiamo visto, sono aspettative ragionevoli. I lavoratori
della Tamoil, come tanti altri lavoratori non chiedono di risolvere i
problemi con la bacchetta magica. Chiedono trasparenza, chiedono
vicinanza, chiedono presenza, chiedono che la politica faccia il suo
mestiere. Cioè non chiedono alla politica di inventarsi soluzioni che non
esistono. Chiedono alla politica di essere presenti, di sapere cosa
succede, di tentarci sempre fino alla fine. Anche quando sembra
perduta la partita di provarci ancora una volta. Questa è la risposta che
il territorio chiede, sperando che dentro quest’approccio, dentro questo
metodo, sia possibile scovare quelle soluzioni che oggi sembrano non
possibili, e chiedono che da quest’episodio così grave, nasca un
metodo che valga per tante altre situazioni. Cioè che finalmente si
impari la lezione. La lezione non è quella di sostituirsi alle dinamiche
economiche, non dipende da noi la crisi, non siamo noi che la
risolveremo, non siamo noi che abbiamo il compito ed il problema di
doversi sostituire alle dinamiche normali, attraverso le quali il mercato
genera valore, genera lavoro, genera ricchezza e genera benessere.
Genera capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini. Quello non è
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un compito della Società e non è un compito dell’amministratore
pubblico. Ma, l’Amministratore pubblico deve facilitare questi processi e
in un momento come questo di grande crisi, tante volte deve anche
provare a sostituirsi a quella Società che non ce la fa più. Questa è la
dinamica in cui io credo, sono convinto che in un percorso che nel mio
caso dal punto di vista politico, permettetemi questo accenno, un
percorso completamente orientato alla cultura liberale che si fonda
sulla fiducia e sulla capacità della Società di ripartire, credo però che ci
siano momenti nella storia in cui, e questo è uno di quelli, in cui la
Società ha bisogno di un aiuto speciale e quell’aiuto deve arrivare dallo
Stato. Lo Stato esiste innanzi tutto per poter rispondere a momenti di
grave crisi come questo. E quindi, il sussulto di responsabilità che io mi
permetto di chiedere a me stesso innanzitutto, e a tutti i colleghi del
Consiglio e della Giunta, è un sussulto che vada nella direzione non
tanto di affermare una posizione di tipo ideale, idealizzato, ma di
rispondere ad un’esigenza che non ci attendevamo essere così forte e
pressante. Il caso Tamoil che chiede un intervento specifico che ho
cercato di descrivere brevemente, è l’elemento che ci fa capire come
riconcepire la nostra presenza come rappresentanti del popolo. Io da
questo punto di vista, credo che ci siano le condizioni per sperare
anche quindi, oltre che in soluzioni percorribili, in un nuovo modo di
fare politica anche in Provincia di Cremona e di fare autocritica da
parte di tutti. Chiudo dicendo che, sulla base... guardo l’orario, sono le
15. Io purtroppo dovrò lasciare questo Consiglio tra 15 minuti circa
perché ieri in Consiglio Comunale si è valutata l’opportunità della
presenza anche delle istituzioni all’assemblea dei lavoratori che si
svolgerà alle 15,30 oggi in Tamoil. Non chiedo un mandato per la
partecipazione a quest’assemblea, riferisco semplicemente l’approccio
con cui andrò a quest’assemblea, è la prima volta nella mia vita che mi
capita di partecipare ad un’assemblea di lavoratori, lo ammetto, che
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non significa non avere mai lavorato ma, non ho mai partecipato ad
un’assemblea dei lavoratori e quindi, vi dico che non ci vado a cuor
leggero. Ci vado non tanto con paure, non è mia abitudine avere paura,
anzi. Ci vado però con il timore e con il tremore di riuscire a capire.
Ascoltare e riuscire a capire. Perché la situazione in cui ci troviamo è
una situazione rispetto alla quale mi sento molto, molto piccolo. E ho
l’esigenza, come dire, di andare, portando tutto il Consiglio,
rappresentandolo veramente nella sua interezza. E mi premuro di
riferire quello che accadrà. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie. Grazie Presidente. Siamo convinti forse per quello che ha
appena detto che il Consiglio sarà rappresentato in maniera più che
adeguata. Penso che stia circolando fra i Capigruppo un documento
che vuole essere condiviso, può andare anche a sostegno di quello
che lei farà fra qualche ora. Consigliere Borghetti, prego.
CONS. BORGHETTI
Mi riferivo proprio a questo, prima ancora appunto che il Presidente
possa andare all’incontro. Ieri appunto è stato votato in Consiglio
Comunale a Cremona un ordine del giorno. Io credo, prima ancora che
il Presidente vada, sarebbe buona cosa che i gruppi consiliari di questo
Consiglio, qualora siano d’accordo ovviamente, di votarlo integralmente
così com’è stato votato anche dal Consiglio Comunale di Cremona.
Questo non tanto per strozzare un eventuale dibattito ma, credo che
sia anche un segnale. Ovviamente questa cosa qui non sarà
presentata dal sottoscritto perché lo chiedo adesso ma, risulterà
presentata da tutti i Capigruppo consiliari qualora tutti siano d’accordo.
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Se tutti sono d’accordo di creare, lo leggo io, poi lo può leggere anche
un altro, eventualmente, lo votiamo. Se gli altri sono d’accordo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Perfetto. Allora, il documento...
CONS. BORGHETTI
L’ho detto anche per correttezza di procedura, presumo che tutti quanti
l’abbiate. Io ho la versione Comunale e l’ho corretta a biro, quello
Comunale è uguale...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Esatto, è in medesimo che è passato in Consiglio Comunale ieri
all’unanimità. Quindi, penso che ci sia la volontà. Prego, Consigliere ne
dia lettura.
Ordine del giorno fuori sacco
ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAI CONS. BORGHETTI,
VIGILIO, TRESPIDI, MAZZOCCO, TORCHIO, BIONDI PER LA
CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO DI CRISI A LIVELLO NAZIONALE
PER GARANTIRE UN IMPEGNO DIRETTO AI MASSIMI LIVELLI DI
INTERLOCUZIONE CON LA PROPRIETÀ DELLA TAMOIL S.P.A.
CONS. BORGHETTI
“Il Consiglio Provinciale riunitosi nella seduta del 16/11/10 sentita la
comunicazione del Presidente Salini relativa alla grave situazione
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determinatasi a seguito della decisione di Tamoil S.p.A. di dismettere
l’attività di raffinazione e di convertire in deposito la raffineria,
riducendo da 300 a 30 i lavoratori occupati entro la fine del 2011.
Tenuto conto di quanto è emerso nel dibattito che ha visto l’intervento
della rappresentanza dei lavoratori Tamoil in Consiglio Comunale di
Cremona, intende garantire ai lavoratori e alle loro famiglie il massimo
impegno per trovare soluzioni alla difficile situazione che stanno
attraversando. Considera inaccettabile per i lavoratori e per la città
intera una prospettiva come quella che viene prefigurata che, allo stato
attuale, non individua processi concreti di riconversione supportati da
Piani industriali, sbocchi in termini di occupazione, risanamento
ambientale. Può solo costituire l’anticamera della dismissione totale
con relativo disimpegno da parte dell’Azienda. Ritiene che le forse
sociali e le istituzioni debbono far fronte comune, perché tale scenario
produrrebbe
un
Bilancio
negativo
su
tutti
i
fronti:
quello
dell’occupazione, dell’economia e dell’ambiente sia scongiurato e
affinché si riapre il confronto con l’Azienda su ipotesi che tengano
insieme gli sbocchi occupazionali possibili, bonifica del sito e un
progetto credibile di rilancio produttivo sostenibile. Impegna il
Presidente della Provincia ad intervenire presso il Governo per la
convocazione di un tavolo di crisi a livello nazionale, per garantire un
impegno diretto ai massimi livelli di interlocuzione, con la proprietà
della Società. A trovare modalità idonee per garantire un informazione
tempestiva e di massimo coinvolgimento del Consiglio riguardo a tutte
le fasi del difficile percorso che si è aperto. A promuovere al più presto
la seduta congiunta del Consiglio Comunale di Cremona e Provinciale,
in forma aperta, per testimoniare la vicinanza delle istituzioni ai
lavoratori e l’avvio di una fase di mobilitazione permanente che deve
vedere le istituzioni locali direttamente impegnate a fianco delle forze
sociali ed economiche della città, per giungere a risultati soddisfacenti
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sul piano dell’occupazione e del risanamento ambientale e del rilancio
produttivo dell’area.”
Aggiungo solo una brevissima cosa che mi è venuta in mente in questo
momento: ho specificato nel testo Cremona ma, forse ho fatto male,
sarebbe bene che partecipassero i rappresentanti di tutti i Consigli
Comunali del nostro territorio.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Sarebbe bello, un’apertura totale. Come avviene per tutte le
comunicazioni preliminari, qual era quella del Presidente ora, ogni
gruppo ha la possibilità di intervenire per 5 minuti. Il Presidente ci
abbandona, lo ringraziamo. Buon lavoro. Riteniamo di votare da subito
quest’oggetto o prima lasciare spazio per interventi? Come avete
sentito in quest’oggetto c’è la volontà di convocare un Consiglio ad hoc
per Tamoil aperto congiuntamente con la città di Cremona, per trattare
in maniera puntuale e specifica tutte interrogazioni, mozioni, e
quant’altro sul tema Tamoil. Quindi, oggi per l’argomento Tamoil ci
limitiamo ad ascoltare quanto comunicato dal Presidente, a votare
questo documento, e lasciare spazio per il tempo come da
Regolamento per i Capigruppo o chi per loro, per esprimere
considerazioni in merito.
CONS. TRESPIDI
Vorrei che uscisse la determinazione di fare i Consigli aperti, in sede
Tamoil, primo. Secondo, insieme al Presidente che va in Azienda,
potrebbe andarci o l’intero Consiglio Provinciale, o una delegazione del
Consiglio Provinciale. Senza sminuire quello che è l’operato del
Presidente. Ma, è una manifestazione, se volete, del territorio questa,
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perché qui rappresentiamo il territorio cremonese, per cui, potrebbe
essere un’indicazione da prendere.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Non sono assolutamente contrario al fatto che una delegazione segua
il Presidente a quest’appuntamento. Non vorrei far mancare il numero
legale e quindi, rendere vano il nostro incontro odierno. Reputate voi in
coscienza, se vi sentite rappresentati dal Presidente e da un Assessore
o se magari, vogliamo continuare nella trattazione necessaria agli
argomenti all’ordine del giorno odierno. Andiamo tutti là? (voci fuori
microfono) Allora, ripeto, non ho intenzione di aprire una discussione.
Ci limitiamo a far circolare il documento, una volta che vi sono le firme,
lo porteremo in votazione. Contestualmente diamo spazio ad ogni
gruppo consiliare per esprimere il proprio consenso o appoggio a tale
documento. Ripeto, non apriamo la discussione perché ci sarà un
Consiglio ad hoc. Allora, ripeto, esiste questo documento. Decidiamo di
votarlo subito o dopo, ogni gruppo consiliare dispone come
Regolamento di 5 minuti per appoggiare il documento, per esprimere
considerazioni in merito all’argomento Tamoil. Sì, ma non apro un
dibattito, è formalmente una serie di interventi. Dibattito, chiamiamolo...
procediamo così: allora, chi vuole prenotarsi per gruppi... si sono già
prenotati. Benissimo. Consigliere Biondi, prego.
CONS. BIONDI
Io avevo capito intanto che il Presidente partiva alle tre e un quarto,
invece è partito subito dopo il suo intervento e alle tre è partito. E mi
spiace perché avrei raccolto in qualche modo alcuni elementi emersi
nel suo intervento, peraltro anche sollecitati da noi in altre occasioni,
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perché credo che ritornino all’attenzione di questo Consiglio, quando
discuteremo dell’approvazione del Bilancio. Ma, non in quella sede, e
mi auguro che nella condivisione del percorso venga fuori la volontà
politica di ridiscutere il progetto. Queste sono parole forti, che non
possono essere richiamate solo strumentalmente quando serve una
solidarietà su situazioni di crisi. Io non voglio pensare che sia così, e
non credo che sia così. Credo alle parole del Presidente e credo che
se si intende ridiscutere il progetto com’è stato sollecitato più volte
anche da questi banchi, io credo che questo debba essere fatto a 360°.
Perché guardate, il fallimento di questo Governo nazionale si vede
anche nel come ha trattato gli Enti locali, nella condizione in cui sta
mettendo gli Enti locali, che sono assolutamente incapaci, in questo
momento, di svolgere la propria funzione. Quindi, io raccolgo la
proposta di un confronto a 360° per capire assieme cosa si può fare,
posto che ci sia una volontà politica. La politica che è la grande
assente, la grande assente di questo anno e mezzo di confronto fra
maggioranza e opposizione, e mi auguro davvero che si abbia la
capacità di questo salto di qualità politico che non c’è stato finora e che
può aiutarci nella gestione dei prossimi Bilanci ma, anche sulla
questione Tamoil. Nello specifico non ho moltissimo da dire, se non
che va bene, il documento che è stato approvato all’unanimità in
Consiglio Comunale, presumo che venga condiviso anche qua. Mi
faccio però una domanda che, anche questo richiama all’intervento che
dicevo prima sull’assenza della politica. Noi abbiamo discusso questo
tema più volte, ne abbiamo discusso anche recentemente in una
Commissione ambiente, non c’è Bonaventi, non ricordo esattamente la
data ma, sarà circa un paio di mesi fa. Ricordo che il Consigliere
Torchio in quell’occasione disse guardate che ho informazioni che in
qualche modo non inducono all’ottimismo, ho delle informazioni che mi
dicono che il problema Tamoil sta per sfociare nel dramma che noi oggi
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riconosciamo e su quale, si chiede una convergenza unanime. Ecco,
rispetto a quell’intervento che poi avrebbe messo in moto, sollecitato
da altri, compreso me, il tavolo nazionale immediato, perché quello era
il momento di fare il tavolo nazionale immediato, e la richiesta per
quanto mi riguarda, anche di finanziamenti sul livello nazionale che
avessero in qualche modo stimolato il dato spinto nella direzione di
favorire la bonifica che doveva essere il centro di un discorso di
riorganizzazione
dell’Azienda.
Ecco,
rispetto
alla
gravità
delle
affermazioni fatte da un Consigliere Provinciale, noi non abbiamo avuto
una risposta politica in quella sede. L’Assessore non ha approfondito
questo problema, il Presidente qualche giorno dopo intervenne
pesantemente contro coloro che avevano richiamato un attenzione
particolare su questo tema. Ecco, quindi, io credo che queste cose
vadano riconosciute, bisogna assumersi fino infondo le proprie
responsabilità, io temo che adesso, come dire, richiamare i tavoli
nazionali sia doveroso, sia giusto, e sia condivisibile, non vorrei che
quando i buoi sono scappati poi, alla fine, diventa anche difficile.
Comunque, voglio dire, da parte nostra diamo la massima disponibilità
alla condivisione di un percorso che in questa fase cerchi almeno di
limitare i danni. Però se questa cosa fosse stata gestita con quella
capacità politica che è stata richiamata nell’intervento del Presidente
che, in questo Consiglio non c’è stato e m’auguro che ci sarà nei
prossimi anni, forse, ecco, qualche passo in avanti in più l’avremmo
fatto. >>
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
La ringrazio Consigliere Biondi. Lascio la parola al Consigliere Trespidi,
prego.
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CONS. TRESPIDI
La priorità è avere un fronte comune, sapendo comunque che
l’obiettivo è o conquistiamo il tavolo della trattativa con Palazzo Chigi,
cioè quello che può dare una svolta a quello che è la situazione attuale,
o altrimenti avremo sempre degli interlocutori evanescenti, non perché
non vogliono rispondere ma, perché non hanno il potere di rispondere.
Quindi, credo che oggi il Presidente che va anche lui nell’assemblea
dei lavoratori, sia già un primo segnale interessante. Avrei ritenuto
molto più interessante se questo Consiglio Provinciale avesse mandato
una delegazione oppure fosse andato al completo nella sede Tamoil.
Credo che l’altro segnale di attenzione che vogliamo dare, oltre che
approvare il documento, debba essere quello di un’assemblea aperta
che si fa se ci sono gli spazi adatti e se la Tamoil ritiene di poterlo
accogliere, dovremo farlo negli ambienti dove si svolge questa vicenda.
Credo che, a questo punto il segnale che deve essere dato non è tanto
di critiche o non critiche ma, totale unità nel cercare di avere questo
tavolo di trattativa a livello nazionale. Sarebbe opportuno ed
interessante che come dire, anziché avere ordini del giorno distinti,
queste cose si unifichino e fare in modo che gli impegni che si danno al
Presidente oggi, gli impegni che sono stati dati al Sindaco ieri, ognuno
non vada per conto suo ma, che ci sia coordinamento e si decida
insieme di muoverci unitariamente, come vogliamo fare un fronte unico
che ci sia anche un modo di muoverci unitariamente.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Trespidi. Mainardi se n’è andato. Mazzocco. Io
chiedo scusa. Purtroppo al terminale non compare nulla. Accolgo
l’invito. Se in partenza... Torchio... Mainardi... Allora, non funziona? No.
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Niente. Se Mainardi vuole lasciare a Torchio il posto, può farlo
altrimenti... Consigliere Torchio, prego.
CONS. TORCHIO
Io penso che ci sia un problema di dignità davanti a tutto. E l’unità la si
può predicare solo dopo un momento sicuramente necessario di
autocritica. Perché dopo un anno e mezzo che c’è stata la svolta, e che
nei cassetti c’erano tutte le progettualità che richiedevano quel colpo di
telefono al Presidente del Consiglio o al governatore della Regione
Lombardia, per affrontare e risolvere questo problema, compresi tutti i
passaggi nei Comitati di sorveglianza dei fondi europei e nelle cabine
di regia a livello Regionale e per gli interventi dei siti inquinati di prima e
di seconda graduatoria a livello nazionale e Regionale, nessuna
risposta è arrivata a quei livelli. Allora, su questo poiché nei cassetti ci
sono, anche se per l’accesso agli atti io ho dovuto impazzire per averli,
perché evidentemente si preferisce aprire i cassetti per altre questioni
ma, non per quelle progettuali e per quelle iniziativa, perché si è
smobilitato anche il gruppo di lavoro del patto dello sviluppo dopo che
questi progetti erano stati predisposti a partire dal 2007 e sono qui
codificati e riguardano tutta quanta l’infrastrutturazione dell’area e la
deindustrializzazione
della
Tamoil,
perché
si
è
destato
un
atteggiamento omissivo da parte dell’Azienda, bisogna anche ricordare
che da parte degli Enti locali queste vicende non sono state in nessuna
misura prese in considerazione. E questo prego di andare a verificare
veramente tutto questo lavoro, perché da questo può partire il tema
della reindustrializzazione. Io non immagino che la città si possa
consentire di avere un deposito per 30 posti di lavoro, e tantomeno fare
100.000 metri di residenziale in quell’area. Una città che da 82.000
abitanti è andata a 70.000 e ha consentito lo sviluppo di tutte le zone
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della grande Cremona, dove gli alloggi costano la metà, pensa di fare
dopo la dismissione dell’area ex Umberto Piacenza, ex CAC e adesso
Tamoil, fare esclusivamente un discorso residenziale. È il discorso
della reindustrializzazione. E non possiamo pensare di avere le case in
mezzo all’industria allora. Allora, qui noi abbiamo delle esigenze
energetiche che non sono state colmate. Nel 1998 sono stati fatti i
primi progetti. L’Azienda elettrica municipalizzata e il Comune di
Cremona li hanno accompagnati per la dismissione della vecchia
centrale a olio combustibile e per l’inizio di un funzionamento di una
turbogas a 80 megawatt, 49 li poteva dare come autorizzazione di
soglia la Provincia, noi l’abbiamo consentita. Adesso il problema è
riprendere per il teleriscaldamento di quell’area della città, per le
esigenze energetiche del secondo gruppo siderurgico nazionale con
sede a Cremona, e le altre esigenze un discorso collegato a questi
aspetti. Collegato anche ai futuri sviluppi, perché se l’area di Via Dei
Berenzani e del capoluogo non è sufficiente ad accogliere il futuro
sviluppo artigianale e industriale, e se la stessa acciaieria ha dei
bisogni di completamento dei cicli di lavorazione, possa trovare
all’interno di questo territorio gli elementi per lo sviluppo. Certo che non
è possibile pensare di dare sempre la colpa al passato, quando trovate
anche in questa tornata amministrativa, sicuramente una serie di
elementi. Già il 9 aprile in una riunione della Commissione agricoltura e
ambiente è stato detto chiaramente da chi vi parla, che manifestavo la
sensazione
che
Tamoil
avesse
comunque
deciso
cosa
fare,
nell’impianto di Cremona, ribadendo pertanto, che i tempi per la politica
sono stretti e ritiene altresì completa l’ipotesi di una crisi e di una non
ripresa dell’attività produttiva ma, solo del discorso legato al serbatoio
di stoccaggio. Questo è stato detto esattamente sette mesi fa, e
successivamente ancora è stato ripetuto. Allora, ora si chiede di
intervenire e io penso che la progettualità che trovare nei cassetti,
19
cambiando il nome del soggetto di reindustrializzazione che non sarà
più Tamoil ma, si chiamerà qualcun’altro, possa essere assolutamente
ripresa, perché lì si è in una zona nella quale si è deciso di raddoppiare
l’infrastruttura ferroviaria, perché lì c’è la portualità e c’è la possibilità
quindi, di viaggiare attraverso il fiume, perché lì si è deciso di fare il
passaggio del terzo ponte, nonostante batti un colpo se ci sei, che la
Tamoil abbia detto di no, proprio lei che se ne va da Cremona, a
questo passaggio. E io sono d’accordo a votare tutti i documenti. Però
occorre una politica alta, occorre che chi ha le responsabilità invece di
attaccare come ha fatto ieri in Consiglio Comunale, chi ha lavorato, chi
si è preso le minacce di avvisi di garanzia per garantire la presenza in
città e il funzionamento, si assuma la responsabilità anche la Lega che
da 16 anni è nel Governo Regionale e nazionale. E non solo
cavalcando le tigri di carta delle polemiche ma, facendo il proprio
dovere e facendo arrivare i risultati concreti alla città.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
La ringrazio Consigliere Torchio. Consigliere Mainardi, prego.
CONS. MAINARDI
Io credo che non sia il tempo delle polemiche. E credo un appunto
potrei anche farlo. Noi avevamo un documento del Consiglio
Provinciale che chiedeva l’apertura di un tavolo che abbiamo aperto
adesso, potevamo aprirlo prima. Non avremo risolto il problema. Poi io
sono per discutere della politica, del ruolo, però io sono anche
convinto, non l’abbiamo mai usato in campagna elettorale, che
l’inquinamento, o una parte dell’inquinamento, è colpa della Tamoil, e
che i licenziamenti e le dismissioni sono colpa della Tamoil. Poi la
20
politica farà il suo iter. Dobbiamo anche ringraziare oggi, di tenerceli
ben fermi, i lavoratori che si stanno battendo per la loro fabbrica, per il
loro posto di lavoro, per tutta la città. E guardate, che questa è una
condizione si ne qua non per mantenere l’attenzione attorno a questo
problema. E sarà una battaglia lunga e difficile, perché hanno scelto di
fare una battaglia lunga e difficile magari, perché vogliono stancare i
lavoratori. Io chiedo che sia stata giusta la richiesta di un incontro con il
Governo, che sia stato giusto respingere la proposta aziendale che,
guardacaso, prevede 30 dipendenti e che mi da il senso di fare solo un
deposito che non serva ad affrontare il problema del risanamento
dell’area, perché dietro a questo, c’è anche l’obiettivo. E guardacaso, la
Tamoil sceglie di fare questa scelta nel momento in cui c’è
sostanzialmente una crisi di Governo. Quindi, siamo nelle condizioni
sulle quali noi bisogna costruire una battaglia della città e della
Provincia in modo forte, perché abbiamo di fronte la perdita
dell’occupazione e 800.000 metri quadri di area inquinata. Forse non ci
rendiamo nemmeno conto oggi cosa vuol dire avere 800.000 metri
quadri di area inquinata. Per il sottosuolo, perché noi abbiamo visto
che dal punto di vista dell’aria l’incidenza era ben poca. Per la falda
acquifera, per gli stessi ... Quando non ci saranno più i lavoratori in
quell’area chi controllerà? E non facciamoci illusioni che c’è una Legge
che dice che bisogna risanarla. Non facciamoci illusioni, perché i cavilli
per noi saranno molti, ammesso che non se ne vadano definitivamente
in bibbia. E quindi, noi abbiamo di fronte il fatto che la trattativa che
deve essere fatta, non è una trattativa con l’Azienda, che faranno le
organizzazioni sindacali. La trattativa che deve essere fatta, deve
essere fatta dal Governo Libico per tenere insieme l’occupazione e il
risanamento dell’area. Finisco con uno slogan. Questa questione sarà
una questione centrale per tanti anni ancora. Noi dobbiamo costruire
tutti assieme, il fatto che la dismissione dell’attività se ci sarà, vede
21
costare alla Tamoil più dell’attività stessa, perché questo è l’obiettivo
che abbiamo di fronte. È l’obiettivo che abbiamo di fronte per poter
difendere i lavoratori, è quello di cominciare a dire che bisogna risanare
quell’area lì. Quella parte che non viene utilizzata, deve essere risanata
e quindi, l’accordo che noi dobbiamo fare con il Governo, e il Governo
deve fare con la Libia e deve intervenire su queste questioni utilizzando
tutti i rapporti diplomatici che ci sono, perché noi alla Libia stiamo
dando contributi, stiamo dando fondi, stiamo avendo un rapporto
privilegiato ed è necessario che in una città come Cremona, abbia la
possibilità di manifestare la capacità di intervento su questa questione.
Per deindustrializzare l’area. Per difendere l’ambiente, e per ricostruire
un terreno civile di convivenza in questa città.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
La ringrazio Consigliere Mainardi. Lascio la parola al Consigliere
Mazzocco, prego.
CONS. MAZZOCCO
Dopo avere ascoltato l’intervento del Consigliere Mainardi, devo dire
che mi trovo quasi completamente d’accordo su tutto quello che ha
detto. Penso che sia l’intervento più centrato che ho ascoltato oggi. Io
credo che questo non sia il momento delle polemiche. Cioè dire che
potevamo fare più e meglio di quanto abbiamo fatto è normale. Però
fare polemica credo che in questo momento non serva a salvaguardare
i lavoratori della Tamoil. Non serve a quelle 270 famiglie che vedono
una prospettiva nera davanti ai propri occhi. Io auspico che tutti
insieme, al di là delle polemiche, pur legittime che ci possono essere,
lavorino per cercare di influenzare quest’Azienda, per cercare di
22
stimolare il Governo affinché queste 270 famiglie non si trovino sulla
strada. Quindi, io fin da ora, ringrazio tutti coloro che si adopereranno
per fare in modo che non ci siano 270 famiglie di disoccupati. E quindi,
ringrazio come dicevo, fin d’ora, tutti quelli che lavoreranno in questa
direzione.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
La ringrazio Mazzocco. È il turno di Agazzi, prego.
CONS. AGAZZI
Grazie. Bene, anch’io ho la fortuna di intervenire dopo Mazzocco e
dopo Mainardi, interventi assolutamente centrati, rubo a Mazzocco il
termine. Interventi ispirati a quel senso di responsabilità che dovrebbe
essere patrimonio complessivo e dovrebbe fare in modo che al di là
delle legittime valutazioni si esca da questi dibattiti, con una
valutazione corale nel senso etimologico del termine, e senza note
stonate. È assolutamente da sottolineare come profondamente
responsabile carico anche di alcuni aspetti di umiltà e comunque
intrinsecamente onesto l’intervento del Presidente della Provincia in
apertura di questa breve discussione. Il Presidente della Provincia ha
innanzi tutto dato conto del fatto che l’unità di crisi avviata ieri ha visto
una partecipazione responsabile, unitaria, di tutte le rappresentanze
istituzionali, sindacali, delle categorie economiche. Questo è già nella
congiuntura così critica un buon segnale che deve essere raccolto
anche dalla politica, questo segnale di concordia. È indubbio che
bisogna partire con grande solerzia a recuperare anche quel po’ di
terreno che può essere stato un pochino perduto, che si affronta
magari anche con un piccolo ritardo, nel porre in essere una trattativa
23
che non può che essere una trattativa di carattere nazionale. Che
coinvolga attraverso Regione Lombardia come ha deciso l’unità di crisi,
il Governo del paese, in una fase fra l’altro piena di interrogativi anche
dal punto di vista della stabilità politica del Governo e del sistema
parlamentare di questo paese, perché la congiuntura è davvero molto
delicata. Quindi, si rischia di avere anche qualche punto interrogativo
rispetto ai punti di riferimento con cui attivare un interlocuzione. Che
l’interlocuzione, lo diceva Salini molto bene con l’Azienda si sia rivelata
particolarmente problematica, mi sento piccolo, piccolo ci ha detto il
Presidente della Provincia di fronte a queste difficoltà. È un dato di fatto
ma, che il problema va veramente scostato ad altissimi livelli è
altrettanto un dato di fatto. Io sottolineo forse, l’utilità di aprire un
interlocuzione molto stringente per esempio con due Ministri, pro
tempore naturalmente, tutti i Ministri sono pro tempore ma, in questo
momento in modo particolare, con due Ministri il Ministro Lombardo
dello sviluppo economico, Onorevole Paolo Romani, è una possibilità
di azione assolutamente da esperire, ma lo stesso Ministro del
WELFARE Sacconi, con il quale se non altro per responsabilità di
settore o affini, anche un Assessore Regionale espresso da questo
territorio, e mi riferisco a Rossoni, ha una possibilità di interlocuzione
abbastanza diretta. Ecco, questi sono per me due dicasteri afferenti fra
l’altro alla materia, insieme al dicastero degli esteri naturalmente,
perché il problema è stato sottolineato, è un problema che va trattato a
livello governativo, anche perché ha un implicanza investe i rapporti
internazionali. E quindi, agirei naturalmente in questa direzione. Gli
ordini del giorno. Noi abbiamo fatto il nostro dovere insieme al
Consiglio Comunale di Cremona, faremo il nostro dovere molto presto.
Vedete, io sono cremasco e ho anche il dato di fatto essere impegnato
sul versante politico e amministrativo da tanti anni e quindi, ho fatto in
tempo ad assistere da Consigliere Comunale di maggioranza, Donzelli
24
Sindaco della città di Crema, al problema del disimpegno da parte
dell’ingegner De Benedetti dell’Olivetti rispetto alla realtà produttiva di
Crema. E questo ha causato un’enormità di implicanze anche rispetto
all’indotto
come
potrebbe
verificarsi
sicuramente
se
la
cosa
degenerasse anche a livello di città di Cremona. Auspico che non
accada ma, i segnali sono sicuramente preoccupanti. Anche in quella
circostanza non si lasciò proprio nulla di intentato al di là degli ordini
del giorno che possono lasciare, però sono simbolici, se non sono
seguiti da un’attivazione di contatti stringente. Non si lascia nulla
d’intentato al punto che perfino la diocesi si impegnò a fianco
dell’istituzione. Ricordo il Sindaco della città e il Vescovo Tresoldi di
allora, che furono ricevuti dal Presidente del Consiglio Andreotti.
Ricordo l’impegno del Ministro del lavoro di allora Franco Marini sulla
questione della crisi Olivetti. Ricordo che da quella congiuntura si attivò
per esempio la realtà di Reindustria, agenzia oggi Provinciale di
sviluppo, che attivò, naturalmente a crisi di fatto intervenuta, tutti i
meccanismi
per
recepire
finanziamenti
e
per
avviare
la
deindustrializzazione dell’area ex Olivetti. Ma, prima ancora di tutto ciò
perché naturalmente dobbiamo fare di tutto perché si arrivi a tutelare
l’occupazione e a bonificare l’area, e a legare queste due cose com’è
stato bene detto, prima di tutto ciò si cercò comunque, essendo quella
crisi incanalata su un binario morto, purtroppo, mi riferisco a quella
crisi, si fece tutto il possibile per salvaguardare le famiglie e i lavoratori
e ricollocarli, qualcuno magari puzzerà questa cosa, nella Pubblica
Amministrazione. Ma, tutti furono ricollocati in quella circostanza.
Perché come sollecitato dal Presidente e dalla Provincia, la politica ha
fatto il suo mestiere. Ecco, la politica deve fare il suo mestiere, le
istituzioni devono fare il loro mestiere, e quindi, io m’auguro che tutti
questi canali in raccordo con i Ministri che ho citato e tutte queste
possibilità di azione, al di là degli ordine del giorno che voterò,
25
naturalmente, vengano perseguiti con grande forza e con grande
tenacia. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Agazzi. Non ho prenotazioni. Dusi, prego. Alzate la
manina. Dusi, prego.
CONS. DUSI
Io credo che oggi siano due gli aspetti che ci permettono di fare un
ragionamento su quanto sta avvenendo. Uno e non ho dubbi, ed è
quello della vicinanza, della solidarietà e dell’aspetto più fondante che
è quello di essere vicino ai lavoratori, vicini alle loro famiglie, con un
intento di preparazione che è quanto probabilmente avverrà nel
prossimo futuro, perché apre una molteplicità di problematiche e
grosse difficoltà sicuramente, di affrontarle queste problematiche. Uno
di questi aspetti è questo. L’altro invece, è determinato dalle cose che
io ho sentito ieri in Consiglio Comunale e oggi qui. E cioè io ieri ho
sentito una frase che mi ha lasciato perplesso. È stata fatta dal
Sindaco di Cremona: siamo stati presi in contropiede. Oggi ho sentito
qui alcune frasi dette dal Presidente della Provincia, non ce l’abbiamo
fatta, non siamo riusciti, non siamo stati capaci. Io signori, mi dispiace
ma queste frasi non le ritengo il massimo della predisposizione politica
nei confronti di chi ha amministrato prima, e nei confronti di quanti
stanno amministrando oggi. E lo dico perché il Comune di Cremona e
la Provincia di Cremona, sono stati oggetto proprio del banco Tamoil, e
questo ha determinato il cambiamento molto probabilmente, ha
determinato il cambiamento delle gestioni amministrative, sia in
Comune a Cremona, che in Provincia. Quindi, io penso che non si
26
possa oggi dire non ce l’abbiamo fatta, siamo stati presi in contropiede.
Signori, un anno e mezzo fa chi ha preso in mano l’Amministrazione
aveva in mano tutta una documentazione forte predisposta proprio su
questo tema. Già un anno e mezzo fa c’erano dichiarazioni e
prospettive di fronte a questa problematica. E quindi, non si può dire
non ce l’abbiamo fatta o ci hanno preso in contropiede. No, signori.
Molto probabilmente serviva, secondo il mio punto di vista, un po’ più di
attenzione al problema stesso di Tamoil. E se il Sindaco dice che
siamo stati messi in condizioni di contropiede, significa che non si è
fatta una dovuta difesa alla problematica, non si è fatto quel passaggio
politico di attacco e di conoscenza per capire qual era il processo in
corso, e quali potevano essere le soluzioni prospettate su questo.
Perché tutto quello che ha detto Giuseppe Torchio in precedenza, si è
abbandonato il tavolo dello sviluppo, si sono fatte determinate scelte
politiche per affrontare in maniera nuova e diversa questa prospettiva.
Mi ricordo molto bene io che un anno e mezzo fa prima dell’elezione
amministrativa, c’erano prospettive che pensavano a 900.000.000 di
Euro, e ci sono ancora i giornali e la stampa che identificano queste
dichiarazioni, erano 900.000.000 di Euro messi a disposizione per
affrontare il tema ambientale e occupazionale di Tamoil. Non possiamo
dire dopo un anno e mezzo che non ci siamo accorti di quelle
dichiarazioni, non ci siamo accorti di quelle dichiarazioni non fatte
soltanto dai politici ma, fatte direttamente dai responsabili Tamoil ai
tavoli delle trattative. Quindi, mi dispiace molto ma, io certe frasi non le
accetto così comunemente, e dette secondo me in funzione di quanto
sta avvenendo. Le decisioni su Tamoil sono già state prese. Le
dichiarava l’ex Presidente Giuseppe Torchio, che già ne aveva dato
notizia, non oggi, non ieri, ma sei o sette mesi fa, già c’erano notizie
che riguardavano la posizione diretta su questo tema e su questa
problematica. Quindi, mi dispiace per quanto sta avvenendo, la
27
solidarietà da una forza politica come la mia, non può venire meno,
anzi, sarà fatta in modo pieno ma, scusatemi, non accetto che mi
vengano raccontate delle cose che, naturalmente, non sono la sintesi
di quanto si è fatto ma, non sono nemmeno le questioni che secondo
me
hanno
avuto
un
peso
importante,
che
non
sono
state
adeguatamente secondo me affrontate, i questi 18 mesi di legislatura.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Dusi. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Araldi,
prego.
CONS. ARALDI
Il destino della Tamoil non è modificabile. Ma, non possiamo nemmeno
accettare il fatto che non si debbano fare polemiche, perché questa
storia non è nata per caso ieri, in Commissione 7 o 8 mesi fa,
all’Assessore Soccini, che esprimeva preoccupazione per la situazione
della Tamoil, fu suggerito allora di intervenire presso il Governo, nella
fattispecie, presso il Presidente del Consiglio, mettendosi un cartello
sulle spalle ed occupando il cancello della casa di Arcore, facendo lo
sciopero della fame, fino a quando quel signore, oltre ad occuparsi del
resto, immaginasse di occuparsi anche della Tamoil di Cremona,
perché i rapporti strettissimi, personali, la politica estera italiana è fatta
di pacche sulle spalle, come l’ha definita lui stesso, la politica del cucù,
non poteva non accettare di occuparsi di questa situazione. Perché
non credo che i rapporti italo-libici debbano essere improntati
dall’importazione di 50 valdostane vestite da arabe e la riunione di
qualche centinaia di ragazze di buona famiglia a Roma, ad ascoltare
quel mentecatto del Presidente Gheddafi. Il destino di questa Società è
28
segnato. Se avesse avuto senso un intervento prima della chiusura,
questo intervento non c’è più. Ci sono anche altri problemi. Il
risanamento delle aree della Tamoil. Io ricordo di avere sentito in
campagna elettorale che la vittoria del Centrodestra e quindi, il mettere
insieme politicamente il Governo nazionale, il Governo Regionale e la
Provincia sarebbe stato di grande utilità per la Provincia. Bene, in
questo periodo con i fondi FAS in Lombardia sono stati risanati la
raffineria di Rho Pero, il petrolchimico di Mantova, la raffineria di
Pioltello, la fabbrica di eternit di Broni, e la Caffaro di Brescia.
Probabilmente se questo rapporto così utile che era nato tra Cremona
e Milano, fosse stato qualche cosa di più serio, forse, tra queste aree ci
sarebbe stata inserita anche l’area Tamoil di Cremona, forse,
sicuramente non essendo stati fatti i passi necessari, l’area Tamoil non
è stata sicuramente inserita. Mi riallaccio per concludere all’intervento
di Agazzi. Noi ci troveremo, mi dispiace deludere qualcuno, se spera in
situazioni diverse, ci troveremo nella situazione in cui si è trovata
Crema, quando la Olivetti dismise le sue attività. Il problema allora, non
è di fare un tavolo e mettere insieme tutti, per cercare di convincere
Gheddafi a fare una cosa che non vuol fare, perché se l’avesse voluta
fare, la faceva prima, non arrivava a perdere l’Azienda, renderla
decotta per poi dopo intervenire. Quindi, si attivino tutte le forze
politiche locali, con un minimo di intelligenza, però, non con delle
dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano. Si attivino tutte le forze
politiche e sociali per trovare una soluzione, per trovare dei posti di
lavoro, per trovare delle nuove attività in quel di Cremona, utilizzando
magari le aree che la Tamoil lascia vuote e utilizzando i soldi che ci
sono a livello centrale, per fare il risanamento, perché se qualcuno
spera che la Tamoil faccia il risanamento dell’area che è inquinata, è
proprio un’idiota. Per usare un termine tecnico, ed essendo un tecnico,
non posso offendere nessuno. Ma, deve essere un’idiota uno che
29
pensa che la Tamoil chiude una fabbrica e poi si impegna a risanare
quello che ha combinato.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Araldi, grazie. Se gli interventi sono terminati. Milesi, prego.
Araldi deve spegnere il microfono, forse. Aspetti, non faccia nulla.
Prego, Milesi.
CONS. MILESI
Dunque, ritengo anch’io che le Amministrazioni locali, Comune e
Provincia, avrebbero dovuto affrontare la questione Tamoil molto
prima. Allora, torniamo indietro nel tempo. Tamoil nel 2001 il 29 marzo,
notifica l’inquinamento con una nota, un allegato tecnico, uno studio di
caratterizzazione
del
sottosuolo,
della
falda
acquifera
ecc.
praticamente il Comune, la Provincia, gli Enti coinvolti allora
probabilmente prendono atto di questa sua autodenuncia. Sono passati
quasi 10 anni e penso che l’Azienda, la Tamoil, si stava pian piano, si è
spenta oggi, quasi, con una candelina, forse rimane ancora poco.
Proviamo a pensare a quella fiammella accesa che vediamo passando
dalla tangenziale tutti i giorni. Questo rattrista. Io ritengo, passati così
tanti anni, che forse si sarebbe potuto fare di più, si sarebbe dovuta
affrontare la questione molto, ma molto prima. Dal 2001, al 2003, al
2006 ci sono stati degli anni, dei salti dove praticamente c’è stata solo
attesa: attesa di documentazioni, attesa di integrazioni, di documenti e
poi dal 2006 ad oggi, man mano, ordinanze, conferenze di servizi nel
2007, ordinanze di diffida, note, autorizzazioni o meno agli scarichi.
Cosa si è detto in questi tavoli? Cioè cosa si raccontavano? Avranno
fatto di tutto? Immagino di sì, me lo auguro. Ecco, quindi, questa nube
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minacciosa sulla raffineria incombeva sicuramente da molto tempo. A
maggior ragione, se si considera che le due Amministrazioni locali
attualmente dico, per tornare ai giorni nostri, hanno lo stesso “colore
politico” direi. Qui non si deve fare polemica politica, comunque,
sottolineo, perché la tragedia è grande. Io ieri salendo lo scalone,
vedendo tutti quei lavoratori sono stata male, il cuore batteva forte,
batteva per loro, batteva per la nostra incapacità di politici e con questo
anch’io mi ci metto dentro, anche se da adesso in poi cercherò di fare
di tutto per poter risolvere qualche situazione o comunque, tamponare.
Quindi, abbiamo due Amministrazioni locali dello stesso colore, il
Governo nazionale che attraverso il Premier ha sempre manifestato
questo feeling con il Governo libico di Gheddafi, proprietario del
pacchetto di maggioranza di Tamoil, mettendo il nostro paese alla
berlina di fronte al mondo per le folcloristiche sceneggiate che il raid di
Tripoli ha messo in atto in occasione delle sue visite in Italia. Condivido
quanto ha detto mi sembra il Consigliere Araldi, o Torchio. Esprimendo
sincera solidarietà ai lavoratori della Tamoil, e a tutte le loro famiglie
che si trovano sul baratro di un licenziamento, che produrrebbe una
crisi sociale drammatica e con pochi precedenti, per quanto riguarda
sicuramente la nostra città, ciò detto e dopo aver fatto tutto il possibile
per far recedere i proprietari di Tamoil dal loro proposito, voglio
sottolineare a chiare lettere che eventuali ristrutturazioni della raffineria
non potranno esonerare la proprietà dal mettere in atto la bonifica del
sito più volte annunciato e mai effettuata. Che il cambio di
destinazione, eventualmente, non possa diventare per loro un alibi, una
foglia di fico, per scrollarsi di dosso le loro pesanti responsabilità.
Dovendo prefigurare scenari futuri, credo che fin d’ora appunto, come
dicevo prima, tutti e dico tutte le forze politiche ed istituzionali e locali,
dopo avere fatto di tutto per scongiurare la ristrutturazione della Tamoil,
si dia sin d’ora da fare per non trovarsi anche in dal caso spiazzati, per
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pensare a riconversioni del sito, che possono offrire maggiori possibilità
in termini di ricollocazione della forza lavoro, rispetto a quello dell’area
di stoccaggio che, secondo i titolari dell’Azienda, potrebbe assorbire
appunto solo una trentina di lavoratori. Ecco, con questo però io volevo
fare anche solamente un ultimo appunto al Presidente che ci ha
lasciato prima, alle tre, dopo avere fatto il suo bel discorso. Noi
sapevamo che lui non avrebbe potuto partecipare a questo Consiglio
insieme all’Assessore, però appunto, vista la drammaticità, credo, di
questa vicenda, si è apprestato ad andare. Io volevo proporre, prima,
però adesso credo che nessuno lo farà, di sospendere la seduta di
oggi, ed andare tutti davanti alla fabbrica, noi Consiglieri e non solo, le
istituzioni che vengono chiamate ai tavoli di crisi ecc. dove noi
Consiglieri non siamo mai chiamati ad esserci. Anche noi vogliamo
essere in quei posti, per capire cosa succede.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Milesi. Per par condicio visto che ho lasciato la parola ad Araldi,
faccio parlare Zaghen anche perché il suo intervento dura tre minuti,
prego.
CONSIGLIERE ZAGHEN
Molto semplicemente volevo un attimo ribadire il fatto che tutte le
dichiarazioni che sono state fatte sono dichiarazioni sul pezzo,
dichiarazioni che sono abbastanza in linea e mi ritrovo d’accordo.
Esprimo solidarietà ai lavoratori e ricordo anche l’indotto di tutti quegli
artigiani che hanno lavorato in tutti questi anni, che oggi con i chiari di
luna che ci sono non sapranno dove andare a sbattere la testa. Però
volevo anche puntualizzare una cosa. Mi sembra di essere ad un
32
funerale dal punto di vista politico. Quando nascono sono tutti belli,
quando si sposano sono tutti ricchi e quando muoiono sono tutti buoni.
E quindi, anche se abbiamo tirato fuori i coltelli di fronte ad una morte,
siamo tutti d’accordo e firmiamo il documento. Però detto questo ci
sono delle responsabilità precedenti, che non sono relativi ad un anno
e mezzo naturalmente ma, sono ventennali e quindi, su questo bisogna
pensarci. Il chiamare in causa il Premier mi sembra doveroso, perché
la questione è più grande di noi, l’abbiamo ribadito in tutte le salse,
però credo anche che una riflessione in più va fatta sul sistema e sul
mondo che sta cambiando, come ha detto il Presidente. Se pensiamo
che oggi un posto di lavoro fisso sia un diritto, pensiamo che
un’Azienda rimanga per tutta la vita, per noi, per i nostri figli, e per i figli
dei nostri figli, sia un altro diritto, credo che bisogna fare una riflessione
e credo che, vi assicuro, non sarà così. Non sarà così, perché se ci
guardiamo intorno nei paesi più liberali, non è così. Mi dispiace dire
queste cose, perché auspico anch’io che tutto quello che ci ha portato
avanti finora, e i diritti che abbiamo acquisito finora, possiamo andare
avanti ad estenderli ai nostri figli e alle generazioni future ma,
purtroppo bisognerà rendersi conto che questo problema sarà un
problema che affronteremo sempre più spesso. Ho avuto occasione di
fare una valutazione sulle Aziende in crisi della Provincia e mi sono un
po’ spaventato per il fatto che non c’è solo la Tamoil, ci sono altre
Aziende in crisi come ha detto il Presidente. Altri lavoratori che non
hanno la certezza di arrivare alla fine dell’anno. Questo, come ripeto, e
voglio che ci pensiate, magari presenterò un ordine del giorno da
votare su questa cosa, è che bisogna che noi politici senza andare ad
incatenarci davanti ai cancelli ad Arcore, o alla Tamoil, bisogna che ci
pensiamo in modo concreto e riusciamo a fare un'altra operazione
come quella che è stata fatta a Castelleone, su altre situazioni per dare
33
una mano all’imprenditoria e, di conseguenza, anche a mantenere i
posti di lavoro tanto cari ai nostri cremonesi. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Zaghen. Prima di porre in votazione l’oggetto per una replica
veloce il Vice Presidente Lena. Prego Vice Presidente.
VICE PRESIDENTE LENA
Un brevissimo intervento, visto che non c’è il Presidente. Io voglio fare
una considerazione che è questa: sicuramente sono d’accordo con
Araldi, nel senso di dire Tamoil ha già deciso. Quindi, il nostro
interlocutore non può essere Tamoil, il nostro interlocutore a questo
punto, sta a Roma. Nell’unità di crisi noi abbiamo pensato di fare due
tavoli: uno territoriale locale, e uno nazionale, ma, nella mia esperienza
lavorativa ogni qualvolta si è sollevato un problema, ho sempre cercato
di portare anche una soluzione, perché è ovvio che non si può pensare
di andare a Roma e dire abbiamo bisogno, andiamo con il cappello in
mano, e questi ci dicono: va bene, e poi? Quindi, il tavolo territoriale
locale secondo me dovrebbe andare a Roma già con un’idea ben
precisa. Qualcuno di voi ha fatto un accenno nei vari interventi, adesso
non mi ricordo chi fosse il Consigliere. Quindi, io auspico che il tavolo
territoriale possa portare già qualche idea concreta, per poter andare a
Roma e dire: noi a Cremona vorremo fare questo. Non penso che ci
siano molte altre soluzioni. E ovviamente qualcuno a Roma ci deve
aiutare nel realizzare quello che noi, a casa nostra, vorremo fare per la
Tamoil. Per quanto riguarda la bonifica ho sentito parlare giustamente
che il territorio e quell’area deve essere modificata. Io all’unità di crisi,
ho sentito che questa bonifica è iniziata. Non so se effettivamente è
34
così o non è così. Ok. L’importante però è, come diceva Mainardi,
presidiare. Presidiare perché il mondo è dei furbi, e giustamente
Mainardi ha detto stiamo attenti perché lì potrebbero succedere cose
spiacevoli. Per quanto riguarda il paragone fra l’Olivetti e la Tamoil,
direi che c’è un contesto economico diverso, perché allora non
eravamo in questa situazione di recessione che abbiamo oggi e quindi,
la mia paura è che effettivamente ci siano molte più difficoltà rispetto
per quanto riguarda Tamoil. Mentre, per quanto riguarda le risorse
umane da indirizzare sul mondo pubblico come ma auspicato Agazzi,
la vedo decisamente dura in questo contesto, almeno che Roma non ci
sia una deroga in questo senso. Grazie e scusate.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Vice Presidente Lena. Per completamento l’Assessore Pinotti,
prego.
ASS. PINOTTI
In merito al riferimento fatto dal Vice Presidente sulla bonifica, io vorrei
su questo aspetto richiamare un attimo l’attenzione per dire che il 2010
è stato un anno molto importante per mettere a fuoco quest’altro
aspetto che è l’altra faccia della medaglia Tamoil noi l’abbiamo sempre
detto, la continuità e quindi, la garanzia occupazionale, l’altra era la
questione ambientale. Dopo un 2009 certamente burrascoso, vi invito
ad andare a rileggervi la rassegna stampa dei mesi di luglio, agosto,
settembre dell’anno scorso, quando sembrava che la priorità fosse solo
l’ambiente e ci fu un attacco virulento nei confronti di Tamoil, io ricordo
il 7 ottobre dell’anno scorso, di avere riportato in una Conferenza dei
servizi in Comune a Cremona, ho chiesto proprio che gli animi si
35
raffreddassero e si ragionasse a mente serena su quelli che erano gli
aspetti che andavano per forza affrontati. Devo dire, e lo ripeto, il 2010
è stato un anno molto importante perché a febbraio di quest’anno è
stata presentata l’analisi di rischio e per le aree interne, e per le aree
esterne. L’analisi di rischio per le aree interne è stata approvata e
quindi, sono stati definiti quelli che sono gli standard di bonifica
dell’area interna, e a giorni, sono attese proprio perché questo era
previsto dall’iter, le misure, cioè la messa in sicurezza operativa del sito
che ci consente di mettere nero su bianco quelli che sono gli interventi
del progetto di bonifica. Quindi, io volevo su questo aspetto dire che il
2010 non è un anno che non è servito a nulla sulla parte ambientale,
mentre, si sta concludendo la valutazione da parte degli Enti preposti,
fra i quali anche la Provincia, ma soprattutto ARPA, Regione, l’ASL in
merito alle misure previste per l’analisi di rischio per le aree esterne.
Questi due strumenti analisi di rischio e aree interne, sono gli strumenti
cardine sui quali fondare le attività di bonifica per questi siti, e questo è
avvenuto nel 2010. Quindi, ecco, facendo riferimento a quello che
diceva il Vice Presidente, puntualizzo che sono attesi dagli Enti locali,
perché questi erano gli accordi sottoscritti e sui quali c’era stato
l’accordo con Tamoil, di formalizzare le azioni di messa in sicurezza
operativa della zona interna a Tamoil.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Assessore Pinotti. L’Assessore Orini mi ha chiesto la parola.
Prego, anche lei.
ASS. ORINI
36
Anch’io faccio parte dell’unità di crisi, e vorrei sottolineare come
quest’unità di crisi non sia semplicemente un andiamo tutti d’accordo.
Abbiamo già pensato a quest’intervento duplice, uno a livello nazionale
ma, uno assolutamente importante e qui mi ricollego con quanto detto
dal Consigliere Araldi, a livello locale che da un lato ha presente la
situazione dei lavoratori, delle famiglie e a questo proposito
chiaramente c’è un’attivazione già adesso dell’ufficio delle politiche del
lavoro
diciamo,
per
quanto
riguarda
eventuali
interventi
di
accompagnamento dei lavoratori ma, non ci fermiamo qui, nel senso,
non ci si può fermare qui, perché c’è un problema più vasto riguardante
l’occupazione, riguardante l’utilizzo dell’area, riguardante lo sviluppo
economico e industrializzazione. È stato citata l’Olivetti. Anch’io sono
cremasca come il nostro Agazzi, anch’io ho fatto in tempo a vedere
quello che è successo all’Olivetti, ritengo che nella crisi qualcosa di
molto positivo sia avvenuto perché? Perché il territorio si è dato da fare
e quindi, diciamo che, c’è stato comunque uno sviluppo forse più
artigianale che industriale, ma, che non ha lasciato il vuoto. Purtroppo
anch’io devo constatare però che la congiuntura economica è diversa e
che quindi, l’intervento, non raccontiamoci favole, sarà molto, molto più
difficile. Non per questo non va tentato, non va attuato, anzi.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
La ringrazio Assessore Orini. Allora, vi è la richiesta da parte del
Consigliere Torchio di presentare un emendamento al documento già
firmato da tutti i Capigruppo. Se intanto vuole presentarlo.
CONS. TORCHIO
37
Allora, intanto c’è un passaggio tecnico di rito, penso, con il contributo
di tutti i gruppi consiliari, perché ognuno, evidentemente, ha detto la
sua. Poi, io penso che non sia sbagliato in questo caso svestendosi
ognuno della propria bandiera, recuperare un concetto che suona
sostanzialmente così e sul quale, è possibile a mio avviso trovarsi. Lo
spiego tecnicamente. Voi sapete che in Commissione alla Camera, con
un ribaltamento ahimè di maggioranza, è stato ripristinato il contesto
dei fondi FAS, non ahimè per chi è governativo. Io mi sento sempre
coinvolto perché evidentemente... Comunque, la sostanza, è che sono
state date in Regione le disponibilità. Ora, poiché il progetto non andò
avanti, all’epoca per la carenza di disponibilità sui fondi FAS
tecnicamente
come
se
fosse
un
passaggio
di
Commissione
parlamentare, bisogna agganciarsi a questa opportunità, ed è
esclusivamente di natura tecnica, e non un amarcord dei progetti
vecchi. Però bisogna fondarsi su qualcosa che l’Ente aveva a suo
tempo predisposto. A sostenere quindi, il progetto di bonifica e
reindustrializzazione Tamoil golena aperta presentata alla Regione e al
Governo da oltre due anni. Questo è il punto sul quale che si chiami
Tamoil, che si chiami Giovanni, che si chiami Arvedi, che si chiami
Rossi, c’è bisogno perché in effetti ha una sua storicità, anzianità e
graduatoria predestinata. Non è stato possibile rispetto ad altre cose
che ha detto Araldi prima, perché vi erano priorità pregresse, la Caffaro
che è storica molto più della nostra, il Petrolchimico di Mantova anche,
poi è arrivato Fibroni con tutta l’emergenza dell’amianto. E poi ancora
più ... l’ho voluto dire perché evidentemente se hanno ripristinato i fondi
FAS di disponibilità, dobbiamo agganciarci lì e non a Gesù Bambino,
scusate l’espressione.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
38
Grazie Consigliere Torchio. Quindi spero che abbiate compreso
l’emendamento. Procederemo quindi a due votazioni. Da prima si vota
l’emendamento e poi il documento finale. Borghetti.
CONS. BORGHETTI
E' chiaro ed evidente ma, non è una cosa che purtroppo possiamo
risolvere noi, con gli Enti locali, a partire dal Presidente che ha detto mi
sento piccolo, piccolo, è evidente che è una cosa che si risolve a livello
nazionale. Se la politica locale si vuol far sentire in una certa maniera,
un piccolo segnale è quello di saper votare un Consiglio Comunale, un
Consiglio Provinciale, fatto uno in un giorno e uno in un giorno dopo, lo
stesso documento senza metterci né arte, né parte. Poi quello che ha
detto il Presidente Torchio non lo discuto, cioè non sono contrario, per
l’amor di Dio. Però chiaramente quando si mette un emendamento e ci
si mette un progetto, siccome i Consiglieri Provinciali non sono dei
manichini, voglio dire, vorrebbero conoscere tutti quanti il progetto, io
so esattamente qual è, io posso saperne qualcosa, ci sono anche tanti
Consiglieri qui che non lo sanno, eventualmente si può studiare in un
secondo momento, approfondirlo un po’ e magari anche votarlo in
maniera convinta. Io faccio di nuovo la richiesta a tutti i gruppi. Se lo
vogliamo votare, votiamo lo stesso di ieri Consiglio Comunale o no.
Altrimenti il gruppo del PDL non è che ci stia molto a questa cosa.
Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Borghetti. Per un discorso di continuità mi sembra corretta la
proposta di Borghetti. Votare un documento... è stato fatto pervenire in
maniera orale.
39
Allora, se è possibile avere una formulazione da far arrivare al
Consigliere Gallina, o comunque, a chi ne facesse... ripeto, votare un
documento simile a quello del Comune di ieri, sembrerebbe
abbastanza lineare e condiviso, il fatto di farci vedere compatti. Virgilio,
prego.
CONS. VIRGILIO
Io chiederei una sospensione di cinque minuti per ...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Accordato. Allora, i Capigruppo si riuniscono con me nella sala appena
fuori.
Sospensione lavori ore 16,25
Ripresa lavori ore 16,30
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Allora i cinque minuti sono abbondantemente terminati. Vi prego di...
Nell’attesa che il documento venga ribattuto, per dare la possibilità a
chiunque di avere una copia abbastanza veritiera e corretta ed
integrata,
procediamo
intanto
a
fare
l’appello
necessario
per
l’interruzione. Li facciamo entrare tutti. Prego, tutti i Consiglieri
prendere posto. Prego, Segretario generale.
Il Segretario procede al secondo appello dei presenti
40
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Non appena abbiamo notizie del testo, fatecelo sapere, così...
Manteniamo per cortesia il silenzio e magari anche i propri posti, in
modo che non appena arriva il testo, lo votiamo immediatamente.
Signori, invito tutti i Consiglieri a prendere posto. Grazie. Prendiamo
posto. Dai. Allora, siccome ci sono dei problemi con la battitura del
testo, come proposto da diverse parti, poiché si tratta solamente di una
votazione, io consiglierei di passare nel frattempo alla trattazione del
punto n°1. Ci portiamo un attimo avanti. È nell’interesse di tutti non fare
mezzanotte ma, arrivare a trattare. Quindi, una volta che abbiamo
preso posto tutti... allora, possono tutti i Consiglieri prendere posto?
Ripeto, poiché i tempi per la battitura stanno prendendo un po’ troppo
spazio, per non mortificare la giornata odierna, lascerei la parola al
ragioniere capo per iniziare l’illustrazione del punto iscritto al n°1
dell’ordine del giorno.
Oggetto n. 1 dell'Ordine del giorno
BILANCIO DI PREVISIONE 2010. OPERAZIONI VARIAZIONI E
ASSESTAMENTO DEI FONDI AI SENSI DELL’ART. 75 COMMA 8
DEL
TESTO
UNICO
DECRETO
LEGISLATIVO
N°267/2000.
APPROVAZIONE.
RAGIONIERE CAPO
Allora, la norma stabilisce che entro il 30 novembre il Consiglio è
tenuto a prendere in esame il proprio Bilancio ai fini delle ultime
variazioni da porre in essere. Lo portiamo in questa seduta appunto,
per dare la possibilità agli uffici di porre in essere ancora tutte quelle
attività che l’atto comprende. L’andamento delle nostre entrate sta
41
tenendo le previsioni che avevamo già stabilizzato nella prima manovra
di giugno, e nella successiva salvaguardia del mese di settembre.
Difatti, la variazione di assestamento comprende solo minori entrate,
coperte da alcune maggiori entrate. Nelle minori entrate abbiamo
minori previsioni in merito ai contributi dei concessionari degli impianti
di smaltimento, ecco, lo dico a grandi cifre, perché in Commissione
l’abbiamo già anche presentata, minori interessi attivi da parte della
Cassa Depositi e Prestiti, diversi minori introiti circa i diritti di istruttoria
delle pratiche. Queste minori entrate vengono coperte da maggiori
entrate individuate da un leggero miglioramento della RC auto per 110
Euro, sugli interessi attivi sulle giacenze di cassa, sui dividendi della
Società autocamionale, e su alcuni maggiori individuazioni di
previsione in merito ai diritti di istruttoria. A fronte di ciò abbiamo anche
diminuzioni di interessi passivi sui mutui della Cassa Depositi e Prestiti.
Quindi, l’assestamento di Bilancio è di circa 298.000 Euro, e in questo
si attesta. A fronte di queste variazioni sono state richieste dai vari
settori alcune iscrizioni di trasferimenti che, sono vincolati nella loro
destinazioni. A grandi linee cito il settore trasporti intermodalità più di
1.000.000 di Euro per la quota 2009 del trasporto pubblico locale, circa
l’accise 2009, 20.000 Euro per i diritti di movimentazione merci da
destinare alla Regione Lombardia in base alla convenzione del 10%,
89.000 Euro di maggiori... andiamo a individuare i trasferimenti, circa il
trasferimento da parte della Fondazione Cariplo di 2.600.000 del
distretto culturale, destinando 170.000 Euro al trasferimento Azienda
speciale CR.FORMA, 50.000 alla Camera di Commercio, 1.781.000 ai
Comuni, 360.000 ai partner privati, e la differenza di 239.000 Euro
resta nella disponibilità della Provincia per le attività sui progetti
direttamente finanziati. In merito alle risorse impegnate delle isole e
foreste di 274.203 si riducono, in quanto, alcune attività non vengono
poste in essere. Abbiamo lo stralcio poi della Fondazione Cariplo bandi
42
e teatri perché non abbiamo presentato i progetti di 150.000 Euro, e
stralci di contributi Regionali sul turismo per 38.000 Euro, 5.000 Euro
minori entrate sui capitoli dei contributi degli Enti pubblici, e 30.000
Euro per contributi da privati e per queste attività del turismo. Queste
sono tutte entrate vincolate, quindi, a minori entrate corrispondono
minori impegni di spesa, minori stanziamenti di spesa. Quindi, non
viene rispettato l’equilibrio di Bilancio. Il settore lavoro ed istruzione
abbiamo 45.000 Euro per la prosecuzione del corso Flad, e 5.000 Euro
per le sponsorizzazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Nel
settore caccia e pesca e aree naturali abbiamo un maggiore
trasferimento di 20.860 per la Cascina Stella, e l’iscrizione di 998.000
Euro per il progetto ricostituzione della rete ecologica...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Mi perdoni ragioniere. Ascoltiamo in silenzio l’esposizione del
ragioniere, altrimenti possiamo uscire. Prego.
RAGIONIERE CAPO
… della rete ecologica dalla Provincia di Cremona ai territori limitrofi,
finalizzato per 424.000 al trasferimento del Parco Adda Sud 139.000
per altri Comuni partecipanti al progetto, e 434.000 interventi diretti alla
conservazione di aree di interesse naturalistico. 120.000 è per
prestazioni di servizi, di studi previsti dal progetto, svolti direttamente
dalla Provincia di Cremona. Ulteriore iscrizione di 14.000 quali
contributi dalle ATC per interventi a Cascina Stella. Il settore agricoltura
e ambiente 40.000 quali interventi in materia ambientale e altri importi
per l’UPR di 66.300 e 22.300, e abbiamo l’iscrizione di 21.000 Euro per
il censimento 2010 del 6° censimento generale dell’agricoltura. Nelle
43
infrastrutture stradali scriviamo in entrata e in uscite importo di 150.391
che è la devoluzione del mutuo per la circonvallazione sud di Soresina.
Poi, abbiamo la corretta iscrizione dell’opera denominata SP 26 la
circonvallazione sud di Corte dei Frati che si attesta in 6.781.000.
Questi 550.000.000 quest’importo è 2.000.000 dalle Autostrade
Centropadane, 2.842.000 da Regione Lombardia, 1.240.000 dal
Comune di Corte dei Frati, e circa 700.000 dalla Provincia di Cremona.
Poi abbiamo lo stralcio dei 400.000 dell’opera della SP 84 di Persico la
riqualificazione in Comune di Grontargo e 42.000 vengono destinati
alla manutenzione delle strade Provinciali. Per il settore patrimonio per
l’edilizia abbiamo 35.000 per interventi straordinari e dismissioni in Via
Dante 136.000, 28.000 per la destinazione dell’uso dell’area ex
Caserma Goito, interventi della manutenzione degli edifici provinciali
per 5.000 e 20.000 per il rimborso delle assicurazioni. Vengono posti in
essere alcuni storni e impinguamenti nel rispetto dell’equilibrio di
Bilancio. In fase di assestamento andiamo a modificare anche il
Bilancio
2011/2012
triennale
per
alcuni
stanziamenti
quindi,
limitatamente a 29.700 per l’indizione della gara del servizio di gestione
manutenzione. Il Consiglio prende atto di queste variazioni, da atto che
con queste variazioni il patto di stabilità viene rispettato ed è stato
acquisito il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti, oltre
ad essere stato sottoposta all’attenzione della Commissione Bilancio.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
La ringrazio Ragionier Antonioli. È aperta la discussione, prego. Con il
Regolamento il gruppo ha 13 minuti a disposizione per i loro interventi.
È chiaro se non ci sono prenotazioni di intervento è possibile mettere
subito in voto l’oggetto. Bene, allora procediamo con la votazione che
44
sarà duplice. Utilizziamo la votazione elettronica. Quindi, prego tutti i
Consiglieri di prendere posto.
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in
argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della
votazione: presenti e votanti n. 28 Consiglieri; favorevoli n. 17; contrari
n. 8 (Castellani, Dusi, Mainardi, Milesi, Vailati, Virgilio, Zanacchi,
Zelioli); astenuti n. 3 (Araldi, Biondi, Torchio).
La deliberazione è approvata a maggioranza.
Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti palesi (per alzata di mano)
l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta - con
l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti e
votanti n. 28 Consiglieri; favorevoli n. 28.
La deliberazione è immediatamente eseguibile.
L'atto viene inserito al n. 122 del registro delle deliberazioni
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
L’ordine del giorno è stato fatto arrivare a tutti i Capigruppo, e
possiamo porlo sicuramente in votazione. Ancora per alzata di mano e
quindi, per essere più immediata. Consiglieri favorevoli. Alt. Per
dichiarazione di voto Dusi. 5 minuti, prego.
CONS. DUSI
Allora, la mia dichiarazione è molto chiara. Io di fronte alle dichiarazioni
fatte ieri dal Sindaco in Consiglio Comunale al Comune di Cremona e
oggi con il Presidente qui, quella del Sindaco che dichiara
45
espressamente che siamo stati presi in contropiede. Quella del
Presidente della Provincia di oggi che dice non ce l’abbiamo fatta, non
siamo stati capaci, non siamo riusciti. Di fronte a queste dichiarazioni
fatte esplicitamente all’interno di questo consesso, il mio voto non sarà
a favore a questo. Dico che comunque, voglio che sia messo a verbale
che il Partito della Rifondazione Comunista da me rappresentato dai
Comunisti Italiani, è vicino alle famiglie e seguirà il procedimenti e farà
tutto quanto possibile perché i processi e i procedimenti che verranno
adottati nell’esplicamento di questa fase di grave criticità. Saremo vicini
alle famiglie e ai lavoratori e anche la politica. Non votiamo questo
documento espressamente per le dichiarazioni fatte dal Sindaco e dal
Presidente della Provincia in questo consesso dove sono dichiarazioni
che non ritengo proprio essere esplicito nel vero senso del
ragionamento. Quindi, credo
che non andavano
fatte queste
dichiarazioni, e ritengo che siano anche molto gravi rispetto alla
situazione che oggi ci viene a trovare. Il mio voto quindi, sarà un voto di
astensione.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Dusi. Vi sono altre dichiarazioni di voto? Agazzi.
CONS. AGAZZI
Confermo la mia opinione sull’ordine del giorno, è uno strumento che
deve dare alcuni elementi di impegno alle istituzioni, in particolare al
Presidente della Provincia nel caso specifico, e quindi, l’astensione del
Consigliere Provinciale Dusi non cambia molto. Non esprime bene con
il suo voto, quella solidarietà che a parole indirizza ai lavoratori, perché
uno sforzo per attenersi al testo sul quale si è lavorato anche grazie ad
46
una sospensione richiesta ed accordata da parte dei Capigruppo, uno
sforzo per attenersi ai contenuti del testo, anziché a delle dichiarazioni
di un primo cittadino e di un Presidente della Provincia, avrebbe potuto
farlo. Mi viene da dire che siamo tutti in attesa che un rappresentante
del Partito della Rifondazione Comunista riesca a diventare Sindaco
della città di Cremona e Presidente della Provincia. È ironica
naturalmente la mia valutazione, perché interventi di questo tipo mi
spiegano per quale natura questo partito abbia perso rappresentanza
in Comune a Crema, in Comune a Cremona e conservi soltanto questa
rappresentanza in Consiglio Provinciale. Probabilmente di questo
passo, con questa lungimiranza politica, perderà anche quella.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere Agazzi. Per dichiarazione di voto. Vi prego. Per
dichiarazione di voto ci sono altri interventi? Bene, allora è possibile
mettere in votazione ancora per alzata di mano l’oggetto. Vi ricordo che
votiamo per l’ordine del giorno discusso fino ad ora.
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) l'o.d.g. in argomento
ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione:
presenti e votanti n. 28 Consiglieri; favorevoli n. 27; astenuti n. 1 (Dusi).
L'o.d.g. è approvato a maggioranza.
L'atto viene inserito al n. 121 del registro delle deliberazioni
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
47
Io domando scusa ancora al ragionier Antonioli ma, ora abbiamo lo
spazio per trattare il secondo punto iscritto all’ordine del giorno.
Oggetto n. 2 dell'Ordine del giorno
AUTOSTRADE LOMBARDE S.P.A. AUMENTO DEL CAPITALE
SOCIALE
PER
COMPLESSIVE
EURO
50.000.000,00.
PROVVEDIMENTI CONSEGUENTI.
RAG. CAPO
All’attenzione del Consiglio viene riproposta la delibera che in giugno
era già stata...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Vi prego. Mi perdoni. Manteniamo un certo decoro, altrimenti il
ragioniere non può...
RAG. CAPO
Era già stata portata in Consiglio Provinciale, però viene riproposta
nella stessa stesura precedente, in quanto, i motivi per i quali allora era
stata presentata, non sono modificati. Ricordo brevemente che era una
sottoscrizione dei 50.000.000 di Euro dell’aumento delle Autostrade
Lombarde
S.p.A.
che
la
Provincia
di
Cremona
non
poteva
sottoscriverla ai sensi della normativa che non si possono assumere
mutui per aumenti di capitale sociale in Società che hanno chiuso
l’esercizio precedente con una perdita di esercizio. Le norme non sono
modificate
e
pertanto,
il
Consiglio
partecipazione alla sottoscrizione.
48
deve
deliberare
la
non
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
La ringrazio anche per la sintesi, ragioniere. È aperto il dibattito. Invito
chi voglia prenotarsi a farlo, altrimenti, possiamo mettere in votazione
subito l’oggetto. Bene. Allora possiamo mettere in votazione.
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in
argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della
votazione: presenti n. 28 Consiglieri; votanti n. 24 (temporaneamente
assenti (Biondi, Chioda, Gallina, Zanisi); favorevoli n. 14; contrari n. 2
(Dusi e Milesi); astenuti n. 8 (Araldi, Castellani, Mainardi, Torchio,
Vailati, Virgilio, Zanacchi, Zelioli).
La deliberazione è approvata a maggioranza.
L'atto viene inserito al n. 123 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 3 dell'ordine del giorno
AZIENDA SPECIALE CR.FORMA. APPROVAZIONE BILANCIO DI
PREVISIONE 2011 E BILANCIO TRIENNALE 2011/2013
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Ragionier Antonioli, la invito a iniziare la presentazione che poi, sarà
coadiuvata anche dal Presidente Professor Penotti. Prego.
RAG. CAPO
49
Allora, il Consiglio è chiamato a deliberare e ad approvare il Bilancio di
previsione del 2011 e del Bilancio triennale 2011/2013 della propria
Azienda speciale denominata CR.FORMA. I documenti che la stessa
ha presentato sono stati allegati alla delibera e si compongono del
Bilancio di previsione 2011, triennale, della relazione del Consiglio di
Amministrazione, della relazione tecnica del Direttore, del parere
favorevole del Revisore unico, del fabbisogno annuale di cassa, della
dotazione organica degli investimenti annuali, delle tariffe applicate e
già approvate dalla delibera di Giunta con atto 523 del 26/10/2010 e le
prime
linee
programmatiche
della
seduta
del
Consiglio
di
Amministrazione del 5/10/2009. Gli indirizzi che il Consiglio ha dato
sono relativi a parere, cioè gli indirizzi che la delibera prevede, sono
parere favorevole all’approvazione di questo Bilancio che prevede in
entrata e in uscita negli 2011 un movimento di 4.095.030, nel 2012
3.972.500, nel 2013 di 3.983.500, il Bilancio pareggia la Provincia
provvede a trasferire nel triennio iscriverà al Bilancio al prossimo
Bilancio 2011/2012/2013 il trasferimento per il personale di 1.438.000
che la Regione Lombardia ha trasferito all’Ente stesso. Nella relazione
accompagnatoria al Bilancio si prevede anche di acquisire alcune
risorse umane aggiuntive o sostitutive negli anni 2011 e 2012 essendo
il Bilancio in pareggio non c’è obbligo di trasferimento a pareggio
dell’Ente Provincia.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie ragioniere. Se vi sono quesiti da parte dei Consiglieri, è
possibile esporli e il Presidente Penotti può dare una risposta. Quindi,
apro il dibattito ai Consiglieri. Consigliere Zanacchi, prego.
50
CONS. ZANACCHI
...nell’anno corrente è stato richiesto un aumento di quota per
partecipante, per allievo. Vorrei sapere se questo risponde a verità, di
che importo è e quali sono le motivazioni.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Grazie Consigliere. Prego Presidente Penotti. Prego.
DOTT. PENOTTI
Nei corsi triennali che, peraltro, si avviano ad essere corsi
quinquennali, l’aumento è stato di 10 Euro su 100 Euro. Abbiamo
portato da 100 a 110 Euro la quota per ciascun studente, ciascun
anno. Questo significa avere qualche disponibilità in più per l’Azienda,
per il Bilancio. Questo significa anche fornire uno strumento di
responsabilizzazione verso gli studenti e le famiglie, ritenendo che ci
sia una dimensione educativa nella responsabilità della propria
educazione.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE GHIDOTTI
Domando per cortesia di fare silenzio. È un cellulare, mi sembra.
Prego. Vi sono altri quesiti? Se non vi sono altri quesiti, è possibile
mettere in votazione l’oggetto. Prego.
Per problemi di registrazione l’ultima parte della seduta è mancante.
51
INTERVENGONO:
CONS.
TORCHIO,
DOTT.
PENOTTI,
ASSESSORE ORINI, PRESIDENTE GHIDOTTI (PER VOTAZIONE)
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in
argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della
votazione: presenti n. 26 Consiglieri; votanti n. 24 (temporaneamente
assenti Gelmini e Mainardi); favorevoli n. 17; contrari n. 7 (Castellani,
Dusi, Milesi, Vailati, Virgilio, Zanacchi, Zelioli).
La deliberazione è approvata a maggioranza.
L'atto viene inserito al n. 124 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 4 dell'Ordine del giorno
MODIFICHE AL REGOLAMENTO DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI.
INTERVENGONO:
ASSESSORE
BONGIOVANNI,
PRESIDENTE
GHIDOTTI (PER VOTAZIONE)
L’Assessore al federalismo e semplificazione – rapporti con il Consiglio
- Statuto e regolamenti, Filippo Bongiovanni, così riferisce:
in relazione alle ulteriori istanze di modifica del Regolamento degli
Organi Istituzionali, emerse sia in sede politica che tecnica, la
Commissione Affari Istituzionali e Bilancio ha provveduto ad elaborare
una proposta di revisione, licenziata in data 10 novembre 2010 e che si
riporta nel testo allegato alla presente deliberazione.
Si dà atto che, nel corso della discussione e presentazione di eventuali
emendamenti in Consiglio, si farà comunque riferimento al testo del
52
Regolamento attualmente vigente, approvato con delibera consiliare n.
15 del 9 febbraio 2010.
Tutto ciò premesso, la Giunta propone al Consiglio Provinciale
l’adozione della seguente deliberazione:
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Visti l’art. 62 e l’art. 74, comma 1, lett. b) del vigente Statuto
Provinciale;
Visto l’art. 38 del D. Lgs. n. 267/2000;
Richiamata la delibera di Consiglio Provinciale n. 15 del 9 febbraio
2010, con la quale è stato da ultimo modificato il Regolamento degli
Organi Istituzionali;
Dato atto che la Commissione Affari Istituzionali e Bilancio ha
riesaminato il testo del sopra citato Regolamento, approvando una
proposta di modifica nel corso della seduta del 10.11.2010;
Visto il parere favorevole espresso dal Segretario Generale sulla
regolarità tecnico-amministrativa del presente atto ai sensi dell’art. 49
del D. Lgs. 267/2000;
Udita la relazione della Giunta e fattala propria
DELIBERA
•
di approvare le modifiche al Regolamento degli Organi
Istituzionali, così come riportate nel testo allegato, parte
integrante della presente deliberazione (allegato 1);
•
di approvare il Regolamento degli Organi Istituzionali nel testo
unificato
che
si
allega
parte
integrante
alla
presente
deliberazione (allegato 2);
•
di dare atto che, con l'inclusione delle norme riguardanti la
disciplina
del
“Fondo
Gruppi
consiliari”
nel
presente
regolamento, la delibera consiliare n. 16 del 9 febbraio 2010 che
approvava il testo di che trattasi, è revocata;
53
di dare atto che è stato espresso parere favorevole dal
•
Segretario Generale sulla regolarità tecnico-amministrativa del
presente atto, ai sensi dell’art. 49 D. Lgs. n. 267/2000, così
come dettagliatamente richiamato in premessa;
di dichiarare il presente provvedimento immediatamente
•
esecutivo.
Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in
argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della
votazione: presenti n. 26 Consiglieri; votanti n. 23 (temporaneamente
assenti Barbati, Borghetti, Zaghen); favorevoli n. 21; astenuti n. 2 (Dusi
e Milesi).
La deliberazione è approvata a maggioranza.
L'atto viene inserito al n. 125 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 5 dell'Ordine del giorno
MODIFICA DEL "REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI
CONTRIBUTI
AI
REALIZZAZIONE
SOGGETTI
DI
GESTORI
PROGETTI
DEI
DI
PLIS
PER
FRUIZIONE
LA
E
RIQUALIFICAZIONE".
INTERVENGONO: IN SOSTITUZIONE DELL’ASSESSORE LEONI,
RELAZIONA
L’ASSESSORE
BONGIOVANNI,
PRESIDENTE
GHIDOTTI (PER VOTAZIONE)
In sostituzione dell'Assessore Giovanni Leoni, assente, relaziona
l'Assessore
con
competenze
54
in
materia
di
Federalismo,
Semplificazione, Rapporti con il Consiglio, Statuto e Regolamenti,
Filippo Bongiovanni che così riferisce:
Considerato che la L.R. 1/2000 assegna alle Province il compito di
coordinare le politiche dei parchi sovra comunali nonché l’erogazione di
contributi ordinari e straordinari;
Rilevato che il PTCP considera i parchi locali strumento fondamentale
nella tutela e ricostruzione del paesaggio agrario nonché della rete
ecologica provinciale;
Considerato che l'Amministrazione Provinciale ritiene di concedere
contributi ai soggetti gestori dei PLIS per la realizzazione di progetti
volti alla riqualificazione/recupero degli elementi caratteristici, alla
fruizione e alla sensibilizzazione, strettamente collegati alla gestione
del PLIS e alla migliore fruizione dello stesso da parte della
popolazione;
Considerato che il regolamento attualmente in vigore non contempla la
possibilità di partecipare a bandi promossi da altri soggetti che, invece,
si ritiene possano costituire una ulteriore opportunità di realizzare gli
interventi progettati;
Ritenuto inoltre utile, al fine di una valutazione più ampia, correlare gli
interventi proposti alle caratteristiche dei PLIS nonché di prevedere
anche interventi diretti alla conoscenza dei luoghi nonché all’acquisto
delle aree per garantire una più facile disponibilità all’attuazione di
interventi volti alla fruizione del pubblico;
Considerato, infine, che ai sensi della DGR 6148/2007, non si
concederanno più contributi ai PLIS che non si saranno dotati del
Programma Pluriennale degli Interventi, ammettendo però la possibilità
di finanziamento qualora dimostrino l’avvio formale della fase di
redazione o aggiornamento di questo strumento;
55
Considerato che in data 28/10/2010 la Commissione Consiliare Affari
Istituzionali e Bilancio ha discusso delle proposte di modifica del citato
regolamento senza nulla da osservare;
Tutto ciò premesso, la Giunta propone al Consiglio Provinciale
l'adozione della seguente deliberazione:
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Visto l'art. 51 comma 2 lett. a) del vigente Statuto Provinciale;
Visto il parere favorevole, espresso ai sensi dell'art. 49 del D.lgs
267/2000, in merito alla regolarità tecnico-amministrativa dal Dirigente;
Udita la relazione della Giunta e fattala propria
DELIBERA
di approvare la modifica del “Regolamento per la concessione di
contributi ai soggetti gestori dei PLIS per la realizzazione di progetti di
fruizione
e
riqualificazione”,
parte
integrante
della
presente
deliberazione;
di dare atto che i contributi verranno concessi ed erogati nei limiti
dell’apposito stanziamento previsto dal bilancio provinciale;
di dare atto che sul presente provvedimento sono stati espressi
favorevolmente i pareri previsti dal D.lgs 267/00 così come
dettagliatamente richiamato in premessa.
Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in
argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della
votazione: presenti n. 24 Consiglieri; votanti n. 21 (temporaneamente
assenti Borghetti, Doldi, Zaghen); favorevoli n. 21.
La deliberazione è approvata all'unanimità.
56
Il Presidente del Consiglio pone ora ai voti palesi (per alzata di mano)
l'immediata eseguibilità del presente provvedimento ed accerta con
l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione: presenti n. 24
Consiglieri; votanti n. 21 (temporaneamente assenti Borghetti, Doldi,
Zaghen); favorevoli n. 21.
La deliberazione è immediatamente eseguibile.
L'atto viene inserito al n. 126 del registro delle deliberazioni
Trattazione congiunta oggetti nn. 6-7-8 dell'Ordine del giorno
OGGETTO 6
RICONOSCIMENTO
BILANCIO
DELLA
DERIVANTI
DA
LEGITTIMITA'
DI
ACQUISIZIONE
DEBITI
DI
FUORI
SERVIZI
IN
VIOLAZIONE DELL'ART. 191 DEL T.U. SULL'ORDINAMENTO
DEGLI ENTI LOCALI, APPROVATO CON D.LGS.VO 267/00.
OGGETTO 7
RICONOSCIMENTO
BILANCIO
DELLA
DERIVANTI
DA
LEGITTIMITA'
DI
ACQUISIZIONE
DEBITI
DI
FUORI
SERVIZI
IN
VIOLAZIONE DELL'ART. 191 DEL T.U. SULL'ORDINAMENTO
DEGLI ENTI LOCALI, APPROVATO CON D.LGS.VO 267/00.
OGGETTO 8
REVOCA CONTRIBUTI REGIONALI EX L.R. 1/00 "ACQUISIZIONE
PROFESSIONALITA' " ANNI 2006-2007-2008 E L.R. 39/74 "BANDO
PER IL SOSTEGNO REGIONALE A PROGETTI DI SISTEMI
MUSEALI E DI RETI MUSEI" ANNO 2007: CORRESPONSIONE
INTERESSI DI MORA A REGIONE LOMBARDIA.
57
INTERVENGONO:
ASSESSORE
CAPELLETTI,
PRESIDENTE
GHIDOTTI (PER VOTAZIONE)
OGGETTO N. 6
L'Assessore alla Cultura, Giovani e sport, d.ssa Chiara Capelletti, così
riferisce.
L’art.191 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con
D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267 prevede che l’acquisizione di beni e
servizi da parte degli enti locali possa avvenire soltanto in presenza del
relativo impegno contabile registrato sul competente intervento o
capitolo del bilancio di previsione e del visto di regolarità contabile
attestante la copertura finanziaria di cui all’art.151. comma 4, del T.U.
sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000
n.267.
La violazione degli obblighi imposti dalla suddetta norma comporta la
qualificazione del debito nascente dalla relativa obbligazione nei
confronti del terzo fornitore, quale debito fuori bilancio. Il rapporto
obbligatorio, in questo caso, intercorre fra il privato fornitore e
l’amministratore, funzionario o dipendente che hanno consentito la
fornitura.
Il successivo art.194 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali,
approvato con D.lgs. 18 agosto 2000 n.267 stabilisce peraltro che gli
enti locali possano procedere al riconoscimento della legittimità dei
debiti fuori bilancio nascenti dall’acquisizione di beni e servizi in
violazione degli obblighi di cui sopra. Il riconoscimento deve avvenire
con deliberazione consiliare da adottarsi ai sensi dell’art.193, comma 2,
del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18
agosto 2000 n.267 o con diversa periodicità stabilita dal regolamento di
contabilità.
58
L’art.194 sopra citato, stabilisce altresì che il riconoscimento dei debiti
fuori bilancio appartenenti alla fattispecie in esame, possa avvenire
soltanto nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per
l’ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di
competenza.
In data 15/03/2010 è stata trasmessa dal Dirigente del Settore Sviluppo
Economico, Cultura e Turismo al Responsabile del Settore Risorse
Economiche e Finanziarie, nota prot. 19/Sett36 (allegato 14), con la
quale è stata attestata, sulla base degli atti d’ufficio del Settore
Sviluppo Economico, Cultura, Turismo e Sistema Fieristico, l’esistenza
di debiti fuori bilancio risalenti all'anno 2008 - inizi dell'anno 2009,
rientranti nella fattispecie di cui all’art.194 del T.U. sull’ordinamento
degli enti locali approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000,
n.267.
Ciò premesso, si descrive la violazione rilevata, riportandone nel
dettaglio elementi analizzati ed accertamenti condotti al riguardo:
DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI RESE: Nella primavera 2008 la
dr.ssa Marida Brignani è stata incaricata di condurre uno studio ed una
a ricerca con successiva stesura dei testi finalizzati all’edizione del
volume “Tracce di cultura e di vita ebraiche in Provincia di Cremona”. Il
volume percorre un ideale itinerario fra borghi e località del nostro
territorio, seguendo le tracce della presenza ebraica in provincia di
Cremona, riportandone riferimenti storici, analizzando, dal punto di
vista artistico e culturale, le influenze che la cultura ebraica ha portato,
con immagini di beni artistici, architettonici, di testi e luoghi del passato.
Le prestazioni si sono svolte, nell’arco temporale fra aprile/giugno 2008
e settembre 2008, nel modo seguente:
•
Sulla base di quanto dichiarato dalla d.ssa Marida Brignani, la
richiesta di collaborazione è stata avanzata dall’allora Assessore
alla Cultura in occasione dell’incontro tenutosi in data 22 aprile
59
2008 presso la sede della Provincia; successivamente, la d.ssa
Brignani ha assunto accordi verbali con il precedente dirigente
incaricato del Settore Cultura;
•
Ricerca e verifica fonti;
•
Redazione testi: 45 cartelle di 2000 battute cad.;
•
Coordinamento editoriale: ricerca iconografica, traduzione testi
di lingua ebraica, coordinamento documentazione fotografica,
collaborazione con l’incaricato di seguire l’impaginazione e la
grafica del volume, coordinamento editoriale complessivo;
•
Correzione delle bozze (almeno 3 successive fino alla stampa).
PROVA DELLA SUSSISTENZA DEL DEBITO FUORI BILANCIO
Dalla ricerca effettuata presso gli uffici provinciali non è stato possibile
reperire alcun documento di formalizzazione dell’incarico affidato alla
dr.ssa Marida Brignani.
Risulta pervenuta tuttavia richiesta inoltrata dalla medesima in data
5/6/2009 assunta al numero 75313 di protocollo (Allegato 1), con cui
sollecita riscontro ad una precedente istanza di corresponsione di
remunerazione ai sensi della normativa relativa alle opere di ingegno,
dichiarando la volontà di concedere alla Provincia di Cremona l’utilizzo
e la pubblicazione del materiale editoriale di cui si tratta, conservando,
in capo a sé, i diritti di proprietà dei contenuti dell’opera.
Nonostante la mancata formalizzazione dell’incarico, da apposite
valutazioni condotte sul caso, risulta evidente che la prestazione sia
effettivamente stata resa. Di seguito si riepilogano i principali elementi
valutati nonché i documenti reperiti:
1. Alcune copie del volume sono state reperite negli archivi
dell’Ente; il volume riporta:
•
logo Provincia di Cremona
•
introduzione del Presidente della Provincia di Cremona e
dell’Assessore alla Cultura (Allegato 2)
60
2. Il volume oltre ad essere presentato al pubblico in occasione
della Giornata Europea della Cultura Ebraica svoltasi a Soncino
il 7/9/2008 e, in seconda edizione, ad Ostiano il 7/11/2008 in
occasione del convegno “Benedetto Frizzi. Un illuminista ebreo
nell’età dell’emancipazione”, è stato presentato presso la Sala
del Consiglio Provinciale in data 15/04/2009 (allegato 3).
3. Sono state reperite agli atti istanze sottoscritte dal Presidente
della Provincia di Cremona volte a chiedere specifiche
autorizzazioni a consultare e fotografare opere, documenti, beni
di vario tipo, finalizzate alla pubblicazione dell’opuscolo a
carattere divulgativo “Tracce di cultura e di vita ebraica in
provincia di Cremona” a cura di Marida Brignani, che veniva
indicato
come
in
“…corso
di
preparazione
da
parte
dell’Assessorato Provinciale alla Cultura…”. Tali istanze (prot.
112911 del 27/8/2008 - Allegato 4) sono state indirizzate ai
seguenti destinatari:
•
Responsabile Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Cremona
•
Direttore Biblioteca di Casalmaggiore
•
Direttore del Museo della Stampa
•
Direttore della Biblioteca Comunale di Crema
•
Direttore della Biblioteca Statale di Cremona
•
Direttore dell’Archivio di Stato di Cremona
•
Direttore del Museo Civico di Crema e del Cremasco
•
Direttore dell’Archivio Storico Camerale di Cremona
•
Sindaco del Comune di Vescovato
•
Direttore della Biblioteca Palatina di Parma
•
Direttore del Museo Civico di Cremona (prot. 128829 del
2/10/2008 – Allegato 5)
61
4. Risulta assunta agli atti al prot. n. 119060 del 10/09/2008
l’autorizzazione ricevuta dalla Provincia di Cremona da parte del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Archivio di Stato di
Cremona, a riprodurre e pubblicare beni archivistici del
medesimo Archivio, finalizzate alla pubblicazione non destinata
alla vendita del volume di cui si tratta (Allegato 6).
5. Risulta agli atti, assunta dal precedente dirigente del Settore
Cultura Sig. Franco Feroldi, la determinazione numero 737 del
11/06/2009 avente ad oggetto “Manifestazioni culturali –
provvedimenti.”, finalizzata al riconoscimento a favore della
dr.ssa Marida Brignani di un compenso rientrante nella disciplina
in materia di cessione diritti d’autore, per la realizzazione del
volume “Tracce di cultura e di vita ebraica in provincia di
Cremona” (Allegato 7).
Al riguardo risulta necessaria la seguente precisazione: tale atto,
presentando numerose incongruenze, non ha avuto l’apposizione da
parte del Responsabile del Settore Gestione Economico - Finanziaria,
del visto di regolarità contabile e pertanto è rimasto non esecutivo.
Sulla base infatti di quanto in esso indicato, si configurava in maniera
palese la sussistenza di debito fuori bilancio, che necessitava, in
quanto tale, di riconoscimento tramite corretto iter amministrativo: l’atto
prevedeva infatti l’assunzione di impegno di spesa per incarico,
evidentemente già realizzato e apparentemente non motivato (in
quanto agli atti risulta una precedente determinazione – n. 1183 del
30/9/2008 - di acquisto di tali volumi dall’Associazione Promozione
Iniziative Culturali, con relativa fattura emessa nr. 86 del 30/9/2008 e
pertanto non appariva giustificato il debito in capo all’Ente nei confronti
della dr.ssa Marida Brignani). Solo con successive analisi e verifiche
condotte, è stato possibile appurare la sussistenza di tale obbligazione,
valida dal punto di vista giuridico - amministrativo, pur sorta senza il
62
rispetto delle regole contabili. Allo stato attuale di tutte le verifiche
condotte, si può asserire che la presenza di tale determinazione
numero 737/09 fornisce, di fatto, una implicita conferma di
precisi
intendimenti, intercorsi tra la dr.ssa Marida Brignani e l’allora
funzionario provinciale responsabile, in merito al riconoscimento ed alla
corresponsione del ristoro economico di cui si tratta.
6. In data 05/07/2010 la d.ssa Brignani ha presentato al protocollo
dell’Ente la relazione assunta al numero 87740 allegata alla
presente (allegato 8).
QUANTIFICAZIONE DEL DEBITO FUORI BILANCIO
La prestazione è quantificata in Euro 2.941,18 lordi, che corrispondono
all’importo netto di euro 2.500,00 calcolati sulla base delle vigenti
disposizioni in materia di cessione diritti d’autore. Normalmente in tale
ambito, il prezzo è determinato sulla base di una quantificazione
economica “a cartella”, intendendo per tale l’unità di misura utilizzata
nella prassi editoriale, che corrisponde ad un testo di numero 2000
battute. Nel caso di specie, il compenso netto a cartella ammonta
pertanto a circa 50,00 euro, ed è comprensivo anche della curatela,
che invece normalmente è posta a carico dell’editore. E' già stata
acquisita agli atti la notula del compenso suddetto (Allegato 10).
CONGRUITÀ
Non esistono agli atti elementi di valutazione di congruità del debito.
Peraltro, per la tipologia di prestazioni di cui si tratta, non esistono
tariffari.
L’unico percorso che ci si è prefigurati come percorribile per effettuare
comunque le doverose verifiche al riguardo dell’entità finanziaria
esposta, ai fini dell’attestazione del requisito dell’arricchimento, è
consistito nell’acquisizione, da parte di autori ed editori, di dichiarazioni
concernenti una verosimile quantificazione di spesa per l’esecuzione
63
delle medesime prestazioni, in modo da ricostruire, a posteriori, una
comparazione fra i prezzi esposti dall’autrice e dal mercato
Vedasi allegato parere del Segretario Generale, dr. Giorgio Lovili, prot.
15/SG del 19/03/2010 (allegato 9).
Sono stati pertanto contattati autori e editori non cremonesi, ai quali è
stato chiesto un giudizio di congruità rispetto al compenso richiesto
dall’autrice per lo specifico volume realizzato; le verifiche condotte
hanno portato i seguenti esiti:
•
Entrambi gli editori hanno giudicato vantaggioso il prezzo
applicato dall’autrice, in considerazione del fatto che in esso è
compresa la curatela del volume. Dall’indagine è emerso un
parere di congruità per un compenso di entità compresa fra i 50
e gli 80 euro a cartella (curatela compresa).
•
Gli autori hanno espresso pareri di congruità del compenso; uno
si è pronunciato a favore di una quantificazione compresa fra i
70 e i 90 euro a cartella (compresa la curatela), l’altro fra i 35 e i
50 euro (esclusa la curatela).
Tutti gli operatori sentiti hanno pertanto sottoscritto dichiarazioni di
congruità rispetto al compenso richiesto dall’autrice di cui si tratta
(allegato 11).
RISPONDENZA AGLI OBIETTIVI DI PEG E ALLE COMPETENZE
DELL’ENTE
L’iniziativa qui descritta rientra nell’obiettivo n. 2008_1508 del Piano
Esecutivo Gestionale dell’anno 2008 (approvato con D.G.P. n. 20 del
22/01/2008) del Centro di Responsabilità Attività Culturali, denominato
“Organizzazione iniziative e manifestazioni diverse”.
FINALITÀ E UTILITÀ PER L’ENTE DELLE PRESTAZIONI RESE
Come riportato dall’introduzione del Presidente della Provincia di
Cremona e dell’Assessore alla Cultura al volume “Tracce di cultura e di
vita ebraiche in Provincia di Cremona”, l’Ente ha inteso tale iniziativa
64
come un significativo contributo alla divulgazione della conoscenza di
luoghi (Cremona, Crema, Casalmaggiore, Soncino, Ostiano ecc.)
documenti, opere del territorio, come sua valorizzazione dal punto di
vista culturale, artistico, economico, musicale.
Si precisa che le spese in argomento non comprendono interessi,
spese giudiziali o rivalutazione monetaria essendo limitate al solo
prezzo di acquisizione di servizi.
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Udita la relazione dell'Assessore,
•
Visti gli artt.191 e 194 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali,
approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267;
•
Vista l'attestazione dell'esistenza di debiti fuori bilancio prot.
19/Sett36 del 15/03/2010 sottoscritta dal Dirigente del Settore
Sviluppo Economico, Cultura e Turismo;
•
Richiamato il parere espresso dal Segretario Generale prot.
15/SG del 19/03/2010;
•
Richiamata la Deliberazione di Consiglio provinciale n. 44 del
27/04/2010, avente ad oggetto “Bilancio di previsione 2010 –
variazioni”;
•
Preso atto dei pareri formulati sulla proposta di deliberazione in
oggetto
ai
sensi
e
per
gli
effetti
dell’art.49
del
T.U.
sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.lgs. 18 agosto
2000 n.267 e precisamente, in data 8.10.2010 dal responsabile
del servizio proponente il provvedimento, d.ssa Chiara Bondioni,
ed in data 14.10.2010 dal Responsabile del Servizio Finanziario,
rag. Gian Franco Antonioli;
•
Atteso che la proposta è stata esaminata dalla Commissione
consiliare “Affari Istituzionali e bilancio” nella seduta del
11/11/2010
DELIBERA
65
•
di riconoscere la legittimità dei debiti fuori bilancio conseguenti
all’acquisizione dei servizi di cui in premessa avvenute in
violazione dell’art.191 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali,
approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267, per un importo
complessivo di € 2.941,18 lordi nei confronti della dr.ssa Marida
Brignani residente in Ostiano (CR) piazza Marconi n. 19 –
C.F.:BRGMRD56P65G504U;
•
di autorizzare conseguentemente il pagamento della somma di
cui sopra;
•
di dare atto che la somma trova copertura sul Cap. 17488 Tit. 1
– Funz. 03 – Serv. 02 – Int. 08 del bilancio provinciale 2010 –
impegno 10/4897;
•
di dare atto che sul presente provvedimento sono stati espressi i
pareri favorevoli previsti ai sensi del D.Lgs. 267/2000 così come
richiamato in premessa;
•
di trasmettere il presente atto alla Sezione Giurisdizionale della
Lombardia della Corte dei Conti, ai sensi dell'art. 23, comma 5
della l. 289/2002;
•
di trasmettere copia del presente provvedimento al Collegio dei
Revisori dei Conti di questa Provincia;
•
di dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo.
Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in
argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della
votazione: presenti n. 24 Consiglieri; votanti n. 23 (temporaneamente
assente Borghetti); favorevoli n. 23.
La deliberazione è approvata all'unanimità.
66
L'atto viene inserito al n. 127 del registro delle deliberazioni
OGGETTO N. 7
L'Assessore alla Cultura, Giovani e sport, d.ssa Chiara Capelletti, così
riferisce.
L’art.191 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con
D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267 prevede che l’acquisizione di beni e
servizi da parte degli enti locali possa avvenire soltanto in presenza del
relativo impegno contabile registrato sul competente intervento o
capitolo del bilancio di previsione e del visto di regolarità contabile
attestante la copertura finanziaria di cui all’art.151. comma 4, del T.U.
sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000
n.267.
La violazione degli obblighi imposti dalla suddetta norma comporta la
qualificazione del debito nascente dalla relativa obbligazione nei
confronti del terzo fornitore, quale debito fuori bilancio. Il rapporto
obbligatorio, in questo caso, intercorre fra il privato fornitore e
l’amministratore, funzionario o dipendente che hanno consentito la
fornitura.
Il successivo art.194 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali,
approvato con D.lgs. 18 agosto 2000 n.267 stabilisce peraltro che gli
enti locali possano procedere al riconoscimento della legittimità dei
debiti fuori bilancio nascenti dall’acquisizione di beni e servizi in
violazione degli obblighi di cui sopra. Il riconoscimento deve avvenire
con deliberazione consiliare da adottarsi ai sensi dell’art.193, comma 2,
del T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 18
agosto 2000 n.267 o con diversa periodicità stabilita dal regolamento di
contabilità.
L’art.194 sopra citato, stabilisce altresì che il riconoscimento dei debiti
fuori bilancio appartenenti alla fattispecie in esame, possa avvenire
67
soltanto nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per
l’ente, nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di
competenza.
In data 15/03/2010 è stata trasmessa dal Dirigente del Settore Sviluppo
Economico, Cultura e Turismo al Responsabile del Settore Risorse
Economiche e Finanziarie, nota prot. 19/Sett36, allegata alla presente
(ALLEGATO “ATTESTAZIONE”), con la quale è stata attestata, sulla
base degli atti d’ufficio del Settore Sviluppo Economico, Cultura,
Turismo e Sistema Fieristico, l’esistenza di debiti fuori bilancio risalenti
agli inizi dell'anno 2009, rientranti nella fattispecie di cui all’art.194 del
T.U. sull’ordinamento degli enti locali approvato con decreto legislativo
18 agosto 2000, n.267.
Ciò premesso, si descrive la violazione rilevata, riportandone nel
dettaglio elementi analizzati ed accertamenti condotti al riguardo:
DESCRIZIONE E QUANTIFICAZIONE DELLE
PRESTAZIONI/FORNITURE RESE:
Trattasi di prestazioni e forniture rese da Service Lito di Delmiglio
Doriano di Persico Dosimo (CR) per Euro 37.681,74.= effettuate fino ai
primi mesi dell’anno 2009, relative a progetti grafici, scatti fotografici,
impaginazioni, impianti, stampa di materiale di vario tipo quale
pieghevoli, inviti, depliant, volumi, locandine, pannelli di inaugurazione,
materiale di cancelleria ecc. commissionato in occasione di eventi e
rassegne culturali, mostre, pubblicazioni e convegni.
Tali prestazioni sono già state fatturate dal fornitore all’Ente nel modo
seguente:
•
fattura n. 122 del 30/04/2009 per Euro 9.920,00.= assunta al
protocollo numero 65890 del 22/05/2009
•
fattura n. 123 del 30/04/2009 per Euro 9.480,00.= assunta al
protocollo numero 65889 del 22/05/2009
68
•
fattura n. 211 del 30/06/2009 per euro 21.848,14.= assunta al
protocollo numero 91689 del 17/07/2009.
Nel corso degli ultimi mesi, in collaborazione con il Settore Risorse
Economiche Finanziarie, sono stati presi contatti con il fornitore e si è
cercato di definire, anche dal punto di vista del rispetto delle norme
giuriscontabili,
la
documentazione
necessaria
al
corretto
inquadramento del debito di cui si tratta; pertanto, rispetto alle fatture
appena sopra indicate, si precisa quanto segue:
•
Fattura n. 122: in data 27/04/2010 è pervenuta nota di credito
per
l’ammontare
complessivo,
per
“descrizioni
imprecise/insufficienti” e la somma è stata quindi ri-fatturata
(fattura 92 del 23/04/2010). In tal modo si è potuto acquisire un
maggior dettaglio delle voci e pertanto verificare esattamente le
prestazioni esposte. Si rileva:
1. per quanto concerne la voce “Rifacimento impaginazione libro
“Federico Boriani, il Po e la sua poesia”, 116 pagine”
ammontante ad Euro 2.858,40.= (IVA inclusa), non è stato
possibile risalire esattamente all’attività svolta in quanto non se
ne è reperita alcuna testimonianza documentale e pertanto se
ne è contestato il pagamento, richiedendo lo storno con
successiva nota di accredito (tale voce pertanto non costituisce
oggetto di proposta di riconoscimento debito fuori bilancio);
2. le restanti voci per l’ammontare di Euro 7.061,60.= (IVA inclusa)
sono state ricostruite e documentate (vedasi allegato SCHEMA
1).
•
Fattura n. 123: rappresenta debito fuori bilancio; si è già
acquisita dettagliata relazione di ogni singola voce fatturata per
l’ammontare di complessivo di Euro 9.480,00= (IVA inclusa); le
singole voci sono state ricostruite e documentate (vedasi
allegato SCHEMA 1)
69
•
Fattura n. 211: si è acquisita dettagliata relazione di ogni
singola voce fatturata, che ha permesso di ricostruire e
documentare ogni esposizione (vedasi allegato SCHEMA 1). Al
riguardo si rileva che è stata acquisita nota di accredito parziale
per Euro 708,00.=, in quanto la somma è riferita a fornitura di
biglietti per musei non di competenza della Provincia.
Allegate fatture e note di accredito.
Ciò premesso, va rilevato che, delle prestazioni sopra elencate, non
sono stati reperiti ordini scritti al fornitore da parte di alcun Funzionario
dell’Ente, tuttavia a riprova quantomeno di una intesa al riguardo,
risultano agli atti due determinazioni (n. 491 e n. 534) datate 24 aprile
2009 e 30 aprile 2009, assunte dall’allora Dirigente del Settore Cultura,
di affidamento alla ditta di cui si tratta di alcune di tali prestazioni (più
precisamente quelle ricomprese nelle fatture n. 122 e 123 per
complessivi Euro 19.400,00.=).
All’epoca, il Dirigente del Settore Finanziario non aveva dato corso
all'esecutività degli atti in quanto collegati ad un capitolo di entrata di
euro 14.000,00 non accertati.
Per maggior chiarezza e dettaglio, è allegato alla presente un prospetto
(allegato SCHEMA 1) di ricostruzione ed analisi del debito verso il
suddetto fornitore, nel quale, scorporando le prestazioni in singole voci,
ne
viene
analizza
dettagliatamente
descrizione,
evento/ambito/manifestazione di riferimento, certificandone altresì
l’effettiva realizzazione.
E’ necessario precisare che alcune voci fra quelle sopra indicate (di
importo minoritario), eseguite dal fornitore ed oggetto della presente
proposta di riconoscimento, si riferiscono a prestazioni che sono state
oggetto di trasferimento fondi dalla Provincia ad Apic mediante
determinazioni dirigenziali. Trattasi, più precisamente, di:
70
–
parte delle prestazioni inserite alla “VOCE 3 LIBRO MOSTRA
BORIANI” (di complessivi 2.990,60 + 9.445,28 saldo alla VOCE
1), ovvero prestazioni riferite a progetto grafico, impaginazione e
stampa inviti (agli atti determina n. 87 del 03/02/2009 di impegno
di spesa a favore di Apic di euro 11.940,00 – che comprende
altresì incarico di allestimento ed assistenza mostra);
–
parte delle prestazioni inserite alla “VOCE 9 INFOGIOVANI” di
complessivi euro 853,20, ovvero impaginazione e stampa
locandine ed inviti (determina n. 346 del 27/03/2009 di impegno
di spesa a favore di Apic di euro 11.940,00 – che comprende
altresì reperimento e allestimento sala e servizio di reception).
PROVA DELLA SUSSISTENZA DELL'OBBLIGAZIONE:
Come indicato nel paragrafo precedente, al fine di ricostruire e
verificare i requisiti dell’obbligazione, si è proceduto ad analizzare ogni
singola voce che costituisce il debito predetto e, di conseguenza si è
potuto accertare:
•
che ognuna delle suddette prestazioni o forniture è stata
regolarmente adempiuta: agli atti presso gli uffici sono
conservati campioni di ogni fornitura eseguita (inviti, depliants
ecc.)
•
che lo stesso personale provinciale ha assistito alle fasi di
progettazione, predisposizione, consegna del materiale
•
che ogni evento o manifestazione culturale cui tale materiale si
riferisce si è effettivamente svolto: tale accertamento è stato
condotto sulla base della conoscenza o addirittura della
presenza in loco di personale della Provincia durante lo
svolgimento dei vari eventi.
RISPONDENZA AGLI OBIETTIVI DI PEG E ALLE COMPETENZE
DELL’ENTE
-
FINALITA'
E
UTILITA'
PRESTAZIONI RESE
71
PER
L’ENTE
DELLE
Al di là dell’individuazione di un rispondente obiettivo nel Piano
Esecutivo gestionale dell’anno 2009 dell’ex Settore Cultura (macro
obiettivo 1505 “promuovere manifestazioni culturali volte a diffondere la
cultura nelle sue varie forme espressive” – obiettivo 1520 “Organizzare
manifestazioni culturali in base alla disponibilità a bilancio”), si riportano
alcuni riferimenti normativi delle deleghe regionali alle Province in
ambito culturale, i cui testi integrali sono allegati alla presente
(ALLEGATO “NORME”).
LEGGE REGIONALE 12 luglio 1974 n. 39: “Norme in materia di musei
di enti locali o di interesse locale”:
LEGGE REGIONALE 28 FEBBRAIO 2005, N. 10 “PROMOZIONE
DELLE ATTIVITÀ CULTURALI DI ORIENTAMENTO MUSICALE DI
TIPO BANDISTICO E CORALE”.
Ciò premesso, per calare generici riferimenti normativi - da soli
comunque non esaustivi dell'intera attività espletata - all'interno degli
strumenti di programmazione dell'attività dell'Ente, di seguito si
elencano le varie voci afferenti le forniture/servizi oggetto del debito
fuori bilancio di cui si tratta (come comunque meglio desumibili
dall’allegato SCHEMA 1), poste in relazione al programma del Settore
desumibile dalla Relazione Previsionale e Programmatica del triennio
2008-2010:
•
scatti fotografici per presentazione Sistema Teatrale cremonese:
nel progetto 03.01 ““Contributi ai comuni per progetti
coordinati in campo culturale”, è previsto il consolidamento
dell'attività del Sistema, secondo apposite convenzioni definite
fra i soggetti aderenti
•
pubblicazioni di volumi di toponomastica, eventi promozionali
culturali, mostre culturali e artistiche, rassegne artistiche,
convegni, progetti, rientranti nel progetto 02.01 “Iniziative
dirette in campo culturale – valorizzazione dei beni
72
culturali”, nella cui premessa è proprio prevista la realizzazione
diretta
o
la
partecipazione
in
convegni,
conferenze,
presentazioni di pubblicazioni, concerti, seminari ecc. su diversi
temi
•
pubblicazioni, come previsto dal progetto 02.03 “Spesa per
acquisto di documenti inediti di interesse provinciale”
•
pubblicazioni ed iniziative in ambito museale (ad esempio Guida
ai musei), rientranti nel progetto 03.01 “Contributi ai comuni
per progetti coordinati in campo culturale”, che prevede la
collaborazione con i vari soggetti locali, nel riproporre progetti
coordinati in ambiti diversi, quali mostre, convegni progetti di
ricerca.
•
Distretto
Culturale
(studio
di
fattibilità):
tutta
la
parte
introduttiva del Programma 06 “Cultura” è dedicata a
“CRE.AR.T.E – Il Distretto Culturale della Provincia di Cremona”
•
Mostra
Palazzo
Stanga:
rientrante
nel
progetto
02.02
“Inventariazione beni culturali del territorio” del programma
06 “Cultura”
Infine, dall'articolo 9 “Funzioni promozionali, di coordinamento e di
realizzazione di opere di interesse provinciale” dello Statuto della
Provincia, è possibile desumere una inerenza rispetto alle suddette
attività, in quanto rientranti nella previsione di “...promuovere e
coordinare attività e servizi e realizzare opere di rilevante interesse
provinciale sia nel settore economico, produttivo, commerciale,
ambientale e turistico, sia in quello sociale, culturale, sportivo,
ricreativo e dello spettacolo”.
CONGRUITÀ
Non essendo stata effettuata, a suo tempo, alcuna indagine di mercato
o procedura negoziata volta alla comparazione dei prezzi, risulterebbe
73
ora
complicato
esprimere
un
parere
di
congruità
basato
esclusivamente sugli scarsi elementi reperibili agli atti.
Le prestazioni di cui si tratta inoltre, essendo estremamente
specialistiche e diversificate, non possono essere paragonate, dal
punto di vista economico, ad altre simili effettuate da altri fornitori per
l'Ente e, d'altra parte, non è neppure possibile ricorrere a listini prezzi o
tariffari.
Il percorso che ci si è prefigurati, pertanto, come percorribile per
effettuare comunque le doverose verifiche al riguardo dell’entità
finanziaria
esposta,
ai
fini
dell’attestazione
del
requisito
dell’arricchimento, è consistito nell’acquisizione, da parte di operatori
economici del settore, di dichiarazioni concernenti una verosimile
quantificazione di spesa per l’esecuzione delle medesime prestazioni,
in modo
da ricostruire, a posteriori, una comparazione fra i prezzi
esposti dal fornitore e dal mercato.
Vedasi allegato parere del Segretario Generale, dr. Giorgio Lovili, prot.
15/SG del 19/03/2010 (allegato “PARERE”).
Pertanto, ai fini dell'istruttoria del presente atto, sulla base di quanto
sopra espresso, si è acquisita la disponibilità di alcuni operatori
economici, che eseguono prestazioni analoghe,
a fornire una
quantificazione delle prestazioni/forniture oggetto della presente
proposta, basata su normali prezzi e condizioni di mercato. Le
quantificazioni da questi prodotte, espresse mediante l’indicazione di
un valore minimo e un valore massimo, hanno evidenziato che gli
importi fatturati sono sempre ricompresi nelle forbici di valori medi di
cui sopra. (ALLEGATO CONGRUITA').
Si precisa che le spese in argomento non comprendono interessi,
spese giudiziali o rivalutazione monetaria essendo limitate al solo
pezzo di acquisizione di servizi.
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
74
Udita la relazione dell'assessore,
Visti gli artt.191 e 194 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali,
approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267;
Vista l'attestazione dell'esistenza di debiti fuori bilancio prot. 19/Sett36
del 15/03/2010 sottoscritta dal Dirigente del Settore Sviluppo
Economico, Cultura e Turismo;
Richiamato il parere espresso dal Segretario Generale prot. 15/SG del
19/03/2010;
Richiamata la Deliberazione di Consiglio provinciale n. 44 del
27/04/2010, avente ad oggetto “Bilancio di previsine 2010 – variazioni”;
Preso atto dei pareri formulati sulla proposta di deliberazione in oggetto
ai sensi e per gli effetti dell’art.49 del T.U. sull’ordinamento degli enti
locali, approvato con D.lgs. 18 agosto 2000 n.267 e precisamente, in
data
8.10.2010
dal
responsabile
del
servizio
proponente
il
provvedimento, d.ssa Chiara Bondioni, ed in data 14.10.2010 dal
Responsabile del Servizio Finanziario, rag. Gian Franco Antonioli;
Atteso che la proposta è stata esaminata dalla Commissione consiliare
“Affari Istituzionali e bilancio” nella seduta del 11/11/2010
DELIBERA
•
di riconoscere la legittimità dei debiti fuori bilancio conseguenti
all’acquisizione dei servizi di cui in premessa avvenute in
violazione dell’art.191 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali,
approvato con D. Lgs. 18 agosto 2000 n.267, per un importo
complessivo di € 37.681,74 a favore di Service Lito di Delmiglio
Doriano di Persico Dosimo (CR) – P.I.:00733480198 –
C.F.:DLMDRN51T19B910E;
•
di autorizzare conseguentemente il pagamento della somma di
cui sopra;
75
•
di dare atto che la somma trova copertura sul Cap. 17488 Tit. 1
– Funz. 03 – Serv. 02 – Int. 08 del bilancio provinciale 2010 –
impegno 10/4898;
•
di dare atto che sul presente provvedimento sono stati espressi i
pareri favorevoli previsti ai sensi del D. Lgs. 267/2000 così come
richiamato in premessa;
•
di trasmettere il presente atto alla Sezione Giurisdizionale della
Lombardia della Corte dei Conti, ai sensi dell'art. 23, comma 5
della l. 289/2002;
•
di trasmettere copia del presente provvedimento al Collegio dei
Revisori dei Conti di questa Provincia;
•
di dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo.
Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in
argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della
votazione: presenti n. 24 Consiglieri; votanti n. 23 (temporaneamente
assente Borghetti); favorevoli n. 23.
La deliberazione è approvata all'unanimità
L'atto viene inserito al n. 128 del registro delle deliberazioni
OGGETTO N. 8
L'Assessore alla Cultura, Giovani e sport, d.ssa Chiara Capelletti, così
riferisce.
Come noto, a partire dal 1° luglio 2009, presso il Settore Cultura,
Problematiche Giovanili e Sport, si è reso necessario procedere ad una
verifica, condotta anche congiuntamente con il Settore Economico
76
Finanziario, della situazione contabile e progettuale e dei vari rapporti
esterni e pregressi del Settore.
Con uno dei primi atti amministrativi assunti al riguardo (Deliberazione
Consiliare n. 102 del 30/09/2009 avente ad oggetto “Bilancio e
programmazione – ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi
e attestazione del permanere degli equilibri generali di bilancio per il
corrente esercizio finanziario 2009 – ex art. 193 T.U. Ordinamento
EE.LL approvato con D.lgs.vo n. 267 del 18/08/2002”), è stato
deliberato il riequilibrio di bilancio, riconoscendo euro 381.933,52 di
passività pregresse.
Tali passività comprendevano euro 59.241,12 di contributi erogati da
Regione Lombardia e per i quali l'Ente si trovava nell'impossibilità di
rendicontare l'attività, così come segnalato a Regione Lombardia dal
Dirigente subentrato alla direzione del Settore a far tempo dal
01/07/2009.
Con apposite determinazioni dirigenziali, si è poi proceduto, nel mese
di dicembre 2009 (una volta acquisiti da R.L. i conseguenti atti di
revoca del contributo), ad impegnare le somme equivalenti al 75% dei
contributi assegnati ed introitati, che sono pertanto stati restituiti con
mandati emessi nel successivo mese di gennaio 2010.
Nei decreti regionali di revoca dei suddetti contributi, sono altresì
quantificati gli interessi legali maturati su tali somme ed oggetto del
presente atto.
Di seguito si descrivono le circostanze che hanno determinato quanto
più sopra sinteticamente riepilogato.
CASO N. 1
LEGGE REGIONALE 12 luglio 1974 n. 39: “Norme in materia di musei
di enti locali o di interesse locale”
77
Ai sensi della predetta normativa, Regione Lombardia promuove lo
sviluppo e il coordinamento dei musei di enti locali o di interesse locale
nell’ambito della programmazione regionale.
Il contributi concessi tramite la partecipazione ai Bandi per il sostegno
regionale a progetti di Musei di Enti locali o di interesse locale sono
erogati come segue:
•
il 75% contestualmente all’assegnazione;
•
il saldo a conclusione dei lavori e ad avvenuta presentazione
della relazione tecnica dettagliata dell’intervento effettuato e del
rendiconto finanziario.
In data 20/04/2007 è stata presentata a R.L. un'istanza di concessione
contributo rientrante nel “Bando per la presentazione e valutazione di
progetti di Sistemi museali locali e di reti di musei (L.R. 12 luglio 1974,
n. 39, L.R. 5/01/200, n. 1) – Anno finanziario 2007” per il progetto
«Comunicare i musei – Sistema Museale della Provincia di Cremona».
ALLEGATO 1A
Articolazione del progetto e costi previsti:
1. Opuscolo per la “Guida ai musei” (96 pagg.)
€ 14.500,00
2. Pubblicazioni tematiche (depliant a 5 ante) per 3 itinerari
€
4.000,00
3. Opuscolo per attività didattiche (48 pagg.)
€ 10.500,00
4. Opuscolo “Soncino, musei arte della stampa, cultura
ebraica”
€
4.000,00
5. Incarico a 2 esperti per redaz. testi, foto e cura editoriale
€ 24.000,00
6. Realizzazione sito web
€ 13.000,00
78
Prima della candidatura del progetto al bando regionale non è stato
assunto alcun atto di impegno di spesa.
Con nota al prot. dell’Ente numero 128278 (ALLEGATO 1B) del
19/10/2009 è stato comunicato a Regione Lombardia l’impossibilità di
rendicontare il progetto in quanto è stato rilevato:
•
l'assenza agli atti di determinazioni di impegno di spesa, se non
per una parziale attuazione del progetto;
•
parte delle risorse regionali assegnate erano state utilizzate per
attività diverse rispetto al vincolo di destinazione
Regione Lombardia pertanto con d.d.s. del 14/12/2009, n. 13944 ha
provveduto a notificare la revoca del contributo assegnato (ALLEGATO
1C) di euro 39.000,00
La somma di euro 29.250,00 (ovvero 75% del contributo assegnato),
che R.L. aveva già corrisposto all’Ente, è stata restituita in data
27/01/2010 con mandato n. 10/683, previo relativo impegno di spesa
assunto con determinazione n. 1493 del 15/12/2009 (ALLEGATO 1D).
L'ammontare degli interessi di mora maturati è stato quantificato da
R.L. in euro 1.783,45.=, ovvero:
•
Interessi al tasso del 2,5% per il periodo 12/11/2007 –
31/12/2007
•
Interessi al tasso del 3% per il periodo 01/01/2008 - 02/12/2009
CASO N. 2
Introduzione:
Normativa di riferimento:
LEGGE REGIONALE 1/2000, art. 4, comma 134, lettera a)
“Sviluppo dei sistemi museali locali. Criteri per l’assegnazione e
l’erogazione
di
contributi
alle
Province
per
l’acquisizione
di
professionalità adeguate allo sviluppo di attività museali e di progetti
pilota di gestione associata dei servizi”.
79
Ai sensi della DGR n. VII/9393 del 14 giugno 2002 la Provincia di
Cremona ha realizzato uno studio di fattibilità dell'allora costituendo
Sistema Museale.
Lo Studio è consistito in un progetto di gestione associata dei servizi
museali della provincia per la cui attuazione risultava necessario
avvalersi di personale tecnico-scientifico in possesso di professionalità
adeguate a supportare lo sviluppo di attività e servizi coerenti con quelli
prioritari individuati nella stessa DGR.
Nello Studio la Provincia di Cremona ha sottolineato la necessità di
reperire n. 8 conservatori per aree tematiche e per musei specializzati
e n. 1 responsabile della comunicazione.
La Provincia ha inoltrato alla Regione Lombardia richieste di contributo
secondo la normativa suddetta per l’acquisizione di professionalità
adeguate allo sviluppo di attività museali e di progetti pilota di gestione
associata dei servizi come segue:
•
anno 2003: Prima tranche, n. 2 conservatori e n. 1 responsabile
della comunicazione;
•
anno 2004: Seconda tranche, n. 2 conservatori;
•
anno 2005: Terza tranche, n. 2 conservatori;
•
anno 2006: Quarta tranche, n. 2 conservatori;
•
anno 2007: Quinta tranche, n. 2 conservatori;
•
anno 2008: Sesta tranche, n. 2 conservatori.
La revoca dei contributi e, di conseguenza, la maturazione di interessi
di mora, ha riguardato gli anni 2006-2007-2008, che saranno, di
seguito, singolarmente descritti.
ANNO 2006
In data 28/09/2006 la Provincia di Cremona ha inoltrato a R.L. la
richiesta di contributo (ALLEGATO 2A) ai sensi della D.G.R. 1.08.2006
n. VIII/3112 – L.R. 1/2000 Art. 4, comma 134, lettera a) – Sviluppo dei
sistemi museali locali: Criteri per l’assegnazione e l’erogazione di
80
contributi alla Province per l’acquisizione di professionalità adeguate
allo sviluppo di attività museale e di progetti pilota di gestione associata
dei servizi: assegnazione dei contributi - anno 2006”
Importo del contributo assegnato da R.L., poi revocato: 12.940,16
Quota di contributo erogato (ALLEGATO 2B) e pertanto restituito a
R.L.: 9.705,12
In data 19/10/2009 la Provincia di Cremona ha comunicato a R.L. con
nota prot. 128276 (ALLEGATO 2C) del 19/10/2009 l’impossibilità a
rendicontare in quanto:
•
agli atti non risultavano determinazioni di spesa inerenti
•
non risultavano realizzate le attività previste
•
si è riscontrato che le risorse regionali assegnate erano state
utilizzate per attività diverse rispetto al vincolo di destinazione
Provvedimento di revoca (ALLEGATO 2D): d.d.s. del 14/12/2009 n.
13949 “Revoca del contributo assegnato con d.g.r. del 1 agosto 2006,
VIII/3112, ai sensi della l.r.1/2000, art. 4, comma 134, lettera 4) alla
Provincia di Cremona per l’acquisizione di professionalità adeguate allo
sviluppo di attività museali e di progetti pilota di gestione associata dei
servizi e contestuale accertamento di entrata”
L'ammontare degli interessi di mora maturati è stato quantificato da
R.L. in euro 828,39.=, ovvero:
•
interessi al tasso del 2,5% dal 21/11/2006 al 31/12/2007
•
interessi al tasso del 3% dal 01/01/2008 al 02/12/2009
ANNO 2007
In data 19/07/2007 la Provincia di Cremona ha inoltrato a R.L. la
richiesta di contributo (ALLEGATO 2E) ai sensi della D.G.R. n.
VIII/4909 del 15/06/2007 – L.R. 1/2000 Art. 4, comma 134, lettera a) –
Sviluppo dei sistemi museali locali: Criteri per l’assegnazione e
l’erogazione
di
contributi
alla
Province
per
l’acquisizione
di
professionalità adeguate allo sviluppo di attività museale e di progetti
81
pilota di gestione associata dei servizi: assegnazione dei contributi anno 2007”
Importo del contributo assegnato da R.L., poi revocato: 14.168,00
Quota di contributo erogato (ALLEGATO 2F) e pertanto restituito a
R.L.: 10.626,00
In data 19/10/2009 la Provincia di Cremona ha comunicato a R.L. con
nota prot. 128273 (ALLEGATO 2G) del 19/10/2009 l’impossibilità a
rendicontare in quanto:
•
agli atti non risultavano determinazioni di spesa inerenti
•
non risultavano realizzate le attività previste
•
si era riscontrato che le risorse regionali assegnate erano state
utilizzate per attività diverse rispetto al vincolo di destinazione
Provvedimento di revoca (ALLEGATO 2H): d.d.s. del 14/12/2009 n.
13946 “Revoca del contributo assegnato con d.d.u.o. 24 ottobre 2007
n. 12460 ai sensi della D.G.R. VIII/4909 alla Provincia di Cremona per
l’acquisizione di professionalità adeguate allo sviluppo di attività
museali e di progetti pilota di gestione associata dei servizi e
contestuale accertamento di entrata”
L'ammontare degli interessi di mora maturati è stato quantificato da
R.L. in euro 661,72.=, ovvero:
•
interessi al tasso del 2,5% dal 24/10/2007 al 31/12/2007
•
interessi al tasso del 3% dal 01/01/2008 al 02/12/2009
ANNO 2008
In data 22/07/2008 la Provincia di Cremona ha inoltrato a R.L. la
richiesta di contributo (ALLEGATO 2I) ai sensi della D.G.R. n. VIII/7617
del 11/07/2008 – L.R. 1/2000 Art. 4, comma 134, lettera a) – Sviluppo
dei sistemi museali locali: Criteri per l’assegnazione e l’erogazione di
contributi alla Province per l’acquisizione di professionalità adeguate
allo sviluppo di attività museale e di progetti pilota di gestione associata
dei servizi: assegnazione dei contributi - anno 2008”
82
Importo del contributo assegnato da R.L., poi revocato: 12.880,00
Quota di contributo EROGATO (ALLEGATO 2L) e pertanto restituito a
R.L.: 9.660,00
In data 19/10/2009 la Provincia di Cremona ha comunicato a R.L. con
nota prot. 128271 (ALLEGATO 2M) del 19/10/2009 l’impossibilità a
rendicontare in quanto:
•
agli atti risultava un’unica determinazione di trasferimento
risorse all'associazione cremonese A.P.I.C. (pari ad euro
11.760,00) per la realizzazione di attività inerenti il progetto, ma
di cui la Provincia non ha riscontrato prova dell’effettiva
concretizzazione delle stesse
•
le restanti risorse regionali assegnate erano state utilizzate per
attività diverse rispetto al vincolo di destinazione
Provvedimento di revoca (ALLEGATO 2N): d.d.s. del 14/12/2009 n.
13945 “Revoca del contributo assegnato alla Provincia di Cremona con
d.d.s. 13 ottobre 2008 n. 11258, ai sensi della D.G.R. 11 luglio 2008, n.
VIII/617 / l.r. 1/2000, art. 4, comma 134, lettera a) per l’acquisizione di
professionalità adeguate allo sviluppo di attività museali e di progetti
pilota di gestione associata dei servizi e contestuale accertamento di
entrata”
L'ammontare degli interessi di mora maturati è stato quantificato da
R.L. in euro 329,50.=, ovvero:
interessi al tasso del 3% dal 13/10/2008 al 02/12/2009
La somma di euro 29.991,12 (ovvero 75% dei contributi assegnati per
gli anni 2006-2007-2008), che R.L. aveva già corrisposto all’Ente, è
stata restituita in data 27/01/2010 con mandati n. 10/681 e 10/680,
previo relativo impegno di spesa assunto con determinazione n. 1492
del 15/12/2009 (ALLEGATO 2O).
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Analizzati i singoli casi, si riepilogano le somme richieste da R.L. in
qualità di interessi legali maturati, quantificati complessivamente in
euro 3.603,06.=:
1. d.d.s. n. 13944 del 14/12/2009 euro 1783,45
2. d.d.s. n. 13945 del 14/12/2009 euro 329,50
3. d.d.s. n. 13946 del 14/12/2009 euro 661,72
4. d.d.s. n. 13949 del 14/12/2009 euro 828,39
Tale somma complessiva è stata stanziata con Delibera di Consiglio
Provinciale n.44 del 27.4.2010, immediatamente esecutiva sul
Cap.17488 Tit.1 Funz.03 Serv.02 Intervento 08.
Per completezza di informazioni, va peraltro riferito il ricevimento da
parte dell'Ente della richiesta del 14/04/2010 dalla Corte dei Conti –
Procura
Regionale
per
la
Lombardia
-
avente
ad
oggetto:
“V2009/01602 – Gestione residui attivi al 31.12.2008 Settore Cultura,
Politiche Giovanili e Sport – Rilievi attività gestionali”, cui nel corso del
presente anno è stato dato puntuale riscontro e che, fra l'altro,
riguardava i seguenti argomenti:
•
g) provvedimenti regionali di revoca dei contributi già
elargiti a codesto Ente;
•
h) nota che indichi i motivi per cui non sono state
realizzate da codesto Ente le attività previste nei diversi
progetti, oggetto dei contributi, determinando la revoca
dei medesimi contributi;
•
i) documentazione contabile che attesti la restituzione alla
regione Lombardia dei contributi ed il pagamento dei
relativi interessi (ove intervenuta).
In conclusione, pur non potendo riconoscere gli oneri maturati quali
interessi moratori, ai sensi dell'articolo 194 del T.U. sull’ordinamento
degli enti locali, approvato con D.lgs. 18 agosto 2000 n.267, in quanto
non rientrante nelle fattispecie ad esso riconducibili, va considerato che
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dette somme rappresentano comunque un onere che la Provincia non
può esimersi dal corrispondere, in quanto la natura degli stessi deriva,
come sopra meglio descritto, dal provvedimento di revoca di contributi
regionali precedentemente erogati a causa della mancata esecuzione
degli interventi connessi agli stessi. La mancata corresponsione
esporrebbe anzi l'Ente al rischio di ulteriori aggravi di oneri o maggiori
esborsi derivanti dall'instaurarsi di un possibile contenzioso.
E' pertanto salvaguardando gli interessi dell'Ente che si propone al
Consiglio provinciale la presente deliberazione, volta ad approvare la
corresponsione a R.L. dei suddetti interessi moratori, evidenziando la
necessità che i provvedimenti
conseguenti, siano oggetto di
segnalazione alla Procura regionale della Corte dei Conti, per le azioni
di
competenza,
ai
fini
dell'individuazione
del
relativo
illecito
amministrativo ai sensi dell'articolo 107 del D.lgs.vo 267/00 e del D.L.
78/09, convertito nella legge 3 agosto 2009, n. 102, articolo 17 comma
30 ter.
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Udita la relazione dell'Assessore,
Visti gli articoli 107 e 194 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali,
approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267 e il D.L. 78/09, convertito
nella legge 3 agosto 2009, n. 102, articolo 17 comma 30 ter;
Visti i decreti regionali Direzione Generale Culture, Identità e
autonomie della Lombardia numero 13944, 13945, 13946, 13949 del
14/12/2009;
Richiamate la Deliberazione di Consiglio provinciale n. 102 del
30/09/2009 e la Delibera di Consiglio provinciale n.44 del 27.4.2010;
Preso atto dei pareri formulati ai sensi e per gli effetti dell’art.49 del
T.U. sull’ordinamento degli enti locali, approvato con D. Lgs. 18 agosto
2000 n.267 e precisamente, in data 8.10.2010 dal responsabile del
servizio proponente il provvedimento, d.ssa Chiara Bondioni, ed in data
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14.10.2010 dal Responsabile del Servizio Finanziario, rag. Gian Franco
Antonioli;
Atteso che la proposta è stata esaminata dalla Commissione
consiliare “Affari Istituzionali e bilancio” nella seduta del 11/11/2010
DELIBERA
•
di approvare la corresponsione a Regione Lombardia della
somma di euro 3.603,06 quali interessi legali maturati sui
contributi regionali revocati, come meglio in premessa descritto,
riservandosi ogni ulteriore e successivo provvedimento, all'esito
dell'eventuale riconoscimento di danno erariale, da parte della
Corte dei Conti;
•
di dare atto che la somma trova copertura sul Cap. 17488 Tit. 1
– Funz. 03 – Serv. 02 – Int. 08 del bilancio provinciale 2010 –
impegno 10/4896;
•
di dare atto che sul presente provvedimento sono stati espressi i
pareri favorevoli previsti ai sensi del D. Lgs. 267/2000 così come
richiamato in premessa;
•
di trasmettere il presente atto alla Sezione Giurisdizionale della
Lombardia della Corte dei Conti;
•
di trasmettere copia del presente provvedimento al Collegio dei
Revisori dei Conti di questa Provincia;
•
di dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo.
Nessun Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la deliberazione in
argomento ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della
votazione: presenti n. 24 Consiglieri; votanti n. 23 (temporaneamente
assente Borghetti); favorevoli n. 23.
La deliberazione è approvata all'unanimità.
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L'atto viene inserito al n. 129 del registro delle deliberazioni
Oggetto n. 24 dell'Ordine del giorno
ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAI CONS. VIRGILIO E
CASTELLANI PER PROMUOVERE E FAVORIRE PROGETTUALITÀ
ED INNOVAZIONE NELLE POLITICHE A FAVORE DEI GIOVANI.
INTERVENGONO:
CONSIGLIERE
VIRGILIO,
ASSESSORE
CAPELLETTI, PRESIDENTE GHIDOTTI (PER VOTAZIONE)
Il Presidente del Consiglio cede la parola al Cons. Virgilio che illustra il
seguente o.d.g.:
“Premesso che è necessario sostenere l'azione delle Province a favore
dei giovani e dare vita ad iniziative e progetti che coinvolgano i nostri
ragazzi sul territorio e li facciano riflettere, da attori protagonisti, su temi
come la prevenzione, il recupero del disagio sociale, la partecipazione,
la rappresentanza dei giovani nel contesto sociale, la valorizzazione
delle loro competenze le Province hanno contribuito alla crescita delle
politiche giovanili in Italia accumulando una ricchezza di esperienze e
di progettualità tale da affermarsi come interlocutori credibili che
possono fungere da punto di raccordo per un'azione sul territorio
veramente efficace, trasversale e coordinata a favore dei giovani.
Considerato che l’Amministrazione provinciale ha presentato un
progetto per ottenere
risorse dal Dipartimento della Gioventù della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e promossa e gestita dall'Unione
delle Province d'Italia (UPI), finalizzato a valorizzare strategie e
politiche coordinate a favore dei giovani e in grado di coinvolgere i
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diversi livelli istituzionali, l'associazionismo giovanile e tutti gli attori che
a vario titolo si occupano di giovani.
tale progetto è stato tuttavia bocciato pertanto la Provincia di Cremona
non riceverà contributi e risorse la costruzione di vere partnership
pubblico – privato è spesso fondamentale e strategica per la qualità
della proposta progettuale
Si chiede alla giunta
di promuovere, anche alla luce dell’esperienza di altre province
lombarde, occasioni di confronto fra soggetti pubblici e privati
impegnati sulle tematiche dei giovani
di favorire progettualità ed innovazione nelle politiche e nelle linee di
intervento per i giovani, progettualità il più possibile condivise anche
per ridurre la frammentazione delle azioni, considerando anche le
peculiarità di un territorio come il nostro costituito da piccole realtà
locali
di garantire un coordinamento costante con i Distretti (ex legge
328/2000) e un monitoraggio delle diverse attività all’interno del
territorio provinciale
di facilitare il dialogo e le relazioni fra istituzioni, terzo settore e
associazionismo giovanile per stimolare nuove iniziative e nuove
opportunità
di promuovere incontri e sinergie con tutti gli operatori professionisti del
settore per mettere in circolo le loro competenze e le diverse
esperienze.
Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del
Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) l'o.d.g. in argomento
ed accerta – con l'assistenza degli scrutatori – l'esito della votazione:
presenti e votanti n. 25 Consiglieri; favorevoli n. 25.
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L'o.d.g. è approvato all'unanimità
L'atto viene inserito al n. 130 del registro delle deliberazioni
Fine lavori ore 18.00
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consiglio provinciale di cremona