Ass.S.De. Onlus Associazione Sostegno Demenze Circolare interna n. 4 Luglio 2011 IL MALATO DI ALZHEIMER, LA SUA FAMIGLIA…….LA LORO DIGNITA’ Nel corso dei dieci anni di vita della nostra Associazione abbiamo incontrato tanti famigliari e abbiamo avuto modo di ascoltare le loro difficoltà, i loro dispiaceri e le loro angosce. Una cosa che ci fa maggiormente riflettere nei loro racconti di vita quotidiana è che, nonostante il tempo passato, ancora oggi un alone di diffidenza e di ignoranza circonda la demenza. L’Alzheimer è una malattia non una colpa: un malattia devastante , inquietante e lunga. Il malato di Alzheimer è una persona che ha perso se stesso. scenza della malattia e Il malato di Alzheimer sollecitudine per l’attuazione di sostegno a favoè una persona che ha perso la memoria. Non la re delle famiglie e dei loro cari. dignità. Non è un pazzo. Il malato di Alzheimer è una persona come ognuno di noi. Non un alieno. Come abbiamo più volte fermamente affermato i malati di Alzheimer sono i nostri padri, le nostre madri, i nostri fratelli. I malati di Alzheimer La società civile deve prendere coscienza di ciò siamo noi. ed essere promotrice di una maggiore informazione sulla malattia che è un male di oggi, ma sarà Andreina Capitani soprattutto un male di Presidente domani che ci coinvolgerà tutti anche chi oggi discrimina e volge il suo sguardo altrove. Noi continueremo nel nostro impegno di promozione per la cono- 1 DEMENZA DI ALZHEIMER: UN FUTURO DI SPERANZA La diagnosi di demenza di Alzheimer, risulta classificata tra le diagnosi infauste. Comunicare ai familiari che il loro caro risulta affetto da una malattia degenerativa evolutiva irreversibile, proietta nel loro immaginario un' idea di carico assistenziale molto faticoso, accompagnato da tristezza, sofferenza e difficoltà nella comunicazione. più strutture per ospitare il malato? conosce meglio del suo familiare? Assistenza a casa? Ed è proprio nel familiare la chiave La maggior parte degli interrogati di volta per un approccio medicoha risposto che vorrebbe avere più farmacologico e psicologico di elementi per conoscere la malattia successo. Solo con una buona cole suggerimenti sul comportamento laborazione con il famigliare, in da tenere per comunicare con il grado di raccontare che persona “malato”. era, il medico riesce ad individuare la terapia giusta per quel paziente e Penso che se sapremo investire l’approccio comportamentale indipiù tempo nell’insegnare ai famividualizzato e personalizzato. liari come approcciarsi alla malattia, come cambiare il modo di co- Se saremo in grado di rendere ogni municare con il loro caro a seconda giorno del presente sereno e trandello stadio di malattia, come crea- quillo, aiutando e supportando i re un ambiente intorno, in grado di momenti di tensione derivanti dalla mettere a proprio agio il malato, difficoltà di non saper più come si riusciremo a ridurre i fattori che fa, sarà possibile ridurre i rischi e contribuiscono a etichettare come le complicanze che la malattia poinfausta la demenza di Alzheimer. ne. Possiamo cambiare faccia a questa visione negativa? E’ possibile rivedere l’immagine di questa malattia con connotati positivi? E’ una sfida che io credo sia possibile ad una condizione: dobbiamo essere disponibile a rivedere con consapevolezza i comportamenti del mio caro, ma solo dopo che ho chiaro come lui sta vivendo il cambia- La malattia ruba i ricordi, prima mento a cui la malattia lo conduce. quelli più recenti, poi quelli più remoti; ma non cancella la persona, Dopo anni di lavoro con pazienti la sua personalità, il suo modo di affetti da demenza ed i loro famirapportarsi con il le cose e le perliari, ho potuto osservare comporsone, il suo modo di amare. Ogni tamenti e reazioni diverse. Alcuni giorno per “lui” è come un giorno caregivers (i familiari di riferimennuovo, in cui il presente è solo to che si prendono cura del malato) quello che è reale. Ha legami conriescono ad affrontare abbastanza fusi con frammenti del passato e serenamente la malattia ed entrano nessuna idea del futuro. Per un in perfetta comunicazione empatimalato di Alzheimer non è facile ca con il malato; altri sono spavenalzarsi dal letto e non sapere se è tati dalle reazione imprevedibili del giorno o notte, passeggiare in cuciloro caro, si allontanano na e non ricordare se è ora di mandal familiare che non riconoscono giare o meno, trovarsi una persona più. in casa e non ricordare se è una moglie o una madre. In una ricerca condotta in collaborazione con l’Università di Mode- Il modo di reagire a queste disperna, abbiamo chiesto quale suppor- cezioni è imprevedibile per chi non to vorrebbe il famigliare di un ma- lo conosce ma assolutamente prelato affetto da demenza. Gruppi di vedibile per chi conosce la sua auto-aiuto? Supporto psicologico? personalità e la sua storia. E chi lo Dovrà essere un approccio comunicativo che cambia nel tempo come cambia la malattia, in modo da far sentire il malato ancora parte attiva della vita familiare. Il caregiver non si deve trovare impreparato. Saprà modificare volta per volta le condizioni attorno e i propri comportamenti in modo da rendere il vivere sereno per tutti, in questa nuova dimensione al di fuori del tempo. Dott.ssa Barbara Manni Geriatra 2 IL NOSTRO BILANCIO SOCIALE Dal 2007 l’Ass.S.De presenta agli associati, e a quanti a vario titolo interessati il BILANCIO SOCIALE. Per una associazione di volontariato il Bilancio Sociale è il mezzo con il quale rendere conto della missione perseguita attraverso le iniziative realizzate e dei risultati ottenuti con le risorse umane ed economiche a disposizione. La Struttura di questo documento si articola in tre punti principali: 1) Chi siamo, 2) le risorse, 3) le attività. Nella prima parte viene descritta la missione dell’Ass.S.De, che opera seguendo un piano di lavoro articolato in quattro aree principali di attività: conoscere, sensibilizzare, promuovere, assistere. Le risorse di cui si avvale l’Ass.S.De. Sono quelle umane ed economiche. I mezzi economici provengono da: Convenzione con i comuni del Distretto, quote associative, contributi dei comuni, donazioni, serate conviviali, 5 per mille delle denunce dei redditi. Molto importanti sono inoltre le donazioni che vengono fatte all’associazione da coloro che in circostanze tristi o gioiose, per esempio matrimoni o festività natalizie hanno fatto donazioni all’Ass.S.De., perché oltre a dimostrare generosità dei donatori segnalano una particolare sensibilità verso le problematiche che l’associazione af- fronta quotidianamente. muni della montagna ed è diventata stabile e finanziata da tutti i comuni Le risorse umane per una associaziodel Distretto. Dal 2004 al 2010 le fane di volontariato sono le persone dimiglie che usufruiscono del servizio sponibili a portare avanti le idee ed i sono aumentate di anno in anno. progetti. Nel 2010 sono 96 e le ore erogate Le attività svolte direttamente dalla 10.453. Per contribuire concretamente associazione sono: centro d’ascolto, alla realizzazione e sviluppo del presso la sede dell’associazione. I Pro.Sol il consiglio direttivo Gruppi di Auto Aiuto con cadenza dell’Ass.S.De ha deliberato di costituiquindicinale coordinati dallo psicolore il: FONDO PER IL FINANZIAgo. Il servizio di consulenza giuridico MENTO DEL PRO.SOL. Il fondo è -legale utilizzato a favore di persone stato alimentato con donazioni e offercon problemi di tipo giuridico. te ad esso destinate e dai contributi Nel bilancio sociale sono state inoltre derivati dal 5 per mille della denuncio descritte le manifestazioni organizzate dei redditi. nel corso del 2010, con particolare Nel corso del 2010 l’Ass.S.De ha parriferimento al seminario distrettuale tecipato con altre associazioni del diorganizzato in marzo presso il nuovo stretto a diversi incontri con i rappreospedale di Sassuolo e al convegno in sentanti delle istituzioni per la stesura occasione della giornata mondiale del regolamento, per il Piano della per la lotta all’Alzheimer che si è teSalute e del Benessere che è diventato nuto in settembre. Questi eventi hanno attuativo in via sperimentale con l’inavuto un grande successo fra il numesediamento della commissione . roso pubblico sia per la qualità dei relatori sia per le problematiche tratta- Il bilancio sociale si conclude con una te. nota del consiglio direttivo che ribadisce l’impegno dei suoi componenti a Fra le attività viene descritto il perseguire le attività finalizzate al conPRO.SOL (Pause di Sollievo). Questo seguimento degli obiettivi statutari, e servizio è nato in Ass.SDe. per dare 4 rivolge un invito agli associati per ore settimanali di sollievo al caregiver. contribuire tutti insieme al rafforzaL’erogazione è iniziata nel 2004, in mento dell’Ass.S.De. via sperimentale, nei comuni di pianura del distretto. Visto il positivo risultato della sperimentazione l’attività è Il Consiglio Direttivo stata estesa successivamente ai 4 co- 24 SETTEMBRE 2011 10° CONVEGNO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE PER LA LOTTA ALL’ALZHEIMER Auditorium Confindustria Ceramica—Sassuolo Partecipate 3 10 ANNI DI VITA DELL’Ass.S.De. distribuito a quanti erano presenti ed è a disposizione di tutti coloro che vorranno approfondire la conoscenza del lavoro che l’associazione ha svolto dal 2001 ad oggi. Gli invitati che hanno preso la parola, hanno sottolineato come il lavoro portato avanti dall’Ass.S.De, dimostri l’impegno dell’ associazione nell’affrontare i problemi sanitari e sociali legati alla demenza, soprattutto nello sforzo di far si che tutte le componenti della rete sociosanitaria collaborino per migliorare le condizioni di vita dei malati e dei loro familiari. Si è poi passati alla consegna, da parte della presidente Andreina Capitani, degli attestati di FeIl 7 maggio 2011 L’Ass.S.De. ha compiuto 10 deltà, Benemerenza e Onore deliberati dall’asanni. Per questa occasione il Consiglio Direttivo semblea, agli associati e a personalità in campo ha organizzato un incontro per celebrare il demedico ed economico che hanno sostenuto l’ascennale trascorso, sia coi propri associati che con sociazione fin dalla sua nascita ed hanno contrialcuni invitati che hanno avuto particolari occa- buito con impegno, disponibilità e generosità sioni di collaborazione con l’ associazione. La allo sviluppo dell’Ass.S.De. manifestazione si è svolta presso il Castello di Conclusa la parte ufficiale, i festeggiamenti del Spezzano. decennale sono continuati con il pranzo che si è tenuto nella suggestiva sala dei candelabri, dove La prima parte dell’evento si è tenuta nella belin un clima sereno e cordiale, i partecipanti hanlissima sala delle vedute, dove il Presidente Onono avuto occasione di gustare piatti tradizionali rario Giorgio Olivieri ha presentato l’opuscolo della cucina emiliana proposti dal ristorante del sui 10 anni di attività dell’Ass.S.De., nel quale sono state descritte, le attività, le manifestazioni, castello. i traguardi raggiunti con il lavoro degli associati e dei componenti dei consigli direttivi che si sono succeduti in questi anni. L’opuscolo è stato Loredana Zini Segretaria PER INFORMAZIONI Ass.S.De. Onlus Piazza S. Paolo 4– 41049 Sassuolo (Mo) Tel. Segreteria,Fax 0536/81 29 84 www.asssde.com—e-mail: [email protected] c/c Postale n. 26138438 intestato Associazione Sostegno Demenze Onlus Ai sensi del d.lgs.n.196/2003, informiamo che i dati in possesso del’Associazione Sostegno Demenze con sede in Sassuolo Mo, P iazza S. Paolo 4 saranno trattati nel rispetto del d.lgs 196/2003, al fine di diffondere l’attività della nostra associazione, nonché per ragioni amministrative e contabili, anche quando fossero comunicate a terzi. Informazioni dettagliate sono a diposizione presso la sede e l’interessato potrà sempre esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del d.lgs 196/2003 secondo le modalità indicate nel medesimo provvedimento. 4