1866-2016 150° anniversario del Pizzi a pag. 17 Pagina 1 Aut. Trib. S. Maria C.V. N. 433/93 - Stampa Grafica Sammaritana srl - Vitulazio Anno 20 - N° 3 LA PROF.PINA IANNIELLO SEGRETARIA DI BLOCK NOTES Docente di Religione da circa 25 anni presso l’I.T.E.T. “Federico II” e del Liceo Pizzi. Dopo il diploma conseguito proprio presso il Pizzi, la neo segretaria di Block Notes ha iniziato lo studio della Teologia presso l’ISSR “San Roberto Bellarmino” a Capua. La curiosità intellettuale per la teologia spinge la docente nel continuare gli studi presso la Pontifica Facoltà dell’Italia Meridionale sez. “San Luigi” dove consegue il Baccellierato in Scienze Religiose e la Licenza in Sacra Teologia specializzandosi nella Teologia Morale. Nel luglio del 2011 consegue la Laurea Magistrale in Scienze Religiose con 110/lode. Ha frequentato numerosi Master e corsi di perfezionamento di Storia presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II” – Dipartimento di discipline storiche “E. Lepore”, presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e certificazioni necessarie per l’individuazione dei BES (Bisogni Educativi Speciali) nonché certificazioni sulle “Competenze e valutazione” accreditate dal Polo Qualità di Napoli; inoltre ha conseguito le certificazioni per l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche come l’ECDL, l’Eipass, l’IC3. Ha collaborato con diverse riviste teologiche quali Studi Storici e Religiosi nonché Rivista di Teologia Morale; è stata membro dell’IIB (Istituto Italiano di Bioetica) della Campania ed ha collaborato con l’ATISIM (Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale – Sez. Meridionale). È stata relatrice in diversi convegni a livello regionale e nazionale (2° Convegno Mariologico Nazionale- San Giorgio a Cremano 9 giugno 2012). Attualmente è segretaria di redazione di CAPYS, Rivista di Studi Storici e Religiosi nonché docente di Teologia Morale /1 presso L’ISSR “San Roberto Bellarmino” – Capua 0,50 cent. A PAG. 8 - 10 LA LEGALITA’ ALLA SCUOLA PIER DELLA VIGNA 30 Marzo 2016 LAPIDE DELLA CASA DI PIZZI RISCHIO CROLLO: SALVIAMOLA! Credo che nel 150° anniversario della fondazione della Scuola Normale Femminile dell’Annunciata(1866), fondata da Salvatore Pizzi; scuola che nel 1925 divenne Istituto Magistrale, la nostra comunità deve compiere (e presto) un atto di riconoscenza verso il fondatore : dimostrargli gratitudine e rispetto, organizzando adeguate cerimonie celebrative, ed anche procedere urgentemente al restauro della lapide, posta sulla facciata della casa di via Mazzocchi, dove abitò Pizzi; lapide che rischia di crollare nonché è deturpata da una contigua antenna parabolica. E’ noto che Pizzi fu perseguitato dagli sbirri borbonici e, per la sua sicurezza, si fece scavare un passaggio segreto nell’abitazione, perché, per ordine reale “bisognava controllare anche il suo respiro”. Purtroppo, il passaggio è stato cancellato dai proprietari della casa. Pizzi fu un cospiratore, iscritto alla Giovine Italia, protagonista del Risorgimento, pro dittatore di Garibaldi in Terra di Lavoro, e poi anche Prefetto. Ma lui, fu innanzitutto un grande educatore e, insieme al primo direttore della Normale, Alberto Bellentani, contribuì alla diffusione dell’istruzione scolastica in provincia; nativo di Procida, dimorò in Capua per gran parte della sua vita, per cui dobbiamo considerarlo Capuano di Adozione a tutti gli effetti, e per lo più benemerito. Quindi, Cari Capuani, onoriamo e rinverdiamo la memoria di Pizzi, come atto sentito e dovuto, con celebrazioni appropriate: c’è un anno intero davanti , cerchiamo di farlo, altrimenti ….a futura memoria!. Non si potrà dire che nessuno ci ha pensato, si potranno dire i nomi di chi non l’ ha pensato. L’Associazione Ex Studenti del Pizzi (AESP) del presidente prof. Eduardo Buonanno, del sottoscritto coordinatore, dei tanti ex alunni dell’ex Magistrale, oggi Liceo Statale, conclusa la cerimonia del 150° tenutasi nell’Aula Magna dall’ istituto di piazza Umberto il 21 scorso, consegnerà al Preside Carfagna uno scritto con una nostra sollecitazione, affinchè, dall’alto della sua autorevolezza, faccia sua e caldeggi la nostra richiesta alle istituzioni locali ( restauro lapide) con la speranza che il Comune dia vita alla costituzione di un comitato per un’ programma celebrativo di Pizzi e quant’altro si riterrà opportuno. ( ff ) Pagina 2 Mimmo Scala Rivolgiamo all’ex campione di boxe Mimmo Scala auguri felicissimi per il suo recente compleanno del 20 febbraio, con l’aggiunta: “Mimmo torna presto tra noi, amici e familiari. Auguri” AMICI SCOMPARSI Anna Grimaldi Branco La comunità capuana tutta si è stretta con profonda solidarietà intorno all’arch. Luca Branco, alla figlia Iris, e alla famiglia tutta, per la prematura scomparsa della sig.ra Anna Grimaldi. La funzione esequiale nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo ha registrato la partecipazione dell’intera città, molto rattristata per l’inaspettata dipartita della Defunta. Linda Ferritto Cesaro La tragica scomparsa della prof.ssa Linda Ferritto in Cesaro ha destato grande sconforto nei suoi familiari, e viva commozione nella comunità portaromana, nei cittadini tutti. Block Notes esprime tutta la sua vicinanza e affetto al marito della Scomparsa Roberto Cesaro, ai figli ,ai parenti tutti. Roberto Raucci Docente universitario, un’eccellenza di Capua, a soli 51 anni, è scomparso tra lo sgomento di moglie, figlie, parenti, amici. Esprimiamo profonda solidarietà e vicinanza alla famiglia tutta. CRESCENZO OCONE Recentemente l’amico Crescenzo Ocone, è stato strappato prematuramente alla vita terrena. Padre e marito esemplare e affettuoso, onesto e laborioso, è stato sempre cordiale e disponibile con tutti. In questo momento di dolore Block Notes è vicino alla vedova sig.ra Giovanna, ai figli Maria, Rosalia, Luciano; al cognato Antonio De Maio, ai parenti tutti. I COMMERCIANTI CI METTONO LA FACCIA PRESEPE PASQUALE: UNA NOVITA’ Complimenti a Modestino Iannone che si diletta a realizzare creazioni artigianali, come questo augurale Presepe Pasquale Un folta assemblea dei commercianti si è svolta nel Salone di Capuanova mercoledi 16 u.s. in cui sono stati illustrati i loro programmi e proposte per un rilancio della nostra città, all’insegna dello slogan “Vo- gliamo una città virtuosa con cittadini altrettanto virtuosi. ( Nella foto la dirigenza dell’associazione: Consagra, Raimondo, Polverino, Acunzo, Sessa…) EDICOLA FERDINANDO MIRTO EDICOLA-CARTOLIBRERIA GIOCATTOLI VIA PORTA ROMA, 28 - CAPUA - TEL. 0823/969500 Pagina 3 IL CRISTO MORTO E L’ADDOLORATA DI MATTEO BOTTIGLIERO NELLA CRIPTA DELLA CATTEDRALE Nella cripta della Cattedrale dei Santi Stefano ed Agata si conservano due straordinarie sculture settecentesche, raffiguranti la Vergine Addolorata ed il Cristo morto, attribuite, da tempo, all’artista napoletano Matteo Bottigliero. Per quanto siano frammentarie le notizie riguardanti la sua biografia, così come la sua formazione, sappiamo di lui che è stato un valente autore particolarmente attivo nella capitale partenopea fra la prima metà e gli inizi della seconda del XVIII secolo. Numerose sono difatti le opere a lui riconosciute, dalla critica contemporanea, quasi tutte commissionate da istituzioni civili e, soprattutto religiose, di un certo prestigio. Non è difficile, al riguardo, incamminarsi per il centro storico di Napoli ed osservare, con meraviglia ancora barocca, la suggestiva Guglia dell’Immacolata, che si erge in piazza del Gesù, la cui composizione venne in parte affidata proprio al nostro autore; al contempo, entrando nelle chiese più importanti della medesima città si ha, poi, la possibilità di osservare altre sue mirabili composizioni scultoree e, in qualche caso, decorative. Bottigliero fu, inoltre, particolarmente versatile nell’esecuzione di piccole statue presepiali e di questa sua peculiare produzione si conservano non pochi pezzi presso la sezione dei presepi del Museo e Complesso Monumentale della Certosa di San Martino sempre a Napoli. Bottigliero, in ogni modo, è stato fra i prosecutori più attenti della cultura barocca locale, i cui prodromi sono da riconoscere nell’ope- rato di Cosimo Fanzago, ancora molto in voga nella città partenopea in pieno Settecento. Molto aveva esercitato su di lui l’influenza, di stile e di forma, di autori più vecchi, su tutti quella di Lorenzo Vaccaro, di cui si ipotizza anche un discepolato. Del resto quest’ultimo, così come i suoi più diretti discendenti, da diversi anni era impegnato nella esecuzione di alcuni lavori plastici nell’interminabile cantiere della Certosa di San Martino, il cui avvio risaliva al tempo dei primi contratti di allocazione siglati fra i certosini ed il Fanzago. Lì dove aveva interrotto le proprie fatiche quest’ultimo lì aveva preso ad iniziar l’arte il Bottigliero, lavorando sui monumentali busti marmorei, stanti nel noto chiostro certosino, raffiguranti i santi Brunone, Rosellina vergine, Margherita Digione ed il Beato Nicola Albergati. Giovanissimo, quindi, cominciò ad ottenere fama e fortuna, aspetti questi che gli consentirono di ricevere ulteriori ed importanti committenze. In special modo a Napoli: dalle opere del Gesù Vecchio a quelle del Convento dei Santi Apostoli. L’eco della sua notorietà giunse anche a Capua e, verso la fine degli anni Venti del Settecento, venne a lui affidata, dal capitolo della Cattedrale, l’esecuzione di due monumentali sculture raffiguranti l’Addolorata ed il Cristo deposto dalla croce. La maturità artistica, ma anche culturale, raggiunta nel frattempo consentì al nostro di cimentarsi in questa nuova produzione mettendo insieme portati ancora di gusto barocco, legati ad una più generalizzata volontà di rappresentazione del pathos più genuino e di una teatralità ancora effimera, con altri già influenzati da moderne considerazioni psicologiche volte a definire, con maggiore eleganza, i tratti più introspettivi dei personaggi raffigurati. Le due opere sono, inoltre, il felice risultato di un modellato reso in maniera più delicata, in quanto le pose di entrambe sono affettate ed a tratti anche notevolmente stilizzate. Il panneggio ricorrente su tutte e due le figure è reso in modo articolato, si compone e si scompone allo stesso tempo; questa soluzione scultorea consente di dare ad entrambe le statue dei particolari effetti luministici che ben si coniugano ai rimandi chiaroscurali. Tali esempi adottati, ebbero, in seguito, sul resto della produzione di Bottigliero notevole presa, e l’artista continuò a sperimentare anche di più il suo operato divenendo il punto di riferimento della scultura napoletana in alternativa all’altro grande autore del tempo e cioè Giuseppe Sanmartino. Entrambe le statue furono poste e commissionate, dall’Arcivescovo Nicola Caracciolo, che costruì nel succorpo della Cattedrale un sepolcro simile a quello di Gerusalemme, la cripta fu consacrata nel 1723 da Benedetto XIII, quando ancora Arcivescovo di Benevento si recò a Roma passando per Capua. Daniela De Rosa Pagina 4 Pagina 5 AL VIA LA BONIFICA E LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA DELL’AREA DELL’ EX CAMPO PROFUGHI Nel nostro territorio localizzata in un ambito urbano baricentrico tra il Centro Storico e gli insediamenti abitativi realizzati negli anni 8090, è presente una vasta area di proprietà conosciuta come “Piazza d’Armi” perché nei secoli scorsi veniva utilizzata per le esercitazioni militari da parte delle numerose truppe presenti nella città. All’interno di tale area rientra anche l’ampio complesso denominato “ex C.A.P.S.” che fino al 1989 , anno della caduta del muro di Berlino, veniva utilizzato come Campo di Accoglienza per i Profughi Stranieri provenienti, prevalentemente, dai paesi d’oltre cortina . Mentre gran parte della zona di Piazza d’Armi attualmente continua ad essere utilizzata con destinazione agricola, l’area del Campo, dalla chiusura della struttura non è stata più utilizzata in modo ufficiale e da diversi anni versa in uno stato di completo abbandono ed è diventata nel corso del tempo un ricettacolo di rifiuti. Tutte le Amministrazioni Comunali che si sono avvicendate negli ultimi decenni hanno avuto nei propri programmi l’ambizioso obiettivo di predisporre programmi e progetti di riqualificazione del sito che, per la sua posizione territoriale strategica, rappresenta un punto cruciale per lo sviluppo della città e dell’intero comprensorio. A seguito dell’acquisizione degli immobili, l’Amministrazione Comunale della nostra città, è venuta nella determinazione di predisporre un Programma di interventi, mirato non solo alla riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’area, ma anche alla sua preventiva necessaria bonifica, verificando la possibilità di realizzarla attraverso meccanismi di compensazione, senza gravare sul Bilancio dell’Ente . Nei diversi Piani e programmi già formulati in passato dal Comune di Capua le destinazioni d’uso ipotizzate per l’area sono sempre state le seguenti : - Attrezzature e servizi di livello comunale e superiore ; - Edilizia Residenziale Pubblica Confermando, sostanzialmente, dette indicazioni fu predisposto nell’anno 2014, dall’ufficio tecnico del comune, un Programma di intervento in cui, sull’area ora totalmente di proprietà comunale, furono individuati due Ambiti con distinte destinazioni funzionali. L’Amministrazione Comunale, sulla base del suddetto Programma di intervento, avviò nel 2015, la procedura di gara per la bonifica completa dell’intero sito ed una riqualificazione urbanistica dell’area, attraverso la proceduta della finanza di progetto. La gran parte della superficie, circa 93.743 mq, fu destinata ad attrezzature ed a servizi di uso collettivi, pubblici o di uso pubblico, quali : attrezzature sportive, ricreative, assistenziali, associative, mentre la restante parte, circa 39.100 mq, fu destinata ad edilizia residenziale con una quota di Edilizia Residenziale Pubblica pari al 70% della volumetria complessiva, di cui il 20% riservati ad Edilizia Residenziale Sociale, ed una quota pari al rimanente 30% della volumetria complessiva di Edilizia Residenziale Libera. Nel mese di dicembre 2015 i lavori sono stati appaltati, dalla Stazione Unica Appaltante e la ditta aggiudicataria, dopo tutte le verifiche amministrative di rito, ha ottenuto, all’inizio di marzo, l’autorizzazione ad avviare i lavori di bonifica nel più breve tempo possibile, previa consegna del progetto esecutivo. LA PROVINCIA HA L’OBBLIGO DI EMETTERE UN PARERE IN MERITO AL PUC DELLA NOSTRA CITTA’ La Giunta Comunale ha conferito incarico, nello scorso febbraio, all’avvocato Luigi Maria D’Angiolella per la formulazione di un “parere” in merito alla possibilità che l’Amministrazione Provinciale, accogliendo la richiesta del Comune, legittimamente riapra i lavori della Conferenza di Servizi, ex art. 24, comma 6, della L.R. 16/2004, per l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale della nostra città. Tale decisione segue l’iniziativa di rappresentare al nuovo Presidente della Provincia di Caserta, di prendere in esame le ragioni del Comune e decidere di riaprire i lavori della Conferenza di Servizi, in maniera da chiudere l’annosa questione relativa al PUC della città di Capua, che, nel corso degli ultimi due anni risulta in una fase di stallo non per aspetti di carattere tecnico, infatti sul Piano Urbanistico di Capua sono stati acquisiti, per la prima volta dal 1981 ad oggi, tutti i pareri degli Enti preposti, compreso quello della Regione Campania, determinante ai fini dell’approvazione finale, denominato: “Valutazione Ambientale Strategica” sulla quale è stato espresso, dall’organo regionale preposto, parere positivo. Dello stesso avviso è anche l’Avv. D’Angiolella, redattore del parere in merito alla procedura del P.U.C. fino ad ora svolta, infatti egli ritiene, che esaminare in concreto il P.U.C. adottato, da parte dell’Amministrazione Provinciale, è necessario per evitare una nuova rielaborazione dello stesso con il riavvio del procedimento, risponde anche criteri di carattere generale di economicità ed efficienza dell’azione amministrativa, che poi sono i corollari dell’art. 97 della costituzione. Pertanto è evidente che il Presidente della Provincia dovrebbe convocare, nel più breve tempo possibile, la conferenza di servizi per le suddette motivazioni, ma soprattutto in considerazione del termine ultimo per l’approvazione del PUC, stabilito dalla Regione per il 26 luglio 2016, valido per tutti i comuni della Campania. La norma, nello specifico, è chiara nel prevedere tale convocazione come un obbligo, e non come una mera facoltà da parte dell’Amministrazione Provinciale, infatti il Legislatore regionale in un ottica di collaborazione tra le Pubbliche Amministrazioni, e di celerità dell’azione amministrativa, ha previsto uno strumento che permettesse, in tempi brevi, di superare le difformità tra gli strumenti urbanistici della provincia e del comune proprio attraverso il confronto in conferenza di servizi tra i due enti. Lo scopo della norma è quello di trovare comunque una soluzione tale da garantire l’approvazione dello strumento urbanistico del comune. A tal proposito l’ing. Gaetano Ferraro, assessore all’urbanistica e vice sindaco della nostra città, dichiara:” La provincia di Caserta è tenuta ad avviare in maniera concreta la conferenza dei servizi per adeguare il P.U.C. di Capua al Piano di Coordinamento Provinciale ed approvare in via definitiva il Piano Urbanistico Comunale della nostra città”. SPAZIO AUTOGESTITO - [email protected] Pagina 6 Impignorabili gli animali da compagnia Una recente legge ha novellato l’art.514 del codice di procedura civile, sancendo l’impignorabilità degli animali da compagnia. In effetti, il detto articolo elencava tra i beni mobili assolutamente impignorabili le cose sacre e quelle che servono all’esercizio del culto, l’anello nuziale, i vestiti, la biancheria, i letti, i tavoli per la consumazione dei pasti con le relative sedie, gli armadi guardaroba, i cassettoni, il frigorifero, le stufe ed i fornelli di cucina anche se a gas o elettrici, la lavatrice, gli utensili di casa e di cucina unitamente ad un mobile idoneo a contenerli, in quanto indispensabili al debitore ed alle persone della sua famiglia con lui conviventi, con esclusione dei soli mobili di rilevante valore economico, anche per accertato pregio artistico o di antiquariato. Sanciva, altresì, l’impignorabilità dei commestibili e dei combustibili necessari per un mese al mantenimento del debitore e delle altre persone della sua famiglia con lui conviventi, delle armi e degli oggetti che il debitore ha l’obbligo di conservare per l’adempimento di un pubblico servizio, delle decorazioni al valore, delle lettere, dei registri e in genere degli scritti di famiglia e dei manoscritti. Non venivano menzionati gli animali, che pertanto, erano ritenuti pignorabili alla stregua di un qualunque bene mobile. La novella, come dicevamo, nell’ottica di una sempre crescente sensibilizzazione verso gli animali, ha ritenuto di imporre il vincolo dell’impignorabilità anche agli animali di affezione o da compagnia tenuti presso la casa del debitore o negli altri luoghi a lui appartenenti, senza fini produttivi, alimentari o commerciali, ovvero gli animali impiegati ai fini terapeutici o di assistenza del debitore, del coniuge, del convivente o dei figli. Pertanto, restano pignorabili solo gli animali destinati a fini produttivi, alimentari o commerciali. Avv. Maria Gagliardi via S. Tommaso, 42 - Capua Tel. 0823 962470 Cell. 338 3084707 e-mail: [email protected] CONVEGNO ALL’HOYEL CAPYS PER CASA- MUSEO MARTUCCI Block Notes prosegue la sua azione incisiva affinché arrivi a soluzione da parte delle istituzioni la proposta lanciata a Capua dal M° Riccardo Muti, cittadino onorario di Capua, di istituire il Museo Martucci nella nostra città. Infatti ad un convegno indetto dal mensile capuano, tenutosi all’ Hotel Capys (g.c.) il 19.u.s., dove hanno partecipato docenti di musica, di lettere, uomini di cultura, commercianti, ecc., sono state illustrate tutte le possibili soluzioni per dar vita ad una Casa-Museo Martucci, presso l’ex Monte dei Pegni non escludendo che possa diventare un’appendice del Museo Campano, di cui si attende la soluzione di quel che sarà, con prospettive positive, come ha lasciato intendere il sottosegretario ai BB.CC. Cesaro ad un affollato incontro tenutosi a Palazzo Antignano, presenti il sindaco Antropoli e il presidente della Provincia, Di Costanzo. Una Casa Museo nell’ ex Monte dei Pegni sarebbe un attrattore turisticoculturale che potrebbe ri- sollevare l’ asfittica economia del centro storico di Capua. Il verbale del convegno sarà consegnato all’amministrazione. Pagina 7 ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO L’OPINIONE DI PEPPINO SOLARI:CAMBIARE I METODI DI GOVERNO Per Capua, in questi due mesi che la separano dal rinnovo del consiglio comunale, è tempo di bilanci e certamente questi non possono confermare quanto in fondo già sapevamo e avevamo detto, e più volte scritto negli anni passati che una città non si governa con le menzogne, giaculatorie e con le piccole e povere manovre, bensì con una politica di ampio respiro strategico che guardi ai problemi vecchi e nuovi non con le ottiche miopi del clientelismo di sempre, ma con lungimiranza e tempestività. La storia di Capua è magnifica di grandezza, ardimento, elevatezza spirituale e bella cultura. La cronaca dei giorni nostri – ahinoi!- è così lontana dai passati fasti che quasi non li avvertiamo più. Ebbene, non abbiamo remore ad affermare che se di nuovo vogliamo coniugare il presente con il passato, per incamminarci sulla via di un futuro diverso e migliore per noi e per i nostri figli, è tempo di cambiare nei metodi del governo cittadino, che va liberato da ogni condizionamento o interferenza clientelare. I capuani non hanno bisogno dei soliti onnipresenti dei signori delle poltrone, hanno bisogno di una svolta politica impegnata a favorire la massima trasparenza delle politiche municipali e soprattutto di un rilancio della vita sociale ed economica. TUTTO SCOMPARE QUI (Aldo Licciardi) Vetusta Capua, culla di cultura, città d’illustri, d’arte e studi, di tanta storia e tante tue virtudi, ora navighi in un mare di sciagura. Cinta dal Volturno e dalle mura Devoti da millenni e prosti ai piedi Come regina ancor sul trono siedi però chi ti amministra, non ti cura. E attenta! C’è chi trama alle tue spalle E sparge in altri lidi i tuoi tesori L’un dopo l’altro van per altro calle. Le genti sono scocciate, hanno timori Ma quali? Sono privi sol di palle: ed io d’altre disgrazie avverto odori. SPAZIO AUTOGESTITO Ma dove sta la nobile Capua? Capua oggi è una città spettrale, violentata, sfregiata, offesa da decenni da amministratori incapaci, arrivisti, amanti solo di protagonismo (non tutti). Ma ci chiederanno i nostri lettori: “ ciò vuol dire che è tempo di cambiare”? Sì! Mandiamo al governo cittadino la fantasia, la politica di programma, l’efficienza gestionale, energie nuove e nuove creatività. Questi uomini nuovi ci sono, possono emergere, è necessario che emergano. Hanno forse promesse da farci? Attenti, amici, non ci prometteranno nessuna delle cose ritrite, così come nei sottogoverni di sempre, ma la loro promessa è e sarà solo e sempre nell’impegno; il loro impegno solo e sempre per la città, nella città! Pagina 8 “Il Circolo delle Idee” delinea la sua struttura. Primo video musicale del Il coordinatore Franco Perrotta: “Si sono uniti a noi già numerosi simpatizzanti” . I primi nomi. Il “Circolo delle Idee” sta lavorando alacremente alla strutturazione della propria compagine. Un lavoro che non si limita solo alle elezioni ma che mira ad un progetto a medio lungo termine, che va dunque ben oltre l’appuntamento elettorale della tarda primavera 2016. Accanto ai due coordinatori del movimento Bruno Valletta e Franco Perrotta, entrambi con una consolidata esperienza nel campo della politica, al consigliere comunale Fernando Brogna , a Guglielmo Lima, attualmente assessore con incarico, tra gli altri, al commercio e al contenzioso, al consigliere comunale Gaetano Caputo, si unisce un primo gruppo nutrito di persone. “ Siamo al lavoro da mesi – dice Perrotta – non solo per costituire la lista elettorale ma per un progetto a medio- lungo termine ben delineato. Intanto già da tempo si sono uniti al nostro gruppo, e ne fanno parte Fabio Casertano, Caterina Petrella, Vincenzo Corcione, Antonio Di Benedetto, Giulio Sferragatta, Diego Ventriglia, Corrado Di Benedetto, Cesare Ragozzino, Maria La Guardia, Annamaria Cherchi, Teresa Muto” . Il movimento civico sta dando origine a gruppi di lavoro su diversi temi in cui ciascuno mette in comune professionalità, conoscenze, esperienze lavorative. I gruppi diventano quindi degli spazi comuni di interazione, scambio e confronto tra i cittadini. Ma sono anche contenitori di idee e proposte che andranno a comporre il programma elettorale, in vista delle imminenti elezioni amministrative. Successo per incontro sulla legalità presso l’Istituto comprensivo “Pier delle Vigne” Si è tenuto giovedì 17 marzo 2016 presso l’istituto comprensivo “Pier delle Vigne”, plesso scuola primaria in via Roma – Capua, un incontro con tema la legalità. Nello specifico si è discusso e si è riflettuto sul tema “Testimonianze di Legalità. Il rispetto delle regole ci permette di vivere nella giustizia e nella serenità”. Il convegno ha visto la partecipazione della Dirigente Scolastica dell’istituto, la Professoressa Annamaria Orso, il Magistrato della Procura della Repubblica Dottore Giovanni D’Onofrio, l’Avvocato Gabriele Rendina, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Capua, Capitano Francesco Mandia, l’ing. Gaeta- no Ferraro, vicesindaco, l’assessore dott.ssa Annamaria Fusco, il dirigente scolastico dott. Giovanni di Cicco, il maestro Franco Fierro. Attenta e partecipata la presenza delle scolaresche delle classi quinte della Scuola Primaria e della terza C della Scuola Secondaria. Gli alunni ed alunne hanno posto domande interessanti che hanno stupito piacevolmente per la loro pertinenza e profondità. Presto potrebbe tenersi qualche altra interessantissima iniziativa presso l’istituto comprensivo “Pier delle Vigne” per continuare ad alimentare negli alunni l’importanza del senso civico e del rispetto delle regole. SPAZIO AUTOGESTITO gruppo “Badess” “Badess” è una band pop/ rock composta da tre giovanissimi della provincia di Caserta. Gennaro Abbate, voce e chitarra; Vittorio Ferdinandez, chitarra e Leonardo Catapano alla tastiera. I tre si incontrano per la prima volta in una esibizione e da subito decidono di intraprendere un percorso insieme, iniziando la suonare in giro per pub, piazze e manifestazioni, proponendo al pubblico i più grandi successi italiani ed internazionali della music pop/rock. La band è stata ospite ad alcune serate di Miss Italia, Miss Muretto e ha curato l’apertura al concerto dei Sonhora a Napoli nel dicembre del 2014. Ospiti in varie emittenti radiofoniche regionali, nel gennaio del 2016 pubblica il suo primo inedito dal titolo “Riuscirò”, bellissimo brano che descrive la storia di un ragazzo che si trova in un periodo della vita assai confuso, privo di idee e senza stimoli. Riuscirò è un grido di speranza…la voglia di lasciarsi alle spalle le scelte sbagliate e sognare nuovi orizzonti, perché come dice la canzone “inseguo il giorno in cui riuscirò ….a fare di me, ciò che vorrò!. Pagina 9 UN MARE SENZA TRIVELLE? SI, LO VOGLIO ANCHE IO IL 17 APRILE VOTO SI AL REFERENDUM Il prossimo 17 aprile siamo invitati a rispondere al referendum sulle trivellazioni in mare. Ho letto il quesito referendario e ho deciso di votare SI, in linea con i promotori e diverse forze politiche e associazioni ambientaliste che stanno lavorando da tempo in questa direzione. Purtroppo il livello di attenzione e di informazione sull’evento, tra problemi politici e campagna elettorale per le amministrative, non è stato tra i più alti. Il referendum è stato indetto, in base all’articolo 75 della Costituzione, su iniziativa di nove Consigli regionali, tra cui quello della Campania. Le regioni promotrici sono le seguenti: Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise. Viene chiesto a tutti noi elettori di abrogare una norma che consente alle società impegnate nella ricerca e nella produzione di idrocarburi liquidi e gassosi (soprattutto petrolio e metano) nel mare italiano di proseguire la loro attività anche oltre la scadenza della concessione ottenuta dal governo. Le leggi in vigore vietano la costruzione di nuovi impianti entro le 22 miglia marine, ma consentono agli impianti già esistenti lo sfruttamento dei giacimenti per un periodo indeterminato. Una vittoria del SI prevede il termine delle attività di estrazione alla scadenza fissata al momento del rilascio della concessione. Il referendum non riguarda le nuove trivellazioni: già oggi le compa- gnie non possono richiedere nuove concessioni entro le 12 miglia. Se vince il NO, in sostanza, (o se non viene raggiunto il quorum, il 50% più uno degli aventi diritto al voto) le ricerche nei giacimenti italiani non avrebbero un termine certo, ma continuerebbero fino all’esaurimento degli stessi, anche se la legge in vigore impedisce alle società petrolifere di chiedere nuove concessioni per estrarre entro le 12 miglia. Sono diversi i soggetti politici favorevoli al referendum: Federazione dei Verdi, L’Altra Europa con Tsipras, Italia dei Valori, Lega Nord, Movimento 5 Stelle e altri. Impegnate in tal senso ci sono inoltre numerose associazioni ambientaliste quali, ad esempio, Legambiente e Greenpeace. Dispiace assistere al disimpegno del PD che con tale atteggiamento sembra intenzionato ad evitare che il quesito raggiunga il quorum previsto dalla legge. Il Partito Democratico è ufficialmente per l’astensione, in quanto per il segretario e premier il referendum è uno spreco. Come ben dice qualche esponente di tale partito, in dissenso dalla linea della segreteria nazionale, una forza politica di governo, che ha anche il presidente del Consiglio dei Ministri, deve dire o SI o NO su un referendum, non dovrebbe dare indicazioni di astensione. Se vince il SI, come auspico, le concessioni attualmente attive non potranno essere rinnovate alla scadenza, anche se il giacimento non fosse esaurito. Se invece il referendum non raggiunge il quorum, oppure se passa il NO, le attuali norme non saranno modificate e le richieste di rinnovo delle concessioni saranno valutate secondo l’iter stabilito, ed eventualmente prorogate. I promotori del referendum, seppure ritengono di essere abbastanza fiduciosi circa la sicurezza delle piattaforme italiane, in ogni caso, sostengono, sono sempre possibili incidenti di minore entità che, in mari chiusi come quelli italiani, possono alterare l’ambiente anche profondamente. È un rischio che in ogni caso non vale la pena correre perché le quantità di petrolio e gas dei nostri mari sono limitate. Sostengono, inoltre, che l’estrazione di petrolio danneggia anche il turismo. Invito i cittadini a partecipare al quesito referendario e, nello specifico, a votare SI. Pagina 10 La “LEGALITA’” ALLA SCUOLA PIER DELLA VIGNA Si è svolto nella mattinata del 17 u.s., con la partecipazione di docenti e scolari, un convegno sul tema della legalità, presso l’Istituto Comprensivo Pier delle Vigne, plesso Scuola Primaria di Capua, organizzato dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Annamaria Orso. Relatori : dott. Giovanni D’Onofrio, magistrato della Procura della Repubblica di S. Maria C.V., l’avv. Gabriele Rendina, del Foro di S.Maria C.V.. Tra gli intervenuti il Vice Sindaco di Capua, ing. Gaetano Ferraro, il consigliere alla pubblica istruzione, prof.ssa Annamaria Fusco, il capitano dei carabinieri della stazione di Capua, Madia , il Dirigente Scolastico del liceo scientifico di Capua, prof. Giovanni di Cicco. .Il dirigente scolastico Orso ha aperto il convegno affermando che: Educare è svestirsi di ogni ruolo e funzione per incontrare gli altri fuo- ri dagli schemi, dai percorsi battuti, dalle scorciatoie. E' farsi coinvolgere da un processo che non ammette "distanze di sicurezza", né tecniche studiate a tavolino. Non è un atto di potere, ma di attenzione. Ci si educa insieme, si stabilisce insieme delle regole, insieme ci si assume delle responsabilità. "Insieme" è la parola chiave dell'educare. Il relatore, avv. Rendina ha ritenu- to opportuno richiamare preliminarmente l’attenzione degli scolari sulla funzione dell’avvocato e sul “mondo delle regole” in generale, richiaman- do poi l’interesse alla conoscenza delle leggi che sono, in effetti, le regole più importanti che riguardano i rapporti interpersonali, con un accenno alla Costituzione e ai diritti e doveri dei cittadini. Il procuratore D Onofrio ha sostenuto che: Le regole funzionano se incontrano coscienze critiche, responsabili, capaci di distinguere, di scegliere, di essere coerenti con quelle scelte. Il rapporto con le regole non può essere solo di adeguamento, tanto meno di convenienza o paura. La regola parla a ciascuno di noi, ma non possiamo circoscrivere il suo messaggio alla sola esistenza individuale: in ballo c'è il bene comune, la vita di tutti, la società. L'educazione alla legalità si colloca quindi nel più ampio orizzonte dell'educarci tutti insieme ai rapporti umani, con tutto ciò che questo comporta: cioè capacità di riconoscimento, di ascolto, di reciprocità, d'incontro, di accoglienza. Nella consapevolezza che la diversità non solo fa parte della vita ma è la vita, la sua essenza e la sua ricchezza. Il vice sindaco Ferraro, rispondendo ad alcune domande degli scolari, ha evidenziato nel suo intervento che la legalità si coltiva costruendo una società viva, accogliente, eterogenea, formata da persone che sappiano vedere negli altri non un potenziale nemico ma un possibile amico. Una società ospitale, aperta alle differenze e cementata da diritti e doveri condivisi. Una società dove l'io e il noi non sono contrapposti e la vita delle persone sia custodita e alimentata, non impiegata come strumento di potere, di sfruttamento o di profitto.. Dopo gli interventi dei convenuti ci sono state le domande dei bambini che hanno assistito in maniera attenta alla manifestazione: le domande proposte trattate, nel confronto tra gli scolari e relatori, sono state hanno riguardato: l’inquinamento ambientale, il rapporto tra stato e citttadini. , problematiche di tipo sociale come i rapporti tra scuola, società e famiglia. Nelle foto: Tavolo dei Relatori, la dirigente scolastica Annamaria Orso, una scolara. CERCANSI OCCHIALI DISMESSI Block Notes collabora con LionsCapua Casa Hirta, che ha in corso una campagna per la raccolta di occhiali usati. Sostieni la gara di solidarietà a favore dei bisognosi, consegnali a noi, per destinarli ai promotori della nobile iniziativa, portali a Pianeta Musica in un sacchettino indicando cognome e nome del donatore, (in ore d’ufficio, escluse le domeniche) e farai un’opera di bene. Pagina 11 LA MERIDIANA DELL’ANNUNZIATA La Cooperativa Sirio ha realizzato un massiccio intervento del complesso dell’Annunziata commissionato dal Comune con fondi europei. con un restauro generale dell’edificio ben riuscito, e tra i particolari, dobbiamo segnalare l’ottimo ripristino , anche di alcuni elementi distintivi dell’intera opera, riferendoci al Belvedere, alla Meridiana e alla Targa in latino, che ci ricorda che nel grande complesso fu istituito un brefrotrofio nel …. Del Belvedere, già collaudato con una visita aperta alla cittadinanza nel marzo 2015, a cura dell’associazione capuana “Extra Moenia”, già ne parlammo abbondantemente. Per quanto riguarda la Meridiana (gnomone), misuratore del tempo a lettura solare, inventata nel VI sec. A.C., che altro non è che un orologio murale a vista, quindi di solito a carattere pubblico , facilmente consultabile da tutti, e che era postata sulle facciate dei campanili delle chiese, torri, pubblici edifici, ecc.. E ra un servizio utile per la collettività, perché gli orologi erano molto poco diffusi come ai nostri tempi. La Meridia- na di Capua è coeva alla costruzione dell’Annunziata, quando l’opera fu realizzata nel 1600. Essa, con un opuscolo dell’arch. Armando Trimarchi, da lui ben descritta con un raro opuscolo,nei tardi anni ’80. Ve- diamo cosa scrive l’Ispettore Onorario della Soprintendenza: “Sulla parete nord del Chiostro conventuale dell’Annunziata di Capua, si scorge ancora, sbiadita dal tempo e dalle intemperie, una “Meridiana”. Fu costruita nel sec. XVII, tenendo presente la latitudine geografica del luogo, e l’angolo, fra l’asta e la struttura muraria, che deve misurare 90°-n. Si presenta con un’asta metallica infissa nel muro (stilo o gnomone) orientata verso l’alto, con la sua estremità, al polo celeste.. Su di esso è disegnato un semiemisfero concavo e una scala graduata ove sono segnate, partendo dal centro, le linee indicatrici orarie, orientate verso sud. La luce,proiettando la lunghezza d’ombra sullo stilo, determina sul quadrante l’ora relativa al “tempo vero”, cioè negli equinozi e nei solstisti. Nel consolidamento statico eseguito dopo l’evento sismico del 1980,la Meridiana subiì il seguente danno:” Per ristrutturare la parete muraria sovrastante l’orologio solare, furono praticate perforazioni di iniezioni di cemento, per cui il rifluimento all’esterno della miscela provocò delle macchie, inchiostrando la parte affrescata delle linee orarie, causando un vero disastro tecnico”. Occorrerebbe un immediato restauro di conservazione eseguito di un esperto in “Gnomonica” avvisando la Soprintendenza Architettonica di Caserta”. Intervento che sarebbe necessario in questo momento. MONTE DEI PEGNI SEDE IDEALE PER CASA- MUSEO MARTUCCI (NOTIZIE SULLO STABILE APPARTENUTO ALL’ARCICONFRATERNITA DE’ BIANCHI) Se l’amministrazione Comunale p.t. metterà in pratica l’idea del M° Muti alla città, di dedicare a Giuseppe Martucci un’istituzione, ideale è l’ala a vista dell’ex Monte dei Pegni, dove nacque il musicista capuano, che era di proprietà dell’Arciconfraternita de’ Bianchi, oggi del Comune. L’ attività dell’antico Sodalizio (1578) si divideva in 4 settori: -un Conservatorio dove si educavano le orfane povere della città; -l’amministrazione di un Monte dei Pegni per il sollievo dei bisognosi della città; -il mantenimento della chiesa della Carità servita da più cappellani per soddisfazione de’ legati e per il pubblico comodo; -la distribuzione di molti maritaggi alle povere della città e l’assistenza (fisica e spirituale) de’ condannati a morte. Le ragazze ospitate nel Conservatorio mai accompagnavano i condannati a morte al patibolo, bensì i Confratelli. L’intero stabile, nel recente passato, fu prima dell’Arciconfraternita, poi dell’E.C.A., e successivamente dell’ Usl, quindi di proprietà comunale per esclusivo interessamento del governo del Sodalizio in carica. In seguito fu riconosciuto di particolare ed importante interesse storico e artistico; pertanto, in forza della legge 1089/39, il Ministro per i BB.CC. , Ronchey, in data 27.7.93, decretò il vincolo secondo la legge sopra citata. Pagina 12 GIU’ LE MANI DELL’AFFARISMO DAL “EX CAMPO PROFUGHI” Attraverso le notizie giornalistiche e il “passa parola” dei concittadini apprendiamo che il consigliere Marco Ricci, ancora una volta, ribadisce la sua volontà ( o forse anche quella della Giunta) di convertire quel polmone di verde che è l’area del ex campo profughi in superficie edificabile ( nuovi palazzi, nuovi ammassi di case-dormitorio). Se ciò è vero sorgono spontanee due considerazioni. Una riguarda l’atteggiamento; l’altra si riferisce al metodo. L’atteggiamento del delegato all’ambiente (o della Giunta) è di tipo padronale. E’ la manifestazione dell’arroganza del potere. Viene confusa l’amministrazione della “cosa pubblica” con la gestione del proprio patrimonio mentre un amministratore comunale non dovrebbe mai dimenticare che il suo incarico è “a tempo determinato” e che la sua azione è quella di “servire” il popolo sovrano e non di “servirsi” del consenso elettorale per perseguire affari personali o dei propri sodali, oppure, confon- dere i propri progetti con quelli della collettività. Questo tipo di atteggiamento è non solo sbagliato ma anche pericoloso per la comunità. Conseguente alla prima considerazione sorge quella del metodo. Nei regimi democratici, quando un’Amministrazione pensa a porre mano a situazioni che modificano il consolidato assetto urbanistico-ambientale, elabora un progetto e lo sottopone prima alle diverse componenti sociali, e alle consulte (che a Capua, seguendo l’indicazione dello statuto comunale furono create e mai fatte funzionare), lo rende pubblico e raccoglie ed esamina tutte le altre proposte giunte anche da singoli cittadini, sottoponendole, successivamente, tutte al parere della cittadinanza per la decisione finale; perché “la sovranità appartiene al popolo” ( cfr. art. 1 della Costituzione italiana). Nell’Aprile 2015 (cfr. Block Notes, anno 19, n. 4) anche io ho fatto una proposta sul destino del ex campo profughi. Tramontata miseramente e definitivamente l’idea della costruzione di un nuovo ospedale, uscita da qualche anno anche dal piano sanitario regionale, ritenevo e ritengo tuttora, che quel polmone di os- sigeno, dopo la necessaria bonifica, dovrebbe restare a disposizione dei capuani come una “cittadella per lo sport e il tempo libero” specialmente per i bambini, gli anziani e le famiglie. Le palazzine in buone condizioni dal punto di vista strutturale andrebbero: alcune riadattate e date in gestione ad associazioni sportive, ricreative, culturale e sociali con l’incarico di gestire anche gli spazi , gli impianti, i luoghi di ristoro e per il divertimento dei bambini; le altre, lasciate al Comune per il fabbisogno sociale o per le emergenze. Pensare di riempire di altro cemento quella zona già stressata da numerosi agglomerati urbani, priva di servizi, sarebbe un colpevole errore. E gli amministratori pro-tempore , specialmente alla fine del proprio mandato amministrativo, dovrebbero, almeno sotto il profilo etico, astenersi da provvedimenti che incidono sulla qualità della vita del bene comune e delle future generazioni. E’ ovvio che la mia è solo una proposta che andrebbe discussa e, probabilmente migliorata con altri suggerimenti e, quindi, sottoposta al giudizio del “popolo sovrano” unitamente alle altre. MARTINA MIGLIORE, UNA PROMESSA DELLA CANZONE A 17 anni, con il Rock nel sangue, Martina Migliore, esordisce come cantautrice con il brano " You're Hopeless", destinato a spopolare su YouTube. Testo e Musica completamente scritti da lei che, nonostante la giovanissima età, ha già partecipato a trasmissioni Rai (I Fatti Vostri) e fatto da spalla a Roby Facchinetti in due Concerti (Milano e Bergamo). You'e Hopeless è il primo solco su cui inciderà un radioso futuro per Martina che, oltre a scrivere canzoni Rock, studia Canto (Lirico e Moderno) e Chitarra . Un grande in bocca la Lupo a Martina. Nel complimentarci con Martina, figlia del rockman Carmine, nel formularle gli auguri di Block Notes per una radiosa carriera nel mondo della musica, ci piace aggiungere: “Brava Martina, tale padre,tale figlia!”. Pagina 13 SCRITTE SUI MURI: QUALE SOLUZIONE. Perdura, purtroppo la cattiva abitudine delle scritte deturpanti sui monumenti e sui palazzi, opera di chi, perlopiù ignorante , non conosce la nostra storia e conta sulla sicura impunità, per mancanza di vigilanza. L’antico emiciclo di Porta Napoli, la villa ecc. ne sono una conferma. Per quanto il volontariato intervenga ad eliminarle, il fenomeno, ciclicamente, riappare. Un’ intensa campagna di sensibilizzazione, un sistema di videosorveglianza , un’ordinanza che colpisca gli imbrattamuri con severe multe, sono l’unico modo per prevenire il fenomeno. La foto documenta uno sfregio a Porta Napoli con un segue messaggio: “Ignoti Antonio e Valeria, al solo nome, potevate pure aggiungere il cognome senza preoccupazione alcuna tanto non sarebbe successo niente . La prova? Sotto l’arco di S.Eligio il cognome c’è. Da anni.”. REGOLAMENTO POESIE VERNACOLARI Si informano gli autori di poesie dialettali del territorio campano che entro pochi giorni, sarà pubblicato il bando del concorso di poesie sul tema: “Vecchia Capua”. Anticipiamo che ogni autore, ispirandosi al tema proposto , potrà presentare fino a 15 poesie in napoletano, e 5 in lingua italiana, sempre sul tema predetto. Il regolamento completo e dettagliato sarà pubblicato sul sito fb di Block Notes e su altri portali, che saranno indicati. Termine per la presentazione: 31 agosto 2016, come da regolamento in elaborazione. Pagina 14 COLONNELLO CAPUANO NEI LAGER NAZISTI Peripezie di un ufficiale capuano. Il colonnello Salvatore De Vita del Regio Esercito, nato a Capua il 22 maggio 1893, scrisse di suo pugno il diario della sua prigionia nei campi di concentramento nazisti: ciò si rileva dal libro del nipote, ing. Giorgio De Vita, edito per i tipi de “Gli Ori” di Pistoia; nipote che vive in quella città della Toscana . Il colonnello all’epoca della cattura da parte dell’esercito tedesco (9 settembre ‘43) comandava la Base militare 12 del Settore Autonomo di Corinto agli ordini del gen. Riccardo Mattioli (11a Armata, comandata dal gen. Carlo Vecchiarelli, VIII Corpo d’Armata). Ottobre 1943 6 - transita per Vienna e prosegue per Augsburg, Ulm, Stoccarda, Landau; 8 - giunge al campo di Trier (Treviri) dopo 18 giorni di viaggio; 9 - viene immatricolato presso il campo di Trier (matricola nr. 47666); 15-parte da Trier, in treno; 17 - transita per Berlino; 19- sosta notturna del treno a Varsavia; 21 - giunge al campo di Biala Podlaska (Polonia); Novembre 1943 2 - parte dal campo di Biala Podlaska, in treno, per Varsavia; 5 - giunge al campo di Cestochowa (Stammlager 367), dove resta oltre 9 mesi; Agosto 1944 8 - parte dal campo di Cestochowa, in treno; 10 - giunge al campo di Norimberga (Germania - Oflag 73 – Stalag XIII D); Gennaio 1945 30 - parte dal campo di Norimberga, in treno, verso Dresda Febbraio 1945 4 - giunge al campo di Mühlberg Elbe; Aprile 1945 23 - i russi liberano il campo di Mühlberg Elbe ; Ecco una breve sintesi della sua storia : Settembre 1943 8 - comanda la Base militare 12 di Corinto (11a Armata – VIII Corpo d’Armata) 9 - viene catturato dall’esercito tedesco; 15 - vede partire i primi soldati italiani catturati; 16 - viene trasportato dai tedeschi a Kiaton; 19 - viene trasportato dai tedeschi ad Atene, via Corinto; 21 - parte da Atene, in treno, e transita per Salonicco, Skopije, Nis; entra in Macedonia, Yugoslavia, Bulgaria, Romania, Ungheria; Maggio 1945 21 - parte dal campo di Mühlberg Elbe, in marcia per destinazione ignota; 25- dopo 4 giorni e quasi 100 Km. di marcia, giunge a Spremberg Settembre 1945 2 - inizia il viaggio di ritorno a Pistoia : il treno transita per Dresda e Praga ; 5 - il treno ritorna indietro a Dresda, da dove riparte subito; 8 - il convoglio giunge a Norimberga; riparte per Monaco, Garmisch, Innsbruck; 10 - il treno attraversa il Brennero e, finalmente, entra in Italia ; 11 - arrivo a Trento e sosta; transito e sosta a Pescantina; partenza per Bologna; 12 - alle ore 9 il treno entra in stazione a Bologna; al tramonto partenza, in autocarro, per Pistoia; 13 - alle ore 3 arrivo a casa, a Pistoia. Il diario è completo (dall’8 settembre ’43 al 13 settembre ’45); nella sua versione manoscritta conta oltre mille pagine, che poi diventano circa 400 nel libro vero e proprio (a causa delle diverse dimensioni delle pagine e dei caratteri di stampa). Scrive l’ing. De Vita, del suo libro: ” Il nonno descrive la vita nei campi nazisti, i terribili viaggi nelle tradotte, le angherie, offese, ruberie e prepotenze subite; la fame patita, il freddo, la dignità perduta; cita date, luoghi, nomi, eventi. Commenta la situazione bellica, politica, morale, sociale. Spesso, nella sua narrazione, richiama motti e modi di dire, simpatici e arguti, della sua terra campana, chiari esempi di antica saggezza popolare. E’ un documento storico, scritto di suo pugno da un ufficiale superiore, in contatto con colonnelli e generali. Una testimonianza diretta di un soldato del Regio Esercito Italiano, un’ulteriore memoria sull’ultimo conflitto mondiale”. Il libro è stato pubblicato dalla casa editrice “Gli Ori” di Pistoia ( www. gliori.it ); un breve abstract si trova al seguente link : http://www.gliori.it/index.php?file=scheda_libro&id=727 . Può essere ordinato in una qualsiasi libreria oppure direttamente sul sito internet dell’editore (www.gliori. it in un paio di giorni il libro arriverà). (Esclusivo- Riproduzione vietata- a cura di Franco Fierro) Salvatore De Vita, a 19 anni col grado di tenente Pagina 15 CAPUALBUM IL TRENINO DELLA NOSTALGIA Nelle generazioni dei primi anni del dopoguerra è vivo il ricordo del trenino della Piedimonte d’Alife, che collegava la zona pedemontana con Napoli. Poi la Società Alifana nei primi anni ’60 soppresse la deviazione S.Angelo in Formis-Capua, forse per la Spending Rewiew di allora. A vederlo in cartolina la Piedimonte si mostra nella foto in b.n. col suo panorama circostante e prospettico. Infatti si nota in lontananza il profilo della chiesa di S.Caterina e ancora con l’assenza della sagoma del campo di calcio di via Pomerio. Evidentemente la foto è antecedente la costruzione del campo (1952). Quel trenino sulle rotaie suscita negli anziani una struggente nostalgia e nei più giovani tanta curiosità. L’ex stazione soppressa fu acquistata da una famiglia del luogo. Si lavora per il Carnevale 2017 Il Comitato è già al lavoro da Febbraio per l’edizione del carnevale del 2017. Chi intende collaborare può aderire allo stesso presso Pianeta Musica Capua. (foto: dell’edizione 2016: una principessa del Carnevale Maria Chiara Ingicco) VOTA ANTONIO Un altro simbolo del secolo scorso. Erano gli anni in cui esisteva ancora il Partito Monarchico ed uno degli accesi sostenitori del partito di Achille Lauro era il salernitano residente a Capua, prof. Antonino Scontrino, che lo vediamo effigiato su un manifesto elettorale per le elezioni nazionali. Sue parole famose furono pronunciate in un suo comizio: “Vi assicuro che stasera vi parlo da professore, ma domani da senatore”. Ma fu bocciato dall’elettorato. Pagina 16 ASD KARATE CAPUA IN COPPA ITALIA: PER I RAGAZZI DI BOCCIA PIOGGIA DI MEDAGLIE Grandissimo successo della scuola di KARATE diretta dal M° Alberto Boccia di Capua, C.N. V° Dan, direttore tecnico regionale e membro della direzione tecnica nazionale WTKA. Il 21 febbraio 2016 a ITRI (LT) si è svolta la Coppa Italia di Karate specialità KATA: la società del M° Boccia, A.S.D. KARATE CAPUA ha partecipato alla manifestazione nazionale con 12 atleti riportando un eccezionale medagliere. Tutti gli atleti sono saliti sul podio nazionale. Medaglie d’oro: BOCCIA CHRI- STIAN, RUSSO MARIKA, POLIZZOTTO MARCO, LEGGIERO ANNABRIGIDA, DE PARI GUGLIELMO , PELLEGRINO CLAUDIA Medaglie d’argento: APPOLLONIO PASQUALE, CALIFANO MANUEL, PELLEGRINO GIULIA; Medaglie di bronzo:APPOLLONIO PASQUALE, CALIFANO MANUEL, PELLEGRINO GIULIA, DE PARI DANILO,RUSSO ALESSANDRO PIO , CIMINALE FRANCESCO La vittoria riportata dalla squadra del M° Alberto Boccia, dimostra la bravura di allenatore che svolge con passione e professionalità, non solo nel campo dell’arte tipografica, ma anche nel campo delle arti marziali, per essere un trainer davvero speciale. Auguri Alberto. Auguri, ragazzi! L’Asd Karate Capua del M° Boccia ALTRI SUCCESSI ALLA MARATONA DI NETTUNO Maratona Nazionale di Karate del 6 marzo a Nettuno, una gara bellissima che ha visto sui tatami circa 500 atleti provenienti da tutta l’Italia. Una cornice di pubblico numerosissimo, che sugli spalti ha dato vita ad un tifo per i propri atleti molto sportivamente, applaudendo vincitori e vinti, un esempio da importare anche agli altri sport. La A.S.D. KARATE CAPUA ha partecipato con N. 18 atleti di varie categorie di età e di cintura e N. 3 squadre sia maschile che femminile. Quasi tutti sono gli atleti sono saliti sul podio, delle 3 squadre 2 hanno preso il primo posto, una il secondo posto, molte le medaglie d’oro, d’argento, di bronzo. Riportiamo i vari piazzamenti: Appollonio Pasquale 3° posto, Marika Russo 1° posto, Iavazzo Michelle 2° posto, Boccia Christian 1° posto, Pellegrino Giulia 5° posto, Pellegrino Giuseppe 2° posto, Polizzotto Marco 2° posto, Salzillo Maria 8° posto, Leggiero Annabrigida 4° posto, Pellegrino Claudia 2° posto, Ciminale Francesco 3° posto, Valletta Karol 4° posto, Califano Manuel 3° posto, Ruggiero Giuseppe 4° posto, Carlea Nunzia 1° posto, Cucarano Fabio 5° posto, L. F. 1° posto, De Pari Guglielmo 5° posto, De Pari Danilo 5° posto. Un successo bellissimo, difendendo con onore i colori della nostra città di Capua. Il Maestro BOCCIA, felicissimo della bella impresa dei suoi atleti, li invi- ta a continuare insieme sempre con maggiore impegno e sacrificio a questa bella avventura del Karate. “Solo restando uniti e lavorando insieme possiamo raggiungere traguardi che ci porteranno molto lontano e pieni di soddisfazioni” afferma soddisfatto il M° Boccia. Un grazie a tutti dal Maestro Boccia e dalla A.S.D. KARATE CAPUA: Oss. P.S. Un invito ai genitori e ai ragazzi da 5 anni in su ad affacciarsi a questa disciplina, sia sportiva che filosofica (rispetto, educazione, sacrificio, stare insieme), per renderli più sicuri di se stessi. Da studi scientifici è stato dimostrato che la pratica di questa disciplina funziona come un metodo efficace e naturale per rafforzare nel bambino una personalità sana e più che positiva. Pagina 17 LE CELEBRAZIONI DEL 150° DEL “PIZZI” Il 21 u.s., l’Aula Magna del Liceo Statale “Pizzi” è stata teatro delle celebrazioni del 150° anniversario della Scuola Normale dell’Annunciata, che fu intitolata a Pizzi dopo la sua morte. E’ noto che Pizzi, patriota, protagonista del Risorgimento, come educatore, fu il fondatore della scuola. Alla cerimonia c’erano tanti alunni del “Pizzi”, la classe docente al completo, personalità, ex alunni, studiosi, l’ex preside Felice Vairo, ex docenti. L’attuale preside Enrico Carafa ha tracciato un profilo dettagliato del patriota del risorgimento, Salvatore Pizzi, ed ha illustrato le linee guida dell’azione didattica dell’istituto nel rispetto della tradizione e degli indirizzi innovativi. Come ospiti erano presenti il sottosegretario ai BBCC, on. Antimo Cesaro, il prof. Vincenzo Sarracino; l’assessore alla cultura del Comune di Capua, dott. Iolanda Capriglione. In sala era presente anche il consigliere dott. Marco Ricci. Interventi, oltre al Sottosegretario Cesaro e al prof. Sarracino, lo hanno svolto anche le docenti Ricciardella e De Fazio, che unitamente alla prof. Pacilio, hanno ordinato e presentato una mostra retrospettiva del “Pizzi”. A cura dell’istituto, è stato donato ai presenti un volume celebrativo dei 150° anni della scuola. Un gruppo di studenti ha intonato l’Inno di Mameli ad apertura del convegno. Eleganti studentesse in divisa, hanno svolto il ruolo di hostess. Un bel pomeriggio di ricordi e nostalgia del vecchio “Pizzi”. Il M° Mimmo Sapio: lontano discendente di Pizzi 345 0449729 SPAZIO AUTOGESTITO Pagina 18 Un punto fermo del programma di “Capua nel cuore” TRALICCIO TELECOM: LA BATTAGLIA CONTINUA La situazione capuana è caratterizzata in campo ambientale dall’esistenza di alcune emergenze, che l’amministrazione comunale, dovrà affrontare e risolvere. Una di esse riguarda la persistenza nel territorio comunale, del cosiddetto Mostro Telecom (originariamente SIP) che incombe sull’antico Palazzo del Governatore, oggi municipio; edificio costruito sul finire del XVI° sec.. Quando esso fu costruito nel 1985 per volere dell’amministrazione a maggioranza dc, contrastata dai partiti della sinistra e dei cittadini, si gridò allo scempio urbanistico per l’offesa che arrecava al profilo monumentale di Capua . Formammo un comitato di protesta promuovendo una petizione popolare che raggiunse le 3000 firme. Tra i firmatari, l’allora sindaco di Napoli, Maurizio Valenzi. Severa fu la disapprovazione dell’ assessore alla cultura della giunta capitolina, e di numerose personalità e associazioni. La giunta capuana rimase sorda alle proteste del comitato. Intervenimmo sul prefetto per chiedere l’annullamento degli atti della commissione edilizia locale, che disinvoltamente, aveva dato le concessioni alla Sip,( contrario solo un componente, l’avv. Treppiccione) . La commissione fu costretta a revocare la licenza, ma la giunta dc non mise in essere nessuna azione contro la Sip , almeno per chiedere la “delocalizzazione” del traliccio fuori le mura del centro storico,( che era e resta l’ obiettivo minimo degli ambientalisti). Con l’arrivo del sindaco Mariano, il comitato di lotta riuscì ad ottenere il ricorso al Tar per rivendicare le sue ragioni contro la Sip, che si trovò ad essere priva delle licenze autorizzative. La Sip, divenuta poi Telecom, fece il controricorso al Tar e dove la pratica si insabbiò nella palude della burocrazia. E il contenzioso ancora dura. Da semplice scempio urbanistico, la faccenda negli anni ’90 si manifestò ancora più grave, perché gli esperti, i medici, ecc. incominciarono a parlare di emissioni delle onde elettromagne- AMBIENTE: PREMI AI VIRTUOSI RILANCIO DELLA VILLA Interventi da richiedere alla Regione (le leggi ci sono) per il disinquinamento del Volturno. Inquinamento ambientale: monitorare con centraline le strade più trafficate, Liberare dalle occupazioni abusive le sponde del fiume, per creare una panoramica naturalistica. Valorizzare il Bosco di S.Vito, in mano ai cacciatori di frodo e i tagliatori di alberi secolari, nonché rilanciare la villa comunale, due polmoni di verde, essenziali per la città. Un albero per ogni neonato Eliminare gli sversatoi abusivi dalle periferie. Attuare bene la Differenziata per fare di Capua una Città Virtuosa, e applicare la premialità a chi conferisce direttamente nell’isola ecologica frazioni riciclabili come carta, cartone, lattine, ecc. La bolletta dei rifiuti si potrà frazionare in rate a proprio piacimento. SPAZIO AUTOGESTITO tiche, dannose per la salute dei cittadini, in particolare per quanti abitano nell’area circostante il traliccio (scuole, carabinieri, uffici comunali, famiglie dell’Annunziata). Un oncologo napoletano, Fabio Gaeta, invitato a “visitare” il traliccio Telecom, in seguito a suo sopralluogo nell’ ottobre 2015 , ha ribadito la pericolosità del mostro: “A Pozzuoli- ha detto- la protesta popolare è riuscita a fare delocalizzare dal centro storico un traliccio analogo a quello di Capua. Oltre che il Traliccio- come constatò l’oncologo - pregiudizievoli sono i veleni emessi dalle auto, con le loro particelle leggere, che causano di tumori e altre malattie alla popolazione. Per Block Notes, la lotta per la tutela della salute dei cittadini continua, oltre che per eliminare dalla “cartolina” della città antica, la mostruosa presenza, che altera e deturpa il volto della nostra città. Ecco perché l’annoso problema, è inserito a pieno titolo nel programma amministrativo di “Capua nel cuore”. Bisogna continuare la battaglia, civile e democratica, per raggiungere l’obiettivo di ottenere (tentando la via diplomatica o legale) il trasferimento del mostro, fuori la cinta murari della città Se condividi le nostre proposte, aderisci a “Capua nel cuore” [email protected] Fondatore e Direttore: Franco Fierro Aut. Trib. S. Maria C.V. N. 433/93 Stampa: Grafica Sammaritana srl Pagina 19 Pagina 20