1866-2016
150°
anniversario
del Pizzi
a pag. 17
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Aut. Trib. S. Maria C.V. N. 433/93 - Stampa Grafica Sammaritana srl - Vitulazio
Anno 20 - N° 3
LA PROF.PINA IANNIELLO
SEGRETARIA DI BLOCK NOTES
Docente di Religione da circa 25 anni
presso l’I.T.E.T. “Federico II” e del Liceo
Pizzi. Dopo il diploma
conseguito
proprio
presso il Pizzi, la neo
segretaria di Block
Notes ha iniziato lo studio della Teologia
presso l’ISSR “San Roberto Bellarmino” a
Capua. La curiosità intellettuale per la teologia spinge la docente nel continuare gli
studi presso la Pontifica Facoltà dell’Italia
Meridionale sez. “San Luigi” dove consegue il Baccellierato in Scienze Religiose
e la Licenza in Sacra Teologia specializzandosi nella Teologia Morale. Nel luglio
del 2011 consegue la Laurea Magistrale
in Scienze Religiose con 110/lode. Ha frequentato numerosi Master e corsi di perfezionamento di Storia presso l’Università
degli studi di Napoli “Federico II” – Dipartimento di discipline storiche “E. Lepore”,
presso la Scuola Superiore Sant’Anna di
Pisa e certificazioni necessarie per l’individuazione dei BES (Bisogni Educativi Speciali) nonché certificazioni sulle “Competenze e valutazione” accreditate dal Polo
Qualità di Napoli; inoltre ha conseguito
le certificazioni per l’utilizzo delle nuove
tecnologie informatiche come l’ECDL,
l’Eipass, l’IC3. Ha collaborato con diverse
riviste teologiche quali Studi Storici e Religiosi nonché Rivista di Teologia Morale; è
stata membro dell’IIB (Istituto Italiano di
Bioetica) della Campania ed ha collaborato con l’ATISIM (Associazione Teologica
Italiana per lo Studio della Morale – Sez.
Meridionale). È stata relatrice in diversi
convegni a livello regionale e nazionale
(2° Convegno Mariologico Nazionale- San
Giorgio a Cremano 9 giugno 2012). Attualmente è segretaria di redazione di CAPYS,
Rivista di Studi Storici e Religiosi nonché
docente di Teologia Morale /1 presso L’ISSR “San Roberto Bellarmino” – Capua
0,50 cent.
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LA LEGALITA’
ALLA SCUOLA
PIER DELLA
VIGNA
30 Marzo 2016
LAPIDE DELLA CASA DI PIZZI
RISCHIO CROLLO: SALVIAMOLA!
Credo che nel
150°
anniversario della fondazione
della
Scuola Normale
Femminile
dell’Annunciata(1866), fondata da Salvatore
Pizzi;
scuola
che nel 1925 divenne Istituto Magistrale, la nostra comunità deve compiere (e presto) un atto
di riconoscenza verso il fondatore : dimostrargli gratitudine e rispetto, organizzando adeguate cerimonie celebrative, ed anche procedere urgentemente
al restauro della lapide, posta sulla facciata della casa di via Mazzocchi, dove
abitò Pizzi; lapide che rischia di crollare
nonché è deturpata da una contigua antenna parabolica. E’ noto che Pizzi fu
perseguitato dagli sbirri borbonici e,
per la sua sicurezza, si fece scavare un
passaggio segreto nell’abitazione, perché, per ordine reale “bisognava controllare anche il suo respiro”. Purtroppo,
il passaggio è stato cancellato dai proprietari della casa.
Pizzi fu un cospiratore, iscritto alla Giovine Italia, protagonista del Risorgimento, pro dittatore di Garibaldi in Terra di
Lavoro, e poi anche Prefetto. Ma lui, fu
innanzitutto un grande educatore e, insieme al primo direttore della Normale,
Alberto Bellentani, contribuì alla diffusione dell’istruzione scolastica in provincia;
nativo di Procida, dimorò in Capua per
gran parte della sua vita, per cui dobbiamo considerarlo Capuano di Adozione a
tutti gli effetti, e per lo più benemerito.
Quindi, Cari Capuani, onoriamo e rinverdiamo la memoria di Pizzi, come atto
sentito e dovuto, con celebrazioni appropriate: c’è un anno intero davanti ,
cerchiamo di farlo, altrimenti ….a futura
memoria!. Non si potrà dire che nessuno
ci ha pensato, si potranno dire i nomi di
chi non l’ ha pensato. L’Associazione Ex
Studenti del Pizzi (AESP) del presidente
prof. Eduardo Buonanno, del sottoscritto
coordinatore, dei tanti ex alunni dell’ex
Magistrale, oggi Liceo Statale, conclusa
la cerimonia del 150° tenutasi nell’Aula
Magna dall’ istituto di piazza Umberto il
21 scorso, consegnerà al Preside Carfagna uno scritto con una nostra sollecitazione, affinchè, dall’alto della sua
autorevolezza, faccia sua e caldeggi la
nostra richiesta alle istituzioni locali (
restauro lapide) con la speranza che il
Comune dia vita alla costituzione di un
comitato per un’ programma celebrativo
di Pizzi e quant’altro si riterrà opportuno. ( ff )
Pagina 2
Mimmo Scala
Rivolgiamo all’ex campione di boxe
Mimmo Scala auguri felicissimi per il
suo recente compleanno del 20 febbraio, con l’aggiunta: “Mimmo torna
presto tra noi, amici e familiari. Auguri”
AMICI SCOMPARSI
Anna Grimaldi Branco
La comunità capuana tutta si è stretta
con profonda solidarietà intorno all’arch.
Luca Branco, alla figlia Iris, e alla famiglia tutta, per la prematura scomparsa
della sig.ra Anna Grimaldi. La funzione
esequiale nella chiesa dei SS. Filippo e
Giacomo ha registrato la partecipazione
dell’intera città, molto rattristata per l’inaspettata dipartita della Defunta.
Linda Ferritto Cesaro
La tragica scomparsa della prof.ssa Linda Ferritto in Cesaro ha destato grande
sconforto nei suoi familiari, e viva commozione nella comunità portaromana,
nei cittadini tutti. Block Notes esprime
tutta la sua vicinanza e affetto al marito
della Scomparsa Roberto Cesaro, ai figli
,ai parenti tutti.
Roberto Raucci
Docente universitario, un’eccellenza di
Capua, a soli 51 anni, è scomparso tra lo
sgomento di moglie, figlie, parenti, amici.
Esprimiamo profonda solidarietà e vicinanza alla famiglia tutta.
CRESCENZO OCONE
Recentemente
l’amico
Crescenzo Ocone, è stato
strappato prematuramente
alla vita terrena. Padre e
marito esemplare e affettuoso, onesto e laborioso,
è stato sempre cordiale e
disponibile con tutti. In questo momento
di dolore Block Notes è vicino alla vedova sig.ra Giovanna, ai figli Maria, Rosalia, Luciano; al cognato Antonio De Maio,
ai parenti tutti.
I COMMERCIANTI CI METTONO LA FACCIA
PRESEPE PASQUALE:
UNA NOVITA’
Complimenti a Modestino Iannone
che si diletta a realizzare creazioni
artigianali, come questo augurale
Presepe Pasquale
Un folta assemblea dei commercianti si è svolta nel Salone di Capuanova mercoledi 16 u.s. in cui
sono stati illustrati i loro programmi e
proposte per un rilancio della nostra
città, all’insegna dello slogan “Vo-
gliamo una città virtuosa con cittadini altrettanto virtuosi.
( Nella foto la dirigenza dell’associazione: Consagra, Raimondo, Polverino, Acunzo, Sessa…)
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IL CRISTO MORTO E L’ADDOLORATA DI MATTEO BOTTIGLIERO
NELLA CRIPTA DELLA CATTEDRALE
Nella cripta della Cattedrale dei Santi Stefano
ed Agata si conservano
due straordinarie sculture
settecentesche,
raffiguranti la Vergine
Addolorata ed il Cristo
morto, attribuite, da
tempo, all’artista napoletano Matteo Bottigliero. Per quanto
siano frammentarie le notizie riguardanti
la sua biografia, così come la sua formazione, sappiamo di lui che è stato un valente autore particolarmente attivo nella
capitale partenopea fra la
prima metà e gli inizi della
seconda del XVIII secolo.
Numerose sono difatti le
opere a lui riconosciute, dalla critica contemporanea,
quasi tutte commissionate
da istituzioni civili e, soprattutto religiose, di un certo
prestigio. Non è difficile, al
riguardo, incamminarsi per
il centro storico di Napoli ed
osservare, con meraviglia
ancora barocca, la suggestiva Guglia dell’Immacolata, che si erge in piazza del
Gesù, la cui composizione venne in parte affidata
proprio al nostro autore; al
contempo, entrando nelle chiese più importanti della medesima città si ha, poi,
la possibilità di osservare altre sue mirabili composizioni scultoree e, in qualche
caso, decorative. Bottigliero fu, inoltre,
particolarmente versatile nell’esecuzione di piccole statue presepiali e di questa sua peculiare produzione si conservano non pochi pezzi presso la sezione
dei presepi del Museo e Complesso
Monumentale della Certosa di San
Martino sempre a Napoli. Bottigliero, in
ogni modo, è stato fra i prosecutori più
attenti della cultura barocca locale, i cui
prodromi sono da riconoscere nell’ope-
rato di Cosimo Fanzago, ancora molto
in voga nella città partenopea in pieno
Settecento. Molto aveva esercitato su di
lui l’influenza, di stile e di forma, di autori
più vecchi, su tutti quella di Lorenzo Vaccaro, di cui si ipotizza anche un discepolato. Del resto quest’ultimo, così come
i suoi più diretti discendenti, da diversi
anni era impegnato nella esecuzione di
alcuni lavori plastici nell’interminabile
cantiere della Certosa di San Martino, il
cui avvio risaliva al tempo dei primi contratti di allocazione siglati fra i certosini
ed il Fanzago. Lì dove aveva interrotto
le proprie fatiche quest’ultimo lì aveva
preso ad iniziar l’arte il Bottigliero, lavorando sui monumentali busti marmorei,
stanti nel noto chiostro certosino, raffiguranti i santi Brunone, Rosellina vergine,
Margherita Digione ed il Beato Nicola
Albergati. Giovanissimo, quindi, cominciò ad ottenere fama e fortuna, aspetti
questi che gli consentirono di ricevere
ulteriori ed importanti committenze. In
special modo a Napoli: dalle opere del
Gesù Vecchio a quelle del Convento dei
Santi Apostoli. L’eco della sua notorietà
giunse anche a Capua e, verso la fine
degli anni Venti del Settecento, venne a
lui affidata, dal capitolo della Cattedrale,
l’esecuzione di due monumentali sculture raffiguranti l’Addolorata ed il Cristo
deposto dalla croce. La maturità artistica, ma anche culturale, raggiunta nel
frattempo consentì al nostro di cimentarsi in questa nuova produzione mettendo
insieme portati ancora di gusto barocco,
legati ad una più generalizzata volontà di
rappresentazione del pathos più genuino
e di una teatralità ancora effimera, con
altri già influenzati da moderne considerazioni psicologiche volte a definire, con
maggiore eleganza, i tratti più introspettivi dei personaggi raffigurati.
Le due opere sono, inoltre, il
felice risultato di un modellato
reso in maniera più delicata,
in quanto le pose di entrambe sono affettate ed a tratti
anche notevolmente stilizzate. Il panneggio ricorrente su
tutte e due le figure è reso in
modo articolato, si compone e
si scompone allo stesso tempo; questa soluzione scultorea
consente di dare ad entrambe
le statue dei particolari effetti
luministici che ben si coniugano ai rimandi chiaroscurali.
Tali esempi adottati, ebbero,
in seguito, sul resto della produzione di Bottigliero notevole
presa, e l’artista continuò a sperimentare
anche di più il suo operato divenendo il
punto di riferimento della scultura napoletana in alternativa all’altro grande autore del tempo e cioè Giuseppe Sanmartino. Entrambe le statue furono poste e
commissionate, dall’Arcivescovo Nicola
Caracciolo, che costruì nel succorpo della Cattedrale un sepolcro simile a quello
di Gerusalemme, la cripta fu consacrata
nel 1723 da Benedetto XIII, quando ancora Arcivescovo di Benevento si recò a
Roma passando per Capua.
Daniela De Rosa
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AL VIA LA BONIFICA E LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA
DELL’AREA DELL’ EX CAMPO PROFUGHI
Nel nostro territorio localizzata
in un ambito
urbano
baricentrico tra il
Centro Storico
e gli insediamenti abitativi
realizzati
negli
anni 8090, è presente
una vasta area
di proprietà conosciuta come “Piazza
d’Armi” perché nei secoli scorsi veniva
utilizzata per le esercitazioni militari
da parte delle numerose truppe presenti nella città.
All’interno di tale area rientra anche
l’ampio complesso
denominato “ex
C.A.P.S.” che fino al 1989 , anno della
caduta del muro di Berlino, veniva
utilizzato come Campo di Accoglienza per i Profughi Stranieri provenienti, prevalentemente, dai paesi d’oltre
cortina .
Mentre gran parte della zona di Piazza d’Armi attualmente continua ad
essere utilizzata con destinazione agricola, l’area del Campo, dalla chiusura
della struttura non è stata più utilizzata
in modo ufficiale e da diversi anni versa in uno stato di completo abbandono ed è diventata nel corso del tempo un
ricettacolo di rifiuti.
Tutte le Amministrazioni Comunali che
si sono avvicendate negli ultimi decenni hanno avuto nei propri programmi l’ambizioso obiettivo di predisporre
programmi e progetti di riqualificazione
del sito che, per la sua posizione territoriale strategica, rappresenta un punto
cruciale per lo sviluppo della città e
dell’intero comprensorio.
A seguito dell’acquisizione degli immobili, l’Amministrazione Comunale della
nostra città, è venuta nella determinazione di predisporre un Programma di
interventi, mirato non solo alla riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’area,
ma anche alla sua preventiva necessaria bonifica, verificando la possibilità
di realizzarla attraverso meccanismi di
compensazione, senza
gravare sul Bilancio
dell’Ente .
Nei diversi Piani e programmi già formulati in
passato dal Comune di
Capua
le destinazioni d’uso ipotizzate per
l’area sono sempre state le seguenti :
- Attrezzature e servizi di livello comunale e superiore ;
- Edilizia Residenziale Pubblica
Confermando, sostanzialmente, dette indicazioni fu predisposto nell’anno 2014,
dall’ufficio tecnico del comune, un Programma di intervento in cui, sull’area
ora totalmente di proprietà comunale,
furono individuati due Ambiti con distinte destinazioni funzionali.
L’Amministrazione Comunale, sulla
base del suddetto Programma di intervento, avviò nel 2015, la procedura di
gara per la bonifica completa dell’intero
sito ed una riqualificazione urbanistica
dell’area, attraverso la proceduta della
finanza di progetto. La gran parte della
superficie, circa 93.743 mq, fu destinata
ad attrezzature ed a servizi di uso collettivi, pubblici o di uso pubblico, quali
: attrezzature sportive, ricreative, assistenziali, associative, mentre la restante parte, circa 39.100 mq, fu destinata
ad edilizia residenziale con una quota
di Edilizia Residenziale Pubblica pari al
70% della volumetria
complessiva, di cui
il 20% riservati ad
Edilizia Residenziale
Sociale, ed una quota pari al rimanente
30% della volumetria complessiva di
Edilizia Residenziale
Libera.
Nel mese di dicembre 2015 i lavori sono
stati appaltati, dalla Stazione Unica Appaltante e la ditta aggiudicataria, dopo
tutte le verifiche amministrative di rito,
ha ottenuto, all’inizio di marzo, l’autorizzazione ad avviare i lavori di bonifica nel
più breve tempo possibile, previa consegna del progetto esecutivo.
LA PROVINCIA HA L’OBBLIGO DI EMETTERE UN PARERE IN
MERITO AL PUC DELLA NOSTRA CITTA’
La Giunta Comunale ha conferito incarico, nello scorso febbraio, all’avvocato
Luigi Maria D’Angiolella per la formulazione di un “parere” in merito alla possibilità che l’Amministrazione Provinciale,
accogliendo la richiesta del Comune,
legittimamente riapra i lavori della Conferenza di Servizi, ex art. 24, comma
6, della L.R. 16/2004, per l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale
della nostra città. Tale decisione segue
l’iniziativa di rappresentare al nuovo
Presidente della Provincia di Caserta,
di prendere in esame le ragioni del Comune e decidere di riaprire i lavori della
Conferenza di Servizi, in maniera da
chiudere l’annosa questione relativa al
PUC della città di Capua, che, nel corso degli ultimi due anni risulta in una fase
di stallo non per aspetti di carattere
tecnico, infatti sul Piano Urbanistico di
Capua sono stati acquisiti, per la prima
volta dal 1981 ad oggi, tutti i pareri degli Enti preposti, compreso quello della
Regione Campania, determinante ai fini
dell’approvazione finale, denominato:
“Valutazione Ambientale Strategica”
sulla quale è stato espresso, dall’organo regionale preposto, parere positivo.
Dello stesso avviso è anche l’Avv.
D’Angiolella, redattore del parere in
merito alla procedura del P.U.C. fino ad
ora svolta, infatti egli ritiene, che esaminare in concreto il P.U.C. adottato, da
parte dell’Amministrazione Provinciale,
è necessario per evitare una nuova rielaborazione dello stesso con il riavvio
del procedimento, risponde anche criteri di carattere generale di economicità ed efficienza dell’azione amministrativa, che poi sono i corollari dell’art. 97
della costituzione. Pertanto è evidente
che il Presidente della Provincia dovrebbe convocare, nel più breve tempo
possibile, la conferenza di servizi per le
suddette motivazioni, ma soprattutto in
considerazione del termine ultimo per
l’approvazione del PUC, stabilito dalla
Regione per il 26 luglio 2016, valido
per tutti i comuni della Campania. La
norma, nello specifico, è chiara nel prevedere tale convocazione come un obbligo, e non come una mera facoltà da
parte dell’Amministrazione Provinciale,
infatti il Legislatore regionale in un ottica
di collaborazione tra le Pubbliche Amministrazioni, e di celerità dell’azione amministrativa, ha previsto uno strumento
che permettesse, in tempi brevi, di superare le difformità tra gli strumenti urbanistici della provincia e del comune proprio attraverso il confronto in conferenza
di servizi tra i due enti. Lo scopo della
norma è quello di trovare comunque
una soluzione tale da garantire l’approvazione dello strumento urbanistico del
comune. A tal proposito l’ing. Gaetano
Ferraro, assessore all’urbanistica e vice
sindaco della nostra città, dichiara:” La
provincia di Caserta è tenuta ad avviare
in maniera concreta la conferenza dei
servizi per adeguare il P.U.C. di Capua
al Piano di Coordinamento Provinciale
ed approvare in via definitiva il Piano Urbanistico Comunale della nostra città”.
SPAZIO AUTOGESTITO - [email protected]
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Impignorabili gli animali da compagnia
Una
recente legge ha
novellato
l’art.514 del
codice di procedura
civile, sancendo
l’impignorabilità degli animali da compagnia.
In effetti, il detto articolo elencava
tra i beni mobili assolutamente impignorabili le cose sacre e quelle che
servono all’esercizio del culto, l’anello
nuziale, i vestiti, la biancheria, i letti, i
tavoli per la consumazione dei pasti
con le relative sedie, gli armadi guardaroba, i cassettoni, il frigorifero, le
stufe ed i fornelli di cucina anche se
a gas o elettrici, la lavatrice, gli utensili di casa e di cucina unitamente
ad un mobile idoneo a contenerli, in
quanto indispensabili al debitore ed
alle persone della sua famiglia con
lui conviventi, con esclusione dei soli
mobili di rilevante valore economico,
anche per accertato pregio artistico o
di antiquariato. Sanciva, altresì, l’impignorabilità dei commestibili e dei
combustibili necessari per un mese
al mantenimento del debitore e delle altre persone della sua famiglia
con lui conviventi, delle armi e degli
oggetti che il debitore ha l’obbligo di
conservare per l’adempimento di un
pubblico servizio, delle decorazioni
al valore, delle lettere, dei registri e
in genere degli scritti di famiglia e dei
manoscritti.
Non venivano menzionati gli animali,
che pertanto, erano ritenuti pignorabili alla stregua di un qualunque bene
mobile.
La novella, come dicevamo, nell’ottica di una sempre crescente sensibilizzazione verso gli animali, ha
ritenuto di imporre il vincolo dell’impignorabilità anche agli animali di affezione o da compagnia tenuti presso la
casa del debitore o negli altri luoghi a
lui appartenenti, senza fini produttivi,
alimentari o commerciali, ovvero gli
animali impiegati ai fini terapeutici o di
assistenza del debitore, del coniuge,
del convivente o dei figli.
Pertanto, restano pignorabili solo gli
animali destinati a fini produttivi, alimentari o commerciali.
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CONVEGNO ALL’HOYEL CAPYS PER CASA- MUSEO MARTUCCI
Block Notes prosegue la sua
azione incisiva affinché arrivi a
soluzione da parte delle istituzioni la proposta lanciata a Capua
dal M° Riccardo Muti, cittadino
onorario di Capua, di istituire il
Museo Martucci nella nostra città. Infatti ad un convegno indetto
dal mensile capuano, tenutosi all’
Hotel Capys (g.c.) il 19.u.s., dove
hanno partecipato docenti di musica, di lettere, uomini di cultura,
commercianti, ecc., sono state illustrate tutte le possibili soluzioni
per dar vita ad una Casa-Museo
Martucci, presso l’ex Monte dei
Pegni non escludendo che possa
diventare un’appendice del Museo Campano, di cui si attende
la soluzione di quel che sarà, con
prospettive positive, come ha lasciato intendere il sottosegretario ai BB.CC. Cesaro
ad un affollato incontro tenutosi a Palazzo Antignano, presenti il sindaco Antropoli e il presidente della
Provincia, Di Costanzo.
Una Casa Museo nell’ ex
Monte dei Pegni sarebbe un attrattore turisticoculturale che potrebbe ri-
sollevare l’ asfittica economia del
centro storico di Capua. Il verbale del convegno sarà consegnato
all’amministrazione.
Pagina 7
ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO
L’OPINIONE DI PEPPINO SOLARI:CAMBIARE I METODI DI GOVERNO
Per Capua, in questi due mesi che
la separano dal rinnovo del consiglio
comunale, è tempo di bilanci e certamente questi non possono confermare quanto in fondo già sapevamo
e avevamo detto, e più volte scritto
negli anni passati che una città non
si governa con le menzogne, giaculatorie e con le piccole e povere
manovre, bensì con una politica di
ampio respiro strategico che guardi ai problemi vecchi e nuovi non
con le ottiche miopi del clientelismo
di sempre, ma con lungimiranza e
tempestività. La storia di Capua è
magnifica di grandezza, ardimento,
elevatezza spirituale e bella cultura.
La cronaca dei giorni nostri – ahinoi!- è così lontana dai passati fasti che quasi non li avvertiamo più.
Ebbene, non abbiamo remore ad
affermare che se di nuovo vogliamo
coniugare il presente con il passato,
per incamminarci sulla via di un futuro diverso e migliore per noi e per
i nostri figli, è tempo di cambiare nei
metodi del governo cittadino, che va
liberato da ogni condizionamento o
interferenza clientelare. I capuani
non hanno bisogno dei soliti onnipresenti dei signori delle poltrone,
hanno bisogno di una svolta politica
impegnata a favorire la massima trasparenza delle politiche municipali
e soprattutto di un rilancio della vita
sociale ed economica.
TUTTO SCOMPARE QUI
(Aldo Licciardi)
Vetusta Capua, culla di cultura,
città d’illustri, d’arte e studi,
di tanta storia e tante tue virtudi,
ora navighi in un mare di sciagura.
Cinta dal Volturno e dalle mura
Devoti da millenni e prosti ai piedi
Come regina ancor sul trono siedi
però chi ti amministra, non ti cura.
E attenta! C’è chi trama alle tue spalle
E sparge in altri lidi i tuoi tesori
L’un dopo l’altro van per altro calle.
Le genti sono scocciate, hanno timori
Ma quali? Sono privi sol di palle:
ed io d’altre disgrazie avverto odori.
SPAZIO AUTOGESTITO
Ma dove sta la nobile Capua? Capua oggi è una città spettrale, violentata, sfregiata, offesa da decenni
da amministratori incapaci, arrivisti,
amanti solo di protagonismo (non
tutti).
Ma ci chiederanno i nostri lettori: “ ciò
vuol dire che è tempo di cambiare”?
Sì! Mandiamo al governo cittadino
la fantasia, la politica di programma,
l’efficienza gestionale, energie nuove e nuove creatività.
Questi uomini nuovi ci sono, possono emergere, è necessario che
emergano. Hanno forse promesse
da farci? Attenti, amici, non ci prometteranno nessuna delle cose ritrite, così come nei sottogoverni di
sempre, ma la loro promessa è e
sarà solo e sempre nell’impegno; il
loro impegno solo e sempre per la
città, nella città!
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“Il Circolo delle Idee” delinea la sua struttura. Primo video musicale del
Il coordinatore
Franco
Perrotta: “Si sono
uniti a noi già
numerosi simpatizzanti” . I
primi nomi.
Il “Circolo delle
Idee” sta lavorando alacremente alla strutturazione della propria compagine. Un
lavoro che non si limita solo alle elezioni ma che mira ad un progetto a
medio lungo termine, che va dunque
ben oltre l’appuntamento elettorale
della tarda primavera 2016. Accanto ai due coordinatori del movimento Bruno Valletta e Franco Perrotta, entrambi con una consolidata
esperienza nel campo della politica,
al consigliere comunale Fernando
Brogna , a Guglielmo Lima, attualmente assessore con incarico, tra gli
altri, al commercio e al contenzioso,
al consigliere comunale Gaetano
Caputo, si unisce un primo gruppo
nutrito di persone. “ Siamo al lavoro
da mesi – dice Perrotta – non solo
per costituire la lista elettorale ma
per un progetto a medio- lungo termine ben delineato. Intanto già da
tempo si sono uniti al nostro gruppo,
e ne fanno parte Fabio Casertano,
Caterina Petrella, Vincenzo Corcione, Antonio Di Benedetto, Giulio
Sferragatta, Diego Ventriglia, Corrado Di Benedetto, Cesare Ragozzino,
Maria La Guardia, Annamaria Cherchi, Teresa Muto” .
Il movimento
civico sta dando origine a gruppi di
lavoro su diversi temi in cui ciascuno mette in comune professionalità,
conoscenze, esperienze lavorative.
I gruppi diventano quindi degli spazi comuni di interazione, scambio
e confronto tra i cittadini. Ma sono
anche contenitori di idee e proposte
che andranno a comporre il programma elettorale, in vista delle imminenti elezioni amministrative.
Successo per incontro sulla legalità presso
l’Istituto comprensivo “Pier delle Vigne”
Si è tenuto giovedì 17 marzo 2016
presso l’istituto comprensivo “Pier delle Vigne”, plesso scuola primaria in via
Roma – Capua, un incontro con tema
la legalità. Nello specifico si è discusso e si è riflettuto sul tema “Testimonianze di Legalità. Il rispetto delle
regole ci permette di vivere nella giustizia e nella serenità”. Il convegno ha
visto la partecipazione della Dirigente
Scolastica dell’istituto, la Professoressa Annamaria Orso, il Magistrato della
Procura della Repubblica Dottore Giovanni D’Onofrio, l’Avvocato Gabriele
Rendina, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Capua, Capitano Francesco Mandia, l’ing. Gaeta-
no Ferraro, vicesindaco, l’assessore
dott.ssa Annamaria Fusco, il dirigente scolastico dott. Giovanni di Cicco,
il maestro Franco Fierro. Attenta e
partecipata la presenza delle scolaresche delle classi quinte della Scuola
Primaria e della terza C della Scuola Secondaria. Gli alunni ed alunne
hanno posto domande interessanti
che hanno stupito piacevolmente per
la loro pertinenza e profondità. Presto
potrebbe tenersi qualche altra interessantissima iniziativa presso l’istituto
comprensivo “Pier delle Vigne” per
continuare ad alimentare negli alunni
l’importanza del senso civico e del rispetto delle regole.
SPAZIO AUTOGESTITO
gruppo
“Badess”
“Badess” è una band pop/ rock composta da tre giovanissimi della provincia di Caserta. Gennaro Abbate,
voce e chitarra; Vittorio Ferdinandez, chitarra e Leonardo Catapano
alla tastiera. I tre si incontrano per
la prima volta in una esibizione e da
subito decidono di intraprendere un
percorso insieme, iniziando la suonare in giro per pub, piazze e manifestazioni, proponendo al pubblico i
più grandi successi italiani ed internazionali della music pop/rock. La
band è stata ospite ad alcune serate
di Miss Italia, Miss Muretto e ha curato l’apertura al concerto dei Sonhora a Napoli nel dicembre del 2014.
Ospiti in varie emittenti radiofoniche
regionali, nel gennaio del 2016 pubblica il suo primo inedito dal titolo
“Riuscirò”, bellissimo brano che descrive la storia di un ragazzo che si
trova in un periodo della vita assai
confuso, privo di idee e senza stimoli. Riuscirò è un grido di speranza…la voglia di lasciarsi alle spalle
le scelte sbagliate e sognare nuovi
orizzonti, perché come dice la canzone “inseguo il giorno in cui riuscirò
….a fare di me, ciò che vorrò!.
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UN MARE SENZA TRIVELLE? SI, LO VOGLIO
ANCHE IO IL 17 APRILE VOTO SI AL REFERENDUM
Il
prossimo
17 aprile siamo invitati a
rispondere al
referendum
sulle trivellazioni in mare.
Ho letto il
quesito referendario e ho
deciso di votare SI, in linea con i promotori
e diverse forze politiche e associazioni ambientaliste che stanno lavorando da tempo in
questa direzione. Purtroppo
il livello di attenzione e di informazione sull’evento, tra
problemi politici e campagna
elettorale per le amministrative, non è stato tra i più alti.
Il referendum è stato indetto,
in base all’articolo 75 della
Costituzione, su iniziativa di
nove Consigli regionali, tra
cui quello della Campania.
Le regioni promotrici sono le
seguenti: Basilicata, Marche,
Puglia, Sardegna, Veneto,
Calabria, Liguria, Campania
e Molise. Viene chiesto a tutti
noi elettori di abrogare una
norma che consente alle società impegnate nella ricerca
e nella produzione di idrocarburi liquidi e gassosi (soprattutto petrolio e metano) nel
mare italiano di proseguire
la loro attività anche oltre la
scadenza della concessione ottenuta dal governo. Le leggi in vigore vietano la costruzione di nuovi
impianti entro le 22 miglia marine,
ma consentono agli impianti già
esistenti lo sfruttamento dei giacimenti per un periodo indeterminato. Una vittoria del SI prevede il
termine delle attività di estrazione
alla scadenza fissata al momento
del rilascio della concessione. Il
referendum non riguarda le nuove trivellazioni: già oggi le compa-
gnie non possono richiedere nuove concessioni entro le 12 miglia.
Se vince il NO, in sostanza, (o se
non viene raggiunto il quorum, il
50% più uno degli aventi diritto
al voto) le ricerche nei giacimenti italiani non avrebbero un termine certo, ma continuerebbero
fino all’esaurimento degli stessi,
anche se la legge in vigore impedisce alle società petrolifere di
chiedere nuove concessioni per
estrarre entro le 12 miglia. Sono
diversi i soggetti politici favorevoli
al referendum: Federazione dei
Verdi, L’Altra Europa con Tsipras,
Italia dei Valori, Lega Nord, Movimento 5 Stelle e altri. Impegnate
in tal senso ci sono inoltre numerose associazioni ambientaliste
quali, ad esempio, Legambiente
e Greenpeace. Dispiace assistere al disimpegno del PD che con
tale atteggiamento sembra intenzionato ad evitare che il quesito
raggiunga il quorum previsto dalla legge. Il Partito Democratico è
ufficialmente per l’astensione, in
quanto per il segretario e premier
il referendum è uno spreco. Come
ben dice qualche esponente di
tale partito, in dissenso dalla linea
della segreteria nazionale, una
forza politica di governo, che ha
anche il presidente del Consiglio
dei Ministri, deve dire o SI o NO
su un referendum, non dovrebbe
dare indicazioni di astensione. Se
vince il SI, come auspico, le concessioni attualmente attive non
potranno essere rinnovate alla
scadenza, anche se il giacimento non fosse esaurito.
Se invece il referendum non
raggiunge il quorum, oppure
se passa il NO, le attuali norme non saranno modificate
e le richieste di rinnovo delle
concessioni saranno valutate secondo l’iter stabilito, ed
eventualmente prorogate. I
promotori del referendum,
seppure ritengono di essere
abbastanza fiduciosi circa la
sicurezza delle piattaforme
italiane, in ogni caso, sostengono, sono sempre possibili
incidenti di minore entità che,
in mari chiusi come quelli italiani, possono alterare
l’ambiente anche profondamente. È un rischio che in
ogni caso non vale la pena
correre perché le quantità di
petrolio e gas dei nostri mari
sono limitate. Sostengono,
inoltre, che l’estrazione di petrolio
danneggia anche il turismo. Invito
i cittadini a partecipare al quesito
referendario e, nello specifico, a
votare SI.
Pagina 10
La “LEGALITA’” ALLA SCUOLA PIER DELLA VIGNA
Si è svolto nella mattinata del 17
u.s., con la partecipazione di docenti
e scolari, un convegno sul tema della legalità, presso l’Istituto Comprensivo Pier delle
Vigne,
plesso
Scuola Primaria
di Capua, organizzato dalla
Dirigente Scolastica Prof.ssa
Annamaria Orso.
Relatori : dott.
Giovanni D’Onofrio, magistrato
della
Procura
della Repubblica di S. Maria C.V., l’avv. Gabriele
Rendina, del Foro di S.Maria C.V..
Tra gli intervenuti il Vice Sindaco
di Capua, ing. Gaetano Ferraro, il
consigliere alla pubblica istruzione,
prof.ssa Annamaria Fusco, il capitano dei carabinieri della stazione di
Capua, Madia , il Dirigente Scolastico del liceo scientifico di Capua,
prof. Giovanni di Cicco.
.Il dirigente scolastico Orso ha aperto il convegno affermando che:
Educare è svestirsi di ogni ruolo e
funzione per incontrare gli altri fuo-
ri dagli schemi, dai percorsi battuti,
dalle scorciatoie. E' farsi coinvolgere da un processo che non ammette
"distanze di sicurezza", né tecniche
studiate a tavolino. Non è un atto di
potere, ma di attenzione. Ci si educa insieme, si stabilisce insieme delle regole, insieme ci si assume delle
responsabilità. "Insieme" è la parola
chiave dell'educare.
Il relatore, avv. Rendina ha ritenu-
to opportuno richiamare preliminarmente l’attenzione degli scolari sulla
funzione dell’avvocato e sul “mondo
delle regole” in generale, richiaman-
do poi l’interesse alla conoscenza
delle leggi che sono, in effetti, le regole più importanti che riguardano i
rapporti interpersonali, con un accenno alla Costituzione e ai diritti e
doveri dei cittadini.
Il procuratore D Onofrio ha sostenuto che:
Le regole funzionano se incontrano
coscienze critiche, responsabili, capaci di distinguere, di scegliere, di
essere coerenti con quelle scelte. Il
rapporto con le regole non può essere solo di adeguamento, tanto meno
di convenienza o paura. La regola
parla a ciascuno di noi, ma non possiamo circoscrivere il suo messaggio alla sola esistenza individuale: in
ballo c'è il bene comune, la vita di
tutti, la società. L'educazione alla legalità si colloca quindi nel più ampio orizzonte
dell'educarci tutti insieme ai rapporti umani, con tutto ciò che questo
comporta: cioè capacità di riconoscimento, di ascolto, di reciprocità, d'incontro, di accoglienza. Nella consapevolezza che la diversità non solo
fa parte della vita ma è la vita, la sua
essenza e la sua ricchezza.
Il vice sindaco Ferraro, rispondendo ad alcune domande degli scolari, ha evidenziato nel suo intervento
che la legalità si coltiva costruendo
una società viva, accogliente, eterogenea, formata da persone che
sappiano vedere negli altri non un
potenziale nemico ma un possibile
amico. Una società ospitale, aperta
alle differenze e cementata da diritti
e doveri condivisi. Una società dove
l'io e il noi non sono contrapposti e
la vita delle persone sia custodita
e alimentata, non impiegata come
strumento di potere, di sfruttamento
o di profitto..
Dopo gli interventi dei convenuti ci
sono state le domande dei bambini
che hanno assistito in maniera attenta alla manifestazione: le domande proposte trattate, nel confronto
tra gli scolari e relatori, sono state
hanno riguardato: l’inquinamento
ambientale, il rapporto tra stato e
citttadini. , problematiche di tipo sociale come i rapporti tra scuola, società e famiglia.
Nelle foto: Tavolo dei Relatori, la dirigente scolastica Annamaria Orso,
una scolara.
CERCANSI
OCCHIALI
DISMESSI
Block Notes collabora con LionsCapua Casa Hirta, che ha in corso una campagna per la raccolta
di occhiali usati. Sostieni la gara
di solidarietà a favore dei bisognosi, consegnali a noi, per destinarli ai promotori della nobile
iniziativa, portali a Pianeta Musica in un sacchettino indicando
cognome e nome del donatore,
(in ore d’ufficio, escluse le domeniche) e farai un’opera di bene.
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LA MERIDIANA DELL’ANNUNZIATA
La Cooperativa Sirio ha realizzato un
massiccio intervento del complesso
dell’Annunziata commissionato dal
Comune con fondi europei. con un
restauro generale dell’edificio ben
riuscito, e tra i particolari, dobbiamo
segnalare l’ottimo ripristino
, anche di alcuni elementi
distintivi dell’intera opera,
riferendoci al Belvedere,
alla Meridiana e alla Targa
in latino, che ci ricorda che
nel grande complesso fu
istituito un brefrotrofio nel
….
Del Belvedere, già collaudato con una visita aperta
alla cittadinanza nel marzo 2015, a cura dell’associazione capuana “Extra
Moenia”, già ne parlammo
abbondantemente.
Per quanto riguarda la Meridiana (gnomone), misuratore del tempo a lettura solare, inventata nel VI sec. A.C., che
altro non è che un orologio murale
a vista, quindi di solito a carattere
pubblico , facilmente consultabile da
tutti, e che era postata sulle facciate dei campanili delle chiese, torri,
pubblici edifici, ecc.. E ra un servizio utile per la collettività, perché
gli orologi erano molto poco diffusi
come ai nostri tempi. La Meridia-
na di Capua è coeva alla costruzione dell’Annunziata, quando l’opera
fu realizzata nel 1600. Essa, con un
opuscolo dell’arch. Armando Trimarchi, da lui
ben descritta con un
raro opuscolo,nei tardi anni ’80. Ve-
diamo cosa scrive l’Ispettore Onorario della Soprintendenza: “Sulla parete nord del Chiostro conventuale
dell’Annunziata di Capua, si scorge
ancora, sbiadita dal tempo e dalle
intemperie, una “Meridiana”. Fu costruita nel sec. XVII, tenendo presente la latitudine geografica del luogo, e l’angolo, fra l’asta e la struttura
muraria, che deve misurare 90°-n.
Si presenta con un’asta metallica
infissa nel muro (stilo o gnomone)
orientata verso l’alto, con la sua
estremità, al polo celeste.. Su di
esso è disegnato un semiemisfero
concavo e una scala graduata ove
sono segnate, partendo
dal centro, le linee indicatrici orarie, orientate verso
sud. La luce,proiettando
la
lunghezza
d’ombra
sullo stilo, determina sul
quadrante l’ora relativa
al “tempo vero”, cioè negli equinozi e nei solstisti.
Nel consolidamento statico eseguito dopo l’evento
sismico del 1980,la Meridiana subiì il seguente
danno:” Per ristrutturare la
parete muraria sovrastante l’orologio solare, furono
praticate perforazioni di
iniezioni di cemento, per
cui il rifluimento all’esterno
della miscela provocò delle macchie, inchiostrando la parte affrescata delle linee orarie, causando un
vero disastro tecnico”. Occorrerebbe
un immediato restauro di conservazione eseguito di un esperto in
“Gnomonica” avvisando la Soprintendenza Architettonica di Caserta”.
Intervento che sarebbe necessario
in questo momento.
MONTE DEI PEGNI SEDE IDEALE PER CASA- MUSEO MARTUCCI
(NOTIZIE SULLO STABILE APPARTENUTO ALL’ARCICONFRATERNITA DE’ BIANCHI)
Se l’amministrazione Comunale
p.t. metterà in pratica l’idea del M°
Muti alla città, di dedicare a Giuseppe Martucci un’istituzione, ideale è
l’ala a vista dell’ex Monte dei Pegni,
dove nacque il musicista capuano,
che era di proprietà dell’Arciconfraternita de’ Bianchi, oggi del Comune.
L’ attività dell’antico Sodalizio (1578)
si divideva in 4 settori:
-un Conservatorio dove si educavano le orfane povere della città;
-l’amministrazione di un Monte dei
Pegni per il sollievo dei bisognosi
della città;
-il mantenimento della chiesa della
Carità servita da più cappellani per
soddisfazione de’ legati e per il pubblico comodo;
-la distribuzione di molti maritaggi
alle povere della città e l’assistenza
(fisica e spirituale) de’ condannati a
morte.
Le ragazze ospitate nel Conservatorio mai accompagnavano i condannati a morte al patibolo, bensì i
Confratelli.
L’intero stabile, nel recente passato, fu prima dell’Arciconfraternita,
poi dell’E.C.A., e successivamente
dell’ Usl, quindi di proprietà comunale per esclusivo interessamento del
governo del Sodalizio in carica. In
seguito fu riconosciuto di particolare ed importante interesse storico e
artistico; pertanto, in forza della legge 1089/39, il Ministro per i BB.CC.
, Ronchey, in data 27.7.93, decretò
il vincolo secondo la legge sopra citata.
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GIU’ LE MANI DELL’AFFARISMO DAL “EX CAMPO PROFUGHI”
Attraverso
le
notizie
giornalistiche e il
“passa parola”
dei concittadini
apprendiamo
che il consigliere Marco Ricci,
ancora una volta, ribadisce la sua
volontà ( o forse anche quella della
Giunta) di convertire quel polmone
di verde che è l’area del ex campo profughi in superficie edificabile
( nuovi palazzi, nuovi ammassi di
case-dormitorio). Se ciò è vero sorgono spontanee due considerazioni.
Una riguarda l’atteggiamento; l’altra
si riferisce al metodo.
L’atteggiamento del delegato all’ambiente (o della Giunta) è di tipo padronale. E’ la manifestazione dell’arroganza del potere. Viene confusa
l’amministrazione della “cosa pubblica” con la gestione del proprio patrimonio mentre un amministratore
comunale non dovrebbe mai dimenticare che il suo incarico è “a tempo
determinato” e che la sua azione è
quella di “servire” il popolo sovrano
e non di “servirsi” del consenso elettorale per perseguire affari personali
o dei propri sodali, oppure, confon-
dere i propri progetti con quelli della
collettività. Questo tipo di atteggiamento è non solo sbagliato ma anche pericoloso per la comunità.
Conseguente alla prima considerazione sorge quella del metodo. Nei
regimi democratici, quando un’Amministrazione pensa a porre mano a
situazioni che modificano il consolidato assetto urbanistico-ambientale,
elabora un progetto e lo sottopone
prima alle diverse componenti sociali, e alle consulte (che a Capua,
seguendo l’indicazione dello statuto
comunale furono create e mai fatte funzionare), lo rende pubblico e
raccoglie ed esamina tutte le altre
proposte giunte anche da singoli
cittadini, sottoponendole, successivamente, tutte al parere della cittadinanza per la decisione finale; perché
“la sovranità appartiene al popolo” (
cfr. art. 1 della Costituzione italiana).
Nell’Aprile 2015 (cfr. Block Notes,
anno 19, n. 4) anche io ho fatto una
proposta sul destino del ex campo
profughi. Tramontata miseramente
e definitivamente l’idea della costruzione di un nuovo ospedale, uscita
da qualche anno anche dal piano
sanitario regionale, ritenevo e ritengo tuttora, che quel polmone di os-
sigeno, dopo la necessaria bonifica,
dovrebbe restare a disposizione dei
capuani come una “cittadella per lo
sport e il tempo libero” specialmente per i bambini, gli anziani e le famiglie. Le palazzine in buone condizioni dal punto di vista strutturale
andrebbero: alcune riadattate e date
in gestione ad associazioni sportive, ricreative, culturale e sociali con
l’incarico di gestire anche gli spazi ,
gli impianti, i luoghi di ristoro e per
il divertimento dei bambini; le altre,
lasciate al Comune per il fabbisogno
sociale o per le emergenze. Pensare di riempire di altro cemento quella zona già stressata da numerosi
agglomerati urbani, priva di servizi,
sarebbe un colpevole errore. E gli
amministratori pro-tempore , specialmente alla fine del proprio mandato amministrativo, dovrebbero, almeno sotto il profilo etico, astenersi
da provvedimenti che incidono sulla
qualità della vita del bene comune
e delle future generazioni. E’ ovvio
che la mia è solo una proposta che
andrebbe discussa e, probabilmente
migliorata con altri suggerimenti e,
quindi, sottoposta al giudizio del “popolo sovrano” unitamente alle altre.
MARTINA MIGLIORE, UNA PROMESSA DELLA CANZONE
A 17 anni, con il Rock nel sangue,
Martina Migliore, esordisce come
cantautrice con il brano " You're Hopeless", destinato a spopolare su
YouTube. Testo e Musica completamente scritti da lei che, nonostante
la giovanissima età, ha già partecipato a trasmissioni Rai (I Fatti Vostri)
e fatto da spalla a Roby Facchinetti
in due Concerti (Milano e Bergamo).
You'e Hopeless è il primo solco su
cui inciderà un radioso futuro per
Martina che, oltre a scrivere canzoni
Rock, studia Canto (Lirico e Moderno) e Chitarra . Un grande in bocca
la Lupo a Martina.
Nel complimentarci con Martina,
figlia del rockman Carmine, nel formularle gli auguri di Block Notes per
una radiosa carriera nel mondo della
musica, ci piace aggiungere: “Brava
Martina, tale padre,tale figlia!”.
Pagina 13
SCRITTE SUI MURI: QUALE SOLUZIONE.
Perdura, purtroppo la cattiva abitudine delle
scritte deturpanti sui monumenti e sui palazzi,
opera di chi, perlopiù ignorante
, non conosce la nostra storia e
conta sulla sicura impunità, per
mancanza di vigilanza. L’antico
emiciclo di Porta Napoli, la villa
ecc. ne sono una conferma. Per
quanto il volontariato intervenga
ad eliminarle, il fenomeno, ciclicamente, riappare. Un’ intensa
campagna di sensibilizzazione,
un sistema di videosorveglianza
, un’ordinanza che colpisca gli
imbrattamuri con severe multe,
sono l’unico modo per prevenire
il fenomeno. La foto documenta
uno sfregio a Porta Napoli con un
segue messaggio: “Ignoti Antonio
e Valeria, al solo nome, potevate
pure aggiungere il cognome senza preoccupazione alcuna tanto
non sarebbe successo niente . La
prova? Sotto l’arco di S.Eligio il
cognome c’è. Da anni.”.
REGOLAMENTO
POESIE
VERNACOLARI
Si informano gli autori di poesie
dialettali del territorio campano che entro pochi giorni, sarà
pubblicato il bando del concorso
di poesie sul tema: “Vecchia Capua”. Anticipiamo che ogni autore, ispirandosi al tema proposto ,
potrà presentare fino a 15 poesie
in napoletano, e 5 in lingua italiana, sempre sul tema predetto.
Il regolamento completo e dettagliato sarà pubblicato sul sito fb
di Block Notes e su altri portali,
che saranno indicati. Termine
per la presentazione: 31 agosto
2016, come da regolamento in
elaborazione.
Pagina 14
COLONNELLO CAPUANO NEI LAGER NAZISTI
Peripezie di un ufficiale capuano.
Il colonnello Salvatore De Vita del
Regio Esercito, nato a Capua il 22
maggio 1893, scrisse di suo pugno
il diario della sua prigionia nei campi
di concentramento nazisti: ciò si rileva dal libro del nipote, ing. Giorgio
De Vita, edito per i tipi de “Gli Ori”
di Pistoia; nipote che vive in quella
città della Toscana . Il colonnello all’epoca della cattura da parte
dell’esercito tedesco (9 settembre
‘43) comandava la Base militare 12
del Settore Autonomo di Corinto agli
ordini del gen. Riccardo Mattioli (11a
Armata, comandata dal gen. Carlo
Vecchiarelli, VIII Corpo d’Armata).
Ottobre 1943
6 - transita per Vienna e prosegue
per Augsburg, Ulm, Stoccarda, Landau;
8 - giunge al campo di Trier (Treviri)
dopo 18 giorni di viaggio;
9 - viene immatricolato presso il
campo di Trier (matricola nr. 47666);
15-parte da Trier, in treno;
17 - transita per Berlino;
19- sosta notturna del treno a Varsavia;
21 - giunge al campo di Biala Podlaska (Polonia);
Novembre 1943
2 - parte dal campo di Biala Podlaska, in treno, per Varsavia;
5 - giunge al campo di Cestochowa (Stammlager 367),
dove resta oltre 9 mesi;
Agosto 1944
8 - parte dal campo di Cestochowa, in treno;
10 - giunge al campo di Norimberga (Germania - Oflag 73 –
Stalag XIII D);
Gennaio 1945
30 - parte dal campo di Norimberga, in treno, verso Dresda
Febbraio 1945
4 - giunge al campo di Mühlberg Elbe;
Aprile 1945
23 - i russi liberano il campo
di Mühlberg Elbe ;
Ecco una breve sintesi della sua storia :
Settembre 1943
8 - comanda la Base militare 12 di
Corinto (11a Armata – VIII Corpo
d’Armata)
9 - viene catturato dall’esercito tedesco;
15 - vede partire i primi soldati italiani catturati;
16 - viene trasportato dai tedeschi
a Kiaton;
19 - viene trasportato dai tedeschi
ad Atene, via Corinto;
21 - parte da Atene, in treno, e transita per Salonicco, Skopije, Nis; entra
in Macedonia, Yugoslavia, Bulgaria,
Romania, Ungheria;
Maggio 1945
21 - parte dal campo di Mühlberg
Elbe, in marcia per destinazione
ignota;
25- dopo 4 giorni e quasi 100 Km. di
marcia, giunge a Spremberg
Settembre 1945
2 - inizia il viaggio di ritorno a Pistoia : il treno transita per Dresda e
Praga ;
5 - il treno ritorna indietro a Dresda,
da dove riparte subito;
8 - il convoglio giunge a Norimberga;
riparte per Monaco, Garmisch, Innsbruck;
10 - il treno attraversa il Brennero e,
finalmente, entra in Italia ;
11 - arrivo a Trento e sosta; transito
e sosta a Pescantina; partenza per
Bologna;
12 - alle ore 9 il treno entra in stazione a Bologna; al tramonto partenza,
in autocarro, per Pistoia;
13 - alle ore 3 arrivo a casa, a Pistoia.
Il diario è completo (dall’8 settembre ’43 al 13 settembre ’45); nella
sua versione manoscritta conta oltre
mille pagine, che poi diventano circa
400 nel libro vero e proprio (a causa
delle diverse dimensioni delle pagine e dei caratteri di stampa).
Scrive l’ing. De Vita, del suo libro: ”
Il nonno descrive la vita nei campi
nazisti, i terribili viaggi nelle tradotte,
le angherie, offese, ruberie e prepotenze subite; la fame patita, il freddo,
la dignità perduta; cita date, luoghi,
nomi, eventi. Commenta la situazione bellica, politica, morale, sociale.
Spesso, nella sua narrazione, richiama motti e modi di dire, simpatici
e arguti, della sua terra campana,
chiari esempi di antica saggezza
popolare. E’ un documento storico,
scritto di suo pugno da un ufficiale
superiore, in contatto con colonnelli
e generali. Una testimonianza diretta di un soldato del Regio Esercito
Italiano, un’ulteriore memoria sull’ultimo conflitto mondiale”.
Il libro è stato pubblicato dalla casa
editrice “Gli Ori” di Pistoia ( www.
gliori.it ); un breve abstract si trova al
seguente link : http://www.gliori.it/index.php?file=scheda_libro&id=727
. Può essere ordinato in una qualsiasi libreria oppure direttamente sul
sito internet dell’editore (www.gliori.
it in un paio di giorni il libro arriverà).
(Esclusivo- Riproduzione vietata- a
cura di Franco Fierro)
Salvatore De Vita, a 19 anni col grado
di tenente
Pagina 15
CAPUALBUM
IL TRENINO DELLA NOSTALGIA
Nelle generazioni dei primi anni del dopoguerra è vivo il ricordo del trenino della Piedimonte d’Alife, che collegava la zona pedemontana con Napoli. Poi la Società Alifana nei primi anni ’60 soppresse la deviazione S.Angelo in Formis-Capua, forse per la
Spending Rewiew di allora. A vederlo in cartolina la Piedimonte si mostra nella foto in
b.n. col suo panorama circostante e prospettico. Infatti si nota in lontananza il profilo
della chiesa di S.Caterina e ancora con l’assenza della sagoma del campo di calcio di
via Pomerio. Evidentemente la foto è antecedente la costruzione del campo (1952).
Quel trenino sulle rotaie suscita negli anziani una struggente nostalgia e nei più giovani tanta curiosità. L’ex stazione soppressa fu acquistata da una famiglia del luogo.
Si lavora per il
Carnevale 2017
Il Comitato è già al lavoro da Febbraio
per l’edizione del carnevale del 2017.
Chi intende collaborare può aderire allo
stesso presso Pianeta Musica Capua.
(foto: dell’edizione 2016: una principessa del Carnevale Maria Chiara Ingicco)
VOTA ANTONIO
Un altro simbolo del secolo scorso.
Erano gli anni in cui esisteva ancora il
Partito Monarchico ed uno degli accesi
sostenitori del partito di Achille Lauro era
il salernitano residente a Capua, prof.
Antonino Scontrino, che lo vediamo effigiato su un manifesto elettorale per le
elezioni nazionali. Sue parole famose
furono pronunciate in un suo comizio:
“Vi assicuro che stasera vi parlo da professore, ma domani da senatore”. Ma fu
bocciato dall’elettorato.
Pagina 16
ASD KARATE CAPUA IN COPPA ITALIA:
PER I RAGAZZI DI BOCCIA PIOGGIA DI MEDAGLIE
Grandissimo successo della scuola di KARATE diretta dal M° Alberto
Boccia di Capua, C.N. V° Dan, direttore tecnico regionale e membro
della direzione tecnica nazionale
WTKA.
Il 21 febbraio 2016 a ITRI (LT) si è
svolta la Coppa Italia di Karate specialità KATA:
la società del M° Boccia, A.S.D. KARATE CAPUA ha partecipato alla
manifestazione nazionale con 12
atleti riportando un eccezionale medagliere.
Tutti gli atleti sono saliti sul podio nazionale.
Medaglie d’oro: BOCCIA CHRI-
STIAN, RUSSO MARIKA, POLIZZOTTO MARCO, LEGGIERO ANNABRIGIDA, DE PARI GUGLIELMO
, PELLEGRINO CLAUDIA
Medaglie d’argento: APPOLLONIO
PASQUALE, CALIFANO MANUEL,
PELLEGRINO GIULIA;
Medaglie di bronzo:APPOLLONIO
PASQUALE, CALIFANO MANUEL,
PELLEGRINO GIULIA, DE PARI
DANILO,RUSSO
ALESSANDRO
PIO , CIMINALE FRANCESCO
La vittoria riportata dalla squadra del
M° Alberto Boccia, dimostra la bravura di allenatore che svolge con
passione e professionalità, non solo
nel campo dell’arte tipografica, ma
anche nel campo delle arti marziali,
per essere un trainer davvero speciale. Auguri Alberto. Auguri, ragazzi!
L’Asd Karate Capua del M° Boccia
ALTRI SUCCESSI ALLA MARATONA DI NETTUNO
Maratona Nazionale di Karate del 6
marzo a Nettuno, una gara bellissima che ha visto sui tatami circa 500
atleti provenienti da tutta l’Italia.
Una cornice di pubblico numerosissimo, che sugli spalti ha dato vita ad
un tifo per i propri atleti molto sportivamente, applaudendo vincitori e vinti, un esempio da importare anche agli altri sport.
La A.S.D. KARATE CAPUA
ha partecipato con N. 18 atleti
di varie categorie di età e di
cintura e N. 3 squadre sia maschile che femminile. Quasi
tutti sono gli atleti sono saliti
sul podio, delle 3 squadre 2
hanno preso il primo posto,
una il secondo posto, molte le
medaglie d’oro, d’argento, di
bronzo.
Riportiamo i vari piazzamenti:
Appollonio Pasquale 3° posto,
Marika Russo 1° posto, Iavazzo Michelle 2° posto, Boccia Christian 1° posto, Pellegrino Giulia 5°
posto, Pellegrino Giuseppe 2° posto, Polizzotto Marco 2° posto,
Salzillo Maria 8° posto,
Leggiero Annabrigida
4° posto, Pellegrino
Claudia 2° posto, Ciminale Francesco 3°
posto, Valletta Karol
4° posto, Califano Manuel 3° posto, Ruggiero Giuseppe 4° posto,
Carlea Nunzia 1° posto, Cucarano Fabio 5°
posto, L. F. 1° posto,
De Pari Guglielmo 5°
posto, De Pari Danilo
5° posto. Un successo bellissimo,
difendendo con onore i colori della
nostra città di Capua.
Il Maestro BOCCIA, felicissimo della
bella impresa dei suoi atleti, li invi-
ta a continuare insieme sempre con
maggiore impegno e sacrificio a questa bella avventura del Karate. “Solo
restando uniti e lavorando insieme
possiamo raggiungere traguardi che
ci porteranno molto lontano e pieni
di soddisfazioni” afferma soddisfatto
il M° Boccia. Un grazie a tutti dal
Maestro Boccia e dalla A.S.D. KARATE CAPUA: Oss.
P.S. Un invito ai genitori e ai ragazzi
da 5 anni in su ad affacciarsi a questa disciplina, sia sportiva che filosofica (rispetto, educazione, sacrificio,
stare insieme), per renderli più sicuri
di se stessi.
Da studi scientifici è stato dimostrato che la pratica di questa disciplina
funziona come un metodo efficace e
naturale per rafforzare nel bambino
una personalità sana e più che positiva.
Pagina 17
LE CELEBRAZIONI DEL 150° DEL “PIZZI”
Il 21 u.s., l’Aula Magna del Liceo
Statale “Pizzi” è stata teatro delle
celebrazioni del 150° anniversario
della Scuola Normale dell’Annunciata, che fu intitolata a Pizzi dopo la
sua morte. E’ noto che Pizzi, patriota, protagonista del Risorgimento,
come educatore, fu il fondatore della
scuola.
Alla cerimonia c’erano tanti alunni
del “Pizzi”, la classe docente al completo, personalità, ex alunni, studiosi,
l’ex preside Felice Vairo, ex docenti.
L’attuale preside Enrico Carafa ha
tracciato un profilo dettagliato del
patriota del risorgimento, Salvatore
Pizzi, ed ha illustrato le linee guida
dell’azione didattica dell’istituto nel
rispetto della tradizione e degli indirizzi innovativi. Come ospiti erano
presenti il sottosegretario ai BBCC,
on. Antimo Cesaro, il prof. Vincenzo
Sarracino; l’assessore alla cultura
del Comune di Capua, dott. Iolanda
Capriglione. In sala era presente anche il consigliere dott. Marco Ricci.
Interventi, oltre al Sottosegretario
Cesaro e al prof. Sarracino, lo hanno
svolto anche le docenti Ricciardella e De Fazio, che unitamente alla
prof. Pacilio, hanno ordinato
e presentato una mostra retrospettiva del “Pizzi”. A cura
dell’istituto, è stato donato ai
presenti un volume celebrativo dei 150° anni della scuola. Un gruppo di studenti ha
intonato l’Inno di Mameli ad
apertura del convegno. Eleganti studentesse in divisa,
hanno svolto il ruolo di hostess. Un bel pomeriggio di
ricordi e nostalgia del vecchio “Pizzi”.
Il M° Mimmo Sapio: lontano
discendente di Pizzi
345 0449729
SPAZIO AUTOGESTITO
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Un punto fermo del programma di “Capua nel cuore”
TRALICCIO TELECOM: LA BATTAGLIA CONTINUA
La situazione capuana è caratterizzata in campo
ambientale
dall’esistenza
di
alcune
emergenze, che l’amministrazione comunale, dovrà affrontare e risolvere.
Una di esse riguarda la persistenza
nel territorio comunale, del cosiddetto Mostro Telecom (originariamente
SIP) che incombe sull’antico Palazzo
del Governatore, oggi municipio; edificio costruito sul finire del XVI° sec..
Quando esso fu costruito nel 1985
per volere dell’amministrazione a
maggioranza dc, contrastata dai partiti della sinistra e dei cittadini, si gridò
allo scempio urbanistico per l’offesa
che arrecava al profilo monumentale
di Capua . Formammo un comitato
di protesta promuovendo una petizione popolare che raggiunse le 3000
firme. Tra i firmatari, l’allora sindaco
di Napoli, Maurizio Valenzi. Severa
fu la disapprovazione dell’ assessore
alla cultura della giunta capitolina, e di
numerose personalità e associazioni.
La giunta capuana rimase sorda alle
proteste del comitato. Intervenimmo
sul prefetto per chiedere l’annullamento degli atti della commissione
edilizia locale, che disinvoltamente,
aveva dato le concessioni alla Sip,(
contrario solo un componente, l’avv.
Treppiccione) . La commissione fu
costretta a revocare la licenza, ma la
giunta dc non mise in essere nessuna azione contro la Sip , almeno per
chiedere la “delocalizzazione” del traliccio fuori le mura del centro storico,(
che era e resta l’ obiettivo minimo
degli ambientalisti).
Con l’arrivo del sindaco Mariano, il
comitato di lotta riuscì ad ottenere il
ricorso al Tar per rivendicare le sue
ragioni contro la Sip, che si trovò ad
essere priva delle licenze autorizzative. La Sip, divenuta poi Telecom,
fece il controricorso al Tar e dove la
pratica si insabbiò nella palude della
burocrazia. E il contenzioso ancora
dura.
Da semplice scempio urbanistico, la
faccenda negli anni ’90 si manifestò
ancora più grave, perché gli esperti, i
medici, ecc. incominciarono a parlare
di emissioni delle onde elettromagne-
AMBIENTE: PREMI AI VIRTUOSI
RILANCIO DELLA VILLA
Interventi da richiedere alla Regione (le leggi ci sono) per il disinquinamento del Volturno.
Inquinamento ambientale: monitorare con centraline le strade
più trafficate,
Liberare dalle occupazioni abusive le sponde del fiume, per creare una panoramica naturalistica.
Valorizzare il Bosco di S.Vito, in
mano ai cacciatori di frodo e i tagliatori di alberi secolari, nonché
rilanciare la villa comunale, due
polmoni di verde, essenziali per
la città.
Un albero per ogni neonato
Eliminare gli sversatoi abusivi
dalle periferie.
Attuare bene la Differenziata per
fare di Capua una Città Virtuosa,
e applicare la premialità a chi
conferisce direttamente nell’isola
ecologica frazioni riciclabili come
carta, cartone, lattine, ecc.
La bolletta dei rifiuti si potrà frazionare in rate a proprio piacimento.
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tiche, dannose per la salute dei cittadini, in particolare per quanti abitano
nell’area circostante il traliccio (scuole, carabinieri, uffici comunali, famiglie dell’Annunziata).
Un oncologo napoletano, Fabio Gaeta, invitato a “visitare” il traliccio Telecom, in seguito a suo sopralluogo
nell’ ottobre 2015 , ha ribadito la pericolosità del mostro: “A Pozzuoli- ha
detto- la protesta popolare è riuscita
a fare delocalizzare dal centro storico un traliccio analogo a quello di
Capua. Oltre che il Traliccio- come
constatò l’oncologo - pregiudizievoli
sono i veleni emessi dalle auto, con le
loro particelle leggere, che causano
di tumori e altre malattie alla popolazione.
Per Block Notes, la lotta per la tutela
della salute dei cittadini continua, oltre che per eliminare dalla “cartolina”
della città antica, la mostruosa presenza, che altera e deturpa il volto
della nostra città.
Ecco perché l’annoso problema, è
inserito a pieno titolo nel programma
amministrativo di “Capua nel cuore”.
Bisogna continuare la battaglia, civile e democratica, per raggiungere
l’obiettivo di ottenere (tentando la via
diplomatica o legale) il trasferimento
del mostro, fuori la cinta murari della
città
Se condividi le nostre proposte,
aderisci a
“Capua
nel
cuore”
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Fondatore e Direttore:
Franco Fierro
Aut. Trib. S. Maria C.V.
N. 433/93
Stampa:
Grafica Sammaritana srl
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