Luglio 2003 Periodico bimestrale delle Associazioni di Povo anno X - n. 2 Madonnari 31 Gio’ multietnica 44 Festa degli alberi 45 Festa festa in Chegul 72 SAT Sped. a. p. - 45% - art. 2 comma 2/b Legge 662/96 - Filiale di Trento - Diffusione gratuita - Contiene I.P. e I.R. ALL’INTERNO tuttapovo Bimestrale di informazione delle associazioni del sobborgo di Povo Via Salè 1, c/o Centro Civico Editore proprietario “Club Interassociato Tuttapovo” Redazione, amministrazione e recapito postale c/o Sergio Nichelatti, via Madonnina 22, 38050 Povo (TN), tel. 0461.811026 e-mail: [email protected] Iscriz. Tribunale di Trento n. 817 del 19.04.1994 In copertina Fontana presso il parco di Oltrecastello. Opera dello scultore Marco Pegoretti. Foto di Sergio Nichelatti Anno X - N. 2 - Luglio 2003 Direttore Responsabile: Paolo Giacomoni Via Borino, 39 Povo (TN) E-mail: [email protected] Presidente: Sergio Nichelatti Redazione: Mariano Andreatta, Francesco Saverio Dalba, Chiara Giacomoni, Paolo Giacomoni, Alessandro Gretter, Giancarlo Ianes, Sergio Nichelatti, Stefano Ricci, Elisabetta Tomasi, Matteo Visintainer. Hanno collaborato a questo numero: Matilde Padroni, Antonio Bernabè, Sergio Bonvecchio, Aldo Giongo, Carlo Nichelatti, Roberto Bortolotti, Maria Grazia Giovannini, Guido Leonelli, Nonna Renata, Diego Caviola, Franco Zanuso, Paride Franceschini, Giordano Segatta, Franco Giacomoni, Paolo Giovannini, Ass. Il Punto Giovani, Casa di Riposo M. Grazioli, Civica Casa di Riposo Gabbiolo, Lorenza Rossi, Circoscrizione di Povo, Scuole Medie G. Pascoli, Scuole Elementari U. Moggioli. Stampa: Publistampa s.n.c. Pergine Valsugana Sommario pag. 4: BILANCIO TUTTAPOVO 2002 pag. 6: OLTRECASTELLO: FESTA S. PANTALEONE pag. 8: CTG: L’INTENSA ESTATE 2003 pag. 10: G.S.MARZOLA: SCI CLUB E INTERV. ORLANDI pag. 12: G.S.MARZOLA: MARZOLA VOLLEY pag. 14: COM. GEM. ZNOJMO: NUOVA VIA ED ASILO pag. 16: ARCI-PAHO E ACLI: QUESTO MONDO NON... pag. 17: ARCI-PAHO: VIAGGIO A ZNOJMO pag. 18: COM. GEM. ZNOJMO: TORNEO F. MERLER pag. 19: ARCI-PAHO: TORNEO PAR CONDICIO 9 pag. 20: SCI NAUTICO: DEGASPERI CAMPIONE USA pag. 20: MISS POVO pag. 21: DEBORAH SAVIAN: GINNASTA MONDIALE pag. 22: DUE ANNI DI PROGETTO GIOVANI pag. 26: SAT POVO: PAOLO GRAFFER pag. 28: SAT POVO: MALATI DI CAMPANILE pag. 28: LIBRI: ULTIME CIME (CANTICO AL LAGORAI) pag. 30: CASA RIP. GRAZIOLI: COLORI DI PRIMAVERA pag. 31: I GIO’ MADONNARI ALLA CASA DI RIPOSO pag. 32: CASA RIP. GABBIOLO: PREMIO “BRONZETTI” pag. 35: IL DISCO: VASCO ROSSI “TRACKS” pag. 34: PREVENZIONE TUMORI FEMMINILI pag. 40: FILODRAMMATICA CONCORDIA 74 pag. 42: SPAZIO CIRCOSCRIZIONE pag. 48: ANA: PROGETTO MORONAR pag. 50: L’ANGOLO DELLA POESIA DIALETTALE pag. 52: L’ANGOLO DELLA POESIA pag. 54: SCUOLA ELEMEN.: GIORNALISMO A SCUOLA pag. 58: SCUOLA MEDIA: SOGNO DI UNA NOTTE DI... pag. 61: SCUOLA MEDIA: PROBLEMA RIFIUTI pag. 66: GIACOMONI FRANCO PRESIDENTE SAT pag. 67: LE RICETTE DI MATILDE pag. 68: 1754: VILLAZZANO CONTRO POVO pag. 69: IN RICORDO DI... pag. 70: LETTERE AL GIORNALE pag. 72: SAT POVO: FESTA IN CHEGUL IN IMMAGINI pag. 73: 1909: FOTO STORICHE “IL CORO DI POVO” pag. 74: AUGURI A... QUEST’ESTATE NON DIMENTICARTI DI PORTARE IN VACANZA QUALCOSA DA LEGGERE... INFATTI POTRAI RITIRARE NEI PUNTI SOTTO ELENCATI IL VOLUME DI 448 PAGINE A COLORI “QUANDO POVO ERA COMUNE” di ANTONIO BERNABÈ prefazione di RENZO FRANCESCOTTI STORIA E CRONACA DI UNA COMUNITÀ FRA IL 1850 ED IL 1926 IL LIBRO È IN DISTRIBUZIONE GRATUITA PRESSO: RIVENDITA GIORNALI E TABACCHI M.T. PEGORETTI - Povo CASSA RURALE DI TRENTO - FILIALE DI POVO CIRCOSCRIZIONE DI POVO Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 3 Club Interassociativo Tuttapovo Bilancio 2002 quasi in pareggio l bilancio consuntivo 2002 (approvato all’unanimità dall’assemblea dei soci) si è chiuso con una leggera perdita di € 62,09. Ciò nonostante si può considerare l’andamento economico positivo visto che nel 2002 sono stati assegnati contributi alle associazioni affiliate per complessivi € 3.303,00. La voce più importante nel capitolo passività è il costo della stampa che nel 2002 corrisponde a € 18.547,45 (pari a lire 35.912.870) mentre nel 2001 era stata di lire 31.572.784 (pari a € 16.305,98) con un aumento di € 2.241,47. Queste cifre sono comprensive anche delle pubblicazioni di inserti quali: - estate ragazzi (€ 587,32); - l’opuscolo di trentasei pagine realizzato dalla scuola elementare sul pittore Umberto Moggio- I ATTIVITA’ fatturato associazioni Povo sostenitori int.attivi banca PASSIVITA’ costi stampa collaboratori IVA saldo tasse 2001 acconto Tasse 2002 imposta registro statuto ritenuta acconto Banca spese gestione (posta, cancelleria, ecc.) ad associazioni per attività sconti su fatture TOTALI PERDITA ANNO 2002 4 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 34.461,60 1.514,94 632,78 75,20 36.684,52 - 62,09 di Sergio Nichelatti li (€ 1.394,43); - opuscolo di otto pagine del progetto giovani (€ 322,26); - depliant del concorso presepi (€ 516,06). Questi inserti hanno avuto una spesa complessiva pari a € 2.820,07. Per collaborazioni alla realizzazione del periodico sono stati erogati complessivamente € 7.394,39. Le spese di gestione relative ai capitoli posta, cancelleria e varie ammontano a € 3.984,40 (nel 2001 erano stati di € 3.341,21) dei quali per la sola posta di € 2.466,85 (nel 2001 era di € 2.128,47). L’Iva versata nel 2001, corrispondente al 50% dell’Iva delle fatture emesse, ammonta ad € 2.871,62 (nel 2001 era stata di € 2.844,82). Le altre voci del bilancio sono pressoché uguali agli anni scorsi. Complessivamente le uscite nel 2002 sono state di € 36.746,61 (nel 2001 erano state di € 33.835,75). Capitolo attività 18.547,45 7.394,39 2.871,62 121,48 303,16 133,24 85,43 3.984,40 3.303,00 2,44 36.746,61 Le entrate sono rappresentate nella quasi totalità dal fatturato per le inserzioni pubblicitarie in quanto non sono mai stati richiesti contributi alle Amministrazioni pubbliche. Nel 2002 sono state emesse 200 fatture (nel 2001 erano state 204) per un importo complessivo di € 34.461,60 (nel 2001 era stato di € 34.137,80). Le quote associative delle 18 associazioni affiliate ammontano complessivamente a € 1.514,94 (nel 2001 ammontavano a € 1.084,56). Le offerte dei lettori di Tuttapovo sono state di € 632,78 (nel 2001 erano state di € 664,37). Altre entrate relative agli interessi bancari sono pressoché insignificanti (€ 75,20). In totale le entrate ammontano a € 36.684,52 (nel 2001 erano state di € 36.177,53). Comitato Chiesa Oltrecastello Dal 25 luglio torna la festa di San Pantaleone di Maria Grazia Giovannini opo il successo dello scorso anno, il Comitato Chiesa Oltrecastello ripropone la festa patronale di San Pantaleone per il 25, 26 e 27 luglio 2003 nel tendone che sarà allestito presso il parcheggio ed il parco giochi di Oltrecastello. Il programma si rifà sostanzialmente a quello dell’anno passato. L’apertura della festa è prevista per venerdì 25 ad ore 20 con musica, ballo e karaoke con il trio “poero” 7/10 (Piero, Roberto e Sergio); il complesso “Stella” animerà la serata di sabato 26, mentre domenica 27 sarà il turno del duo “Stile Libero”. Domenica mattina alle 9 sarà celebrata l’Eucaristia presso la chiesetta di San Pantaleone, mentre nel pomeriggio verranno organizzati giochi ed D A destra alcuni versi dedicati al coro di Oltrecastello. Sotto il coro di Oltrecastello. La Musica nel cor ‘L paroco ‘n bel dì ‘I domanda quasi per scherz: “ela che la sona signorina Merz..” la poderia ben meter su ‘n coret ‘n quela cesa de quel paes poret!” E da quel dì anca Oltrecastel pareva quasi ‘n paes pu bèl ‘I coro ‘n nuovo canto l’ha portà grazie a zent de bona volontà. Da prinzipi ‘I laoro dela maestra l’è sta arduo, “da far girar la testa” le cantore no le saveva nanca la diferenza tra le note, i tempi... e la cadenza. Ma le continue prove, i sforzi e le racomandazion la ricerca de canti novi e nove armonizazion l’ha fat ‘n modo che ‘I canto ‘I deventas pu soave e se pol propi dir che ades sen quasi brave! Ma quel che sen riuside dalbon a costruir no l’è ‘n semplice coro da star lì demò a sentir quei che nesuni poderà mai tirar via l’è l’amicizia, el dialogo e la “vera armonia” Sen stade na spala per chi doveva pozarse na mari per chi gaveva bisogn de rialzarse la parola e l’ascolto tra noi ghè sempre stà ma anca barzelete, alegria e felicità. E saren sempre così... proprio “armonia” e speran de eser ricordade almen per aver fat compagnia ma noi ghe l’aven mesa tuta, aven provà de far ‘n modo che ‘I paes ‘I fusa anca comunità. E per concluder ‘n augurio... ala maestra e a tute le cantore me racomando... de aver sempre... la musica nel core. Emanuela Stablum 6 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Comitato Chiesa Oltrecastello intrattenimenti per bambini e ragazzi e l’immancabile gara di briscola tra adulti. Durante tutta la durata della festa funzionerà il servizio bar e cucina, in particolare sabato sera si potrà gustare la porchetta del “Secco”. Si ricorda inoltre che i componenti del comitato hanno già messo in vendita i 15.000 biglietti della ricca lotteria al prezzo di € 0,50 ciascuno, i cui premi saranno estratti domenica sera alla presenza di un funzionario comunale. I premi che non verranno ritirati la sera dell’estrazione, saranno disponibili per i trenta giorni successivi e quindi fino alla fine del mese di agosto presso la residenza del presidente del Comitato. Per maggiori informazioni e dettagli saranno distribuiti a breve i volantini ed i depliant che illustreranno l’intero programma della festa con i relativi appuntamenti ed orari. L’intero incasso derivante dalla festa e dalla lotteria sarà devoluto alla chiesa: il progetto che il Comitato Chiesa Oltrecastello si è proposto quest’anno riguarda esclusivamente la parte vetraria della chiesa, verranno infatti acquistati i nuovi vetri delle finestre, che di conseguenza consentiranno una minore dispersione di calore durante la stagione invernale. Vi aspettiamo numerosi. Nelle foto due momenti della festa dell’anno scorso. Foto S.N. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 7 Centro turistico giovanile di Povo L’intensa estate 2003 l 17 maggio scorso si e svolta la manifestazione dei “Giò Madonnari” nei piazzali della casa di riposo di Povo in concomitanza con la “Festa dei colori” organizzata dai genitori de “Il Punto” presso il Centro Civico di Povo. A tale manifestazione hanno partecipato circa 60 bambini delle scuole elementari che si sono sfidati nella realizzazione di disegni sull’asfalto con gessetti colorati. Venerdì 30 maggio si è conclusa la seconda edizione del “Torneo delle frazioni” organizzato dal CTG. Dopo il successo dell’anno scorso la Direzione ha voluto riproporre tale evento che, al di là dell’aspetto puramente calcistico, rappresenta per il paese anche un’occasione per stare assieme in allegria. Come al solito il torneo di calcio a 5 si è svolto nel campetto dell’oratorio. Hanno partecipato 9 squadre (Ponte Alto, Borino, Mesiano, Graffiano, Gabbiolo, Redondolo, Real Salè, Oltrecastello, Cimirlo) suddivise in due gironi. La finale per il terzo e il quarto posto è stata vinta dal Ponte Alto. La finalissima, invece, ha visto trionfare, dopo la lotteria dei calci di rigore, il Real Salè, a scapito del Redondolo. È stata una gara emozionante, giocata con grande intensità e combattuta fino alla fine. Alla grande dinamicità del Redondolo, gli intramontabili giocatori del Real Salè hanno risposto con l’esperienza tipica dei veterani, sfruttando al massimo le occasioni avute sotto porta. L’intero incontro è stato giocato all’insegna dell’equilibrio, con il Redondolo molto intraprendente che rimontava ogni goal subito. I tempi regolamentari si sono conclusi con il punteggio di 4 a 4. D’altra parte anche i supplementari si sono conclusi in parità (5 a 5). Così la gara è terminata ai calci di rigore. Al Redondolo è stato fatale il secondo tiro dal dischetto (palo). Il Real Salè non ne ha fallito nemmeno uno, riuscendo così a vincere la manifestazione come ai vecchi tempi, quando era il dominatore assoluto del “Torneo delle frazioni”. La serata si è conclusa con una ricca premiazione, seguita dall’immancabile rinfresco. Il CTG dà appuntamento al prossimo anno. Il prossimo impegno della Direzione sarà quello della preparazione dei campeggi in Val di Bresimo. A tal proposito vogliamo ricordare le date dei vari turni. Si comincerà con la prima superiore dal 29/6 al 12/7. In seguito ci saranno i turni di prima, seconda e terza media rispettivamente dal 13/7 al 26/7, dal 27/7 al 9/8 e dal 10/8 al 23/8. In agosto è previsto anche il campo mobile per i ragazzi più grandi delle superiori. Anche quest’anno la Direzione propone, durante il pe- I 8 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Centro turistico giovanile di Povo riodo dei campeggi, alcune serate di animazione presso il piazzale dell’oratorio. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare in altri numeri di Tuttapovo, crediamo che tali serate possano contribuire a rafforzare i vincoli di amicizia fra i ragazzi e a farne nascere di nuovi. Quindi, a tutti coloro che volessero partecipare, diamo appuntamento ogni martedì sera. La Direzione augura una buona estate a tutta la comunità. Nelle foto della pagina a fianco in ordine le prime tre squadre classificate al torneo delle frazioni. Sopra la festa dei colori. A destra tre momenti del Giò Madonnari alla casa di riposo Margherita Grazioli. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 9 Gruppo Sportivo Marzola Lo Sci Club festeggia i suoi atleti Carlo Segatta, presidente del sci club Marzola, assieme a Luca Orlandi 10 arlare di sci in estate quando l’afa si fa sentire sembra fuori luogo, “ roba da matti”, ma per lo Sci Club Marzola l’attività in vista della prossima stagione invernale è già iniziata. Da oltre un mese sono ripresi gli incontri d’allenamento per i giovani, e sono state evase le formalità per l’assegnazione di nuove manifestazioni sportive. La stagione invernale appena conclusa è stata ricca di soddisfazioni per i giovani del settore fondo. Le sette medaglie individuali (tre ori) ai Campionati Italiani Cittadini, il bronzo in staffetta ai Campionati Italiani Ragazzi di Ilaria Rosa, i quattro podi ai Campionati Regionali e la presenza di sette nostri atleti nella rappresentativa del Comitato Trentino FISI, rendono un’idea del livello di preparazione raggiunto P Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 dai nostri giovani. La presciistica della passata stagione ha visto la partecipazione di un gruppo di 28 ragazzi d’età dai 9 ai 18 anni. Gli allenatori incaricati: Baldo Marco, Weiss Luigi, Ferrari Paolo hanno curato la preparazione dei giovani nei vari aspetti che l’allenamento per lo sci da fondo richiede. Con l’arrivo della prima neve, l’attività sportiva è proseguita con gli sci presso il Centro Coe di Folgaria e successivamente alle Viote del Monte Bondone. In gennaio ha preso il via il tradizionale corso promozionale di sci da fondo per dare l’opportunità ai giovani di avvicinarsi a questo bellissimo sport, che permette di stare in contatto con la natura e di conoscere ed apprezzare le bellezze delle nostre montagne. Come ogni anno notevole è stato l’impegno profuso dallo Sci Club nell’organizzazione d’otto manifestazione sportive di particolare interesse quali la 20° edizione della Galopera e i campionati Italiani Ragazzi. Sabato 12 aprile c/o il Centro Civico di Povo atleti, dirigenti, allenatori e simpatizzanti si sono ritrovati per la festa di chiusura della stagione 2002/2003. È stata l’occasione per fare il bilancio sportivo di fine stagione. Il presidente ha ringraziato i volontari che si sono dedicati alla riuscita delle varie iniziative e, successivamente ha premiato tutti gli atleti per il loro impegno e per i risultati ottenuti. A Ilaria Rosa è stata consegnata la targa “Atleta dell’Anno”. Un particolare riconoscimento è andato a Luca Orlandi, cresciuto nelle fila marzoline e ora atleta della squadra nazionale juniores, e a Francesco Zendri per il prossimo ingresso nella categoria seniores. Gruppo Sportivo Marzola Intervista a Luca Orlandi atleta della Squadra Nazionale Fisi - Junior Com’è andata questa stagione, Luca,? Molto bene, ho vinto due medaglie di bronzo ai campionati italiani. I buoni piazzamenti alle gare Nazionali Giovani mi hanno permesso la convocazione ai mondiali juniores che si sono svolti in Svezia, nei quali ho fatto esperienza ottenendo un 30° posto nell’individuale, secondo degli atleti italiani, e l’onore del “lancio” nella prova a staffetta dove siamo arrivati settimi. A fine stagione ho partecipato in Francia ad una gara europea chiamata “Coppa Kurrikkala” piazzandomi 9° nell’individuale e 3° in staffetta, alle spalle di Francia e Svizzera. Hai già pensato a cosa farai quando finirai la scuola? Ho intenzione di proseguire con lo sport, provando la strada del professionismo. Poi...ho intenzione di continuare con gli studi. Hai mai avuto difficoltà a conciliare sport e scuola? Devo dire che non è stato facile, mi sono sempre impegnato, anche quando d’inverno ero sempre “lontano” dai banchi di scuola. Grazie anche ad amici e professori sono sempre riuscito ad affrontare le varie prove scolastiche, ottenendo buoni voti. Come mai hai scelto propri lo sci di fondo? Mio papà da giovane ha praticato questo sport e quindi diciamo che mi ha avvicinato sempre di più a questa disciplina. Molti ragazzi della tua età escono la sera e vanno a divertirsi. E tu cosa fai? Gli allenamenti impegnano praticamente l’intero anno, i risultati non si ottengono senza sacrifici e quindi bisogna rispettare orari, rinunciare a feste e ad uscite “notturne”. Nonostante ciò nulla m’impedisce di fare nuove amicizie. Di sicuro non rimpiango di aver fatto questa scelta. Chi è il personaggio che vorresti imitare, non solo nel campo dello sci? Sicuramente il vincitore degli ultimi Tour de France, vale a dire Lance Armstrong, dal quale ho imparato che per vincere bisogna faticare più degli altri e non bisogna mai arrendersi. Il momento più bello e più brutto della tua carriera? Il momento più significativo è stato senza alcun dubbio la medaglia di bronzo vinta in Finlandia ai Giochi Olimpici Giovanili 2001. Mentre quello da dimenticare è stato l’anno scorso, quando per problemi di salute ho dovuto sospendere l’attività nel pieno della stagione. Quali sono i tuoi hobby all’infuori dello sci? Mi piace molto correre a piedi anche se ormai non è proprio un passatempo. Ascoltare musica, seguire la Formula1, ciclismo, basket. A chi devi i tuoi risultati? Chi devi ringraziare? Innanzi tutto i miei genitori che hanno fatto e fanno tuttora tanti sacrifici; lo Sci Club Marzola che mi ha seguito dall’età di nove anni, il quale mi ha messo a disposizione mezzi per raggiungere questi prestigiosi risultati; infine il mio allenatore federale Marco Baldo che mi ha sempre seguito con capacità e sensibilità. Per concludere, un ultima domanda: qual è il tuo sogno nel cassetto? Il sogno di tutti gli atleti... le Olimpiadi. Luca Orlandi Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 11 Gruppo Sportivo Marzola Marzola volley: un annata coronata da risultati di prestigio n anno sportivo quello appena concluso dal settore pallavolo femminile del G.S. Marzola che ha assunto quasi i toni del trionfo e che ha, senza ombra di dubbi, decretato che il settore pallavolistico giovanile in Trentino, ma anche in Alto Adige, vede il Marzola insediato sul gradino più alto. Vittorie e piazzamenti si sono succeduti con un ritmo impressionante e la prima squadra ha disputato un più che buon campionato di Serie C cogliendo un 6° posto che va letto in maniera positiva considerato che la squadra di Povo era una delle più giovani, se non la più giovane. Ma è stato nel settore giovanile che i risultati si sono susseguiti in modo copioso, a partire dall’Under 19 che allenata da Gianni Varesco ha conquistato il titolo regionale con pieno merito e che le ha permesso di accedere alla fase interregionale dove però ha trovato due squadre troppo forti e U La formazione della squadra under 16 12 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 il sogno delle finali nazionali è sfumato. L’Under 15 ha, anch’essa, conquistato il titolo regionale con una progressione impressionante vincendo il titolo senza mai perdere un set. Oltre a questo risultato, già di per se degno di nota, la squadra allenata da Lorenzo Redi e Fabrizio Lorenz ha vinto il campionato di 3 A divisione; nel torneo Nazionale di Rovereto ha colto un secondo posto che poi ha migliorato vincendo a Pasqua un torneo Nazionale ad Ancona dove si è confrontata con il meglio della pallavolo giovanile nazionale. L’unica amarezza è giunta a fine stagione quando a Lavis la squadra non è riuscita a vincere il concentramento che l’avrebbe portata a disputare le finali a 8 squadre per l’assegnazione del titolo di campione d’Italia Under 15. In due giorni di pallavolo intensa e di qualità le nostre ragazze dopo aver vinto la prima partita 3 - 0 con il San Lazzaro (vice campione regionale dell’Emilia Romagna) si è dovuta piegare alla forza della Pro Patria Milano (campione regionale della Lombardia) che ha battuto le marzoline 3 - 0, ma sia nel 1° e nel 2° set c’è stata la possibilità di far volgere l’incontro a loro favore. È già la sesta volta, in pochi anni, che le squadre giovanili del Marzola arrivano ad un passo dalla finale che assegna il titolo di Campione d’Italia e questa dimostra che il lavoro svolto in più anni è sempre stato buono e la nostra speranza è che prima o poi il traguardo delle finali nazionali venga centrato, ma rimane la soddisfazione di sapere che le nostre squadre si confrontano alla pari con avversarie blasonate. Anche l’Under 15 B, allenata da Nicola Odorizzi, ha centrato un bel traguardo vincendo il Trofeo Beccari, organizzato dal CSI, che ha visto anche la nostra Under 13 A, allenata da Renzo Curzel, classificarsi al 4° posto. Una delusione, in questa annata fulgida, c’è sicuramente Ilaria Rosa Atleta dell’Anno 2002/2003 laria Rosa, tredicenne di Villazzano frequentante la seconda classe presso la scuola media G. Pascoli di Povo, ha brillantemente concluso la sua terza stagione sciistica con lo Sci Club Marzola. Durante lo scorso inverno, ha gareggiato nella categoria “ragazzi” con risultati più che buoni; nelle due gare intercircoscrizionali svoltesi a S. Giacomo di Brentonico e a passo Cereda si è classificata al 3° posto. Ilaria ha occupato lo scalino più basso del podio anche nel Campionato Regionale, gara a tecnica classica. Le maggiori soddisfazioni sono però arrivate dalla partecipazione ai Campionati Italiani di categoria, che quest’anno hanno avuto luogo sulle piste di casa alle Viote del Monte Bondone. Nella gara individuale a tecnica classica che si è disputata sabato 8 marzo la giovane atleta ha dato il meglio di se classificandosi al 6° posto, prima delle trentine. Il giorno successivo, nella staffetta del Comitato FISI Trentino, composta da Ilaria Rosa, Deborah Zanon e Gaia Vuerich, si è classificata al 3° posto, conquistando così una prestigiosa medaglia di bronzo. I stata nell’Under 17 deve le ragazze, sempre allenate da Gianni Varesco, hanno fallito la conquista del titolo regionale perdendo la finale con l’Argentario. A scusante della nostra squadra, che aveva concluso al 1° posto la fase eliminatoria, ci sono gli infortuni che l’hanno privata a poche ore e a pochi minuti dalle finali due giocatrici titolari e un terzo infortunio verificatosi durante la disputa della finale. Evidentemente stava scritto nel destino che le nostre ragazze non avrebbero potuto bissare la vittoria dello scorso campionato. A conclusione di queste vittorie e piazzamenti va ricordato il 2° posto dell’Under 13 A che ha colto il 2° posto nel Trofeo Radam organizzato dal CSI e che è giunta al 6° posto in campionato. Come si può ben vedere un’annata ricca di soddisfazioni che non può che ripagare gli sforzi profusi dal presidente Carlo Segatta e dai suoi collaboratori che sia nello sci da fondo che nella pallavolo hanno l’ambizione e l’orgoglio di ottenere risultati importanti dando fiducia ai giovani. Un Ilaria Rosa esempio di buona organizzazione sportiva che porta in alto il nome Marzola e quindi anche del nostro sobborgo. La formazione della squadra under 18 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 13 Comitati gemellaggio Povo - Znojmo - Villazzano Un nuovo asilo nella nuova Via Znojmo Q Da sinistra: Oto Mašek membro della giunta comunale di Znojmo; Aldo Giongo, segretario organizzativo dei comitati gemellaggio con Znojmo di Povo e Villazzano; Luigino Maule, consigliere comunale di Trento e presidente della commissione toponomastica comunale; ing. Pavel Kaman, consigliere comunale di Znojmo; Jaroslav Slusný presidente del comitato città gemellate di Znojmo; Mudr. Oldrich Kraipl, vice sindaco di Znojmo; cav. Aurelio Pontalti, cassiere del comitato gemellaggio Povo - Znojmo; Paolo Bortoli, vice presidente del comitato gemellaggio Povo - Znojmo; Carla Capra, consigliera circoscrizionale di Villazzano e presidente del comitato gemellaggio Villazzano - Znojmo; Giorgio Betti, vice presidente della circoscrizione di Povo e presidente del comitato gemellaggio Povo - Znojmo; Renzo Sartori, consigliere circoscrizionale di Villazzano e adetto alle attività sportive dei comitati gemellaggio con Znojmo di Povo e Villazzano; Alberto Pacher, sindaco di Trento; Silvano Grisenti, assessore P.A.T. ai trasporti, autonomie locali e protezione civile. 14 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 tanti strutture pubbliche (scuola e casa di riposo) e si prevedeva la costruzione del nuovo asilo nido, (strutture utilizzate assieme dalle due circoscrizioni limitrofe) proposi in commissione cultura a Povo e poi alla circoscrizione di Villazzano di unificare i tre tratti di strada diversamente denominati, dandoli la denominazione di “via Znojmo”, la città della Moravia gemellata ufficialmente dal 1996 con Povo e Villazzano (non mi importa se altri ritengono di essere gli ideatori della proposta, “le vittorie hanno sempre molti padri, solo le sconfitte sono orfane”, l’importante è il risultato finale). Nella prima seduta della nuova Commissione cultura di questa consigliatura, (primavera del 1999) ho ripresentato questa proposta fatta propria dalla Commissione, lo stesso credo abbiano fatto gli amici di Villazzano. Finalmente il 24 maggio 2003, alla presenza di un folto pubblico di tutte le fasce di età (dai bam- Foto S.N. uasi 10 anni fa il Comune di Trento, segnalava alla Circoscrizione di Povo che esistevano dei tratti di strada senza denominazione che andavano sistemati. Una di queste vie anonime era il tratto che collegava via alla Cros con via Gabbiolo in prossimità con le scuole medie Pascoli, (in seguito denominata provvisoriamente via alla Cros). Guardando la mappa si notava che: Via Gabbiolo era una via abbastanza lunga e tortuosa visto che partiva dall’abitato di Gabbiolo, scendeva verso la scuola media, deviava verso Villazzano e finiva sul confine catastale di Povo in prossimità del cancello della casa di riposo (ex convento dei frati) dove cominciava via Giordano che proseguiva, oltre il bivio per la località Grotta, fino al centro di Villazzano. Considerato che il tratto anonimo era perfettamente in linea retta con il bivio della strada della Grotta e che la strada fiancheggiava due impor- di Aldo Giongo Comitati gemellaggio Povo - Znojmo - Villazzano una comune esperienza, l’esodo a Znojmo dal 1915 al 1918 di 1600 abitanti delle due comunità, nella quasi totalità donne e bambini, ricordando con il suo nome ai giovani e meno giovani una pagina importante della storia locale; stimola la scuola ed i giovani studenti a conoscere i loro coetanei della repubblica Ceca che studiano le stesse lingue e si preparano ad entrare nella Comunità europea costruendo assieme il loro futuro e quello dell’Europa. Questa nuova via, ci fa compiere un altro passo avanti verso un futuro comune dei due ex comuni, uniti in un lontano passato, poi separati, accorpati nel Comune di Trento e quindi costituiti in due circoscrizioni. Foto S.N. bini più piccoli, ai ragazzi della scuola media con gli insegnanti, agli anziani della casa di riposo con le loro graziose accompagnatrici), del vice sindaco di Znojmo e altri rappresentanti comunali, scolastici e sportivi della città Ceca, delle massime autorità provinciali (il presidente Dellai e l’assessore Grisenti), statali (il senatore Tarolli) comunali (il sindaco di Trento Pacher e vari assessori) e circoscrizionali di Povo e Villazzano, Via Znojmo è diventata una realtà. Questa nuova via (credo che sia l’unica via del comune che si estende sul territorio di due circoscrizioni) ha un alto valore simbolico: getta un ponte ideale tra le due circoscrizioni di Povo e Villazzano nel ricordo di Renato Pegoretti assessore comunale allo sport, istruzione e politiche giovanili con Alberto Pacher sindaco di Trento in visita al nuovo asilo nido. La sala giochi interna all’asilo nido. Foto S.N. Carmelo Chiogna presidente della Circoscrizione di Villazzano, Renato Pgotretti assessore comunale, Alberto Pacher sindaco di Trento, Silvano Grisenti assessore provinciale e Lorenzo Dellai presidente della giunta provinciale. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 15 Circolo culturale ARCI/PAHO e Acli di Povo Questo mondo non è in vendita artedì 22 aprile il circolo culturale ARCI PAHO e il circolo ACLI di Povo hanno affrontato un’ argomento poco conosciuto ma molto importante per il nostro futuro. Noi conosciamo gli organismi di governo democraticamente eletti a tutti i livelli, locali nazionali ed europei e crediamo che questi possano decidere autonomamente le linee politiche ed economiche ciascuno nel suo ambito legittimato dal mandato popolare e sottoposto a verifica da parte dell’elettorato alla scadenza del suo mandato. Abbiamo scoperto che non è così, ci sono degli organismi a carattere mondiale che condizionano qualunque scelta dei governi in nome di accordi economici e commerciali controllati dalle grandi multinazionali, accordi di cui nessuno parla chiaramente se non per accusare i movimenti che vi si oppongono di teppismo e terrorismo (senza con questo giustificare i gruppi violenti che s’infiltrano non si sa bene se ad arte o per vocazione nelle manifestazioni per screditare chi si oppone democraticamente a questa globalizzazione). Dopo un breve saluto del presidente Arci Paho, ha preso la parola Dario Casagrande esponente d’Attac e di Greenpeace coadiuvato da un altro esponente d’Attac, l’associazione che più di tutte è impegnata a sensibilizzare la gente sui pericoli nascosti in questi trattati internazionali. Cerchiamo di spiegare in sintesi di cosa si tratta: cominciamo dal WTO, sigla inglese che significa Organizzazione Mondiale del Commercio, senza tema di smentita è la più potente M Nella foto un momento della conferenza. Da sinistra: Aldo Casna, Aldo Giongo, Dario Casagranda. Foto S.N. 16 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 organizzazione del mondo. Questa organizzazione è nata per occuparsi di tasse doganali e trasferimento di merci, poi ha ampliato i suoi poteri al punto di creare un sistema di governo mondiale fondato sul controllo del maggior numero di risorse economiche e commerciali. È ora in grado di condizionare qualunque governo firmatario degli accordi istitutivi del WTO potendo far crollare l’economia di qualsiasi paese che decidesse di opporsi (per fare un esempio basta pensare all’Argentina). Come insegna il proverbio l’appetito vien mangiando, al WTO non bastano più le merci, ha scoperto un mercato molto più ampio e vitale per la gente, i servizi, ed è nato il GATS, Accordo Generale sul Commercio dei Servizi. Cosa si propone questo nuovo organismo? È presto detto; passo dopo passo tutti i servizi pubblici, dalle scuole agli ospedali, dagli acquedotti alle fognature, alla gestione dei rifiuti, trasporti pubblici, elettricità, ecc. passeranno in gestione ad aziende multinazionali che decideranno in base ad una valutazione essenzialmente economica se dare o non dare l’acqua ad una località, se fare o non fare un servizio di trasporto pubblico e a quale prezzo, (se lo ritenete fantapolitica pensate all’ultima epidemia scoppiata in oriente, hanno detto chiaramente in televisione che potrebbero curarla facilmente ma non è ancora abbastanza sviluppata da rendere vantaggiosa la produzione di un vaccino da parte delle aziende farmaceutiche). Questo accordo esproprierà la popolazione e le amministrazioni locali delle proprie ricchezze naturali, acqua, aria e ambiente, prevedendo e imponendo tramite i tribunali, l’impossibilità di frapporre limiti o imporre regole al libero mercato, chi può paga quanto richiesto e gli altri si arrangiano. Siamo ancora in tempo a fermare tutto questo o perlomeno a limitare i danni, dobbiamo rivendicare il diritto al mantenimento dei servizi pubblici essenziali come servizi gestiti pubblicamente con il criterio della giustizia e della solidarietà. In futuro, quando sentirete parlare di trattati internazionali, G 8, ecc. e di masse di giovani e non che protestano, forse, gli guarderete in modo diverso e forse vi unirete a loro, il prossimo appuntamento sarà molto vicino, a Riva del Garda, dal 6 settembre dove i governanti d’Europa decideranno quale posizione assumere nell’incontro del WTO di Cancun in Messico previsto per il 15 settembre. A. G. Circolo culturale ARCI/PAHO Viaggio a Znojmo dal 11 al 14 settembre 2003 in occasione della FESTA DELL’UVA Programma - Giovedì 11 settembre 2003: ore 6.00 - partenza da Villazzano - ore 6.10 - partenza da Povo - brevi soste lungo il percorso - pranzo libero- ore 17.00/18.00 - arrivo sistemazione presso la casa delle infermiere in camere da 2 o 3 letti. - Venerdì 12 settembre 2003: prima colazione - gita in pullman al meraviglioso castello di Lednice - pranzo - rientro a Znojmo - cena - possibilità di assistere alla sfilata del corteo storico. - Sabato 13 luglio 2003: prima colazione - mattinata libera - incontri ufficiali delle delegazioni - pranzo festa dell’uva - spettacoli, rievocazione in costume del 1300 - duelli medioevali - festeggiamenti per la vendemmia - cena. - Domenica 14 settembre 2003: ore 8.00 - prima colazione - partenza da Znojmo -brevi soste lungo il percorso - ore 22.00 circa - arrivo a Povo e Villazzano. La quota di partecipazione (provvisoria): È di euro 160,00 più eventuali € 7,00 per il passaporto Znojmo. Festa dell’uva. collettivo unitamente alla fotocopia della carta d’identità e all’atto di assenso per il coniuge in caso di figli minori. Sono compresi: viaggio in pullman - assicurazione pernottamenti e pasti citati Prenotazioni Tramite versamento dell’intera quota sul conto corrente numero 10307172 della cassa rurale dI Trento intestato a;COMITATO GEMELLAGGIO POVO ZNOJMO, entro e non oltre l’1 settembre 2003 con la motivazione VIAGGIO A ZNOJMO settembre 2003. Chi necessita del passaporto collettivo deve consegnare i documenti richiesti alla Circoscrizione di Povo entro il 26 agosto 2003. Nuova edizione del libro “A est dell’Impero” l circolo culturale Arci/Paho, come certamente ricorderete ha dato in omaggio alla popolazione di Povo nel 2000 il libro “A est dell’Impero” per festeggiare il suo ventesimo compleanno. Visto il notevole successo e le richieste di diffusione nelle regioni dove il romanzo storico è ambientato, il circolo compiendo un notevole sforzo organizzativo e finanziario ha prodotto due edizioni bilingui, una italiano - ceco ed una tedesco - italiano, migliorando la qualità, arricchendo e migliorando i contenuti. Le nuove edizioni saranno disponibili a giorni presso i responsabili I del circolo (telefono e fax 0461 819947 - email [email protected]). Si ringrazia per gli aiuti finanziari e per la diffusione del libro: il club interassociativo Tuttapovo, la Cassa rurale di Trento, la Cassa Centrale delle Casse Rurali, l’assessore provinciale Iva Berasi, il presidente del Consiglio provinciale dott. Mario Cristofolini, la presidente del Consiglio provinciale di Bolzano dott.sa Alessandra Zendron, il vice presidente del Consiglio regionale Franco Panizza, il Comune di Trento ed i comitati gemellaggio di Povo e Villazzano. A.G. La copertina della prima edizione Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 17 Comitati gemellaggio Povo - Znojmo - Villazzano Primo torneo Fabio Merler e incontri scolastici n anno fa, Fabio Merler, ideatore per Villazzano (e firmatario come presidente di Circoscrizione nel 1996) del gemellaggio con Znojmo, attivo in moltissime attività sociali e istituzionali nella circoscrizione confinante, ci ha improvvisamente lasciati, lasciando nel dolore moglie e figli e la mamma Dolores originaria di Povo. I due comitati gemellaggio hanno deciso di dedicarli un torneo di pallavolo giovanile che rappresenti il gemellaggio da lui tanto voluto fra le tre comunità (Povo - Znojmo - Villazzano). La prima edizione, under 13 femminile, giocata il 25 maggio nella palestra delle scuole medie di Gabbiolo, ha riscosso un notevole succes- U Le ragazze di Znojmo dopo il torneo si consolano con una gita al lago di Garda so, sia tra le squadre coinvolte che tra i numerosi genitori presenti. Sono scesi in campo prima le compagini del Marzola Povo e di Znojmo, partita vinta dal Marzola per 2 set a 0. Le ragazze di Znojmo sono state battute anche nella seconda partita dal Villazzano per 2 a 1, la terza partita, il derby tra Povo e Villazzano, ha visto la vittoria del Marzola - Povo per 2 a 0, che si è aggiudicato il trofeo messo in palio dalla famiglia Merler. A detta degli esperti il livello di gioco è stato di buon livello e le squadre equilibrate (forse le ragazze di Znojmo avevano pochi ricambi in panchina), dopo la partita tutte insieme a pranzo alla festa di primavera di Villazzano e quindi la premiazione. I comitati gemellaggio rappresentati dai due presidenti di circoscrizione hanno dato a tutte le giocatrici una bellissima maglietta riportante gli stemmi delle tre comunità, coppe e premi di consolazione per tutti. Sabato 24 maggio, presso la scuola media, la dirigente Maria Luisa Baldessari e le insegnanti di lingue, hanno accolto il dirigente scolastico di Znojmo Zdenèk Mikulic e le insegnanti di lingua tedesca Simona Havlikovà e Martina Stanislavovà già presenti in ottobre per un primo incontro. Assieme hanno incontrato i giovani studenti comunicando in lingua tedesca ed hanno consolidato un rapporto di scambi culturali e didattici con l’obiettivo di far comunicare tra loro le due scuole programmando futuri incontri. I comitati gemellaggio stanno compiendo un notevole sforzo per far conoscere ed apprezzare soprattutto ai giovani questo rapporto di amicizia europeo, auspicano un sempre maggiore coinvolgimento delle associazioni e della gente dei due sobborghi. A.G. 18 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Circolo culturale Arci-Paho - Uisp - Circoscrizione di Povo Torneo “PAR CONDICIO 9” al Parco Cimirlo abato 2 agosto 2003, ritorna come ogni anno, al parco del passo Cimirlo il simpatico torneo misto di calcetto e pallavolo, sostenuto principalmente dalla circoscrizione alla quale si uniscono sempre nuovi sostenitori e amici. Invitiamo singoli e gruppi ad iscriversi rapidamente, non possiamo accogliere più di 6 squadre di 10 persone. Ricordiamo che le squadre devono essere rigorosamente miste, il sesso meno numeroso deve essere di almeno tre giocatori/trici, le squadre devono giocare sia a calcetto che a pallavolo ma non tutti i giocatori devono scendere in campo in entrambe le discipline. S Regolamento - possono partecipare squadre miste (massimo sei), composte ciascuna: > da 7 a 10 giocatori/trici di cui almeno 3 dell’altro sesso; > età non inferiore ai 13-14 anni, esperti o non esperti. > le squadre saranno suddivise in tre gironi di due squadre ciascuno, si affronteranno in una partita di calcio ed una di pallavolo con eliminazione diretta. I giocatori/trici possono giocare in entrambe le discipline od in una sola garantendo comunque il numero minimo di atleti in campo. > si giocheranno 2 tempi da 15 minuti ciascuno. > il regolamento applicato per il calcetto, sarà quello FGCI calcio a cinque: con cambi volanti, i falli latera- li saranno battuti con i piedi, il portiere non può rilanciare la palla oltre la metà campo. > per il pallavolo le squadre si affronteranno in due set da 10 punti ciascuno; > le tre squadre con il miglior risultato nelle due discipline passeranno alla finalissima di calcetto, le altre tre alla finalissima di pallavolo. > N.B. - in caso di parità (sommando il risultato delle partite di calcio e di pallavolo) si prosegue con eliminazione diretta al primo punto utile realizzato. Regolamento finalissime Le prime 3 squadre classificate per la finale nel proprio girone eliminatorio disputeranno un triangolare di calcio per il primo, secondo e terzo posto. Si giocherà un tempo da 15 minuti, se alla fine del tempo regolamentare le squadre saranno in parità, si calceranno 3 calci di rigore per determinare la squadra vincente. Le tre squadre eliminate nella fase di qualificazione si affronteranno per determinare il quarto, quinto e sesto posto in triangolare di pallavolo nello stesso orario e con le stesse modalità delle partite di calcio (in caso di parità si va al primo punto utile realizzato dopo i 15 minuti di gioco). Tenuta di gioco - T-shirt fornita dall’organizzazione, pantaloncini corti e scarpe ginniche. > tutti gli iscritti riceveranno la maglia La squadra di Povo vincitrice dell’edizione 2002. di gioco e un premio individuale e ogni squadra un premio collettivo, per tutti ci sarà un ricco rinfresco prima della premiazione. Calendario di gioco sabato 2 agosto 2003 - calcetto - Partite di due tempi da 15 minuti - pallavolo - Partite in 2 set da 10 punti - iscrizione giocatori e sorteggio squadre ore 14.00 - inizio gioco ore 14.30 - ore 19.00 circa rinfresco e premiazione per tutti. Per informazioni ed iscrizioni singole o di gruppi, rivolgersi a: Aldo Giongo - passo Cimirlo 20 - Povo - tel. e fax 0461 819947 - [email protected]. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 19 Sci nautico Degasperi secondo ai campionati universitari USA mportante secondo posto del trentino Thomas Degasperi nella seconda prova dei campionati universitari americani di sci nautico. Il portacolori dello sci nautico Trento ha infatti raggiunto il podio con due boe a 10.75 metri. Un risultato non eccelso per il campione europeo, ma tutto sommato positivo tenendo conto che Degasperi sta ancora testando i materiali che lo accompagneranno nella stagione agonistica 2003. Davanti a lui il solito Asher, l’avver- I Thomas Degasperi sario di sempre con cui divide i podi più importanti. La prova si è svolta in Arkansas, con la partecipazione di ben 348 atleti rappresentanti delle università americane. Thomas Degasperi rimarrà negli States sino a fine maggio, dopo di che si trasferirà per qualche tempo in Florida, a testare il campo di gara su cui si svolgeranno i mondiali di settembre. In estate è atteso il suo ritorno in Italia sul lago di Caldonazzo. Dal “Trentino” del 23 aprile 2003 Miss Povo state tempo di concorsi di bellezza, tra tante aspiranti miss, al Paradisi nr.1 di Pergine ha partecipato alle selezioni per miss mondo (scusate se è poco) anche una ragazza di Povo. La nostra bellissima si è classificata nella prima selezione fra le prime otto nella finale per miss Trento, penso che possiamo darle da subito il titolo di miss Povo. Ve la presentiamo in tutto il suo splendore, si chiama Michela Cagol, avrà 19 anni l’8 dicembre di quest’anno. Abita a Borino e svolge un lavoro, E 20 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 molto doloroso per i suoi clienti che sicuramente vedranno alleggerite le loro pene dal suo sorriso. Il suo lavoro è assistente di poltrona in uno studio dentistico, prossimamente parteciperà alla seconda selezione e se va bene spiccherà il volo verso il firmamento della bellezza. Le auguriamo una meravigliosa carriera, scusandoci con i clienti del suo dentista che dovranno rinunciare all’angelo custode, molto più efficace che qualsiasi anestetico. In ogni caso la proclamiamo fin d’ora miss Povo. Auguri Michela! A.G. Michela Cagol Ginnastica artistica Deborah Savian, una ginnasta poèra da mondiale eborah Savian a 15 anni, da 7 pratica ginnastica artistica nella società “Arts & Gym” di Gardolo. In questi anni numerose sono state le competizioni con risultati più che ottimi (è sempre andata a podio). Quest’anno le gare disputate sono state il “Trofeo Topolino”, “Mare di ginnastica” (gara individuale agli attrezzi, trampolino, suolo, cavallo) e la “Coppa Italia” serie C2. In tutte le manifestazioni la squadra ha ottenuto la qualificazione alla fase nazionale che si svolgerà a Fiuggi dal 26 al 29 giugno 2003. L’altra manifestazione alla quale ha partecipato è stata la “Gymnaestrada regionale” o festa della ginnastica dove con la coreografia intitolata “passato e futuro” hanno ottenuto il ricono- D scimento della giuria per l’originalità, fantasia e costumi e si sono qualificate per la finale nazionale di Fiuggi. Il traguardo più importante per quest’anno sportivo sarà la partecipazione, con una rappresentativa formata da atleti di arti marziali e ginnastica artistica, alla Gymnaestrada mondiale che si svolgerà a Lisbona in Portogallo dal 20 al 26 luglio 2003 con la coreografia “Pinocchio”. In questa occasione si cimenterà in pedana con circa 25.000 atleti provenienti da tutto il mondo. Tutta la squadra, l’insegnante Nadia e sopratutto Deborah per l’occasione stanno lavorando duramente. Per questo grande appuntamento meritano un grandissimo in bocca al lupo! Deborah Savian La squadra Arts & Gym e arti marziali prova la coreografia “Pinocchio” per la Gymnaestrada mondiale che si svolgerà a Lisbona Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 21 Progetto Giovani Due anni di Progetto Giovani: il punto sui giovani l quattro marzo di quest’anno il Progetto Giovani ha compiuto il suo secondo anno di vita. Ci apprestiamo a vivere, pertanto, l’ultimo anno durante il quale il progetto godrà del finanziamento ai sensi della legge 285/99. Anche questo secondo anno di lavoro con adolescenti e giovani è stato intenso e carico di non poche soddisfazioni: l’apertura della sala prove e dello sportello Informagiovani; la messa in sicurezza della falesia di Celva; l’organizzazione delle festa Soap and Sound e di Povosonica II; il concorso di idee; la collaborazione con la biblioteca per la serata TV1KDB, dedicata a giovani e sentimenti; la costituzione di un gruppo di lavoro dove alcuni ragazzi hanno ragionato assieme ai volontari sulla possibilità di aprire uno spazio autogestito per i giovani e l’approvazione da parte della Circoscrizione del progetto di creare una parete pubblica per l’arte dei murales a Povo. Tante cose, è vero, ma tutte accomunate dal tentativo di dare spazio a forme I L’interno della sala prove di protagonismo responsabile da parte dei ragazzi, convinti, come siamo, che cittadini responsabili si diventa e che questo significhi, da un lato, sapersi prendere cura dei propri desideri e, dall’altro, saper dare loro concretezza di progetto confrontandoli anche con il contesto di vita di cui si è parte. Un lavoro, forse, non sempre così visibile, ma carico di significati e valore, non solo per chi dedica al progetto ed alle varie iniziative intraprese tempo, entusiasmo ed energie (i volontari del progetto in primis), ma, ci auguriamo, anche per tutti i giovani o che hanno accettato la scommessa di essere parte attiva nella realizzazione di qualcosa di importante per loro e per la comunità di cui fanno parte. Ed è questa, a dire il vero, la nostra speranza più radicata. Di seguito, riportiamo sinteticamente il punto sulle principali azioni intraprese o che vedranno la luce prossimamente. Per quanto riguarda lo spazio autogestito e la parete pubblica per l’arte dei murales, vi rinviamo agli articoli seguenti. Sala Prove Foto S.N. 22 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Otto gruppi animano le attività della sala prove inaugurata lo scorso ottobre. La co-gestione della sala, che prevede, fra l’altro, la condivisione responsabile del regolamento e la partecipazione alle riunioni mensili di verifica ha dato finora buoni risultati, sia pure con qualche difficoltà, legata soprattutto alla scarsa conoscenza della filosofia del Progetto da parte dei nuovi gruppi entrati. Nella riunione di aprile, pertanto, si è cercato di aumentare la consapevolezza dei ragazzi circa l’essere parte di un progetto di comunità attraverso un confronto con alcuni genitori, dal quale è emersa la necessità di condividere responsabilmente ed in modo collaborativo gli spazi della ex scuola elementare. Durante la riunione di maggio, inoltre, i Progetto Giovani ragazzi hanno deciso autonomamente di chiudere la sala per una settimana e di metterla in ordine, per dare alla comunità un segnale forte di buona volontà. I ragazzi dei gruppi musicali, infine, hanno ribadito, infine, la lorodisponibilità ad un ulteriore confronto con i genitori della Casa dell’Arcobaleno. Concorso di Idee Sono stati presentati due soli progetti, ma di estremo interesse, ovvero una proposta di scoperta del tiro con l’arco e un’iniziativa volta alla conoscenza della montagna Il 4 giugno si riunirà la giuria di giovani che ha il compito di fornire una valutazione, nonché suggerimenti, idee ed disponibilità per le iniziative in concorso. I progetti, come da bando, saranno realizzati nell’arco di tempo compreso tra il 16 giugno 2003 ed il 28 febbraio 2004. Povosonica III Ha cominciato a ritrovarsi il gruppo promotore della manifestazione musicale che l’anno scorso ha attirato nel sobborgo oltre settecento giovani. Collaborazione con le forze dell’ordine, ampio numero di volontari, attenzione alla ricaduta comunitaria dell’evento sono stati i punti di forza dello scorso anno. Quest’anno l’obiettivo è di chiudere la festa il più possibile con un pareggio di bilancio, al fine di garantirne la sostenibilità anche in futuro. Falesia di Celva La prima parte dei lavori, conclusi nell’autunno scorso, ha visto alcuni giovani di Povo collaborare con la sezione locale della S.A.T. e con una guida alpina del sobborgo nei lavori di messa in sicurezza di alcune vie della parete attrezzata. A breve, il gruppo di lavoro si ritroverà per decidere le iniziative da intraprendere durante il prossimo anno. Va sottolineata, in tal senso, l’ipotesi, emersa dal gruppo di lavoro, di proporre all’istituto comprensivo una collaborazione finalizzata all’organizzazione di percorsi guidati di avvicinamento alla montagna. Parete pubblica per l’arte dei murales Il paziente lavoro con i writers (ragazzi appassionati ai murales) è giunto ad un punto di svolta: la commissione territorio della Circoscrizione, esaminata la proposta di protocollo di intesa stilata dai ragazzi per l’utilizzo della parete ed esaminate alcune fotografie di “pezzi” eseguiti, ha dato l’ok: la parete a Povo si può fare. Attendiamo fiduciosi i necessari passaggi burocratici presso gli uffici tecnici e al patrimonio del comune di Trento, nonché presso A.S.I.S., ente gestore della palestra la cui parete verrebbe interessata dall’iniziativa in questione, per il via libera definitivo. La parete della palestra che dovrebbe essere utilizzata da “writers” TV1KDB A seguito della mostra bibliografica “Una mappa del mondo interiore”, sono state organizzate assieme alla biblioteca di Povo due serate per parlare di giovani e sentimenti, una rivolta ai giovani stessi ed una riservata agli adulti. La serata dedicata ai giovani, sebbene penalizzata nelle presenze da circostanze non particolarmente felici (impegni scolastici e... finale di Champions League!), si è rivelata estremamente piacevole e partecipata, una chiacchierata a 360° per parlare in un clima rilassato ed accogliente di amore e dintorni. L’appuntamento, su proposta dei ragazzi partecipanti, sarà replicata in autunno. Foto S.N. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 23 Progetto Giovani Cosa sono i Murales? omincia a diffondersi a New York alla fine degli anni ‘60. I primi strumenti erano pennarelli di feltro che lasciavano tratti permanenti su quasi tutte le superfici. Ma è solo con la diffusione della vernice spray che il writing inizia a espandersi. Nell’ estate del ‘71 ci fu una vera e propria esplosione di tags nella metropolitana Newyorchese. TAKI 183 fu una delle prime tags (firme) comparse a New York. Così nascono le prime crews (compagnia) di writing che riflettono al loro interno il carattere interrazziale del mondo del writing: non esistono differenze di colore, quartiere o nascita. Lo stile è il principio fondamentale che muove tutto il mondo dell’Aerosol Art. Per distinguersi bisogna creare una scrittura immediatamente riconoscibile, uno stile che si mantenga costante, in modo da poter essere riconosciuto sempre. Il writing è divenuto già fatto sociale con le sue regole e consuetudini: espressione concreta del disagio delle periferie urbane, dilaga nelle abitudini e nella quotidianità degli individui alla ricerca di una propria forma artistica in continua evoluzione. Nel ‘73 apparve il primo pezzo in 3D: l’impatto fu fortissimo. Le lettere sembravano schizzare C 24 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 via dalle fiancate dei treni in corsa. Al ‘73 risale anche l’idea iniziale delle lettere wild (selvagge). Il wild style è considerato lo stile più complicato e ricco e l’artista che lo ha inventato fra tutti è PHASE II di New York (writer che ha continuato ad essere presente sulla scena dai suoi albori fino ad oggi). A metà del 1974 i pezzi cominciarono ad arricchirsi della presenza dei personaggi dei fumetti, i puppet. Il writing si diffonderà velocemente anche in Europa ed Italia. Milano è stata la città in cui il movimento si è sviluppato e ha preso forma, diffondendosi poi nel resto della penisola. TAG: è la firma del writer, il nome o soprannome con cui l’artista si vuole fare conoscere. Se un writer si limita al bombing e alle tags gli verranno attribuiti degli scopi molto piccoli. THROW UP: è una tag evoluta, viene eseguito rapidamente sui fianchi esterni dei treni e sui muri. Si utilizzano in genere due colori: uno per il contorno e l’altro per il riempimento. PIECE: è il famoso pezzo. È lo sviluppo più importante e completo del writing. Richiede molto più tempo per la realizzazione rispetto agli altri stili. Progetto Giovani Inaugurato il nuovo spazio autogestito l 6 giugno è stato inaugurato presso la ex scuola elementare uno spazio per i giovani di Povo dai sedici anni che sarà autogestito da loro stessi. Questo tipo di esperienza non è nuova per il nostro paese: infatti alcuni anni fa ci fu la nascita di uno spazio per ragazzi presso le baracche della ex scuola elementare di Oltrecastello. Per farvi capire in che cosa consiste questo nuovo progetto crediamo sia utile raccontarvi da cosa è nato e come si è sviluppato. Tutto è partito dalla voce che c’era una stanza libera vicino alla sala prove: sentita questa cosa alcuni giovani hanno incontrato un volontario alla sportello informagiovani e insieme hanno deciso di fare una prima riunione per parlare di questa idea. In questa prima riunione sono stati ascoltati i ragazzi per capire quali desideri e quali aspettative avevano. Forte è parsa l’esigenza di avere una stanza, un luogo che potessero sentire loro e in cui avere la possibilità di decidere per se stessi sperimentando l’autogestione. A questo primo incontro ne sono seguiti molti altri: il percorso non è stato facile. Durante la seconda riunione sono state individuate le aree tematiche da discutere per scrivere il regolamento: scopi, regole, turni di pulizia, chiavi, apertura serale, arredamento, numero massimo di persone, comitato aperto o chiuso, connessione con Spazio Aperto. Ci sono state molte discussioni, a volte anche accese, dalle quali è nato lo schema del regolamento che ora possiamo definire come struttura portante dello spazio autogestito nel quale si crea una importante relazione con la comunità e il gruppo guida. Il regolamento include alcuni aspetti importan- I ti quali il prendere coscienza del fatto di essere inseriti in una comunità, in un progetto giovani, in una struttura, quella della ex scuola elementare, in cui convivere con i genitori della Casa dell’Arcobaleno, in un contesto collettivo e pubblico. Dal secondo incontro ci siamo lasciati con il compito di portare la prima bozza del regolamento da discutere nell’incontro successivo. Nel terzo incontro si è discusso nuovamente il regolamento per portare le eventuali modifiche necessarie. Il testo risultato da questa discussione è stato presentato al Gruppo Guida che lo ha sostanzialmente approvato ed ha dato il via alla fase di realizzazione. Nelle riunioni successive i ragazzi hanno pensato ad un modo per recuperare dell’arredo da inserire nello spazio. A questo scopo è stato fatto circolare un volantino a cui fortunatamente hanno risposto parecchie persone e quindi lo spazio è quasi completamente arredato. Non potendo pubblicare tutto il regolamento ci è parso opportuno evidenziare i passi più importanti. ! Accesso con tessera e pagamento di iscrizione e caparra per eventuali danni ! Partecipazione obbligatoria alle assemblee trimestrali ! Direttivo rappresentativo delle compagnie coinvolte ! Attenzione alla visibilità comunitaria dello spazio ! Divieto di consumo di alcol Affinché possiate capire fino in fondo il lavoro svolto dai ragazzi vi invitiamo a leggere il regolamento che sarà disponibile presso lo sportello Informagiovani che è aperto ogni mercoledì dalle 18.00 alle 19.00. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 25 SAT - Sezione di Povo Paolo Graffer, uomo della SAT e della Montagna ono tanti i motivi che ci portano, come SAT, a ricordare Paolo Graffer, Accademico del CAI, scomparso l’ottobre 2001. Assieme alla sua importante attività alpinistica, che riportiamo a parte, vi sono i rapporti d’amicizia e vicinanza mantenuti nel tempo da Paolo nei nostri confronti. Chi ha avuto la fortuna di sedersi, con lui e Franca, nella stupenda “cosina dei noni” piena di lucidi rami, con al centro quell’opera d’arte che è il girarrosto, non dimenticherà quel suo raccontare sereno di imprese e personaggi che hanno scritto pagine importanti dell’alpinismo. Non potremo altresì dimenticare la sua disponibilità nel mettere a disposizione, in occasione di una nostra mostra sulle nuove e vecchie attrezzature alpinistiche, degli autentici pezzi storici, tra i quali un paio d’autentiche pedule con la mitica suola di “manilla” (progenitrici delle moderne scarpette d’arrampicata), diventate motivo d’attrazione per i visitatori. I ricordi più belli e profondi sono però legati alla sua presenza costante alle serate “importanti” organizzate dalla Sezione. La celebrazione dei 100 anni del Campanile Basso, la serata con Marco Furlani e quella con i vincitori trentini del Premio Paolo Consiglio, promosso e organizzato proprio dal Club Alpino Accademico Italiano (CAAI) che riconosce le migliori spedizioni alpinistiche italiane d’esplorazione, con la presenza di numerosi Accademici. A questi e altri momenti Paolo non ha voluto rinunciare a costo, come ci ha confidato in un’occasione Franca, di costringere a seguirlo anche gli amici invitati a cena. I motivi per ricordare Paolo Graffer c’erano dunque tutti; ma quello più bello è S Paolo Graffer 26 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 giunto leggendo il suo ricordo, scritto dalla moglie, nell’Annuario 2001 - 2002 del CAI e sull’ultimo Bollettino della SAT. Lo proponiamo, a chi non lo avesse ancora letto, senza commenti perché non ve n’è bisogno. Vogliamo solo ringraziare Franca Graffer per l’autorizzazione alla pubblicazione, sicuri della sua vicinanza alla nostra Sezione e a tutte le donne e uomini della montagna. Franco Giacomoni Tra le tantissime salite di Graffer, coscienti che Tuttapovo non è una rivista alpinistica, abbiamo scelto quelle che, a nostro parere, sono le più significative. Vogliamo solo aggiungere che il periodo di attività si svolge nell’arco degli anni ‘30 (Paolo era poco più che ventenne), per collocare in modo corretto l’importanza delle ascensioni. Prime ascensioni " Cima Brenta Alta (parete est camini Rita) IV° " Cima Regina Margherita - parete nord - IV° grado " Bambin di Monaco (diedro ovest) VI° " Cima degli Armi Alta (parete ovest) VI° " Sentinella del Campanil Basso (parete est) V° " Brenta Alta - strapiombo Graffer Cima Campiglio (parete N.W.) V° " Campanile Teresa - parete S - E IV° " Cima Tosa - parete Est II° torrione V° " Cima Brenta Alta - variante Graffer alla via Fedrizzi Inoltre " Campanil Basso - via normale - via Fherman parete Preuss - variante Battistatta - via Meade " Campanil Alto - via Videsott " Cima Regina Margherita - via Detassis " Castelletto Inferiore di Vallesinella - via Kiene " Marmolada - parete sud " Spigolo del Velo " Piccolissima di Lavaredo via Preuss " Torre di Brenta - via Keller - Adang " Brenta Alta - via Stegher SAT - Sezione di Povo Il ricordo di Franca Graffer uesto è l’ottantesimo mese d’ottobre della mia vita, ed il primo senza il mio sposo. Siamo vissuti assieme 54 anni, che sembrano tanti, ma a noi sembravano ancora pochi. Non ci siamo mai detti “ti amo” perché ci sarebbe parso di recitare in una commedia, ma ogni momento della nostra vita in comune è stato un atto d’amore. Quando vien sera piango e m’arrabbio. Un po’ come S. Agostino che ha detto “Non piangere, se mi ami” e mi sembra che la sua sia una pretesa esagerata, un po’ con me stessa perché, dopo aver giudicate bellissime le sue parole, non riesco a metterle in pratica. Il dolore per la perdita di un genitore, o nonno, anche se fortissimo, va lentamente diminuendo d’intensità, come è giusto che sia, ma per chi perde il compagno della propria vita, la sofferenza non ha fine. Tutto parla di lui. Ogni oggetto che tocco l’ha toccato lui pochi giorni fa. L’ha toccato con le sue mani enormi, forti e belle che riuscivano a diventare leggere e delicate nel creare gli intarsi dei suoi amati mobili che costruiva con grande maestria. Mi mancano tanto le sue mani. Mi mancano altrettanto del suo sorriso aperto, silenzioso, buono e tranquillo. Vorrei tanto potergli dire che di lui ho amato tutto, anche i suoi silenzi “alla Graffer”, anche la sua esasperante tranquillità in ogni frangente della nostra vita in comune, anche la sua mancanza di intraprendenza che, forse è servita a non scontrarsi con la mia. Vorrei, ma purtroppo non posso più, perché quando alla sera mi ritiro nella nostra stanza, sola con lui, io lo sento vivo e vicino a me, ma lui non c’è: cerco di convincermi che, come era solito fare da vivo, adesso continua a farlo da do- Q ve si trova: mi ascolta e sorride. In 54 anni di convivenza non riesco a ricordare un suo atto, una parola, un pensiero di cattiveria, d’invidia, di prepotenza verso chicchessia. Io ho vissuto per mezzo secolo con l’uomo più buono, più onesto, più giusto e più modesto che si possa incontrare. Non sono riuscita a dirglielo, e per questo piango, quando sono sola con lui. Ma lui non risponde e non sorride, o almeno, non riesco a vederlo. Questo mio ritratto di Paolo è un ricordo anomalo, ma le ascensioni, tante e importanti che da giovane ha fatto sulle sue montagne fino a quando la guerra lo ha coinvolto, sono già note. Io, legata alla sua corda, ho fatto con lui il Campanile Basso, dalla via normale. Lo ha preteso Paolo perché, diceva, per diventare una Graffer almeno “el Bass” si doveva fare. Giunti quasi in cima s’è scatenato un temporale che ci ha obbligati a scendere in tutta fretta. Credevo di aver superato l’esame. Invece, il giorno dopo, mi ha detto col suo sorriso disarmante “oggi andiamo sul Basso” e così sono diventata una Graffer. Ho voluto ricordarlo come uomo: sia a chi lo ha conosciuto sia a chi non ne ha avuto l’occasione. Ha fatto parte, come Artigliere Alpino della Taurinense, della Divisione Garibaldi che in Montenegro ha combattuto a fianco delle truppe di Tito. Partiti dall’Italia in ventimila ne sono tornati seimila, guidati dall’indimenticabile generale Ravnic. Questo era Paolo Graffer, accademico del CAI, che è “andato avanti”, come dicono i suoi Alpini, tranquillo, come quando cercava gli appigli sulle pareti delle sue montagne. Grazie. Franca Graffer Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 27 SAT Sezione di Povo Malati di Campanile l campanile in questione non è quello della chiesa del paese, ma il mitico Campanil Basso nel gruppo del Brenta! Stupendo monolito dolomitico che si innalza tra le Brenta Alta e il meno famoso Campanile Alto, conosciuto dagli alpinisti di tutto il mondo e diventato simbolo per quelli trentini. Nel 1973 anche noi, gruppo di amici della Sat di Povo, forti dell’esperienza fatta sotto la “naja”, pensiamo di salire sulla vetta. Un sabato sera di settembre arriviamo al Rifugio Brentei, posti per dormire zero e bivacchiamo sotto un grosso masso! La notte non abbiamo chiuso occhio per il freddo, ma alle prime luci dell’alba siamo i primi ad arrivare alla base della parete e questo rappresenta un grande vantaggio. I 28 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 In quegli anni le nostre tasche erano quasi sempre vuote, possedevamo solo pochi moschettoni di ferro e qualche cordino. Ci leghiamo con le corde prese in prestito dalla sezione Sat e attacchiamo la “Via Fehrmann”, un enorme diedro che incombe sull’alta Val di Brenta. Nel primo pomeriggio usciamo in vetta, in quel momento il mondo ci sembrava tutto ai nostri piedi! Questa è stata la nostra prima esperienza sul Campanil Basso. Dal 1973 ad oggi questa stupenda vetta ci ha visti molte volte salire da itinerari diversi, con altri amici, ma soprattutto con dei giovani ai quali abbiamo cercato di trasmettere il nostro amore per la montagna. Sergio Bonvecchio Libri di montagna: Ultime cime Un cantico al Lagorai, composto da un poeta di Povo stato presentato all’inizio di quest’anno, l’ultima fatica alpinistica-fotografica-letteraria di Mario Corradini (alpinista per passione, esperto conoscitore dei monti del Trentino, con attività che si è spinta oltre i monti di “casa” e dell’arco alpino). Il libro s’intitola “Ultime cime (I segni dell’uomo e del tempo nel massiccio del Monte Croce - Lagorai)”. È un volume ricco di storia, cultura, tradizioni, itinerari, che vogliono mettere in “risalto” una zona “minore” delle nostre montagne (il Lagorai), ma non per questo meno affascinanti e con un È Le stagión en Lagorài Paride Franceschini, 1994 Salti de acqua, con spruzi de spuma, dossi de zìrmoi, ornadi dala luna, pradi enboscadi nel còr dei valoni, malghe desmentegade, con dent i paioni. L’è tut ‘na sassara le zime de denti, sfumade a costoni, frustade dai venti, rododendri floridi enpìzadi dal ros, qualche raro pastor; che pòlsa en tel fòs. “carisma alpinistico” di grande suggestione. Tra belle fotografie sia di attualità che d’epoca, (l’autore ha avuto la possibilità di accedere all’album di famiglia di Chiara Tonini), le dettagliate documentazioni su malghe e alpeggi, le storie di caccia, le fatiche ed il duro lavoro di pastori e malgari, casa i e boschieri, conclude l’opera una poesia ispirata da questo meraviglioso ambiente all’autore “poéro” Paride Franceshini, dal titolo: “Le stagion en Lagorai”. E un semplice “orlo” ad un angolo del Trentino forse, o fortunatamente, poco frequentato, ove lo scandire delle stagionalità, acquista un valore che và oltre il presente, sono emozioni e sensazioni “forti” che danno al viandante che lo percorre, quasi un senso d’infinito. La poesia è in vernacolo (dialét da Trent). Lagheti steladi, pòze de sol, al’alba l’è ‘n spegio tut den color, color del zel, de l’aria serena, amizi che canta, col pròsak sula schena. Tài de luce ai tramonti d’autùn, con le ombre longhe... no passa nesun, fiame de làres zaldi, colpi de sciòp, aria enebiada, bestie al galòp. Profumo de fonghi, giornade taiàde, péste de vache apena tornade, sassi aneridi da l’umidità, muscio embrumà, eco l’inverno: “sua mestà”. L’è tut en via vai de peste de animai, caprioi, camozi, volp, linci, gai, en bèl ricamo en tel silenzio ovatà, el te ricorda al tempo passà. Quando su per le greste, tra trincee e fili spinadi, gh’era su en mar de putèi... tut soldadi, che per ‘na guera, subìda engoiada, no i ha pù vist la so zènt tanto amada. In alto la copertina del libro. A sinistra Paride Franceschini. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 29 Casa di riposo Margherita Grazioli Colori di primavera urante il mese di maggio, l’ingresso della Casa di Riposo si è trasformato in una sorta di Galleria d’Arte che ha ospitato una mostra collettiva, intitolata “Colori di Primavera”. Il giorno 8 maggio, infatti, è stata inaugurata l’esposizione di opere pittoriche di due anziani attualmente ospiti della Casa di Riposo: Licia Lenner e Luigi Bertotti. Grazie anche alla collaborazione del Circolo Arci-paho, il pomeriggio si è rivelato davvero entusiasmante. Il momento di apertura ufficiale dell’esposizione è stato connotato da una grande partecipazione ed emozione. Il taglio del nastro è stato preceduto dal discorso di presentazione tenuto dal Presidente Renzo Dori e dal commento artistico delle opere da parte dell’insegnante d’arte Fabrizia Rigo Righi, Consigliere di Amministrazione dell’Ente. Hanno inoltre portato il loro saluto e apprezzamento anche i rappresentanti dell’Associazione Acquerellisti Trentini ed il rappresentante dell’Arcipaho Aldo signor Giongo. I due anziani artisti sono stati omaggiati di una targa a ricordo di questa significativa manifestazione e, attorniati dai loro familiari, hanno inaugurato ufficialmente la mostra, che rimarrà allestita per i mesi di maggio e giugno. Riportiamo qui di seguito il curriculum artistico dei due pittori, così com’è stato descritto nel pieghevole distribuito ai presenti. D Licia Lenner e Luigi Bertotti tagliano il nastro dell’inaugurazione della mostra di pittura. A sinistra nella foto il presidente della casa di riposo Renzo Dori. Licia Lenner Nasce a Rovereto (TN) il 7 aprile 1913. Appassionata di pittura fin dall’adolescenza, inizia senza particolare formazione, da autodidatta, a cimentarsi nel disegno sia con carboncino a cura del Servizio animazione che con pennino a china. Ma è nell’acquarello che trova la sua naturale verve artistica. “La sua pittura è rivolta all’ambiente montano e ai fenomeni atmosferici, rispecchiando “romanticamente” un sentimento soggettivo di fronte agli spettacoli della natura, osservati con animo partecipe e commosso”, dice di lei Laura Rozza Rigotti. In questa forte passione e profonda conoscenza del territorio ed attraverso un’immediata capacità d’osservazione, trova l’ispirazione che le permette, attraverso la tecnica dell’acquarello, di esprimere emozioni uniche: dalle verdi montagne, dai cieli azzurri, dai bianchi monti innevati, dalle trasparenze dell’acqua e dalla impalpabile nebbia scaturiscono sensazioni tali che lasciano sereno ed emozionato lo spettatore che osserva il mondo pulito e silenzioso rappresentato nei sui quadri. “Nell’intensità dei suoi quadri, il carattere dell’opera pittorica, lo stile, la composizione, la pennellata ed il colore vengono riprodotti fedelmente, osservando la realtà, in quanto per la nostra pittrice la creazione è possibile unicamente davanti al modello, o meglio di fronte alla natura. Infatti l’atto di dipingere è sempre stato un modo per impossessarsi della natura, la proiezione delle attività psichiche su un luogo riconosciuto e conquistato attraverso un paziente lavoro di appropriazione del paesaggio. Una presa di possesso che implica il vissuto quotidiano, non il comporre delle tappe” (Laura Rozza Rigotti). Luigi Bertotti Nasce a Povo il 19 giugno 1909. Ha sempre mostrato interesse nei riguardi della pittura e tale attenzione si è concretizzata in una piacevole attività espressiva, che lo impegna in alcune ore della sua giornata, suscitando curiosità e piacere anche in coloro che condividono con lui il tempo che trascorre all’interno della casa di riposo di Povo. Luigi attinge gli spunti dei suoi quadri da fotografie che seleziona personalmente e con cura. È il tema del paesaggio che sembra maggiormente interessarlo; un paesaggio che, pur agganciandosi ad un verismo descrittivo, da questo se ne discosta in quanto la forma non si assoggetta ad un’indagine analitica e, pur mantenendo integra la sua riconoscibilità, presenta delle fratture che tendono sfuggire ad una narrazione figurativa, per imporsi come luogo significante di segni autonomi, che vibrano di sensazioni e si concretizzano in un personale e psicologico uso del colore, come nelle tele: “Il tavolo segue a pag. 31... 30 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Casa di riposo Margherita Grazioli I Gio’ Madonnari alla casa di riposo abato 17 maggio il giardino della Casa di Riposo si è animato di bambini, disegni e colori in occasione della manifestazione dei “Gio’ Madonnari”. L’iniziativa, che solitamente si svolge ogni anno negli spazi esterni della Circoscrizione, quest’anno ha trovato perfetta collocazione nel cortile antistante la Casa di Riposo, entrando così a far parte delle attività proposte nell’ambito del progetto “La Comunità e l’anziano”, presentato in precedenti edizioni di “Tuttapovo”, che si propone, fra gli obiettivi principali, di avvicinare gli anziani ospiti alla realtà sociale in cui la struttura è inserita. I “Gio’ Madonnari”, come hanno ben ricordato i nostri nonni, erano coloro che con i gessi disegnavano per terra, “nei tempi in cui non c’erano tutti i divertimenti che ci sono oggi”. Durante la manifestazione, infatti, allo scopo di rievocare questo antico gioco, è stato proposta una gara di disegno con i gessi colorati. Quest’anno i bambini protagonisti della manifestazione sono stati circa una sessantina e hanno dato vita ai loro capolavori sull’asfalto del viale e degli spazi adiacenti alla Casa di Riposo. “L’acqua” è stato il tema ispiratore proposto ai piccoli artisti da una giuria che, a conclusione dei lavori, ha valutato e premiato le opere più belle. Gli anziani della Casa, prima con un po’ di timore per il fatto di non aver mai visto tanti fanciulli e tanta energia nel loro giardino, poi con piacere e crescente interesse, hanno trascorso il po- a cura del Servizio animazione S ...continua da pag. 30 rosa”, “Al balcone”, “L’arcobaleno”, “I papaveri”. Porzioni di superfici piatte e orizzontali vengono accostate ad elementi che, dipartendosi da esse, si ergono verticalmente in uno slancio di composta e controllata energia: “Il boschetto”, “La casa rossa”, “Le Dolomiti”, “Cipressi neri”. Contribuisce a rendere più tangibile questa sensazione di frenato movimento la gamma di tinte pastello impastata con tocchi di opaca cromia, che va allargandosi in campiture evocanti spazi aperti e quieti. meriggio ammirando i “quadri di colore” che man mano prendevano vita sull’asfalto, dimostrando di essere abili critici d’arte. Qualcuno con nostalgia ha anche ricordato: “I bei tempi da mateloti!”, in cui si disegnavano nei cortili e sui muri delle case allegre forme di gesso bianco. A nome di tutti gli anziani della struttura si ringraziano l’Associazione Centro Turistico Giovanile di Povo, gli animatori ed in particolare i bambini che hanno dimostrato grande impegno e fantasia nella realizzazione delle loro opere, lasciando nei cuori dei presenti il ricordo e l’emozione di un pomeriggio trascorso insieme in serenità ed allegria. Gli ospiti della casa di riposo mentre osservano il lavoro dei ragazzi È un uso silenzioso delle immagini che Luigi ci propone per trasmetterci una parte di sé. (Fabrizia Rigo Righi). A conclusione di questo significativo ed emozionante appuntamento, abbiamo rinforzato dentro di noi la convinzione che la persona anziana mantenga una forte capacità di creare e trasmettere sensazioni ed emozioni attraverso molti linguaggi; in particolare, il linguaggio artistico rimane strumento privilegiato per l’intensità e l’immediatezza con cui riesce a raggiungere il cuore di ognuno. Vive congratulazioni dunque ai nostri artisti e auguri per la continuazione della loro attività! Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 31 Civica Casa di riposo di Gabbiolo Concorso “Incontro tra generazioni” Premio “Pio Bronzetti” di Lorenza Rossi Il servizio sociale della Residenza per anziani di Gabbiolo ha valutato positivamente la possibilità di aderire al Club Interassociativo Tuttapovo. Questa scelta, a cui si è giunti dopo un lavoro di conoscenza delle associazioni presenti sui territori di Villazzano e Povo, anche in collaborazione con la Casa di Riposo Margherita Grazioli, ha l’obiettivo di creare un “ponte” tra la residenza di Gabbiolo e la comunità di Povo e favorire la conoscenza reciproca. Il servizio sociale ringrazia fin d’ora il Club Interassociativo per la disponibilità e la collaborazione. Associazione Volontari della Civica Casa di Riposo, che da diversi anni svolge un servizio a favore degli ospiti di questa struttura della città di Trento, si è fatta promotrice di un concorso rivolto ai bambini della scuola elementare. Al concorso, intitolato al signor Pio Bronzetti, ospite della Civica Casa di Riposo e di cui è ancora vivo il ricordo, sono state invitate a partecipare le classi terze, quarte e quinte delle scuole elementari limitrofe alle tre strutture della Civica Casa di Riposo (sede di Via S. Giovanni Bosco, Gardolo e Gabbiolo di Povo). Gli obiettivi che l’iniziativa si è prefissata sono stati molteplici: creare occasioni di conoscenza e scambio tra generazioni diverse, in particolare tra gli alunni delle scuole elementari e gli ospiti delle strutture per anziani; valorizzare le ricchezze interiori di cui gli anziani sono portatori, frutto di espe- L’ 32 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 rienze e di storie personali creando un contesto in cui queste potessero essere espresse; rendere visibile il frutto di questo confronto attraverso l’utilizzo delle arti figurative e della scrittura; proporre come argomento di riflessione e condivisione il tema della solidarietà. Al concorso hanno preso parte dieci classi. Il bando prevedeva l’incontro tra i ragazzi e gli anziani che vivono nelle case di riposo per cogliere direttamente dalla loro voce i contenuti di una solidarietà vissuta in modalità e contesti probabilmente molto differenti dagli attuali. Durante l’autunno e l’inverno scorsi si sono svolti gli incontri tra ragazzi e anziani nelle varie sedi delle residenze. I ragazzi rientrati nelle rispettive scuole hanno successivamente riordinato idee, raccolto impressioni che sono state fissate nei testi scritti e negli elaborati artistici, e scelto un motto rappresentativo. La giuria del concorso era composta da un insegnante e cinque allievi dell’Istituto Scuola d’Arte di Trento, da un’insegnante e da un rappresentante dell’Associazione Volontari. Il giorno 15 aprile 2003 si è svolta presso la sede di Via S. Giovanni Bosco la premiazione del concorso. La sala era gremita di bambini che con la loro vivacità contagiavano tutti i presenti. Gli anziani delle sedi di Trento, Gabbiolo e Gardolo, grazie ai quali è si è resa possibile l’esperienza, erano in sala curiosi e divertiti. La premiazione è avvenuta alla presenza dell’Assessore all’Istruzione del Comune di Trento Renato Pegoretti, del Dirigente Scolastico delle Scuole Crispi Lucio Prada, del Presidente della Civica Casa di Riposo, Massimiliano Colombo, del curatore del signor Pio Bronzetti Pino Morandini, e del presidente dell’Associazione Volontari, Fedele Calza. Un rappresentante della giuria ha letto il verdetto: la prima classificata è risultata la 5° classe della Scuola S. Anna di Gardolo con il motto “Rinunciare a qualcosa per donarla ad altri, aiuta a crescere e rende felici”, con la motivazione della giuria “Elaborato grafico-scritto che rispecchia in modo specifico il bando. La realizzazione risulta originale e spontanea, con spiccata sensibilità nel- Civica Casa di riposo di Gabbiolo l’espressione coloristica”; seconda classificata la 5° B della Scuola elementare Crispi di Trento con il motto “L’uno per l’altro in famiglia” e la motivazione “Nel complesso il lavoro grafico-pittorico e lo scritto risultano ben collegati. Il racconto è efficace e molto ricco nell’esposizione”, mentre è giunta al terzo posto la classe 4° C della Scuola elementare Crispi di Trento con il motto “Il segreto dei nonni” e il seguente commento della giuria “Il lavoro risulta estremamente “fresco” e descrive in modo genuino il pensiero del bambino. Tecnica povera nell’insieme ma rappresenta in modo semplice il gioco ai tempi dei nonni”. La giuria infine si è complimentata con tutti i partecipanti “Per tutti gli altri elaborati un “bravo” di cuore e un grazie per la partecipazione e l’impegno”. Gli elaborati classificatisi ai primi tre posti possono essere così sintetizzati: “Rinunciare a qualcosa per donarla ad altri, aiuta a crescere e rende felici” È un collage di brevi temi, accompagnati da disegni, che ogni bambino ha redatto cogliendo un particolare esempio di solidarietà raccontato dagli ospiti della casa o dai propri nonni, seguito da un episodio vissuto in prima persona: semplici quadretti famigliari di racconti visti con gli occhi di bambino. “L’uno per l’altro in famiglia” presenta un’abitudine tipica delle famiglie contadine di ritrovarsi alla sera nella stalle per il “filò”, il momento in cui l’intera famiglia, nonni, genitori, zii e cugini si ritrovavano per discutere della guerra passata, dei problemi, degli avvenimenti e di curiosità; le donne lavoravano a maglia mentre gli uomini aggiustavano attrezzi. E i bambini giocavano tra di loro. Nel terzo lavoro classificato si coglie la solidarietà vissuta al momento del gioco quando con il materiale più semplice e povero (come dei sassolini) i bambini si divertivano inventando da sé giochi diversi, utilizzando una buona dose di creatività e fantasia. Il gioco non era mai individuale ma di gruppo e questo favoriva i rapporti e l’amicizia. Vale la pena ricordare anche gli altri motti e i partecipanti: “Ieri, oggi, domani, sempre aiutare e amare: un’esplosione di solidarietà” e “Segni di pace in tempo di guerra” rispettivamente delle classi 5° C e 5° A delle scuole Crispi; “Uniti per un mondo migliore” della classe 4° B delle scuole Crispi; “Tutti insieme per concretizzare l’aiuto “vicendevole”” delle classi 4° A e 4° B della scuole elementare di Villazzano e “Un nonno per amico” delle classi 3° A e 3° B della stessa scuola. Il tema del concorso “La solidarietà, nel passato, espressioni e concretizzazioni” non è risultato di semplice comprensione né per i bambini né per gli anziani. Questi ultimi hanno ripercorso atteggiamenti, modalità vissuti all’insegna della solidarietà, ma quasi inconsapevolmente. Lo stile di vita contrassegnato per lo più da una maggior povertà e da un’impossibilità ad essere indipendenti portava le famiglie a fornirsi aiuto reciproco nelle difficoltà. Inoltre la guerra ha segnato l’esistenza di molti anziani e favorito l’instaurarsi di legami e di episodi sostegno reciproco. Credo che il concorso sia stata un’occasione per adulti e bambini per “mettere a fuoco” il tema della solidarietà che si concretizza nelle piccole situazioni quotidiane. Inoltre questa iniziativa ha permesso l’incontro tra generazioni diverse e l’arricchimento reciproco. Per questo un grazie giunga agli anziani, agli insegnanti, ai bambini che hanno saputo cogliere e valorizzare quanto raccolto nel dialogo con gli ospiti delle case di riposo e a quanti hanno collaborato all’iniziativa Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 33 Stare bene Prevenzione tumori femminili are il pap-test ogni due anni dopo i 25 e controllare periodicamente il seno con l’autopalpazione sono le regole “minime” per tutelare la salute delle donne. Lo ha sancito il “Codice europeo contro il cancro”. L’Associazione nazionale volontari lotta tumori promuove in forma continua questo servizio GRATUITO rivolto alle donne, servizio che ha sempre riscosso un largo consenso. Telefonando allo 0461235543 è possibile prenotare il pap-test o visita senologica in orario post lavorativo dalle 16 alle 19.30 SENZA impegnativa medica e tutto gratuitamente. Gli ambulatori di via Grazioli 9 a Trento e di Corso Rosmini 8 a Rovereto, che si avvalgono della collaborazione di medici ginecologici specialisti, sono aperti non solo per le donne che lavorano ma anche per le ragazze più giovani che non possono permettersi grosse cifre per visite specialistiche. Nel 2002 circa 3.000 donne si sono rivolte a noi per un pap-test, visita senologica, ginecologica o per un consulto informativo. Quali i dubbi e le domande più ricorrenti? Ai primi posti si ricordano le domande legate al tumore della mammella, quelle riguardanti le malattie a trasmissione sessuale (Aids o malattie veneree) e le perplessità che sorgono con l’arrivo della menopausa. Si ricorda ancora che il servizio è completamente gratuito, c’è solo da telefonare per l’appuntamento ed il tempo di attesa è breve. L’Associazione lotta tumori offre anche un numero verde (800822150) ed un servizio on-line all’indirizzo [email protected]. Le risposte ai cittadini, preparate dai medici volontari, sono personali e riservate. F 34 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Il disco Vasco Rossi Tracks ale la pena spendere quasi cinquantamila delle vecchie lire per questa raccolta un po’ incasinata del Blasco? Sicuramente è sufficiente la versione di “Generale” di Francesco De Gregori (tratta dal concerto di Milano “Rock sotto l’assedio” del 1995!) per rispondere positivamente a questo vitale interrogativo (?). Per il resto la scelta dei brani non è quella di un album progettato per essere la compilation definitiva che deve entrare in tutte le case. Ma il CD non è nemmeno un fratellino del cofanetto omonimo di Springsteen, che raccoglieva una fila di inediti rimasti nei cassetti. In breve, si tratta di un’antologia sui generis, che ignora alcuni cavalli di battaglia arcinoti (niente “Siamo solo noi” e “Vita spericolata”, per citare le assenze più vistose) e si concentra prevalentemente sugli anni ‘90 ma recupera anche canzoni più vecchie come “Splendida giornata” e “Toffee”. Ci sono scampoli di concerti, inediti e non (“Albachiara”, “C’è chi dice no”, “Guarda dove vai”, “Una canzone per te”), la già citata splendida rilettura dal vivo di “Generale” di De Gregori, un po’ di hit, qualche pezzo meno noto e una versione nuova di “Ogni volta”. Facendo i pignoli, non è chiaro quale sia il criterio di scelta. È un po’ come chiedere a un amico di registrare una cassetta di Vasco e lasciarlo libero di scegliere i pezzi che preferisce, non necessariamente i più famosi. Solo che in questo caso è il cantante stesso (oppure il produttore?), a decidere quando pigiare il tasto REC. Tutto sommato, il pregio maggiore di “Tracks” sta proprio nell’essere un “best of” un po’ sbilenco, con cui il fan accanito può gioire per i pezzi finora rimasti in soffitta e incazzarsi per l’inevitabile mancanza di qualche canzone del cuore, con successivo dibattito con altri fan che lamenta- a cura di Paolo Giacomoni V no l’assenza di altre favorite. Chi non è un cultore affezionato, ha l’occasione per inserirsi nella discussione, magari osservando che “Sally” resta una gran canzone anche a qualche anno di distanza, che scippare “Gli spari sopra” ai non irresistibili An Emotional Fish è stato un colpo da maestro e che una canzone come “Rewind” convince poco... Aggiungiamo pure che pubblicare un ordinato greatest hits, magari con le tracce in perfetta sequenza cronologica, sarebbe inappropriato per uno che ha sempre portato con orgoglio la bandiera dell’irregolarità. Vale quindi la pena di acquistare “Tracks” a qualche mese di distanza dall’uscita? Se vi piace il Vasco nazionale non c’è alcun dubbio, se ancora lo conoscete poco (?) è forse l’occasione per apprezzare uno dei pochi “animali rock” rimasti sulla scena in Italia! Vasco Rossi Tracks EMI Doppio Cd 23€ circa Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 35 SPECIALE FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO Bilancio Ok, nonostante tutto! o scorso 17 maggio si è svolta presso il teatro Concordia, l'assemblea generale ordinaria della Famiglia Cooperativa di Povo. Un appuntamento "consueto", ma non per questo privo di elementi interessanti che confermano, pur tra le difficoltà che diremo sotto, il trend positivo dei vari punti vendita. Il 2002 non è stato certamente un anno "ordinario" per la grande distribuzione trentina; il fatto certamente più eclatante è stato senza dubbio l'apertura del Superstore di Sait e Coop Nordest a Trento sud: un "concorrente alleato" come ha detto il presidente Silvano Trentini nella relazione introduttiva, che ha però provocato qualche ripercussione anche alla Famiglia Cooperativa di Povo. Pur nella prevedibile flessione iniziata lo scorso mese di agosto, la L Famiglia Cooperativa ha però visto un incremento totale del fatturato di oltre il 3,5%, con ricavi netti che sfiorano i 5 milioni di euro, dimostrando un'eccellente stato di salute ed una potenzialità di espansione notevole. Il bilancio, illustrato in maniera molto efficace dal rappresentante di settore della Federazione Giuseppe Fedrizzi, presenta un margine di guadagno lordo di 1.145.068 euro, che dedotte le spese (il 60% delle quali riguardano il personale) e gli ammortamenti, arriva ad un risultato operativo netto dell'attività di vendita di 45.544 euro. L'utile di esercizio è di 30.679 euro. Ai soci saranno "restituiti" 10 mila euro sotto forma di ristorno pari al 35% dell'utile conseguito. "E questo - ha sottolineato il presidente - pur in presenza di un forte aumento delle spese e nuove da giovedì 19 giugno a giovedì 16 ottobre 2003 Progetto estate con i pensionati e anziani rivolto a tutti i pensionati e gli anziani dei Circoli Spesa telefonica e consegna pomeridiana a domicilio gratuita per spesa superiore a 25 €. Per la consegna di spese inferiori a 25 € verrà richiesto un contributo di 3 €. Per prenotazioni telefonare a: Cognola tel. e fax 0461 234075 San Donà tel. e fax 0461 230304 Povo tel. 0461 810268 - fax 0461 811394 Macelleria 0461 810264 Per informazioni: Numero verde 80071335 Al giovedì sconto del 5% su tutti i prodotti in assortimento* escluse le offerte speciali Presso tutti i nostri punti vendita: "Supermercati Trentini" e "Macelleria" di Povo, "Famiglia Cooperativa" di Spré, San Donà e Cognola. * Per ottenere lo sconto del 5% basta presentarsi alla casse con la tessera del Circolo anziani di appartenenza o il libretto della pensione. imposte per 10mila euro". Dall'anno scorso infatti, per effetto della nuova normativa fiscale che ha preceduto la riforma del diritto societario, anche gli utili delle cooperative sono tassati. "Una tassazione - ha sottolineato il Direttore Marco Weber - che si è tradotta nel 19,57% degli utili". Molte le novità, anche di carattere strutturale annunciate nel corso dell'assemblea. Innanzitutto l'apertura in autunno (burocrazia permettendo!), del nuovo punto vendita al Centro delle Marnighe a Cognola che sostituisce l'attuale, inadatto per posizione e struttura. E poi la ristrutturazione e l'allargamento di altri 140 metri quadrati della sede di piazza Manci che porterà la struttura "madre" ad una superficie complessiva di 500 metri quadrati. Sostanziosa anche l'attività esterna. La scorsa estate la Famiglia Cooperativa ha messo a disposizione degli anziani un numero verde per effettuare la spesa telefonica con consegna gratuita a domicilio (iniziativa ripresa anche quest'anno). Inoltre da tempo, oltre al variegato associazionismo locale, la cooperativa sostiene anche le opere di solidarietà dei missionari. Fra le varie iniziative ci sono anche due adozioni a distanza e il sostegno al locale gruppo missionario a favore delle popolazioni di Moroto in Uganda. Collabora inoltre con il Comitato diocesano Trentino-Locride a sostegno delle iniziative del vescovo trentino G. Bregantini. A margine dell'assemblea, da ricordare il ringraziamento ufficiale alla signora Fernanda Trainotti che in occasione dell'incendio della scorsa primavera ha dato prontamente l'allarme evitando così conseguenze che potevano diventare disastrose per la struttura nel suo complesso. Il bilancio è stato approvato dall'unanimità dei presenti (182 soci e 33 deleghe!) e sono stai confermati i due consiglieri in scadenza di mandato Paolo Perlot e Enzo Giovannini. (pg) SPECIALE SPECIALE FAMIGLIA FAMIGLIA COOPERATIVA COOPERATIVA DI DI POVO POVO SPECIALE FAMIGLIA COOPERATIVA DI proposte valide dall’1 al 12 luglio POVO SPECIALE FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO proposte valide dal 14 al 26 luglio 2003 SPECIALEFAMIGLIA FAMIGLIACOOPERATIVA COOPERATIVADI DIPOVO POVO SPECIALE SPECIALE FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO Filodrammatica Concordia ‘74 La Filo non è solo teatro er molti Poèri la “Filo Povo Party & Giacomoni” significano anche viaggi. La dimostrazione si è ripetuta nella passata primavera, con un pullman pieno di amici e simpatizzanti: mèta del viaggio il Reno, il grande fiume che dal cuore dell’Europa sfocia nel mare a Rotterdam. Già il 5 maggio vedevamo la potenza delle sue acque a Sciaffusa, in Svizzera; cascate di ap- P I partecipanti al viaggio 40 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 pena 15/20 metri, ma dalla forza poderosa. Il giorno seguente Magonza, patria di Guttemberg, inventore della stampa, ci ha mostrato tutto il suo splendore di città rinascimentale. Il 7 maggio è stato il giorno dell’incontro ravvicinato con il fiume Reno. La navigazione sul fiume per una quarantina di chilometri ci ha lasciati affascinati. In quel tratto s’alternano castelli di Antonio Bernabè fiabeschi a paesini caratteristici; rive aspre e scoscese come la roccia di Loreley, con pendii coltivati a vite, che tanto ci ricordavano la nostrana valle di Cembra. Non poteva mancare la diatriba sul primato dei vini: sono migliori quelli italiani o quelli tedeschi di queste zone? La risposta non ha convinto nessuno, tant’è che abbiamo continuato le bevute di birra, sospendendo il parere fino al ritorno in Italia. Il giorno 8 maggio due brave e simpatiche guide ci hanno fatto apprezzare la cittadina barocca di Wurzburg, completamente distrutta, tranne sei case, durante la Seconda guerra mondiale. E hanno trovato modo di farci seriamente riflettere sulla crudeltà della guerra, che ha colpito civili ignari e inermi soltanto per piegare il “nemico”! Il ritorno si è snodato attraverso la “Strada Romantica” della quale già il nome è tutto un programma. Il tracciato ripercorra la Via Claudia, importante asse commerciale e militare dell’Impero romano, e collega borghi medioevali racchiusi fra possenti cinte murarie. Un grazie dunque di cuore a Carlo Giacomoni e a tutti quanti hanno collaborato alla buona riuscita di questa gita. Dedicato a chi è nato prima del 1970 e proposto a chi è arrivato dopo Tu che sei nato prima del 1970: ! A ben pensarci, è difficile credere che siamo vissuti fino ad oggi! ! Da bambini, andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla) senza cinture di sicurezza e senza air bag... e viaggiare nel cassone posteriore di una pickup, in un pomeriggio torrido, era un regalo speciale. ! I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari ! Bevevamo l’acqua dalla canna del giardino, non da una bottiglia. Che orrore! ! Andavamo in bicicletta senza usare un casco. ! Passavamo dei pomeriggi a costruirci i nostri “carri giocattolo”. Ci lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando non ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede. E dopo numerosi incidenti, imparavamo a risolvere il problema... noi da soli!! ! Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori non sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non eravamo in pericolo. ! Non esistevano i cellulari. Incredibile! ! Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti... e non c’erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva la colpa. ! Ti ricordi degli incidenti? ! Avevamo delle liti, a volte dei lividi. E anche se ci facevano male e a volte piangevamo, passavano presto; la maggior parte delle volte senza che i nostri genitori lo sapessero mai. ! Mangiavamo dei dolci, del pane con moltissimo burro e bevande piene di zucchero... ma nessuno di noi era obeso. ! Ci dividevamo una Fanta con altri 4 amici, dalla stessa bottiglia, e nessuno mai morì a causa dei germi. ! Non avevamo la Playstation, nè il Nintendo, nè dei videogiochi. ! Nè la TV via cavo, nè le videocassette, nè il PC, nè Internet; avevamo semplicemente degli amici. Uscivamo da casa e li trovavamo. An- ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! davamo, in bici o a piedi, a casa loro, suonavamo al campanello o entravamo e parlavamo con loro. Figurati: senza chiedere il permesso! Da soli! Nel mondo freddo e crudele! Senza controllo! Come siamo sopravvissuti?! Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi. Giocavamo con dei vermi e altri animaletti e, malgrado le avvertenze dei genitori, nessuno tolse un occhio ad un altro con un ramo e i nostri stomaci non si riempirono di vermi. Alcuni studenti non erano intelligenti come gli altri e dovevano rifare la seconda elementare. Che orrore!! Non si cambiavano i voti, per nessun motivo. I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una cicca in classe. Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure. Nessuno si nascondeva dietro a un altro. L’idea che i nostri genitori ci avrebbero difeso se trasgredivamo ad una legge non ci sfiorava; loro erano sempre dalla parte della legge. Se Ti comportavi male i tuoi genitori ti mettevano in castigo e nessuno li metteva in galera per questo. Sapevamo che quando i genitori dicevano “NO”, significava proprio NO. I giocattoli nuovi li ricevevamo per il compleanno e a Natale, non ogni volta che si andava al supermercato. I nostri genitori ci facevano dei regali con amore, non per sensi di colpa. E le nostre vite non sono state rovinate perché non ci diedero tutto ciò che volevamo. Questa generazione ha prodotto molti inventori, amanti del rischio e ottimi risolutori di problemi. Negli ultimi 50 anni c’è stata un’esplosione di innovazioni e nuove idee. Avevamo libertà, insuccessi, successi e responsabilità, e abbiamo imparato a gestirli. Tu sei uno di loro. Complimenti!! Ascoltato in TV e ritrovato in Internet. Franco Giacomoni Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 41 Spazio Circoscrizione Inaugurato il nuovo parco-parcheggio di Borino Alcuni momenti dell’inaugurazione del nuovo Parco di Borino Sopra: da sin. Carlo Segatta, Danilo Trentini, Alberto Pacher, Andrea Rudari, Nicola Alessandrini. A fianco: il taglio del nastro con il Sindaco Pacher ed il Presidente della Circoscrizione Alessandrini 42 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Spazio Circoscrizione Notizie in breve Parete murales Nell’ambito dell’attività del Progetto Giovani è stata richiesta la messa a disposizione di uno spazio dove i ragazzi del sobborgo possano esprimere, attraverso murales, le loro doti raffigurative. La creazione dei murales sarà regolamentata attraverso un protocollo predisposto dal gruppo gestore il Progetto e la Circoscrizione. La Commissione Territorio ha individuato nella parete Nord della palestra lo spazio dove potranno essere ospitati i murales. Sostituzione croce Il Comitato della Chiesa di Oltrecastello ha sollevato un’istanza alla Circoscrizione al fine di sostituire la croce in legno posta all’incrocio tra Via Marchesoni e Via Sabbionare. La croce ha molti anni ed è oramai vetusta; il Comitato richiede che questa venga sostituita con una costruita in acciaio. La decisione in merito alla tipologia di materiale ed al progetto per le adiacenze deve però pervenire dall’Amministrazione comunale e passare in Commissione Edilizia. Rifiuti In Consiglio è stata esaminata la proposta avanzata da Trentino Servizi relativamente all’interramento dei cassonetti posti nei pressi della Piazza. Il sistema “Canguro”, già presente anche in alcune realtà cittadine, permetterebbe un minor impatto visivo rispetto alla situazione attuale. Ulteriori approfondimenti dovranno essere eseguiti in ambito comunale e sarà successivamente presentata una proposta progettuale. Forte Cimirlo Per favorire la miglior fruizione della struttura militare di epoca Austro-ungarica presente al Passo del Cimirlo, che potrà avvenire solamente al termine di alcuni opportuni lavori, il Consiglio Circoscrizionale, recependo una deliberazione della Commissione Usi Civici, ha sostenuto la rescissione anticipata del contratto di affitto della struttura. Trasferimento dei medici Con l’inizio di giugno 2003 i medici si sono trasferiti nel nuovo Centro Anziani, che è ormai in fase di ultimazione. A causa di ritardi negli allacciamenti delle utenze, il trasloco è stato spostato di alcuni mesi. Contemporaneamente al trasloco verranno avviati i lavori di ristrutturazione degli ex ambulatori per realizzare le due sezioni della scuola d’infanzia. Il trasferimento della scuola d’infanzia quindi non sarà a settembre, ma non appena ultimati i lavori e quindi verso la fine dell’anno. A quel punto la scuola elementare potrà disporre di tutta la struttura e risolvere qualche disagio di spazio che l’aumento del numero di sezioni porterà in futuro. Si concretizzerà così l’impegno che l’Amministrazione aveva assunto di spostare entro 2 anni la scuola d’infanzia provinciale della scuola elementare. I cassonetti che dovrebbero “sparire” Esito concorso di idee Nello scorso maggio è scaduto il termine per presentare delle proposte per il Concorso di Idee indetto dal Progetto Giovani. Le richieste sono state solamente 2, su tre premi da assegnare. Si intitolano rispettivamente “Natura Cultura e Avventura” (sulle montagne di Povo) e “L’arte del Tiro con l’Arco” Entrambe le idee sono apparse interessanti e da promuovere. Quindi nel corso dell’estate verranno preparate e potranno poi prendere il via. Si è conclusa così l’ennesima iniziativa del Progetto Giovani volta a coinvolgere e stimolare la realtà del sobborgo. Infatti tra meno di un anno il progetto si concluderà e si sta già pensando a come farlo proseguire, per cui se ci sono proposte è il momento di mettersi in giuoco. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 43 Spazio Circoscrizione Iniziative della Commissione Cultura Serate culinarie Multietniche Gruppo musicale cileno. Foto P.G. La Commissione Cultura quest’ anno ha proposto una nuova iniziativa “Le serate culinarie Multietniche”. Per due martedì, il 29 aprile e il 6 maggio, la cucina dell’oratorio di Povo, si è trasformata in cucina senza frontiere. Spagna, Cile, Argentina, Brasile, Italia. Polonia, Colombia, hanno fatto del loro meglio per presentare alle persone intervenute, alcune pietanze della propria tradizioni culinaria. Ogni nazionalità ha preparato dei cibi, cucinati al momento proponendo un vero e proprio corso di cucina internazionale, volto a far conoscere non solo le pietanze, ma a far scoprire insieme un nuovo modo di cucinare e di conoscere cibi nuovi. Le serate hanno creato un clima di amicizia tra i partecipanti, che con entusiasmo si scambiavano consigli e suggerimenti portando a conoscenza usi e costumi di ognuno. Proficuo il coinvolgimento con la biblioteca che nel contempo ha allestito una mostra di cucina internazionale ed ha raccolto le ricette portate dai vari cuochi che erano di turno nelle serate, raccogliendo il materiale in un opuscolo distribuito a tutti. Festa Multietnica Gruppo musicale brasiliano. Foto P.G. Danzatrici polacche. Foto Li Bo. 44 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Il 18 maggio si è svolta la terza edizione della Festa Multietnica. Le Nazionalità presenti erano Polonia, Spagna, Cile, Colombia, Argentina, Brasile, Algeria, Italia e i Mediatori Culturali. La festa ha avuto luogo nel parco giochi e nell’anfiteatro della Cassa Rurale. Sono stati disposti dei gazebo nel parco per dar modo ad ogni Nazionalità di esporre oggetti caratteristici del proprio Paese e per poter consentire alle numerose persone presenti di assaggiare le varie pietanze preparate con amorevole cura. Gli stand sono stati allestiti con scrupoloso impegno dalle varie persone addette ai lavori, in modo da consentire a tutti di poter vedere le produzioni artigianali caratteristiche, le immagini dei Paesi d’origine, assaggiare le pietanze e dare indicazioni e chiarimenti a quanti volessero informazioni. Ogni Nazionalità si è esibita come meglio ha creduto con balli canti e quant’altro potesse servire a far conoscere una piccola tradizione del proprio Paese. Durante la festa è stato bellissimo vedere le varie Nazionalità che hanno interagito tra loro creando un momento importante di scambio culturale e conviviale; la musica è stata la vera anima della festa, poiché ha permesso ad ognuno di superare diversità di lingua e tradizione. Far festa insieme è stato lo scopo di quest’iniziativa, che sogna di coinvolgere tutta la comunità senza distinzione di razza, lingua, cultura e religione. Le persone intervenute hanno dimostrato soddisfazione per questa manifestazione che quest’anno grazie al tempo, agli spazi e alle nuove proposte ha reso al meglio. In questa manifestazione si sono aperti nuovi spazi in cui ciascuna persona residente a Povo, con la propria cultura e tradizione di qualsiasi Nazionalità essa sia, possa sentirsi a casa sua trovando persone disposte ad instaurare amicizia. Spazio Circoscrizione Festa degli Alberi Il 3 giugno, si è svolta la “Festa degli Alberi”. I bambini delle Elementari erano in 211, con i rispettivi insegnanti. Accompagnati da un Vigile di quartiere hanno percorso a piedi, la strada che dalla scuola elementare porta alla casetta del “Rocol Chesani”. I tecnici dell’Azienda Forestale hanno accolto i bambini, spiegando l’importanza del salvaguardare il bosco e il suo ambiente. Sul posto sono state collocate alcune piante messe a disposizione dall’Azienda Forestale, e i bambini sono stati invitati a rivisitare il percorso nel bosco dove l’anno precedente avevano disposto i cartelli preparati da loro, i quali indicavano il nome di alcune piante che si trovano nel sito. Hanno poi controllato se gli uccellini avevano utilizzato le casette preparate l’anno prima a scuola. Nel bosco sono stati posizionati diversi animali imbalsamati, per consentire ai bambini di avere un museo all’aperto e poter vedere i colori, le forme, le caratteristiche di alcuni animali del bosco, ad accompagnarli in questo percorso il guardiacaccia responsabile della Marzola. Un nuovo modo di vivere la giornata degli alberi, che speriamo sia servito a quanti vogliono vivere la Festa degli Alberi, con interesse sempre nuovo. Prima del rientro i bambini delle classi quinte sono stati accompagnati a visitare alcune fortificazioni che si trovano al Passo del Cimirlo. Come dei veri artisti i bambini hanno proposto alcuni canti imparati durante l’anno scolastico creando un piacevole scambio Scuola-Circoscrizione. Dopo il pranzo in allegria, la troupe di ragazzi ed insegnanti si è incamminata di ritorno alla scuola. La Commissione cultura intende, attraverso queste pagine, ringraziare tutti coloro, privati, associazioni ed istituzioni che si sono attivamente impegnate per la miglior realizzazione di queste tre iniziative. Nella pagina a fianco tre momenti della festa multietnica. In questa pagina alcuni scatti della festa degli alberi: a sinistra lezione sulla fauna selvatica; in alto lezione sulla flora; sopra un momento del pranzo. Foto S.N. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 45 Spazio Circoscrizione Piano di localizzazione delle antenne n data 18 marzo e 8 aprile al Consiglio Circoscrizionale è stato richiesto un parere prima preventivo e poi definitivo in merito al piano di localizzazione. La Commissione Territorio dopo essersi ritrovata alcune volte ha proposto un documento al Consiglio che lo ha approvato quale parere per il suddetto piano e che viene riportato: “È necessaria una programmazione territoriale per evitare l’uso indiscriminato del territorio gestita però dal Comune, che come ente pubblico dovrebbe cercare di unificare le richieste normandone così il problema. Il Comune potrebbe individuare dei siti di proprietà pubblica su cui consentire l’edificazione delle antenne, cercando di costruire un’unica struttura per più gestori. L’unico strumento che oggi è dato dalla normativa provinciale per opporsi all’edificazione di detti tralicci è lo strumento paesaggistico ambientale, unico appiglio che può venir usato per tutelare la salute dei cittadini stessi. Non ci sono normative, il Comune dovrebbe chiedere la modifica molto più restrittiva della LP per tutelare maggiormente i cittadini e l’obbligo di installare più gestori su un’unica struttura. Per il motivo paesaggistico ambientale no as- I soluto all’antenna sul Doss S. Agata. Unificare la localizzazione delle antenne previste a Graffiano con quella esistente e di tutte quelle previste presso l’Università e ITC. Inoltre si esprime contrarietà:all’area di ricerca e alla collocazione delle antenne sopra le case (Salita S. Agata) per la quale è già stato espresso parere contrario con deliberazione n.4 del 28.01.2002.” Al consiglio era presente l’assessore che seppur condividendo i temi proposti, rimarcava la difficoltà dell’Amministrazione Comunale nel vietare tali installazioni senza correre il rischio di un ricorso al TAR. Veniva inoltre evidenziato come la normativa provinciale più restrittiva di quella nazionale e come sia in corso una liberalizzazione su questo tipo di installazioni ed un innalzamento dei limiti normativi, cosa che renderà ancora più difficile tale azione di controllo. In seguito il piano che prevedeva l’installazione dell’antenna sul Doss S. Agata è stato modificato in giunta comunale che ha chiesto di spostare tale impianto, in base alla indicazioni date dalla Circoscrizione. Sono stati effettuati dei sopralluoghi da parte di TIM e si attendono ora le proposte alternative. Interventi per la moderazione della velocità el mese di maggio si è tenuta una assemblea pubblica in cui si sono discussi gli interventi per la moderazione del traffico a Povo. Nei mesi precedenti si era sentita la popolazione per l’installazione di dissuasori ed erano stati richiesti 21 dissuasori da oltre 200 residenti delle varie vie interessate. Le varie richieste sono state analizzate dal Servizio Reti Comune di Trento e nel corso della serata sono state spigate dal Dirigente geom. Furlani e dal geom. Albertani. Il dibattito è stato costruttivo e a volte anche acceso, ma alla fine si sono prospettati i seguenti interventi: N 46 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 ! n. 2 dissuasori in Via Gabbiolo prima e dopo l’ingresso ai condomini; ! n. 2 dissuasori in Via Villa Maria nel tratto piano sopra la Coop. Edilizia Marzola; ! n. 2 dissuasori in Via Sabbioni prima e dopo l’accesso ITEA; ! n. 2 attraversamenti rialzati nella zona centrale di Povo; ! l’attivazione del semaforo all’incrocio di fronte alla Circoscrizione. Molti dissuasori non sono stati valutati normativamente realizzabili e per questo sono stati proposti altri interventi per la moderazione della velocità, come ad esempio nella zona centrale del paese. Spazio Circoscrizione Una nuova scuola d’infanzia a Sprè el mese di aprile è stato presentato il progetto per la nuova scuola di infanzia a Sprè. L’area individuata si trova a sud est del nucleo storico di Sprè e nelle immediate vicinanze di Villa Lubich su un terreno di circa 3.600 mq. La struttura sarà una scuola di tre sezioni per un numero di 75 alunni e sarà direttamente raggiungibile dalla viabilità principale di collegamento tra Povo e Oltrecastello. A sud dell’area si trova il parcheggio, raggiungibile da ovest da via Resistenza e da est da via Pinara, a senso unico verso Borino. Le aule con i relativi servizi sono disposte nella parte più a sud, con affaccio diretto sul giardino. Tra le aule sono previsti spazi comuni per attività collettive tra piccoli gruppi di bambini appartenenti a classi diverse. Un ampio corridoio illuminato dall’alto separa le aule dal grande locale dedicato alle attività pratiche. È previsto anche uno spazio per il sonno dei bambini. Al piano primo sono ubicati la mensa e la cucina con i servizi ed i locali di pertinenza. Dalla mensa è prevista un’uscita diretta sul grande terrazzo e, tramite una passerella, un’uscita al giardino sul retro dell’edificio, organizzato a gradoni. Il giardino principale, di circa 950 mq di superficie, si trova a sud dell’edificio, con accesso diretto dalle aule. Un secondo giardino di circa 400 mq, che verrà organizzato a gradoni con spazi tematici, si trova a nord dell’edificio. Ad eccezione dei locali interrati, che verranno realizzati con tecnologia tradizionale, le parti fuori terra dell’edificio saranno realizzate con struttura portante, solai e pareti in legno parzialmente prefabbricati. La viabilità tangente l’area in esame costituisce attualmente un elemento di discontinuità nel sistema dei percorsi pedonali tra Povo ed Oltrecastello, poiché rappresenta l’unico tratto di strada privo di marciapiede. Con la realizzazione della scuola materna si presenta l’opportunità di prevedere il completamento di questo importante collegamento pedonale. Sul lato stradale della scuola materna è prevista, contestualmente all’opera in progetto, la realizzazione di un marciapiede della larghezza di 1,5 metri; sul lato opposto, per garantire la continuità del percorso pedonale tra Povo ed Oltrecastello attualmente interrotta, si ipotizza la possibilità di realizzare, con un intervento successivo, un marciapiede tra il ponte sul rio Salè ed il marciapiede attualmente esistente a monte della casa di riposo. A nord dell’area di progetto si prevede il ripristino del percorso storico tra via Resistenza, con partenza in prossimità del ponte, e Borino per il tratto confinante con l’area di intervento. Il restante percorso dovrà essere ripristinato con un intervento successivo. Per l’intervento proposto, sulla base del volume dell’edificio progettato, sono necessari 18 posti auto, che verranno realizzati nella parte sud dell’area, in posizione direttamente accessibile dalla viabilità pubblica. Il costo presunto dell’intera opera, così come proposta nell’ipotesi preliminare, ammonta ad un totale complessivo di € 3.911.000, di cui € 2.156.000 per lavori e € 1.755.000 per somme a disposizione. N Due viste generate al computer di come sarà la nuova scuola d’infanzia Il consiglio circoscrizione dopo l’illustrazione dei progettisti arch. Franco Voltolini e p.i. Cristiano Tessaro del Servizio Restauri del Comune di Trento hanno richiesto le seguenti integrazioni al progetto: # contenere i tempi di costruzione entro il 2005; # realizzare contestualmente il collegamento pedonale con via Borino e, il marciapiede sul lato sinistro a salire verso Oltrecastello di fronte alla nuova costruzione; # mitigare l’impatto visivo dell’opera intervenendo eventualmente sulla forma, colori, materiali, integrandola maggiormente con la tipologia locale; # realizzare il giardino su gradoni seguendo l’andamento del terreno, prestare attenzione alle finestre a sud per l’irradiamento estivo, estendere la pergola all’ingresso lungo tutto il percorso d’accesso con una sua eventuale parziale o totale copertura. Il consiglio ha poi deciso di presentare il progetto in una assemblea a settembre. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 47 Gruppo ANA di Povo Presentato il progetto della nuova struttura al Moronar o scorso gennaio è stata stipulata la convenzione, fra la Amministrazione comunale ed il Capogruppo del Gruppo ANA di Povo, per la realizzazione della struttura ricreativa in Località Moronar. Giunge così a conclusione un progetto iniziato nei primi anni ‘90, voluto dagli Alpini, dalla comunità di Povo e favorito dai presidenti della nostra circoscrizione Silvano Grisenti, Luigino Maule e Nicola Alessandrini. L’impegno profuso ha portato all’inserimento dell’area per attrezzature culturali e sociali nella zona a bosco, nelle varianti del PRG della nostra città, del ‘94 e del 2000. Il progetto della struttura è stato illustrato al- L La planimetria generale della zona del Moronar con la nuova struttura 48 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 l’assemblea degli Alpini lo scorso 14 marzo e viene presentato alla Comunità di Povo con questo numero di Tuttapovo. La struttura avrà una superficie coperta di 184 mq, di cui 54 adibiti a tettoia e spazio esterno coperto e 130 mq, interni, che saranno utilizzati per la sala, la cucina, il bar ed i servizi igienico-sanitari. Fra questi sono previsti anche i servizi per portatori di handicap. Al piano interrato verrà realizzato un’ampia sala-magazzino per riporre tutte le attrezzature del gruppo Ana di Povo. Crediamo sia opportuno informare tutta la comunità anche degli impegni assunti dagli Alpini Gruppo ANA di Povo con la stipula della convenzione. Agli Alpini è stato concesso l’uso di circa 2000 mq della particella fondiaria 2033/1 C.C. Povo in località Moronar, per un periodo di 29 anni. L’area dovrà essere utilizzata come area ricreativa a vantaggio della collettività ed in conformità delle finalità istituzionali proprie della Associazione Nazionale Alpini. Il Gruppo di Povo si è impegnato alla cura e custodia del bene concesso in uso nonché dell’edificio e delle opere che verranno realizzate. L’area dovrà essere sempre mantenuta pulita ed ordinata in modo tale da garantire il decoro e la conservazione del patrimonio comunale e dovrà essere gestita in modo da consentire l’accesso al pubblico secondo il regolamento che verrà fatto dalla Associazione. Il Gruppo Alpini è autorizzato a realizzare l’edificio e le opere individuate nel progetto. I lavori dovranno essere eseguiti a regola d’arte operando in piena autonomia e responsabilità. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 227.984,08 € ed il Comune ha assegnato la somma di 103.291,38 €, per l’acquisto dei materiali e l’esecuzione delle opere specialistiche. Il Gruppo Alpini invita pertanto tutti coloro che hanno capacità, manualità, professionalità e dis- ponibilità di tempo a prestare la propria opera per offrire alla nostra comunità uno spazio, nella libertà del bosco, di aggregazione, facilmente raggiungibile ed idoneo per ritrovarsi e vivere momenti comuni di solidarietà con i bambini, le famiglie e gli anziani della casa Margherita Grazioli. Si invitano tutti i Poèri a partecipare alla realizzazione del progetto per la nostra collettività. In alto i prospetti della nuova struttura in legno. A fianco la pianta interna. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 49 L’angolo della poesia dialettale Dissertazioni attorno ai premi letterari a cura di Guido Leonelli Di NANDO DA ALA che, ricordate?, ho brevemente trattato sul numero precedente di “tuttapovo”, mi piace qui proporvi altre due sue simpatiche poesie, tratte da “El filò”; Rovereto, 1972. La prima si intitola “Me presento” mentre la seconda,”La nossa Trent” ci riporta, con simpatia indietro agli anni della contestazione studentesca. Me presento Me presento! Son nat fra i baiarèi; alt en metro e setanta; mèz pelà - gò ‘n barba quel che manca de cavéi, barba rebufa -. No stò mai sentà!. Poeta mi son nat. Pianzeva ‘n rima za quando la comare me ‘nfasseva. Gò ‘n po’ de testa…no che sia na zima, a gratarla no ò mai ciapà na s’-geva; Me piass qualche bicera de bon vin; me fermerìa ‘n montagna per tut l’an; ghe voi en ben de l’anima al Trentin, ma prima che ‘n trentin…son en talian! Ve ‘nteressava saver qualcòss d’arent?… Per questioni di spazio, sul numero precednete non è stato possibile pubblicare alcune riflessioni, sttorno ai premi letterari ed alle loro “curiosità”, che ripropongo quindi oggi, accanto alla poesia “El nòm quél véro”. L’argomento verrà ripreso e proseguito anche sul prossimo numero. Dissertazioni attorno ai premi letterari Molti sono i concorsi letterari di poesia e di prosa che annualmente vengono indetti a livello provinciale, triveneto, nazionale, internazionale. Davvero molti. Qualcuno sostiene che siano addiritura troppi. Ci sono concorsi in lingua italiana, nei vari dialetti, in italiano e dialetto, di sola poesia, di sola prosa, di prosa e poesia, a cadenza annuale, biennale, ecc. Anche soffermandoci solamente sui concorsi triveneti, è possibile esprimere alcune considerazioni, non sempre soltanto positive. Innanzitutto, ben vengano, direi, i concorsi in vernacolo: molti ce ne sono sia a livello provinciale che triveneto ai quali si può concorrere con opere scritte in uno dei tanti dialetti trentini. Ben vangano, dicevo, in quanto un merito almeno va a loro senza dubbio riconosciuto: quello di tener vive parlate che lentamente vanno scomparendo o comunque trasformandosi, sotto l’influenza di un parlare sempre più “globalizzato” che ha molta presa soprattutto sulle generazioni più giovani e che in buona parte deriva dal linguaggio telematico di internet o comunque dall’inglese, oltreché, ovviamente, dalla propria lingua madre. Ben vengano dunque i concorsi di poesia vernacolare e ben vengano soprattutto quelli che non escludono i giovani o, meglio ancora, quelli che direttamente si rivolgono anche ai giovani. Fra questi, ne ricordo volentieri uno di recente nascita, forse l’ultimo arrivato; si tratta del concorso “Di … versi sentimenti” indetto, nel 2002, per la prima volta, dall’Associazione Tennattiva di Tenna e che include appunto, La nossa Trent Dent a la gàbia… n’aquila spenada, en fianc a la Cesata ‘n “tasebào”, Piaza Dòm de veture somenada e zent che passa…senza dirse “ciao!”. Maxi, midi, pulòver e maioni, e zerte minigone fin su chì, fra mèz onti e bisonti capeloni sul Netùn stravacàdi tut el dì… E sta roba sarìa la nossa Trent?! Sé ‘n erori: l’è sol remengarìa; l’è “dì d’ancòi” volù da poca zènt; l’è strambézi de moda, l’è busìa! La nossa Trent l’è fiori, l’è montagna, l’è zent che la sfadiga soridenta, che con sudor la smoia ‘l pan che magna, che sa ‘ncor pregar, che se tormenta per tirar su a la meio fioi e fiole, pociando i dispiazeri ‘n te ‘n bicér, che vive de realtà, no de parole… La nossa Trent, no l’è GAZÉR! nel bando, una sezione riservata ai giovani che vogliano cimentarsi in uno dei dialetti trentini. Qualche lettura dialettale in classe? Secondo me non farebbe male, purché correttamente svolta presentata e spiegata. Ma l’argomento che più mi premeva sia pur brevemente affrontare è quello relativo alle commissioni giudicanti. Ogni concorso, si sa, ha una propria commissione che si compone di un minimo di tre persone (ma ce ne sono anche di molto più numerose) che ha il compito di esaminare tutti i componimenti e di stilarne una graduatoria dalla quale usciranno i vincitori, gli eventuali segnalati e i menzionati. Per mettere i giurati nelle condizioni ideali di giudizio, MODI DI DIRE (tratti da W. Pedrotti, “Modi di dire di Trento”; Demetra Ed., Bussolengo 1995). ! “Tacar su la cèla” - Appendere la marmitta per cuocere le vivande. La frase si riferisce ai tempi in cui la cottura dei cibi era affidata ad un fuoco sopra il quale si appendevano le pentole con una catena, la segósta. ! “Becolar qualcòs” - E’ il modo di mangiare delle galline, prendendo il cibo qua e là con il becco. Si aplica, per analogia, ad un certo modo di mangiare spiluccando. ! “Nar en mòsa” - Cuocersi eccessivamente. La mosa è una farinata composta con farina di grano o granoturco, intrisa nell’acqua e latte e poi cotta a lungo. ! “Aver i òci pu grandi de la panza” - Avere gli occhi più grandi della pancia, cioè riempirsi il piatto più di quanto non si sia in grado di mangiare; essere ingordi. ! “Castrar le castagne” - Con un coltellino, fare un piccolo taglio nella buccia delle castagne, prima di metterle al forno o nella apposita padella forata per arrostirle. 50 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 L’angolo della poesia dialettale En but desmentegà El nòm, quél véro Picenìn me sformìgola ‘n pensér e tant che ‘n caròl che no ‘l dà paze el rósega. Za ghe credéva pòch al nòm de fazada che se cògn doprar per scónderse a òci massa ‘nteressadi. E no l’è cossì fàzile, credéme enventàrsen sémpre una de nòve per restàr scondùdi scondùdi per dal bòn. Ma còssa dir alór de quéi concórsi, pòchi per bòna fortùna, ‘ndó che se cògn perché i lo vòl lóri scrìver ciàr el so nòm, el nòm quél véro? Per còssa saràlo che i giùdizi, zènt lezuda, per capìr se na poesiòta l’èi bèla i vòl savér ennanz chi che l’à scrita? Per còssa saràlo mai? Guido Leonelli per evitare cioè che essi possano essere influenzati da notizie relative agli autori, nella quasi totalità dei concorsi è rigidamente richiesto l’anonimato. L’autore cioè non deve assolutamente scrivere il proprio nome in calce alle proprie opere né deve ricorrere a segni di qualsiasi genere che, in qualsiasi modo, potrebbero farlo riconoscere da parte della giuria. Spesso, si richiede l’uso di uno pseudonimo. Pena la squalifica. Ma anche ciò non è sempre, purtroppo, sufficiente a Gò dént na vòia fónda che te gai anca ti che qualchedùn me zérca che ‘l ciàma che ‘l me tóca che tant che na marmòta el cuca fòr dal bus che ‘l zògh del scondiléver l’è oramai del tut sgaùs. Vorìa gavér la fòrza de ciamarte mi per prim de róterghe sta grósta a ‘n but desmentegà che ‘l mòre da so pòsta su ‘nté ‘n rosar embrumà. Guido Leonelli garantire che i giochi si svolgano nella massima regolarità. Ma questo particolare mi porterebbe troppo lontano. Ho parlato della quasi totalità dei concorsi. E quel “quasi” è giustificato dal fatto che in quel di Vigolo Vattaro, per esempio, il vecchio e storico concorso di poesia denominato “Alicante” richiede invece ai concorrenti proprio l’opposto di quanto richiedono tutti gli altri concorsi di mia conoscenza; ogni concorrente cioè deve, in calce ad ogni componimento, scrivere ben chiaro il proprio nome e cognome ed a fianco apporre la propria firma. Perché questa bizzarria? si domanderà il lettore. E c’è un’unica risposta logica che mi sentirei di dare: perché la giuria, presieduta da Renzo Francescotti, vuole sapere chi premiare, e se premiarlo, prima di leggere ciò che ha scritto. Altra spiegazione non mi riesce proprio di trovare. E Dropar el so zervèl I la ‘mpitura su tant che i vòl lóri no i ne la cónta giusta quéi de la tivù. I ne ‘mbotìs la tèsta meténdoghe i fiorati a darghe òdia a tuti no se capìs pu gnènt. No l’è mai biànch dal tut e no l’è del tut mai négro en rósso vif no ‘l gh’è el vérd po’ l’è sparì. L’è sémpre tut a strise o de ‘n colór sbasì e po’ i te ride fòra se bèn no t’ai capì. E alór che i vaga tuti ensèma a quél paés mi smòrzo la tivù e dròpo la me tèsta tant pèzo de cossì no la pòl pròpri nar. Se ‘l mur l’è massa dur me roterò ‘l zervèl ma dropàrlo ogniqualtrat l’è pròpi cossì bèl. Guido Leonelli da “Sgéve de vita”, 2002 gli organizzatori del concorso? Sanno che molti sono gli scontenti ed hanno loro stessi ricevuto molte lamentele. Ciononostante nulla è stato modificato né sembra voler essere modificato. Quali equilibri saranno da salvaguardare? è lecito chiedersi. E quale può essere la risposta individuale?. Per parte mia, alla prossima edizione, debitamente firmata in calce, invierò la poesia, qui a fianco, dal titolo “El nòm quél véro”. Confidando nel 1° premio, ovviamente. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 51 L’angolo della poesia Cosa vuol dire essere poeta ed esigenza di scrivere a cura di Diego Caviola ssere poeti vuol dire tantissime cose, comunque possiamo affermare che è un’espressione interiore che si realizza proprio per portare nella realtà delle cose, nel mondo. Infatti la parola poetica è una realtà interiore che realizza se stessi, realizza la realtà, realizza l’universo. Il poesta deve stimolare l’intelligenza o la fantasia del lettore, deve dire cose concrete, lasciare dei messaggi, anche un verso, una sola parola possono illuminare la mente del lettore. Se costui alla fine di una lettura si sente dire “..anch’io pensavo così..” oppure “…non avrei mai detto che si poteva capire una certa cosa in un’altra maniera …”, allora la funzione del poeta ha colto nel segno, allora vuol dire essere poeti, di aver lasciato una traccia di se stessi. Il “fai da te” risolve le cose e questo può spiegare, perché in fondo i poeti in qualche modo siano un po’ narcisisti e presuntuosi, perché ci vuole un certo coraggio prendere la penna in mano e scrivere. Scrivere dopo che poeti giganteschi hanno scritto tanta grande poesia. Per essere poeti bisogna avere una certa umiltà e soprattutto conoscere il proprio posto, i propri limiti, senza per questo lasciarsi condizionare da essi. Pound disse “Impara dalla natura quale sia il tuo posto”. Bisogna rendersi conto che esistono geni e artisti che fanno cose straordinarie, ma E 52 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 non illudersi di essere della stessa stoffa. Il poeta è l’uomo che deve custodire la memoria, cioè mantenere in vita ciò che è stato, ciò che è passato, affinché tramutandosi nel presente, continui ad esistere in forma nuova nel futuro. Il poeta deve ricordare e ricordando già modifica il passato, quindi è un suo custode, e da custode scrivendo, lascia delle opere, che restano incancellabili dalla morte. Il poeta si accorge degli eventi della vita, che testimoniano l’esistenza e prova di una certa empatia esistenziale verso tutto e tutti, un’insoddisfazione e non tollera che questo sia espresso ed è questa la vera differenza tra l’essere poeta e gli altri uomini. Interviene poi qualcosa di esterno in forma di ispirazione con cui il poeta deve interagire. L’ispirazione è fondamentale ed è l’origine di ogni poesia, ma deve trovare una persona disposta e pronta, quindi preparata ad accoglierla. L’esigenza di scrivere nasce da un desiderio interiore di estrinsecare se stessi, di materializzare una propria idea, una spiritualità, di scaricare il proprio io, il subconscio, per sentirsi così appagati, migliori. L’esigenza di scrivere è anche molto spesso, il desiderio di essere letti, altri invece scrivono … solo per desiderio personale. Seguiamo in tutti i casi la frase di Robert Musil: “La poesia è la passione per dolcezza e luce; e soprattutto la passione nel farle prevalere”. Vi do appuntamento con gli articoli dedicati alla poesia al prossimo numero. Vi invito a scrivere poesie e spedirle al mio indirizzo: Diego Caviola Via dei Rivi, 23 - 38050 Povo (TN). Auguro a tutti i lettori una felice estate! Walter Vettori e poesie di Walter Vettori, qui presentate, faranno parte di una prossima raccolta intitolata “Lampi”, che concretizzerà un duro e assiduo lavoro ed elaborazione durata anni. Infatti il poeta Walter ha cambiato registro e tematiche in una continua, tacita evoluzione che lo hanno portato da una poesia ermetica e più estranea a sentimenti introspettivi, a quella attuale dove pesca sostanzialmente nell’anima, passando dai ricordi di gioventù agli attuali esistenziali, visti come dei flash, dei lampi, che si accendono improvvisamente nella sua mente e sono fonte di ispirazione. Questi flash saranno la punta più estrema della sua opera, composti da due, tre versi al massimo, proprio come lampi di una macchina fotografica ed imprime nella sua mente il negativo della foto del passato e del presente. Altre liriche più lunghe, più corpose completeranno il libro analizzando tematiche sociali e avvenimenti del quotidiano. Auguriamo al L L’angolo della poesia poeta Walter successo e soddisfazioni per questa sua fatica letteraria. Desiderio Fra le dita la fonte in bocca di fa goccia Attesa Vela al silente fiato ombra in onda di lago Piove Grige scarpette in punta sopra i tetti tinnano i coppi Spiove Lene quel canto s’addorme nella gronda girella il verme guidi, che irraggi nel suo cuore bontà e amore, come verseggia bene in: Notte chiara Limpida e chiara notte senza vento brillan nel cielo stelle a cento a cento. Dall’imo della terra vien, dal suolo, dolce ed acuto olezzo di giaggiolo. Sull’erba vado con i piedi nudi cercando un astro amico che mi guidi, che irraggi nel profondo del mio cuore un sentimento di bontà e d’amore. D’inverno tutto riposa, i rumori, i colori, ma i rintocchi della campana la risveglia e la riporta alla dura realtà, quella di un uomo che sta lasciando la vita terrena, come nella poesia: Nevicata Lampi Come sorrisi di soldati in guerra verso la fine Scendono i fiocchi come le farfalle che lievi si riposano sui fiori, coprono i tetti, i prati e a mille a mille delle cose nascondono i colori. Maria Antonietta Rotter Nel silenzio ovattato s’ode il suon lento di un rintocco di campana: è l’eco dell’anima di un uomo che da questa vita si allontana alle poesie della signora Maria Antonietta Rotter traspare un profondo sentimento di lucida visione di una vita che si consuma giorno dopo giorno velocemente, “L’ora era giunta anche di dormire”, fino all’incontro più drammatico del nostro destino di uomini che tutto debba finire ad un certo punto con la morte, “La morte passa e lieve se lo porta”, quel “lieve” è la speranza, lo spiraglio di luce per sopportare meglio la perdita di un proprio caro, di una persona amata. La signora Maria cerca un astro amico nel cielo stellato, che la D Rumori Quando hai mille idee nella mente, per poterle far vivere fuori, certo aneli ad un luogo silente ben lontano da tutti i rumori. Sono timide e schive le idee, più son belle, più restan celate. Poi, su altari, qual fossero dee le realizzi, le rendi incantate. Scaturisce pian piano una rima suggerita da un grande orizzonte. Se t’ispira lassù quella cima, presto è in versi la vetta del monte. Canta lieto un passero al volo, tu carpisci quel trillo beato, lo trascrivi sul bianco lenzuolo e, quel foglio, è un inno al creato. Solitario tu crei la poesia, sol da solo ti puoi concentrare. Fugge al vento la tua fantasia se t’assillan le cose da fare. Ogni grido è ingrato alla mente, alla mente che pensa, che crea. Quel rumore si fa travolgente ed annulla ogni sogno, ogni idea. Nonna Renata Sorridimi Ti è mai successo nel buio d’un tormento accendersi un sorriso? Ti è mai successo perduto nella nebbia aprirsi un po’ di luce? Ti è mai successo da solo col tuo pianto librarsi una carezza? A destra riportiamo due poesie che non fanno parte della rubrica curata da Diego Caviola A me è successo. Sei tu. Stefano Ricci Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 53 Scuola elementare Umberto Moggioli Giornalismo a scuola uest’anno gli alunni delle classi quinte della scuola elementare Umberto Moggioli di Povo hanno provato a diventare “piccoli giornalisti”, dando vita a due giornalini scolastici intitolati “Andus” per la V B e “Merendina” per la V A. Gli articoli contenuti erano di vario genere. Trattavano argomenti legati alla vita della scuola e del paese, ma c’erano anche poesie, filastrocche e giochi enigmistici. Prima di cimentarsi nell’impresa gli scolari sono andati a visitare “Il Trentino” per scoprire i segreti del mestiere. L’esperienza si è rivelata interessante e l’impegno ha dato i suoi frutti. Nel corso dell’anno sono usciti quattro numeri del nostro giornale. Abbiamo imparato, singolarmente o in gruppo, a scrivere testi via, via sempre più scorrevoli e privi d’errori ortografici. Q 54 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Stavamo molto attenti perché sapevamo che sarebbero stati letti da molte persone. Li abbiamo “battuti” al computer nel nostro laboratorio informatico, scegliendo le vesti grafiche più presentabili e gradevoli. Alla fine, i giornalini sono stati venduti a parenti ed amici. Il ricavato è stato usato in parte per l’acquisto della carta da stampa ed in parte è stato devoluto ad iniziative di solidarietà. Possiamo dire che il giornalismo ci ha permesso di allargare le nostre conoscenze in modo piacevole e divertente, aiutando nello stesso tempo chi è meno fortunato di noi. Gita scolastica a Salisburgo Lunedì 5 maggio e martedì 6 maggio 2003 le classi V A e V B della scuola “Umberto Moggioli” di Povo sono andate in gita scolastica a Salisburgo. Hanno visitato la parte antica della città, il Castello di Mirabell, la casa di Mozart, il Duomo, il castello di Hellbrunn e le saline di Hallein. Il castello di Mirabell ha attirato l’attenzione di molti alunni per le sue composizioni di fiori. Molto interessanti si sono rivelati anche le saline e il castello di Hellbrunn con i suoi divertenti e sorprendenti giochi d’acqua. Durante il soggiorno i ragazzi hanno alloggiato in un accogliente albergo dove sono stati serviti piatti gustosi ed abbondanti. Stare tutti insieme in un paese straniero è stata Scuola elementare Umberto Moggioli una bellissima esperienza che resterà nel ricordo dei partecipanti per molto tempo. È stata anche l’occasione per sperimentare la conoscenza della lingua tedesca imparata a scuola. Visita alla città di Salisburgo: bel modo di concludere il percorso della scuola elementare! Gianandrea Salisburgo Noi, VA e VB, lunedì 5 maggio siamo partiti per Salisburgo, a visitare uno dei pezzettini più belli d’Europa. La cosa che mi ha colpito di più è stata la casa di Mozart. Mi sono stupita nel vedere che era una casa come le altre. Io me la immaginavo una casa principesca visto che Mozart è un genio. Un altro dei tesori di Salisburgo è il duomo che con i suoi grandiosi stucchi attira la gente come una calamita la cosa più stupenda è che possiede 5 organi. Come ogni tesoro subisce qualche piccola distruzione anche il duomo è stato bombardato nella Seconda guerra mondiale, ma per fortuna pian piano è stato ricostruito. Ma la cosa più bella, secondo me e anche più importante, è che i salisburghesi hanno conservato le tradizioni. Un esempio è che hanno mantenuto le insegne in ferro battuto che riproducevano l’oggetto fuori dai negozi per far capire alla gente, che una volta era analfabeta la merce che si vendeva in quel negozio. Poi abbiamo visto i giardini Mirabell dei giardini dove una volta i nobili facevano le loro passeggiate La cosa più divertente è che nel parco c’erano le caricature dei nobili in forma gnomesca. Io mi sono divertita tantissimo, e sono sicura che si sono divertiti tanto anche i miei compagni. Lisa Gita a Salisburgo I giorni 5 e 6 maggio 2003 io, la mia classe e la VB siamo andati a Salisburgo in Austria. Vi siamo andati per vedere in particolare le saline, il giardino di Mirabell, il duomo, la via principale con le insegne in ferro battuto e il castello di Hellbrunn con i suoi giochi d’acqua. Entrati nel giardino del castello di Hellbrunn abbiamo visto delle vasche con dentro delle statue che facevano uscire dell’acqua dalle loro bocche, co- me fontane. Mi sembrava un normalissimo giardino, molto calmo, ma la guida ogni tanto, quando vedeva che eravamo sul punto da cui sarebbe uscita l’acqua azionava dei meccanismi e... ci faceva la doccia. Ma non solo, ci ha anche fatto vedere molte cose interessanti come il teatrino mosso dall’acqua con sotto la musica di un organo ad acqua,oppure la simulazione, fatta con l’acqua, del canto degli uccelli, della pioggia di Salisburgo e ancora la corona di re Mida che era spinta verso l’alto da uno spruzzo d’acqua. Questi due giorni sono stati interessanti e allo stesso tempo divertenti perché ho potuto scoprire molte cose che mi sono piaciute tanto e ci ritornerei anche adesso. Le classi V A e V B della scuola “Umberto Moggioli” in gita scolastica a Salisburgo. Elena Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 55 Scuola elementare Umberto Moggioli La vita è: Il mio sogno è , Essere un animale libero , ere senza fronti e inimicizie, fermarmi mai. correre e correre senza Giordano La guerra La guerra fa male la guerra uccide e per uccidere. la guerra c’è per prendere il potere a tetto Le povere famiglie senza casa e senz muoiono per queste guerre. La pace La pace f a bene la pace non uccide la pace c’è per l’amicizia e l’amore. senza Le famiglie hanno una casa e un tetto rre. gue morire di fame per queste Sven la. La vita è musica, suona mpagnia, provaci. co in re na suo problema. La vita è, noiarti, affronta questo an n no , ria sto re dia stu La vita è ici, divertiti con loro. La vita è stare con gli am pettala con lealtà La vita è una regola, ris rala con successo. La vita è noiosa, ralleg giocalo con gli amici. La vita è un gran gioco, alcalo nel vento. La vita è un cavallo, cav ecarla mai! Valentina La vita è tutto, non spr Pace L’amicizia va via e ri torna ride ma so che ndo, non porta tanta so che farà felicità. L’amicizia , non è con osciuta fin La guerra o a quand deve indie o è perdu treggiare e Anche se ta. la pace de il sogno n ve avanza on si può tu continu re. avverare, a a sognare . Senza l’am ico del cuo re saremm Abbiamo o pieni di visto il mo dolore. ndo: c’è g c’è qualcu ente in dif no che è in ficoltà e felice. Simone La vita è... erala. La vita è una prova, sup talo. La vita è un ostacolo, sal fotografalo. La vita è un paesaggio, ervala. La vita è una cometa, oss rtalo. La vita è un peso, soppo le attentamente. La vita è decisioni, scegli o col tuo veliero. La vita è un mare, solcal bruciarlo. La vita è un bosco, non la. ara e dolce, non sputar La vita è una pillola am rperarlo. La vita è denaro, non spe a, scalala. La vita è una montagn ito. cqua, non svuotarlo sub La vita è un bicchiere d’a nila regolata. La vita è una sveglia, tie sto. farlo suonare troppo pre La vita è,un timer, non endilo. La vita è, un camino, acc caricala ogni giorno. La vita è una batteria, la con chi vuoi. La vita è una casa, abita o attentamente. La vita è un libro, leggil cinala bene. La vita è una ricetta, cu a sottrarre. La vita è tua, non fartel Giovanni Foto S.N. 56 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Scuola elementare Umberto Moggioli La vita è... La vita è una parti ta, vincila. La vita è un cane , non maltrattarlo . La vita è una bicic letta, pedala. La vita è una cors a, vai veloce ma guardati intorno. La vita è una festa , partecipa. La vita è la scuola , studia meglio ch e puoi. La vita è difficile, non scoraggiarti. La vita è una gara , accetta di perder e. Marco Il mio sogno a felice, mia famiglia si Sogno che la ici siano felici, che i miei am sia felice. che il mondo ssuno muoia, Sogno che ne anga, che nessuno pi oto sotto un terrem nga, la va a un o sotto e sotto un’eruzion zone. az qu ac un o sotto si tristi vedere mai vi Sogno di non e li percorrono Con lacrime ch solo visi Ma di vedere rrisi. Con grandi so tutto il mondo Sogno che in girotondo; Ci sia solo un o partecipare che tutti possan giocare. ed insieme tutti do Sogno un mon oggia pi la po do i In cu il vento, Sempre venga il sole. sempre venga II mio sogno do senza guerra, gno un mon La vita è... Isabella So baracche, senza ville e smog. iverte, tura e poco a n ta n ta lice che si d n fe co te n e g i d mondo lo voglio un civile. nza gente in se o d n o m n u Simone mio sogno. il è o st e u Q La vita è musica, suona la La vita è un libro, leggil o nelle notti d’inverno La vita è scuola, studia La vita è un gioco, giocal o con allegria La vita è fantasia, sogna la La vita è una sfida, affron tala con coraggio La vita è un amico, div idi con lui le cose impo rtanti La vita è una montagn a di problemi, scalala co n sicurezza La vita è un animale, tra ttalo bene La vita è pace, difendil a con coraggio La vita siamo noi: Andre a, Rosanna, Marco e Sa ra. Sara Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 57 Scuola media G. Pascoli Sogno di una notte di mezza estate ealizzato dai ragazzi della scuola media di Povo e presentato al Teatro Concordia la sera del 22 maggio. Ecco alcune riflessioni sull’esperienza di chi vi è stato coinvolto da vari punti di vista: R Le insegnanti Quest’anno la nostra scuola ha aderito all’importante rassegna teatrale “Mangiafuoco” attraverso la realizzazione della commedia “Sogno di una notte di mezza estate” di W.Shakespeare. Il motivo che ci ha indotto ad affrontare questo lavoro è l’ampio ventaglio di situazioni, ancor oggi attuali, che in esso è raffigurato. La commedia presenta infatti diversi intrecci che si sviluppano in modi diversi giungendo a toccarsi, ad arricchirsi e ad equilibrarsi tra loro: $ il modo convenzionale delle leggi, delle consuetudini e delle persone che agiscono seguendo regole o infrangendole, ma riferendosi sempre ad esse $ quello fantasioso della creatività, della natura, della magia e delle creature fatate $ quello pratico del duro vivere quotidiano, affrontato con fatica, ma positivamente da chi, pur rozzo, s’ingegna con astuzia per tirare a campare. Tale poliedricità trova corrispondenza nelle finalità e nei metodi della nostra scuola che coltiva i diversi aspetti della formazione con proposte didattiche varie ed articolate. Ma tanto diverse sono anche le personalità dei nostri ragazzi: alcuni legati alle convenzioni e al rispetto delle regole, altri fantasiosi e particolarmente creativi, altri ancora assai pratici e capaci di trovare soluzioni astute di fronte alle difficoltà. È inoltre immediato il collegamento con la ricchezza e varietà delle situazioni reali, nella vita di ogni giorno, ancora oggi. Che cosa è dunque questo allestimento della scuola media “Pascoli”? Shakerate insieme: $ intrecci shakespeariani con trovate dei ragazzi $ parti di testi originali con improvvisazioni e dialoghi ideati dagli alunni $ criteri pedagogici (es. rispetto delle scelte dei ruoli anche quando più persone volevano interpretare lo stesso) con ricerca di soluzioni sceniche $ il genio di Shakespeare con la fantasia, la creatività, la freschezza dei ragazzi della scuola media ... E dal tutto risulterà il “Sogno di una notte di mezza estate” della nostra scuola! Le ragazze di 1a media Il nostro “Sogno” I gruppi di teatro, costumi e scenografie hanno realizzato uno spettacolo davvero impegnativo: “Sogno di una notte di mezza estate”. Intrigante storia di amori, dolori, separazioni, incantesimi, dispetti e pasticci raccontati dal più grande inventore di storie: William Shakespeare. Sono stati coinvolti 53 ragazzi, tra attori, scenografi, costumisti, tecnici delle luci e dei suoni guidati dalle professoresse continua a pag. 60... Foto L. Bertotti 58 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Scuola media G. Pascoli La Lettera di Fahma n occasione dello spettacolo al teatro Concordia abbiamo raccolto offerte a favore dell’associazione umanitaria “Water for life” operante in Somalia per un totale di 459 euro. Da qualche tempo il nostro istituto è infatti gemellato con scuole di villaggi somali sostenute dal “Water for life”. Quest’anno con i soldi ricavati da varie attività scolastiche abbiamo sponsorizzato due ragazze della scuola agraria della città di Merka, nel sud del paese. Pubblichiamo una delle lettere che ci ha inviato Fahama Mahamed Saadaq per ringraziarci dell’aiuto. Ayuub, 10.01.2003 Miei cari amici italiani, sono stata informata che un gruppo di studenti diventerà il mio sponsor! Ciò mi procura grande gioia e speranza: considererò tutti voi come miei fratelli e sorelle italiani. Per favore, ditemi i vostri nomi. Desidererei moltissimo avere le vostre foto: le conserverà per sempre. Lasciate che mi presenti. Il mio nome è Fahma Mahamed Saadaq, ho diciotto anni e sono nata a Merka nel 1984. Vivo ad Ayuub, un villaggio costruito nel 1992, ora con 650 persone, metà delle quali orfani e vedove. La restante parte sono “LDP” (Internal Displaced People) cioè profughi interni, soprattutto bambini e donne, che sono stati accolti nel nostro paese negli anni 1994-1995 ed ora sono nostri fratelli e sorelle. I ricordi della mia infanzia sono confusi. Sono cresciuta senza mio padre, che, come ho capito, è scomparso quando avevo sei mesi ed ero ancora nel periodo dell’allattamento. Mia madre si è trovata con 6 bambini ed è stato un terribile compito allevarci con un piccolissimo aiuto da parte di parenti ed amici. Lei I ha provato a fare qualche occasionale lavoro e un piccolo commercio, ma non è stato facile perché doveva anche seguire noi...Ho cominciato ad aiutarla quando avevo 5 anni, andando a prendere l’acqua o la legna e pascolando poche capre. Se chiudo gli occhi posso vedere mia madre tornare dopo un lungo giorno speso andando in cerca di un lavoro o di altro. Posso sentire il suo singhiozzare, ma a quel tempo non sapevo che un periodo più duro sarebbe arrivato in seguito... Avevo 7 anni quando la guerra civile scoppiò nel mio paese. Provo a cancellare queste memorie, ma non posso. Molto spesso mi sveglio nel mezzo della notte con l’incubo di bambini affamati, assetati, di donne e persone anziane piangenti, morenti. C’erano fucili dappertutto, scontri, ruberie, saccheggi. Ho imparato il nome di molte armi: mortaio, granata, K47, bazooka, FaI... Nel 1991 e 1992 ci fu, accanto alla guerra civile, una terribile siccità e noi perdemmo le nostre capre. Ho sperimentato su me stessa che cosa significhi la fame..., quando ogni singola parte del tuo corpo è dolente e tu non puoi far niente se non sdraiarti, aspettare aiuto o... Avremmo mangiato perfino gli zoccoli degli animali, le radici selvatiche e bevuto acqua salmastra. Devo la mia vita a Mana e al WFL. Mana ha dato a me e ai miei fratelli riparo nella sua casa, si è presa cura di noi e ci ha fatto sentire sicuri ed amati. NeI 1992 Ayuub cominciò ad essere costruito per noi e per bambini che, come noi, avevano perso il padre o entrambi i genitori. All’inizio c’erano solo capanne dal tetto di paglia sulle nude sabbiose dune. Poi lentamente molte altre capanne sono state costruite, “monduls” (le nostre tradizionali capanne), e poche belle case con mura di continua a pag. 60... Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 59 Scuola media G. Pascoli ...segue da pag. 58 Sogno di una notte di mezza estate ...segue da pag. 59 La Lettera di Fahma 60 Marina Pezzato (classi prime), Maria Teresa Perasso (cl. seconde), Rossella Medeghini (cl. terze), Marzia Comandini (scenografie con le cl. seconde). Tutto questo folto gruppo è stato poi coordinato dall’abile regia di Manuela Girardi, già professoressa della nostra scuola. Abbiamo partecipato alla rassegna Mangiafuoco, ma purtroppo non siamo stati selezionati. È stato bello, però, confrontarci con i lavori prodotti dai compagni delle altre scuole: li abbiamo apprezzati, ma possiamo sinceramente dire che anche il nostro è uno spettacolo valido. Ci è piaciuto molto lavorare insieme; abbiamo capito che, con le diverse capacità che ciascuno mette a disposizione, si può costruire un lavoro complesso, durante il quale ci sono stati momenti divertenti, emozionanti, difficili e faticosi. Alcuni di noi hanno avuto paura, ma stando insieme l’abbiamo superata... Alla fine è stato un bel SOGNO... Quest’anno alcuni studenti della scuola hanno avuto la possibilità di partecipare all’attività di teatro. Con l’aiuto di un’esperta, Manuela Girardi, abbiamo deciso di interpretare “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare. Le insegnanti, Manuela e noi ragazzi abbiamo un po’ risistemato il testo, perché era troppo lungo. “Sogno di una notte di mezza estate” è una commedia, in cui si intrecciano storie di magia. La trama è complicata e quindi recitarla è stato abbastanza difficile. Ci siamo presentati alle prove con impegno e le insegnanti sono state molto soddisfatte del risultato. Purtroppo la nostra scuola è stata esclusa dalla rassegna Mangiafuoco, probabilmente per la lunghezza dello spettacolo. L’esperienza, seppur molto impegnativa, è stata divertente e entusiasmante. Invitiamo pertanto i nostri compagni a vedere lo spettacolo con lo stesso entusiasmo che noi abbiamo messo nel realizzarlo. Le fate Enrico pietra e un tetto conico di mattoni, che chiamiamo “montrulli”. Pozzi sono stati scavati, alberi e fiori sono stati piantati. Questo è diventato un posto paradisiaco, dovreste venire a vederlo. Questa è la mia casa. Tutti sono molto fieri di questo e contribuiscono a tenerlo pulito e a curare i fiori. Noi siamo una grande amorosa famiglia, viviamo in armonia e nell’aiuto reciproco. Grazie a Mana, allo zio Elio e a mamma Iolanda ho capito il valore della scuola e dell’educazione, mi è stata concessa la straordinaria opportunità di frequentare la scuola primaria nel villaggio di Merka e sono riuscita ad ottenere il diploma dell’ottava classe. Sono stata iscritta nella scuola secondaria di agraria del WFL e nel presente anno scolastico sto frequentando il Form 2. Le lezioni iniziano alle 7.15 del mattino, vengono sospese all’una per il pranzo e continuano nel pomeriggio. Studiamo materie come: produzione agricola, ingegneria agricola, economia agricola, zootecnia e anche biologia, matematica e inglese. Nei weekend facciamo uscite in campagna con un autobus a noleggio e raggiungiamo Kaytoy, un villaggio a 25 chilometri da Merka. Qui facciamo lezioni pratiche nei campi. Tutte le lezioni e i libri di testo sono in inglese. È stato molto difficile all’inizio, ma, a poco a poco, lavorando molto duramente, abbiamo migliorato la nostra conoscenza. C’è ancora molta strada davanti, ma ora so che non sono sola: ci sono i miei nuovi fratelli e sorelle italiani e voglio renderli fieri del mio successo negli studi e, spero, nella mia vita futura. Auguro a tutti voi un anno nuovo molto felice. Grazie. Sinceramente la vostra Fahma Mahamed Saadaq Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Un ragazzo di terza Scuola media G. Pascoli Il problema rifiuti discusso con i genitori di Paolo Giacomoni ifiuti e dintorni” è stato il titolo di un incontro che i ragazzi della 1° e 3° C della Scuola Media “G. Pascoli” hanno organizzato lo scorso 31 maggio con i genitori nell’ambito del “progetto Renette” del Comune di Trento. Un appuntamento nato dopo lunghe discussioni a scuola con esperti in materia ed una visita alla discarica comunale di Ischia Podetti che ha evidenziato ulteriormente in ragazzi ed insegnanti l’importanza di una raccolta “intelligente” dei rifiuti domestici, della differenziazione e del riciclaggio del materiale. E in tutta questa lunga riflessione non potevano non essere coinvolti e sensibilizzati i genitori. Un incontro sicuramente “sui generis” che accanto a chiari ed inequivocabili cartelli preparati dalle due classi, a quiz, acrostici e battute, ha visto una vera e propria “rappresentazione” del problema con interventi singoli ed a gruppi ed un coinvolgimento diretto dei genitori presenti. Una condivisione delle informazioni e dei sistemi per la raccolta differenziata che, dal “decreto Ronchi” in poi, è diventata condizione indispensabile per non restare tra qualche anno soffocati dai rifiuti. Con questo trend di crescita, è stato affermato dai ragazzi, tra 10 anni i rifiuti raggiungeranno l’altezza del Monte Everest ed è quindi necessaria fin da subito una maggior sensibilità al problema tentando di raggiungere al più presto gli obiettivi che prevedono il raggiungimento entro il 2006 del 50% di raccolta differenziata. Non è pensabile infatti che con le attuali percentuali (24%), il problema non si ponga in tutta la sua gravità nei prossimi anni: discariche esaurite e conseguenti discutibili (ma forse inevitabili!), scelte rispetto a inceneritori sempre più grandi, potenti ed... inquinanti. Un esame di coscienza che farebbe bene a tutti noi ed onore al merito dei ragazzi della 1° e 3° C della Scuola Media che hanno riproposto il problema. “R Nelle foto la discarica comunale di Ischia Podetti Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 61 Scuola media G. Pascoli Rifiuti e dintorni a scuola media G. Pascoli ha promosso una ricerca-studio ad alcune classi sul problema dei rifiuti. In queste pagine riportiamo alcuni disegni e scritti fatti dagli alunni. Sotto la lettera-invito che i ragazzi di 3aC sritta per presentare il frutto delle loro ricerche che rende bene l’idea di quanta passione hanno messo in questa inizitiva. L Cari amministratori e genitori, vi invitiamo a partecipare ad un incontro riguardante l’argomento “rifiuti e dintorni”. Le nostre prof.sse hanno organizzato una presentazione da parte di un esperto che ci ha introdotti a pensare al gravissimo problema dei rifiuti. Dopo tre incontri abbiamo avuto la possibilità di visitare la discarica di Trento, Ischia Podetti: con gran stupore abbiamo notato l’enorme quantità di spazzatura presente nel deposito. Ogni giorno arrivano circa 70-80 camion a scaricare i rifiuti, che vengono poi “impacchettati” in ecoballe, pesanti ciascuna 900 kg. Lo spazio a disposizione per la discarica e’ ormai davvero poco e si sta cercando una soluzione a questo grave problema. Nella fabbrica dove si produce il vetro, si prendono i resti sminuzzati delle bottiglie – campana blù si prende anche una certa quantità di materia prima (calcio,soda,….) e si fondono assieme Per discutere e riflettere insieme su questa tematica vi invitiamo dalle ore 11.15 alle 13.00 di sabato 31/05/2003 alla scuola G. Pascoli di Povo. Sarà presente anche il “nostro” esperto, il signor Thomas Deavi. Volete che il mondo si trasformi in un’ecoballa?? Sì No se la vostra risposta è no, venite all’incontro! **Insieme possiamo costruire un mondo migliore!** Abbiamo voluto rappresentare le varie fasi di lavorazione che subisce il vetro prima di venire riciclato (separato con raccolta differenziata nella campana blù) Lavoro svolto da: Giacomo P., Riccardo V., Federico Z. 62 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Scuola media G. Pascoli materiali plastici usati attualmente come imballaggi di cibo e bevande. Abbiamo voluto rappresentare cosa NON si mette nella CAMPANA GIALLA. E soprattutto sottolineare COSA SERVE per fare un KG di carta. Ma cosa usavano i nostri antenati al posto della plastica? %%%%%%% sotto alcuni simboli di riconoscimento dei materiali riciclabili Lavoro svolto da: B. Bianca, C. Chiara, M. Giulia, O. Tanita, P. Paulene, P. Irene. Lavoro svolto da: Giovanni C., Alessio M., Davide B., Massimo G. Lattine monopattino fogli per cibi lavello Abbiamo voluto sintetizzare l’utilizzo dei metalli fin dalla preistoria. E anche oggi servono per molti scopi diversi. Lavoro svolto da: Desirè H, Roberta P., Natasha B., Daniele C., Davide L. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 63 Scuola media G. Pascoli I pro e i contro dell’inceneritore Cos’e’? A cosa serve? Serve a incenerire i rifiuti. Elimina i residui solidi, densi o liquidi (rifiuti domestici e industriali, rifiuti speciali, depositi di filtrazione) mediante l’ incenerimento ad alta temperatura in grandi impianti municipali, che perlopiù sono in grado di riutilizzare l’ energia contenuta nei rifiuti stessi! Una tonnellata di rifiuti può servire a produrre circa 500 kwh di energia. Lo scopo fondamentale dell’ incenerimento dei rifiuti è quello di ridurne il volume, ottenendo una massa quanto più possibile inerte. Come funziona l’inceneritore All’interno di un forno inceneritore le temperature variano tra 800° e 1200°, la permanenza dei materiali nel forno può durare anche un’ora e un ulteriore periodo di tempo è necessario per l’eliminazione dei gas dalla camera di combustione. Alla fine del processo i gas vengono fatti passare attraverso un filtro elettrostatico, per essere liberati da cenere e polvere. Le ulteriori scorie e ceneri vengono recuperate dal forno. E in Italia? In Italia ci sono 20 inceneritori. All’interno vengono bruciati 2 milioni di tonnellate di rifiuti. Problema Non si può costruire un inceneritore a IschiaPodetti, perché sotto il terreno dove sono costruite le discariche ci sono circa 800.000 m3 di vecchi rifiuti. Se costruissero in questo luogo l’inceneritore, esso cadrebbe a causa dell’instabilità del terreno. Sarebbe impossibile togliere tutti i rifiuti sotto la discarica perché sono troppi. Pro alla costruzione dell’inceneritore - riduzione dell’inquinamento del fiume e dell’ atmosfera - riduzione rifiuti della discarica - produzione di energia e calore Contro alla costruzione dell’inceneritore - dimensioni eccessive previste per l’ inceneritore di Trento - necessità di asportare rifiuti dalla zona di terreno dove verrà forse costruito Giulia Manuel Giulia e Anna Eugenio Enrico (3a C) 64 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Scuola media G. Pascoli Rifiuti & altro Notizie dalla 1D Le idee dei ragazzi di 1B Lo sapevate che: & nel 1997 è stata varata una legge sui rifiuti? È il decreto Ronchi; dice che ogni città deve raggiungere un certo numero di tonnellate di raccolta differenziata. & A Trento i rifiuti vengono imballati? & Un Kg di rifiuti costa 260 Lire che moltiplicate per 900, che sono i Kg che formano una balla, danno la bellezza di 234.000 L. a balla1 e di balle, a Trento, se ne producono circa 200 al giorno & Le dimensioni di una balla sono 1,40m x 1 m & In Italia viene prodotta una quantità spaventosa di immondizie; pensate: ben 30 milioni di tonnellate! Thomas ci ha parlato di come fare a diminuire i rifiuti che produciamo facendo la raccolta differenziata, riciclando carta, plastica, rifiuti organici. Per me è giusto riciclare e io a casa lo faccio. Michele E che: & Si è calcolato che gli abitanti della sola New York producono ogni anno una quantità di spazzatura sufficiente a seppellire l’enorme Central Park (che si estende su 341 ettari) sotto quattro metri di rifiuti & La spazzatura prodotta in un anno dalla popolazione tedesca potrebbe tranquillamente riempire un treno merci lungo 1800 Km, la distanza che separa berlino dalla costa dell’Africa & In Gran Bretagna una famiglia media di 4 persone consuma in un anno una quantità di carta equivalente a sei alberi. Sharon Le attività fatte mi piacciono moltissimo perché penso che sia veramente importante imparare a riutilizzare la carta, senza distruggere quindi gli alberi. Per un mondo migliore le nostre azioni di tutti i giorni diventano fondamentali. Marco e Alessandro Sebastiano L’inceneritore mi sembra molto utile e giusto, purchè i fumi che escono non inquinino l’aria e l’ambiente circostante Andrea Le bottiglie di plastica schiacciate occupano meno spazio nelle campane; non è poi così faticoso schiacciarle, può essere anche divertente! Stefano Approvo la raccolta differenziata! Giorgio Per me l’inceneritore serve, avete visto quante ecoballe alla discarica? Veronica Il Trentino Alto Adige è secondo nella classifica dei maggiori produttori di rifiuti e ricicla ancora troppo poco; come fare? Lorena La discarica è piena; bisogna cercare di produrre meno rifiuti, non bisogna comprare oggetti usa e getta Gianni Le persone che hanno il giardino possono fare il compostaggio domestico raccogliendo in un apposito contenitore gli scarti di cucina e quelli del giardino o dell’orto. I contenitori devono essere coperti e devono essere bucherellati per far passare l’aria che permette la vita animale degli organismi che favoriscono la decomposizione. Chi non ha giardino può portare i rifiuti nel contenitore marrone; ci penserà il comune a fare il compostaggio. Tutti dovrebbero differenziare i rifiuti perché così si salvaguardia la vita di ogni cittadino. L’aria è di tutti e noi la vogliamo pulita Valentina Sara Riciclare richiede pazienza ma questa pazienza viene premiata con alcuni vantaggi: si risparmia energia e si limitano i danni ambientali e ridurre, cioè comprare cose che durano di più oppure ripararle è un buon metodo per aiutare un ecosistema a vivere più a lungo. Sharon I nostri slogan: & Evitare gli sprechi & Accontentarsi delle cose necessarie & Imparare a condividere I ragazzi mentre imparano il compostaggio Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 65 Poèri alla ribalta Franco Giacomoni eletto presidente provinciale della Sat restigioso riconoscimento per Franco Giacomoni, che lo scorso mese di maggio è stato eletto presidente provinciale della Sat subentrando a Elio Caola. Franco, freschissimo "baby" pensionato, da sempre una delle "colonne" satine di Povo è P Alcuni articoli tratti dal “Trentino” 66 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 anche membro del Direttivo del Club Interassociativo Tuttapovo nonché apprezzato collaboratore del giornale. A lui vanno le congratulazioni della Redazione e dei lettori insieme ad un buon lavoro per questo nuovo ed impegnativo incarico. Le ricette di Matilde L’estate è servita a cura di Matilde Padroni Risotto con carciofi e speck Ingredienti (per 6 persone): gr. 360 riso, gr. 50 speck, 50 gr. cipolla mondata, gr. 40 burro, gr. 35 parmigiano grattugiato, 3 carciofi, brodo (anche di dado), 1 limone, vino bianco secco, olio d’oliva, sale. Facoltativo prezzemolo Mondate i carciofi, privandoli delle foglie esterne più dure e della parte fibrosa dei gambi. Eliminate l’eventuale fieno interno, quindi tagliate i carciofi a spicchi che getterete man mano che saranno pronti, in una ciotola contenente acqua fresca e succo di limone. Tritate la cipolla molto sottile. Riducete lo speck a striscioline. Mettete ad appassire in 3 cucchiaiate d’olio la cipolla insieme allo speck. Intanto, tagliate i carciofi a fettine e uniteli al soffritto. Alzate la fiamma e, dopo un paio di minuti, mettete nella casseruola anche il riso e fatelo tostare a fuoco vivacissimo. Spruzzatelo quindi con mezzo bicchiere di vino. Dopo che quest’ultimo sarà evaporato, riducete il fuoco e proseguite la cottura del risotto, mescolandolo spesso e bagnandolo, via via, con mestoli di brodo caldo. Dopo circa 14 minuti il riso sarà giustamente cotto. Spegnete, mantecate con burro e parmigiano grattugiato, quindi scoperchiate e lasciate riposare il risotto per alcuni minuti prima di trasferirlo nel piatto di portata. Servitelo fumante, volendo anche con un pizzico di prezzemolo tritato. Portafogli agli spinaci Ingredienti (per 4 persone):8 fettine di vitello, gr. 100 di spinaci in soglia surgelati, gr. 60 formaggio Emmental svizzero, un uovo, pangrattato, farina bianca, latte, olio d’oliva, sale. Lessate gli spinaci ancora surgelati. Mettete sul tagliere le fettine di vitello e, con il batticarne, spianatele delicatamente dando a tutte la stessa forma. Strizzate gli spinaci e tritateli fini. Ricavate dal formaggio Emmental 4 sottili fettine e disponetele sulle fette di carne. Coprite le fette di formaggio con 4 cucchiaiate di spinaci. Appoggiate le altre 4 fette di carne sui 4 mucchietti cercando di far combaciare meglio possibile la fetta sotto con quella sopra. Picchiettate le fette di carne lungo i bordi, con la lama di un coltello pesante, usata di piatto in maniera da saldarle l’una con l’altra. Battete l’uovo con un po’ di latte e un pizzico di sale. Passate i 4 “portafogli” di carne nella farina poi nell’uovo sbattuto e infine nel pangrattato, rivestendoli bene. Mettete a scaldare in una larga padella abbondante olio e friggetevi i 4 “portafogli” facendoli dorare sui due lati. Salateli leggermente e serviteli. Misto di verdure stufate Ingredienti (per 8 persone): gr. 300 cipollotti, gr. 250 pomodori, gr. 200 cuore di lattuga, gr. 180 fagiolini, gr. 80 coste di sedano, gr. 35 burro, sale pepe. Mondate i cipollotti e tagliateli a tocchetti: fate lo stesso con il sedano. Lessate i fagiolini, spuntati e mondati. Sciogliete in una padella il burro e fatevi saltare i cipollotti, il sedano e i fagiolini scolati. Tagliate a striscioline la lattuga e unitela alle altre verdure in cottura. Unite i pomodori, lavati, tagliati a tocchi e privati dei semi. Salate e pepate. Fate prendere il bollore all’acqua formatasi sul fondo: allora abbassate la fiamma, quindi lasciate cuocere, coperto, per circa 6 minuti. Servite caldo, ma non bollente. Crostata di pere e limoni Ingredienti (per 6 persone): gr. 350 pasta frolla, gr. 220 pera, gr. 150 marmellata di limoni, gr. 80 gelatina di frutta, zucchero a velo, farine e burro per la spianatoia e lo stampo, fagioli secchi per cuocere la pasta. Scongelate la pasta frolla e tiratela a spianatoia. Imburrate e infarinate uno stampo per crostate a bordi scanalati (diametro 22 cm. ), e rivestitelo con la frolla, punzecchiandola con la forchetta. Coprite con carta da cucina e fagioli secchi. Passate in forno gia a 200° per circa 15 minuti poi sfornate, eliminate fagioli e carta e spalmate il dolce di marmellata. Sistematevi anche la pera, a spicchi, quindi cospargete il tutto con dello zucchero a velo. Ripassate la crostata nel forno a 200° ancora per 15 minuti. Intento sciogliete la gelatina di frutta stemperandola con circa un terzo di bicchiere d’acqua. Sfornate la crostata e pennellatela con la gelatina tiepida. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 67 Povo e la sua storia 1754. Proclama “Ad Istantiam”(1) di Villazzano contro Povo di Paolo Giovannini a rivalità, l’antagonismo, la scarsa o nulla simpatia che talvolta si tramuta in avversione se non addirittura in odio, ha spesso contraddistinto i rapporti fra individui o fra Comunità. Troppo spesso un piccolo e stupido interesse personale, una esagerata invidia o un sordo ed ingiustificato rancore, hanno avuto il sopravvento sul quieto vivere, sull’aiuto reciproco, sulla tolleranza e comprensione. Anche Povo, non fa eccezione alla regola. Una fiera rivalità fra le frazioni che la compongono o della Comunità tutta verso gli “stranieri”, in primis con la vicina Villazzano, è ancora oggi una tangibile realtà. Finchè tutto rimane nei limiti di uno sfottò o una presa in giro in occasioni particolari come potrebbe essere un incontro sportivo fra le rappresentative dei due paesi, nessuno ha alcunchè da obiettare anzi diventa motivo di divertimento, ma quando travalica i limiti della decenza e del buongusto tutto cambia. Ciò che successe 250 anni fa non lo sappiamo anche se ben facilmente lo possiamo intuire. E’ assai probabile che un gruppo di persone della Villa di Villazzano, che, ricordiamolo ancora una volta, faceva parte della Comune di Povo, ricorse all’Autorità per aver soddisfazione e difesa dalle ingiurie ed offese rivoltegli da quelli di Povo. Il Vescovo Vicario Firmian(2) si vide costretto ad emanare un editto affinchè le regole di una “convivenza civile” non fossero superate. Ecco dunque il breve testo che qui trascriviamo integralmente(3). L D’ordine e Comando. Ex off(ici)o. Essendo pervenuto a notizia dell’Alt(ezza) S(ua) Rev(erendissi)ma, e Suo Eccelso Consiglio, come che alcuni Vicini ed Abitanti di Povo senza alcuna legittima fondata causa, anzi contro il det- tame d’ogni Legge di Carità Christiana, ed onestà si facino lecito su le publiche strade, ne(i) luoghi sagri, ed altrove ancora d’offendere con parole ingiuriose li Vicini(4), ed Abitanti di Vilazzano; talmente che da simili insulti niun altracosa si può attendere, se non se qualche inevitabile Cimento a risse di conseguenza, e di rimarchevole pregiudizio si all’una, che all’altra parte. Alchè volendo S(ua) Alt(ezza) Rev(erendissi)ma e suo Eccelso Consiglio opportunemente provedere, tanto piu quanto che trattasi di dissaporri vertenti tra Ville, che unitamente, che formando una sola Co(mun)ità doverobbono ancora starsene unite colla bona corrispondenza, e coltivare tra d’esse, quella pace, che principalmente suol rendere felice un Corpo publico. Col tenore perciò del pr(esen)te Editto da pubblicarsi ed affiggersi in copia in luoghi soliti della sud(dett)a Co(muni)tà di Povo si inibisce, e sev(eramen)te si vieta a qualonque Persona di che Stato Sesso o con(dizion)e esser si voglia tanto Vicina che semplicem(ent)e abitante in essa il farsi lecito fatto verun pretesto ca(us)a, o ricercato colore d’insultare, o altrimente offendere, si(a) in publico che in privato, ne con parole ingiuriose, ne con fatti qualonque Vicino o Abitante di Villazano sotto pena non solo di R(agnesi) 50 per cadauno contrafaciente toties quoties ecc. d’applicarsi per due Terzi all’Eccelso Fisco, e per l’altro Terzo all’Accusatore, ma ben anco della Prigionia in subsidium, ed altre ancora all’Alt(ezza) S(ua) Rev(erendissi)ma arbitrarie secondo le qualità, e circostanze dell’insulto ed offesa, e così con questo ecc. Datum Trid(enti) ex Cancella(ri)a C(astri) B(oni) C(onsili) die 27 april 1755 (ma 1754) Ignatius Trentini Consiliarius ad mand(atum) Celsit(udinis) Sue Rev(erendissi)me in Consilio. Philippus Manci Secretarius (1) Letteralmente significa “su istanza” cioè su precisa richiesta. (2) Leopoldo Ernesto di Firmian Vicario e Coadiutore del Principe Vescovo Domenico Antonio di Thunn fu eletto a tale carica dal Capitolo del Duomo il 29 maggio 1748. Il suo compito era quello di affiancare se non sostituire il P.V. D.A. Thunn nelle questioni di carattere amministrativo (vedi Francesco Ambrosi. Commentari della Storia Trentina. Trento, Artigianelli a. 1985, pp. 329 segg.). (3) Archivio di Stato, Trento. Archivio del Principato Vescovile. Libri Copiali serie II, n. 28 doc. n. 95. Anno 1754. Questo documento ci è stato segnalato da P. Frumenzio Ghetta O.F.M. che qui pubblicamente vogliamo ringraziare per l’amicizia di cui ci onora ma, soprattutto per la Sua squisita disponibilità e gentilezza verso chiunque si occupi in vari modi di storia trentina. (4) Era detto Vicino chi, facendo parte di una Comunità, possedeva dei beni nella stessa ed era titolare di una serie di diritti (ad es.: partecipare all’assemblea, nominare i rappresentanti, ecc.) quindi non bastava, come succede invece oggi, essere semplicemente dei residenti. 68 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 In ricordo di... Il ricordo di due amici rnaldo e Ugo se ne sono andati per sempre. Arnaldo Bertotti a fine marzo e Ugo Vicentini, improvvisamente, ai primi di giugno. Commemorare su queste pagine due amici, oltre che doveroso, mi fa tornare al passato, alla fine degli anni cinquanta inizio anni sessanta, quando a Povo era nata la squadra di calcio Zaini, sponsorizzata da Silvio Giovannini (allora rappresentante di commercio). Coloro che hanno vissuto quel periodo non possono non ricordare il grande fermento e la grande passione che animava il sobborgo attorno alla “sua” squadra. Tra di essi c’erano anche Arnaldo ed Ugo con ruoli differenti: Arnaldo grande tifoso e attento osservatore, mentre Ugo ricopriva anche incarichi dirigenziali. Si ricordano ancora i viaggi in occasione delle partite in trasferta dei giocatori più giovani, fatte con il furgoncino (un Fiat Coriasco) che durante la settimana serviva ad Ugo per il suo lavoro di commerciante di mangimi per animali “Raggio di sole”. I giovani calciatori ammassati dentro il furgone dividevano il posto con i sacchi di mangime, ma questo era normale, a quei tempi ci si accontentava di poco e ci si di- A vertiva molto, perché la passione e l’entusiasmo avevano sopravvento su tutto il resto. Entrambi avevano due grandi passioni: lo sport, soprattutto calcio e ciclismo, e il gioco delle carte... mi sembra ancora di sentirli urlare di gioia per una partita vinta. Arnaldo era un accanito tifoso del Bologna del quale seguiva le vicende sul giornale sportivo “Stadio”, e seguiva anche il ciclismo, sia professionistico che locale, e molte volte andava ad di Sergio Nichelatti incitare e supportare nelle gare i corridori poéri di quegli anni. Poi l’aggravamento della malattia lo ha costretto a passare il resto della sua vita all’ospedale di Pergine. Così ho voluto ricordare due amici, testimoni di un tempo, ed a nome di Tuttapovo desidero rivolge ai loro parenti sentimenti di profondo cordoglio per la loro scomparsa. In alto Ugo Vicentini. Sopra Arnaldo Bertotti portato in trionfo dopo una partita amichevole; da sinistra Enrico Merz, Claudio Bertotti, Graziano Scoz, Costantino Malpaga e Sergio Nichelatti. Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 69 Lettere al giornale Dal Canada complimenti a Tuttapovo e per il bici-bus 4 novembre 2002 Care Tiziana, Rita, e Ilaria, Che piacere ricevere ancora una volta il “Tutta Povo”. Primo, la copertina mi porta subito per una lunga passeggiata (nella mia immaginazione!) lungo le strade e specialmente, negli angoli a me così cari, che mi trasportano sempre in un altro mondo di ricordi molto bello. Ricorderete come mi piaceva moltissimo camminare dappertutto e molto sovente a Povo. Per voi, il villaggio di Povo è, forse qualcosa di naturale, di ogni giorno, che non si nota in particolare, ma, io, lo sto percorrendo a memoria, con le vedute delle varie strade e vie per accompagnarmi più tardi nella vita. Il “bici-bus” è una grande idea per un trasporto più ragionevole al giorno d’oggi. Peccato che non era arrivato quando ero ancora li, le salite per le colline erano troppo difficili ma mi piaceva andare in bicicletta lungo l’Adige. Sapete che una volta sono andata lungo la via per bici da Povo a Rovereto! Era a Pasqua ed i ciliegi erano in fiore come neve fresca. E c’era un pastore con tante pecore e agnellini appena nati, camminando veniva dalle montagne alte per arrivare a Verona. Che vita solitaria di un pastore! Per fortuna, sono ritornata con il treno! Qui i nostri autobus della città hanno, quasi tutti una reticella davanti per trasportare due o tre bici e quella è anche una novità. Ho fatto recentemente una bella cosa per me: ho finalmente trovato un gruppo di italiani! Ho scoperto un “Centro Culturale Italiano” e da loro, ho trovato un coro, tutti di origine Trevisiano. Cantano canzoni del nord Italia (per esempio, canzone degli Alpini, canzone Trevisiane, et cetera) Erano molto sorpresi che una canadese fosse capace di parlare italiano e mi hanno fatto un grande benvenuto! Mi fa sentire d’essere ritornata al coro della chiesa di Povo! Peccato che Don Renzo doveva lasciare la vostra parrocchia (sembrava veramente una parte di Povo) Un abbraccio a tutti da Shirley e Roger. Devo dirvi che Roger sta benissimo. Alla casa di riposo ci sono tante attività e partecipa a quasi tutte (salvo il “bingo”) - la musica, la ginnastica, etc. Tutti amano il suo senso di humore. Una volta ha fatto un discorso sull’Italia! Andata in bici, ritorno in bici-bus! arà quindi ripetuta anche quest’anno da parte di Trentino Trasporti (ex Atesina), l’iniziativa “Bici-bus” che già aveva riscosso un discreto successo nel 2002. Si tratta com’è noto della possibilità da parte dei residenti in collina (per il momento solo Povo e Cognola), di recarsi in città in bicicletta e quindi risalire su un autobus dotato di apposito carrello (con capienza fino a 20 bici). Tutto questo senza aggravi di spesa visto che si pagherà il solo biglietto per il passeggero, mente il trasporto della bicicletta è gratuito. Si tratta di un’iniziativa certamente lodevole che tra l’altro ha avuto un vasto eco anche a livello nazionale e che può contribuire certamente ad un, seppur minimo, deconge- S 70 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 stionamento del traffico verso la città. Come si può intuire sfogliando gli orari (vedi pag. 5), si tratta di un servizio rivolto prevalentemente a quanti lavorano in città e non vogliono rinunciare all’uso della bicicletta permettendo loro di risalire senza fatica e senza costi aggiuntivi. Ma è anche un tentativo di valorizzare in mezzo, la bicicletta, forse sottovalutato nella nostra realtà anche a causa dei notevoli dislivelli fra Trento ed i suoi sobborghi. Ma il 2003 per l’iniziativa “Bici in bus”, sarà certamente l’anno della verità. Dal suo successo infatti, dipenderà l’eventuale sua estensione ad altre zone della città (Villazzano, Sopramonte, Meano, ecc.), oppure la fine di questa sperimentazione se i risultati non saranno conformi alle attese. Un invito quindi, a quanti non conoscono ancora l’iniziativa, a sfruttare questa ghiotta occasione per godersi il fresco mattutino, girare nel centro città senza assilli di parcheggi e Ztl e quindi risalire in collina senza rischiare le coronarie. Il tutto praticamente a costo zero! (pg) Lettere al giornale Traffico e niente marciapiedi nei pressi del Cimitero! ome presidente del Circolo Pensionati ed Anziani di Povo, voglio sottoporre all’attenzione delle autorità competenti il grave pericolo in cui si può incorrere in ogni momento per muoversi nell’area davanti al cimitero di Povo a causa dell’incontrollabile traffico di automezzi che si muovono in tutte le direzioni. Per le persone che si trovano a percorrere questo labirinto di senso, in particolar modo bambini ed anziani, diventa pericoloso recarsi al cimitero, C in piazza Manci, alla nuova Scuola Elementare, all’accesso per via dei Rivi. Viene spontanea la seguente domanda: dove dobbiamo camminare? Perché non lo sappiamo dal momento che mancano anche le dovute segnalazioni. Alle competenti autorità, a nome del Circolo Anziani di Povo, rivolgo questa domanda. In attesa di risposta, saluto attentamente. Il Presidente del Circolo Anziani cav. Giulio Bonvecchio Valorizzare il Rio Salè, anche per i pescatori! entili lettori di Tuttapovo, sono un lettore della vostra rivista, che trovo stupenda. Sono anche in appassionato di pesca fino a qualche anno fa pescatore incallito ed ora tra impegni di lavoro, famiglia, ecc. ho sempre meno tempo per dedicarmi a questo mio hobby. Ero in possesso dei permessi per fiumi e torrenti vicini (Adige, Fersina, Altofersina e Rio Salè), per potermi dedicare alla pesca ogni volta che avevo qualche ora libera. Ora vado saltuariamente nella zona del Parco Adamello Brenta. Qualche mio amico mi ha detto. “Te sei mat, far 80 chilometri per ‘na trota o magari per no ciapar gnent!” (a dire il vero i Km sono 160 ma per la passione ne vale la pena!). Ultimamente però mi sono accorto che l’inquinamento è purtroppo arrivato anche lassù (specialmente nel Sarca che scende da Madonna di Campiglio) e mi sono chiesto come mai con tutti i soldi che entrano tra turismo e permessi di pesca (1 giorno=13 €uro!), nessuno fa qualcosa per dotare la valle di un depuratore efficace. Ma occupiamoci di Povo. Nelle mie prime uscite di pesca frequentavo spesso il Rio Salè ed il torrente Fersina ed ho scoperto posti di incredibile bellezza ed allo stesso tempo vicini (ad esempio sotto la galleria dei Crozi o il Rio Salè sotto la strada che collega Povo con Villazzano fino al parco di Gocciadoro). La mia proposta è questa: è possibile realizzare un sentiero lungo il Rio Salè, usufruibile anche dai pescatori e nel pieno rispetto della natura che colleghi Graffiano con Gocciadoro che possa valorizzare una zona significativa anche G dal punto di vista storico, basti pensare al misconosciuto rudere del Castello di Pietrapiana? Tra parentesi lascio a chi di competenza la decisione se fare una zona di pesca “no kill”, cioè con il divieto di uccidere il pesce ma di rimetterlo subito in acqua. In questi ultimi anni ho visto tra l’altro che la mia “roza” è stata coperta nella zona dell’Oratorio per un’opera di pubblica utilità (la scuola) e mi tornano in mente le parole di mio padre che mi disse una volta: “Ma lo sai che il nonno era contrario al primo interramento della “roza” - il tratto che dalla casa di riposo arriva fino alla chiesa - e proponeva di farla deviare e passare dietro il cimitero?”. Concludo lasciando ai lettori un interrogativo: devo fare 160 km per una trota che magari libero perché tra parentesi, come il 90% dei pescatori, non mangio quello che pesco, oppure non sarebbe meglio valorizzare le risorse in loco? Come ultima considerazione vorrei, se questo mio sogno trovasse realizzazione, che l’opera fosse intitolata alla memoria di Giampietro Pontati. Il Rio Salè a Sprè. Foto S.N. L.G. Un amico pescatore Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 71 SAT - Sezione di Povo 15 giugno 2003 Festa in Chegul in immagini oni Foto P. Giacom 72 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 Coro di Povo el numero di Tuttapovo dello scorso luglio, nel poster centrale, avevamo inserito la foto del coro di Povo del 1909. Nell’occasione avevamo chiesto di segnalarci i nomi dei componenti e molti hanno risposto all’appello. Purtroppo alcuni restano ancora ignoti e quindi la ricerca continua. Se qualcuno è a conoscenza dei mancanti telefonare allo 0461811026, indicando il numero corrispondente. Grazie a tutti quelli che hanno collaborato. N 1. BERTOTTI FRANCESCO Vice Capo Coro 2. FORTUNATO IANES “Molinar” 3. DON DALLAFIOR 4. EZECCHIELE PONTALTI Capo Coro 5. SILVIO VOGL Il Capellano 6. … 7. GIUSEPPE BOSCHETTI 8. ERNESTO BONVECCHIO 9. CORTELLETTI GIUSEPPE 10.… 11.SEGATTA MARIO 12.… 13.MERZ LUIGI “BECAR” 14.… 15.BONVECCHIO GIACOMO 16.NARCISO MARCHI 17.CASOTTI … di Oltrecastello 18.… 19.RODOLFO GRISENTI 20.PAOLO SEGATTA “Paolin” 21.GIUSEPPE SEGATTA 22.LEONE GIOVANNINI 23.FRANCESCO DREMPULLER “Saltar” 24.CORNELIO GIOVANNINI “Moncele” 25.ANTONIO GRISENTI “Toni” 26.… 27.ONORATO FRANCESCHINI “Berton” 28.… 29.… 30.FRANCESCO PEGORETTI 31.PIETRO GIACOMONI “Ioga” 32.PIETRO MAZZALAI 33.VITTORIO MALPAGA 34.GUIDO SLOMP 35.… 36.GIUSEPPE PONTALTI “Bora” Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 73 Auguri a... I nipoti Veronica, Daniel, Stefano, Michele e Martina vogliono fare i loro migliori auguri agli zii Andrea ed Alessandra che il 1° marzo hanno celebrato il loro matrimonio nella chiesa di Oltrecastello. A Rino e Bruna Tomasi Grazie mamma e papà per averci dato la vita ed averci fatto crescere con tanto amore. Tanti, Tanti auguri per il vostro 55° anniversario di matrimonio. Con tanto amore dai figli: Adriana, Maurizio e Roberta assieme a tutta la parentela. Foto d’epoca uasi 90 anni fa, al passo del Cimirlo (allora si chiamava sella di Roncogno), sul monte Celva e sul Chegul si trovavano molti soldati provenienti da ogni angolo dell’impero austro-ungarico. Era il mese di marzo la guerra era ancora relativamente lontana (venne dichiarata il 28 lu- Q 74 Tuttapovo n. 2 - luglio 2003 glio alla Serbia), un gruppo di militari decide di mettersi in posa per una foto ricordo con due civili del luogo. Chissà dove sono finiti quei soldati e da dove venivano, a noi è rimasta questa vecchia foto riemersa da un cassetto in una casa di Roncogno. A.G.