NOI
& l’Impresa
NOTIZIE PER ARTIGIANI E PICCOLI IMPRENDITORI
Speciale Benessere
Sollievo per estetiste, tatuatori e piercers
Emendato il regolamento regionale
Stop agli onicotecnici abusivi
Riapertura dei termini per le autocertificazioni
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana
n. 27 dell’ 8.8.08 sono state pubblicate le modifiche al regolamento 47/R di attuazione della
Legge 28/2004 che disciplina le attività di Estetica, Tatuaggio e Piercing.
La Giunta della Regione Toscana ha finalmente approvato le modifiche al regolamento che
disciplina le attività di estetica, tatuaggio e piercing. Sono state accolte buona parte delle osservazioni avanzate da Confartigianato mirate
soprattutto ad alleggerire il peso degli adempimenti, sia per le attività esistenti che per quelle
nuove.
Dopo l’intensa attività di sensibilizzazione delle
estetiste toscane verso l’opinione pubblica su
questi importanti problemi, sfociata anche in
una assemblea pubblica della categoria, in
una petizione suffragata da più di mille firme e,
per la prima volta nella storia di Confartigianato
Imprese Toscana, in un ricorso al TAR, si è
finalmente aperto un dialogo positivo con la
Regione Toscana che ha determinato modifiche
sostanziali al precedente Regolamento.
Vari gli aspetti toccati dagli emendamenti.
In particolare sono stati rivisti molti vincoli
infrastrutturali troppo stringenti per molte
attività esistenti che, soprattutto se collocate
nei centri storici, avrebbero avuto oggettive
difficoltà ad adeguarsi e avrebbero rischiato,
conseguentemente, di dover chiudere la propria
attività. Il regolamento infatti prevedeva anche
per le imprese già operanti pesanti misure di
adeguamento dei locali in tempi estremamente
brevi, mettendo così a rischio Il 40% dei
circa 2.000 centri estetici della Toscana.
Oltre alla proroga da 36 a 60 mesi del tempo
precedentemente previsto per adeguarsi è
stato concordato che gli adeguamenti relativi
Settimanale della Confartigianato Toscana
Anno XVIII - N° 5 del 15/2/2008
Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po
Iscr.Trib. FI n° 4161 del 12/12/91
Dir. resp.: Giacomo Guerrini - Editore: Media srl
C.P. 555 - Prato - Copia 0,50  - Stampa: Rindi - Associato USPI
all’altezza e alla superficie delle cabine non
vengano applicati agli esercizi già autorizzati
all’entrata in vigore del Regolamento (ottobre
2007).
E’ stato poi riconosciuto come l’attività di onicotecnica ovvero quella di preparare l’unghia e la
pelle che la contorna con apposizione o realizzazione, mediante resine, gel o altre sostanze,
di unghie finte, richieda gli stessi requisiti professionali necessari per l’attività di estetica.
La mancanza di chiarezza aveva favorito la
crescita di una concorrenza sleale basata su
veri e propri abusi a danno della lunga preparazione richiesta alle Estetiste dalla legge. Fra
i molteplici adattamenti e novità introdotti per i
tatuatori e i piercers si sottolineano in particolare i seguenti:
1) non è richiesto il locale o spazio per la pulizia e
sterilizzazione quando l’esercizio utilizza esclusivamente attrezzatura contenuta in confezioni singole monouso o se la sterilizzazione e affidata a
terzi esterni all’esercizio;
2) i documenti di carico e scarico di rifiuti devono
essere conservati per 5 anni;
3) la pulizia della mani deve essere effettuata con
procedura antisettica e non chirurgica;
4) i pigmenti devono avere attestazione di atossicità e sterilità (non anallergicità);
5) sono riaperti per 60 giorni (a partire dall’ 08.08
u.s.) i termini per la presentazione al comune delle
autocertificazioni di esercizio delle attività di tatuaggio/piercieng e di trucco con dermopigmentazione, al fine di poter partecipare a corsi di qualifica
di 90 ore per le attività di tatuaggio e piercers e 20
ore per quelle di trucco con dermopigmentazione.
Le Associazioni Confartigianato sono a disposizione delle imprese per tutte le informazioni e
predisposizioni di adempimenti formali e corsi.
Confartigianato
Imprese Toscana
“E’ stato un confronto faticoso ma sono state trovate soluzioni soddisfacenti alle maggiori criticità del Regolamento. Alla fine ha
prevalso il buonsenso cercando di mediare
tra obiettivi a volte tra loro contrastanti, quali la volontà di qualificare sempre più la professione dell’estetica e la necessità di non
incrementare ulteriormente la burocrazia
che assedia le nostre imprese. La Regione
Toscana, con questo Regolamento, ha intrapreso una strada sperimentale che si è
rivelata oltremodo complessa. Confidiamo
che il buonsenso, alla fine emerso, continui
e che, come ci è stato prospettato, fra circa
un anno si faccia il punto sulle luci e sulle
ombre del Regolamento non escludendo di
rivederne ulteriormente i contenuti. Un importante risultato, conseguito grazie all’impegno delle Federazioni Regionali dell’Artigianato che si sono fatte, tra l’altro, carico
del ricorso al TAR e grazie al supporto delle
tante estetiste che non si sono tirate indietro
partecipando numerose all’Assemblea pubblica e sottoscrivendo la petizione di protesta al Presidente Martini.”
Nelle foto: Fabio Banti Presidente Confartigianato Imprese Toscana e Franca
Cesaretti Presidente Confartigianato
Estetica Toscana
Principali adempimenti per le aziende del settore
estetica, tatuaggio, piercing e dermopigmentazione
Q Corso per responsabile del servizio prevenzione e protezione ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed
integrazioni;
Q Corso per addetto al pronto soccorso ai sensi del D.Lgs. 81/2008 E dm 388/2003;
Q Redazione documento di valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs .81/2008 E successive modifiche ed integrazioni;
Q Redazione del documento di valutazione rischio chimico ai sensi del titolo ix D.Lgs. 81/2008;
Q Redazione del documento di valutazione del rumore ai sensi del titolo viii capo ii D.Lgs. 81/2008;
Q Redazione del documento di valutazione del rischio vibrazioni ai sensi del titolo viii capo iii D.Lgs. 81/2008;
Q Redazione verbali riguardanti la formazione e la consegna, da parte dell’azienda, dei dispositivi protezione individuale ai
dipendenti;
Q Informazione a tutto il personale dipendente su normativa sicurezza nei luoghi di lavoro;
Q Nomina medico competente e sorveglianza sanitaria;
Q Gestione speciale dei rifiuti derivanti dall’impiego di taglienti (aghi, lamette, rasoi.....) Ai sensi del D.P.R. 254/2003.
Q Compilazione dei fascicoli di esercizio
Per informazioni e/o assistenza contattare le Associazioni territoriali di Confartigianato
Regolamento 47/r emendato
Occhio all’articolo!
Art. 43 Requisiti formativi
1. Gli operatori di onicotecnica sono in possesso dei requisiti formativi degli estetisti di cui al titolo V.
Art. 58 Fascicolo d’esercizio
1. Ai fini di un’efficace ed uniforme attività di controllo, i titolari degli esercizi formano fascicoli con pagine numerate nel quale sono annotati:
a) elenco delle tipologie di prestazioni fornite con indicazione della metodica applicata;
b) elenco dei fornitori di tutte le attrezzature e materiali utilizzati con indicazione di:
1) nominativo;
2) sede legale;
3) numero telefonico, di fax ed eventuale indirizzo di posta elettronica;
c) descrizione delle:
1) procedure per fasi della sterilizzazione dello strumentario utilizzato, nei casi in cui occorra eseguire la sterilizzazione presso l’esercizio ovvero nel
caso in cui vengono utilizzate le attrezzature con le caratteristiche di cui al comma 2 bis dell’articolo 49, la descrizione delle attrezzature, dei dati
identificativi della ditta produttrice o distributrice, della metodologia di sterilizzazione nonché delle modalità di identificazione e rintracciabilità di ogni
singola attrezzatura;
2) soluzioni adottate per l’abbigliamento da lavoro e delle cautele di igiene e sicurezza per l’operatore e per il cliente;
3) procedure per la disinfezione e l’asepsi della parte anatomica oggetto della prestazione;
4) procedure per la sanificazione di tutti gli ambienti di cui all’articolo 45, differenziate in relazione alla destinazione d’uso; in caso di sanificazione affidata a ditta esterna al fascicolo è allegata copia dell’atto di affidamento;
d) indicazione della frequenza programmata per la manutenzione ordinaria di:
1) apparecchiature e attrezzature elettromeccaniche impiegate nelle prestazioni;
2) eventuali impianti di ventilazione meccanica.
Art. 102 Trucco con dermopigmentazione
Le estetiste che già esercitano attività di trucco con dermopigmentazione alla data di entrata in vigore del Regolamento (ottobre 2007), per continuare a
svolgere tale attività, presentano, entro l’8 ottobre 2008, al comune in cui ha sede l’attività dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa nelle forme previste
dal D.P.R. 28 dicembre 2000 n.445 modificato dal D.L. 7 marzo 2005, n. 82, in cui attestano lo svolgimento in atto della richiamata attività, specificandone
il periodo di inizio. Entro il 10 ottobre 2008, le suddette estetiste, devono poi inoltrare al Comune il certificato di iscrizione ad un corso riconosciuto e completare l’iter della formazione professionale nei 4 anni successivi. Alle stesse è riconosciuto il possesso di competenze, in termini di crediti formativi, relative
all’area socio - culturale ed all’area tecnico - professionale, per cui il percorso formativo avrà un monte ore complessivo di 20 ore.
Art. 104 Termini di adeguamento
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1. Ai sensi dell’articolo 13, comma 3 della legge, coloro che esercitano attività di tatuaggio e piercing, si adeguano alle disposizioni contenute negli articoli indicati
alle lettere a), b) e c) del presente comma, entro centottanta giorni dalla loro entrata in vigore ai sensi dell’articolo 105, comma 1:
a) agli articoli da 54 a 73;
b) all’articolo 74, comma 2, lettera a) sulla dotazione obbligatoria di spazi per l’esecuzione delle prestazioni di tatuaggio e piercing nonché della pulizia e
sterilizzazione in caso di attività promiscue in unico esercizio;
c) agli articoli da 76 a 78.
2. Coloro che esercitano attività di estetica alla data di entrata in vigore del regolamento si adeguano ai requisiti strutturali di cui agli articoli da 1 a 23 entro sessanta
mesi, eccettuati il comma 2 dell’articolo 3 e gli articoli 7 e 10 per i quali non sussiste obbligo di adeguamento se non nei casi previsti dal comma 2 bis.
2bis. È obbligatorio adeguarsi a quanto prescritto al comma 2 dell’articolo 3 e agli articoli 7 e 10 in entrambi i seguenti casi:
a) ristrutturazione, come definita dalla lettera d) del comma 1 dell’articolo 31 della legge 5 agosto 1978, n. 457 (Norme per l’edilizia residenziale), da ultimo
modificata dal decreto legislativo 6 giugno 2001, n. 378, salvo diverse disposizioni dei regolamenti edilizi comunali;
b) cessione totale dell’esercizio per atto tra vivi.
3. Ai sensi dell’articolo 6, comma 1 della legge, i comuni adeguano i propri regolamenti al presente regolamento entro sei mesi dalla data di entrata in vigore,
nei limiti di cui all’articolo 1, comma 1, lettera c).
Centri estetici
Obbligatorio informare la clientela sul
trattamento dei dati personali
Confartigianato ricorda ai propri associati la normativa in vigore sulla privacy
Tutti i Centri Estetici sono tenuti a raccogliere e utilizzare i dati personali dei propri clienti
secondo le norme del Decreto Legislativo n.
196/2003 (“Codice in materia di protezione dei
dati personali”). I titolari delle varie attività infatti sono tenuti, ai sensi dell’art. 13 del Codice
in materia di protezione dei dati personali, a
fornire ai propri utenti alcune specifiche informazioni in merito alle finalità e alle modalità di
utilizzo dei dati personali.
L’informativa richiesta dalla Legge (nonché la
richiesta dei relativi consensi, ove necessari)
sono un aspetto fondamentale ed imprescindibile delle attività dei Centri Estetici. Si ricor-
da che l’art. 7 del d.lgs. 196/2003 attribuisce
all’interessato il diritto di ottenere la conferma
dell’esistenza dei propri dati personali, anche
se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile; l’indicazione della loro
origine, delle finalità e delle modalità del loro
trattamento, l’indicazione della logica applicata, degli estremi identificativi del titolare, del
responsabile e dei soggetti o delle categorie
di soggetti a cui possono essere comunicati i
dati o che possono venirne a conoscenza in
qualità di responsabile o di incaricato; l’aggiornamento, la rettifica e l’integrazione dei dati, la
loro cancellazione, la trasformazione in forma
anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge; l’attestazione che tali operazioni
sono state portate a conoscenza degli eventuali soggetti cui i dati erano stati comunicati.
Infine gli utenti hanno il diritto di opporsi al trattamento dei propri dati personali in presenza di
motivi legittimi o, comunque, nel caso in cui gli
stessi siano utilizzati a fini di invio di materiale
pubblicitario, di direct marketing o di comunicazione commerciale ovvero per il compimento di indagini di mercato’. Per informazioni e/o
assistenza sul trattamento dei dati personali e
la normativa sulla privacy rivolgersi agli uffici
territoriali di Confartigianato.
Tatuatori e piercer
Riconoscimento e regolamentazione
a tutela della categoria e degli utenti
Confartigianato ottiene un importante risultato per la categoria “Tatuaggio e Piercer” con le sostanziali modifiche al regolamento attuativo
della legge regionale 31 maggio 2004 n. 28 che conteneva disposizioni poco chiare, non rispondenti agli sviluppi che la professione ha
avuto negli ultimi anni e penalizzanti per le imprese già attive.
I punti sui quali sono state richieste e ottenute le modifiche riguardano principalmente i tempi di adeguamento ai requisiti strutturali previsti,
il contenuto del modello per il consenso informato, alcune parti dei percorsi formativi, le attrezzature per il tatuaggio ed il piercing e le loro
modalità di utilizzo. Fra i vari emendamenti apportati, nello specifico, si evidenziano i seguenti:
q il termine di adeguamento ai requisiti strutturali per le imprese già attive, portato a 30 mesi;
q l’esclusione del vano sterilizzazione dai requisiti comuni qualora si attesti l’uso di procedure che regolamentino l’affidamento all’esterno
di tale attività o l’uso esclusivo di attrezzature marchiate CE “Medical Instruments”;
q la semplificazione delle richieste sulle caratteristiche dei pigmenti utilizzati, in attesa di una legislazione di settore che le determini;
q la possibilità di chiedere il riconoscimento di eventuali crediti formativi ottenuti
Confartigianato si è fortemente impegnata per far raggiungere alle imprese di “Tatuaggio e Piercers” il riconoscimento come categoria produttiva operante a pieno titolo condividendo con i tatuatori ed i piercer associati l’impegno per valorizzare la figura degli operatori correttamente qualificati, troppo spesso messi sullo stesso piano di soggetti improvvisati o dotati di sola capacità economica e tutelare i cittadini
che spesso non hanno gli strumenti per distinguere la qualità e la professionalità necessaria per operare in questo settore. Quando si parla
di tatuaggio e di piercing si ha, infatti, a che fare con molti soggetti imprenditoriali che fino ad ora hanno operato a pieno titolo e non rappresentano certo un lato marginale del
tessuto cittadino, vista la diffusione e
le implicazioni sociali e culturali del fenomeno. Confartigianato ha raccolto la
richiesta di riconoscimento e qualificazione di questi operatori e sta progressivamente organizzando sul territorio
le categorie dei “Tatuatori e Piercer”
al fine di offrire una rappresentanza
sindacale alla categoria, tutte le utility necessarie ai nuovi adeguamenti e
allo sviluppo degli operatori, l’organizzazione di eventi, seminari, convegni,
l’informazione continua sulle novità del
settore, la produzione di documenti,
codici deontologici ed etici unitari e l’informazione all’utente finale con azioni
di divulgazione e promozione.
3
Tatuaggio e piercing: promemoria
della normativa di riferimento
Con la legge regionale 31 maggio 2004, n. 28, “Disciplina delle attività di estetica e di tatuaggio e piercing”, la Toscana è la prima Regione in assoluto sul panorama nazionale che va a normare le attività
di tatuaggio e piercing.
La legge in particolare:
• istituisce la figura professionale del tecnico qualificato in tatuaggio e/o piercing;
• definisce le modalità di svolgimento dei percorsi formativi e la composizione delle commissioni di
esame per coloro che intendono accedere alle professioni;
• definisce i requisiti minimi strutturali, gestionali ed igienico sanitari delle attività;
• definisce le attrezzature utilizzabili e le loro modalità di utilizzo;
• stabilisce le modalità di espressione del consenso all’attività.
Dalla sua entrata in vigore, per esercitare l’attività di tatuatore e/o piercer in toscana e’ necessario:
• possedere il requisito professionale
• possedere i requisiti strutturali
• possedere i requisiti igienico-sanitari
Vengono introdotti dei limiti alle attività di tatuaggio e piercing:
• è vietato eseguire tatuaggi e piercing, ad esclusione del piercing al padiglione auricolare, ai minori
di anni diciotto senza il consenso informato reso personalmente dai genitori o dal tutore.
• è vietato eseguire tatuaggi e piercing ai minori di anni quattordici.
• i piercing al padiglione auricolare possono essere eseguiti su minori di anni quattordici e comunque
senza il consenso informato reso personalmente dai genitori o dal tutore.
• l’uso di dispositivi meccanici di foratura è ammesso esclusivamente per i piercing auricolare
Le attività vengono espressamente inquadrate nel settore artigiano, ed in particolare:
• è vietato l’esercizio dell’attività di tatuaggio e piercing in forma itinerante o di posteggio.
• coloro che esercitano personalmente, professionalmente ed in qualità di titolare le attività di tatuaggio e piercing, se in possesso dei requisiti previsti dalla Legge quadro per l’artigianato, sono tenuti
ad iscriversi all’albo provinciale delle imprese artigiane.
• nel caso di impresa artigiana esercitata in forma di società, i soci ed i dipendenti che esercitano
professionalmente l’attività di tatuaggio e piercing devono essere in possesso della qualifica professionale.
• nelle imprese diverse da quelle artigiane, i soci ed i dipendenti che esercitano professionalmente
l’attività di tatuaggio e piercing, devono essere comunque in possesso della qualifica professionale
La qualifica professionale di tecnico qualificato in tatuaggio e/o piercing si intende conseguita mediante
il superamento di un esame finale preceduto dallo svolgimento di un percorso formativo, che prevede la
partecipazione ad un corso della durata di seicento ore, delle quali il 30% di stage.
Per accedere al corso occorre aver conseguito alternativamente:
• diploma di istruzione di secondo ciclo;
• qualifica professionale di secondo livello;
• diploma di scuola secondaria di primo ciclo ed esperienza lavorativa biennale.
Le due figure professionali non sono equipollenti ma ben distinte, sebbene i due percorsi formativi siano molto simili. Le qualifiche rilasciate dalla Regione ai sensi del regolamento rispettano gli eventuali
standard definiti a livello nazionale ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento
di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali).
Le qualifiche rilasciate da altre Regioni per l’esercizio delle attività di tatuaggio e piercing sono riconosciute dalla Regione Toscana previa verifica della corrispondenza dei percorsi e dei contenuti formativi.
In difetto del riconoscimento, le competenze acquisite tramite percorsi formativi effettuati in altre Regioni costituiscono crediti formativi in ingresso secondo le modalità e procedure previste dal Testo unico
della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione
professionale, lavoro. All’entrata in vigore del regolamento, chi già esercitava l’attività di tatuaggio e
piercing doveva presentare al comune, entro il 09/11/2007 (trenta giorni dalla pubblicazione del regolamento), dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui attestava lo svolgimento in atto della relativa
attività specificandone il periodo di inizio.
Così facendo poteva continuare le attività e venirgli riconosciute le competenze relative a:
• l’area socio - culturale;
• l’area giuridica, ad esclusione di quelle relative alla disciplina in materia di privacy, alle nozioni
generali di deontologia ed al decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 (Ora “Testo unico sulla
sicurezza” DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81);
• l’area psicologica e sociale;
• l’area tecnico - professionale.
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In virtù dei crediti riconosciuti per ottenere la piena qualifica dovranno essere seguiti dei percorsi formativi per un monte ore complessivo di 90 ore. A seguito dell’invio dell’autocertificazione, per poter
proseguire l’attività sarà necessario trasmettere, entro un anno dall’entrata in vigore del regolamento
regionale, il certificato d’iscrizione al percorso formativo d’interesse al comune competente, cui dovrà
seguire, nei quattro anni successivi l’attestazione dell’avvenuta acquisizione della qualifica. A seguito
della mancata trasmissione nei termini, previa diffida a provvedere, il comune dispone la cessazione
dell’attività.
Tatuatori:
smaltimento
rifiuti
I rifiuti derivanti dall’attività di tatuaggio
e piercing, riconducibili alla definizione
di “rifiuti speciali prodotti al di fuori delle strutture sanitarie” (Art. 2, comma
1, lettera i) del d.p.r. 254/2003), sono
trattati secondo la relativa disciplina.
Nel dettaglio si parla di:
• tamponi di garza, carta monouso o
qualsiasi altro mezzo (cotone idrofilo ad es.) utilizzato per asciugare
il sangue fuoriuscito o per esercitare pressione sulla sede della procedura, guanti, camici e mascherine monouso e i contenitori dei
pigmenti utilizzati
• aghi completi di barra e strumenti taglienti che perforano la cute o
comunque vengono a contatto con
superficie integre, lese e/o con annessi cutanei
Per le precedenti tipologie di rifiuti l’impresa deve:
• stoccare i rifiuti in idonei contenitori e smaltirli almeno una volta al
mese tramite una ditta autorizzata.
• tenere in azienda il registro dei rifiuti e compilarlo entro una settimana dalla produzione del rifiuto.
• presentare dichiarazione MUD in
CCIAA entro il 30 aprile dell’anno
successivo.
Torna obbligatoria la vidimazione del
registro dei rifiuti abolita ad aprile del
2006. Quindi chi è in possesso del registro di carico e scarico dei rifiuti a
far data dal 13 febbraio dovrà istituire
un nuovo registro vidimato presso la
Camera di Commercio di competenza
(diritti di segreteria CCIAA _ 30,00).
Non si potrà continuare a registrare
sul precedente registro non vidimato.
10 OTTOBRE 2008: scadenza
per tatuatori e piercer per la
trasmissione al Comune del
certificato di iscrizione ad un
corso di 90 ore riconosciuto
dalla Amministrazione
provinciale di competenza.
Campagna antiabusivismo
Confartigianato
Confartigianato Estetica all’inizio della stagione estiva ha lanciato la campagna informativa antiabusivismo 2008 per “salvare la pelle” a chi
si lascia tentare da massaggi e tatuaggi in spiaggia. L’obiettivo, all’insegna dello slogan “Non permettere che giochino sulla tua pelle” è
stato quello di informare sui possibili danni provocati da mani inesperte e prive di qualsiasi conoscenza delle norme igieniche e professionali. E’ stato prodotto e distribuito presso i centri estetici associati a Confartigianato e in modo capillare nei luoghi di villeggiatura, vario materiale informativo, locandine e vetrofanie, al fine di mettere in guardia i consumatori dai rischi che si corrono lasciando che mani inesperte
massaggino il proprio corpo con il rischio che, nel migliore dei casi, non si tragga alcun beneficio, nel peggiore si provochino danni anche
gravi. Oltre a costituire un reale pericolo per i consumatori, gli irregolari dell’estetica attuano poi una vera e propria concorrenza sleale nei
confronti delle 18mila imprese italiane regolari e danneggiano lo Stato evadendo imposte e contributi. Nessuna garanzia, dunque, né igienica, né sanitaria, né tanto meno professionale. Solo i centri estetici in regola offrono la certezza di contare su operatori qualificati da anni
di studio, di apprendistato e di continuo aggiornamento. Professionisti che rispettano le leggi sull’ambiente, sull’igiene e sulla sicurezza”.
Regole che i massaggiatori abusivi neanche immaginano.
Grande soddisfazione, quindi, per l´ordinanza firmata dal Sottosegretario al Welfare Francesca Martini che vieta i massaggi
effettuati da soggetti senza alcuna preparazione e competenza e che operano in via del tutto abusiva in assenza delle più elementari norme igieniche.
Definiti i
profili
formativi
per
l’apprendistato del
settore
acconciatura,
estetica e
tatuaggi
Confartigianato, le altre sigle dell’artigianato ed i sindacati dei lavoratori hanno
raggiunto l’accordo per la
definizione dei profili formativi per l’apprendistato
del settore acconciatura,
estetica e tatuaggi, ultima
tappa del rinnovo del contratto collettivo della categoria. Secondo l’accordo
raggiunto tra le parti sociali
lo scorso 7 luglio 2008, infatti, prima della definitiva
entrata in vigore dell’apprendistato professionalizzante sarebbero dovuti
essere definiti i diversi profili formativi. Oltre a questi,
l’accordo ha definito altre
particolari norme del Ccnl,
su tutte l’estensione agli
apprendisti del riconoscimento del trattamento
economico per malattia o
infortunio non sul posto di
lavoro, inizialmente limitato
agli operai e agli impiegati.
5
Confusione tra estetista e medico estetico
Per tutelare i consumatori un codice deontologico anti-abusivi
Confartigianato Estetica sottolinea l’esigenza di
fare chiarezza sui tipi di interventi effettuati per
migliorare l’aspetto fisico.
La legge che disciplina l’attività di estetista prevede la correzione di inestetismi con interventi
svolti esclusivamente sulla superficie cutanea.
La chirurgia estetica, invece, può essere svolta
soltanto da medici specializzati e consente la
somministrazione di sostanze e l’uso del bisturi, o di altri strumenti chirurgici, per operare in
profondità del corpo umano. Questo è il preciso
ed invalicabile confine tra i due tipi di interventi
e di attività. L’attività imprenditoriale di estetica,
dunque, non ha nulla a che fare con certi episodi
che la stampa attribuisce troppo superficialmente ad ambiti estetici confondendo l’utenza.
Del resto, proprio per garantire la professionalità
delle imprese e tutelare i consumatori, Confartigianato Estetica si è data un Codice deontologico con cui certifica la qualità delle aziende di
Firmato il rinnovo
del contratto
nazionale di lavoro
per i 200.000
dipendenti delle
imprese
di acconciatura
ed estetica
Confartigianato e le altre Organizzazioni di categoria dell’artigianato ed
i Sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno siglato l’accordo per il
rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro degli oltre 200.000
dipendenti delle 126.000 imprese artigiane di acconciatura, estetica, tricologia non curativa, tatuaggio, piercing.
L’accordo, che copre il quadriennio dall’1 gennaio 2005 al 31 dicembre
2008, prevede un aumento medio mensile a regime (riferito al 3° livello)
di 95 euro.
Gli incrementi salariali saranno corrisposti in due tranches di pari importo, la prima a decorrere dal 1° agosto 2008, la seconda dal 1° dicembre 2008. Verrà inoltre erogata una somma una tantum di 470 euro
anch’essa corrisposta in due tranches: la prima, pari a 370 euro, con la
retribuzione del mese di agosto 2008; la seconda, pari a 100 euro, con la
retribuzione del mese di novembre 2008. Nel contratto viene disciplinato l’apprendistato professionalizzante, confermando il meccanismo della
determinazione delle retribuzioni in percentuale crescente con l’anzianità di servizio. Il nuovo contratto prevede inoltre una maggiore possibilità
per le imprese di utilizzare i contratti a termine e il part time. Confartigianato Acconciatori e Confartigianato Estetica esprimono soddisfazione per la firma dell’intesa che ritengono rappresenti un buon risultato
sia per i lavoratori che per le imprese delineando un accordo che allinei i salari all’aumento dell’inflazione. Apprezzabili poi gli elementi di
flessibilità previsti dal contratto e la valorizzazione del nuovo modello
di apprendistato professionalizzante, istituto qualificante e peculiare
dell’artigianato sia per la durata della formazione sia per le nuove
prestazioni garantite all’apprendista.
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estetica ed il marchio ‘Estetista di qualità’ che
garantiscono la durata e il costo dei trattamenti estetici, assicurano la professionalità degli
imprenditori e la correttezza nei rapporti con i
clienti. Si tratta di uno strumento per difendere
la professionalità di 14.000 artigiani dell’estetica
in possesso dell’abilitazione professionale, delle autorizzazioni sanitarie previste dalle legge e
soggette ai regolari controlli delle autorità competenti. In questo modo aiutiamo i consumatori a
difendersi dai rischi di chi si spaccia per estetista
senza averne i titoli, da chi truffa i clienti proponendo interventi ‘miracolosi’.
Confartigianato Arezzo
Indirizzo: Via Tiziano n. 32 - 52100 AREZZO
Telefono: 0575/3141 - Fax: 0575/28415
E-mail: [email protected]
Sito web: www.confartimprese-ar.it
Referente Benessere: Manuela Boncompagni
Confartigianato Imprese Firenze
Indirizzo: Via Empoli n. 27/29 - 50142 Firenze
Telefono: 055/732691 - Fax: 055/7327146
E-mail: [email protected]
Sito web: www.confartigianatofirenze.it
Referente Benessere: Renzo Nibbi
Confartigianato Imprese Grosseto
Indirizzo: Via Monterosa 26 - 58100 Grosseto
Telefono: 0564/419611 - Fax: 0564/455206
E-mail: [email protected]
Sito web: www.grosseto.confartigianato.it
Referente Benessere: Fabrizio Medoli
Confartigianato Imprese Livorno
Indirizzo: Via Vittorio Veneto 21 - 57123 Livorno
Telefono: 0586/882372 - Fax: 0586/211548
E-mail: [email protected]
Referente Benessere: Giovanni Conte
Confartigianato Imprese Lucca
Indirizzo: Viale Castracani 84
trav.4 Loc.tà Arancio - 55100 Lucca
Telefono: 0583/47641 - Fax: 0583/476499
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Sito web: www.lucca.confartigianato.it
Referente Benessere: Alessandra Lippi
Confartigianato Imprese Massa Carrara
Indirizzo: Via 7 Luglio 16/bis - 54033 Carrara
Telefono: 0585/73187 - Fax: 0585/776365
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Sito web: www.confartigianato.ms.it
Referente Benessere: Attilio Papini
Confartigianato Imprese Pisa
Indirizzo: Via A. Breccia, n.26
Ospedaletto 56121 Pisa
Telefono: 050/3160101 - Fax: 050/985628
E-mail: [email protected]
Sito web: www.confartigianato.pisa.it
Referente Benessere: Francesco Burgalassi
Confartigianato Imprese Pistoia
Indirizzo: Via E.Fermi 49 - 51100 Pistoia
Telefono: 0573/9375 - Fax: 0573/934379
E-mail: [email protected]
Sito web: www.confartigianato.pt.it
Referente Benessere: Stefano Bigagli
Confartigianato Imprese Prato
Indirizzo: Viale Montegrappa n. 138
Telefono: 0574/51771 - Fax: 0574/5177877
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Sito web: www.prato.confartigianato.it
Referente Benessere: Enzo Lucchesi
Confartigianato Imprese Siena
Indirizzo: Via dell’Artigianato 2 - 53100 Siena
Telefono: 0577/282252 - Fax: 0577/42288
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Sito web: www.confartigianatosenese.it
Per informazioni e assistenza contattare
Netta differenza tra l’attività dei centri estetici
e quello della medicina estetica. Informazione superficiale e confusione vanno a scapito
della sicurezza e finiscono per criminalizzare
la categoria delle imprese di estetica
Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere
Studio di settore ug34u
attivita’ 96.02.01
Il settore dell’acconciatura, come tutti i servizi alla persona, ha visto nel
2007 una ripresa del fatturato marcatamente inferiore rispetto al totale
delle altre categorie. Nel corso del 2008 è stato poi rinnovato il contratto
collettivo nazionale di lavoro del settore, con aggravio di ulteriori oneri a
carico delle imprese. Confartigianato, visto il numero dei soggetti non congrui e/o coerenti, chiede di approfondire la specifica concorrenza di talune
variabili nell’ambito della funzione di determinazione dei ricavi. Lo studio di
settore non risulta infatti sufficientemente sensibile, ad esempio, nel caso
di contrazione dei margini di redditività e non riesce a discriminare mutamenti della struttura dei costi in presenza di mercato di sbocco rigido e in
presenza di mercato di sbocco elastico con riferimento al prezzo finale.
Nello specifico si segnala:
- l’opportunità di valutare l’impatto sulle risultanze dello strumento della
variabile relativa al costo del personale che dovrebbe essere rivalutato
a fronte dei vincoli imposti dalla contrattazione collettiva e della difficoltà a modificare il numero di dipendenti in risposta ad aumenti o cali di
produzione.
- la necessità di rivedere il Cluster 3 - Saloni di acconciatura localizzati
in centri commerciali al dettaglio - che risulta sottodimensionato sia in
termini di beni strumentali che di numero di addetti.
Confartigianato sottolinea poi altri 3 elementi:
1. E’ necessario attenuare l’applicazione degli studi per le nuove attività,
la non applicazione per il primo anno è considerata troppo limitata - si
potrebbe ipotizzare, dopo il primo anno, una gradazione nel tempo prima di giungere ad una piena applicazione;
2. E’ necessario ricercare delle formule che incentivino l’operatore che è
andato in pensione a rimanere in attività per vari motivi - il primo è che
lo stesso, considerato il valore della pensione, sarebbe per ovvi motivi
costretto a lavorare in nero - il secondo è che lo Stato e gli Enti Previdenziali continuerebbero ad incassare, seppur in forma ridotta imposte e contributi - il terzo è rappresentato dal fatto ineludibile che una persona che
è in pensione ha una capacità di produrre reddito decisamente più bassa di colui che a trenta o quarant’anni è in piena attività, considerato anche che
si tratta di una attività che, essendo legata all’immagine personale, trova la propria massima espressione quando una persona è più giovane. E’ quindi
necessario valorizzare la continuità d’impresa prevedendo una riduzione
del valore del ricavo puntuale, nel caso in cui vi siano altre fonti di reddito
quali il reddito da pensione, integrando la scheda modello di rilevazione
con la possibilità di inserire tra le altri fonti di reddito anche quello da pensione.
3. Si deve considerare che un ulteriore elemento di cui tener conto nella
determinazione dei ricavi ai fini degli studi di settore, dovrebbe essere la
non cumulabilità del reddito d’impresa legato all’imprenditore con le retribuzioni delle persone chiamate a sostituirlo in caso di congedi parentali e
non solo. Occorre tener presente che i titolari di negozi nei settori nell’80%
sono donne e che per le stesse è necessario prevedere una sostituzione
per maternità che non può essere ignorata dagli studi di settore.
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I professionisti delle cure estetiche devono gestire, ogni giorno, numerose e delicate esigenze igieniche. Il Pezzame s.n.c., con il marchio “Debyline”, è uno dei
maggiori produttori di articoli igienici monouso in tessuto non tessuto e carta per
il settore dell’estetica.
L’azienda è da sempre attenta a utilizzare le più avanzate tecnologie e a selezionare i migliori materiali ipoallergici, per soddisfare le crescenti richieste di un
mercato in forte evoluzione. Una filosofia improntata alla qualità, che ha confermato “Debyline” tra i produttori leader anche a livello internazionale.
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Noi&Impresa n.5 del 15/02/2008