Regione Puglia UNIONE EUROPEA La certificazione di qualità dei prodotti ittici della Laguna di Lesina “Programma per la certificazione della qualità dei prodotti ittici lagunari attraverso la caratterizzazione delle produzioni e la messa a punto di pratiche di etichettatura” Determinazione Dirigenziale n. 34 del 16 luglio 2002 POR PUGLIA 2000-2006 Asse IV Misura 4.13 Sottomisura C “Promozione delle produzioni e ricerca di nuovi sbocchi di mercato” I S T I T U T O COOPERATIVO D I RICERCA SUL MARE 3 A cura di: Massimo Rampacci (ICR Mare) Roberto D’Ambra (ICR Mare) Andrea Fusari (ICR Mare) Paola De Angelis (ICR Mare) e Elena Orban (I.N.R.A.N.) Si ringraziano il Comune di Lesina ed i pescatori della laguna di Lesina per il contributo dato allo svolgimento del progetto 4 Premessa Le lagune sono ambienti acquatici di notevole pregio ambientale dove l’uomo svolge tradizionalmente attività di pesca. La laguna di Lesina rappresenta da sempre una fonte indiscutibile di risorse per il sostentamento delle popolazioni locali, fino agli anni sessanta del secolo scorso vi operavano oltre 400 pescatori, favorendo lo sviluppo del settore ittico con la nascita di aziende di commercializzazione e trasformazione dei prodotti ittici e la realizzazione di numerosi impianti di acquacoltura. Tutto questo è stato possibile grazie alle potenzialità ed all’integrità del territorio, che proprio per i sui valori ambientali e socio-culturali deve essere salvaguardato e valorizzato. L’ambiente naturale, la sua biodiversità, le culture e le economie collegate sono infatti beni da tutelare, che possono rappresentare opportunità in un mercato globale che tende ad appiattire le specificità. In questo quadro di riferimento la laguna di Lesina è un bene di grande rilevanza sia regionale che nazionale. La superficie della laguna, la sua localizzazione geografica nel Parco Nazionale del Gargano, la presenza di una “cultura lagunare” esportata nel Mediterraneo, ne fanno un sistema di riferimento che va salvaguardato e valorizzato, per quelle componenti coerenti con i principi di uno sviluppo sostenibile. Mentre in passato, infatti, le attività legate alla laguna erano sintomo di vita dura, si assiste oggi ad un crescente interesse per i valori ed i saperi legati agli ambienti delle nostre origini. Pesca ed acquacoltura responsabili, conservazione della natura, turismo, produzioni alimentari di nicchia sono le basi su cui costruire un modello multifunzionale in grado di rilanciare le economie locali. Non necessariamente si tratta di incrementare le produzioni lagunari, anche se è auspicabile un ritorno ai livelli produttivi registrati nel passato, 7 si tratta piuttosto di produrre meglio, qualificando e valorizzando le produzioni ed i processi. Lo sviluppo è sostenibile proprio quando le attività economico-produttive del territorio si saldano con le regole di conservazione della natura. Sulla base di questi principi è stato promosso il progetto indirizzato a valorizzare le produzioni ittiche lagunari svolto grazie al contributo della Regione Puglia e dell’Unione Europea, e che ha visto quali esecutori la Società per la Gestione della Laguna di Lesina, l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, l’ICR Mare, insieme alle locali cooperative di pescatori. Il programma ha perseguito differenti obiettivi tra cui quelli indirizzati ad incrementare la qualità e la tracciabilità dei prodotti tipici delle lagune, riferendosi in questa prima azione pilota alle specie ittiche maggiormente rilevanti per l’economia ittica locale. L’Amministrazione comunale di Lesina continuerà a promuovere iniziative per lo sviluppo del settore secondo i principi della sostenibilità e la valorizzazione delle produzioni ittiche lagunari, perché certi della bontà delle nostre produzioni e convinti che la qualità sia l’unica via percorribile per creare opportunità competitive in un mercato globale. La grande risorsa peculiare di Lesina è proprio la Laguna e per essa bisognerà attivarsi intelligentemente a livello politico – programmatico per pianificare una serie di interventi collegati, al fine di mettere in piedi un nuovo sistema di filiera che ne valorizzi la produzione attraverso la lavorazione di determinati prodotti, basati sulla tipicità e sulle tradizioni della cucina locale, quali anguille, latterini, bottarga di cefalo. Solo così, del resto, potremo stare al passo con i tempi che cambiano e con le politiche che in Italia, come nel resto del mondo, si rinnovano all’insegna della flessibilità e della globalizzazione. Il Sindaco del Comune di Lesina Dott. Giovanni Schiavone 8 Introduzione L’obiettivo della qualità e della sicurezza dei prodotti alimentari è ormai considerato prioritario da parte dei consumatori, sempre più sensibili a queste tematiche che ne influenzano la scelta anche riguardo ai prodotti ittici. Prima dello sviluppo del mercato globale il consumatore acquistava i prodotti basandosi sulla fiducia che riponeva nel produttore o nel dettagliante, rapporto fiduciario che derivava dalla conoscenza diretta e dall’esperienza positiva sulla qualità dei prodotti acquistati. Al giorno d’oggi il consumatore tende sempre più a recarsi presso il dettagliante più vicino o dove trova i prezzi più bassi. Ciò se da un lato ha portato ad indubbi vantaggi pratici dall’altro ha peggiorato la mancanza di informazioni sull’origine degli alimenti e sulla filiera produttiva in generale. Normative comunitarie recenti, quale l’etichettatura per i prodotti ittici, hanno cercato di rispondere a queste esigenze di chiarezza ed informazione riguardanti in particolare la tracciabilità. Dal 1° gennaio 2002, infatti, i prodotti ittici possono essere venduti al dettaglio solo se provvisti di etichetta che riporti: denominazione commerciale della specie, modo di produzione (pescato, allevato, di acqua dolce), zona di cattura (secondo le zone pesca indicate dalla FAO). L’evoluzione del mercato, pertanto, grazie allo sviluppo dei trasporti è in grado di proporre sui banchi di vendita una stessa specie ittica pescata o allevata in diverse aree, talvolta in continenti diversi, aumentando la competitività tra produttori. Questi aspetti se da un lato possono aver favorito il calo dei prezzi, per l’aumentata competitività, dall’altro possono essere la causa di perdita di identità e specificità. Dalla sfida e dal confronto con queste nuove problematiche però, possono svilupparsi opportunità e concrete occasioni di sviluppo del mercato, cercando di stabilire nuovi rapporti tra produttori e consumatori. Il corretto rapporto tra consumatore e produttore, infatti, è uno dei principi su cui basare la nuova strategia; solo, infatti, una giusta e completa 11 informazione sulle caratteristiche del prodotto, e su tutto il processo produttivo che si trova a monte della fase di commercializzazione, permette di differenziarlo da altri prodotti simili presenti sul banco del mercato, e valorizzarne così le qualità. C’è bisogno di far conoscere al consumatore le qualità alimentari delle singole specie, i valori nutrizionali, la salubrità, intesa come sicurezza d’uso alimentare, l’origine del prodotto, al fine di identificarne con chiarezza l’ambiente di provenienza, le modalità di pesca e di trattamento adottate per garantire la freschezza e l’igienicità del prodotto e preservare l’ambiente. Far conoscere ai consumatori l’intero processo produttivo è quindi lo strumento per valorizzare le produzioni e rendere la filiera trasparente. In tal senso adottare pratiche di pesca responsabili e facilitare la tracciabilità ed il riconoscimento del prodotto da parte del consumatore sono elementi imprescindibili del percorso di qualità. Con tale intento è stato elaborato il progetto “Programma per la certificazione della qualità dei prodotti ittici lagunari attraverso la caratterizzazione delle produzioni e la messa a punto di pratiche di etichettatura”, realizzato con il contributo della Regione Puglia e dell’Unione Europea nell’ambito del POR PUGLIA 2000-2006. Nel presente opuscolo sono illustrati alcuni dei principali risultati ottenuti nel corso del programma, mirato a valorizzare le produzioni ittiche lagunari mediante l’acquisizione e la successiva divulgazione delle qualità di alcune delle specie caratteristiche delle lagune, pescate e manipolate secondo specifici protocolli. 12 L’azione pilota si è svolta nella laguna di Lesina che per caratteristiche ambientali e potenzialità produttive rappresenta uno dei principali poli di sviluppo dell’acquacoltura, non solo a livello regionale ma anche nazionale. Infatti, oltre al bacino lagunare, che ha una superficie di oltre 5.000 ettari, nelle aree limitrofe sono presenti ben 8 impianti di acquacoltura per l’allevamento di orate, anguille, spigole e gamberi. Si tratta quindi di una importante realtà produttiva, con antiche radici storico-culturali, ed è per questo che il Comune di Lesina ha promosso la costituzione della Società per la Gestione della Laguna di Lesina (SGLL), formata oltre che dallo stesso Comune di Lesina anche dalle cooperative di pescatori locali, con lo scopo di contribuire allo sviluppo del settore ittico locale. 13 La laguna di Lesina La laguna di Lesina, una delle più importanti zone umide costiere dell’Italia, è situata nella parte settentrionale della penisola del Gargano, tra la foce del fiume Fortore e Capo Mileto. E’ separata dal mare da una sottile striscia dunale, larga 1-2 km e lunga circa 16 km, delimitata dai due canali che assicurano lo scambio idrico tra il mare e la laguna: “Acquarotta” ad ovest lungo circa 2 km e largo dai 6 ai 10 m, con profondità variabile tra 0,8 e 2 m e “Schiapparo” ad est, lungo circa 1 km e largo 2,5 m, con profondità, variabile tra 0,8 e 2 m. Un tempo i canali rappresentavano l’antica foce del fiume Fortore che sfociava quindi più ad est, ed erano tre, ma quello di centro, foce Sant’Andrea, si è definitivamente interrato alla fine del 1800. La laguna ha una estensione di 5.136 ettari, di forma allungata ha una lunghezza di 22,4 km ed una larghezza media di 2,4 km, con uno sviluppo lineare delle sponde di circa 50 km. La profondità è bassa, mediamente di 0,7 m, che può oltrepassare i 2 m nei canali realizzati per migliorare la circolazione idraulica. Nel corpo lagunare si possono individuare due sottobacini, occidentale e orientale; quest’ultimo di circa 930 ha di superficie, prende il nome di “Sacca orientale”. La bonifica delle aree circostanti l’attuale laguna di Lesina è stata condotta tra gli anni ’20 e gli anni ’60 dello 15 scorso secolo, periodo in cui è stata realizzata l’arginatura delle sponde lungo il perimetro del lago, ad eccezione del lato occupato dalla duna costiera. Sui due canali, per regolare gli scambi idrici con il mare dovuti alle maree, sono state realizzate nel 1987 delle paratoie meccaniche. Gli apporti di acqua dolce sono garantiti da numerosi corsi d’acqua che drenano i terreni circostanti la laguna, due dei quali a carattere perenne, “Lauro” e “Zannella”, mentre gli altri a regime torrentizio,. Nella Sacca Orientale sono presenti, inoltre, delle sorgenti sommerse, chiamate in dialetto “pozzacchi” o “maravoni”, spesso non censite, e lungo la costa meridionale diverse sorgenti di acqua calda, alcune delle quali utilizzate come fonte di approvvigionamento da impianti di acquacoltura. Lungo le sponde, soprattutto nella parte occidentale, grazie agli apporti di acqua dolce sono presenti grandi distese di cannucce di palude e giunchi. La duna costiera, chiamata “Bosco Isola”, deve il suo nome all’estesa copertura di macchia mediterranea costituita dalle tipiche essenze dei litorali sabbiosi mediterranei: rosmarino, mirto, lentisco ed erica. La laguna di Lesina è considerata un biotopo di particolare pregio naturalistico, poiché comprende un caratteristico ambiente umido adatto per la sosta ed il rifugio di numerosi uccelli migratori. Oltre 200 specie di uccelli utilizzano l’habitat per necessità nutritive, mentre 69 vi si riproducono. Molte di queste specie sono protette ed incluse nella Direttiva 79/409/ CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici. Un’Ordinanza del Ministro dell’Ambiente (pubblicata sulla G.U. n. 300 del 22.12.1992) ha inserito tutta l’area nel perimetro provvisorio del Parco Naturale del Gargano, in attesa di una delimitazione definitiva e della stesura del regolamento del Parco. 16 La pesca nella laguna di Lesina Da sempre le lagune sono famose per la ricchezza del pescato, che in alcuni casi è stata la causa di lotte per il suo sfruttamento. Testimonianze storiche relative alla laguna di Lesina, infatti, indicano che già nel medioevo, sotto il regno di Federico II, ricchi feudatari e monaci delle abbazie limitrofe si contendevano i diritti di pesca. La pesca nella laguna vanta quindi antiche tradizioni e numerosi sono i documenti nei quali vengono riportate informazioni sulla pesca e sugli attrezzi utilizzati. Una relazione redatta dal Nazzani nel 1904, commissionata dal Ministero dell’Economia Nazionale di allora, elenca le specie più rappresentative presenti in laguna, rappresentate principalmente dall’anguilla e dai cefali, citando anche le spigole e le orate tra le specie più frequenti. Nei registri di pesca si ritrovano, negli anni precedenti al 1873, pescate “miracolose” di anguilla, con oltre 1.600 q.li di prodotto, mentre negli anni successivi si sono ridimensionate a non oltre i 400 q.li. La composizione attuale del pescato è simile a quella del passato. Particolarmente nota, infatti, è l’anguilla della laguna di Lesina, che viene ricercata nei mercati di tutta Italia, sia viva che marinata, come pure il cefalo mazzone dal quale si produce la tipica bottarga. Altre specie caratteristiche della laguna sono i latterini, la spigola e l’orata. Sempre il Nazzani descrive il metodo di pesca tradizionale della “paranza”, sbarramenti con cui i pescatori confinavano parti della laguna da sponda a sponda. All’inizio del secolo lo sbarramento era costituito da 17 fascetti di canne, da cui il nome di “fratta” che è ancor oggi in uso anche se i fascetti di canne sono stati sostituiti da reti in nylon. All’interno delle paranze sono posti in pesca i bertovelli, attrezzi da posta di forma tubolare con all’interno dei setti a forma di cono, il cui funzionamento è analogo a quello delle nasse: il tipo di apertura infatti permette al pesce di entrare, ma rende l’uscita praticamente impossibile. Con questi attrezzi da pesca vengono catturate anguille, spigole, orate e cefali. Altri strumenti di cattura utilizzati nella laguna sono le reti da imbrocco quali quelle monofilamento ed il tramaglio, per la pesca del pesce bianco. Il raggiungimento delle aree di pesca, data l’estensione del corpo lagunare, avviene con natanti tradizionali (sandali) muniti di motori fuoribordo. Ancora oggi i sandali sono realizzati secondo le caratteristiche costruttive di una volta anche se vengono utilizzati materiali moderni come la vetroresina. Il prodotto pescato con i differenti attrezzi è generalmente separato per specie e conferito ai grossisti locali o al Mercato ittico comunale gestito dalla Società per la Gestione della Laguna di Lesina. 18 Nel periodo autunnale le anguille pescate possono essere mantenute vive nelle tipiche “marotte”, ceste a forma di barca ancorate in prossimità della sponda della laguna. In tempi più recenti nei due canali di comunicazione con il mare (Canale Schiapparo e Canale Acquarotta), sono stati realizzati moderni lavorieri in cemento armato e griglie metalliche, che consentono il libero passaggio dei giovanili delle specie ittiche e la cattura del prodotto adulto durante la smontata, fenomeno di migrazione del pesce verso il mare. Anche anticamente erano presenti dei lavorieri rudimentali, chiamati “acconci”, costituiti da pareti di canne disposte a zig-zag che formavano una barriera in prossimità dei canali di comunicazione con il mare. 19 Un Nuovo Rapporto tra il Pescatore ed il Consumatore Le domande che il consumatore si pone al momento dell’acquisto del prodotto sono molte, ed ad alcune di queste occorre dare una risposta chiara e completa, quali la provenienza del prodotto, lo stato dell’ambiente di produzione, il rispetto delle risorse, le caratteristiche di freschezza ed igienicità, se le caratteristiche alimentari del pesce siano adatte alla propria dieta. Come accennato in precedenza le informazioni fornite nel rispetto delle normative vigenti non sono ancora sufficienti a valutare la qualità dei prodotti, ed è proprio questo l’obiettivo principale del “Programma per la certificazione della qualità dei prodotti ittici lagunari attraverso la caratterizzazione delle produzioni e la messa a punto di pratiche di etichettatura”, al fine di rispondere alle esigenze del consumatore. Ciò in particolare per le specie ittiche che vivono e si accrescono nelle lagune, ambienti acquatici circoscritti, che le rendono pertanto più facilmente controllabili rispetto ai prodotti ittici pescati in mare. I prodotti 21 delle lagune in molti casi sono conosciuti ed apprezzati solo localmente, per le difficoltà di acquisire dati oggettivi riguardo le loro proprietà alimentari e renderli noti ad un pubblico più vasto. In quest’ottica e grazie ai contributi pubblici è stato possibile elaborare ed applicare uno specifico protocollo per le produzioni lagunari, che in linea con lo sviluppo sostenibile delle attività di pesca e di maggiore informazione al consumatore, ha previsto quanto segue: - la raccolta di dati ambientali; - l’adozione di protocolli di pesca responsabili che preservino le risorse; - l’applicazione di processi di manipolazione del prodotto già a bordo delle imbarcazioni che ne garantiscano la freschezza e l’igiene; - lo studio delle caratteristiche alimentari dei prodotti; - la messa a punto di sistemi di etichettatura del pesce per identificarne l’origine ed il produttore; - la predisposizione di materiale divulgativo rivolto ai consumatori che contenga quanto riportato nei punti precedenti. Uno degli aspetti innovativi del progetto, pertanto, è proprio quello di rispondere alle esigenze di maggiore informazione richieste dal consumatore, nel rispetto delle linee guida del Codice di Condotta per una Pesca Responsabile della FAO (1995), contribuendo alla creazione di un nuovo rapporto che possa avvicinare il consumatore al pescatore. Nel corso del programma, pertanto, è stato elaborato e sperimentato un protocollo di pesca nella laguna, che oltre a considerare l’utilizzo degli attrezzi da pesca ha tenuto 22 conto delle fasi di manipolazione del prodotto a bordo dell’imbarcazione. In tal senso le procedure adottate hanno previsto una serie di accorgimenti al fine di garantire la freschezza e l’igienicità dei prodotti ittici catturati. La tracciabilità del prodotto è stata resa possibile mediante l’applicazione sul singolo individuo, ad eccezione dell’anguilla che viene commercializzata viva, di un’etichetta contenente i dati necessari per identificare la specie e l’origine del prodotto. Tutte queste azioni possono costituire la base di un sistema di certificazione dei prodotti ittici lagunari che potrà essere perseguito nell’immediato futuro. 23 Protocollo di pesca adottato Fase Specifica delle operazioni gli attrezzi di pesca ed il loro impiego devono minimizzare il danneggiamento o il deterioramento del pesce Pesca gli attrezzi da pesca devono essere selettivi per la specie bersaglio e la taglia la durata dell’azione di pesca deve essere legata alla temperatura dell’acqua, evitando il deterioramento del prodotto sugli attrezzi una volta a bordo il pesce deve essere maneggiato con cautela, rapidità ed efficienza il pesce catturato per primo deve avere la precedenza nelle successive fasi di lavorazione il pesce non adatto al consumo umano deve essere rimosso Manipolazione dal pescato del prodotto a bordo il pesce catturato deve essere immerso in contenitori atossici contenenti acqua pulita e ghiaccio evitando di comprimerlo all’interno dell’imbarcazione tutto il pescato deve essere protetto dagli effetti nocivi dei raggi solari che provocano l’aumento della temperatura e la rapida disidratazione il pesce deve essere lavato con acqua pulita o con acqua potabile Allo sbarco il prodotto deve essere selezionato per specie e per taglia il prodotto deve essere incassettato e ghiacciato il prodotto ittico deve essere distribuito o ritirato nel più breve tempo possibile 24 La nuova figura del pescatore “Fin dall’antichità la pesca è stata una delle maggiori risorse alimentari per l’umanità e fonte di occupazione e vantaggi economici per chi è impegnato in questa attività. L’abbondanza delle risorse acquatiche fu considerata un dono illimitato della natura…” (Codice di Condotta per la Pesca Responsabile della FAO, 1995). Per la conservazione delle risorse è ormai chiaro che sono necessari nuovi approcci che tengano conto sia della gestione della pesca, perché le risorse non sono illimitate, che delle problematiche di tipo ambientale. Occorre, quindi, cercare un equilibrio con le risorse esistenti attuando una pesca che sia sostenibile dall’ambiente, garantendo anche alle future generazioni la possibilità di continuare ad utilizzare ed apprezzare queste risorse. Lo stesso pescatore se ne è reso conto, il pesce è sempre più scarso, ed è quindi il primo interessato a far sì che le risorse si mantengano in equilibrio, per permettergli di continuare ad esercitare il proprio mestiere e, quindi, a sostenersi. 25 La laguna è un bene di tutti e la collettività permette ai pescatori di sfruttare le risorse concedendogli un permesso di pesca ed imponendo regole dettate dalla normativa in vigore. Ma i pescatori non sono gli unici ad utilizzare le risorse della laguna, altri fattori concorrono ad influenzare questo ecosistema quali l’agricoltura, con il prelievo di acqua e l’utilizzo di concimi, il turismo, la stessa presenza di pescatori sportivi. Tutte queste attività sono regolate da specifiche leggi e controllate dagli organismi preposti ma i pescatori, visto che sono direttamente interessati e trascorrono gran parte del tempo sull’acqua, possono svolgere, ed in molti casi hanno già svolto, un importante ruolo di controllo, costituendo un “presidio ambientale”. 26 Le Caratteristiche Alimentari dei Prodotti Ittici Lagunari Le Società Internazionali che si occupano di alimentazione e salute forniscono alcune regole per una vita sana che prevenga l’insorgere di malattie cardiovascolari: fare una vita attiva e non sedentaria, evitare il fumo, fare una dieta variata ed equilibrata senza eccedere nelle calorie, consumare più frutta e verdura e sostituire almeno 2 volte la settimana il consumo di carne con il pesce. Il pesce infatti è altamente digeribile, ha un elevato valore nutrizionale, fornisce proteine di elevato valore biologico, e rispetto alle altre carni (manzo, vitello, pollo, coniglio) ha una composizione dei grassi particolare. Questi grassi sono ricchi di alcune molecole, acidi grassi insaturi, in particolare gli omega 3, tra i quali ve ne sono alcuni conosciuti con la sigla EPA e DHA dei quali i prodotti ittici sono l’unica fonte alimentare significativa. Tali acidi grassi fanno parte delle membrane delle nostre cellule, sono essenziali per lo sviluppo cerebrale e della retina in più dall’EPA vengono prodotte molecole, prostaglandine della serie 3, che hanno la capacità di migliorare la fluidità del sangue. Numerosi studi epidemiologici hanno infatti dimostrato che gli omega3 sono 27 in grado di abbassare i livelli del colesterolo, in particolare l’LDL colesterolo cioè “quello cattivo”, e dei trigliceridi del sangue, diminuendo quindi i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari. Il pesce apporta inoltre importanti elementi minerali e vitamine. I consumatori italiani prediligono il nasello, la sogliola, orate e spigole, provenienti per la maggior parte da attività di acquacoltura intensiva, presenti sui banchi del mercato o nei supermercati. Esistono invece molte specie ugualmente valide dal punto di vista alimentare poco apprezzate anche perché poco conosciute. Le specie pescate nella laguna di Lesina quali nutrienti forniscono e che variabilità presentano durante l’anno? La risposta la troviamo nella tabella seguente dove possiamo notare che Orata e Cefalo della laguna di Lesina hanno un buon contenuto in proteine, mattoni di costituzione del nostro organismo dove svolgono anche importanti funzioni. Il contenuto in grasso e colesterolo è risultato variabile con la stagione. L’Orata ha mostrato contenuti più bassi in marzo-aprile (4 g di grasso in 100 grammi e 68 mg di colesterolo) mentre nel periodo luglio-dicembre ha mostrato valori più elevati (12-14 g di grasso e 77-82 mg di colesterolo). Il Cefalo ha mostrato anch’esso valori bassi solo in marzo-aprile mentre i valori più elevati si avevano in luglio-settembre. La quantità di grasso è molto influenzata anche dal periodo riproduttivo. Se vogliamo quindi ridurre il potere calorico di questi pesci basterà cuocerli alla brace in modo da allontanare parte del grasso. Per quanto riguarda gli acidi grassi Orata e Cefalo lagunari sono buona fonte di Omega 3 (l’assunzione giornaliera dovrebbe essere di 1 grammo di Omega 3) e vitamina E, importante per il suo ruolo protettivo nei confronti del danno ossidativo cellulare. Un discorso a parte va fatto per l’Anguilla che presenta caratteristiche differenti rispetto alle altre specie, ha un contenuto in grasso elevato e variabile con la taglia (da 20 g di grasso in 100 grammi di anguilla da 160 g, a 30 g di grasso per un’anguilla da 1 kg), ha un livello di colesterolo elevato (da 115 mg per un’anguilla di piccola taglia a 214 mg per un’anguilla da 1 kg) ma nello stesso tempo ha un elevato contenuto in vitamina A e vitamina E. La vitamina 28 A è importante per il sistema immunitario e per il meccanismo della visione, la vitamina E, come detto in precedenza per la sua azione antiossidante. Da quanto fino ad ora detto si può evidenziare come le specie sopra riportate siano ricche di nutrienti importanti per la nostra alimentazione. Per tale ragione è importante che oltre ad avere una elevata qualità sia anche un prodotto sicuro dal punto di vista igienico. Tale aspetto è direttamente collegato alla qualità dell’ambiente acquatico ed alle modalità di trattamento a bordo ed a terra che devono svolgersi in maniera responsabile ed igienica, tenendo sempre il pesce in condizione di refrigerazione, per prolungarne la conservabilità ed assicurarne l’igienicità. Per quanto riguarda alcuni aspetti della sicurezza d’uso di queste produzioni, é stata valutata la presenza di Pesticidi e PCB (policlorobifenili) nelle loro carni. Tali contaminanti, molto persistenti nell’ambiente, rappresentano attualmente una delle maggiori problematiche ambientali a livello mondiale. I risultati hanno mostrato sui campioni analizzati valori di gran lunga inferiori ai limiti di legge. Composizione chimica di base e valore energetico di cefali (Mugil cephalus), anguille (Anguilla anguilla) ed orate (Sparus aurata) provenienti dalla Laguna di Lesina (valori minimi e massimi rilevati per 100 g di prodotto fresco). Mugil cephalus Min. Peso (g) 255.84 Max Anguilla anguilla Min. 898.07 155.75 Max Sparus aurata Min. 1106 162.60 Max 349.35 Contenuto in acqua (g) 69.29 76.67 56.41 62.21 66.18 74.73 Proteine (g) 18.40 20.94 15.49 16.09 19.56 20.91 Grassi (g) 2.42 10.36 20.61 30.57 4.62 14.85 Acidi grassi Omega-3 (g) 0.45 1.81 1.92 2.78 0.42 1.46 Minerali totali (g) 0.97 1.24 0.83 0.94 1.23 1.38 70.85 115.51 214.06 68.03 82.05 Colesterolo (mg) 54.77 Vitamina E (mg) 1.07 2.67 11.29 18.68 1.34 2.32 96 171 248 339 124 217 Valore energetico (kcal) 29 L’Anguilla (Anguilla anguilla) E’ una delle specie più comuni e più pregiate nelle acque interne italiane e nelle acque salmastre costiere. Morfologia Presenta un corpo allungato, serpentiforme, a sezione cilindrica anteriormente e compressa lateralmente nella regione caudale. La colorazione è molto scura sul dorso, giallastra o grigia sul ventre. Le pinne dorsale, caudale ed anale sono fuse ed i loro limiti sono difficilmente identificabili. La bocca è fornita di una dentatura uniforme. Taglia I maschi, più piccoli, possono raggiungere una lunghezza di 50 cm, mentre le femmine possono raggiungere i 150 cm e pesare fino a 6 kg. Alimentazione Gli individui giovani si nutrono di invertebrati acquatici, uova, vermi, mentre gli adulti anche di piccoli pesci, crostacei, rane, girini. Riproduzione L’anguilla è una specie catadroma, si accresce in acqua dolce, per poi riprodursi in acqua di mare. E’ una specie dal ciclo vitale molto complesso. Le anguille che popolano le acque europee, raggiunto il periodo di maturità sessuale, raggiungono il mare e si dirigono in una stessa area, il Mar dei Sargassi nell’Oceano Atlantico, dove avviene la riproduzione in primavera. Le larve, trasparenti e a forma di foglia di salice (leptocefali), lunghe pochi millimetri, iniziano a dirigersi verso le coste europee, con un tragitto di 8.000 km, che viene percorso in circa tre anni. In prossimità delle coste i leptocefali si trasformano in piccole anguille ancora molto trasparenti, le ceche, che risalgono i fiumi. Durante questo tragitto si pigmentano e perdono la tipica trasparenza. L’anguilla è un pesce che predilige fondali melmosi, ma si adatta anche a fondi duri con anfratti e 31 nascondigli. Ha abitudini notturne e durante il giorno vive nascosta in tane oppure immersa nel fondo. La maturità sessuale dipende dalla velocità di accrescimento, generalmente compare nel maschio dopo un periodo di 9 anni e nelle femmine dopo 12 anni di permanenza nelle acque dolci. Il corpo subisce una nuova metamorfosi: gli occhi si ingrossano, i colori verdastro del dorso e giallastro del ventre cambiano rispettivamente in scuro e argenteo (anguille argentine). Le anguille in questo stadio della loro evoluzione cessano di nutrirsi ed il loro tubo digerente si atrofizza; quindi da luglio a settembre, durante le notti, abbandonano le acque interne per raggiungere il Mar dei Sargassi dove muoiono dopo la riproduzione. 32 L’orata (Sparus auratus) lagunari a bassa salinità, ricchi di alimento, e qui accrescersi fino all’autunno, quando all’arrivo dei primi freddi, le orate ritornano al mare per riprodursi. Morfologia E’ un pesce di forma ovale con corpo fortemente compresso lateralmente. La colorazione è argentea sia sul dorso che sui fianchi, con riflessi dorati, il bordo posteriore dell’opercolo è rossastro e presenta la caratE’ una specie ampiamente distri- teristica banda dorata tra gli occhi, buita lungo le coste del Mediterra- delimitata da due zone scure. neo e, nell’Oceano Atlantico, dalla Manica al Senegal. Taglia L’orata è presente lungo le zone Può raggiungere la lunghezza di costiere con substrato roccioso, sab- 70 cm ed un peso di oltre 5 Kg di bioso o con fondi a posidonie, oltre peso, ma normalmente gli individui che nelle lagune e negli stagni costie- più comuni sono quelli di lunghezri. I giovani si spingono fino ad una za compresa tra cm 20 e 40. profondità di circa 60 metri, mentre gli adulti fino a 150 m. Si tratta di Alimentazione una specie sedentaria che può riuGrazie alla robusta denatura prenirsi in piccoli branchi, specialmente sente negli individui adulti, l’orata nella fase giovanile, o vivere solitaria di nutre principalmente di crostacei L’orata è una specie spiccatamen- e molluschi bentonici. te eurialina, in grado cioè di sopportare salinità comprese tra i 15‰ Riproduzione ed il 60‰. La riproduzione avviene, nei noQuesta capacità consente ai gio- stri mari, tra ottobre e dicembre, vanili di questa specie di rimontare a temperature comprese tra 13 e durante la primavera in ambienti 17°C. 33 L’orata è un ermafrodita proterandro, prima avviene la maturazione sessuale maschile, al primo anno di vita ed una dimensione di circa 20-30 cm, successivamente, tra il secondo ed il quarto anno di vita, interviene l’inversione sessuale che trasforma il soggetto in femmina, ad una dimensione di circa 33-40 cm. 34 Il cefalo meggiatto (Mugil cephalus) li ricopre quasi totalmente. Presenta due pinne dorsali e la caudale forma due lobi. La colorazione è grigioargentea, sul dorso scuro-verdastra, mentre le pinne hanno sfumature giallastre. Taglia La taglia massima registrata è di 120 cm, generalmente le femmine sono di taglia maggiore. Il cefalo meggiatto o mazzone è una specie comune nelle acque costiere, dove vive in branchi su fondali sabbiosi, detritici o rocciosi, dalla superficie fino ai 300 metri di profondità. Durante l’autunno si sposta alla ricerca di cibo verso gli estuari e le lagune costiere, da cui ritorna al mare per la riproduzione estiva. E’ una specie molto robusta, resiste ad ampi sbalzi di temperatura e salinità delle acque e riesce a vivere anche in ambienti in cui è presente un moderato inquinamento organico o con scarsa ossigenazione delle acque. Alimentazione I meggiatti si nutrono di organismi planctonici, molluschi e materiale vegetale, incluso il detrito organico dove da adulti traggono il loro fabbisogno alimentare. Lo stomaco, con pareti muscolari, è in grado di triturare il materiale ingerito. Questa specie, come gli altri Mugilidi, per il suo comportamento alimentare svolge un ruolo importante dal punto di vista ecologico in quanto rappresenta un anello chiave del flusso di energia negli ambienti lagunari (eutrofici), per la loro capacità di sfruttare la catena alimentare del pascolo e del detrito. Morfologia Il corpo è slanciato, con il capo Riproduzione appiattito e la bocca ampia. Gli La maturità sessuale viene ragocchi sono caratterizzati dalla pre- giunta a 2 anni a circa 31,5 cm di senza di una palpebra adiposa che 35 lunghezza totale; nelle femmine ciò avviene dopo i tre anni a 33-42 cm. Le uova sono piccole (0,75 mm di diametro) e molto numerose, munite di una goccia oleosa che ne consente il galleggiamento. La larva alla schiusa (2,5 mm) è ricca di pigmento nero e giallo e si accresce rapidamente. La palpebra adiposa è già molto evidente negli individui giovani (3-5 cm). 36 Ricettario 37 Ricette gastronomiche per l’anguilla Ricette tipiche locali Minestra di Anguille toglierla dall’acqua con un mestolo bucherellato e metterla in una coppetta. Nella stessa acqua calate tutta la verdura che nel frattempo avete già pulito, compreso il pomodoro; quando tutto è ben cotto rimettere dentro l’anguilla ed il peperoncino. La minestra sì serve ben calda con crostini o pane raffermo (si raccomanda vino rosso di capitanata). Ingredienti: - 1 Kg di Anguille - 1 Peperone - 1 Melanzana - 1 Zucchina - 500 gr. di Cicorie selvatiche - 2 Patate - 5 Pomodori - Un mazzetto di Sedano selvatico - 1 Cipolla - Peperoncino e Sale Pulite e sventrate le anguille tagliandole in tranci di 5 cm. Metterle in pentola con acqua e sale e quando comincia a bollire, con un mestolo, eliminate la schiuma che frattanto si è andata formando sulla superficie dell’acqua. Quando l’anguilla è cotta, Anguilla arrostita Spinare il capitone dopo averlo fissato (con un chiodo) dalla coda su una base di legno, aprendolo dal dorso. Lavarlo accuratamente in acqua e sale. Sistemare il capitone tagliato a pezzi sulla graticola e porlo sulla brace viva. Sarà cotto quando risulterà dorato. Va servito insaporito con succo di limone. Le anguille di media dimensione vanno pulite delle interiora e preparate allo spiedo con cottura lenta sulla brace. Anguilla al nodo di Savoia Sono anguille arrostite posiziona39 te in modo particolare su uno spiedo. Dopo essere state infolzate vengono incise sotto la pancia ed estratte le interiora, vengono lavate e salate con sale grosso. Lo spiedo con le anguille viene a questo punto messo sulla brace del fuoco che nel frattempo era stato preparato. Lo spiedo durante la cottura viene girato più volte. Il forno deve avere una temperatura media di 150° C°, per 50/60 minuti. Spaghetti al sugo di Anguilla Pulire l’anguilla scorticandola e tagliandola a pezzi, preparare il sugo a parte; far friggere alcuni spicchi di aglio nell’olio, successivamente agFrittura di Anguille giungere un litro di salsa di pomodoro, il prezzemolo e alcune foglie Incidere a tocchi l’anguilla, toglie- di alloro, a metà cottura immergere re le interiora e lavarla. L’anguilla vie- i pezzi di anguilla (sbollentata prene passata nella farina e poi immersa cedentemente) nel sughetto. Cuonell’olio bollente per la frittura. cere a fuoco lento per altri 20/30 minuti. Condire gli spaghetti. Anguilla con Lambascioni Innanzitutto bisogna scegliere anguille di media grandezza, privandole della testa, sventrandole e tagliandole in tranci per poi farle bollire in acqua per pochi minuti. Successivamente l’anguilla va posta in una teglia, aggiungendo i “Lambascioni” (precedentemente puliti e cotti) due spicchi d’aglio, un ciuffetto di prezzemolo, alcune foglie di alloro, un pizzico di peperoncino, sale q.b. ed un cucchiaio di olio. Prima d’infornare la teglia aggiungere uno o due bicchieri di acqua. 40 Anguilla con Alloro e Olive Mettere nella teglia l’anguilla pulita e tagliata a pezzi, aggiungendovi un po’ d’olio, due spicchi d’aglio, alcune foglie di alloro, qualche cucchiaio di salsa di pomodoro, olive nere, un ciuffetto di prezzemolo tritato; coprite il tutto con formaggio e pane grattugiato. Fate cuocere in forno per circa 30 minuti ad una temperatura di 180° C°. Anguilla arraganata 2 spicchi di aglio prezzemolo Ingre,dienti: 500 gr. di polpa di pomodoro - 1/2 Kg. di anguilla (misura di vino bianco secco 10 unità per Kg.) olio extra vergine di oliva - 1/2 Kg. di pomodori pelati polenta morbida preparata con - 2 spicchi di aglio 600 gr. di farina di granoturco. - 1 foglia di alloro Fate marinare l’anguilla tagliata - 10 gr. di olive nere a tronchetti in una marinata prepa- 30 gr. di capperi rata con il vino bianco, uno spic- Peperoncino chio di aglio, alloro, salvia, sale e - 1 spicchio di peperone pepe. Dopo un’ora togliete l’anguil- Sale q.b. la dalla marinata e asciugatela bene. - 3 cucchiai di olio di oliva. Cottura: prendere una teglia di Rosolate in padella con 4 cucchiai terracotta adeguata alla misura per di olio la cipolla tritata, aggiungefar soffiggere l’olio con l’aglio, ag- te i pezzi di anguilla e fateli dorare, giungere tutti gli ingredienti e far rivoltandoli da tutti i lati. Spruzzate continuare a soffriggere per ulteriori di vino bianco, unite un trito d’aglio 5 minuti, aggiungere l’acqua (quan- e prezzemolo e, dopo qualche istanto basta) ed immettere l’anguilla, te, la polpa di pomodoro. Cuocete a coprirla con lo stesso pomodoro, fuoco lento con coperchio e servite coprire bene la teglia e portare il l’anguilla in umido con la polenta appena tolta dal fuoco. tutto a cottura finale. Altre Ricette Anguilla in umido con polenta Ingredienti per 4 persone: - 1 Kg. di anguilla - 1 cipolla - alloro - salvia - Zuppa di anguilla all’Amburghese Ingredienti per 4 persone: - 100 gr. di frutta secca mista (uva passa, albicocche, prugne, mele) - 1 sedano - 1 carota - 1 cipolla 41 - 1 lt. di brodo di manzo - 500 gr. di anguilla - 100 dl. di vino bianco secco - 300 gr. di piselli - zucchero - timo - sale - pepe Ponete in ammollo per tutta la notte la frutta secca. Pulite le verdure e tagliatele fini, soffriggetele con olio e aggiungete brodo. Aggiungete la frutta secca con parte dell’acqua di ammollo e lasciare cuocere adagio per 20 minuti. Nel frattempo lavate e spelate l’anguilla, tagliatela a pezzi di 5 cm. di lunghezza ed immergetela per 15 minuti nel vino bianco, riscaldato a parte. Preparate un purea con una parte della frutta secca e ponetelo nella pentola in cui cuocerete la zuppa insieme all’anguilla, al vino ed ai piselli. Cuocete per altri 5 minuti e servite con pane e crostini. Anguilla in guazzetto Ingredienti per 4 persone: - 1 Kg. di anguilla - 200 gr. di polpa di pomodoro - aglio - olive nere - peperoncino 42 - 1/2 bicchiere di vino bianco - olio d’oliva Tagliate l’anguilla a tronchetti e rosolatela in padella, con l’aglio intero e l’olio. Sgrassare, quindi irrorare con il vino bianco. Lasciare ridurre, poi aggiungere la polpa di pomodoro, il peperoncino e le olive nere snocciolate. Completare la cottura e servire. Tronchetti di anguilla al gratin Ingredienti per 6 persone: - 1,6 Kg. di anguilla - 1 lt. di acqua - timo - alloro - prezzemolo - 1 cipolla - 1 chiodo di garofano - 1 limone - sale - pepe - 1/2 bicchiere di vino bianco - 2 cucciai di capperi sott’aceto - 30 gr. di burro - 20 gr. di farina Si taglia l’anguilla in tronchetti da 5 cm. e si priva della testa e della coda. I tronchetti si lasciano riposare per un’ora in una terrina contenete acqua fredda salata. Si versano le teste e le code in una casseruola contenente l’acqua, il timo, l’alloro, il prezzemolo, la cipolla, il chiodo di garofano, una presa di sale e tre granelli di pepe bianco. Si porta i liquido ad ebollizione e si lascia cuocere per un’ora. Si estraggono i tronchetti di anguilla dall’acqua, si risciacquano, si asciugano, poi si allineano in una pirofila rettangolare di servizio imburrata. Si ricopre, a file, con il liquido di cottura delle code e delle teste, precedentemente filtrato, e si mette in forno a 180° C° per un’ora. Si aggiunge il vino bianco e si lascia evaporare, quindi si mettono i capperi, il prezzemolo tritato e dopo qualche minuto, si incorporano il burro e la farina, precedentemente lavorati. Si rimescola la salsa con delicatezza, quindi si lascia leggermente addensare. Spiedini di anguilla Ingredienti per 6 persone: - 1,5 Kg. di anguilla - pan grattato - olio extra vergine di oliva - 1 limone - alloro - sale - pepe Tagliate l’anguilla a pezzi di 10 cm, poneteli in una terrina con sale, pepe, pan grattato ed un filo d’olio e mescolate bene affinché i vari pezzi raccolgano il condimento. Infilateli sullo spiedo, alternandoli a foglie d’alloro. Durante la cottura spennellateli con il succo di limone mescolato all’olio. Anguilla in umido con piselli Ingredienti per 4 persone: - 1,5 Kg. di anguilla - 250 gr. di pomodori pelati - 400 gr. di piselli - olio d’oliva extra vergine - prezzemolo - 3 foglie di salvia - aglio - cipolla - 1-2 bicchieri di Sherry o Marsala - vino bianco o aceto Tagliate l’anguilla in pezzi da 5 cm. e lasciatela marinare per mezza giornata in vino bianco o aceto. Asciugate e soffriggete a fuoco vivace i pezzi d’anguilla, aggiungendo aglio, cipolla e prezzemolo tritati e lo Sherry. Aggiungete il pomodoro ed i piselli e continuate a cuocere per 20 minuti. Servire con polenta. 43 Anguilla e porri Ingredienti per 4 persone - 1 Kg. di anguilla - 400 gr. di porri - 200 gr. di pomodori - prezzemolo - olio extra vergine di oliva - sale - pepe Tagliate l’anguilla in pezzetti di 10 cm. A parte, versate in una padella i pomodori, sbollentati, spezzettati e pelati, i porri mondati e finemente affettati, l’olio, il sale ed il pepe. Cuocete per qualche minuto e poi aggiungete i pezzi di anguilla, versate 2-3 bicchieri di acqua, quindi coprite con il coperchio e lasciate cuocere per 20 minuti. Servite ben caldo, cospargendo il tutto con il prezzemolo. Anguilla al verde Ingredienti per 4 persone: - circa 1 kg. di anguilla - 70 gr. di burro - 2 cucchiai di olio - 100 gr. di scalogni - 100 gr.di cipolle - 5 dl. di vino bianco - 2 dl. di brodo - 1 rametto di salvia - 1 stelo di prezzemolo 44 - 1 pugno di foglioline tenere di ortica - 1 pugno di foglioline di spinaci - 1 pugno di foglie di acetosella - 1 cucchiaio di farina - 1/2 limone - sale - pepe Preparare l’anguilla per la cottura, spellandola, tagliarla a rocchi tutti uguali. In una padella, con 40 gr. di burro fuso e l’olio, far cuocere l’anguilla per 2-3 minuti, rivoltandola. Mondare e tritate scalogni e cipolle e distribuirli sul pesce, coprire e cuocere per 5 minuti, bagnare con il vino e il brodo, unire la salvia e il prezzemolo legati a mazzetto e lasciar crogiolare il pesce per circa 20 minuti. Mondare e lavare le verdure (per trattare le ortiche mettersi un paio di guanti di gomma), tagliuzzarle grossolanamente e unirle al pesce, cuocere per 10 minuti. Lavorare il burro rimasto con la farina, togliere il pesce con le erbe dal fondo di cottura, unirvi il burro lavorato, il succo di 1/2 limone, salare, pepare e cuocere per 3-4 minuti. Versare la salsa sul pesce e servire. Anguilla dorata Ingredienti per 4 persone: - circa 1 kg. di anguilla - 30 gr. di burro - 2 carote - 1 cipolla - 1 ciuffo di prezzemolo - 1 spicchio di aglio - 4 dl. di vino bianco secco - 1 foglia di alloro - 1 rametto di timo - pane grattato - 2 uova - 2 dl. di olio - sale - pepe in grani - sugo di pomodoro (a piacere) Eviscerare, spellare e privare delle pinne l’anguilla. Tagliarla quindi a rocchi tutti uguali. Far rosolare in una casseruola il burro con le carote e la cipolla tagliate a fettine sottili, il prezzemolo tritato, l’aglio schiacciato, poi bagnare con il vino bianco e far prendere il bollore. Immergere nel liquido i pezzi di anguilla, aggiungere l’alloro, il timo, una presa di sale e qualche granello di pepe. Far cuocere per 15 minuti, poi spegnere il fuoco e lasciar raffreddare l’anguilla nel suo brodo che dovrà diventare leggermente gelatinoso. Levare i rocchi di anguilla, sgoc- ciolarli bene e cospargerli di pane grattato, poi passarli nelle uova sbattute con una presina di sale e 2 cucchiai del brodo di anguilla; quindi rigirarli di nuovo nel pane grattato. In una larga padella immergere i pezzi di anguilla nell’olio caldo e farli dorare, rivoltandoli spesso. Sgocciolarli su carta assorbente da cucina e servirli ben caldi, accompagnati, a piacere da sugo di pomodoro. Anguilla in salsa tartara Ingredienti per 4 persone: - 2 anguille di 600 gr. ciascuna - 2 uova sode - 1 cucchiaio di aceto di vino - 3 dl. di olio - 1 tuorlo - 1 cucchiaio di senape - 1 limone - 20 gr. di capperi - 3 cetriolini - sale e pepe Pulire le anguille; tagliarle a pezzi di 5-6 cm circa senza spellarle. Metterle nel forno caldo a 220°C sulla griglia, disponendovi sotto un recipiente con un po’ d’acqua, affinché il grasso che colerà durante la cottura non produ45 ca fumo. Dopo 5 minuti abbassare il calore del forno fino a 170°C e cuocere ancora per 20-25 minuti. Intanto preparare la salsa: tritare i tuorli di uovo sodo e lavorarli con 1 cucchiaio di aceto e 1 dl. di olio; preparare una maionese con il tuorlo crudo, sale, pepe, la senape, il succo del limone e i restanti 2 dl. di olio; aggiungerla alle uova sode con i capperi e i cetriolini tritati. Togliere i pezzi di anguilla dal forno, salarli e servirli caldi accompagnati dalla salsa. Anguilla alla birra Ingredienti per 4 persone: - 1 kg. di anguilla - aceto - 2 cipolle - 50 gr. di burro - 2 chiodi di garofano - prezzemolo - maggiorana - buccia di limone non trattato - basilico - zafferano - 2 dl. di birra chiara - 1/2 dado - l cucchiaio di farina - 2 patate - sale - pepe 46 Lasciare a bagno l’anguilla in acqua e aceto per 1 o 2 ore, cambiando il liquido una volta; poi pulirla e spellarla. Sul fondo ben imburrato di una pirofila a bordi alti, disporre le cipolle affettate, i chiodi di garofano, 5-6 foglioline di prezzemolo, un pizzico di maggiorana, un pezzetto di buccia di limone ben lavata, 2-3 foglie di basilico, la punta di un cucchiaino di zafferano, pepe e sale, e fiocchetti di burro. Mettere nel recipiente l’anguilla arrotolata a ciambella e fermata con un lungo stecchino di legno, bagnarla con la birra chiara (il liquido deve formare sul fondo della pirofila uno strato di almeno 2 cm) e farla cuocere, a recipiente coperto, su fuoco moderato, per 30-35 minuti. A cottura ultimata togliere l’anguilla dalla pirofila e passare il fondo di cottura al setaccio (dopo aver tolto la foglia di alloro, la buccia di limone e i chiodi di garofano); rimettere il sugo sul fuoco e sbriciolarvi dentro 1/2 dado, aggiungendo anche la farina per farlo addensare. Mescolare con cura con un cucchiaio di legno per 5-10 minuti. Rimettere l’anguilla nella pirofila, farla scaldare nel suo sugo e servirla con le patate lessate, sbucciate e tagliate a fette. Anguilla alla Mascagni ancora per 2 minuti; spolverizzare di farina, bagnare con il fondo di cotIngredienti per 4 persone: tura filtrato e, a fuoco vivo, farlo ri- 1 kg. di anguilla durre della metà. Sgocciolare quindi - 5 dl. di vino bianco l’anguilla e disporla su un piatto cal- 2 foglie di alloro do. Aggiungere al fondo di cottura il - 1 rametto di timo - 1 pizzico di allspice (drogapu- burro fresco rimasto, qualche goccia di limone, il prezzemolo tritato e il ra) cerfoglio, e sbattere la salsa con una - 50 gr. di burro frusta. Lasciar prendere un leggero - pan grattato bollore, regolare di sale, poi versare la - 1 cipolla salsa sull’anguilla e servire subito. - 2 scalogni - 1 cucchiaio di farina - mezzo limone - ciuffetto di prezzemolo Anguilla in crosta di pane - 1 rametto di cerfoglio al profumo di alloro - sale Ingredienti per 4 persone: Preparare l’anguilla per la cottu- 1 kg. di anguilla ra. Eliminare la testa e le pinne, poi - alloro arrotolare il pesce formando una spe- pane vecchio cie di ciambella fissata con un lungo - olio di oliva stecco. Mettere in una casseruola lar- pane grattugiato ga e bassa il vino con l’alloro, il timo - sale e l’allspice; portare a lieve bollore, Pulire e tagliare l’anguilla in immergervi l’anguilla e farla cuocere pezzi di circa 7 cm., salarli e infiper circa 20 minuti; lasciarla raffred- larli in uno spiedino alternandoli al dare nel suo brodo. Scolarla, elimi- pane ed alle foglie di alloro. Mettere nare lo stecco e distenderla; spen- gli spiedini in una teglia e cuocerli nellarla con un velo di burro fuso in forno a 180°C. Ungere con olio e passarla nel pane grattato. In una di oliva e cospargere con pane gratpadella adagiare il pesce in 25 gr. di tugiato fino a formare una crosta burro fuso, farlo rosolare da entram- dorata. bi i lati, poi cospargerlo con un trito di cipolla e scalogni e lasciar rosolare 47 Anguille al limone Ingredienti per 4 persone: - 1 Kg. di anguilla - 2 limoni - 1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva - sale - pepe - alloro Tagliate l’anguilla a pezzi di 5/7 cm. Versate l’olio di oliva in un tegame, disponetevi i pezzi di anguilla, cospargeteli con sale e pepe, unite un paio di foglioline di alloro e irrorate con il succo dei limoni. Ponete sul fuoco e cuocete lentamente, rivoltando di tanto in tanto, per un’ora circa. Servite decorando con dischetti sottili di limone. Anguilla alle verdure Ingredienti per 4 persone: - 1,2 Kg. di anguilla - 1 costola di sedano - 1 grossa carota - 2 cipolle - 1 ciuffo di prezzemolo - 1 spicchio d’aglio - 1 limone - 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro - 3 cucchiai di aceto di vino - 4 fette di pancarré 48 - basilico - sale - pepe In una casseruola unire il sedano e le carote tagliati a pezzetti, le cipolle sbucciate e tritate grossolanamente, l’aglio e il prezzemolo tritati finemente; coprire a filo con acqua, unendo anche una scorzetta di limone ben lavata e un cucchiaio raso di sale fine. Cuocere a tegame coperto per 20-25 minuti, aggiungendo ancora altra acqua, se necessario. Nel frattempo preparare le anguille; arrotolarle a ciambella e fermarle con un grosso stecchino. Sistemare in una larga padella metà delle verdure ben scolate, adagiarvi sopra le anguille coprendole con le restanti verdure sempre ben sgocciolate. Far stufare per 1 minuto su fuoco dolce, mescolando con un cucchiaio di legno; poi unire poco alla volta il liquido delle verdure in cui sarà stato sciolto il concentrato di pomodoro. Il liquido deve coprire le anguille, in caso contrario, aggiungere ancora un po’ di acqua. Coprire ermeticamente e far cuocere a fuoco tenue per 25-30 minuti; aggiungere l’aceto, regolando di sale; pepare e cuocere per altri 10 minuti. Servire le anguille con il pancarré tostato e tagliato a triangolini e qualche fogliolina di basilico fresco. Anguille marinate asciugatela. In casseruola, in un bicchiere di olio, rosolate il trito di due spicchi di aglio, mezza cipolla, un cucchiaio di prezzemolo e una foglia di lauro; unite i pezzi di anguilla, salate, pepate e innaffiate con mezzo bicchiere di vino bianco. Quando il vino si sarà asciugato, togliete la foglia di lauro, mettete i pomodori tritati finemente e fate cuocere a coperto per circa 20 minuti. Prima di servire controllerete la salatura. Ingredienti per 6 persone: - 1,6 Kg. di anguille - rosmarino - salvia - 2 limoni - olio extravergine d’oliva - aceto - sale - pepe Cospargete le anguille di sale e riempitele con la salvia e il rosmarino. Tagliatele a pezzetti di una decina di centimetri e disponeteli in un piatto dai bordi alti, irrorate con succo di li- Risotto con anguilla mone, olio e aceto. Coprite e lasciate Ingredienti per 4 persone: marinare per un’ora. Poneteli sulla gri- 350 gr. di anguilla glia calda e fateli arrostire per 20 min., - 300 gr. di riso ungendoli più volte con la marinata. - 1 spicchi d’aglio - prezzemolo - 1 foglia di alloro - 1 limone Anguilla alla veneziana - olio Ingredienti per 6 persone: - sale - 1 Kg. di anguilla - pepe - 350 gr. di pomodori pelati Spellate, sventrate, togliete la lisca - aglio all’anguilla e tagliatela a pezzi. Tritate - cipolla l’aglio, il prezzemolo e soffriggeteli in - prezzemolo 1/2 bicchiere d’olio. Unite l’anguilla, - alloro l’alloro, il succo di mezzo limone e - vino bianco secco un bicchiere di acqua; lasciate cuoce- olio di oliva re per 20 minuti. Aggiungete infine - sale e pepe Nettate l’anguilla, spellatela e il riso, precedentemente cotto, e il dopo averla lavata tagliatela a pezzi e sale portando a fine cottura. 49 Ricette gastronomiche per l’orata Orata ai Ferri fiatelo abbondantemente con olio e succo di limone sbattuti insieme, cospargetelo con prezzemolo tritato. Chiudete il cartoccio, posatelo su una teglia e mettetelo in forno caldo. Il tempo di cottura è in media di 15 minuti ogni mezzo chilo. Ingredienti per 4 persone: - n. 4 orate da porzione - prezzemolo - n. 1 limone - pangrattato - olio extra vergine di oliva - sale e pepe Pulite le orate, lasciatele marinare alcune ore in olio, sale, pepe, suc- Orata al sale co di limone e prezzemolo tritato. Ingredienti per 4 persone: Sgocciolatele, cospargetele con fine - n. 1 orata da 1 kg pangrattato. Cuocetele sulla griglia - n. 1 cipolla scaldata del forno a fuoco moderato - finocchio selvatico per 15 minuti o poco più. Durante la - kg. 3 di sale grosso integrale cottura girate due o tre volte le orate - olio extra vergine di oliva spennellandole con il liquido della Pulite il pesce e riempitelo con un marinata. Servitele subito ben calde. trito di cipolla e finocchio selvatico e 3 cucchiai di olio d’oliva. Versate in una teglia 1000 g di sale, adagiatevi il pesce e coprite con il sale rimasto. Orata al cartoccio Mettete in forno a 180 gradi per Ingredienti per 4 persone: 50 minuti: il sale deve formare una - n. 1 orata da 1 kg crosta dura che romperete a cottura - prezzemolo ultimata. Estraete delicatamente il - rosmarino pesce, conditelo con olio e servitelo. - succo di limone - olio extra vergine di oliva - sale e pepe Stendete un foglio di carta d’al- Orata con guazzetto di luminio sul tavolo e appoggiatevi il pomodoro pesce. Salatelo, pepatelo, introduce- Ingredienti per 6 persone: te un rametto di rosmarino; innaf- n. 1 orata da 1,8 kg 51 - 80 g di burro (o margarina) - 600 g di pomodori maturi - n. 1 bicchiere di vino bianco - n. 1 foglia di alloro - kg. 1 di patate - ½ cipolla piccola - prezzemolo - sale - pepe bianco Squamate l’orata, privatela delle pinne e degli intestini tagliando il ventre, lavatela accuratamente sotto acqua corrente e asciugatela con un canovaccio. In una casseruola capace e di forma ovale fate rosolare 40 g di burro con la foglia di alloro, adagiatevi il pesce intero, unite il prezzemolo, un poco di sale e pepe bianco macinato al momento, irrorate tutto con il vino bianco e un mestolo di acqua. Coprite e lasciate cuocere a fuoco medio per circa 40 minuti. Nel frattempo tuffate i pomodori in acqua bollente per circa un minuto, privateli della pelle, che dopo il tuffo verrà via con estrema facilità, e tagliate la polpa a piccoli pezzetti. Fate rosolare il burro rimasto in una pentolina insieme alla cipolla tritata finemente e, appena i due ingredienti iniziano a prendere colore, unite la polpa di pomodoro e insaporite con un poco di sale e pepe macinato al momento. Lasciate cuocere la 52 salsa per mezz’ora circa, poi unite il fondo di cottura dell’orata, fatto restringere un poco sul fuoco dopo aver levato il pesce e averlo sistemato in un piatto di portata caldo. Continuate la cottura della salsa per circa 10 minuti e lasciandola addensare, eliminate l’alloro e il prezzemolo e versate tutto sull’orata. Conservate in caldo sino al momento di servire in tavola e accompagnate quindi a piacere con patate bollite. Orate con le olive e le patate Ingredienti per 4 persone: - n. 1 orata da 1,5 kg - 100 g di olive nere sgocciolate - 100 g di olive verdi sgocciolate - n. 4 patate - 1 bicchiere di vino bianco - sale e pepe - un filo di olio extra vergine di oliva Tritate metà delle olive. Pulite il pesce, drogatelo con sale e pepe e col composto di olive, mettetelo in una pirofila da forno con le patate tagliate a fette sottili e il resto delle olive. Aggiungete un filo d’olio e cuocetelo in forno a 200° per 30/40 minuti bagnando spesso col vino. Orata croccante Orata in crosta Ingredienti per 4 persone: - n. 4 orate da 250 g - n. 1 uovo - 45 g di farina gialla - 30 g di mandorle tritate - 30 g di menta fresca - 1 cipollina - 25 g di burro - n. 2 pomodori pelati a filetti - ½ limone - latte scremato - 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva - sale - pepe Pulite, lavate e asciugate le orate. In una ciotola sbattete il latte con l’albume e immergetevi i pesci per mezz’ora. Con le mandorle, la menta, la cipollina a fettine e un po’ di pepe fate una ‘farinata’ e passatevi le orate in modo che il composto aderisca bene alla superficie. Disponete le orate in una teglia, irroratele con un po’ d’olio e cospargete con fiocchetti di burro; salate, pepate e mettete in forno a 180 gradi per 20 minuti. Frullate i pomodori con il succo di 1/2 limone, due cucchiai d’olio, sale e pepe. Servite questa salsa col pesce. Ingredienti per 6 persone: - n. 1 orata da 1,2 kg - 400 g di gamberetti - 4 pomodori maturi - 40 g di burro - 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva - 1 manciata di pangrattato - 500 g di pasta sfoglia - 4 foglie di alloro - 2 bicchieri di vino bianco secco - 1 uovo - sale - pepe Aprite ventralmente l’orata, squamatela, evisceratela, pulitela e spinatela accuratamente. In una terrina preparate una farcia mescolando il pangrattato con i gamberetti sgusciati, i pomodori tagliati a dadini (dopo aver tolto la pelle e i semi) e qualche fiocchetto di burro. Salate e pepate. Farcite il pesce, richiudetelo cucendolo con ago e filo bianco e disponetelo in una teglia unta d’olio, su foglie di alloro. Infornate a 180°C per 30 minuti. Bagnate con il vino bianco, completate la cottura per altri 5 minuti e lasciate raffreddare. Stendete la pasta sfoglia quanto basta per potervi avvolgere il pesce, adagiatevi sopra 53 l’orata fredda, fate ridurre sul fuoco il fondo di cottura, versatelo sul pesce e avvolgete il tutto nella pasta. Spennellate con l’uovo battuto e mettete in forno a 200°C per 10 minuti. Servite a fette, possibilmente con salsa olandese allungata con fumet di pesce e Cognac. Orata ai cuori di carciofo Ingredienti per 4 persone - 1 orata da 1,6 kg - 400 g di cuori di carciofo (anche surgelati) - sale (meglio se aromatizzato con erbe) - olio extra vergine di oliva - 2 bicchiere di vino bianco secco - 2 noci di burro - 2 spicchio d’aglio - sale - pepe Preparare i carciofi. Mettere in una padella uno spicchio d’aglio tagliato a metà e una noce di burro. Quando l’aglio è rosolato, toglierlo e mettere a cuocere i carciofi tagliati a spicchi. Bagnare con 1/2 bicchiere di vino bianco, salare e cuocere per circa 15 minuti a fuoco basso. Intanto, lavare, squamare e pulire internamente l’orata (se non è stato fatto in pescheria). Portare il 54 forno a 180°. Prendere una pirofila da forno sufficientemente grande e versarvi un filo d’olio. Sistemare il pesce, salare con il sale aromatico (anche all’interno) e mettere i carciofi intorno al pesce. Irrorare con il restante vino bianco e con un filo d’olio. Infornare per circa 30 minuti. Ogni tanto irrorare il pesce con il sugo presente nella pirofila, per evitare che secchi nella parte superiore. Orata con salsa agli ortaggi Ingredienti per 4 persone: - n. 2 orate da 800 g - n. 4 porri piccoli - n. 2 carote - n. 2 cipolle - 1 spicchio d’aglio - brodo di pesce - 150 g di burro - paprika - sale grosso - pepe in grani Dopo aver pulito le orate ricavatene dei filetti. Utilizzate una pentola per la cottura a vapore: nella parte bassa versate il brodo e portatelo a ebollizione; nella parte alta mettete le verdure: porri, carote, cipolle, aglio. Coprite il tutto e fate cuocere a vapore per 15 minuti. Ag- giungete i filetti di orata ricoperti di sale grosso, pepe in grani e paprica; coprite e fate cuocere per altri 5 minuti. Togliete i filetti e conservateli al caldo. Passate poi i legumi al mixer. In una casseruola fate scaldare questa salsa e incorporatevi il burro senza farla bollire. Disponete i filetti su di un piatto di portata, e nappateli (salsate) con la salsa agli ortaggi. 55 Ricette gastronomiche per il cefalo Cefalo all’arancia ciascuno scartandone la testa. Infarinarli e cuocerli in olio caldo per 10 minuti. Salare, pepare e mantenere al caldo. Nell’olio di cottura soffriggere 2 cipolle tritate e 12 pomodori spellati e affettati. Condire con 1/2 cucchiaino di timo, 1/2 cucchiaino di aglio tritato, 1 pizzico di zucchero, sale e pepe. Versare la salsa ottenuta sui cefali e cospargerli con prezzemolo tritato. Ingredienti per 4 persone: - 4 cefali da 300 gr. - erbe odorose - 1 arancia - 1 bicchiere di vino bianco secco - olio extra vergine di oliva - burro - sale e pepe Ungete una pirofila con un po’ di olio e burro, sistematevi i cefali, salateli, pepateli, cospargeteli con un po’ d’olio, bagnateli con il vino bianco, copriteli con fettine di aran- Cefali farciti cia molto sottili e aggiungete alcune Ingredienti per 6 persone: erbe odorose. Cuocete in forno per - 6 cefali da 300 gr. 20 minuti. - 300 gr. di funghi - 300 gr. di scampi - prezzemolo - burro Cefalo all’egiziana - 1 cipolla Ingredienti per 4 persone: - olio extra vergine di oliva - 4 cefali da 300 gr. - sale - farina - pepe - 2 cipolle tritate Pulite il pesce togliendo le te- 12 pomodori ste e la lisca. Disponetelo in una - ½ cucchiaino di timo pirofila con del burro sciolto. Af- ½ cucchiaino di aglio tritato fettate la cipolla e fatela rosolare in - 1 pizzico di zucchero un pezzo di burro, uniteci i fun- olio extra vergine di oliva ghi affettati e gli scampi sgusciati; - prezzemolo tritato salate e fate cuocere per 10 minuti - sale e pepe Pulire 4 cefali di 300 gr. di peso aggiungendo del prezzemolo trita- 57 to. Con questo composto farciteci i pesci, coprendoli con dell’altro burro fuso e mettendoli a cuocere per 40 minuti. Cefali in salsa di acciughe dopo il tuffo verrà via con estrema facilità, e tagliate la polpa a piccoli pezzetti. Fate rosolare il burro rimasto in una pentolina insieme alla cipolla tritata finemente e, appena i due ingredienti iniziano a prendere colore, unite la polpa di pomodoro e insaporite con un poco di sale e pepe macinato al momento. Lasciate cuocere la salsa per mezz’ora circa, poi unite il fondo di cottura dell’orata, fatto restringere un poco sul fuoco dopo aver levato il pesce e averlo sistemato in un piatto di portata caldo. Continuate la cottura della salsa per circa 10 minuti e lasciandola addensare, eliminate l’alloro e il prezzemolo e versate tutto sull’orata. Conservate in caldo sino al momento di servire in tavola e accompagnate quindi a piacere con patate bollite. Ingredienti per 4 persone: - 1 orata da 1,8 Kg. - 80 gr. di burro (o margarina) - 600 g di pomodori maturi - 1 bicchiere di vino bianco - 1 foglia di alloro - Kg. 1 di patate - ½ cipolla piccola - prezzemolo - sale - pepe bianco Squamate l’orata, privatela delle pinne e degli intestini tagliando il ventre, lavatela accuratamente sotto acqua corrente e asciugatela con un canovaccio. In una casseruola capace e di forma ovale fate rosolare 40 g di burro con la foglia di alloro, Cefalo in salsa d’acciughe adagiatevi il pesce intero, unite il Ingredienti per 4 persone: prezzemolo, un poco di sale e pepe - 1,5 Kg. di cefali bianco macinato al momento, irro- 3 acciughe sotto sale rate tutto con il vino bianco e un - 2 scalogni mestolo di acqua. Coprite e lasciate - 50 gr. di capperi sotto sale cuocere a fuoco medio per circa 40 - prezzemolo minuti. Nel frattempo tuffate i po- alloro modori in acqua bollente per circa - 25 gr. di burro un minuto, privateli della pelle, che - farina 58 - sale - pepe in grani - olio extra vergine di oliva Pulite i pesci tenendo da parte il fegato; lasciateli riposare in luogo fresco e pentola coperta per un’ora in una marinata preparata con olio, scalogni affettati, prezzemolo e alloro tritati, sale e alcuni grani di pepe. Scolate i cefali, disponeteli in una pirofila con un po’ di olio e passateli a cuocere in forno a 170 gradi per circa mezz’ora. Preparate una salsina facendo rosolare nel burro il fegato dei cefali insieme con un cucchiaio di farina; aggiungete i capperi ben strizzati dall’aceto e le acciughe pulite dal sale (senza passarle sotto l’acqua). Bagnate con 3 cucchiai di acqua e lasciate cuocere per altri 20 minuti, avendo cura di mescolare in modo da amalgamare il tutto. Sistemate i cefali su un piatto di portata pulendoli da pelle e lische e nappateli con la salsa delle acciughe. Cefalo ai funghi Ingredienti per 4 persone: - 1 cefalo da 1 Kg. - 1 cipolla - pochissimo aglio - prezzemolo - 100 gr. di funghi coltivati - 2 bicchieri di vino bianco secco - sale - pepe In una pirofila imburrata fate una base con cipolla tritata, pochissimo aglio e prezzemolo, aggiungete anche i funghi tagliati a fettine. Sistematevi sopra il cefalo, salatelo anche internamente, bagnatelo col vino bianco allungato con un po’ d’acqua, aggiungete alcuni pezzetti di burro. Cuocete in forno ben caldo per circa tre quarti d’ora; e non dimenticate di innaffiare spesso il pesce col suo sugo. Cefalo al cartoccio con gamberetti Ingredienti per 6 persone: - 1 cefalo da 1,5 Kg. - 1000 gr. di gamberetti - 2 cucchiai di aceto di vino - 10 cl. di olio extra vergine di oliva - 50 gr. di prezzemolo - alloro - rosmarino - sale - pepe in grani Pulire, lavare, asciugare il cefalo. Metterlo in un piatto col prezzemolo, alloro, rosmarino, grani di pepe, 59 aceto e sale. Lasciare insaporire per - 1 spicchio d’aglio 2 ore. Aggiungere i gamberetti sgu- 3 cucchiai di olio extra vergine sciati e lessati. Mettere il cefalo e i di oliva gamberetti in una carta d’allumi- sale nio imburrata. Cospargere di olio - pepe e chiudere il cartoccio. Metterlo in In un tegame scaldate tre cucuna pirofila. Infornare a 180 gradi chiai d’olio con uno spicchio d’aglio, per 20 minuti. da togliere appena diventa dorato, fate rosolare i cefali. Spruzzateli con un bicchiere d’aceto e lasciate evaporare. Salate, pepate e cuocete Cefalo al finocchio a fuoco moderato per 15 minuti. Ingredienti per 4 persone Impastate 30 g di burro con mez- 2 cefali da 500 gr. zo cucchiaio di maizena e poi fate - finocchio sciogliere il composto nel sugo di - olio extra vergine di oliva cottura dei cefali per farlo addensa- sale re. Dopo qualche minuto spegnete - pepe Pulite i pesci, lavateli, praticate e servite. qualche incisione laterale, ungeteli d’olio, salateli, mettete all’interno di ognuno un po’ di finocchio fresco o Cefalo ripieno in salsa secco. Sistemate i cefali sulla doppia d’olive griglia, cuoceteli a brace non troppo Ingredienti per 4 persone: ardente per 20 minuti. Voltateli un - 4 cefali da 300 gr. paio di volte ungendoli con un po’ - 4 fette di pancetta d’olio e serviteli su piatti di carta. - ½ bicchiere di vino bianco secco - ½ bicchiere di olio extra vergine di oliva Cefalo all’aceto - prezzemolo Ingredienti per 4 persone: - salvia - 4 cefali da 300 gr. - 10 olive nere - aceto di vino - 10 olive verdi - 30 gr. di burro - sale - ½ cucchiaio di maizena - pepe 60 Eviscerate i pesci, squamateli, lavateli e asciugateli. Farciteli con una fetta di pancetta e una foglia di salvia, salate e pepate leggermente. In un tegame insaporite un battuto di prezzemolo e alcune foglie di salvia con un po’ d’olio. Fate raffreddare, unitevi i pesci, alzate la fiamma e cuocete a recipiente coperto 5-6 minuti per parte. Spruzzate con il vino e fate evaporare per 10 minuti. Aggiungete nel tegame le olive snocciolate e tritate, mescolate 2 minuti e servite caldo. gati con carta da cucina. Mettete le patate e le cipolle in una pirofila abbastanza grande, bagnate con l’olio, salate e pepate e appoggiateci sopra il cefalo. Fate cuocere per circa 40 minuti in forno caldo a 200 gradi, girandolo con delicatezza a metà cottura. Quando le patate saranno dorate e la pancetta leggermente croccante estraete la pirofila dal forno e servite. Cefalo alla griglia Ingredienti per 4 persone - 1 cefalo da 800 gr. Cefalo al forno con le patate - 1 rametto di Rosmarino Ingredienti per 4 persone: - prezzemolo tritato - 1 cefalo da 1,8 Kg - 1 limone - 10 fette di pancetta affumicata - olio d’oliva - 500 gr. di patate tagliate a ron- sale delle - pepe - 2 cipollotti tagliati a rondelle Pulire il cefalo, lavarlo e aprirlo a - rosmarino metà. Condirlo internamente con un - olio extra vergine di oliva trito di rosmarino e prezzemolo, olio, - sale sale e pepe. Richiuderlo, legarlo e te- pepe nerlo a marinare per 30 minuti in olio Su un tagliere di legno posate il e rosmarino. Cuocerlo su una griglia cefalo, salatelo e pepatelo all’interno rovente irrorandolo con la marinata. inserendo poi nella cavità il rosma- Quando è ben cotto levarlo dal fuoco rino. Avvolgetelo con le fettine di e posarlo su un piatto da portata. Elipancetta che legherete con dei nastri minare il filo e guarnire con fettine ricavati dalla parte verde dei cipollot- di limone. ti fatti bollire per qualche minuto e, quando si saranno raffreddati, asciu- 61 Cefalo in graticola Ingredienti per 4 persone - 4 Filetti di Cefalo (filetti da 800 gr.) - 80 gr. olio d’oliva - 1 manciata di prezzemolo - origano - 1 limone - sale - pepe Di dimensioni variabili dai 30 ai 70 centimetri, con un corpo affusolato, ricoperto di squame fitte e non facili da asportare. I colori vanno dal grigio scuro del dorso fino al bianco argenteo del ventre, con riflessi dorati a seconda della specie. Le più importanti dal punto di vista gastronomico sono cinque: ‘volpina’, ‘dorato’, ‘bosega’, ‘calamita’, ‘verzelata’. Se pescato in mare aperto avrà carni di buon sapore; se in prossimità di fiumi avrà sentore di fango. Ha generalmente carni sode, semigrasse, con poche spine. Le sue parti più pregiate sono il fegato e le ovaie: con queste viene preparata la bottarga. 700 g di prodotto danno 727 calorie. Mettete le fette di pesce su un piatto e irroratele d’olio, spolverizzatele con sale, pepe e origano e lasciatele marinare per circa un’ora. Trascorso questo tempo, ponete sul fuoco una graticola e, quando sarà ben calda, sistematevi 62 sopra le fette di cefalo. Cuocetele bene e lentamente da ambo le parti. Nel frattempo mettete il rimanente olio in una tazza, unite il prezzemolo tritato il succo di un limone, sale e pepe e con una forchetta sbattete accuratamente. Appena le trance di pesce saranno cotte, disponetele su un piatto da portata, irroratele con la salsina preparata e servite. Cefaletti ai ferri Ingredienti per 4 persone - 4 Cefaletti di 200 gr. - prezzemolo tritato - aglio tritato Per la Marinata: - olio d’oliva - origano - sale - pepe appena macinato Squamate i cefaletti, privateli delle interiora (i buongustai dicono di lasciarle, essendo squisite), lavateli, asciugateli e richiudeteli; teneteli immersi nella marinata per circa due ore poi appoggiateli nella griglia doppia calda e fateli cuocere sulla brace o sulla graticola elettrica dalle due parti, ungendoli frequentemente. Prima di servirli, cospargeteli con il trito di prezzemolo e aglio. Stampato con i tipi delle Arti Grafiche alatesta on line Marzo 2005 - Apricena (Fg)