IMPRENDITORI IN ALBANIA CO LLE GIO I D I ERCIALI MM ST CO NIERI G IO RA ANCO N A QUADERNI per l' INTERNAZIONALIZZAZIONE CO LLE GIO I D I ERCIALI MM ST CO NIERI G IO RA ANCO N A IMPRENDITORI IN ALBANIA PRESENTAZIONE Il consolidamento dei rapporti economici e culturali con i paesi dell’area dei Balcani rappresenta da tempo una parte importante delle attività riferite al processo di internazionalizzazione del sistema imprenditoriale locale e dell’impegno complessivo della Camera di Commercio di Ancona. A tal fine nel 1994 è stata costituita la Camera di Commercio ItaloAlbanese con sede ad Ancona ed un ufficio a Tirana; dal 2001 l’Ente camerale presiede il Forum delle Camere di Commercio dell'Adriatico e dello Ionio, ed è sede della sua Segreteria. E’ stata promossa, inoltre, la costituzione della Corte arbitrale internazionale dell’Adriatico e dello Ionio, che si occupa della gestione dell’arbitrato sovranazionale tra i paesi dell’area interessata. Tali attività - per limitarci alle più significative - rappresentano un rilevante contributo nell'ottica di un’ integrazione tra i Paesi delle due sponde dell'Adriatico che va oltre gli aspetti esclusivamente economici e commerciali e verso una cooperazione integrata dei rispettivi territori, che comprende anche valori culturali, civili e sociali, nel rispetto delle specificità locali. Appena settanta chilometri di mare dividono l’Italia dall’Albania: è naturale che i due paesi vivano un rapporto molto intenso attraverso occasioni di scambio, relazioni economiche, sociali e culturali. Dopo anni di transizione, l’Albania sembra aver intrapreso un percorso di graduale rinascita. La diffusione in quest’area di un’economia aperta, basata sul commercio e sugli scambi sta creando delle opportunità che vanno colte. Il futuro è ad Est, dicono gli esperti di geopolitica e questo è vero soprattutto per l’Italia adriatica. Occorre, però, riconoscere che spesso l’investitore straniero in Albania si trova disorientato: la complessità delle procedure burocratiche ed amministrative è acuita da un sistema in continua evoluzione che nella ricerca di una armonizzazione con la legislazione europea risulta ancora incompleto, creando a volte vuoti normativi e incongruenze, difficoltà ben note a chi ha già avuto esperienze in questi mercati. E’ da queste considerazioni che è nata l’idea di realizzare, in collaborazione con il Collegio dei Ragionieri Commercialisti di Ancona, questo lavoro, che rappresenta una guida pratica di consultazione per tutti quegli operatori economici che accettano la sfida di confrontarsi con diverse realtà amministrative ed economiche. Un aiuto concreto quindi, per chi intende investire in Albania e si trova di fronte a questioni pratiche da risolvere. Un doveroso ringraziamento va, infine, al gruppo di lavoro, costituito da autorevoli componenti del Collegio, che ha curato con scrupolo e passione la redazione dell’opera. Giampaolo Giampaoli Il Presidente 2 PRESENTAZIONE La Commissione “Fiscalità nei Balcani” costituita dalla Camera di Commercio di Ancona in collaborazione con il Collegio Collegio dei Ragionieri Commercialisti di Ancona, proseguendo il suo programma di lavoro, ha realizzato la seconda guida pratica da mettere a disposizione degli operatori economici italiani interessati ad investire nei paesi situati nell’altra sponda del Mare Adriatico. Il nuovo volume è dedicato all’Albania. La realizzazione di questo lavoro, assume un particolare significato anche alla luce del successo riscosso presso gli operatori economici dal precedente volume dedicato alla Croazia. L'Albania rappresenta una terra ricca di opportunità, giovano, in questo senso, la vicinanza geografica, la comodità e la convenienza dei collegamenti marittimi, nonché un sistema economico che ha intrapreso un proprio sentiero di sviluppo con l’apertura del proprio mercato. Investire in Albania oggi vuol dire contribuire alla stabilità dell’altra sponda dell’Adriatico, incentivando una politica fondata sulla cooperazione politico-istituzionale e sugli aiuti economici: un’Albania solida e funzionante è indispensabile per impostare quel processo di piena integrazione europea della penisola balcanica. La guida intende offrire uno strumento di facile consultazione per consentire agli imprenditori ed ai professionisti di affrontare le problematiche fiscali connesse alle transazioni economiche in un nuovo mercato quale quello albanese e quelle relative alla ricerca ed alla conoscenza delle fonti normative ed amministrative. Il fine è di incentivare i rapporti tra imprese albanesi ed italiane, riducendo al minimo il rischio e il costo connesso ai rapporti commerciali internazionali. Anche questa volta la redazione del testo ha coinvolto diversi colleghi, tutti ugualmente preziosi per il contributo fornito: a loro e alla Camera di Commercio di Ancona, va il nostro ringraziamento. L’opera è dedicata alla memoria di Renata Conti: al suo spirito di dedizione e alla sua grande passione si deve la realizzazione del progetto formulato anni fa dal Consiglio del Collegio. Queste righe vogliono essere un ricordo ed un riconoscimento commosso e affettuoso alla sua persona e al suo lavoro. Giancarlo Ricci Il Presidente del Collegio 3 Dedicato a Renata Lavoro svolto dalla Commissione “Fiscalità nei Balcani” costituita dalla Camera di Commercio di Ancona in collaborazione con il Collegio dei Ragionieri Commercialisti di Ancona coordinatore: Rag. Anna Napoletani componenti: Rag. Luigi Barigelli Rag. Remo Fiori Rag. Gilberto Gnesutta Rag. Lucia Scoppa In collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Albanese sede presso la Camera di Commercio di Ancona Si ringrazia il dott. Klejd Kellici, che ha partecipato attivamente all'elaborazione del testo. Laureato in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Torino e borsista presso la Camera di Commercio Italo-Albanese di Ancona per il progetto: “microcredito alle imprese albanesi in agricoltura” 5 Camera di Commercio di Ancona Piazzale XXIV Maggio, 1 60124 Ancona Ufficio Promozione Attività Economiche Tel. 071-5898270 / 364 Fax n. 071-5898255 e-mail: [email protected] sito web: www.an.camcom.it 6 SOMMARIO Vai a pag. ➤ 1. INTRODUZIONE ➤ 2. SCHEDA PAESE 11 ➤ 2.1 Sviluppo economico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .11 ➤ 2.2 Rischio Paese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19 ➤ 2.3 Rapporti con l’Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .21 ➤ 2.4 Rapporti con l’Unione Europea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .22 ➤ 3. ESPORTAZIONI – IMPORTAZIONI 23 ➤ 3.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .23 ➤ 3.2 Esportazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .25 ➤ 3.3 Importazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .27 ➤ 4. L’IMPRESA 29 ➤ 4.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .29 ➤ 4.2 La filiale-Ufficio di rappresentanza-licenza . . . . . .31 ➤ 4.3 Disposizioni in materia societaria . . . . . . . . . . . . . . . . . .32 4.3.1 Società in nome collettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .33 4.3.2 Società in accomandita semplice . . . . . . . . . . . . . .34 4.3.3 Società per azioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .36 4.3.4 Società a responsabilità limitata . . . . . . . . . . . . . .39 4.3.5 Altre forme di società . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .42 ➤ 4.4 Disposizioni in materia di contabilità e bilancio . . . . . . . .44 ➤ 4.5 Aspetti Amministrativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .45 ➤ 4.6 Il Sistema fiscale Albanese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .49 4.6.1 Imposta sul valore aggiunto . . . . . . . . . . . . . . . . . . .49 4.6.2 Imposte dirette sulle persone giuridiche . . . .52 4.6.3 Tassazione delle attività di impresa . . . . . . . . . . .53 4.6.4 Imposte dirette sulle persone fisiche . . . . . . . .54 4.6.5 Altre imposte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .54 4.6.6 Doppia imposizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .54 4.6.7 Le imposte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .55 4.6.8 Le zone franche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .57 ➤ 4.7 Trattamento del personale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .58 ➤ 5. AGEVOLAZIONI E FINANZIAMENTI 65 ➤ 5.1 Risorse comunitarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .65 ➤ 5.2 Risorse istituzionali internazionali . . . . . . . . . . . . . . . . .68 ➤ 5.3 Risurse nazionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .71 ➤ 6. L'IMPEGNO DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA ➤ ➤ ➤ ➤ ■ ■ ■ ■ 7 9 81 INDIRIZZI UTILI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85 LINK . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .89 GLOSSARIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90 CLASSIFICAZIONE NAZIONALE DELLE ATTIVITÀ . . . . . . . . 92 CAPITOLO 1 INTRODUZIONE ➤ Torna al sommario Questo manuale è il secondo quaderno di informazione di carattere generale per chi vuole intraprendere un’attività nei paesi Balcani. La guida intende risolvere, senza alcuna pretesa di esaustività, le questioni pratiche che un imprenditore che intende investire in Albania dovrà affrontare. E’ opportuno premettere che il sistema delle leggi albanesi che riguardano, in generale, il diritto privato e più specificatamente il diritto d’impresa è stato, sin dall’inizio degli anni novanta, conformato alle leggi vigenti nei maggiori paesi dell’Unione Europea ed il grado di armonizzazione con la legislazione vigente nell’Unione è attualmente vicino al 42%. Ricordiamo che in Albania fino al 1990 l’esercizio della professione di avvocato non era riconosciuta e solo da quest'anno l'Ordine degli Avvocati ha iniziato la sua attività. Quindi, prima di effettuare qualsiasi investimento in Albania, è opportuno consultarsi con studi legali e di consulenza aziendale, che abbiano rapporti professionali e di collaborazione con validi professionisti albanesi. I principi giuridici fondamentali in tema di società commerciali sono definiti dalla legge n. 7638 sulle società commerciali, che è ispirata alla legislazione societaria francese e tedesca e, il cui scopo principale, è quello di incoraggiare e promuovere le attività imprenditoriali in Albania. 1) Stabilità politica. L'Albania è un Paese che da pochi anni ha una sua Costituzione di stampo liberale (novembre 1998) ed è sorretta da un sistema di leggi, sebbene ancora in parte inadeguate, che riproducono principalmente quelle dei maggiori Paesi europei (in primo luogo l’Italia). Nonostante le agenzie di rating reputino il rischio paese a livelli piuttosto alti, l’ALbania presenta buone prospettive sia in termini di crescita e di sviluppo, sia in termini di opportunità. Recentemente il vice ministro italiano alle attività produttive, in visita a Tirana, ha commentato: “Siamo presenti con oltre 450 PMI in Albania e abbiamo un interscambio che nel 2004 ha superato il miliardo di euro” (Il Sole 24 Ore). 9 Imprenditori in Albania 2. La sua vicinanza con la Puglia e le regioni che si affacciano sull’Adriatico e sullo Ionio ha determinato un sempre più crescente volume di scambi commerciali. 10 CAPITOLO 2 SCHEDA PAESE ➤ Sommario Dati generali: Denominazione ufficiale: Repubblica di Albania. Posizione Geografica: paese mediterraneo, area SudOvest della penisola Balcanica, confinante a Nord con l’Unione di Serbia-Montengro e il Kossovo, a Est con il F.Y.R.O.M (ex-Repubblica Yougoslava della Macedonia), a Sud-Est con la Grecia. Popolazione: 3.134 mil. abitanti. Superficie: 28.748 kmq. Capitale: Tirana 636.137 abitanti. Città principali: Durres, Vlore, Shkoder, Elbasan. Amministrazione territoriale: divisa in 36 distretti, raggruppati in 12 prefetture. Lingua ufficiale: Albanese. Valuta nazionale: Lek (ALL). Cambio (ottobre 2005): 1 euro=121 lek. 2.1 SVILUPPO ECONOMICO Nel dicembre 1991 il Parlamento inizia a ratificare i cambiamenti costituzionali che metteranno fine al monopartitismo, legittimando così l’esistenza di numerosi partiti politici. La transizione politica verso un regime democratico e un'economia di mercato hanno rappresentato un tragitto pieno di ostacoli e lo sviluppo economico del paese non è stato facilitato da una situazione politica instabile protratta per lungo tempo. Il conflitto nella ex Yugoslavia, particolarmente in Kossovo, ha contribuito in maniera determinante ad acuire le difficoltà del paese. Grazie all’assistenza continua dell’Unione Europea e delle Organizzazioni Internazionali, sia il settore economico che il comparto politico stanno acquistando maggiore stabilità rispetto al passato. La Repubblica albanese da un punto di vista geografico è coperta prevalentemente da zone montagnose che si 11 Imprenditori in Albania estendono quasi per un 80% del paese. Più specificamente è divisa in 4 grandi aree: l’area che rappresenta la pianura a Ovest del paese, l’Est, l’area alpina nell’estremo Nord e la zona Sud-Sud Est che comprende anche la cosiddetta riviera albanese che va da Valona fino a Saranda al confine con la Grecia. La pianura occidentale (Ultesira Perendimore) che si estende lungo la zona litorale da Scutari fino a Valona è caratterizzata da un clima mite in inverno e caldo in estate. Il bacino idrografico della zona è piuttosto ricco, rendendola la parte del paese più adatta alle coltivazioni. Questa zona è la più dinamica dell'Albania dal punto di vista degli indicatori economici, dove si sono concentrate molte attività industriali e commerciali sia nella capitale Tirana che nel porto di Durrsi. La capitale con i suoi circa 600.000 abitanti è il centro di gran lunga più dinamico del Paese. L’area Nord Est e l’estremo Nord, le cosiddette Alpi Albanesi, hanno un clima piuttosto rigido e sono scarsamente popolate. In queste zone, importanti nel passato come centri minerari e di lavorazione dei metalli (prevalentemente non ferrosi), l'attività economica si è recentemente concentrata verso attività più tradizionali come la lavorazione del legno e la pastorizia. La regione a Sud nella sua parte costiera è caratterizzata da un clima tipicamente mediterraneo, mentre in quella all’interno (Sud-Est), il clima è molto più rigido e continentale. L’attività economica della regione ha potuto beneficiare di due fattori importanti: da un lato, la vicinanza con la Grecia che ha influito molto nello sviluppo del commercio, dall'altro la presenza del turismo. Quest'ultimo è diffuso lungo tutta la costa che va da Orikum (Vlora) fino a Saranda e rimane una delle fonti principali di reddito per gli abitanti della zona, sebbene vada precisato che è un fenomeno prevalentemente interno, nel senso che i turisti sono in maggioranza albanesi provenienti dalle zone interne montuose. La suddivisione amministrativa territoriale della Repubblica di Albania è cambiata nel corso degli ultimi anni. Il territorio è attualmente diviso in 36 distretti, i quali pur permanendo come unità amministrative, hanno perso importanza nei confronti delle prefetture (Prefektura). Il potenziamento di queste ultime ha così razionalizzato la suddivisione territoriale del paese. 12 2. SCHEDA PAESE Negli ultimi anni l’Albania ha dimostrato una considerevole ripresa economica dopo il fallimento e la battuta d’arresto provocata dal crollo delle piramidi finanziarie nel 1997. Le stime disponibili dei principali indicatori dell'economia del Paese hanno presentato un andamento positivo. Nello specifico, nel periodo compreso tra il 2000 fino al primo semestre del 2005 il PIL ha mantenuto una crescita costante media del 5,5%, mentre il tasso di crescita calcolato dal Ministero delle Finanze albanese si stima intorno al 6%1 pari a 717 milioni di euro, in linea con la crescita dell’anno precedente. La crescita è sostenuta dall’aumento degli investimenti interni, dalle rimesse dall’estero e dall’aumento delle esportazioni. Inoltre, l’inflazione è stata ulteriormente ridotta al 2,2 %, la più bassa dei paesi europei in via di transizione. La rivalutazione della moneta nazionale nei confronti delle due valute maggiormente usate sui mercati internazionali, il dollaro e l’euro ha indotto la Banca Centrale a ridurre ulteriormente il costo del denaro, attualmente attorno al 5% . Il tasso ufficiale di disoccupazione oscilla tra il 14,3%, dell’ultimo semestre, e il 15% dell’anno scorso, sebbene sia opportuno precisare che il tasso reale è sconosciuto, data l’esistenza di molte piccole medie imprese a conduzione familiare dove sono impiegati spesso i componenti della famiglia che non vengono regolarizzati ai fini fiscali e contributivi. Il governo albanese sta approntando diverse strategie per contenere e ridurre il fenomeno della disoccupazione, si veda al riguardo il documento del governo "strategia nazionale per l'economia e lo sviluppo (SKEZh)". Banche ed altre istituzioni finanziarie La privatizzazione del sistema economico albanese nei primi anni novanta non ha coinciso direttamente con iniziative ed interventi di investitori o gruppi finanziari nel settore bancario. Solo a partire dai primi anni del 2000 si assiste ad una consistente presenza di operatori privati nel settore. 1- Ministero delle Finanze della Repubblica d’Albania, Rapporto semestrale gennaio-agosto 2005 www.minf.gov.al. 13 Imprenditori in Albania Grazie al progressivo processo di privatizzazione intrapreso dai diversi governi albanesi succedutesi nell'ultimo decennio, il settore finanziario ha conosciuto una rapida crescita, sia in qualità che in quantità. Oltre alle ex-banche statali, oramai privatizzate, sono presenti nel mercato anche istituti di credito esteri ed il numero delle banche presenti nel paese è salito a 16. Una buona parte dei capitali è di provenienza estera, ma non mancano anche le iniziative di imprenditori albanesi che si sono dimostrati molto attivi specie negli ultimi anni. Il settore ha buoni margini di sviluppo, tenuto conto degli sforzi continui sia della banca centrale che del governo nel ridurre l’ammontare della liquidità che circola fuori dai circuiti bancari. Recentemente le banche albanesi oltre ad aver adottato il sistema ATM, (ovvero il bancomat), si stanno muovendo nell’ambito del credito al consumo. In Albania il settore assicurativo ha conosciuto un rapido sviluppo avvenuto con la fine del monopolio della società statale INSIG (2001). Oggi nel mercato delle assicurazioni operano 10 società e il loro numero è in costante crescita, grazie anche alle possibilità di operare in altri mercati regionali che appaiono sempre più interessanti quali il Kossovo e la Macedonia. In Albania esiste da tempo una legislazione sui mercati finanziari e sulla borsa cambi. La Borsa Valori di Tirana esiste, infatti, dal 1996, sebbene fino ad oggi nessuna impresa sia stata quotata sul mercato azionario, la sua attività principale è, quindi, il collocamento dei titoli di stato, attraverso aste dei Buoni del Tesoro con scadenza a tre, sei e dodici mesi, che sono tenute due volte al mese. Il governo e le istituzioni creditizie internazionali stanno cercando di contrastare il fenomeno delle transazioni finanziarie "informali" quale il cambio delle valute e concentrarle sulla Borsa Valori, estendendo così la sua attività. Edilizia Il settore dell’edilizia è di gran lunga il settore più dinamico caratterizzato da una crescita costante nel corso degli ultimi anni. L’edilizia privata e la costruzione di edifici ad uso abitativo è prevalentemente concentrata nelle zone urbane e nelle grandi città, quali Tirana e 14 2. SCHEDA PAESE Durrsi: più dell'81% degli investimenti riguardano la costruzione di appartamenti, mentre rimane ancora bassa la quota di investimenti nel settore delle costruzioni per le imprese o ad uso non-abitativo. La crescita di tale settore non solo ha contribuito ad un aumento delle importazioni di materiali dall’estero, ma ha anche trainato diversi comparti dell'industria nazionale legati all’edilizia. Il peso specifico del settore edile sul PIL è di 10,6%, in leggero calo in confronto all’anno 2003, tale freno è essenzialmente dovuto alla diminuzione della superficie disponibile nelle città. Il settore pubblico, infine, è stato ed è tutt’oggi dinamico specie nella costruzione e nel miglioramento delle infrastrutture e gli investimenti pubblici sono aumentati nell’ordine del 46%, rispetto all’anno precedente e gran parte delle risorse statali per questo comparto sono state investite nella costruzione di strade, acquedotti ed altre opere ad uso pubblico. Data la problematica situazione delle comunicazioni ereditata dal passato, gli sforzi del governo albanese nelle opere pubbliche, si concentreranno anche nel futuro, in via prioritaria, sul miglioramento e sullo sviluppo della rete stradale. Turismo e servizi Il settore dei servizi ha recentemente sorpassato l’agricoltura quale comparto più rappresentativo del PIL albanese, con una crescita annuale nell’ordine del 6,4%. Il suo peso specifico è pari al 46,3 % dell’intero PIL nazionale e le principali voci all'interno del settore rimangono i servizi di telecomunicazioni e delle poste, mentre il turismo rimane un settore in crescita continua. In questi ultimi anni è mancata una chiara strategia di sviluppo da parte dei vari governi e gli investimenti stranieri nel turismo sono ancora poco rilevanti, in confronto a quelli di origine locale, inoltre la crescita del settore appare concentrata nelle aree costiere Adriatica e Ionica del paese. Le aree interne dell’Albania, pur avendo grandi potenzialità nel campo del turismo invernale, non si sono sviluppate in tal senso e gran parte dello sviluppo del settore è alimentata dal crescente numero degli immigrati albanesi di ritorno dall’estero che sceglie di trascorrere le proprie vacanze in patria. Recentemente alcune zone dell’Al15 Imprenditori in Albania bania, quale la zona di Saranda, data la vicinanza con la Grecia, è stata inserita negli itinerari da diversi tour operator che operano nella zona di Corfù. Le zone turistiche più importanti sono quelle costiere di Durrsi e Vlora e l’intera costa Ionica da Orikum (Vlore) fino all’estremo Sud, Saranda. Il turismo genera ogni anno un utile dell’ordine di 536 milioni di euro, pari al 20% in più dell'anno precedente e sebbene soggetto a grossi oscillazioni, il settore si presenta con enormi potenzialità per il paese e per gli investitori stranieri nel prossimo futuro. Molti analisti economici vedono nel turismo la direzione principale per uno sviluppo sostenibile del paese. Agricoltura Nell'anno 2004 il peso percentuale dell’agricoltura è stato pari al 24% dell’intero PIL e il 98,9% della superficie coltivabile risulta in mano ai piccoli proprietari. Dopo il 1992 è stata distribuita la proprietà delle cooperative agricole ai contadini. Nelle zone montane del paese da nord a sud la principale attività agricola è quella più tradizionale della pastorizia e tale settore risulta il comparto più dinamico del primario. La richiesta di prodotti caseari ed il buon rendimento economico ottenibile ha indotto diversi operatori economici ad investire nella trasformazione e nella produzione di prodotti derivati dal latte. Risultano, quindi, in costante ma progressivo aumento le piccole aziende agricole e la produzione del latte, con una crescita pari al 5%2, registrata lo scorso anno. L’agricoltura è stata, inoltre, interessata negli ultimi anni da vari progetti di sviluppo promossi dalle istituzioni internazionali e da quelle comunitarie: diversi istituti creditizi specializzati nel micro credito operano con un considerevole successo nello sviluppo delle zone rurali. Data la scarsità di terreni coltivabili, l’agricoltura non riesce a sopperire ai bisogni del paese che importa ogni anno grosse quantità di cereali, causando un deficit della bilancia commerciale alimentare. Un limite allo sviluppo in questo settore deriva anche dalla mancanza 2- Ministero dell’Agricoltura della Repubblica d’Albania. 16 2. SCHEDA PAESE di infrastrutture che possono permettere ai produttori di essere maggiormente presenti nel mercato. Ittica Dopo il 1991 l’intero comparto della pesca è stato ristrutturato e oggi l’intera flotta dei pescherecci è di proprietà di imprenditori privati; quasi il 50% del prodotto è destinato all'export nel mercato comunitario (Italia e Grecia) e attualmente sono operativi più di 35 stabilimenti dediti alla lavorazione della pesca. Industria Il settore industriale è quello che ha sofferto di più per la transizione da un sistema centralizzato a un sistema di libera iniziativa economica. Molti settori dell’industria pesante, infatti, non sono più attivi oppure si sono ridimensionati, mentre è cresciuto il comparto dell’industria leggera. Durante lo scorso anno il settore è cresciuto nell'ordine del 3%3 e oggi il comparto più rilevante è quello energetico che conta per il 48% dell’intero settore, seguito da quello calzaturiero e chimico che rispettivamente rappresentano il 25,3% e il 19,4%. Oltre il 60% dell’intero export albanese è rappresentato dal settore calzaturiero, mentre al secondo posto si posizionano l’industria meccanica e quella edile con il 36%. Molto positivo è il trend dell'industria del legname e della sua lavorazione grazie al traino del settore edile e va specificato che in tale comparto operano anche numerose imprese italiane. Sebbene il settore industriale sia in crescita sostenuta, comunque il suo peso percentuale sul totale del PIL nazionale si attesta su livelli ancora bassi. Commercio Il commercio è il settore che ha beneficiato di più del processo di privatizzazione voluto dai governi albanesi che si sono alternati nella guida della nazione nei primi anni novanta. La struttura distributiva al dettaglio è organizzata attraverso piccoli esercizi commerciali: in sostanza prevale il piccolo negozio albanese tradizionale, gene3- Ministero delle Finanze della Repubblica di Albania, Rapporto annuale. 17 Imprenditori in Albania ralmente gestito direttamente dal titolare e dai suoi familiari. La quantificazione statistica del loro peso sulla occupazione risulta difficile, in quanto si tratta spesso di impieghi che sfuggono alle rilevazioni ufficiali. La grande distribuzione non ha, invece, registrato una crescita negli ultimi anni, restando un settore potenzialmente da sviluppare, specie nei grandi centri urbani. Recentemente sono in atto timidi tentativi da parte di privati di investire nel settore dei centri commerciali. Per quanto riguarda il commercio l’Albania dovrebbe riguadagnare il ruolo, detenuto nel passato, di terra di transito tra Oriente e Occidente e la sua posizione geografica permette tale sviluppo, grazie anche alle opere effettuate per la realizzazione del corridoio 8 (vedere Albania- UE) come il ripristino della vecchia via romana, Egantia tra Durrsi ed Istanbul che dovrebbero avere un effetto diretto molto positivo sull'andamento e l’aumento dei volumi delle merci. Commercio con l’estero L’Albania ha aderito alla World Trade Organisation (WTO) e a diverse iniziative di libero scambio intra-regionali e ha sottoscritto con tutti i paesi dell’area balcanica un accordo di libero scambio delle merci nel 2001 (Memorandum of Understanding on Trade Liberalisation and Facilitation), patrocinato dall’Unione Europea che ha, inoltre, concesso a una serie di prodotti agricoli albanesi di essere esportati senza pagare dazi doganali. Le limitazioni in termini di commercio estero riguardano determinati permessi rilasciati da parte delle autorità, in accordo con le regole ed i trattati internazionali e l’import di alcuni prodotti soggetti a deperimento quali, ad esempio, i prodotti alimentari, animali vivi, medicinali che devono essere accompagnati da attestazioni e certificati adeguati. Nelle procedure doganali l’Albania si sta adeguando alle norme e alla documentazione vigente nell’Unione Europea, mentre per la merce importata si pagano dazi doganali in base alle tariffe vigenti ad eccezione dei paesi con cui l’Albania ha sottoscritto accordi di libero scambio. 18 2. SCHEDA PAESE Piccole-Medie Imprese e l’Artigianato La legislazione vigente si occupa dell’artigianato con la legge sulle piccole e medie imprese, legge n. 8957 entrata in vigore il 17/10/2002, con la quale sono state create opportunità concrete per rilanciare tale attività, offrendo una serie di strumenti strutturali quali i fondi di sviluppo e progetti di micro credito, in appoggio dell’artigianato e delle piccole e medie imprese. La creazione dell’agenzia nazionale per le piccole e medie imprese è l’organo preposto per l’individuazione delle criticità nel settore e la promozione di programmi e iniziative di formazione. Il nuovo governo ha, inoltre, programmato di ridurre fino al 50% il valore attuale delle imposte sulle piccole e medie imprese. ➤ Sommario 2.2 RISCHIO PAESE La conclusione principale dell’analisi del rischio paese è la probabilità che le autorità nazionali albanesi non siano in grado di controllare i fattori interni quali la situazione politico sociale e quella economica al punto di poter pregiudicare la capacità del paese di assolvere gli obblighi finanziari contratti con un prestatore estero. Nel determinare il rischio paese in Albania bisogna tenere in considerazione una serie di fattori di tipo politico ed economico. Dopo la crisi delle finanziarie del 1997 l’Albania ha ripreso con vigore il programma delle riforme economiche, ponendo così le basi per un ulteriore abbassamento del rischio paese. Il nuovo governo sembra fermo nel continuare tale riforma e proseguire l'opera di apertura dei mercati, sia nei confronti dell’Unione Europea, sia nei confronti dei vicini paesi extra-UE. L’approssimarsi della risoluzione del problema dello status del Kossovo dovrebbe portare benefici sia in termini di cooperazione che in termini di sicurezza. Non si possono tuttavia non menzionare i punti deboli del paese quali un basso tasso di sicurezza e la mancanza di investimenti esteri. Secondo la BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo) le que- 19 Imprenditori in Albania stioni principali dell’Albania sono il sistema legale e l’applicazione della legge. La BERS fa però notare che alcuni indicatori macroeconomici presentano livelli più che soddisfacenti quali la crescita economica annua, l’inflazione e la stabilità monetaria. Mentre il debito estero è relativamente basso intorno al 23% quello interno è ai livelli del 38% e la povertà rimane un problema considerevole dato che il PIL pro-capite è all'incirca 1.900 euro annui. Gli investimenti esteri diretti (FDI) sono ancora a livelli bassi pari a circa 275 euro pro-capite. Il gruppo “Coface”, leader mondiale per le garanzie sui crediti all’esportazione, colloca l’Albania nella categoria D: la categoria A1 si riferisce ad una situazione economica e politica stabile, mentre la D ad una instabile e con un elevato rischio, quindi la conclusione della valutazione del Coface è di un alto rischio sui crediti all'export albanesi. La Società per l’Assicurazione del Commercio Estero (SACE) che concede garanzie sui rischi di carattere politico, economico e commerciale cui sono soggetti gli investitori nelle operazioni con l’estero, classifica l’Albania con il rating di Classe SACE C, categoria 6. La categorie SACE vanno da 1 a 7 in ordine crescente di rischio. Ovviamente a fronte di tale valutazione l’Albania non è nel portafoglio SACE, tuttavia l’istituzione assicura tutte le operazioni finanziate da istituzioni internazionali e quelle che prevedono il coinvolgimento di organismi bilaterali o multilaterali e operazioni finanziate dalla cooperazione italiana. La principale conclusione che si può trarre è che il rischio paese in Albania è legato più che altro a fattori non prettamente economici ma di natura politico sociale. Tuttavia le principali istituzioni di sviluppo presenti nel paese quali la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale suggeriscono che il paese dovrebbe concentrarsi di più nella promozione delle piccole e medie imprese e nell’inserimento dell’economia informale nel sistema economico "ufficiale"; va, inoltre, accelerata la privatizzazione del settore dei servizi ancora in mano allo stato, ci si riferisce in particolare alle public utilities e all’aumento degli investimenti pubblici nelle infrastrutture. 20 2. SCHEDA PAESE ➤ Sommario 2.3 RAPPORTI CON L’ITALIA L’Italia è il Paese che ha concesso maggiori contributi all'Albania, negli ultimi anni a partire dal 1991 sono stati concessi circa 202 milioni di euro, inoltre, tale nazione è anche il maggior partner commerciale dell’Albania e il più importante interlocutore nella politica estera per quanto riguarda il processo di integrazione europea. Le relazioni bilaterali e le iniziative tra i due paesi si articolano essenzialmente in quattro settori: infrastrutture e servizi pubblici, sviluppo delle risorse umane, sviluppo del settore privato, assistenza istituzionale. Sotto il profilo della sicurezza l’Italia è presente nella missione paneuropea EUMP per l’assistenza della polizia locale e la presenza Italiana in Kossovo è di notevole portata; per quanto riguarda la cooperazione allo sviluppo, l’Italia eroga finanziamenti in base ad una consistente legislazione: leggi n. 49/87, 84/2001, 180/1992 e 212/1992. Nel quadro delle politiche regionali è stata promossa l’Iniziativa Adriatico Ionica (IAI) che raggruppa tutti i paesi dell’area. L’iniziativa si inserisce pienamente nel quadro del Patto di Stabilità per il Sud-Est Europeo. L’IAI sottolinea che il rafforzamento della cooperazione regionale, della sicurezza e dello sviluppo economico sono solide basi per l’integrazione europea. Nel campo delle relazioni bilaterali i due paesi hanno sottoscritto una serie di accordi riguardanti le relazioni economiche quali l’Accordo per la Protezione e Promozione degli Investimenti e la convenzione per evitare la doppia imposizione. Gli investimenti stranieri in Albania sono all’ incirca 850 milioni di euro e gli ultimi dati ufficiali attendibili in possesso (2001) mostrano che la presenza italiana è nell’ordine del 48%. I settori economici di destinazione delle merci italiane sono: il commercio 67%, l’industria 17% e i servizi 6%. Gli investimenti italiani sono presenti soprattutto nell’ovest del paese, data la vicinanza con il porto di Durres (Durazzo), principale via di comunicazione con l’Italia. I punti di forza del paese sono la vicinanza geografica, le condizioni climatiche, il rapporto qualità-valore della mano d’opera e la diffusione della lingua italiana nel paese. 21 Imprenditori in Albania Durante le privatizzazioni delle banche e delle grandi imprese statali pochissime imprese italiane hanno dimostrato interessamento e nonostante gran parte delle imprese strategiche siano state privatizzate, rimangono tuttavia altre opportunità di investimento. Il governo albanese ha, infatti, avviato le procedure per la privatizzazione del consorzio petrolifero ARMO e sta prendendo in considerazione anche la privatizzazione della KESH (Compagnia nazionale elettro energetica) e recentemente il gruppo San Paolo - IMI sta perfezionando l'acquisto della Banca Italo-Albanese. Tale operazione finanziaria rappresenta il primo grande investimento italiano in un settore strategico albanese, come quello bancario. Sommario Nel 2003 la Commissione Europea ha avviato la cosiddetta procedura del Patto di Stabilizzazione ed Associazione (SAP), firmato a Tirana il 31 gennaio 2003 tra l'allora Presidente della Commissione Europea Prodi e il governo albanese. Questa procedura dovrebbe avviare l’apertura dei negoziati per l’accesso nell'Unione Europea. La prospettiva dell’entrata dell’Albania nell’UE rimane un obiettivo a lungo termine, le principali linee guida disegnate dall’Unione Europea alle quali il paese si dovrà orientare nei prossimi anni sono, infatti, molteplici. I punti salienti messi in evidenza dalla Commissione Europea riguardano le riforme nell’ambito della Amministrazione Pubblica, la lotta contro la corruzione, la criminalità, i traffici illeciti e l’immigrazione clandestina. E’ chiaro che il proseguimento delle trattative dipende largamente dalla capacità del governo albanese nel rispondere positivamente alle sollecitazioni che provengono da Bruxelles. L’assistenza finanziaria europea al paese è tutt’oggi principalmente assicurata tramite il programma CARDS che ha erogato all’ incirca 187 milioni di euro per il periodo 2001-2004: l’Unione Europea ha, inoltre, eliminato i dazi per alcuni prodotti albanesi quali quelli agricoli che incidono particolarmente sullo sviluppo delle zone rurali. 22 ➤ 2.4 RAPPORTI CON L’UNIONE EUROPEA CAPITOLO 3 ESPORTAZIONI-IMPORTAZIONI ➤ Sommario 3.1 INTRODUZIONE La presenza italiana nell'export ed import del paese è considerevole, il maggiore interscambio commerciale riguarda piccole medie imprese che operano nel settore edile per il 35%, nel tessile-calzaturiero per il 21%, per il 16% nei servizi e per l’8% nell’industria agro-alimentare. I rapporti commerciali tra i due paesi possono essere agevolmente avviati grazie alla presenza di diverse istituzioni nel territorio: la Camera di Commercio di Tirana e le varie agenzie governative albanesi che sono preposte alla promozione dei rapporti commerciali tra i due paesi. La sezione Albanese dell’ICE, inoltre, si rivela una fonte utile per il reperimento di opportunità d’affari e la Camera di Commercio Italo-Albanese, tramite il suo desk permanente a Tirana, offre una serie di importanti servizi alle imprese italiane che vogliono operare in Albania. Attualmente la quota delle importazioni italiane secondo il Ministero delle Finanze albanese è pari al 33% nel 2004, con una leggera flessione dell'1,3% in confronto al 2003. Per le esportazioni l’Italia è la principale destinataria dei prodotti albanesi e l’export verso l'Italia è pari al 73% dell’intero ammontare. I principali prodotti d’esportazione sono: abbigliamento e calzature (lavorazioni a façon), semilavorati in legno, tabacco, minerali, pelle, piante medicinali e cemento. Le importazioni dall’Italia riguardano, invece, macchinari industriali, attrezzature elettriche, prodotti alimentari, carburanti, abbigliamento, calzature e prodotti farmaceutici (ICE). I prodotti Italiani sono ampiamente presenti nel mercato albanese, con una buona penetrazione nei settori che hanno segnato una forte ripresa negli ultimi anni. I consumatori albanesi sono molto sensibili al fascino del “made in Italy” e benché le merci italiane abbiano dei prezzi adeguati in rapporto alla loro alta qualità, il crescere del tenore di vita e i gusti hanno reso possibile un loro vasto consumo sul mercato albanese. 23 Imprenditori in Albania La crescita del settore riguardante l’edilizia in questi ultimi anni ha portato come conseguenza l’aumento dell’import nel campo dei materiali edili, idro-sanitari e mobili e per quanto riguarda le stipule di contratti di compravendita immobiliare e non, è utile riferirsi oltre che alle norme nazionali anche a quelle internazionali in materia. La legislazione albanese sugli investimenti stranieri prevede che l’investitore possa concordemente inserire una clausola sulla preferenza delle modalità di risoluzione. Tra i due paesi non esiste una convenzione di reciprocità in materia di arbitrato, ma solo una norma del Codice di Procedura Civile che riconosce le clausole arbitrali e rende esecutivi in Albania i lodi arbitrali internazionali. In materia segnaliamo l’iniziativa della Camera di Commercio di Ancona sul fronte del contenzioso internazionale. Tale iniziativa, che prevede strumenti alternativi alla giustizia ordinaria, ha portato all’istituzione di un organismo sovra-nazionale, la Corte Internazionale dell’Adriatico e dello Ionio, a cui hanno aderito tutte le Camere di Commercio dei paesi che si affacciano sui due mari. La Corte permette di utilizzare qualificati servizi di conciliazione, arbitrato, arbitraggio e perizia contrattuale per una più rapida e facile risoluzione del contenzioso tra le parti (cfr. cap.6). L’import e l’export di merci in Albania rientrano nelle modalità della libera circolazione, difatti l’Albania è membro del WTO e sta adeguando pienamente la sua legislazione agli standard internazionali. Recentemente l’Albania ha introdotto delle limitazioni concernenti alcuni articoli, quali il legno, al fine di incentivare l'utilizzo della materia prima interna. L’apertura dei negoziati per la firma dell’ASA tra UE e l’Albania ha stabilito una serie di obbligazioni bilaterali per quanto riguarda il commercio. L’Albania dovrà armonizzare la sua legislazione con l’UE nei prossimi dieci anni. 24 3. ESPORTAZIONI - IMPORTAZIONI ➤ Sommario 3.2 ESPORTAZIONI L’operatore italiano che intende esportare in Albania deve emettere la fattura in almeno 5 copie (non imponibile IVA ai sensi dell’art. 8, 1°comma, lettera “A” del DPR num. 633 del 26/10/1972) e riportare chiaramente quanto di seguito indicato: dichiarazione doganale import (custom import declaration) da compilare in tre copie; ■ fattura commerciale (commercial invoice); ■ merce di origine italiana (naturalmente deve essere di origine italiana per poterlo dichiarare); ■ certificato fitosanitario per frutta, legumi, sementi; ■ numero dei colli, peso, descrizione della merce e valore unitario e totale con espressa chiaramente la valuta; ■ Resa della merce : - EXW Ex Works - Franco Fabbrica; - FCA Free Carrier - Franco Vettore; - FAS Free Along Side Ship - Franco Lungo Bordo; - FOB Free on Board - Franco a Bordo; - CFR Cost and Freight - Costo e Nolo; - CIF Cost, Insurance and Freight - Costo Assicurazione e Nolo; - CPT Carriage Paid To … - Nolo Pagato fino a …; - CIP Carriage and Insurance Paid To … - Nolo e Assicurazione Pagati fino a …; - DAF Delivered at Frontier - Reso Frontiero; - DES Delivered Ex Ship - Reso Ex Ship; - DEQ Delivered Ex Quay - Reso Banchina; - DDU Delivered Duty Unpaid - Reso non Sdoganato; - DDP Delivered Duty Paid - Reso Sdoganato. ■ Il documento di trasporto (D.D.T) non serve per l’esportazione, ma si rende necessario per il trasporto fino al confine o fino al luogo dove viene effettuata l’operazione doganale, due fatture vengono presentate alla dogana per le operazioni doganali di esportazione e con l’operazione doganale vengono emessi i seguenti documenti: ■ Certificato di origine comunitario: le ragioni che giustificano l’emissione di un certificato di origine 25 Imprenditori in Albania sono diverse e variano secondo il paese che lo richiede: ricerca dell’origine ai fini della determinazione dei diritti doganali nel paese di destinazione, applicazione di regole specifiche per certi prodotti, applicazione di politiche commerciali, misure tendenti ad evitare il dirottamento dei traffici, ecc. Per essere valido, il certificato d’origine deve essere vistato. In Italia, sono principalmente le Camere di Commercio abilitate a rilasciare questo documento e nel caso in cui esso si riferisca a merce di origine extracomunitaria, i visti sono rilasciati solo su presentazione di giustificativi comprovanti l’origine (certificato d’origine estero, dichiarazione doganale, ecc.). ■ Certificato EUR1 ed EUR2: tali certificati sono in via di scomparsa e vengono sostituiti sempre più frequentemente da una semplice dichiarazione di origine su fattura. Tali documenti servono come giustificativi di origine negli scambi commerciali, quando la Comunità Europea (CE) ha negoziato degli accordi di tipo preferenziale alle merci di un Paese terzo. Servono quindi ad attestare l’origine italiana della merce che viene inviata con il prodotto al destinatario per le operazioni doganali di importazione. ■ Bolla doganale: questo documento segue la merce fino al confine e poi, una volta uscita dallo Stato italiano, viene restituito al mittente. Sul retro deve riportare il timbro di “visto di uscire dallo Stato” e altre due copie di fatture seguiranno la merce per il destinatario, una delle quali generalmente resta nella pratica dello spedizioniere. La procedura di esportazione è sempre la stessa anche se cambia il mezzo con cui viene effettuato il trasporto: - se per via aerea, il confine sarà l’aeroporto; - se per via mare, il confine sarà il porto; - se il trasporto è su gomma, il confine sarà la frontiera di uscita. 26 3. ESPORTAZIONI - IMPORTAZIONI ➤ Sommario 3.3 IMPORTAZIONI L’importatore italiano che intenda importare dall’Albania deve seguire la procedura contraria rispetto all’esportazione, quindi l’operatore albanese deve rilasciare: ■ ■ Fattura commerciale: va emessa in tre copie nelle quali devono chiaramente apparire colli, peso, volume, descrizione della merce, valuta e valore e chiaramente essere indicate l’origine della merce e la resa della merce (ex/fca/fob/cif/ddu /ddp ecc). Certificato EUR1: tale documento viene emesso al momento delle operazioni doganali di esportazione e deve viaggiare con la merce. All’arrivo della spedizione in Italia, le fatture ed il certificato EUR1 verranno consegnati allo spedizioniere doganale (con la partita IVA dell’importatore) che prepara la bolla doganale d’importazione in base alla descrizione della merce (è buona regola che l’importatore fornisca direttamente la voce doganale della merce, ma se non è conosciuta, lo spedizioniere potrà aiutarlo nel trovare la voce doganale giusta). Con la presentazione del certificato EUR1 (che ne attesta l’origine) si ha la possibilità di non pagare il dazio di importazione, ma solo l’IVA che va versata allo spedizioniere doganale. Dopo il pagamento dei diritti doganali, l’Ufficio Dogana autorizza il rilascio della merce all’importatore. Il ritiro della merce dalla dogana e la consegna al destinatario abitualmente vengono effettuate dallo spedizioniere che ha effettuato il trasporto. L’Unione Europea ha recentemente adottato un regime favorevole per alcuni prodotti albanesi specialmente quelli agricoli. 27 CAPITOLO 4 L’IMPRESA ➤ Sommario 4.1 INTRODUZIONE La Costituzione della Repubblica di Albania stabilisce, all’art.11 par.3, che possono essere poste delle limitazioni alla libertà di iniziativa economica solo in base alla legge o per importanti motivi di ordine pubblico. L’art.16, inoltre, stabilisce che i diritti fondamentali, le libertà ed i doveri riconosciuti ai cittadini albanesi si applicano anche agli stranieri, a meno che la stessa Costituzione non disponga diversamente. Infine, l’art.18 della Costituzione vieta che un soggetto possa essere ingiustamente discriminato per motivi di razza, etnia o lingua. Gli investimenti stranieri in Albania sono regolati dalla legge n.7764 del 2/11/1993 e non sono previste particolari limitazioni agli investimenti esteri, ferme restando le disposizioni amministrative che regolano i singoli settori economici, indipendentemente dalla nazionalità dell’investitore. In effetti la legislazione albanese richiede speciali autorizzazioni e licenze per la maggior parte delle attività imprenditoriali; ad esempio per l’esercizio delle attività di ufficio cambi, trasporti, costruzioni ed ingegneria, edilizia, professione medica privata, legale e notarile, panifici, telecomunicazioni è richiesta una licenza commerciale rilasciata dal competente Ministero. Per le banche estere che desiderino istituire una sede secondaria in Albania è necessaria la preventiva approvazione della Banca Nazionale Albanese. Per l’esercizio di agenzie turistiche, ristoranti, alberghi, bar e taxi è necessaria una apposita licenza da parte del Comitato per il Turismo istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ecc. L’art.4 della legge 7764/1993, già citata, esclude inoltre che l’esproprio o la nazionalizzazione possano avvenire discriminando l’investitore estero; inoltre il comma 2 dell’art.9 dispone che: “se le disposizioni di questa legge non sono conformi agli accordi internazionali ratificati dall’Assemblea Popolare (il Parlamento), … questi ultimi prevarranno finché garantiranno maggiori diritti o una maggiore 29 Imprenditori in Albania protezione per gli investimenti esteri di quelli previsti nella presente legge”. Tra l’Italia e l’Albania, inoltre, esiste anche una convenzione di reciprocità per la promozione e la protezione degli investimenti, firmata il 12/09/1991. Questa è stata ratificata in Italia con la legge n.709 del 14/12/1995 ed è entrata in vigore il 29/01/1996 e prevede che ciascuna parte contraente, nel proprio territorio, accorderà agli investimenti ed ai redditi connessi con gli investimenti stessi degli investitori dell’altra, un trattamento non meno favorevole di quello riservato ai propri investitori o agli investitori di Paesi terzi. Ognuna delle Parti Contraenti garantirà agli investitori dell’altra, dopo l’assolvimento da parte degli investitori stessi di ogni obbligo fiscale nonché di ogni altro obbligo giuridico tributario, il trasferimento all’estero in qualsiasi valuta delle somme derivanti o comunque connesse all’investimento, ivi compresi i risarcimenti dovuti in caso di limitazione del diritto di proprietà. Gli investimenti possono essere costituiti in forme molteplici quali denaro, beni oppure diritti e possono assumere la forma di : ■ investimenti in base ad un contratto (p.e. le società compartecipate da fondi d’investimento); ■ investimenti in capitali in una società commerciale; ■ partecipazioni societarie in capitali di banche, compagnie di assicurazioni fondi d’investimento; ■ l’avviamento di attività commerciale sotto forma individuale; ■ l’acquisizione di diritto di sfruttamento delle risorse naturali; ■ dal 1995, la legislazione albanese con legge n. 7973, ha permesso le transazioni in B.O.T e B.O.O.T (sigla di due delle molteplici modalità di effettuazione dei cosiddetti scambi in compensazione counter trade oppure barter - vale a dire quelle forme di esportazione “primaria” che, anziché essere regolate da trasferimento di valuta, vengono regolate tramite scambio merci) specialmente per quanto riguarda la partecipazione del settore privato nei servizi pubblici e nelle infrastrutture. 30 4. L’IMPRESA ➤ Sommario 4.2 LA FILIALE - UFF. DI RAPPRESENTANZA - LICENZA Filiali - ufficio di rappresentanza: Una società estera prima di effettuare investimenti diretti ed iniziare a operare nel mercato, può istituire un ufficio di rappresentanza. In particolare la legge n. 7667 (sul registro commerciale) prevede che la registrazione di un ufficio di rappresentanza venga effettuata con le stesse procedure e formalità previste per la costituzione di società albanesi. Inoltre, la legge sulle società commerciali specifica in materia di filiale che: nel caso in cui la società possieda più del 50% di un’altra società, quest’ultima è considerata filiale della prima. Comunque, per istituire un ufficio di rappresentanza oppure una filiale è utile e consigliabile il ricorso all’assistenza di personale specializzato in loco. Non sempre la documentazione disponibile degli investitori stranieri è conforme a quella richiesta dalle autorità nazionali per cui l’assistenza specializzata è molto utile. La licenza: Oltre alla registrazione a scopi fiscali, esistono diverse tipologie di attività per le quali è necessario ottenere una licenza. Le licenze vengono rilasciate da un’autorità competente quali i vari Ministeri, oppure tutte le altre autorità preposte al controllo e alla vigilanza. La licenza è necessaria per tutte le attività riguardanti la fornitura di servizi finanziari e le attività di produzione (es. costruzioni e manifatturiere). Le attività di puro commercio in genere non richiedono alcuna licenza. La domanda deve essere corredata da documenti specifici che variano a seconda dell’attività. L'iter da seguire è il seguente: va fatta richiesta scritta per il rilascio della licenza, firmata dall’amministratore della società (per le società a responsabilità limitata) o dal consiglio d’amministrazione (per le società per azioni) con l’indicazione: a) della descrizione specifica del tipo di attività che si vuole intraprendere; b) della denominazione, sede sociale della società, luogo dove si intende svolgere l’attività; 31 Imprenditori in Albania e relativi allegati: 1) atto costituivo e statuto società; 2) documentazione relativa all’ammontare del capitale sociale; 3) documenti attestanti l’esperienza della società nella specifica attività per la quale viene richiesta la licenza. Sommario Il diritto societario albanese è regolato principalmente dalla legge n. 7638 del 19/11/1992, largamente ispirata alla legislazione francese e tedesca. In base a questa legge sulle società commerciali, le forme previste per la costituzione di una società sono le seguenti: ■ Società collettiva (Shoqëri Kolektive) equivalente alla nostra s.n.c; ■ Società in accomandita (Shoqëri Komandite) equivalente alla nostra s.a.s.; ■ Società a responsabilità limitata (Shoqëri me përgjegjësi të kufizuar, Sh.p.k.) equivalente alla nostra s.r.l.; ■ Società per azioni (Shoqëri Anonime, Sh.A.) di due tipi: - senza offerta pubblica (pa ofertë publike), con capitale sociale minimo di 2.000.000 lek (circa 15.800 euro); - con offerta pubblica (me ofertë publike) e un capitale sociale minimo di 10.000.000 lek (circa 78.800 euro). Si tenga conto che se il partner albanese è un’azienda statale, è consentito costituire solo una società per azioni o una società a responsabilità limitata. Inoltre, esistono altri tre tipi di società commerciali regolamentate da leggi speciali: Fondi di Investimento; Società di Credito e Risparmio (Shoqëri ë kursimkredi); ■ Società Cooperative (Shoqëri e bashkëpunimit reciprok). Per la regolamentazione di tali società si rimanda al par. 4.3.5. ■ ■ 32 ➤ 4.3 DISPOSIZIONI IN MATERIA SOCIETARIA 4. L’IMPRESA 4.3.1 SOCIETÀ IN NOME COLLETTIVO (Shoqëri Kolektive) Numero soci Può essere costituita da due o più persone, fisiche o giuridiche. Atto costitutivo E’ necessario l’atto pubblico, autenticato da un notaio firmato da tutti i soci fondatori della società. Denominazione sociale Il comma 14 della legge sulle società commerciali stabilisce che dopo i nomi dei soci fondatori si indica la denominazione sociale Shoqeri Kolektive (Società in nome collettivo). Adempimenti successivi alla costituzione 1) ottenere una licenza (vedi paragrafo 4.2); 2) iscrizione al Registro Commerciale presso il Tribunale di Tirana; per tale iscrizione è necessario: a) stipulare dal notaio l’atto costitutivo della società e relativo statuto; b) depositare l’atto costituivo, autenticato, presso il Tribunale di primo grado di Tirana. La documentazione di registrazione richiesta è la seguente: ■ richiesta di registrazione della società; ■ atto costitutivo della società; ■ certificato di avvenuto versamento del capitale sociale e/o relazione sui contributi in natura conferiti; ■ nel caso in cui il socio è una società, tutta la documentazione necessaria che prova l’esistenza della società che intende partecipare a titolo di socio nella società costituenda; ■ lista dei membri del Consiglio del Comitato dei Supervisori. Successivamente l’atto (ritirato con l’omologo rilasciato dal Tribunale) viene consegnato presso: ■ l’Amministrazione finanziaria locale per ottenere il codice fiscale e la licenza per l’esercizio dell’attività (tale licenza non è da non confondere con l’autorità amministrativa); ■ presso gli altri enti (Comune, Previdenza Sociale); 33 Imprenditori in Albania ■ dal 01/01/1995 presso la Camera di Commercio. Il passo successivo è l’ottenimento della licenza per l’esercizio rilasciabile dagli organi competenti. Capitale Sociale Non è richiesto un capitale minimo per la costituzione della società. Responsabilità dei soci I soci sono illimitatamente e solidalmente responsabili per tutte le obbligazioni sociali. Amministrazione Ogni socio è provvisto del potere di rappresentanza e, dunque, del potere di obbligare la società nei confronti di terzi, senza l’obbligo di informare i soci. Tutti i soci possono essere amministratori salvo indicazioni diverse dello statuto il quale individua uno o più amministratori soci oppure non soci. Se l’amministratore corrisponde ad una persona giuridica è sottoposto alle stesse regole in fatto di responsabilità, come gli altri soci. L’amministratore può esercitare tutti poteri dettati dallo statuto nel solo interesse sociale. I soci pur non essendo amministratori della società hanno il diritto di essere informati sull’andamento societario, commerciale, finanziario e contabile. Scioglimento La società si estingue in caso di fallimento o revoca della licenza. In caso di morte di un socio o incapacità di agire di uno di questi, i soci e gli eredi potranno decidere di mantenere la società a condizione che lo statuto lo preveda. 4.3.2 SOCIETÀ IN ACCOMANDITA (Shoqëri Komandite) Numero soci La società in accomandita semplice è composta da due categorie di soci: i soci accomandatari gestiscono la società e rispondono solidalmente ed illimitatamente per le obbligazioni sociali; i soci accomandanti partecipano alla società solo con il capitale e rispondono limitatamente alla quota di capitale conferito. 34 4. L’IMPRESA Atto costitutivo Occorre la forma dell’atto pubblico e lo statuto della società deve contenere le seguenti informazioni e dati: 1) l’ammontare oppure il valore dei conferimenti di tutti i soci; 2) la quota di ciascun socio o il conferimento apportato; 3) le modalità con le quali si intende distribuire gli utili; 4) modalità di suddivisione del patrimonio ai soci in sede di liquidazione della società. Denominazione sociale La denominazione deve essere preceduta dal nome o dai nomi dei soci. Adempimenti successivi alla costituzione Si veda quanto detto in merito alla Società in nome collettivo (Shoqëri Kolektive). Capitale Sociale Non è richiesto un capitale minimo per la costituzione della società. Responsabilità dei soci Rispondono illimitatamente e solidalmente per tutte le obbligazioni sociali, i soli soci accomandatari. Amministrazione L’amministrazione e la rappresentanza spettano a tutti i e rappresentanza soci accomandatari con le modalità già illustrate per la Shoqëri Kolektive. I soci accomandanti non possono partecipare all’amministrazione della società, ma l’amministratore dovrà presentare ai soci, almeno una volta l’anno e entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio, il rendiconto finanziario. Scioglimento Vedasi quanto detto in merito alla Società in nome collettivo (Shoqëri Kolektive). La morte di un socio non scioglie automaticamente una società in accomandita semplice. 35 Imprenditori in Albania 4.3.3 SOCIETÀ PER AZIONI (Shoqëri Anonime, Sh.A.) Numero soci Può essere costituita da una o più persone, fisiche o giuridiche. Possono essere socie anche le aziende statali albanesi. Atto costitutivo La legislazione albanese prevede due tipi di società per azioni la “Shoqeri Anonime” (me Oferte Publike), ovvero una Società per Azioni con offerta pubblica e quella senza offerta pubblica. Per entrambe è necessario l’atto pubblico. Per la società ad offerta pubblica i soci fondatori provvedono alla pubblica “sottoscrizione” dell’avvenuta “costituzione” della società in base alle modalità specificate dalla legge. Una bozza di statuto firmata da uno o più soci viene depositata presso il registro commerciale. La sottoscrizione del capitale restante della società può essere versato in una o più rate a seconda della decisione presa dall’amministrazione della società. La sottoscrizione di azioni tramite conferimenti diversi da quelli in denaro deve però essere fatta nel momento stesso della “costituzione” della società. Solo il contributo finanziario oppure il conferimento di altri beni possono rientrare nel capitale della società. La sottoscrizione delle azioni deve essere annotata in un registro speciale. I conferimenti in denaro alla società che risultano al momento della sottoscrizione iniziale, la lista dei nominativi dei soci e il loro specifico contributo finanziario vengono annotati e depositati presso un notaio oppure una banca a favore della società. Inoltre, ai soci viene rilasciata ricevuta delle somme versate. Entro un mese dalla pubblicazione dei sottoscrittori del capitale, i soci fondatori devono convocare l’assemblea costitutiva. La convocazione deve essere fatta tramite un giornale autorizzato alla pubblicazione delle leggi dello stato, almeno 15 giorni prima dalla data prevista per l’assemblea. L’assemblea costituente verifica la sottoscrizione per l’intero ammontare del capitale sociale e si esprime 36 4. L’IMPRESA sullo statuto da adottare, nomina il consiglio d’amministrazione e gli esperti contabili autorizzati. La società detta senza offerta pubblica si distingue dalla prima in quanto non richiede un iter preliminare così lungo. Inizialmente i soci provvedono a versare il capitale sociale della futura società. Alla firma dello statuto i soci devono presentare i relativi certificati che accertano l’avvenuta sottoscrizione dell’intero capitale sociale. Denominazione sociale Dopo l’indicazione della denominazione si indica il tipo di società (Shoqëri Anonime, Sh.A.) e il valore del capitale sociale iniziale. Adempimenti connessi alla costituzione Idem società in nome collettivo. Se la società è costituita con offerta pubblica, almeno il 25% del capitale deve essere versato all’atto della costituzione. Capitale Sociale Se la società è costituita senza offerta pubblica (pa ofertë publike) il capitale sociale minimo è di 2.000.000 lek (circa 15.800 euro), mentre nel caso di costituzione con offerta pubblica d’acquisto (me ofertë publike) il capitale sociale minimo è di 10.000.000 lek (circa 78.800 euro). La legge n. 7638 del 19.11.1992 sulle società commerciali prevede che le società per azioni possano emettere azioni privilegiate che attribuiscono ai titolari particolari vantaggi (ad es., privilegio nella ripartizione degli utili o nel rimborso delle azioni allo scioglimento della società). Responsabilità dei soci Limitata al capitale sociale. Assemblea dei soci La legge prevede due tipi di assemblee: quella straordinaria e quella ordinaria. L’assemblea straordinaria è prevista per le modifiche statutarie. Le decisioni acquistano valore legale solo in presenza degli azionisti o loro rappresentanti che possiedono più del 50% delle azioni e in un'eventuale seconda assemblea il numero degli azionisti rappresentati devono possedere almeno un quarto delle azioni ordinarie. In caso di rappresentanza minore, l’assemblea verrà riconvocata entro due mesi ed in tal caso non sarà ri37 Imprenditori in Albania chiesto alcun quorum. Le decisioni sono adottate con il voto favorevole dei tre quarti dei soci presenti. L’assemblea ordinaria ha diversi poteri, ma non quelli riguardanti i cambiamenti nello statuto. Il quorum iniziale è rappresentato dalla presenza in seduta ordinaria di almeno 1/4 dei soci che sono in possesso di azioni privilegiate. L’assemblea ordinaria prende le sue decisioni con la maggioranza semplice dei voti degli azionisti presenti. Essa viene convocata almeno una volta all’anno oppure entro sei mesi dalla chiusura dell’anno fiscale. Questo termine può essere cambiato solo previa decisione del giudice. L’assemblea autorizza l’emissione delle obbligazioni e l’utilizzo di tutti gli strumenti finanziari ad essi connessi salvo che per quelle Sh. A. il cui oggetto principale è l’attività finanziaria. L’assemblea può essere convocata dal consiglio d’amministrazione oppure dall’amministratore delegato. Inoltre, il diritto di convocazione spetta anche all’esperto contabile autorizzato o ai liquidatori e le riunioni dell’assemblea devono essere tenute nella sede sociale. Amministrazione L’amministrazione della società è demandata al consiglio e controllo di amministrazione. Tale consiglio ha il compito specifico di adottare tutte le decisioni relative all’amministrazione della società, secondo quanto previsto dallo statuto societario. Il consiglio è nominato ed è soggetto al controllo del comitato dei supervisori oppure di controllo. Le più importanti deliberazioni societarie, tuttavia, sono demandate all'assemblea generale degli azionisti e vengono adottate nel corso delle assemblee convocate periodicamente o in sede straordinaria. Il comitato dei supervisori è composto da membri, in parte nominati dai soci (che nominano i 2/3 dei membri) ed in parte nominati dai dipendenti della società (per il restante 1/3). Questa impostazione ricorda, parzialmente, il modello di governance “dualistico”, previsto dalla riforma del nostro diritto societario per le S.p.A, ispirato al diritto societario tedesco. Cause di scioglimento La S.p.A può essere sciolta tramite delibera dell’assemblea straordinaria. Essa cessa di esistere al termine indicato dallo statuto. 38 4. L’IMPRESA In caso di perdite di esercizio pari alla metà del capitale sociale, il consiglio d’amministrazione deve convocare entro 4 mesi l’assembla straordinaria per discutere l’eventuale scioglimento della società medesima. 4.3.4 SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA (Shoqëri me përgjegjësi të kufizuar, Sh.p.k.) Numero soci Può essere costituita da una o più persone, fisiche o giuridiche. Possono essere socie anche aziende statali albanesi. Atto costitutivo Per la costituzione della società è necessario l’atto pubblico al quale partecipano tutti i soci oppure i loro rappresentanti. Se la società viene costituta da una sola persona, questo viene definito per legge “Socio unico”. Per la registrazione dell’impresa bisogna disporre dei seguenti documenti: ■ copia del contratto societario o della dichiarazione notarile; ■ elenco e generalità dei soci fondatori; per le persone giuridiche si deve indicare la ragione sociale, la sede e i dati relativi alla iscrizione al registro delle imprese competente; ■ ammontare del capitale sociale conferito e delle quote dei singoli soci fondatori; ■ ricevuta di versamento delle quote di capitale sociale; ■ elenco e generalità delle persone autorizzate a gestire l’attività della società con la specifica dei loro poteri e dichiarazione di accettazione delle nomine; ■ elenco e generalità dei membri del Consiglio di Amministrazione. Il Tribunale accorderà l’iscrizione nel registro dopo aver verificato le procedure di costituzione e la rispondenza del valore dichiarato dei beni e/o diritti patrimoniali conferiti al capitale sociale. La costituzione di una sh.p.k. comporta spese per l’atto notarile e per la consulenza legale. Denominazione sociale Dopo la denominazione attribuita si indica il tipo di società (Shoqëri me përgjegjësi të kufizuar, Sh.p.k.). 39 Imprenditori in Albania Adempimenti connessi alla costituzione Idem Società per Azioni (Shoqëri Anonime, Sh.A.), con l’unica eccezione che la richiesta per l’ottenimento della licenza commerciale deve essere firmata dall’amministratore e non dal presidente del consiglio di amministrazione in quanto la legge parla di uno o più amministratori. Capitale Sociale Il capitale sociale minimo è di 100.000 lek (ca.780 euro) mentre il valore minimo per ogni azione è di 1.000 lek. La diminuzione del capitale sociale se non integrata nei termini previsti dalla legge determina la perdita dello status. Responsabilità dei soci Limitata al capitale sociale versato. Assemblea dei soci L'Assemblea dei soci assume le deliberazioni concernenti l'amministrazione complessiva della società, i cambiamenti nello statuto, decisioni riguardanti la diminuzione del capitale sociale e la nomina degli esperti contabili. Nel caso in cui la società sia composta solo dal cosiddetto “socio unico”, egli esercita tutte le funzioni che vengono assegnate all’assemblea dei soci, organo indispensabile nel caso in cui la società abbia più soci. Sono ufficialmente riconosciuti soci solo coloro che risultano iscritti nel “Registro delle Quote” che è tenuto dall’Amministrazione e nel quale debbono essere riportati, per ciascun socio, i dati personali, l’importo conferito, le eventuali prestazioni accessorie concordate ed il numero dei voti riconosciuti all’atto delle delibere. Modifiche al registro delle quote debbono essere notificate entro 3 giorni al Tribunale Commerciale. A detto Tribunale deve inoltre essere trasmessa, all’inizio di ogni anno, la situazione aggiornata dei soci, correlata dalle relative firme. L’assemblea dei soci, che deve essere convocata almeno una volta all’anno: ■ nomina e revoca gli amministratori; ■ nomina e revoca gli esperti contabili autorizzati (se previsto); ■ approva il bilancio; ■ delibera sulla distribuzione degli utili e sulla copertura delle perdite; ■ delibera sugli aumenti e sulle riduzioni di capitale; ■ modifica lo Statuto; ■ delibera sull’eventuale scioglimento della società; 40 4. L’IMPRESA ■ ■ delibera sulle misure di controllo sulla gestione della società; delibera su quant’altro è stabilito dal contratto societario. Amministrazione Le società a responsabilità limitata vengono amminie controllo strate da una o più persone fisiche. Possono essere nominati amministratori anche coloro che non appartengono al gruppo dei soci. Gli amministratori vengono nominati dai soci che rappresentano più della metà del capitale sociale della società. In mancanza di disposizioni statuarie la loro attività coincide con i termini temporali di attività della società. L’amministrazione è responsabile della gestione della società e rappresenta la società nei rapporti con i terzi. La legge impone di redigere un bilancio annuale, per legge, inoltre devono essere nominati degli esperti contabili autorizzati nei seguenti casi: ■ se il giro d’affari annuale della società che risulta dal bilancio è pari a 12 milioni di lek (circa 99 mila euro); ■ se il profitto realizzato dopo il pagamento annuale delle tasse è uguale a 24 milioni di lek (circa 196 mila euro); ■ se il numero degli occupati nella società è pari oppure più grande di 56 durante il corrente anno fiscale. ■ Inoltre, i contabili autorizzati possono essere nominati dietro la richiesta dei soci che rappresentano 1/10 del capitale sociale. Cause di scioglimento ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ Decorso il termine previsto dallo statuto; delibera dell’assemblea dei soci oppure decisione del “socio unico” (nella società composta da un solo socio); il dimezzamento del capitale sociale causa perdite sofferte dalla società; la trasformazione in altro tipo di società; la diminuzione del capitale sociale se non integrata nei termini previsti dalla legge determina la perdita dello status e l’inizio delle procedure; sentenza del tribunale che dichiara la nullità dell’iscrizione al registro commerciale; fallimento; liquidazione. 41 Imprenditori in Albania 4.3.5 ALTRE FORME DI SOCIETÀ La normativa albanese ha regolamentato nel corso degli anni altre forme di società con caratteristiche commerciali, quali le Società di Risparmio e Credito e il Fondo d’Investimento e quella di Collaborazione Reciproca. Società Risparmio e Credito (Shoqeri Kursim Kredi): Tale società è nata dalla necessità di regolare l’attività di molte associazioni che svolgevano attività di microcredito ed è disciplinata dalla legge n. 8782/01. Le SH.K.K. acquistano personalità giuridica al momento della loro fondazione, il numero minimo di soci fondatori è 7 e lo statuto deve indicare, inoltre, il termine dell’esercizio. Dopo questo periodo le società possono decidere se ripetere il termine massimo, oppure indicarne uno nuovo nello statuto. L’attività principale di queste società riguarda l’assistenza e l’intervento nelle zone rurali e la loro costituzione si attua con la decisione dei soci i quali sono persone fisiche oppure giuridiche che decidono di risparmiare e nel contempo prestare somme di denaro ai soci, quindi in sostanza si tratta di un'auto-costituzione. La dicitura Sh.K.K deve essere posta accanto al nome della società e gli organi direttivi sono l’Assemblea generale dei soci, il Consiglio d’Amministrazione e il Comitato di Vigilanza. Tutti i membri del SH.K.K rispondono solidamente nei confronti dei terzi e tutti i membri sono responsabili anche per le azioni intraprese dalla società. Gli utili non vengono ripartiti tra i soci, ma servono per il consolidamento e lo sviluppo della società e l’Assemblea decide la loro destinazione e distribuzione. A garanzia dei soci ogni società deve istituire un fondo di riserva strategico per obbligo di legge e l’assemblea delibera sulle somme da distribuire ai soci che hanno svolto attività per conto della società. Il Consiglio d’Amministrazione può eseguire l’espulsione di uno dei soci in caso di violazione del regolamento da parte di quest’ultimo e nel caso in cui il socio non abbia provveduto all’estinzione dei debiti e sia stato dichiarato insolvente da parte delle autorità giudiziarie. 42 4. L’IMPRESA La società di risparmio al credito ha l’obbligo di nominare revisori contabili esterni e quello di riferire all’autorità di sorveglianza che per legge è la Banca d’Albania ogni qual volta quest’ultima lo richieda. Le cause di estinzione sono le seguenti: ■ una diminuzione pari ai tre quarti del capitale ordinario individuato dall’ assemblea che ha l’autorità di iniziare la procedura di auto scioglimento della società; ■ il termine ultimo indicato per l’attività per volontà dei suoi membri; ■ per tutte le ragioni indicate nello statuto. I Fondi d’Investimento (Fond Investimensh): Si costituiscono solo nella forma di S.p.A e la ragione sociale e la denominazione è “Fond Investimesh”. La costituzione dei fondi d’investimento da parte di soggetti giuridici stranieri è subordinata alla compartecipazione nel fondo stesso di un socio albanese, sia esso persona giuridica, oppure fisica che deve essere in possesso del 50 % del capitale conferito al fondo e il capitale minimo da versare è pari all'incirca a 18.000 euro. L’unica eccezione è costituita delle banche che non possono essere soci del fondo. Oltre alla normativa vigente per la registrazione delle società presso il Tribunale di Tirana è necessario l’ottenimento di una licenza rilasciata dalla Autorità preposta per il controllo, in questo caso la Banca d’Albania e per il fondo sorge l’obbligo legale di nominare un esperto contabile indipendente. Società Collaborazione Reciproca (Shoqeri Bashkpunimi Reciprok) Sono società di collaborazione a scopo di costituire delle unioni tra persone fisiche e giuridiche per l’esercizio di attività economica in diversi settori. Le Sh.B.R sono state regolate da due normative la legge 8088/96 e dalla 9039/03. I membri sono persone fisiche oppure giuridiche e il numero minimo dei soci è 3, la società deve, per legge, tenere un registro dei membri dove viene indicato la data in cui si diventa soci, fino alla cessazione di tale posizione. Esse acquistano personalità giuridica al mo43 Imprenditori in Albania mento della registrazione presso il Tribunale di primo grado di Tirana e la ragione sociale della società deve essere apposta nei documenti iniziali prima del nome della società. Il capitale sociale è determinato dai contributi dei membri e tali contributi devono essere uguali e non possono essere rivalutati. Come per le Sh.K.K. sorge l’obbligo di accantonare delle riserve di liquidità volte a creare un fondo strategico utilizzabile in caso di necessità. L’oggetto e l’attività di queste società sono volti ad assicurare l’esercizio dell’attività economica in collaborazione con i soci e la legge non pone limiti di esercizio delle attività. Diversamente dalla SH.K.K., la Sh.B.K è soggetta alle normative in materia fiscale fatta eccezione il caso in cui le ultime operino in campo agricolo per il periodo di 5 anni, tale privilegio si perde quanto la Sh.B.K. si unisce ad un altro tipo di Sh.K.B. ➤ Sommario 4.4 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONTABILITA’ E BILANCIO La legge sulla contabilità n. 7661, entrata in vigore a partire dal primo gennaio 1993, impone la predisposizione del bilancio per anno solare; l’adozione di periodi temporali diversi devono essere autorizzati dal Ministero delle Finanze. Tutte le società iscritte nel Registro delle Imprese devono, inoltre, tenere tutte le registrazioni contabili su specifici libri o schede secondo il metodo della partita doppia. Responsabile per la corretta tenuta dei libri contabili e del contenuto dei bilanci è sempre e soltanto l’imprenditore o l’organo amministrativo nel caso di società. Obblighi contabili L’imprenditore commerciale – persona fisica o società – deve tenere le scritture contabili previste dalla legge, che sono il libro giornale, l’inventario, il libro mastro e le altre scritture contabili che siano richieste dalla natura e dalle dimensioni dell’impresa. Responsabilità Imprenditore o organo amministrativo nel caso di società. 44 4. L’IMPRESA Libri contabili Il libro giornale deve indicare giorno per giorno le operazioni relative all’esercizio d’impresa. L’inventario deve essere redatto all’inizio dell’esercizio dell’impresa e successivamente ogni anno; deve contenere l’indicazione e la valutazione delle attività e delle passività relative all’impresa. Il libro giornale, l’inventario e le altre scritture contabili devono essere conservate per un periodo di 10 anni dall’ultima registrazione. Scritture ausiliarie Responsabile per la corretta tenuta dei libri contabili e del contenuto dei bilanci è sempre e soltanto l’imprenditore o l’organo amministrativo nel caso di società. In linea successiva, è responsabile la persona preposta al controllo del bilancio. Bilancio di esercizio E’ il principale documento che illustra la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa o della società. E’ redatto annualmente su moduli predisposti dal Ministero delle Finanze, le cui voci rispecchiano la struttura ed i contenuti dello stato patrimoniale, del conto economico e della nota integrativa, come descritti nel codice civile. Scadenze Il bilancio annuale deve essere depositato entro il 31 marzo dell’anno successivo al periodo di riferimento. Obblighi di revisione L’obbligo di certificare il bilancio sussiste per le società per azioni e per le società a responsabilità limitata quando concorrono alcune particolari condizioni previste dalla legge (ad es. entrate annuali superiori a 12 milioni di lek e numero di dipendenti pari o superiori a 10). ➤ Sommario 4.5 ASPETTI AMMINISTRATIVI L’Amministrazione fiscale dell’Albania, allo stato attuale, è regolata dalla legge n. 8560 del 22 dicembre 1999, entrata in vigore l’11 Marzo 2000. Il nuovo governo albanese sta valutando importanti sgravi fiscali a favore degli imprenditori specie di quelli medi e piccoli. Pertanto si consiglia di reperire informazioni precise in materia presso la Camera di Commercio Italo-Albanese oppure di rivolgersi a professionisti specializzati in Albania. 45 Imprenditori in Albania Nel richiamare la legge n. 8560, si evidenzia che tale legge, in particolare, regola la struttura e le funzioni dell’Amministrazione fiscale, nonché le procedure per l’accertamento, riscossione dei tributi, sanzioni e contenzioso tributario. Tale legge ha subito delle modifiche ed è stata successivamente integrata con le seguenti: ■ legge n. 8710 del 15 Dicembre 2000; ■ legge n. 8846 dell’11 dicembre 2001; ■ legge n. 8980 del 12 dicembre 2002; ■ legge n. 9160 del 18 dicembre 2003. Il sistema fiscale albanese si basa sul principio fondamentale secondo cui le imposte e le tasse possono essere introdotte soltanto con legge o con provvedimento dell’autorità amministrativa (ad esempio autorità locali per i tributi locali). Il vertice dell’Amministrazione fiscale è la Direzione Generale delle Tasse che provvede a: ■ dirigere l’attività dell’intera amministrazione; ■ provvedere alla riscossione dei tributi. L’Albania, ai fini fiscali, è suddivisa in distretti e in ogni distretto opera la Direzione Generale, rappresentata dall’Ufficio delle Tasse. Tale Ufficio, oltre che compilare i ruoli di imposte, provvede tramite l’anagrafe tributaria anche al rilascio dell’identificativo fiscale (NIPT). All’anagrafe tributaria devono iscriversi: ■ le imprese individuali; ■ le società commerciali che esercitano un’attività economica; ■ secondo la più recente legislazione devono iscriversi anche le associazioni no-profit. La dimostrazione dell’iscrizione avviene tramite il NTIPT che è rilasciato su richiesta del contribuente. In presenza di società oltre alla richiesta dell’identificativo fiscale, il contribuente (tramite il rappresentante che intratterrà i rapporti con il fisco), deve depositare: a) la decisione del Tribunale che approva la registrazione; b) lo statuto; 46 4. L’IMPRESA c) il documento che indichi gli eventuali rappresentanti nominati per intrattenere i rapporti con le autorità fiscali. Oltre alla possibilità di nomina del rappresentante fiscale, la legge n. 8560 prevede la possibilità per il contribuente di avvalersi dell’agente fiscale. Tale figura in base alla legge è tenuta, una volta nominata, al pagamento delle imposte e tasse dovute dal contribuente. La stessa legge ha previsto la costituzione di una Commissione di Disciplina delle Imposte. Tale Commissione è competente in materia di contenzioso tra il contribuente e l’Ufficio delle Tasse in materia di violazioni alla normativa fiscale. L’attività di tale Commissione sarà disciplinata da un Regolamento del Ministero delle Finanze, di prossima emanazione. La legge n. 8560 consente, inoltre, all’Amministrazione fiscale di procedere ad accertamenti analitici o induttivi. Il diritto dell’Amministrazione fiscale di procedere all’accertamento di regola si prescrive in 5 anni, a decorrere dalla fine del periodo fiscale al quale si riferisce. Nella prospettiva di prevenire abusi ed evasioni fiscali, la legge sopra richiamata stabilisce che i pagamenti relativi a contratti di compravendita di importo superiore ad un certo valore (Lek 500.000 per l’anno 2004) non possono essere effettuati in contanti, ma solo tramite operazioni bancarie. La violazione viene sanzionata con una multa pari al 5% del valore della transazione effettuata. La legge n. 8560 precisa ed individua gli atti attraverso i quali si matura “l’elusione fiscale". Le imposte e tasse vengono pagate attraverso l’utilizzo di Banche o Uffici Postali o altri soggetti autorizzati dall’Amministrazione fiscale entro i termini previsti dalle varie normative che istituiscono i diversi tributi. In presenza di fideiussione o garanzia, la Direzione Generale può concedere dilazione di pagamenti non oltre i trenta giorni dalla scadenza del tributo. Solo in casi eccezionali la Direzione Generale può consentire il pagamento rateale di quanto dovuto dal contribuente. In presenza di ritardato pagamento, il contribuente riceverà dall’ufficio delle tasse un avviso di pagamento in cui viene indicato oltre alle tasse o imposte anche il 47 Imprenditori in Albania periodo di riferimento. Al mancato pagamento, l’Amministrazione fiscale potrà avviare una procedura esecutiva e nei casi di fondato motivo, applicare una procedura forzata straordinaria con ordine di sequestro dei beni mobili o immobili del contribuente. In caso di non capienza di tale procedura si può richiedere anche il fallimento. All’Amministrazione finanziaria, attraverso un ordine scritto, è consentito trattenere presso la banca in cui il contribuente intrattiene i suoi rapporti, la somma non pagata o, se inferiore, quanto comunque presente nel suo conto corrente. Con la legge n. 8560 è stato riformato anche il sistema del contenzioso tributario, la riforma ha introdotto il principio fondamentale secondo cui il contribuente può impugnare qualsiasi atto dell’Amministrazione fiscale che ritiene illegittimo. Tale diritto deve essere esercitato entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data in cui ne ha avuto notizia. Il contenzioso s’instaura di fronte a: a) Direzione Generale Tasse per atti riguardanti l’IVA; b) Uffici distrettuali delle tasse per le altre imposte; c) Commissione Tributaria di Appello per le altre imposte e tasse. Quest’ultima è un organo giudiziario indipendente. Le sue decisioni unitamente a quelle della Direzione Generale Tasse, possono essere impugnate dinanzi agli organi di giustizia ordinaria. In presenza di impugnazione, il contribuente è comunque tenuto a versare la somma dovuta a titolo di imposta e non anche le sanzioni e gli interessi. Il Ministero delle Finanze (nel rispetto della legge n. 8560) ha istituito la Commissione di Disciplina delle Imposte e prossimamente sarà emanato un regolamento che disciplinerà la materia relativa a reclami presentati dal contribuente presso l’Ufficio delle Tasse. In presenza di violazioni alla normativa fiscale, tale Commissione quantificherà le violazioni e proporrà al Direttore Generale delle Tasse le relative sanzioni. Anche il sistema fiscale albanese consente all’Amministrazione fiscale di esercitare il controllo sulle attività dei contribuenti. Tale controllo si concretizza attraverso: 48 4. L’IMPRESA ■ ■ ■ ■ ➤ Sommario la richiesta al contribuente di compilare questionari; la necessità di presentarsi all’Ufficio delle Tasse di persona o per mezzo di suoi rappresentanti; l’ispezione dei documenti; la raccolta di informazioni rilevanti anche presso altri uffici pubblici. 4.6. IL SISTEMA FISCALE ALBANESE Si ritiene utile precisare che la legislazione albanese ha una numerazione progressiva delle leggi contrariamente alla legislazione italiana che ad ogni anno riparte con la numerazione da 1. Tale criterio adottato comporta una più facile e sicura ricerca. La legislazione albanese in materia è in continua evoluzione e, nello specifico, il nuovo governo albanese sta prendendo al vaglio importanti sgravi fiscali a favore degli imprenditori con particolare riferimento a quelli medi e piccoli. 4.6.1 IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO L’Imposta sul Valore Aggiunto è stata introdotta in Albania dalla legge n.7928 del 27/04/1995 ed è entrata in vigore il 1 luglio 1996 sostituendo l’Imposta sul Fatturato. L’aliquota ordinaria, a partire dal 1997, è del 20%, ma ci sono eccezioni per le merci destinate all'esportazione e per i servizi postali finanziari. L’art.1 della legge n. 7928 stabilisce due criteri fondamentali per l’applicazione dell’imposta: a) la cessione dei beni e le prestazioni di servizi debbono essere effettuate dal soggetto che esercita la propria attività di impresa nel territorio della Repubblica di Albania; b) l’applicazione della medesima sull'importazione dei beni nel territorio della Repubblica di Albania. L’articolo 31 della stessa legge prevede l’aliquota IVA dello 0% in alcuni casi, quali: ■ esportazioni di beni fuori dal territorio della Repubblica d’Albania; 49 Imprenditori in Albania ■ ■ ■ prestazioni di servizi effettuata fuori del territorio della Repubblica d’Albania da un soggetto, la cui sede d’impresa o luogo di residenza (se persona fisica) si trova in Albania; fornitura di beni o prestazioni di servizi relativi al trasporto internazionale di persone o beni; fornitura di beni o prestazioni di servizi relativi ad attività commerciali o industriali marittime. L’esenzione dall’IVA, invece, è disciplinata dalla legge n. 9126 e si applica nei seguenti casi: ■ importazione di animali per allevamento/riproduzione, donati da individui o enti stranieri; ■ affitto di edifici che sono di proprietà di organi di governo centrale e/o locale; ■ servizi educativi resi da istituti di educazione privati o pubblici. Pertanto, tutti i servizi erogati e gli acquisti effettuati dalle organizzazioni non-profit o enti commerciali che svolgono attività educative, non saranno soggetti all’IVA. Per quanto riguarda le importazioni, la legge n. 7928, rinvia alle disposizioni previste dal Codice Doganale albanese al fine di determinare il concetto di “valore tassabile dei beni importati” e “importazione dei beni”. Il valore dei beni importati ai fini dell’applicazione dell’imposta è dato dall’importo dei beni stessi ai quali vanno aggiunte: ■ le spese di trasporto, assicurazione e consegna dei beni; ■ le tariffe e i dazi doganali. Agevolazioni ai fini IVA: Le aziende con fatturato inferiore a 8.000.000 di lek all’anno (circa 58.400 dollari) sono esentate dall’applicazione dell’IVA sui loro servizi o prodotti. Le attività di vendita all’ingrosso devono comunque essere registrate, ai fini del pagamento dell’IVA, anche se non hanno un fatturato annuale superiore ad 8.000.000 lek. E’ previsto un differimento dell’IVA sugli acquisti di macchinari e attrezzature importati per essere utilizzati nei settori della produzione, costruzioni e telecomunicazioni (legge n. 8845 del 11 dicembre 2001). 50 4. L’IMPRESA Il Consiglio dei Ministri è competente nel definire quali apparecchiature non vengono assoggettate al pagamento dell’IVA in dogana. Sono, altresì, esenti da IVA, l’affitto e il trasferimento di terreni, eccetto i casi in cui siano destinati a parcheggio o deposito mezzi. Il trasferimento di edifici è sempre esente da IVA, mentre è applicabile sugli affitti. Indetraibilità dell’imposta: E’ competenza del Ministero delle Finanze determinare i casi di indetraibilità dell’imposta, attualmente l’IVA è indetraibile nei seguenti casi: ■ sugli acquisti di carburante, salvo alcune eccezioni; ■ sulle spese per viaggi di lunga percorrenza, soggiorni in alberghi ed attività di intrattenimento effettuate durante l’esercizio dell’attività di impresa; ■ sulle spese sostenute per automobili, esclusi i casi in cui l’oggetto dell’impresa sia la rivendita degli stessi o autonoleggio o servizio taxi; ■ su tutti i servizi connessi alle voci sopra elencate. Adempimenti contabili: Il contribuente IVA deve essere registrato presso l’Ufficio Distrettuale delle Imposte. In conformità alla legge n. 7661 del 1993 (legge “Sulla contabilità”) il contribuente deve conservare per un periodo di 5 anni tutte le registrazioni contabili delle fatture emesse e ricevute, nonché tutti i documenti relativi alle importazioni e alle esportazioni. I contribuenti che esportano merci possono richiedere il rimborso dell’IVA qualora abbiano maturato un credito superiore a 400.000 lek (circa 2.800 dollari USA). Il credito verrà rimborsato entro 30 giorni dalla richiesta del contribuente. Qualora il contribuente non abbia ricevuto il rimborso entro 1 anno, le autorità fiscali hanno l’obbligo di rimborsare anche gli interessi di mora. 51 Imprenditori in Albania 4.6.2 IMPOSTE DIRETTE SULLE PERSONE GIURIDICHE Il sistema fiscale albanese è disciplinato dalla legge n. 8438 del 28/12/1998 sull’Imposta sui Redditi, entrata in vigore il 21/01/1999, che ha sostanzialmente modificato il sistema, abrogando in toto la legge n. 7677 del 1993 che regolava la stessa materia. La nuova disciplina, modificata dalla legge n. 8711 del 15/12/2000, dalla legge n. 8841 dell’11/12/2001, dalla legge n. 8979 del 12/12/2002 e da ultimo dalla legge n. 9161 del 18/12/2003, si applica a tutte le persone giuridiche sia locali che straniere, che esercitano un’attività economica nel territorio albanese. A questa normativa se ne aggiunge una particolare relativa ai “prezzi di trasferimento”. Quest'ultima prevede che, in presenza di più soggetti tra di loro collegati (società madre e società figlia, società appartenenti agli stessi soci, ecc. ) bisogna fissare preventivamente un prezzo di cessione. Una volta fissato, ogni aggiustamento non può essere effettuato se non con parere favorevole di una Commissione dipendente dalla Direzione Generale delle Imposte presso il Ministero delle Finanze. La legge n. 8438 contiene anche un’ampia disciplina relativa alle violazioni delle norme che regolano tali imposte nazionali, con le relative sanzioni. Il reddito delle persone giuridiche (società commerciali) viene, inoltre, tassato con un’aliquota pari al 25%. I dividendi distribuiti a persona giuridica residente vengono interamente tassati, a meno che il contribuente non sia già soggetto all’imposta sui redditi e possieda una percentuale azionaria superiore al 25% della società che distribuisce i dividendi. La nuova normativa introduce un obbligo di ritenuta d’acconto pari al 10% da applicarsi sui pagamenti di dividendi azionari distribuiti a non residenti. Sempre in merito alla tassazione riguardante i redditi generati da società, la differenza tra il prezzo di cessione di quote o azioni ed il prezzo di acquisto viene considerato come un’imposta sul reddito personale e l’aliquota applicata è pari al 10%. 52 4. L’IMPRESA 4.6.3 TASSAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI IMPRESA La legge n. 8711 ha ridotto l’aliquota di imposta sul reddito delle società commerciali dal 30% al 25%. Oltre a questa tassazione che colpisce l’attività di impresa a carattere nazionale esistono altre due imposte che colpiscono la piccola imprenditoria: a) imposta locale sulla piccola impresa, regolamentata dalla legge 8978 del 12/12/2002 (Tatimi Mbi Biznesin e Vogel); tale imposta viene assolta in due rate: la prima all’atto della registrazione dell’attività o del rinnovo di registrazione; la seconda entro il 30 settembre; i contribuenti assoggettati a questa imposta possono aver diritto ad una riduzione in presenza di particolari casi; per la trasgressione delle norme riguardanti la suddetta legge esistono delle pene pecuniarie che arrivano fino al 25% dell’imposta accertata; b) imposta annuale sui profitti, regolamentata dalla legge n. 8979 del 12/12/2002: tale legge disciplina la tassazione dei redditi prodotti dai piccoli imprenditori; questi ultimi vengono assoggettati ad una imposta annuale sul fatturato che va dal 4% al 5%; gli imprenditori che offrono servizi e dichiarano un reddito annuo inferiore a 3.000.00 lek sono esentati dall’imposta; nel rispetto delle norme contenute nella legge sopra richiamata il contribuente che svolge la propria attività in diverse località deve richiedere all’ufficio imposte un certificato con un numero di serie che sarà diverso per ciascuna sede; tale certificato deve essere rinnovato entro il 31 marzo di ogni anno e deve essere esposto in ciascuna sede dei propri affari. La stessa legge di cui sopra, oltre a prevedere ipotesi di riduzione dell’obbligo contributivo, contempla sanzioni per infrazioni relative all’assolvimento dell’imposta quali: ■ sanzioni che vanno da un minimo di 10.000 lek ad un massimo di 50.000 lek; ■ penali di importo pari al 25% dell’imposta per il mancato assolvimento dell’obbligo contributivo entro il termine dovuto. La stessa penale viene applicata per la presentazione di una dichiarazione dei redditi imprecisa. I contribuenti che esercitano un’attività di trasporto di persone, i commercianti ed i prestatori di servizi ambulanti sono esenti dall’imposta sul fatturato annuo. 53 Imprenditori in Albania 4.6.4 IMPOSTE DIRETTE SULLE PERSONE FISICHE Secondo la normativa in vigore, che trae origine dalla legge 8436 n. del 28/12/1998, le persone fisiche e le persone straniere che risiedono in Albania (queste ultime per un periodo superiore a 183 giorni all’anno) sono soggette ad una tassazione progressiva che colpisce tutte le loro forme di reddito. Fanno eccezione la percezione dei dividendi che vengono colpiti da una tassazione del 10%. Tale tassazione viene tuttavia compensata dalla ritenuta d’acconto alla fonte che coincide con l’aliquota del 10% prevista per i dividendi distribuiti sia a soggetti residenti che non residenti nella Repubblica d’Albania. Analoga tassazione del 10% è stata prevista per i corrispettivi ricavati a seguito di cessione di partecipazioni. 4.6.5 ALTRE IMPOSTE La legge n. 8980 prevede e disciplina le imposte da versare al fisco, a tal riguardo sono considerate imposte locali: ■ imposta sulla piccola impresa; ■ imposta sulla proprietà immobiliare; ■ imposta di residenza negli alberghi; ■ imposta sulle nuove costruzioni; ■ imposta sul trasferimento del titolo di proprietà immobiliari; ■ imposta annuale di registrazione veicoli; ■ imposta per l’utilizzo di spazi pubblici; ■ imposta sulla pubblicità; ■ imposte temporanee. 4.6.6 DOPPIA IMPOSIZIONE In data 21 maggio 1998 è stata ratificata la convenzione tra la Repubblica di Albania ed il Governo della Repubblica Italiana per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito, sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali. All’articolo n. 1 si specifica che tale convenzione si ap54 4. L’IMPRESA plica alle persone che sono residenti in uno od entrambi gli Stati contraenti. All’articolo n. 2 si evidenziano le imposte che sono disciplinate da tale convenzione e più precisamente: ■ le imposte sul reddito; ■ le imposte sul patrimonio; che vengono prelevate per conto di ciascuno degli Stati contraenti. 4.6.7 LE IMPOSTE a) In modo più dettagliato per l’Albania le imposte sono: ■ imposte sul reddito delle persone fisiche (tatimi mbi te ardhurat); ■ imposte sugli utili (tatimi mbi fitimin); ■ imposte sulle piccole imprese (tatimi mbi te ardhurat personale) ancorché riscosse mediante ritenuta alla fonte. b) In modo più dettagliato per l’Italia le imposte sono: ■ imposta sul reddito delle persone fisiche; ■ imposta sul reddito delle persone giuridiche ancorché riscossa mediante ritenuta alla fonte. La legge n. 8437 del 28/12/1998, integrata e modificata da ultimo dalla legge n. 8848 del 19/12/2001, individua quali atti sono soggetti alle imposte indirette. I prodotti destinati al consumo interno che vengono colpiti, oltre al caffè profumi e deodoranti, sono: ■ i tabacchi ed i prodotti del tabacco, assoggettati ad un’imposta del 60%; ■ bevande alcoliche e liquori, assoggettati ad un’imposta del 50%; ■ gli analcolici, assoggettati ad un’imposta del 5%. I prodotti derivati dal petrolio sono assoggettati ad un’imposta che varia dal 50 al 90%, mentre resta escluso da imposta il gas destinato al riscaldamento. Infine, le importazioni sono valutate in base al valore doganale maggiorato da eventuali dazi. 55 Imprenditori in Albania Imposte sugli immobili La legge n. 8438/98, modificata dalla n. 8841 11/12/2001, ha introdotto una nuova normativa sul trasferimento della proprietà immobiliare (fabbricati e terreni agricoli) e viene applicata alle persone fisiche soggette all’imposta sui redditi. L’imposta viene applicata a scaglioni progressivi, prendendo come base il prezzo di vendita. Imposta sui fabbricati e sui terreni agricoli Tale imposta viene calcolata in base alla metratura del fabbricato, mentre per i terreni viene calcolata in base a ciascun ettaro e alla categoria ed ubicazione del terreno stesso. PRINCIPALI IMPOSTE: IMPOSTA BASE IMPONIBILE ALIQUOTA Imposta sul reddito delle persone fisiche Reddito da lavoro Dal 5% al 30% (è prevista una esenzione per i redditi inferiori a 14.000 lek) 23%- 30% Imposte sul reddito 1) Interessi bancari delle persone giuridiche 2) Profitti societari* 3) Dividendi azionari 4) Locazioni 5) Enfiteusi 6) Vendita immobili Imposte sulla piccola Redditi di persone fisiche a) 4% tra i 2 ed i 5 mil. di lek Imprenditoria e giuridiche fino a 5 mil.di lek b) fisso < 2 milioni di lek TVSH (imposta sul valore aggiunto) Non si applica per: 20% 1) Servizi Postali e finanziari 2) Merci per Export Imposta sulla proprietà 1) Terreni Agricoli a) per metro quadro da 1.500 lek a 6.000 lek 2) Immobili b) per metro quadro 100 lek 3) Prezzo di vendita immobili c) dallo 0,5% al 3% Accise Beni di largo consumo Dal 5% al 90% * Nel 2006 le imposte statali sui profitti societari potrebbero ridursi al 20%. 56 4. L’IMPRESA 4.6.8 LE ZONE FRANCHE La normativa che regola la materia é contenuta nella legge LIGJ n. 8636, del 6/7/2001. Tale normativa considera zone franche: ■ la superficie di una area determinata con l’insieme di tutti i beni immobili a fini di produzione; ■ il commercio di beni e dei servizi; ■ la parte del territorio nazionale dove é applicata una politica fiscale diversa dal resto del paese. La legge ha istituito inoltre l’Ente Nazionale per le Zone Franche quale autorità che istituisce, monitora, assiste lo sviluppo ed esercita il controllo su di esse. Il regolamento del funzionamento delle Zone Franche viene approvato dal Consiglio dei Ministri, previa proposta dello stesso Ente. Le zone possono essere costituite, su concessione dell’Ente, in area di proprietà sia pubblica che privata. La legge individua due tipi di figure per quanto riguarda coloro che dovrebbero esercitare l’attività nelle zone franche: ■ la persona giuridica o fisica preposta allo sviluppo della zona che ottiene il terreno oppure gli immobili tramite una licenza di utilizzo per un periodo di 35 anni oppure tramite una licenza che consenta la possibilità di subaffitto; ■ la persona fisica o giuridica che utilizza i servizi forniti dal primo. La legge non pone limiti per quanto riguarda la nazionalità di coloro che vogliono esercitare l’attività in queste zone, dove peraltro possono svolgersi sia l’attività produttiva sia quella di servizi che commercio. Le agevolazioni si riferiscono alla possibilità di importare, immagazzinare, esportare e riesportare i beni in esenzione di dazi, IVA e altre imposte. L’esenzione dal pagamento dei dazi comincia dal momento stesso dell’ottenimento della licenza che consente di operare nella zona franca. 57 Imprenditori in Albania Sommario L’impresa ha piena libertà di scelta riguardo al personale che desidera assumere e può rivolgersi senza particolari formalità al locale Ufficio del Lavoro e presso l’Ispettore Nazionale del Lavoro. I rapporti di lavoro possono essere instaurati a tempo: ■ determinato; ■ indeterminato; ■ pieno; ■ parziale. La legge n. 7961 del 12/7/1995 “sul Codice del Lavoro della Repubblica di Albania” che regola i rapporti di lavoro di ogni tipo sul territorio albanese è stata recentemente modificata dalla legge n. 9125 del 29/7/2003. Secondo quest'ultima e le sue recenti modifiche, le parti in un contratto di lavoro hanno il diritto di stabilire liberamente le condizioni contrattuali nel rispetto dei limiti obbligatori inderogabili stabiliti dal Codice del Lavoro a tutela del dipendente. Le norme sul lavoro si trovano nella Costituzione, nel Codice e, inoltre, è riconosciuto al lavoratore il diritto di costituire un sindacato (numero minimo 20 soci fondatori) e il diritto allo sciopero. I sindacati hanno il diritto di contrattare a nome degli iscritti e di stipulare contratti collettivi che possono essere conclusi tra uno o più datori di lavoro da una parte e da uno o più sindacati dall’altra. Il diritto dei lavoratori di costituire un sindacato è riconosciuto dalla Costituzione del 1998 e la legge ha recentemente istituito anche l’Ufficio Nazionale per la Riconciliazione. La normativa albanese nel Codice del Lavoro introduce anche il contratto qualificato nel diritto italiano come “contratto di formazione”, dove oltre agli obblighi generali sopra descritti per il datore di lavoro sorge quello di formare/insegnare la professione alla persona assunta. Il contratto di lavoro può essere stipulato oppure modificato verbalmente e in questo caso sorge per il datore di lavoro l’obbligazione di redigere un documento per iscritto entro 30 giorni che deve essere firmato sia da lui che dal lavoratore. 58 ➤ 4.7 TRATTAMENTO DEL PERSONALE 4. L’IMPRESA Nel documento devono essere specificate: ■ l’identità delle parti; ■ il luogo del lavoro; ■ la descrizione delle mansioni da svolgere; ■ la data dell’inizio rapporto; ■ la durata, se il contratto è a tempo determinato; ■ la durata delle ferie retribuite; ■ il periodo minimo di avviso in caso di risoluzione; ■ il testo deve contenere anche le condizioni del contratto collettivo (nel caso in cui ne esista uno). Il Consiglio dei Ministri della Repubblica d’Albania nel 1999 con tre Decisioni: Decisioni del Consiglio dei Ministri numero 69,73,74, basate sulla legge n. 7995 del 20/11/1995 e successivamente modificate, ha promosso l’occupazione con una serie di contributi economici a favore dei datori di lavoro da parte del Governo per le assunzioni dei lavoratori. I contributi vengono erogati attraverso quattro differenti programmi riassunti come segue: EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI LAVORATIVI Assunzione del Primo programma: assunzione in prova per 3-6 mesi. personale con Questo programma prevede un impegno da parte del sovvenzioni statali datore di lavoro ad assumere a tempo determinato oppure in prova un numero di lavoratori per un periodo da 3 a 6 mesi. Lo Stato in contropartita, per tutto il periodo di prova, si impegna a pagare: a) il 100% del salario minimo mensile garantito per legge (circa 11.800 lek) per ogni lavoratore; b) il 100% dei contributi sociali a carico del datore di lavoro; c) il 20% di aumento della sovvenzione richiesta per un’eventuale qualificazione del dipendente non in possesso di una qualifica specifica necessaria al datore di lavoro; comunque il datore di lavoro potrà avere una sovvenzione statale che non sia superiore al 75% della spesa totale per la qualificazione del dipendente, quando le persone assunte sono soggette al sussidio per la disoccupazione. 59 Imprenditori in Albania Secondo programma: assunzione temporanea per 9 mesi a scopo formativo. Il datore si lavoro si impegna ad assumere temporaneamente per 9 mesi un numero di dipendenti selezionati, come sopra, garantendone l’assunzione almeno di un 40%. Lo Stato in contropartita si impegna a pagare: a) il 100% del salario minimo mensile per ciascun lavoratore per il periodo temporaneo; b) il 100% dei contributi a carico del datore di lavoro; c) il 100% del salario minimo mensile per tre mesi, per l’assunzione definitiva, dopo il periodo temporaneo dei dipendenti eccedenti il 40% e il 100% dei contributi a carico del datore di lavoro. Terzo programma: assunzione a tempo determinato per almeno 12 mesi. I datori di lavoro devono assumere con regolare contratto a tempo determinato per la durata di almeno 1 anno, soggetti iscritti alle liste di disoccupazione. Lo Stato prevede una sovvenzione mensile, per tre/cinque mesi, pari alla somma tra il minimo mensile (11.800 lek) e l’importo relativo ai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, per ciascun lavoratore assunto. Se il soggetto, neo assunto, era in precedenza iscritto presso le liste di collocamento e percepiva un sussidio di disoccupazione, lo Stato provvederà ad un’ulteriore sovvenzione pari al 20%. Quarto programma: corsi di formazione lavoro. Il datore di lavoro si impegna ad organizzare corsi di formazione lavoro garantendo l’assunzione di almeno il 20% dei partecipanti al corso. Lo Stato sovvenziona il datore corrispondendo tre volte il salario minimo mensile previsto per il lavoratore (circa 11.800 lek) per ogni persona assunta al termine del corso di formazione. Si considera assunto il lavoratore con il quale è stato stipulato un contratto della durata di un anno per le mansioni per le quali è stato qualificato dal corso di formazione. Il datore di lavoro che intende realizzare corsi di formazione per disoccupati iscritti nelle liste di colloca60 4. L’IMPRESA mento può richiedere all’Ufficio del Lavoro il finanziamento dei costi di partecipazione per ogni lavoratore, l’importo non potrà superare il 60% del costo totale per l’organizzazione. Retribuzione Il Consiglio dei Ministri albanese ha fissato dei valori minimi per il personale dei dipendenti pubblici: ■ la retribuzione minima obbligatoria è pari a 11.800 lek; ■ il minimale su cui calcolare gli oneri sociali è pari a 11.800 lek. Il minimo di ore lavorative a cui corrisponde il salario minimo è di 174 lek. Il salario minimo per un ora di lavoro e pari a lek 68; ■ non esiste l’obbligo di corrispondere un premio produzione; ■ il datore di lavoro può corrispondere al dipendente un bonus di fine anno tenendo in considerazione anche la qualità del lavoro prestato; se tale bonus viene corrisposto per tre anni consecutivi diventa poi obbligatorio. Salario medio mensile lordo in lek per qualifica: ■ Operai 14.494; ■ Impiegati 16.991; ■ Tecnici 18.265; ■ Specialisti 23.118; ■ Dirigenti 34.477; Non esistono dati statistici ufficiali in merito alle retribuzioni nelle imprese private; le retribuzioni possono variare notevolmente in funzione della qualifica e dell’attività esercitata dall’impresa. Il salario medio mensile si può sintetizzare come segue: ■ Operai 100 - 200 euro; ■ Impiegati 170 - 350 euro; ■ Tecnici 400 - 350 euro; ■ Specialisti 400 600 euro; ■ Dirigenti 700 - 1.000 euro; 61 Imprenditori in Albania Contratti di lavoro Per la struttura della remunerazione del personale esiste il CCNL approvato dal Consiglio dei Ministri per i dipendenti pubblici, là dove sono fissati i valori retributivi minimi. Nelle aziende private vale quanto pattuito fra le parti, a condizione che gli accordi siano migliorativi del CCNL nelle pubbliche amministrazioni. Oneri sociali Il Codice del Lavoro afferma in generale, che il datore di lavoro ha l’obbligo di versare le ritenute sui redditi e i contributi di previdenza sociale. Le trattenute devono essere dichiarate e versate mensilmente. Il datore di lavoro deve versare ogni mese per la previdenza sociale, assicurazione sulle malattie e infortuni un contributo pari al 41,9%, 30,7% sul minimo salariale previsto per i dipendenti statali di cui l’ 11,2% a carico del dipendente I lavoratori autonomi devono versare un contributo previdenziale mensile di 4.054 lek. Cessazione del Il Codice del Lavoro regola le ipotesi di risoluzione del rapporto di lavoro contratto di lavoro distinguendo tra ipotesi di giusta causa e non, nonché il caso di licenziamenti collettivi, sia per i contratti a tempo indeterminato che per quelli a tempo determinato. Secondo il Codice del Lavoro albanese, il datore di lavoro può licenziare senza giusta causa ed è prevista la fine del rapporto. La risoluzione del contratto avviene tramite avviso in forma scritta previo incontro tra le parti. L’avviso scritto dovrà essere notificato nell’intervallo di tempo compreso tra le 48 ore ed una settimana dall’avvenuto incontro. Nel caso in cui questa procedura non venga rispettata il datore di lavoro dovrà corrispondere una somma pari a due volte il salario percepito che si aggiunge all’indennità di mancato preavviso e all’anno di salario. Per quanto riguarda le modalità di avviso, a volte il giudice, può condannare il datore di lavoro che abbia licenziato il dipendente senza giusta causa al pagamento di una indennità di fine rapporto superiore ad un anno di salario. 62 4. L’IMPRESA Personale straniero Le condizioni di reclutamento e remunerazione del personale straniero espatriato sono stabilite dalla legge n. 8492 del 27/5/1999, sugli stranieri. La nuova legge permette alle persone fisiche e a quelle giuridiche di svolgere un’attività lavorativa in Albania per un periodo superiore a 3 mesi solo se munite di permesso di lavoro. Il permesso di lavoro viene rilasciato dagli uffici competenti (Ufficio locale del lavoro – Ministero del lavoro e degli affari sociali) entro 30 gg. I tipi di permesso di lavoro: ■ sono limitati ad un periodo di tempo o territorio o ad una determinata attività; ■ hanno una particolare codifica alfanumerica (tipo A, tipo B, tipo C, ecc) a seconda del tipo di permesso specifico. Alcuni soggetti sono esenti dal permesso di lavoro, infatti la legge prevede che alcune categorie di cittadini stranieri sono esenti dall’obbligo di ottenere il permesso di lavoro, come ad esempio i diplomatici, i docenti universitari, ecc. Sono altresì esenti dal permesso di lavoro i cittadini stranieri residenti all’estero che esercitano in Albania particolari attività di lavoro subordinato, alle dipendenze di una o più società straniere. Per casi particolari il permesso di lavoro può essere negato. Per chi viola le disposizioni sui permessi di lavoro ci sono sanzioni: si prevede una pena pecuniaria da applicare agli stranieri che va 10.000 a 200.000 lek. ■ ■ L’iscrizione presso l’Istituto delle Assicurazioni Sociali Iscrizione obbligatoria entro quindici giorni dall’avvenuta registrazione presso l’Autorità fiscale dell’Istituto delle Assicurazioni Sociali (equivalente della nostra INPS) che provvede al rilascio del Numero delle Assicurazioni Sociali (sia per il datore di lavoro che per il lavoratore). Tale numero attribuito al datore di lavoro resta invariato anche se l’oggetto dell’attività varia: modello E-SIG 025/ con data inizio attività; modello E-SIG 27/ per le nuove persone assunte. 63 Imprenditori in Albania Iscrizione presso la locale Camera di Commercio Non è obbligatoria, quindi è volontaria per i piccoli imprenditori, agricoltori e per le società straniere che hanno un ufficio di rappresentanza oppure una filiale. Costi iniziali ■ Tassa di iscrizione presso il Registro Commerciale: 6.000 lek; ■ tassa di iscrizione presso le Autorità fiscali: 20.000 lek; ■ tassa di pulizia: 29.000 lek; ■ iscrizione alla Camera di Commercio (annuale): 42.000 lek. 64 CAPITOLO 5 AGEVOLAZIONI e FINANZIAMENTI ➤ Sommario 5.1 RISORSE COMUNITARIE Le relazioni tra l'Italia e l'Albania, grazie ad un'azione strategica e organica, non riguardano unicamente gli aspetti economici, ma sono caratterizzate da legami e scambi nel settore della sicurezza, della coesione sociale e culturale. Tale approccio multidisciplinare dei rapporti tra i due Paesi è stato realizzato anche grazie all'attivazione di numerosi strumenti di programmazione finanziaria a livello comunitario che hanno consentito di rendere stabili e reciprocamente proficui i legami tra i due Paesi, legami rafforzati dai già consolidati rapporti istituzionali tra le Regioni italiane affacciate sull’Adriatico ed in particolare, dalla Regione Marche. La Commissione Europea, infatti, nel periodo 2000/2006 ha attivato diversi programmi finanziati con i fondi strutturali (FESR) volti a far fronte ai problemi di coesione economica e sociale promuovendo anche la cooperazione transfrontaliera, transnazionale ed interregionale dell’Unione Europea. Una particolare attenzione è stata riservata alle regioni ultraperiferiche ed a quelle situate lungo le frontiere esterne dell'Unione Europea verso i Paesi candidati all'adesione, al fine di incentivare uno sviluppo armonioso ed equilibrato del territorio comunitario, in vista del continuo e progressivo Allargamento. In particolare, considerando il Mare Adriatico come confine vero e proprio, è stato possibile promuovere una lunga serie di interventi a favore del sistema imprenditoriale e finalizzati a rafforzare le relazioni tra operatori pubblici e privati. Il Programma Interreg si è articolato come segue: Interreg III A Cooperazione transfrontaliera Cooperazione transfrontaliera tra regioni di frontiera contigue, comprese quelle delle frontiere esterne dell'Unione Europea, ai fini della creazione di poli socioe- 65 Imprenditori in Albania conomici transfrontalieri mediante strategie congiunte di sviluppo territoriale sostenibile. L’Albania rientra tra le aree ammissibili, sia nella programmazione di Interreg Transfrontaliero Adriatico relativo a tutte le Regioni italiane affacciate sull’Adriatico (Regioni - RAI) ai sensi della Decisione C(2002)4627, sia nello specifico programma Interreg Italia-Albania accessibile solo per la Regione Puglia. Interreg III B Cooperazione transnazionale Cooperazione transnazionale tra autorità nazionali, regionali e locali ai fini della promozione di una maggiore integrazione territoriale tra ampi raggruppamenti di regioni europee, per una migliore integrazione territoriale con i paesi candidati e altri paesi terzi limitrofi. Tra le aree geografiche ammissibili rientra anche l’Albania con riferimento però al solo Programma Interreg III B CADSES (Central, Adriatic, Danubian, and South Eastern European Space), ai sensi della Decisione della Commissione Europea C (2001) 4013. Come per tutti i programmi finanziati dai fondi strutturali, le autorità di gestione provvedono alla selezione e all'approvazione dei progetti, nonché alla concessione del relativo contributo, assicurando inoltre la sorveglianza sull'attuazione dei progetti e il controllo finanziario. Tali opportunità finanziarie, attualmente erogate in forza di procedure a regia regionale o a bando, stanno per concludere una prima fase di programmazione in vista dell’attivazione dei nuovi programmi di prossimità da parte della Commissione Europea (Comunicazione del 1.7.2003 COM (2003) 393 definitivo “Preparare il terreno per un nuovo strumento di prossimità”). La volontà della Commissione di creare un nuovo strumento di prossimità concerne essenzialmente l’armonizzazione dei canali di distribuzione dei finanziamenti UE e, quindi, i vari programmi Interreg, Phare, Tacis, Cards, al fine di valorizzare le esperienze più valide già acquisite. L’obiettivo che si intende perseguire è, dunque, quello di coordinarsi non solo da un punto di vista politico-istituzionale, ma anche da un punto di vista amministrativo e tecnico-finanziario, raccordando le linee di finanziamento connesse alle politiche di prossi66 5. AGEVOLAZIONI E FINANZIAMENTI mità, troppo spesso legate alla diversa tempistica decisionale ed a modalità e procedure differenti. Oltre al programma Interreg esiste un altro strumento finanziario dell’Unione Europea riguardante l’area dei Balcani e dunque anche l’Albania, denominato Cards. Questo costituisce uno strumento per favorire il processo di stabilizzazione e associazione, sostenendo una serie di attività condotte in questo campo. Il programma riguarda l’assistenza finanziaria ad Albania, BosniaHerzegovina, Croazia, Unione di Serbia e Montenegro ed ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, per la ricostruzione, la stabilizzazione, l'aiuto per il rimpatrio dei profughi e degli sfollati, il sostegno della democrazia, lo sviluppo di un'economia di mercato sostenibile, la lotta contro la povertà, l'uguaglianza fra i sessi, l'istruzione, la formazione e la protezione dell'ambiente. La Commissione Europea fissa per ciascuno dei paesi beneficiari un “programma indicativo pluriennale” di durata triennale. Questi programmi illustrano le riforme che i partner devono realizzare nei settori prioritari e prevedono degli importi indicativi (complessivi e per settore prioritario). Sulla base dei programmi per ciascun paese sono, infine, elaborati i programmi annuali d'azione, che definiscono nel modo più preciso possibile gli obiettivi, i settori d'intervento e la dotazione finanziaria. A seguito della pubblicazione delle Linee Guida per l’implementazione dei Programmi di Prossimità sui confini Interreg/Cards ed Interreg/Tacis 2004/2006, il Programma Interreg IIIA Transfrontaliero Adriatico ha cominciato ad evolversi secondo forme giuridiche e modalità operative proprie dei Programmi di Prossimità, assumendo anche la denominazione di Nuovo Programma di Prossimità Adriatico (NPPA). Gli elementi maggiormente innovativi del NPPA attengono al profilo finanziario e alle procedure di selezione e di implementazione delle proposte progettuali. Il nuovo piano finanziario del Nuovo Programma di Prossimità Adriatico vede la coesistenza, unitamente alle risorse FESR residue dell’Interreg IIIA Transfrontaliero Adriatico, dei fondi CARDS stanziati dalla Commissione Europea per il triennio 2004/2006, a cui si potranno eventualmente aggiungere ulteriori co-finanziamenti dei Paesi Adriatico Orientali (PAO). 67 Imprenditori in Albania LIFE Paesi Terzi L'obiettivo specifico di questo programma comunitario è quello di contribuire alla creazione di capacità e strutture amministrative necessarie nel settore dell'ambiente nei paesi terzi che si affacciano sul Mar Mediterraneo e sul Mar Baltico. Possono ottenere un contributo finanziario fino al 70% del costo totale i progetti di assistenza tecnica e fino al 100% le misure di accompagnamento. I progetti devono contribuire all’attuazione di linee guida e delle procedure regionali e internazionali che promuovano lo sviluppo sostenibile a tutti i livelli o che risolvano gravi problemi ambientali della regione interessata. I contribuiti erogati da LIFE Paesi terzi sono destinati sia alle persone fisiche che alle persone giuridiche (imprese, enti locali, ong) stabilite negli Stati Membri dell'Unione Europea. Si distinguono due tipologie di azioni ammissibili: 1) progetti di assistenza tecnica che contribuiscono alla creazione di capacità e strutture amministrative necessarie nel settore dell'ambiente, nonché allo sviluppo di politiche e programmi d'azione nel settore ambientale; 2) misure di accompagnamento necessarie per la valutazione, il monitoraggio e la promozione delle azioni, per lo scambio di esperienze tra progetti, nonché per la diffusione dei loro risultati. Sommario Le imprese sia albanesi che straniere possono usufruire di finanziamenti erogati tramite i Fondi di “Venture Capital”. Tali fondi istituiti da strutture finanziarie nazionali consentono specie alle PMI di ottenere crediti oppure essere sostenute in forma di compartecipazioni. Le iniziative di maggior rilevo presenti sul territorio sono: l’Albanian American Enterprise Fund (AAEF) e l’Albania Reconstruction Equity Fund (AREF). 68 ➤ 5.2 RISORSE ISTITUZIONALI INTERNAZIONALI 5. AGEVOLAZIONI E FINANZIAMENTI Albanian American Enterprise Fund (AAEF) Beneficiari Sono beneficiarie tutte le PMI appartenenti al settore della assistenza a società private locali, ex-imprese statali in via di privatizzazione, Joint Ventures tra imprese locali ed estere e società occidentali interessate a investire nel paese. Tipologia di intervento Tale fondo è stato istiutito nel 1995 con una dotazione finanziaria di 30 milioni di US$ ed è sostenuto dall’USAID. L’AEEF acquisisce partecipazioni azionarie, oppure fornisce prestiti alle PMI in tutti i settori economici. I tetti minimi e massimi dei crediti sono compresi tra i 300.000 US$ e 1.000.000 di US$. Il fondo offre assistenza a società private locali, ex-imprese statali in via di privatizzazione, Joint Ventures tra imprese locali ed estere. Le forme di credito includono quelle a medio e lungo termine, equità e garanzie. Tutti i profitti generati dal fondo sono reinvestiti in Albania. Il termine massimo di un prestito è di 5 anni. Gli interessi sono equiparabili a quelli applicati mediamente dal mercato bancario tenendo conto del rischio del progetto. Come usufruire Per accedere ad un prestito bisogna seguire le seguenti procedure: 1) va presentata la proposta ed espresso l’interesse del settore in cui si vuole investire; va indicata eventualmente la precedente esposizione finanziaria e richiesto l'ammontare della somma che si desidera investire; infine, va specificato se ci si intende valere di un credito, oppure della collaborazione sotto forma di equità dalla parte del fondo; 2) se il fondo giudica la richiesta ed il progetto attuabile si chiederà all’interessato di proporre un business plan; 3) se il business plan soddisfa i criteri del fondo, l’imprenditore verrà assistito dallo staff dell’AAEF nell’analizzare più analiticamente la proposta; 4) l’applicazione finale verrà portata al vaglio del Board Direttivo che deciderà in ultima istanza. Punti di contatto AAEF, Rr. ”Deshmoret e 4 Shkurtit”,”Green Park” Complex, Tower 2, 12th Floor, Tirana, Albania. 69 Imprenditori in Albania Tel: (355) 4 222408 Fax: (355) 4 271952 e-mail: [email protected] http://www.aaef.com/ Albania Reconstruction Equity Fund (AREF) Beneficiari Imprese nazionali ed internazionali. Tipologia di intervento Tale fondo nasce dalla comune iniziativa del Governo italiano in collaborazione con la BERS con una dotazione di 14.000.000 di US$. Sia la BERS che il Governo italiano partecipano al fondo con una quota del 50% costituito alla fine del 1998 e dotato di un capitale di 14 milioni di US$. A questi investitori istituzionali si è poi aggiunta la Banca Popolare di Bari, con un investimento pari a 500.000 US$. Costituito alla fine del 1998, l'AREF ha una durata di 10 anni, mentre quella dei singoli investimenti è in genere di 3 - 5 anni. Benché il Fondo abbia una chiara finalità "di sviluppo", tutti gli investimenti finanziati devono soddisfare precisi criteri di economicità e redditività. Caratteristiche e progetti finanziabili: l'AREF può finanziare sia l'espansione e modernizzazione di iniziative già esistenti che la realizzazione di attività completamente nuove. Il Fondo può investire soltanto in imprese private o privatizzate. Settori ammessi agli investimenti: l'AREF può investire in un'ampia gamma di attività produttive e di servizio e l'ammontare dei singoli investimenti effettuati dal Fondo va da un minimo di US$ 100.000 ad un massimo di US$ 1,4 milioni. Valutazione degli investimenti: le iniziative di investimento sottoposte all'AREF vengono analizzate dal personale del Fondo sulla base di elementi forniti dai promotori (studi di fattibilità tecnico-economica, proiezioni finanziarie e di mercato). Superato questo primo vaglio, le proposte più interessanti vengono sottoposte all'approvazione di un Comitato per gli Investimenti presieduto dalla BERS. Il numero delle eccezioni è limitato ai seguenti: armamenti, superalcolici, gioco d'azzardo, tabacco, attività finanziarie e di consulenza, edilizia immobiliare. Inoltre, il Fondo non può finanziare attività che danneggino l'ambiente. 70 5. AGEVOLAZIONI E FINANZIAMENTI Come usufruire Rivolgersi all’ufficio locale della Banca Europea per lo Sviluppo e Ricostruzione. Punti di contatto EBRD Albania, Torre Drin Building, 4th Floor, Abdi Toptani Street, Tirana, Albania. Tel: +355 42 32898, fax: +355 42 30580, e-mail:[email protected] http://www.ebrd.com/projects/psd/psd1998/6130.htm ➤ Sommario 5.3 RISORSE NAZIONALI L'intervento italiano per rafforzare i rapporti con l’Albania si colloca all'interno del Patto di Stabilità per l'Europa Orientale approvato nel 1999 che aveva evidenziato la necessità di realizzare, accanto alle riforme economiche e democratiche delle regioni dei Balcani, tra le quali l'Albania, una mutua cooperazione su base bilaterale e regionale, non soltanto per garantire buone relazioni tra Paesi confinanti, ma per coordinare i Piani e i Programmi di aiuto economico. Per la realizzazione di economie di mercato, per assicurare un flusso di commercio estero e di investimenti nel settore privato è, dunque, necessario incoraggiare la cooperazione economica tra gli Stati, ed è proprio sulla base di questa impostazione che si sono avuti numerosi interventi legislativi adottati dall'Italia che ha svolto un ruolo trainante per i rapporti con l'Albania, oltre ad essere il maggiore prestatore di fondi tra i Paesi del Patto di stabilità, nonché membro dell'Advisory and Contact Groups in quanto Paese promotore dell'"Iniziativa Adriatica". Inoltre, il 13 febbraio 2001, l'Italia ha stipulato con l'Albania un Protocollo d'Intesa tra il Ministero dell'Interno della Repubblica italiana e il Ministero dell'Ordine Pubblico della Repubblica dell'Albania concernente lo sviluppo dei programmi a sostegno delle forze di polizia albanesi e la collaborazione tra i due Paesi nella lotta alla criminalità, attraverso la costituzione di un ufficio di collegamento italiano in Albania ed il distacco di un "ufficiale di collegamento albanese in Italia”. 71 Imprenditori in Albania Legge 84/2001: "Disposizioni per la partecipazione italiana alla stabilizzazione, alla ricostruzione e allo sviluppo dei Paesi dell'area balcanica" Per quanto riguarda gli interventi strategici dell'Italia in Albania e gli scambi tra i due Paesi, l'Italia è intervenuta, in linea con l'impegno politico del Patto di stabilità, adottando la legge 21 marzo 2001 n. 84 intitolata: "Disposizioni per la partecipazione italiana alla stabilizzazione, alla ricostruzione e allo sviluppo dei Paesi dell'area balcanica". Con tale legge è stata disciplinata la partecipazione dell'Italia alla ricostruzione e allo sviluppo dei Paesi di area balcanica ed è stato adottato un modello di ricostruzione che parte da un'analisi settoriale a livello locale, di cui beneficeranno i promotori di progetti di cooperazione e di sviluppo delle imprese. E' stato istituito un Comitato presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri che definisce le linee generali e gli indirizzi strategici per assicurare azioni coordinate nella cooperazione allo sviluppo e nell'assistenza alle imprese. Il Comitato è assistito da un'unità tecnico-operativa (UTOB), costituita da esperti e rappresentanti dei Ministri. Beneficiari Nell’ambito della procedura di competenza del Ministero delle Attività Produttive, le proposte progettuali possono essere presentate da ICE, INFORMEST, FDL Servizi S.r.l., UNIONCAMERE. Le eventuali domande presentate direttamente da soggetti terzi non possono essere prese in considerazione, se non recepite tramite questi enti “attuatori”. Nell’ambito della procedura di competenza del Ministero degli Affari Esteri le proposte progettuali possono essere presentate da organizzazioni internazionali ed organismi istituiti per l'esecuzione di intese o di accordi raggiunti in sede internazionale, nonché enti italiani pubblici e privati senza scopo di lucro. I paesi beneficiari sono: Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, FYROM (Rep. di Macedonia), Serbia e Montenegro (ex Rep. Federale di Yugoslavia), Romania. Tipologia di intervento Cooperazione allo sviluppo (MAE): formazione, assistenza tecnica, crediti, aiuto e sicurezza. Promozione e assistenza alle imprese (MAP): informazione e comunica72 5. AGEVOLAZIONI E FINANZIAMENTI zione, assistenza tecnica, formazione, partecipazioni societarie e finanziamenti agevolati con particolare riferimento ai settori: energia, ambiente, sviluppo PMI, turismo, conservazione patrimonio culturale, artistico, urbano. Cooperazione decentrata (Regione ed Enti locali): formazione, assistenza tecnica e altri campi di intervento di particolare interesse nazionale. Gli interventi realizzati dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero delle Attività Produttive, dalle Regioni e dagli Enti Locali, dovranno essere modulati secondo i seguenti indirizzi strategici: 1) rafforzamento delle istituzioni e della sicurezza; 2) sostegno alla realizzazione delle riforme giuridiche, amministrative ed economiche, anche al fine di accelerare la transizione verso un'economia di mercato; 3) sostegno alle attività delle imprese ed agli investimenti; 4) sostegno alla cooperazione decentrata. Legge n. 19/1991 – art 2 : Norme per lo sviluppo delle attività economiche e della cooperazione internazionale della regione Friuli-Venezia Giulia, della provincia di Belluno e delle aree limitrofe. Fondo Balcani Finest Spa Beneficiari Imprese aventi sedi e prevalenti organizzazioni nelle Regioni Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto-Adige – ovvero imprese aventi stabile organizzazione in uno Stato dell’Unione Europea, purché controllate da imprese residenti nelle suddette Regioni. Le PMI vanno individuate secondo la definizione comunitaria. Tipologia di intervento E’ un fondo rotativo, finalizzato a sostenere gli investimenti delle imprese italiane attraverso l’acquisizione da parte della FINEST, in nome e per conto del Ministero delle Attività Produttive, di quote del capitale di rischio in società od imprese costituite o da costituire nei Paesi appartenenti all’area Balcanica (Albania, BosniaErzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Romania, Serbia Montenegro). L’acquisizione di capitale attraverso il fondo rappresenta un intervento aggiuntivo rispetto all’intervento FINEST ai sensi della legge n. 19/91. L'ammontare del fondo è di € 8.181.860,00. 73 Imprenditori in Albania L’intervento del Fondo Balcani ha diversi limiti: ■ non può determinare l’acquisizione di quote di capitale in misura superiore al doppio di quelle detenute dalla FINEST; ■ non può determinare, sommato a quello della FINEST, il superamento: - né della quota dell’investimento complessivo che fa capo ai soci italiani; - né del limite del 49% del capitale di ciascuna società estera; - non può superare l’importo di € 516.465,00 per operazione. Le partecipazioni acquisite a valere sulla disponibilità del Fondo devono essere cedute, entro un massimo di 8 anni dall’acquisizione e comunque non oltre i limiti convenuti nei contratti relativi all’intervento FINEST. Per l’impegno al riacquisto delle partecipazioni a valere sulla disponibilità del Fondo non è richiesta l’assistenza di garanzie reali o personali. Le imprese italiane devono presentare la domanda di agevolazione direttamente alla FINEST, allegando al modulo di domanda la documentazione indicata. Punti di contatto FINEST S.p.A., Via dei Molini, 4 - 33170 Pordenone, Tel. 0434 229811 - fax 0434 20704. Sito internet: www.finest.it, e-mail: [email protected] Piazza Zanellato, 5 - 35131 Padova, Tel. 049 773901 fax 049 773989, e-mail: [email protected] www.finest.it Per quanto concerne le procedure di gestione relative al MAP (Ministero Attività Produttive), nonché la concessione dei finanziamenti ed i riferimenti normativi si consiglia di consultare il sito internet del Ministero delle Attività Produttive: http://www.mincomes.it/strumenti/capitolo_d/d4.htm Per quanto concerne le procedure di gestione relative al MAE (Ministero Affari Esteri) si consiglia di seguire il seguente percorso on-line una volta entrati nel sito http://www.esteri.it/ita/: (La Politica Estera > Aree geografiche > Europa > Approfondimenti > Legge 84/01), fonte: Ministero attività Produttive Commercio Estero e Ministero Affari Esteri. 74 5. AGEVOLAZIONI E FINANZIAMENTI Altri strumenti di finanza agevolata Le imprese italiane che intendono investire in Albania possono beneficiare, inoltre, di altri strumenti di finanza agevolata messi a loro disposizione dal MAP e dal MAE. In particolare, ricordiamo i principali finanziamenti ad oggi disponibili: legge n. 394/81, legge n.100/90, decreto lgs. n.143/98 art. 22 comma 5, lett. a) e b), legge n. 212/92, legge n. 304/90 e legge n. 1083/54. Pur non essendo esaustiva tale elencazione, in quanto soggetta a continuo aggiornamento, si ritiene utile esporre brevemente le caratteristiche degli aiuti sopra indicati. Legge 394/81: “Finanziamenti agevolati a programmi di penetrazione commerciale volti a costituire insediamenti durevoli all’estero” Beneficiari Imprese italiane esportatrici di beni e servizi senza alcuna limitazione, con priorità per le PMI, consorzi ed altre forme di raggruppamenti di imprese. I progetti di penetrazione commerciale devono realizzare un insediamento durevole, cioè una presenza stabile e qualificata dell’impresa nel paese di destinazione del progetto. Sono ammissibili le seguenti spese nei due anni successivi all’approvazione della domanda: ■ costi per la creazione o il potenziamento di strutture permanenti quali società commerciali dirette, filiali di vendita, centri di assistenza tecnica e depositi; ■ costi per il funzionamento di rappresentanze permanenti: gestione dei locali, costi per il personale di struttura, supporti operativi, utenze, ecc.; ■ campionamenti promozionali e dimostrativi; ■ oneri di trasporto doganali e assicurativi; ■ acquisto di automezzi per il trasporto di prodotti in loco e per lo svolgimento di attività promozionali; ■ studi di mercato svolti da soggetti esterni; ■ spese di dimostrazione (fiere locali, conventions ed altre attività promozionali); ■ spese per consulenze di marketing, legali e fiscali legate all’avviamento della struttura; ■ spese per la costituzione di scorte; ■ viaggi e missioni di personale dell’impresa italiana nel Paese destinatario. Paesi non appartenenti all’Unione Europea. 75 Imprenditori in Albania Punti di contatto Per quanto concerne le modalità di presentazione delle domande, le procedure dell’istruttoria, i tassi di finanziamento e per qualunque altra informazione si rinvia: SIMEST Spa C.so Vittorio Emanuele II 323, 00186 Roma www.simest.it - [email protected]; oppure: Ministero Attività Produttive Viale America 341, 00144 Roma Direzione Generale per le Politiche di Internazionalizzazione http://www.mincomes.it/strumenti/capitolo_b/b3.htm; Fonte: Ministero attività Produttive Commercio Estero. Legge 100/90: “Società all’estero – SIMEST S.p.A” Beneficiari Imprese italiane o imprese aventi stabile organizzazione in uno Stato dell’Unione Europea, controllate da imprese italiane interessate a costituire una società estera o a sottoscrivere un aumento di capitale sociale o ad acquisire quote di partecipazione in una impresa estera già costituita. Tipologia di intervento Questi i servizi erogati attraverso la SIMEST S.p.A: Promozione: indirizza gli operatori verso iniziative e partecipazioni in paesi esteri, promuovendo società locali ed individuando opportunità di investimento. Consulenza: assiste le imprese fornendo servizi personalizzati di carattere tecnico, finanziario, amministrativo, organizzativo, anche in relazione al possibile accesso ai programmi internazionali di finanziamento delle joint-ventures, quali JOP/PHARE, TACIS, ECIP della Comunità Europea. Finanziamento: ■ partecipazione al capitale di società estere con quote di minoranza (max 25%) e per un periodo massimo di 8 anni; ■ a fronte di finanziamenti concessi dal sistema bancario alle imprese per la loro partecipazione al capitale di rischio della società estera, la SIMEST SpA concede contributi agli interessi nei limiti del 90% della quota complessiva italiana di partecipazione entro il 51% del capitale della società estera partecipata; ■ concessione di finanziamenti alle imprese estere partecipate, anche nell’ambito di operazioni di cofinanziamento con istituti internazionali (BERS, BEI, I.F.C.), 76 5. AGEVOLAZIONI E FINANZIAMENTI ■ ovvero altri enti sovranazionali, sempre entro la misura massima del 25% dell’impegno finanziario previsto dal programma economico dell’impresa estera; partecipazione a società, italiane o estere, aventi finalità strumentali correlate al perseguimento degli obiettivi di promozione e sviluppo da parte di imprese italiane di iniziative di investimento e collaborazione commerciale ed industriale all’estero, quali società finanziarie, assicurative, di leasing e di factoring. Inoltre, SIMEST, quale gestore unico di fondi pubblici, corrisponde, direttamente alle imprese italiane, contributi agli interessi (nella misura massima del 50% del tasso di riferimento) a fronte di finanziamenti concessi da banche, italiane o estere, della quota di capitale di rischio nelle società estere partecipate dalla stessa SIMEST. Punti di contatto SIMEST SPA Corso Vittorio Emanuele II, 323 - 00186 ROMA Tel. 06686351, sito internet: www.simest.it, e-mail: [email protected], fonte: Ministero attività Produttive Commercio Estero. D.lgs. n. 143/98 art. 22 comma 5, lett. a) e b) – D.M. 23/03/2000 n. 136: “Finanziamento agevolato delle spese per la realizzazione di programmi di assistenza tecnica e studi di pre-fattibilità e fattibilità connessi ad esportazioni o ad investimenti italiani all’estero” Beneficiari Imprese italiane, loro consorzi od associazioni interessati a programmi di espansione commerciale o produttiva in Paesi non appartenenti all’Unione Europea. Tipologia di intervento 1) Studi di fattibilità connessi all’aggiudicazione di commesse (50% delle spese ritenute ammissibili). 2) Studi di fattibilità collegati ad esportazioni o ad investimenti in Paesi non compresi nell’Unione Europea (100% delle spese ritenute ammissibili). 3) Programmi di assistenza tecnica collegati alle esportazioni o agli investimenti di cui al punto precedente (100% delle spese ritenute ammissibili). Le spese ammissibili vanno dai salari per i dipendenti delle società agli emolumenti per i consulenti esterni, ai viaggi e agli studi di supporto. 77 Imprenditori in Albania Punti di contatto SIMEST SPA Corso Vittorio Emanuele II, 323 00186 ROMA Tel. 06686351 Sito Internet: www.simest.it e-mail: [email protected] oppure MINISTERO ATTIVITA' PRODUTTIVE Viale America, 341 – 00144 ROMA Direzione Generale per le Politiche di Internazionalizzazione, http://www.mincomes.it/strumenti/capitolo_b/b2.htm, fonte: IPSOA i principali aiuti pubblici all’internazionalizzazione delle imprese. Legge n. 212/92 Beneficiari 1) Istituti ed enti pubblici e privati, organismi di assistenza tecnica e formazione professionale. 2) Associazioni di categoria, loro confederazioni e relative aziende di servizi. 3) Consorzi, società consortili, cooperative, società e imprese con particolare riguardo alle PMI. Tipologia di intervento I progetti riguardano le seguenti tipologie: A) formazione professionale, manageriale e quadri intermedi; B) assistenza tecnica; C) studi di fattibilità e progettazioni nei settori dei trasporti, telecomunicazioni, distribuzione, economia sociale, energia, turismo, risanamento ambientale, nonché in materia di riconversione industriale e agricola e nel campo del restauro artistico e urbano; D) progetti pilota finalizzati alla promozione di accordi di collaborazione economica tra le parti per il trasferimento di tecnologia; E) studi di fattibilità per la costituzione di Joint Venture o per la ristrutturazione di imprese miste, partecipate da soggetti italiani. Il Cipe annualmente adotta una delibera su proposta del Ministro degli Affari Esteri di concerto con il Ministro del Commercio con l’Estero per individuare i Paesi destinatari della legge. Per l’anno 2002 delibera CIPE del 27 maggio 2003: Albania, Algeria, Armenia, Azerbaijan, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Egitto, Estonia, Federazione Russa, Georgia, Giordania, Iraq, Kazakistan, Kirghizistan, Lettonia, Libano, Libia, Lituania, 78 5. AGEVOLAZIONI E FINANZIAMENTI Macedonia, Marocco, Moldavia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia e Montenegro, Siria, Slovacchia, Slovenia, Tajikistan, Tunisia, Turchia, Ucraina, Ungheria e Uzbekistan. Punti di contatto Per quanto concerne le procedure di gestione relative al MAP, nonché la concessione dei finanziamenti ed i riferimenti normativi, si consiglia di consultare il sito internet del Ministero Attività Produttive: http://www.mincomes.it/strumenti/capitolo_d/d1.htm, Viale America 341 - 0144 ROMA, tel. 06/59931, Direzione Generale per la Promozione degli Scambi e per l’Internazionalizzazione delle imprese, tel. 06/5993 2602, fonte: Ministero attività Produttive Commercio Estero. Legge n. 304/90: “Finanziamento agevolato delle spese di partecipazione a gare internazionali” Beneficiari Imprese italiane, loro consorzi e associazioni, interessate alle gare internazionali in Paesi non appartenenti all’Unione Europea. Tipologia di intervento Spese di partecipazione a gare sostenute nell’arco di tempo compreso tra la data di arrivo alla Simest SpA della domanda di finanziamento e il termine di scadenza per la presentazione dell’offerta definitiva. Trattasi di tasso agevolato delle spese da sostenere per la predisposizione delle offerte di partecipazione a gare internazionali. Sono considerate internazionali le gare indette in Paesi non appartenenti all’Unione Europea (ivi incluse le gare riservate ad imprese italiane e quelle indette da organismi europei per commesse da realizzare in paesi non facenti parte dell’Unione Europea). Il periodo di utilizzo del finanziamento dura 18 mesi a partire dalla stipula del contratto di finanziamento. Punti di contatto SIMEST SPA, Corso Vittorio Emanuele II, 323 - 00186 ROMA, tel. 06686351, sito internet: www.simest.it e-mail: [email protected], oppure Ministero delle Attività Produttive Viale America, 341 - 0144 ROMA 79 Imprenditori in Albania tel. 0659931, fax 0659932153, Direzione Generale per le Politiche di Internazionalizzazione Segreteria, tel. 0659932380, sito internet: http://www.mincomes.it/strumenti/capitolo_b/b4.htm, fonte: Ministero attività Produttive Commercio Estero. Legge n. 1083/54: “Concessione di contributi finanziari ad Istituti, Enti, Associazioni, per iniziative volte a promuovere l'esportazione” Beneficiari Istituti, Enti, Associazioni che non abbiano per statuto finalità di lucro. Se si tratta di associazioni di categoria, esse devono riguardare un settore produttivo su scala nazionale. Sono comprese altresì le Camere di Commercio italo-estere in Italia, iscritte all’albo di cui alla legge 580/93, art.22 comma 1. Tipologia di intervento Contributo sulle spese per la realizzazione di progetti volti a favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e lo svolgimento di specifiche attività promozionali di rilievo nazionale (partecipazione a fiere estere, partecipazione a fiere internazionali in Italia, le spese relative alle manifestazioni che si svolgono in Italia che devono riguardare eventi a carattere internazionale, secondo il riconoscimento effettuato dal Ministero); servizi di assistenza alle imprese che partecipano agli eventi promozionali (partecipazione di non più di due funzionari); realizzazione, stampa e distribuzione di cataloghi, repertori, depliant, materiale informatico, ecc., redatti in lingua estera; pubblicità effettuata all’estero su giornali, riviste specializzate, radio e televisione; workshop, conferenze ed incontri con operatori e giornalisti esteri; viaggi e soggiorni di operatori esteri in Italia; ricerche di mercato effettuate da agenzie specializzate; corsi professionali ed educationals per operatori esteri; apertura sito internet (in lingua estera). Punti di contatto Ministero delle Attività Produttive - Direzione Generale per la Promozione degli Scambi Div.III Viale Boston, n.25 o Viale America, n.341 00144 Roma, sito internet: http://www.mincomes.it/strumenti/capitolo_a/a1.htm, fonte: Ministero attività Produttive Commercio Estero. 80 CAPITOLO 6 L’IMPEGNO DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA ➤ Sommario La Camera di Commercio di Ancona è attualmente impegnata in numerose azioni di cooperazione internazionale nell’area dei Balcani, in partenariato con la Regione Marche e con altri enti territoriali locali della Regione. Tale attività si giustifica, da un lato, per la peculiare collocazione geografica del territorio provinciale in cui la Camera di Commercio si trova ad operare, specificamente indicato nella Programmazione dei bandi Interreg IIIA Transfrontaliero Adriatico, dall’altro lato, dal consolidamento dei rapporti istituzionali con i partners esteri dell’area balcanica avutosi negli ultimi anni grazie al Forum della Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio la cui segreteria ha appunto sede presso la Camera di Commercio di Ancona. Nel 2003 si è costituita, infatti, l’Associazione Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio come associazione volontaria trasnazionale senza scopo di lucro con il preciso scopo di costruire e sviluppare l’integrazione economica, ambientale e culturale tra gli enti camerali del Mare Adriatico e del Mar Ionio. Tale organismo, costituito nel 2001, è ormai giunto alla sua VIa edizione che si terrà nel 2006 proprio in territorio albanese nella città di Durazzo. Scopo del Forum è quello di favorire gli incontri tra i vari enti camerali dei paesi che si affacciano sull’Adriatico, per discutere problematiche comuni all’intera area transfrontaliera e promuovere congiuntamente progetti di cooperazione: sei fino ad oggi i tavoli tematici attivati (Turismo, Pesca, Agricoltura, Ambiente, Trasporti, Imprenditoria Femminile). Va ricordata, inoltre, la creazione nel 2003 della Corte Arbitrale dell’Adriatico e dello Ionio, quale organo del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, che amministra i procedimenti arbitrali e conciliativi, nonché le attività peritali e d’arbitraggio. L’operatività di tale organismo, già costituito, sarà ulteriormente rafforzata nel corso del 2006 dall’attivazione del progetto della Camera di Commercio di Ancona de- 81 Imprenditori in Albania nominato “Servizio di Assistenza Giuridica, Commerciale, Conciliativa ed Arbitrale nell’area Adriatica”, già approvato dal Ministero delle Attività Produttive a valere sui fondi della legge 84/01 ed in procinto di attivazione. Nei rapporti con l’Albania in particolare è stato fino ad oggi fondamentale il ruolo della Camera di Commercio Italo-albanese attiva da diversi anni attraverso la segreteria presso la Camera di Commercio di Ancona e un desk operativo a Tirana. Tale struttura, riconosciuta dal Ministero per le Attività Produttive – Commercio Estero, ai sensi del D.M. 15/2/2000, n.96, svolge funzioni di informazione alle imprese, banche dati e studi sulle opportunità di investimento in Albania, consulenza legale/fiscale e di marketing, assistenza nella contrattualistica, ricerche di settore, organizzazione di corsi di formazione e di stage formativi, promozione della cultura imprenditoriale, creazione di un punto di incontro tra domanda di lavoro proveniente dall’Albania ed offerta di lavoro delle imprese marchigiane, organizzazione di un sistema di giustizia alternativa (per lo sviluppo dell’utilizzo della conciliazione ed arbitrato per la risoluzione delle controversie commerciali). Per quanto riguarda la progettazione comunitaria la Camera di Commercio di Ancona è anche impegnata in alcuni importanti interventi a valere sul programma comunitario Interreg IIIA Transfrontaliero Adriatico. In particolare, si è fatta promotrice di diverse proposte che la vedono impegnata come partner o soggetto attuatore al fianco di enti pubblici territoriali, Camere di Commercio italiane, nonché Camere dei Paesi dell’area balcanica (Croazia, Albania, Bosnia Erzegovina, Unione di Serbia e Montenegro). Nello specifico, allo stato attuale la Camera di Commercio è impegnata operativamente nei seguenti progetti: ■ Osservatorio Adriatico della Pesca (A.F.O.), insieme all’ASSAM della Regione Marche; ■ Adriatic Re.Port. – Rete dei Porti Turistici Adriatici, insieme alla Provincia di Ancona; ■ “Segretariato dell’Adriatico: Azioni di Sostegno e sviluppo delle reti partenariali transfrontaliere attive nell’area adriatica”, insieme al Servizio Politiche Comunitarie e Cooperazione allo sviluppo della Regione Marche; ■ Sviluppo di Sistemi Turistici Locali in Albania: per il tramite della Camera di Commercio Italo-albanese, in82 SCHEDA PAESE sieme al Servizio Politiche Comunitarie e Cooperazione allo sviluppo della Regione Marche, al fine di promuovere e sostenere uno standard di qualità dei servizi extra-alberghieri delle regioni di Durazzo e Valona, mirando alla creazione di pacchetti turistici integrati attraverso le agenzie turistiche della regione Marche. 83 INDIRIZZI UTILI ➤ Sommario AGENZIE, BANCHE ED ISTITUTI: ■ Agenzia per la Promozione delle Esportazioni Blv. Gjergj Fishta Tirana, tel. (+355 4) 247633 fax: (+355 4) 247633 http://www.anih.com.al ■ Agenzia per la Promozione degli Investimenti Blv. Gjergj Fishta Tirana, tel. (+355 4) 252976 fax: (+355 4) 252886 ■ Agenzia per la Promozione delle Piccole e Medie Imprese Blv. Gjergj Fishta Tirana, tel. (+355 4) 254316 fax: (+355 4) 254316 ■ Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Banka Europiane e Rindërtimit dhe Zhvillimit) Rruga”Abdi Toptani” Torre Drin Tirana, tel. +355.42.328.98 fax: +355.42.328.98 http://www.ebrd.com/country/country/albania/ ■ Banca dell’Albania (Banka e Shqiperise) Sheshi “Skënderbej”, n. 1 Tirana, tel. +355-(0)4-222152 fax: +355-(0)4-223558 e-mail: [email protected] http://www.bankofalbania.org/ ■ Cooperazione Italiana allo sviluppo Rruga 4 Shkurti, n. 4 Tirana, tel. 00355 4 240881 /2/3 fax: 00355 4 240884 ■ Istituto per il Commercio Estero Rruga e Elbasanit, n. 125/1 Tirana, tel. 00355 4 377759 / 377859 fax: 00355 4 377895 e-mail: [email protected] http://www.ice.gov.it/estero2/tirana/ ■ Istituto Italiano di Cultura Rruga Mustafa Matohiti, n. 10 Tirana, tel. 00355 4 257237/39/41 fax: 00355 4 257238 85 INDIRIZZI UTILI ■ Istituto Nazionale per il Commercio Estero (Instituti Italian per Tregtine me jashte) Direttore: POLI MAURO Seshi Skenderbej Pallati i Kultures Tirana, tel. (+355 4) 256788 / 56787 fax: (+355 4) 247542 e-mail: [email protected] [email protected] www.ice.it/estero2/tirana/defaultuff.htm AMBASCIATE, CONSOLATI E DELEGAZIONI: ■ Ambasciata della Rep. di Albania in Italia Ufficio Consolare Via Asmara, 3 – 00199 Roma, tel. 06-86216005/86224130 ■ Ambasciata d’Italia Ambasciatore: Attilio Massimo Iannucci Rruga Lek Dukagjini Tirana, tel. 00355 4 234045/6 http://www.ambitalia-tirana.com/ ■ Sezione Commerciale Rruga e Elbasanit, n. 125/1 Tirana, tel. 00355 4 375206 fax: 00355 4 375205 e-mail: [email protected] ■ Consolato Generale della Rep. di Albania- Milano Piazza del Duomo, 17 - 20121 Milano, tel. 02-86467423 ■ Consolato generale della Rep. di Albania- Bari Ufficio Consolare Corso Vittorio Emanuele I Bari, tel. 080-5283335 /5289728 ■ Consolato - Scutari Console: Roberto Orlando Rruga Migjeni c/o Centro Don Bosco Scutari, tel. 00355 2248260 fax: 2248286 [email protected] www.ambitalia-tirana.com/ 86 INDIRIZZI UTILI ■ Consolato Generale - Valona Console Generale: Marcello Fondi Ruga Ismet Cakerri, n. 45 Valona, tel. 00355-33 25705-6-7 fax: 00355-33 25706/9 e-mail: [email protected] www.ambitalia-tirana.com ■ Delegazione dell’Unione Europea in Albania Rruga Doniks Kastrioti Villa, n. 42 Tirana, tel. (+355 4) 228320 / 42870-1 fax: (+355 4) 22479 CAMERE DI COMMERCIO: ■ Camera di Commercio Italo-Albanese Piazza XXIV Maggio, 1 Ancona, tel. 071-5898266 fax: 071-2073907 e-mail: [email protected] www.an.camcom.it ■ Camera di Commercio e dell’Industria Rruga Kavaja, n. 6 Tirana, tel. (+355 4) 224246 fax: (+355 4) 227997 http://www.cci.gov.al/ CONSIGLI E MINISTERI: ■ Consiglio dei Ministri (Keshilli i ministrave) Bulevardi “Dëshmorët e Kombit”, n. 37 Tirana, tel. (003554) 2 35937 www.keshilliministrave.al ■ Ministero dell’Agricoltura (Ministria e Bujqesise dhe Ushqimit) Blv. Deshmoret e Kombit Tirana, tel. (+355 4) 227924 /257090 fax: (+355 4) 232796 http://www.mbu.gov.al 87 INDIRIZZI UTILI ■ Ministero dell’Economia Blv. Zhan D’Ark Tirana, tel. (+355 4) 228442/364610/223378 fax: (0355 4) 222655 www.minek.com.al ■ Ministero degli Esteri (Ministria e Puneve Jashtme) Blv. Zhan D’Ark, n. 6 Tirana, tel. (+355 4) 362170/364090 fax: (+355 4) 362084 http://www.mfa.gov.al ■ Ministero dei Lavori Pubblici e del Turismo (Ministria e Puneve Publike dhe e turizmit) Sheshi Skenderbej Tirana, tel. (+355 4) 227817 fax: (+355 4) 227879 ■ Ministero dei Trasporti e Telecomunicazione (Ministria e Transportit dhe Telekomunikacioneve) Sheshi Skenderbej Tirana, tel. (+355 4) 234640 fax: (+355 4) 232389 ■ Ministero delle Finanze Bul. Deshmoret e Kombit, n. 4 Tirana, tel. (003554) 267654 www.mof.com.al 88 LINK ➤ Sommario ■ Ansa Balcani www.ansa.it/balcani/albania/albania.shtml ■ Banca Europea per gli Investimenti (Bei) www.eib.org ■ Banca Europea per la Ricostruzione e Sviluppo www.ebrd.com/country/country/albania/ ■ Camera di Commercio e dell’Industria www.cci.gov.al/ ■ Central European Initiative www.ceinet.org/ ■ Central Europe on Line www.centraleurope.com ■ Delegazione della Commissione Europea www.delalb.cec.eu.int/ ■ Informest www.informest.it/ ■ Istituto Affari Internazionali (IAI) www.iai.it ■ Ministero del Commercio Estero www.mincomes.it ■ Ministero degli Esteri www.esteri.it ■ Ministero delle Attività Produttive www.minindustria.it/ ■ Notizie Est - Balcani www.notizie-est.com/ ■ Osservatorio sui Balcani www.osservatoriobalcani.org ■ Unione Europea www.europa.eu.int/comm/enlargement/albania/index.htm ■ Sito italiano di informazione al business per l’area balcanica www.taskforcebalcani.com 89 GLOSSARIO ➤ Sommario Banka e Shqiperise Dibra Banca Nazionale dell’Albania. Regione nella parte nord est dell’Albania condivisa con l’ex Repubblica Yugoslava della Macedonia abitata da entrambe le parti del confine da popolazioni d’origine albanese. Bregdeti i jugut Zona costiera nel mar Ionio compresa tra Valona ed il confine con la Grecia. Zona ad alto potenziale turistico. Berat Città che si trova nella parte centrale del meridione albanese. Detta altrimenti la città delle mille finestre per via delle caratteristiche abitazioni situate lungo il crinale della collina ai piedi della rocca. Build-Operate-Transfer (B.O.T.) Modalità di effettuazione di scambio in compensazione. Schema contrattuale tipico della concessione di costruzione e gestione di opere pubbliche, con l’obbligo del soggetto privato concessionario di costruire, gestire fino al recupero dell’investimento iniziale e, infine, cedere gli impianti all’ente pubblico concedente l’attività. Build-Own-Operate-Transfer (B.O.O.T.) Modalità di effettuazione di scambio in compensazione. E’ la variante rispetto allo schema contrattuale che precede il mantenimento della proprietà dell’impianto al termine del rapporto concessorio. L’impianto viene poi gestito sulla base di un contratto. Butrint Importante parco archeologico situato nell’estremo sud del paese in riva al lago con il medesimo nome. Da alcuni anni protetto dall’Unesco. Certificato d’origine Comunitario Certificato di circolazione merci che ne attesta l’origine comunitaria. D.D.T. Documento necessario per il trasporto della merce fino al confine o fino al luogo dove viene effettuata l’operazione doganale. Durres (Durazzo) La seconda città più importante dell’Albania. Il porto principale del paese sulla costa dell’Adriatico tramite il quale avviene gran parte degli interscambi commerciali con l’Unione Europea e il resto del mondo. Capoluogo di prefettura. EUR1 Certificato di circolazione delle merci che viene allegato alla spedizione. Gazeta Zyrtare Gazzetta Ufficiale Albanese. Gjykata e rrethit Tirane Corte distrettuale di Tirana. L’organo presso il quale si trova il Registro commerciale presso il quale le persone che intendono avviare un’attività commerciale devono fare richiesta per registrarsi. Instiuti i Sigurimeve Shoqerore L’istituto di previdenza sociale albanese. Lek (ALL) Valuta nazionale. Cambio a ottobre 2005,1 euro = a 1.21 lek. Llogara Parco Nazionale situato nella prefettura di Valona. Il Parco prende il nome dalla montagna di 1400 metri di altitudine a picco sul mar Ionio. Nipt - (Numeri identifikues i paguesit te taksave) Codice matricola del soggetto che esercita un’attività a scopo di lucro. Si riceve al momento in cui il soggetto si registra presso le autorità fiscali. 90 GLOSSARIO Partia Demokraitke (P.D.) TVSH- Taksa e vleres se shtuar Partito politico fondato dopo il 1992, attualmente la componente maggioritaria alla guida del paese. Imposta sul valore aggiunto. Introdotta dal 1995 in sostituzione all’imposta sulla circolazione dei beni. L’aliquota attualmente è del 20%. Shoqeri anonime Vlora Società per Azioni. Città meridionale dell’Albania. Il secondo porto del paese ed il principale nel Sud. Una delle mete preferite dai turisti albanesi. Shoqeri Bashkepunimi reciprok Società in collaborazione reciproca. Zone e Lire Shoqeri Komandite Zona franca. Società in accomandita. Shoqeri e Kolektive Società semplice. Shoqeri Kursim Kredi Società di risparmio al credito. Shoqeri me pergjegjsi te kufizuar (Shpk) Società a responsabilità limitata. Shqiperia (Albania) Entrambi sono i nomi ufficiali del paese. La radice della parola Shqiperia significa letteralmente aquila, da cui il riferimento al paese come il paese delle aquile. Albania deriva dal nome di una tribù di stirpe illirica originaria del centro del paese. E’ il nome con il quale il paese è stato conosciuto fin dall’antichità all’estero. Taksa Vendore Imposte applicate dalle autorità locali quali i comuni e i municipi. Tatim mbi biznesin e vogel Imposta sulle piccole imprese riscossa dalle autorità locale. Tatim mbi personin Imposta sul reddito delle persone fisiche. Tatim mbi fitimin e shoqerive Imposta sugli utili delle società. 91 CLASSIFICAZIONE NAZIONALE DELLE ATTIVITÀ AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA A01 A011 A012 A013 AGRICOLTURA, CACCIA E SERVIZI INERENTI Coltivazione di seminativi, ortaggi e piante ornamentali Allevamento di bestiame, pollame e altri animali Coltivazione di seminativi e allevamento di bestiame (produzione mista) A014 Attività di servizi connessi alla produzione di piante e di bestiame (esclusi i servizi veterinari) A015 Caccia, cattura e cura di selvaggina, inclusi servizi inerenti A02 SILVICOLTURA E SERVIZI PER LA SILVICOLTURA A020 Silvicoltura e servizi per la silvicoltura B PESCA B05 PESCA, RIPRODUZIONE E ALLEVAMENTO: SERVIZI CONNESSI ALLA PESCA B050 Pesca, riproduzione e allevamento: servizi connessi alla pesca C CA INDUSTRIA MINERARIA ESTRAZIONE DI MATERIE PRIME ENERGETICHE CA10 CA101 CA102 CA103 CA11 ESTRAZIONE DI CARBONE E DI TORBA Estrazione e bricchettaggio di carbon fossile Estrazione e bricchettaggio di lignite Estrazione e bricchettaggio di torba ESTRAZIONE DI NAFTA GREGGIA E DI GAS NATURALE: ATTIVITÀ DI SERVIZI CONNESSE ALL’ESTRAZIONE DI NAFTA E DI GAS, ESCLUSA LA RICERCA Estrazione di nafta greggia e di gas naturale Attività di servizi connesse all’estrazione di nafta e di gas, esclusa la ricerca ESTRAZIONE DI MINERALI DI URANIO E TORIO Estrazione di minerali di uranio e torio CA111 CA112 CA12 CA120 CB ESTRAZIONE DI MINERALI E DI PIETRA, ESCLUSE LE MATERIE PRIME ENERGETICHE CB13 ESTRAZIONE DI METALLI CB131 Estrazione di minerali di ferro CB132 Estrazione di minerali di metalli non ferrosi, eccetto uranio e torio CB14 ESTRAZIONE DI ALTRI MINERALI E PIETRE CB141 Estrazione di pietra CB142 Estrazione di ghiaia, sabbia e argilla CB143 Estrazione di minerali per la fabbricazione chimica e fabbricazione di concimi minerali naturali CB144 Produzione di sale CB145 Estrazione di altri minerali e pietre, n.c.a.* D DA INDUSTRIA DI TRASFORMAZIONE FABBRICAZIONE DI ALIMENTI, BEVANDE E TABACCHI DA15 FABBRICAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA151 Fabbricazione, trasformazione e conservazione di carni e prodotti derivanti dalla carne DA152 Trasformazione e conservazione di pesce e prodotti derivanti dal pesce DA153 Trasformazione e conservazione di frutta e verdura DA154 Fabbricazione di oli e grassi di origine vegetale e animale DA155 Trasformazione di latte e fabbricazione dei derivati del latte DA156 Fabbricazione di farine, amidi e derivati di amidi DA157 Fabbricazione di alimenti per animali DA158 Fabbricazione di altri prodotti alimentari DA159 Fabbricazione di bevande DA16 FABBRICAZIONE DI TABACCHI DA160 Fabbricazione di tabacchi DB FABBRICAZIONE DI TESSILI E DI PRODOTTI TESSILI DB17 FABBRICAZIONE DI TESSILI DB171 Preparazione e filatura di fibre tessili DB172 Fabbricazione di stoffe DB173 Rifinitura di tessili DB174 Fabbricazione di prodotti tessili finiti (escluso abbigliamento) DB175 Fabbricazione di altri prodotti tessili DB176 Fabbricazione di stoffe a maglia e all’uncinetto DB177 Fabbricazione di articoli a maglia e all’uncinetto DB18 FABBRICAZIONE DI ABBIGLIAMENTO; RIFINITURA E TINTURA DI PELLICCE DB181 Fabbricazione di abbigliamento in pelle DB182 Fabbricazione di altro abbigliamento e capi di abbigliamento DB183 Rifinitura e tintura di pellicce, fabbricazione di articoli di pelliccia DC PREPARAZIONE DI PELLE E ARTICOLI DI PELLE DC19 CONCIATURA E TRATTAMENTO DI CUOIO; FABBRICAZIONE DI ARTICOLI DA VIAGGIO E BORSE, BORSETTE, ARTICOLI DI CORREGGIAIO E SELLERIA E CALZATURE DC191 Conciatura e trattamento di cuoio DC192 Fabbricazione di articoli da viaggio e borse, borsette, articoli di correggiaio e selleria DC193 Fabbricazione di calzature DD LAVORAZIONE DI LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO DD20 LAVORAZIONE DI LEGNO, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO, ESCLUSI I MOBILI; FABBRICAZIONE DI ARTICOLI DI PAGLIA E DI MATERIALE DA INTRECCIO DD201 Produzione di segatura, impregnamento del legno DD202 Fabbricazione di impiallacciatura, compensato, pannelli in compensato, pannelli truciolari ed altri pannelli DD203 Fabbricazione di carpenteria edilizia e di vari elementi DD204 Fabbricazione di imballaggi in legno DD205 Fabbricazione di articoli vari di legno, sughero, paglia e materiale da intreccio DE FABBRICAZIONE DI CELLULOSA, CARTA E CARTONE, ARTICOLI DI CARTA E CARTONE, ATTIVITÀ EDITORIALE E TIPOGRAFICA DE21 FABBRICAZIONE DI CELLULOSA, CARTA E CARTONE, ARTICOLI DI CARTA E CARTONE DE211 Fabbricazione di cellulosa, carta e cartone DE212 Fabbricazione di articoli di carta e cartone DE22 ATTIVITÀ EDITORIALE E TIPOGRAFICA; RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI DE221 Attività editoriale DE222 Attività tipografica e i servizi connessi DE223 Riproduzione di supporti registrati DF PRODUZIONE DI COKE, DERIVATI DI NAFTA E CARBURANTE NUCLEARE DF23 FABBRICAZIONE DI COKE, DERIVATI DI NAFTA E CARBURANTE NUCLEARE DF231 Fabbricazione di prodotti di cokerie DF232 Fabbricazione di derivati di nafta DF233 Fabbricazione di carburanti nucleari Sommario 92 ➤ A CLASSIFICAZIONE NAZIONALE DELLE ATTIVITÀ DG FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI, FIBRE ARTIFICIALI DG24 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI DG241 Fabbricazione di prodotti chimici di base DG242 Fabbricazione di pesticidi ed altri prodotti agro-chimici DG243 Fabbricazione di vernici, smalti e simili, di inchiostri da stampa e mastici DG244 Fabbricazione di prodotti farmaceutici, chimici e vegetali per scopi medicinali DG245 Fabbricazione di saponi e detersivi, di detergenti e lucidanti, profumi e preparati di toletta/cosmesi DG246 Fabbricazione di altri prodotti chimici DG247 Fabbricazione di fibre artificiali e sintetiche DH FABBRICAZIONE DI ARTICOLI DI GOMMA E IN MASSE PLASTICHE DH25 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI DI GOMMA E IN MASSE PLASTICHE DH251 Fabbricazione di articoli di gomma DH252 Fabbricazione di articoli di masse plastiche DI FABBRICAZIONE DI ALTRI ARTICOLI DI MINERALI NON METALLIFERI DI26 FABBRICAZIONE DI ALTRI ARTICOLI DI MINERALI NON METALLIFERI DI261 Fabbricazione di vetro e di articoli di vetro DI262 Fabbricazione di articoli ceramici non refrattari, non destinati all’edilizia; fabbricazione di articoli ceramici refrattari DI263 Fabbricazione di piastrelle e lastre in ceramica DI264 Fabbricazione di mattoni, tegole e prodotti di terracotta destinati all’edilizia DI265 Produzione di cemento, di calce e di gesso Di266 Fabbricazione di articoli in calcestruzzo, cemento, gesso e pietra artificiale DI267 Taglio, modellatura e trattamento della pietra DI268 Fabbricazione di altri articoli di minerali non metalliferi DJ PRODUZIONE DI METALLO E ARTICOLI METALLICI DJ27 PRODUZIONE DI METALLO DJ271 Produzione di ferro crudo, di acciaio e di ferroleghe in conformità alla Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) DJ272 Fabbricazione di tubi DJ273 Altri trattamenti primari di ferro, acciaio e fabbricazione di ferroleghe non CECA DJ274 Fabbricazione di metalli preziosi e non ferrosi DJ275 Fusione di metallo DJ28 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI METALLICI, ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURA DJ281 Fabbricazione di strutture metalliche DJ282 Fabbricazione di cisterne, serbatoi e simili contenitori in metallo; fabbricazione di radiatori e caldaie per riscaldamento centrale DJ283 Fabbricazione di caldaie a vapore, escluse le caldaie per riscaldamento centrale con acqua calda DJ284 Battitura, pressatura, stampaggio e laminatura di metalli; metallurgia delle polveri DJ285 Trattamento e rivestimento dei metalli, lavorazioni meccaniche in genere DJ286 Fabbricazione di lame, attrezzi, serrature e cerniere DJ287 Fabbricazione di altri articoli metallici DK FABBRICAZIONE DI MACCHINE E APPARECCHI N.C.A. DK29 FABBRICAZIONE DI MACCHINE E APPARECCHI N.C.A. DK291 Fabbricazione di macchine per produzione e sfruttamento di energia meccanica, esclusi i motori per aeroplani e per autoveicoli 93 DK292 DK293 DK294 DK295 DK296 DK297 Fabbricazione di altre macchine di impiego generale Fabbricazione di macchine per agricoltura e silvicoltura Fabbricazione di macchine utensili Fabbricazione altre macchine di impiego particolare Fabbricazione di armi e munizioni Fabbricazione di apparecchi ad uso domestico n.c.a. DL FABBRICAZIONE DI ATTREZZATURE ELETTRICHE E OTTICHE DL30 FABBRICAZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO E COMPUTER DL300 Fabbricazione di macchine per ufficio e computer DL31 FABBRICAZIONE DI MACCHINE E APPARATI ELETTRICI N.C.A. DL311 Fabbricazione di elettromotori, generatori e trasformatori DL312 Fabbricazione di attrezzatura per distribuzione e controllo di elettricità DL313 Fabbricazione di fili isolati e cavi DL314 Fabbricazione di accumulatori, pile e batterie di pile DL315 Fabbricazione di lampadine e lampade elettriche DL316 Fabbricazione di altre attrezzature elettriche n.c.a. DL32 FABBRICAZIONE DI APPARECCHI E ACCESSORI RADIOTELEVISIVI E DI COMUNICAZIONE DL321 Fabbricazione di tubi ed altri componenti elettronici DL322 Fabbricazione di apparecchi trasmittenti radio/televisivi e apparecchi per telefonia e telegrafia via cavi DL323 Fabbricazione di apparecchi televisivi, radio, apparecchi per registrazione e riproduzione del suono e dell’immagine e relativi accessori DL33 FABBRICAZIONE DI STRUMENTI DI MEDICINA, DI PRECISIONE, OTTICI E DI OROLOGI DL331 Fabbricazione di materiale medico e chirurgico e materiale ausiliare ortopedico DL332 Fabbricazione di strumenti ed apparati per misurazione, controllo, esame, per impiego in navigazione ed altro, esclusa l’attrezzatura per il controllo di processi industriali DL333 Fabbricazione di attrezzatura per il controllo di processi industriali DL334 Fabbricazione di strumenti ottici e attrezzatura fotografica DL335 Fabbricazione di orologi DM COSTRUZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO DM34 COSTRUZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI DM341Costruzione di autoveicoli DM342Costruzione di carrozzerie per autoveicoli; costruzione di rimorchi e semirimorchi DM343Fabbricazione di componenti e accessori per veicoli ed loro motori DM35 COSTRUZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO DM351Costruzione e riparazione di navi e barche DM352Costruzione e riparazione di veicoli ferroviari ed altro materiale rotabile DM353Costruzione e riparazione di aeroplani e astronavi DM354Costruzione di motocicli e biciclette DM355Costruzione di altri veicoli n.c.a. DN ALTRI TIPI DI INDUSTRIA DI TRASFORMAZIONE N.C.A. DN36 FABBRICAZIONE DI MOBILI, ALTRI TIPI DI INDUSTRIA DI TRASFORMAZIONE N.C.A. DN361 Fabbricazione di mobili DN362 Fabbricazione di gioielli e prodotti affini DN363 Fabbricazione di strumenti musicali DN364 Fabbricazione di articoli sportivi DN365 Fabbricazione di giochi e giocatoli DN366 Altri tipi di industria di trasformazione n.c.a. CLASSIFICAZIONE NAZIONALE DELLE ATTIVITÀ DN37 RICICLAGGIO DN371 Riciclaggio di cascami e rottami metallici DN372 Riciclaggio di cascami e rottami non metallici E FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS E DI ACQUA E40 FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI VAPORE E DI ACQUA CALDA Produzione e distribuzione di energia elettrica Produzione di gas, distribuzione di carburanti aeriformi attraverso la rete di distribuzione Fornitura di vapore ed acqua calda CAPTAZIONE, DEPURAZIONE E DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA Captazione, depurazione e distribuzione dell’acqua E401 E402 E403 E41 E410 F EDILIZIA F45 F451 F452 F453 F454 F455 EDILIZIA Lavori di preparazione in cantiere Costruzione di stabilimenti edili completi o di parti di essi Lavori di installazione Lavori di completamento di edifici Noleggio di macchine e attrezzature per costruzione o demolizione, con personale G COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI NONCHÉ DI OGGETTI PER USO PERSONALE E DOMESTICO G50 COMMERCIO DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI; MANUTENZIONE E RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI, COMMERCIO AL DETTAGLIO DI CARBURANTI E LUBRIFICANTI Commercio di autoveicoli Manutenzione e riparazione di autoveicoli Commercio di pezzi di ricambio e accessori per autoveicoli Commercio di motocicli; manutenzione e riparazione di motocicli e i loro pezzi di ricambio e accessori Commercio al dettaglio di carburanti e lubrificanti COMMERCIO ALL’INGROSSO E INTERMEDIAZIONE DEL COMMERCIO, ESCLUSO IL COMMERCIO DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI Intermediazione del commercio (commercio all’ingrosso con compenso o in base al contratto) Commercio all’ingrosso di materie prime agricole e di bestiame (vivo) Commercio all’ingrosso di alimenti, bevande e tabacchi Commercio all’ingrosso di prodotti per uso domestico Commercio all’ingrosso di prodotti semi lavorati non agricoli, residui e rifiuti Commercio all’ingrosso di macchine, attrezzature e accessori Altro commercio all’ingrosso COMMERCIO AL DETTAGLIO, ESCLUSO IL COMMERCIO DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI; RIPARAZIONE DI OGGETTI PER USO PERSONALE E DOMESTICO Commercio al dettaglio in negozi non specializzati Commercio al dettaglio di alimenti, bevande e tabacchi in negozi specializzati Commercio al dettaglio di prodotti farmaceutici, medicinali, cosmetici e di toletta Altro commercio al dettaglio di merce nuova (non usata) in negozi specializzati Commercio al dettaglio di merce usata, in negozi Commercio al dettaglio ambulante Riparazione di oggetti per uso personale e domestico G501 G502 G503 G504 G505 G51 G511 G512 G513 G514 G515 G516 G517 G52 G521 G522 G523 G524 G525 G526 G527 H ESERCIZI ALBERGHIERI E DI RISTORAZIONE H55 H551 H552 H553 H554 H555 ESERCIZI ALBERGHIERI E DI RISTORAZIONE Alberghi Campeggi e altri tipi di sistemazione per brevi soggiorni Ristoranti Bar Trattorie (mense) e fornitura di pasti preparati (catering) I TRASPORTI, IMMAGAZZINAGGIO E COLLEGAMENTI I60 I601 I602 I603 I61 I611 I612 TRASPORTI TERRESTRI; TRASPORTI IN CONDUTTURA Trasporti ferroviari Altri trasporti terrestri Trasporti da conduttura TRASPORTI MARITTIMI E FLUVIALI Trasporti marittimi e costieri Trasporti fluviali, lagunari ed altri per vie interne navigabili TRASPORTI AEREI TRASPORTO AEREO DI LINEA Trasporti aerei non di linea Trasporti spaziali ATTIVITÀ ACCOMPAGNATORI E AUSILIARI DEL TRASPORTO, ATTIVITÀ DELLE AGENZIE DI VIAGGI Trasbordo di carico e immagazzinaggio Altre attività accompagnatori del trasporto Attività di agenzie di viaggi e di touroperator; altri servizi per i turisti n.c.a. Attività di altre agenzie nel trasporto POSTE E TELECOMUNICAZIONI Servizi postali e di corriere Telecomunicazioni I62 I621 I622 I623 I63 I631 I632 I633 I634 I64 I641 I642 J INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA J65 INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA, ESCLUSA l’ASSICURAZIONE E FONDI PENSIONE Intermediazione monetaria Altre mediazioni finanziarie ASSICURAZIONE E FONDI PENSIONE, ESCLUSA L’ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA Assicurazione e fondi pensione, esclusa l’assicurazione obbligatoria ATTIVITÀ AUSILIARIE NELL’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA Attività ausiliarie nell’intermediazione finanziaria, esclusa l’assicurazione e fondi pensione Attività ausiliari nell’assicurazione e nei fondi pensione J651 J652 J66 J660 J67 J671 J672 K AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DI BENI IMMOBILI, LOCAZIONE E SERVIZI PROFESSIONALI K70 K701 K702 K703 AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DI BENI IMMOBILI Amministrazione e gestione di beni immobili propri Locazione di beni immobili propri Amministrazione e gestione di beni immobili con compenso o in base al contratto NOLEGGIO DI MACCHINARI E ATTREZZATURE SENZA PERSONALE E DI OGGETTI PER USO PERSONALE E DOMESTICO Noleggio di autovetture Noleggio di altri mezzi di trasporto Noleggio di altre macchine e attrezzature Noleggio di oggetti per uso personale e domestico n.c.a. LE ATTIVITÀ INFORMATICHE (COMPUTER) E PERTINENTI Consulenza in materia di attrezzatura informatica (computer - hardware) Consulenza e fornitura di programmi (software) Elaborazione dei dati K71 K711 K712 K713 K714 K72 K721 K722 K723 94 CLASSIFICAZIONE NAZIONALE DELLE ATTIVITÀ K724 K725 K726 K73 K731 K732 K74 K741 K742 K743 K744 K745 K746 K747 K748 Realizzazione di banche dati Manutenzione e riparazione di macchine per ufficio e contabili nonché di sistemi elettronici (computer) Altre attività pertinenti ai computer RICERCA E SVILUPPO Ricerca e sviluppo sperimentale nelle scienze naturali, tecniche e tecnologiche Ricerca e sviluppo sperimentale nelle scienze sociali e umanistiche ALTRE ATTIVITÀ PROFESSIONALI Attività legali, contabili, fiscali e di revisione, consulenza fiscale; studi di mercato e sondaggio di opinione pubblica; consulenza imprenditoriale e d’affari; gestione delle società holding Attività architettoniche e di ingegneria e consulenza tecnica Attività di indagine tecnica e analisi Promozione (pubblicità e propaganda) Agenzie di collocamento al lavoro e mediazione di personale Attività di investigazione e di protezione Pulizia di tutti i tipi di stabilimenti Altre attività professionali n.c.a. L AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA L75 AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA Amministrazione statale e politica sociale e dell’economia della comunità Sevizi per intera comunità sociale Assicurazione sociale obbligatoria L751 L752 L753 M ISTRUZIONE M80 M801 M802 M803 M804 ISTRUZIONE Istruzione di grado preparatorio e primario Istruzione secondaria Istruzione universitaria Istruzione per adulti e altri tipi di istruzione n.c.a. N TUTELA DELLA SANITÀ E PREVIDENZA SOCIALE N85 N851 N852 N853 TUTELA DELLA SANITÀ E PREVIDENZA SOCIALE Attività di medicina umana Le attività veterinarie Attività di previdenza sociale O ALTRI SERVIZI SOCIALI E PERSONALI O90 SMALTIMENTO DI ACQUE DI SCARICO, SMALTIMENTO DEI RIFIUTI E ATTIVITÀ AFFINI Smaltimento di acque di scarico, smaltimento dei rifiuti e attività affini ATTIVITÀ DI ASSOCIAZIONI N.C.A. Attività di associazioni d’affari, di categoria e di organizzazioni di datori di lavoro Attività dei sindacati Attività di altre organizzazioni associative LE ATTIVITÀ RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVE Attività filmistiche e video Attività radiotelevisive Altre attività di intrattenimento Attività delle agenzie di stampa Biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali Le attività sportive Altre attività ricreative ALTRI SERVIZI Altri servizi O900 O91 O911 O912 O913 O92 O921 O922 O923 O924 O925 O926 O927 O93 O930 95 P DOMICILI PRIVATI CON PERSONALE ASSUNTO P95 DOMICILI PRIVATI CON PERSONALE ASSUNTO P950 Domicili privati con personale assunto Q Q99 ORGANIZZAZIONI E ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ORGANIZZAZIONI E ORGANISMI EXTRATERRITORIALI Q990 Organizzazioni e organismi extraterritoriali finito di stampare nel mese di Dicembre 2005 dalla TECNOPRINT srl di Ancona