TIPOGRAFIA MEDICI SNC - ADRIA (Ro) - Tel. 0426.901000 Associazione dei Club Alcologici Territoriali (Metodo Hudolin) Basso Polesine Dipartimento per le Dipendenze Progetto realizzato con il contributo e il sostegno di: CSV di Rovigo Per qualsiasi informazione rivolgersi a: Azienda ULSS 19 Adria Dipartimento per le Dipendenze Via Matteotti 14, 45019 Taglio di Po (Ro) tel. 0426-660555 Provincia di Rovigo Assessorato Politiche Sociali e Famiglia Associazione dei Club Alcologici Territoriali (Metodo Hudolin) Basso Polesine Piazza Venezia,3, 45019 Taglio di Po (RO) tel.346.7455827 Associazione A.M.A. (Auto Mutuo Aiuto) Polesine– Gruppi Azzardo Piazza Venezia,3 45019 Taglio di Po (RO) tel.0426.660555- 346.7455827 Comunità Terapeutica Solidarietà Delta Via Matteotti 40 45018 Porto Tolle (RO) tel.0426.380415 Grafica e contenuti a cura di: Caterina Forza ,Alessandro Mantovani, Marta Silimbani Servizio per le dipendenze – ULSS 19 Adria e ACAT Basso Polesine Alcolisti Anonimi c/o Centro Civico Piazza della Libertà, 45011 Bottrighe Adria (RO) tel. 0426.43307 Presentazione In quali circostanze è consigliabile non assumere alcolici: Se hai meno di 18 anni Se devi guidare un veicolo o utilizzare un macchinario Se hai programmato una gravidanza o se allatti Se assumi farmaci Se soffri di una patologia acuta o cronica Se hai o hai avuto problemi alcol-droga correlati Se sei a digiuno o lontano dai pasti Se devi andare al lavoro o durante l’attività lavorativa, ma anche se ti accingi allo studio (modificato da SIA, Società Italiana di Alcologia) Gli effetti negativi dell’alcol si manifestano in molti aspetti importanti della vita quotidiana: la salute, gli affetti, le relazioni sociali, lo studio, il lavoro e molto altro. La loro gravità, spesso sottovalutata, acquista un peso non indifferente anche tra coloro che usano bevande alcoliche con una modalità ritenuta culturalmente accettabile; gli effetti negativi del bere si verificano infatti a tutti i livelli di consumo sia per la persona, sia per la comunità. La nostra vita quotidiana corre spesso sui binari dei luoghi comuni che influenzano in modo significativo i nostri comportamenti. La cultura generale e i “si dice che” sull’alcol evidenziano proprietà benefiche e salutari, omettendo i problemi gravi che esso produce. Spesso i mass-media diventano portavoce di pseudo verità scientifiche che si rifanno a studi non di rado finanziati da aziende produttrici. Forte è la convinzione che esistano due tipi di consumi distinti ed opposti: un consumo “buono” che produce piacere e convivialità, ed uno “cattivo” che è origine dei problemi alcolcorrelati. Il presente opuscolo vuole essere un contributo per informare correttamente i cittadini, sensibilizzarli sui rischi collegati al consumo di alcol e per diffondere e promuovere la cultura della vita. Dipartimento per le Dipendenze ULSS 19 Adria, Novembre 2012 Si dice che… l’Alcol disseta Le bevande alcoliche, quali vino, birra e superalcolici, bevute fredde o ghiacciate d’estate per placare la sete producono in realtà l’effetto opposto. L’alcol, infatti, stimola l’eliminazione di urine e con esse di acqua, per cui la sete aumenta. Alcol e Gioco d’Azzardo I problemi alcol correlati sono spesso associati ad altre sofferenze legate ai più svariati comportamenti a rischio; tra questi emerge negli ultimi anni in modo particolare il gioco d’azzardo. Nei giocatori d’azzardo eccessivi l’uso di alcol e/o sostanze è associato in una percentuale che varia dal 25 al 60% (fonte G. Bellio, 2009). Per l’O.M.S. il gioco d’azzardo patologico è una forma morbosa chiaramente identificata che, in assenza di misure idonee d’informazione e prevenzione, può rappresentare, a causa della sua diffusione, un’autentica malattia sociale. Esso è causa di gravi problemi nelle relazioni sociali e familiari (crisi economiche, perdita del lavoro e difficoltà o interruzione degli studi, separazioni e/o divorzi), di sconfinamento nell’illegalità e nell’usura (appropriazione indebita, furti, falsificazione della firma altrui), di costi sanitari legati a problemi di salute fisica e psichica (ansia e depressione, tentati suicidi e suicidi). Il gioco d’azzardo è un’attività largamente accettata,pubblicizzata e facilmente accessibile e che sempre più spesso va a configurarsi come una vera e propria dipendenza pur nell’assenza dell’uso di una sostanza. In questo contesto generale, il Dipartimento per le dipendenze dell’ULSS 19 in collaborazione con l’ACAT Basso Polesine ha avviato da qualche anno un’esperienza di gruppi per le problematiche azzardo correlate. Da novembre 2011 è attiva l’Associazione A.M.A.(Auto Mutuo Aiuto) Polesine che attualmente riunisce due gruppi di Auto Mutuo Aiuto per famiglie con problemi di gioco d’azzardo, formati da 7-8 famiglie, che si incontro una volta alla settimana, per un’ora e mezza, alla presenza di un facilitatore/operatore formato. I gruppi lavorano per la promozione della persona, per il cambiamento dello stile di vita di tutti i membri, per affrontare e contenere le ricadute, nonché per il cambiamento della cultura generale nella comunità di appartenenza delle famiglie . ACAT Basso Polesine AMA Polesine CAT numero Riferimento Telefono Adria, Centro Anziani P.zza Casellati 630 Odina 348.3190749 Adria, Centro Anziani P.zza Casellati 590 Clara 347.2969801 Corbola, Pro Loco Piazza Martiri,107 644 Chiara 349.8237835 Papozze, Sede AUSER Via Di Vittorio,5 419 Marta 347.9431433 Pettorazza Grimani Biblioteca Comunale Via Roma Porto Tolle c/o “Un ponte per” Via Matteotti,243 637 Michele 320.6485526 643 Chiara 328.0270048 Porto Viro, c/o Coop. Venos Sitta, Via D. Alighieri 22/a 628 Guido 348.2524158 Porto Viro, c/o Coop. Venos Sitta, Via D. Alighieri 22/a 496 Dania 347.4871634 Porto Viro, c/o Coop. Venos Sitta, Via D. Alighieri 22/a 348 Silvio 347.5801697 Taglio di Po, Sede ACAT Piazza Venezia,3 315 Paola 327.1653294 Taglio di Po, Sede ACAT Piazza Venezia,3 566 Luigina 347.5289330 Gruppo AMA-Azzardo Sede ACAT P.zza Venezia, 3 Taglio di Po 1 Ivana 338.7668503 Gruppo AMA-Azzardo Sede ACAT P.zza Venezia, 3 Taglio di Po 2 Luigina 347.5289330 Si dice che… il Vino fa buon sangue È opinione diffusa che un uso moderato di vino previene l’anemia. In realtà il vino ha uno scarsissimo contenuto di vitamine e di sali minerali. I forti bevitori, malgrado il loro colorito rubicondo dovuto ad una dilatazione dei vasi sanguigni della pelle a causa dell’alcol, soffrono di anemia per carenza di ferro e vitamine B, sempre attribuibile all’alcol. L’alcol dunque non aumenta il numero di globuli rossi del sangue e non ne migliora la composizione. Le sostanze presenti nel vino in maniera significativa per l’organismo sono l’acqua e una sostanza fortemente tossica, l’alcol etilico. Questa molecola, tra gli altri effetti patologici, ha anche la caratteristica di rappresentare la seconda causa evitabile di tumore (AIRC 2011). Si dice che… l’Alcol migliora le prestazioni sessuali A differenza di ciò che si crede, l’alcol, non solo riduce la virilità a dosi elevate, ma non la incrementa neppure a dosi modiche. È dimostrato che l’alcol interferisce anche a piccole dosi sulla funzionalità delle ghiandole sessuali, favorendo disfunzioni della potenza e della fertilità. Perciò, l’illusoria sensazione di una maggiore potenza sessuale avvertita bevendo un goccio, in realtà è legata solo all’effetto psicoattivo proprio della sostanza. A.C.A.T. Basso Polesine Associazione dei Club Alcologici Territoriali -Metodo HudolinIl Club Alcologico Territoriale è una comunità multifamiliare (minimo 2 - massimo 12 famiglie) costituita da persone e famiglie con problemi alcolcorrelati e complessi (uso di alcol combinato con vari disagi, come ad es. l’uso di altre sostanze, la sofferenza psichica, l’azzardo, l’emarginazione sociale in genere). Le famiglie si incontrano una volta alla settimana, per un’ora e mezza circa, alla presenza di un Servitore-Insegnante (operatore-facilitatore) formato e aggiornato nel metodo Ecologico- Sociale ideato dal Prof. Vladimir Hudolin, psichiatra croato, docente di psichiatria sociale e consulente OMS. Il Club è una porta aperta nella comunità locale per tutte le famiglie che soffrono a causa dei problemi alcolcorrelati, a cui si accede tramite un colloquio preliminare con il Servitore – Insegnante . In un clima accogliente, amicale, non giudicante, rispettoso dei tempi di cambiamento di ognuno, le famiglie, in completa riservatezza, condividono esperienze, difficoltà e conquiste di tutti i giorni, cercando insieme di superare paura e vergogna, per riacquistare la stima in se stessi e riallacciare relazioni affettive importanti. L’Associazione persegue le proprie finalità collaborando attivamente con tutte le Istituzioni Pubbliche e Private interessate ai problemi alcolcorrelati, in un’ottica di lavoro di rete; organizza pertanto la formazione e la sensibilizzazione delle famiglie del territorio attraverso le cosiddette Scuole Alcologiche Territoriali ( S.A.T. di 1°, 2° e 3° modulo), moduli educativi rivolti sia alle famiglie dei Club che alle famiglie della comunità locale . I CAT sono organizzati a livello locale e provinciale (ACAT Polesine Occidentale, ACAT Medio Polesine e ACAT Basso Polesine), regionale (ARCAT), nazionale (AICAT) e mondiale (WACAT). Con la presenza di circa 540 Club nella sola regione Veneto e circa 2050 Club sul territorio nazionale, l’Approccio Ecologico- Sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi, rappresenta il modello più diffuso e utilizzato. Che bevitore sei? Valuta il tuo bere 1) Avete mai provato a smettere di bere per una settimana (o più) e constatato poi che non ci riuscivate? l’ Alcol riscalda SI NO 2) Prendete in malo modo i consigli di quelle persone che tentano di farvi smettere di bere? SI 3) Avete già provato a controllare il vostro consumo di alcol sostituendo una bevanda con un’altra? 4) Durante gli ultimi dodici mesi vi è accaduto di bere al mattino presto? 5) Invidiate quelli che possono bere senza mettersi nei guai? SI NO SI NO 12) Avete mai pensato che potreste ottenere di più dalla vita se non beveste? NO SI NO 10) Durante questi ultimi 12 mesi, vi siete assentato dal lavoro, a causa del vostro consumo eccessivo di alcol? SI 11) Avete mai avuto delle mancanze di memoria, dopo aver bevuto? NO SI NO 8) In occasione in cui le bevande alcoliche sono limitate, tentate di ottenere qualche bicchiere di più? SI 9) Contro ogni evidenza, avete continuato ad affermare che sareste in grado di smettere da solo quando lo aveste voluto? NO SI NO 6) I problemi derivanti dal vostro consumo di bevande alcoliche si sono aggravati in questi ultimi dodici mesi? SI 7) Il vostro consumo di alcol vi ha creato difficoltà in casa? Si dice che… NO SI NO SI NO Se avete risposto SI per 4 volte o più, ci sono delle probabilità che abbiate già delle serie difficoltà con l’alcol o che possiate averne in un prossimo futuro. (Si ringrazia ALANON per il testo) E’ abitudine diffusa bere bevande alcoliche per scaldarsi un po’. L'alcol provoca una dilatazione dei vasi della superficie corporea ed un aumento del flusso sanguigno a livello locale con conseguente sensazione di calore; tuttavia il risultato paradossale è che il corpo in tal modo emette calore all’esterno e si raffredda più velocemente. La conseguenza è una diminuzione della capacità del corpo di sopportare le basse temperature; ciò spiega perché tanti alcolisti “barboni” muoiono assiderati. Si dice che… l’ Alcol dà forza ed energia Ogni grammo di alcol fornisce 7 Kilocalorie, ma si tratta di calorie vuote che non forniscono proteine, grassi ecc.. Il nostro organismo fa dunque un grande sforzo per eliminarlo in fretta, utilizzando risorse che servirebbero per altre funzioni importanti, ottenendo così con grossa spesa un risultato calorico molto inferiore ad altri alimenti. Inoltre l’alcol non dà forza, in quanto le capacità cerebrali e motorie sono da subito ridotte. Tramite un’ azione diretta sulla muscolatura scheletrica la sostanza può anche provocare danni acuti o cronici. Per questi motivi chi svolge attività sportive sa che non deve bere alcolici. Alcol e Anziani Gli effetti dell’alcol nell’anziano Con l’età la sensibilità agli effetti dell’alcol aumenta. A partire dai 50 anni circa la quantità di acqua presente nell’organismo diminuisce e pertanto l’alcol assunto viene diluito in una minore quantità di liquido: il tasso alcolemico risulta più elevato e gli effetti appaiono più marcati. Nell’anziano anche piccole quantità di alcol possono risultare dannose per il ridotto funzionamento di organi come i reni e il fegato, per le carenze di vitamine, di ormoni, per le malattie croniche e per l’assunzione di farmaci, con i quali l’alcol interferisce, annullando o potenziando il loro effetto. L’alcol accelera ed amplifica gli effetti dell’invecchiamento neuropsichico, rallenta il processo di guarigione in caso di malattia e, dato l’indebolimento della muscolatura, può facilitare cadute e fratture. Si ritiene erroneamente che pochi anziani consumino bevande alcoliche in quantità sufficiente a provocare loro dei danni: in Italia, invece sono oltre 2 milioni e 200 mila gli anziani ultrasessantacinquenni che seguono modelli di consumo rischioso o dannoso, mentre sono oltre 66 mila gli alcolisti in trattamento in questa fascia di età ( Istat 2010). Molti anziani con problemi di alcol vivono isolati e raramente attirano l’attenzione dei famigliari che accettano il loro bere e lo giustificano con benevolenza quasi come fosse “l’ultimo piacere”. Cambiare il proprio stile di vita è possibile a qualsiasi età, così come aggiungere vita agli anni! Alcol e Giovani L’alcol e il mondo giovanile I giovani sono una fascia di popolazione estremamente vulnerabile ai rischi legati al consumo di bevande alcoliche. Oggi si può affermare senza ombra di dubbio che, a fronte di abitudini e modelli di consumo modificati e di una più ampia disponibilità ed offerta di bevande alcoliche, l’uso di alcol da parte dei giovani avviene in funzione degli effetti che esso è in grado di esercitare sulle performance personali. L’alcol è usato per sentirsi più sicuri, più loquaci, per facilitare le relazioni interpersonali, per apparire più emancipati e più trendy, per essere più facilmente accettati dal gruppo o, in alcuni casi, per conquistare un ruolo di (presunta) leadership tra i pari. Il consumo di alcol tra i giovani, negli ultimi anni è notevolmente aumentato, specie il binge drinking (6 o più unità alcoliche in un’unica volta). L’età di avvio al consumo alcolico in Italia è la più bassa di tutta l’Europa: 11-12 anni circa, contro i 14 della UE. In genere il consumo a rischio in Italia riguarda il 15%della popolazione al di sopra degli 11 anni, per un totale di circa 9 milioni di persone; tra esse in particolare circa 475 mila minori (il 18,5% dei ragazzi e il 15,5% delle ragazze al di sotto dei 16 anni) il cui consumo dovrebbe essere pari a zero (Ministero della Salute 2011). E’ vietata la vendita di bevande alcoliche ai minori di anni 18 (Approvazione D.L.n.158/2012). Prima dei 18-20 anni l’apparato digerente non ha completato la maturazione del sistema enzimatico che “smonta” l’alcol ed è quindi inevitabile che qualsiasi bevanda alcolica consumata in precedenza esponga il giovane a seri danni per l’organismo. In Europa, 1 ragazzo su 4 (15 - 29 anni), il 25%, muore per cause legate all’alcol: incidenti d’auto, cadute accidentali, risse, ecc. Circa 55.000 morti all’anno (dati OMS) Si dice che… la Birra aumenta la produzione di latte materno Assunzioni anche moderate di alcolici comportano una notevole riduzione dell’ormone ossitocina, responsabile della produzione del latte materno. Va inoltre ricordato che se durante l’allattamento una donna beve alcolici, l’alcol è presente nel suo latte in concentrazioni uguali a quelle del sangue, con conseguente rischio di danni anche molto gravi per il bambino che non possiede gli enzimi per metabolizzare l’alcol etilico. Si dice che… l’ Alcol fa digerire A basse concentrazioni, l’alcol determina una prima stimolazione della produzione di saliva e di succo gastrico attraverso un meccanismo psicologico di piacere ed una stimolazione diretta sulla parete dello stomaco e della bocca. È altresì dimostrato che alle stesse concentrazioni esiste un’ azione lesiva diretta sulle pareti gastriche ed intestinali. Un consumo ancora maggiore riduce inoltre la pepsina, l’enzima utile ai primi processi digestivi, nonché tutta la secrezione gastrica. Non solo: l’effetto depressivo dell’alcol sulle fibre nervose comporta un rallentamento dello svuotamento dello stomaco con conseguente rallentamento della digestione. Alcol e Donna Gli effetti dell’alcol nella donna L’organismo femminile rispetto a quello maschile è molto più sensibile all’azione lesiva dell’alcol a causa di una minore massa corporea, minor quantità di acqua e ridotta efficienza dei meccanismi di metabolizzazione dell’alcol. Questo determina la rilevazione di una alcolemia maggiore a parità di consumo con l’uomo. Le donne che usano contraccettivi orali assorbono più lentamente l’alcol e raggiungono lo stato di ubriachezza più tardi, dopo averne ingerito una maggiore quantità. Durante la gravidanza, l’alcol assunto entra nel sistema circolatorio del feto attraverso la placenta e maggiore è l’assunzione di alcol, maggiore è l’interferenza sui normali processi di sviluppo fisico ( nascita prematura e/o sottopeso, malformazioni) ed intellettivo ( ritardo mentale, iperattività e problemi di attenzione) del bambino. Anche in menopausa, l’assunzione di alcol può influire negativamente sull’equilibrio ormonale, alterando la produzione di prolattina, estradiolo e testosterone, e sull’attività osteoblastica esponendo la donna ad un maggior rischio di osteoporosi. Molte ricerche hanno evidenziato la correlazione esistente tra l’assunzione di alcol, anche modesta, e l’insorgenza del tumore al seno. Alcol e Lavoro L’alcol e l’ambiente di lavoro Lavorare e consumare bevande alcoliche sono due attività incompatibili non solo perché la dipendenza dall’alcol rende inabili al lavoro, ma perché anche un consumo cosiddetto “moderato” influenza il rendimento fisico e psicologico ed ha effetti dannosi per la salute. In Italia, in una percentuale dal 10% al 30%, gli incidenti sul posto di lavoro sono causati dal consumo di alcol, che è responsabile anche del 40% dei cambi di lavoro (stime OMS). L’alcol può rendere pericoloso qualunque lavoro innalzando il rischio di incidenti stradali, cadute, ferite, ed incendi; condiziona negativamente le prestazioni, la produttività facendo perdere giornate di lavoro, incide sulla qualità del lavoro e sulla collaborazione con i colleghi. La legge 626/94 prevede che le aziende si preoccupino di informare i dipendenti sui rischi lavorativi; al fine di garantire loro condizioni migliori e più sicure esse dovrebbero quindi informare anche sui rischi connessi al consumo di alcol, specie se avviene durante le ore di lavoro. Per la tua sicurezza e la sicurezza degli altri, non bere mai quando stai lavorando, specie se esegui lavori di precisione o sei in contatto con sostanze tossiche, se sei responsabile della vita di altre persone e se usi attrezzature pericolose. Non offrire alcolici a chi sta lavorando o sta per iniziare un’ attività. Si dice che… l’Alcol fa bene al cuore Molti sostengono che “Un bicchiere di vino rosso” sia un rimedio contro l’arteriosclerosi e l’infarto, magari sostenute da pubblicazioni che difendono gli antiossidanti (es. il resveratrolo) e la dieta mediterranea. Numerosi studi a cui non si dà lo stesso rilievo sui mass media, ma basati su una rigorosa ricerca scientifica (es. quelli della Società Italiana di Alcologia) sostengono l’esatto contrario. Nella dieta mediterranea è il basso contenuto di zuccheri e di grassi il principale fattore protettivo, non l’alcol; mentre il resveratrolo, contenuto in molte bacche oleose come negli acini dell’uva, per dare effetti benefici dovrebbe essere assunto in quantità enormi, tramite ad es. 3-6 Kg di buccia di acini di uva, oppure 40 litri di vino al giorno! Si dice che… gli Alcolpops e gli Energizzanti sono innocui Alcol e Guida Il limite legale per la guida = 0 gr/l se : Gli alcolpops sono bevande gassose, camuffate come succhi di frutta, che in realtà contengono Rum e/o Vodka, con un contenuto alcolico che varia dai 4 ai 7 gradi, pari quindi al contenuto alcolico della Birra. Sono state ideate per catturare i giovanissimi ed iniziarli al consumo di alcol. La loro pericolosità è quindi elevatissima perché destinati ad un organismo in via di sviluppo! A tutto ciò si aggiunga il fatto che vengono spesso assunti in associazione agli energizzanti , ritenendo erroneamente che possano cancellare o ridurre gli effetti dell’alcol. In realtà, contenendo grosse quantità di caffeina (paragonabile a 6 tazzine di caffè), e sono dannosissimi per la circolazione sanguigna. Chi ne fa uso frequente, vive come su un ottovolante, prova alti e bassi che lo immettono in un circolo vizioso. Se hai un’età inferiore ai 21 anni, anche se alla guida di veicoli che non richiedono la patente di guida Se sei neopatentato e per i primi 3 anni dal conseguimento della patente B Se sei un autista ed eserciti di professione l’attività di trasporto di persone o di cose(L.120/ 2010) 1 Unità alcolica è uguale a: Ma quanto tempo bisogna attendere affinché l’alcol venga eliminato dal corpo e ci si possa rimettere alla guida? In genere 1 ora per ogni bicchiere di alcolico assunto. Zero Alcol = Zero Rischio 1 ora 2 ore 3 ore 4 ore Alcol e Guida L’alcol al volante L’assunzione di bevande alcoliche è uno dei fattori che influenzano le condizioni psicofisiche e conseguentemente le prestazioni durante la guida. A partire da basse dosi, l’alcol rallenta i tempi di reazione, riduce la concentrazione, riduce la capacità visiva laterale, crea un senso di benessere e di sicurezza che porta a sopravvalutare le proprie capacità alla guida (vedi tabella sotto). Il limite legale per la guida è una alcolemia di 0,5 g/l che si raggiunge in linea teorica con poco meno di 2 bicchieri di vino o birra o superalcolico per l’uomo (corporatura media-75 Kg) ed 1 bicchiere circa di vino o birra o superalcolico per la donna (corporatura media-55 Kg), a digiuno. L’alcolemia è influenzata oltre che dal sesso, dall’età e dalle condizioni generali dell’organismo. Alcolemia Effetti sulla guida 0,2 g/l Crescente tendenza a guidare in modo rischioso; riflessi leggermente disturbati 0,3 g/l La manovra dei freni diventa più brusca 0,4 g/l L’elaborazione mentale delle percezioni sensoriali è ridotta 0,5 g/l Limite Legale per la guida di autoveicoli (L.125/2001) 0,6 g/l Si possono commettere errori di guida abbastanza gravi 0,7 g/l Forte prolungamento dei tempi di reazione 0,8 g/l Diminuisce la capacità di adattamento all’oscurità. La condizione psicofisica decade vistosamente. 0,9 g/l Forte diminuzione della capacità di valutare distanze, ingombri, velocità, movimenti e riduzione dell’adattamento all’oscurità. 1 g/l Stato di ebbrezza chiaramente visibile, mancanza di attenzione, capacità visiva minima, tempi di reazione disastrosi Bere Meno è Meglio Carta Europea sull’Alcol Prevenire e ridurre i danni provocati dall’alcol Con questo obiettivo, i 51 Stati membri della Regione Europea dell’OMS hanno approvato il Piano d’Azione Europeo sull’Alcol, elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per il periodo 2000-2005. Secondo l’OMS, nell’Unione Europea i prodotti alcolici sono responsabili almeno dell’8-10% del carico totale di malattia dell’individuo. A sostegno dello sviluppo del Piano d’Azione Europeo sull’Alcol, gli stati membri promuovono i seguenti principi etici : Tutti hanno diritto ad una famiglia, ad una comunità e ad un ambiente di lavoro protetti da incidenti, violenza ed altri effetti dannosi che possono derivare dal consumo di bevande alcoliche. Tutti hanno diritto a ricevere, fin dalla prima infanzia, un’informazione ed un’educazione valida e imparziale sugli effetti che il consumo di bevande alcoliche ha sulla salute, la famiglia e la società. Tutti i bambini e gli adolescenti hanno il diritto di crescere in un ambiente protetto dagli effetti negativi che possono derivare dal consumo di bevande alcoliche e, per quanto possibile, dalla pubblicità di queste. Tutti coloro che assumono bevande alcoliche secondo modalità dannose o a rischio, nonchè i membri delle loro famiglie, hanno diritto a trattamenti e cure accessibili. Tutti coloro che non desiderano consumare bevande alcoliche hanno diritto ad essere salvaguardati da pressioni al bere e sostenuti nel loro comportamento di non-consumo. Bere Meno è Meglio Carta Europea sull’Alcol Le 10 strategie della Carta Europea sull’Alcol per prevenire i rischi ed i danni causati dall’alcol : 1 Informare le persone degli effetti che il consumo di bevande alcoliche può avere sulla famiglia e la società e delle misure efficaci che si possono prendere per prevenirne i possibili danni; 2 Promuovere ambienti pubblici, privati e di lavoro, protetti da incidenti, violenza e altre conseguenze negative dovute al consumo di bevande alcoliche; 3 Emanare ed applicare leggi che scoraggino efficacemente di mettersi alla guida dopo aver consumato bevande alcoliche. 4 Promuovere la salute attraverso il controllo della disponibilità ed attraverso interventi sui prezzi delle bevande alcoliche; 5 Attuare severe misure di controllo, tenendo conto dei limiti o dei divieti esistenti in alcuni Paesi sulla pubblicità, diretta e indiretta, di bevande alcoliche e assicurare che nessuna forma di pubblicità sia specificamente diretta ai giovani; 6 Assicurare l'accesso e la disponibilità di efficaci servizi di trattamento e riabilitazione, alle persone con consumi a rischio o dannosi ed alle loro famiglie; 7 Incoraggiare un maggiore senso di responsabilità etica e giuridica tra coloro che operano nei settori del marketing o del commercio di bevande alcoliche e incentivare severi controlli sulla qualità e sicurezza del prodotto; 8 Accrescere le capacità della società di occuparsi delle problematiche dell'alcol attraverso la formazione degli operatori dei vari settori coinvolti; 9 Sostenere le organizzazioni non-governative e i gruppi di autoaiuto che operano nell'ambito della prevenzione o della riduzione dei danni alcol-correlati; 10 Formulare programmi di ampia portata negli Stati membri: definire chiaramente obiettivi e indicatori di risultato. Bere a caro prezzo I costi dell’Alcol L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che i costi annuali sociali e sanitari, sostenuti a causa di problemi collegati all’alcol, sono pari al 25% del Prodotto Interno Lordo (PIL). Per l’Italia i costi sociali stimati sono 11,5 milioni di dollari, di cui 2,3 milioni di costi sanitari, 5,7 milioni di costi indiretti e altri 3,4 milioni per costi diretti legati a disordini della salute delle persone con problemi alcol correlati; senza poter conteggiare ovviamente i “costi intangibili” in lacrime e sofferenza ! (European Status Report on Alcohol and Health, 2010) Altre fonti sostengono che per ogni euro incassato dai produttori di bevande alcoliche, lo Stato italiano ne spende almeno due per i danni e i problemi conseguenti (ISS 2008). Ogni anno, sono attribuibili, direttamente o indirettamente, al consumo di bevande alcoliche: il 10% di tutte le malattie, il 10% di tutti i tumori, il 63% delle cirrosi epatiche, il 41% degli omicidi, il 45% di tutti gli incidenti, il 9% delle invalidità e delle malattie croniche, il 10% dei ricoveri ospedalieri. Ogni anno in Italia circa 30mila persone muoiono a causa dell’assunzione di bevande alcoliche, come cirrosi epatica, tumori, infarto emorragico, suicidi, omicidi, incidenti in ambiente lavorativo, domestico e incidenti stradali. L’alcol è causa di circa la metà dei 4.000 decessi (mentre circa 300.000 sono stati i feriti) conseguenti ad incidenti stradali avvenuti in Italia nel 2011; tra i conducenti deceduti i più colpiti sono quelli nella fascia di età tra i 20 e i 39 anni.