1 5 snow+avalanche awareness camps Il divertimento inizia a casa Convenzione delle Alpi? Che cos‘è? Una buona preparazione è indispensabile per il fuoripista. Valutando i rischi già in anticipo e prendendo le necessarie precauzioni potrai goderti la tua esperienza di sci fuori pista in tutta libertà. Nell’arco alpino vivono ca. 14 milioni di persone. Per loro, ma anche per i milioni di visitatori che ogni anno si recano in vacanza nelle Alpi, è fondamentale tutelare la natura e la cultura di queste zone e conservare questo importantissimo ambiente di vita e quest’area economica con tutti i suoi tesori e le sue particolarità. A tal fine nel 1991 è stata firmata la Convenzione delle Alpi. Preparativi: ecco cosa fare già a casa Consulta il bollettino valanghe e informati sulle previsioni del tempo. Studiati l’area su una carta topografica. Raduna il tuo gruppo: chi viene? Come se la cavano i tuoi amici con il fuoripista? E quanto ne sanno di pericoli in montagna? Chi organizza? E chi si farà carico di prendere le decisioni una volta arrivati sul posto? Controlla che la tua attrezzatura sia a posto: sci, tavola, casco, occhiali, ecc., altrimenti non solo non ti diverti, ma diventa anche pericoloso. Controlla il tuo equipaggiamento di sicurezza: c’è tutto? Funziona? E le batterie del trasmettitore arva sono cariche? Precauzioni standard quando sei in montagna Non andare mai da solo! Se ti succede qualcosa non c’è nessuno che ti può aiutare. Non inoltrarti mai in zone che non conosci. Se la visibilità è scarsa, meglio rinunciare: se non vedi dove vai, dove vai? Se la discesa ha una pendenza di oltre 30° è buona norma lasciare una distanza di almeno 20 m tra una persona e l’altra (così il carico sul manto nevoso non diventa eccessivo). Se la pendenza supera i 35°: scendete uno alla volta! Ad ogni tappa concorda chiaramente con i tuoi amici il prossimo punto di ritrovo. Scegliete un luogo sicuro tenendo anche in considerazione l‘area nel suo complesso. Evita di lanciarti su terreni pericolosi. E se malauguratamente, nonostante tutte le precauzioni, dovesse succedere qualcosa, allora devi reagire prontamente e sapere cosa fare. Per chi viene travolto da una valanga c’è una sola speranza di salvezza: che i compagni lo trovino e lo liberino al più presto. Quando arriva l’elicottero è spesso già troppo tardi. Per questo è importantissimo che tu abbia sempre con te l’equipaggiamento di emergenza e che tu sappia anche come usarlo. CONVENZIONE DELLE ALPI La Convenzione delle Alpi è un accordo vincolante di diritto internazionale cui hanno aderito gli otto paesi alpini: Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Principato di Monaco, Slovenia, Svizzera più la Comunità europea. Tutti questi Stati si sono impegnati ad elaborare e adottare accordi internazionali a favore dello sviluppo sostenibile dell’area alpina e a tutela dei suoi ecosistemi come anche degli interessi economici e culturali della popolazione locale. In vari protocolli sono tra l’altro stabilite disposizioni in materia di pianificazione del territorio, agricoltura di montagna, protezione dell’ambiente, turismo e trasporti. Le misure a favore dello sviluppo sostenibile dell’area alpina, l’obiettivo prioritario della Convenzione delle Alpi, toccano diversi settori. Per esempio il turismo, ambito in cui si vogliono incentivare forme di fruizione più eco-compatibili. Grande attenzione da parte della Convenzione delle Alpi è rivolta, poi, anche agli abitanti dell’arco alpino, che si desidera coinvolgere attivamente nei vari progetti e nelle diverse misure. È stato così che nel 2006 è stata approvata la Dichiarazione «Popolazione e cultura» il cui obiettivo è esplicitamente quello di concepire e di mettere a disposizione degli abitanti un’ampia e variegata offerta di attività culturali e ricreative. In tale contesto si pensa, naturalmente, anche ai giovani ed in particolare all’incentivazione delle attività sportive. © Segretariato Permamente della Convenzione delle Alpi, Innsbruck 2008 Colofon Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi www.alpconv.org / [email protected] Sede di Innsbruck: Herzog-Friedrich-Straße 15 / A-6020 Innsbruck (Austria) Sede distaccata di Bolzano: Drususallee 1 / I-39100 Bozen (Italia) Editore: Igor Roblek, Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi Herzog-Friedrich-Straße 15 / 6020 Innsbruck (Austria) Responsabile della pubblicazione: Marco Onida, Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi Equipaggiamento di emergenza: cosa comprende? Trasmettitore Arva completo di batterie cariche In collaborazione con Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi Pala Sonda www.alpconv.org www.alpconv.org 2 Informati, affinché della tua giornata sulla neve non resti che il ricordo del sole e del divertimento! Ma se sfortunatamente dovesse succedere qualcosa… Il 112 è il numero di emergenza europeo, valido in tutti i paesi dell’UE! L’operatore risponde nella lingua del paese in cui ti trovi! Altri numeri di emergenza 140 elisoccorso CH 1414 soccorso alpino REGA D 112 soccorso alpino F 15 I 118 soccorso alpino SLO 112 soccorso alpino Facendo sci fuori pista non devi considerare soltanto l’ambiente intorno a te, analizzandone i possibili rischi, ma anche i pendii posti più in alto (da cui potrebbero staccarsi degli ammassi di neve) e gli altri sciatori o snowboardisti (che potrebbero innescare una valanga muovendosi a quote più alte). Anche tu, naturalmente, dovrai far attenzione a non mettere in pericolo gli altri rischiando di provocare una valanga. Bisogna anche saper rinunciare: Tra le mura di casa, è vero, non c’è il rischio di finire sotto una valanga, tuttavia, il surf sul divano non è divertente quanto lo snowboard o lo sci. Per ovviare a entrambi gli inconvenienti, la cosa migliore da fare è di rinunciare a determinati pendii a partire da un dato grado di rischio (vedi il primo riquadro). A partire dal terzo grado, per esempio, farai bene ad evitare le discese che abbiano un’inclinazione superiore ai 35°. Considera, poi, anche gli indizi riportati nel secondo riquadro: ti aiuteranno a riconoscere i pericoli. Fai comunque attenzione anche con il livello 1. È un fattore determinante all’origine delle valanghe. Se l’inclinazione del pendio è inferiore a 30° allora è piuttosto improbabile che si stacchi una valanga. Oltre i 30°, invece, si può dire che maggiore è la pendenza, tanto più alto è il rischio. 1. Occhio a… Le caratteristiche del territorio Situazione valanghe: dove informarsi? Ci sono giorni in cui sicuramente la cosa migliore da fare è restarsene al calduccio sul divano; altri, invece, sono fatti apposta per il freeride, che ti potrai godere in tutta libertà se manterrai un comportamento consapevole. Per sapere se è il caso di rinunciare o se, invece, ci sono le condizioni per lanciarti tra la neve polverosa, basta consultare il bollettino valanghe. Per comprenderlo, però, devi conoscere il significato della scala europea del pericolo di valanghe. Questa distingue 5 gradi di pericolo, ciascuno con caratteristiche descritte in maniera molto chiara e contrassegnati ognuno da un proprio colore. Siti web e centralini informazioni Le zone più pericolose sono i pendii poco soleggiati e molto ripidi. Le discese accentuate, dunque, in particolare quelle in ombra, nascondono un rischio di valanga molto elevato. Anche un pendio che diventa più ripido man mano che si scende può rivelarsi molto pericoloso. È soprattutto nei punti in cui si passa da tratti più piani a tratti più pendenti che dovrai usare particolare cautela: è proprio qui, infatti, che la neve è sottoposta alle tensioni maggiori. strato nevoso suolo zona in tensione Il vento A :www.lawine.at Tel.: +43-800-800-503 CH :www.slf.ch (in D/F/I) Tel.: +41-848-800-187 D :www.lawinenwarndienst.bayern.de Tel.: +49-89-9214-1210 F :www.meteo.fr Tel.: +33-892-681020 I :www.aineva.it Tel.: +39-0461-230030 SLO:www.arso.gov.si Per prima cosa, la valanga si origina quando c‘è neve, ma spesso non ce ne vuole poi tanta. Sul distacco di una massa di neve, infatti, influiscono anche la conformazione del territorio, il grado di pendenza, il vento e, naturalmente, il comportamento dell’uomo. Già, perché basta anche la sollecitazione esercitata da un solo sciatore o snowboardista sul manto nevoso a mettere in moto una valanga. La pendenza centrale emergenze 4 L‘area nel suo complesso Che cosa causa la valanga? Tel.: +386-1-4784-000 Il vento è l’architetto delle valanghe. Giocando con la neve esso forma i cosiddetti “apporti eolici”. In altre parole, trasporta la neve dal versante esposto (sopravvento) a quello non esposto (sottovento). Si tratta di un fenomeno che puoi osservare facilmente guardando le cornici che crescono man mano in seguito all’azione del vento. Dagli accumuli di neve si formano dei lastroni che sono sottoposti a tensione. Basta una piccola sollecitazione, come, per esempio, il peso del tuo corpo al passaggio, per provocarne il distacco. Grado di pericolo Regola fondamentale Osservazioni 1 debole nulla: freeride a tutto spiano prudenza! pericolo di caduta 2 moderato Rinuncia a: 40° ed oltre 3 marcato Rinuncia a: 35° ed oltre 4 forte fuoripista 5 molto forte fuoripista considera il bacino idrografico 2. Occhio a… I segni lasciati dal vento sulla superficie del manto nevoso suggeriscono la presenza di accumuli eolici. Vi sono oltre 30 cm di neve fresca. direzione del vento A 3 La neve è molto umida: il manto nevoso scivola più facilmente. sopravento Si sente il “wvuum”, il sordo rumore che fa la coltre di neve assestandosi prima di distaccarsi. sottovento Valanghe recenti: il manto nevoso è piuttosto instabile. Se lungo il tuo percorso o nell‘ area complessiva nella quale ti muovi t’imbatti anche in uno solo degli indizi descritti nel secondo riquadro, allora devi rinunciare; non importa che in un primo momento il grado di pericolo, stando al primo riquadro, suggeriva la possibilità di procedere.