È Pasqua!!! Che la Resurrezione del Signore raggiunga i vostri cuori. Tanti auguri JAB 1700 Fribourg Bollettino della Missione Cattolica Italiana DI Fribourg Prego segnalare cambiamenti indirizzo · Bitte Adressänderungen mitteilen · Svp. signaler changements d’adresse Missione Cattolica Italiana · Rue du Nord 7 · 1700 Fribourg Nr. 1 · GENNAIO · FEBBRAIO · MARZO 2010 In questo numero La tomba vuota e l’annuncio della Resurrezione (Vangelo di Luca 24, 1-12) 2 Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno”. Ed esse si ricordarono delle sue parole. E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli. Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse. Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno di stupore per l’accaduto. Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 3 4 6 7 8 10 11 12 14 16 18 Cristo è risorto. È veramente risorto!!! La comunità cattolica italiana cambia luogo di celebrazione Calendario liturgico Vita della Comunità Confessioni del triduo santo Associazioni Dal consolato Vittime dell’amianto Pagina sociale EFIS Attualità Periodico della Missione Cattolica Italiana di Friburgo Direttore: don Francesco Mastroianni Rue du Nord 7 · CH-1700 Fribourg tel. 026 322 57 31 ccp 17-1874-2 Redazione Rue du Nord 7 · 1700 Fribourg tel. 026 322 57 31 [email protected] Grafica: RR-Grafik Studio, Bern [email protected] Stampa: La Buona Stampa · 6900 Lugano Editoriale Cristo è risorto. È veramente risorto!!! Carissimi amiche e amici, cosa è la Pasqua? Ebbene, la Pasqua è un annuncio; l’annuncio che Cristo è risorto dalla morte. La Resurrezione di Cristo è il supremo intervento di Dio nella storia. La Resurrezione dice la definitività del progetto di Dio sul mondo e sul genere umano, vale a dire che Dio ci destina alla luce e alla piena comunione con Lui. Infatti nel Cristo risorto noi siamo chiamati, e realmente lo siamo, figli di Dio. Abbiamo così ritrovato quell’uomo “creato a immagine e somiglianza di Dio” che era stato perso col peccato, ma che tuttavia aveva lasciato in ciascuno di noi una profonda e nostalgica esigenza. Nel brano del Vangelo di Luca (riportato nella pagina a lato), si racconta che le donne (Maria di Magdala, Giovanna e Maria di Giacomo) arrivate alla tomba di Gesù non trovarono il suo corpo e che, nello smarrimento e preoccupazione, apparvero loro due angeli (due uomini in vesti sfolgoranti) che gli dissero: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno”. Un vero e proprio invito a rivisitare tutta la storia di Gesù, parole e miracoli, alla luce degli ultimi avvenimenti che lo hanno coinvolto: croce/morte e resurrezione. Un invito, ieri come oggi, a tutti i discepoli, cioè a tutti noi, a rileggere la storia di Gesù come punto focale della nostra vita. Trovare come punto focale la storia di Gesù significa trovare il punto focale di tutta la nostra storia, trovare il significato profondo della vita. Questo punto non lo danno gli affetti più cari né tanto meno le cose. Questo punto si trova nel mistero dei tre giorni Pasquali. Con la Risurrezione di Gesù l’uomo credente deve comprendere che il suo destino è ormai strappato alla morte, il sepolcro è vinto, la vita trionfa. Totalmente conquistato da Dio attraverso la Risurrezione del Cristo, il fedele sente in sé questo solo grido e questa sola necessità: “Tu ci hai fatti per Te ed il nostro cuore è senza pace finché non riposerà in Te ...” (S. Agostino). Buona Pasqua a tutti! don Francesco Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 3 Dalla nostra Missione La Comunità cattolica italiana cambia luogo di celebrazione: dalla Chiesa Notre-Dame alla Chiesa dei Cordeliers 4 A partire da gennaio 2010, la messa in lingua italiana non si terrà più nella chiesa Notre-Dame, bensì nella chiesa dei Cordeliers (Rue de Morat 6, 1700 Fribourg). Questo trasferimento è stato dettato dalla necessità di dover intraprendere alcuni lavori di ristrutturazione della chiesa di Notre-Dame. Un nuovo posto in cui riunirsi e celebrare la messa non è stato difficile trovarlo. Infatti si è pensato subito di chiedere la disponibilità della chiesa del convento dei frati minori conventuali (in francese: Cordeliers). La loro risposta è stata positiva. I frati che abitano nel convento, infatti, hanno una particolare simpatia per la comunità cattolica italiana di Fribourg: oltre a conoscere alcune persone di origine italiana, molti dei religiosi francescani sono legati all’Italia per aver espletato una parte dei loro studi e della loro formazione in alcuni conventi italiani (Padova o Roma). Un grazie infinito va ai membri di questa comunità religiosa che ci ha aperto le porte “della loro casa” e ci ha accolto con un impeccabile spirito di servizio, caratteristica che, d’altronde, contraddistingue lo stile francescano. La comunità cattolica italiana troverà in questa esperienza di scambio l’opportunità di conoscere una realtà ecclesiale della città di Fribourg, apprezzandone l’impegno e lo stile della preghiera. Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 La chiesa dei Cordeliers si trova giusto a una ventina di metri di distanza rispetto alla chiesa di Notre-Dame, andando verso Granges-Paccot (stessa strada e stesso marciapiede). Da sinistra verso destra: frà Gabriel Holdener, frà Daniel Haas, frà Pasqual Marquard, don Francesco, frà Milijenko Hontic (assistente generale dell’ordine per l’Europa centrale), frà Vincenzo Cosatti (guardiano del convento), frà Maximilien Sauge, frà Emmanuel-Marie Python, frà Damian Menneman. ... da Payerne “Messa delle Comunità” Domenica 21 febbraio, alle ore 11.15, si è celebrata a Payerne la “Messa delle comunità”. A questa celebrazione eucaristica, che si tiene una volta ogni tre mesi circa, partecipano i fedeli delle comunità cattoliche linguistiche presenti nel territorio della Broye vaudoise: portoghesi, spagnoli, italiani e ovviamente i fedeli svizzeri. La messa, che registra ogni volta una grande partecipazione di fedeli, è stata celebrata da padre Aloisio Arauyo, coordinatore delle missioni cattoliche portoghesi in Svizzera. Questo appuntamento trimestrale rappresenta una occasione di crescita per la comunità cattolica italiana nella quale ogni membro è chiamato a condividere con l’altro (che sia di una cultura affine o totalmente diversa) l’esperienza della propria fede. I Chierichetti di Payerne Ogni domenica sera, alle ore 18.00, all’occasione della celebrazione della messa a Payerne, ho il piacere di incontrare alcuni ragazzi desiderosi di servire la messa. Ho avuto modo di apprezzare la loro simpatia, la loro educazione, nonché la grande vivacità. A loro va un grazie da parte mia e da tutta la comunità che si ritrova a celebrare l’eucarestia. 5 Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 Vita della Comunità Calendario Liturgico Marzo 6 marzo 7 marzo 13 marzo 14 marzo 20 marzo 21 marzo 27 marzo 28 marzo Maggio ore 18.00 Messa a Bulle ore 10.30 Messa a Friburgo ore 18.00 Messa a Payerne ore 18.00 Messa a Bulle ore 09.00 Messa a Morat ore 10.30 Messa a Fribourg ore 18.00 Messa a Payerne ore 18.00 Messa a Bulle ore 10.30 Messa a Fribourg ore 18.00 Messa a Payerne ore 18.00 Messa a Bulle Domenica delle Palme ore 10.30 Messa a Fribourg ore 18.00 Messa a Payerne Aprile 1 maggio 2 maggio 8 maggio 9 maggio 13 maggio 15 maggio 16 maggio 22 maggio 23 maggio 29 maggio 30 maggio ore 18.00 Messa a Bulle ore 10.30 Messa a Fribourg ore 18.00 Messa a Payerne ore 18.00 Messa a Bulle ore 09.00 Messa a Morat ore 10.30 Messa a Fribourg ore 18.00 Messa a Payerne Ascensione del Signore ore 10.30 Messa a Fribourg ore 18.00 Messa a Bulle ore 10.30 Messa a Fribourg ore 18.00 Messa a Payerne ore 18.00 Messa a Bulle ore 10.30 Messa a Fribourg ore 18.00 Messa a Payerne ore 18.00 Messa a Bulle ore 10.30 Messa a Fribourg ore 18.00 Messa a Payerne L’unità pastorale Sts-Pierre-et-Paul ha il piacere di invitare i fedeli della missione cattolica italiana alla Via Crucis del Venerdi santo. A questo momento di preghiera parteciperanno tutte le comunità linguistiche della città di Fribourg che avranno, inoltre, il compito di animarlo. La Via Crucis inizierà alle ore 20h00, del 2 aprile, con partenza dalla chiesa di St-Jean, nella “vieille ville“ ... fino a Notre-Dame de Bourgillon. 6 2 aprile Venerdi Santo ore 20.00 Via Crucis Partenza dalla Chiesa di St. Jean, arrivo a Notre-Dame de Bourguillon 3 aprile Veglia di Resurrezione ore 18.00 Messa a Bulle 4 aprile Pasqua di Resurrezione ore 10.30 Messa a Fribourg ore 18.00 Messa a Payerne 10 aprile ore 18.00 Messa a Bulle 11 aprile ore 09.00 Messa a Morat ore 10.30 Messa a Fribourg ore 18.00 Messa a Payerne 17 aprile ore 18.00 Messa a Bulle 18 aprile ore 10.30 Messa a Fribourg ore 18.00 Messa a Payerne 24 aprile ore 18.00 Messa a Bulle 25 aprile ore 10.30 Messa a Fribourg ore 18.00 Messa a Payerne Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 Battesimo È stato rigenerato in Cristo e incorporato alla comunità cristiana: Missione Cattolica Italiana Rue du Nord 7 1700 Fribourg Tel. 026 322 57 31 E-mail: [email protected] Alessio Valentino, di Mario e Loredana battezzato il 26 dicembre 2009 a Morat Matrimomio Hanno voluto unire il loro amore nel sacramento del matrimonio: Direttore-Parroco Don Francesco Mastroianni Non abitando a Rue du Nord e dovendo continuare ancora gli studi, il missionario sarà presente nei locali della missione giovedi e venerdi mattina, dalle ore 09.00 alle ore 12.00. Tel. 026 322 57 31. Segreteria Francesca Pelloni Tel. 026 322 57 31 Aperta dal lunedì al giovedì: dalle ore 8.30 alle ore 11.30 Messe in italiano ➧ Bulle: Sabato ore 18.00 ➧ Morat: 2a domenica del mese, alle ore 9.00 ➧ Fribourg: Domenica, alle ore 10.30 ➧ Payerne: Domenica, alle ore 18.00 Giovedi: Messa in Missione alle ore 20.00. Su richiesta anche in altro giorno. Battesimi Prima e terza domenica del mese alle ore 12.00 ai Cordoliers o nella parrocchia di domicilio dei genitori. Annunciarsi due mesi prima del battesimo. Cresime adulti: Corso di preparazione: aprile-maggio. Manlio Briale e Nathalie Ramirez il 19 dicembre nella chiesa di Gruyères I nostri defunti È tornata alla casa del Padre: Alessia De Ieso deceduta il 10 gennaio 2010 sepolta al cimitero St.-Léonard “Dona, o Signore, il riposo eterno a questa nostra sorella”. Matrimonio Annunciarsi per tempo per partecipare a un cammino di formazione con altre coppie. Corso di preparazione: marzo-aprile. Consiglio pastorale Incontri su convocazione. Patronato Acli Il sig. Vincenzo Liberati riceve ogni mercoledì dalle ore 19.00, previo appuntamento. Si prega di telefonare allo 026 470 21 04 Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 7 Triduo Santo (da: Rappresentazione della Croce di Giovanni Raboni) Giuda Teneteli a mente, questi tre numeri: uno, dodici, trenta. Potreste giocarli al lotto: è un bel terno per tutte le ruote, compresa quella del supplizio. L’unico inconveniente è che io non sono un sogno, sono uno dei dodici (uno dei dodici, appunto) che hanno lasciato tutto per seguire il più dolce e terribile degli uomini e il mio nome prima era solo un nome: Giuda. Sì, Giuda, cosa c’è di strano? Io mi chiamavo Giuda come gli altri Si chiamavano Pietro, Giacomo, Andrea, Bartolomeo, Giovanni ... Prima quando? Domanda legittima. E vi rispondo: prima che il summit dei gran sacerdoti mi versasse i denari pattuiti (trenta, ecco il terzo numero del terno) per il più inspiegabile e necessario dei crimini. Ora li ho qui, in questa borsa oscenamente gonfia e tintinnante, e aspetto fra le quinte, con il cuore in tumulto, di recitare la mia parte quella che mi sono assegnato. Non chiedetemi, vi prego, perché l’ho fatto. L’ho fatto perché m’andava di farlo. L’ho fatto per comprare un campo vicino a casa che da un bel pezzo mi faceva gola. L’ho fatto per vedere se ne ero capace. L’ho fatto ... mah, così, tanto per fare. L’ho fatto perché forse, chi può escluderlo? Ho moglie e figli a carico. L’ho fatto perché qualcuno doveva pur farlo e il mio nome è Giuda. Troppe risposte, lo so, perché una sia anche vera. E allora, se proprio ci tenete, eccone un’altra l’ultima, la più buffa: l’ho fatto per amore. 8 Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 Apostoli Andrea Svégliati, Pietro, svegliami. Svegliamoci. Non possiamo starcene qui a dormire mentre lui veglia. Giacomo Non possiamo starcene qui a dormire mentre lui veglia e soffre e suda la sua agonia. Andrea Non possiamo starcene qui a dormire mentre lui veglia e soffre e suda e muore. Pietro Svegliami, ch’io possa svegliarti. Svègliati per potermi svegliare. Giacomo Presto, prima che s’apra quella porta E ci svegli la sua ira. Andrea Svegliamolo dalla sua veglia cruenta. Pietro Svegliateci, voi che forse vegliate, dalla nostra crudele anestesia. Giuda Lo so, tocca a me di nuovo. Nessuno meglio di me può raccontarlo e poi è compreso nel prezzo. Mi hanno mandato avanti: come un re, come una majorette, come un ostaggio. Gli altri - sacerdoti, soldati, servi tutti dietro, con le spade e i bastoni. Io niente, io armato solo dell’aculeo tremendo del mio bacio ... Così doveva andare, e così è andata: il mio turpe segnale, il suo rimprovero, oh quanto dolce! e poi le cento mani tese per afferrarlo, per legarlo, per trascinarlo via. (Foto: Via Crucis di Amarillo-Texas) Maddalena Maria Non so più quante volte t’ho perduto. Ricordo la prima, a Gerusalemme: era un bambino, e l’abbiamo trovato che insegnava ai dottori ... Ma dopo, chi può contarle? Da quando ha smesso di essere il mio Gesù per andare in giro a cambiare il mondo, ogni sera che non c’era, che a tavola il suo posto era vuoto, che di là nel suo letto non dormiva nessuno era un’altra emorragia un’altra perdita. Ma esistevi. Troppo grande per me come per tutti gli altri, ma esistevi. Esistevi! Anche se hai fatto dire a me e ai tuoi fratelli che non avevi né madre né fratelli, esistevi. In qualche parte del mondo in riva al mare o in cima a una montagna, esistevi, e io lo sapevo. E adesso che i soldati ti hanno portato via e i preti confabulano di morte, adesso so che aspettarti ogni sera fin quando la lanterna si spegneva, che ascoltare il silenzio dei tuoi passi, che spiare un mattino dopo l’altro i segni del tuo ritorno impossibile era nell’anche per me inaccessibile segreto del mio cuore semplicemente la felicità. Pilato Poteva andare peggio. O forse no - non per lui, in ogni caso. Il fatto è che volevano il suo sangue, non un sangue qualsiasi; e lo volevano non solo per loro ma per i figli e i figli dei figli fino a chissà quale sventurata generazione quale inimmaginabile sterminio ... Ma basta. Mi fa orrore questa sacra ossessione del futuro, o che non voglio averne, io che spero di restare soltanto in qualche trascurabile iscrizione ... Basta, ho detto. Anna e Caifa, quei furboni, vorrebbero che assistessi al supplizio. Presto, spada e mantello! in attesa che tutto sia finito Ponzio Pilato, più furbo di loro, se ne va qualche giorno dal suo nuovo amico, il Tetrarca Erode. Dio mi dia la forza di raccontare tutto quello che ho visto, e a chi mi ascolta quella di cancellare le parole che ho potuto dire quando smaniavo d’una febbre non celeste. Quel sabato successivo al venerdì del supplizio mi procurai gli aromi per ungere il suo corpo; e il giorno dopo, che era il primo della settimana, venuta che è ancora il buio al sepolcro vedo la pietra che lo sigillava rotolata da un lato; e visto questo corsi a perdifiato da Pietro e da Giovanni, suoi discepoli, e gridavo che il corpo del Signore era stato rubato. Ma come, si stupiscono, e i soldati che i sacerdoti hanno messo da ieri a guardia del sepolcro? Io non li ho visti, risposi; e loro corsero al sepolcro e Giovanni, che è più svelto, arrivato all’imboccatura, vede le bende sul pavimento. Ma fu Pietro ad entrare, e oltre le bende vede anche il sudario ripiegato lì accanto; e tutti e due, visto quello che c’era da vedere, tornarono indietro senza capire. Io sola rimasi, e piangevo, fuori del sepolcro, e piangendo mi chinai a scrutare quella penombra e vedo qualcosa che né Pietro né Giovanni hanno visto: due angeli vestiti di bianco e seduti uno dov’era stato il capo del Signore, l’altro dov’erano stati i suoi piedi. Accortisi di me mi domandarono perché piangevo, ma mentre rispondo un’altra voce, da dietro, sussurra: Donna perché piangi? E io allora vedo che alle spalle degli angeli c’è lì, infatti, un altro, ma in piedi, che penso sia l’ortolano di quell’orto dov’era il sepolcro. Così gli dissi: se l’hai portato via, dimmi, ti prego, dove l’hai portato, ch’io possa prenderlo. Ma lui disse: Maria! E, dalla voce, vedo che è Gesù. Queste sono le cose che ho visto, e che il Signore mi ha ordinato di raccontare a tutti i tuoi fratelli. So bene che non è facile crederle; non è per me che dovete crederle, ma per la vostra vita. 9 Gennaio Gennaio ·· Febbraio Febbraio ·· Marzo Marzo 2010 2010 Le nostre Associazioni La “Famiglia Siciliana” di Fribourg L’Associazione della Famiglia Siciliana di Friburgo è stata fondata nell’autunno del 1997 dal signor Nicolò Adamo che l’ha gestita, insieme al suo comitato, fino alla primavera 2004 quando l’attuale comitato riprese l’incarico di portare avanti l’associazione per il bene della nostra collettività del cantone. Questo nostro comitato, che all’inizio era composto di 7 persone, aveva ripreso l’impegno di continuare il lavoro svolto fino a qui dai suoi predecessori. Poi, dopo l’assemblea generale del 16 maggio 2008, si sono aggiunti due nuovi elementi. Ecco la composizione dell’attuale comitato: Ragusa Gesualdo (presidente), Scavo Alfio (vice-presidente), Di Mauro Giuseppe (segretario), Elia Su- 10 sanna (cassiere), Milluzzo Rocco, Mascaro Francesco, Scionti Salvatore, Di Gioia Antonino e Balloni Marino (consiglieri). La nostra Associazione non ha un locale proprio a disposizione ma con l’esigua somma di 25 franchi l’anno, per la tessera di socio, organizziamo diverse attività: una festa ad inizio anno con cena, ballo ed una ricca lotteria. Poi, in estate facciamo il nostro tradizionale pic-nic delle famiglie. A primavera verrà anche organizzata una degustazione di vini siciliani e antichi sapori della Sicilia. Durante l’anno prepariamo pure la tradizionale salsiccia siciliana. Ed è con il ricavo delle vendite e anche con i profitti del Lotto che ci si può permettere di sostenere varie opere sociali o culturali. La nostra prossima festa, che è stata ribattezzata “E cacciamo via l’inverno!” si svolgerà sabato 6 marzo 2010, al Ristorante Cité St-Justin, Rue de Rome 3, a Friburgo. Non sempre è stato facile svolgere il nostro lavoro con serenità, visto le tante critiche, ma è anche vero che questo, per l’attuale comitato, è stato un grande stimolo che ci ha resi ancora più forti e ci ha dato maggiore energia per portare avanti la nostra associazione, sempre nell’interesse della nostra collettività di siciliani e anche dei nostri amici simpatizzanti non siciliani. Restiamo sempre uniti e continuiamo a dare una bella immagine della nostra Associazione. Ne usciremo tutti più ricchi. Da sinistra verso la destra: Scionti Salvatore (consigliere), Di Mauro Giuseppe (segretario), Mascaro Francesco (consigliere), Di Gioia Antonino (consigliere), Ragusa Gesualdo (presidente), Elia Susanna (cassiere), Milluzzo Rocco (consigliere), Balloni Marino (consigliere) e Scavo Alfio (vice-presidente). Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 Dal Consolato Due informazioni importanti dal Console generale d’Italia Adolfo Barattolo Gentili Connazionali Informo che, entro il prossimo mese di giugno, tutti gli Uffici, sia in Italia (Questure e Commissariati di Polizia) che all’estero, emetteranno passaporti elettronici nel cui microchip saranno memorizzate, oltre all’immagine del volto, anche le impronte digitali del titolare. La nuova procedura non presenta significative innovazioni rispetto a quella attuale, se non per quanto riguarda la rilevazione delle impronte digitali mediante appositi strumenti di cui verrà dotato questo Consolato Generale (per i residenti nei Cantoni di Friburgo e del Vaud), e le dipendenti Agenzie Consolari di Neuchâtel (per i residenti nel Cantone di Neuchâtel) e di Sion (per i residenti nel Cantone del Vallese). La principale novità è, quindi, costituita dalla necessità, per i Connazionali, di recarsi personalmente presso l’Ufficio Consolare di residenza, per l’apposizione delle impronte digitali. È, inoltre, in fase di ultimazione il modello del nuovo libretto di Passaporto che tiene conto delle innovazioni introdotte dalla normativa dell’Unione Europea. Anche il libretto di passaporto temporaneo, previsto per i casi di impossibilità temporanea di procedere alla rilevazione delle impronte, è attualmente in via di definizione. Non è più possibile iscrivere i minorenni sui passaporti dei genitori A partire dal 25 novembre 2009 non è più possibile iscrivere i figli minorenni sul passaporto del genitore (o tutore o altra persona delegata ad accompagnarli). Le nuove norme sono state introdotte a livello comunitario, per garantire una maggiore individuabilità e quindi sicurezza ai minori. 1. Tutti i minori devono essere muniti di un passaporto individuale; 2.Per poter aggiornare la fotografia dei minorenni, la validità del passaporto per i minori è differenziata in base all’età: · tre anni per i minori da zero a tre anni; · cinque anni per i minori dai tre, ai diciotto anni. Attenzione: le iscrizioni di minorenni sui passaporti dei genitori, effettuate prima del 25 novembre 2009, rimangono valide fino alla scadenza del passaporto sul quale sono riportate. Notare: che il costo del passaporto per i minori rimane immutato rispetto a quanto attualmente previsto per il rilascio degli altri passaporti. il Console Generale Adolfo Barattolo Consolato Generale d’Italia Losanna Rue du Petit-Chêne 29 1003 Losanna Tel. 021 341 12 91 Fax 021 312 13 77 e-mail: [email protected] Telefoni e e-mail degli Uffici: ·anagrafe consolare / stato civile: 021 341 12 77-81 [email protected] [email protected] ·assistenza/rimpatri/notarile: 021 341 12 83-95 [email protected] ·cittadinanza: 021 341 12 80-95 [email protected] ·passaporti: 021 341 12 85 [email protected] ·scuola: 021 341 12 93 [email protected] ·visti: [email protected] Orario di apertura al pubblico: Mattina Pomeriggio Ufficio informazioni Tutti gli altri uffici Tutti gli uffici Lunedì: chiuso tutto il giorno Martedì: 8.30 -12.00 9.00 -12.00 chiuso al pubblico Mercoledì: 8.30 -12.00 9.00 -12.00 chiuso al pubblico Giovedì: chiuso al pubblico chiuso al pubblico 14.30 -17.00 Venerdì: 8.30 -12.00 9.00 -12.00 chiuso al pubblico Sabato: 8.30 -12.00 9.00 -12.00 chiuso al pubblico Domenica: chiuso tutto il giorno Per informazioni e richiesta di Moduli dei Servizi Consolari: per Passaporti e carte di identità, iscrizione all’Anagrafe Consolare/Aire, Atti di Stato civile (nascita-mortematrimonio), per la cittadinanza italiana, Visti per stranieri, Atti notarili, Rimpatri in Italia, per il Codice fiscale, per riscuotere la pensione, trascrizione in Italia di divorzi, per l’assistenza, insegnamento della lingua e della cultura italiana: “Consultare la pagina Internet del Consolato Generale d’Italia” www.conslosanna.esteri.it Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 11 Pagina sociale Vasta campagna d’informazione per gli ex lavoratori italiani esposti all’amianto I lavoratori italiani che in passato sono stati esposti all’amianto nelle imprese svizzere possono tuttora farsi visitare da un medico in caso di sospetta malattia da amianto. Per poter informare in maniera corretta i diretti interessati sui loro diritti, i sindacati, i patronati italiani e la Suva stanno portando avanti una capillare campagna d’informazione in Svizzera e in Italia. Sino alla fine degli anni ottanta l’amianto era ampiamente utilizzato. Molte categorie professionali sono entrate in contatto con questo materiale, le cui fibre possono causare malattie incurabili anche dopo 20, 30, 40 anni o anche più dalla prima esposizione. Per questo motivo il numero dei decessi da amianto continua ad aumentare, anche se in Svizzera il divieto è stato introdotto nel 1990. Fino ad oggi la Suva ha registrato 1141 casi di malattie da amianto con esito mortale. Le patologie da amianto di origine professionale sono considerate in Svizzera malattie professionali. Se una malattia da amianto viene diagnosticata e riconosciuta, la persona interessata ha diritto per legge a determinate prestazioni assicurative. È sempre possibile chiedere che vengano svolti degli esami per accertare la presenza di una malattia professionale. Amianto: ti riguarda? Fino alla fine degli anni ottanta l’amianto è stato considerato un prodotto “miracoloso” ed è stato utilizzato in numerosissimi manufatti (oltre 3500 applicazioni). Lavoratori e lavoratrici di molti settori professionali possono essere stati esposti alle fibre di amianto. All’inizio degli anni novanta l’amianto è stato proibito in numerosi Paesi fra i quali la Svizzera e l’Italia. Infatti, si è constatato che in caso di esposizione ad elevate concentrazioni le fibre possono provocare gravi malattie, in particolare tumori maligni. Tali malattie si possono in molti casi diagnosticare tramite apposite visite mediche preventive. Lavoratori interessati 12 Per contattare ed informare i lavoratori che in passato possono essere stati esposti professionalmente all’amianto in Svizzera e successivamente sono rientrati in Italia, la Suva e l’Inail hanno firmato insieme alle associazioni dei medici italiani un accordo per permettere ai lavoratori di sottoporsi alle necessarie visite mediche a spese della Suva (Svizzera). A tale scopo è stato elaborato uno schema (vedi a lato ➟) che permette di valutare se è opportuno farsi annunciare alla Suva. Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 Attività con possibile esposizione all’amianto Fabbricazione, lavorazione o posa di prodotti contenenti amianto quali: · pavimenti · guarnizioni · isolazioni · funi · tessili · freni · mastici Professioni quali ·isolatori ·addetti alla costruzione e al montaggio di cucine, forni, caldaie · installatori di impianti a vapore o elettrici ·addetti al trasporto/scarico di amianto o materiali friabili contenenti amianto ·addetti alla costruzione e/o al la manutenzione di vagoni ecc. Procedura da seguire Come procedere 1. Il caso va annunciato all’Inail territoriale mediante l’apposita scheda di segnalazione (www.inail.it alla voce “Amianto: tutela dei lavoratori italiani in Svizzera”). 2.L’Inail territoriale trasmette la segnalazione alla Direzione generale dell’Inail (Roma). 3.La Direzione generale dell’Inail invia la segnalazione alla Suva a Lucerna (Svizzera). 4.La Suva esamina il caso e informa gli interessati sulle sue decisioni. Indirizzi utili · Suva Casella postale, CH-6002 Lucerna, +41 41 419 51 11 www.suva.ch/amianto, e-mail: [email protected] · INAIL Ufficio rapporti assicurativi extranazionali, P.le G. Pastore 6, IT-00144 Roma EUR 06 54871, www.inail.it Oltre 500 milioni di franchi per le vittime dell’amianto Le persone affette da una malattia professionale da amianto riconosciuta in Svizzera hanno diritto alle prestazioni della Suva. Dall’entrata in vigore della legge sull’assicurazione contro gli infortuni nel 1984, la Suva ha corrisposto oltre 530 milioni di franchi in prestazioni assicurative, di cui 400 milioni sotto forma di rendite per superstiti. Dal 1939 sino alla fine del 2007 la statistica Suva ha registrato complessivamente 2308 malattie professionali da amianto. L’opuscolo informativo può essere scaricato dal sito Internet Suva (www.suva.ch/amianto). Collaborazione ancora più stretta tra INAIL e SUVA Affinché i lavoratori esposti all’amianto possano far valere questa richiesta, è necessario che siano a conoscenza dei loro diritti. Questo non sempre è garantito per coloro che sono rientrati in patria. Pertanto, la Suva e l’omologa INAIL, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, in collaborazione con le associazioni dei medici italiani, hanno siglato un accordo nell’estate del 2009, in base al quale intendono informare gli ex lavoratori italiani in Svizzera rientrati in patria sui loro possibili diritti alle prestazioni assicurative. Ad esempio, la Suva si fa carico delle spese per le visite mediche nell’ambito della profilassi di medicina del lavoro. La campagna di informazione e sensibilizzazione è portata avanti dalla Suva, in collaborazione con i sindacati Unia e Syna e i patronati italiani ACLI, INAS, INCA e ITAL. Un nuovo opuscolo informerà i lavoratori rientrati in patria nonché parenti, amici e conoscenti tuttora residenti in Svizzera e spiegherà cosa fare in caso di sospetta malattia professionale da amianto. Cos’è la SUVA È un’azienda autonoma di diritto pubblico che assicura 110.000 imprese, ovvero 2 milioni di lavoratori e disoccupati, contro le ripercussioni degli infortuni e delle malattie professionali. Fondata nel 1918, oggi la Suva occupa 2900 collaboratori nella sede principale di Lucerna, nelle 19 agenzie sul territorio nazionale e nelle due cliniche di riabilitazione a Bellikon e Sion. Dal 2005 gestisce anche l’assicurazione militare su mandato del Consiglio federale. Le prestazioni comprendono assicurazione, prevenzione e riabilitazione. La Suva ha un volume premi di 4,4 miliardi di franchi. Si autofinanzia, non beneficia di fondi pubblici e ridistribuisce gli utili agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi. Nel Consiglio d’amministrazione sono rappresentate le parti sociali - datori di lavoro e lavoratori - e la Confederazione. Informazione per i giornalisti ·Henri Mathis, Suva, Comunicazione d’impresa, tel. 026 350 37 80, [email protected] (francese) ·Erich Wiederkehr, Suva, Comunicazione d’impresa, tel. 041 419 56 23, [email protected] (tedesco) Per maggiori informazioni: www.suva.ch Per abbonarsi alla newsletter Suva: www.suva.ch/newsletter-i Patronati / Sindacati: 13 Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 Pagina sociale Magri aumenti per le pensioni nel 2010 Nel nuovo anno appena iniziato, le pensioni italiane aumenteranno in misura esigua e sulla rata di gennaio peserà il conguaglio negativo per il 2009. Il decreto interministeriale (Economia e lavoro) del 19 novembre scorso ha fissato allo 0,7 la percentuale di aumento delle pensioni per l’anno 2010, sulla base della variazione del costo della vita indicata dall’Istat. Il dato è stabilito in via provvisoria tenendo conto dell’andamento dei prezzi al consumo fino al mese di settembre e attribuendo un valore previsionale agli ultimi tre mesi dell’anno, così da consentire agli enti di previdenza l’aggiornamento degli importi già dal mese di gennaio. Mentre eventuali conguagli, derivanti dalla differenza tra il coefficiente provvisorio e quello definitivo, verranno corrisposti con la rata di gennaio dell’anno successivo. Nel suddetto decreto è stato pure comunicato il valore definitivo dell’ aumento per il 2009, pari al 3,2% rispetto al 3,3% applicato in via provvisoria nel corso dello stesso anno. Per effetto di tale riduzione, i pensionati dovranno restituire quanto percepito in più nell’anno 2009. La trattenuta a titolo di conguaglio avverrà in uni ca soluzione sulla rata di gennaio e sarà più elevata rispetto all’aumento previsto per il 2010. Per questo motivo l’importo di gennaio risulterà più basso di quello in pagamento a dicembre 2009 e l’aumento del 2010 si potrà vedere solo dalla mensilità di febbraio. Pertanto, per il triennio che va dal 2008 al 2010, il Decreto legge 87/2007 ha previsto che per i trattamenti pensionistici rientranti nella seconda fascia, quelli di importo fra tre e cinque volte il trattamento minimo, l’indice di rivalutazione sia applicato nella misura del 100%, anziché del 90%. In tal modo, anche le pensioni di importo medio, compreso tra 1.373,28 e 2.288,80 euro mensili, potranno beneficiare dell’aumento intero dello 0,7%. Per i pensionati titolari di due o più pensioni la perequazione avviene in modo unificato, cioè il calcolo è effettuato sulla somma dei trattamenti pensionistici corrisposti sia dall’Inps sia da altri enti previdenziali, presenti nel Casellario centrale. Cosa fare in caso di disoccupazione 14 In tempi di recessione e di crisi economica anche il mercato del lavoro modifica le sue strutture, in ogni settore, per adattarsi alle nuove esigenze; le Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 a cura di Carmine Frandina ristrutturazioni avvengono spesso in maniera dolorosa con licenziamenti del personale o con la chiusura definitiva delle stesse società oppure più semplicemente falliscono. Dunque è inevitabile non trattare la materia della disoccupazione e di richiamare l’attenzione degli interessati in caso di perdita di lavoro con alcuni consigli di base. Per prima cosa bisogna verificare se sono state osservate le disposizioni del contratto di lavoro. In particolare occorre notare se è stato rispettato il termine di disdetta. Il rispetto del contratto da entrambe le parti è una condizione importante per poter far valere il diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione. Il lavoratore deve annunciarsi il più in fretta possibile personalmente presso l’ufficio del lavoro del suo comune di residenza, al più tardi però il primo giorno in cui fa richiesta dell’indennità di disoccupazione. Il Comune lo informa sulla libera scelta della Cassa di disoccupazione e sulle pratiche amministrative da sbrigare. L’ufficio regionale di collocamento (URC) lo inviterà in seguito a un colloquio. Nel frattempo verificare la propria copertura assicurativa quale la Cassa malattia e l’assicurazione contro la perdita di guadagno (IPG). In caso di disdetta occorre innanzitutto esaminare se è stato rispettato il relativo termine. Se non è il caso, la persona interessata deve fare valere i propri diritti presso il datore di lavoro, poiché il diritto all’indennità di disoccupazione inizia solamente dopo la scadenza di detto termine. Se non è stato convenuto nient’altro per iscritto e se non è applicabile nessun contratto collettivo di lavoro, il termine di disdetta è disciplinato dalle disposizioni del Codice delle obbligazioni e corrisponde a: · durante il periodo di prova: 7 giorni (per la fine di un giorno qualsiasi) · nel corso del primo anno di servizio: 1 mese (per la fine di un mese) · dal secondo al nono anno di servizio: 2 mesi (per la fine di un mese) · a partire dal decimo anno di servizio: 3 mesi (per la fine di un mese) Occorre sottolineare che esiste una protezione speciale contro il licenziamento durante il servizio militare, il servizio civile o il servizio di protezione civile, nonché in caso di malattia, infortunio o maternità. In caso di dubbio, è bene avvisare senza indugio il proprio datore di lavoro con lettera raccomandata che intende continuare a lavorare. Nel caso in cui il lavoratore ha dato la disdetta di sua iniziativa senza aver trovato una nuova occupazione o se ha fornito al datore di lavoro un motivo di licenziamento (disoccupazione imputabile al disoccupato), è passibile di una sospensione temporanea del diritto all’indennità. Qualunque sia il motivo, se lascia il suo posto di lavoro il lavoratore ha diritto a un certificato di lavoro o almeno a un attestato di lavoro, che gli serve per future candidature e per la Cassa di disoccupazione. La ricerca di un posto dovrebbe iniziare immediatamente. I documenti di prova, quali lettere di candidatura, ricerche di un posto e lettere di rifiuto vanno conservati. Lasciar passare il termine di disdetta senza iniziare a cercare un posto può portare a una temporanea interruzione del diritto all’indennità. Gli uffici regionali di collocamento (URC) offrono un aiuto: sono molto bene informati sul mercato del lavoro nella regione e forniscono una consulenza a chi cerca un posto. La persona disoccupata deve cominciare da subito a cercare un nuovo lavoro e conservare preziosamente le prove delle sue ricerche (lettere di candidatura, annunci di offerte di lavoro, lettere di rifiuto, ecc.), che poi dovrà consegnare al consulente URC. Il solo fatto di non effettuare ricerche durante il termine di disdetta comporta la sospensione temporanea del diritto all’indennità di disoccupazione. È bene ricordare che nel quadro della revisione della Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI), il 1° luglio 2003 sono entrate in vigore nuove disposizioni per le indennità giornaliere di disoccupazione. Tali disposizioni contenute nell’art. 27, prevedono due importanti modifiche. La prima è riferita al caso di una persona disoccupata la quale potrà usufruire di eventuali indennità giornaliere di disoccupazione solo se può comprovare un periodo di contribuzione di 12 mesi e non più, come in passato, di 6 mesi. La seconda novità riguarda il diritto massimo il quale è stato ridotto da 520 a 400 indennità giornaliere. Tuttavia non sono soggette a tale riduzione unicamente le persone che hanno già compiuto 55 anni o che percepiscono una rendita dell’Assicurazione invalidità o dell’Assicurazione contro gli infortuni. Questo però solo se all’inizio della disoccupazione possono comprovare un periodo di contribuzione non solo di 12, bensì di 18 mesi, altrimenti anche questi due gruppi di persone hanno diritto solo a 400 indennità giornaliere di disoccupazione. Sempre dal 1° luglio 2003, le persone che compiono 55 anni durante il periodo quadro di due anni, fino al loro compleanno hanno diritto solo a 400 indennità giornaliere, dopo il loro compleanno il loro diritto invece aumenta e possono usufruire di 520 indennità giornaliere. La suddetta revisione della LADI, prevede anche per una persona disoccupata il diritto a 120 indennità giornaliere supplementari e a una proroga del termine quadro fino all’erogazione della rendita AVS ordinaria. Questo sempre che la suddetta persona abbia adempiuto il periodo di contribuzio- ne di 12 mesi e il termine quadro sia stato aperto entro gli ultimi quattro anni prima del raggiungimento dell’età di pensionamento AVS ordinaria. Per concludere giova ricordare che la persona disoccupata, grazie all’esportazione delle prestazioni (secondo quanto previsto dal diritto europeo), ha la possibilità di recarsi al massimo per tre mesi sul territorio di uno Stato membro dell’UE e dell’AELS per cercarvi lavoro continuando a percepire le indennità di disoccupazione svizzere. Dovrà iscriversi presso gli uffici di collocamento di quel Paese presentando il modello E 303. Nel caso in cui non ha trovato lavoro, se intende continuare a percepire le indennità di disoccupazione svizzere, dovrà in ogni caso ritornare in Svizzera alla data di scadenza prevista. Nel caso in cui non viene rispettata la data di scadenza non si avrà più diritto all’indennità di disoccupazione svizzera durante il termine quadro per la riscossione della prestazione in corso. Mentre un rientro anticipato in Svizzera prima della scadenza dei tre mesi, non si potrà più far valere il diritto all’esportazione delle prestazioni. Il rientro equivale ad una rinuncia totale a esercitare tale diritto. Permanenza a Friburgo presso la Missione Cattolica Italiana, Rue du Nord 7, il mercoledi dalle ore 19.00. Per appuntamento si prega di telefonare al sig. Liberati 026 470 21 04, [email protected]. Ufficio di consulenza fiscale del Patronato Acli in collaborazione con il CAF/Acli Av. Louis Ruchonnet, 1, Case postale 130, 1001 Lausanne Tel. 021 6352421 · Fax 021 6352426 Ci occupiamo di: · Dichiarazione fiscale svizzera; · Dichiarazione dei redditi - Mod. Unico con inoltro telematico al Ministero delle Finanze; · Bollettini e dichiarazioni ICI (Imposta comunale sugli immobili). Verifica e calcolo dell’imposta eventualmente da pagare per gli immobili di proprietà in Italia (abitazioni, appartamenti, terreni, ecc..); · Proprietà immobiliari: visure catastali on line; · Pratiche di successione: assistenza agli eredi per la compilazione e presentazione della dichiarazione di successione per i beni posseduti in Italia. Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 15 Informazioni La Fondazione ECAP lancia nella circoscrizione consolare di Losanna il progetto: “EFIS (Service de formation pour l’Employabilité Féminin des Italiennes en Suisse)” Progetto finanziato dal Ministero italiano del lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito degli Interventi a favore di Italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Unione Europea. La Fondazione ECAP, la terza grande istituzione nella formazione degli adulti in Svizzera, lancia a partire da marzo 2010 il progetto EFIS, un percorso formativo finanziato dal Ministero italiano del Lavoro e delle Politiche Sociali a sostegno dell’occupabilità delle donne italiane della Svizzera romanda nel mercato del lavoro locale. Le attività formative di EFIS si rivolgono a donne italiane disoccupate, in cerca di prima occupazione o con un lavoro precario e si pone l’obiettivo di facilitarne l’inserimento/reinserimento lavorativo fornendo competenze e conoscenze informatiche, linguistiche e professionali immediatamente spendibili nel contesto di riferimento locale. 16 L’intervento formativo è strutturato modularmente e prevede accanto all’acquisizione o al consolidamento della conoscenza della lingua francese e inglese, anche l’acquisizione e l’approfondimento di conoscenze informatiche, la conoscenza delle dinamiche occupazionali e del mercato del lavoro locale, l’istruzione nell’uso del telelavoro e il modulo di creazione, gestione e marketing d’impresa. Le attività corsuali sono strutturate in maniera tale da fornire un valido supporto non solo a quante siano alla ricerca di un’attività lavorativa di tipo dipendente, ma anche a quante volessero maturare l’idea di avviare un’attività autonoma. Accanto alle ore di formazione in aula, le donne riceveranno un coaching individuale e verranno affiancate da formatori in grado di garantire operativamente un servizio di orientamento al lavoro. A conclusione del percorso di formazione le partecipanti verranno collocate in azienda per uno stage della durata di una settimana (quaranta ore). Le donne con un’occupazione part-time riceveranno la possibilità di alternare il classico stage in azienda con l’E-Stage, una metodologia innovativa di realizzazione di attività di training on-the-job in telelavoro. La maggior parte dei moduli formativi si svolgerà in modalità blended, vale a dire intrecciando le lezioni in aula con la formazione a distanza (FaD). La FaD verrà erogata tramite l’utilizzo di un’apposita piattaforma su cui verranno depositati materiali didattici, esercizi, supporti audiovisivi, a sostegno dello studio individuale e dell’apprendimento individualizzato. I corsi verranno avviati nelle città di Losanna, Friburgo e Vevey a partire dal mese di marzo e sono completamente gratuiti. Al termine della formazione verrà rilasciato un attestato di frequenza, ma il percorso offre la possibilità di certificare alcuni segmenti didattici al fine di rafforzare il profilo in uscita delle partecipanti (possibilità di conseguire la certificazione ECDL per l’informatica o di certificare le conoscenze linguistiche acquisite). Per maggiori informazioni o per una preiscrizione ai corsi, vi invitiamo a contattare i coordinatori del progetto: Andrea Leoni allo 021 320 13 27 o Antonella Thomas allo 079 418 55 71, oppure inviate un mail a: [email protected]. Giuliana Tedesco-Manca Resp. Coordinamento Progetti MdL Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 La Fondazione con il partenariato di Piemmei, SiLabo, ITI Giordani, Smile e API lancia il progetto EFIS Service pour l’employabilité féminin des Italiennes en Suisse Competenze chiave per l’inserimento lavorativo delle donne italiane nel mercato del lavoro locale, nelle circoscrizioni consolari di Ginevra e Losanna · Percorso modulare · Autoformazione, formazione continua e E-Learning · Comunicazione e ascolto · Informatica · Lingua inglese · Lingua francese · Introduzione al telelavoro · Strumenti e tecniche di Project management · Legislazione, organizzazione del mercato del lavoro locale · Creazione, gestione e marketing d’impresa · E-stage Informazioni generali · Destinatari: I corsi sono rivolti a donne disoccupate, in cerca di prima occupazione o con un lavoro precario, in possesso della cittadinanza italiana. · · · · Frequenza: Costo: Sedi dei corsi: Didattica: 6/8 ore di lezione a settimana. Gratuito. I corsi verranno avviati nelle città di Friburgo, Ginevra, Losanna e Vevey. I corsi si svolgeranno in modalità blended, vale a dire intrecciando le fasi in aula con le tecniche della formazione a distanza. Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’ambito degli interventi in favore di cittadine italiane residenti in Paesi non appartenenti all’UE. Per maggiori informazioni: Andrea Leoni Coordinatore progetti EFIS Losanna e Ginevra Fondation ECAP, Centre régionale vaudois Place de la Riponne 4 · 1005 Lausanne · Tel. 021 320 13 27 · [email protected] Gennaio··Febbraio Febbraio··Marzo Marzo2010 2010 Gennaio 17 Attualità Patronato INCA-CGIL Istituto di Tutela e Assistenza Lavoratori Il Patronato dei Cittadini Vi comunichiamo di seguito gli orari di permanenza del patronato ITAL-UIL, trasmesso dalla sig.ra M. Grazia Tredanari, presidente del COM.IT.ES. Pratiche di: · Pensioni Svizzere AVS-AI · Casse Pensioni Aziendali · Pensioni Italiane Inps · Infortuni / Malattia Caf - Centro Assistenza Fiscale - Uil Orario Permanenza - Friburgo · 2° e ultimo martedì del mese, ore 16.00-18.00 · 27 ottobre, 10 e 24 novembre, 8 dicembre 2009 Presso FIMM - FRIBURGO Rue de la Fonderie 8 A, 1700 Friburgo Dalla stazione, bus 1-3-7 (fermata Pérolles - Charmettes) Tel. 021 312 59 47 · Fax 021 312 59 47 [email protected] Comunicato Si informa l’utenza del Patronato INCA-CGIL e la Comunità di Fribourg e dintorni, che il servizio di consulenza e di assistenza del Patronato, dal 1o febbraio 2010 si svolge presso il Center AMAF, in Rte del la Fonderie 7, primo piano, tutti i lunedì dalle ore 14.30 alle ore 17.00. La corrispondenza è diretta dal signor Fernando Ardito (tel. 079 3817700) Ricordiamo alla collettività che siamo sempre a disposizione gratuitamente, per la presentazione delle domande di pensione e di cassa pensione, vedovanza ed invalidità, nonché per l’assistenza in caso di infortunio e malattia, in ogni ordine di grado amministrativo e giudiziario. Inoltre offriamo sempre il nostro servizio di assistenza fiscale per compilare la dichiarazione per l’Irpef e l’Ici in Italia. Patronato INCA/CGIL, Berna F. Miceli Belpstrasse 11, CH-3000 Bern 14 Mail: [email protected] Tel. 031 381 57 11 · Fax 031 381 57 67 Corrispondente INCA/CGIL: Fernando Ardito Avviso Cambio di sede della corrispondenza consolare Si avvisano gli Utenti che a partire dal 1 febbraio 2010 la permanenza del Corrispondente Consolare sig. Ardito Fernando, si svolgerà presso il Center AMAF, alla Rte de la Fonderie 7, 1° piano sempre il lunedì pomeriggio dalle ore 14.30 alle ore 17.00 di fronte alla fabbrica del Cioccolato Villars e il Cafè du Teatre Bilboquet (angolo dell’immobile, al primo portone che fiancheggia i parcheggi). Dalla Stazione, Bus 1 - 2 - 3 (fermata Pérolles-Charmettes) Telefono ufficio: 079 381 77 00 (Questo numero risponde solo durante le ore di permanenza). In caso di urgenze, siete pregati di contattare il Consolato Generale d’Italia di Losanna allo 021 341 12 91 18 Il corrispondente Consolare: Fernando Ardito Gennaio · Febbraio · Marzo 2010 Contributo a La redazione di Missione ringrazia tutti coloro che, ad oggi, hanno versato il contributo per il nostro Bollettino. Ecco qui di seguito i nominativi: Buona Pasqua Alle famiglie e alla comunità italiana di Fribourg e della Broye, ai collaboratori e agli abbonati di Missione ... auguri di Buona Pasqua. Il Signore dia a tutti la pace della sua Resurrezione! Avviso ai lettori Chiediamo ai lettori, che per qualsiasi ragione cambiano domicilio, di volerci comunicare l’attuale e il nuovo indirizzo. Ciò vi permette di ricevere regolarmente Missione. Grazie per la vostra collaborazione. Per un nuovo abbonamento inviare richiesta, o telefonare a: “Missione”, rue du Nord 7, 1700 Fribourg, tel. 026 322 57 31 ADAMO Nicolò, ADAMO Wladimiro, ALBORGHETTI Gianfranco, ALIMANNI Mario, ALTIERI Carmine, ANANIA Cataldo, ANTONIOL Antonietta, ANTONIETTI Berta, ANTUNEZ Luciana, APPERTI Giovanni, ARNESANO Oronzo, ARRIGONI Giuseppe, AUTUNNO Dario, BATTELINO Luciano, BELTRITTI Bartolomeo, BENEVENGA Carmine, BERNO Pietro & Micheline, BOGLIACINO Luigi, BOSCO Ugo, BOURQUI Marina, BRANCATO Saverio, BRIALE Rita, BRONCHI Sebastiano, BRUTTI Enrica, BUCCI Italina, BUTTAZZONI Mario, CAGNAZZO Cosimo, CAGNAZZO Rocco, CALDARA Salvatore, CALZAROTTO Giacomo, CAMMARATA Angela, CANNATELLA Antonia, CANONICI Maria & Antonio, CANTINI Floriana, CAPUTO Antonio, CAPODIFERRO Umberto, CAPODIFERRO Valentino, CARDINAUX Henri, CARNEVALE Angelo, CARNEVALE Vincenzo, CAPONE Salvatore, CARROZZO Pietro, CASSONE Giovanni, CELANT Maria, CHERUBINI Inès, CHIRIZZI Albino, CHIRIZZI Nicola, CIBIN Gilberto, CERCHIA Claudine & Patrick, CETRANGOLO Saverio & Teresa, CLEMENT Jean-Claude, CONFALONE Liberato, COLELLI Renato, COSENTINO Nicodemo, CRISCIONE Maria, CRUDO Salvatore, CUCCORESE Michele, CUENNET David & Rossella, CUEREL-Vitali Sebastiana, CUOMO Domenico, CURCIO Michelangelo, Cure de St-Laurent, Estavayer-le-Lac, DANIELE Michele, D’ANGELO Giuseppe, D’ANGELO Pietro, DE FALCO Francesco, DEL MATTO Emilio DE MARCO Agostino, DE NICOLO Giovanni, DELL’ANNA Cosimo, DE PALMA Carmine, DE ROSA Gennaro, DE VITO Antonio, DI CRESCENZO Elia, DI GIOIA Antonino & Gisèle, DI MAGGIO Lucia, DI MAURO Giuseppe, DI MAURO Sebastiano, DI MARTINO Maria, DI MEO Carmen, DI ROSA Giovanna, DONADELLO Nicola, DORE Silvio, ELIA Giuseppe, FAMIGLIA SICILIANA, FAMIGLIETTI Elio & Concetta, FALCO Emilio, FALCONE Antonio, FATTORE Liberato, FATUZZO Giovanni, FAUSTO Rocco, FELCHLIN Giselda, FICETO Gaetano, FIERAMOSCA Anna Maria, FIESOLE Salvatore, FILIERI Santino, FILIPPONI Vincenza, FONDATION PATERNUS, PAYERNE, FORTUNATO Antonio, FRANGONE Antonio, FRASSINETI Cosetta, FREDDI Cesarina, FUCCI Marcella, FURNARI Paolo, GALLUCCI Assunta, GAMBA Adriano, GAMBA-Renevey Steve, GATTO Alberto, GATTONI Esther, GARNAZITI Nicola, GELMI F. & G., GENDRE Giovanna & François, GENOESE Arcangelo, GENOVESE Michele & Verena, GHILLANI Adua, GIURLEO Giulio, GRANITTO Pasquale, IACONISI-Sciboz Anne, IMBASTARO Filippo, IIRITANI Francesco, IMPERIALE Antonio, JUNGO Vilma, LAGO Lina, LALLA Antonio, LARGHI Emilia, LASCONE Nicola & Lina, LAURENZA Quirino, LAZZARI Françoise, LENISA Caterina, LEUENBERGER-TOTI Mariangela, LIATTI Bruno, LIBERATI Joséphine & Vincenzo, LOMBARDO Federico, LOMBARDO Giuseppina, LONGO-DORNI Adelaide, LORETAN Renata, LUONGO Giovanni, MACCHIA Giovanni, MADONIA Rosa, MAIMONE Domenica, MAIMONE Mauro, MANCINI Giovanni, MANCUSI Bruno, MANOLIO Francesco, MANSUETO Gerardino, MARCUCCI Palmira, MARRA Antonio, MARTINELLI Giuseppe, MARTINELLI Francesco, MARTINETTI Settimo, MARTINO Mario, MARTUCCIO Gianbattista, MARUCCI Michelle, MARZIOLI Carlo, MASDEA Michele, MASSARI Emma, MASTRIA-FILIERI Teresa, MASTROIANNI Corinne & Giovanni, MAZZA Umberto, MAZZIOTTI Francesco, MICHAUD Georges & Marisella, MILAN Albino, MILUZZO Rocco, MIRATA Antonio, MIRATA Mario, MIRANTE Antonio, MISSO Salvatore, MODOLO Luigi, MOLENA Franco, MOLETTIERI Felice, MOLLEYRES Rina, MONACO Felice, MORONI Anita, MURANO Giovanni, MUSSOI Agnès & Celestino, NARDO Santo, NASI Edith, NESTOLA Marcello, NOGAROTTO Giuseppe, PAGNANI Assunta, PALAZZO Anastasia, PAOLETTI Maria, PAOLISSO Remo, PASCALI Gino, PIZZIMENTO Tonino, PELLONI-Lombardo Marco & Francesca, PERNA Immacolata, PESCE Domenico, PESENTI Maria, PETRINO Nazzareno, PIANTINO Adelina, PIERRI Vincenzo, PILLONEL Mady, PINTO Giuseppe, Sorelle POGGIA, PONZO Lorenzo, POPPITI Liberato, PRENCIPE Arcangelo, ORSETTI Gaetano, OTTOZ Leda & Jean-Louis, QUAGLIARIELLO Giuseppe, QUARANTA Angelo & Giuseppina, QUARTA Lucio, RAGUSA Salvatore, RAPANA Salvatore, REGGIANI Antonietta, RICCI Francesco, RISSE-Giorgiani Béatrice, ROMANATO Salvatore, RUSSINIELLO Gisèle, SAMBUCO Zelia, SARDONINI Rosvaldo & Jacqueline, SCARANGELLA Giuseppe, SCAVO Alfio, SCHULTHEISS Léon, SERRAO Felice, SORINO Vincenzo, SPINELLI Elisabeth, SPITALE Pietro, STANCO Silvio, STROLLO Michele, TELESE Antonio, TENTI Mauro, TIGANI Paolo & Mariangela, TITONE Antonio, TONDO Agostino, TRABUCCHI Giuseppe, TRAVERSI Adriano, TSCHOPP-Magni Massimiliana, TORTORELLA Domenico, TORTORELLA Sabato, TREYER-FULVI Pamela, TROIANO Giuseppe & Rosetta, Chan. Anton TROXLER, TURCHI Bruno, URSO-Lombardo Dario & Graziella, VALZANO Oronzo, VARRICCHIO Christiane & Rocco, VECCHI Antonio, VERRINI Ivo, VONA Giovanni, VULLO Michele, ZAMMIELLO Massimo, ZANUTTINI Ivo, ZENONI Antonio, ZITOGennaio Angelo,· ZIVIELLO Febbraio ·Eugenio, Marzo 2010 ZOLLINO Sebastiano. 19 Rue du Nord 7 · CH-1700 Fribourg Tel. 026 322 57 31 · [email protected]