È Pasqua!!!
Che la Resurrezione del Signore
raggiunga i vostri cuori.
Tanti auguri
JAB 1700 Fribourg
Bollettino della Missione Cattolica Italiana DI Fribourg
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Missione Cattolica Italiana · Rue du Nord 7 · 1700 Fribourg
Nr. 1 · GENNAIO · FEBBRAIO · MARZO 2010
In questo numero
La tomba vuota
e l’annuncio della
Resurrezione
(Vangelo di Luca 24, 1-12)
2
Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, Maria di Màgdala,
Giovanna e Maria di Giacomo, si recarono alla tomba, portando con
sé gli aromi che avevano preparato.
Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.
Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro
in vesti sfolgoranti.
Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi
dissero loro: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è
risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea,
dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in
mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno”.
Ed esse si ricordarono delle sue parole.
E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a
tutti gli altri.
Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo.
Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli.
Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse.
Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende.
E tornò a casa pieno di stupore per l’accaduto.
Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
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Cristo è risorto.
È veramente risorto!!!
La comunità cattolica italiana
cambia luogo di celebrazione
Calendario liturgico
Vita della Comunità
Confessioni
del triduo santo
Associazioni
Dal consolato
Vittime dell’amianto
Pagina sociale
EFIS
Attualità
Periodico della Missione
Cattolica Italiana di Friburgo
Direttore: don Francesco Mastroianni
Rue du Nord 7 · CH-1700 Fribourg
tel. 026 322 57 31
ccp 17-1874-2
Redazione
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Grafica: RR-Grafik Studio, Bern
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Stampa:
La Buona Stampa · 6900 Lugano
Editoriale
Cristo è risorto.
È veramente risorto!!!
Carissimi amiche e amici, cosa è la Pasqua?
Ebbene, la Pasqua è un annuncio; l’annuncio che Cristo è risorto dalla morte.
La Resurrezione di Cristo è il supremo intervento di Dio nella storia.
La Resurrezione dice la definitività del progetto di Dio sul mondo e sul genere umano, vale a dire
che Dio ci destina alla luce e alla piena comunione con Lui.
Infatti nel Cristo risorto noi siamo chiamati, e realmente lo siamo, figli di Dio. Abbiamo così ritrovato quell’uomo “creato a immagine e somiglianza di Dio” che era stato perso col peccato, ma
che tuttavia aveva lasciato in ciascuno di noi una profonda e nostalgica esigenza.
Nel brano del Vangelo di Luca (riportato nella pagina a lato), si racconta che le donne (Maria di
Magdala, Giovanna e Maria di Giacomo) arrivate alla tomba di Gesù non trovarono il suo corpo e
che, nello smarrimento e preoccupazione, apparvero loro due angeli (due uomini in vesti sfolgoranti) che gli dissero: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato.
Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno”.
Un vero e proprio invito a rivisitare tutta la storia di Gesù, parole e miracoli, alla luce degli ultimi
avvenimenti che lo hanno coinvolto: croce/morte e resurrezione. Un invito, ieri come oggi, a tutti
i discepoli, cioè a tutti noi, a rileggere la storia di Gesù come punto focale della nostra vita.
Trovare come punto focale la storia di Gesù significa trovare il punto focale di tutta la nostra storia, trovare il significato profondo della vita.
Questo punto non lo danno gli affetti più cari né tanto meno le cose.
Questo punto si trova nel mistero dei tre giorni Pasquali.
Con la Risurrezione di Gesù l’uomo credente deve comprendere che il suo destino è ormai strappato alla morte, il sepolcro è vinto, la vita trionfa.
Totalmente conquistato da Dio attraverso la Risurrezione del Cristo,
il fedele sente in sé questo solo grido e questa sola necessità:
“Tu ci hai fatti per Te ed il nostro cuore è senza pace
finché non riposerà in Te ...” (S. Agostino).
Buona Pasqua a tutti!
don Francesco
Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
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Dalla nostra Missione
La Comunità cattolica italiana
cambia luogo di celebrazione:
dalla Chiesa Notre-Dame
alla Chiesa dei Cordeliers
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A partire da gennaio 2010,
la messa in lingua italiana
non si terrà più
nella chiesa Notre-Dame,
bensì nella chiesa dei Cordeliers
(Rue de Morat 6, 1700 Fribourg).
Questo trasferimento è stato dettato
dalla necessità di dover
intraprendere alcuni lavori
di ristrutturazione
della chiesa di Notre-Dame.
Un nuovo posto in cui riunirsi
e celebrare la messa
non è stato difficile trovarlo.
Infatti si è pensato subito
di chiedere la disponibilità
della chiesa del convento
dei frati minori conventuali
(in francese: Cordeliers).
La loro risposta è stata positiva.
I frati che abitano nel convento,
infatti, hanno una particolare
simpatia per la comunità cattolica
italiana di Fribourg:
oltre a conoscere alcune persone
di origine italiana, molti dei religiosi
francescani sono legati all’Italia
per aver espletato una parte
dei loro studi e della loro
formazione in alcuni conventi
italiani (Padova o Roma).
Un grazie infinito va ai membri
di questa comunità religiosa
che ci ha aperto le porte
“della loro casa” e ci ha accolto
con un impeccabile spirito
di servizio, caratteristica che,
d’altronde, contraddistingue
lo stile francescano.
La comunità cattolica italiana
troverà in questa esperienza
di scambio l’opportunità
di conoscere una realtà ecclesiale
della città di Fribourg,
apprezzandone l’impegno
e lo stile della preghiera.
Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
La chiesa dei Cordeliers si trova giusto a una ventina di metri di distanza rispetto alla
chiesa di Notre-Dame, andando verso Granges-Paccot (stessa strada e stesso marciapiede).
Da sinistra verso destra: frà Gabriel Holdener, frà Daniel Haas, frà Pasqual Marquard, don
Francesco, frà Milijenko Hontic (assistente generale dell’ordine per l’Europa centrale), frà
Vincenzo Cosatti (guardiano del convento), frà Maximilien Sauge, frà Emmanuel-Marie
Python, frà Damian Menneman.
... da Payerne
“Messa delle Comunità”
Domenica 21 febbraio, alle ore 11.15, si è celebrata a Payerne la “Messa delle comunità”.
A questa celebrazione eucaristica, che si tiene una
volta ogni tre mesi circa, partecipano i fedeli delle
comunità cattoliche linguistiche presenti nel territorio della Broye vaudoise: portoghesi, spagnoli,
italiani e ovviamente i fedeli svizzeri. La messa,
che registra ogni volta una grande partecipazione
di fedeli, è stata celebrata da padre Aloisio Arauyo,
coordinatore delle missioni cattoliche portoghesi in
Svizzera.
Questo appuntamento trimestrale rappresenta una
occasione di crescita per la comunità cattolica italiana nella quale ogni membro è chiamato a condividere con l’altro (che sia di una cultura affine o
totalmente diversa) l’esperienza della propria fede.
I Chierichetti
di Payerne
Ogni domenica sera, alle ore 18.00,
all’occasione della celebrazione della messa a Payerne, ho il piacere di
incontrare alcuni ragazzi desiderosi
di servire la messa.
Ho avuto modo di apprezzare la loro
simpatia, la loro educazione, nonché
la grande vivacità.
A loro va un grazie da parte mia
e da tutta la comunità che si ritrova a celebrare l’eucarestia.
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Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
Vita della Comunità
Calendario Liturgico
Marzo
6 marzo
7 marzo
13 marzo
14 marzo
20 marzo
21 marzo
27 marzo
28 marzo
Maggio
ore 18.00 Messa a Bulle
ore 10.30 Messa a Friburgo
ore 18.00 Messa a Payerne
ore 18.00 Messa a Bulle
ore 09.00 Messa a Morat
ore 10.30 Messa a Fribourg
ore 18.00 Messa a Payerne
ore 18.00 Messa a Bulle
ore 10.30 Messa a Fribourg
ore 18.00 Messa a Payerne
ore 18.00 Messa a Bulle
Domenica delle Palme
ore 10.30 Messa a Fribourg
ore 18.00 Messa a Payerne
Aprile
1 maggio
2 maggio
8 maggio
9 maggio
13 maggio
15 maggio
16 maggio
22 maggio
23 maggio
29 maggio
30 maggio
ore 18.00 Messa a Bulle
ore 10.30 Messa a Fribourg
ore 18.00 Messa a Payerne
ore 18.00 Messa a Bulle
ore 09.00 Messa a Morat
ore 10.30 Messa a Fribourg
ore 18.00 Messa a Payerne
Ascensione del Signore
ore 10.30 Messa a Fribourg
ore 18.00 Messa a Bulle
ore 10.30 Messa a Fribourg
ore 18.00 Messa a Payerne
ore 18.00 Messa a Bulle
ore 10.30 Messa a Fribourg
ore 18.00 Messa a Payerne
ore 18.00 Messa a Bulle
ore 10.30 Messa a Fribourg
ore 18.00 Messa a Payerne
L’unità pastorale Sts-Pierre-et-Paul ha il piacere
di invitare i fedeli della missione cattolica italiana
alla Via Crucis del Venerdi santo.
A questo momento di preghiera parteciperanno
tutte le comunità linguistiche della città di Fribourg che avranno, inoltre, il compito di animarlo.
La Via Crucis inizierà alle ore 20h00, del 2 aprile,
con partenza dalla chiesa di St-Jean, nella “vieille
ville“ ... fino a Notre-Dame de Bourgillon.
6
2 aprile
Venerdi Santo
ore 20.00 Via Crucis
Partenza dalla Chiesa
di St. Jean,
arrivo a Notre-Dame
de Bourguillon
3 aprile
Veglia di Resurrezione
ore 18.00 Messa a Bulle
4 aprile
Pasqua di Resurrezione
ore 10.30 Messa a Fribourg
ore 18.00 Messa a Payerne
10 aprile
ore 18.00 Messa a Bulle
11 aprile
ore 09.00 Messa a Morat
ore 10.30 Messa a Fribourg
ore 18.00 Messa a Payerne
17 aprile
ore 18.00 Messa a Bulle
18 aprile
ore 10.30 Messa a Fribourg
ore 18.00 Messa a Payerne
24 aprile
ore 18.00 Messa a Bulle
25 aprile
ore 10.30 Messa a Fribourg
ore 18.00 Messa a Payerne
Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
Battesimo
È stato rigenerato in Cristo e incorporato alla comunità cristiana:
Missione Cattolica Italiana
Rue du Nord 7
1700 Fribourg
Tel. 026 322 57 31
E-mail: [email protected]
Alessio Valentino, di Mario e Loredana
battezzato il 26 dicembre 2009 a Morat
Matrimomio
Hanno voluto unire il loro amore nel sacramento
del matrimonio:
Direttore-Parroco
Don Francesco Mastroianni
Non abitando a Rue du Nord e dovendo continuare ancora gli studi, il missionario sarà presente nei
locali della missione giovedi e venerdi mattina,
dalle ore 09.00 alle ore 12.00.
Tel. 026 322 57 31.
Segreteria
Francesca Pelloni
Tel. 026 322 57 31
Aperta dal lunedì al giovedì:
dalle ore 8.30 alle ore 11.30
Messe in italiano
➧ Bulle:
Sabato ore 18.00
➧ Morat: 2a domenica del mese, alle ore 9.00
➧ Fribourg: Domenica, alle ore 10.30
➧ Payerne: Domenica, alle ore 18.00
Giovedi:
Messa in Missione alle ore 20.00.
Su richiesta anche in altro giorno.
Battesimi
Prima e terza domenica del mese alle ore 12.00 ai
Cordoliers o nella parrocchia di domicilio
dei genitori.
Annunciarsi due mesi prima del battesimo.
Cresime adulti:
Corso di preparazione: aprile-maggio.
Manlio Briale e Nathalie Ramirez
il 19 dicembre nella chiesa di Gruyères
I nostri defunti
È tornata alla casa del Padre:
Alessia De Ieso
deceduta il 10 gennaio 2010
sepolta al cimitero St.-Léonard
“Dona, o Signore, il riposo eterno a questa nostra
sorella”.
Matrimonio
Annunciarsi per tempo per partecipare a
un cammino di formazione con altre coppie.
Corso di preparazione: marzo-aprile.
Consiglio pastorale
Incontri su convocazione.
Patronato Acli
Il sig. Vincenzo Liberati riceve ogni mercoledì
dalle ore 19.00, previo appuntamento.
Si prega di telefonare allo 026 470 21 04
Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
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Triduo Santo
(da: Rappresentazione della Croce di Giovanni Raboni)
Giuda
Teneteli a mente, questi tre numeri:
uno, dodici, trenta.
Potreste giocarli al lotto: è un bel terno
per tutte le ruote, compresa quella
del supplizio. L’unico inconveniente
è che io non sono un sogno, sono uno
dei dodici (uno dei dodici, appunto)
che hanno lasciato tutto per seguire
il più dolce e terribile degli uomini
e il mio nome prima era solo un nome:
Giuda. Sì, Giuda, cosa c’è di strano?
Io mi chiamavo Giuda come gli altri
Si chiamavano Pietro, Giacomo, Andrea,
Bartolomeo, Giovanni ... Prima quando?
Domanda legittima. E vi rispondo:
prima che il summit dei gran sacerdoti
mi versasse i denari pattuiti
(trenta, ecco il terzo numero del terno)
per il più inspiegabile e necessario
dei crimini. Ora li ho qui, in questa borsa
oscenamente gonfia e tintinnante,
e aspetto fra le quinte, con il cuore in tumulto,
di recitare la mia parte quella che mi sono assegnato.
Non chiedetemi, vi prego, perché l’ho fatto.
L’ho fatto perché m’andava di farlo.
L’ho fatto per comprare un campo vicino a casa
che da un bel pezzo mi faceva gola.
L’ho fatto per vedere se ne ero capace.
L’ho fatto ... mah, così, tanto per fare.
L’ho fatto perché forse, chi può escluderlo?
Ho moglie e figli a carico.
L’ho fatto perché qualcuno doveva pur farlo
e il mio nome è Giuda. Troppe risposte,
lo so, perché una sia anche vera.
E allora, se proprio ci tenete, eccone un’altra
l’ultima, la più buffa: l’ho fatto per amore.
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Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
Apostoli
Andrea
Svégliati, Pietro, svegliami. Svegliamoci.
Non possiamo starcene qui a dormire
mentre lui veglia.
Giacomo
Non possiamo starcene
qui a dormire
mentre lui veglia e soffre
e suda la sua agonia.
Andrea
Non possiamo
starcene qui a dormire
mentre lui veglia e soffre e suda e muore.
Pietro
Svegliami, ch’io possa svegliarti.
Svègliati per potermi svegliare.
Giacomo
Presto, prima che s’apra quella porta
E ci svegli la sua ira.
Andrea
Svegliamolo
dalla sua veglia cruenta.
Pietro
Svegliateci,
voi che forse vegliate,
dalla nostra crudele anestesia.
Giuda
Lo so, tocca a me di nuovo.
Nessuno meglio di me può raccontarlo e poi è compreso nel prezzo.
Mi hanno mandato avanti: come un re,
come una majorette, come un ostaggio.
Gli altri - sacerdoti, soldati, servi tutti dietro, con le spade e i bastoni.
Io niente, io armato solo
dell’aculeo tremendo del mio bacio ...
Così doveva andare, e così è andata:
il mio turpe segnale, il suo rimprovero,
oh quanto dolce! e poi le cento mani
tese per afferrarlo, per legarlo,
per trascinarlo via.
(Foto: Via Crucis di Amarillo-Texas)
Maddalena
Maria
Non so più quante volte t’ho perduto.
Ricordo la prima, a Gerusalemme:
era un bambino, e l’abbiamo trovato
che insegnava ai dottori ...
Ma dopo, chi può contarle?
Da quando ha smesso di essere il mio Gesù
per andare in giro a cambiare il mondo,
ogni sera che non c’era, che a tavola
il suo posto era vuoto, che di là
nel suo letto non dormiva nessuno
era un’altra emorragia un’altra perdita.
Ma esistevi. Troppo grande per me
come per tutti gli altri, ma esistevi.
Esistevi! Anche se hai fatto dire
a me e ai tuoi fratelli che non avevi
né madre né fratelli, esistevi.
In qualche parte del mondo
in riva al mare o in cima a una montagna,
esistevi, e io lo sapevo.
E adesso che i soldati ti hanno portato via
e i preti confabulano di morte,
adesso so che aspettarti ogni sera
fin quando la lanterna si spegneva,
che ascoltare il silenzio dei tuoi passi,
che spiare un mattino dopo l’altro
i segni del tuo ritorno impossibile
era nell’anche per me inaccessibile
segreto del mio cuore
semplicemente la felicità.
Pilato
Poteva andare peggio. O forse no
- non per lui, in ogni caso.
Il fatto è che volevano il suo sangue,
non un sangue qualsiasi; e lo volevano
non solo per loro ma per i figli
e i figli dei figli fino a chissà
quale sventurata generazione
quale inimmaginabile sterminio ...
Ma basta. Mi fa orrore
questa sacra ossessione del futuro,
o che non voglio averne,
io che spero di restare soltanto
in qualche trascurabile iscrizione ...
Basta, ho detto. Anna e Caifa, quei furboni,
vorrebbero che assistessi al supplizio.
Presto, spada e mantello!
in attesa che tutto sia finito
Ponzio Pilato, più furbo di loro,
se ne va qualche giorno
dal suo nuovo amico, il Tetrarca Erode.
Dio mi dia la forza di raccontare
tutto quello che ho visto, e a chi mi ascolta
quella di cancellare le parole
che ho potuto dire quando smaniavo
d’una febbre non celeste. Quel sabato
successivo al venerdì del supplizio
mi procurai gli aromi
per ungere il suo corpo; e il giorno dopo,
che era il primo della settimana,
venuta che è ancora il buio al sepolcro
vedo la pietra che lo sigillava
rotolata da un lato;
e visto questo corsi a perdifiato
da Pietro e da Giovanni, suoi discepoli,
e gridavo che il corpo del Signore
era stato rubato.
Ma come, si stupiscono, e i soldati
che i sacerdoti hanno messo da ieri
a guardia del sepolcro? Io non li ho visti,
risposi; e loro corsero al sepolcro
e Giovanni, che è più svelto, arrivato
all’imboccatura, vede le bende
sul pavimento. Ma fu Pietro ad entrare,
e oltre le bende vede anche il sudario
ripiegato lì accanto; e tutti e due,
visto quello che c’era da vedere,
tornarono indietro senza capire.
Io sola rimasi, e piangevo, fuori
del sepolcro, e piangendo mi chinai
a scrutare quella penombra e vedo
qualcosa che né Pietro né Giovanni
hanno visto: due angeli vestiti
di bianco e seduti uno
dov’era stato il capo del Signore,
l’altro dov’erano stati i suoi piedi.
Accortisi di me mi domandarono
perché piangevo, ma mentre rispondo
un’altra voce, da dietro, sussurra:
Donna perché piangi? E io allora vedo
che alle spalle degli angeli
c’è lì, infatti, un altro, ma in piedi, che
penso sia l’ortolano di quell’orto
dov’era il sepolcro. Così gli dissi:
se l’hai portato via, dimmi, ti prego,
dove l’hai portato, ch’io possa prenderlo.
Ma lui disse: Maria!
E, dalla voce, vedo che è Gesù.
Queste sono le cose
che ho visto, e che il Signore mi ha ordinato
di raccontare a tutti i tuoi fratelli.
So bene che non è facile crederle;
non è per me che dovete crederle,
ma per la vostra vita.
9
Gennaio
Gennaio ·· Febbraio
Febbraio ·· Marzo
Marzo 2010
2010
Le nostre Associazioni
La “Famiglia Siciliana” di Fribourg
L’Associazione della Famiglia Siciliana di Friburgo è stata fondata nell’autunno del 1997 dal
signor Nicolò Adamo che l’ha
gestita, insieme al suo comitato,
fino alla primavera 2004 quando l’attuale comitato riprese
l’incarico di portare avanti l’associazione per il bene della nostra collettività del cantone.
Questo nostro comitato, che all’inizio era composto di 7 persone, aveva ripreso l’impegno di
continuare il lavoro svolto fino
a qui dai suoi predecessori.
Poi, dopo l’assemblea generale
del 16 maggio 2008, si sono aggiunti due nuovi elementi.
Ecco la composizione dell’attuale comitato: Ragusa Gesualdo (presidente), Scavo Alfio (vice-presidente), Di Mauro
Giuseppe (segretario), Elia Su-
10
sanna (cassiere), Milluzzo Rocco, Mascaro Francesco, Scionti
Salvatore, Di Gioia Antonino e
Balloni Marino (consiglieri).
La nostra Associazione non ha
un locale proprio a disposizione ma con l’esigua somma di 25
franchi l’anno, per la tessera di
socio, organizziamo diverse attività: una festa ad inizio anno con
cena, ballo ed una ricca lotteria.
Poi, in estate facciamo il nostro
tradizionale pic-nic delle famiglie. A primavera verrà anche
organizzata una degustazione
di vini siciliani e antichi sapori della Sicilia. Durante l’anno
prepariamo pure la tradizionale salsiccia siciliana. Ed è con il
ricavo delle vendite e anche con
i profitti del Lotto che ci si può
permettere di sostenere varie
opere sociali o culturali.
La nostra prossima festa, che è
stata ribattezzata “E cacciamo
via l’inverno!” si svolgerà sabato 6 marzo 2010, al Ristorante
Cité St-Justin, Rue de Rome 3, a
Friburgo.
Non sempre è stato facile svolgere il nostro lavoro con serenità, visto le tante critiche, ma è
anche vero che questo, per l’attuale comitato, è stato un grande stimolo che ci ha resi ancora
più forti e ci ha dato maggiore
energia per portare avanti la
nostra associazione, sempre nell’interesse della nostra collettività di siciliani e anche dei nostri amici simpatizzanti non siciliani.
Restiamo sempre uniti e continuiamo a dare una bella immagine della nostra Associazione.
Ne usciremo tutti più ricchi.
Da sinistra verso la destra: Scionti Salvatore (consigliere), Di Mauro Giuseppe (segretario), Mascaro Francesco (consigliere),
Di Gioia Antonino (consigliere), Ragusa Gesualdo (presidente), Elia Susanna (cassiere), Milluzzo Rocco (consigliere), Balloni
Marino (consigliere) e Scavo Alfio (vice-presidente).
Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
Dal Consolato
Due informazioni
importanti dal
Console generale d’Italia
Adolfo Barattolo
Gentili Connazionali
Informo che, entro il prossimo mese di giugno, tutti gli Uffici, sia
in Italia (Questure e Commissariati di Polizia) che all’estero, emetteranno passaporti elettronici nel cui microchip saranno memorizzate, oltre all’immagine del volto, anche le impronte digitali
del titolare.
La nuova procedura non presenta significative innovazioni rispetto a quella attuale, se non per quanto riguarda la rilevazione delle impronte digitali mediante appositi strumenti di cui verrà dotato questo Consolato Generale (per i residenti nei Cantoni di Friburgo e del Vaud), e le dipendenti Agenzie Consolari di Neuchâtel
(per i residenti nel Cantone di Neuchâtel) e di Sion (per i residenti
nel Cantone del Vallese).
La principale novità è, quindi, costituita dalla necessità, per i Connazionali, di recarsi personalmente presso l’Ufficio Consolare di
residenza, per l’apposizione delle impronte digitali.
È, inoltre, in fase di ultimazione il modello del nuovo libretto di
Passaporto che tiene conto delle innovazioni introdotte dalla normativa dell’Unione Europea.
Anche il libretto di passaporto temporaneo, previsto per i casi di
impossibilità temporanea di procedere alla rilevazione delle impronte, è attualmente in via di definizione.
Non è più possibile iscrivere i minorenni
sui passaporti dei genitori
A partire dal 25 novembre 2009 non è più possibile iscrivere i figli
minorenni sul passaporto del genitore (o tutore o altra persona
delegata ad accompagnarli).
Le nuove norme sono state introdotte a livello comunitario, per garantire una maggiore individuabilità e quindi sicurezza ai minori.
1. Tutti i minori devono essere muniti di un passaporto individuale;
2.Per poter aggiornare la fotografia dei minorenni, la validità del
passaporto per i minori è differenziata in base all’età:
· tre anni per i minori da zero a tre anni;
· cinque anni per i minori dai tre, ai diciotto anni.
Attenzione: le iscrizioni di minorenni sui passaporti dei genitori,
effettuate prima del 25 novembre 2009, rimangono valide fino alla scadenza del passaporto sul quale sono riportate.
Notare: che il costo del passaporto per i minori rimane immutato rispetto a quanto attualmente previsto per il rilascio degli altri
passaporti.
il Console Generale Adolfo Barattolo
Consolato
Generale d’Italia
Losanna
Rue du Petit-Chêne 29
1003 Losanna
Tel. 021 341 12 91
Fax 021 312 13 77
e-mail:
[email protected]
Telefoni e
e-mail degli Uffici:
·anagrafe consolare /
stato civile:
021 341 12 77-81
[email protected]
[email protected]
·assistenza/rimpatri/notarile:
021 341 12 83-95 [email protected]
·cittadinanza:
021 341 12 80-95 [email protected]
·passaporti:
021 341 12 85
[email protected]
·scuola:
021 341 12 93
[email protected]
·visti: [email protected]
Orario di apertura al pubblico:
Mattina Pomeriggio
Ufficio informazioni Tutti gli altri uffici Tutti gli uffici
Lunedì:
chiuso tutto il giorno
Martedì: 8.30 -12.00 9.00 -12.00 chiuso al pubblico
Mercoledì: 8.30 -12.00 9.00 -12.00 chiuso al pubblico
Giovedì: chiuso al pubblico chiuso al pubblico 14.30 -17.00
Venerdì: 8.30 -12.00 9.00 -12.00 chiuso al pubblico
Sabato:
8.30 -12.00 9.00 -12.00 chiuso al pubblico
Domenica: chiuso tutto il giorno
Per informazioni e richiesta di Moduli dei Servizi Consolari: per Passaporti e carte di identità, iscrizione all’Anagrafe Consolare/Aire,
Atti di Stato civile (nascita-mortematrimonio), per la cittadinanza
italiana, Visti per stranieri, Atti notarili, Rimpatri in Italia, per il Codice fiscale, per riscuotere la pensione, trascrizione in Italia di divorzi, per l’assistenza, insegnamento
della lingua e della cultura italiana: “Consultare la pagina Internet
del Consolato Generale d’Italia”
www.conslosanna.esteri.it
Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
11
Pagina sociale
Vasta campagna
d’informazione per
gli ex lavoratori italiani
esposti all’amianto
I lavoratori italiani che in passato sono stati esposti all’amianto
nelle imprese svizzere possono
tuttora farsi visitare da un medico in caso di sospetta malattia
da amianto. Per poter informare in maniera corretta i diretti
interessati sui loro diritti, i sindacati, i patronati italiani e la
Suva stanno portando avanti
una capillare campagna d’informazione in Svizzera e in Italia.
Sino alla fine degli anni ottanta
l’amianto era ampiamente utilizzato. Molte categorie professionali sono entrate in contatto con questo materiale, le cui
fibre possono causare malattie
incurabili anche dopo 20, 30,
40 anni o anche più dalla prima
esposizione. Per questo motivo
il numero dei decessi da amianto continua ad aumentare, anche se in Svizzera il divieto è
stato introdotto nel 1990.
Fino ad oggi la Suva ha registrato 1141 casi di malattie da
amianto con esito mortale.
Le patologie da amianto di origine professionale sono considerate in Svizzera malattie professionali. Se una malattia da
amianto viene diagnosticata e
riconosciuta, la persona interessata ha diritto per legge a determinate prestazioni assicurative.
È sempre possibile chiedere che
vengano svolti degli esami per
accertare la presenza di una
malattia professionale.
Amianto: ti riguarda?
Fino alla fine degli anni ottanta l’amianto è stato considerato un
prodotto “miracoloso” ed è stato utilizzato in numerosissimi manufatti (oltre 3500 applicazioni).
Lavoratori e lavoratrici di molti settori professionali possono essere stati esposti alle fibre di amianto.
All’inizio degli anni novanta l’amianto è stato proibito in numerosi
Paesi fra i quali la Svizzera e l’Italia. Infatti, si è constatato che in
caso di esposizione ad elevate concentrazioni le fibre possono provocare gravi malattie, in particolare tumori maligni.
Tali malattie si possono in molti casi diagnosticare tramite apposite
visite mediche preventive.
Lavoratori interessati
12
Per contattare ed informare i lavoratori che in passato possono essere stati esposti professionalmente all’amianto in Svizzera e successivamente sono rientrati in Italia, la Suva e l’Inail hanno firmato insieme alle associazioni dei medici italiani un accordo per permettere ai lavoratori di sottoporsi alle necessarie visite mediche a
spese della Suva (Svizzera).
A tale scopo è stato elaborato uno schema (vedi a lato ➟) che permette di valutare se è opportuno farsi annunciare alla Suva.
Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
Attività con
possibile esposizione
all’amianto
Fabbricazione, lavorazione o
posa di prodotti contenenti
amianto quali:
· pavimenti
· guarnizioni
· isolazioni
· funi
· tessili
· freni
· mastici
Professioni quali
·isolatori
·addetti alla costruzione e al
montaggio di cucine, forni,
caldaie
· installatori di impianti a vapore o elettrici
·addetti al trasporto/scarico di
amianto o materiali friabili
contenenti amianto
·addetti alla costruzione e/o al la manutenzione di vagoni ecc.
Procedura
da seguire
Come procedere
1. Il caso va annunciato all’Inail
territoriale mediante l’apposita scheda di segnalazione
(www.inail.it alla voce “Amianto: tutela dei lavoratori
italiani in Svizzera”).
2.L’Inail territoriale trasmette
la segnalazione alla Direzione
generale dell’Inail (Roma).
3.La Direzione generale dell’Inail invia la segnalazione alla Suva a Lucerna (Svizzera).
4.La Suva esamina il caso e informa gli interessati sulle sue
decisioni.
Indirizzi utili
· Suva
Casella postale, CH-6002 Lucerna,
+41 41 419 51 11
www.suva.ch/amianto,
e-mail: [email protected]
· INAIL
Ufficio rapporti assicurativi
extranazionali,
P.le G. Pastore 6, IT-00144 Roma
EUR 06 54871, www.inail.it
Oltre 500 milioni
di franchi per le
vittime dell’amianto
Le persone affette da una malattia professionale da amianto
riconosciuta in Svizzera hanno
diritto alle prestazioni della Suva. Dall’entrata in vigore della
legge sull’assicurazione contro
gli infortuni nel 1984, la Suva
ha corrisposto oltre 530 milioni
di franchi in prestazioni assicurative, di cui 400 milioni sotto
forma di rendite per superstiti.
Dal 1939 sino alla fine del 2007
la statistica Suva ha registrato
complessivamente 2308 malattie professionali da amianto.
L’opuscolo informativo può essere scaricato dal sito Internet
Suva (www.suva.ch/amianto).
Collaborazione ancora più stretta
tra INAIL e SUVA
Affinché i lavoratori esposti all’amianto possano far valere questa
richiesta, è necessario che siano a conoscenza dei loro diritti. Questo non sempre è garantito per coloro che sono rientrati in patria.
Pertanto, la Suva e l’omologa INAIL, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, in collaborazione con le
associazioni dei medici italiani, hanno siglato un accordo nell’estate del 2009, in base al quale intendono informare gli ex lavoratori
italiani in Svizzera rientrati in patria sui loro possibili diritti alle
prestazioni assicurative.
Ad esempio, la Suva si fa carico delle spese per le visite mediche
nell’ambito della profilassi di medicina del lavoro.
La campagna di informazione e sensibilizzazione è portata avanti
dalla Suva, in collaborazione con i sindacati Unia e Syna e i patronati italiani ACLI, INAS, INCA e ITAL.
Un nuovo opuscolo informerà i lavoratori rientrati in patria nonché
parenti, amici e conoscenti tuttora residenti in Svizzera e spiegherà cosa fare in caso di sospetta malattia professionale da amianto.
Cos’è la SUVA
È un’azienda autonoma di diritto pubblico che assicura 110.000 imprese, ovvero 2 milioni di lavoratori e disoccupati, contro le ripercussioni degli infortuni e delle malattie professionali.
Fondata nel 1918, oggi la Suva occupa 2900 collaboratori nella
sede principale di Lucerna, nelle 19 agenzie sul territorio nazionale
e nelle due cliniche di riabilitazione a Bellikon e Sion.
Dal 2005 gestisce anche l’assicurazione militare su mandato del
Consiglio federale.
Le prestazioni comprendono assicurazione, prevenzione e riabilitazione. La Suva ha un volume premi di 4,4 miliardi di franchi.
Si autofinanzia, non beneficia di fondi pubblici e ridistribuisce gli
utili agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi.
Nel Consiglio d’amministrazione sono rappresentate le parti sociali
- datori di lavoro e lavoratori - e la Confederazione.
Informazione per i giornalisti
·Henri Mathis, Suva, Comunicazione d’impresa,
tel. 026 350 37 80, [email protected] (francese)
·Erich Wiederkehr, Suva, Comunicazione d’impresa,
tel. 041 419 56 23, [email protected] (tedesco)
Per maggiori informazioni: www.suva.ch
Per abbonarsi alla newsletter Suva: www.suva.ch/newsletter-i
Patronati / Sindacati:
13
Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
Pagina sociale
Magri aumenti
per le pensioni
nel 2010
Nel nuovo anno appena iniziato, le pen­sioni italiane aumenteranno in mi­sura esigua e sulla rata di
gennaio peserà il congua­glio negativo per il 2009.
Il decreto interministeriale (Economia e lavoro) del
19 novembre scorso ha fissato allo 0,7 la percentuale di au­mento delle pensioni per l’anno 2010,
sulla base della variazione del costo della vi­ta indicata dall’Istat.
Il dato è stabilito in via provvisoria tenendo conto
dell’andamento dei prezzi al consumo fino al mese
di set­tembre e attribuendo un va­lore previsionale agli ultimi tre mesi dell’anno, così da consentire
agli enti di previ­denza l’aggiornamento degli importi già dal mese di gen­naio. Mentre eventuali
conguagli, derivanti dalla differenza tra il coefficiente provvisorio e quello definitivo, verranno
corrisposti con la rata di gen­naio dell’anno successivo.
Nel suddetto decreto è stato pure comu­nicato il
valore definitivo del­l’ aumento per il 2009, pari al
3,2% rispetto al 3,3% applica­to in via provvisoria
nel cor­so dello stesso anno.
Per ef­fetto di tale riduzione, i pen­sionati dovranno
re­stituire quanto percepito in più nell’anno 2009.
La tratte­nuta a titolo di conguaglio avverrà in uni­
ca soluzione sul­la rata di gennaio e sarà più elevata
ri­spetto all’aumento previsto per il 2010.
Per questo motivo l’im­porto di gennaio risulte­rà
più basso di quello in pagamento a dicembre 2009
e l’aumento del 2010 si potrà vedere solo dal­la
mensilità di febbraio.
Pertanto, per il triennio che va dal 2008 al 2010, il
Decreto legge 87/2007 ha previsto che per i trattamenti pensionistici rientranti nella seconda fascia,
quelli di importo fra tre e cinque volte il trattamento minimo, l’indice di rivalutazione sia applicato nella misura del 100%, anziché del 90%.
In tal modo, anche le pensioni di importo medio,
compreso tra 1.373,28 e 2.288,80 euro mensili, potranno beneficiare dell’aumento intero dello 0,7%.
Per i pensionati titolari di due o più pensioni la
pere­quazione avviene in modo unificato, cioè il
calcolo è ef­fettuato sulla somma dei trattamenti
pensionistici cor­risposti sia dall’Inps sia da altri enti
previdenziali, presen­ti nel Casellario centrale.
Cosa fare in caso di disoccupazione
14
In tempi di recessione e di crisi economica anche
il mercato del lavoro modifica le sue strutture, in
ogni settore, per adattarsi alle nuove esigenze; le
Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
a cura di Carmine Frandina
ristrutturazioni avvengono spesso in maniera dolorosa con licenziamenti del personale o con la
chiusura definitiva delle stesse società oppure più
semplicemente falliscono. Dunque è inevitabile
non trattare la materia della disoccupazione e di
richiamare l’attenzione degli interessati in caso di
perdita di lavoro con alcuni consigli di base.
Per prima cosa bisogna verificare se sono state osservate le disposizioni del contratto di lavoro. In
particolare occorre notare se è stato rispettato il
termine di disdetta. Il rispetto del contratto da entrambe le parti è una condizione importante per
poter far valere il diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione.
Il lavoratore deve annunciarsi il più in fretta possibile personalmente presso l’ufficio del lavoro del
suo comune di residenza, al più tardi però il primo
giorno in cui fa richiesta dell’indennità di disoccupazione. Il Comune lo informa sulla libera scelta
della Cassa di disoccupazione e sulle pratiche amministrative da sbrigare. L’ufficio regionale di collocamento (URC) lo inviterà in seguito a un colloquio. Nel frattempo verificare la propria copertura
assicurativa quale la Cassa malattia e l’assicurazione contro la perdita di guadagno (IPG).
In caso di disdetta occorre innanzitutto esaminare
se è stato rispettato il relativo termine. Se non è il
caso, la persona interessata deve fare valere i propri diritti presso il datore di lavoro, poiché il diritto
all’indennità di disoccupazione inizia solamente
dopo la scadenza di detto termine.
Se non è stato convenuto nient’altro per iscritto
e se non è applicabile nessun contratto collettivo
di lavoro, il termine di disdetta è disciplinato dalle
disposizioni del Codice delle obbligazioni e corrisponde a:
· durante il periodo di prova:
7 giorni (per la fine di un giorno qualsiasi)
· nel corso del primo anno di servizio:
1 mese (per la fine di un mese)
· dal secondo al nono anno di servizio:
2 mesi (per la fine di un mese)
· a partire dal decimo anno di servizio:
3 mesi (per la fine di un mese)
Occorre sottolineare che esiste una protezione
speciale contro il licenziamento durante il servizio
militare, il servizio civile o il servizio di protezione
civile, nonché in caso di malattia, infortunio o maternità. In caso di dubbio, è bene avvisare senza
indugio il proprio datore di lavoro con lettera raccomandata che intende continuare a lavorare.
Nel caso in cui il lavoratore ha dato la disdetta di
sua iniziativa senza aver trovato una nuova occupazione o se ha fornito al datore di lavoro un motivo di licenziamento (disoccupazione imputabile al
disoccupato), è passibile di una sospensione temporanea del diritto all’indennità.
Qualunque sia il motivo, se lascia il suo posto di
lavoro il lavoratore ha diritto a un certificato di
lavoro o almeno a un attestato di lavoro, che gli
serve per future candidature e per la Cassa di disoccupazione. La ricerca di un posto dovrebbe iniziare
immediatamente. I documenti di prova, quali lettere di candidatura, ricerche di un posto e lettere
di rifiuto vanno conservati.
Lasciar passare il termine di disdetta senza iniziare
a cercare un posto può portare a una temporanea
interruzione del diritto all’indennità. Gli uffici regionali di collocamento (URC) offrono un aiuto:
sono molto bene informati sul mercato del lavoro nella regione e forniscono una consulenza a chi
cerca un posto.
La persona disoccupata deve cominciare da subito
a cercare un nuovo lavoro e conservare preziosamente le prove delle sue ricerche (lettere di candidatura, annunci di offerte di lavoro, lettere di rifiuto, ecc.), che poi dovrà consegnare al consulente
URC. Il solo fatto di non effettuare ricerche durante
il termine di disdetta comporta la sospensione temporanea del diritto all’indennità di disoccupazione.
È bene ricordare che nel quadro della revisione
della Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI), il 1° luglio 2003 sono entrate in vigore nuove disposizioni per le indennità giornaliere
di disoccupazione.
Tali disposizioni contenute nell’art. 27, prevedono
due importanti modifiche. La prima è riferita al caso
di una persona disoccupata la quale potrà usufruire di eventuali indennità giornaliere di disoccupazione solo se può comprovare un periodo di contribuzione di 12 mesi e non più, come in passato, di 6
mesi. La seconda novità riguarda il diritto massimo
il quale è stato ridotto da 520 a 400 indennità giornaliere. Tuttavia non sono soggette a tale riduzione unicamente le persone che hanno già compiuto
55 anni o che percepiscono una rendita dell’Assicurazione invalidità o dell’Assicurazione contro gli
infortuni. Questo però solo se all’inizio della disoccupazione possono comprovare un periodo di contribuzione non solo di 12, bensì di 18 mesi, altrimenti anche questi due gruppi di persone hanno diritto
solo a 400 indennità giornaliere di disoccupazione.
Sempre dal 1° luglio 2003, le persone che compiono 55 anni durante il periodo quadro di due anni,
fino al loro compleanno hanno diritto solo a 400
indennità giornaliere, dopo il loro compleanno il
loro diritto invece aumenta e possono usufruire di
520 indennità giornaliere.
La suddetta revisione della LADI, prevede anche
per una persona disoccupata il diritto a 120 indennità giornaliere supplementari e a una proroga del
termine quadro fino all’erogazione della rendita
AVS ordinaria. Questo sempre che la suddetta persona abbia adempiuto il periodo di contribuzio-
ne di 12 mesi e il termine quadro sia stato aperto
entro gli ultimi quattro anni prima del raggiungimento dell’età di pensionamento AVS ordinaria.
Per concludere giova ricordare che la persona disoccupata, grazie all’esportazione delle prestazioni
(secondo quanto previsto dal diritto europeo), ha
la possibilità di recarsi al massimo per tre mesi sul
territorio di uno Stato membro dell’UE e dell’AELS
per cercarvi lavoro continuando a percepire le indennità di disoccupazione svizzere. Dovrà iscriversi
presso gli uffici di collocamento di quel Paese presentando il modello E 303. Nel caso in cui non ha
trovato lavoro, se intende continuare a percepire
le indennità di disoccupazione svizzere, dovrà in
ogni caso ritornare in Svizzera alla data di scadenza prevista. Nel caso in cui non viene rispettata la
data di scadenza non si avrà più diritto all’indennità di disoccupazione svizzera durante il termine
quadro per la riscossione della prestazione in corso. Mentre un rientro anticipato in Svizzera prima
della scadenza dei tre mesi, non si potrà più far
valere il diritto all’esportazione delle prestazioni.
Il rientro equivale ad una rinuncia totale a esercitare tale diritto.
Permanenza a Friburgo presso la Missione Cattolica Italiana,
Rue du Nord 7, il mercoledi dalle ore 19.00.
Per appuntamento si prega di telefonare al sig. Liberati
026 470 21 04, [email protected].
Ufficio di consulenza fiscale del
Patronato Acli in collaborazione
con il CAF/Acli
Av. Louis Ruchonnet, 1,
Case postale 130, 1001 Lausanne
Tel. 021 6352421 · Fax 021 6352426
Ci occupiamo di:
· Dichiarazione fiscale svizzera;
· Dichiarazione dei redditi - Mod. Unico con inoltro
telematico al Ministero delle Finanze;
· Bollettini e dichiarazioni ICI
(Imposta comunale sugli immobili).
Verifica e calcolo dell’imposta eventualmente
da pagare per gli immobili di proprietà in Italia (abitazioni, appartamenti, terreni, ecc..);
· Proprietà immobiliari: visure catastali on line;
· Pratiche di successione: assistenza agli eredi
per la compilazione e presentazione
della dichiarazione di successione per i beni
posseduti in Italia.
Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
15
Informazioni
La Fondazione ECAP
lancia nella circoscrizione
consolare di Losanna il progetto:
“EFIS (Service de formation
pour l’Employabilité Féminin des
Italiennes en Suisse)”
Progetto finanziato dal Ministero italiano del lavoro
e delle Politiche Sociali nell’ambito degli Interventi a
favore di Italiani residenti in Paesi non appartenenti
all’Unione Europea.
La Fondazione ECAP, la terza
grande istituzione nella formazione degli adulti in Svizzera,
lancia a partire da marzo 2010
il progetto EFIS, un percorso
formativo finanziato dal Ministero italiano del Lavoro e delle Politiche Sociali a sostegno
dell’occupabilità delle donne
italiane della Svizzera romanda
nel mercato del lavoro locale.
Le attività formative di EFIS
si rivolgono a donne italiane
disoccupate, in cerca di prima
occupazione o con un lavoro
precario e si pone l’obiettivo di
facilitarne l’inserimento/reinserimento lavorativo fornendo
competenze e conoscenze informatiche, linguistiche e professionali
immediatamente
spendibili nel contesto di riferimento locale.
16
L’intervento formativo è strutturato modularmente e prevede accanto all’acquisizione
o al consolidamento della conoscenza della lingua francese
e inglese, anche l’acquisizione
e l’approfondimento di conoscenze informatiche, la conoscenza delle dinamiche occupazionali e del mercato del lavoro locale, l’istruzione nell’uso
del telelavoro e il modulo di
creazione, gestione e marketing d’impresa.
Le attività corsuali sono strutturate in maniera tale da fornire un valido supporto non
solo a quante siano alla ricerca
di un’attività lavorativa di tipo
dipendente, ma anche a quante volessero maturare l’idea di
avviare un’attività autonoma.
Accanto alle ore di formazione
in aula, le donne riceveranno
un coaching individuale e verranno affiancate da formatori
in grado di garantire operativamente un servizio di orientamento al lavoro.
A conclusione del percorso di
formazione le partecipanti verranno collocate in azienda per
uno stage della durata di una
settimana (quaranta ore).
Le donne con un’occupazione
part-time riceveranno la possibilità di alternare il classico
stage in azienda con l’E-Stage,
una metodologia innovativa di
realizzazione di attività di training on-the-job in telelavoro.
La maggior parte dei moduli
formativi si svolgerà in modalità blended, vale a dire intrecciando le lezioni in aula con la
formazione a distanza (FaD).
La FaD verrà erogata tramite
l’utilizzo di un’apposita piattaforma su cui verranno depositati materiali didattici, esercizi, supporti audiovisivi, a sostegno dello studio individuale
e dell’apprendimento individualizzato.
I corsi verranno avviati nelle città di Losanna, Friburgo e Vevey
a partire dal mese di marzo e
sono completamente gratuiti.
Al termine della formazione verrà rilasciato un attestato di frequenza, ma il percorso offre la
possibilità di certificare alcuni
segmenti didattici al fine di rafforzare il profilo in uscita delle
partecipanti (possibilità di conseguire la certificazione ECDL
per l’informatica o di certificare le conoscenze linguistiche acquisite).
Per maggiori informazioni o per
una preiscrizione ai corsi, vi invitiamo a contattare i coordinatori del progetto: Andrea Leoni
allo 021 320 13 27 o Antonella
Thomas allo 079 418 55 71, oppure inviate un mail a:
[email protected].
Giuliana Tedesco-Manca
Resp. Coordinamento Progetti MdL
Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
La Fondazione
con il partenariato di
Piemmei, SiLabo, ITI Giordani, Smile e API
lancia il progetto
EFIS
Service pour l’employabilité féminin des Italiennes en Suisse
Competenze chiave per l’inserimento lavorativo delle donne italiane
nel mercato del lavoro locale, nelle circoscrizioni consolari di Ginevra e Losanna
· Percorso modulare
· Autoformazione, formazione continua e E-Learning
· Comunicazione e ascolto
· Informatica
· Lingua inglese
· Lingua francese
· Introduzione al telelavoro
· Strumenti e tecniche di Project management
· Legislazione, organizzazione del mercato del lavoro locale
· Creazione, gestione e marketing d’impresa
· E-stage
Informazioni generali
· Destinatari: I corsi sono rivolti a donne disoccupate, in cerca di prima occupazione o
con un lavoro precario, in possesso della cittadinanza italiana.
·
·
·
·
Frequenza:
Costo:
Sedi dei corsi:
Didattica:
6/8 ore di lezione a settimana.
Gratuito.
I corsi verranno avviati nelle città di Friburgo, Ginevra, Losanna e Vevey.
I corsi si svolgeranno in modalità blended, vale a dire intrecciando le fasi
in aula con le tecniche della formazione a distanza.
Progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,
nell’ambito degli interventi in favore di cittadine italiane
residenti in Paesi non appartenenti all’UE.
Per maggiori informazioni:
Andrea Leoni
Coordinatore progetti EFIS Losanna e Ginevra
Fondation ECAP, Centre régionale vaudois
Place de la Riponne 4 · 1005 Lausanne · Tel. 021 320 13 27 · [email protected]
Gennaio··Febbraio
Febbraio··Marzo
Marzo2010
2010
Gennaio
17
Attualità
Patronato INCA-CGIL
Istituto di Tutela
e Assistenza Lavoratori
Il Patronato dei Cittadini
Vi comunichiamo di seguito gli orari di permanenza
del patronato ITAL-UIL, trasmesso dalla sig.ra M. Grazia
Tredanari, presidente del COM.IT.ES.
Pratiche di:
· Pensioni Svizzere AVS-AI
· Casse Pensioni Aziendali
· Pensioni Italiane Inps
· Infortuni / Malattia
Caf - Centro Assistenza Fiscale - Uil
Orario Permanenza - Friburgo
· 2° e ultimo martedì del mese, ore 16.00-18.00
· 27 ottobre, 10 e 24 novembre, 8 dicembre 2009
Presso FIMM - FRIBURGO
Rue de la Fonderie 8 A, 1700 Friburgo
Dalla stazione, bus 1-3-7
(fermata Pérolles - Charmettes)
Tel. 021 312 59 47 · Fax 021 312 59 47
[email protected]
Comunicato
Si informa l’utenza del Patronato INCA-CGIL e
la Comunità di Fribourg e dintorni, che il servizio di consulenza e di assistenza del Patronato, dal 1o febbraio 2010 si svolge presso il
Center AMAF, in Rte del la Fonderie 7, primo
piano, tutti i lunedì dalle ore 14.30 alle ore
17.00. La corrispondenza è diretta dal signor
Fernando Ardito (tel. 079 3817700)
Ricordiamo alla collettività che siamo sempre
a disposizione gratuitamente, per la presentazione delle domande di pensione e di cassa
pensione, vedovanza ed invalidità, nonché
per l’assistenza in caso di infortunio e malattia, in ogni ordine di grado amministrativo e
giudiziario. Inoltre offriamo sempre il nostro
servizio di assistenza fiscale per compilare la
dichiarazione per l’Irpef e l’Ici in Italia.
Patronato INCA/CGIL, Berna
F. Miceli
Belpstrasse 11, CH-3000 Bern 14
Mail: [email protected]
Tel.
031
381
57
11
·
Fax
031
381
57
67
Corrispondente INCA/CGIL: Fernando Ardito
Avviso
Cambio di sede
della corrispondenza consolare
Si avvisano gli Utenti che a partire dal
1 febbraio 2010
la permanenza del Corrispondente Consolare
sig. Ardito Fernando, si svolgerà presso il
Center AMAF,
alla Rte de la Fonderie 7, 1° piano
sempre il lunedì pomeriggio
dalle ore 14.30 alle ore 17.00
di fronte alla fabbrica del Cioccolato Villars
e il Cafè du Teatre Bilboquet
(angolo dell’immobile,
al primo portone che fiancheggia i parcheggi).
Dalla Stazione, Bus 1 - 2 - 3
(fermata Pérolles-Charmettes)
Telefono ufficio: 079 381 77 00
(Questo numero risponde
solo durante le ore di permanenza).
In caso di urgenze, siete pregati di contattare
il Consolato Generale d’Italia di Losanna allo
021 341 12 91
18
Il corrispondente Consolare: Fernando Ardito
Gennaio · Febbraio · Marzo 2010
Contributo a
La redazione di Missione ringrazia tutti coloro
che, ad oggi, hanno versato il contributo per il
nostro Bollettino.
Ecco qui di seguito i nominativi:
Buona Pasqua
Alle famiglie e
alla comunità italiana di
Fribourg e della Broye,
ai collaboratori e agli abbonati
di Missione ...
auguri di Buona Pasqua.
Il Signore dia a tutti
la pace della sua Resurrezione!
Avviso ai lettori
Chiediamo ai lettori,
che per qualsiasi ragione
cambiano domicilio,
di volerci comunicare
l’attuale e il nuovo indirizzo.
Ciò vi permette di ricevere regolarmente
Missione. Grazie per la vostra collaborazione.
Per un nuovo abbonamento inviare richiesta,
o telefonare a:
“Missione”, rue du Nord 7,
1700 Fribourg, tel. 026 322 57 31
ADAMO Nicolò, ADAMO Wladimiro, ALBORGHETTI Gianfranco, ALIMANNI Mario, ALTIERI Carmine, ANANIA Cataldo, ANTONIOL Antonietta, ANTONIETTI Berta, ANTUNEZ Luciana, APPERTI Giovanni, ARNESANO Oronzo, ARRIGONI Giuseppe, AUTUNNO Dario, BATTELINO Luciano, BELTRITTI Bartolomeo, BENEVENGA Carmine, BERNO Pietro & Micheline, BOGLIACINO
Luigi, BOSCO Ugo, BOURQUI Marina, BRANCATO Saverio, BRIALE Rita, BRONCHI Sebastiano, BRUTTI Enrica, BUCCI Italina, BUTTAZZONI Mario, CAGNAZZO Cosimo, CAGNAZZO Rocco, CALDARA Salvatore, CALZAROTTO Giacomo, CAMMARATA Angela, CANNATELLA Antonia, CANONICI Maria & Antonio, CANTINI
Floriana, CAPUTO Antonio, CAPODIFERRO Umberto, CAPODIFERRO Valentino, CARDINAUX Henri, CARNEVALE Angelo,
CARNEVALE Vincenzo, CAPONE Salvatore, CARROZZO Pietro,
CASSONE Giovanni, CELANT Maria, CHERUBINI Inès, CHIRIZZI
Albino, CHIRIZZI Nicola, CIBIN Gilberto, CERCHIA Claudine &
Patrick, CETRANGOLO Saverio & Teresa, CLEMENT Jean-Claude,
CONFALONE Liberato, COLELLI Renato, COSENTINO Nicodemo, CRISCIONE Maria, CRUDO Salvatore, CUCCORESE Michele,
CUENNET David & Rossella, CUEREL-Vitali Sebastiana, CUOMO
Domenico, CURCIO Michelangelo, Cure de St-Laurent, Estavayer-le-Lac, DANIELE Michele, D’ANGELO Giuseppe, D’ANGELO
Pietro, DE FALCO Francesco, DEL MATTO Emilio DE MARCO
Agostino, DE NICOLO Giovanni, DELL’ANNA Cosimo, DE PALMA Carmine, DE ROSA Gennaro, DE VITO Antonio, DI CRESCENZO Elia, DI GIOIA Antonino & Gisèle, DI MAGGIO Lucia,
DI MAURO Giuseppe, DI MAURO Sebastiano, DI MARTINO Maria, DI MEO Carmen, DI ROSA Giovanna, DONADELLO Nicola,
DORE Silvio, ELIA Giuseppe, FAMIGLIA SICILIANA, FAMIGLIETTI
Elio & Concetta, FALCO Emilio, FALCONE Antonio, FATTORE Liberato, FATUZZO Giovanni, FAUSTO Rocco, FELCHLIN Giselda,
FICETO Gaetano, FIERAMOSCA Anna Maria, FIESOLE Salvatore,
FILIERI Santino, FILIPPONI Vincenza, FONDATION PATERNUS,
PAYERNE, FORTUNATO Antonio, FRANGONE Antonio, FRASSINETI Cosetta, FREDDI Cesarina, FUCCI Marcella, FURNARI Paolo,
GALLUCCI Assunta, GAMBA Adriano, GAMBA-Renevey Steve,
GATTO Alberto, GATTONI Esther, GARNAZITI Nicola, GELMI F.
& G., GENDRE Giovanna & François, GENOESE Arcangelo, GENOVESE Michele & Verena, GHILLANI Adua, GIURLEO Giulio,
GRANITTO Pasquale, IACONISI-Sciboz Anne, IMBASTARO Filippo, IIRITANI Francesco, IMPERIALE Antonio, JUNGO Vilma,
LAGO Lina, LALLA Antonio, LARGHI Emilia, LASCONE Nicola
& Lina, LAURENZA Quirino, LAZZARI Françoise, LENISA Caterina, LEUENBERGER-TOTI Mariangela, LIATTI Bruno, LIBERATI
Joséphine & Vincenzo, LOMBARDO Federico, LOMBARDO Giuseppina, LONGO-DORNI Adelaide, LORETAN Renata, LUONGO
Giovanni, MACCHIA Giovanni, MADONIA Rosa, MAIMONE Domenica, MAIMONE Mauro, MANCINI Giovanni, MANCUSI Bruno, MANOLIO Francesco, MANSUETO Gerardino, MARCUCCI
Palmira, MARRA Antonio, MARTINELLI Giuseppe, MARTINELLI
Francesco, MARTINETTI Settimo, MARTINO Mario, MARTUCCIO
Gianbattista, MARUCCI Michelle, MARZIOLI Carlo, MASDEA Michele, MASSARI Emma, MASTRIA-FILIERI Teresa, MASTROIANNI
Corinne & Giovanni, MAZZA Umberto, MAZZIOTTI Francesco,
MICHAUD Georges & Marisella, MILAN Albino, MILUZZO Rocco, MIRATA Antonio, MIRATA Mario, MIRANTE Antonio, MISSO
Salvatore, MODOLO Luigi, MOLENA Franco, MOLETTIERI Felice, MOLLEYRES Rina, MONACO Felice, MORONI Anita, MURANO Giovanni, MUSSOI Agnès & Celestino, NARDO Santo, NASI
Edith, NESTOLA Marcello, NOGAROTTO Giuseppe, PAGNANI Assunta, PALAZZO Anastasia, PAOLETTI Maria, PAOLISSO
Remo, PASCALI Gino, PIZZIMENTO Tonino, PELLONI-Lombardo Marco & Francesca, PERNA Immacolata, PESCE Domenico,
PESENTI Maria, PETRINO Nazzareno, PIANTINO Adelina, PIERRI
Vincenzo, PILLONEL Mady, PINTO Giuseppe, Sorelle POGGIA,
PONZO Lorenzo, POPPITI Liberato, PRENCIPE Arcangelo, ORSETTI Gaetano, OTTOZ Leda & Jean-Louis, QUAGLIARIELLO
Giuseppe, QUARANTA Angelo & Giuseppina, QUARTA Lucio,
RAGUSA Salvatore, RAPANA Salvatore, REGGIANI Antonietta,
RICCI Francesco, RISSE-Giorgiani Béatrice, ROMANATO Salvatore, RUSSINIELLO Gisèle, SAMBUCO Zelia, SARDONINI Rosvaldo & Jacqueline, SCARANGELLA Giuseppe, SCAVO Alfio,
SCHULTHEISS Léon, SERRAO Felice, SORINO Vincenzo, SPINELLI Elisabeth, SPITALE Pietro, STANCO Silvio, STROLLO Michele,
TELESE Antonio, TENTI Mauro, TIGANI Paolo & Mariangela,
TITONE Antonio, TONDO Agostino, TRABUCCHI Giuseppe, TRAVERSI Adriano, TSCHOPP-Magni Massimiliana, TORTORELLA
Domenico, TORTORELLA Sabato, TREYER-FULVI Pamela, TROIANO Giuseppe & Rosetta, Chan. Anton TROXLER, TURCHI Bruno, URSO-Lombardo Dario & Graziella, VALZANO Oronzo,
VARRICCHIO Christiane & Rocco, VECCHI Antonio, VERRINI Ivo,
VONA Giovanni, VULLO Michele, ZAMMIELLO Massimo, ZANUTTINI Ivo, ZENONI Antonio, ZITOGennaio
Angelo,· ZIVIELLO
Febbraio ·Eugenio,
Marzo 2010
ZOLLINO Sebastiano.
19
Rue du Nord 7 · CH-1700 Fribourg
Tel. 026 322 57 31 · [email protected]
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