“PIPPI CALZELUNGHE”
….IN VIAGGIO ALL’INTERNO
DEL NIDO.
ANNO EDUCATIVO 2005/2006
PERSONALE EDUCATIVO:
Baroni Patrizia, Carbotti Antonella, Cerfogli Ermanna,
Marchi Rita, Palmeri Maria, Pisu Michela, Rizzoli Cristina,
Scamandri Barbara, Vighi Anna Maria
COLLABORATORI SCOLASTICI:
Capodiferro Monica, Sabattini Patrizia, Zanotti Monica.
CUOCA:
Vitale Silvia
E CON LA COLLABORAZ DELLA :
Dott. ssa Marina Maselli
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INDICE:
Parte prima:
PREMESSA
PAG. 4
DATI DI
DI CONTESTO
PAG.5
MOTIVAZIONI
PAG.6
OBIETTIVI DEL PROGETTO
PAG.7PAG.7-8
PERCORSO DIDATTICO
PAG.9
CREAZIONE OPUSCOLO PER GENITORI
PAG.10
LAVORO CON I BAMBINI
PAG.11
ATTIVITA’
PAG.12
DIARIO DI BORDO SEZ. MEDI 11-2
PAG.14
PAG.14
DIARIO DI BORDO SEZ. GRANDI
PAG.20
VALUTAZIONI FINALI
PAG.24
VERBALI DEI COLLETTIVI
PAG.25
PIPPI IN VIAGGIO NELLA CUCINA
PAG.30
I NOSTRI MENU’
PAG.31
3
INDICATORI DI QUALITA’
PAG.40
CONCLUSIONI
PAG. 41
BIBLIOGRAFIA
PAG.42
ALCUNI CAPITOLI:
“LE AVVENTURE DI PIPPI”
PAG.43
CANZONE DI PIPPI
PAG.72
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PREMESSA
Quest’anno il corso di aggiornamento tenutosi all’interno
della nostra struttura, rivolto a tutto il personale ha visto
anche il coinvolgimento dei genitori.
Il corso ci ha aiutato a trovare una linea comune tra scuola e
famiglia nel trasmettere ai bambini le emozioni attraverso la
narrazione delle favole.
Ispirandoci al titolo del corso:
“DA VILLA VILLACOLLE IN GIRO PER IL MONDO SULLE
ORME DI PIPPI CALZELUNGHE”
abbiamo deciso di
utilizzare le orme lasciate dai bambini già presenti, per far
conoscere ai “nuovi” le possibili attività e le routine che si
svolgono nel nostro nido (a ciò è legata la creazione di un
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opuscolo). Per i bambini già frequentanti, invece, la costante
presenza della bambola Pippi, agevolerà l’apprendimento
della scansione temporale della giornata, attraverso le routine.
DATI DI CONTESTO
Il progetto “Pippi Calzelunghe”…in viaggio all’interno del nido è stato
realizzato dal nido “F. Centro”, che si compone di tre sezioni:
• Sezione grandi: si compone di 21 bambini, 3 educatrici ed una
operatrice scolastica;
• Sezione medi 1: si compone di 12 bambini, due educatrici ed una
operatrice scolastica;
• Sezione medi 2: si compone di 12 bambini, due educatrici ed una
operatrice scolastica, (su le tre sezioni interagiscono due educatrici
come supporto: una educatrice a 18 ore e l’altra educatrice a 24 ore)
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MOTIVAZIONI
Si è deciso di utilizzare il personaggio di Pippi Calzelunghe come “sfondo
integratore” nel nostro progetto perché lo sfondo può essere definito come
una struttura organizzativa o didattica strettamente legata al vissuto
emotivo e affettivo del bambino, aiutandolo a rafforzare l’identità e a
conferire significato alla sua esperienza.
Lo sfondo favorisce la costruzione di contesti che permettono di connettere
elementi che altrimenti rimarrebbero isolati fra dimensione affettiva e
cognitiva, fra momenti fantastici e percezioni realistiche.
Questo tipo di programmazione vede il bambino soggetto attivo e motivato
che partecipa ai propri processi di conoscenza, ponendolo in primo piano
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rispetto all’ adulto, il quale cerca di creare un clima comunicativo
favorevole per l’acquisizione di nuove competenze.
La programmazione per “sfondo integratore” è quindi una progettazione
evolutiva, in continua modificazione per la reciprocità relazionale e
comunicativa che si verifica fra l’educatrice e il comportamento
imprevedibile del bambino che trasmette informazione di ritorno con le
quali si regolano i procedimenti successivi.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Per i bambini:
• Favorire l’acquisizione delle Routines al nido da parte dei bambini
attraverso il personaggio Pippi che funge da filtro
Per i genitori:
• Favorire la conoscenza e i tempi delle Routines al nido
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FASI DI LAVORO:
Prima Fase:
il lavoro del collettivo
- corso di aggiornamento
- lavoro di ricerca sul personaggio (allegato 1)
- lettura dei libri;
- ricerca internet per canzoni e approfondimenti
- ricerca e acquisto delle bambole di pezza somigliante a Pippi
- creazione e produzione di un opuscolo per i genitori
Seconda Fase:
attività svolta con i bambini:
Sez. Medi 1 e 2: attività manipolativa “preparazione dei biscotti
Sez. Grandi: attività grafico-pittorica “pittura bambola in legno
PERCORSO DIDATTICO
“PIPPI CALZELUNGHE”
….IN VIAGGIO ALL’INTERNO DEL NIDO.
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C’è una bambina che non è come le altre:
capelli rossi, lentiggini e una schietta attitudine a fare cose strane. Vive da
sola a Villa Villacolle in attesa del suo papà, in giro per i mari di mezzo
mondo, ed ha come compagni alcuni curiosi animali.
Tra frittelle,biscotti, peripezie e compleanni a sorpresa, troverà ottimi amici
e ci introdurrà in un magico mondo di fantasia dove tutto è possibile!
Le avventure di Pippi Calzelunghe è un classico della letteratura per
l’infanzia, nato dalla penna della svedese Astrid Lundgren, che da
l’opportunità al nostro gruppo di lavoro di dimostrare a bimbi e genitori, la
realtà Nido, utilizzando il personaggio di Pippi come “filo rosso” che si
dipana tra i meandri del….Nido F. Centro.
LA CREAZIONE DELL’OPUSCOLO PER I GENITORI
OBIETTIVO:
Creare e produrre un opuscolo informativo per i genitori (soprattutto quelli
futuri) in grado di dare le informazioni utili per l’ingresso al nido in
maniera semplice e accattivante.
FASI DI LAVORO
1 fase: scelta dell’immagine di copertina:
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abbiamo optato per l’immagine di Pippi in forma di saluto perché ci
sembrava quella più adatta a dare il benvenuto al nostro nido.
All’interno appare una seconda figura di Pippi seduta (posizione che
richiama la narrazione delle sue storie e descrizione delle routine).
OPUSCOLO (Allegato 2)1
2 fase: elencazione delle routine:
insieme a Pippi, che fa da guida, vengono fotografati alcuni bambini
frequentanti il nido nei momenti di: entrata, attività, pasto, sonno e uscita.
Il fine è quello di rendere più semplice, e agevolare l’ingresso al nido
attraverso una prima conoscenza di quelle che sono le routine, le attività
che caratterizzano le nostre giornate.
IL LAVORO CON I BAMBINI
Pippi segue i bambini attraverso i momenti di routine e attraverso quelle
che sono le regole base del nido:
- entrata
- attività
- pasto
- sonno
- uscita
1
Per approfondimenti vedere i verbali relativi alla progettazione dell’opuscolo
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(durante questi momenti viene utilizzata una bambola di pezza simile al
personaggio).
ATTIVITA’:
Il progetto (rivolto ai bambini) prevede due tappe organizzative:
1 TAPPA:
ASCOLTO
- Conoscenza del soggetto attraverso i racconti, le narrazioni, la visione di
videocassetta di Pippi e la drammatizzazione delle avventure di Pippi; è
stata utilizzata una bambola di pezza che la rappresenta, una scimietta, un
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cavallo bianco, una casetta ed un lettino, questi ultimi tre oggetti a misura
di bambino.
Questi tre personaggi (Pippi, la scimietta e il cavallino) hanno
accompagnato e accompagneranno i bambini nello svolgimento delle
routine e di alcune attività eseguite all’interno del nido.
E’ stato scelto un giorno della settimana a cui dedicare circa un’ ora in cui
le tre sezioni si riuniscono (quindi un momento di intersezione), affinché
tutti insieme
possono ascoltare e partecipare al momento “racconto
favola”.
2 TAPPA:
MANIPOLAZIONE, PITTURA E NARRAZIONE
- per le sezioni medi si è deciso di fare un attività manipolativa con l’aiuto
della cuoca.
- per la sezione dei grandi si è deciso di fare un attività di pittura
utilizzando una sagoma in legno raffigurante Pippi.
- intersezione: una o due giorni alla settimana
vengono dedicate alla
narrazione e drammatizzazione delle avventure di Pippi e visione di alcuni
episodi (VHS) gentilmente procurate da un genitore.
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DIARIO DI BORDO:
ATTIVITA’ DI SEZIONE DEI MEDI 1 E MEDI 2
Il giorno 6 febbraio ’06 i bambini delle sezioni Medi 1 e
Medi 2 si riuniscono nello spazio adibito solitamente
all’attività di psicomotricità.
Vengono messi a sedere su un tappeto dopo aver svuotato
la stanza per evitare distrazioni.
14
Qui
viene
presentato il personaggio
di
PIPPI:
un’
educatrice narra brevemente la storia, presentando una
bambola con due treccine rosse, che assomiglia al
personaggio. Assieme a Pippi entrano in scena una
scimmia di peluche e un cavallo bianco, gli animali che
accompagnano Pippi nelle sue avventure.
Anche attraverso la visione di una videocassetta sulle
avventure di Pippi i bimbi hanno potuto conoscerla meglio.
Considerando la tenera età dei bambini, è stato proposto
loro di realizzare dei biscotti a forma di bambolina.
OBIETTIVI:
Stimolare le capacità percettive del bambino attraverso la
manipolazione e l’esplorazione degli oggetti
e dei
materiali utilizzati.
FASI DI LAVORO:
predisporre contenitori con i materiali adeguati alle
singole attività
TIPOLOGIA DELLE ATTIVITA’
Toccare, manipolare, conoscere i materiali, gli oggetti
attraverso le diverse modalità.
MATERIALE UTILIZZATO:
Farina, zucchero, burro, uova (per l’impasto);
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colorante rosso per alimenti (per le trecce)
L’attività viene così svolta:
- i bambini vengono suddivisi in piccoli gruppi da cinque su
tavoli disposti in forma circolare. Ogni bambino ha davanti
a sé un foglio di carta da forno, un matterello, una
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formina a forma di bambola. La pasta, un impasto per
biscotti precedentemente preparato dalla cuoca, sta in
una ciotola al centro del tavolo. In un’altra ciotola sta una
parte
dell’impasto
colorato
con
lo
zafferano,
per
realizzare le treccioline di Pippi (per poterle realizzare è
stato necessario l’uso di uno schiaccia patate). In un
piattino troviamo i chiodi di garofano che poi andranno a
formare gli occhi.
Con l’aiuto delle educatrici di riferimento, delle dade e
della
presenza
dell’università,
occasionale
i
bambini
di
vengono
un
tirocinante
seguiti
durante
l’attività di manipolazione e realizzazione dei biscotti a
forma di bambola.
Nel frattempo una dada aiuta i bambini che hanno già
terminato il lavoro a completare la loro Pippi con le trecce
rivolte all’in su e i chiodi di garofano al posto degli occhi.
I biscotti sono stati riposti sulla placca da forno e
successivamente cotti.
RUOLO DELL’OPERATORE SCOLASTICO:
Collaborazione nella strutturazione degli spazi e nella
conduzione delle attività.
RUOLO DELL’EDUCATORE:
Spiegare in modo semplice al bambino:
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a cosa serve il matterello, lo stampino di metallo a forma
di
bambola,
come
intrecciare
l’impasto
rosso
per
realizzare le trecce e la bocca e, l’utilizzo dei chiodi di
garofano.
I bambini hanno potuto vedere così realizzate le loro
bamboline poi, conservate in un sacchetto trasparente
insieme alla ricetta, il loro lavoro è stato portato a casa.
L’attività è stata documentata in tutte le sue fasi da
riprese video e fotografie.
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ALLEGATO 3 LA RICETTA
500 GR. FARINA
100 GR. BURRO
2 UOVA
200 GR. ZUCCHERO
BUCCIA DI LIMONE
UN PO’ DI LATTE
LIEVITO UNA BUSTINA
IMPASTARE IL TUTTO E LASCIARE A RIPOSARE
PER UN’ORA IN FRIGO.
POI LASCIARLA A TEMPERATURA AMBIENTE PER
STENDERLA E CON LE FORMINE REALIZZARE LE
BAMBOLINE.
CUOCERLA NEL FORNO A 180° PER 20 MIN.
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BUON DIVERTIMENTO
20
DIARIO DI BORDO:
ATTIVITA’ DI SEZIONE DEI GRANDI
Fra le attività settimanali svolte in corso d’anno abbiamo
scelto di dedicare del tempo alla narrazione e conoscenza
del personaggio Pippi e le sue avventure.
Dopo questa breve conoscenza è stato chiesto ai bambini
di svolgere un attività grafico-pittorica.
Il 4 aprile ’06 i bambini della sezione dei grandi suddivisi
in piccoli gruppi di n° 2 o 3 b. hanno dipinto piccole
sagome di legno rappresentanti una bambolina.
(Grazie alla collaborazione di un nonno della sezione che
ha intagliato piccole sagome di legno su cui i b. hanno
potuto ricostruire una figura somigliante a Pippi.)
La sezione è stata allestita con tavoli ricoperti con teli su
cui sono state appoggiate dei contenitori con i
21
colori
scelti (azzurro e rosa) per dipingere il corpo e l’abito del
personaggio.
Infine con l’aiuto delle educatrici che precedentemente
hanno intrecciato fili di lana arancione, sono state
incollate le famose” treccine all’in su” della simpatica
Pippi.
Tutto questo è stato documentato con riprese video e
immagini fotografiche.
Il laboratorio è stato realizzato al fine di far conoscere più
approfonditamente ai bambini il personaggio e anche
perché la simpatica Pippi lì accompagnerà nel passaggio
Nido-Materna
e
resterà
a
dell’esperienza.
22
loro
come
ricordo
I BAMBINI DELLA SEZIONE GRANDI
IN VISITA ALLA SCUOLA MATERNA
23
Nei due incontri fatti alla scuola materna ai bambini è
stato proposto un laboratorio su Pippi Calzelunghe
(personaggio “pilota” della programmazione educativa
di questo anno).
Il laboratorio si è così svolto:
- descrizione del personaggio
- lettura di un capitolo tratto dal libro
- attività di incollo della pasta di sale colorata sulla
sagoma del personaggio (pasta di sale arancione per
le trecce; rosa per il viso; azzurro e verde per le
calze).
In queste attività hanno interagito molto bene anche i
bambini della scuola materna, precedentemente
preparati dalle loro insegnanti di riferimento.
24
25
VALUTAZIONE FINALE SULLE
ATTIVITA’ SVOLTE
Dall’ osservazione in itinere dell’attività proposta si è
constatato quanto segue: l’interesse manifestato dalla
maggior parte dei bambini è stato positivo.
Essi hanno mostrato curiosità nell’esecuzione delle
varie fasi di questo lavoro, in modo particolare nel
momento in cui si è realizzato il biscotto a forma di
26
bambolina (per i medi 1 e 2) alcuni di loro hanno
anche assaggiato la pasta, mostrando di gradirne il
sapore;
per i grandi invece, vedere una tavoletta grezza
assumere le sembianze di una bimba.
Le educatrici hanno deciso di strutturare l’attività in
tempi brevi, adeguandola alla capacità di attenzione
dei bambini di questa età.
Il ruolo delle educatrici è stato quello di creare un
contesto favorevole e idoneo per lo svolgimento
dell’attività
proposta,
partendo
sempre
dalle
competenze e dai bisogni dei bambini coinvolti.
VERBALE DEL COLLETTIVO DEL 06/10/’05
E’ stato deciso di utilizzare il personaggio Pippi Calzelunghe (che
conosceremo attraverso il corso di aggiornamento) come protagonista
del progetto di quest’anno educativo.
27
VERBALE ASSEMBLEA SEZ. GRANDI DEL 1O/11/05
La proposta ai genitori del progetto.
28
Nel corso dell’assemblea di sezione è stato presentato ai genitori il
“progetto Pippi”: un progetto trasversale (sulle tre sezioni) che ha
come obiettivo una migliore conoscenza dei tempi delle routine.
E’ stato pensato di utilizzare il personaggio Pippi anche per il
passaggio Nido-Materna e in proposito un genitore ha dato
disponibilità a costruire le bambole in legno su cui i bambini
lavoreranno nel suo completamento (attività grafico-pittorico e
applicazione trecce).
VERBALE DEL COLLETTIVO DEL 21/02/06
Alcuni criteri per la documentazione del progetto.
29
Quest’anno il corso sulla documentazione tenuto dalla Dott.
Maselli è seguito da Ermanna e Anna Maria, le quali dopo
aver illustrato una bozza del nostro progetto alla docente,
riferiscono in collettivo ciò che è stato detto loro.
La dott. Maselli ha consigliato di seguire uno schema da lei
consegnatoci per sviluppare il progetto; partendo dal titolo
dello stesso, toccando vari punti tra cui la sede, i destinatari,
le persone coinvolte, le eventuali collaborazioni esterne
(genitori, esperti…).
Ha
inoltre suggerito di specificare le motivazioni
pedagogiche che hanno determinato l’avvio di questo
progetto; soprattutto spiegare in modo approfondito l’utilizzo
del personaggio di Pippi come sfondo integratore.
Altri punti che secondo la docente erano da ampliare rispetto
a ciò che le avevamo presentato erano: la descrizione delle
finalità che il progetto intende realizzare nel suo complesso,
le tappe organizzative, gli obiettivi specifici delle singole
tappe che intendiamo perseguire, la scelta delle metodologie
previste indicando i criteri metodologici che si pensa di
adottare nelle diverse tappe del progetto.
Nel prossimo incontro con la docente dovremo presentare il
nostro lavoro ampliato e con le modifiche suggerite dalla dott.
Maselli.
30
VERBALE DEL COLLETTIVO DEL 13/03/06
Progettazione dell’opuscolo informativo per i genitori.
Oggetto della discussione del collettivo è stata la stesura in tutta la sua
organicità dell’opuscolo che illustrerà ai genitori l’organizzazione della
giornata tipo al nido. Questa iniziativa è stata proposta al fine di rendere
più fruibile ed immediata la comprensione del servizio nido ai genitori.
Gli obiettivi dell’opuscolo sono di fornire una informazione più chiara
e aggiornata del regolamento del nido: orari, dimissioni per malattia, ecc.
Per la realizzazione dell’opuscolo, abbiamo deciso di utilizzare come
supporto grafico, le foto dei bambini nelle diverse situazioni: l’entrata,
attività, pasto, sonno, uscita. L’utilizzo delle foto è stato motivato da una
duplice finalità:
1- essere coerenti con le caratteristiche informali dell’ambiente nido
2- permettere ai genitori una maggiore immedesimazione dei
momenti della giornata del bambino al nido.
VERBALE COLLETTIVO DEL O2/05/06
Raccordo continuita’ nido-materna.
31
In data 30/04/06 le educatrici della sez. Grandi hanno preso i contatti
con la scuola Materna Esperanto.
Si è deciso di fare due incontri portando 10 bimbi per volta.
I nostri bimbi che hanno già dipinto le sagome di legno,
completeranno lì il lavoro (con l’applicazione delle trecce); mentre i
bambini della materna ci presenteranno il loro lavoro realizzato con la
pasta di sale. L’attività verrà completata dalla lettura di alcuni racconti
tratti dal libro Pippi Calzelunghe.
A conclusione del progetto e dell’anno educativo saluteremo i bimbi e
genitori con una festa, che vedrà protagonisti in particolare i bambini
della sezione Grandi (perché in uscita). In questa occasione
allestiremo dei cartelloni con foto e materiale cartaceo dei vari
momenti che hanno interessato i bambini nelle fasi salienti del
progetto: racconti, attività e passaggio materna. A fine festa sarà
consegnato loro un borsina di stoffa contenente: Librone con foto e
progetto, la sagoma di legno dipinta da loro, i disegni e a sorpresa la
bambola di Pippi (precedentemente acquistata dalle educatrici).
PIPPI IN VIAGGIO NELLA CUCINA DEL NIDO
(Il personaggio di Pippi ha accompagnato i bambini oltre che
nello svolgimento di attività strutturate (manipolazione, pittura,
32
narrazione) anche nei momenti di routine. Per questo motivo si è
scelto di presentare Pippi anche alla nostra cuoca Silvia. La cuoca
nell’ambito di questo percorso di presentazione del nido ai
genitori ha dato il proprio contributo con la realizzazione di
alcune semplici ricette presenti nel menù del nido.)
Come molti genitori sanno, trovare dei cibi graditi ai nostri figli
non sempre è cosa facile, lo so bene anche per esperienza
personale oltre che lavorativa ed è per questo che ho pensato di
farvi fare un piccolo viaggio all’interno della nostra cucina,
proponendovi delle ricettine semplici presenti nel nostro menù.
Purtroppo non esistono ricette miracolose per far mangiare i
nostri bambini ma bisogna armarsi di tanta pazienza e
perseveranza, cercando di presentare il cibo soprattutto quello
meno gradito in modo simpatico e colorato, se poi ne assaggiano
solo un po’, pazienza è già un primo passo.
n.b. gli alimenti sono tutti di agricoltura biologica e lotta integrata; inoltre
tutti le pietanze vengono preparate in giornata (es. pesto genovese).
Quando nelle ricette leggete di soffriggere, significa far cuocere olio ed acqua
insieme e poi aggiungere gli aromi.
La cuoca: SILVIA VITALE
I NOSTRI MENU’
33
I PRIMI PIATTI:
PASSATO DI VERDURE
CREMA DI PATATE O DI CAROTE
RISOTTO CON LA ZUCCA
PASTA AL POMODORO
I SECONDI PIATTI:
POLLO AL FORNO
SPEZZATINO DI VITELLO
HALIBUT ALLA LIVORNESE
SFORMATO DI PROSCIUTTO, MOZZ. E PATATE
POLPETTINE DI RICOTTA
LE MERENDE:
FOCACCIA BIANCA
34
TORTA DI YOGURT
PIZZETTA
CROSTATA CON MARMELLATA
ECCO
COME
PREPARO
VERDURE:
35
IL
PASSATO
DI
E’ un piatto di solito molto gradito al bambino, si possono
variare le verdure a piacimento.
La ricetta è così:
1 costa di sedano
1carota
1 cipolla piccola
1 porro
2 finocchi piccoli
1 zucchina
1 patata
Una manciata di spinaci e di bietola
Un po’ di fagiolini e del pomodoro
Un po’ di zucca.
Far bollire le verdure per circa un’ora si possono frullare
con
un
frullatore
ad
immersione
oppure
con
il
passaverdura, una volta passate le verdure si cuoce la
pastina quella più gradita sono le puntine….
Buon
Appetito.
ECCO COME PREPARO IL RISOTTO CON LA
ZUCCA:
36
Il risotto può essere preparato sia con la zucca che con le
zucchine.
La ricetta è così:
300 gr. di zucca
riso
Olio
Cipolla o porro
Parmigiano
Far soffriggere leggermente la cipolla
o il porro,
aggiungere la zucca a pezzi e l’acqua.
Lasciare cuocere 20-30 minuti, poi passare tutto al mixer
e infine aggiungere il riso.
Lasciarlo cuocere mescolando spesso per evitare che si
attacchi, senza farlo asciugare troppo.
A cottura ultimata aggiungere olio e parmigiano.
ECCO COME PREPARO
L’HALIBUT ALLA
LIVORNESE:
Si può preparare anche con il merluzzo.
37
La ricetta è così:
250 gr. di Halibut
200 gr. di passato di pomodoro
1 cipolla
1 carota
½ costa di sedano
Uno spicchio d’aglio piccolo
Olive bianche snocciolate a piacere
Origano
Sale e olio
Lasciare scongelare l’halibut con acqua corrente.
Preparare il sugo facendo soffriggere aglio, cipolla, sedano
e carota, aggiungere le olive e il pomodoro, farlo cuocere
per circa 10 minuti, aggiungere sale.
Una volta pronto, frullare il tutto.
Tagliare l’halibut a pezzi e metterlo in una teglia,
aggiungere un filo d’olio e un po’ di sale, versare sopra il
sugo fino a ricoprirlo quasi interamente.
Metterlo nel forno per circa 20-25 minuti a 200° e buon
appetito!
38
ECCO COME PREPARO LO SFORMATO DI
MOZZARELLA E PROSCIUTTO:
La ricetta è così:
500 gr. di patate
2 mozzarelle
100 gr. di prosciutto cotto
Parmigiano q.b.
2 uova
Sale
Pane grattugiato
Lessare le patate, sbucciarle e schiacciarle con lo
schiaccia patate. Tritare le mozzarelle e il prosciutto. In
una ciotola unire le patate, la mozzarella, il prosciutto,
aggiungere le uova, il parmigiano e il sale. Amalgamare il
tutto, versarlo in una teglia leggermente unta o rivestita
da
carta
da
uniformemente
forno.
il
Con
composto
una
e
spatola
spolverare
grattugiato. Infornare a 180° per 30 minuti.
39
stendere
di
pane
ECCO COME PREPARO LE POLPETTINE DI
RICOTTA:
La ricetta è così:
500 gr. di ricotta
3 uova
Parmigiano q.b.
Sale
Pane grattugiato
In una ciotola ammorbidire la ricotta, aggiungere le uova,
il parmigiano e il sale. Amalgamare il tutto, formare poi
delle palline e passarle nel pane grattugiato. Disporle in
una teglia leggermente unta, infornarle e cuocerle per
circa 15 minuti a 180°.
40
ECCO GLI INGREDIENTI DELLA TORTA ALLO
YOGURT:
500 gr, di farina
200 gr. di zucchero
4 uova
100 gr, di burro
Un vasetto di yogurt a piacere
Una bustina di vanillina
Una bustina di lievito
ECCO GLI INGREDIENTI DELLA FOCACCIA
BIANCA:
1 kg. di farina 0
Olio q.b.
Acqua q.b.
Lievito di birra 1 cubetto da 25 gr.
Sale q.b.
41
ECCO GLI INGREDIENTI DELLA CROSTATA CON
LA MARMELLATA:
500 gr.farina 00
100 gr. di burro
200 gr. di zucchero
1 bustina di lievito
1 scorza di limone
3 uova
Marmellata q.b.
INDICATORI DI QUALITA’
42
Gli indicatori da noi scelti sono :
1. materiale cartaceo (diario di bordo)
2. materiale fotografico
3. video realizzati
4. incontri realizzati
5. genitori presenti (agli incontri)
6. genitori presenti (alle assemblee di sezione)
7. comunicazione/scambio tra i genitori
8. FESTA DI FINE ANNO (26/05/06)
CONCLUSIONI
43
Il viaggio di Pippi all’interno del nido si conclude lasciando
una impronta positiva che ci ha permesso di realizzare
obiettivi proposti in base all’età dei bambini.
Con la realizzazione dell’opuscolo rimarrà a noi una linea
guida da proporre:
- nella giornata dell’ OPEN DAY (generalmente, nel mese
di giugno un sabato, giorno di chiusura della struttura,
viene dedicato alla visita del nido, da parte di quei
genitori interessati ad usufruire del servizio per il proprio
bambino);
- a settembre all’apertura del nuovo anno educativo a
tutti i genitori nuovi iscritti.
44
BIBLIOGRAFIA
1° LIBRO:
PIPPI CALZELUNGHE DI VALLECCHI (casa ed. Officine grafiche
Firenze)
2° LIBRO:
PIPPI CALZELUNGHE DI A.FALANI (casa ed. ISTRICI)
VIDEO CASSETTA DI PIPPI E LE SUE AVVENTURE
SITI INTERNET
WWW. Pippi Calzelunghe. It (con la sua canzoncini)
45
LEGGIAMO INSIEME DEI CAPITOLI TRATTI
DAI LIBRI:
LE AVVENTURE DI PIPPI CALZELUNGHE
- DI VALLECCHI (CASA ED. OFFICINE GRAFICHE FIRENZE)
- DI A.FALANI (CASA ED. ISTRICI)
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Pippi Calzelunghe
testo ed immagini tratti da 'Pippi Calzelunghe' di Astrid Lindgren
le foto sono del telefilm 'Pippi Calzelunghe' della Beta Film GMBH & Co. di Monaco
Capitolo primo
Pippi si trasferisce a Villa Villacolle
C'era, alla periferia della minuscola città, un vecchio giardino in rovina; nel
giardino sorgeva una vecchia casa, e nella casa abitava Pippi Calzelunghe.
47
Aveva nove anni e stava lì completamente sola: non aveva nè mamma nè
papà, e in fin dei conti questa non era una cosa atroce se si pensa che così
nessuno poteva dirle di andare a dormire proprio quando si divertiva di più
darle da mangiare cose cattive quando invece lei desiderava delle caramelle.
C'era stato un tempo in cui Pippi aveva un papà al quale voleva un monte di
bene, e naturalmente anche una mamma; ma erano passati tanti anni che di lei
non riusciva a ricordarsi. La mamma infatti era morta quando Pippi era una
bimba piccina piccina, che stava nella culla e strillava in maniera così
raccapricciante che nessuno resisteva a rimanerle vicino.
Pippi era convinta che la sua mamma se ne stesse ora seduta in cielo e
guardasse la sua bambina col cannocchiale attraverso un piccolo foro, così che
Pippi aveva preso l'abitudine di fare un cenno di saluto verso l'alto, e di dire:
"Non stare in pensiero per me! Io me la cavo sempre"!
Ma suo padre, Pippi non se l'era scordato. Era capitano di marina; Pippi era
sempre stata con lui sulla sua nave, finchè un giorno, durante un temporale,
egli era volato via ed era scomparso. Pippi però era sicurissima che una volta
o l'altra il suo papà sarebbe ritornato: il pensiero che potesse essere annegato
non la sfiorava nemmeno. Era invece convinta che le onde lo avessero
sospinto a terra, e precisamente in un'isola popolata di negri; lì suo padre era
diventato il loro re e per tutto il giorno camminava su e giù con una corona
d'oro sulla testa.
Era stato proprio il padre di Pippi a comprare quella vecchia casa con
giardino, molti anni addietro. Contava di andare a stabilirsi con Pippi quando
fosse diventato troppo vecchio per continuare a navigare. Ma poi gli era
capitata quella stupida cosa di volare in mare e Pippi, in attesa di vederlo
comparire, decise di stabilirsi a Villa Villacolle (questo era il nome della
casa).
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Era una bella sera d'estate quando Pippi disse addio all'equipaggio della nave
di suo padre: i marinai le volevano un gran bene, e una gran bene voleva Pippi
a loro. "Addio ragazzi!" disse Pippi e li baciò ad uno ad uno in fronte. "Non
state in pensiero per me, io me la cavo sempre...".
Dalla nave prese per sé due cose: una scimmietta che si chiamava Signor
Nilsson, regalatale da suo papà, e una grossa valigia piena di monete d'oro.
Dal ponte della nave i marinai seguirono Pippi con lo sguardo finchè la videro
scomparire. Lei se ne andò diritta senza voltarsi indietro, col Signor Nilsson
su una spalla e la valigia in mano. "Che bambina straordinaria!" disse uno dei
marinai, e si asciugò una lacrima quando Pippi scomparve.
E aveva ragione, Pippi era davvero straordinaria. La cosa più eccezionale in
lei era la sua forza; era così tremendamente forte, che in tutto il mondo non
esisteva un poliziotto che fosse forte quanto lei. Poteva benissimo sollevare un
cavallo, se appena lo avesse voluto. Lei possedeva proprio un cavallo,
comprato con una delle sue monete d'oro il giorno stesso del suo arrivo a Villa
Villacolle: abitava in veranda, ma quando Pippi desiderava sorseggiare
proprio lì il suo caffè pomeridiano, sollevava semplicemente il cavallo e lo
depositava in giardino.
Pippi Calzelunghe
testo ed immagini tratti da 'Pippi Calzelunghe' di Astrid Lindgren
le foto sono del telefilm 'Pippi Calzelunghe' della Beta Film GMBH & Co. di Monaco
Capitolo secondo
Pippi conosce due nuovi amici
Vicino a Villa Villacolle c'era un altro giardino e un'altra casa. In quella casa
abitavano un papà e una mamma con i loro due bambini, un maschio e una
femmina, che si chiamavano Tommy e Annika.
Tommy ed Annika spesso avevano provato il desiderio di un compagno di
giochi e si dicevano "Che assurdità che nessuno pensi a trasferirsi in quella
casa! Qualcuno dovrebbe pure andarci ad abitare, qualcuno con dei
bambini."
Quando quella sera d'estate Pippi varcò la soglia di Villa Villacolle, Tommy
ed Annika non erano in casa: avrebbero trascorso una settimana dalla nonna.
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Non sospettavano perciò nemmeno lontanamente che qualcuno si fosse
installato nella villa vicina e, una volta tornati a casa, mentre stavano come al
solito a guardare la strada attraverso le sbarre del loro cancello, non
immaginavano ancora che ci fosse tanto vicino a loro un nuovo compagno di
giochi.
Così, proprio mentre stavano pensando che cosa
potessero fare e se c'era da sperare di divertirsi quel
giorno, proprio allora il cancello di Villa Villacolle si
aprì e uscì una ragazzina.
Si trattava della più curiosa bambina che mai Tommy ed
Annika avessero visto, ed era chiaramente Pippi
Calzelunghe che iniziava la sua passeggiata mattutina.
I suoi capelli color carota erano stretti in due treccine
rigide che se ne stavano ritte in fuori, di quà e di là dalla
testa; il naso pareva una patatina ed era tutto spruzzato di
lentiggini. E sotto il naso si apriva una bocca
decisamente grande, con una fila di denti bianchissimi e
forti.
Originale era il suo vestito: Pippi se l'era cucito da sola. Veramente la sua idea
sarebbe stata di farlo blu, ma poi non bastandole la stoffa, era stata costretta ad
applicare qua e là delle toppe rosse. Un paio di calze lunghe una marrone ed
una nera, copriva le sue gambe magre. Infine non bisogna dimenticare le sue
scarpe nere, lunghe esattamente il doppio dei suoi piedi: gliele aveva
comperate il suo papà nel Sud America, grandi così perchè i piedi di Pippi
potessero crescere a loro agio, e lei non aveva mai voluto calzarne delle altre.
Inoltre aveva una scimmia che sedeva tranquillamente su una spalla della
bambina. Era una scimmietta da circo che indossava dei pantaloni blu ed
giacca gialla; in testa portava una paglietta bianca.
Imperturbabile Pippi proseguì per la sua strada; camminava con un
piede sul marciapiede e l'altro nel rigagnolo. Finchè fu possibile
Tommy ed Annika la seguirono con lo sguardo, e dopo un attimo
la videro camminare a ritroso. Giunta davanti al cancello di
Tommy ed Annika, Pippi si fermò. Un lungo sguardo corse tra i
bambini, in silenzio.
Alla fine Tommy disse "Perchè cammini all'indietro?"
"Perchè cammino all'indietro?" esclamò Pippi. "Forse che non
viviamo in un paese libero? Ognuno non può camminare come più
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gli piace? Comunque, voglio farti sapere che in Egitto tutti
camminano così, e nessuno ci trova nulla di buffo.
"E tu come lo sai? - chiese Tommy - Tanto non sei mai stata in Egitto!"
"Se sono stata in Egitto! Ma naturalmente, puoi giurarci. Dappertutto sono
stata nel globo terrestre, e ne ho viste di ben più buffe che gente che cammina
all'indietro! Mi domando che cosa avresti detto allora se mi fossi messa a
camminare sulle mani, come si usa nell'India Orientale!"
"Questa è una bugia vera e propria - osservò Tommy. Pippi ci pensò su un
secondo "Hai ragione, ho proprio detto una bugia" ammise avvilita. "Mentire
è una bruttissima cosa" disse Annika. "Si, è proprio orribile mentire convenne Pippi sempre più avvilita - ma capisci io ogni tanto me lo dimentico.
E in fin dei conti come si può pretendere che una povera bambina con una
angelo per mamma e un re di una tribù negra per papà, e che non ha fatto altro
per tutta la vita che navigare per mari, possa dire sempre la verità? Del resto
Congo Belga non esiste una sola persona che dice la verità; tutto il giorno non
si fa altro che dir bugie: si comincia alle sette di mattina e si smette al
tramonto. Così se qualche volta mi capita di mentire, cercate di scusarmi e di
considerare che ciò dipende dal fatto di aver soggiornato un pò troppo a lungo
nel Congo Belga. Ma saremo amici ugualmente, vero?"
"Naturale" esclamò
Tommy, e all'improvviso
si rese conto che
certamente quella non
sarebbe stata una
giornata noiosa. "Che
cosa ve ne pare di venire
tutti a fare merenda da
me?" propose Pippi.
"E perchè no? - disse
Tommy
"Si, si Subito, subito esclamò Annika. " Prima
di tutto devo presentarvi
al Signor Nilsson" disse
Pippi, e subito la
scimmietta si levò il
cappello e salutò molto
educatamente.
Così giunsero alla villa e si trovarono nella veranda. Qui il cavallo stava
mangiando dell'avena da una zuppiera. "Ma come, tieni un cavallo nella
veranda?" chiese Tommy. Tutti i cavalli di sua conoscenza abitavano
regolarmente in una stalla. "Proprio così - confermò Pippi pensosamente - In
cucina darebbe fastidio e in salotto si trova a disagio".
Tommy ed Annika si guardarono attentamente in giro, ma non comparendo
nè una mamma nè un papà, Annika domandò leggermente inquieta: "Abiti qui
da sola?" "No, certo! - disse Pippi - il Signor Nilsson e il cavallo vivono qui
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con me." "Capisco, ma intendevo dire: non hai nè mamma nè papà?"
"Nemmeno un pezzettino!" rispose Pippi allegramente. "Ma allora, chi ti dice
quando devi andare a letto la sera e cose simili?" chiese Annika.
"Me lo dico da sola - spiegò Pippi - Dapprima con le buone, e se non
obbedisco, lo dico in tono che non ammette repliche e, se continuo a non
voler obbedire, allora finisce a sculacciate."
Non si può dire che per Tommy ed Annika il concetto risultasse del tutto
chiaro, ma pensavano che doveva essere un buon sistema. Intanto entrarono in
cucina e Pippi canterellò:
"Che belle frittelle impasteremo!
Che belle frittelle friggeremo!
Che belle frittelle mangeremo!
Dopo di chè tirò fuori tre uova e le gettò per aria: un uovo le cadde in testa e si
ruppe, così che il tuorlo le colò negli occhi; ma le altre due uova riuscì ad
acchiapparle abilmente al volo e mandarle a rompersi in una casseruola.
"Ho sempre sentito dire che il tuorlo d'uovo fa bene ai capelli - disse Pippi e si
asciugò gli occhi - Vedrete che d'ora in poi cresceranno così a vista d'occhio
che li sentirete frusciare.
Del resto in Brasile tutti, ma proprio tutti, vanno in giro con un uovo tra i
capelli: questo è il motivo per il quale lì i calvi non esistono. Solo una volta
una persona strana invece di rompersi le uova sulla testa se le mangiò:
naturalmente divenne calvo e quando comparve in pubblico causò un tale
scompiglio che la polizia dovette intervenire."
Parlando Pippi aveva tolto abilmente con le dita, i gusci d'uovo dalla
casseruola; staccò poi dalla parete dove era appesa, una spazzola da bagno,
con cui si accinse a frullare le uova, facendone schizzare una generosa parte
sulle pareti.
Quel che si salvò venne versato in una padella che si trovava sul fuoco;
quando una frittella era ben cotta da una parte, Pippi la faceva saltare in
maniera che si rivoltasse in aria, e poi la riacchiappava.
Quando il tutto fu pronto, venne fatto volare attraverso la cucina, direttamente
in un piatto posto sulla tavola.
"Mangiate! - strillò Pippi tutta eccitata - Mangiate prima che si raffreddino."
Tommy ed Annika mangiarono e trovarono le frittelle veramente squisite.
Poi andarono in salotto dove stava un solo mobile: un enorme comò con
un'infinità di cassettini. Pippi li aprì e mostrò ai suoi amici tutti i tesori che vi
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aveva riposto: straordinarie uova d'uccello, strane conchiglie e meravigliose
pietre, graziose scatoline, specchi d'argento, collane di perle e tante altre cose
che Pippi e il suo papà avevano comperato durante i loro viaggi intorno al
mondo.
Pippi offrì ad ognuno dei suoi compagni di gioco un regalino per ricordo; a
Tommy un pugnale col manico di madreperla scintillante e ad Annika una
scatolina col coperchio formato da frammenti di conchiglie. Nella scatolina
c'era una anello con una pietra verde.
"Sarebbe consigliabile che ve ne andaste a casa adesso - disse Pippi - così
potrete tornare domani. Perchè se non ve ne andate per tempo potrebbero
proibirvi di ritornare e sarebbe un gran peccato.
Tommy ed Annika approvarono. Così se ne tornarono a casa, passando
accanto al cavallo che nel frattempo aveva terminato la sua avena, e uscirono
dal cancello di Villa Villacolle. Quando li vide andarsene il Signor Nilsson
sventolò il cappello.
Fine della seconda puntata: Pippi vi dà appuntamento alla prossima....
Pippi Calzelunghe
testo ed immagini tratti da 'Pippi Calzelunghe' di Astrid Lindgren
le foto sono del telefilm 'Pippi Calzelunghe' della Beta Film GMBH & Co. di Monaco
Capitolo terzo
Pippi e i cerca cose
Annika, la nuova amica di Pippi, il mattino dopo svegliò il fratello
proponendogli di andare a trovare quella strana bambina dalle scarpe grandi;
Chiaramente Tommy fu subito estasiato dall'idea e si prepararono in un
battibaleno.
Quella mattina Pippi aveva deciso di dedicarla alla preparazione dei biscotti:
aveva fatto una incredibile quantità di pasta e l'aveva stesa sul pavimento della
cucina. "Perchè devi renderti conto - diceva alla scimmietta - che un tavolo
non basta, quando si devono impastare almeno cinquecento biscotti!"
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Se ne stava così a pancia in giù sul pavimento, ritagliando dei cuori di pasta
con molta concentrazione. "E tu smettila, Signor Nilsson, di impantanarti nella
pasta a forza di camminarci sopra!" , stava dicendo seccata, e nel frattempo il
campanello della porta suonò.
Pippi si precipitò ad aprire: era tutta bianca dalla testa ai piedi. Quando aprì fu
felice di trovarsi di fronte i suoi nuovi due amici. Li fece accomodare e nel
frattempo, con una velocità incredibile finì i suoi biscotti e li infornò. Quindi
comunicò loro che, essendo lei una cerca cose di professione, doveva darsi da
fare. "Ma che cos'è una cerca cose?" chiese Tommy. "Evidentemente
qualcuno che cerca le cose." esclamò Pippi. "Il mondo è pieno zeppo di cose,
e ci vuole pure qualcuno che si dia da fare per sapere che razza di cose siano.
Questo è il compito dei cerca cose".
"Ma che tipo di cose?" chiese Annika. "Qualsiasi tipo: pepite d'oro, piume di
struzzo, topi morti, caramelle con lo scoppio, viti piccolissime ecc." rispose
Pippi. I due fratellini pensarono che dovesse trattarsi di un nuovo gioco e
decisero di partecipare anche loro. Uscirono e Pippi cominciò a camminare a
destra e sinistra per la strada, attraversandola continuamente e ad un tratto
lanciò un urlo: "Mai e poi mai ho visto qualcosa di simile!" esclamò, mentre
sollevava da terra una latta tutta arrugginita "Guardate che tesoro ho
trovato..." Al che Tommy le chiese cosa volesse farsene. "Può servire a tutto"
rispose Pippi "se per esempio ci tieni dei biscotti, diventa una splendida
Scatola Per Biscotti, altrimenti è una Scatola Senza Biscotti. In questo caso
sarebbe naturalmente peggio, ma serve lo stesso, giusto?"
Di nuovo studiò la scatola , che era davvero arrugginita in maniera pietosa, e
per di più aveva un buco sul fondo. "Devo ammettere che ha più l'aspetto di
una Scatola senza Biscotti , disse meditabonda, ma si può anche infilarsela in
testa e fare finta che sia notte"....
In quel momento videro un bambino in lacrime che correva per strada, seguito
da altri cinque ragazzini che lo raggiunsero e cominciarono a tempestarlo di
pugni. Il piccolo piangeva e teneva le braccia sul viso per difendersi. "Oh!
Quello che prende le botte è Ville: perché devono essere tanto cattivi..." disse
Annika. "E' quello schifoso di Bengt: lui deve sempre menare le mani. E in
cinque contro uno, poi è da vigliacchi" aggiunse Tommy.
Pippi si avvicinò ai ragazzi e con l'indice diede un leggero colpetto sulla spalla
di Bengt. "Senti tu: pare proprio che abbiate l'intenzione di fare polpette del
piccolo Ville, dato che gli state addosso in cinque".
Bengt si voltò e si trovò di fronte una ragazzina che osava dargli dei colpetti
sulla spalla con un dito. Per un attimo rimase stupito, ma poi cominciò a
sghignazzare e in un attimo tutti e cinque i bambini circondarono Pippi, la
quale rimase tranquilla sorridendo con la sua aria più affabile.
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Bengt che aveva sperato che lei si arrabbiasse o si mettesse a piangere, le
diede improvvisamente uno spintone.
"A quanto sembra non sei molto galante con le signore." E così dicendo lo
sollevò sulle sue forti braccia, e lo scagliò sul ramo di un albero lì vicino.
Quindi anche gli altri quattro bambini fecero più o meno la stessa fine. "Siete
dei bei vigliacchi!" disse alla fine Pippi "Prima vi buttate in cinque su un
bambino spaventato e poi date spintoni ad una povera ragazzina indifesa! Bah,
che porcheria! E ora torniamocene a casa" disse rivolgendosi a Tommy ed
Annika, mentre al piccolo Ville disse che se avesse avuto ancora dei fastidi,
non doveva far altro che avvertirla.
Tornati in giardino, Tommy borbottò che mai e poi mai lui ed Annika
sarebbero riusciti nel loro intento di cerca cose. Al che Pippi gli disse
"Tommy, perché non guardi nel tronco di quel vecchio albero cavo? I vecchi
alberi sono ideali per i cerca cose. E tu Annika, perché non cerchi nella
fessura di quel vecchio ceppo? Non hai idea di quante cose si possano
trovare".
Se non che entrambi i bambini trovarono quasi dei tesori: Tommy un'agendina
rilegata in cuoio e Annika una collana di coralli rossa. Inutile dire che
rimasero sbigottiti. E corsero verso casa contenti. "Però strano" disse Annika
"Tommy non credi che forse proprio Pippi può aver nascosto in precedenza le
cose che abbiamo trovato?" "E chi lo sa, rispose Tommy, non si può essere
sicuri di niente quando si tratta di Pippi".
Pippi Calzelunghe
testo ed immagini tratti da 'Pippi Calzelunghe' di Astrid Lindgren
le foto sono del telefilm 'Pippi Calzelunghe' della Beta Film GMBH & Co. di Monaco
Capitolo quarto
Pippi va a scuola
Naturalmente Tommy ed Annika andavano a scuola mentre Pippi stava a casa
a fare cose strambe.
I due fratellini, però, non si rassegnavano ad andare a scuola senza Pippi,
convinti che con lei si sarebbero divertiti decisamente di più. Quindi
studiarono una tattica per cercare di invogliarla.
Un pomeriggio, a casa di Pippi, Annika esordì dicendo "Non puoi
nemmeno immaginare come ci si diverte a scuola, se solo tu lo sapessi
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impazziresti a non poterci andare." Pippi era seduta su uno sgabello e
stava lavandosi i piedi in una tinozza. Non rispose nulla, ma mosse le dita
dei piedi con tale violenza da far schizzare l'acqua.
"E poi, continuò Tommy, ci si sta poco, solo fino alle due. Inoltre si sta a casa
per Natale, Pasqua e durante tutta l'estate". Pippi era meditabonda, si
mordicchiava il pollice, e all'improvviso saltò in piedi rovesciando acqua da
tutte le parti. "Non è giusto! Non posso sopportare che fra quattro mesi sarà
Natale, e voi avrete vacanza. Ma io cosa farò? No, così non va: qua bisogna
cambiare vita. Da domani comincio ad andare a scuola."
Inutile dire che Tommy ed Annika batterono le mani dalla gioia. Il giorno
seguente Pippi si recò a cavallo a scuola ed entrò in classe esclamando
"Buongiorno a tutti!" Tommy ed Annika avevano ovviamente avvertito la
maestra dell'arrivo della nuova bambina. La maestra comunque aveva già
sentito parlare di Pippi nella piccola cittadina, e siccome era una persona
buona e gentile, aveva deciso di fare l'impossibile affinché la bambina si
sentisse a suo agio a scuola.
"Benvenuta a scuola, Pippi. Spero che tu ti troverai bene e imparerai tante
belle cose." esordì la maestra. "Se intanto vorrai darmi il tuo nome per intero
lo scriverò sul registro di classe". "Mi chiamo Pippilotta Pesanella
Tapparella, figlia del Capitano Efraim Calzelunghe, prima terrore dei mari ora
re dei negri. Pippi è il mio diminutivo perché papà trovava Pippilotta troppo
lungo."
"Bene, disse la maestra, ti chiameremo Pippi anche noi. Adesso proviamo a
vedere che cosa sai: sei una bambina già grande e sicuramente sai già tante
cose. Iniziamo con l'aritmetica: quanto fa 5 più 7?" Pippi la guardò una pò
stupita e corrucciata e disse "Beh, se non lo sai tu, non aspettarti che te lo
venga a dire io!!" Gli altri bambini guardarono Pippi scandalizzati e la
maestra le spiegò con pazienza che quello non era il modo di rispondere a
scuola. Non si doveva dare del 'tu' alla maestra e bisognava chiamarla
'signorina'.
"Oh, sono spiacente, non lo sapevo. Non lo farò più" "Lo spero bene, disse la
maestra, e ti dico anche che 5 più 7 fa 12. Ora dimmi, quanto fa 8 più 4?"
"Direi ad occhio e croce che fa 64" rispose Pippi "Ma no, fa 12, proseguì la
maestra e Pippi si stupì, e glielo disse, che non poteva essere, che 12 era fatto
già dal 5 più 7. La maestra preferì passare ad altro.
Provò a scoprire se sapeva leggere e quando le chiese se sapesse cosa era la
lettera 'S' come serpente, Pippi cominciò un lungo racconto su un serpente
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che aveva incontrato in un suo viaggio e con cui aveva fatto una lunghissima
lotta.
Quando la maestra propose di disegnare, Pippi era l'unica che non disegnava
al banco bensì sulla parete. "Ma Pippi, perché non disegni seduta e soprattutto
sulla carta, invece che sulla parete?" "Perchè sto disegnando il mio cavallo
che non sta tutto sulla carta, e, anzi quando dovrò disegnare la coda mi
toccherà andare in corridoio!" A quel punto tutta la pazienza della maestra si
era esaurita, ed invitò gli altri bambini ad uscire a giocare per poter parlare a
Pippi a quattr'occhi.
"Sai, disse Pippi alla maestra, è stato interessante vedere quello che fate qui,
ma direi che non mi interessa; spero che questo non ti dispiaccia molto". La
maestra rispose che invece le dispiaceva molto, ma che ciò che più le
dispiaceva era vedere come Pippi non tentasse nemmeno di comportarsi a
modo, e in quelle condizioni non poteva continuare a frequentare la scuola.
Forse più avanti, quando sarebbe cresciuta un pò.
Pippi la ringraziò, montò sul suo cavallo e tornò a casa, ridendo come una
matta.
Fine della quarta puntata: Pippi vi dà appuntamento alla prossima....
Pippi Calzelunghe
testo ed immagini tratti da 'Pippi Calzelunghe' di Astrid Lindgren
le foto sono del telefilm 'Pippi Calzelunghe' della Beta Film GMBH & Co. di Monaco
Capitolo quinto
Pippi organizza una gita
"Oggi non si va a scuola: ci hanno dato una vacanza per la raschiatura dei
pavimenti!" annunciò Tommy a Pippi. La quale rimase contrariata "Ecco,
un'altra ingiustizia! Mai che io abbia un giorno di vacanza per raschiare i miei
pavimenti. E si che ne avrebbero bisogno.... Però pensandoci bene posso fare
una bella pulizia anche se non ho vacanze da fare!"
Fuori il sole splendeva nel cielo d'un intensissimo azzurro. Era una di quelle
stupende giornate autunnali in cui si viene afferrati da una voglia pazza di
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camminare nel bosco, e Pippi ebbe un'idea: prendere il Signor Nilsson e
andare tutti a fare una bella gitarella.
"Si, si!" gridarono sia Tommy che Annika e corsero a casa a chiedere il
permesso alla loro mamma, mentre Pippi preparava il cestino della merenda.
Quando tornarono da Pippi, lei se ne stava davanti al cancello di casa col
Signor Nilsson su una spalla, un bastone in una mano e il paniere nell'altra.
Per un po' i bambini seguirono la strada maestra, ma poi
continuarono per un sentiero fra betulle e macchie di noccioli. Ben
presto raggiunsero una staccionata al di là della quale si stendeva un
bel campo. Purtroppo però, all'entrata c'era un toro che aveva tutta
l'aria di non volersi spostare da lì.
Tommy gli si avvicinò coraggiosamente e tentò di smuoverlo ma
quello non abbandonava il suo posto e si limitava a fissare i ragazzi
coi suoi occhi bovini. Per finirla una buona volta, Pippi posò a terra
paniere e bastone, si avvicinò al toro e dopo aver cercato di
convincerlo con le parole, lo sollevò di peso. Piuttosto imbarazzato il
toro se ne andò pesantemente.
"Bello, bello questo prato! - gridava Annika e saltava da un sasso all'altro.
"Forse potremmo anche raccogliere dei funghi - disse Pippi, e colse un bel
fungo rosso. "Chissà se si può mangiare? Quel che è sicuro è che non si può
bere, quindi non rimane altra scelta che mangiarlo." Così ne staccò un pezzo
con un morso.
"Cosa c'è nel tuo paniere?" chiese Annika "Non te lo direi nemmeno per mille
corone - disse Pippi - prima bisogna trovare un posto confortevole dove poter
apparecchiare." I bambini si misero a cercare con gran foga. Annika trovò un
grande masso piatto che le parve dovesse fare al caso loro, ma era
letteralmente ricoperto di formiche. Tommy scovò un piccolo spiazzo tra due
cespugli di noccioli, ma a Pippi non stava bene perché, non battendoci il
sole, le sue lentiggini ne avrebbero risentito, e lei si sentiva estremamente
elegante, con le sue lentiggini.
Quindi optarono per una collinetta, un poco più in là, facile da salire; su
questa collina si trovava un piano soleggiato, simile ad un terrazzino. Lì si
misero finalmente a sedere. Pippi cominciò ad armeggiare con il suo paniere e
quando fu tutto pronto i bambini urlarono di gioia, vedendo tutto quello che la
loro amichetta aveva preparato. C'erano delle ottime fettine di pane imburrato
con polpette di carne macinata e prosciutto, un'alta pila di frittelle spolverate
di zucchero, diverse salsiccette e tre budini di ananas. Perché Pippi aveva
imparato a cucinare dal cuoco di bordo di suo padre.
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Si accorsero di colpo che il Signor Nilsson era scomparso; già da un po'
doveva essersi eclissato per una personale spedizione. Si ricordavano
benissimo di averlo visto tutto soddisfatto a masticare la sua razione tolta
dal paniere, ma quella era stata l'ultima immagine che avevano di lui.
Era scappato!!!
Pippi si arrabbiò talmente che scaraventò una delle sue scarpe nell'acqua del
fiume che scorreva lì vicino. "Non si dovrebbe portare con sé delle scimmie
quando si va da qualche parte; avrebbe dovuto restare a casa a spulciare il
cavallo!" Detto questo andò a recuperare la scarpa e si avviarono quindi alla
ricerca della scimmia.
"Signor Nilsson, Signor Nilsson, dove sei? Dobbiamo tornare a casa!"
Il Signor Nilsson era appollaiato su un albero e appena li vide saltò giù dal
pino sulla spalla di Pippi, e sventolò il suo cappellino come faceva quando era
veramente contento; quindi rientrarono tutti a casa felici per la bella giornata
trascorsa.
Pippi Calzelunghe
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Capitolo sesto
Pippi va al circo
Nella cittadina era arrivato un circo, e tutti i bambini chiesero ai genitori il
permesso di andarci.
Tommy ed Annika si precipitarono da Pippi per proporle di recarsi insieme.
Pippi accettò anche se non sapeva bene cosa fosse; si mise in testa il cappello,
che sembrava una grossa ruota e si incamminarono verso il circo.
"Che buffa tenda da Lapponi" osservò guardandosi intorno stupita. "Ma
perché il pavimento è così sporco di segatura? Non che voglia essere troppo
pignola, ma questo sembra veramente poco curato!!!" Tommy allora spiegò a
Pippi che in tutti i circhi si cosparge il terreno di segatura perché i cavalli
possano correre più sicuri.
Su una piattaforma sedeva la banda del circo che all'improvviso cominciò a
suonare una marcia strepitosa. Pippi batteva le mani, estasiata, e saltava sulla
sedia per la gioia.
Proprio in quell'istante si sollevò il tendone dell'ingresso degli artisti ed entrò
di corsa il direttore del circo, in frac e con una frusta in pugno. Insieme a lui
entrarono anche dieci cavalli bianchi con dei pennacchi rossi in testa. Il
direttore fece schioccare la frusta e i cavalli si misero a correre intorno alla
pista; quando la fece schioccare per la seconda volta i cavalli si arrestarono e
posarono le zampe anteriori sulla barra che cingeva la pista. Uno dei cavalli si
era fermato proprio di fronte ai bambini.
Ad Annika non piaceva affatto trovarsi un cavallo così addosso, tanto che si
ritrasse più che poté nella poltrona. Pippi invece si piegò in avanti, strinse una
zampa anteriore del cavallo e gli disse: "Ciao, sai anch'io ho un cavallo e oggi
è il suo compleanno: gli ho messo i fiocchi sulla coda!" Fortunatamente Pippi
abbandonò la zampa prima che il direttore del circo facesse schioccare la
frusta un'altra volta, perché allora tutti i cavalli scesero dalla barriera e
ripresero a correre.
Quando il numero fu finito, il direttore si inchinò con grazia e i cavalli
uscirono di corsa.
Il numero successivo aveva come protagonista Miss
Elvira che doveva camminare sulla corda; indossava un gonnellino in tulle e
reggeva un ombrellino. Si mise a correre lungo la corda con dei passettini
aggraziati, stendendo ogni tanto in fuori una gamba. Aveva una figura
decisamente graziosa. Si esibì pure a camminare all'indietro su quella piccola
corda sottile, ma, giunta alla piccola piattaforma posta all'estremità della
corda, trovò lì Pippi.
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Miss Elvira saltò giù dalla corda e andò a gettarsi al collo del direttore, che
era suo padre, il quale diede ordine ai suoi inservienti di buttare fuori Pippi.
Ma il pubblico, incuriosito, si mise a urlare "Fateci vedere cosa fa quella
ragazzina!" Il tutto con battiti di piedi e mani.
Pippi si avviò dunque sulla corda, e l'arte di Miss Elvira si rivelò niente al
confronto di quella di Pippi: quando fu giunta a metà percorso, sollevò una
gamba, così che la sua grande scarpa le formò quasi un tetto sopra la testa;
piegò poi agilmente il piede, riuscendo perfino a grattarsi sopra l'orecchio. Il
direttore non era per nulla soddisfatto che Pippi si esibisse nel suo circo;
voleva anzi sbarazzarsene.
A questo scopo raggiunse furtivamente il dispositivo che teneva tesa la corda
e lo allentò, pensando che in quel modo Pippi sarebbe certamente precipitata.
a nulla di questo accadde: servendosi della corda come d'un pendolo - su e
giù, su e giù - Pippi si mise a dondolare sempre più in fretta finché, preso lo
slancio, andò a finire giusto in groppa al direttore del circo, che si spaventò
talmente tanto che cominciò a correre.
Pippi però, a questo punto, decise di tornare al posto e si rimise seduta vicino
ad Annika e Tommy.
Il direttore presentò il numero successivo: un certo signor Adolf Lo Forte che
fino a quel momento nessuno era riuscito a battere. Infatti si presentò un uomo
gigantesco; una maglia color carne lo ricopriva, e aveva una pelle di leopardo
intorno al ventre. Si inchinò al pubblico con aria estremamente soddisfatta.
"Chi - continuò il direttore - tra il pubblico oserebbe sfidare Adolf Lo Forte?
Pagherò cento corone a chi avrà il coraggio di combattere, e vincere, con
Adolf. Signore e Signori, qualcuno di voi vuole provare?" Mentre il direttore
incitava il pubblico, l'omaccione sollevava sbarre e grandi palle di ferro, per
dimostrare la sua forza. "Allora, devo proprio tenermele io, queste cento
corone?" Così dicendo il direttore sventolò il bigliettone da cento. "Ah, questo
no!" esclamò Pippi ed entrò nella pista scavalcando la ringhiera "Voglio
battermi io con Adolf Lo Forte" "Non è un posto dove scherzare, questo - le
disse il direttore con fare di rimprovero - vai via prima che Adolf senta che tu
lo prendo in giro".
Ma Pippi spostò il direttore e si rivolse ad Adolf Lo Forte. Gli prese la
manona e gliela strinse calorosamente. "Allora, vogliamo fare un po' a botte,
noi due?" Adolf la guardò inebetito "Fra un minuto attacco" lo avvertì Pippi. E
infatti attaccò. Afferrò saldamente Adolf lo sollevò e lo mandò lungo disteso
per terra. Adolf Il Forte si rialzò di colpo, tutto rosso in viso.
"Viva Pippi" urlarono Tommy ed Annika, seguito a ruota da tutto il pubblico.
Il direttore del circo era seduto sulla sbarra, torcendosi le mani: era furibondo.
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Ma ancora di più lo era Adolf Il Forte, che si avventò contro questa ragazzina
dai capelli rossi: la afferrò con tutta la potenza dei suoi muscoli, ma Pippi
rimaneva solida come una roccia, anzi, si spostò di colpo facendo cadere
nuovamente il gigante. Quando Adolf si rialzò e nuovamente l'attaccò, Pippi
lo sollevò e gli fece fare il giro della pista tenendolo sulle braccia tese.
forzuto
Il pubblico era in delirio e il direttore del circo fu costretto a farsi avanti e
consegnare il biglietto da cento corone a Pippi, la quale tornando al posto
esclamò ai suoi amici "Ma quanto dura 'sto circo" e detto questo si
addormentò contro la spalliera della poltrona, mentre pagliacci, ingoiatori di
spade e uomini-serpenti si esibivano davanti al pubblico.
Fine della sesta puntata: Pippi vi dà appuntamento alla prossima....
Pippi Calzelunghe
testo ed immagini tratti da 'Pippi Calzelunghe' di Astrid Lindgren
le foto sono del telefilm 'Pippi Calzelunghe' della Beta Film GMBH & Co. di Monaco
Capitolo settimo
Pippi e i ladri
Dopo l'esibizione di Pippi nel circo, tutti in paese erano venuti a conoscenza
della sua tremenda forza. Su di lei scrivevano perfino i giornali, ma chi
abitava lontano non sapeva, ovviamente, chi fosse Pippi. In una sera autunnale
due individui passarono davanti a Villa Villacolle: erano due famosi ladri che
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si erano messi in cerca di una villa da derubare. Vedendo la casa di Pippi
decisero di entrare con una scusa qualsiasi.
Quella sera Pippi aveva rovesciato tutte le sue monete d'oro sul pavimento e
se ne stava seduta a contarle; non che sapesse contare bene, ma ogni tanto ci
provava. "Settantotto, settantanove, settantadieci, settantaundici, centoquattro,
mille! Boh! Ci saranno pure degli altri numeri, ma adesso non mi vengono in
mente..." Proprio allora qualcuno bussò alla porta. "Avanti o indietro, come
volete. Io non faccio pressioni su nessuno."
La porta si aprì, i due vagabondi entrarono, e rimasero di stucco vedendo una
bambina, apparentemente sola in casa, con tutte quelle monete d'oro sparse
per terra. "Sei sola in casa?" chiesero "Macché, rispose Pippi, c'è anche il
Signor Nilsson." I ladri non sapevano ovviamente che il Sig, Nilsson non
fosse altro che una scimmietta, rannicchiata a dormire nel suo lettino dipinto
di verde, con addosso una copertina da bambola. Pensarono che fosse il
padrone a chiamarsi così e si scambiarono un'occhiata d'intesa, come a
comunicarsi che sarebbe stato meglio ripassare più tardi.
pippi ladri
"Eravamo entrati solo per
sapere che cosa segna il tuo
orologio".
"Grandi e grossi come siete non
sapete che cosa segna
l'orologio?! si meravigliò Pippi ma le ore, naturalmente!
Come fate a non saperlo..."
I due vagabondi uscirono senza aggiungere una parola, e una volta fuori si
stropicciarono le mani dalla gioia "Ma hai visto quanto soldi???" "Si, a volte
si ha fortuna, l'unica cosa da fare è aspettare che la ragazzina e quel tale
Nilsson si siano addormentati. Poi ci introduciamo in casa e mettiamo le mani
sul malloppo.
Si sedettero ad aspettare sotto una quercia del giardino. Cadeva una
pioggerellina sottile, e avevano una fame da lupi, così che aspettare non era
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proprio piacevole; ma ciò nonostante il pensiero di quel mucchio di soldi li
teneva di buon umore.
Le luci ad una ad una si spensero, nelle ville vicine, ma Villa Villacolle
rimaneva illuminata. Infatti Pippi stava imparando a ballare la tarantella, e non
intendeva andare a dormire finché non fosse stata sicura d'averla imparata
alla perfezione. Ma, finalmente, fu buio anche a Villa Villacolle.
I ladri attesero ancora parecchio per essere proprio certi che il Signor Nilsson
si fosse addormentato. Infine arrivarono furtivamente all'ingresso della
cucina e si accinsero ad aprirla con i loro arnesi da scassinatori. Ma
appoggiandosi alla maniglia, questa si aprì con facilità, perché la porta non era
affatto chiusa a chiave.
Una volta entrati accesero la lampadina tascabile e si diressero in cucina, che
era deserta. Accanto c'era la camera da letto di Pippi, e lì si trovava anche il
lettino da bambola del Signor Nilsson. Con il fascio di luce fecero un giro
nella camera, ma tutto pareva tranquillo. Quando la luce raggiunse il letto di
Pippi, i due vagabondi videro un paio di piedi appoggiati sul cuscino. Come al
solito Pippi teneva la testa sotto le coperte, ai piedi del letto. "Questa deve
essere la bambina - disse uno dei due - ma dove credi sia Nilsson?"
"Il SIGNOR Nilsson, prego - li corresse Pippi da sotto il lenzuolo - Il Signor
Nilsson sta dormendo nel lettino verde della bambola. "Ahahah! il Signor
Nilsson è una scimmia" i due non riuscirono a trattenere le risate. E Pippi "E
cosa credevi che fosse, una falciatrice??" disse Pippi.
"Ma tu visi da sola, non ci sono mamma e papà? - chiesero i ladri. E ancora E dove sono tutti i soldi che tenevi per terra poco fa?" "Sono nella valigia su
quell'armadio" "Spero, tesoro, che tu non abbia nulla in contrario se la
prendiamo". "Per carità , disse Pippi, proprio nulla!"
Ma quando la valigia fu tirata giù, Pippi aggiunse "Spero, tesoro, che tu non
abbia nulla in contrario se me la riprendo" , corse giù dal letto e si riprese la
valigia. Qui cominciò una lotta, ognuno per impossessarsi della valigia, ma
come possiamo ben immaginare Pippi ebbe la meglio. Per farsi perdonare i
ladri chiesero alla ragazzino, quando capirono di aver perso, cosa avrebbero
potuto fare per farsi perdonare. Lei propose loro di ballare la tarantella;
dovettero assecondarla e la cosa andò avanti per ore. Alla fine Pippi,
soddisfatta, preparò loro pane, formaggio, arrosto freddo e latte.
mr.nilsson
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Fine della settima puntata: Pippi vi dà appuntamento alla prossima....
Pippi Calzelunghe
testo ed immagini tratti da 'Pippi Calzelunghe' di Astrid Lindgren
le foto sono del telefilm 'Pippi Calzelunghe' della Beta Film GMBH & Co. di Monaco
Capitolo ottavo
Pippi festeggia il suo compleanno
Un giorno Tommy ed Annika trovarono una lettera nella cassetta della posta,
c'era scritto: "PER TOMY ED ANIKA: DEVONO VENIRE DOMMANI
POMERIGIO DA PIPPI, PER IL SUO COMPLIANO. ABITI: CUELI CHE
VOLETE". Tale fu la gioia dei due bambini che passarono sopra a tutti gli
errori che c'erano in quelle due righe; loro sapevano bene che Pippi non era
una scolara molto paziente, preferiva di gran lunga arrampicarsi sugli alberi.
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pippi scriv e l'inv ito
Appena tornati da scuola i due fratellini cominciarono a farsi belli per la festa,
Annika chiese alla mamma di arricciarle i capelli, mentre Tommy fece di tutto
per tenerli giù belli piatti. Erano tutti e due molto eleganti. Avevano comprato
un regalo a Pippi: un meraviglioso...... beh! per adesso rimane una sorpresa
anche per voi!!
Arrivati a casa di Pippi, anzichè entrare direttamente dalla porta della cucina,
bussarono all'uscio principale, e dall'interno si sentì una voce tenebrosa:
Chi arriva nella notte scura
a bussare alla mia porta?
E' un fantasma per farmi paura,
o una topolina mezza morta?
- No, Pippi, siamo noi - risposero i bambini - Apri! Allora Pippi aprì. - Oh Pippi, perchè parlavi di un fantasma? Ho preso un tale
spavento! - disse Annika. Pippi rise di cuore e spalancò la porta. La festa si
sarebbe svolta in cucina che era spaziosa ed era stata messa così in ordine!
Pippi era stata proprio brava, aveva messo un bel tappeto, i fiori sul tavolo ed
una tovaglia nuova cucita da lei stessa. Chiaramente alla festa erano invitati
anche il Signor Nilsson ed il cavallo.
Mr. Nilsson
Quindi Tommy ed Annika fecero gli auguri a Pippi e le diedero il regalo: un
carillon! Pippi era pazza di gioia, diede una manata a Tommy ed una ad
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Annika, e chiaramente una anche al carillon. Poi lo caricò e questo cominciò a
suonare una musichetta. Pippi era incantata e continuava a caricare il nuovo
gioco, dimenticandosi di tutto il resto.
- Adesso vi do il vostro regalo di compleanno - disse Pippi ai bambini, i quali
risposero - Ma non è mica il nostro compleanno! - Ma è comunque un
compleanno, e quindi vi faccio il regalo anch'io, non lo volete? - rispose Pippi.
E chiaramente Tommi ed Annika si dimostrarono contentissimi di ricevere
qualcosa anche loro.
Allora Pippi corse in salotto a prendere due pacchetti, e li consegnò ai suoi
due amici che li aprirono immediatamente. Tommy ricevette un flauto in
avorio mentre Annika una spilla a forma di farfalla, con pietre azzurre e verdi.
Quindi scambiati i regali si misero a tavola. Dolci di ogni tipo, torte,
cioccolata calda con la panna: quella tavola era veramente imbandita!.
Fine dell'ottava puntata: Pippi vi dà appuntamento alla prossima....
Pippi Calzelunghe
testo ed immagini tratti da 'Pippi Calzelunghe' di Astrid Lindgren
le foto sono del telefilm 'Pippi Calzelunghe' della Beta Film GMBH & Co. di Monaco
Capitolo nono
Pippi va per compere
Era una bella giornata di primavera, in cui il sole splendeva, gli uccellini
cinguettavano e l'acqua scorreva in tutti i fossi; Tommy ed Annika si recarono
da Pippi, la quale stava ancora dormendo.
E come al solito teneva i piedi sul cuscino e la testa in fondo al letto sotto le
coperte.
Annika le pizzicò l'alluce e le urlò: sveglia!!!
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Il Signor Nilsson era già sveglio, e si era arrampicato sul lampadario dove
stava accoccolato. Ma ecco che qualcosa cominciava a muoversi sotto le
coperte, e poco dopo spuntò una testa rossa e un largo sorriso.
"Oh! siete stati voi a pizzicarmi i piedi: sognavo che fosse mio padre che stava
osservando i miei calli. Si mise a sedere sul letto e si infilò le calze, una
marrone ed una nera. "Certo che con queste calli non me ne vengono" e si
infilò le scarpone lunghe esattamente il doppio dei suoi piedi.
Pippi, disse Tommy "che cosa facciamo oggi? Io ed Annika siamo in
vacanza". "Beh, certo si può pensare a qualche cosa" rispose Pippi "Che ne
direste di andare in città a guardare i negozi?" "Ma siamo senza soldi!" disse
Tommy. "Io ho tanti soldi quanti ne vogliamo" disse Pippi e corse verso la sua
valigia colma di monete d'oro e ne prese una grande manciata che ficcò nella
tasca del suo grembiule. Quindi si avviarono verso la città, col Signor Nilsson
sulla spalla di Pippi.
La cittadina aveva proprio un aspetto piacevole, sotto il sole primaverile. Nei
giardinetti che circondavano quasi tutte le case, spuntavano bucaneve e
crocus. C'erano parecchi negozi e molta gente ne entrava e usciva e i
campanelli degli ingressi suonavano in continuazione.
"Siamo proprio fortunati" disse Annika "guardate quanti negozi! E noi
abbiamo una tasca piena di monete d'oro!" e Pippi aggiunse "Prima di tutto
voglio comprarmi un pianoforte". "Ma sei capace di suonarlo?" gli chiese
Tommy. E lei rispose "Non posso saperlo se non ho mai provato, non ho mai
avuto un piano e imparare a suonare un piano senza avere il piano ci vuole
molto esercizio!!!"
Passarono invece davanti ad una profumeria che esponeva un cartello
'SOFFRITE DI LENTIGGINI?' "Cosa dice quel cartello?" chiese Pippi che
notoriamente non sapeva leggere dato che non andava a scuola come tutti gli
altri bambini; Annika glielo disse e lei rispose: "Davvero?! Beh una domanda
educata richiede una risposta educata! Entriamo!". Si infilarono nel negozio,
Pippi si avvicinò alla commessa e le disse "No" "No, cosa?" fece la signora
"No, non soffro di lentiggini" le rispose Pippi "Ma sei hai il viso coperto di
lentiggini, bambina mia" disse la commessa ridendo "Sicuro, ma non ne
soffro: anzi mi piacciono molto. Buongiorno!"
Entrarono poi in un negozio di dolci e Pippi chiese alla commessa di voler
comprare 18 kg di caramelle e posò sul bancone una moneta d'oro. La
commessa rispose "Forse intendi 18 caramelle!"
Pippi ribadì che ne voleva 18 kg e la commessa cominciò a servirli, mentre
Annika e Tommy stavano appiccicati a Pippi e indicavano il tipo di caramelle
desiderate. Pippi chiese inoltre sessanta lecca lecca ed altrettanti bastoncini di
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liquirizia ed una carriola per poter trasportare il tutto. Così uscirono e
regalarono ogni cosa a dei bambini che erano fuori dal negozio e li
guardavano incuriositi e vogliosi. Dovettero quindi rientrare e ricomprare
tutto.
Le compere di Pippi e dei suoi amici continuano alla prossima puntata.
Fine della nona puntata: Pippi vi dà appuntamento alla prossima....
Pippi Calzelunghe
testo ed immagini tratti da 'Pippi Calzelunghe' di Astrid Lindgren
le foto sono del telefilm 'Pippi Calzelunghe' della Beta Film GMBH & Co. di Monaco
Capitolo decimo
Pippi e i suoi acquisti: seconda parte
"Adesso andiamo nel prossimo negozio" disse Pippi, e si avviarono insieme a
tutti gli altri bambini, che prima avevano mangiato le caramelle, verso un
negozio di giocattoli. C'era ogni ben di Dio: treni elettrici e piccole auto,
bamboline ben vestite, servizi da bambole, pistole a polvere, soldatini di
piombo, animali di pezza, segnalibri, libretti colorati, fantocci di cartone che
muovevano gambe e braccia, tirando una cordicella.
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"In che cosa posso servirvi?" chiese la commessa e Pippi rispose "Beh, un pò
di tutto" ed estrasse dalla tasca una manciata di monete d'oro. Quindi Annika
si decise per una stupenda bambola con i ricci e il vestito di velluto rosa,
premendole la pancia chiamava mamma. Tommy voleva un fucile ad aria
compressa e una macchina a vapore. Anche gli altri bambini espressero dei
desideri e alla fine nel negozio era rimasto ben poco. Pippi non volle nulla per
sè mentre Mr. Nilsson scelse ujno specchio.
A questo punto per i tre amici era tornata l'ora di rientrare a casa, ma Pippi,
passando davanti ad una farmacia, volle entrare. "Devo entrare a comprare
qualche medicina" "Ma non sei mica malata" osservò Tommy. "Ciò che non si
è, si può diventarlo" sentenziò Pippi "c'è un mucchio di gente che si ammala e
muore solo perchè non ha comprato in tempo le medicine. Non voglio che mi
capiti la stessa cosa."
Detto questo entrò e chiese "Vorrei comprare quattro litri di medicina" "Che
specie di medicina?" chiese ovviamente il farmacista, e Pippi "Mah, qualcosa
che vada bene per le malattie" "Insomma che razza di malattie?" insistette il
farmacista spazientito.
"Beh, dovrebbe servire per la febbre canina, per le bolle ai piedi, per il mal di
pancia, per il morbillo, se poi, per caso dovesse infilarsi un pisello su per il
naso e cose del genere. Se poi servisse anche per lucidare i mobili andrebbe
ancora meglio. Ma prima di tutto deve essere una medicina pratica." Il
farmacista fece notare a Pippi che una medicina come lei voleva non esisteva,
che ce n'era una per ogni malattia. Quindi le allineò sul bancone una decina di
flaconi; Pippi pagò, prese le sue bottiglie ed uscì, seguita da Tommy ed
Annika.
Si sedette sul marciapiede della farmacia e allineò tutti i flaconi di fronte a lei.
"Certo che gli adulti non hanno proprio senso pratica. Qui ci sono tutte queste
bottigliette mentre tutto potrebbe stare in un unico flacone..." Detto questo
svitò tutte le bottigliette e ne verò i contenuti in una unica. La scosse con
forza, la sollevò alla bocca e ne bevve lunghe sorsate.
"Ma Pippi, disse Annika, come fai a sapere che non c'è nulla di velenoso in
quella medicina?" "Lo saprò al massimo domani. Se allora sarò ancora viva,
vorrà dire che non era velenosa; in tal caso potrebbero berne anche i neonati.
Se invece sarò morta, potrete usare il resto della medicina per pulire i mobili
del salotto. In ogni caso non è stata comprata per niente...".
"D'altra parte, continuò Pippi, devo dirvi che sono convinta che questa
medicina sia proprio buona: mi sento già molto più in gamba, anzi, in
gambissima" e si avviò ancheggiando verso Villa Villacolle.
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Fine della decima puntata: Pippi vi dà appuntamento alla prossima....
Pippi Calzelunghe
testo ed immagini tratti da 'Pippi Calzelunghe' di Astrid Lindgren
le foto sono del telefilm 'Pippi Calzelunghe' della Beta Film GMBH & Co. di Monaco
Capitolo undicesimo
Pippi fa naufragio
Ogni pomeriggio Tommy ed Annika si recavano a fare i compiti da Pippi, e
appena finiti andavano in giardino e si mettevano sul tetto della lavanderia
oppure salivano sulla vecchia quercia. Se invece pioveva, erano costretti a
rimanere in casa, ma nemmeno così si annoiavano. Si potevano ammirare tutti
gli oggetti racchiusi nel comò di Pippi, oppure osservarla mentre faceva
frittelle, oppure ancora ascoltarla quando raccontava le sue avventure.
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Quel giorno raccontò del mare in tempesta. "Perfino i pesci soffrivano il mal
di mare" raccontava Pippi"Ho visto un polipo che si reggeva la testa con le
sue numerose braccia!" "E tu non avevi paura?" chiese Annika, e Tommy
aggiunse "Già, perché poteva anche capitarvi di fare naufragio!" "Beh, disse
Pippi, ho fatto naufragio tante volte da non aver più paura". "Io ho un libro
che narra di un naufragio, disse Tommy, si chiama 'Robinson Crusoe', ed è
molto bello, perché finì in un'isola deserta. E tu, Pippi, hai mai fatto naufragio
sul serio, finendo su un'isola deserta?"
pippi
"Su questo puoi giurarci - disse chiaramente Pippi - Non c'è persona più
naufragata di me: tutti i Robinson possono andare a nascondersi!" "Non è
stupendo trovarsi su un'isola deserta? Come vorrei andarci anch'io. Ne
conosco una non lontano da qui" disse Tommy. "Si trova in mezzo a un lago?"
chiese Pippi "Naturalmente!" "Meglio così, aggiunse Pippi, perché se si fosse
trovata in mezzo alla terra non avrebbe fatto al caso nostro".
Tommy era agitatissimo per l'entusiasmo "Partiamo subito! Andiamoci
immediatamente!" Due giorni dopo sarebbero iniziate le vacanze estive e
proprio in quei giorni i loro genitori sarebbero partiti: un'occasione migliore
per giocare ai Robinson Crusoe non si poteva immaginare. "Se abbiamo
deciso di fare naufragio, dobbiamo innanzitutto procurarci una barca" disse
saggiamente Pippi "Ne ho notata una a remi fuori uso sul fondo del ruscello".
"Ma quella ha già fatto naufragio!" disse Annika. E Pippi ribatté "meglio, così
almeno avrà una certa pratica della faccenda."
Fu una cosa semplicissima, per Pippi recuperare la barca affondata, dopodiché
passò l'intera giornata sul fianco della barca a otturare le falle della carcassa
con catrame e stoppa. E tutta una piovosa mattinata la passò nella legnaia a
tagliare due remi con l'accetta. Intanto Tommy ed Annika ebbero finalmente
le loro vacanze estive e i loro genitori partirono. "Torniamo fra due giorni, mi
raccomando siate buoni ed ascoltate quello che vi dice Ella" dissero i genitori
ai due bambini prima di partire. Ella era la domestica della famiglia, che
aveva anche l'incarico di stare attenta a Tommy ed Annika. Ma loro la
prendevano un pò sottogamba, infatti appena partiti mamma e papà corsero in
fretta da Pippi per organizzare il naufragio.
Così partirono e Pippi portava la barca rovesciata sulla testa; sul dorso del
cavallo aveva caricato un immenso sacco ed una tenda. Nel sacco aveva
messo cibo, coperte, bottiglie, per far naufragare i suoi amici in comodità,
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essendo, per loro, la prima volta. Lei, invece abituata a naufragare, disse che
quando le capitava ammazzava qualche antilope per mangiarne poi la carne.
Aveva anche portato una bottiglia vuota nel caso avessero dovuto inviare un
SOS.
Brevemente giunsero ad un laghetto, e in mezzo al lago sorgeva l'isola
deserta. Perfino Pippi rimase estasiata alla vista di quell'isola, era proprio
bellissima. Capovolse la barca in acqua, liberò il cavallo dal carico e ammassò
tutto sul fondo dell'imbarcazione. Annika, Tommy, Pippi ed il Signor Nilsson
vi saltarono dentro. Pippi accarezzò il cavallo e gli disse "Caro il mio cavallo,
io lo farei volentieri, ma non posso invitarti a salire in barca con noi. Dovrai
seguirci nuotando e se non sei capace ti faccio vedere come si fa". E così
dicendo si tuffò e mostrò al suo amico cavallo come nuotare. Il cavallo, dal
canto suo, non sembrava molto convinto né troppo contento, però quando i
bambini partirono con la barca, lui li seguì nuotando.
Il naufragio di Pippi e dei suoi amici continuano alla prossima puntata.
Fine dell' undicesima puntata: Pippi vi dà appuntamento alla prossima....
Pippi Calzelunghe
testo ed immagini tratti da 'Pippi Calzelunghe' di Astrid Lindgren
le foto sono del telefilm 'Pippi Calzelunghe' della Beta Film GMBH & Co. di Monaco
Capitolo dodicesimo
Pippi fa naufragio
seconda parte
Quando furono per approdare all'isola Pippi strillò: "Tutti gli uomini alle
pompe! E' inutile, bisogna abbandonare la nave! Si salvi chi può!" Corse a
poppa e si tuffò di testa nell'acqua e nuotò verso terra. Legò la barca ad una
roccia e aiutò i bambini a scendere. Il Signor Nilsson riuscì da solo. "Un vero
miracolo" esclamò Pippi "siamo salvi! Almeno fino ad ora, perché potrebbero
anche esserci dei cannibali o dei leoni!"
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Nel frattempo anche il cavallo era approdato all'isola e Pippi tirò fuori dal
sacco una pistola, trovata nel baule della sua casa a Villa Villacolle.
Brandendo la pistola si mise ad avanzare strisciando cautamente ed aguzzando
gli occhi in tutte le direzioni. "Che cosa c'è Pippi?" chiese Annika
preoccupata. "Mi sembra di aver udito stridere i denti di un cannibale. La
prudenza non è mai troppa. Non ci si guadagna proprio nulla a scampare da un
naufragio soltanto per finire, con contorno di legumi in umido, in un
banchetto di cannibali.!" Ma nessun cannibale era in vista.
"Si sono nascosti e ci tengono un'imboscata. Oppure se ne stanno seduti in
qualche luogo a sillabare un libro in cucina per decidere come cucinarci.
Siamo intesi, però: se mi servono con delle carote in umido non li perdonerò
mai; odio le carote". "Dai Pippi, non parlare così" disse Annika rabbrividendo
"Perché, a te le carote piacciono? Beh! intanto montiamo la tenda." aggiunse
Pippi.
Pippi si mise all'opera e in un attimo la tenda fu issata in un posto riparato, e
Tommy ed Annika entravano e uscivano carponi, felici come mai. Fuori,
intanto Pippi stava sistemando alcuni sassi in cerchio e ammucchiandovi sopra
ramoscelli e schegge di legno. "Oh, il fuoco!" esclamò Annika "Si, ma
aspetta" disse Pippi e prese due pezzi di legno, cominciò a strofinarli l'uno
contro l'altro. Tommy seguiva attentamente i suoi gesti. "Oh Pippi. Sai
accendere i fuochi come i primitivi?" gridò rapito. "No, ma ho le dita gelate, e
questo ottiene lo stesso effetto che darsi delle manate sulle spalle per
riscaldarsi. Dove ho mai ficcato i fiammiferi?" Poco dopo scoppiettava un
veloce falò che, come volle precisare Pippi, teneva anche lontano le belve
feroci.
"Quali belve?" chiese Annika con voce tremante. "Le zanzare!" disse Pippi
grattandosi un ginocchio. "E anche contro i leoni, mentre invece non fa alcun
effetto a pitoni e bisonti americani. Ma per loro ho questa." E caricò la pistola.
Poi apparecchiò con del caffè e dei panini imbottiti ed i bambini sedettero
intorno al falò,mangiarono, bevvero e stettero in grande allegria. Il Signor
Nilsson stava seduto sulla spalla di Pippi e anche lui mangiava con gli altri,
mentre il cavallo di tanto in tanto allungava il muso per ricevere un pezzo di
pane e una zolletta di zucchero.
Quando Pippi cantò una canzone di pirati, Tommy le disse "Da grande voglio
fare il marinaio, diventerò un pirata come te, Pippi" la quale gli rispose
"Benissimo! Io e te saremo il terrore del Mar dei Caraibi, faremo man bassa su
oro, gioielli, pietre preziose e nasconderemo il nostro tesoro nel fondo di una
grotta in un'isola deserta dell'Oceano Pacifico; terremo tre scheletri a guardia
della grotta, e avremo una bandiera con un teschio e due teste incrociate!" "E
io cosa farò? Ho paura a fare il pirata!" disse Annika "Beh tu puoi sempre
venire con noi e spolverare il pianoforte. E' tempo di andare a nanna". Pippi
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aveva messo dei rametti d'abete dentro la tenda ed aveva steso sopra diverse
coperte pesanti.
Dopo poco i tre bambini e il Signor Nilsson erano nella tenda avvolti nelle
coperte. Annika teneva Pippi per mano così aveva meno paura.
Improvvisamente cominciò a piovere; le gocce picchiettavano sulla tela, ma
all'interno della tenda si stava caldi e all'asciutto, ed era bello sentire quel
rumore. Pippi uscì a coprire il cavallo con un'altra coperta anche se già gliene
aveva messa una precedentemente. "Si sta proprio bene eh?" disse Tommy
quando Pippi rientrò nella tenda. "Davvero, e guardate cos'ho trovato sotto un
sasso: tre cioccolatini" Un minuto dopo Annika dormiva con il cioccolatino in
bocca e Tommy si addormentò dopo aver esclamato "Stasera ci siamo
dimenticati di lavarci i denti!" e detto ciò si addormentò anche lui.
Il naufragio di Pippi e dei suoi amici continuano alla prossima puntata.
Fine della dodicesima puntata: Pippi vi dà appuntamento alla prossima....
La canzone di
Pippi Calzelunghe
Ecco sono qui Pippi Calzelunghe così mi chiamo;
credo proprio che una come me non c'è stata mai!
Ogni volta che devo far qualcosa combino guai,
ma alla fine poi vedo che son tutti amici miei!
Pippi, Pippi, Pippi
che nome, fa' un po' ridere,
ma voi riderete per quello che farò!
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Tutto il giorno sto con una scimmietta e un cavallo bianco
ed un topo che tutto il mio formaggio si vuol mangiar!
Forse non lo sai, ma io qualche volta divento magica:
quello che tu vuoi dillo a me che, forse, te lo darò!
Pippi, Pippi, Pippi
che nome, fa' un po' ridere,
ma voi riderete per quello che farò.
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Pippi - Comune di Casalecchio di Reno