Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Dipartimento per l'Istruzione Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell'istruzione Scolastica Ufficio V Unione Europea Fondo Sociale Europeo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2000-2006 Programmazione 2000-2006 Obiettivo 1 (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia) 1999 IT 05 1 PO 013 Presentazione Esperienze di stage nell’ambito dei percorsi di istruzione istituzionali, che favoriscano: - l’acquisizione di attitudini ed atteggiamenti finalizzati all’orientamento dei giovani per l’inserimento nei vari ambiti delle attività professionali; (MISURA 1 - AZIONE 1.2) Il Programma Operativo Nazionale “La Scuola per lo Sviluppo” (PON Scuola) è uno strumento finalizzato al sostegno dello sviluppo e dell’innovazione del sistema scolastico, per il miglioramento dell’occupabilità dei giovani, e degli adulti e per promuovere dello sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno, mediante l’ampliamento delle conoscenze e competenze delle sue risorse umane. - l’apprendimento di capacità operative, riferite allo svolgimento di specifici ruoli lavorativi; - l’acquisizione e lo sviluppo di saperi tecnico - professionali in contesti produttivi, anche con riferimento alle opportunità esistenti nel settore ambientale e della gestione sostenibile delle risorse; - l’acquisizione di competenze relazionali, comunicative ed organizzative; Il Programma Operativo Nazionale “La Scuola per lo Sviluppo” PON Scuolaprogramma integrato d’intervento interessa le Regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia ed è cofinanziato - per il periodo 2000 – 2006 dal Fondo Sociale Europeo (FSE) e dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). - la socializzazione nell’ambito della realtà lavorativa; - l’utilizzo efficace di esperienze integrative in azienda all’interno del percorso formativo; - la rimotivazione degli allievi in difficoltà nei confronti dei percorsi formativi, anche con l’apporto e il coinvolgimento del mondo del lavoro. Già nel 1985 a Milano il Consiglio dell’Unione Europea sosteneva il dovere della Comunità Europea di aiutare i giovani ad inserirsi nella vita lavorativa. Negli anni successivi, per raggiungere tale obiettivo il Consiglio ha stabilito la necessità di “aprire al mondo esterno i Sistemi di Istruzione e di Formazione”. Lo stesso concetto è stato rafforzato nei Consigli europei di Helsinki, Lisbona, Stoccolma e Barcellona fino ad approdare, in ambito nazionale, alla legge del 28 marzo 2003 n° 53 che prevede la specifica possibilità di percorsi formativi attuati con alternanza scuola-lavoro (art.4) per gli studenti che abbiano compiuto il quindicesimo anno d’età. Nel quadriennio 2000-2004 sono stati autorizzati circa 7500 progetti di cui solo un centinaio sono stati revocati per rinuncia dell’istituto stesso. L’esperienza di stage nell’ambito dei percorsi di istruzione finanziata attraverso l’azione Il Programma Operativo Nazionale si occupa di questo aspetto da diversi anni, finanziando dal 2000, attraverso l’azione 1.2 nell’ambito della misura 1, esperienze di inserimento nella vita lavorativa per studenti che frequentano gli ultimi anni delle scuole superiori. La finalità dell’iniziativa è agevolare la transizione scuola-lavoro mediante il raccordo fra sistema dell’istruzione e realtà produttiva, con l’attuazione di stage in azienda a supporto dei percorsi formativi 1.2 consiste in un tirocinio in azienda di 120 ore con la guida di un tutor aziendale e di un tutor docente che si occupa del coordinamento fra le diverse risorse umane che partecipano al progetto e svolge 3 compiti di collegamento generale con la didattica istituzionale. Sono previste attività preliminari di formazione specifica per i docenti coinvolti o di orientamento per il raccordo fra il percorso scolastico e il tirocinio aziendale per i ragazzi. Come tutti gli interventi del Programma, l’esperienza è completata da attività di monitoraggio e valutazione per analizzare il processo durante le fasi di attuazione e di “informazione e pubblicità” come richiesto dalle norme comunitarie. che grazie alla partecipazione del progetto ha avuto modo di conoscere meglio i percorsi di inserimento lavorativo. Tale risultato costituisce un segnale dell’efficacia formativa delle iniziative e della coerenza della stessa con gli obiettivi iniziali dei progetti. Quasi tutte le imprese (il 99%) valutano positivamente le esperienze di collaborazione con gli istituti scolastici e ritengono che una maggiore diffusione di queste iniziative possa facilitare la ricerca di personale, evidenziando che l’impatto dei progetti si riscontra non solo nel processo formativo dei partecipanti, ma anche nel processo di passaggio dalla scuola al mondo del lavoro favorendo e agevolando la loro collocazione occupazionale. Il 95% sarebbe disponibile ad utilizzare i ragazzi formati presso di loro. Altro aspetto interessante riguarda il fatto che nel 52% dei progetti presi in considerazione sono stati utilizzati materiali didattici elaborati dalle imprese, e nel 97% dei casi il materiale fornito è stato ritenuto adeguato alle esigenze dei docenti. Nel 62% dei casi sono stati utilizzati esperti provenienti dal mondo aziendale. Va precisato inoltre che il 60% dei progetti esaminati ha previsto l’attuazione del percorso di orientamento professionale, mentre il 21% ha optato per il percorso di formazione dei docenti. Il progetto può prevedere due tipologie di finanziamento. La configurazione “a”, in ambito locale, consiste in un tirocinio in un’azienda della regione dove si trova l’istituzione scolastica coinvolta. La configurazione “b” prevede lo stage in altro contesto territoriale compresi i Paesi dell’Unione Europea. Il grafico visualizza la situazione Il presente opuscolo costituisce una base informativa dei progetti realizzati secondo le linee di indirizzo sopra indicate. Le sintetiche schede che seguono, elaborate direttamente dalle singole istituzioni scolastiche, non presentano modelli ma rappresentano una minima esemplificazione percentuale delle attività e delle esperienze vissute dai ragazzi. Sebbene le esperienze descritte non siano necessariamente irripetibili, tuttavia esse possono costituire utili esempi per la divulgazione ai “non addetti ai lavori” e spunti per l’ideazione di ulteriori progetti. dell’annualità 2003. Relativamente alla tipologia degli istituti coinvolti si evidenzia come l’attuazione dell’azione abbia coinvolto tutte le tipologie degli istituti di istruzione secondaria con una prevalenza dei Professionali ma anche con una significativa partecipazione degli altri indirizzi scolastici. Dal “rapporto tematico relativo al passaggio dalla scuola alla vita” sulla Misura 1, del luglio 2003, risulta che circa il 90% dei responsabili e degli allievi coinvolti dichiara che c’è stato un miglioramento rispetto alle uscite nella vita attiva e l’80% circa degli studenti Le schede sono rappresentative di tutte le combinazioni sia geografiche che di tipologia di Istituto a cui si applica la Misura. 4 Istituto Professionale Statale Per I Servizi Commerciali, Turistici E Della Pubblicita’ - “ Antonietta DE PACE “ LECCE Promozione e qualificazione del turismo rurale CHI SIAMO IL PAESAGGIO RURALE Siamo gli studenti della 4 A Tecnico dei Servizi Turistici dell I.P.SS.C.T.P. “A. De Pace di Lecce” ed abbiamo vissuto una bella esperienza integrando le attività dell’area professionalizzante del post qualifica con quelle di un progetto PON della Misura 1 Azione 1.2. Esso riguarda l’analisi e la tutela del Paesaggio Rurale Salentino, finalizzato alla conoscenza ed alla promozione turistica delle attività culturali ed artigianali di questo territorio. Il paesaggio è la risultante delle interazioni tra le forme dell’ambiente naturale e le modificazioni che l’uomo impone attraverso il suo intervento. Ai fini del nostro progetto di monitoraggio dell’ambiente rurale, è interessante valutare gli elementi dell’agro-sistema che accomunano e caratterizzano la Grecia Salentina. Abbiamo avuto modo di apprendere che il territorio interessa quasi 100kmq risultando troppo vasto per poter essere visitato e monitorato in una sola escursione. Il paesaggio però si presenta per lo più pianeggiante rendendo semplici gli spostamenti e le comunicazioni tra i 9 paesi e di conseguenza la diffusione della cultura e del linguaggio. Il territorio della Grecia Salentina, fatta eccezione per alcune aree, si presenta pietroso e composto da strati rocciosi e banchi calcarei. Un paesaggio avaro di terra coltivabile e spesso privo delle risorse fondamentali come l’acqua dove la coltura del rustico olivo si è diffusa abbondantemente conferendo sostegno economico alle popolazioni del luogo. I muretti a secco, costruiti con una pietra molto dura, detta DOLOMIA, cingono le proprietà connotando tutta l’area con un paesaggio definito “DELLA PIETRA”, anche per la presenza di numerose pajare sparse per i campi. Ogni territorio ha un suo paesaggio che imprime i segni della cultura, delle tradizioni e delle attività che su di esso insistono. Il nostro compito sarà quello di tutelare lo splendido paesaggio salentino promuovendolo attraverso lo sviluppo del turismo rurale Il mondo rurale salentino attrae ed affascina i turisti che, prevalentemente nel periodo estivo, trascorrono brevi o lunghi periodi presso strutture turistico-rurali nel Salento. La riqualificazione del turismo rurale è stata affrontata, vivendo nell’ambito del PON, l’implementazione di un’ Impresa Formativa Simulata (Misura 1 Azione 1f) e la sua gestione ed operatività nel territorio salentino. L’azienda si è interessata di produzione di piante autoctone forestali, di recupero ambientale e di attività attinenti al turismo naturalistico quali l’ecoturismo, il turismo sociale e quello rurale. Sebbene queste difficoltà,il popolo grecanico per millenni ha vissuto di agricoltura utilizzando le pietre per realizzare “LE MURISCINE”, cioè mucchi di forma conica, oppure le spianate littere, dove venivano appoggiate le stuoie o i telai per l’essiccazione di fichi e altre conserve. La pietra inoltre veniva lavorata per ricavare manufatti quali abbeveratoi per greggi, mangiatoie, ruote per macinare il grano o per ricavare l’olio. La pietra, ancora, veniva utilizzata per rivestire le pareti 5 secco in cerchi concentrici per impedire la dispersione di acqua che dai declini circostanti attraverso i canali di pietra veniva raccolta nei pozzi o nelle cisterne. La Grecia Salentina è il classico esempio di come l’uomo si sia ingegnato per fare di un ostacolo un elemento per il proprio sostentamento e il proprio sviluppo arricchendo il mondo rurale e urbano di splendide costruzioni. tutto ad una clientela amante della natura e del mondo rurale, delle sue tradizioni, delle sue leggi e del suo paesaggio. La forma più nota è l’agriturismo che prevede il soggiorno in aziende agricole che, oltre ai loro prodotti offrono pasti locali o sistemazione in camere. Il turismo rurale è intimamente legato al paesaggio del luogo in cui si svolge ed alla ricchezza delle sue forme, del suo artigianato, dei suoi usi e dei suoi costumi. STAGE AMANTEA L’impresa simulata che ha preso il nome di “Vivai del Salento (piante mediterranee S.n.c.)” ha operato ed opera, attivamente anche dopo la fine del PON, avendo come riferimento reale l’azienda omonima sita sulla provinciale che da Lecce porta a San Cataldo al Km 5 e dove si sono svolte le attività relative allo stage . Il progetto imprenditoriale è complesso in quanto prevede più campi che spaziano da quello produttivo vivaistico a quello ambientale, con l’analisi e la salvaguardia del paesaggio rurale salentino, per finire in quello turistico. In questo scenario sono state svolte le varie fasi ed attività formative del PON che ha affascinato noi studenti e gli imprenditori coinvolti e che nel prossimo anno scolastico ci vedrà ancora impegnati nel mantenimento delle nostre attività produttive con l’offerta di nuovi servizi per rendere l’azienda ancora più competitiva sul mercato. Il Salento si presta molto bene alla propaganda di questa forma di turismo in quanto ancora conserva un ambiente rurale non eccessivamente modificato dall’intervento antropico, e degli aspetti naturalistici di indubbia bellezza. MURI A SECCO Muretti a secco, pajare, oliveti secolari, antichi vigneti, aree di macchia che si frappongono a seminativi tradizionali, dialetti tipici, balli, piatti antichi, tutto questo fa rendere amabile il nostro territorio ai turisti italiani ed esteri che sempre più spesso decidono di trascorrere le loro vacanze nel nostro territorio. TURISMO RURALE Per turismo rurale si intende una nuova forma di turismo che si svolge principalmente nella campagna. Si rivolge soprat- 6 Istituto Professionale d i Stato per i Servizi Commerciali e Turistici “MIANO” NAPOLI OPERATORE IN CREAZIONE DI IMPRESA Il tirocinio aziendale, svolto nell’ambito della Misura 1 Azione 2 quale momento integrante del percorso formativo, ha consentito ad un gruppo di allievi di 25 unità, di effettuare tutte quelle operazioni di vita reale dell’attività produttiva, coniugando conoscenze e competenze teoriche con abilità pratiche maturate nel contesto aziendale. in cui gli studenti hanno sviluppato micromoduli di tirocinio afferenti le sottoindicate aree: · AREA PRODUTTIVA – analisi dei costi-diagramma di redditività-logistica diu magazzino · AREA COMMERCIALE – marketing e marketing mix-preparazone di brochure e listino prezzi L’esperienza ha consentito agli allievi di raggiungere i seguenti obiettivi formativi: · AREA AMMINISTRATIVA – aspetti contabili di gestione di impresa · AREA DEL PERSONALE – gestione delle risorse umane –paghe e retribuzione. L’esperienza maturata ha messo i ragazzi in grado di produrre business plan, brochure, listino prezzi, materiale pubblicitario, pacchetti multimediali. I principali risultati conseguiti sono: 1. rispetto degli orari di lavoro · Avvicinarsi al mondo del lavoro facendo maturare esperienze dirette della realtà lavorativa e rafforzando nel contempo le capacità e le conoscenze acquisite in tutto il percorso formativo; 2. capacità di lavorare in team · Sviluppare elementi di socializzazione al lavoro; 4. disponibilità ad eseguire compiti affidati in azienda · Utilizzare strumenti quali software gestionali, libri contabili, internet, fax e lettori di supporti multimediali. 5. sviluppo di capacità relazionali 3. capacità di assunzione di iniziativa personale durante lo svolgimento dei compiti 6. acquisizione di competenze specifiche nelle diverse aree aziendali L’intervento formativo è stato strutturato con una fase di orientamento per un numero di 30 ore e con una “analisi del territorio” finalizzato anche a prendere contatto con le realtà produttive . 7. acquisizione di competenze di office automation. L’esperienza maturata dagli studenti è stata successivamente consolidata con la partecipazione ad un ulteriore stage estivo effettuato presso le Terme di Fiuggi. La fase di attuazione, con un numero di 120 ore, è stata svolta presso l’azienda “Futura e C S.r.l.” all’interno del parco commerciale “I PINI” di Casoria (NA), fase 7 Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici “Pertini” CROTONE Scelte di progettazione integrata Operatore di Comunicazione e tecniche Teatrali, Operatore di Elaborazione delle Immagini. Le linee di politica scolastica adottate dal Collegio dei Docenti in ordine all’obiettivo – La Scuola per lo Sviluppo – hanno privilegiato profili emergenti, legati alla Società della Comunicazione, alla valorizzazione del patrimonio ambientale ed artistico ed alla promozione della cultura d’impresa. Il ragazzo sceglie in relazione alle competenze ( di base, traversali e tecnico professionali), certificate in uscita dagli Esperti di Laboratorio, ed agli approfondimenti che ritiene funzionali alla costruzione del suo Progetto Professionale. L’Operatore di comunicazione e tecniche teatrali ripropone l’identità culturale della Civiltà Magno - Greca che aveva nel Teatro la sua forma di espressione più alta. Il lavoro comincia con un incontro che impegna allievi, tutor ed esperti nella organizzazione della produzione ( scelta del soggetto, valutazione del budget, stesura dell’organigramma di lavoro e definizione dei compiti.) Il messaggio viene lanciato già nel corso del triennio di qualifica, attraverso il Laboratorio di Teatro, Musica, Scenografia ed Espressione corporea, condotti, in rete, con il Teatro Stabile di Calabria . La raccolta dei materiali , la scelta della colonna sonora , la selezione delle immagini, la pianificazione economica sono oggetto di trattazione nel corso di Teoria. Il profilo risponde, quindi, alla vocazione professionale maturata negli allievi che, frequentando le varie attività, hanno capito che musica, teatro, coreografia e trattamento delle immagini non sono, soltanto, momenti di aggregazione Lo Stage è il Laboratorio di allestimento della produzione che affina le competenze specialistiche di gruppo. Particolarmente significativi sono gli incontri a scuola con i Testimonial dello Spettacolo: attori di fama delle Compagnie di Cartellone del Teatro Stabile della Calabria . Sostengono la spinta motivazionale verso scelte professionali che, al momento dell’iscrizione a Scuola, l’allievo non avrebbe mai immaginato! Possono rappresentare, invece, una idea imprenditoriale da costruire, nel tempo, in una realtà compressa da nodi che ne ostacolano lo sviluppo. L’idea si regge su un impianto formativo articolato su tre percorsi specifici ai tre Indirizzi di Studio, ma complementari: Analista Finanziario di Impresa, 8 Istituto Superiore Dell’isola d’ISCHIA ITN - IPIA - IPCT ENGINE AND PLANTS FOR SHIPS La Misura 1 Azione 1.2 prevede la realizzazione di uno stage aziendale in ambito locale oppure in altro contesto territoriale. Evidentemente in rapporto alla tipologia di configurazione necessitano strategie di attuazione diverse. Infatti la realizzazione dello stage in altro ambito territoriale comporta problematiche aggiuntive, in particolare per il nostro Istituto che è localizzato su una isola, come: analisi delle risorse del territorio e dell’Istituto attuatore; 2. creare una seria ed articolata organizzazione interna finalizzata a formare “Sistema”; 3. creare una rete con il territorio (Scuole, Associazioni di Categorie, Aziende, Enti pubblici e privati, ecc….) finalizzata ad un continuo interscambio di informazioni, conoscenze e risorse soprattutto umane. · La logistica; Il gruppo operativo di progetto, dopo aver individuato il percorso formativo più idoneo, che ovviamente doveva prevedere la realizzazione di attività pratiche nei locali macchine di una nave in navigazione, ha coinvolto la Società di navigazione MSC grazie anche alle informazioni e conoscenze del Collegio dei Capitani di Napoli con cui l’Istituto, fin dal 2000, ha instaurato stretti rapporti di interscambi di informazioni, conoscenze e professionalità. · L’individuazione delle Aziende da coinvolgere; · La razionalizzazione delle risorse economiche. In ogni caso per l’attivazione di un percorso formativo di questa tipologia, pur avendo già proceduto in fase preventiva ad una attenta analisi dei bisogni del territorio in particolare di quello locale, è assolutamente necessario: 1. procedere ad una meticolosa Detti rapporti ci hanno consentito di 9 fare scelte mirate in termini di Azienda (MSC), di struttura utilizzata (la turbonave Monterey della MSC), di Tutor aziendale, del percorso formativo ed anche dell’itinerario della nave, cosa di non trascurabile importanza dal momento che qualunque percorso formativo si propone di efficacia, efficienza e soddisfazione e gli allievi hanno mostrato capacità di adattamento, di orientamento e di partecipazione attiva assolutamente non riscontrabili nella formazione d’aula e quindi il progetto è stato anche un utile strumento formativo e di valutazione anche l’acquisizione di competenze trasversali, in particolare nel campo della comunicazione personale ed interpersonale (anche in ambiti di tradizioni, lingua, cultura e costumi diverse) e di orientamento. per i docenti dell’Istituto e non solo per quelli coinvolti nelle attività previste dal progetto. Di seguito vengono presentati un modello a fumetti dell’analisi delle risorse del territorio e dell’istituto e la tipologia dell’organizzazione della gestione di un progetto realizzato con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo. Dai dati emersi dalla valutazione del percorso e del processo formativo, si annotano eccellenti risultati in termini 10 Istituto Superiore - “Isabella Morra” Matera Lo stage come strumento di formazione e di introduzione al lavoro L’Istituto da anni è impegnato nella progettazione e realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro per gli alunni delle ultime classi. scolastici che li hanno accompagnati. A tal proposito un’alunna del settore Servizi Sociali, alla conclusione del corso, ha dichiarato: “ l’esperienza è stata molto positiva; da un lato ho apprezzato la capacità del mio Istituto di dare la possibilità agli allievi di svolgere attività pratiche che si integrano con i temi trattati nelle discipline di studio, dall’altro ho scoperto la mia predisposizione nelle relazioni con i minori ed in particolar modo nelle attività di intrattenimento degli stessi nelle località turistiche. Sono molto contenta!”. Il Fondo Sociale Europeo ha contribuito in maniera consistente alla crescita sociale, culturale e professionale dell’Istituto, finanziando, già con il precedente Programma Operativo 1994-1999, progetti della misura 1 azione 1.2 relativi alle esperienze di stage nell’ambito dei percorsi di istruzione. Negli anni successivi si è sempre cercato di migliorare la qualità dei progetti presentati, cercando di “curvarli” nel rispetto delle finalità e degli obiettivi del settore di studi degli alunni ai quali erano rivolti e tenendo presente, allo stesso tempo, i fabbisogni delle figure professionali richieste dal mercato del lavoro con particolare riferimento al proprio territorio. Il titolare dell’azienda alla fine del corso ha offerto un contratto per la stagione estiva che stava per iniziare a quattro delle alunne partecipanti allo stage, affermando: “ sono rimasto colpito dall’impegno, dall’interesse e dalla cura con i quali le alunne hanno affrontato le varie attività proposte”. Tutti i progetti realizzati hanno comunque perseguito da un lato obiettivi comuni e trasversali, quali l’acquisizione di competenze relazionali, comunicative, organizzative, la socializzazione nell’ambito della realtà lavorativa, la rimotivazione degli allievi in difficoltà e dall’altro obiettivi specifici relativi all’acquisizione di capacità operative riferite ai ruoli lavorativi del settore di studi frequentato dagli allievi. Un altro caso degno di nota, ma se ne potrebbero descrivere tanti, viene estratto dalla relazione finale del tutor aziendale e del titolare di una concessionaria di auto: “l’allievo si è mostrato interessato al lavoro svolto, ha avuto un comportamento corretto tanto che, per l’impegno manifestato, l’azienda gli ha proposto di continuare l’attività lavorativa fuori dal normale orario scolastico, nell’eventualità di un’assunzione al termine del corso di studi”. La vivacità dei Consigli di Classe e la loro attenzione verso questa opportunità che l’Unione Europea ha offerto negli anni hanno fatto sì che fossero presentati e successivamente approvati diversi progetti. Le esperienze di stage sono state realizzate in aziende operanti nel campo dell’elettronica, della meccanica, dell’elettrotecnica, dei servizi sociali, del turismo, della gestione aziendale, dell’ambiente, della grafica, della moda. Lo stesso allievo ha dichiarato “Il tirocinio mi ha dato la possibilità di inserirmi subito nell’attività lavorativa, in quanto sono stato assunto nella stessa azienda per aver dimostrato impegno e senso di responsabilità”. Attualmente il ragazzo, frequentante la quinta classe, studia e lavora a tempo parziale presso la suddetta ditta. Per gli interventi formativi sul territorio, l’Istituto si è avvalso della collaborazione della Camera del Commercio e dell’Associazione delle Piccole Imprese (API) di Matera per l’individuazione delle aziende disponibili ad ospitare alunni per attività di stage. In diversi casi gli alunni hanno apprezzato l’opportunità che la scuola ha offerto loro dichiarandolo apertamente sia mediante i questionari di gradimento dello stage somministrati alla fine degli interventi formativi sia mediante interviste rilasciate ai tutor 11 ISTITUTO SUPERIORE - “M.PIRA” BITTI (NU) Liceo Scientifico Dorgali Liceo Scientifico Bitti Liceo Scientifico Siniscola I.P.A.A. Siniscola Navigando nella comunicazione Avvicinare i giovani al mondo della comunicazione, permettere loro di conoscerne le tecniche attraverso un percorso finalizzato all’orientamento e alla consapevolezza dell’importante ruolo che la comunicazione riveste oggi, più che in passato, sono solo alcuni tra gli obiettivi del progetto realizzato dal nostro Istituto - nell’ambito del PON misura 1 azione 2 “Esperienze di stage nell’ambito dei percorsi di formazione”. Un progetto innovativo grazie al quale gli alunni delle ultime classi dei Licei Scientifici di Dorgali e Siniscola hanno potuto vivere un’esperienza entusiasmante di crescita e soprattutto confronto all’interno di un’altra realtà insulare: la Sicilia. Lo stage sulla comunicazione si è svolto, infatti, presso il Comune di Caltanissetta e una web agency “Making web” dello stesso capoluogo nisseno. Ma perché abbiamo scelto come tema di questo percorso la comunicazione? Si partiva dalla necessità di intervenire nelle situazioni di confusione e perplessità che spesso accompagnano gli studenti riguardo al futuro scolastico, alla scelta universitaria ed all’inserimento nel mondo del lavoro. Contestualmente emergeva l’interesse da parte dei ragazzi verso le aree tematiche legate al mondo della comunicazione e ai mass media in genere. Si è voluto, così, orientare i ragazzi verso un’attività interessante, attuale e al contempo si è cercato di “educarli” a vivere la comunicazione sia come momento di condivisione di un’esperienza di conoscenza e analisi del territorio sia come consapevole strumento di crescita personale e sociale. Dai giornali alla televisione, passando per le nuove tecnologie, il percorso approdava 12 alla comunicazione istituzionale, attività fondamentale nel dare risposte ai cittadini, permettendo loro di acquisire elementi di giudizio per distinguere tra servizio e propaganda, efficienza e demagogia. Un ulteriore elemento di stimolo, inoltre, è risultato essere la scelta di svolgere lo stage in una realtà esterna, lontana, ma accomunata da elementi di insularità e perifericità . E’ nato così il progetto “Navigando nella comunicazione” che ha coinvolto trentatre studenti all’interno di un percorso scuola – lavoro che li ha portati a vivere con grande entusiasmo diversi momenti della comunicazione a partire dalle attività di sportello, ovvero come funzionano l’Ufficio Relazioni con il pubblico, e gli sportelli Informagiovani e di aiuto alle Imprese. Ed ancora, i ragazzi hanno vissuto l’esperienza di giornalisti all’interno di un ufficio stampa redigendo comunicati ed incontrando giornali e tv regionali nel corso di una conferenza stampa da loro stessi organizzata. Hanno, inoltre, preso parte ad una diretta televisiva per raccontare la loro esperienza e si sono “improvvisati” reporter in compagnia di un cameraman in giro per la città a raccogliere storie e umori, intervistando personaggi famosi e gente comune, narrando con immagini e parole le memorie e la festa più importante e suggestiva della città che li ha ospitati. L’esperienza maturata e le competenze acquisite, frutto di confronto continuo, sono confluite nei due documentari - “Riti e Tradizioni della Settimana Santa Nissena” e “ Memorie di Caltanissetta” - di cui i ragazzi sono stati autori e registi, riuscendo a raccontare con entusiasmo e cuore l’animo vero di una città. Istituto Tecnico Commerciale “FABIO BESTA” CAGLIARI “BESTAGE” La nostra scuola opera in un ambito socioeconomico caratterizzato dalla presenza di piccole e medie imprese per favorire la competenza e la professionalità atta ad un inserimento delle nostre utenze nel mondo del lavoro, l’ITCS “Fabio Besta”, sulla base dell’art. 16 della L. 196 /97, fin dall’anno scolastico 1999/2000 ha svolto attività di stage in linea con lo spirito della L. 144/99, aderendo: - al progetto “Flavio Gioia” che ha visto studenti delle classi 4e svolgere attività di stage con un gruppo di aziende convenzionate private e non (Enti Locali, RAS Assicurazioni, la SARAS) nell’ambito delle rispettive aree di progetto; - aree di progetto predisposte dai Consigli di Classe sono state stipulate altre convenzioni con la Meloni Vini S.r.l. e con la S.A.M. S.p.A. di Selargius. A conclusione di questa ottima esperienza che ha portato i ragazzi in azienda, è stato posto in essere uno stage con una similare azienda (imbottigliamento di acque minerali a Viladrau) di Barcellona presso cui i ragazzi si sono recati ed hanno potuto verificare come le loro competenze acquisite in ambito locale fossero utili anche in campo europeo. - PROGETTI PON: rivolto ad alcune classi del corso ITER, sviluppatesi in strutture turistiche alberghiere pubbliche e private di Cagliari e nel territorio del Verbano-CusioOssola, l’esperienza ha favorito: - Il confronto tra realtà economiche e sociali diverse da quella isolana; - La conoscenza di una tradizione turistica specializzata e professionale tra le più avanzate d’Europa. Il risultato è stato valutato in maniera particolarmente positiva, sia del consiglio di classe in sede di attribuzione del credito scolastico, che dall’entusiasmo delle famiglie, che dal resto delle singole classi da parte dei ragazzi che non hanno partecipato, ma che pur si sono sentiti coinvolti dai compagni nella sperimentazione. Non meno importante è stato per gli alunni il raggiungimento di quegli obiettivi che fanno parte del saper essere. Commenti dei ragazzi Martina: Questo stage mi è servito molto, soprattutto perché ho conosciuto un tipo di turismo e una realtà completamente diversa da quella che c’è nella mia regione. Un turismo più elitario e soprattutto pochissimi giovani, proprio per gli elevati costi alberghieri e dei servizi. Marco: Questo stage è stato molto utile per la mia formazione, perché ho potuto utilizzare e approfondire l’uso delle lingue, ho imparato a relazionarmi e comportarmi in maniera adeguata con i clienti e i colleghi di lavoro, ho conosciuto un ambiente lavorativo che mi era sconosciuto ed è stata un’esperienza molto importante perché mi ha aiutato a responsabilizzarmi. Lo stage non ha influenzato le mie future scelte lavorative in quanto probabilmente continuerò gli studi, ma non nel settore turistico. Maria Laura: Dopo questo stage ho capito che lavorare in campo turistico mi piace, infatti dopo il diploma continuerò gli studi in questo settore. E stato complessivamente un esperienza positiva. La preparazione è stata adeguata con particolare riguardo alle lingue straniere, per il resto la scuola mi ha preparato in modo da affrontare una realtà totalmente diversa dal mondo della scuola. Valentina: Ci è stato proposto di svolgere lo stage a Verbania per entrare nell’ottica del mondo del lavoro, stare fuori casa e quindi avere la completa gestione della propria vita. Ho imparato ad assumer un comportamento serio, come arrivare con puntualità al lavoro, vestita con un abbigliamento consono: camicia bianca e pantaloni neri, cose che mi sono state insegnate a scuola. Effettuare questo stage è stato sicuramente come avere padronanza della mia vita. Ombretta: Nello stage ho imparato non tanto cosa significa lavorare, perché era un impegno abbastanza leggero, quanto a relazionarmi con il pubblico. Ho visto e apprezzato il settore turistico e se prima ero intimorita dall’allontanarmi dalla Sardegna per conoscere nuove realtà, con lo stage essendo in “un ambiente protetto” ho visto come sia semplice e interessante. 13 Istituto Tecnico Commerciale "VITO VITTORIO LENOCI" JAPIGIA (BA) Esperienza di gestione computerizzata aziendale FINALITA’ landone i risultati in modo valido per costruire modelli L'azione è finalizzata a facilitare la transizione scuola - lavoro mediante il raccordo fra sistema dell'istruzione e realtà produttiva, con l'attuazione di stage in azienda. - Saper adeguatamente rappresentare e diffondere i processi appresi, tanto nel contesto scolastico quanto al di fuori di esso DESCRIZIONE - Saper gestire efficacemente spazi autonomi di gestione dei tempi di lavoro in vista di obiettivi concreti stabiliti. Il presente progetto,Ê è stato rivolto a un gruppo di 19 alunni/e delle classi V dell'istituto , volto a favorire l'esperienza di alternanza scuola - lavoro e l'orientamento verso una maggiore consapevolezza di sé e verso le opportunità di inserimento nel mercato del lavoro. Il corso ha inteso formare una figura professionale in grado di organizzare e gestire un ufficio con competenze contabili, di presidiare le attività amministrative di base, commerciali e l'archiviazione dei documenti con tecniche e strumenti di Information tecnology. DALLE ESPERIENZE DEI CORSISTI “Era estremamente importante riuscire ad integrare le nozioni teoriche apprese durante le trenta ore del corso teorico e quelle scolastiche ad aspetti pratici. ….. Sono riuscito a creare un legame tra le informazioni teoriche del corso e quelle pratiche delle ore aziendali anche se mi sono reso conto che molte nozioni scolastiche sono molto più semplici viste praticamente. Quindi secondo il mio modesto parere si dovrebbero incentivare molto di più queste esperienze in modo da far crescere tra coloro che si accingono a far parte del mondo del lavoro lo spirito giusto per operare attivamente e obiettivamente”. L’intervento formativo è stato caratterizzato da due momenti distinti ma complementari: - Teorico (orientamento) svolto con incontri pomeridiani con esperti e professionisti del settore che hanno illustrato le dinamiche del mondo del lavoro. “L’esperienza è stata interessante e ha risposto pienamente alle mie aspettative. Ho avuto la possibilità di vedere da vicino la riforma del lavoro voluta da Marco Biagi, conoscere i principali aspetti giuridici riguardanti il lavoro. - Stage in azienda volto alla conoscenza di realtà produttive presenti nel contesto economico locale. "……Conoscere ciò che mi aspetta dopo il diploma o la laurea è un gran vantaggio. Le conoscenze teoriche acquisite sono state un potenziamento e un approfondimento dei temi trattati in classe con un conseguente beneficio scolastico. L’esperienza pratica, invece, mi ha offerto la possibilità di conoscere quali sono le opportunità e i vantaggi che il mondo del lavoro non solo italiano ma europeo offre ai giovani e quali sono le possibili scelte che esso suggerisce.” CONOSCENZE FINALI Nozioni di contabilità aziendale: fatturazione e documenti di trasporto, libri contabili, denunce IVA, registri obbligatori; - Software gestionali integrati; - Terminologia tecnica e aziendale; “…..Grazie a questo stage ho capito che il mondo del lavoro è un mondo senza scrupoli, nel quale bisogna essere sempre un passo in avanti rispetto agli altri e nel quale, se si vuole “sopravvivere” bisogna avere pazienza e trattare il cliente in modo onesto e fornendogli tutte le informazioni necessarie. Questa esperienza mi è servita, oltre per l’aspetto prettamente lavorativo, anche per poter dare un risvolto tecnico e pratico alla teoria scolastica. Da questo punto di vista è stato pregevole l’apporto che ho ricevuto dal corso che ha preceduto lo stage, interessante dal punto di vista del contenuto, ed utile nel fornirmi informazioni scolastiche di cui non ero precedentemente a conoscenza….” - Lineamenti di base del sistema informativo aziendale; - Nozioni di controllo di gestione; COMPETENZE FINALI - Saper gestire le relazioni con i diversi interlocutori nei contesti aziendali - Saper realizzare pratiche aziendali in specifici comparti produttivi - Saper generalizzare le informazioni apprese e l'esperienza maturata, interpo- 14 Istituto Tecnico Commerciale e per Periti Aziendali - “A. LOPERFIDO” MATERA Scenari del mondo del lavoro G li s c e nar i d e l mondo del lavoro soprattutto per i giovani assumono dimensioni europee. Le scuole progettano, attuano percorsi formativi adeguati all’insegna di una metodologia che agevola l’apprendimento in sitauzioni concrete, cogliendo i saperi attraverso il fare. italiana, Hotel internazionali - sono stati assegnati nei vari reparti ove operando hanno rafforzato le abilità comunicative in lingua francese, dando prova di sufficiente autonomia e flessibilità nell’individuare ed eseguire quanto loro indicato. Si è resa evidente la ricaduta in primo luogo motivazionale nei confronti dello studio grazie all’allargamento delle prospettive offerte da una esperienza Quarantacinque studenti delle classi quinte dell’Istituto Tecnico Commerciale “A. Loperfido” di Matera negli a.s. 2001/02-2002/03-2003/04 hanno maturato esperienze di stage in Italia e in Belgio, in riferimento al Progetto P.O.N Misura 1 Azione 1.2b “Esperienze di stage nell’ambito dei percorsi di istruzione. Stage in altro contesto territoriale” Formiamoci in Europa. I giovani hanno vissuto la fase di orientamento della durata di trenta ore, incontrando esperti di diritto del lavoro nazionale e comunitario, acquisendo fra l’altro opportune cognizioni in ordine ai temi della parità fra uomo e donna nel campo lavorativo, mostrando attenzione al sistema economico, sociale e culturale belga e alla presenza in esso di operatori economici di origine italiana. Il Centro Estero della Camera di Commercio di Matera e l’Agenzia internazionale Mondimpresa di Bruxelles hanno costituito un punto di riferimento in tutte le fasi progettuali ed organizzative. Nella capitale belga i ragazzi, dopo uno studio della organizzazione delle strutture aziendali destinate ad accoglierli –Camera di Commercio belgo- 15 internazionale. Il soggiorno di tre settimane ha contribuito a sviluppare negli allievi un senso di modernità, di cittadinanza, di pari opportunità da vivere nella Unione Europea, nata da un sogno di pace dopo le catastrofi della seconda guerra mondiale, per l’azione politica di insigni statisti che fecero sorgere i primi organismi unitari, come la Comunità Economica del Carbone e dell’Acciaio, l’Euratom. Per la politica energetica comune fu deteminante l’apporto di tantissimi lavoratori anche italiani che nella estrazione del carbone nelle miniere del Belgio sopportarono condizioni di vita oggi impensabili, con sacrifici e costi di vite umane. Istituto Tecnico Industriale Statale - " Basilio Focaccia " SALERNO Stage in azienda del settore agroalimentare Il progetto, seguito da 21 alunni della classe V delle specializzazioni di Tecnologia alimentare eÊ Chimica Industriale, è nato dalla necessità di creare un raccordo fra il mondo della scuola ed il mondo produttivo, dove spesso i giovani approdano con un bagaglio culturale teorico accettabile, ma doveÊ ben presto si rendono conto che la realtà è regolata da ritmi pressanti e dove le competenze teoriche sono finalizzate ad una pratica veloce e alla risoluzione dei continui p r o b l e m i connessi alla complessità del sistema mondo produttivo. Lo stage in azienda è stato preceduto da una Fase di orientamento di 30 ore che si è svolta nell'istituto. Durante queste lezioni gli alunni hanno studiato la struttura aziendale, i problemi connessi alla commercializzazione e al marketing, la legislazione fondamentale sugli alimenti, sulla sicurezza sanitaria e ambientale. Hanno anche effettuato esercitazioni di laboratorio aventi per oggetto analisi sulla semola di grano duro e sul prodotto finito. Lo stage si è svolto presso il "Nuovo Pastificio Vietri S.p.A." di Montoro Inferiore (Av): azienda di antica tradizione che occupa 31 addetti, dotata di impianti moderni in grado di produrre 30.000 kg di pasta al giorno. Il Gruppo operativo d'accordo con l'azienda ha stabilito di svolgere lo stage in tre settimane cercando di mediare tra le esigenze didattiche e quelle aziendali. Il contatto diretto e quotidiano con i tutor aziendali, che hanno saputo trasmettere agli allievi l'amore e la passione che li lega alla loro realtà produttiva, è stata di grande stimolo per gli allievi. Per poter fattivamente inserire gli studenti all'interno del processo produttivo e di controllo di 16 qualità, sono stati costituiti dei gruppi che hanno potuto agevolmente ricoprire ruoli lavorativi effettivi e prendere parte al vero lavoro dell'azienda. In tal modo tutti alla fine hanno avuto una visione completa del ciclo produttivo, che va dalla ricezione delle materie prime, alla produzione della pasta, al confezionamento, immagazzinamento, spedizione e controllo qualità. Periodicamente gli allievi sono stati oggetto di verifiche e valutazioni sugli apprendimenti. L'ottima riuscita del progetto è stata resa possibile grazie ad un impegnativo, fattivo e critico lavoro collaborativo di tutte le figure coinvolte. I componenti del gruppo operativo, oltre ad organizzare concretamente il progetto, ne hanno seguito l'attuazione fino alla sua conclusione, facendosi carico di risolvere qualsiasi problema e garantendo l'erogazione di una offerta formativa di qualità. Sono stati, infatti, previsti incontri periodici tra il gruppo operativo, il tutor formativo, il tutor aziendale,il responsabile delle verifiche e il responsabile del monitoraggio del processo, cosicché si è avuta la possibilità di rivedere, ripensare e riorganizzare momenti ed aspetti del progetto in cui si sono riscontate delle criticità. Molta importanza è stata data anche alla ricaduta del progetto sulle tradizionali attività curriculari: i docenti della classe hanno espresso una valutazione positiva sul progetto ed hanno constatato un atteggiamento più maturo e responsabile degli allievi; in particolare, inoltre, gli insegnanti delle materie professionalizzanti hanno riscontrato migliori profitti e maggiore interesse. Un parere molto positivo sull'esperienza è stato dato dagli allievi e dai loro genitori. Liceo Scientifico “Giuseppe Berto” VIBO VALENTIA Strumenti di Marketing per lo sviluppo del Turismo Il progetto è nato dalla consapevolezza e dalla necessità di formare gli studenti e prepararli o p e ra t i va m e n t e a l l avo r o, c r e ando cultura di impresa nel settore turistico, un settore sul quale si fonda il futuro della nostra regione. le esigenze dei destinatari. L’analisi dei bisogni ha rappresentato, quindi, il momento fondamentale per la definizione degli obiettivi e per la realizzazione di interventi efficaci. Nella rilevazione dei bisogni si e’ tenuto conto delle esigenze espresse dagli studenti in termini di motivazioni, conoscenze e competenze. Il progetto si è posto i seguenti obie tt i v i : - far capire ai giovani che, per avere successo nel mondo del lavoro, in particolare in questo periodo di globalizzazione, bisogna diventare imprenditor i di se stessi ; Una prima fase del progetto e’ stata mirata a far conoscere agli studenti la realta’ turistica locale e a fornire le informazioni e conoscenze sul ruolo del tour o perato r. Nella seconda fase si e’ cercato di preparare i giovani a proporsi al mondo del lavo ro. - permettere ai ragazzi di mettere in pratica le conoscenze e le competenze linguistiche acquisite nell’ambito del curricolo scolastico, sviluppando altresì capacita relazionali e or gan i z z a ti v e. La fase finale e’ stata, invece, i n c e n t ra t a s u l l ’ a c q u i s i z i o n e d i competenze specifiche nell’ambito della cultura d’impresa, soprattutto relative alla gestione e alla pubblicizzazione di una stru ttu ra tu ristica. Il progetto si è sviluppato att raver so : La realizzazione del progetto ha permesso agli allievi di acquisire competenze certificate spendibili anche nel mondo del lavoro. Il progetto ha consentito altresì agli studenti di confrontarsi direttamente con una formula didattica che facendo leva sull’applicazione pratica, ha voluto annullare per quanto possibile la distanza che spesso separa il “sapere” dal “saper fa re ”. - contatti con le famiglie degli alunni coinvolti per la necessaria autorizzazione a partecipare al proge t to ; - pubblicizzazione del progetto attraverso i canali istituzionali e individuazione di esperti e tutors intern i . Si è passati poi ad analizzare 17 Lceo Classico - “FRANCESCO SCADUTO” BAGHERIA (PA) IL LAVORO DELL’ARCHIVISTA: RICERCA DI MESTIERI SCOMPARSI conflittuale: l’educazione alla cittadinanza ovvero all’universalismo e l’educazione alla identità locale. I p r o g e tt i I l l avo r o d e l l ’ a r c h i v i sta: ricerca di mestieri scomparsiPON 1.2- 2003- 1213 e PON 1.22 0 0 4 - 5 7, c o s t i t u i s c o n o p e r c o r s i formativi che hanno proposto una riflessione sulle tradizioni popolari del territorio, sul valore della memoria e delle usanze più significative legate alla cultura material e . Ta l i p r o g e tt i h a n n o o r i e n t a t o gli alunni coinvolti (un gruppo di almeno 36 studenti delle ultime classi delle Istituzioni scolastiche d e l l a Re t e B a b - e l - g h e r i b ) , ve r s o l a c u l t u ra d e l l a v o r o e q u i n d i l a dimensione professionale, tramite il superamento di una rigida dicotomia tra scuola e mondo del lavoro. Questi progetti a prosecuzione di quello precedente (anno 2001-2002: ricerca di arti e mestieri scomparsi di Bagheria e dintorni), in una prospettiva triennale, hanno guidato i giovani, attraverso la valorizzazione delle abilità e delle tecniche legate alla cultura contadina, ad operare uno studio sul mestiere del contadino di ieri ed oggi, nelle stagioni dell’estate e dell’autunno. I percorsi formativi hanno prefigurato l’educ a z i o n e a l l a c i tt a d i n a n z a e d a l l a identità locale e hanno promosso la fruizione dei beni della cultura materiale della Sicilia, il cui recupero è irrinunciabile. I progetti quindi, per gli studenti, si sono c o n f i g u ra t i c o m e u n p e r c o r s o d i educazione alla cittadinanza. Si è c o nv i n t i c h e c i t t a d i n o, i n fa t t i , è colui il quale costruisce la prop r i a p e r s o n a a tt rave r s o d u e a s s i educativi fondamentali, in tensione dialettica fra di loro e non L’ a p p r o c c i o d e l g r u p p o d i s t u denti a questa problematica è stato quello di assumere, fare propria l’identità locale, attraverso gli strumenti della ricerca storica, del recupero memoriale di persone, arti, ricordi, di tradizioni, legati al vissuto del proprio t e r r i t o r i o. A conclusione dei progetti c’è stata la crescita del cittadino att rave r s o l a c r e s c i t a d e l l a c o n s a pevolezza dell’identità locale, che può fare recuperare per il presente e per il passato, in vista del f u t u r o, l a c u l t u ra d e l t e r r i t o r i o . I n t e r m i n i d i i d e n t i t à c u l t u ra l e , g l i s t u d e n t i h a n n o va l o r i z z a t o a l massimo, conferendo verità e autenticità alla ricerca, il ruolo della m e m o r i a . I l p r o fe s s o r e A n t o n i n o Buttitta ha loro ricordato, durante la fase dell’orientamento, che civiltà è avere storia con memoria; s e n z a m e m o r i a n o n c ’ è c u l t u ra , né umanità, né civiltà. Gli stage, quindi, oltre a delinearsi come momenti di alternanza scuola-lavoro (in linea con la Scuola Europea) sono da considerare iniziativa complementare ed integrativa dell’ iter formativo degli studenti coinvolti, in quanto essi hanno realizzato: -ricerca con fonti documentarie, precipuamente presso la 18 Biblioteca Comunale “F. Scaduto” di Bagheria (sede di 80 ore di stage per 2 annualità) e ove possibile, presso gli archivi di alcune aziende agricole di Bagheria e d ei luoghi del contadi n o civiltà contadina millenaria, dal volto ancora intatto e nella fattispecie i volti dell’estate e dell’autunno di due delle ultime s a c c h e a g r i c o l e d e l M e d i t e r ra n e o. Inoltre gli stage sono stati preceduti da 30 ore di orientamento, rivolte ali studenti e così ar t icolat e : -ricerca in loco (Ustica/Pantelleria e Cooperativa “Natura”/Istituto Sperimentale Florivivaistico- Sanremo: le risorse del contadino ie r i e oggi) - 14 ore a cura del C. O. T. Università degli studi di Palermo (orientamento di genere e pari opportunità, mini bil a n ci o de l l e com pe te n z e ) - un laboratorio di scrittura creativa, per 2 annualità, sul tema : “mestieri scomparsi di Bagheria e dintorni”, privilegiando il mestiere del contadino e le tecniche del lavoro della terra in una dimensione interculturale mediterranea, partendo dal vicino per arrivare al lontano (secondo una recente metodologia storica) e in rapporto col contadino oggi (agric o ltura biologica) - 16 ore a cura di un funzionario tecnico del Servizio Museografico della Facoltà di Lettere-Università degli Studi di Palermo- (studio preparatorio delle realtà agricole tradizionali di Pantelleria e delle principali tecniche di coltivazione in un’ottica comparata con quelle delle antiche civiltà; addestramento metodologico all’interno dei circuiti della cultura materiale. Rielaborazione dell’esperienza di Ustica. Ricerca bibliografi ca e i con ogr a fi ca ) . - un prodotto finale: un CD, prosecuzione dell’esperienza stagistica 2001-2002 e 2003- 2004, che ha portato alla realizzazione e alla diffusione di due CD, uno sugli antichi mestieri (carretto, barca, e teatro del puparo) l’altro sul lavoro del contadino (estate) a tutte le Istituzioni della Rete “Bab-elg herib” e agli Enti loca l i . Al termine del percorso gli allievi hanno conseguito le seguenti competenze tecniche: “conoscenza ed utilizzazione degli spazi, armadi e schedari della biblioteca comunale, elementi di classificazione e di lettura connotati simbolici dei libri, metodologia della ricerca, produzion e d i f o r l d e r, c d e f o t o ” e t ra s ve r s a l i : “ c u l t u ra d e l l e i d e n t i t à di genere, conoscenza sul campo delle modalità di funzionamento di un ente, recupero della cultura materiale, educazione alla c i tt a d i n a n z a ”. Gli studenti sono stati inseriti nel mondo lavorativo del Servizio Museografico dell’Università degli Studi di Palermo, della Coop e ra t i va “ N a t u ra ” d i B a g h e r i a , degli Archivi delle aziende agricole e soprattutto della Biblioteca Comunale di Bagheria, nei campi delle isole di Ustica e Pant e l l e r i a , 2 i s o l e d e l M e d i t e r ra n e o, p i c c o l e , m a r i c c h e d i u n a 19 Elenco riferimento Istituti 20 Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Dipartimento per l'Istruzione Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell'istruzione Scolastica Ufficio V Unione Europea Fondo Sociale Europeo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2000-2006