martedì 2 ottobre 2012 7 NAPOLI METROPOLI ACERRA SOPRALLUOGO TENICO DELLA PROCURA DI NOLA. DENUNCIA DI CANNAVACCIUOLO, ASCOLTATO DAI MAGISTRATI Abusi edilizi al rione Madonnelle, 4 abbattimenti ACERRA. Dopo le inchieste sulle false assegnazioni di loculi al cimitero, sulle attestazioni di pagamento fasulle per ottenere un condono, la casa colonica trasformata in palazzina residenziale e sequestrata dai carabinieri, e la cooperativa (rione Gescal) venduta a privati, la Procura di Nola ne apre un’altra. Su presunti abusi edilizi e licenze fantasma nella Zona di Rispetto 167 (rione Madonnelle). Risultano 4, infatti, le ordinanze di abbattimento notificate ad un paio di attività commerciali, un manufatto in cemento e un’abitazione. L’inchiesta, affidata al pubblico ministero Carmine Renzulli, è partita dalla denuncia depositata da Alessandro Cannavacciuolo (nella foto), il 2 settembre 2011. Querela proto- POZZUOLI collata anche in Comune. Sotto la lente di ingrandimento dei giudici, quindi, anche la licenza concessa da viale della Democrazia alla farmacia comunale (anni 2007/2008, durante l’amministrazione Marletta), in via Madonnelle. Che stando alla denuncia, sorgerebbe in un edificio abusivo e tra i dipendenti avrebbe la moglie di un consigliere dell’attuale maggioranza. «L’inchiesta è partita subito dopo l’interrogatorio – racconta Cannavacciuolo, ascoltato dai magistrati un paio di volte – La prima 6 mesi fa, la seconda un mese e mezzo fa. In zona 167, sorge anche la villa di un ex parlamentare di Acerra». «L’area è stata oggetto di un sopralluogo da parte dei tecnici della Procura – prosegue il testimone -, avvenuto tra il primo e il secondo interrogatorio». Cannavacciuolo aggiunge che dal Comune non ha avuto riscontri, ma secondo indiscrezioni, qualche notifica in Municipio sarebbe comun- que arrivata. Quello delle autorizzazioni abusive in un’area non edificabile e non sanabile, è solo uno dei filoni dell’inchiesta aperta dalla Procura nolana sulla base della denuncia di Cannavacciuolo. La richiesta di “un celere intervento giuridico e amministrativo”, volto ad indagare “sulle gravi illegittimità perpetrate nel Comune di Acerra”, non si ferma ai presunti abusi edilizi nel rione Madonnelle, “con parte di essi usati dall’ente pubblico”, ma comprende le segnalazioni inerenti “la presenza di rifiuti tossici depositati nelle fondamenta della scuola materna “Bosco Incantato” in via Spiniello e l’immane evasione Ici correlativa alla zona H, località Varignano (dove era previsto sorgesse il Polo pediatrico)”. In entrambi gli interrogatori, Cannavacciuolo spiega di essere stato ascoltato in merito a tutte e tre le vicende. Annalisa Aiardo MEDAGLIA D’ORO AL VALORE PER GIUSEPPE MINOPOLI, LA GUARDIA GIURATA UCCISA DURANTE UNA RAPINA. IL PADRE: 4 ANNI DI ATTESA «Giustizia per mio figlio, un eroe» di Gennaro Del Giudice QUARTO INAUGURAZIONE CON 220 ALUNNI POZZUOLI. “Chiara testimonianza di elette virtù civili ed altissimo senso del dovere spinto fino all’estremo sacrificio”. Dopo 4 anni, con gli assassini ancora impuniti, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha insignito della medaglia d’oro al valor civile Giuseppe Minopoli, la guardia giurata uccisa a Pozzuoli durante una rapina il 6 settembre del 2008. Ieri mattina i genitori di Pino, per tutti il “Gigante buono”, hanno ricevuto la massima onorificenza nazionale dalle mani del Prefetto Andrea De Martino nel corso della cerimonia ufficiale svoltasi presso la Prefettura di Napoli per la consegna di 55 onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, proprio in concomitanza con il sessantanovesimo anniversario delle Quattro Giornate di Napoli. «Dopo 4 anni siamo ancora in attesa che venga fatta giustizia – afferma commosso Luigi Minopoli, il papà dell’allora 37enne Pino – Oggi è stato ricordato e reso onore al gesto eroico di mio figlio ma allo stesso tempo è stato anche rinnovato il nostro dolore. Vogliamo che si scoprano i colpevoli, che gli assassini di mio figlio siano catturati e che paghino davanti alla giustizia». Quel maledetto sabato sera di 4 anni fa due belve fecero irruzione all’interno della pizzeria “Il Regno dei Sapori” al civico 70 di via Allodi, nel quartiere Monterusciello. I due rapinatori, uno dei quali armato, con il volto coperto da un casco, avevano atteso l’uscita degli ultimi clienti per puntare all’incasso della serata. Nel locale, che sorge in un palazzina del quartiere, c’erano in quel momento il proprietario, un uomo di 41 anni del luogo e la guardia giurata che, secondo la ricostruzione dei carabinieri, stava mangiando una pizza seduto a un tavolo vicino all'ingresso. Accortosi del tentativo di rapina, Minopoli non esitò ad estrarre la sua pistola per difendere il proprietario del locale, ma fu affrontato da uno dei rapinatori che lo uccise con due colpi di pistola a bruciapelo. Un delitto rimasto impunito e sul quale sono ancora aperte le indagini. E dell’omicidio di Giuseppe Minopoli si parla anche nelle 950 pagine dell’ordinanza che portò il 25 giugno del 2011 all’arresto di 84 persone legate al clan Beneduce-Longobardi durante l’operazione denominata “Penelope” condotta dai pm Raffaella Capasso, Gloria Sanseverino e Antonio Ardituro. Di particolare rilevanza il racconto del pentito Francesco De Felice che ricostruì dieci anni di omicidi, tentati omicidi, gambizzazioni e agguati. Tra questi proprio il delitto di Giuseppe Minopoli. «All'epoca ero ancora detenuto e quindi conosco i fatti solo per sentito dire. Ho saputo che a fare la rapina sono stati Ferdinando Aulitto e il fratello Gennaro Sannino. …omissis… Ho sentito parlare di questa vicenda allorquando sono stato scarcerato, mentre mi trovavo nel garage del Pagliuca, dove ci riunivamo a chiacchierare. In quell'occasione, nel garage ci trovavamo io, Pagliuca Salvatore, De Felice Raffaele e Alfano. L'episodio mi fu raccontato da Pagliuca Salvatore, che ne era venuto a conoscenza da un testimone oculare». “Lancia”, taglio del nastro: accertamenti alla “Viviani” POZZUOLI PREVISTE SOLENNI CELEBRAZIONI Solfatara, arriva Padre Pio Attesa la reliquia del santo POZZUOLI. Il ricordo, indelebile, del Santo di Pietrelcina tra i frati Cappuccini dell’area flegrea: la teca con la reliquia di Padre Pio alla chiesa-santuario di San Gennaro, alla Solfatara (nella foto). Il significativo e tanto atteso evento, da parte delle comunità parrocchiali del territorio, e dei fedeli tutti, avrà luogo infatti sabato 13 ottobre alle ore 18,30, con una solenne celebrazione eucaristica, cui seguirà appunto il bacio della Reliquia. Tale sacro frammento, si sa, è riconducibile all’osso ioide, un osso a forma di “u”, che si trova alla base della lingua ed è connesso allo scheletro solo con legamenti e muscoli: l’unico che si è staccato in modo naturale dalla salma del Santo, al momento della ricognizione canonica. Una testimonianza di fede, di preghiera, questa al santuario francescano di Pozzuoli, al Frate Cappuccino, a Padre Pio, tanto amato perché icona della sofferenza, dell’offerta e dell’amore; ovvero al Santo che ha fatto della sofferenza un’offerta a Dio, per amore del prossimo e verso il prossimo. Quello del bacio della Reliquia di San Pio, viene preceduto da un altro importante ed atteso evento, che si terrà giovedì 11 ottobre, alle ore 19, presso la chiesa concattedrale di San Paolo, al megaquartiere di Monterusciello: l’apertura dell’Anno della Fede, voluto fortemente dal Santo Padre Benedetto XVI, papa Ratzinger. Nella circostanza, ci sarà una solenne celebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Gennaro Pascarella, vescovo di Pozzuoli. L’Anno della Fede avviene nel 50° anniversario dell’apertura del concilio Vaticano II, e si concluderà il 24 novembre 2013. Per “portare Cristo a chi non lo conosce”. Gennaro D’Orio Il prefetto di Napoli premia i genitori di Giuseppe Minopoli (a destra) POZZUOLI NUOVI ORARI PER IL DIVIETO DI VENDITA Movida, ordinanza bis anti-alcol POZZUOLI. Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia ha firmato ieri mat- tina una nuova ordinanza che limita la vendita di alcolici e superalcolici in qualsiasi contenitore, di vetro e di altri materiali, fino al 4 novembre prossimo, prolungando di fatto la precedente ordinanza che scadeva il 30 settembre. L'unica novità riguarda la fascia oraria entro cui vige il divieto, che resta immutata dal lunedì al giovedì e la domenica, vale a dire dalle 22 alle 6 del giorno dopo per bevande superalcoliche (gradazione superiore al 21%) e dalle 24 alle 6 del giorno dopo per bevande alcoliche (gradazione inferiore al 21%). Mentre il venerdì e il sabato il divieto di vendita di superalcolici è passato dalle ore 22 alle 24 sempre fino alle 6 del mattino dopo. «Visti i risultati positivi ottenuti in questi mesi, abbiamo deciso di riproporre questa ordinanza - ha dichiarato il sindaco Vincenzo Figliolia - per continuare a garantire la sicurezza dei cittadini e la loro quiete notturna violata spesso in passato da episodi di violenza». POZZUOLI QUARTO. Una inaugurazione ufficiale ha dato il benvenuto a 220 alunni presso la scuola “Lancia”, ubicata in piazza Santa Maria. A seguito dei disagi riscontrati presso l'edificio “Raffaele Viviani” dichiarato inagibile nelle scorse settimane, i piccoli studenti sono stati trasferiti in questa struttura, messa a nuovo, ad hoc. Presenti alla giornata di accoglienza, il commissario prefettizio Vincenzo Greco, il vice commissario Antonio Ruocco e il dirigente del Primo Circolo, Antonio Caggiano. «Auguro agli scolari di godere appieno di questa scuola, che non è assolutamente una toppa a quanto accaduto, ma anzi è stata accuratamente preparata al fine di potervi ospitare nel più decoroso dei modi» ha asserito il commissario, con l’assenso orgoglioso del dirigente scolastico. «Sono stati giorni difficili – ha ricordato Caggiano – perchè minati da imprevisti che ci hanno sconfortato ma oggi siamo felici di poter avviare questo nuovo anno scolastico in questa splendida scuola». Alle sue parole è seguita la benedizione dell'edificio e dei presenti, impartita dal parroco della Chiesa santa Maria, don Vittorio Zeccone. Nell’impossibilità di continuare ad utilizzare la struttura, lesa da una infiltrazione idrica, l'attività didattica è stata dunque trasferita in questi locali, ristrutturati allo scopo, del plesso “Lancia”. Viva soddisfazione è stata espressa anche dai genitori degli alunni e dalle insegnanti. Il provvedimento di sgombero dalla vecchia struttura scolastica, emanato dal capo dell'esecutivo quartese, aveva corrisposto alla segnalazione sollecitata dal dirigente del Primo circolo didattico di Quarto, Antonio Caggiano, denunciante la presenza di diverse lesioni al solaio e alle pareti dello stabile. Intanto continuano gli accertamenti tecnici al plesso interdetto. lica IN OCCASIONE DELLA SIMULAZIONE MONDIALE DI PREVENZIONE AL SISMA Bradisismo, ecco gli opuscoli nelle scuole POZZUOLI. Un opuscolo informativo sarà distribuito nei prossimi giorni, a tutte le scuole del territorio puteolano, in occasione della simulazione mondiale di prevenzione al sisma, “ShakeOut” (nella foto la locandina), che si terrà il prossimo 18 ottobre alle ore 10,18. “Abbàssati, ripàrati e reggiti” è lo slogan che titola la brochure in divulgazione , al centro della campagna di sicurezza coordinata dal Comune, dalla Protezione civile e dal gruppo “Le Aquile”, che spiega le regole fondamentali da applicare in caso di terremoto. “Abbassati, prima di essere travolto dal terremoto; riparati sotto una scrivania o sotto un tavolo e reggiti ad esso fino al termine delle scosse. Restare all’interno dell’edificio fino alla cessazione delle scosse sismiche ed uscire solo quando si è fuori pericolo. Se ci si trova all’esterno, spostarsi in un luogo lontano da edifici, alberi, semafori e linee elettriche. Se invece si sta guidando, accostare la macchina, fermarsi in un luogo sgombro e restare nella vettura con le cinture di sicurezza allacciate fino al termine del terremoto. Solo allora è possibile procedere ma con cautela ed evitando ponti e rampe stradali. Il movimento tellurico è raramente causa di ferite. La maggior parte degli infortuni e delle morti causate da terremoti sono provocate dal cedimento delle mura, dal crollo dei tetti e dalla caduta di vetri ed oggetti” si legge sul pieghevole che entro qualche giorno sarà al centro di lezioni e discussioni all'interno di tutti gli edifici scolastici, del capoluogo flegreo al fine di informare i giovani ad un comportamento responsabile in caso di scosse. Il fenomeno del bradisismo, tipico dell'area flegrea, suscita infatti preoccupazione nella cittadinanza che dopo le scosse avvertite, lo scorso 7 settembre, non dorme sogni tranquilli. Livia Carandente MONTE DI PROCIDA AUTO FUORI CONTROLLO PER VIA DELL’ASFALTO BAGNATO. TRAFFICO IN TILT PER QUALCHE ORA Maxi-tamponamento a Torregaveta, coinvolte tre vetture MONTE DI PROCIDA. Singolare, rocambolesco incidente automobilistico, in via Salita Torregaveta, arteria di pertinenza della cittadina montese. Il sinistro stradale si è verificato ieri, intorno alle 14, nei pressi della chiesa di San Vincenzo, ed ha visto coinvolte tre autovetture che, nella drammatica circostanza, procedevano tutte in direzione di Monte di Procida, provenienti appunto da località Torregaveta. Un maxi-tamponamento, quindi, che oltre a paralizzare per qualche ora il traffico veicolare della zona, già di per sé congestionato nel corso della giornata, ha fatto sì che alcune persone tra gli occupanti delle vetture, restassero contuse, per cui se ne rendeva necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “La Schiana” ad Arco Felice – Pozzuoli, da parte del personale sanitario di un’ambulanza del “118”, allertato sul posto dell’incidente. Non si conosce ancora, con elementi certi o quanto meno probatori, la dinamica attendibile di quanto accaduto, e sulla quale cercano di capire di più gli agenti del locale comando di polizia municipale, portatisi prontamente in loco. Non si esclude, però, del manto stradale della “salita”, reso sdrucciolevole per la pioggerellina caduta in mattinata; oppure di qualche frenata brusca o improvvisa, del conducente di una delle auto coinvolte, onde evitare buche o avvallamenti per una serie di lavori stradali. Fatto sta, ad ogni buon conto, che la tortuosa arteria non è nuova ad incidenti del genere. Anzi. gdo