BIBLIOGRAFIA
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BOTANICA
tributo, ma il più benemerito di tutti è il dott. Lujo Adaniovic'. Però da tutti questi studi si arguisce che poco si
è fatto per l'esplorazione botanica del paese e che molto
resta ancora da farsi.
L ' A . chiude questa storia delle esplorazioni botaniche
nei paesi illirici con un elenco delle opere botaniche che
vi si riferiscono ; elenco di ben 753 scritti fra opere singole, opuscoli e articoli sparsi nei vari periodici. F r a le
prime dobbiamo però rilevare alcune opere d'ordine generale, nelle quali solo incidentalmente puossi trovare un accenno ai paesi illirici, come sarebbe per es. la Synopsis
della flora tedesca e svizzera di Wohlfart. la Flora der
Nebroden di Strobl, e simili.
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Le altre parti del libro sono, nella disposizione, conformi
a quelle dei precedenti volumi di cui abbiamo già discorso
nei nostri articoli precedenti; la prima parte è dedicata alla
geografia fisica della regione; la seconda alla vegetazione ed
è suddivisa in quattro grandi divisioni perchè vengono esaminate separatamente le coste dell'Adriatico ; la pianura, le
colline e le montagne dell'interno ; le cime più elevate o
alpine e finalmente la vegetazione marina. Nella terza parte
l'A. tratta della flora dei paesi illirici e sua composizione,
e finalmente nell'ultima studia le relazioni e analogie della
medesima con quelle dei paesi confinanti e il suo sviluppo
dall'epoca terziaria in poi. Il campo, come vedesi, è vasto
assai, e se volessimo percorrerlo, anche limitandoci a cenni
generali, il nostro articolo assumerebbe delle proporzioni
troppo grandi ; perciò non faremo che spigolare qua e là in
questo alcune delle notizie che ci hanno maggiormente colpito e tali da poter mettere il lettore in grado di farsi un
concetto dell'opera.
L a regione in esame è assai montuosa, viene percorsa
non tanto lontano dal mare Adriatico e in direzione parallela a quella dei nostri Appennini dalla catena delle Alpi
Dinariche, accompagnata da minori catene, aspre e diffìcili,
con cime che si elevano spesso oltre i 2000 metri e raggiungono nel Montenegro la massima altezza (2528 m.) nel
Durmitor, colosso roccioso a molteplici vette. L a catena va
fino al nodo dello Sciar-Dagh, da dove se ne distaccano
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