Pianificazione del pensionamento Non perdete tempo/ Indice Pianificazione del pensionamento Una vecchiaia serena con un terzo di reddito in meno? 4 Investimenti patrimoniali Accumulare alacremente – consumare lentamente 9 Momento del pensionamento Pensionamento anticipato o differito? 14 Capitale o rendita? Spesso la soluzione migliore è una combinazione di entrambi 18 Situazione abitativa Scelte abitative lungimiranti 22 Questioni personali I vostri valori, le vostre decisioni 26 Indirizzi importanti e ulteriori informazioni in materia27 2 Care lettrici Cari lettori Secondo le statistiche, chi andrà in pensione nei prossimi 20 anni avrà ancora oltre un quarto di vita davanti a sé, perlopiù in uno stato di forma fisica e mentale buono come mai prima d’ora e con un’assistenza medica ottimale. Nel complesso stiamo bene come nessuna generazione prima di noi. Ma sapete esattamente quanto denaro vi resterà dopo il pensionamento? Sorprendentemente, circa il 60% delle persone con attività lucrativa non conosce l’ammontare delle proprie prestazioni di vecchiaia future. A tale riguardo rimane apparentemente saldo un atteggiamento di incrollabile ottimismo, sebbene le prospettive siano in realtà tutt’altro che rosee: le aspettative di vita sempre più lunghe e i tassi d’interesse storicamente bassi comportano infatti non poche difficoltà per il nostro sistema previdenziale. Per molte persone, vedere concretamente le proprie prestazioni di vecchiaia nero su bianco per la prima volta poco prima del pensionamento sarà quindi un brusco ritorno alla realtà. Con questo opuscolo informativo AXA desidera motivarvi a chiarire per tempo il quadro generale della vostra situazione finanziaria. Quanto prima vi occuperete attivamente di questa tematica, tanto migliori saranno i presupposti per adottare in tutta tranquillità le misure più adeguate. La scelta di effettuare versamenti nel 3° pilastro, investire in un immobile o stipulare un’assicurazione in caso di decesso dipende poi interamente dalla vostra situazione personale e familiare – dal vostro standard di vita, dalle vostre aspirazioni e non da ultimo anche dalle disposizioni di legge. Fate chiarezza fintanto che avete il lusso del tempo. A chi invece si rende conto soltanto al momento del pensionamento che in futuro non avrà più a disposizione una parte considerevole del proprio reddito, restano invece soltanto due opzioni: lavorare più a lungo o destreggiarsi con i mezzi a disposizione. Una verifica della propria situazione previdenziale è quindi sempre opportuna – anche solo per constatare che sotto il profilo finanziario potete guardare al futuro con assoluta serenità. AXA è sempre al vostro fianco per offrirvi una consulenza completa sulla pianificazione del vostro pensionamento. Antimo Perretta CEO AXA Winterthur 3 Pianificazione del pensionamento Una vecchiaia serena con un terzo di reddito in meno?/ Purtroppo nemmeno la rendita massima derivante dal 1° e 2° pilastro è in grado di garantire una vita confortevole dopo il pensionamento. A fronte di un livello salariale medio ci si può aspettare appena il 65 % circa dell’ultimo salario, e addirittura una percentuale inferiore in caso di uno stipendio elevato. Chi ha passato tutta la vita a lavorare e a versare i contributi previdenziali obbli gatori può contare sulla rendita massima per la vecchiaia, una prospettiva promettente, che lascia intendere che i mezzi a disposizione saranno più che sufficienti per garantire una vita agiata dopo il pensionamento. Purtroppo si tratta di un malinteso diffuso che – se non viene riconosciuto in tempo – comporterà una serie di rinunce importanti per il resto della vita. Al più tardi a 50 anni sarebbe pertanto consigliabile iniziare a studiare attentamente la situazione finanziaria dopo il pensionamento. In questo modo si ha ancora del tempo per prendere i provvedimenti necessari. Ciò si rende necessario se le rendite del 1° e 2° pilastro costituiscono l’intero reddito per la vecchiaia, dato che il 65 % circa dell’ultimo salario rappresenta una magra prospettiva per chiunque. Il fabbisogno è enorme, come illustrato da questo semplice esempio: se, dopo il pensionamento, sono necessari CHF 5000.– al mese per un periodo di 20 anni, ciò corrisponde a un fabbisogno di capitale pari a CHF 1,2 milioni. Con le prestazioni massime del 1° e 2° pilastro mancano ancora CHF 480 000.–, da autofinanziare con la previdenza privata (esempio concreto di conteggio a pagina 8). Soprattutto nel caso dei lavoratori indi pendenti, molto viene delegato alla responsabilità individuale in quanto questi sono tenuti per legge a effettuare i pagamenti solo nel 1° pilastro, e avranno pertanto diritto a prestazioni per la vecchiaia ridotte. Il 1° e il 2° pilastro non sono di solito sufficienti per mantenere il consueto standard di vita. I contributi mancanti, in seguito ad es. a maternità o disoccupazione, incidono ulteriormente sull’ammontare della rendita. Il sistema dei tre pilastri Previdenza commisurata alle esigenze 1o pilastro 2o pilastro 3o pilastro Previdenza statale Previdenza professionale Previdenza privata Obbligatoria AVS/AI Prestazioni complementari (PC) Responsabilità dello stato Facoltativa Obbligatorio LPP/LAINF Previdenza sovraobbligatoria Responsabilità del datore di lavoro Previdenza vincolata (pilastro 3a) Previdenza libera (pilastro 3b) Responsabilità personale In Svizzera la previdenza per la vecchiaia poggia su tre pilastri: la previdenza statale, professionale e privata. Il 3° pilastro (facoltativo) vi consente di colmare adeguatamente le spesso cospicue lacune di reddito che si presentano dopo il pensionamento. 4 1° pilastro: previdenza statale (AVS/AI) Il 1° pilastro comprende l’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti (AVS), l’assicurazione per l’invalidità (AI) e le prestazioni complementari (PC) versate caso per caso. L’AVS è la più grande istituzione di solidarietà in Svizzera. Dalla sua costituzione nel 1948, il 1° pilastro è stato finora sottoposto a dieci revisioni. Originariamente l’AVS serviva a finanziare il capitale di vecchiaia per gli anziani e, in caso di decesso, la rendita per superstiti. L’AVS è un’assicurazione obbligatoria, alla quale sono affiliate tutte le persone adulte che vivono o lavorano in Svizzera. Gli svizzeri che lavorano all’estero possono scegliere di versare contributi per evitare l’insorgere di lacune contributive – a condizione che non siano domiciliati nell’UE o nell’AELS e che prima di lasciare l’assicurazione obbligatoria siano stati assicurati ininterrottamente per almeno cinque anni. Sono soggetti all’assicura zione anche i bambini e le persone che non esercitano un’attività lucrativa come studenti, invalidi, casalinghe/i e pensio nati. Il 1° pilastro si basa sulla solidarietà tra le generazioni e viene finanziato con il sistema di ripartizione, ovvero i contributi della popolazione attiva vengono utilizzati direttamente per il pagamento delle rendite correnti. Da anni il rapporto tra quelli che versano i contributi e quelli che percepiscono una rendita peggiora, poiché cresce costan temente la quota di persone anziane. Lo sviluppo demografico minaccia a lungo termine il sistema dell’AVS e ciò può comportare prima o poi la necessità d’innalzare l’età di pensionamento. Se le prestazioni dell’AVS non garanti scono nemmeno il minimo esistenziale è possibile richiedere delle prestazioni complementari, ossia prestazioni ufficiali finanziate dalla Confederazione e dai cantoni. Prestazioni per la vecchiaia dell’AVS Le rendite di vecchiaia dell’AVS vengono calcolate in base agli anni di contribuzione e al «reddito annuo medio determinante». Ogni due anni gli importi vengono adeguati all’evoluzione dei salari e dei prezzi. Rendita massima annua: –persone singole: CHF 28 200.– –coniugi: CHF 42 300.– Rendita minima annua: –persone singole: CHF 14 100.– –coniugi: CHF 28 200.– Per maggior chiarezza potete richiedere gratuitamente un estratto individuale del conto AVS al sito www.ahv.ch. (Situazione 2015) La garanzia del finanzia mento a lungo termine dell’AVS è la nuova sfida politica. 5 2o pilastro: previdenza professionale (LPP) Le casse pensione esistono già da oltre 100 anni, ma solo nel 1972 la previdenza professionale, fino a quel momento facoltativa, è stata inserita nella Costituzione federale come 2° pilastro, e sol tanto dal 1985 è disciplinata in modo vincolante dalla Legge federale sulla previdenza professionale (LPP). Le prestazioni della cassa pensione erano originariamente concepite per integrare le rendite AVS così da garantire agli assicurati lo standard di vita abituale anche dopo il pensionamento. Tuttavia, una serie di sviluppi della LPP ha fatto sì che nella maggior parte dei casi questo obiettivo oggi non venga più raggiunto. La previdenza professionale si basa sull’idea che una parte del reddito – a seconda dell’età, dal 7 % al 18 % del salario assicurato – non viene versata al dipendente, bensì depositata su un conto individuale.Il datore di lavoro e il dipendente si suddividono l’onere dei contributi. Tale somma forma con gli anni il cosid detto avere di vecchiaia, che viene remunerato al tasso d’interesse minimo LPP. Per il 2015 questo tasso è stato fissato all’1,75 %. Tale avere di vecchiaia può essere percepito per al massimo ¼ sotto forma di capitale oppure come rendita vitalizia. Maggiori dettagli su questo argomento sono disponibili da pagina 18 del presente opuscolo. A differenza del 1° pilastro, nel 2° pilastro ognuno risparmia solo per sé stesso. Tutti i lavoratori, dal 1° gennaio succes sivo al compimento del 17° anno di età, devono essere annunciati dal loro datore di lavoro a una cassa pensione, se versano contributi AVS e guadagnano almeno CHF 21 150.– all’anno. Fino al 1° gennaio successivo al compimento del 24° anno d’età, i contribuenti sono assicurati solo contro i rischi di decesso e invalidità; successivamente iniziano a costituire il loro avere di vecchiaia. Sono esentati dal regime LPP obbligatorio: i lavoratori indipendenti, i dipendenti con contratto a termine per al massimo tre mesi, i familiari attivi nella propria azienda agricola e le persone che, ai sensi dell’AI, sono incapaci di guadagno almeno al 70%. 6 Solo le prestazioni minime sono regolamentate dalla legge. Il datore di lavoro e la cassa pensione sono liberi d’incrementare i versamenti. Per i redditi più elevati, l’assicurazione obbligatoria non copre l’intera somma. La quota di salario eccedente il limite massimo LPP di CHF 84 600.– può essere assicurata in via facoltativa nel cosiddetto regime sovraobbligatorio e non è sottoposta ad alcuna legge. Può avere eventuali lacune di copertura nell’ambito della previdenza professionale chi non ha lavorato per un lungo periodo (ad es. per maternità, soggiorno all’estero, studi universitari o disoccupazione), chi negli anni ha notevolmente aumentato il proprio livello salariale, chi ha divorziato e ha dovuto procedere alla ripartizione dell’avere della cassa pensione, chi ha avviato un’attività indipendente o chi desidera il pensionamento anticipato. Per colmarle si possono effettuare dei pagamenti supplementari (il cosiddetto riscatto nella cassa pensione). La vostra cassa pensione vi informerà in merito alle possibilità concrete disponibili. I lavoratori indipendenti possono proce dere all’affiliazione facoltativa presso la cassa pensione dei loro dipendenti o della loro associazione di categoria. Se ciò non fosse possibile ci si può rivolgere alla Fondazione istituto collettore, tuttavia solo per la copertura delle prestazioni minime LPP. I single senza figli con i loro contributi versati nella previdenza professionale pagano per prestazioni di cui non avranno mai bisogno, ovvero le ren dite per figli d’invalido e per superstiti in caso d’invalidità e decesso. Per tale ragione, per i single con attività indipendente è consigliabile la previdenza con il 3° pilastro. L’evoluzione demografica ha già imposto pesanti compromessi anche alla previ denza professionale: il progressivo invecchiamento della popolazione e quindi l’erogazione delle rendite per un periodo più lungo hanno reso necessario tagliare drasticamente la remunerazione minima. Anche l’aliquota di conversione, che determina la quota dell’avere di vecchiaia risparmiato versata annualmente sotto forma di rendita, è stata portata dal 7,2 % al 6,8 %. Inizialmente un avere di vecchiaia di CHF 400 000.– generava una rendita di CHF 28 880.–; oggi la rendita è invece di soli CHF 27 200.–. Prestazioni di vecchiaia in base al regime obbligatorio LPP Le rendite di vecchiaia LPP vengono calcolate in base all’avere di vec chiaia accumulato all’età di pensionamento e all’aliquota di conversione in percentuale dell’avere di vecchiaia. Aliquota di conversione: dal 2015 l’aliquota minima di conversione all’età di 65 anni (uomini) o di 64 anni (donne) è del 6,8%. Tasso d’interesse minimo: il tasso d’interesse minimo per la remunerazione dell’avere di vecchiaia è dell’1,75 %. Rendita massima LPP annua: circa CHF 21 000.– Per maggiori dettagli in merito all’ammontare del proprio avere di vecchiaia (regime obbligatorio e so vraobbligatorio), alla remunerazione e all’aliquota di conversione, consultare il regolamento della propria cassa pensione nonché il certificato della cassa pensione. (Situazione 2015, fonte: UFAS 2014) La riduzione dell’aliquota di conversione pesa sull’ammontare della rendita. 3o pilastro: previdenza privata Il 3° pilastro costituisce il complemento individuale e facoltativo al 1° e al 2° pilastro. Le due varianti (3a e 3b) possono essere combinate in modo ideale. Il pilastro 3a (o previdenza vincolata) è una forma mirata di previdenza per la vecchiaia presso una banca o un’assicurazione, la cui costituzione viene incoraggiata dalla Confederazione tramite risparmi fiscali fino a CHF 3000.– all’anno. Anche il prelievo del capitale è fiscalmente agevolato. Per contro, è limitato l’ammontare dei versamenti. Il pilastro 3b (o previdenza libera) si contraddistingue per la maggiore flessibi lità, ma è sottoposto a un trattamento fiscale meno favorevole (i proventi di un’assicurazione sulla vita sono esenti da tasse). La previdenza libera comprende tutte le forme di risparmio privato, quali il conto di risparmio, i contanti, vari prodotti di risparmio e investimento, piani di pagamento, la proprietà abitativa, oggetti di valore, collezioni, ecc. «Non è mai troppo presto, ma basta poco per essere troppo tardi.» Bruno Kaufmann è responsabile presso AXA della distribuzione attraverso consulenti del Servizio esterno esperti nella previdenza e nel patrimonio. I circa 300 specialisti si occupano di questioni inerenti alla previdenza per la vecchiaia. Perché pianificare il pensionamento se è già tutto regolamentato per legge? Bruno Kaufmann: Vi sono molti aspetti che possono e devono essere pianificati individualmente. Voglio andare in pensione anticipata? Come gestisco il passaggio dalla vita lavorativa a una fase di quiescenza attiva? Meglio farmi versare dalla cassa pensione una rendita o il capitale di vecchiaia? Quand’è il momento giusto? Non è mai troppo presto, ma basta poco per essere troppo tardi. In ogni caso prima del 50° anno d’età, quando i figli sono di solito già grandi, e le spese diminuiscono a fronte di un reddito spesso interessante: è questo il momento ideale per colmare eventuali lacune finanziarie. Ai lavoratori indipendenti consiglio di affrontare la tema tica del pensionamento già in fase di avvio dell’attività tenendo fin da subito in debita considerazione anche la pianificazione della successione aziendale. 100 35% Prestazioni in percentuale del salario Reddito mancante alla vecchiaia 80 Lacuna previdenziale (o 3° pilastro) 60 40 LPP 20 0 AVS 0 60 120 180 Salario annuo lordo in CHF 1000.– Esempio Rendita annua AVS 240 Rendita annua LPP Esempio di calcolo Salario lordo durante l’attività lavorativa CHF 85 000.– = 100 % AVS/AI CHF 28 200.– LPP CHF 26 800.– Rendita annua 1° + 2° pilastroCHF 55 000.– = 65 % Lacuna previdenziale dopo il pensionamento CHF 30 000.– = 35 % La crescente speranza di vita e l’evoluzione demografica fanno sì che avremo sempre meno capitale a disposizione per un arco temporale più lungo. Nei primi due terzi della vita accantoniamo quello che ci servirà nell’ultimo terzo della nostra esistenza: questa è l’unica soluzione finanziaria accettabile per il futuro. Già oggi il 3° pilastro viene considerato come lo strumento di pianificazione finanziaria futura più intelligente e sicuro. Il 3° pilastro garantisce l’autonomia finanziaria nella vecchiaia. Come sarebbe opportuno procedere? Che cosa occorre tenere presente? Rivolgetevi assieme al vostro partner a un consulente esperto in questioni previdenziali e verificate le vostre possibilità nella previdenza professionale. Potete incrementare il vostro avere di vecchiaia per mezzo di un riscatto? Avete pensato alle opzioni di prelievo del capitale e di pensionamento anticipato? A quanto ammonta la rendita di vecchiaia e quanto riceve il partner in caso di decesso? In che modo è possibile migliorare la situazione finanziaria in vista del pensionamento? Le possibilità sono molteplici. Un riscatto nella cassa pensione serve a ottimizzare le imposte, migliorare la prestazione di vecchiaia e, in determinate circostanze, facilitare il pensionamento anticipato. Ma la cosa più importante, a mio avviso, è migliorare innanzitutto le proprie possibilità di risparmio tramite il 3° pilastro. Con un’assicurazione sulla vita si riceve regolarmente un promemoria a mezzo fattura, si risparmia sulle tasse come con il conto 3a e, in caso di esonero dal pagamento dei premi, si raggiungono i propri obiettivi di capitale anche in seguito a incapacità di guadagno per motivi di salute. Il contesto economico influisce sulla pianificazione finanziaria? Il modo migliore per affrontare l’attuale livello basso dei tassi d’interesse consiste nel costituire un capitale il prima possibile e in modo sistematico così da conseguire la maggior indipendenza finanziaria possibile. 7 La pianificazione del pensionamento in dieci mosse/ Tre pilastri, capitale, rendita, avere di vecchiaia – sembra tutto complicato. In realtà non è affatto difficile pianificare il pensionamento dal punto di vista finanziario. 1. Allestite un budget del costo della vita annuo dopo il pensionamento. Che standard di vita desiderate? Quali impegni finanziari, desideri e pre occupazioni devono essere presi in considerazione? Sono previsti degli investimenti importanti, ad es. per la propria casa? Ci sono dei rischi di salute o di altra natura da inserire nel calcolo? 2. A quanto ammonterà la vostra rendita annua AVS? Richiedete l’estratto del vostro conto personale per telefono alla cassa di compensazione responsabile o via Internet al sito www.ahv.ch. 3. A quanto ammonterà la vostra rendita della cassa pensione? Per saperlo e per conoscere le opzioni disponibili in caso di un eventuale versamento di capitale potete rivolgervi alla vostra cassa pensione o consultare il certificato della cassa pensione che vi viene recapitato ogni anno. 4. Le spese annue relative al costo della vita (1) meno la rendita AVS (2) meno la rendita della cassa pensione (3) equivalgono alle eventuali lacune previdenziali presenti a partire dai 65 anni d’età. 5. Ora potete calcolare il capitale necessario per colmare tali lacune di previdenza: in presenza di una speranza di vita media pari a 85 anni è necessario finanziare la lacuna previdenziale per 20 volte. 6. Quanto tempo avete a disposizione per risparmiare il capitale mancante? Ipotesi: per vivere vi occorrono annualmente CHF 80 000.–. La rendita massima AVS annua è di CHF 28 200.–. Nel nostro esempio ipotizziamo una rendita annua della cassa pensione pari a CHF 26 800.–. CHF 80 000.– – CHF 28 200.– – CHF 26 800.– = CHF 25 000.– 20 x CHF 25 000.– = CHF 500 000.– (capitale target) 65 – 45 = 20 anni Sottraete dall’età di pensionamento la vostra età attuale. 7. Sommate ora il capitale di cui disponete oggi – il capitale disponibile – ovvero tutti i valori patrimoniali che già avete. Considerate che fino al pensionamento il vostro capitale frutterà interessi. 8. Sottraete il capitale disponibile dal capitale target – ora avete il vostro fabbisogno di capitale e sapete quanto dovrete risparmiare fino al pensionamento per coprire dopo i costi della vita. 9. Ora potete calcolare quanto dovrete risparmiare mensilmente per coprire il vostro fabbisogno di capitale. 10.Confrontate quindi il risparmio necessario con le vostre possibilità finan ziarie. Siete in grado di risparmiare a sufficienza per accumulare il capitale target fino al pensionamento? In caso contrario, avete a disposizione varie possibilità di ottimizzazione. Ad esempio potete tagliare le vostre spese dopo il pensionamento e ridurre così il vostro fabbisogno finanziario annuo. Oppure potete andare in pensione a 67 anni, così avrete più tempo per colmare la lacuna previdenziale. In alternativa potete ridurre il vostro attuale costo della vita, per risparmiare di più fino al pensionamento. Forse potete anche trovare altre possibilità per ottimizzare la vostra strategia d’investimento e ottenere rendimenti maggiori. In tal caso concentratevi assolutamente su prodotti con garanzia di capitale. Capitale disponibile oggi: CHF 200 000.–. Al momento del pensionamento questo capitale, inclusa la remunerazione dell’1,2 % circa, ammonterà ad approssimativamente CHF 250 000.– (capitale disponibile). CHF 500 000.– – CHF 250 000.– = CHF 250 000.– (fabbisogno di capitale) CHF 250 000.– in 20 anni = CHF 12 500.– all’anno o CHF 1000.– circa al mese Investimenti patrimoniali Accumulare alacremente – consumare lentamente/ Non appena sapete quanto vi serve per godervi tranquillamente la vecchiaia dovreste iniziare a costituire il capitale necessario. Non è mai troppo presto per riflettere su come investire al meglio il denaro dopo il pensionamento in modo da farlo durare più a lungo. Prima iniziate ad accumulare il capitale per la vecchiaia, meglio è, poiché gli interessi composti aumentano con il tempo, anche a livelli bassi. Rendimento o sicurezza? Purtroppo non esiste nessuno strumento d’investimento in grado di offrire il mas simo del rendimento con una sicurezza del 100 %. Anche tra liquidità e redditività vi è un conflitto di obiettivi: gli investi menti disponibili a breve termine fruttano spesso rendimenti inferiori. L’interazione tra rendimento, sicurezza e liquidità richiede costantemente compromessi. In ogni caso, la scelta della forma d’investimento migliore per voi dipende dalle vostre esigenze personali. Non esistono strategie d’investimento buone per tutti. Per quanto allettanti siano i lauti guadagni, le crisi finanziarie hanno dimostrato che un forte rialzo comporta sempre anche un elevato rischio di caduta. Se volete assumervi rischi maggiori, dovreste farlo solo con la quota di capitale che potete permettervi di perdere (in parte). Quanto più vicino è il momento del pen sionamento, tanto più sicuri dovrebbero essere gli investimenti, poiché per voi il patrimonio diventa sempre più prezioso. Rendimento, sicurezza e liquidità vanno soppesati con cura. Rendimento Investimenti speculativi Opzioni, azioni e fondi speculativi Investimenti dinamici Azioni, fondi, assicurazione sulla vita abbinata a fondi o strutturata Investimenti orientati al rendimento Obbligazioni, mercato monetario, assicurazione tradizionale ass sicurazione sulla vita tradizion nale Fondamento Liquidità Conto Con Co C on onto t stip stipendio/risparmio, pendio/risparmio, proprietà d’a d’abitazione, abitazzio one, on e, AVS, previdenza professionale,, A assicurazioni contro il rischio o Sicurezza Onere per il monitoraggio, opportunità e rischi aumentano. Il triangolo magico Qualsiasi strumento d’investimento ha una sua collocazione nel triangolo magico formato da rendimento, sicurezza e liquidità, attribuibile, in base al profilo di rischio, a una classe d’investimento. Chi vuole diversificare il proprio investimento in modo ottimale, deve investire in varie categorie. 9 Costituzione di un capitale con il pilastro 3a Quando si costituisce un capitale di vecchiaia è buona regola sfruttare prima pienamente le possibilità offerte dal pilastro 3a – la previdenza vincolata – e integrarle preferibilmente con quelle del pilastro 3b. L’importo investito nel pilastro 3a può essere infatti dedotto dal reddito imponibile del rispettivo anno. E anche al momento del prelievo si risparmia sulle imposte in quanto al posto dell’esosa imposta sul reddito viene applicata un’aliquota ridotta. Limitazioni del pilastro 3a: gli importi di versamento sono limitati per legge: nel 2015, ad esempio, sono di max CHF 6768.– per i dipendenti affiliati a una cassa pensione, mentre gli indipendenti possono versare al massimo CHF 33 840.– all’anno; il capitale risparmiato può essere pre levato al più presto cinque anni prima del pensionamento ordinario, a meno che non ci si trasferisca all’estero, non si inizi un’attività indipendente o non si acquisti una proprietà abitativa ad uso proprio. Per il pilastro 3a potete scegliere tra due opzioni: la soluzione bancaria o la soluzione assicurativa. 10 Con la soluzione bancaria, ogni anno potete stabilire in modo flessibile quanto versare nel conto 3a – e ricevete un interesse preferenziale. Esistono anche conti 3a abbinati a fondi d’investimento, vale a dire che partecipate a un fondo. Questa soluzione promette maggiori rendimenti ma, a seconda della situazione dei mercati finanziari, comporta anche maggiori rischi. La soluzione assicurativa vi offre una protezione supplementare. Una parte del premio annuo copre infatti i rischi d’invalidità e/o decesso. In caso di decesso, l’assicurazione versa ai beneficiari la somma pattuita, mentre in caso d’incapacità di guadagno si assume il pagamento dei premi successivi. Queste protezioni e la garanzia di pagamento alla scadenza riducono tuttavia il rendimento. Le soluzioni assicurative abbinate a fondi d’investimento possono, a determinate condizioni e a seconda dell’andamento, compensare questa perdita. Tuttavia, un rischio resta comunque. La decisione di optare per la soluzione bancaria o per quella assicurativa dipende dalle vostre condizioni di vita e dai pro getti personali. È anche possibile combinare le due soluzioni: potete aprire un conto 3a presso una banca e stipulare una polizza di risparmio 3a presso una compagnia di assicurazioni. Messi insieme, i versamenti effettuati in entrambi i prodotti non possono tuttavia superare l’importo massimo deducibile dalle imposte. Costituzione di un capitale con il pilastro 3b Se non volete sottostare alle restrizioni del pilastro 3a, potete investire nel più flessibile pilastro 3b. La cosiddetta «previdenza libera» offre molta libertà d’azione. Essa prevede infatti una gran quantità di soluzioni bancarie e assicurative che vanno dai complessi prodotti strutturati alle molteplici soluzioni assicurative fino al più antico dei metodi di risparmio: custodire il denaro sotto il materasso. Versamento annuo nel pilastro 3a: max CHF 6768.– per i lavoratori dipendenti. Diversificazione Poiché ciascuna forma di accumulo di capitale presenta i suoi vantaggi e svantaggi, spesso è opportuno diversificare. Facciamo un esempio con il pilastro 3a. Versate ogni anno CHF 3400.– in un’assicurazione sulla vita classica e CHF 3368.– su un conto 3a abbinato a fondi d’investimento presso una banca, per un importo complessivo di CHF 6768.–. Nel triangolo magico formato da rendimento, sicurezza e liquidità siete pertanto così posizionati. Rendimento Il pilastro 3a abbinato a fondi d’inve stimento e i vantaggi fiscali che esso comporta vi offrono buone opportunità di rendimento. Sicurezza Dall’assicurazione sulla vita riceverete una somma unica nota in anticipo e garantita, che potrà esservi ad esempio versata all’età di 65 anni. Liquidità Potete scegliere liberamente in qualsiasi momento gli importi da versare sul conto 3a, fino al massimo consentito dalla legge. Se un anno vi occorre più liquidità, potete semplicemente versarne meno sul conto. Obiettivo sicurezza prima del pensionamento Quanto più vicino è il pensionamento, tanto più prezioso diventa il vostro patrimonio per il futuro. Trasformate progres sivamente gli investimenti puramente orientati al rendimento in soluzioni con garanzia di capitale. Investimenti patrimoniali dopo il pensionamento Dopo il pensionamento, la maggior parte delle persone passa dalla fase di costituzione a quella di consumo del capitale, ossia inizia a ricorrere ai propri risparmi per vivere. Da questo momento è particolarmente importante trovare un buon mix tra rendimento, sicurezza e liquidità. Quest’ultima è determinante in quanto i mezzi liquidi servono al vostro sostentamento e ciò si ripercuote sulle vostre possibilità d’investimento. Alcuni investimenti ad alto potenziale, infatti, non vi consentono di accedere al capitale per un certo periodo di tempo, a meno di subire una perdita elevata. Gli esperti consigliano di depositare su un conto bancario da tre a sei stipendi mensili circa, prima d’investire denaro in uno dei tanti strumenti d’investimento. Compensazione del rincaro Benché dopo il pensionamento l’80 % – 90 % al massimo del vostro reddito attuale dovrebbe essere sufficiente per mante nere il vostro tenore di vita, non dovreste ridurre il budget. In questo modo negli anni riuscirete a conseguire un’adeguata compensazione del rincaro. Un adeguamento costante delle rendite in essere è previsto per l’AVS ma non per la previ denza professionale. Inoltre, anche la svalutazione strisciante incide sul patri monio restante. Dopo il pensionamento investite il vostro denaro a breve, medio e lungo termine. Quanta liquidità vi occorre? Fate attenzione che siano sempre coperte le vostre spese fisse come i costi per l’abitazione, i generi alimentari, ecc. Inoltre dovreste poter investire in un’automobile nuova o in un impianto di riscaldamento nuovo quando sarà necessario. Prima d’investire il vostro patrimonio chiedetevi sempre: quale somma devo avere sempre a disposizione? Pianificazione della liquidità Capitale dal 3° pilastro Accumulo Consumo Investimenti a breve termine Proventi bassi Investimenti a medio termine Proventi medi Investimenti a lungo termine Proventi elevati Età 65 73 80 Una buona strategia di utilizzo del capitale consiste nel collocare i soldi dopo il pensionamento in orizzonti d’investimento a breve, medio e lungo termine, in modo da mantenere il rapporto consumo/crescita in equilibrio anche sul lungo termine. 11 Dov’è sicuro investire? Ciascun prodotto d’investimento si posiziona diversamente nel triangolo magico; rendimento, sicurezza e liquidità si differenziano notevolmente da caso a caso. Le obbligazioni, ad esempio, sono con siderate piuttosto sicure, ma è consi gliabile investire solo in obbligazioni di aziende ritenute stabili dalle agenzie di rating. Per contro, il valore delle azioni oscilla molto e può arrivare addirittura a zero se una società anonima diventa insolvente! Le crisi finanziarie hanno dimostrato che anche gli investimenti in strumenti apparentemente sicuri non sono al riparo dalla perdita di valore. Ne sono state colpite anche aziende maggiori, alcune delle quali sono state addirittura costrette a dichia rare fallimento. Neppure il conto bancario è completa mente sicuro. Tuttavia, se la banca fallisce, i depositanti devono pur sempre ricevere fino a CHF 100 000.– del loro patrimonio prima di tutti gli altri creditori. Questo è quanto attualmente prescritto dalla Legge federale sulle banche e le casse di risparmio con la cosiddetta protezione del depositante. Le banche con garanzia statale hanno una peculiarità: la maggior parte dei cantoni garantisce infatti per le proprie banche cantonali anche i depositi superiori a CHF 100 000.–. 12 Per le assicurazioni il quadro è legger mente diverso. L’assicuratore è infatti tenuto a garantire con un patrimonio vincolato i diritti che scaturiscono dai contratti di assicurazione. In caso di fallimento di una compagnia di assicurazioni, le polizze sulla vita garantite con il patrimonio vincolato non vengono sciolte, bensì gestite da un altro assicuratore o dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) e pagate confor memente alle disposizioni contrattuali. A differenza del conto bancario, questa garanzia non è applicabile solo fino a un importo di CHF 100 000.– ma è estesa all’intero patrimonio risparmiato, inclusi interessi ed eccedenze già attribuite. Le assicurazioni sulla vita sono sicure. Investimenti patri moniali: le cinque regole d’oro/ 1.Rimanete con i piedi per terra Non inseguite rendimenti elevati; accontentatevi dell’utile che ricavate e non piangete sulle oppor tunità perse. 2.Prendete decisioni Comprare? Non comprare? Non si può ottenere un rendimento se non si prendono decisioni. Non siate avventati, ma siate decisi. 3.La pazienza è la virtù dei forti Non dovete per forza agire costantemente: l’impazienza può portare ad azioni avventate. Soprattutto in tempi di crisi, la decisione giusta può anche essere quella di attendere. 4.Diversificazione Anche se credete di aver individuato la migliore offerta, non puntate tutto su una carta, ma ripartite ampiamente i vostri investimenti. 5.Accettate le decisioni sbagliate Chi non ammette di aver preso una decisione sbagliata, spesso la corregge troppo tardi e perde ancor più denaro. Non aggiungete buon denaro a cattivo denaro acquistando quando una delle vostre azioni è in caduta libera e non si vede ancora il fondo. «Occorrerebbe verificare la rotta ogni tre anni.» Beat Lang è agente generale di AXA e a capo dell’agenzia generale Previdenza & Patrimonio, Zurigo-Nord. Com’è possibile ottenere un elevato rendimento con un basso rischio? Beat Lang: È praticamente impossibile. Chi vuole ottenere elevati utili di capitale, deve assumersi rischi altrettanto elevati. Vi sono regole fondamentali per gli investimenti? Oltre all’orientamento personale all’interno del triangolo magico dato da rendimento, sicurezza e liquidità, consiglio d’investire ad ogni età in prodotti con un orizzonte di breve, medio e lungo periodo. Con il pensionamento si passa dalla fase di accumulo a quella di consumo del patrimonio. A partire da questo momento sarebbe opportuno non esporsi più a rischi, per quanto sia anche possibile investire il patrimonio in strumenti garantiti al 100 % e allocare gli utili risultanti in modo più offensivo. Qual è il modo migliore per accumulare capitale e come faccio a sapere che grado di rischio posso sopportare? Sulla scorta di un questionario stabiliamo insieme con i nostri clienti la loro propensione e capacità di rischio. Per la costituzione del capitale sono indicate le assicurazioni di risparmio miste con interesse garantito, ossia i pilastri 3a o 3b. Entrambi sono combinabili con una protezione del partner. È altresì possibile utilizzare prodotti abbinati a fondi con un potenziale di rendimento superiore. Con quale frequenza bisognerebbe riesaminare gli investimenti patrimoniali? Dipende dal tipo di investimento. Per quelli a lungo ter mine come le azioni, la strategia dovrebbe essere più lunga – salvo forse in presenza di forti oscillazioni. In generale sarebbe opportuno verificare la rotta ogni tre anni. In altre parole, occorre prendersi del tempo per una consulenza seria, poi decidere e non cambiare nuovamente la strategia troppo in fretta poiché ogni cambiamento genera nuovi costi. Che cosa consiglia per la pianificazione del pensiona mento in generale? Di pianificare per tempo la questione finanziaria. Non solo: consiglio d’iniziare ad accumulare capitale in modo sistematico già a partire dai 40/45 anni, e di prendere in considerazione – se possibile – il pensionamento antici pato. L’attuale politica del lavoro, infatti, permette di agire da una posizione completamente diversa e di scegliere se andare in pensione anticipata, ordinaria o posticipata, indipendentemente da cosa si farà poi effettivamente. Stiamo parlando di qualità della vita a un costo sosteni bile per il resto della nostra esistenza! 13 Momento del pensionamento Pensionamento anticipato o differito?/ Tutto sembra indicare che il pensionamento flessibile è destinato a diventare sempre più importante. Se fino ad alcuni anni fa il pensionamento anticipato era di gran lunga l’opzione preferita, anche il pensio namento posticipato o graduale comincia a godere di sempre maggiore considerazione. È di circa il 50 % la percentuale dei lavo ratori che abbandona anticipatamente la vita lavorativa. A prima vista si resta sorpresi da questa cifra, poiché i costi di un prepensionamento sono elevati. Chi opta per il pensionamento anticipato rinuncia al salario, accetta una decurta zione delle rendite e deve anche finanziare il periodo che intercorre fino all’età ordinaria di pensionamento. Quanto maggiore l’avere di vecchiaia accumulato nel 2° pilastro, tanto più realistica diventa questa opzione. Si raccomanda pertanto di procedere sempre, pur nel limite del possibile, alla preparazione finanziaria del pensio namento anticipato. Così facendo potrete affrontare qualsiasi cambiamento improvviso dello stato di salute, professionale o privato da una posizione privilegiata. Ciò significa che se anche poi non andrete in pensione anticipata, avrete comunque prospettive migliori. Sempre più svizzeri riescono a immagi narsi di lavorare oltre l’età ordinaria di pensionamento, forse perché devono compensare gli anni di contribuzione manTuttavia, il prepensionamento è ben lungi canti, hanno un partner più giovane che dall’essere sempre una libera scelta. ancora lavora, il loro know-how professioUn sesto di tutti i dipendenti in Svizzera va in pensionamento anticipato per cause nale continua a essere richiesto o semplicemente perché non hanno voglia di fare imputabili alla salute, a ristrutturazioni aziendali o a tagli del personale. Molti non i pensionati. Una cosa però è certa: il rinvio del prelievo della rendita migliora sono preparati a questo passo e invece di godersi la libertà conquistata, le perso- la situazione finanziaria, e questo per ne costrette al prepensionamento devono tutta la vita. spesso preoccuparsi del loro futuro economico. Riscossione flessibile della rendita Una persona su sei va in prepensionamento forzato. Uomini Prelievo anticipato Differimento AVS AVS Cassa pensione Cassa pensione Pilastro 3a Pilastro 3a Età 14 I coniugi possono optare per il prepensionamento di uno e il pensionamento diffe rito o graduale dell’altro, a dipendenza delle prestazioni delle casse pensione a cui sono affiliati. Donne Prelievo anticipato Le donne vanno in pensione a 64 anni, gli uomini a 65. Sono possibili sia un pre lievo anticipato, sia un differimento delle prestazioni. La riduzione graduale del grado di occu pazione sembra essere la soluzione pensionistica del futuro, a condizione che venga contemplata dalla cassa pensione del datore di lavoro. In base alla situazione la riduzione può iniziare sia prima che dopo l’età ordinaria di pensionamento. 58 59 62 64 69Età 58 60 63 Differimento 65 70 Che cosa potete aspettarvi? Flessibilità dell’AVS uguale per tutti L’età di pensionamento ordinaria AVS è attualmente fissata a 65 anni per gli uomini e 64 per le donne. Potete riscuotere la rendita AVS al massimo due anni prima previa notifica alla cassa di compensazione AVS competente o sul sito www.ahv-iv.ch almeno tre mesi prima. Poiché a livello statistico la rendita viene corrisposta per un periodo più lungo, questa viene ridotta vita natural durante del 6,8 % per ogni anno di riscossione anticipata. Tra coloro che vanno in pensione anticipatamente, molti riscuotono la rendita AVS solo a partire dall’età di pensionamento ordinaria, per non subire riduzioni vitalizie di rendita. Utile a sapersi: i contributi AVS vanno versati fino all’età ordinaria di pensionamento, per un importo compreso tra CHF 480.– e CHF 24 000.– all’anno, a seconda del patrimonio. Potete rimandare il prelievo della rendita AVS di uno fino a cinque anni e ricevere così un incremento percentuale della rendita vita natural durante per ogni anno di proroga. Con una dilazione di cinque anni la rendita aumenta del 30 % circa. Per ogni anno di riscossione anticipata le rendite del 1° e 2° pilastro si riducono del 7 % circa, vita natural durante. Adeguamenti delle rendite AVS La riscossione anticipata può essere richiesta solo per anni interi. +31,5% Età ordinaria di pensionamento +24 % +17,1 % Il differimento minimo è di un anno, trascorso il quale potete decidere di mese in mese per la riscossione della rendita. +10,8 % +5,2 % -6,8 % -13,6 % 24 365.– Prelievo -2 26 282.– -1 28 200.– 0 29 666.– 1 31 246.– 2 33 022.– 3 34 968.– 4 37 083.– Anni 5 15 È possibile acquistare una rendita tran sitoria versando contributi supplementari durante la vita lavorativa. La maggior parte dei datori di lavoro partecipa al versamento dei contributi nella misura del 50%. Non tutte le casse hanno la stessa libertà d’azione Le possibilità offerte dalle casse pensione dipendono dal loro regolamento. Ogni cassa pensione, infatti, può strutturare i piani di previdenza in piena autonomia, in quanto la legge definisce solo le condizioni quadro. Generalmente l’età minima di prelievo della rendita è di 58 anni. Alcune casse pensione compensano la mancanza di una rendita AVS con una rendita transitoria, che viene erogata in aggiunta alla rendita di vecchiaia percepita anticipatamente dal 2° pilastro. Per ogni anno di riscossione anticipata la riduzione della rendita varia tra il 6 % e il 7 % poiché con il pensionamento anti cipato alla cassa pensione vengono a mancare i contributi e gli interessi e deve quindi finanziare un maggior numero di rendite con un minor numero di entrate. Negli ultimi cinque anni dell’attività lavorativa si accumula di norma un quarto circa dell’intero capitale di vecchiaia. In questi anni la maggior parte dei lavoratori per cepisce il salario più alto e versa i contributi più elevati, a cui si aggiunge l’effetto degli interessi composti che aumenta di anno in anno. Nel caso dei pensionamenti cosiddetti forzati imputabili a motivazioni economiche, le aziende spesso offrono un’inden nità di buonuscita o soluzioni globali interessanti. In tal caso è assolutamente necessario ricorrere al parere di uno specialista per valutare l’aspetto fiscale. Infatti, se l’ufficio delle contribuzioni non lo considera come patrimonio di vecchiaia, su questo capitale gravano pesanti imposte sul reddito. Sempre più casse pensione consentono un differimento del pensionamento come quello previsto dall’AVS (età massima 69/70), ma fino a questa età vanno versati anche i contributi di risparmio. La rendita o il versamento di capitale diventa quindi esigibile alla data effettiva di pensionamento. Adeguabilità del 3° pilastro Il capitale del pilastro 3a diventa per cepibile non prima dei 59 anni (donne) e dei 60 anni (uomini), ad eccezione dei seguenti casi: acquisto di un’abitazione ad uso proprio riscatto nella cassa pensione avvio di un’attività indipendente abbandono definitivo della Svizzera Se dopo l’età ordinaria di pensionamento viene ancora esercitata un’attività lucra tiva, nell’ambito delle disposizioni di legge è possibile versare i contributi nella previdenza vincolata fino all’età di 69 anni (donne) o 70 anni (uomini). Il capitale va però prelevato al più tardi all’effettiva cessazione dell’attività lavorativa. La previdenza libera (pilastro 3b) non prevede alcun tipo di restrizione. Il 25 % circa del capitale di vecchiaia viene costitui to cinque anni prima del pensionamento. Adeguamenti delle rendite della cassa pensione 450000.– Capitale realizzabile Rendita annua CHF 412 000.– CHF 28 016.– (100 %) CHF 324 042.– CHF 291 124.– CHF 18 794.– (67%) CHF 16 245.– (58 %) 350000.– 250000.– 150000.– Capitale di vecchiaia 50000.– 25 35 45 55 58 60 65 Età La rendita della cassa pensione dipende fortemente dall’età di pensionamento. Chi vuole andare in pensione già all’età di 60 anni riceve dalla cassa pensione il 70 % circa della rendita che riceverebbe all’età di 65 anni, e questo per il resto della vita. Chi invece lavora più a lungo può contare su una rendita vitalizia più elevata. Il momento a partire dal quale è possibile andare in pensione e l’aliquota di conversione valida ai fini della rendita sono stabiliti nel regolamento previdenziale. 16 Prepensionamento: lista di controllo/ 1. Decidete al più tardi a 50 anni il momento in «Avere l’opzione è un lusso non da poco.» Petra Kolb lavora presso AXA da oltre 25 anni. Oggi è a capo dell’agenzia generale Previdenza & Patrimonio di Frauenfeld. cui desiderate andare in pensione. 2. Chiarite con la vostra cassa pensione se è possibile andare in prepensionamento al momento desiderato. 3. Riflettete su come volete vivere dopo il pensionamento. Allestite un budget realistico corredato di tutte le spese; considerate anche la franchigia della cassa malati in relazione a spese di cura elevate durante la vecchiaia e un’assicurazione contro gli infortuni, in quanto dopo il pensionamento non sarete più coperti attraverso il datore di lavoro. 4. Informatevi presso la cassa di compensazione AVS sul vostro conto individuale e presso la cassa pensione sul vostro avere di vecchiaia. 5. Informatevi presso il vostro datore di lavoro e la cassa pensione se, in caso di prepensionamento, è prevista una rendita transitoria. 6. Verificate sulla base del vostro budget a quanto ammonterà la prevista lacuna previdenziale alla cessazione dell’attività lavorativa. 7. Mettete insieme i vostri valori patrimoniali: averi in conto, capitali previdenziali del 2° e 3° pilastro, titoli, assicurazioni sulla vita, immobili, partecipazioni, eredità previste, ecc. 8. Calcolate il capitale supplementare di cui avete bisogno per colmare la lacuna previdenziale e parlate con il vostro consulente previdenziale. 9. Se desiderate ricevere il vostro avere di vecchiaia del 2° pilastro sotto forma di capitale, dovete notificare la vostra decisione alla cassa pensione entro il termine previsto. Chiedete alla vostra cassa pensione i termini previsti qualora non siano indicati nel regolamento di previdenza. Per l’AVS dovete far valere il diritto alla rendita almeno tre mesi prima del pensionamento. 10.Chiedete il parere di un esperto in materia fiscale, soprattutto per quanto riguarda i versamenti di capitale della cassa pensione e/o del 3° pilastro. Spesso il prelievo scaglionato del capitale consente un notevole risparmio. Il pensionamento anticipato è spesso argomento di consulenza? Petra Kolb: Sì, continua ad essere un desiderio diffuso, seppure con una netta tendenza verso il pensionamento graduale, modello per molti più interessante e anche più realistico. Su che base viene presa una decisione? Il primo passo è sempre una consulenza globale. Nella maggior parte dei casi emerge un sostanziale divario tra il fabbisogno e le prestazioni di 1°, 2° e 3° pilastro. In questo modo sappiamo con una certa precisione quanto occorre risparmiare per realizzare il proprio desiderio. Di solito manca una somma importante, ragion per cui è consigliabile richiedere una consulenza professionale tra i 45 e 50 anni. Un po’ presto: indubbiamente in pochi già a 45 anni sanno se vogliono andare in pensionamento anticipato. È vero. Ma il solo fatto di avere l’opzione finanziaria è un lusso non da poco. Il capitale risparmiato fa comunque sempre comodo, a prescindere dal momento dell’effettivo pensionamento. Va ricordato che questa spesso è l’ultima possibilità d’intervenire sulla situazione finanziaria per il resto della vita, ossia in media per 20 – 30 anni. Qual è il metodo migliore per accantonare la somma di capitale necessaria? In una fase di tassi bassi è senz’altro più difficile. Gli investimenti sicuri attualmente non fruttano interessi, a tal punto da rendere i tassi tecnici delle assicurazioni sulla vita ancora più allettanti. In generale, tuttavia, la sicurezza è più importante degli interessi elevati. Se si sceglie il risparmio assicurativo con esonero del premio, in caso d’incapacità di guadagno per malattia o infortunio l’assicuratore si assume il pagamento dei premi dovuti fino al pensionamento. Inoltre, in caso di decesso, viene garantita la protezione finanziaria della famiglia. E chi opta per il pilastro 3a risparmia anche sulle imposte. Quali possibilità offre il 2° pilastro? In generale il riscatto rappresenta una soluzione valida. Non esiste solo il riscatto degli anni contributivi mancanti, bensì anche il riscatto in vista del prepensionamento. Questa opzione, interessante anche dal punto di vista fiscale, aiuta a ridurre le lacune previdenziali a seguito di un pensionamento anticipato. I riscatti sono quasi sempre una buona soluzione. In generale è tuttavia importante che datore di lavoro e cassa pensione siano in grado di offrire piani previdenziali ben strutturati, soluzioni per i quadri dirigenti, ecc. 17 Capitale o rendita? Spesso la soluzione migliore è una combinazione di entrambi/ Libertà o sicurezza? Al momento del pensionamento potete scegliere di farvi pagare almeno un quarto dell’avere di vecchiaia della previdenza professionale sotto forma di capitale o percepire una rendita vitalizia. Qual è l’opzione migliore per voi dipende sempre dalla vostra situazione personale e dai vostri obiettivi. Se non fate nessuna richiesta esplicita, allo scattare del pensionamento vi viene corrisposto l’avere di vecchiaia della cassa pensione in rate mensili per il resto della vita. In alternativa avete la possibilità di richiedere la liquidazione in capitale. L’ammontare esatto varia a seconda della cassa pensione, e può essere pari a un quarto – come prescritto dalla legge – al 50 % o al 100 %. In alcuni casi il versamento può raggiungere una somma con siderevole di parecchie centinaia di migliaia di franchi. Poter disporre di così tanto denaro forse per la prima volta nella vita è senz’altro una grossa tentazione, ma anche una situazione pericolosa, come illustrato dal seguente esempio rappresentativo di un modello di comportamento purtroppo alquanto diffuso. Un signore, raggiunti i 65 anni d’età, chiede il versamento dell’intero capitale della cassa pensione per un ammontare pari a CHF 370 000.–. Come prima cosa acquista la macchina dei suoi sogni per CHF 90 000.–. Un paio di mesi più tardi arriva la fattura del fisco per un importo di CHF 50 000.–. Il capitale restante si esaurisce dopo 15 anni e il pensionato ha bisogno di aiuto. taggi, è la grande incognita della «durata della vita». In talune circostanze, il versamento del capitale potrebbe essere un cattivo affare – potreste infatti vivere molto a lungo e ricevere complessivamente una somma molto più grande optando per la rendita. Chi al raggiungimento dell’età ordinaria di pensionamento non è più soggetto a un rapporto di lavoro dipendente, ossia non lavora più o è un libero professionista, e dispone di un conto o di una polizza di libero passaggio, non deve preoccuparsi della forma del prelievo, poiché in questo caso verrà sempre corrisposto l’intero capitale. Se però si preferisce una rendita, sussiste l’opzione di investire la somma versata in una rendita vitalizia nell’ambito della previdenza privata (pilastro 3b). Liquidazione in capitale: libertà e opportunità Se si è consapevoli dei rischi e degli obblighi, il versamento del capitale offre alcuni vantaggi. Soprattutto se avete risparmiato una somma considerevole e dopo il pensionamento per vivere non dipendete direttamente dalla rendita di vecchiaia, con il capitale liberamente disponibile godete di una maggiore flessibilità o potete realizzare progetti importanti. Tenete tuttavia presente che il prelievo del capitale va attentamente pianificato. Rispetto alla sicurezza e alla semplicità Innanzitutto devono essere rispettate le della rendita, il versamento in capitale scadenze di notifica riportate nel regolacomporta alcuni rischi che non vanno mento. Se avete effettuato dei riscatti assolutamente trascurati. nella cassa pensione, il periodo di attesa Ciò che però rende difficile ogni decisione, previsto dalla legge è di tre anni. In caso pur conoscendo tutti i vantaggi e gli svan- di dubbi rivolgetevi per tempo alla vostra cassa pensione. 18 Altri aspetti da considerare Se vivete in comunione domestica senza essere sposati o registrati, ai sensi della legge non avete diritto a una rendita per coniugi della cassa pensione. In tal caso può essere consigliabile riscuotere il capitale e stipulare una soluzione sicura e flessibile nell’ambito della previdenza privata. Se il vostro stato di salute non vi consente di nutrire un’aspettativa di vita molto lunga, è opportuno prendere in considerazione la liquidazione in capitale. La rendita si estingue con il decesso (esclusa la rendita per coniugi). L’avere di vecchiaia non consumato va alla cassa pensione, mentre il capitale prele vato può essere ereditato. Se optate per la rendita, dovete pagare la normale imposta sul reddito per l’intera durata della stessa. Se invece optate per la liquidazione in capitale, pagate sull’intero capitale un’imposta sul reddito unica con aliquota previdenziale ridotta, separatamente dal restante reddito. I futuri redditi generati dal capitale, come interessi o dividendi, sono poi tassati nuovamente come reddito. Con la liquidazione in capitale, vi assumete in proprio la responsabilità d’investire il vostro capitale e decidete come gestirlo indipendentemente da qualsiasi direttiva d’investimento. Meglio CHF 400 000.– tutti insieme o CHF 20 000.– all’anno vita natural durante? Panoramica dei pro e contro Capitale Rendita Non volete sopportare alcun rischio d’investimento e oscillazioni del capitale. Desiderate un reddito assicurato, indipendentemente da quanti anni vivrete. Preferite calcolare sulla base di un reddito garantito versato regolarmente. Godete di ottima salute e, presumibilmente, raggiungerete un’età elevata. Avete molti più anni del vostro partner. Dovete poter fare affidamento su un reddito regolare. Desiderate una soluzione semplice e non volete dovervi occupare di investimenti fino a tarda età. I coniugi superstiti ricevono una rendita per coniugi garantita e gli orfani una rendita per orfani (a seconda della cassa pensione, l’ammontare della rendita può superare quanto prescritto dalla legge). Al vostro decesso i figli, il coniuge o altre persone devono aver diritto all’eredità (se si opta per la rendita, in caso di decesso il capitale di vecchiaia non prelevato spetta alla cassa pensione). Volete poter disporre del denaro liberamente. Il convivente deve poter essere designato come beneficiario (i conviventi che non hanno registrato la loro unione non hanno di norma diritto alla rendita). ? ? Desiderate ottimizzare le imposte (la rendita viene tassata al 100 % come reddito, mentre sulla liquidazione in capitale vengono concesse agevolazioni fiscali). Desiderate un piano individuale di previdenza per la vecchiaia. Siete sposati e ammalati. 19 Rendita: sicurezza e poco lavoro Una rendita vitalizia garantita offre più sicurezza rispetto a un patrimonio prele vato dalla cassa pensione. Se investite il capitale prelevato, ad esempio in im mobili, obbligazioni e così via, sussiste il rischio che ne perdiate una parte. Sulla rendita, invece, potete fare sempre affidamento e non dovete perdere il sonno a causa di tempeste sui mercati finanziari. Inoltre non dovete fare assolutamente nulla: la rendita vi viene versata ogni mese. In questo modo non correte il rischio di spendere in modo eccessivo, pregiudicando così il vostro futuro finanziario. E anche il vostro coniuge può trarre beneficio dalla rendita: dopo il vostro decesso, infatti, il coniuge riceve almeno il 60 % della vostra rendita attuale, ovvero la rendita per coniugi, che oggi viene corrisposta anche al partner registrato. Molte casse pensione tengono conto anche delle nuove forme di convivenza e versano ai conviventi di lungo periodo una rendita per conviventi d’importo pari a quello della rendita per coniugi. Per maggiori dettagli consultate il regolamento della vostra cassa pensione. Combinate i vantaggi! Su richiesta, tutte le casse pensione sono tenute a versare sotto forma di capitale fino al 25 % (previsto dalla legge) dell’avere di vecchiaia. Alcune ne versano anche il 50 % o il 100 %. In caso di combinazione, beneficiate dei vantaggi di entrambe le soluzioni. In futuro riceverete una rendita di vecchiaia meno cospicua, ma disporrete anche di un capitale che potrete investire ed eventualmente lasciare poi in eredità. Le liquidazioni parziali sono interessanti soprattutto nei casi in cui l’avere di vecchiaia risparmiato è cospicuo, poiché la rendita rimanente consente ancora di coprire una notevole fetta del costo della vita. 20 Informatevi sulla possibilità del prelievo scaglionato qualora fosse necessario interrompere la progressione fiscale, un aspetto che andrebbe considerato anche per eventuali versamenti dal 3° pilastro. La combinazione di liquidazione in capitale e rendita è particolarmente vantaggiosa per i coniugi con doppio reddito, poiché permette di farsi liquidare in capitale uno degli averi di vecchiaia e riscuotere l’altro sotto forma di rendita. In tal caso confrontate le prestazioni delle due casse pen sione. Ridurre i costi per l’abitazione grazie alla liquidazione in capitale? La domanda «capitale o rendita?» assume un significato particolare se possedete un’abitazione. Magari dopo il pensionamento desiderate ammortizzare in tutto o in parte l’ipoteca gravante sull’abitazione con il capitale prelevato, mantenendo così bassi gli interessi debitori. Tuttavia non dovete dimenticare che gli interessi debitori possono essere detratti dal reddito imponibile, per cui un’ipoteca più bassa comporta quasi sempre imposte più elevate. Attualmente i tassi ipotecari sono bassi e non è quindi molto vantaggioso ridurre l’ipoteca. Meglio conservare una parte del capitale di vecchiaia liquidato per quando i tassi ipotecari saranno elevati e procedere solo allora alla riduzione del debito e dell’onere da interessi. A volte il pensionamento arriva esattamente al momento giusto per utilizzare l’avere di vecchiaia per mantenere intatto il valore della proprietà abitativa, isolando ad esempio le finestre, rinnovando la facciata o installando una nuova cucina. Questi investimenti effettuati per conservare il valore dell’abitazione possono essere detratti dalle imposte. Calcolate però bene quanto del vostro capitale di vecchiaia desiderate impiegare in modo che sia sufficiente per tutta la vita. Convertire il capitale in una rendita calcolata su misura Poiché il legislatore disciplina solo l’entità dell’aliquota di conversione dell’avere di vecchiaia nel regime obbligatorio, nel regime sovraobbligatorio i tassi di conversione – e quindi anche le rendite – possono essere anche molto bassi. Se il vostro avere di vecchiaia comprende, oltre alla parte obbligatoria, anche una parte sovraobbligatoria, in alcuni casi vi converrà farvi versare il capitale per finanziare un piano di rendite nel 3° pilastro. Esistono piani di pagamento interessanti che prevedono protezione del capitale, buone opportunità di rendimento e ampia flessibilità. Richiedete una consulenza e mettete a confronto le diverse offerte. Decidere per tempo La vostra decisione «capitale o rendita» è molto importante. Una volta scaduto il termine di notifica o dopo il pagamento non potrete infatti più revocarla. È necessario notificare la somma di capitale desiderata. Informatevi per tempo presso la vostra cassa pensione qualora il regolamento non indicasse il termine di notifica. Capitale: elevata flessibilità Rendita: elevata sicurezza «Il capitale di vecchiaia dev’essere allocato solo in investimenti garantiti.» Renzo Priore lavora da oltre 20 anni nel settore della previdenza e del patrimonio, in particolare nell’ambito della pianifica zione del pensionamento e della consulenza alle PMI. Esiste una regola generale per decidere tra «rendita o capitale»? Renzo Priore: In ogni caso la domanda non può mai essere trattata in modo esaustivo senza affrontare anche le tematiche «sicurezza» ed «eredità». Quale base decisionale propone? La domanda «capitale o rendita» rientra nella pianificazione globale di consumo del patrimonio dopo il pensionamento. Qui si rivela molto valido un approccio pragmatico che contenga i seguenti passaggi: definizione del budget, conteggio delle rendite teoriche dell’AVS e della cassa pensione, evidenziazione delle lacune previdenziali, confronto con il patrimonio esistente, definizione degli obiettivi, opzioni di soluzioni. Il triangolo AXA, con i criteri «momento del pensionamento», «risparmio per il pensionamento» e «spese durante il pensionamento», è un valido strumento per illustrare le priorità individuali in relazione ai compromessi necessari. Quando sconsiglia invece la liquidazione in capitale? Quando il capitale previdenziale disponibile è esiguo. Le persone longeve traggono maggiori vantaggi da una rendita. Molto spesso un capitale di vecchiaia modesto racconta anche la storia di una vita in cui il denaro ha rappresentato un capitolo difficile. Come va investito il capitale liquidato? Il capitale di vecchiaia dev’essere allocato solo in investimenti garantiti, altrimenti si commette una grave imprudenza. Per quanto riguarda le garanzie gli assicuratori vita offrono la maggior sicurezza, requisito cui sono tenuti a ottemperare per legge. E cosa succede quando né la rendita né il capitale sono sufficienti? Non sempre, ma quasi, esiste una via d’uscita che consente di permettersi una vita serena dopo il pensiona mento, a patto che – e qui sta il punto – si abbia abbastanza tempo durante la vita lavorativa per fare qualcosa in questo senso. E se non si sono prese le dovute cautele in tempo? Si può continuare a lavorare oltre l’età di pensionamento ordinaria e versare ulteriori contributi nel 2° e 3° pilastro e/o condurre una vita così parsimoniosa da coprire tutte le spese con l’esiguo reddito percepito. 21 Situazione abitativa Scelte abitative lungimiranti/ Esaminate regolarmente e con spirito critico la vostra situazione abitativa in vista della vecchiaia e non rimandate troppo a lungo eventuali decisioni. Più investite in soluzioni attente al mutare delle esigenze, più comodità e meno spese avrete in futuro. Quali sono le condizioni abitative delle persone della terza e quarta età in Sviz zera e com’è possibile fare tesoro della loro esperienza per una pianificazione ottimale del pensionamento? In ogni caso, qualsiasi dimora lontana dal centro abitato o dalla città diventa problematica se la mobilità è limitata. Proprietà o affitto? L’argomento principale a favore dell’abitazione di proprietà è che non si può essere cacciati dalle proprie mura. Lavori di ristrutturazione possono far incrementare il canone di un appartamento economicamente accessibile, costringendo l’inquilino a cercarsi un altro alloggio e ad abbandonare il proprio ambiente. D’altro canto, un appartamento in affitto consente di reagire con più flessibilità ai cambiamenti della vita. Inoltre è più semplice sciogliere un contratto di locazione che alienare un immobile. Molte volte l’attesa dell’offerta giusta rende anche difficile pianificare la nuova situazione abitativa senza incorrere in un doppio onere finanziario. Opzioni abitative Appartamento/casa in affitto Il 40 % degli anziani possiede un’abita Casa di proprietà/proprietà per piani zione e vorrebbe rimanere il più a lungo Residenze per anziani possibile tra le proprie mura domestiche. Cooperative di costruzione di abitazioni Chi non è più in grado di vivere da solo, o comunità domestiche (più parti acquipredilige come alternativa gli apparta stano un terreno o una casa; ogni parte menti o le residenze per anziani, mentre vive nel proprio appartamento e condi le case di riposo e di cura sono conside vide i locali comuni) rate quasi all’unanimità una soluzione Centri residenziali intergenerazionali d’emergenza. Un dato che rispecchia la Alloggi con servizi (James, Living Servirealtà: appena il 6 % dei pensionati risiede ces, Bonacasa e numerosi progetti in un ospizio. Tra le persone d’età supeindividuali sovvenzionati) riore ai 79 anni circa il 40 % vive ancora Assistenza a domicilio personalizzata nel proprio appartamento. Il 17 % circa (con Spitex, Heimex ecc.) degli anziani accetterebbe l’idea di condiGruppi di assistenza residenziale videre un’abitazione con altri anziani. per anziani (assistenza professionale Godono invece di un consenso sempre di persone bisognose di cure) maggiore tutte le forme innovative di assiCase di riposo e di cura tradizionali stenza a domicilio individualizzata. Tutte le opzioni qui riportate sono possibili anche all’estero. Al passo con le esigenze Invecchiando cambiano radicalmente le aspettative riguardo alla situazione abita Struttura di finanziamento della proprietà abitativa tiva. Da un ampio sondaggio svolto tra 1a ipoteca: massimo 66,67 % anziani emerge ad esempio che il pro blema più ricorrente sono le dimensioni eccessive dell’appartamento. La proprietà abitativa è vantaggiosa soprattutto a lungo termine. Valutate pertanto la vostra abitazione attuale o i vostri progetti per renderla più agibile in vista della vecchiaia e chiedetevi se tra vent’anni sarete ancora felici di avere un grande giardino, un appartamento duplex con scale a chiocciola o una casa isolata in campagna. 22 2a ipoteca: massimo 13,33 % Mezzi propri: 20 %, dall’età di 62 anni: 35% Con la cancellazione della seconda ipoteca a partire dai 60 anni circa sono necessari maggiori mezzi propri. Manutenzione e amministrazione I proprietari di un’abitazione sono sempre anche dei piccoli imprenditori e devono affrontare sia lavori di ristrutturazione di routine che interventi imprevisti che spesso generano oneri e spese elevate. La manutenzione di un immobile proprio comporta generalmente più lavoro anche perché non c’è nessun amministratore cui potersi rivolgere se la lavatrice perde acqua, il riscaldamento non funziona o la grondaia è intasata. Seconda casa e casa di vacanza La casa di proprietà non deve essere necessariamente il domicilio principale. Soprattutto dopo il pensionamento una seconda casa o un appartamento di vacanza può portare una piacevole ventata di dinamismo. Chi adegua la propria casa alle esigenze che subentreranno nel lungo periodo avrà molte soddisfazioni. Sostenibilità e finanziamento Le questioni di carattere finanziario non preoccupano solo quelli che desiderano acquistare per la prima volta un’abita zione di proprietà. Dopo che i figli sono usciti di casa, molti proprietari di immobili desiderano rinnovare la loro casa unifamiliare, modificarla in vista della terza età o sostituirla con un appartamento. In tutte queste situazioni è imperativo pianificare il finanziamento in modo ottimale. Prima del pensionamento, infatti, le di rettive di finanziamento cambiano drasticamente in quanto la seconda ipoteca dev’essere ammortizzata al raggiungimento dell’età di pensionamento. Pertanto, l’ultima possibilità di accendere un’ipoteca con una durata minima di tre anni per gli uomini, ad esempio, è a 62 anni, dopodiché è necessario il 35 % di capitale proprio (e non più solo il 20 %). La somma degli interessi ipotecari, degli ammortamenti e delle spese accessorie non dovrebbe superare un terzo del red dito lordo (orientativamente il 5 % – 6 % circa del prezzo di acquisto). A prima vista potrebbe sembrare tanto. Pensate tuttavia che dal vostro budget dovete ricavare anche le riserve per eventuali lavori di risanamento, un aspetto che diventa ora ancora più importante perché dopo il pensionamento nella maggior parte dei casi non è più possibile un finanziamento tramite l’incremento della seconda ipo teca. Confronto delle ipoteche L’ipoteca è un prestito remunerato e a termine, garantito dal vostro immobile. Esistono sostanzialmente tre tipi di ipoteche. Ipoteca a tasso fisso: ha un tasso d’interesse fisso che consente di pianificare l’onere degli interessi. Ipoteca LIBOR: si tratta di una soluzione flessibile e vantaggiosa durante le fasi di interessi bassi. Al contempo comporta il rischio connesso all’aumento dei tassi, rendendo così difficile la valutazione dell’onere da interessi. Ipoteca a tasso variabile: ha un tasso d’interesse che varia in funzione dell’andamento del mercato monetario e dei capitali e nessuna durata fissa. Ne consegue che i tassi d’interesse – e quindi anche l’onere finanziario – possono variare significa tivamente. I costi sono spesso molto divergenti ed è pertanto consigliabile vagliare più offerte. La stipulazione di più ipoteche di durata compresa tra i tre e i dieci anni si è dimostrata essere una strategia efficace. Così facendo diversificate il rischio che la vostra ipoteca cessi proprio durante una fase di tassi d’interesse alti. Per quanto tempo potete utilizzare la proprietà abitativa? A chi la potete trasmettere? Esempio di finanziamento Prezzo di acquisto CHF 600 000.– Mezzi propri min. 20 % del prezzo di acquisto** CHF 120 000.– Capitale di terzi max 80 % del prezzo di acquisto CHF 480 000.– Interessi 1a ipoteca CHF 400 000.– al 5,00%* CHF 20 000.– Interessi 2 ipoteca CHF 80 000.– al 5,50%* CHF 4 400.– Ammortamento entro un periodo max di 15 anni (o fino al raggiungimento del 60° anno di età) CHF 5 333.– Spese accessorie annue / Manutenzione circa 1 % del prezzo di acquisto CHF 6 000.– Costi a Totale costi annui = 5 % – 6 % circa del prezzo di acquisto CHF 35 733.– Totale costi mensili CHF Se acquistate una casa per CHF 600 000.–, dovete avere CHF 120 000.– di mezzi propri e finan ziare il rimanente con un’ipoteca di 1° grado e una di 2° grado. In questo esempio, i costi annui generati dalla vostra casa ammontano a circa CHF 36 000.–. Questi costi sono per voi sopportabili se non superano un terzo del vostro reddito annuo lordo, che di conseguenza dovrebbe essere di CHF 108 000.–. 2 978.– *L’esame del credito viene effettuato con un tasso d’interesse medio pluriennale di almeno il 5 %. **Le commissioni (spese notarili e tasse del registro fondiario, nonché imposta sul passaggio di proprietà, ecc.) devono essere altresì finanziate con i mezzi propri. 23 Capitale proprio del 2° e 3° pilastro La Svizzera promuove l’acquisto di proprietà abitativa. La legge consente infatti di prelevare ogni cinque anni - e un’ultima volta tre anni prima del pensionamento fondi del 2° pilastro e del pilastro 3a, se questi vengono utilizzati per finanziare la proprietà abitativa ad uso proprio. Il capitale può essere impiegato per l’acquisto, gli investimenti, l’ammorta mento di un’ipoteca o quote di parteci pazione a cooperative. Potete utilizzare il capitale di previdenza per l’acquisto di una proprietà abitativa in due modi: Prelievo anticipato Prelevate il vostro capitale o una parte di esso e lo utilizzate direttamente come capitale proprio. Costituzione in pegno Costituite in pegno il capitale di previdenza per ricevere capitale di terzi. Non prendete questa decisione con leggerezza. Anche se questo vi permette di avere un tetto sulla testa, non dovreste trascurare il fatto che in caso d’invalidità e decesso la rendita di vecchiaia e la copertura previdenziale si assottigliano. L’avere della cassa pensione dovrebbe pertanto servire solo per coprire una temporanea scarsità di contanti e le lacune previdenziali andrebbero nuovamente colmate quanto prima. 24 Un’eventuale vendita successiva dell’immobile a un prezzo inferiore al suo valore potrebbe minare la vostra esistenza. Nella peggiore delle ipotesi emerge una lacuna sostanziale nella cassa pensione e la casa viene espropriata. Per tale ragione, dal 1° luglio 2012 sono entrate in vigore delle direttive più severe in materia di finanziamento delle ipoteche in virtù delle quali almeno il 10 % del prezzo di acquisto dev’essere versato come capitale proprio effettivo (ossia non finanziato con fondi previdenziali). interessi e le deduzioni fiscali restano costanti. Grazie alle possibilità offerte dal pilastro 3a, beneficiate di ulteriori vantaggi fiscali. Se per voi è più vantaggioso l’ammortamento diretto o indiretto dipende so prattutto dal reddito imponibile, dai tassi d’interesse e dalla vostra situazione di vita. Copertura per il partner Quando si acquista casa va sempre tenuto conto anche della sicurezza del partner, Possibilità di ammortamento sia rispetto al finanziamento di un immoEsistono due possibilità per il rimborso bile e alla sostenibilità delle spese sia di un’ipoteca, le quali presentano vantaggi alla proprietà abitativa ammortizzata. Indiversi in base alla situazione personale fatti, in caso di decesso, la metà dell’ime a quella sul fronte dei tassi. mobile spetta agli eredi. In alcuni casi ciò potrebbe significare che il coniuge superstite è costretto a vendere l’immobile per Ammortamento diretto pagare gli eredi. Si consiglia pertanto di Ogni anno rimborsate l’importo conve regolare la successione con un testamennuto. Ciò riduce il vostro debito e gli interessi, ma fa aumentare al contempo to e/o un contratto successorio nonché di stipulare un’assicurazione in caso di del’onere fiscale, poiché potete dedurre cesso a favore del partner superstite. meno debiti dal reddito imponibile. Ammortamento indiretto L’importo pattuito viene investito in una polizza di previdenza o versato su un conto, ad es. nel pilastro 3a. L’assicurazione o il conto bancario fungono da pegno per l’ipoteca fino al prelievo del capitale versato, poiché in tal caso dovrete rimborsare l’importo d’ammortamento concordato e ridurre così l’ipoteca. Il debito ipotecario, gli Gli averi del 2° pilastro e del pilastro 3a possono essere prelevati anticipa tamente per la proprietà abitativa. Acquisto di un immobile: la vostra lista di controllo/ In generale Che tipo d’immobile cerco: casa unifamiliare, a schiera o proprietà per piani? Desidero acquistare su progetto oppure una casa già esistente? Come muteranno le mie condizioni di vita, ad esempio dopo il pensionamento? Ubicazione e ambiente circostante In quale luogo deve essere ubicato l’immobile? Qual è l’onere fiscale nel comune di ubicazione? Vi è l’infrastruttura di cui ho bisogno? Come sono i collegamenti con i mezzi pubblici? Quanto dista dal luogo di lavoro? Oggetto L’oggetto soddisfa le mie esigenze e le mie aspettative attuali? Sarà ancora adatto quando cambieranno le mie condizioni di vita? L’oggetto è adatto a una persona anziana? In particolare vanno valutati i seguenti fattori: vici nanza al centro, collegamento ai trasporti pubblici, ascensore, disposizione delle stanze su un unico piano, locali senza soglia, porte ampie e corridoi larghi almeno 80 cm, assenza di scale davanti alla porta d’ingresso e di sentieri di ghiaia, buona illuminazione, piatto della doccia a filo di pavimento. Posso permettermi i lavori necessari per la manutenzione dell’oggetto anche nel lungo periodo? La qualità della costruzione è buona? L’ubicazione spesso determina il valore dell’immobile: quanto ricaverei dalla vendita dell’oggetto? Finanziamento L’oggetto vale il prezzo d’acquisto? Quanto pagherei d’affitto per un oggetto analogo? Quali costi devo attendermi per il risanamento o la ristrutturazione? Dispongo dei mezzi necessari per l’acquisto dell’immobile? Acquisto: devo avere capitale proprio nella misura di almeno il 20 % del prezzo d’acquisto (circa il 35 % a partire da 62 anni). Interessi e manutenzione: il 5 % – 6 % del prezzo d’acquisto non deve superare un terzo del mio salario annuo. «Non sono favorevole all’utilizzo di capitale del 2° pilastro.» Christian R. Hagmann è agente generale di AXA dal 2002. Oltre due terzi degli svizzeri vivono in affitto. L’abitazione di proprietà è troppo cara? Christian R. Hagmann: Non sarei così categorico anche perché, sul lungo termine, il lato finanziario è spesso solo una parte della storia. Con la proprietà abitativa ci si lega per molti anni a un luogo fisso che, a livello di carriera, significa una minore flessibilità. In età avanzata ci si può ritrovare con una casa troppo grande in campagna che comporta troppo lavoro, non è compatibile con le nuove esigenze e non dispone di collegamenti ai mezzi pubblici. E allora si sogna dell’appartamento di città che però costa molto più di quello che frutterebbe la casa grande. Per chi e quando è vantaggioso acquistare casa? Indubbiamente per coloro che pianificano la vita a lungo termine, dispongono dei necessari mezzi propri e hanno un onere finanziario sostenibile, ossia quando la somma degli interessi ipotecari annui, degli ammortamenti e delle spese accessorie non supera un terzo del reddito annuo lordo. L’ubicazione è fondamentale, non mi stancherò mai di ripeterlo, perché determina in larga parte la futura crescita di valore dell’oggetto e le possibilità di venderlo. Se sono soddisfatte tutte queste condizioni, la proprietà abitativa – anche di vacanza – è un ottimo investimento. Com’è possibile finanziare l’acquisto di un immobile anche se si ha una situazione patrimoniale nella media? I costi devono essere sostenibili e, affinché lo siano, occorre avere mezzi propri, sia che provengano da risparmi, da un anticipo di eredità oppure da capitali del 2° o 3° pilastro. Non sono favorevole all’utilizzo di capitale del 2° pilastro, poiché chi se ne serve ha poche riserve. Ciò crea un presupposto negativo in quanto nessun immobile è calcolabile al 100 %. Che cosa bisogna considerare quando si utilizza capitale del 2° e 3° pilastro per la proprietà abitativa? L’impiego dei fondi previdenziali riduce la protezione dai rischi d’invalidità e decesso nonché l’avere di vecchiaia. Il rischio di lacune previdenziali è elevato. Se l’uso dei fondi è inevitabile, consiglio la costituzione in pegno. Considero tuttavia meno problematico il prelievo del 3° pilastro, ma anche in questo caso preferisco la costituzione in pegno. La via migliore è l’ammortamento indiretto dell’ipoteca: si investe denaro nel pilastro 3a invece che nell’ammortamento, così in caso di decesso il coniuge deve sopportare un onere decisamente inferiore. L’onere degli interessi rimane uguale, rimane tuttavia anche l’ottimizzazione fiscale. In ogni caso è consigliabile rivolgersi a un esperto in materia. 25 Questioni personali I vostri valori, le vostre decisioni/ Le disposizioni e i desideri dichiarati per iscritto in relazione a vecchiaia, malattia e decesso sono un’enorme agevolazione non solo per il diretto interessato ma anche per le persone che gli sono vicine le quali, in caso di emergenza, sono così esonerate dal prendere decisioni difficili. Finché siete lucidi e in grado d’intendere, vale comunque sempre la vostra decisione spontanea, indipendentemente dal fatto che corrisponda o meno al tenore delle vostre disposizioni. Diritto di protezione degli adulti Il 1° gennaio 2013 è entrato in vigore il nuovo diritto di protezione degli adulti. Le condizioni quadro delle direttive dei pazienti e dei mandati precauzionali vengono sancite per la prima volta per legge. Nella maggior parte dei casi ciò comporta un adeguamento degli atti esistenti. Chi redige i propri documenti previdenziali per la prima volta dovrà accertarsi che i moduli siano conformi alla nuova base giuridica. Mandato precauzionale Le persone non sposate e quelle sole che, a seguito di malattia o infortunio, diventano incapaci di discernimento, possono evitare l’intervento di un’autorità designando una rappresentanza. Un mandato precauzionale si articola in tre parti che possono essere regolamentate sin golarmente o complessivamente. Un mandato precauzionale dev’essere olografo o autenticato da un notaio (stessi dettagli del testamento). Cura della persona: assistenza, benessere fisico e mentale, protezione della personalità. Cura degli interessi patrimoniali: conservazione e impiego del patrimonio, adempimento degli affari correnti. Rapporti giuridici: rappresentanza in tutte le relazioni giuridiche o nei singoli ambiti predefiniti. 26 Direttive del paziente (dichiarazione anticipata) Mettete per iscritto le vostre richieste, esigenze, attese e desideri personali qualora un giorno non siate più in grado di esprimere la vostra volontà e/o non abbiate più la capacità di discernimento necessaria per pronunciarvi in merito al trattamento e alle cure mediche. Numerosi offerenti mettono a disposizione diversi modelli di modulo a diverse condizioni. In caso di dubbio rivolgetevi al medico di famiglia. Disposizione in caso di decesso Prima o poi tutti si confrontano con il pensiero della morte, con i propri desideri su dove morire e sull’assistenza in fase terminale, sui riti e azioni dopo il decesso, sul tipo di funerale e sepoltura, cerimonie o forme di commiato. L’importante è disporlo per iscritto. In merito non esistono prescrizioni formali specifiche. Testamento Il testamento contiene le disposizioni relative alla ripartizione dell’eredità ai posteri. L’atto va redatto completamente a mano, datato e firmato. I testamenti non olografi devono essere autenticati da un notaio o dall’ufficio distrettuale. Se si prevedono conflitti per l’eredità, è possibile nominare un esecutore testamentario all’interno o all’esterno della cerchia degli eredi. Regolamentazione successoria aziendale Fino al 2019 saranno 81 000 le aziende in Svizzera che dovranno occuparsi del tema della successione. Questo processo interessa oltre mezzo milione di dipendenti. Queste cifre fanno appello al senso di responsabilità dei datori di lavoro affinché valutino la giusta pianificazione della successione con anticipo. Per una soluzione a condizioni ottimali è necessario calcolare un periodo da tre a cinque anni. Preparazione alla vecchiaia Sempre più offerte di seminari sempre meglio concepiti offrono la possibilità di affrontare la pianificazione del pensionamento in modo proattivo. Il diritto di protezione degli adulti vigente rafforza l’autodetermi nazione. Indirizzi importanti e ulteriori informazioni in materia Altri opuscoli AXA Possono essere richiesti per telefono / per e-mail presso qualsiasi rappresentanza AXA o scaricati direttamente dal sito www.axa.ch Sistema previdenziale in Svizzera – assicurazioni sociali Informazioni utili sulla sicurezza sociale in Svizzera. 1o pilastro: previdenza statale Informazioni utili sull’assicurazione per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (AVS /AI) in Svizzera. 2o pilastro: previdenza professionale Informazioni utili sulla previdenza professionale obbligatoria (LPP) in Svizzera. 3o pilastro: previdenza privata Informazioni utili sulla previdenza vincolata e libera (pilastri 3a e 3b) in Svizzera. Promozione della proprietà abitativa (PPA) – Cassa pensione e proprietà abitativa Prelievo anticipato e costituzione in pegno di fondi del 2° pilastro. Direttamente alla lista di controllo AXA «Pianificazione del pensionamento» www.axa.ch/lista-controllo-pensionamento Siti web www.age-stiftung.ch (in tedesco): Fondazione per il benessere abitativo nella terza età. Tra le altre cose, editrice del libro «Age Report 2014». www.ahv-iv.ch: Tutte le informazioni ine renti al 1° pilastro; qui potete ordinare il vostro estratto conto individuale e vari promemoria sui contributi e sulle prestazioni ordinarie e complementari. www.avantage.ch: Il servizio specialistico «AvantAge» della Pro Senectute organizza in tutta la Svizzera seminari sulla preparazione al pensionamento. www.beobachter.ch: Qui trovate informazioni esaustive in merito alla previdenza statale, professionale e privata. www.bsv.admin.ch: Il sito web dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali è una buona fonte di informazioni per tutte le questioni concernenti la sicurezza sociale. www.bvgauskuenfte.ch (in francese e tedesco): L’associazione «Unentgeltliche Auskünfte für Versicherte von Pensions kassen» offre consulenze gratuite in varie città svizzere. www.generationen-dialog.ch: La Fondazione Dialogo tra le generazioni di AXA gestisce tra l’altro il «Zentrum am Obertor», un centro presso il quale si tengono seminari sul tema del pensionamento. www.pro-senectute.ch: Consigliabile per tutte le questioni relative a salute, abitare, finanze, diritti legali e consulenza per la terza età. In particolare vi segnaliamo: DOCUPASS – il dossier integrale dei documenti previdenziali personali ai sensi del nuovo diritto in materia di protezione degli adulti Opuscolo gratuito «Consigli utili per fare testamento» Oltre 130 centri di consulenza in tutte le parti della Svizzera www.vorsorgeforum.ch: Il portale sulla previdenza professionale in Svizzera contenente informazioni aggiornate sul 2o pilastro. www.wohnform50plus.ch: Servizio di consulenza e assistenza per la progettazione o ristrutturazione di un nuovo edificio o di un edificio già esistente a misura di anziano. Con forum per la ricerca di coinquilini. www.ch.ch: Il portale svizzero delle informazioni ufficiali online della Confederazione, dei cantoni e dei comuni. 27 Le questioni di carattere previdenziale e assicurativo vanno trattate individualmente. AXA vi illustra le opzioni possibili e vi propone soluzioni adeguate. Richiedete oggi stesso una consulenza non vincolante. AXA Winterthur General-Guisan-Strasse 40 Casella postale 357, 8401 Winterthur 24 ore su 24: 0800 809 810 8006003 – 03.15 AXA Vita SA www.axa.ch www.myaxa.ch (portale clienti)