Programma di trapianto Opuscolo informativo per la donazione dei reni UniversitätsSpital Zürich Contenuto 4 5 6 7 7 7 8 9 10 12 13 14 16 17 17 18 Introduzione Quale significato ha la donazione di un rene? La donazione dei reni è pericolosa o dolorosa? Come si vive con un rene solo? Chi paga la donazione del rene? Da quando sono possibili le donazioni di reni da donatori viventi? Chi può donare un rene? Quali spiegazioni sono necessarie per la donazione di un rene? Come avviene il procedimento di accertamento? Come si svolge la degenza in ospedale? Come viene effettuato il prelievo del rene? Che cosa succede durante il trapianto? Per quanto tempo funziona il rene trapiantato nel ricevente? Per quanto tempo il donatore deve stare a riposo dal lavoro, in seguito al trapianto di rene? A cosa bisogna prestare attenzione per molto tempo in seguito ad un trapianto di rene? Racconti e testimonianze Redazione PD Dr. Markus Weber Clinica di chirurgia viscerale e dei trapianti Coordinazione del trapianto Clinica di chirurgia viscerale e dei trapianti Dr. Daniel Dindo Clinica di chirurgia viscerale e dei trapianti Prof. Dr. Rudolf Wüthrich Clinica di nefrologia 3 Gentile signora, gentile signore La donazione di un organo vitale costituisce senza dubbio il regalo più grande che una persona possa fare ad un’altra. Poiché vi sono ancora troppo pochi organi a disposizione da parte di persone decedute , la donazione dei reni può aiutare i malati che soffrono di patologie gravi ai reni a ricevere più velocemente un organo ed a limitare fortemente la loro sofferenza: Gli organi donati da persone viventi funzionano in rapporto meglio rispetto a quelli donati da persone decedute. Prima di compiere un passo così importante, è bene informarsi per rispondere alle domande fondamentali: «Quanto è alto il rischio?», «Quanto a lungo devo rimanere in ospedale?», «In seguito al trapianto posso tornare alla mia vita di prima?», «Voglio veramente donare un rene e quali sono i miei vantaggi?», «Chi paga l’operazione ed il mio congedo dal lavoro?». Il presente opuscolo rappresenta un’integrazione del colloquio con gli specialisti nefrologi, con i chirurghi e con il medico di famiglia e rappresenta un ausilio per rispondere alle questioni fondamentali. Siamo lieti di potervi assistere, di potervi fornire una consulenza e di accompagnarvi in questa importante decisione di vita. PD Dr. Markus Weber Prof. Dr. Rudolf Wüthrich Chirurgo specializzato Nefrologo in trapianti Introduzione 4 In Svizzera, sempre più malati sono in attesa di un trapianto di rene. A causa della quota ridotta di donazioni di organi da parte di persone decedute, considerando il rapporto con il resto dei Paesi Europei, non vi sono organi a sufficienza per un trapianto. Per questi motivi, in Svizzera possono essere trapiantati ogni anno solo duecento reni provenienti da persone decedute. Mai i pazienti che attendono la donazione di un rene compatibile sono più di cinquecento. Poiché solo pochi organi sono disponibili, il tempo di attesa si prolunga a diversi anni. La donazione da persone vive permette ai riceventi di ottenere più velocemente un nuovo organo e di poter molto spesso ovviare alla dialisi. Per questo motivo, molti familiari ed amici di persone affette da patologie gravi ai reni si interessano per poter considerare questa possibilità. Quasi un terzo delle donazioni di reni oggi proviene da donatori viventi. Questo metodo è applicato dalla metà degli anni Ottanta. Da allora, il numero delle donazioni di rene è in cos- Quantità dei trapianti 500 Lista d’attesa 400 300 Trapianti di reni da donatori morti 200 100 Trapianti di reni da donatori viventi 2006 2004 2002 2000 1998 1996 1994 1992 1990 1988 1986 1984 1982 1980 1978 1976 0 5 tante aumento. Nel Centro per trapianti di Zurigo, ogni anno da trenta a quaranta donatori offrono un loro rene ad una persona loro vicina. In tutta la Svizzera, tale cifra è pari a circa cento reni ogni anno. Quale significato ha la donazione di un rene? Il trapianto di rene ha molti vantaggi: ▪ Solo ed esclusivamente persone sanissime possono essere ammesse a diventare donatori di rene e ciò viene stabilito dopo diversi esami. In questo contesto, i loro reni sono sani ed assicurano una piena funzionalità dopo il trapianto. ▪ Il prelievo del rene ed il suo trapianto avvengono in immediata successione, in modo che l’organo non si trovi a lungo esternamente al corpo. ▪ L’intervento è programmato e ha luogo solo in condizioni ottimali. ▪ L’attesa per il trapianto viene notevolmente ridotta e la dialisi può persino essere completamente evitata. I suddetti fattori fanno sì che il trapianto di organi provenienti da persone vive porti ad una funzionalità a lungo termine estremamente migliore, rispetto ai trapianti con organi di persone decedute. La donazione dei reni è pericolosa o dolorosa? 6 Foto: Daniel Rihs /Pixsil Nella donazione di reni, viene operata una persona sana, per questo motivo i rischi dell’operazione sono minimi. Certamente ogni intervento porta con sé dei rischi di complicazioni, ma le complicazioni dovute ad un trapianto di rene sono molto rare e comunque di lieve entità. Casi di decesso a livello mondiale sono stati registrati solo per casi eccezionali (rischio di decesso del 0,03 %). In Svizzera, tra più di 700 trapianti di rene da persone vive, non si è mai registrato un caso di decesso per questo motivo. Come per tutte le altre operazioni, direttamente dopo l’intervento compaiono dolori che possono essere trattati senza problemi con medicinali analgesici. Grazie ai nuovi medici chirurgici, con la cosiddetta tecnica della nefrectomia retroperitoneoscopica, i dolori post-operatori possono essere ulteriormente ridotti. Grazie a questa tecnica, i dolori si rimettono in forma più velocemente ed in più le cicatrici sono appena visibili. Colloquio con il PD Dr. Markus Weber alla sera prima dell’operazione 7 Come si vive con un rene solo? Il rene rimasto assume le funzioni che in precedenza appartenevano ad entrambi i reni, in modo che il donatore, in seguito al trapianto, possa condurre una vita assolutamente normale. L’aspettativa di vita non diminuisce con il prelievo di un rene. Anche la probabilità stessa di essere affetto da malattie renali non aumenta con un rene solo. L’unico fattore a sfavore è la probabilità maggiore di essere soggetto a pressione alta, in misura poco rilevante a lunga scadenza. Di regola, la pressione alta può essere tenuta però sotto controllo con farmaci mirati. Chi paga la donazione di rene? Le spese risultanti dai colloqui pre-operatori, dall’intervento e dal periodo di recupero del donatore vengono assunti dall’assicurazione sanitaria del ricevente. Indennità per mancato guadagno sono altresì rimborsate dall’assicurazione del ricevente. Per la maggior parte dei casi, i costi di viaggio e di assistenza domestica non sono coperti. Dal gennaio 2006 l’Ospedale universitario di Zurigo ha stipulato un’assicurazione supplementare di rischio per ogni donatore di organi (invalidità, decesso). Da quando sono possibili le donazioni di reni da donatori viventi? Il primo trapianto di rene tra persone viventi in Svizzera avvenne a Zurigo nel 1966. All’inizio degli anni Novanta sono stati realizzati i primi programmi graduali di donazioni di rene. Da allora, sono stati condotti in Svizzera più di 700 trapianti di rene con persone viventi. Chi può donare un rene? 8 In Svizzera, di norma, chiunque abbia compiuto il 18 ° anno di età ha la possibilità di donare un rene. Decisivo è lo stato di salute del donatore. La premessa imprescindibile è la volontarietà e la gratuità dell’atto di donazione. Generalmente, tra il donatore ed il ricevente vi è una relazione molto stretta e solida, come ad esempio per i casi di coniugi, di parenti oppure di amici. Un legame di sangue non è assolutamente necessario. Da breve tempo, è possibile anche in Svizzera una donazione del rene su basi altruistiche ed anonime. In tale contesto, il donatore ed il ricevente non si conoscono. La motivazione della donazione è data esclusivamente dall’obiettivo di aiutare una persona malata. I gruppi sanguigni devono essere compatibili, ma non devono essere identici. Il fattore Rhesus (RH) non è rilevante per il trapianto di rene. I più recenti concetti di terapia, in determinate condizioni particolari e con misure preparatorie specifiche, permettono una donazione di rene anche tra individui, i cui gruppi sanguigni sono incompatibili (es. donatore del gruppo sanguigno A, ricevente con il gruppo sanguigno O). In questo caso di particolare combinazione, noi verifichiamo il caso singolo, affinché si possa o meno effettuare un trapianto. Ricevente Gruppo sanguigno A B AB O Donatore A B AB O Gruppo sanguigno compatibile, la donazione è possibile senza preparazioni particolari 9 Quali spiegazioni sono necessarie per la donazione di un rene? La sicurezza del donatore rappresenta l’assoluta priorità. Proprio per questo motivo, prima di effettuare il trapianto presso l’ospedale universitario di Zurigo, il donatore viene ricoverato per la durata di due giorni, nei quali si svolgono degli accertamenti molto mirati. Tali accertamenti non si limitano ai reni, bensì interessano anche gli altri apparati ed organi, come il cuore, il fegato ed i polmoni. Oltre a ciò, vengono condotti diversi esami del sangue. Inoltre, si svolge anche un accertamento psicologico per verificare esattamente le motivazioni della donazione di rene e la volontarietà dell’atto. Raffigurazione radiologice delle arterie renali negli accertamenti per la donazione di rene da vivente Come avviene il procedimento di accertamento? 10 Poiché per tutti i colloqui esplicativi per la donazione di un rene sono necessari da tre a sei mesi, un donatore di rene dovrebbe essere considerato il prima possibile, preferibilmente già prima del bisogno di dialisi da parte del ricevente. Ma anche per quei pazienti che si trovano già nella lista di attesa per un trapianto di rene si presenta la possibilità di un trapianto da donatore vivente. Normalmente, il nefrologo curante informa della possibilità di un trapianto e conduce i primi esami preliminari (accertamento dei gruppi sanguigni e dei valori funzionali dei reni del donatore, ecografia dei reni). In seguito, egli comunica il potenziale donatore al centro di trapianti. Foto: Daniel Rihs /Pixsil Nel corso del colloquio pre-operatorio nell’ospedale universitario di Zurigo, gli esperti discutono il procedimento successivo. Vengono chiarite le questioni ancora in sospeso. Infine avviene il procedimento di accertamento di due giorni in ospedale per il donatore potenziale presso l’ospedale Universitario di Zurigo. La decisione se prelevare il rene sinistro o Un primo colloquio informativo nella consultazione chirurgica 11 destro viene compiuta dal chirurgo, sulla base degli esami medici pre-operatori. Può avvenire che alcuni risultati degli accertamenta effettuati in ospedale non siano chiari, allora si procede ad eseguire alcune verifiche supplementari in sede ambulatoriale. Solo quando sono disponibili tutti i valori necessari, procedimento che dura da due a tre settimane, può essere fissata una data per il trapianto, in accordo con il donatore e con il ricevente. Nefrologo Colloquio preliminare, Esami del sangue (valori di funzionalità renale, gruppo sanguigno) Consultazione di chirurgia viscerale Colloquio con team del trapianto d’organi Accertamenti in ambito di ricovero ospedaliero Degenza in ospedale per 2 giorni nella clinica di chirurgia viscerale e dei trapianti ( Accertamenti supplementari ambulanti ) Decisione definitiva Trapianto Come si svolge la degenza in ospedale? Il giorno precedente all’operazione, il donatore ed il ricevente vengono ricoverati nella clinica di Chirurgia toracica e trapianti. Su richiesta degli interessati, può essere disposta anche una camera comune. Per riceventi obbligati alla dialisi, avviene una dialisi lo stesso giorno del ricovero in ospedale, se possibile presso il centro di dialisi usuale del nefrologo curante. Il prelievo ed il trapianto di rene avvengono il giorno seguente in successione diretta. Per il breve periodo di tempo di circa un’ora tra l’espianto ed il trapianto, l’organo viene conservato (a temperatura refrigerante). Sia l’intervento per il prelievo del rene che il trapianto durano ciascuno da due a tre ore. La sera dopo l’operazione, il donatore viene portato nella sua camera normale di ospedale. Il ricevente deve rimanere un’intera notte presso il reparto di terapia intensiva. Come per qualsiasi altra operazione, il donatore avverte dei dolori dopo l’intervento. Questi possono essere trattati con farmaci analgesici in modo soddisfacente. La nefrectomia retroperitoneoscopica comporta notevolmente meno dolori, rispetto ai classici metodi chirurgici e complicanze come infezioni alla cicatrice ed ematomi diventano rari. Nonostante ciò, l’operazione non deve essere sottovalutata. Nei primi due o tre giorni seguenti all’operazione, lo stato generale del donatore è ancora debole. Dopo circa cinque giorni, il donatore si è rimesso a tal punto che può svolgere i normali doveri quotidiani, come ad esempio la pulizia personale del proprio corpo, e può essere dimesso dall’ospedale. 12 13 Come viene effettuato il prelievo del rene? All’ospedale universitario di Zurigo, il prelievo del rene viene svolto con il metodo laparoscopico, ovvero attraverso una nefrectomia retroperitoneoscopica. I vantaggi di questa tecnica nuova ed invasiva al minimo sono, in rapporto ai tradizionali metodi chirurgici (taglio più esteso all’altezza del fianco), i minori dolori ed una degenza ospedaliera più breve. La cicatrice più piccola comporta un recupero più rapido ed un ritorno più veloce alla vita normale. Oltre a ciò, il risultato estetico è visibilmente migliore. Durante l’operazione, il chirurgo effettua tre piccoli tagli alla pelle (vedi figura sottostante), attraverso i quali vengono condotti una telecamera e gli strumenti nell’addome. Innanzitutto il rene viene liberato dai tessuti circostanti. Dopodiché si procede a chiudere e separare con clip i vasi sanguigni. Per estrarre il rene, viene effettuato un ulteriore taglio lungo 7 o 8 centimetri sotto l’ombelico. Questo può procedere dall’ombelico in direzione dell’osso pubico, oppure diagonalmente sotto la linea dei peli del pube, come avviene per un parto cesareo. Non appena il rene viene prelevato da questa apertura, viene spruzzato e raffreddato con un liquido refrigerante e conservante. In conclusione, vengono chiusi con cura tutti i tagli effettuati. Tagli cutanei di 1 cm per le telecomere e gli strumenti Taglio cutaneo alternativo di 8 cm per prelevare il rene Taglio cutaneo di 8 cm per prelevare il rene Che cosa succede durante il trapianto? Concluso il procedimento di espianto del rene, si procede con il trapianto. Il rene trapiantato è posto a destra o a sinistra nel piccolo bacino e collegato ai vasi sanguigni che portano alla gamba. L’uretere è poi fissato alla vescica. I reni malati vengono generalmente lasciati al loro posto. In pratica, il rene trapiantato funziona subito dopo l’impianto e spesso produce subito urina, ancora durante l’operazione. Il ricevente rimane nel reparto di terapia intensiva durante la prima notte dopo l’operazione e viene trasferito il giorno dopo nel suo normale letto d’ospedale. Con il trapianto ha inizio anche l’assunzione di farmaci immuno-soppressori. Sono medicinali che soffocano la reazione di rigetto. In genere, il ricevente può lasciare l’ospedale una settimana dopo l’intervento. L’assistenza successiva ambulatoriale si svolge nella clinica di nefrologia dell’Ospedale Universitario di Zurigo. All’inizio, le funzioni renali vengono esaminate a brevi intervalli, in seguito i controlli sono sempre più diradati. Taglio cutaneo per il trapianto di rene 14 15 Reni propri grandi vasi, aorta e vene cava Rene trapiantato Collegemento dei vesi sanguigni del rene trapiantato Impianto dell’uretere del rene trapiantato nella vescica Per quanto tempo funziona il rene trapiantato nel ricevente? 16 Dopo un anno, circa il 95 % di tutti i reni trapiantati da donatori viventi funzionano ancora. I risultati sono notevolmente migliori rispetto agli organi provenienti da persone decedute (cfr. grafico). Dopo vent’anni funziona ancora circa il 50 % dei reni trapiantati. Questi ottimi risultati assicurano al ricevente molti anni senza dialisi. Queste cifre dimostrano però anche che questo regalo enorme, che riceve il malato, è solo un «regalo a tempo» e che gli organi ricevuti con il passare del tempo non funzionano più bene oppure non funzionano affatto. Una tale presa di coscienza è difficile da accettare per le persone coinvolte. È importante che ciò sia tenuto in considerazione fin dall’inizio. Nel caso di una perdita funzionale, il malato deve ricorrere di nuovo alla dialisi oppure subire un secondo trapianto. 100 Reni funzionanti (%) 90 Reni da donatori viventi 80 70 Reni da donatori morti 60 50 40 30 20 10 0 0 1 2 3 4 5 6 Anni dopo il trapianto 7 Fonte letteraria: Collaborative Transplant Study ( Opelz, Heidelberg ) www.ctstransplant.org /pubilc /citation.html 8 17 Per quanto tempo il donatore deve stare a riposo dal lavoro, in seguito al trapianto di rene? Due o tre settimane dopo il prelievo del rene, è possibile effettuare di nuovo attività lavorative leggere. Se il donatore svolge di regola un’attività fisica impegnativa, allora deve essere tenuto a riposo più a lungo. Le nostre esperienze dimostrano che, quasi tutti i donatori, dopo uno o due mesi in seguito all’operazione sono completamente abili al lavoro. Il donatore deve comunque prendersi tutto il tempo necessario per riprendersi completamente dopo l’intervento. A cosa bisogna prestare attenzione per molto tempo in seguito ad un trapianto di rene? In seguito alle dimissioni dall’ospedale, avviene per il donatore un controllo successivo presso il reparto di chirurgia. Se i risultati sono regolari, non è necessario condurre ulteriori esami presso l’Ospedale Universitario di Zurigo. È però per noi particolarmente importante rimanere in ogni momento a disposizione del donatore in caso di problemi medici o psicologici. Tali problematiche sono comunque rare. Nel caso in cui queste tuttavia si verifichino, possono essere trattate efficacemente con una assistenza anticipata. Ciascun donatore non deve avere alcuna remora di contattarci in qualsiasi momento. In verità, il donatore sano non necessita alcun trattamento medico successivo, in seguito al prelievo del rene. Nonostante ciò, ogni donatore vivente viene riportato nel Registro svizzero dei donatori di rene viventi. Questo registro nazionale verifica i controlli periodici di convalescenza presso il medico di famiglia (pressione sanguigna, funzionalità renale), condotti ogni due anni. I costi per questi esami sono sostenuti dalla cassa malati del ricevente. Racconti e testimonianze Racconto di una madre che ha donato un rene alla propria figlia Nostra figlia venne al mondo, prima di quattro figli, con un peso alla nascita di soli 1280 grammi. Nonostante questo inizio molto critico, si sviluppò e crebbe normalmente. Durante la sua formazione professionale come assistente di studio medico le è fu rilevata una malattia ai reni. In seguito a diversi accertamenti ci fu spiegato che si trattava di una nefropatia interstiziale. Durante i dieci anni trascorsi dalla scoperta della malattia fino al necessario trapianto di rene nel luglio del 2001, la possibilità ed il pensiero per una donazione di rene furono per me un motivo di grande conforto e mi aiutarono molto a non perdere la speranza. Ciò che insieme poi abbiamo vissuto non può essere descritto in parole. Io ho considerato il trapianto come una seconda nascita. Il fatto di aver potuto regalare a mia figlia per la seconda volta la vita costituisce per me un grande regalo, che mi rende grata e felice. Grazie alla donazione di rene da parte di suo fratello, Thomas sta ora molto meglio Donazione di organi / trapianto? Termini completamente sconosciuti per la famiglia S., fino a quando a Thomas, all’età di 20 anni, venne diagnosticato un malfunzionamento renale grave. Egli dovette cambiare completamente vita. Per 19 anni fu costretto a depurare regolarmente il sangue per tre volte alla settimana presso il centro di dialisi dell’ospedale cantonale di Winterthur. All’inizio, la mattina alle ore 8.00, da cinque anni la sera alle ore 18.00, cosa che gli permette di svolgere una normale vita lavorativa. 18 19 In questo modo è stato possibile per lui aumentare la sua occupazione dal 60 % al 90 %, certamente un’eccezione per i pazienti obbligati alla dialisi, poiché molti rimangono non idonei al lavoro. Oltre al lavoro, vi furono limitazioni anche nella vita privata e quotidiana. Con il passare del tempo, le condizioni di salute di Thomas peggioravano costantemente. «Quasi ogni anno ero costretto ad andare in ospedale per un’operazione». Fin dall’inizio compariva nella lista d’attesa per una donazione di rene. Dopo sei mesi di attesa, ricevette un primo rene, che il suo corpo però rigettò dopo tre anni. La donazione dell’organo venne discussa in famiglia. Due dei suoi tre fratelli non vennero considerati per la donazione, a causa di motivi medici. Suo fratello M. fece eseguire i primi accertamenti in ospedale, senza che Thomas lo sapesse, per non arrecargli una grande delusione. Dai controlli medici risultò una compatibilità medica notevole per i valori sanguigni e renali, per cui non sussisteva più nessun ostacolo per lo svolgimento di un trapianto. M. non ebbe nessuna preoccupazione riguardo ai rischi di una donazione. Venne inoltre appoggiato anche da sua moglie, la quale all’inizio aveva paura dell’intervento. L’operazione avvenne nel gennaio 2003 e durò cinque ore, con esito favorevole. «Io stavo molto bene», ricorda il donatore, riguardo ai giorni trascorsi insieme a suo fratello nella camera doppia d’ospedale. Già due giorni dopo l’operazione, egli fu in grado di alzarsi in piedi e dopo sei giorni potè tornare a casa. Oggi non avverte più nessuna differenza, rispetto a prima. Egli deve ora recarsi una volta all’anno ad effettuare un controllo post-operatorio. La vita di Thomas è cambiata completamente dopo l’operazione. «Da 20 anni, mi sento ora per la prima volta di nuovo in salute, «Il miglioramento della qualità di vita è stato notevole». Nessuna dialisi è più necessaria, in sostituzione egli deve assumere ogni giorno dei farmaci contro il rigetto dei reni. Il rapporto tra i due fratelli è cambiato con la donazione? Entrambi negano. Il senso di appartenenza in famiglia era già grande da prima. UniversitätsSpital Zürich Clinica di chirurgia viscerale e dei trapianti Rämistrasse 100 CH-8091 Zurigo Telefon +41(0)44 255 33 00 Telefax +41(0)44 255 44 49 www.usz.ch Links ed indirizzi utili: Associazione svizzera per la donazione degli organi da donatori viventi / Donazione di fegato e reni ( SOLV-LN ), Berna www.lebendspende.ch Swisstransplant, Berna www.swisstransplant.ch Clinica di chirurgia viscerale e dei trapianti Ospedale universitario di Zurigo www.vis.usz.ch Lifescience, Università di Zurigo www.lifescience.unizh.ch Registro svizzero della donazione degli organi [email protected] Clinica di chirurgia viscerale e dei trapianti Ospedale Universitario di Zurigo [email protected] 351-165 - 500 - 4.07 - 2070027 Ospedale Universitario di Basilea