E.C.M. PROGETTO WOUND CARE 2013 Formazione, Informazione ed Aggiornamento Continuo 8 maggio 2013 Aula Magna Ospedale C.T.O. A. Alesini Dott. Maurizio Palombi Dott. Gaetano Romigi Dott. Davide Bove Con il Patrocinio 8 MAGGIO 2013 : I SESSIONE ore 8.00 Registrazione dei partecipanti ore 8.30 Dott. Maurizio Palombi, Dott.ssa Simona Ricci e Dott. Davide Bove Presentazione della giornata e Introduzione del Progetto ore 8.40 Saluto delle Autorità : Dott. Antonio Paone Direttore Generale A.S.L. RM C Prof. Paolo Palombo Direttore Sanitario Aziendale A.S.L. RM C Dott.ssa Patrizia Rodinò Direttore Sanitario Ospedale C.T.O. A. Alesini Dott.ssa Antonella Leto Resp. D.A.P (Dip. Ass. Infermieristica) ASL RM C Prof. Paolo Leporelli Direttore UOC Chirurgia Vascolare A.S.L. RM C Dott. Mauro Montesi Presidente A.I.P.(Associazione Italiana Podologi) Dott. Francesco Nardacchione Rappresentante ASL RM C F.V.M. Dott. Gennaro Rocco Presidente Collegio IPASVI di Roma PROGRAMMA SCIENTIFICO ore 9.00 Moderatori : Dott. Maurizio Palombi, Dott.ssa Simona Ricci e Dott. Davide Bove Dott. Davide Bove : Il Wound Care: dalla formazione universitaria di base al Wound Specialist. Prof. Marco Cavallini : La preparazione data dal Master in Wound Care é sufficiente da sola a preparare il Wound Specialist ? Prof. Vassilios Papaspyropoulos : Apprendimento interattivo e scambio della conoscenza in rete. ore 9.45 Presentazione Progetto Wound Care 2013 : Dott. Maurizio Palombi : Formazione, Informazione ed Aggiornamento Continuo. Dott. Mario Ronchetti : Attività Formative a distanza ( FAD) e-learning : l’ASL può contribuire alla formazione continua del Wound Specialist? ore 10.30 Necessità di un lavoro in TEAM in Vulnologia: Dott. W.S. Alessandro Maria Sortino : Ruolo dello specialista vulnologo (medico, infermiere) . Quando ricorrere ad altri specialisti? Dott. W.S. Francesco Iavarone : :" L 'infermiere specialista e le indagini di prevalenza: 2007-2012 le lesioni cutanee croniche dell'A.O. Sant'Andrea". Dott. Tommaso Anniboletti : Ruolo del Chirurgo Plastico :VAC Therapy ed interventi Dott. Giovanni Antonacci : Ruolo del podologo , uno specialista spesso ignorato 8 MAGGIO 2013 : I I SESSIONE Moderatori : Dott. Davide Bove, e Dott.ssa Simona Ricci ore 11.30 - Necessità di parlare la stessa lingua : Formazione - Foto della lesione e stadiazione W.C.S. Dott. W.S. Alessandro Maria Sortino - Debridement e Wound Bed Preparation. Dott. Maurizio Palombi - Scelta della medicazione giusta. Dott. Maurizio Palombi - Cura della cute perilesionale. Dott. W.S. Alessandro Maria Sortino - Formazione del care– giver familiare e collaborazione a distanza . ore 12..45 Dott. Maurizio Palombi - Necessità di Informazione ed Aggiornamento Continuo - nuove medicazioni avanzate: quanti le conoscono ? - ONE : la natura ed il mondo veterinario ci vengono in aiuto: rimedio ALL IN ONE dalla ricerca italiana in E.N.E.A. Dott.ssa Fiorella Carnevali - CUTIFASS : Olii vegetali come barriera protettiva e rigenerativa. Esperienza preliminare. Dott. Maurizio Palombi - Altre novità : - BIOTECNOLOGIE :colture cellulari, cellule staminali,gel piastrinico.Prof.Marco Cavallini - OSSIGENOTERAPIA LOCALE: : prevenzione e trattamento ferite infette e stimolo alla riparazione tessutale. Esperienza preliminare. Dott. Maurizio Palombi - NANOTECNOLOGIE ED ALTRE NOVITA’ AL SERVIZIO DEL WOUND CARE: , utilità di campi elettrostatici ,scarpe anti-traumi locali, calzini per prevenzione e cura lesioni trofiche, calze elastiche ulcer care. Dott. Maurizio Palombi ore 14,15 Domande e discussione ore 14.30 Pausa pranzo 8 MAGGIO 2013 : I I I SESSIONE Moderatori : Dott. Maurizio Palombi, Dott.ssa Simona Ricci e Dott. Davide Bove ore 15.00 Presentazione e discussione casi clinici selezionati . ore 15.45 TAVOLA ROTONDA : Wound care e Nurse Clinical Specialist: Controversie e attualità alla luce della revisione delle competenze e responsabilità dell’infermiere. Dott. Gaetano Romigi , Dott. Davide Bove , Dott.ssa Antonella Leto , Dott. Carlo Turci Discussione e Conclusioni. ore 16.30 Test ECM ore 17.00 Chiusura dei lavori RELATORI e MODERATORI : Dott. Tommaso Anniboletti Chirurgo Plastico S. Eugenio A.S.L. RM C Dott. Giovanni Antonacci Podologo, docente al corso di Laurea in Podologia Seconda Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Sapienza sede S.Andrea - Roma Dott. Davide Bove Tutor Corso di Laurea Infermieristica sede ASL RM C— Univ.Tor Vergata – Roma Dott.ssa Fiorella Carnevali Medico Veterinario Ricercatrice presso E.N.E.A. Casaccia — Roma Prof. Marco Cavallini Professore Associato titolare di UOS Chirurgia Endocrino-chirurgia Direttore Master Wound Care e Presidente del Corso di Laurea in. Podologia Seconda Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Sapienza sede S.Andrea - Roma Dott. Francesco Iavarone Infermiere Wound Specialist Seconda Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Sapienza sede S.Andrea - Roma Dott.ssa Antonella Leto Responsabile D.A.P. (Dipartimento Assistenza Infermieristica) ASL RM C Dott. Maurizio Palombi Chirurgo Vascolare C.T.O. A. Alesini A.S.L. RM C Docente di Chirurgia —Corso di Laurea Infermieristica sede ASL RM C — Università Tor Vergata –Roma Docente al Master Wound Care — Seconda Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Sapienza - sede S.Andrea - Roma Prof. Vassilios Papaspyropoulos Coordinatore Corso Integrato di Informatica Medica e Inglese Scientifico Seconda Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Sapienza sede S.Andrea - Roma Dott,ssa Simona Ricci Resp. protempore Corso di Laurea in Infermieristica sede ASL RM C— Univ.Tor Vergata Dott. Gaetano Romigi Tutor Corso di Laurea Infermieristica sede ASL RM C— Univ.Tor Vergata – Roma Dott. Mario Ronchetti Direttore UOC Formazione, Qualità, Ricerca e Sperimentazione gestionale ASL RMC Dott. Alessandro Maria Sortino Infermiere Wound Specialist Dott. Carlo Turci Cons. del Collegio Ipasvi di Roma il , Direttore del Servizio Infermieristico dell'AO S.Andrea, INFORMAZIONI GENERALI Sede : AULA MAGNA –Ospedale C.T.O. A. Alesini - Via S.Nemesio 21—00145 Roma. L’Ospedale é raggiungibile percorrendo via Cristoforo Colombo fino all’ex Fiera di Roma per immettersi sulla laterale e seguire indicazioni per l’Ospedale, che si trova alle spalle della Regione Lazio oppure con i mezzi pubblici: Metropolitana linea B (fermata Garbatella) - autobus 715 e 670. Crediti Formativi : La Regione Lazio tramite il Provider ASL RM C ha attribuito al Convegno 5 crediti E.C.M. Modalità d’Iscrizione : I crediti E.C.M. saranno riservati ai primi 100 iscritti medici, infermieri e podologi che invieranno via e mail ([email protected]) o via fax ( 0651006466) la scheda d’’iscrizione qui allegata correttamente compilata in tutte le sue parti . L’ iscrizione é gratuita e dà diritto ad un attestato di partecipazione, kit congressuale e buffet. Sarà ammessa la partecipazione libera ( con attestato ma senza crediti, ) anche di studenti universitari della Laurea in Medicina, Infermieristica, Fisioterapia e Podologia, di Medici, Fisioterapisti e quanti altri del settore sanitario fossero interessati fino a raggiungimento della capienza massima dell’aula (circa altre 100 persone). Contributi scientifici : Per tutti i partecipanti (medici, infermieri e podologi) sarà possibile inviare un abstract di un’esperienza personale particolarmente significativa al Comitato scientifico del Convegno entro e non oltre il 30 aprile 2013. Verranno selezionate le 6 relazioni più interessanti e verrà data l’opportunità agli autori di presentare un Power Point ad essa relativo della durata massima di 5 minuti nella sessione pomeridiana del Convegno. Esposizione Tecnico scientifica : Sarà allestita un’esposizione aperta ad Aziende che si occupano del settore con vari presidi. Comitato scientifico Dott. Maurizio Palombi cell. 329 1714093 [email protected] ; [email protected] ; www.curaferitedifficili.it Dott. Gaetano Romigi cell. 329 1213308 [email protected] Dott. Davide Bove cell. 329 1214276 [email protected] Segreteria organizzativa:: Dott.Alessandro Maria Sortino cell. 392 2051568 [email protected] PROGETTO WOUND CARE 2013 Formazione, Informazione ed Aggiornamento Continuo 8 maggio 2013 Aula Magna Ospedale C.T.O. A. Alesini Scheda di iscrizione COGNOME e NOME : ......................................................................................................... CODICE FISCALE : ........................................................................................................... LUOGO e DATA DI NASCITA : ....................................( prov. ) il ......../......../............ INDIRIZZO ABITAZIONE : via/viale/piazza ....................................................... n°........... cap ........................ CITTA’ : ................................................................... ( prov. ) TELEFONO : ................................................ CELLULARE :...................................................... E-mail : ....................................................................................................................................... PROFESSIONE : □ medico □ infermiere □ podologo □ altro (specificare .................................................) n° iscrizione ALBO/COLLEGIO PROFESSIONALE : ..............................provincia: ................... SEDE LAVORATIVA :.................................................................................................................. REPARTO/SERVIZIO : ................................................. QUALIFICA : .......................................... DATA :.................................... FIRMA : ............................................................................. N.B. : compilare la scheda in tutte le sue parti ed inviarla o in alternativa via via e-mail all’indirizzo :[email protected] fax al n* 0651006466. Entro 48 ore riceverete conferma di avvenuta iscrizione con diritto ai crediti per i primi 100 iscritti. PROGETTO WOUND CARE 2013: Formazione, Informazione ed Aggiornamento Continuo Come formare il wound care-specialist e come questo può contribuire alla costruzione di modelli innovativi dell'assistenza sul territorio e a domìcilio L’aspettativa media di vita della popolazione italiana è aumentata in modo significativo negli ultimi decenni grazie al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, al progresso scientifico e tecnologico, all'evoluzione dei modelli applicabili e sperimentabili nel settore della salute e del benessere sociale e sanitario. Oggi il dato si attesta in circa 77 anni per gli uomini e 83 anni per le donne. Le proiezioni statistiche fanno prevedere che l’uomo nato nel 2004 potrà vivere mediamente fino a 100 anni. Purtroppo di pari passo con l’allungamento della vita è inevitabile anche l’aumento di malattie degenerative croniche, come le vasculopatie arteriose e venose ed il diabete mellito con annesse complicanze ulcerative croniche e gravi turbe del trofismo del piede su base ischemica e/o neuropatica (piede diabetico). Viste le proiezioni statistiche di progressivo aumento dell’età media della popolazione, lo scenario futuro che la Sanità Italiana si troverà ad affrontare non è dei più incoraggianti. Si prevede infatti che entro 30 anni il 25% della popolazione avrà più di 65 anni e che nei prossimi 15-20 anni si raddoppierà il numero dei pazienti diabetici. In Italia spendiamo già grosse cifre per questi problemi, forse anche troppo al confronto di altre nazioni in Europa e nel mondo.Ma a differenza ad esempio di altre nazioni europee investiamo troppo sugli ospedali e troppo poco nell’assistenza sul territorio e al domicilio dei pazienti. In realtà già utilizzando le nuove tecnologie terapeutiche (medicazioni avanzate, VAC Therapy, cellule staminali, Fattori di crescita e Bioingegneria tessutale) potremmo ridurre le giornate di degenza in Ospedale ed ottenere guarigioni più rapide con conseguente riduzione della spesa sanitaria specifica. Ma in quanti ospedali é possibile fare questo? Purtroppo i centri preparati sono poche “cattedrali nel deserto” e spesso non hanno risorse economiche e di personale. Il problema serio nasce poi quando il paziente torna a casa: qui rischia di vanificare tutti i vantaggi ottenuti. Perché? Perché sul territorio manca una vera figura di wound specialist e l’assistenza domiciliare spesso non é qualificata e non ha risorse idonee. La convinzione è che per contenere e possibilmente ridurre la spesa sanitaria relativa a tale settore sia opportuna una razionalizzazione dei costi e che questa sia difficile per una serie di problematiche: - le lesioni croniche cutanee vengono trattate da figure professionali diverse, presso ambulatori diversi e in strutture non dedicate; - manca una rete di comunicazione ed integrazione tra strutture esistenti sul territorio; - é forte l’impatto sulle strutture ospedaliere per via del ricorso improprio ai servizi di emergenza e di pronto soccorso dei pazienti affetti da lesioni acute post-traumatiche e lesioni ulcerative croniche da patologie vascolari i quali sempre più spesso vi ricorrono perchè non trovano adeguate risposte domiciliari e territoriali da parte di personale esperto e qualificato; - manca la conoscenza di protocolli validati ed una cultura che passi dall'EBN all'EBP; - è poco diffusa e scarsamente considerata l'offerta di formazione specialistica ed avanzata in tale settore, per gli Infermieri in particolare; - manca l'applicazione di linee guida e dei risultati della ricerca scientifica con conseguente disorientamento dei pazienti, ripetitività dei trattamenti, inefficacia terapeutica, allungamento dei tempi di guarigione e delle liste d’attesa negli ospedali, trattamenti che i DRG esistenti considerano impropri ed aumento dei costi. Fino a ieri pensavamo che l’unica soluzione fosse creare “ambulatori specifici”. Alla luce dell’esperienza clinico-assistenziale di tutti coloro che si sono interessati approfonditamente del problema, ci si è resi conto che creare delle “cattedrali nel deserto” è pressoché inutile e che la vera soluzione sta invece nel creare dei “percorsi diagnostico-terapeutici integrati ospedale-territorio” per la gestione di queste patologie, in cui siano impegnati come anelli di un’unica rete medico di medicina generale, Infermieri, specialisti ambulatoriali di discipline pertinenti (angiologi, chirurghi generali , vascolari e plastici, dermatologi e diabetologi), ambulatori infermieristici e strutture ospedaliere competenti. I pazienti dovrebbero essere a conoscenza dell’esistenza di tali percorsi e dovrebbero entrarvi dalla porta principale: il medico di medicina generale(m.m.g.), detto anche medico di famiglia e gli Infermieri specialisti al suo fianco. Il m.m.g. rappresenta infatti il sanitario che, conoscendo l’anamnesi patologica remota dei propri pazienti, può meglio valutare quella prossima e decidere se è necessario un approfondimento diagnostico (in questo caso lo indirizzerà agli specialisti ambulatoriali o ospedalieri utilizzando dei PAC diagnostici specifici e ben codificati) oppure in caso di una lesione cutanea semplice, datante meno di 6 settimane può inviare il malato ad un ambulatorio infermieristico competente. Di fronte ad una lesione più complessa o datante più di 6 settimane o in caso di insuccesso terapeutico il paziente andrebbe invece indirizzato direttamente all’ambulatorio infermieristico, dove esistono degli “specialists” in grado di eseguire rapidamente un triage. Ne conseguirà la decisione se trattare il paziente, magari ricorrendo periodicamente a “teleconsulti” con specialisti del territorio o dell’ospedale di riferimento oppure inviare il paziente in ospedale, pronti a riassumerlo in carico alla dimissione. E’ evidente che il passaggio alla struttura ospedaliera avverrebbe solo in casi particolarmente gravi. OBIETTIVI GENERALI DEL CONVEGNO : Implementare l’attività territoriale di Wound Care attraverso la formazione di un numero sempre maggiore di wound specialists ( vulnologi) in grado di seguire i pazienti a domicilio e/o presso ambulatori infermieristici. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO : 1) diffondere, attraverso la leva della formazione e dell'aggiornamento, la cultura, tra gli infermieri, della consulenza specialistica 2) Utilizzare un linguaggio condiviso per una più corretta gestione dei pazienti affetti da lesioni difficili 3) Realizzare un Percorso Integrato Ospedale-Territorio attraverso interscambi facilitati 4) Ridurre l’impatto sulle strutture ospedaliere riducendo il ricorso improprio ai servizi di emergenza e di pronto soccorso dei pazienti che sempre più spesso vi ricorrono perchè non trovano adeguate risposte domiciliari e territoriali da parte di personale esperto e qualificato 5) ridurre la spesa sanitaria destinata alla cura delle lesioni difficili 6) diffondere il modello organizzativo in cui si prevede ovviamente di creare una rete di interscambio facilitato con rapida circolazione dei pazienti nelle sue maglie. Il Convegno che proponiamo si articola in una unica giornata di formazione residenziale della durata di 9 ore totali destinata a Medici, Infermieri e Podologi. Si prevede la necessità di “formare” specialisti vulnologi ( wound specialists) attraverso l’introduzione della materia di studio Wound Care o VULNOLOGIA già durante i corsi di laurea.per poi approfondirla in specifici masters. Si potranno porre così le basi per l'istituzione di una figura “specialista”. Tale figura, costantemente aggiornata tramite periodici Convegni e Corsi e-learning , potrà risolvere autonomamente, con l’ausilio della medicazione avanzata più idonea e meno costosa possibile, la maggior parte dei problemi assistenziali.