Jerzu COMUNE DI JERZU Intervento di recupero della Casa Mereu e riqualificazione della via Tuveri Il recupero di "Casa Mereu" rientra in una serie di interventi di riqualificazione del centro storico programmati dal Comune di Jerzu, che riguardano il recupero di diverse "cantinette" (tra cui la stessa casa Mereu) e la sistemazione di alcune vie interne. Il primo intervento sarà finalizzato alla riqualificazione dell'intero immobile di studio destinandolo a spazio ricettivo per le diverse manifestazioni che si svolgono nel paese tra cui la "sagra del vino". Il secondo riguarda la sistemazione dei manti stradali interessando le due vie prospicenti casa Mereu, Corso Umberto e Via Tuveri (finanziata dal progetto). La riqualificazione dei percorsi, integratata al recupero di singoli immobili, permetterà di interagire su "sistema architettonico" complesso, ogni azione di recupero stanziata mirerà a preservare porzioni di costruito espressione dell'identità architettonica locale. RIFERIMENTI CATASTALI foglio 1 mapp. 630 163 DESTINAZIONE D'USO ORIGINARIA Residenza DESTINAZIONE D'USO ATTUALE Spazio ricettivo per manifestazioni VINCOLI nessuno FINANZIAMENTO CRONOLOGIA L'edificio si colloca in pieno centro e si affaccia sull'asse viario principale (Corso Umberto I) che rappresenta l'asse di sviluppo urbano di fine 800' e primi del 900'. La struttura a palazzo su tre livelli risale al periodo pre-novecentesco e preserva tutti gli elementi stilistici delle case padronali, dalla ripartizione in facciata delle aperture, agli ingressi ad arco al pian terreno, agli aggetti delle porte finestre e tutti gli elementi di finitura come la pietra, il ferro battuto e in legno. Le stesse rifiniture interne e la distribuzione degli spazi, la dove non vi siano stati sostituzioni o cambiamenti di disposizione dovuti a precedenti interventi, sono espressione di una tipologia abitativa di ceto medio. I MPORTO TOTALE € 140’897,95 Q UOTA INTERREG € 25’806,45 Q UOTA COMUNALE € 115’091,50 Laboratorio LAB.net della Provincia 164 1 2 3 di Nuoro DESCRIZIONE ARCHITETTONICA L'andamento morfologico del territorio (il paese poggia su un colle) e la presenza di di due limiti naturali (corsi d'acqua) hanno influenzato la crescita del nucleo storico da valle a monte e con uno sviluppo degli isolati in corpi allungati e stretti lungo vie tortuose con dislivelli di quote tra un fronte e l'altro. Il centro abitato attualmente si dispone e si divide in due nuclei lungo un'asse viario di importanza primaria nello sviluppo urbano e nei collegamenti con i centri limitrofi (strada provinciale). All'interno di questo sistema si colloca casa Mereu, inserita in un complesso lungo strada e sviluppata su tre piani fuori terra sul prospetto di Corso Umberto e di due livelli ed uno interrato sul prospetto posteriore via Tuveri. Il pian terreno si sviluppa in un unico ambiente intorno ad un asse murario portante su cui ruotano quattro moduli spaziali, con struttura ad arco, aperti fra loro e si caratterizza per la presenza di una parete rocciosa. Il primo piano presenta lo stesso impianto del livello sottostante con l'aggiunta di uno spazio, la distribuzione spaziale pone gli ambienti destinati a zona notte e l'area soggiornabile, su cui si affaccia la scala, a ridosso del prospetto principale, mentre sul lato opposto si trova l'area giorno con cucina (posta ad una quota più bassa di 30 cm circa) e l'ingresso principale alla residenza. Il secondo piano risulta di dimensioni ridotte in quanto parte della superficie risulta occupata dalla proprietà confinante, gli spazi si riducono a due soli ambienti, un disimpegno occupato dalla scala ed una camera collegata all'esterno con una terrazza. Gli esterni si caratterizzano per elementi architettonici qualificanti l'opera, il prospetto principale da sul Corso e si configura con una spartizione regolare dei tagli (aperture) valorizzati dalla presenza di righiere in ferro battuto componente "pregiata" e ricorrente del centro storico. O RGANIZZAZIONE FUNZIONALE La tipologia a palazzo di casa Mereu, non propone la classica distribuzione interna "a Palattu" dove ad ogni livello, per le ridotte dimensioni, equivale solitamente ad un solo ambiente, nell'intervento studiato ad ogni piano corrispondono diversi ambienti e una differente destinazione d'uso. - Il pian terreno destinato a cantine è prettamente legato all'attività produttiva vinicola (fonte economica del luogo), l'accesso esterno è garantito da tre ingressi (posti su Corso Umberto), di cui uno alla stessa quota degli interni, mentre la fruizione è assicurata da una distribuzione spaziale aperta. - Il primo piano ad uso abitativo risulta accessibile sia dall'interno, 1-2-3. Immagini di casa Mereu prima dell’intervento Jerzu attraverso una scala lignea, e sia dall'esterno attraverso un ingresso posto sul prospetto posteriore su Via Tuveri, la distribuzione spaziale, il numero e la specificità degli ambienti garantiscono il completo svolgimento domestico per ambiti separati. All'ultimo livello si accede attraverso la ricorrente scala lignea, disposta per entrambi i piani nello stesso asse spaziale, la fruibilità è data dal numero limitato degli ambienti e la sua destinazione può essere attribuita a soffitta per la conservazione delle provviste. Il progetto prevede il recupero dell'intero immobile lasciando inalterata la distribuzione degli spazi interni, la configurazione della facciata e le diverse volumetrie. Sono previste opere di consolidamento di alcune strutture portanti in pietra che presentano fessurazioni, sostituzione delle strutture orizzontali con uno stato di degrado e deformazioni tali da dover essere ripristinate con nuovi solai lignei che si rifacciano a quelli originali. La copertura a falde costituita da pannelli in amianto verrà realizzata con una struttura portante in legno e manto in coppi. I prospetti saranno sottoposti a: - lavori di rimozione intonaci; -recupero e sostituzione, in caso di mancanze, degli elementi architettonici in pietra e ferro battuto; 4-5. Distribuzione funzionale 165 1 4 LIVELLO I 1. Cantina LIVELLO II 2. Ingresso 3. Cucina 4. Dispensa 5. Camera 6. Soggiorno 7. Camera 5 6 2 3 7 4 5 Laboratorio 166 LAB.net della Provincia - rifacimento delle parti lignee di portoni e infissi. Gli interni manterrano la stessa disposizione spaziale e gli interventi previsti saranno finalizzati alla sostituzione dei pavimenti (piano terra) con mattoncini pieni; sostituzione dei solai in latero-cemento con nuove strutture lignee; ripristino delle pareti lignee e sostituzio- di Nuoro ne dei corpi scale secondo le tipologie esistenti. Verranno restaurati tutti gli "elementi d'arredo" che siano espressione della destinazione d'uso dello spazio dove si collocano quali lavabi e forno. L'edificio sarà inoltre adeguato per quanto riguarda gli impianti idrico-sani- 6 7 tario, di smaltimento delle acque nere e metereologiche ed elettrico. Condizione di Efficienza e Uso degli spazi L'efficenza prestazionale è stata raggiunta attraverso le opere di consolidamento e sostituzione delle parti strutturali verticali e orizzontali, questo sistema di azioni volte al recupero statico e materico hanno permesso di ripristinare lo stato di benessere dell'edificio e di migliorare le prestazioni offerte in funzione delle nuova destinazione d'uso e della fruizione interna. Il progetto prevede di mantenere la stessa distribuzione spaziale e di destinare gli ambienti a locali polifunzionali. Per quanto riguarda il piano terra, maggiormente interessato dalle manifestazioni locali, manterrà la funzione di cantina per dimostrazioni sulla produzione vinicola ed avrà un diretto rapporto con il pubblico mentre gli ambienti dislocati al piano primo ricopriranno una funzione poliedrica adattandosi a diversi eventi. A) ANALISI DEL COSTRUITO ANALISI STRATIGRAFICA 8 6-7-8-9. Stato di Fatto: Piante e Prospetto su Corso Umberto I 9 Lo studio stratigrafico non rientra tra le analisi effettuate dal progettista, eventuali modifiche alla struttura potevano essere rilevate nella fase di rimozione degli intonaci. La lettura di eventuali trasforma- Jerzu zioni delle tessiture murarie, può essere effettuata anche attraverso lo studio delle immagini fotografiche di rilievo dello stato di fatto, qualora l'edificio si presenti privo di intonaci. Nel caso specifico di Casa Mereu le immagini non contribuiscono a tale fine per la integra presenza degli intonaci che, se pur degradati, non rendono possibile l'individuazione delle modifiche o alterazioni attraverso il riconoscimento delle tessiture murarie omogene. Le uniche modifiche che si registrano sono: - al II livello la superfetazione della copertura, si ipotizza che in precedenza questo piano fosse tutto a terrazza ed in seguito è stato realizzato un ambiente con copertura a falde. - al Piano terra si registra l'ampliamento di uno dei portoni d'ingresso. ANALISI DEL DEGRADO Lo stato di degrado in cui versava l’edificio coinvolgeva le superfici esterne, con le classiche patologie dovute agli agenti atmosferici e al cattivo isolamento, e le parti strutturali interne il cui stato prestazionale è fortemente compromesso a tal punto da rendere inagibili i diversi livelli. I due prospetti presentano numerosi fenomi degenerativi come distacco, erosione, fes- surazione, croste, alterazione cromatica, patina biologica. Per quanto riguarda gli interni lo stato di conservazione e precario e il degrado che si registra è in fase avanzata tale da prevedere la sostituzione delle parti strutturali: solai e copertura; degli elementi di collegamento: scale lignee. Gli infissi e i balconcini deteriorati dalla mancanza di manutenzione sono da ripristinare per le parti mancanti e da sostituire integralmente in caso di rottura completa. Si riscontrano inoltre fessurazioni interne, lo sfaldamento della parete rocciosa e diverse mancanze nel pavimento al piano terra. riguarda gli interni legno per solai ( travi e tavolato) e scale, pietra e marmette per soglie di gradini e portefinestre. Come elemento formale qualificante il fronte, si evidenziano le ringhiere dei balconcini in ferro battuto presenti in due tipologie differenti, spesso riccorenti negli edifici storici, per quanto riguarda in disegno. B) PROGETTO D'INTERVENTO -Restauro -Recupero -Riqualificazione -Manutenzione ANALISI ARCHITETTONICA Gli elementi formali e l'asse distributivo verticale secondo distinte funzioni abitative determinano una tipologia edilizia ricorrente nel costruito. In pianta si evidenzia la distinzione funzionale per livelli; cantina e rustico; residenza (cucina-zona letto); soffitta. I materiali utilizzati sono quelli ricorrenti nelle tradizione costruttiva locale, intonaco con rifiniture in pietra per soglie, marmo e ferro per i balconcini e legno per infissi. Per quanto 10. Analisi stratrigrafica 167 Laboratorio LAB.net della Provincia di Nuoro C ) LA QUALITA' DELLA SOLUZIONE PROGETTUALE, delineata attraverso l'analisi dei seguenti fattori. 168 Le Strategie d’Intervento La scelta progettuale si pone di tutelare l'esistente senza stravolgere, con interventi incompatibili, il costruito, il fine è la conservazione che garantisce e preserva le tipologie locali. L'inter vento inoltre prevede la sistemazione dei percorsi, l'ambito d'intervento risulta ampio coinvolgendo una struttura puntiforme (edificio) all'interno del suo contesto urbano, la soluzione proposta diviene frutto dell'interazione tra le diverse parti. La strategie adottate sono quelle dettate dalla corretta applicazione delle tecniche per il recupero, prevedendo un sistema di monitoraggio per la sua manutenzione nel tempo affinchè lo stato di benessere sià preservato. La realizzazione del piano di Manutenzione si delinea come strategia di gestione del territorio attraverso l'individuazione di criteri e procedure. Le strategie manutentive perseguono l'obiettivo di mantenere il valore patrimoniale, e di preser vare il ciclo di vita utile previsto nel Cronoprogramma degli interventi. 11 12 13 14 11-13. Rilievo delle inferriate storiche 12. Stato delle finestre prima del recupero 14. Dopo l’intervento di recupero Jerzu Il piano si articola in tre fasi: - fase della conoscenza: individuazione degli elementi tecnologici e dei materiali adoperati nel progetto di recupero. La conoscenza delle prestazioni of fer te dai materiali adoperati (schede tecniche) permette di stabilire il comportamento in opera e l'iter degenerativo influenzato dai fattori (fisici, chimici e antropici); - fase della pianificazione: realizzazione della struttura organizzativa del Piano di Manutenzione elaborato attraverso l'analisi del grado di riparabilità, riproducibilità, sostituibilità degli elementi tecnici ed i costi connessi a tali interventi. Tale conoscenza si completa con la valutazione delle relazioni tra i singoli componenti tecnici; infatti il piano si compone su una struttura ad albero: CUT = classe unità tecnologiche ET = elemento tecnologico UT = unità tecnologica C = componente Le attività manutentive, distinte in ispezioni ed interventi, sono riferite per ogni elemento tecnico; per tali attività si individuano i parametri di valutazione, la frequenza e la durata. - fase di attuazione: individuazione della Strategia Manutentiva. Nella fase gestionale oltre alla scelta della strategia è stato elaborato lo Scadenzario (individuazione delle tipologie di attività manutentive); La strategia maggiormente perseguita è la manutenzione programmata. Attraverso il Cronoprogramma si delinea l'interazione tra la successione temporale delle operazioni, le attrezzature e gli operatori coinvolti all'interno dell'iter manutentivo: gestore, tecnico e utente. Il gestore attiva le procedure per rendere operativo il piano di manutenzione programmata, attraverso l'assegnazione degli interventi previsti dal cronoprogramma (interventi e ispezioni) e il tecnico competente. Quest'ultimo, dopo aver ispezionato o eseguito l'attività manutentiva, registrerà le opere svolte ripor tate sulla scor ta di moduli indicati dal manuale d'uso. Tale prassi permette di aggiornare il piano e verificare le previsioni di costo ipotizzate, al fine di prefigurare per l'annualità successiva una maggiore precisione programmatica. La Sostenibiltà d’Intervento La soluzione progettuale rappresenta, con il recupero della conformazione tipologica e materica, un esempio di completa tutela dei caratteri tradizionali locali, l'inserimento di nuove strutture tecnologiche e il recupero degli elementi qualificanti l'opera vengono fatti nel pieno rispetto della conformazione originale. L'obiettivo è quello di preservare l'edificio dimostrando che la struttura può essere destinata a nuove funzioni compatibili mantenendo immutata la configurazione iniziale. Salvaguardare l'esistente tiene inalterato l'equilibrio tra intervento e il contesto ambientale in cui si colloca. La Fruibilità e l’Usabilità La scelta progettuale di recupero si limita solo a ristabilire il benessere prestazionale (statico, termico, acustico) senza alterare la distribuzione spaziale, sulla base di questi fattori si ha: - la fruizione degli spazi che resterà inalterata, salvaguardando la distribuzione originale, saranno le nuova funzione di centro polifunzionale a rapportarsi agli ambienti. - l'uso degli spazi con doppia funzione, la prima di testimoniare e tutelare, conservando la conformazione originale, una tipologia locale, quindi un primo utilizzo è la "casa museo". La seconda di destinare gli spazi del primo e secondo livello come contenitori di mostre ed eventi, poichè accessibili anche da portatori di handicap, mentre il terzo livello come magazzino materiale. 169