Jerzu
COMUNE DI JERZU
Intervento di recupero della Casa Mereu
e riqualificazione della via Tuveri
Il recupero di "Casa Mereu" rientra in una serie di interventi di riqualificazione del centro storico programmati dal Comune di Jerzu, che riguardano il recupero di diverse "cantinette" (tra cui la stessa casa Mereu)
e la sistemazione di alcune vie interne.
Il primo intervento sarà finalizzato alla riqualificazione dell'intero immobile di studio destinandolo a spazio
ricettivo per le diverse manifestazioni che si svolgono nel paese tra cui la "sagra del vino".
Il secondo riguarda la sistemazione dei manti stradali interessando le due vie prospicenti casa Mereu,
Corso Umberto e Via Tuveri (finanziata dal progetto).
La riqualificazione dei percorsi, integratata al recupero di singoli immobili, permetterà di interagire su
"sistema architettonico" complesso, ogni azione di recupero stanziata mirerà a preservare porzioni di
costruito espressione dell'identità architettonica locale.
RIFERIMENTI CATASTALI
foglio 1
mapp. 630
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DESTINAZIONE
D'USO ORIGINARIA
Residenza
DESTINAZIONE
D'USO ATTUALE
Spazio ricettivo per manifestazioni
VINCOLI
nessuno
FINANZIAMENTO
CRONOLOGIA
L'edificio si colloca in pieno centro e si affaccia sull'asse viario principale (Corso
Umberto I) che rappresenta l'asse di sviluppo urbano di fine 800' e primi del 900'.
La struttura a palazzo su tre livelli risale al periodo pre-novecentesco e preserva
tutti gli elementi stilistici delle case padronali, dalla ripartizione in facciata delle
aperture, agli ingressi ad arco al pian terreno, agli aggetti delle porte finestre e tutti
gli elementi di finitura come la pietra, il ferro battuto e in legno. Le stesse rifiniture
interne e la distribuzione degli spazi, la dove non vi siano stati sostituzioni o cambiamenti di disposizione dovuti a precedenti interventi, sono espressione di una
tipologia abitativa di ceto medio.
I MPORTO TOTALE
€ 140’897,95
Q UOTA INTERREG
€ 25’806,45
Q UOTA COMUNALE
€ 115’091,50
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DESCRIZIONE ARCHITETTONICA
L'andamento morfologico del territorio
(il paese poggia su un colle) e la presenza di di due limiti naturali (corsi d'acqua) hanno influenzato la crescita del
nucleo storico da valle a monte e con
uno sviluppo degli isolati in corpi allungati e stretti lungo vie tortuose con dislivelli di quote tra un fronte e l'altro.
Il centro abitato attualmente si dispone
e si divide in due nuclei lungo un'asse
viario di importanza primaria nello sviluppo urbano e nei collegamenti con i
centri limitrofi (strada provinciale).
All'interno di questo sistema si colloca
casa Mereu, inserita in un complesso
lungo strada e sviluppata su tre piani
fuori terra sul prospetto di Corso
Umberto e di due livelli ed uno interrato
sul prospetto posteriore via Tuveri.
Il pian terreno si sviluppa in un unico
ambiente intorno ad un asse murario
portante su cui ruotano quattro moduli
spaziali, con struttura ad arco, aperti fra
loro e si caratterizza per la presenza di
una parete rocciosa.
Il primo piano presenta lo stesso
impianto del livello sottostante con l'aggiunta di uno spazio, la distribuzione
spaziale pone gli ambienti destinati a
zona notte e l'area soggiornabile, su cui
si affaccia la scala, a ridosso del prospetto principale, mentre sul lato opposto si trova l'area giorno con cucina
(posta ad una quota più bassa di 30 cm
circa) e l'ingresso principale alla residenza.
Il secondo piano risulta di dimensioni
ridotte in quanto parte della superficie
risulta occupata dalla proprietà confinante, gli spazi si riducono a due soli
ambienti, un disimpegno occupato dalla
scala ed una camera collegata all'esterno con una terrazza.
Gli esterni si caratterizzano per elementi architettonici qualificanti l'opera, il
prospetto principale da sul Corso e si
configura con una spartizione regolare
dei tagli (aperture) valorizzati dalla presenza di righiere in ferro battuto componente "pregiata" e ricorrente del centro
storico.
O RGANIZZAZIONE FUNZIONALE
La tipologia a palazzo di casa
Mereu, non propone la classica
distribuzione interna "a Palattu"
dove ad ogni livello, per le ridotte
dimensioni, equivale solitamente
ad un solo ambiente, nell'intervento studiato ad ogni piano corrispondono diversi ambienti e una differente destinazione d'uso.
- Il pian terreno destinato a cantine
è prettamente legato all'attività
produttiva vinicola (fonte economica del luogo), l'accesso esterno è
garantito da tre ingressi (posti su
Corso Umberto), di cui uno alla
stessa quota degli interni, mentre
la fruizione è assicurata da una
distribuzione spaziale aperta.
- Il primo piano ad uso abitativo
risulta accessibile sia dall'interno,
1-2-3. Immagini di casa Mereu prima dell’intervento
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attraverso una scala lignea, e sia
dall'esterno attraverso un ingresso
posto sul prospetto posteriore su
Via Tuveri, la distribuzione spaziale, il numero e la specificità degli
ambienti garantiscono il completo
svolgimento domestico per ambiti
separati.
All'ultimo livello si accede attraverso la ricorrente scala lignea,
disposta per entrambi i piani nello
stesso asse spaziale, la fruibilità è
data dal numero limitato degli
ambienti e la sua destinazione può
essere attribuita a soffitta per la
conservazione delle provviste.
Il progetto prevede il recupero dell'intero immobile lasciando inalterata la
distribuzione degli spazi interni, la configurazione della facciata e le diverse
volumetrie.
Sono previste opere di consolidamento
di alcune strutture portanti in pietra
che presentano fessurazioni, sostituzione delle strutture orizzontali con uno
stato di degrado e deformazioni tali da
dover essere ripristinate con nuovi solai
lignei che si rifacciano a quelli originali.
La copertura a falde costituita da pannelli in amianto verrà realizzata con
una struttura portante in legno e manto
in coppi.
I prospetti saranno sottoposti a:
- lavori di rimozione intonaci;
-recupero e sostituzione, in caso di
mancanze, degli elementi architettonici
in pietra e ferro battuto;
4-5. Distribuzione funzionale
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LIVELLO I
1. Cantina
LIVELLO II
2. Ingresso
3. Cucina
4. Dispensa
5. Camera
6. Soggiorno
7. Camera
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- rifacimento delle parti lignee di portoni e infissi.
Gli interni manterrano la stessa disposizione
spaziale e gli interventi previsti saranno finalizzati alla sostituzione dei pavimenti (piano
terra) con mattoncini pieni; sostituzione dei
solai in latero-cemento con nuove strutture
lignee; ripristino delle pareti lignee e sostituzio-
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Nuoro
ne dei corpi scale secondo le tipologie esistenti.
Verranno restaurati tutti gli "elementi
d'arredo" che siano espressione della
destinazione d'uso dello spazio dove si
collocano quali lavabi e forno.
L'edificio sarà inoltre adeguato per
quanto riguarda gli impianti idrico-sani-
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tario, di smaltimento delle acque nere e
metereologiche ed elettrico.
Condizione di Efficienza e Uso degli
spazi
L'efficenza prestazionale è stata raggiunta attraverso le opere di consolidamento e sostituzione delle parti strutturali verticali e orizzontali, questo sistema di azioni volte al recupero statico e
materico hanno permesso di ripristinare lo stato di benessere dell'edificio e di
migliorare le prestazioni offerte in funzione delle nuova destinazione d'uso e
della fruizione interna.
Il progetto prevede di mantenere la
stessa distribuzione spaziale e di destinare gli ambienti a locali polifunzionali.
Per quanto riguarda il piano terra, maggiormente interessato dalle manifestazioni locali, manterrà la funzione di cantina per dimostrazioni sulla produzione
vinicola ed avrà un diretto rapporto con
il pubblico mentre gli ambienti dislocati
al piano primo ricopriranno una funzione poliedrica adattandosi a diversi
eventi.
A) ANALISI DEL COSTRUITO
ANALISI STRATIGRAFICA
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6-7-8-9. Stato di Fatto: Piante e Prospetto su Corso Umberto I
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Lo studio stratigrafico non rientra
tra le analisi effettuate dal progettista, eventuali modifiche alla
struttura potevano essere rilevate
nella fase di rimozione degli intonaci.
La lettura di eventuali trasforma-
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zioni delle tessiture murarie, può
essere effettuata anche attraverso
lo studio delle immagini fotografiche di rilievo dello stato di fatto,
qualora l'edificio si presenti privo
di intonaci.
Nel caso specifico di Casa Mereu
le immagini non contribuiscono a
tale fine per la integra presenza
degli intonaci che, se pur degradati, non rendono possibile l'individuazione delle modifiche o alterazioni attraverso il riconoscimento
delle tessiture murarie omogene.
Le uniche modifiche che si registrano sono:
- al II livello la superfetazione della
copertura, si ipotizza che in precedenza questo piano fosse tutto a
terrazza ed in seguito è stato realizzato un ambiente con copertura
a falde.
- al Piano terra si registra l'ampliamento di uno dei portoni d'ingresso.
ANALISI DEL DEGRADO
Lo stato di degrado in cui versava
l’edificio coinvolgeva le superfici
esterne, con le classiche patologie
dovute agli agenti atmosferici e al
cattivo isolamento, e le parti strutturali interne il cui stato prestazionale è fortemente compromesso a
tal punto da rendere inagibili i
diversi livelli. I due prospetti presentano numerosi fenomi degenerativi come distacco, erosione, fes-
surazione, croste, alterazione cromatica, patina biologica.
Per quanto riguarda gli interni lo
stato di conservazione e precario e
il degrado che si registra è in fase
avanzata tale da prevedere la
sostituzione delle parti strutturali:
solai e copertura; degli elementi di
collegamento: scale lignee. Gli
infissi e i balconcini deteriorati
dalla mancanza di manutenzione
sono da ripristinare per le parti
mancanti e da sostituire integralmente in caso di rottura completa.
Si riscontrano inoltre fessurazioni
interne, lo sfaldamento della parete rocciosa e diverse mancanze nel
pavimento al piano terra.
riguarda gli interni legno per solai (
travi e tavolato) e scale, pietra e
marmette per soglie di gradini e
portefinestre.
Come elemento formale qualificante il fronte, si evidenziano le ringhiere dei balconcini in ferro battuto presenti in due tipologie differenti, spesso riccorenti negli edifici storici, per quanto riguarda in
disegno.
B) PROGETTO D'INTERVENTO
-Restauro
-Recupero
-Riqualificazione
-Manutenzione
ANALISI ARCHITETTONICA
Gli elementi formali e l'asse
distributivo verticale secondo distinte funzioni abitative determinano una tipologia edilizia ricorrente nel
costruito.
In pianta si evidenzia la
distinzione funzionale per
livelli; cantina e rustico;
residenza
(cucina-zona
letto); soffitta.
I materiali utilizzati sono
quelli ricorrenti nelle tradizione costruttiva locale,
intonaco con rifiniture in
pietra per soglie, marmo e
ferro per i balconcini e legno
per infissi. Per quanto
10. Analisi stratrigrafica
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C ) LA QUALITA' DELLA SOLUZIONE
PROGETTUALE, delineata attraverso l'analisi dei seguenti fattori.
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Le Strategie d’Intervento
La scelta progettuale si pone di
tutelare l'esistente senza stravolgere, con interventi incompatibili, il
costruito, il fine è la conservazione
che garantisce e preserva le tipologie locali.
L'inter vento inoltre prevede la
sistemazione dei percorsi, l'ambito
d'intervento
risulta ampio coinvolgendo una struttura puntiforme
(edificio) all'interno del suo contesto urbano, la soluzione proposta
diviene frutto dell'interazione tra le
diverse parti.
La strategie adottate sono quelle
dettate dalla corretta applicazione
delle tecniche per il recupero, prevedendo un sistema di monitoraggio per la sua manutenzione nel
tempo affinchè lo stato di benessere sià preservato. La realizzazione
del piano di Manutenzione si delinea come strategia di gestione del
territorio attraverso l'individuazione di criteri e procedure. Le strategie manutentive perseguono l'obiettivo di mantenere il valore
patrimoniale, e di preser vare il
ciclo di vita utile previsto nel
Cronoprogramma degli interventi.
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11-13. Rilievo delle inferriate storiche
12. Stato delle finestre prima del recupero
14. Dopo l’intervento di recupero
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Il piano si articola in tre fasi:
- fase della conoscenza: individuazione degli elementi tecnologici e
dei materiali adoperati nel progetto
di recupero. La conoscenza delle
prestazioni of fer te dai materiali
adoperati (schede tecniche) permette di stabilire il comportamento
in opera
e l'iter degenerativo
influenzato dai fattori (fisici, chimici e antropici);
- fase della pianificazione: realizzazione della struttura organizzativa del Piano di Manutenzione elaborato attraverso l'analisi del
grado di riparabilità, riproducibilità, sostituibilità degli elementi tecnici ed i costi connessi a tali interventi.
Tale conoscenza si completa con la
valutazione delle relazioni tra i singoli componenti tecnici; infatti il
piano si compone su una struttura
ad albero:
CUT = classe unità tecnologiche
ET = elemento tecnologico
UT = unità tecnologica
C = componente
Le attività manutentive, distinte in
ispezioni ed interventi, sono riferite per ogni elemento tecnico; per
tali attività si individuano i parametri di valutazione, la frequenza e la
durata.
- fase di attuazione: individuazione
della Strategia Manutentiva. Nella
fase gestionale oltre alla scelta
della strategia è stato elaborato lo
Scadenzario (individuazione delle
tipologie di attività manutentive);
La strategia maggiormente perseguita è la manutenzione programmata.
Attraverso il Cronoprogramma si
delinea l'interazione tra la successione temporale delle operazioni,
le attrezzature e gli operatori coinvolti all'interno dell'iter manutentivo: gestore, tecnico e utente.
Il gestore attiva le procedure per
rendere operativo il piano di manutenzione programmata, attraverso
l'assegnazione degli interventi previsti dal cronoprogramma (interventi e ispezioni) e il tecnico competente. Quest'ultimo, dopo aver
ispezionato o eseguito l'attività
manutentiva, registrerà le opere
svolte ripor tate sulla scor ta di
moduli indicati dal manuale d'uso.
Tale prassi permette di aggiornare
il piano e verificare le previsioni di
costo ipotizzate, al fine di prefigurare per l'annualità successiva una
maggiore precisione programmatica.
La Sostenibiltà d’Intervento
La soluzione progettuale rappresenta, con il recupero della conformazione tipologica e materica, un
esempio di completa tutela dei
caratteri tradizionali locali, l'inserimento di nuove strutture tecnologiche e il recupero degli elementi
qualificanti l'opera vengono fatti
nel pieno rispetto della conformazione originale. L'obiettivo è quello
di preservare l'edificio dimostrando che la struttura può essere
destinata a nuove funzioni compatibili mantenendo immutata la configurazione iniziale. Salvaguardare
l'esistente tiene inalterato l'equilibrio tra intervento e il contesto
ambientale in cui si colloca.
La Fruibilità e l’Usabilità
La scelta progettuale di recupero si
limita solo a ristabilire il benessere
prestazionale (statico, termico,
acustico) senza alterare la distribuzione spaziale, sulla base di questi
fattori si ha:
- la fruizione degli spazi che resterà inalterata, salvaguardando la
distribuzione originale, saranno le
nuova funzione di centro polifunzionale a rapportarsi agli ambienti.
- l'uso degli spazi con doppia funzione, la prima di testimoniare e
tutelare, conservando la conformazione originale, una tipologia locale, quindi un primo utilizzo è la
"casa museo".
La seconda di destinare gli spazi
del primo e secondo livello come
contenitori di mostre ed eventi,
poichè accessibili anche da portatori di handicap, mentre il terzo
livello come magazzino materiale.
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