PROCEDURE DI FORMAZIONE E
APPROVAZIONE DEGLI STRUMENTI
URBANISTICI
LEGGE REGIONALE n. 20 del 27.07.2001 (BURP n. 128 del 24.08.2001;
DRAG PUG Delibera di Giunta Regionale n. 1328 del 03.08.2007 (BURP n. 120 del 29.08.2007)
DRAG PTCP Delibera di Giunta Regionale n. 1759 del 29.09.2009 (BURP n. 155 del 06.10.2009)
DRAG PUE Delibera di Giunta Regionale n. 2753 del 14.12.2010 (BURP n. 7 del 14.01.2011)
DRAG (Documento Regionale di Assetto Generale)
DRAG (Documento Regionale di Assetto Generale; L.R. n. 20 del 27.07.2001)
•
Il DRAG definisce le linee dell’assetto del territorio e gli obiettivi da
perseguire mediante i livelli di pianificazione provinciale e comunale. In
particolare determina:
•
il quadro degli ambiti rilevanti ai fini della tutela e della conservazione dei
valori ambientali e dell’identità sociale e culturale;
•
indirizzi, criteri e orientamenti per la formazione, il dimensionamento e i
contenuti degli strumenti di pianificazione provinciale ( DRAG PTCP Delibera di
Giunta Regionale n. 1759/2009) e comunale ( DRAG PUG Delibera di Giunta Regionale n.
1328/2007), nonché i criteri per la formazione dei PUE (Piani Urbanistici
Esecutivi) ( DRAG PUE Delibera di Giunta Regionale n. 2753/2010);
•
lo schema dei servizi infrastrutturali di interesse regionale.
LA PIANIFICAZIONE COMUNALE (1)
PUGI (Piano Urbanistico Generale Intercomunale)
– E’ facoltà dei Comuni procedere alla formazione di un PUGI.
– Con delibere del C.C., i Comuni approvano e presentano alla Giunta
Regionale un documento congiunto, con uno studio di fattibilità
dell’iniziativa e un quadro economico degli oneri.
– La Giunta Regionale individua le modalità di sostegno ai Comuni che
intendono procedere alla formazione di un PUGI.
LA PIANIFICAZIONE COMUNALE (2)
PUG (Piano Urbanistico Generale)
CONTENUTI
Le previsioni strutturali:
• Identificano le linee fondamentali dell’assetto del territorio
comunale, derivanti dalla ricognizione della realtà socioeconomica, dell’identità ambientale, storica e culturale
dell’insediamento, anche con riguardo alle aree da valorizzare e
tutelare per gli aspetti ecologici e produttivi;
• Determinano le direttrici di sviluppo dell’insediamento nel
territorio comunale, del sistema delle reti infrastrutturali e delle
connessioni con i sistemi urbani contermini.
LA PIANIFICAZIONE COMUNALE (3)
CONTENUTI
Le previsioni programmatiche:
• Definiscono, in coerenza con il dimensionamento dei fabbisogni nei settori
residenziale, produttivo e infrastrutturale, le localizzazioni delle aree da
ricomprendere in PUE, stabilendo quali siano le trasformazioni fisiche e
funzionali ammissibili;
• Disciplinano le trasformazioni fisiche e funzionali consentite nelle aree
sottoposte alla previa redazione di PUE.
• La redazione di PUE è obbligatoria per le aree di nuova urbanizzazione,
ovvero per le aree da sottoporre a recupero.
LA PIANIFICAZIONE COMUNALE (4)
PROCEDURE DI FORMAZIONE
• La G.C. adotta l’Atto di Indirizzo, comprensivo del Documento di Scoping
previsto dalla VAS;
• Il C.C. adotta, su proposta della G.C., un DPP (Documento Programmatico
Preliminare) contenente gli obiettivi e i criteri di impostazione del PUG;
• Il DPP è depositato presso la segreteria del Comune con notizia mediante
pubblicazione su almeno tre quotidiani a diffusione provinciale;
• Chiunque può presentare proprie osservazioni al DPP entro 20 gg.;
• La G.C., sulla base del DPP e delle eventuali osservazioni, propone l’adozione
del PUG comprensivo del Rapporto Ambientale al C.C:, che lo adotta
depositandolo presso la segreteria, con pubblicazione su almeno tre quotidiani
a diffusione provinciale e manifesti nei luoghi pubblici;
• Chiunque può presentare osservazioni al PUG entro 60 gg.;
• Il Consiglio Comunale, entro i successivi 60 gg., esamina le osservazioni
proposte e adegua il PUG alle osservazioni accolte;
• Il PUG così adottato viene inviato alla G.R. e alla G.Prov. per il controllo di
compatibilità con il DRAG e con il PTCP, ove approvati.
• Qualora il DRAG e/o il PTCP non siano stati ancora approvati, la Regione
effettua il controllo di compatibilità rispetto ad altro strumento regionale di
pianificazione territoriale, ivi inclusi i piani sovracomunali ex L.R. n.56/1980,
ovvero agli indirizzi regionali della programmazione socio-ecomica e
territoriale ai sensi del D.lgs. 267/2000;
LA PIANIFICAZIONE COMUNALE (5)
• La G.R. e la G.P. si pronunciano entro il termine perentorio di 150 gg. dalla
ricezione del PUG, con silenzio-assenso;
• Se la G.R. o la G.P. deliberano la non compatibilità del PUG, il Comune
promuove, a pena di decadenza delle misure di salvaguardia, entro il termine
perentorio di 180 gg. dalla data di invio del PUG, una Conferenza di Servizi
con i Presidenti (o assessori delegati) di G.R. e G.P. e il Sindaco (o assessore
delegato) (principio di copianificazione), e le modifiche necessarie vanno
individuate entro 30 gg., pena la definitiva non compatibilità e decadenza delle
misure di salvaguardia;
• Gli esiti vanno recepiti da G.R. e/o G.P. entro 30 gg., con silenzio-assenso;
• Il C.C. approva il PUG e la deliberazione è pubblicata sul BUR, su almeno due
quotidiani diffusi nella provincia e mediante manifesti affissi nei luoghi
pubblici, con efficacia dal giorno successivo.
LA
PIANIFICAZIONE
COMUNALE (6)
I blocchi in grigio riguardano le fasi
del processo di VAS;
i blocchi rettangolari con i bordi
arrotondati riguardano le
integrazioni introdotte alle
procedure ex LR 20/2001 dal
DRAG- Indirizzi per la formazione
dei PUG;
i blocchi rettangolari corrispondono
ai commi dell’art. 11 della LR
20/2001
LA PIANIFICAZIONE COMUNALE (7)
PROCEDURE DI FORMAZIONE PER VARIANTI
• Il Comune procede alla variazione delle previsioni strutturali del PUG con
lo stesso procedimento fin qui descritto per il PUG;
• Varianti motivate alle previsioni programmatiche del PUG non sono
soggette a verifica di compatibilità regionale e provinciale.
• Varianti alle previsioni strutturali del PUG non sono soggette a verifica
quando la variazione deriva da:
(a) verifica di perimetrazioni conseguenti alla diversa scala grafica del
piano; (b) precisazione dei tracciati viari derivanti dalla loro esecuzione; (c)
modifiche di perimetrazioni motivate da sopravvenute esigenze, quali
imposizioni di vincoli o PUE; (d) categorie di recupero ex L. 457/1978.
Scarica

QUI