Prof. Fabio Bacchini a.a. 2011-2012 corso di laurea in Architettura V anno Metodologia del Progetto 60 ore, 6 crediti obiettivi del corso Il corso si concentrerà inizialmente sulla questione dell’oggettività, del metodo scientifico e della fondazione della conoscenza. Ci si chiederà in che modo è possibile garantire una fondazione empirica alla conoscenza scientifica, e quali siano i problemi che si pongono. Si scoprirà che le difficoltà che sorgono – schematizzabili nel trilemma di Fries, così come la formalizzò Popper – sono le stesse che affrontiamo quando dobbiamo fondare la conoscenza morale, o cercare premesse a partire dalle quali argomentare a favore di una tesi morale. In seguito, si passerà ad analizzare la natura delle funzioni: se la funzione sia “oggettiva” o meno, e in che senso; in qual modo una funzione sia connessa alla forma, all’utente, all’osservatore e all’utilizzazione; se la presenza di una funzione richieda un progetto; quali siano le condizioni del mutamento di funzione; e così via. Si cercherà di connettere i discorsi relativi alle funzioni d‘uso dei manufatti, quelli relativi alle funzioni naturali degli organismi viventi e delle loro parti componenti, e quelli relativi alle funzioni simboliche e culturali – allo scopo di raggiungere una visione generale della funzione, distinta dalle sue declinazioni particolari. Si scoprirà che anche le funzioni dipendono essenzialmente dai punti di vista. Il lavoro si concentrerà poi sulla nozione di argomentazione – intesa come strumento di espressione, di esplicazione e di propagazione di un punto di vista – e sullo sviluppo critico delle capacità di valutazione e di costruzione di buone (e cattive) argomentazioni. Verrà esaminato il concetto di presupposizione, spesso volontariamente o involontariamente cruciale quando si espone un progetto o si giustifica una tesi. L'idea è di giungere a saper distinguere fra giudizio sulla qualità di un progetto o una tesi e giudizio, del tutto indipendente dal primo, sulla qualità delle argomentazioni fornite per supportare quel progetto o quella tesi. Verrà svolto un lavoro in classe finalizzato alla acquisizione di una abilità nel decostruire, esaminare, valutare e produrre argomentazioni, sia buone e convincenti che intenzionalmente cattive o non convincenti. Si distinguerà fra argomentazioni fallaci/non-fallaci, valide/non-valide e convincenti/non-convincenti. Infine, si affronteranno questioni legate sia in generale alla disciplina filosofica chiamata ontologia, sia in particolare all’ontologia dell’architettura: il dibattito fra Lopes e De Clercq sull’architettura giapponese, e il lavoro di Casati sull’ombra, ci aiuteranno a investigare il tema dell’ontologia in modi architettonicamente salienti. Si affronteranno temi di filosofia del linguaggio, semiotica, retorica, pragmatica, teoria del ragionamento, filosofia della scienza. Il corso prevede la partecipazione attiva degli studenti, mediante esercitazioni, discussioni critiche, attività di ricerca e approfondimento individuali e collettive. Si considererà anche il tema della progettazione per un mondo futuro in cui la popolazione avrà un’età media molto superiore rispetto ad oggi, e il rapporto fra anziani e nonanziani sarà molto più alto di oggi. A questo proposito, si farà riferimento al lavoro teorico e progettuale di Giuliana Frau: sia alla tesi di laurea Fra-m-menti che all’attuale ricerca di dottorato. esame scritto: esame a domande aperte verte sui temi trattati a lezione e sulla bibliografia primaria una domanda sui testi 7. e 8. sarà in inglese, e sarà premiante rispondere in inglese bibliografia primaria (testi molto importanti per il corso; testi su cui verteranno le domande d’esame) 1. Appunti delle lezioni. 2. Andrea Iacona, 2005, L’Argomentazione, Torino, Einaudi. 3. Varzi, Achille, Nolt, John e Rohatyn, Dennis, 1998, Logica, Milano, McGraw-Hill, 2007, seconda edizione, capp. 1, 2, 5, 8, 9 (pp. 1-46, 121-150, 217-274). 4. Bacchini, Fabio, 2003, “L’argomentazione Razionale in Bioetica”, in Carlo Alberto Redi (a cura di), Cellule e Genomi. Atti del Secondo Corso Open Lab per Giornalisti Scientifici, Laboratorio di Biologia dello Sviluppo, Università di Pavia, Como-Pavia, Ibis. 5. Karl Popper, Logica della Ricerca Scientifica, Torino, Einaudi, 1970, capp. 1 e 2 (pp. 540) 6. John Searle, 1995, La Costruzione della Realtà Sociale, Milano, Comunità, 1996, capp. 1, 2, 3 (pp. 7-91). 7. Dominic McIver Lopes, 2007, “Shikinen Sengu and the Ontology of Architecture in Japan”, Journal of Aesthetics and Art Criticism, 65, 1, pp. 77-84; Rafael De Clercq, 2008, “Lopes on the Ontology of Japanese Shrines”, Journal of Aesthetics and Art Criticism, 66, 2, pp. 193-194; Dominic McIver Lopes, 2008, “Reference, Ontology, and Architecture: Response to Rafael De Clercq” , Journal of Aesthetics and Art Criticism, 66, 2, pp. 194196. 8. Roberto Casati, 2000, “The Structure of Shadows”, in A. Frank, J. Raper, and J.P. Cheylan, Time and Motion of Socio-Economic Units, London, Taylor and Francis, pp. 99109; disponibile on line presso http://roberto.casati.free.fr/shadowmill.com/course/, all’interno della sezione The Shadow Seminar. bibliografia secondaria (testi di approfondimento) Funzioni e argomentazione Austin, John Langshaw, 1962, Come Fare Cose con le Parole, Genova, Marietti, 1987. Bacchini, Fabio, 2003, Il Diritto di Non Esistere, Milano, McGraw-Hill. Bacchini, Fabio, 2006, Persone Potenziali e Libertà, Milano, Baldini Castoldi Dalai. Bertuccelli Papi, Marcella, 1993, Che Cos’è la Pragmatica, Milano, Bompiani. Cattani, Adelino, 2001, Botta e Risposta, Bologna, Il Mulino. Cosenza, Giovanna, 2002, La Pragmatica di Paul Grice, Milano, Bompiani. Davidson, Donald, 2001, Soggettivo Intersoggettivo Oggettivo, Milano, Cortina, 2003. Dawkins, Richard, 1976, Il Gene Egoista, Milano, Mondadori, 1989. Dawkins, Richard, 1986, L’Orologiaio Cieco, monda, 2003. Dennett, Daniel, 1987, L’Atteggiamento Intenzionale, Bologna, Il Mulino, 1993. Dennett, Daniel, 2003, L’Evoluzione della Libertà, Milano, Cortina, 2004. Ducrot, Oswald, 1972, Dire et Ne Pas Dire, Paris, Hermann. Ducrot, Oswald, 1980, Les Echelles Argumentatives, Paris, Minuit. Eco, Umberto, 1975, Trattato di Semiotica Generale, Milano, Bompiani. Eldredge, Niles, 1995, Ripensare Darwin, Torino, Einaudi, 1999. Feyrabend, Paul, 1975, Contro il Metodo, Milano, Feltrinelli, 1979. Gillies, Donald e Giorello, Giulio, 1995, La Filosofia della Scienza nel XX Secolo, Milano, Bompiani. Girotto, Massimo, 1994, Il Ragionamento, Bologna, Il Mulino. Grice, Paul, 1989, Logica e Conversazione, Bologna, Il Mulino, 1993. Groupe µ, 1970, Retorica Generale, Milano, Bompiani, 1976. Iacona, Andrea, 2005, L’Argomentazione, Torino, Einaudi. Jay Gould, Stephen, 2002, La Struttura della Teoria dell’Evoluzione, Torino, Codice, 2003. Johnson-Laird, Philip N., 1983, Modelli Mentali, Bologna, Il Mulino, 1988. Johnson-Laird, Philip N., 1993, Deduzione Induzione Creatività, Bologna, Il Mulino, 1994. Lakoff, George e Johnson, Mark, 1980, Metafora e Vita Quotidiana, Milano, Bompiani, 1998. Lakoff, Robin, 1973, “La Logica della Cortesia; Ovvero, Bada a Come Parli”, in Marina Sbisà (a cura di), Gli Atti Linguistici, Milano, Feltrinelli, 1978. Lemmon, Edward J., 1965, Elementi di Logica, Roma-Bari, Laterza, 1986. Mangione, Corrado e Bozzi, Silvio, 1993, Storia della Logica, Milano, Garzanti. Mayr, Ernst, 1991, Un Lungo Ragionamento, Torino, Bollati Boringhieri, 1994. Morris, Desmond, 1967, La Scimmia Nuda, Milano, Bompiani, 1994. Mortara Garavelli, Bice, Manuale di Retorica, Milano, Bompiani, 1989. Nisbett, Richard e Ross, Lee, 1980, L’Inferenza Umana. Strategie e Lacune del Giudizio Sociale, Bologna, Il Mulino, 1989. Perelman, Chaïm e Olbrechts-Tyteca, Lucie, 1958, Trattato dell’Argomentazione. La Nuova Retorica, Torino, Einaudi, 1966. Perelman, Chaïm, 2005, Teoria e Pratica dell’Argomentazione, saggi raccolti da G. Furnari Luvarà, Soveria Mannelli, Rubbettino. Piattelli Palmarini, Massimo, 1996, L’Arte di Persuadere, Milano, Mondadori. Pievani, Telmo, 2005, Introduzione alla Filosofia della Biologia, Roma-Bari, Laterza. Popper, Karl R., 1934, Logica della Scoperta Scientifica, Torino, Einaudi, 1970. Rachels, James, 1990, Creati dagli Animali, Milano, Comunità, 1996. Rumiati, Rino, 1990, Giudizio e Decisione, Bologna, Il Mulino. Sbisà, Marina, 1978, (a cura di) Gli Atti Linguistici, Milano, Feltrinelli. Searle, John, 1969, Atti Linguistici, Torino, Boringhieri, 1976. Searle, John, 1992, La Riscoperta della Mente, Torino, Boringhieri, 1994. Sterelny, Kim, 2001, La Sopravvivenza del Più Adatto, Milano, Cortina, 2004. Tagliagambe, Silvano, 1991, L’Epistemologia Contemporanea, Roma, Editori Riuniti. Walton, Douglas, 1992, The Place of Emotion in Argument, University Park (Pa), Penn State Press. Walton, Douglas, 1995, A Pragmatic Theory of Fallacy, Tuscaloosa, University of Alabama Press. Walton, Douglas, 1996, Fallacies Arising from Ambiguity, Dordrecht, Kluwer Academic Publisher. Walton, Douglas, 1997, Appeal to Expert Opinion: Arguments from Authority, University Park (Pa), Penn State Press. Ontologia e Ombre www.shadows.org Casati, Roberto, 2000, La Scoperta dell’Ombra, Milano, Mondadori; edizione successiva RomaBari, Laterza, 2008. Casati, Roberto e Varzi, Achille, 1996, Buchi e Altre Superficialità, Milano, Garzanti. Abbott, E.A., 1882, Flatlandia, Milano, Adelphi, 1988. Sorensen, R., 2007, Seeing Dark Things, Oxford, Oxford University Press. Casati, Roberto, 2007, "How I Managed to Hide My Shadow", Perception, 36, pp. 1849–1852. Non neutralità del vedere Arnheim, Rudolph, 1954, Arte e Percezione Visiva, Milano, Feltrinelli, 1962 Arnheim, Rudolph, 1969, Il Pensiero Visivo, Torino, Einaudi, 1974 Berthoz, Alain, 1997, Il Senso del Movimento, Milano, McGraw-Hill, 1998 Clark, Andy, 1997, Dare Corpo alla Mente, Milano, McGraw-Hill, 1999 Damasio, Antonio R., 1994, L’Errore di Cartesio, Milano, Adelphi, 1995 Damasio, Antonio R., 1999, Emozione e Coscienza, Milano, Adelphi, 2005 Damasio, Antonio R., 2003, Alla Ricerca di Spinoza, Milano, Adelphi, 2007 Darwin, Charles, 1872, L’Espressione delle Emozioni nell’Uomo e negli Animali, Torino, Bollati Boringhieri, 1999 Dennett, Daniel, 1992, Coscienza, Milano, Rizzoli, 1993 Edelman, Gerald M., 1992, Sulla Materia della Mente, Milano, Adelphi, 1992 Gombrich, Ernest H., Hochberg, Julian & Black, Max, 1970, Arte Percezione e Realtà, Torino, Einaudi, 1992 Goodman, Nelson, 1951, La Struttura dell’Apparenza, Bologna, Il Mulino, 1985 Gregory, Richard, 1966, Occhio e Cervello, Milano, Cortina, 1998 Griffin, Donald, 1992, Menti Animali, Torino, Bollati Boringhieri, 1999 Kant, Immanuel, 1781, Critica della Ragion Pura, Roma-Bari, Laterza, 1977 Kern, Stephen, 1983, Il Tempo e lo Spazio, Bologna, Il Mulino, 1988 Mach, Ernst, 1905, Conoscenza ed Errore, Torino, Einaudi, 1982 (1905) Merleau-Ponty, Maurice, 1945, Fenomenologia della Percezione, Milano, Bompiani, 2003 Norman, Donald, 1988, La Caffettiera del Masochista, Firenze, Giunti, 1997 Norman, Donald, 2004, Emotional Design, Milano, Apogeo, 2004 Norman, Donald, 2007, Il Design del Futuro, Milano, Apogeo, 2008 Pallasmaa, Juhani, 2005, Gli Occhi della Pelle, Milano, Jaca Books, 2007 Sacks, Oliver, 1984, Su una Gamba Sola, Milano, Adelphi, 1991 Sacks, Oliver, 1985, L’Uomo che Scambiò Sua Moglie per un Cappello, Milano, Adelphi, 1986 Solms, Mark & Turnbull, Oliver, 2002, Il Cervello e il Mondo Interno, Milano, Cortina, 2004 Tagliagambe, Silvano, 2002, Il Sogno di Dostoevskij, Milano, Cortina Tagliagambe, Silvano, 2005, Le Due Vie della Percezione e l’Epistemologia del Progetto, Milano, Angeli Tagliagambe, Silvano, 2006, Florenskij, Milano, Bompiani Whorf, Benjamin, 1956, Linguaggio Pensiero e Realtà, Torino, Bollati Boringhieri, 1970 natura dell’esame scritto L’esame consiste in un numero limitato di domande aperte. Ad ogni domanda lo studente dovrà rispondere separatamente, in modo ampio e discorsivo, alla maniera di un tema sollecitato da una traccia. La risposta dovrà innanzitutto essere pertinente, cioè focalizzata con lucidità sull’argomento della domanda: risposte che contengono informazioni veritiere e corrette, ma che non c’entrano con la domanda, saranno valutate negativamente. Le risposte non dovranno essere lapidarie o insufficientemente sviluppate: se uno studente ha studiato, non avrà difficoltà ad utilizzare i contenuti che conosce organizzandoli al servizio del particolare argomento che deve trattare. Però una risposta lunga ma vaga, o lunga ma irrilevante, sarà giudicata negativamente quanto una risposta breve e superficiale. Lo studente deve dimostrare di saper utilizzare, manipolare, montare e smontare le nozioni che ha studiato. Quindi, innanzitutto, deve saperle organizzare non in un discorso qualsiasi, bensì in un discorso ben fatto costruito in funzione di una specifica domanda. Inoltre, occorre saper disporre i contenuti studiati all’interno di ragionamenti convincenti, di argomentazioni razionali a sostegno di quella e di quell’altra posizione o teoria. Questa abilità – questa familiarità con le nozioni e questa capacità di usarle – è fondamentale per passare l’esame con un voto alto. Si sconsiglia vivamente una preparazione mnemonica. Rispondere a una domanda cercando di ricostruire con la memoria la successione dei concetti così come si presenta nelle pagine del testo d’esame – anziché creando un nuovo testo adeguato allo scopo, personale, argomentato, strutturato in funzione della domanda – sarà valutato negativamente. Ancor più negativa sarà la valutazione di risposte lunghe ma inconcludenti, in cui ci si arrabatti a riempire spazio cartaceo dando voce a ciò che il senso comune suggerisce. È una perdita di tempo presentarsi senza aver studiato a sufficienza e tentare di passare l’esame con risposte ispirate solo dal buon senso o dalla cultura generale, peggio se si cerca di nasconderlo usando a bella posta parole difficili, o parole e frasi che possono voler dire tutto e niente, o in genere una prosa retorica ed inutilmente complicata. La chiarezza di pensiero sarà molto apprezzata. L’obiettivo è dimostrare di aver studiato abbastanza: ma di aver studiato con intelligenza. Verranno valutate come ottime quelle risposte che affrontino in maniera puntuale e integerrima la domanda, e che mostrino una capacità sorvegliata di spaziare su argomenti confinanti, di cogliere differenze e similarità, di difendere e attaccare una posizione, di spalancare problemi e far intravedere soluzioni. D’altra parte è proprio al possesso di una simile capacità che mira il corso, in cui saranno fondamentali le discussioni critiche, gli interventi a favore e contro punti di vista diversi, i dibattiti e i confronti, le esercitazioni e le ricerche di approfondimento. Il tempo a disposizione e il numero esatto delle domande verranno comunicati alla fine del corso. Allo studente si consiglia di suddividere algebricamente il tempo a disposizione per il numero delle domande, in modo da dedicare a ciascuna una uguale quantità di tempo. Una domanda consegnata in bianco vale 0/30, e il voto finale derivante dalla prova equivale alla media dei voti per ciascuna domanda – quindi uno studente che sia chiamato a rispondere a 4 domande e ne consegni 2 con risposte superbe, valutate 30/30, e 2 in bianco, prenderà un voto complessivo di 15/30. Chi copia o ricorre al suggerimento di compagni sarà respinto d’ufficio: si ritiene che l’Università non sia un luogo dove debbano essere tollerati atti di slealtà e inganno intellettuale. Allo studente si consiglia anche di non perdere tempo a ricopiare le proprie risposte o peggio le tracce, purché il tutto sia leggibile. La capacità di esprimersi in un italiano grammaticalmente corretto, lessicalmente ricco e adeguato, terminologicamente preciso e non ostile alle leggi della logica umana sarà ovviamente premiata (e la sua assenza penalizzata).