POLITICHE DI COMUNICAZIONE Le politiche di comunicazione sono principalmente rivolte a differenziare il prodotto e ad accrescerne il valore percepito La differenziazione può essere psicologica o sostanziale Gli obiettivi della differenziazione sono divenuti più complessi nel tempo: 1. ridurre l’elasticità al prezzo 2. stimolare la domanda, favorire sostituzione, dare valore aggiunto 3. rappresentazione simbolica della “personalità personalizzazione della comunicazione dell’impresa; Convenienza economica della differenziazione Occorre valutare: 1. Ricavi aggiuntivi derivanti da riduzione elasticità al prezzo 2. Riduzione dei rischi per azione della concorrenza 3. Maggiori barriere all’entrata Vanno inoltre valutati i riflessi sui costi: 1. Riduzione costi medi 2. Economie di scala d’impianto 3. Economie di scopo Questi vantaggi vanno comparati con i costi aggiuntivi di produzione e comunicazione da sopportare IL PROCESSO DI COMUNICAZIONE Gli elementi del processo di comunicazione: 1. l’emittente: il soggetto che sceglie la comunicazione da emettere 2. la codifica: il processo col quale l’emittente esprime in simboli, immagini, suoni e segni il messaggio per renderlo percepibile, comprensibile e attraente (Problema: come suscitare attenzione e vincere resistenze percettive senza distogliere da comunicazione base) 3. Il canale (mezzo): mezzo attraverso il quale il messaggio viene trasmesso. Mezzi personali e impersonali 4. la decodifica: il processo mentale con il quale il destinatario conferisce significato ai segnali ricevuti dall’emittente 5. i destinatari: coloro ai quali è diretto il messaggio 6. la risposta: l’insieme delle reazioni dei destinatari 7. il feed-back: le risposte del destinatario conosciute dall’emittente IL MIX COMUNICAZIONALE Comprende sei componenti: 1. La pubblicità 2. La promozione delle vendite (coinvolge pol. prezzo e distribuzione) 3. Le pubbliche relazioni 4. Le sponsorizzazioni 5. La comunicazione personale (coinvolge pol. di vendita) 6. La comunicazione interna (gestione risorse umane) Il mix nel loro utilizzo dipende dalla tipologia di clientela, dalla strategia aziendale, dagli obiettivi, dalla complessità della comunicazione, dai vincoli di risorse. Pubblicità Forma di comunicazione a pagamento che si avvale di mezzi impersonali per presentare i prodotti, con lo scopo di: • suscitare o conservare ricordo/riconoscimento) la loro conoscenza (test notorietà • creare un atteggiamento favorevole (analisi preferenze di marca) • ottenere comportamenti di acquisto o riacquisto (intenzioni d’acquisto; quota mercato in rapporto a share of voice) Effetti: - su curva di domanda - strumento di suggestione/persuasione (non price competition) - ruolo informativo che accentua la competizione PROMOZIONI Insieme eterogeneo di iniziative volte a suscitare risposte comportamentali da parte del consumatore, degli intermediari o di consiglieri d’acquisto. Classificabili in sei aree: 1. Area dello sconto (riduzione temporanea del prezzo) 2. Area dell’omaggio ( far provare il prodotto, fidelizzare) 3. Area del gioco ( fidelizzare; + valore percepito; far provare) 4. Area eventi culturali ( posizionare; accrescere valore percepito) 5. Area del sociale ( motivare; posizionare) 6. Area dedicata al cliente (stimola protagonismo + valore) Incidono sui costi variabili - Flessibili e veloci nel produrre gli effetti Pubbliche relazioni: l’insieme delle iniziative con le quali l’impresa si propone di migliorare la conoscenza e l’accettazione che di essa ha il mondo esterno. Sono dirette ad altri pubblci obiettivo. Forniscono informazioni soprattutto a comunicatori professionali Sponsorizzazioni: finanziamento di eventi di interese pubblico o di loro protagonisti. Complessa valutazione efficacia. Ad alto rischio La comunicazione personale: compito degli addetti alle vendite. Importante nel mark. dei beni industriali La comunicazione interna: volta a suscitare nel personale comportamenti ed atteggiamenti conformi alle politiche perseguite (marketing interno). Importante in mark. dei servizi PIANIFICAZIONE DI UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA Fasi: 1. Definizione obiettivi 2. Definizione budget 3. Individuazione target 4. Definizione del messaggio 5. Scelta dei mezzi 6. Decisioni sulla sequenza temporale della campagna 7. Controllo risultati OBIETTIVI Gli obiettivi devono essere specifici e, possibilmente, misurabili Derivano da obiettivi generali del piano di marketing Possono essere: - obiettivi cognitivi: rendere nota e ricoscibile l’offerta (test “notorietà/ricordo”, “notorietà/ricoscim.”) - obiettivi inerenti atteggiamenti e preferenze - obiettivi comportamentali: effetti sulle intenzioni d’acquisto BUDGET Le procedure adottate per decidere lo stanziamento sono varie: Alcune fanno riferimento a valutazioni interne: - metodo del possibile - percentuale sulle vendite Altre a valutazioni esterne: - parità concorrenziale - obiettivo-compito - modello di Vidale-Wolfe (difesa/offesa) PIANIFICAZIONE DI UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA Fasi: 1. Definizione obiettivi 2. Definizione budget 3. Individuazione target 4. Definizione del messaggio 5. Scelta dei mezzi 6. Decisioni sulla sequenza temporale della campagna 7. Controllo risultati La Strategia Creativa (Copy Strategy) Promise (Promessa): è il concetto centrale della comunicazione; è il principale vantaggio, beneficio, idea che il prodotto/servizio offre al consumatore di riferimento (target): costituisce la principale ragione per cui il consumatore dovrebbe preferire il prodotto/servizio rispetto alla concorrenza Reason Why (Giustificazione): è la spiegazione, attraverso l’evidenziazione della principale caratteristica o performance del prodotto/servizio, che giustifica o accredita la promessa, rendendola possibile e credibile; deve quindi essere convincente, dimostrabile e differenziante Supporting Evidence (Supporto): è l’insieme degli eventuali ulteriori elementi che motivano o supportano la promessa Tone (Tono): deve indicare lo stile, la personalità che il prodotto/servizio vuole assumere, e quindi può individuare il trattamento, lo stile, l’atmosfera della comunicazione stessa Must (Obblighi): sono i vincoli imposti alla comunicazione da norme, da usi o da esigenze specifiche del Cliente Consumer response (Risposta del Consumatore): è la reazione che vogliamo ottenere dal consumatore, e quindi costituisce la sintesi estrema degli obiettivi di comunicazione: • percezione del prodotto/servizio, • atteggiamento verso il prodotto/servizio, • intenzione a cambiare comportamento verso il prodotto/servizio Esempio di Strategia Creativa PRODOTTO: pasta secca marca X TARGET: donne di tutte le età e classi sociali, area di residenza indifferenziata, responsabili acquisti Promise: la pasta X tiene di più la cottura Reason Why: perché è fatta solo di grano duro Supporting Evidence: da un produttore di tradizioni indiscusse Tone: affidabilità, familiarità, universalità Must: nessuno Consumer response: alla pasta X deve venire attribuita e riconosciuta l’assoluta leadership in termini di qualità ed in termini di immagine di marca PIANIFICAZIONE DI UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA Fasi: 1. Definizione obiettivi 2. Definizione budget 3. Individuazione target 4. Definizione del messaggio 5. Scelta dei mezzi 6. Decisioni sulla sequenza temporale della campagna 7. Controllo risultati SCELTA MEZZI La pianificazione dei mezzi comporta: 1. Definizione target (primario e secondario) 2. Precisazione obiettivi di copertura e frequenza 3. Valutazione audience dei vari media e loro costo Il Target Group e l’Audience UNIVERSO DI RIFERIMENTO (es.: popolazione italiana) Audience Veicolo A TARGET GROUP Audience Veicolo B Definite in base a parametri socio-demografici e/o psicografici SCELTA MEZZI La pianificazione dei mezzi comporta: 1. Definizione target (primario e secondario) 2. Precisazione obiettivi di copertura e frequenza 3. Valutazione audience dei vari media e loro costo 4. Rispetto dei vincoli (budget, esigenze di comunicazione) 5. Calcolo reach, OTS (Opportunity To See), GRP (Gross Rating Point) Audience Veicolo A TARGET GROUP Esposti 1 volta = 31,1% del Target Esposti 2 volte = 7,5% del Target Audience Veicolo B 31,1% + 7,5% = 38,6% --> Reach % 31,1 * 1 = 31,1 7,5 * 2 = 15,0 46,1 --> Frequenza Cumulata GRP 46,1 38,6 = 1,2 --> O.T.S. G.R.P. = Gross Rating Point E’ un indice che esprime il livello di pressione pubblicitaria sul Target Group G.R.P. = REACH x O.T.S. Tutti e 3 i parametri insieme sono importanti per definire / valutare le caratteristiche di pressione pubblicitaria di una campagna Infatti due piani possono avere lo stesso risultato in termini di G.R.P. ma diversi mix di Reach ed O.T.S. Esempio: –reach 38,6 % x OTS 1,2 = GRP 46,3 ma anche: –reach 19,3 % x OTS 2,4 = GRP 46,3 SCELTA MEZZI La pianificazione dei mezzi comporta: 1. Definizione target (primario e secondario) 2. Precisazione obiettivi di copertura e frequenza 3. Valutazione audience dei vari media e loro costo 4. Rispetto dei vincoli (budget, esigenze di comunicazione) 5. Calcolo reach, OTS (Opportunity To See), GRP (Gross Rating Point) 6. Calcolo costo a contatto (o costo per mille) VALUTAZIONE EFFICACIA Efficacia comunicazionale: se raggiunge nella misura, con l’intensità e nelle sequenze temporali appropriate il target, suscitando le risposte cognitive, affettive e comportamentali volute Efficacia economica: se costi inferiori a benefici