La Provincia
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SPAZIO APERTO
Meno lavoro e per tutti
E soprattutto più sicuro
Signor direttore,
quella del 7 aprile 2014, è stata
ancora un’altra giornata in cui siamo
costretti a piangere lavoratori che
muoiono sul loro posto di lavoro. È un
bollettino di guerra
quotidiano che deve
convincerci della
necessità di non
abbassare la guardia.
Così e la vita quotidiana
del nostro Paese, pieno di
parole privo di fatti.
Pieno di incidenti sul
lavoro come quelli a
Molfetta e a Ravenna.
Hanno un elemento
comune che deve farci
riflettere: si sono
verificati entrambi negli
appalti. E’ sulle aziende
che lavorano in queste
condizioni che si
scaricano le debolezze in
termini di eccessive
flessibilità e di scarsa
sicurezza. Ecco perchè
per sperare che non si
ripetano più tragedie
simili, occorre riproporre, dandogli
maggiore efficacia, il documento di
valutazione integrata dei rischi per
consentire un coinvolgimento e una
collaborazione di appaltante e
appaltatori. Sarebbe l’unico modo
per evitare l’assurdo della
coesistenza di aziende grandi in
regola e di aziende più piccole che
spesso in esse operano senza le
minime tutele e garanzie per i
lavoratori. La crisi si risolve
lavorando meno (meno stipendio)
per lavorare tutti!
Sergio Denti
(Cremona)
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Casini unico sopravvissuto
dell’ultimo Ventennio
Egregio direttore,
se, dei leader politici succedutisi
nell’ultimo ventennio, il solo
‘sopravvissuto’ è Pier Ferdinando
Casini bisogna riconoscergli una
dote indiscutibile, l’impareggiabile
abilità dell’equilibrista. A tutt’oggi,
infatti, è corteggiato al punto di
doversi porre l’ennesimo dilemma:
con chi accordarsi-mutuo
soccorso-nella speranza di superare
la soglia di sbarramento alle
prossime europee. Rammentandogli
che un patto coi fratellastri del NCD
(Nanerottoli, cespugli deviati) e con
quella banderuola di Alfano... cuor di
ienone, potrebbe rivelarsi alquanto
rischioso.
Massimo Rizzi
(Cremona)
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Candidati e assessori mobilitati
Tempo di campagna elettorale
Egregio direttore,
è arrivata la primavera con i suoi
fiori, sono arrivate anche le votazioni
al Comune di Cremona con alcuni
assessori... indaffarati a «farsi
fotografare». E’ arrivata la
primavera, la gente esce in bicicletta
e il candidato sindaco della sinistra
(Galimberti) si fa fotografare sui
manifesti in bicicletta! Che brutti
ricordi: un altro sindaco della
sinistra aveva già fatto la sua
campagna elettorale in bicicletta
(Corada) e ancor oggi i cremonesi
contano i danni e i soldi inutilmente
spesi da quella amministrazione di
sinistra. Sono andato a due incontri
pubblici di Galimberti, perchè
preferisco ascoltare direttamente le
proposte dei candidati. Cosa ne
penso da tecnico che per anni ha
lavorato nella pubblica
amministrazione (in altri territori):
tutta «fuffa», niente di concreto, ma
soprattutto nulla di realizzabile nel
medio periodo (cinque anni di
mandato) e soprattutto quel che è più
grave non spiega finanziariamente
come intende coprire i costi delle sue
«utopie». Nel frattempo, come le
dicevo, c’è un «fiorire» di assessori
sui giornali... mai visto un Francesco
Zanibelli assessore ai lavori
pubblici, occuparsi con così tanto
zelo della sua città e dei suoi dintorni!
Ora è sempre presente in ogni luogo:
strano modo di lavorare,
non lo si è visto per 5 anni
(...) ed ora è un fiorire di
lavoro, inaugurazioni,
impegni, ecc. Altri sono
settimanalmente
presenti ora suoi
quotidiani, come la
signora Ceraso; ma nel
concreto non abbiamo
ancora compreso cosa
abbia fatto con il suo
assessorato. La riforma
del personale
dipendente del
Comune? Mah, non mi
pare; che altro?
Speriamo che il sindaco
Oreste Perri ci presenti
una squadra diversa, più
professionale, più
preparata, più «modesta
da un punto di vista
economico» (magari
accorpando qualche assessorato che
si risparmia!) e certamente più attiva
e competitiva.
Mario Righetti
(Cremona)
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Voglio una città più decorosa
Spesso risposte tardive
Caro direttore,
riflettevo sull’utilità delle
segnalazioni che inoltro attraverso la
stampa. I lettori che non mi
conoscono potrebbero come minimo
supporre che lo faccia per darmi
delle arie o per fare il sapientone.
Niente di tutto questo: mi piacerebbe
solo avere una città più pulita, più
verde, più confortevole e decorosa.
Buona parte di quello che scrivo,
dopo aver segnalato anche più volte
all’amministrazione comunale le
varie criticità, è dovuta dal fatto di
non aver avuto risposte concrete.
Quando le telefonate, le segnalazioni
all'Ufficio Relazioni con il Pubblico e
lettere protocollate, restano solo
parole inascoltate non mi resta che
rivolgermi alla stampa. Senza
offendere o colpevolizzare alcuno,
ma facendo riferimento solo ai fatti.
Alcune criticità sono state risolte ma
in molte altre (anche con situazioni di
rischio per la pubblica incolumità)
non si è intervenuti. Questo è
inaccettabile, di fronte a situazioni di
pericolo intervenire è obbligatorio.
Altre criticità, possono sembrare
piccole e secondarie, ma credo anche
che dai particolari della
manutenzione ordinaria, si possa
rilevare la cura con cui
un’amministrazione svolge i suoi
compiti e mantiene il decoro della
LA REPLICA
DOMENICA
13 APRILE 2014
IL CASO
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Superare le difficoltà
è vincere una tappa
Signor direttore,
voglio innanzitutto complimentarmi
per la lodevole e ottima iniziativa promossa dal giornale ‘Vota il tuo caffè
preferito’, così come in passato per altre attività commerciali. Faccio i complimenti anche per le informazioni di
carattere tecnico e culturale inerenti
questa bevanda e a tal proposito porto
la testimonianza di un giornalista di
una testata di una città a noi vicina
che si è fermato da noi proprio per un
caffè e che ha apprezzato molto questa originalità. Ma la vera sfida è quella di tutti i giorni. Quando calerà il sipario su questa vetrina e ci si ritroverà
a ‘co mba tt ere ’ contro le difficoltà
quotidiane del nostro lavoro e la sera
si potrà dire... oggi ho vinto la tappa!
Pasquale Milone
(Cico Grill di Cicognolo)
a ringrazio per questa lettera: fa
L
piacere vedere che l’iniziativa
‘Vota il tuo caffè preferito’
promossa dal giornale ha colto nel
segno e valorizza un settore —
quello degli esercizi pubblici — che
città. Apparire sulla stampa
dovrebbe essere un modo eclatante
per richiamare pubblicamente gli
uffici preposti ai loro doveri. Per chi
fosse interessato (e per i candidati
sindaci che volessero dedicarsi
anche alla manutenzione della città)
ho un elenco completo delle
segnalazioni irrisolte dal luglio 2006
ai giorni nostri.
Matteo Tomasoni
(Cremona)
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I ‘furbetti’ della targa di prova
prima o poi la pagheranno
Egregio direttore,
c’era una volta un’Audi nera
parcheggiata nella zona di via
Cadore e vie limitrofe, senza targa
europea, ma con targa di prova,
peraltro poco leggibile. Sempre lì, in
zona. Cosa strana, visto che la targa
di prova serve solo per il collaudo
dell’auto. Dopo una segnalazione,
l’Audi ha presentato una targa
europee, quelle ‘normali’, stile
AA123AA, però fatta con adesivi;
ancora presente la targa di prova.
Diciamo che il furbetto se la cava nei
9
Eliminarla significa ridurre
enormemente la platea dei
beneficiari! Interpretando le pieghe
di questa strana normativa prevista
dal Jobs Act, si scopre che una donna
che venisse assunta con questo
meccanismo che avesse un coniuge a
carico, oppure una coppia senza figli
o senza figli minori, perderebbero la
detrazione, che invece oggi gli
spetta. Che tradotto, significa che
Renzi darà 80 euro in busta paga e
però probabilmente ne saranno
sottratti sessanta, quindi alla fine
resteranno 20 euro il mese, che poi
verranno mangiari dalla
Tasi-Iuc-Tari ecc. Questo è il solito
sistema italico del gioco delle tre
carte, che l’italiano grazie alla sua
ingenuità fatica a comprendere.
Elia Sciacca
(Cremona)
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Nelle candidature a Soresina
non c’è traccia di meritocrazia
Sonila e Samantha del Cico Grill
non solo ‘fa economia’ ma svolge
anche un ruolo sociale-aggregativo.
L’augurio che faccio a lei e a tutti i
suoi colleghi è che il nostro gioco
serva come ulteriore stimolo per
svolgere sempre al meglio l’attività
di tutti i giorni, ora più di ieri, resa
difficile dalla crisi.
rivoli dei regolamenti e dei codici?
Sì, ma i nodi vengono al pettine, nel
senso che prima o poi chi è abituato a
stare al confine, travalica. Qualche
giorno fa, l’Audi è stata rimossa
perché parcheggiata davanti ad un
passo carrabile. Non per la targa!
Quale sarà la morale della favola? Lo
vedremo quando ricomparirà in
strada, magari con targa formato
europeo come tutti noi mortali che
paghiamo le tasse.
M. A.
(Cremona)
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Il Jobs Act blocca le detrazioni
per il coniuge a carico
Egregio direttore,
niente più detrazioni per il coniuge a
carico, è scritto tra le pieghe del Jobs
Act ora al vaglio del Senato. Oggi la
detrazione per il coniuge a carico
spetta a qualunque coniuge
lavoratore/lavoratrice, uomo o
donna che sia, che abbia moglie o
marito a carico cioè che non abbia
superato il reddito di 2.840,51 euro
annuo. Questa detrazione ammonta
all’incirca a 700/800 euro l’anno.
Egregio direttore,
scusi il breve sfogo ma da elettore
soresinese sono veramente
perplesso. Nell’imminente vigilia
elettorale si stanno proponendo i
primi candidati e con mio stupore sto
assistendo agli stessi schieramenti
degli ultimi 20 anni. Inoltre, dopo
aver reclamato tutti a gran voce
quelle che son definite come ‘vere
competenze’, noto che nella scelta
dei candidati tutto trapela tranne
che la meritocrazia. Spero che
qualche proposta realmente nuova si
affacci sulla scena cittadina o, mio
malgrado, per la prima volta, non
parteciperò alla competizione
elettorale.
E. R.
(Soresina)
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La Merkel non mi sta simpatica
ma pensa al bene del suo Paese
Egregio direttore,
non nascondo la mia antipatia per la
Merkel, cancielliere tedesco. La
Germania vuole espellere tutti gli
immigrati compresi tutti i cittadini
Ue, anche gli italiani se restano senza
lavoro per sei mesi. Berlino li
rispedisce a casa tutti. Per il bene di
ogni Paese, dice il ministro degli
interni tedesco, bisogna cercare
delle soluzioni prima che diventi un
grosso problema a livello nazionale.
Posso solo dire, la Merkel è una
ottima e brava cristiana, perchè,
prima di tutto pensa al bene del suo
popolo e al bene della sua nazione.
Cesare Forte
(Soncino)
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Una foresta sull’Aspice
Ma l’acqua passerà?
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Esporre la ‘Vittoria alata’, una buona idea
Egregio direttore,
la proposta formulata dal prof. Mario
Coppetti nella lettera pubblicata in questi giorni a proposito dell’e sp o si z i on e
della ‘Vittoria alata’ in vista di EXPO
2015 è indubbiamente molto interessante
e sarà tenuta nella giusta considerazione.
Si coglie l’occasione per ringraziare il
prof. Coppetti che, grazie alla sua preziosa memoria storica, alla sua preparazione culturale e alla sua intelligenza offre
sempre utili spunti di riflessione. La statua in bronzo della ‘Vittoria alata’ conservata al Museo Civico di Cremona è
una delle copie novecentesche prodotte
in occasione della ‘Mostra augustea della
romanità’ (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1937-1938). L’originale del II sec.
d.C., rinvenuto a Calvatone, fu venduto
alla Prussia nel XIX secolo e risulta attualmente disperso, nonostante siano
state proposte varie ipotesi di identificazione, in particolare con la statua — ufficialmente una copia —conservata al Museo Puskin di Mosca.
La copia novecentesca cremonese è provvisoriamente collocata nel deposito del
Museo, in attesa di poter allestire una sezione dedicata ai ritrovamenti del territorio: gli spazi attualmente disponibili al
Museo Archeologico a San Lorenzo sono
infatti dedicati a Cremona romana, sulla
base di un progetto museologico —elaborato d’intesa con la Soprintendenza per i
Beni Archeologici — con il quale si sono
volute mettere in risalto, in particolare, le
importanti novità emerse nell’ultimo decennio negli scavi effettuati in città.
Una sezione dedicata al territorio della
colonia e municipium di Cremona era
stata prevista nel progetto complessivo
del Museo Archeologico ed è già definita
nei contenuti; il suo allestimento dipende
solo dalla disponibilità di nuovi spazi
espositivi all’interno del complesso di
San Lorenzo.
Nel frattempo, le ricerche relative al vicus di Bedriacum, sito nel quale la statua
originale era stata rinvenuta, sono costantemente oggetto di attenzione da
parte del Museo Archeologico, tanto che
a tale finalità è dedicata la convenzione
con l’Università degli Studi di Milano,
che ogni anno conduce campagne di scavo a Calvatone.
Ufficio Stampa del Comune di
Cremona
Egregio direttore,
per il sottoscritto è un dovere morale,
nei confronti dei propri compaesani,
segnalare a chi di dovere, le varie
cose di interesse comune che non
vanno. Per l’ennesima volta,
considerato che l’Aspice per il
sottoscritto è un sorvegliato speciale,
siamo alle solite segnalazioni
‘inevitabili’. Mi auguro che chi di
competenza, non abbia a
prendersela, ma è inevitabile di
fronte ad una foto del genere,
chiedersi: passerà l’acqua?
Giampietro Masseroni
(Pescarolo)
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Esporre la `Vittoria alata`, una buona idea