NUOVO PIGNONE
Sito di Avenza - Carrara
Studi Ambientali
Nuovo Pignone Cantiere di Avenza - Carrara
em. del 13/07/2012
Studio Diffusionale – Ottobre 2011 – PIN S.c.r.l
Nell’Ottobre 2011 è stata predisposto a cura di PIN S.c.r.l. (Servizi Didattici e Scientifici per l’Università di
Firenze ) uno specifico Studio Diffusionale per l’Area di Montaggio Finale e Collaudo Moduli di Nuovo
Pignone situata in Viale Zaccagna (Carrara – Avenza).
Scopo dello Studio è stato quello di valutare l’impatto atmosferico sulla qualità dell’aria determinato
nell’ambito di attività di collaudo moduli con turbine a gas di grossa potenza nell’area di costruzione moduli
di Nuovo Pignone di Avenza. Lo studio della componente atmosfera è stato approfondito per fornire la più
completa analisi degli impatti determinati dalle emissioni al camino derivanti dal funzionamento dei
macchinari collaudati nello stabilimento.
Dal punto di vista metodologico per la valutazione delle modificazioni sulla qualità dell’aria è stato
applicato un approccio quantitativo mediante applicazione di modellistica diffusionale atmosferica, in
grado di riprodurre, nelle condizioni meteorologiche tipiche dell’area, lo stato di dispersione degli
inquinanti emessi dai collaudi oggetto di studio.
Per il calcolo delle ricadute e deposizioni al suolo delle emissioni delle sostanze emesse dai moduli
assemblati e messi in marcia montanti turbine a gas si è scelto di selezionare un dominio di calcolo
comprendente il comune di Carrara ed alcuni comuni limitrofi.
Il codice di calcolo utilizzato risulta essere ADMS-URBAN (Atmospheric Dispersion Modelling System),
modello sviluppato specificatamente per simulare la dispersione di inquinanti nel caso di indagini multi
sorgente.
La meteorologia utilizzata è relativa ai dati analizzati dalla stazione meteo ARSIA presente nelle vicinanze
dell’area relativamente all’anno 2009.
Per la caratterizzazione dei parametri geometrici e delle condizioni di emissione dei fumi in atmosfera sono
state effettuate, a titolo cautelativo, le seguenti ipotesi di funzionamento, conservative poiché poggianti su
assunzioni mediamente peggiorative delle condizioni riscontrabili nella realtà:
•
È stata considerata un’unica sorgente puntuale, dal momento che nell’impianto non vengono
collaudati più moduli contemporaneamente;
•
È stata considerata che la suddetta sorgente sia ubicata nel baricentro dell’area dove sono posizionati i
5 camini, poiché il collaudo può avvenire in uno qualunque delle 5 platee presenti. Tale assunzione
risulta accettabile per le simulazioni dal momento che le distanze relative tra i 5 camini presenti sono
di circa due ordini di grandezza inferiori (alcune decine di metri) rispetto all’estensione del dominio di
studio (area 6x6 km2);
•
Sono state considerate le dimensioni caratteristiche del camino più basso , in modo da prendere in
considerazione a titolo cautelativo le condizioni che comportano il maggior impatto in termini di
ricaduta di inquinanti al suolo;
•
È stato considerato che l’emissione sia continuativa durante tutto l’anno nell’orario di normale lavoro,
ovvero 5 giorni a settimana (da lunedì a venerdì) per 8 ore continuative (dalle ore 9.00 alle ore 17.00).
Tale scelta risulta essere estremamente cautelativa, dal momento che nella realtà, come detto:
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o gli eventuali collaudi con macchina in marcia se effettuati durano al massimo 30 ore totali
per ciascun macchinario e sono svolti attraverso funzionamenti intermittenti e di breve
durata (durata media di circa 2-3 ore, intervallate da pause per il controllo del
macchinario);
o tra un collaudo ed il successivo possono intercorrere periodi di fermo delle platee della
durata di alcuni mesi, dedicati alle fasi di montaggio e smontaggio delle macchine e dei
circuiti di collaudo;
•
E’ stato fatto riferimento alle condizioni di marcia a carico e a vuoto; nel seguito sono riportati i
risultati della marcia a vuoto che rileva la condizione peggiore di dispersione.
•
E’ stato considerato per tutto il periodo di simulazione la tipologia di macchinario che produce il
massimo quantitativo di emissioni inquinanti in atmosfera. Sulla base delle stime effettuate per tutti i
macchinari testati nell’area nelle peggiori condizioni di marcia, la turbina MS9001 è risultata essere
quella per cui si hanno le massime emissioni inquinanti e per questo è stata scelta per le simulazioni.
L’area di studio, dominio di calcolo, è stata assunta pari a un quadrato 6 km x 6 km, come indicato nella
figura di seguito riportata, che ben rappresenta la conformazione orografica e morfologica del territorio e
include i potenziali recettori sensibili.
I risultati dello Studio hanno mostrato come le condizioni di carico ambientale medio e massimo,
confrontate con il quadro normativo di riferimento, indichino un impatto non significativo rispetto alle
condizioni limite di qualità dell’aria considerate (ossidi di azoto, monossido di carbonio, polveri sottili).
A titolo esemplificativo si riportano di seguito le mappe di isoconcentrazione risultanti da tale studio che
evidenziano le aree di impatto dell’attività ed i relativi valori di ricaduta al suolo, risultanti largamente
inferiori rispetto alla normativa vigente.
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Medie annuali NOX - Gorgon
Medie orarie NOX - Gorgon
Le simulazioni modellistiche per gli ossidi di azoto (NOX) mostrano la presenza di valori di almeno un ordine
di grandezza inferiori al valore limite per quanto riguarda le concentrazioni medie annue e massime orarie;
inoltre, si deve sottolineare che le simulazione modellistiche fanno riferimento cautelativamente agli ossidi
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di azoto totali mentre il limite si riferisce alla sola componente biossido di azoto e che le emissioni
inquinanti sono state considerate continuative durante tutto l’arco dell’anno.
Sulla base di tali considerazioni, le condizioni di carico ambientale medio e massimo, confrontate con il
quadro normativo di riferimento, indicano un impatto non significativo rispetto alle condizioni limite di
qualità dell’aria considerate (D.Lgs. 155 del 13/08/2010).
Massime su 8 ore CO - Gorgon
I valori di carico ambientale dovuti alle prove funzionali effettuate in area Nuovo Pignone appaiono di
entità estremamente ridotta su tutta l’area di indagine; le massime concentrazioni stimate risultano di circa
due ordini di grandezza inferiori al limite normativo, determinando così livelli di inquinamento da CO non
significativi.
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Massime giornaliere PM10 - Gorgon
Per quanto concerne le polveri fini, i valori di concentrazione calcolati per via modellistica risultano
largamente inferiori rispetto alle normative vigenti di qualità dell’aria su tutto l’areale d’indagine. I valori
risultano infatti di circa due ordini di grandezza sotto i limiti normativi previsti sia per la media giornaliera
che per la media annuale, determinando così livelli di inquinamento non significativi.
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Studio Diffusionale – Ottobre 2011 – ambiente s.c.
Nell’Ottobre 2011 è stata predisposto a cura di ambiente s.c. uno specifico Studio Diffusionale per l’Area di
Montaggio Finale e Collaudo Moduli di Nuovo Pignone situata in Viale Zaccagna (Carrara – Avenza).
Lo Studio è stato finalizzato alla valutazione dell’impatto sulla qualità dell’aria delle ricadute degli
inquinanti emessi dall’area di montaggio dell’unità modulare.
Per redigere lo Studio sono state dapprima analizzate le attività in oggetto ed individuate le emissioni in
atmosfera da analizzare nello studio diffusionale.
Per il calcolo delle ricadute e deposizioni al suolo delle emissioni delle sostanze emesse dai moduli
assemblati e messi in marcia si è scelto di selezionare un dominio di calcolo comprendente il comune di
Carrara ed alcuni comuni limitrofi.
Lo studio dell’area di indagine, della meteorologia e climatologia ha permesso di ricostruire, tramite il preprocessore CALMET (CALPUFF MODEL SYSTEM), il campo di vento 3D e dei necessari parametri
meteorologici necessari per le simulazioni di dispersione dei gas e polveri in aria ambiente.
L’area di studio, cosi individuata, comprende un territorio pari a 100
conformazione orografica e morfologica del territorio e include i
all’inquinamento (abitato urbano, scuole, centri commerciali etc.). L’area
comprendere sia l’area costiera che l’entroterra ed è individuata in un
direzione W-E, per 10 km direzione N-S.
km2 che ben rappresenta la
potenziali recettori sensibili
è sufficientemente estesa per
dominio di calcolo in 10 km,
Sono state ipotizzate condizioni estremamente conservative; è stata infatti simulata l’emissione
considerando il modulo funzionante a pieno carico per 24 ore al giorno per tutti i 365 gioni dell’anno,
condizioni in realtà mai attuabili (la durata complessiva del collaudo è massimo 30 ore totali distribuite su
più giorni).
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Il codice di calcolo utilizzato ha permesso quindi l’ottenimento dei valori di concentrazione oraria delle
diverse sostanze nei differenti punti costituenti la griglia di calcolo.
Di seguito si riportano le restituzioni grafiche e tabulari delle simulazioni effettuate.
Valore massimo delle medie giornaliere di PM10
periodo di simulazione anno solare di riferimento
Configurazione di calcolo:
1 emissione di GORGON
altezza camino 25 metri
emissione = 243 kg/s
PM10 = 3.7 kg/hr
15.0
[ug/m3]
12.0
[ug/m3]
10.0
[ug/m3]
8.0
[ug/m3]
6.0
[ug/m3]
5.0
[ug/m3]
2.0
[ug/m3]
1.0
[ug/m3]
0.5
[ug/m3]
0.3
[ug/m3]
Perimentro di
Stabilimento
PM10
Valore limite media giorno = 50 µg/m3
Valore limite annuale = 40 µg/m3
Come si può notare il massimo della ricaduta, inferiore a 6 µg/m3, risulta ubicato all’interno dell’area di
cantiere e inferiore di un ordine di grandezza rispetto al limite normativo vigente; fuori dall’area Nuovo
Pignone i valori sono inferiori di oltre un ordine di grandezza rispetto al limite di legge.
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Valore massimo delle medie orarie di NOx
periodo di simulazione anno solare di riferimento
Configurazione di calcolo:
1 emissione di GORGON
altezza camino 25 metri
emissione = 243 kg/s
190 [ug/m3]
170 [ug/m3]
150 [ug/m3]
130 [ug/m3]
110 [ug/m3]
90 [ug/m3]
70 [ug/m3]
50 [ug/m3]
30 [ug/m3]
10 [ug/m3]
5 [ug/m3]
Perimentro di
Stabilimento
NO2
Valore limite media oraria = 200 µg/m3
µ
Come si può notare il massimo della ricaduta, inferiore a 30 µg/m3, risulta ubicato all’interno dell’area di
cantiere e inferiore di un ordine di grandezza rispetto al limite normativo vigente; fuori dall’area Nuovo
Pignone i valori sono inferiori di oltre un ordine di grandezza rispetto al limite di legge.
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Come evidenziato dalle immagini sopra riportate nessuna delle sostanze valutate, tramite l’applicazione del
codice numerico di dispersione, rileva nei punti recettori individuati significative criticità; infatti i valori di
media annuale sia per le polveri che per gli ossidi di azoto sono ben al disotto del limite previsto dalla
normativa vigente.
Il confronto con i dati di qualità dell’aria e quindi con i valori limite del D.Lgs. 155/2010 rilevano come le
attività oggetto del presente studio determinino un contributo pressoché irrilevante sulla qualità dell’aria.
Dall’analisi delle mappe delle ricadute sia dei valori massimi giornalieri ed orari che, quindi, dei valori medi
annuali è possibile evidenziare come, seppur l’impatto delle ricadute inquinanti interessa principalmente
l’area interna di Nuovo Pignone, le ricadute delle emissioni risultano sempre ampiamente inferiori ai limiti
normativi vigenti.
Pertanto in definitiva si può concludere che:
•
I valori massimi delle concentrazioni stimate dal modello sia in termini di medie orarie che
giornaliere ricadono praticamente all’interno del perimetro dell’area industriale di Nuovo Pignone
e risultano ampiamente inferiori ai limiti indicati dalla normativa vigente;
•
I valori di concentrazione di media giornaliera di PM10 nelle zone urbanizzate più prossime non
mostrano valori significativi per la qualità dell’aria;
•
I valori di concentrazione di media oraria di NOX nelle zone urbanizzate più prossime non mostrano
valori significativi per la qualità dell’aria.
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Valutazione di Impatto Acustico – Novembre 2011 – Eurofins - Modulo Uno
Nel Novembre 2011 è stata predisposta a cura di Eurofins - Modulo Uno SpA una specifica Valutazione di
Impatto Acustico per l’Area di Montaggio Finale e Collaudo Moduli di Nuovo Pignone situata in Viale
Zaccagna (Carrara – Avenza).
Il territorio su cui insiste il cantiere Nuovo Pignone di Avenza per l’assemblaggio finale e collaudo è stato
definito dalla classificazione acustica del Comune di Carrara come zona in classe V ovvero “Aree
prevalentemente industriali” i cui limiti sono riportati nella tabella legenda sotto riportata.
PCCA Comune di Carrara
A nord (lato monti) il sito confina con un’area industriale classificata in classe VI (Zona industriale) sulla
quale insistono diversi insediamenti produttivi di varia natura. La zona industriale è divisa dall’autostrada
A12 Genova – Rosignano, una delle principali arterie di collegamento tra il nord ed il centro Italia.
Attorno alla classe V lungo il lato ovest e sud è presente un fascia in classe IV costituita da aree con
capannoni industriali, magazzini e depositi.
Al di là della fascia in classe IV la classificazione acustica del territorio prevede una zona in classe III sia
lungo il lato sud (lato mare) sia lungo il lato ovest. In quest’area sono ubicate alcune abitazioni.
Il lato est del sito confina con il Fosso Lavello oltre il quale si estende il comune di Massa. La classificazione
acustica del Comune di Massa prevede una classe V e classe IV garantendo così una continuità nella
classificazione del territorio ed evitando un salto di classe.
La valutazione previsionale di impatto acustico è stata condotta, sulla base di dati morfologici e progettuali,
utilizzando specifici algoritmi per la valutazione della propagazione sonora in ambiente aperto.
Questa metodologia di approccio trova riscontro nel panorama normativo; in particolare è utile il
riferimento alla norma UNI 10855 “Misura e valutazione del contributo acustico di singole sorgenti”
(dicembre 1999) che considera l’uso di modelli matematici di propagazione acustica come strumenti utili a
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caratterizzare sotto il profilo acustico aree dove insistono più sorgenti e che presentano un elevato grado di
complessità.
Nuovo Pignone ha fornito il risultato di una simulazione con curve isofoniche fino al confine di proprietà e
le potenze sonore delle sorgenti inserite nel modello di calcolo.
Le simulazioni sono state utilizzate per valutare le modalità di propagazione del suono all’interno
dell’insediamento industriale. La propagazione ed i valori di livelli di pressione sonora equivalenti presso i
potenziali disturbati sono stati determinati con le normali formule di propagazione del suono nel rispetto
delle norme di buona tecnica e riportate nei paragrafi in cui sono state utilizzate.
Lo studio ha preso come dati caratteristici delle sorgenti di emissione i valori di potenza acustica dei
principali componenti dei moduli, come rappresentativi delle attività presenti nel cantiere di Avenza.
Le impronte acustiche ottenute sono conservative, si riferiscono alle condizioni più gravose possibili di
macchina a potenza massima, condizione che nella realtà si verifica solamente per massimo 2-3 ore rispetto
alla durata tipica del ciclo di collaudo che può arrivare alle 8 ore totali
Si è proceduto alla analisi delle simulazioni prodotte con la seguente metodologia:
-
verifica del rispetto del limiti assoluti di immissione a confine di proprietà;
-
verifica del rispetto dei limiti di emissione delle classi su cui insistono i potenziali disturbati;
-
verifica del rispetto del criterio differenziale in prossimità dei potenziali disturbati.
Di seguito vengono presentati i risultati delle simulazioni effettuate con il modello RAY NOISE eseguite da
Nuovo Pignone.
La retinatura riportata si riferisce ad una griglia di calcolo di 5 m x 5m e come già accennato si limita alle
impronte acustiche dovute alle 2 macchine in collaudo alla massima potenza all’interno dell’area di cantiere
Nuovo Pignone.
Le curve isofoniche si riferiscono ad una sezione orizzontale a 1,5 m dal piano campagna per entrambe le
macchine, e per la macchina del progetto GORGON (la macchina più rumorosa) è stata prodotta anche una
sezione orizzontale a 4,0 m dal piano campagna.
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Curve isofoniche ad una sezione orizzontale a 1,5 m dal piano campagna
Curve isofoniche ad una sezione orizzontale a 4 m dal piano campagna
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Le valutazioni riportate nei paragrafi precedenti si basano su alcuni assiomi cautelativi:
•
sono state prese in esame le impronte acustiche nelle condizioni più gravose per le attività svolte
all’interno dell’area di collaudo (macchine a piena potenza).
•
queste condizioni sono state ritenute rappresentative delle emissioni sonore delle macchine per
l’intera durata del collaudo (8 ore) a fronte di una durata reale a condizione di massima potenza di
2-3 ore
•
l’ipotesi di attenuazione di soli 10 dB(A) per le strutture edili poste tra le turbine e i potenziali
disturbati utilizzata per la valutazione delle emissioni sonore della macchina del progetto GORGON
è anch’essa molto conservativa.
Pur con queste ipotesi conservative, quindi rappresentative di una situazione di maggior impatto acustico
rispetto a quella che realmente si avrà con le macchine in funzione, si è evidenziato l’ampio rispetto dei
limiti di immissione ed emissione con valori alcune volte anche di 10 dB inferiori ai limiti.
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Studi ambientali relativi al cantiere di Avenza