Frutteto - Vigneto - Campo La coltivazione dell’uva da tavola: caratteristiche, esigenze e varietà consigliate È una coltura diffusa soprattutto nel sud Italia, ma attuabile in tutte le zone di diffusione della vite e quindi anche nel nord Italia. L’adozione di portinnesti adatti consente di coltivarla anche in terreni difficili, purché non asfittici. Le varietà disponibili – bianche o rosse, «aromatiche» o «neutre», con o senza semi – possono soddisfare tutti i gusti e coprono un ampio periodo di maturazione L’uva da tavola per il consumo fresco e per la preparazione di uve appassite, succhi, macedonie, gelatine e marmellate si ottiene dalla coltivazione della vite europea (Vitis vinifera), la stessa di quella utilizzata per produrre uva da vino. La coltivazione in vigneti specializzati è attuata soprattutto in sud Italia (Puglia, Sicilia, Abruzzo, Sardegna e Lazio). Nell’uva da tavola i grappoli e gli acini sono molto sviluppati. Gli acini, hanno consistenza croccante, sono succosi, hanno buccia sottile di colore verde-giallo brillante, rosa o rosso, protetta dalla «pruina», una sostanza cerosa che protegge il frutto LE CARATTERISTICHE BOTANICHE La pianta è costituita da un fusto, che nella vite è denominato ceppo o tronco, il quale si divide ad una determinata altezza (che dipende dalla forma di allevamento) in branche che portano i tralci (germogli lignificati). Le gemme sono inserite lateralmente sui nodi dei tralci. Dopo la loro apertura si sviluppano i germogli uviferi costituiti da cirri, foglie e grappoli. La foglia, di colore verde per la presenza di clorofilla, svolge la funzione di respirazione, traspirazione e di trasformazione delle sostanze nutritive conte- nute nel terreno e prelevati dalle radici. La forma delle foglie ............................. ................ ???? ....................................... ................................................................ ................................................................ ........................... L’infiorescenza è un grappolo costituito da un rachide, cioè un asse centrale, con ramificazioni laterali (racemoli) collegate ai pedicelli, cioè i peduncoli dei fiori (e poi degli acini). Il frutto della vite – l’acino – è una bacca: la buccia è ricoperta da una sostanza cerosa denominata «pruina» e la polpa può essere con o senza semi (varietà «apirene»). Le parti principali della pianta della vite bottone fiorale tralcio infiorescenza (grappolo) pedicello foglia rachide racemolo fiore branca pedicello gemma fusto (ceppo o tronco) cirro (o viticcio) semi (vinaccioli) germoglio uvifero pedicello acino buccia polpa foglia 28 VITA IN CAMPAGNA 4/2012 FRUTTETO - VIGNETO - CAMPO NECESSITA DI FORME DI ALLEVAMENTO ESPANSE La pianta della vite per la produzione di uva da tavola è coltivata con forme di allevamento di grande espansione (ad esempio .... ???? .....) e viene spesso anche utilizzata per la realizzazione di decorativi pergolati su terrazzi e balconi. Tra le forme di allevamento oggi più diffuse segnaliamo il «tendone» : la pianta è costituita da un solo fusto alto 170180 cm, dalla cui sommità si sviluppano 3-4 branche con i tralci a frutto lasciati con la potatura invernale, ognuno costituito da 10-12 gemme e legati orizzontalmente alla struttura di sostegno (composta da pali di .... ???? .... e fili metallici) del vigneto (vedi disegno nella pagina qui a fianco). In primavera dalle gemme dei tralci di un anno si sviluppano i germogli e grappoli che costituiranno la chioma. Di tutto ciò parleremo in un prossimo numero, quando verrà presa in considerazione la forma di allevamento e la potatura. LE CARATTERISTICHE DELLE VARIETÀ DA TAVOLA Una varietà di vite europea per poter essere definita «uva da tavola» deve essere caratterizzata da grappoli e acini molto sviluppati. Gli acini, distanziati tra loro in modo da facilitare la presa per il consumo fresco, devono essere in numero ridotto sul rachide per ridurre la competizione nutritiva fra di essi, di consistenza croccante, succosi, con buccia sottile e non astringente, di colore verde-giallo brillante, rosa o rosso, protetta dalla «pruina», una sostanza cerosa necessaria per proteggere la freschezza del frutto. Gli acini devono inoltre avere un contenuto di zuccheri superiore a 14° Brix, un rapporto equilibrato zuccheri-acidi, un aroma fruttato (e possibilmente di moscato, come la varietà Italia), semi di ridotte dimensioni (ancora meglio se ne sono totalmente privi, come nelle varietà «apirene»). Nell’uva da tavola gli acini devono rimanere ben attaccati al pedicello anche dopo il distacco dalla pianta e fino al consumo. L’aroma dell’uva dipende dalle sostanze volatili che si sprigionano durante la masticazione. Le varietà si distinguono in «aromatiche» quando si avverte l’aroma di moscato; i contenuti sono più elevati quando le piante e l’uva sono state esposte al sole e raccolte ben mature. Le altre varietà sono definite «neutre» e possiedono l’aroma di vegetale fresco. Se staccata dalla pianta, l’acino interVITA IN CAMPAGNA 4/2012 Danni da gelo: la vite per uva da tavola teme gli abbassamenti di temperatura nella fase del germogliamento rompe il processo di maturazione. L’uva, quindi, deve necessariamente essere raccolta quando è completamente matura. IL CLIMA E IL TERRENO ADATTI La coltivazione della vite per la produzione dell’uva da tavola richiede idonee condizioni di clima e di terreno. Clima. Nel periodo primaverile il clima deve essere mite, con assenza di abbassamenti termici inferiori allo 0 °C già dalla fase di germogliamento della pianta. Il germogliamento della vite dipende dalle temperature delle zone di coltivazione. Nelle zone più calde delle regioni meridionali esso avviene dalla fine della prima decade di marzo alla prima settimana di aprile, con temperature medie tra 12-15 °C. Nei vigneti delle regioni del Nord si verifica invece dall’inizio alla fine di aprile. Eventuali gelate in questo periodo possono compromettere la vitalità della giovane vegetazione e causare la perdita della produzione. Qualora nella zona vi sia il rischio di gelate è preferibile orientarsi su varietà tardive (ad esempio ..........., ................., .................. tra quelle indicate più avanti) il cui germogliamento avviene all’inizio di aprile quando il rischio delle gelate è ridotto. Per ottenere uva di qualità è preferibile coltivare la vite in zone più calde, ben esposte ai raggi solari e con ridotte precipitazioni. La migliore esposizione è a sud-ovest, seguono quelle a sud, ad est, a nord-ovest. Per ridurre i rischi degli abbassamenti termici (gelate e brinate primaverili) è preferibile adottare forme di allevamento alte. Gli abbassamenti termici si hanno infatti particolarmente in vicinanza del terreno: se si sceglie una forma di allevamento bassa (ad esempio la spalliera), la vegetazione è soggetta a temperature inferiori rispetto a quelle che si hanno a un’altezza di circa 130 cm con le forme di allevamento più alte (a pergola o tendone), e può quindi subire i maggiori danni. Terreno. La qualità dell’uva dipende anche dalle caratteristiche del suolo: se profondo, ciottoloso e permeabile, favorisce un maggiore sviluppo radicale, lo sfruttamento delle risorse d’acqua e di nutrienti minerali ed evita i ristagni di acqua dannosi per l’apparato radicale perché provocano asfissia e espongono la vite agli attacchi di malattie fungine e batteri. Il terreno ottimale per la coltivazione dell’uva da tavola è quindi un terreno sciolto, con un buon contenuto di sabbia e possibilmente con un’elevata presenza di scheletro che permetta la percolazione dell’acqua in eccesso negli strati profondi. La vite comunque ha grande capacità di adattamento anche in terreni con caratteristiche difficili, ma la produzione può risentirne. Vediamo come. Nei terreni troppo freschi e fertili le piante vegetano a lungo, anche durante la fase di maturazione dell’uva che viene ritardata, sottraendo ai grappoli gli zuccheri necessari per sostenere l’attività vegetativa. In tal modo si ha minore qualità del prodotto e maggiore predisposizione delle piante agli attacchi parassitari. Al contrario, nei terreni poco fertili si Il terreno ottimale per la coltivazione della vite per uva da tavola è un terreno con un buon contenuto di sabbia e con un’elevata presenza di scheletro, che consenta il rapido scolo in profondità delle acque in eccesso 29 FRUTTETO - VIGNETO - CAMPO Varietà con semi 1 2 Baresana 3 Italia Michele Palieri portune tecniche di protezione, ottenere l’uva per il consumo familiare da luglio a dicembre. Oltre a varietà a sapore aromatico o neutre (come già detto), ve ne sono altre caratterizzate da particolari tipologie di zuccheri che ne consentono il consumo anche da parte di soggetti affetti da diabete o che praticano diete particolari: tra queste la più indicata è la Michele Palieri. Le varietà maggiormente disponibili sul mercato vivaistico sono quelle di seguito indicate. ............. dott. Colapietra: occorre spiegare perché per le diverse varietà la raccolta si prolunga ben oltre l’epoca di maturazione. quanto dura l’uva sulla pianta senza protezioni? ................. Varietà con semi 4 5 Red Globe 6 Regina verifica una parziale disidratazione di ............ di che cosa? ................ durante la maturazione, si attenua la vigoria delle piante, si arresta l’accrescimento dei germogli e aumenta il deposito degli zuccheri e degli aromi nella bacca. LA SCELTA DEL PORTINNESTO La piantina di vite (barbatella innestata) è ottenuta nei vivai dall’innesto della vite americana, utilizzata come portinnesto [1] e che pertanto costituirà l’apparato radicale della pianta, con una varietà di vite europea (Vitis vinifera) per uva da tavola, che costituirà il tronco e l’apparato vegeto-produttivo della nuova pianta. I portinnesti più utilizzati per la produzione di uva da tavola appartengono agli ibridi Vitis berlandieri × Vitis rupestris (1103 Paulsen e 140 Ruggieri, ecc.) e Vitis berlandieri x Vitis riparia (157.11 Courdec, 34 E.M., SO4, ecc.). I diversi portinnesti svolgono funzioni e hanno requisiti di vigoria, resistenza alla siccità al calcare attivo diversi. Per la scelta vi suggeriamo alcune indicazioni fondamentali per concordare con il vivaista la tipologia di piante da acquistare. 1) Se il terreno è di colore molto chiaro e ha un contenuto di calcare attivo elevato (circa il 40%, determinato in laboratorio con l’analisi del terreno) dovete richiedere la varietà desiderata innestata soltanto su Vitis berlandieri × Vitis rupe- 30 Victoria stris 140 Ruggieri. Se utilizzerete un altro portinnesto si avrà l’ingiallimento delle foglie e dei germogli (clorosi ferrica) e dovrete irrorare frequentemente le foglie con prodotti contenenti chelati di ferro. 2) Se il contenuto di calcare attivo [2] è molto elevato, tra il 17 e il 25%, e il terreno è di colore scuro potrete fare la scelta in base ad altre finalità: – se durante l’estate disponete di poca acqua per irrigare le piante dovrete richiedere i portinnesti dell’ibrido Vitis berlandieri × Vitis rupestris: 140 Ruggieri, che è il più resistente alla siccità, o in mancanza anche il 1103 P, il 779 P, il 775 P; – se il terreno ha un contenuto di cloruri elevato, di circa 1,5 per mille (terreni salsi) il portinnesto più resistente è il Vitis berlandieri × Vitis rupestris 1103 P; – se volete produrre poco e anticipare la maturazione dell’uva dovete richiedere i Vitis berlandieri × Vitis riparia 157.11 C., 34 E.M. e SO4; – se volete rese elevate di uva e ritardare la maturazione dovrete richiedere i portinnesti Vitis berlandieri × Vitis rupestris 140 Ruggieri e 1103 P. LA SCELTA DELLA VARIETÀ Attualmente sono disponibili numerose varietà, ognuna avente specifiche caratteristiche. Gli appassionati della coltivazione di uva da tavola potrebbero in teoria coltivarle tutte e, adottando op- Baresana (1). Bianca con sapore neutro. Tra le varietà più coltivate nel passato, atualmente soltanto in Italia è ancora richiesta da consumatori che ne apprezzano le caratteristiche organolettiche. Mediamente produttiva, con il grappolo di 350-500 grammi e acini di dimensioni medio-grandi. Matura a ........... e si raccoglie fino a ..........., non dura a lungo sulla pianta e non è molto resistente ai trasporti. Italia (2). Bianca a sapore aromatico di moscato. È la varietà più diffusa in Italia. Matura a ............... settembre e si raccoglie fino a ............, ma protetta con plastica l’uva si può conservare sulla pianta sino a dicembre. La produzione è elevata e costante. I grappoli sono sviluppati e pesano mediamente 700-800 grammi. Necessita di irrigazione estiva, concimazione e attenta difesa dai parassiti. Michele Palieri (3). Nera a sapore neutro. Tra le varietà nere è la più diffusa per la produttività, la conservabilità e la qualità dei grappoli. Matura a metà di agosto e si raccoglie fino a ottobre. La raccolta può essere anticipata alla fine di luglio e posticipata fino a dicembre, se coperta con teli di plastica. I grappoli hanno il peso medio di 600 grammi e gli acini sono mediamente sviluppati. Red Globe (4). Da rosa a nera, a sapore neutro. È la più produttiva tra le varietà di uva da tavola. I grappoli spesso superano i 2 kg con un buon sviluppo degli acini. Matura a ................. ottobre e si raccoglie fino a ......................; se protetta si raccoglie fino alla fine di dicembre. Regina (5). Bianca a sapore neutro. Era tra le varietà più coltivate in Italia, ma nell’ultimo ventennio è stata quasi VITA IN CAMPAGNA 4/2012 FRUTTETO - VIGNETO - CAMPO totalmente sostituita dalla varietà Italia, più gradita dai mercati internazionali. Matura a metà settembre e si raccoglie fino a metà ottobre. I grappoli pesano mediamente 700 grammi e gli acini sono ben sviluppati. Victoria (6). Bianca a sapore neutro. È sicuramente una delle varietà più belle e diffuse per l’uniformità di sviluppo dei grappoli e degli acini. Matura nella prima decade di agosto e si raccoglie fino a ............ I grappoli pesano mediamente 500 grammi. Varietà senza semi (apirene) Centennial (7). Bianca a sapore neutro. Varietà californiana. Matura a ...... ....... e si raccoglie fino a ............. È preferibile coprire le piante con film di plastica per iniziare la raccolta alla metà di luglio. Per ottenere grappoli e acini ben maturi e gialli la raccolta può (....... .... perché può? è facoltativo? .............) avvenire anche alla fine di agosto: il contenuto di zucchero risulterà elevato e ottime le caratteristiche organolettiche; aumenta però il rischio di distacco degli acini dal grappolo. Ottima per la preparazione di marmellate e di succo d’uva. La produzione è media con grappoli di peso di circa 300 grammi. Gli acini sono di piccole dimensioni. Crimson (8). Da rosa a nera, a sapore neutro. Matura a ............... ottobre e si raccoglie fino a dicembre. Il grappolo ha il peso medio di 500 grammi. Se il numero di grappoli presenti sulla pianta è elevato questi stentano ad assumere una colorazione rosa intensa e uniforme. Varietà senza semi (apirene) 7 8 Centennial 9 Crimson Sultanina (9). Bianca a sapore neutro. È la varietà senza semi più diffusa nel mondo. È caratterizzata da grappoli di circa 300 grammi, con acini di pochi grammi e di ridotte dimensioni. Matura alla fine di agosto e si raccoglie fino a .............. È utilizzata per il consumo fresco e per la preparazione di uve passe, marmellate e macedonie. ALCUNI CONSIGLI PER LA SCELTA DELLA VARIETÀ ADATTA Ecco ora alcuni consigli per scegliere la varietà migliore per le vostre esigenze: – se volete coltivare varietà precoci, la Victoria (bianca con semi) e la Centennial (bianca senza semi) sono le più indicate; – se invece desiderate produrre molto aspettando il periodo di maturazione dell’uva senza forzatura, le varietà Red Globe (rosa-nera con semi) e Italia (bianca con semi) sono le più indicate; Epoche di maturazione e periodi di raccolta delle varietà di uva da tavola consigliate (Italia meridionale) Varietà luglio Mesi agosto settembre ottobre novembre dicembre Varietà con semi: 1-Baresana 2-Italia 3-Michele Palieri 4-Red Globe 5-Regina 6-Victoria Varietà con semi: 7-Centennial 8-Crimson 9-Sultanina = coltura protetta in ........... con ..................... per anticipare la maturazione = in pieno campo (senza alcuna protezione) = coltura protetta in ............. con .................. per posticipare la maturazione [1] Per il Nord Italia le epoche sopra indicate vanno posticipate di ........... giorni. Dott. Colapietra: completare la tabella facendo attenzione che non ci siano discordanze con quanto VITA IN CAMPAGNA 4/2012indicato nel testo Sultanina – se preferite uve senza semi per fare anche marmellate, macedonie, uva appassita e per altri impieghi in pasticceria, la scelta va orientata per le varietà Sultanina (bianca), Centennial (bianca) e Crimson (rosa-nera). Queste varietà senza semi però sono anche le meno produttive e richiedono maggior impegno e competenza per ottenere grappoli e acini sviluppati. Per l’impianto del vigneto è consigliabile utilizzare piante già innestate, reperibili presso i vivaisti (vedi indirizzi in calce all’articolo). Mario Colapietra [1] La vite americana viene utilizzata come portinnesto perché resistente agli attacchi della fillossera, un insetto che .. ........................ dott. Colapietra: può completare? ............................... [2] Il calcare attivo è .............................. ................................................................ dott. Colapietra: può completare? ............................................................. Tra i principali vivaisti che commercializzano barbatelle innestate delle varietà di vite per uva da tavola citate nell’articolo ricordiamo: – Vivai Cooperativi Rauscedo - Via Udine, 39 - Rauscedo (Pordenone) -Tel. 0427.948811 - Fax 0427 94345 - email: [email protected] - Internet: www.vivairauscedo.com – Vinea s.r.l. - Via Sciarra Raffaele, 5 – Bitetto (Bari) - Tel. 080 99219.83 - email: [email protected] - Internet: www.vinea.it – .......... dott. Colapietra: non ci sono altri vivai? ..................................... Puntate pubblicate. La coltivazione dell’uva da tavola: caratteristiche, esigenze e varietà consigliate (4/2012). Prossimamente. Impianto, potatura, strutture di sostegno, cure colturali, raccolta e avversità. • • 31