APPARATO NEUROLOGICO Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna OBIETTIVI •Conoscere l’anatomia e la fisiologia del sistema nervoso •Riconoscere le principali patologie del Sistema nervoso •Effettuare un corretto trattamento Anatomia e Fisiologia del S.N. Il S. N. è un complesso di organi specializzati. La FUNZIONE DEL S.N. può essere definita: capacità di RICEVERE e RICONOSCERE stimoli, provenienti dall’esterno e dall’interno dell’organismo, ed ELABORARE risposte coordinate di tipo volontario ed involontario. SUDDIVISIONE ANATOMICA SISTEMA NERVOSO S.N. CENTRALE (SNC) volontario, somatico ENCEFALO MIDOLLO SPINALE S. N. PERIFERICO 12 paia di nervi cranici 33 paia di nervi spinali Suddivisione funzionale SISTEMA NERVOSO SOMATICO O VOLONTARIO (della vita di relazione) SIMPATICO O AUTONOMO O INVOLONTARIO (della vita vegetativa) • Parte centrale: situata nell’encefalo e nel midollo spinale in cui si trovano i centri coordinatori • Parte periferica: formata da nervi che collegano i centri coordinatori con i vari tessuti ed organi del corpo. FUNZIONI DEL SISTEMA NERVOSO • S.N. della vita di relazione : riceve, analizza e risponde a stimoli dal mondo esterno (Somatico o Volontario) • S.N. della vita vegetativa : regola i processi vitali dell’organismo controllando funzioni involontarie. (Simpatico o Autonomo o Involontario). Le funzioni del S.N.A. comprendono: rallentamento o accelerazione della frequenza cardiaca, vasocostrizione o vasodilatazione, inspirazione o espirazione, dilatazione o costrizione delle pupille. SISTEMA NERVOSO VEGETATIVO •Rallentamento e accelerazione della frequenza cardiaca •Aumento o diminuzione della forza delle contrazioni cardiache •Controllo della respirazione •Vasocostrizione e vasodilatazione •Controllo dell’apparato digerente e urogenitale •Dilatazione o costrizione delle pupille •Controllo degli annessi cutanei (muscoli erettori dei peli e ghiandole cutanee LA CELLULA NERVOSA: IL NEURONE •E’ costituito da un corpo centrale contenente il nucleo e da prolungamenti che costituiscono le fibre nervose •I dendriti ricevono le informazioni •L’assone invia le informazioni dal neurone verso un altro neurone o verso un’altra destinazione (es.Muscolo) •I collegamenti tra i vari neuroni avvengono attraverso sinapsi. Anatomia e Fisiologia del S.N. IL NEURONE Il neurone è l’unità costitutiva del sistema nervoso. Tutto il sistema nervoso nasce dalla connessione di miliardi di neuroni. Anatomia e Fisiologia del S.N. DENDRITI ASSONE TERMINAZIONE SINAPSI Anatomia e Fisiologia del S.N. • Sostanza grigia: costituita da corpi cellulari, dendriti e da assoni privi di rivestimento mielinico (fibre grigie) • Sostanza bianca: costituita da sole fibre: assoni che hanno un rivestimento lipidico bianco (mielina) Cervello-cervelletto: esternamente s. grigia internamente s. bianca Bulbo-midollo spinale: internamente s. grigia esternamente s. bianca FIBRE NERVOSE SENSITIVE: PORTANO L’INFORMAZIONE DALLA PERIFERIA VERSO IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE MOTORIE: PORTANO ORDINI/ISTRUZIONI DAI CENTRI DI CONTROLLO VERSO LA PERIFERIA Anatomia e Fisiologia del S.N.C. Cervello: e’ la più grossa porzione dell’encefalo umano è costituito da 2 emisferi; è sede di tutte le attività umane “superiori” e presiede alle funzioni più complesse, (percezione, volontà, pensiero, coscienza, memoria, linguaggio, percezioni sensoriali, movimenti.) Cervelletto: si trova nella nuca, sotto il cervello e sopra il midollo allungato. Funziona da regolarizzatore del tono muscolare, coordina i movimenti, mantiene l’equilibrio, la postura, la temperatura e l’orientamento nello spazio. Tronco encefalico: costituito da mesencefalo, ponte e bulbo; tra le sue funzioni c’è la regolazione dello stato sonno-veglia, della respirazione, del battito cardiaco, della deglutizione. SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC): ENCEFALO E MIDOLLO SPINALE ENCEFALO E MIDOLLO SPINALE SONO COPERTI DA 3 MENINGI CON FUNZIONE PROTETTIVA LE MENINGI Anatomia e Fisiologia del S.N. CERVELLO • E’ la “Centrale” del sistema nervoso della vita di relazione, sede delle attività superiori: pensiero, volontà, coscienza, memoria • Nel cervello sono presenti il 90% dei neuroni di tutto l’organismo, i corpi cellulari di questi si trovano nella corteccia cerebrale. Anatomia e Fisiologia del S.N.C. SN DS 2 EMISFERI CEREBRALI Anatomia e Fisiologia del S.N.C. Sensibilità Emozioni e Movimento Memoria Visione Coordinazione Motoria Etmoidale e Anatomia e Fisiologia del S.N.temporale sono le più sottili e soggette a fratture. I Anatomia e Fisiologia del S.N. Giugulare (vena) I Carotide (arteria) SISTEMA NERVOSO CENTRALE CERVELLETTO • Funzione di regolazione del tono muscolare e coordinamento dei movimenti •Contribuisce al mantenimento di postura, equilibrio e all’orientamento nello spazio BULBO (MIDOLLO ALLUNGATO) •Collega cervello e cervelletto al midollo spinale •Sede dei centri vitali che regolano funzioni importanti per la vita, quali il respiro la frequenza cardiaca, e la pressione Centri di controllo di attività riflesse come tosse, starnuto, vomito AnatomiaeeFisiologia Fisiologia del Anatomia delS.N. S.N. AnatomiaeeFisiologia Fisiologia del Anatomia delS.N. S.N. Midollo Spinale: è contenuto nel canale vertebrale. Sezionato trasversalmente presenta una regione centrale di colore grigio a forma di H o di farfalla. I tratti nervosi in uscita e in entrata dal midollo (sensitivo posteriore e motorio anteriore.) prima della loro congiunzione vengono detti “radici nervose”. SISTEMA NERVOSO PERIFERICO Anatomia e Fisiologia del S.N.P. Costituito da formazioni adatte alla trasmissione di impulsi nervosi da e verso organi extranervosi: i NERVI. I NERVI sono cordoni di fibre nervose che decorrono per l’intero corpo, distribuendosi ad organi e tessuti NERVI NERVI MISTI NERVI SENSITIVI (afferenti) (Fibre sensitive) NERVI MOTORI (efferenti) (Fibre motrici somatiche) CONSIDERAZIONI GENERALI L’encefalo è come il quadro di comando di una vasta rete telefonica: ha funzione ricevente e trasmittente e ci permette di ricevere stimoli dall’esterno e di inviare ordine ai muscoli. Il midollo spinale funge da collegamento fra il centro e la periferia, è come un grosso cavo collettore di tutte le fibre nervose che in esso confluiscono ascendenti ai centri e discendenti da essi. Buona parte dei messaggi diretti e provenienti dal cervello passano attraverso il midollo spinale. Il cervello è l’organo principale della vita, il centro della coscienza, del pensiero, della volontà. Una grave lesione cranica può causare danni cerebrali con rischio di una compromissione delle funzioni corporee vitali. Una lesione del midollo può isolare una parte del corpo dal cervello. La funzionalità può andare perduta anche per sempre. CONSIDERAZIONI GENERALI • Nel corpo umano i neuroni sono miliardi, non sono però in grado di riprodursi ed una volta distrutti non possono essere sostituiti. I neuroni necessitano di un notevole continuo apporto di ossigeno. • Se l’ossigeno non raggiunge più il cervello, dopo circa 4-8 minuti di sofferenza cerebrale da anossia, i neuroni muoiono. • Al cervello deve essere garantito un sufficiente apporto di zuccheri, anche una carenza di essi può portare a turbe della coscienza. PREMESSA STATO DI COSCIENZA Un individuo cosciente ha la nozione della propria esistenza e dell’ambiente che lo circonda. Sede della coscienza è il cervello • Di fronte ad una perdita di coscienza vanno OSSERVATI i seguenti aspetti: a) Se è improvvisa o graduale b) Il grado di profondità c) La durata La VALUTAZIONE dello stato di coscienza si effettua su questi 3 parametri Apertura degli occhi Risposta verbale Risposta motoria E’ da ricordare dunque che: COSCIENTE: apre gli occhi spontaneamente, sostiene una conversazione coerente e sensata, esegue ordini semplici. CONFUSO: apre gli occhi solo al comando, parla in maniera confusa/disorientata, non esegue ordini semplici oppure esegue movimenti non rispondenti. INCOSCIENTE: non apre gli occhi occhi,, non risponde risponde,, non esegue ordini semplici. LA VALUTAZIONE DELLA COSCIENZA Valutazione stato di coscienza (AVPU) A lert vigile e cosciente (può anche essere confuso) V ocal risposta agli stimoli vocali / verbali P ainful risposta solo agli stimoli dolorosi U nresponsive non c'è risposta LA VALUTAZIONE DELLA COSCIENZA Valutazione stato di coscienza (Glasgow coma scale) APERTURA OCCHI Spontanea Agli stimoli verbali Solo al dolore Non risponde 4 3 2 1 RISPOSTA VERBALE Orientata, appropriata Confusa Parole inappropriate Parole incomprensibili Non risponde 5 4 3 2 1 RISPOSTA MOTORIA Obbedisce al comando Localizza gli stimoli dolorosi Si ritrae in risposta al dolore Flette in risposta al dolore Estende in risposta al dolore Non risponde 6 5 4 3 2 1 Miglior punteggio = 15 Peggior punteggio = 3 Valori tra 15 e 12 = paziente normale valori tra 12 e 8 = includere tra i traumi maggiori valori < 8 = intubare e ventilare LIPOTIMIA • Per i segni e sintomi che la caratterizzano può essere inserita tra le perdite di coscienza ma è un fenomeno leggero e transitorio. transitorio. La persona riferisce di “sentirsi mancare”. Può essere accompagnata da sintomi premonitori quali: sensazione di malessere, annebbiamento della vista, ronzii uditivi, sudorazione, nausea, vertigini. • E’ un fenomeno prevalentemente dovuto a scarsa irrorazione cerebrale (ipotensione) o scarsa ossigenazione (ipossia). Tra le cause più comuni: anemia, ipotensione, improvvisi stress emotivi, calore eccessivo, dolore fisico intenso, sforzo fisico prolungato, digiuno. Segni e Sintomi • Pallore e sudorazione • Polso debole • Vista annebbiata • Ronzii uditivi • Nausea Cosa fare? • Far sdraiare la persona in posizione supina e alzargli leggermente gli arti inferiori • Se la persona è collaborante invitarla a respirare profondamente • Slacciare gli indumenti costrittivi (cravatta, cintura, colletto) • Arieggiare l’ambiente • N.B.: di solito la lipotimia è un fenomeno passeggero quindi la posizione supina a gambe sollevate dovrebbe essere sufficiente a ripristinare il flusso cerebrale e risolvere il quadro. Se però l’incoscienza si prolungasse porre la persona in PLS e chiamare il 118. PATOLOGIE PRINCIPALI DEL SNC PATOLOGIE VARIE Il Volontario del Soccorso può trovarsi davanti a diverse situazioni EMERGENZE PERICOLO DI VITA • Arresto cardiaco • Arresto respiratorio • Politrauma • Danno cerebrale (ICTUS ) • Infarto cardiaco (IMA) • Ustione URGENZE DA OSPEDALIZZARE • Crisi epilettiche • Disturbi dell’apparato digerente • Patologie psichiatriche Le Urgenze possono evolversi in Emergenze per la compromissione delle funzioni vitali DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO DISTURBI PRINCIPALI A LIVELLO CEREBRALE Epilessia Attacco ischemico transitorio (TIA) Ictus Sono tutte manifestate da rossore del volto, agitazione o rilassamento, dolore alla testa. Valutare parametri vitali e minimo neurologico, A-VP-U, sostenere le funzioni vitali ( BLS ) ed ospedalizzare EPILESSIA E’ una affezione cerebrale che si manifesta con convulsioni improvvise caratterizzate dall’instaurarsi di movimenti involontari spesso con perdita di coscienza. Le crisi sono causate da una scarica improvvisa di un gruppo di neuroni •Nel 60-70% dei casi l’eziologia è ignota. •Nel 30% dei casi può essere dovuta a : traumi cranici, ipossia severa, neoplasie, ictus, malattie infettive, abuso di stupefacenti, convulsioni febbrili. La crisi si manifesta come crisi di grande male che si suddivide in tre fasi: •Fase tonica: improvvisa perdita di coscienza, caduta a terra, rigidità possibile morsicatura della lingua, possibile apnea •Fase clonica: contrazioni muscolari violente, rilassamento degli sfinteri, schiuma alla bocca •Fase di rilassamento:la muscolatura si rilassa il paziente giace a terra in uno stato di coma EPILESSIA • SCARICA ANOMALA DI ALCUNE CELLULE NERVOSE DEL CERVELLO O NEURONALI - DI ORIGINE NON SEMPRE CHIARA (GENETICA, PATOLOGICA, SCONOSCIUTA) 2 TIPI DI CRISI GRANDE MALE: Condizione caratterizzata da convulsioni che interessano tutto il corpo con perdita temporanea di coscienza PICCOLO MALE: Assenza di convulsioni ma perdita improvvisa di contatto con l’ambiente (Caratteristiche nei bambini) Fasi principali del Grande Male FASE TONICA (30’’ Circa) Il paziente si presenta in stato di rigidità generale, mani chiuse a pugno, apertura della bocca e delle palpebre con deviazione degli occhi verso l’alto. Il paziente è in apnea per lo spasmo dei muscoli respiratori, quindi cianotico. FASE CLONICA (1’ – 2’ Circa) • E’ la fase delle convulsioni classiche. Il corpo del paziente è preda di scosse muscolari scoordinate e violente dapprima ravvicinate, poi distanziate nel tempo. Il paziente può mordersi la lingua per lo spasmo dei muscoli masticatori. È ancora in apnea, fino alla fine di questa fase. RILASSAMENTO (5’ Circa) • La muscolatura si rilassa e il paziente giace immobile in uno stato di coma profondo. Spesso esce dalla bocca bava sanguigna. Alla fine della fase, il paziente si sveglia confuso e disorientato, non ricorda nulla dell’accaduto ed ha dolore per gli spasmi muscolari. Può avere perdita di feci e urine SEGNI E SINTOMI - ESORDIO IMPROVVISO - “AURA” - CADUTA A TERRA (con perdita di coscienza) - NAUSEA, MALESSERE, MAL DI TESTA - PERDITA CONTROLLO SFINTERI COMPORTAMENTO NON cercare di impedire la crisi Sicurezza del paziente, togliere oggetti potenzialmente pericolosi Allontanare il paziente se in luogo pericoloso, con trascinamento Proteggere la lingua del paziente dai morsi, con oggetti rigidi (cintura, portafogli). NON usare garze Slacciare quanto possibile Sorvegliare il paziente soprattutto nella fase di rilassamento (A – B – C) Ospedalizzare (C.O. 118) ICTUS ICTUS: grave alterazione di origine vascolare causa di morte o deficit permanente. •IL danno è irreversibile!! •Le cause possono essere di tipo ischemico o emorragico •Fattori di rischio: età, familiarità, fumo, ipertensione, aterosclerosi, diabete, ipercolesterolemia ICTUS (Accidente cerebrovascolare o stroke) Patologia dovuta a lesione cerebrale causata da un’alterazione della vascolarizzazione: ● Irreversibile ● Parzialmente Reversibile DUE TIPI 1° Ictus ischemico: - Occlusione totale o parziale di un vaso arterioso cerebrale (anche secondario) 2° Ictus emorragico o emorragia cerebrale: - Rottura patologica (non traumatica) di un vaso arterioso cerebrale con conseguente emorragia ICTUS Ischemico - Emorragico Ictus cerebrale ischemico • L’ occlusione totale o parziale di un vaso arterioso (con conseguente mancanza di ossigeno e sostanze nutritive), è causa della morte di neuroni in quella data zona cerebrale irrorata dal vaso stesso. Cause - TROMBO (colesterolo, placca aterosclerotica, trombo) - EMBOLO (cioè la presenza di un frammento di un trombo presente in un’altra sede es. cuore o carotide che si stacca e arriva nel circolo cerebrale) Ictus emorragico “Rottura patologica (non Traumatica) di un’arteria cerebrale con conseguente emorragia” La zona interessata da quest’ arteria non riceve più sangue, per cui i neuroni non ricevono più ossigeno = Morte della zona interessata Cause - MALFORMAZIONE DI UN VASO O ANEURISMA - ROTTURA DELLA PARETE DEL VASO (ipertensione) ICTUS SEGNI E SINTOMI • Mal di testa intenso, improvviso, senza una causa apparente. • Problemi di vista improvvisi in uno o entrambi agli occhi • Problemi improvvisi nel camminare, perdita di equilibrio, impossibilità a rimanere in piedi • Alterazione dello stato di coscienza, dallo stato confusionale fino al coma Segni e Sintomi principali - Annebbiamento e/o deviazione oculare - Disturbi della motilità volontaria (paralisi) della metà del corpo (di solito dal lato opposto alla lesione cerebrale) - Bocca deviata - Disturbi del linguaggio - Eventuale presenza di vomito - Disorientamento spazio-temporale - Confusione mentale ICTUS SEGNI E SINTOMI Cincinnati Prehospital Stroke Scale (CPSS) - Asimmetria della faccia nel sorridere o mostrare i denti - Deficit motori degli arti superiori e/o inferiori - Disturbi della parola Cosa fare? - A – B – C (C.O. al 118) - DARE OSSIGENO - PAZIENTE SUPINO IN POSIZIONE SEMI SEDUTA - IPERESTENSIONE DEL CAPO (se respiro russante) - EVENTUALE PLS (in caso di vomito) ICTUS Cosa fare? 1.A.B.C.D.E. 2.Controllo dei parametri vitali 3.Glasgow coma scale (GCS) 4.AMPLE 5.Rilevare l’orario di esordio dei sintomi 6.Rilevare eventuali traumi 7.Somministrare ossigeno 8.Proteggere le estremità paralizzate, per evitare traumi durante il trasporto 9.Avvisare la CO 118 Attacco Ischemico Transitorio TIA • TEMPORANEA DISFUNZIONE CEREBRALE DI ORIGINE VASCOLARE A RAPIDA INSORGENZA E ALTRETTANTO RAPIDA RISOLUZIONE (ENTRO LE 24h) • ICTUS CEREBRALE (>24h) TIA Attacco Ischemico Transitorio • Deficit della vascolarizzazione che determina una mancanza di O2 delle cellule coinvolte in una zona del tessuto cerebrale • Le cause che innescano eventi acuti cerebrali sono riconducibili ad una lesione vascolare che può essere di origine ostruttiva 85% dei casi, o di tipo emorragico 15% dei casi RIASSUNTO Abbiamo visto: •Il sistema nervoso •Come effettuare la valutazione della coscienza •AVPU •L’ictus •L’epilessia DOMANDE ? BIBLIOGRAFIA Lezioni di primo soccorso (Anna Toss Ricci 2000) Soccorso Preospedaliero (Ruffinato 2007) Ascolta Aiuta Agisci (Giorgio di Domenico 2008) Emergenze e soccorsi per il soccorritore volontario (Menarini Aloisi 1997) ALLEGATO A Dgr n. 4198 del 30/12/08 (Regione Veneto http://www.spread.it/ Grazie per l’attenzione. Croce Rossa Italiana