ISTITUTO PROFESSIONALE di STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI
E DELLA RISTORAZIONE “PIETRO D’ABANO”
 ABANO TERME 
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
(P.O.F.)
Anno scolastico 2013/2014
Sede Centrale: Via Monteortone, 9 - 35031 ABANO TERME (PD) - Tel.: 049/8630000 - 049/8669156
Succursale: Via Appia Monterosso, 37/A - 35031 ABANO TERME (PD) - 049/8601743
Fax: 0498630044
Sito internet : www.istitutoalberghieroabano.it
1
PIANO dell’ OFFERTA FORMATIVA
Il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, ha costituito il primo passo
verso la grande riforma della riorganizzazione dei cicli e della ridefinizione dei programmi di studio.
Fin dall’anno scolastico 1999/2000 le scuole sono state pertanto autorizzate a realizzare le finalità istituzionali della scuola dell’autonomia facendo ricorso alla loro risorsa primaria, cioè alle persone
e, fra queste, soprattutto agli insegnanti.
Il Piano dell’offerta formativa intende esplicitare i principi e gli orientamenti culturali, pedagogici e didattici assunti nel progettare le attività che costituiscono il curriculum dell’IPSSAR “P.
D’Abano” e come tale è un tentativo di sintesi, migliorabile e modificabile man mano che si manifesteranno nuove esigenze e matureranno ulteriori conoscenze.
Il documento, pertanto, propone linee di lavoro e di approfondimento che accolgono esigenze e
richieste provenienti dal mondo della scuola e dal territorio.
Il POF è:
- Identità dell’Istituto che scaturisce dalle scelte e dagli obiettivi perseguiti.
- Sintesi tra le prescrizioni ministeriali, le risorse della scuola ed il sentire sociale.
- Progettazione di attività curricolari ed integrative che, ampliando il piano dell’offerta formativa, contribuiscano alla maturazione dei giovani e si aprano al territorio.
- Programmazione di scelte formative e didattiche, nel quadro degli obiettivi fissati dal Ministero della Pubblica Istruzione.
- Impegno dell’Istituto verso gli studenti, le loro famiglie, le altre scuole, l’università e gli
enti locali.
Parte integrante del POF sono il Regolamento di Istituto e il Patto di corresponsabilità (DPR n.
235 del 21/11/07)
2
INDICE
1. L’offerta formativa
1.1. Indirizzi e profili formativi
1.2. Profili professionali
1.3. Quinto anno
1.4. IL percorso regionale triennale IeFP
2.Le scelte pedagogico-didattiche
2.1.Contratto formativo e sistema generale di valutazione del profitto
2.2.Finalità ed obiettivi educativi
2.3.Aspetti didattici (le nuove linee guida)
3. Le scelte curriculari
3.1.Analisi del contesto socio-economico
3.2.Area socio-produttiva
3.3.Bisogni e attese formative
3.4.Criteri di formazione delle classi
3.5.Orientamento culturale
4. Le scelte extracurriculari
4.1. Alternanza scuola-lavoro/Stage
4.2. Scambi culturali
4.3. Attività sportive
4.4.Visite e viaggi di istruzione
5. Promozione dell’eccellenza
6. La valutazione
6.1..Livelli e valutazioni ( griglia di valutazione della condotta)
6.2.Valutazione degli obiettivi educativi per tutte le classi
6.3.Livelli di valutazione obiettivi didattici
6.4.Sistema di valutazione disciplinare del profitto
6.5.Didattica e disabilità: verifiche e valutazioni
6.6.Valutazione dei crediti O.M. 87 03/12/04
6.7.Il nuovo obbligo d’istruzione in Italia – Saperi irrinunciabili
6.8.Criteri di valutazione del profitto
6.9.Esame di Stato: griglie di valutazione delle discipline
7. L'organizzazione
7.1.L'organigramma dell'Istituto
7.2.Le principali figure dell'organizzazione
7.3.Gli Organi Collegiali
8. Servizi
8.1.Calendario scolastico e Piano annuale delle attività collegiali
8.2.Attività di recupero
8.3.Orario scolastico
8.4.Ricevimento dei genitori
8.5.Gestione reclami
8.6.Libri in comodato d’uso
8.7. Risorse strutturali
9. Progettazione e formazione
9.1.Progetto “qualità”
3
5
5
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11
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13
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19
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22
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24
24
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25
25
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27
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30
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65
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97
99
100
100
100
101
101
102
102
9.2.Formazione superiore e continua
9.3.Distretto formativo termale euganeo
9.4.H.A.C.C.P. : Formazione continua
9.5.Progetti a supporto dell'attività didattico-formativa
9.6.Progetti sperimentali/innovativi/integrativi dell'attività didattica
AREA 1
PROMOZIONE
DELLA SALUTE
AREA 2
INTEGRAZIONE E
SOCIALIZZAZIONE
AREA 3
QUALITA’
AREA 4
POTENZIAMENTO
COMPETENZE
di SETTORE
•
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Imparare a differenziare. (108)
La prevenzione andrologica e ginecologica a scuola. (109)
Prevenzione al Tabagismo per una scuola senza fumo. (111)
Prevenzione dei tumori giovanili. (112)
A piedi nella storia e nella natura. (113)
Invito alla lettura. (115)
Immagina il tuo futuro. (116)
Il carcere entra a scuola. La scuola entra in carcere. (117)
CIC e sportello di ascolto. (118)
Spazio scuola. (119)
Laboratorio teatrale. (120)
Mi presento! Accoglienza e integrazione. (121)
Educare al volontariato (in sanità). (122)
Musical. (123)
Corso di Italiano per alunni stranieri. (124)
Integrazione scolastica. (125)
Expo scuola 2013. (126)
Gemellaggio multilaterale Comenius“Together is better“(127)
Soggiorno studio all’estero (Gran Britannia, Austria o Germania, Francia). (128)
La mafia nell’agroalimentare. (129)
Il quotidiano entra in classe. (130)
Orientamento in uscita. (131)
English for beginners. (132)
American English. (133)
Progetto per il rinforzo delle conoscenze base di matematica.(134)
Esercitazioni esterne. La scuola ed il mondo della ristorazione
si incontrano. (135)
A scuola con Grana Padano. (136)
Erbe aromatiche : una nota nel piatto e molte nel digestivo.(137)
Verso l’esame. (138)
9.7. Progetti organizzativi di miglioramento
9.8. Corsi extracurricolari per studenti e adulti: ampliamento dell’offerta formativa
•
102
102
102
103
107
Cucina di base: le mani in pasta
75° Anniversario della fondazione dell’Istituto. Eventi
10. Appendice: Patto di Corresponsabilità e Regolamento di Istituto.
4
139
139
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141
1. OFFERTA FORMATIVA
1.1. INDIRIZZI E PROFILI FORMATIVI
Secondo il nuovo ordinamento degli Istituti Professionali, D.P.R. n. 87 del 15/03/2010, il nostro
Istituto Professionale: Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha attuato la normativa vigente con l’avvio di n. 7 classi prime consapevoli di raggiungere quanto previsto dal seguente profilo generale.
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere
dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
Il Diplomato sarà in grado di :
 utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
 organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse
umane;
 applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
 utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e
finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;
 comunicare in almeno due lingue straniere;
 reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
 attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;
 curare la progettazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze:
 Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
 Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti
enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
 Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le
tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento
con i colleghi.
 Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali, individuando le nuove
tendenze di filiera.
 Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e
tracciabilità dei prodotti.
 Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione
di beni e servizi in relazione al contesto.
5
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera: PRIMO BIENNIO
I° ANNO: 32 ore SETTIMANALI
Area generale
Lingua e letteratura italiana
4
Lingua Inglese
3
Storia
2
Matematica
4
Diritto ed economia
2
Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia)
2
Scienze motorie e sportive
2
RC o attività alternative
1
Totale ore
20
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo
12
TOTALE COMPLESSIVO
32
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 12 ore
Scienze integrate (Fisica)
2
Scienza degli alimenti
2
Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina
2**
Laboratorio di servizi enogastronomici- settore sala e vendita
2**
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica
2**
Seconda lingua straniera
2
TOTALE
12 ore
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera: PRIMO BIENNIO
II° ANNO: 32 ore SETTIMANALI
Area generale
Lingua e letteratura italiana
4
Lingua Inglese
3
Storia
2
Matematica
4
Diritto ed economia
2
Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia)
2
Scienze motorie e sportive
2
RC o attività alternative
1
Totale ore
20
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo
12
TOTALE COMPLESSIVO
32
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 12 ore
Scienze integrate (Chimica)
2
Scienza degli alimenti
2
Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina
2**
Laboratorio di servizi enogastronomici- settore sala e vendita
2**
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica
2**
Seconda lingua straniera
2
TOTALE
12 ore
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
6
Enogastronomia: SECONDO BIENNIO
III° ANNO: 32 ore SETTIMANALI
Area generale
Lingua e letteratura italiana
Lingua Inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
RC o attività alternative
Totale ore
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo
TOTALE COMPLESSIVO
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 17 ore
Storia e cultura dell’alimentazione
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina
Seconda lingua straniera (francese o tedesco)
TOTALE
4
3
2
3
2
1
15
17
32
4
4
6**
3
17 ore
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
IV° ANNO: 32 ore SETTIMANALI
Area generale
Lingua e letteratura italiana
Lingua Inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
RC o attività alternative
Totale ore
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo
TOTALE COMPLESSIVO
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 17 ore
Storia e cultura dell’alimentazione
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina
Laboratorio di servizi enogastronomici- sala e vendita
Seconda lingua straniera (francese o tedesco)
TOTALE
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
7
4
3
2
3
2
1
15
17
32
3
5
4**
2**
3
17 ore
Servizi di sala e vendita: SECONDO BIENNIO
III° ANNO: 32 ore SETTIMANALI
Area generale
Lingua e letteratura italiana
Lingua Inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
RC o attività alternative
Totale ore
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo
TOTALE COMPLESSIVO
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 17 ore
Storia e cultura dell’alimentazione
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
Laboratorio di servizi enogastronomici- settore sala
Seconda lingua straniera (francese o tedesco)
TOTALE
4
3
2
3
2
1
15
17
32
4
4
6**
3
17 ore
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
IV° ANNO: 32 ore SETTIMANALI
Area generale
Lingua e letteratura italiana
Lingua Inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
RC o attività alternative
Totale ore
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo
TOTALE COMPLESSIVO
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 17 ore
Storia e cultura dell’alimentazione
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
Laboratorio di servizi enogastronomici- settore sala e vendita
Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina
Seconda lingua straniera (francese o tedesco)
TOTALE
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
8
4
3
2
3
2
1
15
17
32
3
5
4**
2**
3
17 ore
Accoglienza turistica: SECONDO BIENNIO
III° ANNO: 32 ore SETTIMANALI
Area generale
Lingua e letteratura italiana
Lingua Inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
RC o attività alternative
Totale ore
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo
TOTALE COMPLESSIVO
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 17 ore
Storia e cultura dell’alimentazione
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica
Seconda lingua straniera (francese o tedesco)
TOTALE
4
3
2
3
2
1
15
17
32
4
4
6**
3
17 ore
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
IV° ANNO: 32 ore SETTIMANALI
Area generale
Lingua e letteratura italiana
Lingua Inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie e sportive
RC o attività alternative
Totale ore
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo
TOTALE COMPLESSIVO
Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 17 ore
Storia e cultura dell’alimentazione
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva
Tecniche di comunicazione
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica
Seconda lingua straniera (francese o tedesco)
TOTALE
4
3
2
3
2
1
15
17
32
2
6
2
4**
3
17 ore
** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
La preparazione tecnico-professionale degli allievi viene effettuata nei vari laboratori dell’Istituto
che riproducono nei limiti del possibile i reparti della struttura alberghiera e ristorativa.
Le esercitazioni si effettuano sotto la guida di insegnanti tecnico-pratici provvisti di notevole
competenza acquisita nell’attività professionale. Lo stage, eventuali esercitazioni esterne e/o speciali, la
partecipazione a manifestazioni e concorsi, l’organizzazione di banqueting per conto Terzi, ecc. rappresentano un mezzo per potenziare la professionalità raggiunta.
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1.2. PROFILI PROFESSIONALI
L’indirizzo del nostro Istituto presenta tre articolazioni :
Prima Articolazione “ENOGASTRONOMIA”:
Il Diplomato sarà in grado di:
 intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei
prodotti enogastronomici;
 operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali;
 individuare le nuove tendenze enogastronomiche.
Seconda Articolazione “SERVIZI di SALA e di VENDITA”:
Il Diplomato sarà in grado di:
 svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici;
 interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita
in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nelle relative articolazioni “Enogastronomia” e
“Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini
di competenze:
 Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
 Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.
 Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
Terza Articolazione “ACCOGLIENZA TURISTICA”:
Il Diplomato sarà in grado di:
 intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela;
 promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di
prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione “ Accoglienza turistica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
 Utilizzare la produzione e la vendita di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,
informazione e intermediazione turistico-alberghiera.
 Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela.
 Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambintali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio.
 Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.
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1.3. QUINTO ANNO (biennio post-qualifica- precedente ordinamento)
I curricoli del biennio post-qualifica realizzano la massima sinergia possibile tra le opportunità
offerte dalla scuola e quelle insite negli ordinamenti della formazione professionale regionale.
Tali curricoli comprendono:
• un insieme di discipline che costituiscono un contributo alla crescita culturale della persona e
una condizione di accesso al sapere professionale;
• insegnamenti umanistico-scientifici e tecnologico-organizzativi e un insieme di occasioni di
professionalizzazione, organizzate in funzione dei bisogni del mercato del lavoro, rivolte
all’inserimento nei vari ambiti di attività professionale e ad uno specifico ruolo lavorativo;
• due pacchetti formativi, uno di organizzazione scolastica, l’altro di competenza regionale, coerentemente integrati;
• I Area : o area delle discipline comuni , di formazione umanistica e scientifica;
II Area : o area delle discipline di indirizzo ;
Alternanza scuola-lavoro : per le classi quinte si prevede l’espletamento di 260 ore complessive, di cui 200 di stage nelle aziende di settore.
A - Il tecnico dei servizi turistici ( precedente ordinamento):
• è preparato a svolgere funzioni di dirigenza nell’ambito delle imprese turistiche;
• può assumerne in proprio l’esercizio;
• ha conoscenze approfondite dei prodotti turistici;
• conosce perfettamente le strutture organizzative delle varie aziende ricettive;
• ha buona capacità espressiva e padronanza dei mezzi di comunicazione;
• sa usare le nuove tecnologie dell’informazione;
• si esprime correttamente in due lingue straniere;
• possiede una formazione culturale armonica.
TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
SETTIMANALE : TOTALE ORE 30
Area comune
Italiano
Storia
Lingua straniera
Matematica
Educazione fisica
Religione
h
4
2
3
3
2
1
Area di indirizzo
Seconda lingua straniera
Economia e tecnica della
azienda turistica
Geografia turistica
Storia dell’arte
Tecniche di comunicazione e
relazione
CLASSI V
ANNUALE
h
3
Alternanza scuola/lavoro
h
260
6
2
2
2
B - Il tecnico dei servizi di ristorazione (precedente ordinamento) :
• è preparato a svolgere funzioni di dirigenza nell’ambito dell’impresa alberghiera e ristorativa;
• può assumerne in proprio l’esercizio;
• ha buona conoscenza della domanda turistica;
• possiede sicura esperienza della tecnologia dei reparti;
• ha pratica operativa dei rispettivi servizi;
• conosce e sa applicare la normativa dei settori di sua competenza;
• cura le attività amministrative dell’impresa, con particolare riguardo all’analisi dei costi;
• sa promuovere iniziative idonee a mantenere e a sviluppare le relazioni con la clientela;
• si esprime in due lingue straniere.
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TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE
SETTIMANALE: TOTALE ORE 30
Area comune
Italiano
Storia
Lingua straniera
Matematica
Educazione fisica
Religione
h
4
2
3
3
2
1
Area di indirizzo
Seconda lingua straniera
Economia e gestione delle aziende ristorative
Legislazione
Alimentazione
Laboratorio di organizzazione e
gestione servizi ristorativi
h
3
CLASSI V
ANNUALE
Alternanza scuola/lavoro
h
260
4
2
3
3
1.4. IL PERCORSO REGIONALE TRIENNALE IeFP
Per effetto dell’accordo tra Stato e Regioni del 29 Aprile 2010, l’Istituto dallo scorso a.s. 20112012 ha attivato un percorso scolastico denominato di “Istruzione e formazione professionale” (IeFP),
di durata triennale, per il conseguimento di qualifica regionale di “operatore della ristorazione”. Si tratta di una scelta alternativa al percorso ordinario statale quinquennale che viene soddisfatta in presenza
di una consistente richiesta da parte dell’utenza.
Per l’attuale a.s. 2013-2014 non sono stati attivati altri corsi, pertanto continuerà la classe terza
della stata figura di “Operatore della ristorazione – preparazione pasti” con il seguente piano di
studi.
INSEGNAMENTI
Italiano
Lingua Inglese
Storia
Matematica
Scienze motorie
Religione o attività alternative
Scienza e cultura dell’alimentazione
Diritto e tecnica amministrativa
Lingua Francese o Tedesca
Laboratorio di cucina
III° ANNO
3
2
2
3
2
1
2
2
2
8
TOTALE ORE SETTIMANALI
27
Nel corso del corrente anno scolastico gli studenti effettueranno 104 ore di stage (13gg x 8 ore/die) nell’ambito degli insegnamenti sia culturali che tecnico-professionali, da decidere tra il periodo
natalizio e quello pasquale.
Una volta conseguita la qualifica regionale triennale, è prevista la possibilità di frequentare un
quarto anno per conseguire il DIPLOMA PROFESSIONALE di CUCINA.
12
2. SCELTE PEDAGOGICO-DIDATTICHE
2.1.CONTRATTO FORMATIVO E SISTEMA GENERALE di VALUTAZIONE DEL PROFITTO
Il contratto formativo è il quadro degli impegni assunti di fronte all’utenza dei genitori e degli
allievi che devono conoscere:
- gli obiettivi didattici ed educativi del curricolo: fin dall'ingresso a scuola saranno messi dai docenti
stessi a conoscenza delle fasi e delle motivazioni della proposta didattica ed educativa di ogni singolo
docente;
- il percorso e le fasi curricolari per raggiungerli: vengono indicati i contenuti, la loro eventuale
suddivisione in unità didattiche, scansione temporale e le modalità di verifica.
Ogni docente:
- esprime la propria offerta formativa e motiva il proprio intervento didattico: rende note ad alunni e
genitori le caratteristiche specifiche del proprio ambito disciplinare, indicando chiaramente il
contributo della specifica disciplina all'interno dell'indirizzo di studi;
- esplicita le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione nonché l'uso delle tipologie di
verifica, la scadenza temporale delle stesse e, di volta in volta, le abilità e i contenuti che si andranno a
misurare.
Il genitore viene a conoscenza dell'offerta formativa attraverso il P.O.F., i Consigli di Classe, le
Assemblee dei Genitori ed i colloqui individuali con i docenti..
IL PERCORSO DELLA VERIFICA
Obiettivi
Metodologia
Oggetto
Strumenti
Modalità
Elementi
emersi
Formativi / educativi = saper essere
Cognitivi
= sapere
Professionali
= saper fare
Individuazione dell’obiettivo che si propone con particolare rilevanza
Considerazione dei livelli di partenza (quelli precedenti alla prova somministrata)
Confronto dei risultati con tali livelli
Utilizzo (se indicato) di sussidi didattici
Singole unità didattiche (una lezione o un ciclo di lezioni)
Un insieme di unità didattiche
Un problema che esce fuori da un periodo di lezioni e di attività didattiche organiche
Composizioni scritte non guidate
Composizioni scritte guidate/relazionali
Composizioni scritte brevi/specifiche
Costruzione di schemi e tavole sinottiche, su consegna preventiva
Questionari a domanda chiusa e risposta aperta/chiusa, con diversi tipi di soluzione
Questionari a domanda aperta e risposta aperta/chiusa, con diversi tipi di soluzione
Interrogazione orale
Richiesta, da parte del docente, di intervento dello studente nella trattazione di un argomento
Esposizione scritta/orale di lavori di ricerca svolti dagli studenti: individuale/in gruppo
Simulazioni, role playng, esercitazioni di laboratorio
Tempestività
Gradualità
Finalizzazione
Completezza
Errori comuni o particolari
Ordine della trattazione
Particolare “taglio” tipico della disciplina
Uso dei linguaggi specifici
13
Tale verifica serve:
gli consente di rendersi conto del livello medio raggiunto dalla classe sul singolo argomento;
Al docente
Allo studente
gli fornisce la consapevolezza del livello di conoscenze e abilità di cui un alunno in quel momento è in possesso per quel tipo di verifica;
gli suggerisce interventi idonei per rimuovere gli ostacoli o lo rassicura circa la possibilità di andare avanti;
gli consente di verificare se stesso (non sempre è colpa dell’allievo se una verifica fallisce).
chiarisce gli errori che ha commesso;
gli consente di correggerli, con adeguato aiuto;
sollecita il senso della partecipazione;
lo responsabilizza, dandogli la consapevolezza del livello in cui si trova in quel momento, su quel tema.
L’interrogazione:
⇒ mirata:
porre le domande in relazione agli accertamenti particolari che si vogliono fare e in
rapporto agli obiettivi specifici programmati
⇒ flessibile e tesa a controllare la dinamica dell’apprendimento, cioè:





capacità di cogliere l’essenza della domanda
di ordinare logicamente la risposta
di utilizzare opportuni riferimenti culturali
di operare analisi e sintesi
di controllare il linguaggio, compresa la pronuncia
La prova scritta :
⇒ meno flessibile
⇒ tesa a controllare:
 la capacità di organizzare le idee e la loro adeguatezza, precisione, completezza
 l’uso della lingua
 la presentazione grafica (leggibilità, estetica, presentazione)
Il tempo della verifica dell’apprendimento va commisurato con quello dell’insegnamento.
Le verifiche non sono la valutazione: sono un flusso continuo di operazioni che guidano e correggono
l’itinerario, il tracciato di un percorso da rilevare con la massima oggettività.
La valutazione interpreta, spiega e completa le verifiche, introducendo degli elementi che, senza
tradirle, le arricchiscono.
2.2. FINALITA' ED OBIETTIVI EDUCATIVI
La particolare natura dell'I.P.S.S.A.R. consente di costituire un organico collegamento fra gli
obiettivi educativi, fondamentali per ogni tipo di scuola secondaria superiore, e gli obiettivi professionali specifici, rendendo possibile la formulazione sia di una finalità sia di un obiettivo formativo finale
sostanzialmente unitari.
Lo scopo dell'I.P.S.S.A.R. è, infatti, la formazione unitaria ed organica dell'uomo, del cittadino
e del lavoratore operante nel settore turistico-alberghiero. A tale finalità concorrono due istanze formative interagenti fra loro: lo sviluppo culturale, sia in senso quantitativo (apertura a molteplici istanze
culturali), sia in senso qualitativo (migliore organizzazione delle conoscenze acquisite), e acquisizione
di una disposizione professionale consistente essenzialmente nell'attitudine ad affrontare e risolvere i
più diversi problemi inerenti all'attività di lavoro prescelta nel settore alberghiero.
14
L'istituto si propone di assicurare all'allievo, al termine del suo iter formativo, un'attitudine professionale multiforme, centrata sui valori essenziali del servizio, della responsabilità, della collaborazione,
della competenza ed efficienza che sono preposti ai seguenti obiettivi educativi finali:
capacità di accogliere, di dialogare e di assistere il cliente
capacità di lavorare sia in maniera autonoma che in équipe
capacità di utilizzare le proprie conoscenze specifiche
al fine di risolvere problemi complessi in ambito professionale.
La scuola si impegna ad offrire un ambiente adatto affinché l'allievo sviluppi quelle capacità,
come la gentilezza e la correttezza, che sono di rilevanza formativa generale e indispensabili per la professione. Dà inoltre all'allievo la possibilità di integrare armoniosamente gli aspetti individuali e di
gruppo propri del lavoro, offrendogli occasioni e momenti di verifica atti ad incentivare e ad accertare
il suo grado di autonomia e di collaborazione. Mira, infine, a far sì che l'allievo usi le conoscenze specifiche apprese a scuola, soprattutto come occasione e banco di prova della capacità di risolvere problemi
complessi in ambito professionale, riservandogli il compito di incrementare tali conoscenze specifiche
ai fini del proprio aggiornamento.
Il conseguimento dei predetti obiettivi educativi finali è reso possibile dal perseguimento, raggiungimento e sviluppo "in itinere", ovvero nel corso di tutto il ciclo scolastico, dei seguenti obiettivi
educativi finali, che si riferiscono a quattro tipi di valori o di funzioni essenziali: comportamento, autovalutazione, crescita della persona, relazione con gli altri.
a) capacità di assumere un comportamento adeguato e di interagire
COMPORTAMENTO
Gli obiettivi si riferiscono ad una
correttamente in ogni ambiente e circostanza;
complessiva disposizione che de- b) capacità di accettare le norme (diritti e doveri) relative alla vita
ve diventare istintiva o riflessa
scolastica, rispettando chi opera all'interno della scuola;
nell’allievo nel sentire e agire in c) capacità di assolvere ai compiti assegnati impegnandosi nelle atun determinato modo
tività che vengono proposte;
d) capacità di portare il materiale richiesto e di tenerlo in ordine;
e) capacità di utilizzare correttamente e rispettare il materiale e gli
strumenti di lavoro altrui;
f) capacità di cogliere il valore della legalità;
g) capacità di interagire costruttivamente e con contributi personali
in ambiti di discussione libera o guidata;
h) capacità di accettare il "diverso" riconoscendone il retroterra
culturale.
a) avere coscienza di sé;
AUTOVALUTAZIONE
Graduale raggiungimento di una b) assumere posizioni critiche nei confronti delle proprie idee;
complessiva capacità dell’allievo c) rivedere le proprie opinioni e i propri comportamenti alla luce
di giudicare in modo critico sia
dell'evidenza dei fatti;
se stesso che l’ambiente circo- d) prendere coscienza di problematiche di natura diversa che ristante. Condizione indispensabiguardano la realtà circostante, con un'attenzione particolare a ciò
le
per
la
maturazione
che è vicino al proprio ambito socio-affettivo: coetanei, scuola,
dell’adolescente come persona
famiglia;
e) reagire positivamente al "nuovo".
15
CRESCITA DELLA PERSONA
Capacità generale dell’allievo di
crescere come persona, fondata
sui valori dell’auto-motivazione
e della crescita culturale
RELAZIONE INTERPERSONALE
Capacità generale di stabilire
corrette e proficue relazioni con
soggetti più vari e per gli scopi
più diversi
a) disposizione a vedere effettivamente la propria scuola come
luogo di valorizzazione dell'individuo e di crescita culturale;
b) disposizione a vedere effettivamente nella propria scuola un
luogo di offerta di occasioni di rafforzamento della propria autostima e di valorizzazione delle proprie abilità ed esperienze;
c) consapevolezza dell'esperienza formativa scolastica intrapresa
e costante automotivazione in essa;
d) consapevolezza della necessità di possedere un'esposizione
chiara e rigorosa;
e) disposizione ad orientare la propria crescita culturale in una visione congiunta di "sapere, saper fare, saper essere" (ovvero di
conoscenza, operatività e funzione o ruolo sociale professionale);
f) disposizione a riconoscere l'unità del sapere, ovvero i legami
tra le varie discipline, e quindi a vivere il proprio studio in modo organico ed unitario;
g) disposizione alla ricerca;
h) capacità di valutare le abilità-competenze conseguite e/o da
conseguire;
i) capacità di adattarsi a cambiamenti di metodo e di contenuto di
studio in modo critico, positivo ed attivo;
j) disposizione critica, ovvero "a formarsi un'opinione propria"
nel rispetto della maggiore esperienza o competenza altrui;
k) disposizione all'autonomia delle proprie scelte;
l) capacità di comprensione della multiformità e della continua
evoluzione della realtà circostante, lavorativa e non;
m) consapevolezza dell'esigenza di "continuare ad imparare" ovvero di autoaggiornarsi.
a) capacità di interagire correttamente e in modo cordiale con gli
altri, in contesti sociali paritari (gruppi di lavoro, di amici) e asimmetrici (rapporti con i genitori, gli insegnanti, i superiori);
b) capacità di esibire conoscenze nel campo dei diritti di cittadinanza sociale, economica e politica;
c) capacità di interagire con istanze amministrative per il disbrigo
di pratiche burocratiche;
d) capacità di fruire in modo razionale dei mezzi di informazione e
di comunicazione di massa.
Il raggiungimento degli obiettivi educativi sarà valutato in decimi, come previsto dal D.L. n. 137 del
1° settembre 2008, all’art 2, e concorrerà alla valutazione complessiva dello studente, determinando nei
casi più gravi la non ammissione al successivo anno di corso o all’Esame di Stato e alla riduzione fino a
un massimo di cinque punti dal credito scolastico.
16
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
I comportamenti socio-affettivi della valutazione (impegno, partecipazione, progresso
nell’apprendimento…) si evidenziano in ambito disciplinare.
E’ comunque da tener presente che:
a) sono riferimenti che ricadono sempre sull’allievo;
b) possono dipendere anche dalla scelta di metodologie e di tecniche didattiche adottate
dall’insegnante.
Gli obiettivi educativi che riteniamo oggetto della valutazione formativa (quella finale) nel nostro tipo
di Istituto si possono identificare in tale modo:
PRIMO BIENNIO
I.
Comportamento
L’alunno avrà conseguito tale obiettivo quando
sarà in grado di:
a) assumere un comportamento adeguato in ogni
ambiente e circostanza (comprende anche
l’ordine e la pulizia della propria persona e
delle proprie cose, l’avere un aspetto dignitoso)
b) accettare le norme (diritti e doveri) relative alla
vita scolastica, rispettando chi opera all’interno
della scuola
II.
Ambito operativo
L’alunno avrà conseguito tale obiettivo quando
sarà in grado di:
a) assolvere ai compiti assegnati, impegnandosi
nelle attività che vengono proposte;
b) portare il materiale richiesto e tenerlo in ordine;
c) utilizzare correttamente e rispettare il materiale
e gli strumenti di lavoro altrui.
IV.
III.
Coscienza di sé e della realtà
L’alunno avrà raggiunto tale obiettivo quando sarà in grado di:
a) avere coscienza di sé (capacità di autovalutazione, disponibilità ad assumere posizioni critiche nei confronti delle proprie idee, a rivedere le proprie opinioni e i propri comportamenti
alla luce dell’evidenza);
b) avere coscienza della realtà (la predisposizione
e la disponibilità a prendere coscienza di problematiche di natura diversa, che riguardano la
realtà che ci circonda, con un’attenzione particolare di ciò che è vicino al proprio ambito socio-affettivo: coetanei, famiglia, scuola).
Competenze di partecipazione alla vita associata
L’alunno avrà raggiunto tale obiettivo quando dimostrerà:
a) predisposizione e capacità a interagire fluidamente con gli altri in contesti sociali paritari
(gruppi di lavoro, di amici) e asimmetrici (rapporti con genitori, insegnanti, superiori);
b) conoscenza nel campo dei diritti di cittadinanza sociale, economica, politica e capacità di interagire con le competenti istanze amministrative (es. come e dove richiedere un certificato,
il libretto di lavoro, ecc…);
c) consumo razionale di mezzi di informazione e
di comunicazione di massa.
17
SECONDO BIENNIO e QUINTO ANNO
Acquisizione di capacità di autoapprendimento L’alunno avrà raggiunto tale obiettivo quando sarà
in grado di:
a)
b)
Atteggiamento verso il lavoro in generale
L’alunno avrà raggiunto tale obiettivo quando sarà
in grado di:
a)
b)
Atteggiamento verso il lavoro concreto
davanti a compiti nuovi o a difficoltà impreviste, utilizzare
l’osservazione del comportamento altrui per far fronte alla
situazione;
ricorrere a consultazione e lettura di testi, manuali e articoli,
oppure a richieste e informazioni a insegnanti o compagni,
per incrementare le proprie conoscenze.
orientarsi verso i ricavi materiali e non materiali del lavoro;
verso i colleghi; verso la partecipazione;
avere chiaro il grado di importanza attribuito al lavoro rispetto ad altre attività.
L’alunno avrà raggiunto tale obiettivo quando dimostrerà:
a) accettazione di istruzioni e comandi;
b) conformità verso gli standard d’azione richiesti;
c) precisione e costanza nell’applicazione di regole, insieme
con l’impegno nel portare a termine i compiti assegnati;
d) flessibilità nel programmare un’attività che comporta più di
un obiettivo, insieme con l’impegno nel prendere iniziative
di fronte a imprevisti;
e) disponibilità a cooperare, a lavorare in équipe, ad ascoltare
il punto di vista degli altri;
f) padronanza nel trasferire conoscenze tecniche in vari settori.
I prerequisiti di atteggiamento per l’inserimento nel mondo del lavoro (gli obiettivi appena
riportati) sono variabili psicologiche che riguardano l’attivazione del soggetto verso il mondo del
lavoro, il suo modo di porsi nell’affrontarlo, la sua capacità di applicare le cognizioni tecniche,
stimolate dall’azione formativa, alle nuove situazioni della futura vita professionale.
Si possono quindi individuare, come conclusione del percorso, gli obiettivi educativi e i
prerequisiti di atteggiamento verso il mondo del lavoro.
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
Per la classe quinta (in uscita) vanno valutati nella formulazione del credito scolastico:
autonomia nell’eseguire attività che comportano molti obiettivi;
coinvolgimento personale nella soluzione di problemi tecnici;
impegno nell’analizzare e verificare l’usabilità delle prescrizioni formali;
sicurezza nel gestire relazioni interpersonali ed efficienza comunicativa in forma scritta e orale;
sensibilità a riconoscere gli scostamenti dalle norme standard e conseguente prontezza
nell’apportare correttivi e nell’affrontare imprevisti;
precisione nel diagnosticare i molti criteri necessari per agire con efficacia;
sicurezza nel prendere decisioni con criteri sia di efficacia tecnica sia di convenienza;
disponibilità ad influenzare gli altri per il raggiungimento degli obiettivi comuni.
18
2.3.ASPETTI DIDATTICI (le nuove Linee guida)
Lo sviluppo di una solida base culturale su cui innestare le competenze tecnico-professionali,
proprie dei diversi indirizzi, costituisce una priorità dei nuovi percorsi degli Istituti Professionali.
Al fine di rispondere alle dinamiche evolutive degli assetti economici e produttivi e contribuire
ad anticipare i relativi sviluppi e fabbisogni, i risultati di apprendimento relativi al profilo educativo,
culturale e professionale dello studente prevedono una sempre più stretta integrazione tra la dimensione
umanistica e quella tecnico-operativa.
L’area di istruzione generale, più ampia nel primo biennio (560 ore annue), decresce nel secondo biennio e nel quinto anno (495 ore) , in quanto il consolidamento delle competenze culturali è comunque assicurato dall’Area di indirizzo.
I risultati di apprendimenti dell’Area di istruzione generale, in continuità con quelli del primo
biennio, si correlano con le discipline di indirizzo in modo da fornire agli studenti una preparazione
complessiva in cui interagiscono conoscenze, teoriche e applicative, e abilità, cognitive e manuali, relative ai due settori e relativi indirizzi.
Le discipline dell’Area generale mirano non solo a consolidare e potenziare le competenze culturali generali, ma anche ad assicurare lo sviluppo della dimensione teorico-culturale delle conoscenze
ed abilità proprie delle discipline di indirizzo per consentire, in linea con quanto indicato nel Quadro
europeo delle qualifiche dell’apprendimento permanente (EQF), un loro utilizzo responsabile ed autonomo “in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”.
Gli strumenti indispensabili per l’integrazione tra Area di istruzione generale e Area di indirizzo
sono costituiti dalla “didattica laboratoriale” come metodo ricorrente, dal laboratorio come strumento
di indagine e verifica, dalle esperienze di studio svolte in contesti reali e dalle attività di alternanza
scuola-lavoro.
“La sintesi delle due esigenze (area generale e area di indirizzo) corrisponde all’obiettivo di una
condizione formativa generale dell’uomo, del cittadino e del lavoratore, che si pone come
domanda fondamentale dell’educazione e come diritto costituzionalmente garantito”
OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI (Conoscenze e competenze ritenute indispensabili per il
raggiungimento degli obiettivi formativi stabiliti per il primo biennio)
 L’individuare e rendere espliciti gli obiettivi didattici sono condizioni indispensabili per impostare
efficaci strategie di insegnamento e per stabilire corretti e chiari criteri di valutazione;
 Gli obiettivi devono essere separabili, “smontati”, riconducibili alle operazioni mentali di base;
 Gli obiettivi devono essere graduati in base all’importanza e al contesto
Si propone la seguente successione di obiettivi (che non è necessariamente dal più semplice al più
complesso)
19
I.
II.
III.
IV.
PRIMO BIENNIO
Conoscenza dei termini (possesso del les- L’alunno avrà conseguito tale obiettivo quando sasico specifico relativo alle diverse aree di rà in grado di:
apprendimento)
a) stabilire una sicura e corretta relazione fra termine e contenuto
b) riconoscere i significati diversi di uno stesso
termine
c) riconoscere illustrazioni, schematizzazioni,
simboli, modelli
d) padroneggiare con sicurezza i termini riferibili
al contesto e i loro sinonimi
e) distinguere l’uso appropriato del lessico da
quello improprio
Conoscenza dei fatti (riferire i contenuti di L’alunno avrà conseguito tale obiettivo quando saun programma nei suoi aspetti descrittivi, rà in grado di:
comprese le date e i nomi propri)
f) stabilire una sicura e corretta relazione fra termine e contenuto
g) riconoscere i significati diversi di uno stesso
termine
h) riconoscere illustrazioni, schematizzazioni,
simboli, modelli
i) padroneggiare con sicurezza i termini riferibili
al contesto e i loro sinonimi
j) distinguere l’uso appropriato del lessico da
quello improprio
Conoscenza di regole e principi (possede- L’alunno avrà conseguito il livello di obiettivi
re la rete concettuale propria del contenu- quando sarà in grado di:
to e saper riconoscere e porre in relazione a) stabilire confronti
gli elementi costitutivi del programma, in b) porre in relazione due o più fatti-dati-elementi
contesti consueti)
(ricostruzione logica e/o cronologica degli eventi presentati, riconoscimento dei rapporti di
causa/effetto)
c) usare correttamente la terminologia specifica
in contesti diversi
d) riconoscere situazioni in cui regole e generalizzazioni siano congruenti rispetto ad altre in
cui non lo sono
e) distinguere tra interpretazioni soggettive e dati
oggettivi
Capacità di effettuare trasformazioni e L’alunno avrà conseguito il livello degli obiettivi
adattamenti (presentare e porgere conte- quando sarà in grado di:
nuti in forma rielaborata e diversa da quel- a) illustrare con originalità un fenomeno, un principio, una legge, un avvenimento, ecc…
la originaria, sia che si tratti di termini, di
fatti, di regole, di principi, di applicazioni). b) porsi in una prospettiva diversa ed assumere un
diverso approccio concettuale
c) proporre logici e coerenti passaggi dal concreto all’astratto, dal particolare al generale
20
V.
VI.
Capacità di effettuare applicazioni (utiliz- L’alunno avrà acquisito tale livello di obiettivi
zare in situazioni nuove e in contesti incon- quando sarà in grado di:
sueti le conoscenze acquisite)
a) risolvere i problemi che si presentano nei diversi contesti disciplinari o in aree culturali
b) possedere con sicurezza il controllo degli obiettivi precedenti
c) ristrutturare i contenuti dell’apprendimento
(ciò trova attuazioni notevolmente diverse a
seconda dei contenuti disciplinari )
Capacità di utilizzare procedimenti e mo- Queste capacità non sono legate ad una scala fissa,
ma possiedono una grande rilevanza pratica per il
delli operativi
fatto che l’alunno deve spesso eseguire serie ordinate di operazioni, finalizzate al raggiungimento di
uno scopo concreto, senza disporre di una conoscenza teorica adeguata circa le ragioni per cui le
operazioni stesse vengono compiute.
In generale si può dire che l’alunno raggiunge tale
obiettivo quando è in grado di:
a) predisporre i mezzi e gli strumenti necessari
b) compiere le singole operazioni in modo corretto e nella successione più opportuna
Ciò vale per tutti i laboratori, ma anche per le
scienze naturali, la matematica, l’informatica,
ecc…
SECONDO BIENNIO e QUINTO ANNO
Sono gli stessi obiettivi del primo biennio, rilevando con particolare attenzione:
 le competenze culturali specifiche;
 il profilo professionale del settore.
I prerequisiti cognitivi, culturali e comportamentali degli allievi sono quelli acquisiti nell’arco del primo biennio.
Gli obiettivi :
coniugare:
- bagaglio culturale
- capacità critica
- padronanza dei diversi linguaggi
- tecniche di comunicazione
con professionalità concepita come:
- capacità di comprendere situazioni complesse
- capacità di controllarle e di gestirle
- uso corretto di tecniche e di tecnologie
- conoscenza dei processi che stanno alla base delle diverse mansioni
21
3 - LE SCELTE CURRICOLARI
3.1. ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
L’I.P.S.S.A.R. Pietro d’Abano ha sede nel comune di Abano Terme, la più rilevante delle cinque località del Bacino Termale Euganeo (Abano, Montegrotto, Battaglia, Galzignano, Teolo).
La zona è unica, dal punto di vista idrogeologico, per le acque ipertermali e per i fanghi che
vantano oltre venticinque secoli di quasi ininterrotta e benefica attività, come dimostrano innumerevoli
testimonianze archeologiche e storiche.
L’economia di tale Bacino, pur in grado non uniforme, è fortemente specializzata nel turismo
termale e nel relativo indotto.
La definizione del contesto è di particolare importanza, in quanto permette di configurare
l’insieme delle relazioni che organizzano gli scambi economici, sociali, territoriali del sistema con il
suo ambiente di riferimento (comuni limitrofi, sistema turistico, sistema economico veneto). Appare
subito evidente la diversità strutturale dell’economia interna, in particolare di Abano e di Montegrotto,
rispetto ai paesi limitrofi. Nel Bacino Termale Euganeo sono in attività 130 aziende alberghiere (quasi
tutte albergo/stabilimento termale) distribuite sul territorio in maniera proporzionale alle dimensioni dei
comuni: esse rappresentano oltre il 40% del numero complessivo di aziende e sono in genere di medie
dimensioni (50/100 addetti) sia per la internazionalizzazione dei servizi termali sia per la zonizzazione
stabilita dal PURT (Piano di Utilizzo della Risorsa Termale) che vincola ad un consumo intensivo le
aree di possibile destinazione economica.
Il termalismo è al quinto posto nel turismo regionale (dopo Venezia, città d’arte e turismo balneare). L’insieme del patrimonio ricettivo delle Terme Euganee, molto qualificato e funzionale, i quasi
20.000 posti letto, i 2000 camerini di cura, le 220 piscine tra coperte e scoperte, il centinaio di palestre,
la recente evoluzione dell’offerta verso il fitness, la riabilitazione, il congressuale attraggono oltre
350.000 ospiti, sia italiani sia stranieri (in prevalenza tedeschi, austriaci, svizzeri, ma anche francesi e
americani). Una tale attività si riflette, com’è ovvio, sull’economia del territorio e sul reddito di tutte le
aziende (commercio, servizi, forniture alimentari, edilizia, ecc.) che ruotano intorno al turismo.
Altrettanto importante è l’indotto in continua crescita per quanto concerne le imprese edili, gli
studi tecnici, gli architetti, i punti vendita di materiali edilizi, pavimenti e rivestimenti, il numero rilevante di artigiani, specie idraulici e manutentori. Nel settore dei servizi si evidenziano le agenzie di viaggio, le agenzie pubblicitarie, i centri di elaborazione dati, i consulenti finanziari, industriali, del lavoro. Per il commercio, si distinguono le attività proiettate verso la vendita al turista, ad esempio le gioiellerie, i negozi di abbigliamento e accessori, le pelliccerie, oppure piccole attività rivolte al sociosanitario e l’artigianato. In definitiva, tutte le attività trainanti appartengono al terziario, al commercio,
al settore edilizio.
Sono rilevanti anche i centri di localizzazione per il settore energia, gas, acqua, pari al doppio
del quoziente dell’area di riferimento provinciale; le industrie estrattive; il settore della pubblica amministrazione, servizi pubblici e privati, per il bisogno di costituire un insieme di servizi e di infrastrutture
attorno alla funzione turistica locale.
L’agricoltura è caratterizzata da bassi coefficienti di localizzazione per la ragione che proprio
questo settore ha costituito il serbatoio da cui l’attività termale ha attinto la manodopera necessaria alla
propria espansione nei decenni passati. Il Parco Regionale dei Colli Euganei, che comprende anche le
Terme Euganee, supplisce parzialmente a tale carenza.
E’ anche da rilevare che il forte incremento di popolazione che negli ultimi anni ha stabilito la
propria residenza nel territorio è causa di notevole pendolarismo ed è meno propensa a comprendere la
natura particolare della città termale, soprattutto quando svolge la sua attività al di fuori.
22
Vi è poi un pendolarismo “turistico” e del tempo libero, legato ai servizi termali, alle molte
strutture sportive, all’attrazione esercitata da discoteche, bar, birrerie, locali notturni, alla pedonalizzazione del centro storico.
3.2. AREA SOCIO-PRODUTTIVA
Il sistema termale è attrattore di manodopera, importatore di lavoro sia per l’aumento - negli ultimi anni - del tasso di attività e di occupazione, sia per la diminuzione della capacità dell’area di soddisfare la crescente offerta di lavoro, perché una parte degli occupati esce dal mercato locale verso i paesi limitrofi, anche fortemente industrializzati.
Per quanto riguarda l’area produttiva di specifica competenza dell’I.P.S.S.A.R., il 35% degli
addetti lavora nel settore alberghiero, all’incirca 1.500 persone distribuite nei vari ruoli e livelli, con
prevalenza del personale di cucina e di sala-bar.
Alle strutture ricettive si affiancano quelle legate alla ristorazione, alla caffetteria, al tempo libero: tra Abano e Montegrotto, più di 60 ristoranti-pizzerie e altrettanti bar, numerose birrerie e gelaterie,
una decina di rivendite di vini e liquori, 12 pasticcerie, oltre a panifici e laboratori di arte bianca, vari
piano-bar, discoteche e strutture specializzate nel catering e nel banqueting.
La potenzialità occupazionale per i qualificati e per i tecnici dell’Istituto Alberghiero è elevata,
come dimostrano le richieste del locale mercato del lavoro; ancora più elevata, se si valuta il territorio
limitrofo, ormai parte integrante del Bacino Termale Euganeo, l’area dei Colli, ricca di ristoranti e di
trattorie, di agriturismi, di cantine e di enoteche aperte al pubblico.
3.3. BISOGNI E ATTESE FORMATIVE
L’utenza che accede all’I.P.S.S.A.R. Pietro d’Abano è variegata sia per il vasto bacino di provenienza (almeno tre province: Padova, Vicenza e Venezia) sia per le scelte dei percorsi o degli indirizzi presenti nella scuola.
In questi ultimi anni emergono, in forma più accentuata rispetto al passato, i bisogni e le attese
formative delle famiglie rispetto alla qualità dell’istruzione che si accompagna da un lato alla richiesta
di un’azione formativa che abbraccia la pluralità delle dimensioni proprie della persona, dall’altro ad
un’altrettanto forte richiesta di professionalizzazione (acquisibile già nei primi tre anni) ed efficacia di
intervento.
I bisogni e le attese formative del territorio termale, considerata la specificità e particolarità di
questo contesto socio produttivo (cfr. punto 7.1), sono strettamente legati all’economia turistica e termale che ruota attorno al bacino euganeo e che necessita di addetti sempre più qualificati, esperti e
flessibili, capaci di rispondere alle sempre nuove richieste del settore non solo alberghiero, ma anche
della ristorazione, del turismo e del tempo libero.
Accanto alle competenze specifiche dei profili professionali più tradizionali c’è, infatti, una
sempre maggiore richiesta di operatori per alcuni settori emergenti, trainanti l’offerta turistica: centro
benessere, fitness, riabilitazione, servizi congressuali ecc.
Resta comunque fondamentale la necessità di poter disporre di personale preparato, capace di
promuovere quella cultura della accoglienza, della cura dell’ospite e del benessere, che sempre più deve caratterizzare il settore ricettivo – alberghiero termale, non solo per abilità e competenze professionali, ma anche per formazione culturale e sensibilità personale.
Considerati i bisogni e le attese formative avanzate dalla famiglia, e sempre più esplicitate dal
contesto territoriale di appartenenza, la scuola ha cercato di sintetizzare e di enucleare le richieste in tre
fondamentali linee guida perseguite dall’attività di programmazione collegiale:
23
1. raggiungere un buon livello di maturazione culturale ed affettiva del sé tramite il consolidamento e il potenziamento delle capacità relazionali e di comunicazione e attraverso l’acquisizione
di una sempre più autonoma capacità di pensiero e di parola;
2. inquadrare l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze entro prospettive di riflessione e
consapevolezza personale, professionale e sociale;
3. mettere gli studenti in grado di operare scelte professionali e di vita e di impegnarsi con matura
partecipazione nelle vicende del proprio tempo storico.
3.4. CRITERI di FORMAZIONE DELLE CLASSI
Nel rispetto dei bisogni e delle attese formative, una preposta Commissione procede alla formazione delle classi prime e quarte.
Il Collegio Docenti stabilisce dei criteri e delle priorità:
•
distribuzione dei ripetenti tra tutte le classi e non necessariamente in quella di provenienza;
•
la formazione delle classi prime dovrà tenere in considerazione:
- l’equità di distribuzione in base al genere;
- l’equità di distribuzione degli alunni in base agli elementi di valutazione della Scuola Media;
- le lingue straniere studiate.
3.5. ORIENTAMENTO CULTURALE
La libertà d'insegnamento (v. art. 33 della Costituzione italiana) fondata sull'autonomia culturale e professionale dei Docenti e la formazione dell'alunno, tesa allo sviluppo armonico della personalità, costituiscono i punti cardine dell'orientamento culturale del Pietro d'Abano. Pertanto l'aggiornamento e la formazione diventano un diritto-dovere per tutto il personale scolastico: un diritto in funzione
della piena realizzazione e sviluppo delle diverse professionalità e un dovere in funzione della promozione dell'efficacia del sistema scolastico e della qualità dell'opera formativa; sono anzi obbligo di servizio in rapporto alle iniziative curate dallo stesso Istituto o dall'amministrazione scolastica che, da parte sua, si assume il compito di assicurare interventi organici regolari.
4– LE SCELTE EXTRACURRICULARI
4.1. Stage /Alternanza scuola-lavoro
A. Classi terze
Stage per le classi terze si svolgerà dal 31 Marzo al 16 aprile 2014 con orario aziendale.
L’Offerta formativa del Pietro d’Abano prevede che le attività suddette vengano svolte presso le
strutture alberghiere presenti nel bacino euganeo. Un’apposita commissione Alternanza scuola/lavoro
ha lo scopo di porre gli allievi all’interno della realtà operativa del settore scelto. Si permette in questo
modo un rapido e proficuo confronto su ciò che avviene nella simulazione scolastica e nella vita lavorativa comune, valutando e risolvendo i quotidiani problemi di un lavoro, quello alberghiero, sempre a
contatto con il pubblico.
Fondamentale nello svolgimento di tale attività è il ruolo del personale d'albergo che diventa tutor aziendale, seguendo l’alunno nello svolgimento delle attività di reparto. In tal senso è stato steso un
protocollo d’intesa tra il Pietro d’Abano, l’Associazione Albergatori Termali e l’Azienda di Promozione Turistica Terme Euganee anche “al fine di assicurare all’istruzione e alla formazione un ruolo efficace nello sviluppo del territorio attraverso uno stabile accordo tra sistema scolastico e sistema produttivo”.
24
Durante lo stage riveste un ruolo importante l'insegnante tecnico-pratico che sovrintende all'attività svolta. Al termine dell'esperienza gli alunni devono fare un test scritto per misurare le competenze acquisite.
B. Classi quarte : alternanza scuola/lavoro
Le classi quarte effettueranno un intervento formativo pre-stage di 30 ore così organizzato:
- 4Ac , 4Bc e 4Cc : Gastronomia e territorio euganeo (progetto regionale);
- 4As: Enoguida (progetto regionale);
- 4At: Comenius (progetto interno).
Tra metà giugno e fine luglio 2014 effettueranno uno stage estivo di 200 ore.
Nel corso dell’a.s. 2014-15 il progetto si concluderà con 30 ore di project work.
C.Classi quinte (precedente ordinamento) : alternanza scuola/lavoro
Le classi quinte termineranno il percorso già avviato nell’a.s. 2012/2013 con lo svolgimento di
30 ore di project work così organizzate:
- 5Ar e 5Dr : progetto di accompagnamento di settore ristorativo in abbinamento agli eventi
dell’Istituto relativi al 75° anniversario dalla fondazione (progetto interno);
- 5Br : eventi per la chiusura del Progetto Comenius (progetto interno);
- 5Cr : progetto pilota – Consorzio alberghieri;
- 5At : mostra 75° anniversario dell’Istituto (progetto interno).
4.2. Scambi culturali
Compatibilmente con le risorse finanziarie si effettuano scambi culturali con alunni di Istituti
stranieri equipollenti al Pietro d’Abano. I docenti referenti valutano le proposte che giungono
dall’estero e predispongono i Progetti di Scambio. Nell’anno scolastico in corso proseguiranno gli
scambi. ( Per maggiori dettagli si veda alla voce Progetti).
4.3. Attività sportive
Il nostro Istituto è caratterizzato da un’offerta formativa che si articola su di un ampio monte
ore settimanale, a cui vanno ad aggiungersi tutte le altre occasioni didattico educative, come si può evincere dal presente POF. I nostri alunni sono chiamati a pianificare i loro impegni scolastici intersecandoli con quelli privati, un modus vivendi che non si vuole assolutamente considerare sinonimo di
ansia o di stress, ma piuttosto di ordine mentale, di capacità di gestione.
La capacità di gestione è uno degli obiettivi educativi che la Scuola dovrebbe far acquisire.
Tale visione ha spinto il nostro Istituto ad avvallare, anzi a promuovere, attività sportive particolarmente sentite dai giovani: i tornei di calcetto e di pallavolo. ( Per maggiori dettagli si veda alla voce Progetti)
4.4. Visite e viaggi di istruzione
La Commissione “Visite e viaggi di istruzione” organizza ogni anno i viaggi di istruzione che
saranno effettuati dagli alunni nel rispetto della delibera del Consiglio d’Istituto. Ogni classe ha a disposizione sei giornate da dedicare allo svolgimento di attività culturali esterne alla scuola, utilizzabili
come di seguito riportato:
- Le classi 1^ e 2^ effettuano attività esterne giornaliere senza pernottamenti.
- Le classi 3^ possono effettuare attività esterne, usufruendo di un massimo di tre pernottamenti.
- Le classi 4^ possono effettuare attività esterne, usufruendo di un massimo di quattro pernottamenti.
- Le classi 5^ possono effettuare attività esterne, usufruendo di un massimo di cinque pernottamenti.
Condizione per l'effettuazione di qualunque tipo di viaggio è la partecipazione di almeno l'80%
degli alunni della classe.
25
Il Consiglio d’Istituto prenderà in considerazione eventuali casi specifici e verrà sostenuta la
partecipazione di alunni le cui famiglie presentano problemi e/o difficoltà economiche.
È obbligatoria la presenza di almeno un docente della classe che effettua la visita (mediamente
un accompagnatore ogni 15 alunni).
È vietato svolgere tali attività nel mese che precede lo scrutinio di fine periodo e di fine anno
scolastico, salvo deroghe eccezionali del Dirigente scolastico, motivate dal docente proponente e
deliberate dal Consiglio d'Istituto.
Gli alunni non partecipanti alle visite o viaggi sono tenuti alla regolare frequenza.
5 – PROMOZIONE DELL’ECCELLENZA
Il Piano dell’Offerta Formativa del “Pietro d’Abano” rivolge una particolare attenzione alla
promozione dell’eccellenza attraverso la realizzazione o la partecipazione ad iniziative atte a dare lustro alla scuola e grandi soddisfazioni agli alunni meritevoli o che si distinguano per il profitto.
Nel nostro Istituto è, ad esempio, operante la Commissione “Gare professionali” che si occupa
appunto della partecipazione degli alunni a concorsi e a gare professionali. Si tratta di concorsi e di
gare a livello regionale, nazionale e internazionale che risultano essere estremamente gratificanti per gli
alunni e che li ha visti sempre distinguersi con il conseguimento di risultati lusinghieri per sé e per
l’Istituto. Nel 2006 si è superata la selezione di un concorso nazionale dal titolo “Presenta le terme della tua Regione”, è stato vinto il primo premio per la Sezione Storica del Concorso che la Provincia di
Padova ha dedicato ai Carraresi ed un secondo premio nel Laboratorio d’Impresa promosso da Unindustria
La Provincia ha inoltre chiesto la collaborazione del Pietro d’Abano per la partecipazione di
alcuni alunni alle Fiere turistiche all’estero, più precisamente a Vienna, Bruxelles, Monaco di Baviera
per la promozione degli agriturismo del Veneto.
Un’altra iniziativa atta a promuovere l’eccellenza è l’istituzione di borse di studio. Ogni anno,
vengono premiati gli alunni che si siano distinti per profitto e impegno. Le borse di studio sono istituite
da enti e associazioni esterni alla scuola che operano nel territorio o da privati sensibili alla realtà del
Pietro d’Abano.
Nel rispetto del Regolamento che reca le norme in materia di Autonomia, il Pietro d’Abano
svolge, inoltre, esercitazioni pratiche per i servizi alberghieri della ristorazione e del turismo
nell’ambito delle attività didattico-formative, alle quali è istituzionalmente preposto. L’organizzazione
di banqueting per conto Terzi e l’Accoglienza, il ricevimento e l’assistenza agli ospiti in manifestazioni del territorio si inseriscono pertanto nell’attività didattica curricolare delle classi terze di qualifica
e delle classi quarte e quinte del post-qualifica. Questo tipo di esercitazione, nei limiti del monte ore istituzionale annuo per classe, costituisce espressione dei fini pubblicistico-istituzionali della scuola ed è
gratificante per gli alunni che possono far mostra della loro professionalità. Il docente “referente per le
esercitazioni esterne per conto terzi” prende, appunto, i contatti con gli enti che ne facciano richiesta e
sceglie gli alunni più idonei al servizio.
In virtù dell’accreditamento il Pietro d’Abano ha partecipato nell’a.s. 2007-08 ad un distretto
formativo agroalimentare di Padova e Rovigo per la formazione di figure professionali post diploma; nell’a.s. 2008/2009 è stato partecipe del Distretto Formativo Termale Euganeo ai cui corsi potevano partecipare anche i nostri alunni neodiplomati.
26
Gli alunni delle classi quinte hanno, inoltre, la possibilità di conseguire la Patente Europea di
Computer. E’ questo un riconoscimento senz’altro prestigioso per gli alunni e che arricchisce l’offerta
formativa del nostro Istituto.
La promozione dell’eccellenza, infine, trova la sua più concreta attuazione nella pubblicazione
di ricerche nel settore turistico-ristorativo. A onor di cronaca se ne citano alcune:
“Colli da bere” (Terze di Sala)-“Pietro d’Abano” (Terza Area)- “Il giubileo del 1350 e Petrarca”
(Terza Area – Progetto Intesa)- “I capricci dei sensi. Casanova e Goldoni” (Terza Area – Progetto Intesa)- “Itinerari alle Terme” (Terza Area) - “Cucina e Tradizione nel Veneto”- “Fior di Maserà”
-“Itinerario per la valorizzazione dell’edilizia rurale dei Colli Euganei” (concorso)- “Osterie padovane”
(concorso)-“Convivia: banchetti storici di area padovana” (concorso)- “Omaggio a Francesco Petrarca”
(Terza Area)- “La cucina tradizionale dei Colli Euganei”- “Omaggio a Pietro d’Abano”- “Oltre la ricetta” (d’intesa con la Camera di Commercio per l’Officina dei sensi)-“Calendario Parco Colli”.
Con delibera N. 70 dell’11 settembre 2012 e successive modifiche e integrazioni, il Consiglio
d’Istituto ha istituito il Premio Studenti Eccellenti conferito agli allievi che, nel corso di ogni anno, si
distinguono particolarmente nelle attività scolastiche ed extrascolastiche dell’Istituto. I premi, messi a
disposizione da Enti o dalla scuola stessa, sono costituiti da borse di studio in denaro, da buoni libro,
unitamente a diplomi di merito che vengono consegnati durante una cerimonia di gala, alla presenza
delle famiglie dei vincitori e delle autorità scolastiche e locali.
Per ciascuna classe (1^, 2^, 3^, ecc.) sono individuati gli studenti che hanno riportato la miglior
pagella agli scrutini finali, il miglior studente di nazionalità non italiana e quelli che si sono particolarmente distinti nei settori specialistici dell’Istituto: enogastronomia, sala-vendita e accoglienza turistica.
6. LA VALUTAZIONE
6.1. LIVELLI E VALUTAZIONI
Riferimenti normativi
•
•
•
DPR n. 249 del 24/06/1998 e successive modificazioni (Statuto delle Studentesse e degli studenti).
Legge n. 169 del 30/10/2008 (disposizioni urgenti in materia di istruzione e Università).
DPR n. 122 del 22/06/2009 (Regolamento per la valutazione degli alunni).
Finalità (Art. 7 DPR n. 122 del 22/06/2009)
La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata
sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e
nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile, in generale, e
la vita scolastica, in particolare.
Indicatori della valutazione
1. Comportamento corretto e responsabile:
• Nel rapporto con il Dirigente scolastico, i docenti, il personale scolastico, gli altri studenti e con chiunque si trovi a
frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche.
• Durante gli scambi culturali, gli stage, i viaggi e le visite d’istruzione.
• Nell’utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali.
2. Rispetto delle regole:
• Rispetto delle norme di sicurezza.
• Rispetto del Regolamento d’Istituto e delle altre disposizioni vigenti nella scuola.
3. Partecipazione al dialogo didattico ed educativo
• Frequenza alle lezioni e puntualità negli adempimenti scolastici.
• Impegno nel lavoro scolastico in classe e a casa.
• Interesse e partecipazione alle attività didattiche.
27
Voto
10
9
Motivazione
Quante voci devono apparire?
Lo studente:
a) si comporta sempre in maniera corretta e rispettosa delle norme, delle persone e degli
ambienti frequentati. Contribuisce affinché quanti lo circondano facciano altrettanto;
b) rappresenta un elemento aggregante all’interno del gruppo classe, favorisce il regolare
svolgimento delle attività didattiche e contribuisce a ricomporre le situazioni conflittuali;
c) dimostra spiccato interesse per le attività didattiche proposte, partecipa in modo attivo
e propositivo al dialogo formativo ed educativo, dimostrando un impegno assiduo e costante sia nell’attività svolta a scuola sia nello studio e nel lavoro a casa;
d) rispetta puntualmente le scadenze e svolge il lavoro assegnato.
e) spontaneamente o su richiesta, si impegna in maniera efficace nell’assistenza e nell’aiuto
ai compagni;
f) approfondisce personalmente le tematiche trattate in classe.
a) si comporta sempre in maniera corretta e rispettosa delle norme, delle persone e degli
ambienti frequentati;
b) dimostra interesse per tutte le attività didattiche proposte;
c) partecipa in modo attivo al dialogo formativo ed educativo;
d) dimostra un impegno costante sia nell’attività svolta a scuola sia nello studio e nel lavoro
a casa;
e) rispetta puntualmente le scadenze e svolge il lavoro assegnato.
Almeno 4 voci
Vedi note
(3) e (4)
Almeno 3 voci
Vedi note
(3) e (4)
8
a) si comporta generalmente in maniera corretta e rispettosa delle norme, delle persone e
Almeno 3 voci
degli ambienti frequentati;
b) dimostra interesse per le attività didattiche proposte;
c) è disponibile al dialogo formativo ed educativo;
d) dimostra un accettabile impegno sia nell’attività svolta a scuola sia nello studio individuale;
e) generalmente rispetta le scadenze e svolge il lavoro assegnato.
7
a) ha avuto occasionalmente comportamenti non sempre adeguati alle norme e/o in relazione alle persone e/o agli ambienti frequentati;
b) pur non essendosi reso protagonista di importanti atti di indisciplina, ha limitato interesse per le attività didattiche proposte e non partecipa attivamente al dialogo formativo ed educativo;
c) spesso non rispetta le consegne e le regole, svolge in modo discontinuo il lavoro assegnato.
6
a) ha fatto registrare un elevato numero di assenze e/o di ritardi, in assenza di una docuUna voce
mentata causa di forza maggiore;
Vedi nota (2)
b) rappresenta un elemento disgregante all’interno del gruppo classe, turba il regolare svolgimento delle attività didattiche determinando situazioni conflittuali;
c) si è reso protagonista di ripetuti e significativi episodi di indisciplina documentati sul registro di classe;
d) si è reso protagonista di comportamenti che hanno determinato l’adozione di una o più
sanzioni disciplinari di sospensione, ma ha mostrato di essersi ravveduto con concrete azioni riparatorie, recedendo dai suoi comportamenti scorretti e modificando
positivamente l’impegno, l’interesse e la partecipazione al dialogo
didattico ed educativo. Egli ha così dimostrato di aver progredito nel
percorso di crescita e di maturazione, in ordine alle finalità espresse dal
DPR n.122.
e) ha frequentato le lezioni in modo irregolare, riportando molte assenze e ritardi non giustificati o non giustificabili;
f) l’ impegno, l’interesse e la partecipazione alle attività didattiche sono stati molto scarsi o
assenti nella maggior parte delle discipline;
g) in maniera sistematica, non rispetta le scadenze e non svolge il lavoro assegnato.
28
Una voce
Vedi nota (2)
5
a) si è reso protagonista di comportamenti che hanno determinato l’adozione di una o più
Vedi nota (1)
sanzioni disciplinari di sospensione per un periodo di tempo anche complessivamente superiore a 15 giorni. Egli,a seguito dell’irrogazione della sanzione di natura educativa e riparatoria, non ha mostrato alcun concreto ravvedimento, persistendo nei suoi comportamenti gravemente scorretti e dimostrando così di non aver progredito nel percorso di crescita e di maturazione, in ordine alle finalità espresse dal DPR n.122;
b) si è reso protagonista di comportamenti che hanno determinato l’adozione di una o più
sanzioni disciplinari di sospensione per un periodo di tempo complessivamente non superiore a 15 giorni. Egli, a seguito dell’irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria, non ha mostrato alcun concreto ravvedimento, persistendo nei suoi comportamenti
gravemente scorretti e dimostrando così di non aver progredito nel percorso di crescita e di
maturazione, in ordine alle finalità espresse dal DPR n.122;
c) ha fatto uso personale e/o spaccio di sostanze stupefacenti all’interno dell’Istituto;
d) rappresenta un elemento disgregante all’interno del gruppo classe, turba il regolare svolgimento delle attività didattiche determinando gravi situazioni conflittuali;
e) ha avuto un comportamento ed un linguaggio gravemente scorretto, scurrile ed irrispettoso nei confronti del Dirigente Scolastico e/o dei docenti e/o del personale scolastico e/o degli altri studenti e/o di chiunque si trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto
in attività didattiche;
f) con comportamenti dolosi, ha danneggiato gravemente strumenti e/o materiali e/o strutture di proprietà della scuola o di chiunque si trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia
coinvolto in attività didattiche;
g) con comportamenti colposi, derivanti dalla consapevole inosservanza delle norme stabilite, dei regolamenti vigenti o delle indicazioni di lavoro ricevute, ha danneggiato gravemente strumenti e/o materiali e/o strutture di proprietà della scuola o di chiunque si trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche;
h) si è appropriato indebitamente di beni e/o strumenti e/o materiali di proprietà della scuola o di chiunque si trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche;
i) ha infranto le regole della privacy, producendo filmati o foto della vita scolastica, senza
autorizzazione preventiva;
l) ha fatto uso di sostanze alcoliche al di fuori delle esercitazioni pratiche e delle esperienze
didattiche con il docente ;
m)si allontana in modo del tutto arbitrario, senza autorizzazione, dall’aula e/o dall’edificio
scolastico.
Note
(1) Condizione necessaria per l’attribuzione del 5 in condotta è che allo studente sia stata
precedentemente irrogata una sanzione ai sensi del Regolamento Disciplinare vigente.
Il 5 in condotta si attribuisce quando il C.d.C. ravvisa la presenza anche di solo una delle seguenti
condizioni:
- La voce a).
- La voce b) associata ad almeno una delle voci da d) a l).
- La voce c).
- Almeno tre delle voci da d) a l).
(2) Se allo studente viene attribuito un voto di condotta inferiore a 7, in sede di determinazione del
credito scolastico non potranno essere riconosciuti positivamente la partecipazione, l’impegno e
l’interesse nelle attività didattiche.
(3) Allo studente al quale vengano attribuiti i voti 9 oppure 10 in condotta, in sede di
determinazione del punteggio di credito scolastico verrà attribuito il punteggio massimo della
banda di oscillazione di appartenenza, indipendentemente dagli altri criteri stabiliti.
(4) Allo studente al quale vengano attribuiti i voti 9 oppure 10 in condotta e che abbia una media
voto complessiva uguale o superiore a 8, verrà indirizzata dal Dirigente Scolastico una nota di encomio.
29
6.2. VALUTAZIONE degli OBIETTIVI EDUCATIVI per tutte le classi
• Sa assumere comportamenti adeguati e interagire corretCOMPORTAMENTO
•
•
•
•
•
•
•
•
AMBITO OPERATIVO
COSCIENZA di Sé e DELLA REALTÀ
•
COMPETENZE di PARTECIPAZIONE ALLA VITA ASSOCIATA
•
•
tamente in ogni ambiente e circostanza
Accetta le norme (diritti e doveri) relative alla vita scolastica, rispettando chi opera all’interno della scuola
Usa un linguaggio dignitoso
E’ puntuale nelle consegne
Si impegna nelle attività che vengono proposte
Porta il materiale richiesto e lo tiene in ordine
E’ capace di auto valutarsi
E’ disponibile ad accettare critiche, traendone profitto
E’ predisposto a prendere coscienza delle problematiche
vicine al proprio ambito socio-affettivo, in particolare
coetanei e scuola
E’ capace di accettare le regole di un gruppo e/o di una
organizzazione
Rivela attitudine a cooperare con gli altri per un compito
comune
Sa trarre informazioni su argomenti di suo interesse e/o
proposti da altri attraverso i mass media
… per le classi quinte
•
•
•
•
Sa utilizzare l’osservazione del comportamento altrui
per compiti nuovi o difficoltà impreviste
Ha chiaro il grado di importanza attribuito al lavoro rispetto ad altre attività
Manifesta precisione e costanza nell’applicazione di regole, insieme con l’impegno nel portare a termine i
compiti assegnati
Dimostra sicurezza nel prendere decisioni con criteri di
efficacia e di convenienza
6.3. LIVELLI di VALUTAZIONE degli OBIETTIVI DIDATTICI
Per gli obiettivi didattici si propongono nove livelli di valutazione equidistanti.
 Conseguimento di tutti gli obiettivi didattici e di tutI livello:ottimo
te le voci
10

II livello:più che
buono
9


Conoscenza dei termini
Conoscenza dei fatti

Conoscenza di regole e
principi
Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti



Capacità di effettuare applicazioni
Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi
30
Abilità attinenti alla comunicazione, allo stile di relazione, alla ricerca, all’operatività e alla partecipazione. Gli obiettivi educativi devono rientrare
nell’eccezionale/buono
- Padroneggiare con sicurezza i termini riferibili al contesto e i loro sinonimi.
- Fornire descrizioni accurate e analitiche dei fatti oggetto di studio.
- Usare la terminologia specifica in contesti diversi.
- Illustrare con originalità un fenomeno, un principio, una
legge, un avvenimento;
- assumere un approccio concettuale approfondito e originale.
- Possedere un sicuro controllo degli obiettivi precedenti.
- Saper predisporre i mezzi e gli strumenti necessari;
- compiere le singole operazioni in modo cor-retto e nella
successione più opportuna.
III livello:buono
8
IV livello:discreto
7


Conoscenza dei termini
Conoscenza dei fatti


Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti
Capacità di effettuare applicazioni


Conoscenza dei termini
Conoscenza dei fatti

Conoscenza di regole e
principi
Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti
Capacità di effettuare applicazioni


V livello:sufficiente
6
VI livello:insufficiente
5

Conoscenza dei termini

Conoscenza dei fatti

Conoscenza di regole e
principi

Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti

Capacità di effettuare applicazioni

Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi

Conoscenza dei termini

Conoscenza dei termini
31
- Padroneggiare i termini rife-ribili al contesto e i loro
sinonimi.
- Fornire descrizioni analitiche dei fatti oggetto di studio.
- Illustrare con termini diversi un fenomeno, un principio, una legge, un avvenimento;
- assumere un diverso approccio concettuale.
-Possedere il controllo degli obiettivi precedenti
Per le altre voci ci si riferisce al secondo livello
- Stabilire una corretta relazione tra termine e contenuto.
- Fornire descrizioni abbastanza precise dei fatti oggetto
di studio.
- Usare la terminologia specifica in contesti diversi.
- Illustrare un fenomeno, un principio una legge…;
- porsi, se guidato, in una prospettiva diversa.
- Risolvere i problemi che si presentano almeno in alcuni
contesti;
- possedere il controllo degli obiettivi precedenti.
Per le altre voci ci si riferisce al terzo livello
- Stabilire una relazione tra termine e contenuto;
- riconoscere schematizzazioni, illustrazioni, simboli,
modelli;
- riconoscere i termini riferibili al contesto;
- distinguere l’uso appropriato del lessico da quello improprio.
- Descrivere i fatti oggetto di studio;
- individuare globalmente gli aspetti e gli elementi costitutivi del programma;
- distinguere aspetti dei fatti stessi.
- Stabilire confronti, almeno sollecitato;
- porre in relazione due o più fatti-dati-elementi;
- usare la terminologia specifica in contesti diversi, pur
con qualche incertezza;
- distinguere, almeno guidato, tra interpretazioni soggettive e dati oggettivi.
- Illustrare, non solo a memoria, un fenomeno, un principio, una legge, una applicazione…;
- proporre almeno alcuni passaggi dal concreto
all’astratto
- Risolvere alcuni problemi che si presentano in contesti
diversi;
- ristrutturare almeno parzialmente i contenuti
dell’apprendimento.
- Predisporre i mezzi e gli strumenti necessari;
- compiere le singole operazioni in modo corretto e nella
successione più opportuna, con interventi minimi da parte dell’insegnante.
- Stabilire una relazione non sempre corretta tra termine e
contenuto;
- presentare qualche difficoltà nel riconoscere i significati
diversi di uno stesso termine;
- riconoscere illustrazioni, schematizzazioni, simboli,
modelli;
- non usare sempre con sicurezza i termini riferibili al
contesto.
-Presentare conoscenze superficiali e/o mne-moniche dei
fatti oggetto di studio;
- ignorare o fraintendere alcuni argomenti importanti;
VII livello:gravemente insufficiente
4
VIII livello:molto
scarso 3

Conoscenza di regole e
principi

Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti


Capacità di effettuare applicazioni
Capacità di usare procedimenti e modelli operativi

Conoscenza dei termini

Conoscenza dei fatti

Conoscenza di regole e
principi

Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti

Capacità di effettuare applicazioni

Capacità di usare procedimenti e modelli operativi

Conoscenza dei termini

Conoscenza dei fatti
32
- commettere lievi errori di comprensione;
- confondere i singoli aspetti;
- rilevare qualche difficoltà nell’esporre in modo esauriente.
- Stabilire confronti con qualche difficoltà;
- mostrare incertezza, anche se guidato, nel porre in relazione due o più fatti-dati-elementi;
- usare solo parzialmente una corretta termi-nologia in
contesti diversi.
- Proporre, se guidato, alcuni passaggi dal concreto
all’astratto;
- applicare le conoscenze in compiti semplici, commettendo errori.
- Saper effettuare una sintesi solo parziale o imprecisa.
- Predisporre con qualche chiarimento i mezzi e gli strumenti necessari;
- compiere le singole operazioni con qualche difficoltà e
con qualche incertezza nella successione più opportuna.
- Stabilire relazioni imprecise e insicure fra termine e
contenuto;
- presentare evidenti difficoltà nel riconoscere i significati diversi di uno stesso termine;
- riconoscere in modo impreciso o parziale e non sempre
corretto illustrazioni, schematiz-zazioni, simboli, modelli;
- essere generalmente insicuro o poco preciso nell’usare i
termini riferibili al contesto.
- Possedere poche ed elementari nozioni degli argomenti
nodali delle discipline, in un contesto confuso e disorganico;
- commettere molti errori di comprensione;
- confondere in maniera sistematica i singoli aspetti dei
fatti.
- Difficoltà evidenti nello stabilire confronti;
- molta confusione nel porre in relazione due o più fattidati-elementi…;
- usare scorrettamente la terminologia specifica nei diversi contesti.
- Anche se guidato e sollecitato, presentare difficoltà
nell’effettuare semplici passaggi dal concreto all’astratto.
- Applicare solo saltuariamente le conoscenze in compiti
semplici, commettendo errori;
- riuscire a sintetizzare con grave difficoltà le conoscenze
acquisite.
- Confusione nel predisporre i mezzi e gli strumenti necessari;
- difficoltà nel compiere le singole operazioni in modo
corretto e nella successione più opportuna.
- Stabilire solo raramente la connessione fra termine e
contenuto;
- riconoscere con molta difficoltà i significati diversi di
uno stesso termine;
- molta confusione nel riconoscere illustrazioni, schematizzazioni, modelli, schemi …
- Non possedere nozioni neppure elementari degli argomenti nodali delle discipline;

Conoscenza di regole e
principi

Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti
Capacità di effettuare applicazioni

IX livello:
assolutamente inadeguato
2

Capacità di usare procedimenti e modelli operativi

Conoscenza dei termini

Conoscenza dei fatti

Conoscenza di regole e
principi

Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti
Capacità di effettuare applicazioni
Capacità di usare procedimenti e modelli operativi


33
- commettere gravi errori di comprensione;
- non essere in grado di effettuare alcuna analisi dei fatti.
- Capacità estremamente scarsa nello stabilire confronti;
- riconoscere con grande difficoltà i rapporti di relazione
tra due o più fatti;
- usare in modo assolutamente improprio la terminologia
specifica nei diversi contesti.
- Attuare con estrema difficoltà anche semplici passaggi
dall’astratto al concreto.
- Incapacità nell’applicare anche poche conoscenze in
compiti nuovi;
- saper sintetizzare solo in minima parte e con grave difficoltà le conoscenze acquisite.
- Non saper predisporre senza aiuto i mezzi e gli strumenti necessari;
- non eseguire né le singole operazioni né la successione
in modo corretto.
- Non saper stabilire la connessione fra termine e contenuto;
- non riuscire a riconoscere i significati diversi di uno
stesso termine;
- non saper interpretare illustrazioni, schema-tizzazioni,
modelli, schemi …
- Non possedere nozioni neppure elementari degli argomenti nodali delle discipline;
- non riuscire a comprendere gli argomenti;
- non essere in grado di effettuare alcuna analisi dei fatti.
- Nessuna capacità nello stabilire confronti;
- non riconoscere i rapporti di relazione tra due o più fatti;
- non saper usare la terminologia specifica nei diversi
contesti.
- Non attuare alcun passaggio dall’astratto al concreto.
- Assoluta incapacità nell’applicare le conoscenze;
- non saper sintetizzare le conoscenze acquisite.
- Non saper predisporre, neppure con l’aiuto, i mezzi e
gli strumenti necessari;
- non saper eseguire alcuna operazione né applicare la
successione.
6.4. SISTEMA di VALUTAZIONE DISCIPLINARE DEL PROFITTO
AREA generale :
L’ALUNNO. . .
I-II
(10-9)
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Competenze
linguistiche ed espressive
possiede buone
competenze linguistiche e si esprime
con fluidità.
Conoscenza dei
contenuti
ha acquisito una
chiara conoscenza
dei contenuti e dei
temi fondamentali.
Capacità logiche e Capacità di utilizdi rielaborazione zare procedim. e
modelli operativi
compie in modo
procede in piena
preciso e con efautonomia in tutte
ficacia tutte le ope- le fasi di un’atrazioni di ana-lisi, tività, anche con
sintesi, rielasoluzioni personali.
borazione.
dimostra sicurezza è sicuro in tutte le
in tutte le operafasi di un procezioni di analisi,
dimento operativo,
sintesi, trasforma- in maniera autozione.
noma.
è capace di comorganizza il lavoro
piere la maggior
con chiarezza e orparte delle opera- dine in tutte le opezioni previste in
razioni.
modo semplice e
chiaro.
è in grado di com- è in grado di esepiere il passag-gio guire con sufdall’astratto al
ficiente chiarezza e
concreto e alcune ordine procedioperazioni, almeno menti e modelli
se guidato.
operativi.
riesce a compiere dimostra qualche
alcuni passaggi,
difficoltà in alcune
ma in modo fram- delle fasi.
mentario e disordinato, anche se
guidato.
ha evidenti difè disorganizzato
ficoltà nell’esegui- nel ripercorrere la
re qualsiasi opera- maggior parte dei
zione non mnemo- modelli operativi.
nica.
III
(8)
gestisce con disinvoltura e consapevolezza il linguaggio.
IV
(7)
possiede una discreta qualità lessicale, è corretto e
chiaro nell’esposizione.
V
(6)
si esprime in modo
semplice ma corretto; conosce il significato delle parole che usa.
VI
(5)
ha qualche difficoltà di espressione e
di comprensione
lessicale, tende a
ripetersi, talvolta è
scorretto.
possiede un lessico
limitato, fraintende, si esprime stentatamente, anche
con la guida
dell’insegnante.
non trova le parole non conosce gli ar- non riesce ad effetper esprimersi.
gomenti in protuare opera-zioni
gramma.
logiche e rielaborative anche
semplici.
VII
(4)
VIII
(3)
conosce in maniera
organica e approfondita tutti gli argomenti in programma.
possiede una conoscenza approfondita dei contenuti
ed individua facilmente i concetti
principali.
conosce gli argomenti in programma nelle linee fondamentali, op-pure
a livello solo
mnemonico.
possiede conoscenze discontinue e
frammentarie, riorganizzate con la
guida dell’insegnante.
ha conoscenze
molto frammentarie, disorganizzate, non finalizzate.
34
(PRIMO BIENNIO)
non riesce né a
predisporre né ad
eseguire con ordine
le varie operazioni.
non ha permesso di non ha permesso di non ha permesso di non ha permesso di
effettuare la valuta- effettuare la valuta- effettuare la valuta- effettuare la valutazione.
zione.
zione.
zione.
IX
(2)
AREAgenerale :
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
( SECONDO BIENNIO E QUINTE)
L’ALUNNO
…
Competenze
linguistiche ed espressive
Conoscenza
dei contenuti
Capacità logiche
I-II
(10-9)
possiede buone competenze linguistiche,
gestisce con disinvoltura il lessico specifico, si esprime con
fluidità.
conosce in maniera organica
e approfondita
tutti gli argomenti in programma.
è in grado di collegare agilmente i dati, di dedurli, di
comprendere e interpretare facilmente
relazioni logiche e
cronologiche.
III
(8)
gestisce con disinvoltura e consapevolezza il linguaggio
anche settoriale.
possiede una
conoscenza approfondita dei
contenuti ed
individua i concetti principali.
IV
(7)
V
(6)
è in grado di porre i
dati in relazione reciproca, di comprendere facilmente
una relazione logico/cronologica e
causa/effetto.
possiede una discreta ha acquisito
sa mettere un dato
qualità lessicale, uti- una chiara co- in relazione ad altri,
lizza facilmente il
noscenza dei
comprende relazioni
lessico specifico, è
contenuti e dei logico/cronologiche
corretto e chiaro
temi fondae rapporti causanell’esposizione.
mentali.
effetto.
si esprime in modo
conosce la
è in grado di comsemplice e corretto, maggior parte prendere rela-zioni
conosce il significato degli argomenti logiche e cronologidelle parole che usa, in programma che e di compiere
utilizza gradualmen- nelle linee fon- alcune o-perazioni,
te il lessico specifico. damentali, op- almeno guidato.
pure a livello
solo mnemonico.
35
Capacità di effettuare
rielaborazioni,
adattamenti,
applicazioni
compie in modo
preciso e con efficacia ogni attività di rielaborazione, di collegamento tra
conoscenze, di
problem solving
riesce a rielaborare con prontezza e a operare vari passaggi, collegando le
conoscenze acquisite.
è in grado di rielaborare e di
compiere alcune
operazioni in
modo semplice
e chiaro.
è in grado di
compiere alcune
delle attività
previste, con la
guida dell’insegnante.
Capacità di utilizzare
procedimenti e
modelli operativi
ha un proprio
metodo e procede in piena
autonomia in
tutte le fasi di
un’attività, anche con soluzioni personali.
è autonomo e
sicuro nel metodo di studio e in
tutte le fasi di
un procedimento operativo.
organizza lo
studio e il lavoro con chiarezza e ordine
in tutte le operazioni.
ha acquisito con
sufficiente consapevolezza un
metodo di studio e di applicazione nelle
varie attività.
L’ALUNNO
…
Competenze
linguistiche ed espressive
VI
(5)
ha qualche difficoltà
nell’espressione, non
sempre conosce le
parole o si confonde,
utilizza, solo guidato,
il lessico specifico.
VII
(4)
possiede un lessico
limitato, si esprime a
stento, fraintende,
non riesce a utilizzare, neppure guidato, il lessico specifico.
VIII
(3)
IX
(2)
Conoscenza
dei contenuti
Capacità logiche
Capacità di effettuare
rielaborazioni,
adattamenti,
applicazioni
conosce solo
solo se guidato, rie- effettua con
parzialmente
sce a compren-dere qualche diffigli argomenti
relazioni logi-che e coltà, e comunin programma, cronologiche e a
que con la guida
e almeno nelle compiere alcune o- dell’insegnante,
linee fondaperazioni.
alcune rielabomentali.
razioni e applicazioni.
ha conoscenze comprende con mol- ha evidenti difmolto framta difficoltà, unica- ficoltà nell’esementarie, disor- mente guidato, an- guire qualsiasi
ganizzate, non che semplici relaoperazione non
finalizzate.
zioni logiche e cro- mnemonica.
nologiche.
Capacità di utilizzare
procedimenti e
modelli operativi
non sempre utilizza un adeguato metodo di
studio e dimostra qualche difficoltà in alcune
fasi operative.
non trova le parole
per esprimersi.
non conosce gli non possiede capaargomenti in
cità logiche.
programma.
non riesce a
compiere alcuna
operazione di
rielaborazione,
di adattamento,
di applicazione.
non ha permesso di
effettuare la valutazione.
non ha pernon ha permesso di
messo di efeffettuare la valutafettuare la valu- zione.
tazione.
non ha permesso di effettuare
la valutazione.
non possiede un
metodo di studio e non riesce
né a predisporre
né ad eseguire
con ordine le
varie operazioni
non ha permesso di effettuare
la valutazione.
36
è disorganizzato
nel metodo di
studio e nel ripercorrere la
maggior parte
dei modelli operativi.
AREA generale :
STORIA
L’ALUNNO
…
I-II
(10-9)
III
(8)
IV
(7)
V
(6)
VI
(5)
Competenze les- Conoscenza
sicali ed espres- dei contenuti
sive
conosce e usa
con proprietà,
competenza e disinvoltura termini e concetti propri del linguaggio storiografico.
conosce e usa
con proprietà e
competenza e/o
disinvoltura termini e concetti
conosce ed espone con
chiarezza, precisione, coerenza, in modo
analitico e con
competenza.
conosce ed espone in modo
chiaro, preciso
analitico.
conosce e usa
con proprietà i
termini e i concetti.
conosce ed espone con
chiarezza e coerenza i fatti
storici fondamentali e i loro
molteplici aspetti.
conosce e usa
conosce e incon sufficiente
dividua con
proprietà i termi- sufficiente
ni specifici più
chiarezza i fatti
comuni.
storici
fondamentali.
conosce i termini
specifici più comuni ma non
sempre riesce ad
utilizzarli correttamente.
non conosce
con sufficiente
chiarezza i fatti
storici fondamentali, oppure li confonde.
Conoscenza Capacità di opeCapacità di
operatori co- rare collegamenanalizzare,
gnitivi
ti tra i fatti storivalutare,
ci
confrontare le
testimonianze
conosce e usa opera collegamen- analizza, valucon estrema
ti con molta facili- ta, confronta le
chiarezza, pre- tà prontezza e
testimonianze
cisione, pron- precisione.
con spirito critezza tutti gli
tico, precisione
operatori coe competenza.
gnitivi.
conosce e usa opera vari colle- analizza, valuta
con chiarezza, gamenti con faci- e confronta con
precisione e
lità e intuizione.
precisione e
prontezza gli
chiarezza le teoperatori costimonianze.
gnitivi.
conosce e usa opera agilmente
analizza, valuta
con chiarezza vari collegamenti e confronta le
e ordine gli
tra i fatti storici.
testimonianze
operatori
in modo chiaro
e ordinato.
cognitivi fondamentali.
sa interpretare
e usare con
ordine gli operatori cognitivi
fondamentali.
identifica e/o
usa solo parzialmente i
principali
operatori cognitivi.
37
opera collegamenti tra i fatti storici
con la guida
dell’insegnante.
analizza e confronta con sufficiente chiarezza le testimonianze, anche intuitivamente e/o
guidato.
opera collegamen- analizza e conti solo saltuariafronta le testimente e sollecita- monianze con
to/aiutato.
qualche confusione anche se
guidato.
L’ALUNNO … Competenze les- Conoscenza
sicali ed espres- dei contenuti
sive
VII
(4)
ha una conoscenza molto
confusa e utilizza
con molta approssimazione
termini e concetti
VIII
(3)
non conosce né
termini né concetti.
IX
(2)
ha conoscenze
confuse e
frammentarie e
non riesce ad
orientarsi, anche se guidato
non ha conoscenze, non individua i vari
aspetti, non
riesce ad esporre.
non ha permesso non ha perdi effettuare la
messo di effetvalutazione.
tuare la valutazione.
LINGUA INGLESE
AREA generale :
L’alunno
Conoscenza Capacità di opeCapacità di
operatori co- rare collegamen- analizzare, vagnitivi
ti tra i fatti storilutare,
ci
confrontare le
testimonianze
non conosce e opera collegamen- è confuso,
non usa alcuni ti molto raramente frammentario,
operatori
e con difficoltà,
non coerente
cognitivi fon- anche se aiutato
nell’analisi e
damentali
nel confronto,
anche se guidato.
non ha alcuna non opera collenon riesce,
conoscenza né gamenti.
neppure se guiutilizza gli odato, ad analizperatori cognizare e a contivi della stofrontare.
ria.
non ha pernon ha permesso non ha permesso di effet- di effettuare la
messo di effettuare la valu- valutazione.
tuare la valutazione.
tazione.
Conoscenza
Comprensione orale
Produzione
orale
Comprensione
scritta
Produzione
scritta
Riflessione
sulla lingua
I-II
(10-9)
conosce gli argomenti trattati
con inferenze
personali puntuali.
comprende il
contenuto del
messaggio, il
ruolo dei parlanti, il contesto e gli aspetti
specifici con
sicurezza.
sa esprimersi
in modo appropriato, preciso,
fluido, usando
in modo sicuro
e corretto suoni e ritmi.
produce testi
anche personali in modo
corretto e
con buona
proprietà lessicale.
sa riconoscere
e analizzare le
diverse componenti della
lingua in modo
autonomo e
con precisione.
III
(8)
conosce gli argomenti trattati in modo
completo.
comprende il
contenuto del
messaggio, il
ruolo dei parlanti, il contesto e gli aspetti
specifici con
disinvoltura.
sa esprimersi
con sicurezza
con suoni e
ritmi corretti.
coglie le informazioni specifiche, sia esplicite che implicite,
di un testo contenente anche
materiale non
noto con capacità critica.
coglie le informazioni specifiche, sia esplicite che implicite,
di un testo contenente anche
materiale non
noto.
produce testi
corretti e con
discreta proprietà lessicale.
sa riconoscere
e analizzare le
diverse componenti della
lingua con sicurezza e correttamente.
…
38
L’alunno
…
IV
(7)
Conoscenza
conosce discretamente gli
argomenti trattati.
Comprensione orale
comprende il
contenuto del
messaggio, il
ruolo dei parlanti, il contesto e gli aspetti
specifici con
lieve
incertezza.
comprende il
senso globale
del messaggio.
Produzione
orale
sa esprimersi
con suoni e
ritmi corretti in
modo
abbastanza
scorrevole.
Comprensione
scritta
coglie il senso
globale e le informazioni specifiche di un testo contenente
materiale noto o
simile a quello
noto.
Produzione
scritta
produce testi
anche personali in modo
appropriato,
corretto e
preciso.
Riflessione
sulla lingua
sa riconoscere
e analizzare le
diverse componenti della
lingua con disinvoltura e
correttamente.
sa sostenere
una conversazione senza
troppe esitazioni ed errori
nella forma e
nella riproduzione di suoni e ritmi.
coglie il senso
globale ed alcuni
aspetti specifici
di un testo contenente materiale noto.
produce semplici testi, adeguati al
contesto e
sostanzialmente corretti sul piano
comunicativo
pur con qualche errore.
produce semplici testi difettosi sul piano logicolinguistico e
comunicativo e con
molti errori
formali.
produce con
difficoltà
semplici testi
difettosi sul
piano logicolinguistico e
comunicativo e con
molti errori
formali.
la comunicazione scritta
non è comprensibile
sa riconoscere
e analizzare le
diverse componenti della
lingua correttamente, ma
guidato
dall’insegnante
V
(6)
conosce sufficientemente gli
argomenti trattati.
VI
(5)
conosce parha difficoltà a
zialmente gli
capire un mesargomenti trat- saggio orale.
tati.
sa sostenere
una conversazione con incertezze formali e difficoltà nella riproduzione di
suoni e ritmi.
coglie solo parzialmente il senso globale di un
semplice te-sto
contenente materiale noto.
VII
(4)
conosce gli argomenti trattati in modo
frammentario e
confuso.
comprende pochissimo un
messaggio orale
sostiene a stento una conversazione con
molti errori ed
interferenze di
suoni e ritmi.
coglie con molta
difficoltà il senso globale di un
semplice testo
contenente materiale noto.
VIII
(3)
non conosce
gli argomenti
trattati.
non comprende un messaggio orale.
non sa sostenere una conversazione e
non sa riprodurre suoni e
ritmi.
non coglie il
senso del testo
39
sa riconoscere
e analizzare le
diverse componenti della
lingua parzialmente e con
qualche lacuna.
sa riconoscere
e analizzare le
diverse componenti della
lingua parzialmente e con
gravi difficoltà
e lacune.
non sa riconoscere e analizzare le diverse
componenti
della lingua
L’alunno
Conoscenza
Comprensione orale
non ha permesso di effettuare la valutazione.
non ha permesso di effettuare la valutazione.
…
IX
(2)
AREA di indirizzo:
ORALE
L’alunno…
10-9
(I-II)
8
(III)
7
(IV)
Produzione
orale
Comprensione
scritta
Produzione
scritta
Riflessione
sulla lingua
non ha pernon ha permesso
messo di effet- di effettuare la
tuare la valu- valutazione.
tazione.
non ha permesso di effettuare la
valutazione.
non ha permesso di effettuare la valutazione.
LINGUA TEDESCA E FRANCESE
SCRITTO : Test grammaticali
- conosce anche nei particolari gli ar10-9
gomenti trattati e li espone con disinvoltura, in modo personale e non mne- (I-II)
monico;
- conosce e sa utilizzare i vocaboli incontrati;
- capisce la domanda e risponde con sicurezza e in modo personale, utilizzando lessico preciso e strutture tendenzialmente corrette;
- ha una buona pronuncia;
- se fa errori, se ne accorge e li corregge.
- conosce bene gli argomenti trattati e
8
li sa esporre con una certa disinvoltura;
- conosce e sa usare i vocaboli incon(III)
trati;
- capisce la domanda e risponde con
frasi abbastanza corrette anche dal punto di vista grammaticale;
- ha una buona pronuncia;
- si accorge degli errori commessi e li
corregge.
- conosce discretamente gli argomenti
7
trattati e li sa esporre con un linguaggio abbastanza appropriato;
(IV)
- conosce la maggior parte dei vocaboli incontrati;
- capisce globalmente la domanda e risponde in maniera adeguata e con frasi
complete;
- ha una pronuncia accettabile;
- se guidato, riconosce e corregge gli
errori commessi.
40
98-100%
di “risposte”
(completamenti,
traduzioni, collegamenti) esatte.
A scalare, in
proporzione
matematica
A scalare, in
proporzione
matematica
SCRITTO: Produzione scritta
L’alunno…
- produce testi anche personali, formulando auto(I-II) nomamente le frasi in
modo corretto e con buona proprietà lessicale; dimostra puntuale e appropriata conoscenza dei
contenuti trattati.
10-9
8
(III)
7
(IV)
-produce testi discretamente corretti dal punto di
vista grammaticale e lessicale, formulando autonomamente le frasi;
-dimostra adeguata conoscenza dei contenuti.
-produce semplici testi
adeguati al contesto e sostanzialmente corretti sul
piano comunicativo, pur
con qualche errore;
-conosce discretamente i
contenuti trattati.
ORALE
L’alunno…
6
(V)
5
(VI)
4
(VII)
- conosce sufficientemente gli argomenti trattati e li sa esporre, pur con
qualche incertezza e con la guida
dell’insegnante;
- conosce buona parte dei vocaboli incontrati;
- capisce globalmente la domanda e risponde in maniera abbastanza adeguata e comprensibile;
- ha una pronuncia accettabile;
- se guidato, riconosce e corregge alcuni errori commessi.
- conosce solo alcuni argomenti trattati
e li espone in maniera parziale e frammentaria;
- conosce pochi vocaboli;
- capisce solo in parte la domanda e risponde in maniera vaga e approssimativa;
- non sa applicare in maniera corretta
le regole grammaticali.
- non conosce i contenuti trattati, di
conseguenza non sa esporli;
- conosce solo alcuni vocaboli, ma in
maniera confusa e scorretta;
- non capisce la domanda e risponde in
maniera inadeguata;
- non sa applicare le regole grammaticali, perché non le conosce.
- accetta di essere interrogato ma non
conosce nessuno degli argomenti trat(VIII) tati;
- non risponde alle domande, ma ammette di non sapere.
3
2
(IX)
non ha permesso di effettuare la valutazione.
SCRITTO : Test grammaticali
6
(V)
5
(VI)
60 - 66 %
di “risposte”
(completamenti,
traduzioni, collegamenti) esatte.
A scalare, in
proporzione
matematica
A scalare, in
proporzione
(VII) matematica
4
SCRITTO: Produzione scritta
L’alunno…
6
(V)
5
(VI)
-produce semplici testi,
abbastanza adeguati dal
punto di vista lessicale e
grammaticale;
-conosce sufficientemente
i contenuti.
-produce semplici testi, in
parte difettosi dal punto di
vista lessicale e con più di
qualche errore grammaticale;
- non dimostra conoscenza sicura dei contenuti.
-produce testi molto scorretti dal punto di vista
(VII) grammaticale e lessicale;
-conosce poco i contenuti.
4
33-40%
-produce testi molto scor3
di “risposte”
retti dal punto di vista
(VIII) (completamenti, (VIII) grammaticale, lessicale e
traduzioni, colortografico;
legamenti) esat- dimostra di non conote.
scere quanto svolto in
classe.
non ha permesnon ha permesso di effet2
2
so di effettuare
tuare la valutazione (con(IX) la valutazione
(IX) segna del compito in
(consegna del
bianco).
test in bianco).
3
41
MATERIE GIURIDICO- ECONOMICHE
AREA di indirizzo :
L’ALUNNO… Conoscenza Conoscenza di Capacità di efCapacità di effetdei termini
fatti, regole e
fettuare
tuare applicazioni
principi
trasformazioni
e adattamenti
uso ampio e ricorda in modo sa effettuare
svolge in modo preciI-II
preciso del
accurato, com- ampi e precisi
so le applica-zioni ri(10-9)
lessico speci- pleto e approcollegamenti tra chieste, illu-strando
fico.
fondito gli ari vari ambiti del- in modo ampio e apgomenti analiz- la materia, non- profondito gli elezandoli nei loro ché sistema-tici menti carat-terizzanti
elementi costi- e opportuni rife- un caso pratico, coltutivi e sisterimenti interdi- locandoli opportunamatici richiasciplinari.
mente nel contesto
mando opportuteorico spe-cifico e
namente le nogenerale.
zioni di base.
Mostra padronanza.
uso preciso
ricorda in modo sa effettuare
è capace di effettuare
III
del lessico
accurato e com- precisi collega- applicazioni di regole
(8)
specifico.
pleto gli argomenti tra i vari e principi, illustrando
menti con ampia ambiti della ma- in modo chiaro e precapacità di ana- teria e alcuni ri- ciso gli elementi calisi di regole e
ferimenti inter- ratterizzanti un ca-so
fenomeni. Ridisciplinari.
pratico, collocan-doli
chiama opportuopportunamente nel
namente le nocontesto teorico spezioni di base.
cifico e generale.
uso
corretto
ricorda
in
modo
sa
effettuare
aleffettua correttamente
IV
del lessico
completo anche cuni collegale applicazioni di re(7)
specifico
se non approfon- menti tra i vari gole e principi, collodito gli argoambiti della ma- candole, anche con
menti pur con
teria e, se indi- qualche lieve incerqualche lieve er- rizzato, alcuni
tezza, nel per-tinente
rore, dimostran- riferimenti inquadro teorico.
do sicura cono- terdisciplinari.
scenza delle nozioni di base.
uso non del
ricorda i conte- riesce ad efeffettua, se solleciV
tutto corretto nuti richiesti pur fettuare, se sol- tato,le applicazioni ri(6)
del lessico
con qualche su- lecitato, qualche chieste con qualche
specifico.
perficialità con riferimento ad
difficoltà. I richiami
essenziali richia- ambiti diversi
al dato teorico sono
mi alle nozioni della materia.
collocati approssimadi base.
tivamente nel pertinente quadro teorico.
42
Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi
utilizza procedimenti e/o modelli operativi
con sicura padronanza, dimostrando ampia
capacità di analisi.
utilizza procedimenti e/o modelli operativi in
modo corretto,
autonomo e appropriato.
utilizza correttamente e in
modo appropriato procedimenti e/o modelli operativi
pur con qualche
lieve incertezza.
utilizza, se opportunamente
indirizzato, procedimenti e/o
modelli operativi sia pure con
alcune incertezze.
L’ALUNNO…
VI
(5)
VII
(4)
VIII
(3)
IX
(2)
Conoscenza
dei termini
Capacità di effettuare
trasformazioni
e adattamenti
uso scorretto ricorda in modo riesce ad efdel lessico
frammentario,
fettuare, se opspecifico.
poco preciso, gli portunamente
argomenti dimo- indirizzato,
strando una co- qualche riferinoscenza super- mento ad ambiti
ficiale dei prin- diversi della macipi e delle reteria con al-cuni
gole fondamen- errori.
tali.
conoscenza
ricorda in modo commette gravi
solo framconfuso, distorto errori quando
mentaria del e con incertezze viene sollecitato
lessico spei contenuti riad effettuare
cifico.
chiesti.
collegamenti
con ambiti diversi della materia.
nessuna cono- non ha nessuna non è in grado di
scenza del
o pressoché mi- effettuare alcun
lessico spenime conoscen- collegamento né
cifico
ze.
all’interno della
disciplina né in
via interdisciplinare.
non ha pernon ha pernon ha permesso di ef- messo di effet- messo di effetfettuare la va- tuare la valutuare la valulutazione.
tazione.
tazione.
AREA generale :
L’ALUNNO…
I-II
(10-9)
Conoscenza di
fatti, regole e
principi
Capacità di effettuare applicazioni
Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi
non riconosce nel ca- utilizza in modo
so concreto gli eleconfuso semmenti rilevanti per
plici modelli o
inquadrare il proble- procedimenti,
ma nel contesto teori- dimostrandosi
co.
incerto nell’avviare a soluzione
il problema proposto.
nelle applicazioni
delle conoscenze
commette gravi errori.
utilizza in modo
frammentario e
distorto, commettendo gravi
errori, procedimenti e/o modelli operativi.
non sa applicare le
nozioni di base.
non è in grado di
utilizzare modelli o procedimenti.
non ha per-messo di
effettuare la valutazione.
non ha permesso di effettuare la valutazione.
SCIENZE INTEGRATE: Sc. Terra e Biologia
Conoscenza
dei termini
Conoscenza
dei fenomeni (fatti)
Comprensione
dei concetti
(regole e principi)
utilizza con precisione e ha un’ottima conoscenza riconosce rapidamente e
rapidità un linguaggio
dei fenomeni trattati.
puntualmente i rapporti
specifico appropriato.
causa/effetto nei fenomeni naturali.
43
L’ALUNNO…
Conoscenza
dei termini
Conoscenza
dei fenomeni (fatti)
III
(8)
utilizza correttamente un ha una buona conolinguaggio specifico ap- scenza dei fenomeni
propriato.
trattati.
IV
(7)
utilizza più che sufficientemente un linguaggio specifico appropriato.
utilizza sufficientemente
un linguaggio specifico
appropriato.
V
(6)
VI
(5)
VII
(4)
VIII
(3)
IX
(2)
ha una discreta conoscenza dei fenomeni
trattati.
Comprensione
dei concetti
(regole e principi)
riconosce senza difficoltà i rapporti causa/effetto nei fenomeni
naturali.
riconosce quasi tutti i
rapporti causa/effetto
nei fenomeni naturali.
ha una sufficiente cono- riconosce solo i fonscenza dei feno-meni
damentali rapporti cautrattati.
sa/effetto nei fenomeni
naturali.
utilizza non sempre con ha una conoscenza suriconosce alcuni rapporti
sicurezza un linguaggio perficiale dei feno-meni causa/effetto nei fenospecifico appropriato
trattati.
meni naturali.
utilizza scorrettamente possiede solo poche ed presenta significative
un linguaggio specifico elementari nozioni dei
difficoltà nel riconoappropriato.
fenomeni trattati.
scere i rapporti causa/effetto nei fenomeni
naturali.
non utilizza un linguag- non possiede neppure
non riconosce i rapporti
gio specifico appropria- nozioni elementari dei
causa/effetto nei fenoto.
fenomeni trattati.
meni naturali.
non ha permesso di ef- non ha permesso di ef- non ha permesso di effettuare la valutazione. fettuare la valutazione. fettuare la valutazione.
AREA generale :
MATEMATICA
L’alunno
Utilizzo del
Conoscenza
Capacità
Capacità
…
linguaggio specifico deldei contenuti
di applicazione
di risolvere prola disciplina
delle conoscenze
blemi
utilizza un linguaggio ri- conosce i contenuti applica le conoscen- imposta e risolve
I-II
goroso.
in modo completo e ze con precisione e puntualmente anche
(10-9)
approfondito.
rapidità.
problemi complessi.
III
(8)
utilizza un linguaggio
corretto.
conosce i contenuti
in modo completo.
applica correttamen- imposta e risolve
te le conoscenze.
problemi di media
difficoltà.
IV
(7)
utilizza un linguaggio
abbastanza corretto.
conosce discretamente i contenuti.
applica discretamente le conoscenze.
44
imposta e risolve
semplici problemi.
L’alunno
…
V
(6)
Utilizzo
Conoscenza
Capacità
del linguaggio specifico
dei contenuti
di applicazione
della disciplina
delle conoscenze
utilizza un linguaggio
conosce sufficiente- applica sufficientesufficientemente corretto. mente i contenuti.
mente le conoscenze.
Capacità
di risolvere problemi
imposta semplici
problemi con lievi
incertezze nella risoluzione.
conosce parzialmen- applica le conoscen- commette lievi errote i contenuti.
ze con lievi errori.
ri nell’impostazione di problemi.
VI
(5)
utilizza un linguaggio
impreciso.
VII
(4)
utilizza un linguaggio
scorretto.
conosce i contenuti
in modo frammentario e confuso.
VIII
(3)
utilizza un linguaggio
gravemente scorretto.
conosce i contenuti in applica le conoscen- non è in grado di
modo estremamente l ze in modo totalanalizzare un problema.
mitato e del tutto confmente scorretto e
confuso.
so .
IX
(2)
non ha permesso di effet- non ha permesso di
tuare la valutazione.
effettuare la valutazione.
AREA generale :
L’alunno
….
I
(10)
II
(9)
III
(8)
IV
(7)
V
(6)
applica in modo
scorretto le conoscenze .
non ha permesso di
effettuare la valutazione.
commette gravi errori nell’impostazione di problemi.
non ha permesso di
effettuare la valutazione.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Conoscenza dei contenuti tecnici spe- Capacità coordinativo-motorie e loro applicacifici
zione
dimostra di possedere ampie conodimostra una completa e totale padronanza motoscenze tecniche specifiche.
ria che applica in ogni tipo di attività proposta in
forma autonoma e coerente, raggiungendo alte
specializzazioni in più settori.
dimostra di possedere adeguate e sicure dimostra una completa e totale padronanza motoconoscenze tecniche specifiche.
ria che applica in ogni tipo di attività proposta in
forma autonoma e coerente.
dimostra di possedere buone conoscen- dotato di buone capacità coordinativo-motorie e
ze tecniche specifiche.
tecnico attitudinali, partecipa in maniera motivata e collaborativa ad ogni tipo di attività proposta.
dimostra di possedere discrete conodotato di adeguate doti fisiche che applica con
scenze tecniche specifiche.
costante interesse ed impegno conseguendo risultati più che positivi in diverse attività.
dimostra di possedere sufficienti cono- dotato di capacità coordinativo-motorie nella
scenze tecniche specifiche.
norma che applica, nelle varie attività, con impegno ed interesse regolari.
45
L’alunno
….
VI
(5)
VII
(4)
VIII
(3)
IX
(2)
Conoscenza dei contenuti tecnici specifici
dimostra di possedere superficiali e
frammentarie conoscenze tecniche specifiche.
dimostra conoscenze molto lacunose
dei contenuti tecnici specifici.
Capacità coordinativo-motorie e loro applicazione
dimostra carenze e scarse attitudini alle attività
proposte; impegno ed interesse alterni e discontinui.
dotato di lacune di base; dimostra di possedere
poca attitudine per la materia; impegno ed interesse molto limitati. Si dimostra poco motivato
nonostante le sollecitazioni e/o si rifiuta di effettuare le attività proposte.
non possiede conoscenze tecniche spe- dotato di gravi carenze di base; dimostra di non
cifiche.
possedere la minima attitudine per la materia; impegno ed interesse inesistenti. Si dimostra indifferente a qualsiasi sollecitazione e/o si rifiuta di effettuare le attività proposte.
non ha permesso di effettuare la valuta- non ha permesso di effettuare la valutazione.
zione.
AREA di indirizzo
L’ALUNNO…
SCIENZA DEGLI ALIMENTI – Sc. e Cultura dell’alimentazione
Conoscenza dei
termini
conosce, comprende e sa usare in
modo ottimale i
termini riferiti al
contesto.
Conoscenza dei
contenuti
fornisce descrizioni approfondite,
accurate, analitiche
ed è in grado di
ampliare autonomamente le proprie
conoscenze.
Conoscenza di regole e principi
usa la terminologia
specifica in contesti diversi con estrema sicurezza,
sa stabilire confronti e sa porre in
relazione due o più
dati/elementi.
III
(8)
conosce, comprende e sa usare in
modo sicuro e adeguato i termini riferiti al contesto.
fornisce descrizioni accurate ed
analitiche dei fatti
oggetto di studio.
usa la terminologia
specifica con sicurezza in contesti
diversi, sa stabilire
confronti e sa porre
in rela-zione due o
più dati/elementi.
IV
(7)
conosce, comprende e usa in modo
abbastanza adeguato e con discreta sicurezza i termini riferiti al contesto.
fornisce descrizioni accurate dei
fatti oggetto di studio.
usa la terminologia
specifica con linearità in contesti
diversi, sa stabilire
confronti.
I-II
(10-9)
46
Capacità di effettuare applicazioni
sa risolvere vari
problemi che si
presentano in contesti diversi e riesce a proporre facilmente, in ogni
situazione, passaggi dall’astratto
al concreto.
sa risolvere vari
problemi che si
presentano in contesti diversi e riesce a proporre diversi passaggi
dall’astratto al
concreto.
sa risolvere vari
problemi che si
presentano in contesti diversi e riesce a proporre almeno alcuni passaggi dall’astratto
al concreto.
L’ALUNNO…
Conoscenza dei
termini
conosce, comprende ed usa in modo
sufficientemente
adeguato i termini
riferiti al contesto.
Conoscenza dei
contenuti
descrive i fatti oggetto di studio individuando gli elementi essenziali.
Conoscenza di regole e principi
usa la terminologia
specifica con qualche incertezza in
contesti diversi, sa
stabilire confronti,
almeno sollecitato.
Capacità di effettuare applicazioni
sa risolvere alcuni
problemi che si
presentano in contesti diversi e sa
proporre almeno
alcuni passaggi
dall’astratto al
concreto, pur con
qualche incertezza.
VI
(5)
presenta qualche
difficoltà nel riconoscere il significato dei termini,
non è in grado di
usarli sempre in
modo appropriato.
presenta conoscenze superficiali e/o
frammentarie,
commette qualche
errore di comprensione e può
manifestare difficoltà nell’esposizione dei fatti.
usa solo parzialmente una corretta
terminologia in
contesti diversi e
stabilisce confronti
con qualche difficoltà.
sa applicare le conoscenze per risolvere problemi
semplici, ma commette errori. Non è
in grado di proporre semplici passaggi dall' astratto
al concreto.
VII
(4)
presenta evidenti
difficoltà nel riconoscere il significato dei termini,
generalmente insicuro e poco preciso
nell’uso della terminologia specifica.
possiede poche ed
elementari conoscenze dei fatti oggetto di studio
commettendo molti
errori di comprensione in un contesto confuso e disorganico.
usa scorrettamente
la terminologia
specifica in contesti diversi e dimostra difficoltà
nello stabilire confronti.
applica solo saltuariamente le
scarse conoscenze
in compiti semplici, commettendo
molti errori.
VIII
(3)
non riconosce il significato dei termini pertanto non
li sa usare.
non possiede conoscenze, neppure elementari, degli argomenti oggetto di
studio.
non usa la terminologia speci-fica nei
diversi contesti e
non ha capacità di
stabilire confronti.
non possedendo
conoscenze dei fatti, non riesce ad
applicarle.
V
(6)
IX
(2)
non ha permesso di non ha permesso di non ha permesso di non ha permesso di
effettuare la valu- effettuare la valu- effettuare la valu- effettuare la valutazione.
tazione.
tazione.
tazione.
47
AREA di indirizzo :
L’ALUNNO
…
Conoscenza
dei termini
I-II
(10-9)
ha acquisito la
terminologia
specifica e si
esprime con
proprietà e
chiarezza di
linguaggio in
ogni situazione
e con competenza.
III
(8)
IV
(7)
LABORATORIO dei SERVIZI ENOGASTRONOMICI – settore CUCINA
Conoscenza
dei fatti
Conoscenza di
regole e principi
Capacità di
effettuare
applicazioni,
trasformazioni e adattamenti
Capacità
di utilizzare procedimenti e modelli operativi
sa procedere in
modo autonomo e
con precisione.
Compilazione ed analisi
di diversi
strumenti
per la simulazione aziendale
sa procedere
in modo autonomo e con
precisione.
conosce i contenuti del programma e ne
memorizza le
nozioni fondamentali, compresa la simbologia usata nel
reparto, con
precisione e in
maniera sistematica.
ha acquisito la conosce i conterminologia
tenuti del prospecifica e si
gramma e ne
esprime con
memorizza le
proprietà e
nozioni fondachiarezza di
mentali, comlinguaggio in
presa la simboogni situalogia usata nel
zione, in modo reparto,in modo
sicuro e precompleto e apciso.
profondito.
sceglie corret- NON PREVISTO
tamente tecniche, procedure,
attrezzi, ingredienti, approcci comunicativi, con molta
precisione.
sceglie correttamente tecniche e procedure, attrezzi, ingredienti, approcci comunicativi con sicurezza.
sa risolvere
vari problemi
che si presentano in contesti diversi e
riesce a proporre facilmente, in ogni
situazione,
passaggi
dall’astratto al
concreto.
sa procedere con
sicurezza
e correttamente.
sa procedere
con sicurezza
e correttamente.
ha acquisito la
terminologia
specifica e si
esprime con
proprietà e
chiarezza di
linguaggio in
ogni situazione
correttamente.
sceglie correttamente tecniche, procedure,
attrezzi, ingredienti e approcci comunicativi.
sa risolvere
vari problemi
che si presentano in contesti diversi, e
riesce a proporre almeno
alcuni passaggi dall’astratto
al concreto.
sa procedere con
sicurezza
e correttamente.
sa procede in
modo discretamente corretto.
conosce i contenuti del programma e ne
memorizza le
nozioni fondamentali, compresa la simbologia usata nel
reparto, in modo completo,
anche se non
approfondito.
48
L’ALUNNO
…
Conoscenza
dei termini
Conoscenza
dei fatti
Conoscenza di
regole e principi
Capacità di
effettuare
applicazioni,
trasformazioni e adattamenti
Capacità
di utilizzare procedimenti e modelli operativi
ha acquisito la conosce i con- sceglie tecnisa risolvere
sa proterminologia
tenuti del pro- che, procedure, vari problemi cedere
specifica e si
gramma e ne
attrezzi, ingre- che si presen- correttaesprime con
memorizza le
dienti e approc- tano in conte- mente,
proprietà e
nozioni fonda- ci comunicativi sti diversi, e
ma guiin modo sufchiarezza di
mentali, comriesce a prodato
linguaggio, in presa la simbo- ficientemente
porre almeno dall’inseogni situazio- logia usata nel adeguato.
alcuni passag- gnante.
ne, con suffireparto in modo
gi dall’astratto
ciente precisio- corretto.
al concreto
ne.
con qualche
incertezza.
Compilazione ed analisi
di diversi
strumenti
per la simulazione aziendale
sa procedere
correttamente,
ma guidato
dall’insegnante.
VI
(5)
ha acquisito la
terminologia
specifica e si
esprime con
scarsa proprietà di linguaggio nelle
varie situazioni, in modo poco preciso e
non sempre adeguato.
conosce i contenuti del programma e memorizza con
difficoltà le nozioni fondamentali, compresa la simbologia usata nel
reparto, in
modo frammentario, poco
preciso e superficiale.
sceglie tecniche e procedure, attrezzi,
ingredienti e
approcci comunicativi in modo superficiale.
sa applicare le
conoscenze
per risolvere
problemi semplici, ma commette errori.
Non è in grado di proporre semplici
passaggi
dall’astratto al
concreto.
sa procedere
parzialmente con
qualche
errore.
sa procede
parzialmente
con qualche
errore.
VII
(4)
non ha acquisito la terminologia specifica e si esprime con una
ridotta proprietà di linguaggio nelle
varie situazioni.
conosce in modo lacunoso i
contenuti del
programma e le
nozioni fondamentali, compresa la simbologia usata nel
reparto.
non sceglie adeguatamente
tecniche, procedure, attrezzi,
ingredienti, con
approcci comunicativi molto
confusi.
applica solo
saltuariamente
le scarse conoscenze in
comunicati
semplici,commettendo molti errori.
sa procedere solo parzialmente e con
gravi difficoltà ed
errori.
sa procedere
solo parzialmente e con
gravi difficoltà ed errori.
V
(6)
49
L’ALUNNO
…
VIII
(3)
IX
(2)
Conoscenza
dei termini
Non previsto
non ha acquisito conoscenze.
non ha permesso di effettuare la
valutazione.
non ha permesso di effettuare la
valutazione .
Area di indirizzo
Conoscenza di
regole e principi
Capacità di
effettuare
applicazioni,
trasformazioni e adattamenti
Capacità
di utilizzare procedimenti e modelli operativi
non sceglie ade- non posseden- non diguatamente te- do conoscenze mostra alcniche,procedu- dei fatti, non cuna care,attrezzi,ingre riesce ad ap- pacità odienti e approc- plicarle.
perativa.
ci comunicativi.
non ha pernon ha pernon ha
messo di
messo di
permesso
effettuare la
effettuare la
di effetvalutazione.
valutazione . tuare la
valutaz.
Compilazione ed analisi
di diversi
strumenti
per la simulazione aziendale
non dimostra
alcuna capacità operativa.
non ha permesso di
effettuare la
valutazione.
LABORATORIO dei SERVIZI ENOGASTRONOMICI -settore sala e vendita
L’alunno…
Conoscenza
dei termini
I-II
(10-9)
ha acquisito la
terminologia
specifica e si
esprime con
proprietà e
chiarezza di
linguaggio in
ogni situazione, con
competenza.
ha acquisito la
terminologia
specifica e si
esprime con
proprietà e
chiarezza di
linguaggio in
ogni situazione in modo sicuro e preciso.
III
(8)
Conoscenza
dei fatti
Conoscenza
dei contenuti
Conoscenza e
applicazione
delle regole
igienicosanitarie
Capacità di utilizzare strumenti,
procedimenti e
modelli operativi
nelle fasi di simulazione aziendale
conosce, con pre- conosce e ap- sa utilizzare gli strucisione e in ma- plica le regole menti ed i modelli
niera sistematica, igienico-sanita- operativi attraverso
i contenuti del
rie in modo au- procedimenti comprogramma e ne tonomo, preci- pletamente autonomemorizza le no- so, costante e
mi, precisi e sicuri.
zioni fondamen- corretto in tutte
tali, compresa la le situazioni
simbologia usata che si presennel settore.
tano.
conosce, in modo conosce e apsa utilizzare gli
completo ed ap- plica le regole strumenti ed i moprofondito, i con- igienico-sanita- delli operativi attenuti del prorie in modo
traverso procedigramma e ne me- costante e
menti sicuri, premorizza le nozio- corretto.
cisi e corretti.
ni fondamentali,
compresa la simbologia usata nel
settore.
50
Capacità di
mantenere un
comportamento
controllato e
adeguato alla
situazione
mantiene sempre
un comportamento corretto e
adeguato alle
diverse situazioni, in modo
completamente
autonomo e
responsabile.
mantiene
sempre un
comportamento
corretto e
adeguato alle
diverse
situazioni, in
modo
responsabile.
L’alunno…
Conoscenza
dei termini
Conoscenza
dei contenuti
Conoscenza e
applicazione
delle regole
igienicosanitarie
Capacità di utilizzare strumenti,
procedimenti e
modelli operativi
nelle fasi di simulazione aziendale
Capacità di
mantenere un
comportamento
controllato e
adeguato alla
situazione
IV
(7)
ha acquisito
correttamente la terminologia specifica e si esprime con
proprietà e
chiarezza di
linguaggio
in ogni situazione.
conosce, in modo completo,
anche se non
approfondito, i
contenuti del
programma e
ne memorizza
le nozioni fondamentali,
compresa la
simbologia usata nel settore.
conosce e applica le regole
igienico-sanitarie in modo
discontinuo,
con una discreta precisione e correttamente.
sa utilizzare gli
strumenti ed i
modelli operativi
attraverso procedimenti abbastanza sicuri, in genere
precisi e corretti.
sa rispettare le
regole e
mantenere un
comportamento
adeguato alle
diverse
situazioni.
V
(6)
ha acquisito la
terminologia
specifica e si
esprime con
sufficiente
precisione in
ogni
situazione.
conosce in modo
corretto i contenuti del programma e ne memorizza le nozioni
fondamentali,
compresa la
simbologia
usata nel settore.
conosce e applica le regole
igienico-sanitarie in modo
discontinuo,
abbastanza
preciso ma
sufficientemente corretto.
sa utilizzare gran
parte degli strumenti e dei modelli
operativi attraverso
procedimenti
corretti, ma guidato
dall’insegnante.
sa, generalmente,
rispettare le
regole e
mantenere un
comportamento
adeguato alle
diverse situazioni
VI
(5)
ha acquisito la
terminologia
specifica in
modo poco
preciso, e si
esprime con
linguaggio
non sempre
adeguato nelle
varie
situazioni.
conosce in modo
frammentario i
contenuti del
programma,
memorizzando le
nozioni fondamentali in modo
poco preciso e
superficiale,
compresa la
simbologia
usata nel settore.
conosce superficialmente ed
in modo frammentario le regole igienicosanitarie, e le
applica con discontinuità, poca precisione,
commettendo
alcuni errori,
anche se guidato dall’insegnante.
non sa utilizzare
molti degli
strumenti e dei
modelli operativi
attraverso
procedimenti solo
parzialmente
corretti, con
incertezze ed errori.
generalmente
non sa rispettare
regole e tempi, e
mantiene un
comportamento
inadeguato alle
diverse
situazioni.
51
L’alunno…
Conoscenza
dei termini
VII
(4)
non ha
acquisito la
terminologia
specifica e si
esprime con
scarsa
proprietà di
linguaggio
nelle varie situazioni.
VIII
(3)
non ha
acquisito la
terminologia
specifica e
non si
esprime.
non ha
acquisito
conoscenze.
IX
(2)
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione.
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione.
Conoscenza
dei contenuti
Conoscenza e
applicazione
delle regole
igienicosanitarie
Capacità di utilizzare strumenti,
procedimenti e
modelli operativi
nelle fasi di simulazione aziendale
conosce in modo non conosce
non sa utilizzare gli
discontinuo e
gran parte delle strumenti e molti
confuso i conte- regole igienico- dei modelli operanuti del
sanitarie e le
tivi;
programma e
applica saltua- procede con molte
non memorizza riamente, con
incertezze nei vari
le nozioni fonda- imprecisioni,
procedimenti,
mentali, compre- commettendo
commettendo molti
sa la simbologia molti errori .
errori, dimostrando
usata nel settore.
difficoltà.
non conosce e
non applica le
regole igienicosanitarie, nonostante le
sollecitazioni
da parte dell’insegnante .
non conosce e
rifiuta di
applicare le
regole igienicosanitarie.
Capacità di
mantenere un
comportamento
controllato e
adeguato alla
situazione
non sa rispettare
regole e tempi, e
adotta un comportamento quasi
sempre
inadeguato alle
diverse
situazioni.
non dimostra alcuna adotta
capacità operativa. comportamenti
inadeguati e non
rispettosi del
materiale, delle
regole e delle
persone.
non ha permesso di
effettuare la
valutazione.
adotta un
comportamento
gravemente
scorretto.
AREA di indirizzo:
LABORATORIO dei SERVIZI di ACCOGLIENZA TURISTICA
L’alunno …
I-II
(10-9)
Conoscenza Conoscenza Conoscenza di
dei termini dei contenu- regole e printi
cipi
Capacità di
effettuare
trasformazioni e adattamenti
ha acquisito conosce i
è in grado di
è in grado di
la terminolo- contenuti del stabilire confornire solugia specifica programma e fronti e di porre zioni e di
con compe- ne memoriz- in relazione gli presentare in
tenza.
za le nozioni elementi costi- forma rielafondamenta- tutivi del proborata i conlicon preci- gramma con
tenuti, con
sio-ne e siprecisione e in precisione ed
stemodo adeguato. efficacia.
maticamente.
52
Capacità di Capacità di
effettuare
utilizzare
applicazioni procedimenti
e modelli operativi
sa utilizzare compie le sinle conoscen- gole operazioze acquisite ni e predispoin situazioni ne i mezzi e
nuove e in
gli strumenti
contesti innecessari con
consueti,con abilità e sicusicurezza.
rezza.
L’alunno …
III
(8)
Conoscenza Conoscenza Conoscenza di
dei termini dei contenu- regole e printi
cipi
Capacità di
effettuare
trasformazioni e adattamenti
ha acquisito conosce i
è in grado di
è in grado di
la terminolo- contenuti del stabilire confornire solugia specifica programma e fronti e di porre zioni e di
in modo si- ne memoriz- in relazione gli presentare in
curo e preci- za le nozioni elementi costi- forma rielaso.
fondamentali tutivi del proborata i conin modo
gramma con si- tenuti con cacompleto ed curezza.
pacità critica.
approfondito
IV
(7)
ha acquisito
la terminologia specifica
in modo corretto.
V
(6)
ha acquisito
la terminologia specifica
con sufficiente precisione.
VI
(5)
ha acquisito
la terminologia in modo
poco preciso
e non sempre
adeguato.
Capacità di Capacità di
effettuare
utilizzare
applicazioni procedimenti
e modelli operativi
sa utilizzare compie le sinle conoscen- gole operazioze acquisite ni e predispoin situazioni ne i mezzi e
nuove e in
gli strumenti
contesti innecessari in
consueti,
modo adeguain modo ap- to.
propriato e
preciso.
conosce i
è in grado di
è in grado di sa utilizzare compie le sincontenuti del stabilire confornire solu- le conoscen- gole operazioprogramma e fronti e di porre zioni e di
ze acquisite ni e predispone memoriz- in relazione gli presentare in in situazioni ne i mezzi e
za le nozioni elementi costi- forma riela- nuove e in
gli strumenti
fondamentali tutivi del proborata i con- contesti innecessari
in modo
gramma, in
tenuti con un consueti, in in modo efficompleto,
modo corretto. metodo apmodo corret- cace e corretanche se non
propriato.
to.
to.
approfondito
conosce i
è in grado di
è in grado di sa utilizzare compie le sincontenuti del stabilire confornire solu- le conoscen- gole operazioprogramma e fronti e di porre zioni e di
ze acquisite ni e predispone memoriz- in relazione gli presentare, in in situazioni ne i mezzi e
za le nozioni elementi costi- forma riela- nuove e in
gli strumenti
fondamentali tutivi del proborata, i con- contesti innecessari in
in modo cor- gramma in mo- tenuti con un consueti,
modo abbaretto.
do sufficienmetodo suffi- con qualche stanza preciso.
temente adecientemente incertezza.
guato.
adeguato.
conosce i
stabilisce con- fornisce so- sa utilizzare compie le sincontenuti in fronti in modo luzioni in
le scarse co- gole operaziomodo fram- superficiale e
modo poco
noscenze ac- ni e predispomentario,
con qualche dif- preciso.
quisite in si- ne i mezzi e
poco preciso ficoltà.
tuazioni nuo- gli strumenti
e superficiale
ve e in conte- necessari in
sti inmodo incerto
consueti, in e faticoso.
modo incerto
e faticoso.
53
L’alunno …
Conoscenza Conoscenza Conoscenza di
dei termini dei contenu- regole e printi
cipi
VII
(4)
ha acquisito
la terminologia in maniera inadeguata.
VIII
(3)
non ha acquisito conoscenze.
IX
(2)
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione
AREA di indirizzo :
L’ALUNNO… Conoscenza
dei termini
I-II
(10-9)
Capacità di
effettuare
trasformazioni e adattamenti
stabilisce con- fornisce pofronti con molta che soluzioconfusione.
ni, in modo
approssimativo.
Capacità di Capacità di
effettuare
utilizzare
applicazioni procedimenti
e modelli operativi
conosce i
sa utilizzare compie le sincontenuti in
le poche co- gole operaziomodo dinoscenze ac- ni e predisposcontinuo e
quisite in si- ne i mezzi e
confuso.
tuazioni nuo- gli strumenti
ve e in con- necessari
testi inconcon gravi difsueti,con gra- ficoltà.
vi difficoltà.
non ha acnon ha acquisi- non ha acqui- non sa utinon compie le
quisito cono- to conoscenze. sito capacità. lizzare le co- singole operascenze.
noscenze
zioni e non
perché non
predispone i
acquisite.
mezzi e gli
strumenti necessari perché
non ha acquisito la capacità
per farlo.
non ha
non ha
non ha
non ha
non ha
permesso di permesso di
permesso di permesso di permesso di
effettuare la effettuare la
effettuare la effettuare la effettuare la
valutazione valutazione
valutazione valutazione valutazione
Diritto e tecniche amministrative della struttura ristorativa
Conoscenza
dei fatti
Conoscenza Capacità di Capacità di efdi regole e
effettuare
fettuare appliprincipi
collegamenti
cazioni, trae integrazioni sformazio-ni,
interdiscipli- adattamenti
nari (classi 5)
conosce,
fornisce deha un’ottima effettua i col- NON PREVISTO
comprende e scrizioni apconoscenza legamenti con
sa usare in
profondite, ac- delle regole apporto persomodo ottima- curate, anali- e dei principi nale, corretto
le i termini
tiche ed è in
e sa fare
e preciso.
riferiti al con- grado di am- confronti e
testo.
pliare autono- relazioni.
mamente le
proprie conoscenze.
54
Capacità
di utilizzare procedimenti e
modelli
operativi.
sa procedere in modo
autonomo e
con precisione.
L’ALUNNO… Conoscenza
dei termini
III
(8)
Conoscenza
dei fatti
Conoscenza Capacità di
di regole e
effettuare
principi
collegamenti
e integrazioni
interdisciplinari (classi 5)
conosce,
fornisce deha una buo- effettua i colcomprende e scrizioni accu- na conoscen- legamenti con
sa usare i
rate ed analiti- za delle re- qualche aptermini riferi- che dei fatti
gole e dei
porto personati al contesto. oggetto di
principi e sa le in modo
studio.
fare confron- corretto e apti e relazioni. propriato.
IV
(7)
conosce,
comprende e
usa in modo
abbastanza
adeguato i
termini riferiti al contesto.
fornisce descrizioni accurate dei fatti
oggetto di
studio.
ha una discreta conoscenza delle
regole e dei
principi e sa
porre in relazione va-ri
elementi.
effettua collegamenti con
discreta attinenza agli argomenti proposti.
V
(6)
conosce e
comprende i
termini riferiti al contesto.
descrive i fatti
oggetto di studio individuando gli elementi essenziali.
ha una adeguata conoscenza delle
regole e dei
principi.
effettua in
modo semplice, ma corretto collegamenti tra gli
argomenti
proposti.
VI
(5)
presenta
qualche difficoltà nel riconoscere il
significato
dei termini;
non è in grado di
usarli sempre
in modo appropriato.
presenta conoscenze superficiali,frammentarie,mnemoniche;commette qualche
errore di comprensione con
difficoltà
nell’esposizione dei fatti.
ha una conoscenza solo
parziale delle regole e
dei prin-cipi.
effettua semplici collegamenti, ma difettosi sul piano della comprensione logica
55
Capacità di ef- Capacità
fettuare appli- di utilizcazioni, tra- zare procesformazio-ni, dimenti e
adattamenti
modelli
operativi.
sa risolvere vari sa procedeproblemi che si re con sicupresentano in
rezza e in
contesti diversi modo core riesce a pro- retto.
porre facilmente, in ogni situazione, passaggi
dall’astratto al
concreto.
sa risolvere vari sa proceproblemi che si dere in mopresentano in
do discretacontesti diversi mente core riesce a pro- retto.
porre almeno
alcuni passaggi
dall’astratto al
concreto.
sa risolvere vari sa procedeproblemi che si re correttapresentano in
mente ancontesti diversi che se guie riesce a pro- dato dalporre almeno
l’insegnanalcuni passaggi te.
dall’astratto al
concreto, con
qualche incertezza.
sa applicare le sa proceconoscenze per dere in morisolvere prodo parziale
blemi semplici, con qualche
ma commette
errore.
errori. Non è in
grado di proporre semplici
passaggi dall’astratto al concreto.
L’ALUNNO… Conoscenza
dei termini
VII
(4)
VIII
(3)
IX
(2)
Conoscenza Capacità di
di regole e
effettuare
principi
collegamenti
e integrazioni
interdisciplinari (classi 5)
presenta evi- possiede po- dimostra di effettua colledenti difficol- che ed eleavere diffi- gamenti con
tà nel ricono- mentari cono- coltà
molte difficolscere il signi- scenze dei fat- nell’appren- tà, solo se rificato dei ter- ti oggetto di
dimento del- chiesto e con
mini, genestudio, com- le regole e
scarsa attinenralmente insi- mettendo mol- dei principi za.
curo e poco
ti errori di
preciso nel- comprensione
l’uso della
in un contesto
terminologia confuso e dispecifica
sorganico
non riconosce non possiede non conosce non dimostra
il significato conoscenze,
del tutto le
alcuna capadei termini.
neppure eleregole e i
cità di effetmentari, degli principi della tuare colleargo-menti
materia.
gamenti.
oggetto di
studio.
non ha
non ha
non ha
non ha
permesso di permesso di
permesso di permesso di
effettuare la effettuare la
effettuare la effettuare la
valutazione. valutazione.
valutazione. valutazione.
AREA di indirizzo :
L’alunno ...
I-II
(10-9)
Conoscenza
dei fatti
Capacità di ef- Capacità
fettuare appli- di utilizcazioni, tra- zare procesformazio-ni, dimenti e
adattamenti
modelli
operativi.
applica solo sal- sa procedetuariamente le re solo parscarse conozialmen-te
scenze in comu- e con gravi
nicati semplici, difficoltà
commettendo
ed errori.
molti errori.
non possedendo
conoscenze dei
fatti, non riesce
ad applicarle.
non dimostra alcuna
capacità
operativa.
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione.
non ha
permesso
di
effettuare la
valutazione
LAB. di ORGANIZZ. e GESTIONE dei SERVIZI RISTORATIVI
Conoscenza dei contenuti
e dei termini specifici
Utilizzo delle conoscenze,
delle procedure e della
terminologia specifica
possiede un’ampia e appro- sa utilizzare le conoscenze
fondita conoscenza dei fat- e le procedure operative
ti, dei contenuti e della
con precisione e consapeterminologia spe-cifica.
volezza; usa la terminologia specifica in modo puntuale e accurato.
56
Capacità di individuare i
concetti-base e di effettuare collegamenti
rielabora in modo autonomo, completo e sicuro conoscenze e competenze e le sa
utilizzare in contesti nuovi;
è in grado di sviluppare efficaci argomentazioni, apportando valutazioni e interpretazioni critiche.
L’alunno ...
Conoscenza dei contenuti
e dei termini specifici
III
(8)
possiede una completa e
approfondita conoscenza
dei fatti, dei contenuti e
della terminologia specifica.
IV
(7)
possiede conoscenze sicure
nella maggior parte dei
contenuti e dei termini specifici.
V
(6)
VI
(5)
VII
(4)
VIII
(3)
IX
(2)
Utilizzo delle conoscenze,
delle procedure e della
terminologia specifica
sa utilizzare le conoscenze
e le procedure operative in
modo corretto e sicuro; usa
la terminologia specifica in
modo appropriato e disinvolto.
sa usare le conoscenze e le
procedure operative in modo corretto; usa la terminologia specifica in modo appropriato.
possiede una parziale ma
utilizza in modo soessenziale conoscenza dei stanzialmente corretto le
contenuti e della terminoconoscenze e le procedure
logia specifica.
operative; generalmente usa
la terminologia specifica in
modo appropriato.
possiede solo una superfi- utilizza in modo parziale e
ciale conoscenza dei conte- talvolta scorretto le cononuti, presenta diffi-coltà nel scenze e le procedure opericonoscere il significato
rative; non sempre è in gradei termini specifici.
do di usare la terminologia
specifica in modo appropriato.
possiede solo poche ed eutilizza in modo molto aplementari nozioni, presenta prossimativo e scorretto le
difficoltà nel riconoscere il conoscenze e le procedure
significato dei termini spe- operative; è insicuro e poco
cifici.
preciso nell’uso della terminologia specifica.
Capacità di individuare i
concetti-base e di effettuare collegamenti
individua, collega e organizza in modo completo, sicuro
e autonomo conoscenze e
competenze; sa sviluppare
argomentazioni efficaci e
valutazioni appropriate, sa
stabilire confronti.
individua tutti i concetti
chiave che organizza, collega ed esprime in modo sicuro; sa stabilire semplici confronti.
individua quasi tutti i concetti chiave che organizza,
collega ed esprime in modo
semplice ma corretto; sa
stabilire confronti se sollecitato.
individua i concetti principali solo parzialmente; organizza, collega ed espri-me
in modo approssimativo e
parzialmente completo; ha
qualche difficoltà nello stabilire confronti.
non individua i concetti
principali che organizza,
collega ed esprime con molta difficoltà , in modo incompleto e scorretto; fatica
a stabilire confronti.
non possiede conoscenze
non possedendo la conodei fatti oggetto di studio e scenza dei fatti e delle pronon riconosce il significato cedure non le usa .
dei termini specifici.
non individua i concetti
principali poiché non li conosce.
non ha permesso di
effettuare la valutazione.
non ha permesso di
effettuare la valutazione.
non ha permesso di
effettuare la valutazione.
57
GEOGRAFIA TURISTICA
AREA di indirizzo :
L’ALUN Conoscenza Conoscenza Conoscenza di Conoscenza Capacità di ef- Capacità di uNO
dei termini e compren- regole e prin- degli strumen- fettuare tratilizzare pro….
sione dei
cipi
ti, capacità di
sformazioni,
cedimenti e
contenuti
utilizzarli (aadattamenti, modelli operatlante, carte a vaapplicazioni
tivi
ria scala, grafici,
dati statistici)
I-II
(10-9)
III
(8)
sa utilizzare
in modo del
tutto appropriato, preciso e disinvolto la terminologia
specifica.
conosce i
contenuti in
modo preciso, accurato, approfondito e padroneggia
cause ed effetti delle
varie problematiche.
padroneggia le
relazioni di interdipendenza
(uomo-ambiente, società a diverso grado di
sviluppo) che
determinano
l’organizzazione del territorio
e sa operare
confronti tra realtà diffe-renti
in modo accurato e preciso.
presenta le tematiche con
precisione, ricchezza di termini, anche
specifici, scioltezza e originalità. Capace
ed accurato
nell’applicare
quanto acquisito a contesti e
realtà geografiche differenti.
Rielabora in
modo originale
e con approfondimenti personali.
sa utilizzare conosce i
dimostra di sa- padroneggia gli presenta i conin modo ap- contenuti in per opporstrumenti; sa
tenuti in modo
propriato e
modo preci- tunamente riinterpretarli e
organico, accusicuro la
so ed appro- flettere sulle re- localizzarli con rato e personaterminologia fondito e di- lazioni che de- precisione.
le. Effettua apspecifica.
mostra di
terminano l’orplicazioni a
comprendere ganizzazione
contesti e realtà
cause ed ef- territoriale e di
geografiche
fetti delle
saper stabilire
differenti. Rievarie proble- confronti in
labora in modo
matiche.
modo preciso.
personale.
58
padroneggia
con precisione
gli strumenti
propri della disciplina; sa interpretarli e localizzare con
prontezza e precisione sulla
carta geografica.
sa scegliere autonomamen-te i
mezzi ed effettuare i passaggi
per realizzare
una ricerca tema-tica / uno
stru-mento grafico o cartografico / un confronto tra realtà
geografi-che in
base a dati forniti.
sa predisporre,
su consegna, i
mezzi ed effettuare i passaggi
per realizzare
una ricerca tematica /uno
strumento grafico o cartografico / un confronto tra realtà
geografiche in
base a dati forniti.
L’ALUN Conoscenza Conoscenza Conoscenza di
NO
dei termini e compren- regole e prin….
sione dei
cipi
contenuti
Conoscenza
degli strumenti, capacità di
utilizzarli (a-
Capacità di effettuare trasformazioni,
adattamenti,
applicazioni
Capacità di utilizzare procedimenti e
modelli operativi
presenta i contenuti in modo
chiaro, discretamente organico e a tratti
personale. Effettua applicazioni in contesti differenti.
Rielabora in
modo discretamente accurato.
sa cogliere par- si orienta suffi- presenta le tete delle relazio- cientemente
matiche in moni di innell’uso degli
do ordinato e
terdipendenza strumenti e nel- chiaro. Se guied opera conla loro indato effet-tua
fronti in modo terpretazione.
applica-zioni in
sistematico.
Localizza con
conte-sti diversi
sufficiente pre- e rielabora in
cisione.
modo semplice, ma ordinato.
sa effettuare
correttamente i
passaggi per realizzare una ricerca tematica /
uno strumento
grafico o cartografico / un
confronto tra
realtà geografiche in base
a dati forniti.
non coglie le
relazioni di interdipendenza e
non si orienta
nel mettere a
confronto realtà
diverse.
anche se guidato, è incerto
nell’effettuare i
passaggi per realizzare una ricerca tematica /
uno strumento
grafico o cartografico / un
confronto tra
realtà geografiche in base
a dati forniti.
tlante, carte a varia scala, grafici,
dati statistici)
IV
(7)
V
(6)
VI
(5)
sa utilizzare
correttamente la terminologia specifica.
conosce i
contenuti in
modo discretamente preciso e dimostra di comprendere con
sufficiente
chiarezza
cause ed effetti delle
problematiche.
sa utilizzare conosce i
in modo so- contenuti in
stanzialmen- modo suffite corretto e cientemente
appropriato preciso e dila termino- mostra di
logia speci- comprendere
fica.
con una sufficiente chiarezza causa
ed effetti
delle problematiche.
sa utilizzare conosce in
con impac- modo incerto
cio e qualche e poco predif- ficoltà la ciso i conteternuti, e riesce
minologia
a cogliere
specifica.
solo in modo frammentario cause
ed effetti
delle problematiche.
sa cogliere le
relazioni di interdipendenza
ed opera confronti in modo
abbastanza sistematico.
59
si orienta discretamente
nell’uso degli
strumenti e nella loro interpretazione. Localizza con discreta precisione.
è incerto nell’utilizzare gli
strumenti e
nell’assegnare
il corretto significato a grafici e tabelle. Si
orienta con
qualche difficoltà sulla carta
geografica
porge i contenuti in modo
disorganico e
poco preciso.
Insicuro nell’effettuare applicazioni. Rielabora in modo
confuso e
frammentario.
se guidato, sa
effettuare i passaggi per realizzare una ricerca
tematica / uno
strumento grafico o car- tografico / un
confronto tra
realtà geografiche in base
a dati forniti.
L’ALUN Conoscenza Conoscenza Conoscenza di
NO
dei termini e compren- regole e prin….
sione dei
cipi
contenuti
Conoscenza
degli strumenti, capacità di
utilizzarli (atlante, carte a varia scala, grafici,
dati statistici)
Capacità di effettuare trasformazioni,
adattamenti,
applicazioni
Capacità di utilizzare procedimenti e
modelli operativi
VII
(4)
è impreciso
e scorretto
nell’utilizzare la terminologia specifica. Non
sempre
stabilisce la
giusta relazione tra
termine e
contenuto
conosce in
modo frammentario,
confuso e a
tratti scorretto i contenuti; non
riesce ad individuare
cause ed effetti delle
problematiche.
è incapace di
cogliere le relazioni di interdipendenza e di
operare confronti.
è in difficoltà di
fronte agli strumenti; non li sa
utilizzare; non
si orienta sulla
carta geografica.
espone in modo
frammentario,
confuso e incompleto. Non
riesce ad effettuare applicazioni in contesti
diversi e non sa
rielaborare i
contenuti.
anche se guidato, non sa effettuare i passaggi
per realizzare
una ricerca tematica / uno
strumento grafico o car- tografico / un
confronto tra
realtà geografiche in base
a dati forniti.
VIII
(3)
non riesce a
stabilire corrette relazioni tra termine e contenuto. Non
conosce il
significato
della terminologia specifica.
non possiede
alcuna conoscenza dei
contenuti
trattati. E’
incapace di
individuare
cause ed effetti.
non è asso- lutamente in grado di co- gliere
le rela- zioni di
inter- dipendenza, né di
mettere a confronto situazioni differenti.
non conosce gli
strumenti; non
li sa utilizzare;
è completamente disorientato
di fronte alla
carta geografica.
espone in modo
frammentario,
confuso e poco
logico. Non si
orienta nell’effettuare applicazioni ed è del
tutto incapace
di rielaborare i
contenuti.
non è assolutamente in grado
di effettuare i
passaggi per realizzare una ricerca tematica /
uno strumento
grafico o cartografico / un
confronto tra
realtà geografiche in base
a dati forniti.
IX
(2)
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione
60
AREA di indirizzo :
L’alunno …..
I-II
(10-9)
III
(8)
IV
(7)
V
(6)
VI
(5)
VII
(4)
STORIA DELL’ARTE
Conoscenza dei
termini
Conoscenza delle
Capacità
caratteristiche delle di decodificare le
opere d’arte e dei
immagini
beni culturali
usa i termini fonda- conosce ed espone in analizza le opere
mentali e i concetti
modo chiaro, preciso, d’arte e le relative
propri del linguaggio coerente e dettagliato. realtà ambientali
artistico
con estrema chiarezza, precisione e
con proprietà, competenza e disinprontezza.
voltura.
usa i termini fonda- conosce ed espone in analizza le opere
mentali e i concetti
modo chiaro preciso e d’arte e le relative
propri del linguaggio coerente.
realtà ambientali
artistico
con chiarezza
con proprietà e competenza.
usa i termini fonda- conosce ed espone
analizza le opere
mentali e i concetti
con chiarezza le cad’arte e le relative
propri del linguaggio ratteristiche fondarealtà ambientali
artistico
mentali.
con ordine.
con proprietà.
usa i termini fonda- conosce ed espone
analizza le opere
mentali e i concetti
con sufficiente chia- d’arte e le relative
propri del linguaggio rezza le caratrealtà ambientali
artistico
teristiche fondacon sufficiente ordicon sufficiente pro- mentali.
ne.
prietà i termini.
confonde alcuni ter- talvolta si confonde
analizza le opere
mini e concetti.
nell’esposizione an- d’arte e le relative
che se aiutato
realtà ambientali
dall’insegnante.
con qualche confusione.
ha una conoscenza
ha conoscenze connon conosce alcuni
confusa e approsfuse e frammentarie. principi fondamensimativa.
tali.
VIII
(3)
non conosce né termini né concetti
IX
(2)
non ha permesso di
effettuare la
valutazione
non ha conoscenze e non ha alcuna conon riesce ad esporre noscenza dei principi fondamentali.
non ha permesso di
non ha permesso di
effettuare la
effettuare la
valutazione
valutazione
61
Capacità
di orientarsi sia geograficamente
sia storicamente
stabilisce collegamenti in senso sia
diacronico sia sincronico con molta facilità, prontezza e
precisione.
stabilisce collegamenti in senso sia
diacronico sia sincronico con facilità e
intuizione.
stabilisce collegamenti in senso sia
diacronico sia sincronico agilmente.
stabilisce collegamenti in senso sia
diacronico sia sincronico con suggerimento dell’insegnante.
stabilisce collegamenti solo saltuariamente.
stabilisce collegamenti molto raramente anche se guidato.
non stabilisce mai
collegamenti.
non ha permesso di
effettuare la
valutazione
TECNICHE di COMUNICAZIONE
AREA di indirizzo :
L’alun Conoscenza
no… dei contenuti
I-II conosce e
(10-9) padroneggia
i contenuti in
modo completo, preciso e approfondito.
III
(8)
conosce i
contenuti in
modo preciso e approfondito.
IV
(7)
conosce i
contenuti in
modo discretamen-te
preciso
V
(6)
conosce i
contenuti in
modo corretto ma essenziale
Conoscenza
di regole e
principi
Competenze Capacità di efCapacità
linguistiche fettuare adat- logiche e di rieed espressitamenti
laborazione
ve
Capacità di
utilizzare
procedimenti
e modelli operativi
riconosce e in- si esprime in utilizza paradi- sa analizzare,
procede in
dividua i mec- modo coegmi interpreta- sintetizzare, rie- piena autocanismi che
rente, chiaro tivi in contesti laborare i conte- nomia in tutte
regolano il
e utilizza in differenti riunuti in modo o- le fasi di
processo co- modo appro- scendo ad effet- riginale, con ap- un’attività,
municativo
priato e dituare adattaporti personali,ed anche con sonei vari con- sinvolto la
menti in modo effettua eventua- luzioni persotesti di rifeterminologia accurato e pre- li collegamenti
nali.
rimento.
specifica.
ciso.
interdisciplinari.
riconosce e
si esprime in utilizza paradi- sa analizzare,
è sicuro in tutindividua i
modo coegmi interpreta- sintetizzare, rie- te le fasi di un
meccanismi
rente, chiaro tivi in contesti laborare i conte- procedimento
che regolano e utilizza in differenti riunuti in modo per- operativo,proil processo
modo appro- scendo ad effet- sonale ed efcede in maniecomunicativo priato la
tuare adattafettua collegara autonoma.
nei vari con- terminologia menti in modo menti interditesti di rifespecifica.
accurato.
sciplinari.
rimento.
dimostra di
si esprime in utilizza parasa analizzare,
organizza il
saper oppor- modo chiaro, digmi intersintetizzare, rie- lavoro con
tunamente ri- discretamen- pretativi in con- laborare i conte- chiarezza e
flettere sui
te coerente, e testi diffe-renti nuti in modo di- ordine in tutte
meccanismi
utilizza in
riuscendo ad
scretamente ac- le operazioni.
che regolano modo corret- effettuare acurato, ed effetil processo co- to la termi- dattamenti in
tua collegamenti
municativo
nologia spe- modo corretto. interdisciplinari.
nei vari con- cifica.
testi di riferimento.
dimostra di
si esprime in utilizza paradi- sa analizzare,
è in grado di
saper oppor- modo sem- gmi interpresintetizzare, rie- eseguire con
tunamente ri- plice e utitativi in contesti laborare i conte- sufficiente
flettere sui
lizza in mo- differenti riunuti in modo
chiarezza e
meccanismi
do sostanscendo ad effet- semplice, ma or- ordine procetuare adattache regolano zialmente
dinato, ed effet- dimenti e moil processo
corretto la
menti in modo tua eventuali col- delli operativi.
comunicativo terminologia corretto ed es- legamenti innei vari con- specifica.
senziale.
terdisciplinari.
testi di riferimento.
62
L’alun Conoscenza
no… dei contenuti
Conoscenza
di regole e
principi
VI
(5)
conosce i
contenuti in
modo incerto, parziale e
a tratti scorretto.
VII
(4)
conosce i
contenuti in
modo frammentario,
confuso e
scorretto.
riesce a cogliere, anche
se in modo
non sistematico, i meccanismi che regolano il processo comunicativo nei
vari contesti
di riferimento.
ha difficoltà
nel cogliere i
meccanismi
che regolano
il processo
comunicativo
nei vari contesti di riferimento.
VIII
(3)
non possiede
alcuna conoscenza dei
contenuti
trattati.
IX
(2)
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione
non è assolutamente in
grado di cogliere i meccanismi che
regolano il
processo comunicativo
nei vari contesti di riferimento.
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione
Competenze Capacità di efCapacità
linguistiche fettuare adat- logiche e di rieed espressitamenti
laborazione
ve
Capacità di
utilizzare
procedimenti
e modelli operativi
ha qualche
è incerto nelanalizza, sintedimostra
difficoltà di l’utilizzo dei
tizza, rielabora in qualche diffiespressione e paradigmi inter- modo confuso e coltà in alcune
utilizza in
pretativi in con- frammentario;
fasi.
modo poco testi diffe-renti non effettua colcorretto la
ma, se gui-dato, legamenti interterminologia riesce ad effet- disciplinari.
specifica.
tuare adattamenti in modo essenziale.
si esprime in
modo stentato, frammentario,
confuso e
incompleto e
non stabilisce la giusta relazione tra termine e contenuto.
non trova le
parole per
esprimersi e
non conosce
il significato
della terminologia specifica.
non riesce ad
utilizzare paradigmi interpretativi in contesti
differenti e non
riesce ad effettuare adattamenti in modo
essenziale.
presenta evidenti difficoltà
nel rielaborare i
contenuti.
è disorganizzato nel ripercorrere la
maggior parte
dei modelli
operativi.
non riesce ad
utilizzare paradigmi interpretativi in contesti diffe-renti
e non riesce ad
effet-tuare adatta-menti in modo essenziale.
non riesce ad effettuare operazioni logiche e
rielaborative anche semplici.
non riesce né
a predisporre
né ad eseguire
con ordine le
varie operazioni.
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione
non ha
permesso di
effettuare la
valutazione
non ha permesso non ha
di effettuare la
permesso di
valutazione
effettuare la
valutazione
63
Area di indirizzo:
SCIENZE INTEGRATE – FISICA / CHIMICA
L’
Conoscenza
alundei termini
no…
I-II Utilizza con pre(10-9) cisione e rapidità
un linguaggio specifico appropriato.
Conoscenza di fatti,
fenomeni e principi
Comprensione dei concetti, regole e principi
Conosce in modo accurato, completo e
approfondito gli argomenti trattati.
Riconosce rapidamente i
rapporti causa/effetto nei
fenomeni, illustrando in
modo ampio e approfondito i principi fisici interessati.
III
(8)
Utilizza corretta- Conosce in modo acmente un linguag- curato e completo gli
gio specifico apargomenti trattati.
propriato.
IV
(7)
Utilizza più che
sufficientemente
un linguaggio specifico appropriato.
V
(6)
Utilizza sufficientemente un
linguaggio specifico appropriato.
VI
(5)
Non utilizza sempre con sicurezza
un linguaggio specifico appropriato.
Utilizza scorrettamente un linguaggio specifico
appropriato.
VII
(4)
VIII
(3)
IX
(2)
Non utilizza un
linguaggio specifico appropriato.
Riconosce senza difficoltà i rapporti causa/
effetto nei fenomeni fisici, illustrando in modo
chiaro e preciso i principi
fisici interessati.
Conosce in modo
Riconosce quasi tutti i
completo anche se
rapporti causa/effetto nei
non approfondito gli fenomeni fisici, illuargomenti trattati pur strandoli in modo chiaro
con qualche lieve er- anche se con qualche lierore, dimostrando si- ve incertezza.
cura conoscenza delle
nozioni di base.
Conosce i contenuti
Riconosce solo i fondarichiesti pur con
mentali rapporti causaqualche superficialità. /effetto nei fenomeni fisici
e gli illustra con qualche
difficoltà.
Conosce in modo su- Riconosce alcuni rapporti
perficiale e poco pre- causa/effetto nei fenomeni
ciso gli argomenti
fisici.
trattati.
Conosce in modo
Presenta significative difconfuso, distorto e
ficoltà nel riconoscere i
con incertezze i con- rapporti causa/effetto nei
tenuti richiesti.
fenomeni fisici.
Non ha nessuna o
pressoché minima
conoscenza dei contenuti richiesti.
Non ha permesso Non ha permesso di
di effettuare la val effettuare la valutaz.
Capacità di effettuare
applicazioni e di risolvere problemi
Imposta e risolve puntualmente problemi
complessi che si presentano in contesti diversi
passando facilmente dall’astratto al caso concreto.
Imposta e risolve problemi di media difficoltà,
che si presentano in contesti diversi riuscendo a
passare dall’astratto al
concreto.
Imposta e risolve semplici problemi.
Imposta e risolve semplici problemi pur con
qualche lieve incertezza.
Commette lievi errori
nell’impostazione di
problemi.
Applica solo saltuariamente le scarse conoscenze in compiti semplici, commettendo molti errori.
Non riconosce i rapporti Non possedendo conocausa/effetto nei fenoscenze dei fatti, non riemeni fisici.
sce ad applicarle per risolvere un problema.
Non ha permesso di effet- Non ha permesso di eftuare la valutazione.
fettuare la valutazione.
64
6.5.
DIDATTICA E DISABILITA’: VERIFICHE E VALUTAZIONE
La valutazione è parte integrante della didattica e del processo di crescita globale del disabile, ma
la sua dimensione si spinge oltre a quella della didattica curricolare.
La valutazione del disabile è e deve essere inscindibile dal “progetto di vita” del singolo allievo.
Fermo restando che ogni disabile ha potenzialità, bisogni e difficoltà uniche e non standardizzabili, è opportuno ribadire sia il modus operandi, normato per legge, che quello derivante dalla pratica operativa maturata nel nostro Istituto.
Progetto Di Vita
PEI personalizzato
(differenziato)
PEI curricolare
PEI curricolare:
°
°
°
°
°
°
I contenuti disciplinari non sono personalizzati e rispecchiano quelli della classe.
Sono possibili eventuali riduzioni ad obiettivi minimi anche per singole discipline.
Gli obiettivi minimi di ogni singola disciplina vengono preventivamente stabiliti in sede di dipartimento.
Verifiche effettuate con la classe, il docente di sostegno non esplicita in alcun modo i contenuti della stessa all’alunno.
Valutazione secondo le stesse griglie di valutazione e/o parametri della classe.
Accesso al “diploma di qualifica” e al “diploma di Stato”
PEI personalizzato (differenziato):
°
°
°
°
Permette di intervenire nei contenuti delle singole discipline con riduzioni anche significative, consentendo comunque di non escludere a priori alcuna didattica dal PEI.
Permette di proporre verifiche personalizzate aderenti al percorso svolto, differenziate rispetto alle
didattiche curricolari.
Durante le verifiche, svolte in classe, è possibile la presenza del docente di sostegno che pondererà
eventuali suoi interventi.
La valutazione non sarà riferita ai programmi ministeriali secondo quanto previsto dall’O.M.
90/2001 art. 15 ma al PEI personalizzato. [a] Potranno essere oggetto di verifica anche i percorsi
promossi dalla scuola, come stage o alternanza scuola-lavoro, purché pianificati all’interno del
“Progetto di vita”, qualora ve ne sia la necessità formale (pagellina, scrutinio) la valutazione verrà
attribuita dalle discipline dell’area tecnica, previa relazione del tutor scolastico e/o dalle discipline
oggetto di sensibile riduzione della frequenza. [b] La valutazione deve avvenire anche in presenza
di disabilità grave, la sua formulazione potrà esulare dalla singolarità delle diverse discipline e rappresentare un giudizio globale di aderenza al pianificato “progetto di vita”. Potranno essere oggetto
di verifica performance scritte e/o orali, ma anche quanto svolto in classe nei quaderni o su altro
supporto (cartelloni, computer, ecc.).
Per quanto esplicitato nelle situazioni
65
°
didattiche indicate ai punti [a] e [b], la valutazione avrà una forte componente collegiale (consiglio
di classe) che supplirà eventuali difficoltà nel reperire votazioni dalle singole discipline.
Non vi sarà l’accesso al “diploma di qualifica” e al “diploma di Stato” ma a delle attestazioni che
riporteranno non solo punteggi ma, in modo descrittivo, indicazioni sulle competenze acquisite
dall’allievo.
Il PEI personalizzato: indicazioni pratiche
Il PEI personalizzato ha la funzione di consentire la proficuità di una frequenza anche ad alunni
con disabilità cognitive rilevanti, non è un percorso di serie B ed ha una sua precisa valenza didattico
formativa, a patto che tutti i diversi attori si attivino nella sua pianificazione. L’alunno disabile è alunno
della classe e quindi supportato non solo dal docente di sostegno ma da tutti i docenti della classe stessa
(didattica inclusiva).
Per la sua corretta attuazione deve:
- Essere attivato, condiviso e sottoscritto dal Consiglio di Classe che lo concorda inoltre con la famiglia dell’allievo e l’equipe medica che segue l’alunno
- Il PEI descrive l’alunno e la globalità dell’intervento, che all’interno dello specifico progetto di vita, si andrà ad attivare. Ad esso si affianca la programmazione, passibile di revisioni, che rappresenta un processo dinamico ridiscusso in ogni successivo Consiglio di Classe alfine di verificarne
l’aderenza con le potenzialità dell’allievo.
- La collaborazione fra docenti curricolari e docente di sostegno deve essere costante, le prove vengono concordate, come pure le valutazioni che possono avvalersi di un punteggio prestabilito o di
una griglia di valutazione con un numero limitato di indicatori. Il range di punteggio della valutazione può prevedere gli stessi valori delle classe, ma risulta inopportuna l’assegnazione di insufficienze gravi per l’effetto demotivante che possono generare in soggetti deboli. Andrà applicata una
“Curva di Gauss” che consideri, nel periodo fra due valutazioni periodiche (consigli di classe) la
globalità dei risultati nelle verifiche, una eccessiva negatività o al contrario una eccessiva positività
saranno indicatori non solo delle performance del soggetto ma anche della corretta pianificazione
del PEI che conseguentemente potrà essere riformulato per garantirne la sua efficacia.
- La risposta ai bisogni formativi dell’alunno disabile non trova soluzione unicamente
nell’affiancamento al docente di sostegno, al contrario egli sarà lo strumento di relazione e confronto con i diversi docenti curricolari e il consiglio di classe tutto.
- La realizzazione di un PEI personalizzato (differenziato) potrà anche non aderire ai contenuti propri
delle singole discipline nel caso in cui l’alunno presenti una disabilità grave, quindi gli argomenti
che verranno proposti saranno funzionali al “progetto di vita” e non necessariamente ai programmi
ministeriali. Al contrario, nel caso in cui non vi sia disabilità grave, verrà privilegiata
l’appartenenza al gruppo classe, cioè l’inclusione (integrazione) e l’aderenza agli argomenti disciplinari, con gli opportuni adattamenti.
6.6. VALUTAZIONE DEI CREDITI O.M. 87 DEL 03/12/04
L’O.M. n. 87 del 3 dicembre 2004 all’art. 1 comma 1 dice che “Il passaggio dal sistema della
formazione professionale e dall’apprendistato al sistema dell’istruzione, previsto dall’art. 6 del DPR n.
257/2000 […], è disciplinato dalle norme della presente Ordinanza, che modificano le norme
dell’O.M. 21 maggio 2001, n. 90, riguardanti l’accesso alle classi della scuola secondaria superiore
attraverso esami di idoneità e integrativi, mentre rimangono confermate le altre disposizioni della medesima ordinanza”.
66
Riprende quindi quanto previsto specificando all’art. 2 comma 2, che “Per il passaggio al biennio terminale degli istituti professionali […] sono ammessi coloro che sono in possesso del relativo diploma.” Per i giovani sprovvisti del diploma la Commissione delibera l’ammissione all’esame previa
valutazione dei crediti. “Gli esami di qualifica […] possono svolgersi anche in corso d’anno, per documentati motivi valutati dalla commissione […]. All’art. 3 si precisa che: “I giovani […] presentano
apposita domanda all’istituto prescelto, allegando la documentazione ritenuta utile per la valutazione,
da parte della Commissione […], delle competenze, conoscenze e abilità possedute”.
L’art. 5 ai commi 1 e 2 ribadisce quanto già detto relativamente alla certificazione nel D.P.R. n.
257, aggiungendo, al comma 2, che “l’ammissione agli esami di qualifica è accompagnata da un voto,
espresso in centesimi, equivalente allo scrutinio finale di ammissione previsto dall’art. 27, comma 6
dell’O.M. n. 90/2001”.
Tutto ciò premesso, il Collegio Docenti ha deliberato che venga nominata una Commissione
che potrà decidere di sottoporre l’interessato ad ulteriori accertamenti (v. DPR n. 257 art. 6, comma 2)
per verificare le competenze essenziali, relative alle discipline e attività caratterizzanti il corso di studi
cui lo stesso intende accedere, o comunque certificare la necessità di eventuali integrazioni (comma 3
del già citato art. 6).
Poiché il “Pietro d’Abano” è un istituto professionale che prepara addetti ai settori turistico e ristorativo, i crediti saranno valutati “oggettivamente”, sulla base della documentazione “in uscita”
dalle esperienze che potranno derivare esclusivamente:
• dalla frequenza a corsi di formazione professionale nel settore turistico o della ristorazione;
• dall’esercizio dell’apprendistato nei suddetti settori;
• per effetto di attività lavorativa nell’ambito turistico o della ristorazione,
e che sarà costituita da certificazioni degli enti formatori, da attestazioni di apprendistato, da dichiarazioni del datore di lavoro relativamente alla professionalità dimostrata dall’interessato
nell’espletamento del lavoro.
Per quanto concerne invece l’autoformazione, questa dovrà essere valutata dalla Commissione
attraverso ulteriori accertamenti (v. DPR n. 257 art. 6, comma 2) che attestino le competenze acquisite
e che permettano il proficuo inserimento dell’interessato nell’anno di corso più adeguato.
Le competenze, ritenute essenziali relativamente alle discipline e alle attività caratterizzanti il
corso di studi per l’accesso alle classi seconda, terza e quinta, potranno essere accertate attraverso un
colloquio nell’ambito del quale l’interessato dovrà:
• sapersi esprimere in modo semplice, ma corretto, dimostrando di conoscere il significato delle parole usate;
• saper comprendere il contenuto globale di un messaggio in lingua straniera;
• riconoscere l’importanza della legislazione specifica nei settori turistico e/o ristorativo e saper cogliere il valore della legalità;
• saper utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo e avere nozioni di informatica;
• riconoscere l’importanza delle scienze dell’alimentazione per una corretta prassi operativa;
• saper procedere “teoricamente” in modo corretto nelle diverse fasi del laboratorio;
Per quanto riguarda la certificazione dei crediti degli alunni “in uscita” dal Pietro d’Abano
si valuteranno le conoscenze, le competenze e le capacità, così come emergeranno dal giudizio del
Consiglio di Classe di appartenenza dell’alunno che chiede il passaggio ad altro organismo di formazione.
67
6.7.
IL NUOVO OBBLIGO D’ISTRUZIONE IN ITALIA – SAPERI IRRINUNCIABILI
Dal 1° settembre 2007 è entrato in vigore l’obbligo d’istruzione elevato a dieci anni, in base
alla Legge 26 dicembre 2006, n. 296, art.1, comma 622. L’innovazione ha carattere sperimentale ed è
stata applicata negli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009, sino alla ricomposizione di tutti gli ordinamenti dell’istruzione, a partire dall’anno 2010/2011, quando si attuerà il nuovo assetto del secondo
ciclo, costituito dal sistema dell’istruzione secondaria superiore – articolata in licei e istituti tecnici e
istituti professionali – e dal sistema dell’istruzione e formazione professionale. La “novità” consiste nel
rivolgere il sapere disciplinare al raggiungimento del “saper fare” a largo spettro, utilizzabile in più
campi e con versatilità. Tali competenze devono essere “certificate”. Le scuole devono, pertanto, realizzare l’innovazione in relazione agli assi culturali strategici e alle competenze chiave. I saperi e le
competenze sono riferiti a quattro assi culturali: l’asse dei linguaggi, l’asse matematico, l’asse scientifico-tecnologico, l’asse storico sociale. La Commissione che si è costituita nell’anno 2007-08 ha elaborato i saperi irrinunciabili (D.M. 22 agosto 2007) nel rispetto della specificità dell’indirizzo di studi
del professionale alberghiero.
ASSE DEI LINGUAGGI
Lingua italiana :
•
Competenze
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
•
•
•
•
•
•
Abilità/Capacità
Comprendere il messaggio contenuto in un testo
orale
Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale
Esporre in modo chiaro,
logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati
Riconoscere differenti
registri comunicativi di
un testo orale
Affrontare molteplici situazioni comunicative
scambiando informazioni, idee per esprimere
anche il proprio punto di
vista
Individuare il punto di
vista dell’altro in contesti formali e informali
68
•
•
•
•
•
•
Conoscenze
Principali strutture
grammaticali della lingua italiana
Elementi di base delle
funzioni della lingua
Lessico fondamentale
per la gestione di semplici comunicazioni orali
in contesti formali e informali
Contesto, scopo e destinatario della comunicazione
Codici fondamentali della comunicazione orale,
verbale e non verbale
Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativi
•
Competenze
Leggere, comprendere
ed interpretare testi
scritti di vario tipo
•
Abilità/Capacità
Padroneggiare le strutture della lingua nei testi
•
•
•
•
Applicare strategie diverse di lettura
•
•
•
•
Individuare natura, funzione e principali scopi
comunicativi ed espresivi di un testo
Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario
•
•
•
•
Produrre testi di vario
tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
•
Ricercare, acquisire e
selezionare informazioni
generali e specifiche in
funzione della produzione di testi scritti di vario
tipo
Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni
Produrre testi corretti e
coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative
•
•
Riconoscere e apprezzare le opere d’arte
•
•
Conoscere e rispettare i
beni culturali e ambientali a partire dal proprio
territorio
•
•
•
•
Utilizzare gli strumenti
fondamentali per la fruizione consapevole del
patrimonio artistico
69
•
•
•
Conoscenze
Strutture essenziali dei
testi narrativi, espositivi,
argomentativi
Principali connettivi logici
Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi
Tecniche di lettura analitica e sintetica
Tecniche di lettura espressiva
Denotazione e connotazione
Principali generi letterari, con particolare riferimento alla tradizione italiana
Contesto storico di riferimento di alcuni autori
e opere
Elementi strutturali di
un testo scritto coerente
e coeso
Uso dei dizionari
Modalità e tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto,lettera,relazioni,ecc…
Fasi della produzione
scritta: pianificazione,
stesura e revisione
Elementi fondamentali
per la lettura/ascolto di
un’opera d’arte (pittura,
architettura, plastica, fotografia, film, musica…)
Principali forme di espressione artistica
Lingue straniere
•
Competenze
Utilizzare una lingua
straniera per i principali
scopi comunicativi e operativi
•
•
•
•
•
•
•
•
Abilità/Capacità
Comprendere i punti
principali di messaggi e
annunci semplici e chiari su argomenti di interesse personale, quotidiano o sociale
Ricercare informazioni
all’interno di testi di
breve estensione di interesse personale, quotidiano o sociale
Descrivere in maniera
semplice esperienze ed
eventi relativi all’ambito
personale e sociale
Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali
Interagire in conversazioni brevi e semplici su
temi di interesse personale, quotidiano, sociale
Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano o sociale
Scrivere correttamente
semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio
Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto
all’altro in contesti multiculturali
•
Conoscenze
Lessico di base su argomenti di vita quotidiana e sociale
•
Uso del dizionario bilingue
•
Regole grammaticali
fondamentali
•
Corretta pronuncia di un
repertorio di parole e
frasi memorizzate di uso
comune
Semplici modalità di
scrittura: messaggi brevi, lettera informale.
•
•
Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia la lingua.
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Scienze della Terra Biologia :
•
Competenze
Osservare, descrivere ed
analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue va-
•
Abilità/Capacità
Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc…)
70
•
•
•
Conoscenze
Concetto di misura e sua
approssimazione
Errore sulla misura
Principali strumenti e tecniche di misurazione
rie forme il concetto di
sistema e di complessità
•
•
•
•
•
•
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati
alle trasformazioni di
energia a partire
dall’esperienza
•
•
•
Essere consapevoli delle
potenzialità e dei limiti
delle tecnologie nel contesto culturale e sociale
in cui vengono applicate
•
•
•
o degli oggetti artificiali
o la consultazione di testi e manuali o media
Organizzare e rappresentare i dati raccolti
•
Individuare, con la guida di un docente, una
possibile interpretazione
dei dati in base a semplici modelli
Presentare i risultati
dell’analisi
Riconoscere e definire i
principali aspetti di un
ecosistema
Osservare e descrivere
un determinato ambiente
per valutarne i rischi per
i suoi fruitori
Interpretare un fenomeno naturale o un sistema
artificiale dal punto di
vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia
Essere consapevoli dei
possibili impatti sull’
ambiente naturale dei
modi di produzione e di
utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano
Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita
quotidiana e
nell’economia della società
Saper cogliere le interazioni tra esigenze di vita
e processi tecnologici
•
Adottare semplici progetti per la soluzione di
problemi pratici
•
71
•
•
Sequenza delle operazioni da effettuare
Fondamentali meccanismi di catalogazione
Concetto di sistema e di
complessità
Schemi, tabelle e grafici;
raccolta di dati biometrici
•
Concetto di ecosistema e
di antropizzazione
•
Cenni sui concetti di sviluppo sostenibile ed impatto ambientale
•
Concetto di calore e
temperatura. Limiti di
sostenibilità delle variabili di un ecosistema
•
Risorse rinnovabili e
non. Il ruolo dell’energia
e delle energie alternative.
•
Strutture di base del sapere tecnologico: l’evoluzione della tecnologia dalla conquista dello
spazio alle biotecnologie
Fasi di un processo tecnologico: dall’idea al-la
produzione di merci,
piante ed animali
Il metodo della progettazione attraverso il metodo scientifico
•
ASSE MATEMATICO
Matematica
Competenze
• Utilizzare le tecniche e
le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche
sotto forma grafica
Abilità/Capacità
• Comprendere il significato logico-operativo di
numeri appartenenti ai
diversi sistemi numerici.
Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra.
• Comprendere il significato di potenza, calcolare potenze e applicarne
le proprietà.
• Risolvere brevi espresioni nei diversi insiemi
numerici; rappresentare
la soluzione di un problema con un’espressione.
• Tradurre brevi istruzioni
in sequenze simboliche;
risolvere sequenze di
operazioni e problemi
sostituendo alle variabili
letterali i valori numerici
• Comprendere il significato logico-operativo di
rapporto e grandezza derivata; impostare uguaglianze di rapporti per
risolvere problemi di
proporzionalità e percentuale.
• Risolvere espressioni
con monomi e polinomi,
sviluppare i prodotti notevoli e scomporre i polinomi.
• Risolvere operazioni ed
espressioni con le frazioni algebriche, precisando le condizioni di
esistenza
• Risolvere equazioni di
primo grado e verificare
la correttezza dei proce72
Conoscenze
• Gli insiemi
• Gli insiemi numerici N,
Z, Q, R;
• Rappresentazioni, operazioni, ordinamento.
• Espressioni algebriche:
monomi, polinomi e frazioni algebriche; principali operazioni
• Equazioni e disequazioni di primo grado
• Sistemi di primo grado
• Radicali quadratici
• Equazioni di secondo
grado
•
•
•
•
•
Confrontare e analizzare
figure geometriche, individuando invarianti e
relazioni
•
•
•
•
•
•
Individuare le strategie
appropriate per la soluzione di problemi
•
•
•
•
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con
•
•
dimenti utilizzati
Rappresentare graficamente equazioni di primo grado
Risolvere sistemi di equazioni lineari
Risolvere operazioni ed
espressioni numeriche
con i radicali quadratici
Risolvere equazioni di
secondo grado, complete
e incomplete.
Riconoscere i principali
enti e figure geometriche
Individuare le proprietà
essenziali delle figure e
riconoscerle in situazioni concrete
Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche e operative
Applicare le principali
formule relative alle figure geometriche
Risolvere problemi di
tipo geometrico
•
•
•
•
•
•
Progettare un percorso
risolutivo strutturato
Formalizzare il percorso
di soluzione di un problema attraverso modelli
algebrici e grafici
Tradurre dal linguaggio
naturale al linguaggio
algebrico e viceversa
•
Raccogliere, organizzare
e rappresentare un insieme di dati
Rappresentare classi di
•
73
•
•
•
Gli enti fondamentali
della geometria
I poligoni e loro proprietà
Misura di grandezze. Perimetro e area dei poligoni. Teorema di Pitagora.
Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano.
Interpretazione geometrica di disequazioni di
primo grado
Interpretazione geometrica dei sistemi di equazioni
Le fasi risolutive di un
problema e loro rappresentazioni con diagrammi
Principali rappresentazioni di un oggetto matematico
Tecniche risolutive di un
problema che utilizzano
frazioni, proporzioni,
percentuali. Formule
geometriche, equazioni
di primo e di secondo
grado, sistemi lineari
Significato di analisi e
organizzazione di dati
numerici
Architettura del compu-
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da
applicazioni specifiche
di tipo informatico
dati mediante istogrammi e diagrammi a torta
• Leggere e interpretare
tabelle e grafici
• Analizzare un sistema
artificiale in termini di
funzioni e di architettura
• Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso
un foglio elettronico
• Rappresentare in forma
grafica i risultati dei calcoli eseguiti.
* I contenuti relativi alla classe seconda hanno lo sfondo grigio.
•
ter
Il foglio elettronico
Excel. Formule e funzioni; grafici statistici.
ASSE STORICO-SOCIALE
Storia :
•
Competenze
Comprendere il cambiamento e la diversità dei
tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra
epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree
geografiche e culturali
Abilità/Capacità
• Riconoscere le dimensioni del tempo e dello
spazio attraverso l’osservazione di eventi
storici e di aree geografiche
• Collocare i più rilevanti
eventi storici affrontati
secondo le coordinate
spazio-tempo
• Identificare gli elementi
maggiormente significativi per confrontare
aree e periodi diversi
•
•
•
•
•
Comprendere il cambiamento in relazione
agli usi, alle abitudini,
al vivere quotidiano nel
confronto con la propria esperienza.
74
•
Conoscenze
Le periodizzazioni fondamentali della storia
mondiale
I principali fenomeni
storici e le coordinate
spazio-tempo che li determinano
I principali fenomeni
sociali, economici che
caratterizzano il mondo
contemporaneo anche in
relazione alle diverse
culture
Conoscere i principali
eventi che consentono di
comprendere la realtà
nazionale ed europea
I principali sviluppi storici che hanno coinvolto
il proprio territorio
Competenze
Abilità/Capacità
Conoscenze
• Leggere - anche in mo• Le diverse tipologie di
dalità multimediale – le
fonti
differenti fonti letterarie, iconogra-fiche, documentarie, cartografiche ricavan-done informazioni su eventi
storici di diverse epoche e differenti aree
geografiche
• Individuare i principali
• Le principali tappe dello
mezzi e strumenti che
sviluppo
hanno caratterizzato
dell’innovazione tecnil’innovazione tecnicoco-scientifica e della
scientifica nel corso
conseguente innovaziodella storia
ne tecnologica
Diritto ed economia
•
Competenze
Collocare l’esperienza
personale in un sistema
di regole fondato sul reciproco riconoscimen-to
dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela
della persona, della collettività e dell’ambiente
•
•
•
•
Abilità/Capacità
Comprendere le caratteristiche fondamentali dei
principi e delle regole
della Costituzione italiana
Individuare le caratteristiche essenziali della
norma giuridica e comprenderle a partire dalle
proprie esperienze e dal
contesto scolastico
Identificare i diversi modelli istituzionali e di
organizzazione sociale e
le principali relazioni tra
persona-famiglia-società-Stato
Riconoscere le funzioni
di base dello Stato, delle
Regioni e degli Enti Locali ed essere in grado di
rivolgersi, per le proprie necessità, ai principali servizi da essi erogati
75
•
•
Conoscenze
Costituzione italiana
Organi dello Stato e loro
funzioni principali
• Conoscenze di base sul
concetto di norma giuridica e di gerarchia delle
fonti
•
Principali problematiche
relative all’integrazione
e alla tutela dei diritti
umani e alla promozione
delle pari opportunità
•
Organi e funzioni di regione, provincia e Comune
Conoscenze essenziali
dei servizi sociali
•
Competenze
•
•
•
Orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio
territorio
•
Abilità/Capacità
Identificare il ruolo delle
istituzioni europee e dei
principali organismi di
cooperazione internazionale e riconoscere le opportunità offerte alla
persona, alla scuola e
agli ambiti territoriali di
appartenenza.
Adottare nella vita quotidiana comportamenti
responsabili per la tutela
e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali
Riconoscere le caratteristiche principali del
mercato del lavoro e le
opportunità lavorative
offerte dal territorio
•
•
•
•
•
•
Riconoscere i principali
settori in cui sono organizzate le attività economiche del proprio territorio
•
Conoscenze
Ruolo delle organizzazioni internazionali
Principali tappe di sviluppo dell’Unione Europea
Regole che governano
l’economia e concetti
fondamentali del mercato del lavoro
Regole per la costruzione del curriculum vitae
Strumenti essenziali per
leggere il tessuto produttivo del proprio territori
Principali soggetti del
sistema economico del
proprio territorio
6.8. CRITERI di VALUTAZIONE DEL PROFITTO
I criteri di valutazione in atto presso l'Istituto sono stati fissati ed approvati dal Collegio Docenti
e appaiono nel presente POF.
Vengono forniti agli alunni notizie e ragguagli sugli obiettivi educativi e su quelli didatticodisciplinari che ciascun docente si prefigge di raggiungere; si chiariscono i criteri della valutazione; si
esprime chiaramente il voto o giudizio spiegandone le ragioni; si commenta il voto del compito scritto
al momento della riconsegna, così come si chiariscono le ragioni delle valutazioni attribuite in sede di
scrutinio del primo quadrimestre, nel rispetto della trasparenza (L. 7/8/90 n. 241. Vedi al punto 6.1.
Contratto formativo). Le proposte di voto in sede di scrutinio presentano un valore intero e tengono
conto degli obiettivi educativi che vengono usati come bilancia- in positivo o in negativo - della valutazione stessa.
76
In sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe esprime sul verbale il giudizio scritto di non
promozione o di sospensione del giudizio nonché quello di ammissione o di non ammissione all’Esame
di Stato.
Non viene applicata la sospensione del giudizio oltre le seguenti insufficienze*:
4
4
4
5
4
5
5
4
Classi prime
4 5
5 5
4
5 5
5
5
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
4 5 5
5 5 5
4 5
5 5
5
4
4 5
5 5
5
4
4 5
5 5
5
4
* Delibera Collegio Docenti del 11/05/2012
6.9. ESAME di STATO
Le esperienze effettuate in questi anni al Pietro d’Abano hanno consentito al nuovo Esame di
Stato di inserirsi in un terreno già ben predisposto: sono infatti applicati già da diversi anni criteri
comuni di valutazione validi per tutta la scuola; vengono sistematicamente organizzate le riunioni per
materia per predisporre, ad esempio, i test d’ingresso comuni a tutte le classi o le prove finali strutturate
o progettuali per gli esami di qualifica.
Si procede ogni anno alla programmazione comune per classi parallele e la si verifica in
verticale in modo da evitare grandi scarti soprattutto in considerazione del fatto che vengono a trovarsi
in una classe alunni provenienti da classi diverse.
In particolare nelle classi quinte, coinvolte direttamente nell’Esame di Stato, potrebbero essere
proposti, fin dai primi consigli, i nuclei pluridisciplinari, sui quali si lavora successivamente per
perfezionarli, integrarli, modificarli secondo le esigenze didattiche dei docenti.
Credito formativo e credito scolastico nell'Esame di Stato
Il nuovo Esame di Stato ha introdotto formalmente un sistema di valutazione dello studente basato sui "crediti" scolastici e formativi.
Questo sistema prevede che la valutazione debba tenere conto dell'intero curricolo dello studente e non solo delle ultime prove o dell'ultimo anno.
Il Collegio Docenti del 6/2/2012 ha deliberato di far rientrate nel credito formativo le attività
certificate da Enti esterni:
partecipazione ad attività sportive/ricreative con Società ed Associazioni regolarmente costituite;
frequenza positiva a corsi di Lingue presso scuole di Lingua legittimate ad emettere certificazioni
ufficiali e riconosciute nel Paese di riferimento, secondo le normative vigenti;
frequenza positiva di corsi di formazione professionale;
pubblicazione di tesi, disegni, tavole o fotografie su periodici regolarmente registrati presso il Tribunale di competenza, purché vi sia attinenza con i contenuti del curricolo della scuola;
esperienze lavorative che abbiano attinenza con il corso di studi;
attività continuativa di volontariato, di solidarietà e di cooperazione presso Enti, Associazioni, Parrocchie.
Il concetto di credito scolastico è stato introdotto per rendere gli Esami di Stato più obiettivi e più
efficaci nel valutare l'andamento complessivo della carriera scolastica di ogni alunno.
77
Si tratta di un patrimonio che ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni di corso e che
contribuisce a determinare il punteggio finale dell'Esame di Stato. Il credito scolastico sarà costituito
dalla somma dei punti che anno per anno saranno stati assegnati dal Consiglio di Classe, durante gli
scrutini, in base alla media dei voti finali conseguiti e all'impegno dimostrato da ciascun allievo.
Il Collegio dei Docenti del 6/2/2012 ha deliberato le attività che possono essere considerate utili
per l’attribuzione del credito scolastico come le attività certificabili svolte in Istituto e/o per conto
dell’Istituto:
- partecipazione a corsi di formazione (es.: patentino, corsi interni, ecc);
- partecipazione a Mostre e Fiere in qualità di espositore-dimostratore per conto dell?Istituto
(es.:Tecno&Food, Expo-scuola, ecc.);
- partecipazione a concorsi, gare, ecc. (es.: gare sportive, gare degli Istituti alberghieri, ecc.);
- presenza a manifestazioni d’Istituto come collaboratore (es.: Porte Aperte, banqueting, sommelier,
ecc.);
- redattore, collaboratore, organizzatore di attività giornalistiche, concorsuali, ricreative d’Istituto;
- altro da proporre (sempre attività svolte per conto dell’Istituto o gestite dall’Istituto).
Il D.P.R. n. 122 del 22/6/09 , art. 3, stabilisce che “L’ammisione all’esame di Stato….. è disposta , previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, nei
confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina …. e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi”.
Il D.M. n. 99 del 16/12/2009 (Criteri per l’attribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e tabelle di attribuzione del credito scolastico) decreta che (art.1),
dall’anno scolastico 2009-2010, la nuova ripartizione dei punteggi del credito scolastico si applica nei
confronti degli studenti frequentanti il terzultimo anno.
MEDIA DEI
VOTI
M=6
6<M <7
7<M<8
8<M<9
9 < M < 10
CREDITO SCOLASTICO (PUNTI)
Candidati interni
Classe 3°
Classe 4°
Classe 5°
3–4
3–4
4–5
4–5
4-5
5–6
5–6
5-6
6–7
6–7
6-7
7–8
7-8
7-8
8-9
Il Collegio dei Docenti del 10/5/2013 ha deliberato di attribuire il punteggio di credito superiore
dell’intervallo di oscillazione in caso di:
1. Media dei voti superiore al mezzo punto decimale (da ,51 in su)
2. Possesso di crediti formativi di cui alla tabella all. B circolare N. 345/2013
3. Congruo possesso di attività scolastiche di cui alla tabella all. A circolare N. 345/2013, fatta
eccezione per gli studenti che hanno riportato la votazione do 6 in condotta
La procedura si applica senza distinzione alcuna sia agli scrutini di giugno (fine anno scolastico) sia in quelli di agosto-settembre (esiti per gli studenti sospesi).
La procedura si applica per tutte le classi dalla 3^ alla 5^ senza distinzione alcuna.
78
Griglie di valutazione delle discipline oggetto di simulazione delle prove d’esame.
Il Collegio dei Docenti ha deliberato il calendario delle prove di simulazione della terza prova
scritta (prima: 11 Marzo 2014, seconda: 23 Aprile 2014). Vengono inserite di seguito le griglie di valutazione delle varie discipline.
GRIGLIA di VALUTAZIONE : ANALISI di UN TESTO
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10
Candidato
Classe
Corso
Punteggio
a.s.
2013/14
Indicatori
Comprensione
Analisi tematica
Elaborazione sintetica
Commento personale
Contestualizzazione
Organizzazione del
discorso e correttezza formale
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Gravemente
incompleta e
confusa
Superficiale e/o
parziale con inesattezze
Essenziale con
qualche inesattezza
Articolata e
completa
Approfondita ed
esauriente
1,5
2
3
4
4,5
Frammentario e
confuso
Superficiale e/o
parziale con inesattezze
Con spunti
critici adeguati
ma non approfonditi
Originale ma
non esauriente
Originale approfondito ed esauriente
1
1,5
2
2,5
3
Gravemente
lacunosa e scorretta
Parziale con
qualche inesattezza
Essenziale con
qualche imprecisione
Adeguata ed
articolata
Approfondita
completa ed esauriente
1
1,5
2
2,5
3
Incoerente disorganica con
gravi scorrettezze
Incerta nella struttura e nella argomentazione con alcuni
errori
Globalmente
coerente e coesa
sostanzialmente
corretta
Coeso e coerente ben argomentato
corretto e fluido nella forma
Organico e ricco
nell'argomentazione. Fluido ed
efficace nella
forma
1,5
2
3
4
4,5
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./15
79
Punteggio assegnato
Punteggio assegnato
Punteggio assegnato
Punteggio assegnato
GRIGLIA di VALUTAZIONE : ARTICOLO di GIORNALE
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10
Candidato
Classe
Corso
a.s. 2013/14
Punteggio
Indicatori
Regole giornalistiche (adeguatezza
alle consegne)
Elaborazione delle informazioni e
dei dati
Organizzazione e coerenza del discorso
Registro linguistico e correttezza
formale
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Buono
Non rispettate
Scarsamente
rispettate
Rispettate in
modo superficiale
Pienamente
rispettate
1
1,5
2
2,5
3
Insufficiente
Approssimativa
Sufficiente
Sicura e puntuale
Originale
ed efficace
1,5
2
3
4
4,5
Incoerente e
disorganico
Incertezze
strutturali e
argomentative
Globalmente
coerente e
coeso
Coeso e coerente; ben
argomentato
Organico e
ricco nella
argomentazione.
1
1,5
2
2,5
3
Inadeguato e
improprio,
con gravi
scorrettezze
Non specifico ed impreciso con alcuni errori
1,5
2
Globalmente
adeguato con Adeguato alla Pienamente
qualche insituazione
adeguato.
certezza;
comunicativa. Fluido ed
sostanzial- Corretto nella
efficace
mente corforma
nella forma
retto
3
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
Ottimo
Pienamente
ed efficacemente rispettate
4
4,5
……… / 15
80
Punteggio assegnato
Punteggio assegnato
Punteggio assegnato
Punteggio assegnato
GRIGLIA di VALUTAZIONE : SAGGIO BREVE
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10
Candidato
Classe
Corso
a.s. 2013/14
Punteggio
Indicatori
Insufficiente
Capacità di elaborazione
(interpretazione e confronto dati)
Pertinenza (qualità e quantità delle
informazioni)
Organizzazione e coerenza
(equilibrio delle parti, rispetto della
struttura e degli spazi)
Registro stilistico e correttezza formale
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Originale ed
efficace
Insufficiente
Approssimativa
Superficiale
Sicura e
puntuale
1,5
2
3
4
4,5
Scarsa e limitata
Essenziale
Adeguata
Ampia e
puntuale
Originale approfondita ed
esauriente
1
1,5
2
2,5
3
Disorganico e
incoerente
Incertezze
strutturali e
argomentative
Globalmente
coerente e
coeso
Ben strutturato
Ricco nell'argomentazione e ben
equilibrato
1
1,5
2
2,5
3
Adeguato
alla situazione comunicativa e corretto nella
forma
Adeguato alla
situazione ed
efficace nella
forma
4
4,5
Inadeguato e
Non speci- Globalmente
improprio con
fico e im- adeguato con
gravi scorret- preciso con qualche imtezze
alcuni errori
precisione
1,5
2
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
3
…….. /15
GRIGLIA di VALUTAZIONE: TEMA STORICO
81
Punteggio assegnato
Punteggio assegnato
Punteggio assegnato
Punteggio assegnato
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10
Candidato
Classe
Corso
a.s.2013/14
Punteggio
Indicatori
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Completo
approfondito
con spunti
personali
4,5
Incompleto e
lacunoso
Superficiale
con lacune
Pertinente
ma generico
Adeguato,
non del
tutto esauriente
1,5
2
3
4
Disorganico e
incoerente
Approssimati-va e
incerta
Adeguata
Precisa e
organica
1
1,5
2
2,5
3
Inadeguata
Superficiale
con lacune
Accettabile
Adeguata e
significativa
Esauriente e
personale
1
1,5
2
2,5
3
Gravi scorrettezze e improprietà
Incertezze
formali e
linguaggio
generico
Sostanzial mente corretta e adeguata
Corretta e
appropriata
Corretta, appropriata ed
afficace
1,5
2
3
4
4,5
Contenuto (qualità e quantità delle informazioni)
Organizzazione del contenuto (articolazione, coesione, coerenza)
Punteggio
assegnato
Ben strutturaPunteggio
ta ed efficace
assegnato
Punteggio
assegnato
Capacità critica e di approfondimento
Proprietà linguistica e correttezza formale
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
…….. / 15
82
Punteggio
assegnato
GRIGLIA di VALUTAZIONE
: TEMA di ATTUALITA'
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10
Candidato
Classe
Indicatori
Insufficiente
Incompleto e
lacunoso
Contenuto (qualità e quantità delle informazioni)
Corso
a.s. 2013/14
Punteggio
Mediocre
Sufficiente
Buono
Adeguato,
non del
SuperficiaPertinente ma
tutto esaule con lagenerico
riente
cune
1,5
2
Disorganico e Approssimativa e incerta
incoerente
Ottimo
Completo approfondito con spunti personali
3
4
4,5
Adeguata
Precisa e
organica
Ben strutturata ed efficace
Punteggio
assegnato
Punteggio
assegnato
Organizzazione del contenuto (articolazione, coesione, coerenza)
1
1,5
2
2,5
3
Inadeguata
Superficiale con lacune
Accettabile
Adeguata e
significativa
Esauriente e
personale
1
1,5
2
2,5
3
Gravi scorrettezze e improprietà
Incertezze
formali e
linguaggio
generico
1,5
2
Punteggio
assegnato
Capacità critica e di approfondimento
Proprietà linguistica e correttezza formale
Sostanzial Corretta e
mente corretappropriata
ta e adeguata
3
4
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
…… / 15
83
Corretta, appropriata ed
efficace
4,5
Punteggio
assegnato
GRIGLIA di VALUTAZIONE : E.T.A.T. / E.G.A.R.
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10
Candidato
Classe
Corso
Punteggio
a.s.2013/14
Indicatori
Gravemente
insufficiente
Contenuto (conoscenza di regole e principi)
Insufficiente
1
1,5
1,5
2
1,5
1,5
Punteggio assegnato
3
4
SufficienteAdeguata ricca
mente coerenorganica
te e semplice
2
2,5
3
Accettabile
2
2
Punteggio assegnato
4
Punteggio assegnato
Appropriato
2,5
Inadeguato
1
Ottimo
Approfondito
2,5
Inadeguato
1
Buono
Accettabile
Non sempre coerente
1
Capacità di collegamento interdisciplinare
Sufficiente
Povero
Coerenza alla
traccia e argomentazione
Conoscenza ed
uso del linguaggio specifico e aspetti
formali
Mediocre
3
4
Accettabile
Approfondito
2,5
3
Punteggio assegnato
……. /15
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
GRIGLIA di VALUTAZIONE : GEOGRAFIA
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10
Candidato
Classe
Corso
Punteggio
a.s.2013/14
Indicatori
Gravemente
insufficiente
1
Conoscenza ed uso
del linguaggio specifico e aspetti formali
Capacità di applicazione o di collegamento
Mediocre
Povero
Contenuto
Articolazione coesione coerenza
dell'argomentazione
Insufficiente
1,5
2
Non sempre coerente
1
1,5
2
1,5
1
1,5
2,5
Semplice e
coerente
3
4
Adeguata ricca
organica
2,5
Inadeguato
2
Ottimo
Approfondito
Accettabile
2
Buono
Accettabile
2,5
Inadeguato
1
Sufficiente
3
84
Punteggio assegnato
4
Appropriato
3
Punteggio assegnato
4
Accettabile
Approfondito
2,5
3
…….. /15
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
Punteggio assegnato
Punteggio assegnato
LABORATORIO di ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10
Candidato
Classe
Corso
a.s.2013/14
Punteggio
Indicatori
Insufficiente
Conoscenza
Comprensione
Analisi
Mediocre
Sufficiente
Buono - Ottimo
Scarsa e disorganica
Superficiale e
poco organica
Sufficiente
degli argomenti (capacità di orientarsi)
Discreta approfondita
con
interiorizzazione
dei contenuti
1
2
2,5
3- 4
Non comprende
pienamente la
consegna, confonde gli argomenti. Non dimostra di possedere terminologia specifica
Comprende solo
parzialmente ed approssimativamente
Comprensione
globale sufficiente
Interpreta la traccia
correttamente; sa
collegare tutti gli
argomenti dimostrandosi propositivo
1
2
2,5
3- 4
Non indivi- Dimostra insicurezza Sa effettuare un'a- Sa analizzare i vari
nalisi sufficiente
nell'individuazione
dua i punti delle tematiche basi- degli aspetti nella aspetti in modo ampio
fondamentali
loro globalità
lari
1
2
2,5
Punteggio
assegnato
Punteggio
assegnato
Punteggio
assegnato
3- 4
Sintetizza in modo
Sintesi
Non ha sinte- Sintetizza in modo essenziale; dimopoco chiaro e instra di possedere
tizzato le co- completo; uso del
la terminologia
noscenze
lessico non specifico
specifica
1
2
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
2,5
85
Sa sintetizzare in
modo critico e originale
3
……. / 15
Punteggio
assegnato
GRIGLIA di VALUTAZIONE: LEGISLAZIONE
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10
Candidato
Indicatori
Pertinenza e correttezza della risposta
Completezza e capacità di sintesi
Correttezza espressiva e uso del linguaggio tecnico
Classe
Corso
Punteggio
Gravemente
Insufficiente Sufficiente
insufficiente
Nessuna
Scarsa
2
3
Nessuna
Scarsa
2
3
Nessuna
scarsa
1,5
2
Buono
a.s.2013/14
Distinto
Ottimo
Punteggio
assegnato
Accettabile Discreta Adeguata Eccellente
3,5
4
4,5
5
Accettabile Discreta Adeguata Eccellente
3,5
4
4,5
5
Accettabile Discreta Adeguata Eccellente
3
3,5
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
Punteggio
assegnato
4
Punteggio
assegnato
5
…….. / 15
GRIGLIA di VALUTAZIONE : LINGUA STRANIERA
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10
Candidato
Indicatori
Classe
Gravemente
insufficiente
Insufficiente
Corso
Punteggio
Mediocre
Povero
a.s.2013/14
Sufficiente
Buono
Ottimo
Sufficiente
Approfondito
Punteggio assegnato
Contenuto
1
Articolazione coesione coerenza
dell'argomentazione
Conoscenza ed uso
del linguaggio specifico del settore
2
3
1
1,5
Inadeguato
0,5
1
1,5
0,5
1
2
2,5
2
2
…….. /15
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
86
Punteggio assegnato
3
Esposto con
proprietà ed
efficacia
2,5
Punteggio assegnato
3
Appropriato
2,5
Sufficientemente chiaro e
corretto
1,5
6
Adeguata ricca
organica
Accettabile
Poco corretto
Correttezza grammaticale e sintattica
5
Semplice e
coerente
Non sempre coerente
0,5
4
3
Punteggio assegnato
GRIGLIA di VALUTAZIONE: MATEMATICA
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10
Candidato
Classe
Corso
a.s.2013/14
Punteggio
Indicatori
Buono
Ottimo
Sufficiente
Buona
Ampia e
sicura
2,5 - 3
3,5 4 4,5
5
5,5 - 6
6,5 - 7
Approssimativo
Abbastanza
adeguato
Sufficiente
Discreto
buono
Preciso
0,5 - 1
1,5 - 2
2,5
3 - 3,5
4
Non adeguata
Confusa
Sufficiente
Discreta
buona
Ottima
0,5 - 1
1,5 - 2
2,5
3 - 3,5
4
Conoscenza dei
contenuti e loro rielaborazione
Utilizzo del linguaggio specifico
Insufficiente
Mediocre
Scarsa
Limitata incerta
0,5 - 1
1,5 - 2
Sufficiente
Punteggio
assegnato
Punteggio
assegnato
Punteggio
assegnato
Correttezza formale
…….. / 15
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
Candidato
GRIGLIA di VALUTAZIONE: STORIA DELL'ARTE E DEI BENI CULTURALI
Classe
Corso
a.s.2013/14
Indicatori
Conoscenza dei contenuti
Utilizzo del linguaggio
specifico
Coerenza dell'argomentazione
Capacità di sintesi
Insufficiente
Mediocre
Quasi nulla
Frammentaria
e superficiale
2
3
Inadeguato
Non del tutto
corretto
1
1,5
Quasi nulla
Parziale e
non del tutto
organica
1
Punteggio
Sufficiente
Buono
Completa
ma non approfondita
4
Corretto e
abbastanza
specifico
2
Ottimo
Completa e
Completa e approfondita
approfondita con spunti
personali
5
Adeguato e
ricco
6
Adeguato
ricco e
organico
2,5
3
Logica, ma
parziale
Logica e
completa
Logica,
completa
con spunti
di originalità
1,5
2
2,5
3
Quasi nulla
Parziale
Adeguata
Valida
Valida e
ben articolata
1
1,5
2
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
87
2,5
…….. / 15
3
Punteggio
assegnato
Punteggio
assegnato
Punteggio
assegnato
Punteggio
assegnato
GRIGLIA di VALUTAZIONE: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10
Candidato
Classe
Corso
Punteggio
a.s.2013/14
Indicatori
Gravemente
insufficiente
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Punteggio assegnato
Povero
Accettabile
Approfondito
Contenuto
1
1,5
2
2,5
Semplice e
coerente
Non sempre coerente
Articolazione coesione coerenza
dell'argomentazione
1
1,5
2
2,5
Inadeguato
Conoscenza ed uso
del linguaggio specifico e aspetti formali
1
1,5
Accettabile
2
2,5
Inadeguato
Capacità di applicazione o di collegamento
1
1,5
2
3
4
Adeguata ricca
organica
3
4
Appropriato
3
88
Punteggio assegnato
4
Accettabile
Approfondito
2,5
3
…….. /15
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
Punteggio assegnato
Punteggio assegnato
GRIGLIA di VALUTAZIONE: TECNICHE di COMUNICAZIONE E RELAZIONE
MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10
Candidato
Indicatori
Conoscenza
dei contenuti
Utilizzo del linguaggio specifico
Coerenza dell'argomentazione
Classe
Corso
Punteggio
a.s. 2013/14
Insufficiente
Mediocre
Sufficiente
Buono
Ottimo
Quasi nulla
Frammentaria e
superficiale
Completa ma
non approfondita
Completa e
approfondita
Completa e approfondita con
spunti personali
2
3
4
5
6
Inadeguato
Non del tutto
corretto
Corretto e abbastanza specifico
Adeguato e
ricco
Adeguato ricco
e organico
1
1,5
2
2,5
3
Quasi nulla
Parziale e non
del tutto organica
Logica, ma
parziale
Logica e
completa
Logica, completa con spunti
di originalità
1
1,5
2
2,5
3
Quasi nulla
Parziale
Adeguata
Valida
Valida e ben
articolata
1
1,5
2
2,5
3
Capacità di sintesi
PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO
………. / 15
89
Punteggio
assegnato
Punteggio
assegnato
Punteggio
assegnato
Punteggio
assegnato
GRIGLIA di VALUTAZIONE: COLLOQUIO
(max punti 30; sufficiente punti 20)
Nell'ambito del colloquio, il candidato ………………………………………………………………in merito a:
Proprietà di linguaggio (utilizzo appropriato dei codici linguistici,
varietà ed esattezza terminologica)
Efficacia argomentativa (modo di sostenere o confutare tesi)
Qualità e ricchezza dell'informazione (conoscenza degli aspetti rilevanti dell'argomento, quantità e precisione delle considerazioni
svolte)
Organicità e completezza espositiva (presenza implicita di un piano di esposizione composto da premessa, sviluppo e conclusione;
equilibrio interno tra gli argomenti trattati e copertura delle principali aree problematiche)
Si esprime con linguaggio:
□ non sempre corretto e appropriato (1 - 2)
□ semplice e corretto (3 - 4)
□ adeguato e fluido (5)
Sostiene o confuta:
□ in modo parziale e non sempre coerente (1 - 2)
□ in modo essenziale e coerente (3 - 4)
□ in modo ampio e approfondito (5)
Dimostra di conoscere gli aspetti rilevanti dell'argomento:
□ con difficoltà o solo se guidato (1 - 2)
□ con sufficiente precisione (3 - 4)
□ in modo preciso ed esauriente (5)
Espone:
□ in modo confuso, con piano non organizzato (1 - 2)
□ con un piano sufficientemente organizzato e
coerente (3 - 4)
□ con un piano organizzato ed esauriente (5)
□ non effettua collegamenti o solo se guidato (1 - 2)
Capacità di collegare gli argomenti (rigore logico nell'effettuare gli □ effettua collegamenti (3 - 4)
opportuni rimandi ad altri argomenti, modo di orientare il dialogo) □ stabilisce efficaci collegamenti (5)
Focalizzazione della domanda (grado di aderenza all'argomento
proposto, assenza di divagazioni)
Voto proposto ………/30
□ non focalizza e divaga (1 - 2)
□ risponde in modo sufficientemente pertinente (3 - 4)
□ risponde coerentemente e senza divagare (5)
Voto assegnato ……../30
90
7 - L'ORGANIZZAZIONE
7.1. L'ORGANIGRAMMA DELL'ISTITUTO
DIRIGENTE SCOLASTICO
Area
Area
Didattica
Area
Area
Gestionale
Gestionale
Area
Area
Amministrativa
Amministrativa
Area
Area
Dirigenza
Dirigenza
Collegio
docenti
Collegio
Docentiscola(Dirigente
( Dirigente
Scolastico)
stico)
Giunta
Giunta
Esecutiva
Esecutiva
Resp:
D.S.
(D.S.)
Segreteria
Segreteria
Amministrativa
Amministrativa
Resp:
D.S.G.A.
(D.S.G.A.)
Consiglio
Consiglio deidei
Collaboratori
Collaboratori
Resp:
D.S.
( D.S.)
Commissioni di aree disciplinari
(Coordinatore di area)
Consiglio di
Istituto
(Presidente del C.d.I.)
Segreteria
del Personale
(D:S.G.A.)
Funzioni strumentali al POF
( Referenti di
Funzione)
Didattica
Segreteria
Didattica
(D.S.G.A.)
Consigli di classe
(Coordinatori di
classe)
Ufficio
Acquisti
(D.S.G.A.)
Commissioni
(Referenti di commissione)
Magazzino
(D.S.G.A.)
Servizi tecnici
Lavanderia
Cantina
Resp: D.S.G.A.
Approvvigionamento alimentari
( ITP incaricato)
91
Comitato di
Valutazione
(D.S.)
ORGANICO PERSONALE DIPENDENTE e
ALUNNI FREQUENTANTI a.s.2013/2014
Docenti: 90
DGSA: 1
Assistenti amministrativi: 8
Assistenti tecnici: 10
Collaboratori scolastici: 16
Alunni : 837
Classi: 38
7.2. LE PRINCIPALI FIGURE DELL'ORGANIZZAZIONE
Il Dirigente scolastico
A capo dell'organizzazione scolastica, in funzione di responsabile e garante del buon funzionamento, è la figura del Dirigente scolastico.
Il D.S. è promotore delle attività dell'Istituto; è il responsabile della scuola, la organizza e la
controlla; favorisce i rapporti tra Docenti, Genitori e Alunni.
Il D.S. rappresenta l'Istituto e, tra l'altro, cura la convocazione delle riunioni degli organi collegiali; è garante dell'esecuzione delle delibere del Consiglio d'Istituto; procede alla formazione delle
classi, alla formulazione dell'orario delle lezioni; tiene i rapporti con gli Enti locali; coordina il funzionamento degli uffici di segreteria; vigila sull'adempimento dei doveri degli insegnanti, ecc.
Il D.S. è determinante per la creazione di un clima positivo e fecondo di idee nuove e stimolanti, sia per gli studenti sia per i docenti.
Staff di presidenza
Le mansioni dello staff di presidenza si possono così sintetizzare:
- identificazione di necessità emergenti nell’ambito dell’istituto o del territorio nel quale esso opera
e, insieme, suggerimenti circa il loro adempimento;
- sviluppo di idee e proposte aventi come obiettivo il miglioramento della qualità del servizio scolastico ed educativo;
- programmazione di attività inerenti la formazione del personale;
- organizzazione di riunioni collettive su argomenti di notevole e immediata rilevanza;
- pianificazione di interventi innovativi all’interno dell’istituto in seguito a normative di riforma del
sistema scolastico.
Dello staff di presidenza fanno parte i Collaboratori del Dirigente Scolastico:
• prof.ssa Emanuela de’ Saraca , Collaboratore Vicario: Sostituisce il dirigente scolastico in caso di assenza o impedimento. Sovraintende all’organico dei docenti. Verifica gli adempimenti
dei docenti (piani lavoro, registri, ecc.). Accoglienza dei docenti. Gestisce la sostituzione dei
docenti (assenze, sostituzioni, scambi).Coordina i rapporti con le famiglie in sede. Gestisce le
giustificazioni delle assenze/ritardi/uscite degli studenti;
• prof.ssa Gabriella Orlandini – Coordinatore della Succursale e sede c/o Alberti: Coordina le
attività scolastiche della succursale. Coordina i rapporti con le famiglie in succursale. Gestisce
le giustificazioni delle assenze/ritardi/uscite degli studenti della succursale;
• Nei tempi/giorni di non presenza nelle sedi centrale e succursale dei docenti incaricati
il coordinamento è affidato alla prof.ssa Daniela Coccato;
• DSGA Sig.ra Monica Bruschetta.
Altre figure importanti dello staff sono le Funzioni strumentali al POF, elette ogni anno dal Collegio Docenti che valuta i requisiti per l'attribuzione di tale compito.
92
L'art. 30, comma 3, del CCNL 2002/2005 prevede, infatti, che per la realizzazione delle finalità
istituzionali della scuola, in regime di autonomia, la risorsa fondamentale sia costituita dal patrimonio
professionale dei Docenti che è appunto da valorizzare per l'espletamento di specifiche funzioni.
Per l'anno scolastico in corso il Collegio dei docenti ha approvato la designazione di tali Funzioni ai sotto elencati docenti:
• prof. ssa Renate Gilli – FF.SS. 1- Orientamento in entrata e in uscita : Organizza le attività di
orientamento scolastico in entrata e in uscita e il riorientamento.
• prof.ssa Mariantonietta Stacchiotti - FF.SS. 2 – Piano dell’offerta formativa e gestione accreditamento regionale. Aggiorna il documento del POF secondo quanto indicato dal CD. Raccoglie i dati sulle attività legate al POF e li trasferisce in documenti sintetici. Raccoglie e diffonde le nuove proposte per il miglioramento dell’offerta formativa. Gestisce la procedura per il
mantenimento dell’accreditamento regionale.
• prof.ssa Elisabetta Benvenuti – FF.SS. 3 – Interventi per studenti – Educazione al benessere.
Coordina le attività rivolte agli studenti dell’istituto con particolare riguardo alle iniziative di
educazione alla salute e al benessere umano e sociale .
• prof.ssa Stefania D’Andrea – FF.SS. 4 – Valuta. Gestisce il programma valuta e lo aggiorna per
una corretta fruizione da parte dei docenti, sia in sede di scrutinio che di valutazione intermedia.
• prof. Vito Fanciullo – FF.SS. 5 – Informatica dell’Istituto. Aggiorna il sito web e gestisce il settore informatico dell’istituto.
• prof.ssa Alessandra Garrì – FF.SS. 6 – Qualità e autovalutazione d’Istituto - Gestisce il processo di autovalutazione dell’Istituto e crea le basi per avviare un sistema qualità d’Istituto
7.3. GLI ORGANI COLLEGIALI a.s. 20013/14
Coordinatori di dipartimento
Le discipline insegnate nell’Istituto sono state raggruppate in 5 dipartimenti. I Dipartimenti, che
non sono organi a sé stanti, ma un’emanazione organizzativa del Collegio dei Docenti, sono presieduti
da un docente coordinatore incaricato dal Capo d’Istituto su designazione dei membri del dipartimento.
ASSE LINGUAGGI E STORICO-SOCIALE-ARTE
19A, 36A, 39A, 46A, 50A, 61A, RC
ASSE MATEMATICO
17A, 38A, 47A,
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
29A, 13A, 57A, 60A, 76A
ASSE ALBERGHIERO
50C, 51C, 52C
SOSTEGNO
−
−
−
−
−
COORDINATORE
de’ Saraca Emanuela
Conserva Francesca
Tecchio Gianna
Toma Ivana
Dalla Libera Maurizio
Compiti dei Dipartimenti
Contribuiscono alla definizione del Progetto Educativo d’Istituto e del Piano annuale di attività.
Propongono al Collegio dei docenti eventuali progetti di sperimentazione metodologico-didattica.
Propongono criteri di valutazione omogenei per l’intero Istituto su vari tipi di prove, l’articolazione dei giudizi e
l’attribuzione dei voti.
Decidono l’uso dei sussidi didattici e dei laboratori in collaborazione con i Direttori di laboratorio e/o Coordinatori.
Propongono criteri in grado di garantire una distribuzione didatticamente produttiva delle ore di lezione.
93
Docenti responsabili di laboratorio
Laboratorio
Docente
Audiovisivi
Informatico
Contabilità
Ricevimento
Cucina
Sala-bar
Gal Gastone
Fanciullo Vito
Moscatelli Silvana
Olivato Annalisa
Torresin Sergio
Tonello Lorenzo
−
−
−
−
−
Compiti del Direttore del laboratorio
Organizzare l’inventario dei materiali e delle attrezzature.
Garantire un corretto, efficace e pieno utilizzo del laboratorio.
Proporre alla Commissione acquisti, sentiti gli operatori del reparto, progetti di aggiornamento e
integrazione delle attrezzature, e, al Consiglio di Istituto, progetti di manutenzione e recupero.
Relazionare al Direttore di Dipartimento sulle attività svolte.
Elaborare il regolamento di funzionamento del laboratorio, che viene reso pubblico.
Classe
1A
1B
1C
1D
1E
1F
1G
1H
1I
1L
1M
2A
2B
2C
2E
2F
2G
2H
2L
2M
3Ac
3Bc
3Cc
3Dc
3As
Coordinamento delle classi e gestione dei Consigli di Classe
Coordinatore
Verbalizzante
D’Andrea Stefania
Mazzacane Saverio
Fabbri
Facchin
Rossetto Tiziana
Trevisan Lucia
Roberti Stefania
Tecchio Gianna
Vicariotto Daniela
Presotto Michela
Gaspari
Montanari Claudio
Marinello Ornella
Tecchio Gianna
Albertin Fabiola
Belcaro Francesco
Uliana Maria Luisa
Vercilli
Gallo
Greggio
Ruggeri Lucia
Benvenuti Elisabetta
Bortolami
Moscatelli Silvana
Todeschini
Grassia Lucio
Bortolami
Ferrarese
Borrello Giovanna
Presotto Michela
Conserva Francesca
Bresciani
Marinello Ornella
Olivato Annalisa
Gal Gastone
Nicoletto Leonzio
Gaspari
Borrello Giovanna
Sammarro
Ferrarese
Toma Ivana
Loiodice Giuseppina
Torresin Sergio
Orlandini Gabriella
Gal Gastone
Rossetto Tiziana
Mascalzoni
Gilli Renate
Ghirardello Fabio
Slaviero Irene
94
3Bs
3At
3IeFP
4Ac
4Bc
4Cc
4As
4At
5Ar
5Br
5Cr
5Dr
5At
•
•
•
•
Ghirardello Fabio
Moscatelli Silvana
Torresin Sergio
Ceresoli Chiara
Rubin
Stacchiotti Mariantonietta
Ghirardello Fabio
Casetti
De’ Saraca Emanuela
Orlandini Gabriella
Ceresoli Chiara
Stacchiotti Mariantonietta
Ceresoli Chiara
Gilli Renate
Garrì Alessandra
Coccato Daniela
Molari Alessandra
Todeschini
Albertin Fabiola
Rubin
Milesi Roberto
Mazzacane Saverio
Slaviero Irene
Toma Ivana
Zaggia Paolo
Olivato Annalisa
Compiti del Coordinatore di classe
Collaborare con la Presidenza ed i colleghi del Consiglio di Classe per la gestione dei rapporti con le famiglie, specie per quegli alunni che presentano scarso rendimento scolastico
e/o problemi disciplinari, svolgendo le funzioni di tutor degli alunni della classe (salvo casi particolari).
Presiedere in caso di assenza o di impedimento del DS le riunioni del Consiglio di classe e
ne curerà il regolare svolgimento.
Partecipare alle riunioni di coordinamento che verranno indette dalla Presidenza e mantenere i contatti con le altre.
Redigere la relazione finale sull’attività della classe e, per le classi quinte, organizzare la
stesura del documento finale del Consiglio di classe per gli Esami di Stato.
95
Commissioni e referenti
Biblioteca
Proff. Loiodice G. (ref.), Benvenuti E., Bortolami T.. Riviste di
Settore: Toma I.
Expo
Proff. Coccato D.(ref.), Stacchiotti M., Tecchio G. , Montanari
C.,Marinello O., Fanciullo V..
Gare ed Esercitazioni Est.
Prof. Toma I…
Il quotidiano in classe
Prof.ssa Coccato D.
Visite e Viaggi Istruzione
Prof.ssa Ceresoli C..
Scambi Culturali
Proff. Gilli (ref.), Coccato D., Garrì A..
Scambi con la scuola Canadese
Prof.ssa Coccato D..
GLH e stage H
Prof. Dalla Libera M..
ASL classe 3IeFP
Prof. Torresin S.
ASL classi terze e tutoraggio
I docenti di laboratorio delle classi terze
ASL classi quarte/quinte
Proff. Toma I., Torresin S..
Esercitazioni pratiche/acquisti
Prof. Fanciullo V.
Alunni Stranieri
Prof. Tognati A..
Sito Web
Proff. Fanciullo (ref.), Ghirardello F., Ricci M..
Cittadinanza e Costituzione
Proff. Mazzacane S. (ref.), Gal G., Benvenuti E., Grassia L., Loiodice G..
CIC
Prof. Bortolami T.
Elettorale
Prof. Mazzacane S.
HACCP
Proff. Molari A., Tonello L..
Giornale d’Istituto
Proff. Gal G. (ref.),Mazzacane S., Garrì A., Ceresoli M., Gilli R.,
Benvenuti E., Ruggeri L..
Orario
Proff. D’Andrea S., Toma I.
Scrutinio elettronico
Prof. D’Andrea S. e docenti nominati di volta in volta
Prove invalsi
Proff. De’ Saraca E., Rossetto T..
Gruppo teatrale d’Istituto
Prof. Bortolami T..
Raccolta differenziata
Proff. Gaspari (ref.), Grassia L., Tecchio G..
Amministrazione rete informatica Prof. Fanciullo V..
Comitato valutazione
Membri titolari: Proff. Bortolami Tomaso, Garrì Alessandra, Marinello Ornella e Todeschini Maria Cristina.
Membri supplenti: Proff. Rubin Chiara e Vicariotto Daniela.
96
8– SERVIZI
8.1. CALENDARIO SCOLASTICO E PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA' COLLEGIALI
Inizio delle lezioni: giovedì 12 settembre 2013
Termine delle lezioni: sabato 7 giugno 2014
Festività e sospensione delle lezioni:
- Tutte le domeniche;
- Venerdì 1 novembre 2013;
- Sabato 2 novembre 2013 (Ponte di Ognissanti);
- dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 (vacanze natalizie);
- dal 3 al 5 marzo 2014 (carnevale e giorno delle Ceneri);
- dal 17 al 21 aprile 2014 (vacanze pasquali);
- Venerdì 25 aprile 2014 (Anniversario Liberazione);
- Sabato 26 aprile 2014 (Ponte Liberazione);
- Giovedì 1° maggio 2014 (Festa del lavoro);
- Lunedì 2 giugno 2014 (Festa della Repubblica).
Sarà proposto al C.d.I. di chiedere alla Giunta Regionale del Veneto di considerare sabato 10 maggio
2014 (Apertura dei festeggiamenti per il 75° anniversario della fondazione della Scuola alberghiera di
Abano Terme) come giorno festivo. La proposta è già stata approvata dal C.d.D. con delibera del 5 settembre 2013.
Scansione delle Valutazioni
Il Collegio dei docenti ha deciso di ripartire l’anno scolastico in due periodi: un trimestre
(dall’avvio delle lezioni al 22 dicembre 2013) e un pentamestre (dal 7 gennaio al termine delle
lezioni)
22 DICEMBRE 2013 85 gg. di lezione
Termine trimestre
15 MARZO 2014 141 gg. di lezione
Valutazione intermedia
7 GIUGNO 2014 206 gg. di lezione
Termine pentamestre – Fine lezioni
Lunedì 16 GIUGNO 2014 Pubblicazione quadri con esiti scolastici
Mercoledì 18 GIUGNO 2014 Inizio esami di stato classi quinte
Elezioni dei rappresentanti dei genitori e degli studenti nei Consigli di classe
MERCOLEDI’ 9 OTTOBRE 2013 (studenti ultima ora di lezione ; genitori ore 17,00)
Elezioni per il rinnovo del Consiglio d’Istituto e della Consulta provinciale degli
studenti
DOMENICA 10 e LUNEDI’ 11 NOVEMBRE 2013
RIEPILOGO INCONTRI COLLEGIALI SCRUTINI E ATTIVITA’
5 SETTEMBRE 2013
Dipartimenti - Assi
6 SETTEMBRE 2013
1°Collegio dei docenti
SETTEMBRE
12 SETTEMBRE 2013
2°Collegio dei docenti
dal 26 SETTEMBRE 2013
Consigli di classe solo docenti
97
OTTOBRE
NOVEMBRE
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
MAGGIO
GIUGNO
9 OTTOBRE 2013
10 OTTOBRE 2013
dal 21 OTTOBRE 2013
18 e 19 NOVEMBRE 2013
26 NOVEMBRE 2013
dall’8 GENNAIO 2014
5 FEBBRAIO 2014
19 FEBBRAIO 2014
dal 20 FEBBRAIO 2014
27 e 28 MARZO 2014
23 APRILE 2014
dal 28 al 29 APRILE 2014
8 MAGGIO 2014
13 MAGGIO 2014
6 GIUGNO 2014
dal 9 GIUGNO 2014
Incontro genitori per avvio elezioni
Dipartimenti - Assi
Consigli di classe completi
Ricevimento generale famiglie
3°Collegio dei docenti
Scrutini trimestre
Dipartimenti - Assi
4°Collegio dei docenti
Consigli di classe completi
Ricevimento generale famiglie
Dipartimento - Assi
Consigli di classe completi
5°Collegio dei docenti
Consigli classi quinte (documento 15/5)
6°Collegio dei docenti
Scrutini finali
PIANO GENERALE DELLE ATTIVITA’ DEL COLLEGIO DEI DOCENTI (17 ore)
Ven 5 settembre 2013 ore 9,00 – 12,00
Giov 12 settembre 2013 ore 17,00 – 20,00
Mar 26 novembre 2013 ore 17,00 – 20,00
Merc 19 febbraio 2014 ore 17,00 – 19,30
Giov 8 maggio 2014 ore 17,00 – 19,30
Ven 6 giugno 2014 ore 17,00 – 20,00
INCONTRI di DIPARTIMENTO (10 ore)
Tutti i dipartimenti Giov 5 settembre 2013 ore 9,00 – 11,30
Giov10 ottobre 2013 ore 15,00 – 17,30
Scienze motorie e Dipartimento alberghiero ore 17,10 – 19,50
Merc 5 febbraio 2014 ore 15,00 – 17,00
Scienze motorie e Dipartimento alberghiero ore 17,10 – 19,50
Merc 23 aprile 2014 ore 15,00 – 17,00
Scienze motorie e Dipartimento alberghiero ore 17,10 – 19,50
Le date degli incontri possono essere modificate secondo accordi tra i docenti del dipartimento.
Le variazioni vanno comunicate in presidenza.
98
Dal 26-09
Dal 22-10
Dal 20-02
28 e 29/04
13-05
PIANO GENERALE DELLE ATTIVITA’ DEI CONSIGLI di CLASSE
− Piano generale delle attività di classe
Consigli di classe
− Articolazione interventi e orari docenti di sostegno;
Solo docenti
− Progettazione complessiva delle attività;
− Primo incontro con i genitori del nuovo consiglio
Considerazioni sulla classe
Consigli di classe
− Attività anno scolastico
completi
− Andamento della classe
− Visite e viaggi di istruzione
− Andamento della classe
Consigli di classe
completi
− Iniziative varie
Consigli di classe
− Libri di testo
completi
Classi 5^ soli docenti – definizione nuclei pluridisciplinari e
bozza presentazione classe (docente coordinatore)
Consigli di classe 5^ − Approvazione del documento del “15 maggio”
Solo docenti
Dall’ 8 gennaio
Dal 9 giugno
28 – 29 agosto
Consigli di classe
SCRUTINI
Orario diversificato
per classe
Consigli di classe
Orario diversificato
per classe
Consigli di classe
Scrutini 1° trimestre
Scrutini finali
circa ½ ora per classe Valutazione alunni con giudizio
sospeso
PROVE SIMULATE di 3^ PROVA PER ESAMI di STATO
Martedì 11 MARZO 2014
Mercoledì 23 APRILE 2014
Dalle ore 9,15
Dalle ore 9,15
ESAMI PRELIMINARI PER ESAMI di STATO
In caso di necessità si svolgeranno nel periodo 26 – 31 maggio 2014
8.2.ATTIVITA’ di RECUPERO
La C.M. del 7/8/1996, abrogativa degli esami di riparazione, e le più recenti D.M. 80 e O.M. 92
del 2007, hanno determinato l’adozione , da parte del Collegio dei Docenti, di un chiaro modello di
comportamento in merito agli interventi didattici di “recupero”.
Esaminate le disponibilità finanziarie per l’attivazione dei corsi di recupero nell’ a.s. 2013-14, il
Collegio ha deliberato di attivare:
99
-
-
corsi di riallineamento in orario extracurricolare per le discipline considerate “saperi irrinunciabili” per le classi prime, della durata di 9 ore. I gruppi andranno da un minimo di 5 ad un massimo
di 15 alunni;
pausa didattica curricolare per le discipline che prevedono sia lo scritto che l’orale, dedicata al
ripasso e al rinforzo delle conoscenze;
sportelli di recupero e/o incontri per piccoli gruppi di studenti che hanno carenze e dimostrano
interesse e volontà di recupero. Verranno realizzati dopo gli scrutini del trimestre;
studio autonomo per le discipline solo orali da parte degli alunni risultati con profitto insufficiente
al termine del I° trimestre.
8.3.ORARIO SCOLASTICO
Il Collegio dei Docenti, ha deliberato per l’a.s. 2013-2014 il seguente orario di lezione :
1°ora
2° ora
3° ora
pausa didattica
4° ora
5° ora
6° ora
8.15
9.15
10.10
11.05
11.20
12.15
13.10
9.15
10.10
11.05
11.20
12.15
13.10
14.00
Pomeriggio:
1° ora
2° ora
3° ora
4°ora
13.00
14.00
15.00
16.00
14.00
15.00
16.00
17.00
Per le classi ubicate presso l’Istituto Alberti, la scansione orario sarà la seguente:
1°ora
8.10
9.05
2° ora
9.05
10.00
pausa didattica
10.00
10.10
3° ora
10.10
11.05
4° ora
11.05
12.00
pausa didattica
12.00
12.10
5° ora
12.10
13.05
6° ora
13.05
13.55
8.4. RICEVIMENTO DEI GENITORI
Il ricevimento individuale di genitori viene effettuato dai docenti a cadenza settimanale previo
appuntamento, presso la sede centrale, per alcuni, e la succursale per altri.
L’orario viene comunicato alle singole famiglie attraverso una circolare informativa.
E’ possibile comunque consultarlo nel sito ufficiale www.istitutoalberghieroabano.it
9 ottobre 2013: assemblea dei genitori per elezione rappresentanti
1 ora
18-19 novembre 2013: ricevimento generale
6 ore
27-28 marzo 2014: ricevimento generale
6 ore
8.5. GESTIONE RECLAMI
All’interno del “Pietro d’Abano sono attivati dei processi di “gestione dei reclami” che fanno
anzitutto capo al “Regolamento di Istituto” e ai “Diritti delle studentesse e degli studenti”.
100
Qualora le forme di reclamo non rientrino nei casi previsti dai sopraindicati documenti, queste
seguono, per le diverse componenti, diversi iter.
•
Alunni: se il reclamo è della classe, viene dibattuto nell’assemblea di classe e, attraverso i rappresentanti, esposto al diretto o ai diretti interessati. Qualora il reclamo non ottenga soddisfazione,
viene presentato al D.S. o ai suoi Collaboratori che adotteranno le misure del caso.
•
Genitori, docenti, enti, aziende: se il reclamo riguarda questioni amministrative, si rivolgeranno
direttamente alle segreterie nell’orario di ricevimento al pubblico. In altri casi potranno accedere direttamente al D.S. o ai suoi Collaboratori secondo quanto riportato in apertura del POF.
8.6. LIBRI IN COMODATO D’USO
Compatibilmente con i fondi messi a disposizione della Regione del Veneto, l’Istituto può concedere in comodato d’uso i testi didattici obbligatori agli studenti iscritti e frequentanti le classi prime e
seconde, su richiesta della famiglia, qualora la stessa presenti un valore ISEE pari o inferiore a €
18.000,00. Gli alunni in base al reddito suddetto saranno collocati in graduatoria e beneficeranno del
comodato d’uso fino alla concorrenza della disponibilità dei testi in proprietà dell’Istituzione Scolastica.
8.7. RISORSE STRUTTURALI
L'I.P.S.S.A.R. "Pietro d'Abano" comprende le due sedi di via Monteortone e di via Appia Monterosso. La prima, detta anche Centrale, è la sede storica della scuola, istituita nel 1952; la seconda è la
Succursale funzionante dall'a.s. 1992/93. Per motivi logistici legati all’aumento del numero di classi (
da 34 a 38) la Provincia ha messo a disposizione n.3 aule presso l’Istituto Alberti di Abano Terme.
Sede Centrale e Succursale, nonché le tre aule site presso l’Istituto Alberti, rispettano le previsioni della normativa nazionale in merito all'impiantistica, al superamento delle barriere architettoniche
(rampe, ascensore ai vari piani, accesso ai vani) e alle disposizioni dei Vigili del Fuoco di Padova (numero ed ubicazione delle uscite di sicurezza e delle vie di fuga, sistemi di allarmi ottici e sonori, componentistica di arredo ignifuga).
Tutti i locali vengono puliti e disinfettati giornalmente.
I laboratori per le esercitazioni pratiche sono sottoposti alle operazioni di detersione, disinfezione e disinfestazione secondo il “piano pulizie” previsto dal Manuale di Corretta Prassi Igienica.
Sede centrale
L'edificio è stato ristrutturato e reso agibile dall’ a.s. 2010-2011.
Esso è collocato su due piani: al piano terra sono situati i laboratori di ricevimento, di cucina e di
sala/bar , office per lavaggio stoviglie, lavanderia, guardaroba, spogliatoio per i ragazzi, spogliatoio per
gli insegnanti di cucina e di sala, ripostigli e servizi igienici; al primo piano si trovano la Presidenza, la
Vicepresidenza, la Sala Docenti, le Segreterie amministrativa e didattica, l'Ufficio Acquisti, lo spogliatoio per le ragazze, le aule, il Laboratorio Multimediale-linguistico, il Laboratorio di Contabilità ed i
Servizi igienici.
Succursale
Un ampio cortile circonda il fabbricato, di recente costruzione, che si articola su tre piani. Il piano terra presenta un ampio atrio destinato ad accogliere gli studenti durante la ricreazione con servizio
di ristoro e macchine distributrici di bevande calde e fredde, una biblioteca , una stanza con fotocopiatrice gestita dai collaboratori scolastici, un'aula per gli insegnanti e servizi igienici. Nel corrente anno
scolastico è statao allestito un Laboratorio linguistico-multimediale.
Gli studenti possono utilizzare adeguati sevizi igienici al primo, secondo e terzo piano.
101
All’inizio dell’ a.s. 2012-13 è stata posizionata un’ Unità esterna all’edificio, accanto ad un’altra
collocata in situ l’anno precedente, allo scopo di ampliare i locali adibiti ad aule, visto l’incremento notevole delle classi. Nell’Unità esterna di recente costruzione sono collocati anche i Servizi igienici. Entrambe le Unità sono fornite di adeguato sistema di riscaldamento/raffreddamento con climatizzatori.
9 – PROGETTAZIONE E FORMAZIONE
9.1. PROGETTO “ QUALITA’ ”
Nel 1993 Unindustria promuove e finanzia il “Progetto Qualità” al “Pietro D’Abano. L’Istituto vi
aderisce con entusiasmo e a tutt’oggi ne condivide le finalità di seguito sintetizzate:
• rendere sempre più trasparente, riproducibile, documentata ed accessibile ogni attività svolta;
• consentire una migliore partecipazione delle componenti scolastiche alla gestione dell’intera scuola,
nei suoi processi fondamentali;
• liberare energie e risorse, prima disperse in operazioni spesso poco significative e comunque inutilmente ripetitive;
• individuare i punti forti e le debolezze della scuola, avendo come filtro e fattore di riferimento la
soddisfazione delle attese degli utenti, espresse attraverso un sistematico ricorso al loro coinvolgimento diretto e alla consultazione, anche attraverso i questionari;
• definire con precisione i “fattori di qualità” della vita scolastica, così come sono vissuti da parte
dell’utente del servizio scuola.
9.2. FORMAZIONE SUPERIORE E CONTINUA
L’attuazione di una politica di qualità, la serietà e la professionalità di tutti coloro che operano
nell’Istituto hanno consentito che il Pietro d’Abano, nel 2003, venisse riconosciuto dalla Regione Veneto quale Organismo di Formazione Superiore e Continua e come tale iscritto all’Albo.
L’accreditamento è stato confermato nell’anno 2008, ed ha validità biennale.
Si è trattato di un traguardo estremamente prestigioso, soprattutto se si considera che
l’I.P.S.S.A.R. Pietro d’Abano era allora l’unico Istituto della Provincia di Padova ad aver ottenuto tale
riconoscimento.
9.3. DISTRETTO FORMATIVO TERMALE EUGANEO
Nel 2007 il Pietro d’Abano è entrato a far parte di un Distretto formativo agroalimentare di Padova e Rovigo - autorizzato dalla Regione Veneto - di cui hanno fatto parte oltre alla Provincia di Padova e di Rovigo, il Comune di Abano Terme, Enti e Associazioni di categoria, Istituti Tecnici e Professionali di Padova e Rovigo e delle rispettive provincie.
L’Ente così composto ha organizzato dei corsi, appunto regionali, tra cui quello per Tecnico esperto delle produzioni agroalimentari tipiche del Veneto e quello di Ambasciatori dei prodotti tipici
del Veneto dalla produzione al consumo. Tali corsi si sono conclusi nell’anno 2008.
9.4. H.A.C.C.P. FORMAZIONE CONTINUA
Nell'ambito della Formazione Superiore e Continua il Pietro d’Abano è accreditato per organizzare i Corsi di Formazione obbligatoria per l’H.A.C.C.P. che vanno a sostituire il Libretto di Idoneità
Sanitaria. La Commissione H.A.C.C.P aveva già elaborato negli anni scorsi un Manuale di corretta
prassi igienica per il settore ristorativo. La Commissione realizza annualmente corsi di formazione continua in ottemperanza alla normativa vigente.
102
9.5.PROGETTI A SUPPORTO DELL'ATTIVITA' DIDATTICO-FORMATIVA
Orientamento
Nell'Istituto è operante una Commissione Orientamento che viene nominata ogni anno nel primo Collegio Docenti, con il compito di organizzare le visite delle scolaresche all'Istituto e quelle presso
le diverse scuole medie che ne facciano richiesta, individuando il docente referente che è quello della
Commissione più libero dagli impegni scolastici di quella giornata.
Il D.S. informa, attraverso iniziative diverse, i Presidi della scuole medie della possibilità per gli
alunni di contattare la Commissione Orientamento per le eventuali visite con mini-stage e li invita a
diffondere nelle loro scuole il Piano dell’Offerta Formativa del “Pietro d’Abano”.
L'illustrazione verbale delle caratteristiche dell'Istituto e dei diversi piani di studio specifici dei
singoli corsi è documentata da una videoregistrazione sulle attività dell'Istituto e sul loro svolgimento.
Nell'ambito dell'orientamento è l'iniziativa Porte Aperte che avrà luogo domenica 1 Dicembre
2013 e sabato 11 Gennaio 2014. Vi sono coinvolti docenti e alunni con il compito di illustrare agli ospiti tutte le caratteristiche del Pietro d'Abano e di orientare sul piano di studi. Di tale iniziativa vengono informati i Presidi delle scuole medie e la stampa.
L’Istituto partecipa ogni anno all’Expo-scuola.
Viene attuato anche un riorientamento rivolto agli alunni delle classi prime e seconde per la
scelta dell’articolazione del secondo biennio. Negli ultimi anni si collabora con alcuni poli universitari,
come “Agripolis” a Legnaro, per l’orientamento post diploma.
Accoglienza
Nel nostro Istituto sono attivati percorsi di accoglienza degli alunni delle classi prime per favorire la fase di passaggio tra la scuola dell'obbligo e la scuola secondaria superiore. L'accoglienza persegue obiettivi didattico-informativi quali la presentazione del Regolamento d'Istituto, la scansione settimanale delle lezioni, la conoscenza dei programmi delle nuove discipline e dei relativi Docenti, l'introduzione allo studio delle materie, la riflessione sui possibili stili di apprendimento e sugli obiettivi educativi-formativi, la presentazione e la conoscenza della classe, l'orientamento nella nuova scuola, la
promozione di attività di aggregazione del gruppo classe, la ricerca delle motivazioni e delle aspettative
che hanno orientato le iscrizioni degli alunni alla scuola.
Un percorso di accoglienza è riservato agli alunni diversamente abili, nei termini e nei modi descritti nel Progetto “Mi presento! Accoglienza e integrazione per disabili” (v. alla voce “Progetti”).
Dispersione
Con l'accoglienza e con le strategie suggerite dal Progetto contro la Dispersione si mira a facilitare la creazione di condizioni di benessere, di "agio" nell'apprendere, a favorire l'instaurarsi di un senso di appartenenza per superare così quei sentimenti di ansia e di disorientamento che spesso caratterizzano ogni processo di cambiamento.
L'I.P.S.S.A.R. Pietro d'Abano nel ’96 ha lavorato al "Progetto triennale per il recupero e la prevenzione della dispersione scolastica", condividendone lo spirito e le iniziative che tuttora continua a
innovare.
Il presupposto fondamentale del progetto, infatti, è: "una scuola che disperde è una scuola che
esprime un decadimento qualitativo complessivo del sistema". L'obiettivo che il progetto si propone
non è di individuare strategie per pochi soggetti marginali, ma quello di incrementare la produttività
quantitativa e qualitativa del Sistema Istruzione, perché a tutti gli studenti sia consentito di raggiungere
diversi traguardi formativi rispetto alle proprie potenzialità. In quest'ottica la finalità del progetto è di
studiare le cause “scolastiche” della dispersione senza tuttavia trascurare quelle “esterne”.
103
Nell’anno scolastico in corso risultano iscritti alle classi prime del nostro Istituto molti studenti
stranieri; per questi è stato realizzato un progetto di accoglienza-alfabetizzazione al fine di favorire la
riuscita scolastica e formativa dei ragazzi, in conformità alle linee guida per l’accoglienza e
l’integrazione degli alunni stranieri dell’1/03/06.
Per maggiori delucidazioni si rimanda alla sezione “Progetti”.
Educazione alla salute e C.I.C. (Centro Informazione e Consulenza)
La legge 162 del 26/6/90 e successivo D.P.R. n. 309 art. 106 del 9/10/90 istituisce in tutti gli Istituti della scuola secondaria il C.I.C., Centro di Informazione e Consulenza.
Tale struttura rappresenta il punto di riferimento delle attività scolastiche di Educazione alla Salute che, insieme alle discipline tutte, mirano a favorire lo sviluppo dei processi cognitivi e relazionali,
prevenendo il disagio scolastico e preparando i giovani ad affrontare la vita sociale e produttiva.Il
C.I.C. è costituito da un gruppo di lavoro misto in cui collaborano i Docenti della “Commissione CIC e
Benessere” e uno psicologo.
La componente Docente svolge diversi ruoli:
- facilita l'espressione da parte dei ragazzi di vissuti e di bisogni, mediando nell'incontro con gli operatori USL;
- opera una ricognizione delle risorse territoriali e sonda la disponibilità collaborativa dei vari enti;
- organizza incontri informativi relativamente alle opportunità del mondo del lavoro e dell'Università.
Il servizio C.I.C. si svolge in un giorno della settimana per tutto l’anno scolastico.
Biblioteca
Per accostare sempre più i giovani al piacere e al gusto della lettura, nonché per permettere loro
di effettuare ricerche specifiche relative ai piani di studio, è funzionante nella scuola una biblioteca dotata di computer e ordinata secondo il criterio di classificazione DEWY. La “Commissione Biblioteca “
è preposta ad organizzare e promuovere percorsi didattici per sensibilizzare gli studenti all’uso della
biblioteca e garantisce il corretto uso dei libri e delle attrezzature. (vedere voce Progetti)
Rivista d’Istituto “PraticamentePietro”
L’Istituto pubblica la rivista PraticamentePietro con tre uscite per anno scolastico (dicembre,
febbraio, maggio). E’ un giornale curato dai docenti e dagli studenti dell’Istituto che ospita articoli di
approfondimento, relazioni e interviste a personaggi che si sono affermati nei settori della ristorazione
e del turismo. Tra le rubriche, è presente un notiziario articolato che riporta le attività che coinvolgono
gli studenti e il personale tutto dell’Istituto.
La pubblicazione, stampata in 2.000 copie, è distribuita anche alle scuole della Provincia di Padova e a tutte le istituzioni e gli enti pubblici e privati del territorio, comprese le associazioni di categoria e i sostenitori degli Istituti Alberghieri. PRATICAMENTEPIETRO è consultabile anche on-line accedendo al sito web dell’Istituto.
PROGETTO INCLUSIONE:
A)
Integrazione Handicap
La scuola si assume in piena responsabilità il ruolo di formazione e tutela della personalità degli
individui, nel rispetto della libertà e della personalità di ciascuno, in base al diritto all'istruzione, sancito dalla nostra Costituzione. In tal senso l'handicap e lo svantaggio sono problema di ogni Docente e
responsabilità di tutto l'Istituto.
E' operante un gruppo di lavoro per l'handicap, costituito dal D.S., da Insegnanti di sostegno, da
una rappresentanza degli Insegnanti curricolari, da Genitori degli alunni portatori di handicap, da ope104
ratori socio-sanitari e psico-pedagogici. La loro funzione è la programmazione del P.D.F. e del P.E.I.
Gli Insegnanti di sostegno sono contitolari nelle classi in cui operano.
Nel primo mese dell'anno scolastico il Consiglio di Classe insieme alla Commissione H, in base
all'anamnesi e alle informazioni raccolte, stila la programmazione annuale (P.E.I.) mirata a valorizzare
anche i piccoli passi e le potenzialità dell'alunno H con l'attuazione di progetti "sperimentali" che ne
favoriscano le abilità spesso a livello più operativo che teorico, fissando quadri orario talvolta inferiori
rispetto al monte ore curricolare, previo consenso dei genitori.
Periodicamente si predispone, all'interno del Consiglio di Classe, uno spazio per controllare e
rimettere a punto, se necessario, la programmazione individualizzata.
Il “Pietro d’Abano ha rinnovato l’accordo con il Centro Territoriale per l’Integrazione. I C.T.I. sono,
infatti, dei centri territoriali per l’integrazione, presenti solo nel Veneto, che consentono di accorpare
tra di loro diversi ordini di scuole con la possibilità per gli alunni diversamente abili di seguire un percorso di vita rimanendo sempre nella propria realtà territoriale. Vengono organizzati anche corsi di
formazione per docenti e personale ATA e un’azione di coordinamento perché i referenti abbiano una
linea comune di intervento.
Sono già in atto dall’anno scolastico 2000/2001 dei progetti per l’inserimento nel mondo del lavoro di alunni certificati disabili, che frequentano il post-qualifica, attraverso un percorso integrato
scuola – enti pubblici e privati operanti nel territorio. Sono comunque diversi i progetti che vengono
approvati ogni anno dal Collegio Docenti per l’inserimento e l’integrazione degli alunni diversamente
abili come si può vedere alla voce “Progetti”.
Un apposito capitolo del bilancio d'Istituto è titolato ai sussidi didattici per alunni H che vengono deliberati con assoluta priorità.
B)
Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)
Norme in materia di disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia,
discalculia) sono contenute nella L. 170/2010 e successivo DM 12 luglio 2011.
La succitata legge, al c.3 dell’art.3, recita: “E’ compito delle scuole di ogni ordine e grado,
comprese le scuole dell’infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi,idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli
regionali”.
Il succitato decreto, all’art. 4(Misure educative e didattiche), recita:
1. Le Istituzioni scolastiche, tenendo conto delle indicazioni contenute nelle allegate Linee
guida, provvedono ad attuare i necessari interventi pedagogico-didattici per il successo
formativo degli alunni e degli studenti con DSA, attivando percorsi di didattica
individualizzata e personalizzata e ricorrendo a strumenti compensativi e misure dispensative.
2. I percorsi didattici individualizzati e personalizzati articolano gli obiettivi, compresi
comunque all’interno delle indicazioni curricolari nazionali per il primo e per il secondo ciclo,
sulla base del livello e delle modalità di apprendimento dell’alunno e dello studente con DSA,
adottando proposte di insegnamento che tengano conto delle abilità possedute e potenzino
anche le funzioni non coinvolte nel disturbo.
3. In un’ottica di prevenzione dei DSA, gli insegnanti adottano metodologie didattiche
adeguate allo sviluppo delle abilità di letto-scrittura e di calcolo, tenendo conto, nel rispetto
della libertà d’insegnamento, delle osservazioni di carattere scientifico contenute al riguardo
nelle allegate Linee guida.
4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego degli opportuni strumenti compensativi,
curando particolarmente l’acquisizione, da parte dell’alunno e dello studente, con DSA delle
competenze per un efficiente utilizzo degli stessi.
105
5. L’adozione delle misure dispensative è finalizzata ad evitare situazioni di affaticamento e
di disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo, senza peraltro ridurre il livello degli
obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi didattici individualizzati e personalizzati.
L’istituto a tutt’oggi annovera alunni DSA con certificazione di diagnosi per i quali verranno
predisposti i rispettivi Piani Didattici Personalizzati (PDP).
C)
Bisogni Educativi Speciali (BES)
L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) individua un’area particolarmnete estesa di
allievi che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale
e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla
non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse, ed altro ancora.
Al fine di individuare la casistica ed intervenire per sostenere gli studenti con disagio, l’Istituto
ha nominato un apposito gruppo di lavoro (GLI, Gruppo di lavoro per l’inclusività) con l’incarico di
predisporre il Piano annuale per l’inclusività da intendersi come un momento di riflessione di tutta la
comunità educante per la piena realizzazione della cultura dell’inclusione.
Per gli studenti portatori di una situazione clinica diagnosticata come problematica, pur non
rientrando nella sfera della disabilità o dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), i Consigli di
classe attiveranno un percorso mirato, concordato con le famiglie, previa siglatura del Piano didattico
personalizzato riportante le misure compensative e gli strumenti dispensativi da applicare.
106
9.6. PROGETTI SPERIMENTALI, INNOVATIVI, INTEGRATIVI DELL'ATTIVITA' DIDATTICA
Nel primo Collegio Docenti di inizio anno, alla presentazione dell Piano dell'Attività Didattica,
vengono anche tracciate le linee fondamentali di progetti innovativi o integrativi dell'attività didattica.
La responsabile della Gestione del Piano dell’offerta formativa controlla che tali progetti rispondano
alle reali esigenze dell'utenza e alla normativa vigente.
L'anno scolastico 2012/2013 vede l'approvazione di progetti o di attività già realizzati negli anni
precedenti, a cui sono state apportate opportune modifiche, e di altri, innovativi, approvati dal Collegio.
AREA 1
PROMOZIONE
DELLA SALUTE
AREA 2
INTEGRAZIONE E
SOCIALIZZAZIONE
AREA 3
QUALITA’
AREA 4
POTENZIAMENTO
COMPETENZE
di SETTORE
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Imparare a differenziare.
La prevenzione andrologica e ginecologica a scuola.
Prevenzione al Tabagismo per una scuola senza fumo.
Prevenzione dei tumori giovanili.
A piedi nella storia e nella natura.
Invito alla lettura.
Immagina il tuo futuro.
Il carcere entra a scuola. La scuola entra in carcere.
CIC e sportello di ascolto.
Spazio scuola.
Laboratorio teatrale.
Mi presento! Accoglienza e integrazione.
Educare al volontariato (in sanità).
Musical.
Corso di Italiano per alunni stranieri.
Integrazione scolastica.
Expo scuola 2013
Gemellaggio multilaterale Comenius „ Together is better“.
Soggiorno studio all’estero (Gran Britannia, Austria o Germania, Francia).
La mafia nell’agroalimentare.
Il quotidiano entra in classe.
Orientamento in uscita.
English for beginners.
American English.
Progetto per il rinforzo delle conoscenze base di matematica.
Esercitazioni esterne. La scuola ed il mondo della ristorazione si incontrano.
A scuola con Grana Padano.
Erbe aromatiche : una nota nel piatto e molte nel digestivo.
Verso l’esame.
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AREA 1 : PROMOZIONE ALLA SALUTE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
IMPARARE A DIFFERENZIARE
Proteggere l’ambiente: la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata a scuola .
2.Referente del progetto
Proff. Silvana Gaspari, Gianna Tecchio, Lucio Grassia, Fabiola Albertin,
Comitato Studentesco
3.Obiettivi
Sensibilizzare e promuovere l’impegno individuale e collettivo in merito alla responsabilità etica che
ognuno di noi deve avere riguardo la protezione dell’ambiente attraverso la “ riduzione della produzione e il corretto smaltimento” dei rifiuti e degli scarti di varia natura.
Utenti del progetto
Gli utenti del Progetto saranno:
850 alunni della scuola
90 docenti della scuola.
Personale ATA.
Finalità
Imparare a differenziare
Sensibilizzare i ragazzi verso l’ambiente minacciato dai residui di produzione e dal consumo di materiali e merci.
Attività proposte:
Informarsi e comunicare all’utenza le regole della “raccolta differenziata” in generale e nel Comune di
Abano in particolare.
Organizzare la raccolta dei rifiuti prodotti dalla scuola iniziando dalla raccolta differenziata da realizzare accanto ai distributori di bevande per arrivare successivamente in ogni aula con cestini appositi.
Contattare eventuali ONLUS interessate al recupero dell’alluminio ed altro di valore, il cui ricavato
sarà destinato ad azioni di “solidarietà sociale” da decidere con gli alunni.
Indagare su come in altre scuole è stato affrontato il problema, fornire la scuola di raccoglitori appositi e verificare la gestione della raccolta, anche con l’avallo delle RSU.
4.Durata
Anno Scolastico 2013/2014 ed oltre fino al raggiungimento degli obiettivi
5.Risorse umane
Comitato studentesco
Insegnanti interni all’istituto
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AREA 1: PROMOZIONE ALLA SALUTE a.s. 2013-2014
1. Denominazione progetto
LA PREVENZIONE ANDROLOGICA E GINECOLOGICA A SCUOLA
2. Responsabile progetto
Prof. Maurizio Dalla Libera, per l’andrologia - Prof.ssa Mariantonietta Stacchiotti, per la ginecologia
3. Obiettivi
ANDROLOGIA
“L’andrologia è quella branca della medicina cui spetta la diagnosi e la terapia delle malattie e delle malformazioni degli organi
riproduttivi maschili che possono compromettere l’attività sessuale e la fertilità.
Attualmente con il venir meno dello screening medico della visita di leva, non è previsto nessun primo livello di prevenzione andrologica per l’individuazione precoce di anomalie a livello dell’apparato genitale maschile esterno, in grado di influenzare negativamente la fertilità e la sfera sessuale dell’età adulta.
La Provincia di Padova promuove e sostiene la realizzazione del progetto andrologico che si rivolge a tutti gli studenti delle classi
quinte degli Istituti Superiori di Padova e provincia unitamente all’Università degli studi di Padova, il C.S.A., l’Azienda Ospedaliera, l’A.U.L.S.S. 16”
Obiettivi specifici:
• Informare sulle malattie sessualmente trasmesse e sulle tecniche di contagio
• Informare sugli effetti negativi che gli stili di vita scorretti hanno sulla normale funzione dell’apparato riproduttivo
• Individuare precocemente eventuali anomalie a livello dell’apparato genitale in grado di influenzare negativamente la fertilità e la sfera sessuale nell’età adulta
Si stima che globalmente possano accedere al progetto circa 5000 alunni e che, in base ai dati statistici, consolidati nelle visite di
leva, 2663 risulteranno positivi per problematiche di tipo andrologico più o meno rilevanti.
La presente iniziativa rappresenta l’unico progetto del genere attualmente avviato in Italia, purtroppo, pur nella sua bontà,
ha avuto una copertura finanziaria di soli due anni, dai segnali positivi delle Istituzioni, sembra però possibile un rifinanziamento dell’iniziativa, a cui si propone di aderire.
Utenti:
Il progetto è diretto verso i soli allievi maggiorenni maschi delle classi quinte, ma considerando il numero esiguo di allievi maggiorenni maschi globalmente frequentanti il nostro Istituto, si inviteranno i proponenti del progetto, come nei precedenti anni, a valutare l’opportunità di inserimento di tutti gli allievi maschi maggiorenni, indipendentemente dalla classe frequentata.
GINECOLOGIA
L’esperienza dei precedenti anni ha evidenziato che anche la popolazione femminile dell’istituto, solitamente più vicina alla prevenzione medica, ha comunque il desiderio di ottenere informazioni e confronto con uno specialista in un incontro a loro dedicato.
Inoltre la presenza all’attività di prevenzione andrologica di tutti i maschi maggiorenni dell’Istituto, porta ad una considerevole riduzione delle presenze in classe, ridotta alle sole ragazze – in particolare nelle classi quinte – con riflessi negativi sulle didattiche,
l’attività di prevenzione ed informazione proposta, attuata nella stessa mattinata della prevenzione andrologica, consentirebbe
di ovviare a questo e di garantire inoltre la sorveglianza da parte dei docenti in servizio.
Coordinatore di questa proposta sarà la Prof.ssa Stacchiotti.
Utenti
Tutte le ragazze maggiorenni dell’Istituto
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4.Durata
ANDROLOGIA
Il progetto andrologico, nella stessa giornata, con data da definire, si articolerà in due fasi.
1.FASE- interventi informativi comuni, durata 1 ora e ½, per informare gli allievi su:
a. utilità
b. vantaggi
c. organizzazione
d. luogo scolastico e modalità della visita.
2. FASE – colloquio e visita medica individuali:
a. visita medica di circa 15’ per allievo
b. in caso di positività, consegna referto per l’invio al proprio medico di base per più approfonditi esami
c. compilazione di un questionario anonimo per screening sanitario sulla popolazione maschile nella fascia di età considerata
GINECOLOGIA
A differenza della precedente attività di prevenzione per alunni maschi, in questa vi sarà la sola fase informativa e il dibattito. La
sede sarà diversa da quella ove si svolge la precedente attività per consentire ad entrambe le categorie di utenti di esprimersi senza
condizionamenti. In particolare per le ragazze sarebbe opportuno che la sorveglianza venisse effettuata dalle sole professoresse.
5.Risorse umane
ANDROLOGIA
Esterni: Prof. Carlo Foresta, Università degli studi di Padova; medici di base della provincia di PD
Interni: Prof. Maurizio Dalla Libera; docenti in orario di servizio per attività di sorveglianza.
GINECOLOGIA
Esterni: Dr.ssa Università degli studi di Padova
Interni: Prof.ssa Mariantonietta Stacchiotti; professoresse in orario di servizio per attività di sorveglianza.
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AREA 1 : PROMOZIONE ALLA SALUTE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
PREVENZIONE AL TABAGISMO
PER UNA SCUOLA SENZA FUMO
2.Referente del progetto
Prof. Elisabetta Benvenuti
3.Obiettivi
Attività proposta: Incontri con operatori esperti
Finalità: Educare i ragazzi al rispetto di sé e della propria salute. Riduzione dei giovani che acquistano l’abitudine al fumo.
Metodologia: La metodologia di lavoro prevede l’utilizzo di tecniche di lavoro attive: role-playing,
ed è prevista la somministrazione di questionari.
2 incontri a scuola per ogni classe prima di due ore ciascuno.
Utenti del progetto:
- alunni delle classi prime
4.Durata
A.s. 2013-2014
5.Risorse umane
Associazione “Il vizio di respirare”
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AREA 1: PROMOZIONE ALLA SALUTE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
PREVENZIONE DEI TUMORI GIOVANILI
2.Referente del progetto
Prof.ssa Mariantonietta Stacchiotti
3.Obiettivi
Obiettivi:
1) Conoscenza delle principali patologie tumorali ginecologiche, urogenitali e dermatologiche.
2) Comprendere l’importanza della prevenzione e diagnosi tempestiva dei tumori.
Destinatari:
Studenti delle classi quinte.
Docenti interessati.
Personale ATA.
Finalità :
Informare gli studenti, aiutarli a riflettere sull’argomento e promuovere in loro un atteggiamento più responsabile nei confronti della propria salute.
Metodologie:
E’ previsto un incontro-conferenza di circa 2,5 ore con l’Associazione “Noi e il Cancro - Volontà di Vivere”
che si avvale della collaborazione di specialisti che operano nel campo della senologia, ginecologia, urologia
e dermatologia.
L’incontro verrà in data da definire. Generalmente nel mese di Febbraio 2014, dalle 11,30 alle 14 circa.
4.Durata
Entro febbraio 2014
5.Risorse umane
Prof.ssa M. Stacchiotti :organizzazione del progetto, organizzazione delle fasi operative, contatto con gli operatori esterni.
Operatori esterni ( ginecologo, senologo, urologo, dermatologo): incontro con i destinatari.
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AREA 2: INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
A PIEDI NELLA STORIA E NELLA NATURA
Attività didattico-escursionistica per alunni diversamente abili
2.Referente del progetto
Prof. Maurizio Dalla Libera - Prof. Pasquale Vento
3.Obiettivi
L’attività si articola attraverso lo sviluppo di due AMBITI, differenti ma complementari:
Ambito didattico: la difficoltà dell’alunno diversamente abile con deficit cognitivo di acquisire contenuti didattici solo
attraverso lo studio classicamente teorico, rappresenta uno degli ostacoli difficilmente superabili dalle didattiche tradizionali.
Gli studi condotti sull’apprendimento hanno dimostrato l’efficacia come rinforzo nell’acquisizione e ritenzione di nozioni,
se la loro interiorizzazione passa anche attraverso la fisicità.
Per la proposizione di particolari nozioni, questa attività potrebbe rivelarsi un utile strumento.
Ambito sociale e fisico: la diversità isola!! L’integrazione del diversamente abile passa attraverso l’accettazione degli altri, che non può però prescindere da quella propria.
Il diversamente abile percepisce sempre di più, al crescere dell’età, la sua diversità, il rischio è che egli stesso si rassegni
alla sua condizione e veda, solo le sue difficoltà e non le sue potenzialità.
Lo sviluppo dell’autostima e della consapevolezza di “poter dare” agli altri è fondamentale per il processo
dell’integrazione, sia in ambito scolastico che in quello estrascolastico.
L’attività mira appunto ad incoraggiare e favorire l’autostima attraverso un percorso di uscite didattico-escursionistiche
che permettano all’allievo di relazionarsi con se stesso (incoraggiato dagli accompagnatori), per relazionarsi poi con gli
altri.
Destinatari:
• Alunni diversamente abili che non presentino difficoltà deambulatorie o patologie debilitanti (diabete – epilessia
non farmaco controllata – problemi cardiaci – gravi turbe psicologiche). Alle famiglie verrà chiesto di esprimere formale consenso all’attività
• Alunni diversamente abili frequentanti un PEI differenziato che suggerisca l’opportunità di integrare/sostituire con
stimoli esterni alle didattiche di classe alcuni argomenti di storia e/o scienze naturali riconducibili al territorio ed agli
obiettivi fissati dal PEI.
• Considerata la particolarità degli alunni a cui l’attività viene proposta, il numero dei partecipanti verrà di volta in volta
stabilito a seconda della località e dell’argomento proposto. Per le singole uscite si valuterà comunque di non superare le sei unità per consentire di svolgere l’attività con proficuità didattica e margine di sicurezza.
• Come sopra specificato, l’attività è rivolta ad alunni che per le loro caratteristiche non sono in trattamento presso strutture specialistiche che spesso già offrono uscite mirate per gruppi omogenei all’interno dei loro percorsi riabilitativi e
socializzanti. La presente attività li accoglierà comunque se la meta dell’uscita risulterà a loro accessibile, anche se non
riguarderà sentieri attrezzati per disabili. Gli alunni non idonei potranno afferire ad altri progetti che i vari docenti
di sostegno sono già stati invitati a produrre. Si ritiene discriminante non dare la possibilità ad alunni, anche in grado di
esprimere potenzialità omogenee ai quelle dei coetanei normodotati, di esprimersi al di fuori di un contesto di “diversità” in cui spesso vengono inseriti per il fatto di appartenere alla “categoria dei diversamente abili”, le singole documentazioni certificano delle difficoltà ma anche delle potenzialità da far esprimere, non da reprimere.
OBIETTIVI:
• Avvicinare, con stimoli concreti (attraverso la fisicità) lo studio dell’alunno alla storia, alle scienze naturali e alla
scienza dell’alimentazione
• Favorire l’autonomia personale
• Favorire la conoscenza del territorio privilegiando uscite in luoghi situati al massimo nel raggio di 100/150 Km.
L’utente potrà poi, in fase di rielaborazione, diventare protagonista nel fornire indicazioni per uscite estrascolastiche
verso persone ricadenti nella sua sfera affettiva
113
•
Traslare la staticità dell’acquisizioni di contenuti tramite un testo nella dinamicità dell’apprendimento in loco in cui
l’alunno fisicamente prende contatto con il contenuto proposto.
• Favorire un’apertura sociale dell’allievo e la sua partecipazione ad attività motorie.
• Produzione, in collaborazione con i referenti di progetto e i docenti di classe, di relazioni in formato cartaceo e/o informatico che assuma la funzione di materiale didattico rientrante nel PEI e quindi oggetto di verifica e valutazione. Il
materiale prodotto sarà omogeneo per tutti gli alunni, varieranno invece i criteri di verifica e valutazione che seguiranno quelli stabiliti dai singoli PEI
MODALITÀ OPERATIVE
• Itinerari e nozioni legati ad eventi storici svoltisi nel territorio ed all’ambiente naturale, verranno fornite dal Prof. Dalla
Libera se non risulterà reperibile personale specializzato a titolo volontario
• Aspetti legati allo sviluppo del benessere psicofisico attraverso la pratica di escursioni di modesta entità verranno seguiti dal Prof. Vento. All’alunno verranno fornite nozioni riguardanti l’utilizzo di abbigliamento ed ausili adatti a brevi
escursioni (introduzione al trekking)
• Le uscite interesseranno la mattinata o l’intera giornata a seconda della localizzazione del luogo di visita e/o della stagione.
• Le uscite potranno anticipare o posticipare gli argomenti didattici propri dell’anno di corso o comunque suggeriti dal
PEI differenziato
• Gli accompagnatori saranno i referenti dell’attività, i docenti di sostegno degli alunni aderenti o i docenti curricolari
della stessa classe qualora il docente di sostegno non ritenga di parteciparvi. Verrà eccezionalmente valutata la presenza di uno o più genitori se finalizzata a garantire le partecipazione di uno o più studenti altrimenti impossibilitati perché non coperti da vigilanza.
• Le mete vicine all’Istituto non comporteranno costi di adesione e per rendere possibile la visita anche a luoghi più lontani, contenendo i costi dei mezzi di trasporto, si ipotizza l’adesione del nostro gruppo a classi interessate ad un
modo diverso e salutare di vivere una uscita didattica.
• Le mete che si individueranno risponderanno a caratteristiche quali:
 Interesse storico naturalistico
 Collocazione nel raggio di 100/150 km al massimo
 Ambienti che presentino fonti di rischio ridotte o comunque poste in sicurezza
 Luoghi che consentano di relazionarsi con un ambiente prettamente naturale che favorisca la motricità globale
e l’acquisizione di contenuti storico naturalistici. Verranno esclusi ambienti prettamente urbani, già normalmente oggetto di visite didattiche
4.Durata
Anno scolastico 2013-14, verranno privilegiati i periodi non invernali
5.Risorse umane
• Prof. Maurizio Dalla Libera - Prof. Pasquale Vento
• Autista dell’Istituto (eventualmente solo per alcune uscite)
• Docenti di sostegno e/o curricolari del consiglio di classe
• Eccezionalmente, genitori degli allievi per garantire la sorveglianza
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AREA 2 : : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
INVITO ALLA LETTURA
2.Referente del progetto
Proff.Loiodice Giuseppina, Rubin Chiara, Benvenuti Elisabetta, altri docenti disponibili.
3.Obiettivi
Organizzazione di un’attività di scambio di libri da effettuare nel periodo che precede le vacanze natalizie allo scopo di :
 Far conoscere agli allievi la nostra biblioteca
 Sensibilizzare gli allievi al piacere della lettura
 Favorire la scoperta dei più diversi generi letterari
 Coinvolgere gli allievi nell’organizzazione dell’evento
Attivita’ : Consultazione e scambio di libri
4.Durata
Seconda o terza settimana di dicembre
5.Risorse umane
I docenti referenti e altri disponibili.
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AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
IMMAGINA IL TUO FUTURO
2.Referente del progetto
Prof.ssa Elisabetta Benvenuti
3.Obiettivi
1° modulo: motivazione e autostima. Per le classi prime: l’obiettivo del progetto è valorizzare e potenziare i cosiddetti fattori protettivi all’interno della comunità scolastica, attraverso la riflessione sulla motivazione allo studio, la promozione del senso di responsabilizzazione dell’alunno, l’efficace gestione delle componenti emotivo-relazionali che incidono sul rendimento scolastico.
2° modulo: affettività e sessualità. Per le classi seconde l’obiettivo del progetto è quello di rendere i
ragazzi coscienti e responsabili nei riguardi della sessualità.
3° modulo: attività di socializzazione. Per 1 o 2 classi si propone un’uscita in un ambiente extrascolastico, per svolgere attività di socializzazione per un’intera giornata
Attività proposta: Il modulo sulla motivazione ed autostima prevede per le classi prime 2 incontri di
2 ore per classe (in orario scolastico), il modulo sull’educazione all’affettività e sessualità prevede per
le classi seconde 1 incontro per classe della durata di 2 ore (in orario scolastico). Il terzo modulo propone una sola giornata in un luogo extra scolastico con esercitazioni e simulazioni dirette da due esperte.
Finalità:
Gli interventi proposti rientrano nel quadro del benessere generale dei ragazzi all’interno della scuola.
I problemi più comuni in questa fascia d’età hanno uno stretto legame con la mancata autostima e con
le prime esperienze sentimentali. Inoltre nel nostro istituto sono presenti molti alunni stranieri che
hanno difficoltà d’integrazione personale e scolastica.
Entrambi gli interventi si collocano all’interno del macro-obiettivo “prevenzione situazioni a rischio”
all’interno della scuola dove i ragazzi esercitano non solo le loro competenze cognitive, ma la loro vita sociale, le loro relazioni sentimentali, il senso di autoefficacia e di sconfitta.
Metodologia:
La metodologia di lavoro prevede l’utilizzo di tecniche di lavoro attive: role-playing simulate, esperienze in gruppo ed è prevista la somministrazione di questionari di auto-valutazione. Il progetto include la possibilità di approfondimenti in piccoli gruppi per gli studenti che ne facessero richiesta.
Utenti del progetto:
- alunni delle classi prime e seconde della scuola
4.Durata
A.s. 2013-2014
5.Risorse umane
Dott. Davide Zanin. Il progetto sarà realizzato in caso di apposito finanziamento
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AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
IL CARCERE ENTRA A SCUOLA.
LA SCUOLA ENTRA IN CARCERE.
2.Referente del progetto
Commissione Cittadinanza e Costituzione.
Prof. Elisabetta Benvenuti.
3.Obiettivi
Attività proposta: Incontro con detenuti ed ex detenuti
Finalità: Educare alla legalità e riflettere sui comportamenti a rischio
Metodologia:
1 incontro a scuola con operatori dell’associazione “granello di senape” e persone detenute o ex detenute.
1 incontro all’interno della Casa di reclusione di Padova con i detenuti delle redazione di Ristretti Orizzonti
Utenti del progetto:
- alunni delle classi quarte
4.Durata
A.s. 2013-2014
5.Risorse umane
Associazione “Granello di Senape”
117
AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
CIC - SPORTELLO ASCOLTO
2.Referente del progetto
Referente: prof. Tomaso Bortolami
3.Obiettivi
Motivazioni del progetto:
Il CIC - SPORTELLO ASCOLTO è un servizio curato da un counselor, ovvero da un professionista in grado di aiutare un interlocutore in problematiche personali e private. Il counseling è finalizzato a consentire a un individuo una visione realistica di sé e
dell'ambiente sociale in cui si trova a operare, in modo da poter meglio affrontare le scelte e la gestione dei rapporti interpersonali, con la riduzione al minimo della conflittualità dovuta a fattori soggettivi. È inoltre un'attività di competenza relazionale,
che utilizza mezzi comunicazionali per agevolare l'autoconoscenza di sé attraverso la consapevolezza e lo sviluppo ottimale delle risorse personali, per migliorare il proprio stile di vita in maniera più soddisfacente e creativa.
In una scuola non più intesa come luogo deputato esclusivamente alla trasmissione del sapere, ma promotrice anche dello sviluppo e del potenziamento delle facoltà affettive ed emotive degli alunni, in una scuola
intesa quindi come agenzia educativa con finalità formative e preventive, si colloca la pratica del counseling scolastico, il cui fine è quello di agevolare la relazione insegnante-studente, insegnante-genitori, insegnanti ed altre figure professionali.
Il counseling nel contesto scolastico può essere quindi offerto come sostegno per la gestione di un problema oppure può essere insegnato nelle sue competenze di base, con il fine di promuovere iniziative di supporto e integrazione, prevenire il disagio, gestire correttamente la comunicazione interpersonale e promuovere un clima educativo sereno e collaborativo.
Destinatari e azione:
Alunni, docenti e genitori possono settimanalmente rivolgersi al CIC – SPORTELLO ASCOLTO per un
colloquio con il responsabile del progetto
4.Durata
Anno Scolastico 2013/2014:
- da settembre a maggio in orario extracurriculare (2 ore settimanali, salvo ulteriori prenotazioni)
5.Risorse umane
Prof. Tomaso Bortolami, counselor professionale
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AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
SPAZIO SCUOLA
2.Referente del progetto
Referente prof.Tomaso Bortolami
3.Obiettivi
Finalità generali:
- vivere uno spazio di aggregazione tra coetanei
- sentirsi parte attiva di un percorso condiviso
- migliorare l’immagine di una scuola accogliente
Obiettivi educativi:
- favorire la socializzazione e la collaborazione tra coetanei in ambiente sereno
- promuovere il confronto e il rispetto di sé e degli altri
- promuovere l’impegno ed educare al senso di responsabilità
- sollecitare le capacità di progettazione di un’attività
- promuovere la disponibilità e la motivazione personale
Obiettivi didattici:
- approfondire argomenti di studio
- recuperare carenze disciplinari
- produrre lavori di utilità collettiva
Attività proposte (tutte sotto la vigilanza di almeno un docente):
- gruppi di studio spontanei: alunni che in modo autonomo decidono di studiare insieme
- studio assistito: alunni delle classi terminali che aiutano nello studio gli alunni dei primi anni
- recuperi e approfondimenti: docenti che svolgono un mirato intervento didattico
- gruppi di lavoro: alunni che svolgono compiti particolari (articoli di giornale, ricerche, cogestione…)
- ufficio informazioni e orientamento: a sostegno di famiglie e alunni
4.Durata
Anno Scolastico 2013/2014:
- da gennaio a maggio in orario extracurriculare (2 ore settimanali)
- aule del primo piano della succursale
5.Risorse umane
-
prof. Tomaso Bortolami
altri docenti che volessero promuovere iniziative o anche solo fare servizio di sorveglianza
alunni delle classi terminali che svolgano attività didattica
alunni rappresentanti d’Istituto per l’aspetto organizzativo
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AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
LABORATORIO TEATRALE
2.Referente del progetto
Referenti proff. Tomaso Bortolami, Elisabetta Benvenuti
3.Obiettivi
Finalità generali:
- offrire ai ragazzi la possibilità di mettere in gioco le proprie competenze creative
- vivere uno spazio di aggregazione tra coetanei
- sentirsi parte attiva di un percorso condiviso
- avvicinare i giovani al mondo del teatro
Obiettivi educativi:
- favorire la socializzazione e la collaborazione tra coetanei in ambiente sereno
- promuovere il rispetto di sé e degli altri
- agire positivamente, acquisendo consapevolezza dell’importanza del singolo all’interno del
gruppo
- promuovere l’impegno ed educare al senso di responsabilità
- sollecitare le capacità di progettazione di un’attività
- promuovere la disponibilità e la motivazione personale
- sviluppare la capacità di comprensione e di espressione del proprio mondo interiore
Obiettivi didattici:
- sviluppare la capacità di analisi, di lettura e interpretazione di un messaggio verbale e non verbale
- migliorare la capacità di ascolto, osservazione, analisi, riproduzione e rielaborazione della realtà
- affinare la sensibilità estetica
- acquisire alcuni elementi per una corporeità più armonica
Attività proposte:
- esercizi vocali (volume, ritmo, intenzione, chiarezza della produzione orale)
- cenni di dizione
- utilizzo del corpo nello spazio
- lettura espressiva, drammatizzazione
- organizzazione e allestimento di una rappresentazione teatrale aperta al pubblico
4.Durata
Anno Scolastico 2013/2014:
- da ottobre a maggio in orario extracurriculare (2 ore settimanali, da incrementare nel periodo finale): prove e svolgimento delle attività proposte
- fine maggio: rappresentazione conclusiva
5.Risorse umane
Docenti dell’Istituto: Tomaso Bortolami, Elisabetta Benvenuti
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AREA 2: INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
MI PRESENTO! ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE.
Progetto di orientamento, preinserimento, accoglienza per disabili
2.Referente del progetto
Prof. Maurizio Dalla Libera
3.Obiettivi
La scuola ha il dovere di fornire il massimo standard di integrazione scolastica al soggetto debole, per garantire al meglio
tale diritto, essa stessa deve preventivamente informare, in modo esauriente il suo utente e preventivare l’intervento: è la
scelta consapevole di entrambe le parti! Un insuccesso può, in un soggetto debole, vanificare un percorso positivo precedente. La disabilità è spesso correlata a sintomatologie o carenze diverse, quando è medio grave, può oggettivamente compromettere il percorso culturale e/o professionale dell’alunno, ma, in ogni caso porta con se una carica umana che arricchisce chiunque ha la sensibilità di coglierla. Qualsiasi sforzo del docente o del collaboratore scolastico, anche quello che non
sembra essere rilevante, assume, anche non nell’immediato, un valore essenziale per la crescita di chi, appunto cresce, sicuramente non come gli altri, sicuramente con il diritto di poterlo fare.
L’orientamento è destinato sia ad alunni frequentanti la terza media ,che ad altri di classe inferiore (II) in possesso di certificazioni la cui rilevanza consigli, ad entrambi i soggetti, una scelta consapevole. Generalmente il primo contatto avviene
tramite la “Giornata porte aperte”, ma anche attraverso contatti con docenti o famiglie che il responsabile del progetto ha
presso il centro DARI o il CTI di appartenenza.
Il preinserimento, successivamente, consente all’allievo, durante la frequenza delle medie, di vivere in situazione una
mattinata inserito in una classe prima fruendo dell’accompagnamento del proprio docente di sostegno e di un tutor
dell’Istituto che, con la supervisione del referente di progetto, seguirà l’attività. Precedenza è data alle didattiche di laboratorio, ma non in modo esclusivo.
L’accoglienza, si svolge il primo giorno di scuola e consolida il rapporto inizialmente costruito, il docente assegnato, e già
conosciuto, raccoglie le prime impressioni in un colloquio esterno al contesto classe per dare modo al referente di progetto
di fornire ai compagni le informazioni minime necessarie ad evitare discriminazioni, chiedendo anzi la massima collaborazione.
È rilevante la collaborazione delle SMS di appartenenza e dei docenti curricolari interni.
4.Durata
L’orientamento si svolge durante tutto l’anno scolastico, talvolta è teso anche ad attenuare la diffidenza di famiglie che
iscrivono i propri figli omettendo di presentare la certificazione.
Il preinserimento viene pianificato da gennaio con incontri e/o contatti fra docenti delle medie e responsabile del progetto, fisicamente la giornata di ingresso nell’Istituto è nel mese di maggio e interessa gli alunni che hanno effettuato la preiscrizione o che frequentano ancora la II media con una certificazione rilevante e un manifesto interesse verso il nostro Istituto.
L’accoglienza è riferita al primo giorno del nuovo anno scolastico (2013/2014).
5.Risorse umane
Il responsabile del progetto gestisce i contatti con i docenti delle medie ( di sostegno e non) e con i Dirigenti Scolastici delle stesse, coordina e pianifica gli interventi in Istituto con i colleghi di sostegno e con i colleghi curricolari delle materie
pratiche, prevalentemente sala e cucina.
Si quantifica l’impegno del responsabile del progetto in 10 ore, eventuali ore eccedenti prestate dai colleghi di sostegno
durante il preinserimento verranno dichiarate in seguito.
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AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
EDUCARE AL VOLONTARIATO (in sanità)
2.Referente del progetto
Proff. Elisabetta Benvenuti, Fabio Buischio
3.Obiettivi
Attività proposta: Incontri con operatori esperti
Finalità: cultura della solidarietà, centralità della persona, impegno a favore dei più deboli, senso di
gratuità, ascolto e altruismo
Obiettivi: Far nascere nei ragazzi la cultura del volontariato
Stimolare una riflessione sulle problematiche culturali, sociali, etiche e psicologiche legate all’attività
del volontariato
Educarli al rispetto di sé e degli altri
Utenti del progetto:
- alunni delle classi quarte e quinte
4.Durata
A.s. 2013-2014
5.Risorse umane
Personale specializzato
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AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
MUSICAL “West Side Story”
Workshop teatrale, interattivo
2.Referente del progetto
Proff. sse M. Luisa Ulliana, Stefania Roberti, Alessandra Garrì.
3.Obiettivi
- Stimolare l’acquisizione e l’espressione spontanea in Lingua Inglese;
- motivare gli studenti ad esprimersi in inglese;
- stimolare le attività interdisciplinari.
Destinatari: alunni classi seconde
4.Durata
Una mattina, due o tre turni degli studenti delle classi seconde. Ogni turno durerà 1 ora e 30 minuti.
5.Risorse umane
Docenti di Inglese.
Docenti delle classi seconde coinvolte in quella giornata
3 o 4 animatori di madrelingua inglese esperti nella drammatizzazione teatrale a scopo didattico.
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AREA 2: INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
CORSO di ITALIANO per ALUNNI STRANIERI
Lezioni di sportello di micro-lingua pertinente all’ambito ristorativo
2.Referente del progetto
Prof.ssa Annalisa Tognati
3.Obiettivi
 Arricchimento del vocabolario di base
 Acquisizione dei più importanti termini specifici utilizzati nelle diverse discipline
 Rafforzamento della conoscenza delle strutture grammaticali della lingua italiana
Destinatari
Il corso è rivolto a quegli alunni stranieri frequentanti il nostro Istituto nell’anno scolastico 2011/12 che al
test d’ingresso abbiano evidenziato particolari difficoltà di comprensione della lingua italiana e di produzione
della stessa. Verranno organizzati corsi base per alunni neoimmigrati e a livello intermedio per alunni con
maggiore competenza nella lingua italiana (livello A1 certificazione CILS)
Finalità
 Facilitare l’inserimento nel gruppo classe
 Facilitare l’apprendimento delle varie discipline
 Ridurre la potenzialità della dispersione scolastica
 Valorizzare le risorse della persona anche sotto il profilo motivazionale
Metodologie
 Lezioni frontali con interventi diversificati a seconda delle peculiarità di ciascuna unità didattica.
4.Durata
 Settembre – dicembre 2013
Eventuali approfondimenti fino al termine dell’anno scolastico
5.Risorse umane
Docenti di Lettere e di Lingue straniere interni all’Istituto
Docenti Tecnico-Pratici
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AREA 2: INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
INTEGRAZIONE SCOLASTICA
2.Referente del progetto
Prof.ssa Annalisa Tognati
3.Obiettivi
Azione 1: ACCOGLIENZA. Accoglienza alunni neo-arrivati: l'azione si prefigge di realizzare interventi che permettano di creare
le condizioni favorevoli all'integrazione degli studenti. Si prevede di attivare, per gli studenti neoarrivati, un modulo orario personalizzato di accoglienza comprendente ore di apprendimento dell'Italiano L2 e ore delle materie fondamentali dell'indirizzo scelto.
L'azione vedrà il coinvolgimento anche del personale ATA, sia per quanto riguarda la facilitazione nelle pratiche di iscrizione, sia
come figura di riferimento, presente a scuola durante tutto l'orario di lezione.
Per studenti che incontrino particolari difficoltà nell’apprendimento dell’italiano, l’attività di accoglienza viene prorogata anche
nell’anno successivo.
Azione 2: ITALIANO PER LO STUDIO. L'italiano per lo studio e il successo scolastico. Gli obiettivi per gli studenti sono: approfondire le competenze in Italiano L2 per affrontare lo studio delle singole discipline; sviluppare la capacità di comprensione dei testi; migliorare le strategie di apprendimento. Per facilitare l'apprendimento potranno inoltre essere prodotti nelle diverse discipline
testi che adattino argomenti di studio alle esigenze degli studenti stranieri. Questi materiali saranno condivisi all'interno della rete
nel successivo anno scolastico
Azione 3: LA SCOPERTA DEL TERRITORIO E LE ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI. La scoperta del territorio e le attività
extra curricolari: l'azione si prefigge di organizzare attività di ricerca al di fuori della scuola finalizzate alla conoscenza del territorio in cui il giovane immigrato si trova a vivere. Si tratta della scoperta della città di Padova e delle zone vicine, con approfondimenti storico-artistici e di scienze naturali. Si costituiranno gruppi misti di studenti italiani e non italiani con la presenza dei docenti come guide e accompagnatori. Per facilitare la socializzazione si potranno inoltre organizzare attività extracurricolari (attività teatrali, musicali e sportive, culinarie, incontri fra studenti italiani e stranieri, giornali scolastici, cineforum su tematiche interculturali, ecc.)
Azione 4: RIMOTIVAZIONE E RIORIENTAMENTO. Scopo dell'azione è evitare la demotivazione e l'abbandono scolastico,
modificando l’atteggiamento dello studente, sia straniero che italiano, verso la scuola e lo studio, sostenendolo con attività di rimotivazione per migliorarne il metodo di apprendimento (verifica delle difficoltà relative allo studio personale, individuazione di strategie, effettuazione di esercitazioni per migliorare l’abilità di schematizzare, sintetizzare, memorizzare e riproporre i contenuti disciplinari) e seguendolo con un’azione costante di tutoraggio che faciliti l’interazione fra docenti del consiglio di classe e famiglia.
Qualora persistano comunque difficoltà nella prosecuzione del percorso prescelto, saranno forniti allo studente e alla famiglia
consulenza orientativa e la possibilità di frequentare stage presso altri istituti o centri di formazione professionale per favorire
un’eventuale sua nuova scelta.
Per lo studente potranno eventualmente anche essere organizzati,
in collaborazione fra istituto di provenienza e di accoglienza, moduli di raccordo
in quelle discipline che gli possano fornire competenze e conoscenze necessarie per un proficuo inserimento nella nuova realtà
scolastico-formativa.
Potranno essere realizzate anche iniziative di peer-education coordinate e supportate da docenti.
Azione 5: CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI STUDIO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. Per gli studenti
stranieri a rischio abbandono, che non siano in possesso del Diploma di Istruzione Secondaria di 1° grado, si ravvisa l'esigenza di
organizzare, in collaborazione con i CTP, corsi di preparazione per il conseguimento del titolo di studio.
Un docente-tutor curerà i rapporti con il CTP, individuando programmi di studio, eventuale riconoscimento di crediti e tempi e
modalità organizzative.
4.Durata
Anno scolastico 2013/2014
5.Risorse umane
Prof.ssa Annalisa Tognati
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AREA 3: QUALITA’ a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
EXPO-SCUOLA 2013
2.Referente del progetto
Prof.ssa Daniela Coccato
3.Obiettivi
Destinatari:
Alunni delle classi di 3° media, loro genitori e docenti.
Finalità :
Expo-Scuola è il Salone Nazionale dell’Orientamento all’Istruzione, alla Formazione e alla Ricerca per i
Giovani, le Famiglie e il Territorio. A tale fiera saranno presenti ragazzi, adulti , operatori del settore ed è
un’occasione unica per comunicare con utenti, professionisti e amministratori pubblici che ogni anno visitano
la manifestazione. L’evento appare come luogo privilegiato d’incontro e riflessione sulle risorse e sugli strumenti più idonei per migliorare e sviluppare sinergie utili al sistema scuola-formazione-lavoro-territorio. In
esso l’Istituto può mettere in risalto l’operato degli studenti e la loro preparazione professionale allo scopo di
favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro e la conseguente prevenzione del disagio giovanile.
Il Comune di Abano Terme in questi ultimi anni ci ha sostenuto erogandoci dei contributi significativi.
4.Durata
7- 8-9 Novembre 2013
5.Risorse umane
Docenti facenti parte della commissione: Prof.ssa Coccato, Prof.ssa Stacchiotti, Prof.ssa Tecchio, Prof.ssa
Marinello. Prof. Montanari, Prof. Fanciullo.
Autista dell’Istituto(acquisto materie prime, trasporto delle stesse in Fiera, trasporto materiale per allestimento A/R).
n. 1 Assistente Tecnico Cucina per la settimana (preparazione e assistenza in sede).
n. 1 Assistente Tecnico Sala per la settimana (preparazione e assistenza in sede).
n. 1 Assistente tecnico Informatico per la settimana(preparazione e assistenza in sede ).
n. 2 collaboratori scolastici.
n. 2 Alunni per allestimento stand; n. 6 alunni per ogni turno durante i giorni della manifestazione (2 sala,
2cucina, 2 ricevimento). I turni saranno due al giorno: uno di mattina e uno di pomeriggio.
126
AREA 3 : QUALITA’ a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
GEMELLAGGIO MULTILATERALE COMENIUS
“Together is better”
2.Referente del progetto
Prof. Gilli Renate
3.Obiettivi
Il progetto, che verrà svolto insieme ai nostri partner della Justus-von-Liebig-Schule di Mannheim e con la collaborazione
di due nuovi Istituti partner, l’Istituto Alberghiero di Opole (Polonia) e la Scuola Professionale di Gastronomia di Jeseník
(Rep. Ceca), ha come scopo l’ eliminazione dei pregiudizi verso persone appartenenti ad altre culture - o comunque diverse da sé - e la presa di coscienza che la diversità può trasformarsi in “risorsa” per l’arricchimento personale e professionale. Gli alunni rifletteranno sulle proprie opinioni riguardo a ciò che per loro è sconosciuto o non abituale, avranno
l’opportunità di creare rapporti e di lavorare con ragazzi appartenenti a mondi diversi, ma come loro appassionati al mondo della gastronomia e del turismo: insieme a loro prepareranno e assaggeranno specialità dei Paesi partner, organizzeranno eventi e potranno fare esperienza di quanto si può imparare umanamente, professionalmente e anche linguisticamente
da coetanei che inizialmente possono esser percepiti come “strani” o “estranei” . Dato che la lingua del Progetto è il tedesco, per i nostri alunni importante obiettivo è anche l’uso della lingua straniera in situazioni informali e in ambito laboratoriale.
Destinatari: alunni delle classi quarte che studiano il tedesco.
4.Durata
Primo incontro organizzativo in Germania per la pianificazione definitiva (solo docenti) e i2012
naugurazione ufficiale del progetto
Stesura definitiva di un questionario da usare nelle interviste filmate degli alunni
Svolgimento delle interviste
Preparazione del viaggio e viaggio in Rep. Ceca
Maggio: Viaggio in Repubblica Ceca: Preparazione in laboratorio delle specialità locali
2013
Valutazione intermedia del progetto
Ottobre: Viaggio in Polonia: Preparazione in laboratorio delle specialità locali
Al termine di ogni viaggio nuove video-interviste con gli alunni partecipanti
Febbraio: Viaggio in Germania: Preparazione in laboratorio delle specialità locali
2014
Al termine del viaggio nuove video-interviste con gli alunni partecipanti
Maggio: Evento finale a Abano: menu di gala italiano, buffet di dolci tipici di tutti i Paesi
partner
Valutazione finale del progetto
5.Risorse umane
Anno 2013-2014: Dirigente Scolastico, DSGA, proff. Gilli Renate, Orlandini Gabriella, Fanciullo Vito, Ghirardello Fabio, tutti i docenti teorici e tecnico-pratici che si appassioneranno al Progetto, Autista ToffaninFranco,, Collaboratore tecnico per supporto informatico signor Franco
127
AREA 3 : QUALITA’ a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
SOGGIORNO STUDIO ALL’ESTERO
(Gran Britannia, Austria o Germania, Francia)
2.Referente del progetto
Prof. Gilli Renate (ref.) Alessandra Garrì, Daniela Coccato
3.Obiettivi
Approfondire le conoscenze linguistiche
- frequentando corsi specifici ed intensivi presso una scuola di lingua
- vivendo in collegio o presso famiglie
- svolgendo attività ricreative nel pomeriggio
Ampliare le conoscenze culturali
- partecipando a visite culturali organizzate nel pomeriggio.
Destinatari: alunni classi quarte, quinte ed eventualmente terze.
4.Durata
Una settimana di soggiorno studio da organizzare per l’inizio delle lezioni, sett/ott/nov 2014, organizzato entro giugno 2014, compatibilmente con la migliore offerta economica.
5.Risorse umane
2 Docenti accompagnatori per ogni Paese.
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AREA 3 : QUALITA’ a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
LA MAFIA NELL’AGROALIMENTARE
2.Referente del progetto
Proff. Lucio Grassia, Elisabetta Benvenuti.
Comitato Studentesco
3.Obiettivi
1. Promuovere la legalità in funzione dell’incontro con il mondo del lavoro.
2. Promuovere l’impegno sociale e la responsabilità etica che ognuno di noi dovrebbe sentire nello
svolgimento del proprio lavoro.
3. Promuovere l’attenzione dei ragazzi verso temi di attualità che sono difficilmente comprensibili
senza un opportuno confronto.
4. Accompagnare i ragazzi verso un’informazione critica in grado di creare una capacità di scelta.
Finalità
I ragazzi del Comitato Studentesco del Pietro d’Abano nell’anno scolastico 2010-2011 hanno lavorato
con molto impegno peri un percorso di approfondimento su temi di attualità. Tra le attività svolte vi è
stata quella di riunirsi regolarmente per confrontarsi sulle notizie degne di un approfondimento. I ragazzi anche quest’anno si propongono di continuare l’attività del Comitato ampliandola con nuove iniziative volte al miglioramento della vita all’interno dell’Istituto
Attività proposte:
Viaggio organizzato da Libera nelle Terre della Mafia per il gruppo di ragazzi che collabora con il
Comitato
Organizzazione di una conferenza.
4.Durata
Anno Scolastico 2013/2014
5.Risorse umane
Comitato studentesco.
Insegnanti interni all’Istituto.
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AREA 3 : QUALITA’ a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
IL QUOTIDIANO IN CLASSE
2.Referente del progetto
Prof.ssa Daniela Coccato
3.Obiettivi
Obiettivi: coinvolgere gli studenti nella lettura dei quotidiani
Destinatari: tutte le classi dalla 2° alla 5° in base alle richieste dei docenti
Finalità: offrire ai ragazzi la possibilità di informarsi e di formarsi un’opinione propria sui fatti che
accadono nella nostra società, leggendo più quotidiani a confronto in classe
Metodologie: scelte da ciascun docente che si avvarrà del progetto
4.Durata
Anno 2013/14: dal 15 ottobre 2013 al 7 giugno 2014
5.Risorse umane
Docente referente: tiene i contatti con l’Osservatorio Permanente Giovani Editori per tutto l’anno sia
in versione cartacea che sul web; controlla l’invio delle 10 copie del Gazzettino, 10 copie del Corriere
della Sera e 10 del Sole 24 ore dal martedì al sabato e Focus scuola 1 volta al mese; promuove fra i
colleghi le iniziative concorsuali e speciali tese a creare un percorso multidisciplinare di educazione
alla cittadinanza (iniziative su economia, educazione finanziaria, educazione alla cultura scientifica);
risponde ai questionari di gradimento e monitora gli esiti come richiesto dall’”osservatorionline”.
Docenti che faranno richiesta dei quotidiani nelle varie classi
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AREA 3 : QUALITA’ a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
ORIENTAMENTO IN USCITA
ATTIVAMENTE: FONDAZIONE CASSA di RISPARMIO
Introduzione e supporto allo studio universitario
2.Referente del progetto
Prof. Gilli Renate
3.Obiettivi
- Fornire un esempio di corso universitario.
- Migliorare il proprio metodo di studio.
Trarre testimonianza e benefici diretti da studenti universitari capaci e meritevoli, nell’ottica
del peer tutoring .
Rivolto agli studenti delle classi quinte
4.Durata
L’iniziativa si articola in 6 incontri di 2 ore per un totale di 12 ore, di cui il primo dedicato ad una introduzione al sistema universitario e alla presentazione degli argomenti che verranno trattati negli incontri successivi.
I successivi quattro incontri saranno tematici e svolti stimolando l’interazione con gli studenti.
L’incontro conclusivo prevede una parte di ripasso generale e una simulazione della modalità di accertamenti dell’esame relativamente agli argomenti trattati.
5.Risorse umane
Attività realizzata dall’università degli studi di Padova, Servizio Diritto allo Studio e Tutorato
Referente: Alessandra Biscaro
Fondazione Cassa di Risparmio – Attivamente
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AREA 4 : POTENZIAMENTO COMPETENZE di SETTORE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
ENGLISH FOR BEGINNERS
2.Referente del progetto
Prof.ssa M. Luisa Ulliana
3.Obiettivi
- Fornire le fondamentali nozioni linguistiche grammaticali e lessicali della Lingua Inglese prerequisiti essenziali per affrontarne lo studio in maniera più consapevole e sicura.
Destinatari:
alunni delle classi prime con conoscenza della lingua inglese nulla o minima.
Finalità:
Il corso English for Beginners ha come obiettivo di apprendimento della Lingua Inglese il Livello
Elementare A1 Contatto del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue Straniere
(CEFR), sintetizzabile nella seguente descrizione:"Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare
se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe
(il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede)..."
4.Durata
Un corso di 15 ore di lezione nel mese di ottobre
5.Risorse umane
Prof.ssa M.Luisa Ulliana
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AREA 4 : POTENZIAMENTO COMPETENZE DI SETTORE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
AMERICAN ENGLISH
Lezioni di conversazione in Lingua Inglese guidate da un lettore madrelingua (studenti della Boston University
di Padova) in compresenza con l’insegnante curricolare. Tutte le lezioni si svolgono esclusivamente in Lingua
Inglese.
2.Referente del progetto
Proff.sse Alessandra Garrì, M. Luisa Ulliana, Stefania Roberti.
3.Obiettivi
Didattici
- Potenziare la pronuncia relativamente all’accuratezza fonetica, all’imitazione dell’intonazione
e alla scorrevolezza dell’esposizione orale;
- Riuscire a sostenere un colloquio in lingua inglese con scioltezza e naturalezza;
- Riuscire a comprendere un parlante nativo americano che parla con disinvoltura.
Formativi
- Favorire lo sviluppo affettivo dello studente, stimolando la consapevolezza della lingua
straniera come modo per esprimere se stessi e interagire con altri;
- Promuovere la presa di coscienza dell'esistenza di lingue e culture diverse dalla propria e
il senso di tolleranza nei confronti di queste diverse realtà;
- Motivare lo studente all'apprendimento della L2 come strumento di comunicazione
importante sia nell’immediato sia in una prospettiva futura (viaggi, lavoro).
4.Durata
1 unità oraria curricolare ogni settimana per ciascuna classe coinvolta, per un totale di circa 10 ore per
classe.
5.Risorse umane
Gli insegnanti di Lingua Inglese che vorranno aderire, dando comunque priorità alle classi quinte, in
vista del colloquio d’esame..
Un insegnante di laboratorio di cucina, disponibile ad accogliere il lettore in laboratorio come
ricompensa del lavoro svolto a titolo gratuito.
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AREA 4 : POTENZIAMENTO COMPETENZE di SETTORE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
PROGETTO PER IL RINFORZO delle
CONOSCENZE BASE di MATEMATICA
2.Referente del progetto
Prof.ssa Francesca Conserva
3.Obiettivi
L’obiettivo è l’allineamento e l’omogeneizzazione della preparazione a requisiti minimi degli studenti
che devono affrontare il percorso didattico di matematica del primo anno.
Vengono organizzati corsi di 4 ore ciascuno per ogni gruppo classe. I corsi si svolgono in orario extracurricolare e sono tenuti possibilmente dai docenti della classe.
Il contenuto dei corsi è l’aritmetica dei numeri naturali ed interi.
Le metodologie utilizzate sono un richiamo delle regole fondamentali e l’applicazione delle stesse da
parte di ciascun alunno, secondo la teoria del potenziamento cognitivo.
4.Durata
Il periodo di svolgimento è tra fine settembre e massimo metà ottobre.
Per scegliere gli alunni a cui indirizzare detti corsi viene somministrato un test d’ingresso all’inizio
dell’anno scolastico.
Ciascun corso è costituito, di norma, da massimo 15 alunni. Nel caso di gruppi poco numerosi, inferiori ad 8 partecipanti, vengono accorpati i gruppi classe, compatibilmente con l’orario delle classi e
dei docenti.
5.Risorse umane
I corsi verranno svolti dai docenti titolari delle varie classi prese in esame
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AREA 4 : POTENZIAMENTO COMPETENZE DI SETTORE
a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
ESERCITAZIONI ESTERNE
La scuola e il mondo della ristorazione si incontrano
2.Referente del progetto
Prof. Vito Fanciullo
3.Obiettivi
Il progetto si rivolge principalmente agli alunni del terzo e quarto anno di sala e cucina. Tende a dare
forma concreta a quanto previsto dalle disposizioni ministeriali nelle loro finalità:
- Perfezionamento ed approfondimento delle abilità acquisite durante il biennio.
- Capacità di risolvere problemi organizzativi e gestionali dei servizi ristorativi.
- Costante collegamento con le esperienze professionali che l’alunno ha compiuto o sta compiendo.
4.Durata
La durata del progetto è pluriennale previa approvazione del Collegio dei Docenti che ratifica le eventuali modifiche presentate.
5.Risorse umane
Alunni del terzo e quarto anno sala e cucina, quinto anno del corso post-qualifica indirizzo ristorativo.
Docenti disponibili: Fanciullo Vito, Torresin Sergio, Toma Ivana, Ghirardello Fabio, più coloro che
si dichiarassero disponibili nel corso dell’anno.
E’ fondamentale la collaborazione dei tecnici di sala e cucina nonché del personale di lavanderia e ausiliario in servizio in cucina e sala.
Per il trasporto è prevista la collaborazione dell’autista dell’istituto.
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AREA 4 : POTENZIAMENTO COMPETENZE di SETTORE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
A SCUOLA CON GRANA PADANO
2.Referente del progetto
Prof.ssa Mariantonietta Stacchiotti
3.Obiettivi
Obiettivi:
- Approfondire le caratteristiche organolettiche del prodotto, la tecnologia di produzione e la sua
certificazione, le qualità nutrizionali e gastronomiche.
Destinatari:
Alunni delle classi quinte ristorative.
Finalità :
- Permettere agli studenti di entrare virtualmente nell’azienda che tutela il prodotto, ovvero il
Consorzio Grana Padano, per conoscere la tecnologia produttiva, il marchio di qualità e le caratteristiche organolettiche e gastronomiche dell’alimento.
Metodologie:
- Il Consorzio Grana Padano attiva ogni anno un progetto per gli Istituti Alberghieri, inviando
un tecnico esperto che terrà una lezione teorico-pratica con degustazione finale del prodotto.
- La lezione prevede un intervento di circa due ore per gruppo classe.
- Il Consorzio prevede, come ogni anno, un concorso al quale gli studenti possono partecipare
individualmente.
4.Durata
Febbraio 2014
5.Risorse umane
Prof.ssa M. Stacchiotti per contatti e adesione agli incontri. Preparazione materiale (piatti plastica,
bicchieri plastica, pane, acqua naturale). Esperto esterno.
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AREA 4: POTENZIAMENTO COMPETENZE DI SETTORE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
ERBE AROMATICHE:
una nota nel piatto e molte nel digestivo.
2.Referente del progetto
Prof. Lucio Grassia.
Docenti collaboratori: proff. Vito Fanciullo, Fabio Ghirardello.
3.Obiettivi
Destinatari:
Finalità:
Conoscere e valorizzare le caratteristiche e l’uso in gastronomia e liquoreria delle erbe aromatiche e loro essenze.
Conoscere la nocività dei cattivi liquori.
Adottare la “serra delle erbe aromatiche”.
4.Durata
A. s. 2013-2014.
5.Risorse umane
Prof. Grassia Lucio: attivazione serra, distillazione, coinvolgimento docenti.
Prof. Fanciullo Vito: attivazione e gestione serra: uso gastronomico.
Prof. Ghirardello Fabio: liquoreria e servizio di sala.
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AREA 4: POTENZIAMENTO COMPETENZE DI SETTORE a.s. 2013-2014
1.Denominazione progetto
VERSO L’ESAME di STATO
2.Referente del progetto
Prof.ssa Maria Chiara Ceresoli
3.Obiettivi
Destinatari:
Alunni classi quinte.
Finalità:
• Approfondire la preparazione agli esami di stato.
Il Dipartimento di Lettere Triennio organizza un ciclo di incontri articolati in moduli.
Ciascun modulo è stato progettato in modo da essere autonomo rispetto agli altri. Gli studenti possono iscriversi liberamente a uno o più moduli, ma si consiglia la frequenza ad almeno due. Ogni modulo mira ad approfondire un tema specifico partendo dai testi, sollecitando poi gli studenti ad una propria elaborazione: il
primo incontro di ogni modulo sarà costituito da lezione frontale, dibattito e lettura di brani; il secondo incontro avrà carattere seminariale, in cui gli allievi parteciperanno attivamente a lavori di gruppo, al termine dei
quali esporranno la propria elaborazione. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato utile per l’esame di
stato.
Primo modulo: L’inettitudine nel ‘900
“L’altro” nella letteratura del ‘900
Secondo modulo: “I giovani incontrano l’Europa” Conferenza dibattito con il Prof. Renato Milan (lunedì
mattina)
Terzo modulo : Il romanzo e la narrativa del ‘900
Quarto modulo: La guerra, una metafora del ‘900
Quinto modulo : Come si realizza una tesina e un percorso multidisciplinare 2 incontri
Gli alunni interessati dovranno iscriversi presso i propri docenti di Lettere.
Durante le lezioni sarà fornita bibliografia relativa agli argomenti e materiale didattico.
In seguito verrà comunicato il calendario dettagliato.
4.Durata
A.s. 2013-14. Gli incontri verranno effettuati quasi esclusivamente nelle ore pomeridiane, tranne un paio di
incontri-conferenze con esperti esterni che potranno essere effettuati di mattina, a seconda della disponibilità
dei relatori.
5.Risorse umane
Docenti interessati: docenti delle classi quinte, in particolare docenti di Lettere.
Esperti esterni: Prof. Renato Milan (docente del liceo Tito Livio ed esperto di europeismo)
Collaboratori scolastici per la fotocopiatura del materiale e predisposizione sala incontri.
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9.7. PROGETTI ORGANIZZATIVI di MIGLIORAMENTO: Piano di aggiornamento a.s.2013/2014
Nell’art. 6 del Regolamento di attuazione dell’autonomia scolastica (DPR n. 275/1999) viene fatto esplicito riferimento all’ “autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo”, corrispondente a
quell’area di intervento della scuola che si concretizza in azioni progettuali.
Il suddetto art.6 afferma, in particolare, che “le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro
associate, esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze
del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali e curando tra l'altro:a) la progettazione
formativa e la ricerca valutativa;
b) la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico;
c) l'innovazione metodologica e disciplinare;
d) la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e
sulla loro integrazione nei processi formativi;
e) la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola;
f) gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici;
g) l'integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d'intesa con i soggetti istituzionali
competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale.
Per l’anno scolastico 2013/2014 il Collegio dei docenti ha approvato i seguenti “corsi di aggiornamento” per il personale docente.
Argomento
Destinatari
Organizzazione
Linee guida primo e secondo biennio
Personale docente
Istituto
Corso antincendio
Personale docente
Corso interno
Primo Soccorso
Personale docente
Corso interno
Approfondimento Lingua straniera
Personale docente
Corso interno
HACCP
Personale docente
Corso interno
Altri organizzati in corso d’anno
9.8. CORSI EXTRACURRICOLARI PER STUDENTI E ADULTI: Ampliamento dell’offerta formativa
L’art.9 del Regolamento di attuazione dell’autonomia scolastica (DPR n. 275/1999) è dedicato all’ “ampliamento dell’offerta formativa”, per cui:
“1. Le istituzioni scolastiche, singolarmente, collegate in rete o tra loro consorziate, realizzano ampliamenti dell'offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali. I predetti ampliamenti consistono in ogni iniziativa coerente con le proprie
finalità, in favore dei propri alunni e, coordinandosi con eventuali iniziative promosse dagli Enti locali, in favore della popolazione giovanile e degli adulti.
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2. I curricoli determinati a norma dell'articolo 8 possono essere arricchiti con discipline e attività facoltative, che per la realizzazione di percorsi formativi integrati le istituzioni scolastiche programmano
sulla base di accordi con le Regioni e gli Enti locali.
3. Le istituzioni scolastiche possono promuovere e aderire a convenzioni o accordi stipulati a livello
nazionale, regionale o locale, anche per la realizzazione di specifici progetti.
4. Le iniziative in favore degli adulti possono realizzarsi, sulla base di specifica progettazione, anche
mediante il ricorso a metodi e strumenti di autoformazione e a percorsi formativi personalizzati. Per
l'ammissione ai corsi e per la valutazione finale possono essere fatti valere crediti formativi maturati
anche nel mondo del lavoro, debitamente documentati, e accertate esperienze di autoformazione. Le
istituzioni scolastiche valutano tali crediti ai fini della personalizzazione dei percorsi didattici, che può
implicare una loro variazione e riduzione.
5. Nell'ambito delle attività in favore degli adulti possono essere promosse specifiche iniziative di informazione e formazione destinate ai genitori degli alunni.”
Il Collegio dei docenti ha approvato il seguente corso extra-curricolare destinato sia agli studenti che agli adulti e/o genitori degli stessi.
1.Denominazione progetto
“LE MANI IN PASTA” …
Con i Prof di cucina, 4 serate tra di noi
2.Referente del progetto
Proff. Sergio Torresin, Vito Fanciullo.
3.Obiettivi
- Scoprire novità culinarie e/o approfondire conoscenze preesistenti…
- Realizzazione di un programma pratico di cucina e pasticceria di base
4.Durata
4 serate (corso base) della durata di 3-4 ore, presumibilmente da metà novembre in poi..
4 serate (corso “avanzato”) della durata di 3-4 ore, presumibilmente da metà novembre in poi..
5.Risorse umane
Docenti di cucina, Docenti interni dell’Istituto come corsisti, persone esterne all’istituto.
140
75° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL’ISTITUTO
Il I agosto 1939, con nota n°12278, il Regio Provveditorato agli studi della Provincia di Padova
comunica l’istituzione in Abano di un «Regio Corso biennale di avviamento professionale commerciale
a tipo alberghiero». Il 16 ottobre del 1939, quando già è iniziata la seconda guerra mondiale (che per il
momento non ci vede ancora coinvolti), iniziano regolarmente le lezioni per i primi 36 iscritti, sotto gli
auspici del Podestà «Sig. Gaudenzio Prof. Cav. Luigi» che, con delibera del 29 settembre, aveva assegnato alla scuola: n°14 banchi metallici in noce massiccia senza foro per il calamaio ma con le scanellature per le penne; n°1 poltrona, sedile e schienale noce; n°1 scrivania, fusto metallico, mobile noce,
piano linoleum celestino con pedana larice; n°1 telaio metallico completo di Ardesia; n°1 sedia, sedile
e schienale noce e n°1 attaccapanni noce a 3 posti, parti metalliche verniciate a smalti sintetici.
L’arredo, anche se un po’ scarno, era stato predisposto, ma la scuola non dispone di una sede propria, quindi le viene provvisoriamente concessa la disponibilità del Solarium, vicino alla casa del Fascio, che a sua volta il Comune aveva donato alla locale sezione del partito fascista l’11 marzo del
1939. Con ulteriore delibera del 13 aprile del 1940, l’amministrazione comunale si impegna a sostenere
gli oneri dell’affitto di £1000, che la scuola deve versare al Fascio per l’uso dei locali.
È da qui, dalla nascita nel 1939 della «Regia Scuola di avviamento professionale commerciale a tipo alberghiero» che inizia la storia dell’IPSSAR “Pietro d’Abano” di Abano Terme.
Per la ricorrenza, in collaborazione con il Comune di Abano Terme, gli Enti e le Associazione
del territorio, è previsto lo svolgimento di una serie di eventi da organizzare:
-
Mostra sull’alimentazione e il termalismo
Convegno di apertura
Seminario sull’alimentazione e il turismo enogastronomico
Seminario sul termalismo
Concorso letterario regionale con premiazione
Rappresentazione teatrale studenti Pietro d’Abano sulle tematiche del turismo enogastronomico
Spunti teatrali degli studenti del Pietro d’Abano sui cibi e sullo stare a tavola secondo le tradizioni
del passato (in mostra)
Intervento musicale strumentale del gruppo coristico-strumentale dell’Istituto Vittorino da Feltre
Rassegna coristica sui temi dell’alimentazione
Presentazione del libro di Storia dell’Istituto Pietro d’Abano
Iniziative delle associazioni AIS, AMIRA, FIC
Raduno ex allievi
Annullo postale speciale dedicato al 75° anniversario
Intitolazione di un’aula dell’Istituto
Buffet, Pranzo e cena di gala
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DELIBERE
Collegio dei Docenti del 6 settembre 2013
Consiglio di Istituto del 13 novembre 2013
142
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