ISTITUTO PROFESSIONALE di STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE “PIETRO D’ABANO” ABANO TERME PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) Anno scolastico 2013/2014 Sede Centrale: Via Monteortone, 9 - 35031 ABANO TERME (PD) - Tel.: 049/8630000 - 049/8669156 Succursale: Via Appia Monterosso, 37/A - 35031 ABANO TERME (PD) - 049/8601743 Fax: 0498630044 Sito internet : www.istitutoalberghieroabano.it 1 PIANO dell’ OFFERTA FORMATIVA Il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, ha costituito il primo passo verso la grande riforma della riorganizzazione dei cicli e della ridefinizione dei programmi di studio. Fin dall’anno scolastico 1999/2000 le scuole sono state pertanto autorizzate a realizzare le finalità istituzionali della scuola dell’autonomia facendo ricorso alla loro risorsa primaria, cioè alle persone e, fra queste, soprattutto agli insegnanti. Il Piano dell’offerta formativa intende esplicitare i principi e gli orientamenti culturali, pedagogici e didattici assunti nel progettare le attività che costituiscono il curriculum dell’IPSSAR “P. D’Abano” e come tale è un tentativo di sintesi, migliorabile e modificabile man mano che si manifesteranno nuove esigenze e matureranno ulteriori conoscenze. Il documento, pertanto, propone linee di lavoro e di approfondimento che accolgono esigenze e richieste provenienti dal mondo della scuola e dal territorio. Il POF è: - Identità dell’Istituto che scaturisce dalle scelte e dagli obiettivi perseguiti. - Sintesi tra le prescrizioni ministeriali, le risorse della scuola ed il sentire sociale. - Progettazione di attività curricolari ed integrative che, ampliando il piano dell’offerta formativa, contribuiscano alla maturazione dei giovani e si aprano al territorio. - Programmazione di scelte formative e didattiche, nel quadro degli obiettivi fissati dal Ministero della Pubblica Istruzione. - Impegno dell’Istituto verso gli studenti, le loro famiglie, le altre scuole, l’università e gli enti locali. Parte integrante del POF sono il Regolamento di Istituto e il Patto di corresponsabilità (DPR n. 235 del 21/11/07) 2 INDICE 1. L’offerta formativa 1.1. Indirizzi e profili formativi 1.2. Profili professionali 1.3. Quinto anno 1.4. IL percorso regionale triennale IeFP 2.Le scelte pedagogico-didattiche 2.1.Contratto formativo e sistema generale di valutazione del profitto 2.2.Finalità ed obiettivi educativi 2.3.Aspetti didattici (le nuove linee guida) 3. Le scelte curriculari 3.1.Analisi del contesto socio-economico 3.2.Area socio-produttiva 3.3.Bisogni e attese formative 3.4.Criteri di formazione delle classi 3.5.Orientamento culturale 4. Le scelte extracurriculari 4.1. Alternanza scuola-lavoro/Stage 4.2. Scambi culturali 4.3. Attività sportive 4.4.Visite e viaggi di istruzione 5. Promozione dell’eccellenza 6. La valutazione 6.1..Livelli e valutazioni ( griglia di valutazione della condotta) 6.2.Valutazione degli obiettivi educativi per tutte le classi 6.3.Livelli di valutazione obiettivi didattici 6.4.Sistema di valutazione disciplinare del profitto 6.5.Didattica e disabilità: verifiche e valutazioni 6.6.Valutazione dei crediti O.M. 87 03/12/04 6.7.Il nuovo obbligo d’istruzione in Italia – Saperi irrinunciabili 6.8.Criteri di valutazione del profitto 6.9.Esame di Stato: griglie di valutazione delle discipline 7. L'organizzazione 7.1.L'organigramma dell'Istituto 7.2.Le principali figure dell'organizzazione 7.3.Gli Organi Collegiali 8. Servizi 8.1.Calendario scolastico e Piano annuale delle attività collegiali 8.2.Attività di recupero 8.3.Orario scolastico 8.4.Ricevimento dei genitori 8.5.Gestione reclami 8.6.Libri in comodato d’uso 8.7. Risorse strutturali 9. Progettazione e formazione 9.1.Progetto “qualità” 3 5 5 10 11 12 13 13 14 19 22 22 23 23 24 24 24 24 25 25 25 26 27 27 30 30 34 65 66 68 76 77 91 91 92 93 97 97 99 100 100 100 101 101 102 102 9.2.Formazione superiore e continua 9.3.Distretto formativo termale euganeo 9.4.H.A.C.C.P. : Formazione continua 9.5.Progetti a supporto dell'attività didattico-formativa 9.6.Progetti sperimentali/innovativi/integrativi dell'attività didattica AREA 1 PROMOZIONE DELLA SALUTE AREA 2 INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE AREA 3 QUALITA’ AREA 4 POTENZIAMENTO COMPETENZE di SETTORE • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Imparare a differenziare. (108) La prevenzione andrologica e ginecologica a scuola. (109) Prevenzione al Tabagismo per una scuola senza fumo. (111) Prevenzione dei tumori giovanili. (112) A piedi nella storia e nella natura. (113) Invito alla lettura. (115) Immagina il tuo futuro. (116) Il carcere entra a scuola. La scuola entra in carcere. (117) CIC e sportello di ascolto. (118) Spazio scuola. (119) Laboratorio teatrale. (120) Mi presento! Accoglienza e integrazione. (121) Educare al volontariato (in sanità). (122) Musical. (123) Corso di Italiano per alunni stranieri. (124) Integrazione scolastica. (125) Expo scuola 2013. (126) Gemellaggio multilaterale Comenius“Together is better“(127) Soggiorno studio all’estero (Gran Britannia, Austria o Germania, Francia). (128) La mafia nell’agroalimentare. (129) Il quotidiano entra in classe. (130) Orientamento in uscita. (131) English for beginners. (132) American English. (133) Progetto per il rinforzo delle conoscenze base di matematica.(134) Esercitazioni esterne. La scuola ed il mondo della ristorazione si incontrano. (135) A scuola con Grana Padano. (136) Erbe aromatiche : una nota nel piatto e molte nel digestivo.(137) Verso l’esame. (138) 9.7. Progetti organizzativi di miglioramento 9.8. Corsi extracurricolari per studenti e adulti: ampliamento dell’offerta formativa • 102 102 102 103 107 Cucina di base: le mani in pasta 75° Anniversario della fondazione dell’Istituto. Eventi 10. Appendice: Patto di Corresponsabilità e Regolamento di Istituto. 4 139 139 140 141 1. OFFERTA FORMATIVA 1.1. INDIRIZZI E PROFILI FORMATIVI Secondo il nuovo ordinamento degli Istituti Professionali, D.P.R. n. 87 del 15/03/2010, il nostro Istituto Professionale: Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha attuato la normativa vigente con l’avvio di n. 7 classi prime consapevoli di raggiungere quanto previsto dal seguente profilo generale. Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. Il Diplomato sarà in grado di : utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi accoglienza, di ristorazione e di ospitalità; organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane; applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio; comunicare in almeno due lingue straniere; reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici; curare la progettazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti. A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali, individuando le nuove tendenze di filiera. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. 5 Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera: PRIMO BIENNIO I° ANNO: 32 ore SETTIMANALI Area generale Lingua e letteratura italiana 4 Lingua Inglese 3 Storia 2 Matematica 4 Diritto ed economia 2 Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) 2 Scienze motorie e sportive 2 RC o attività alternative 1 Totale ore 20 Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo 12 TOTALE COMPLESSIVO 32 Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 12 ore Scienze integrate (Fisica) 2 Scienza degli alimenti 2 Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina 2** Laboratorio di servizi enogastronomici- settore sala e vendita 2** Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 2** Seconda lingua straniera 2 TOTALE 12 ore ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera: PRIMO BIENNIO II° ANNO: 32 ore SETTIMANALI Area generale Lingua e letteratura italiana 4 Lingua Inglese 3 Storia 2 Matematica 4 Diritto ed economia 2 Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) 2 Scienze motorie e sportive 2 RC o attività alternative 1 Totale ore 20 Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo 12 TOTALE COMPLESSIVO 32 Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 12 ore Scienze integrate (Chimica) 2 Scienza degli alimenti 2 Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina 2** Laboratorio di servizi enogastronomici- settore sala e vendita 2** Laboratorio di servizi di accoglienza turistica 2** Seconda lingua straniera 2 TOTALE 12 ore ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico 6 Enogastronomia: SECONDO BIENNIO III° ANNO: 32 ore SETTIMANALI Area generale Lingua e letteratura italiana Lingua Inglese Storia Matematica Scienze motorie e sportive RC o attività alternative Totale ore Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo TOTALE COMPLESSIVO Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 17 ore Storia e cultura dell’alimentazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina Seconda lingua straniera (francese o tedesco) TOTALE 4 3 2 3 2 1 15 17 32 4 4 6** 3 17 ore ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico IV° ANNO: 32 ore SETTIMANALI Area generale Lingua e letteratura italiana Lingua Inglese Storia Matematica Scienze motorie e sportive RC o attività alternative Totale ore Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo TOTALE COMPLESSIVO Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 17 ore Storia e cultura dell’alimentazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina Laboratorio di servizi enogastronomici- sala e vendita Seconda lingua straniera (francese o tedesco) TOTALE ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico 7 4 3 2 3 2 1 15 17 32 3 5 4** 2** 3 17 ore Servizi di sala e vendita: SECONDO BIENNIO III° ANNO: 32 ore SETTIMANALI Area generale Lingua e letteratura italiana Lingua Inglese Storia Matematica Scienze motorie e sportive RC o attività alternative Totale ore Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo TOTALE COMPLESSIVO Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 17 ore Storia e cultura dell’alimentazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Laboratorio di servizi enogastronomici- settore sala Seconda lingua straniera (francese o tedesco) TOTALE 4 3 2 3 2 1 15 17 32 4 4 6** 3 17 ore ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico IV° ANNO: 32 ore SETTIMANALI Area generale Lingua e letteratura italiana Lingua Inglese Storia Matematica Scienze motorie e sportive RC o attività alternative Totale ore Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo TOTALE COMPLESSIVO Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 17 ore Storia e cultura dell’alimentazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Laboratorio di servizi enogastronomici- settore sala e vendita Laboratorio di servizi enogastronomici- settore cucina Seconda lingua straniera (francese o tedesco) TOTALE ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico 8 4 3 2 3 2 1 15 17 32 3 5 4** 2** 3 17 ore Accoglienza turistica: SECONDO BIENNIO III° ANNO: 32 ore SETTIMANALI Area generale Lingua e letteratura italiana Lingua Inglese Storia Matematica Scienze motorie e sportive RC o attività alternative Totale ore Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo TOTALE COMPLESSIVO Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 17 ore Storia e cultura dell’alimentazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Laboratorio di servizi di accoglienza turistica Seconda lingua straniera (francese o tedesco) TOTALE 4 3 2 3 2 1 15 17 32 4 4 6** 3 17 ore ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico IV° ANNO: 32 ore SETTIMANALI Area generale Lingua e letteratura italiana Lingua Inglese Storia Matematica Scienze motorie e sportive RC o attività alternative Totale ore Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo TOTALE COMPLESSIVO Attività e insegnamenti obbligatori e di indirizzo = 17 ore Storia e cultura dell’alimentazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva Tecniche di comunicazione Laboratorio di servizi di accoglienza turistica Seconda lingua straniera (francese o tedesco) TOTALE 4 3 2 3 2 1 15 17 32 2 6 2 4** 3 17 ore ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico La preparazione tecnico-professionale degli allievi viene effettuata nei vari laboratori dell’Istituto che riproducono nei limiti del possibile i reparti della struttura alberghiera e ristorativa. Le esercitazioni si effettuano sotto la guida di insegnanti tecnico-pratici provvisti di notevole competenza acquisita nell’attività professionale. Lo stage, eventuali esercitazioni esterne e/o speciali, la partecipazione a manifestazioni e concorsi, l’organizzazione di banqueting per conto Terzi, ecc. rappresentano un mezzo per potenziare la professionalità raggiunta. 9 1.2. PROFILI PROFESSIONALI L’indirizzo del nostro Istituto presenta tre articolazioni : Prima Articolazione “ENOGASTRONOMIA”: Il Diplomato sarà in grado di: intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali; individuare le nuove tendenze enogastronomiche. Seconda Articolazione “SERVIZI di SALA e di VENDITA”: Il Diplomato sarà in grado di: svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nelle relative articolazioni “Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. Terza Articolazione “ACCOGLIENZA TURISTICA”: Il Diplomato sarà in grado di: intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione “ Accoglienza turistica” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Utilizzare la produzione e la vendita di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico-alberghiera. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambintali, storico-artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere. 10 1.3. QUINTO ANNO (biennio post-qualifica- precedente ordinamento) I curricoli del biennio post-qualifica realizzano la massima sinergia possibile tra le opportunità offerte dalla scuola e quelle insite negli ordinamenti della formazione professionale regionale. Tali curricoli comprendono: • un insieme di discipline che costituiscono un contributo alla crescita culturale della persona e una condizione di accesso al sapere professionale; • insegnamenti umanistico-scientifici e tecnologico-organizzativi e un insieme di occasioni di professionalizzazione, organizzate in funzione dei bisogni del mercato del lavoro, rivolte all’inserimento nei vari ambiti di attività professionale e ad uno specifico ruolo lavorativo; • due pacchetti formativi, uno di organizzazione scolastica, l’altro di competenza regionale, coerentemente integrati; • I Area : o area delle discipline comuni , di formazione umanistica e scientifica; II Area : o area delle discipline di indirizzo ; Alternanza scuola-lavoro : per le classi quinte si prevede l’espletamento di 260 ore complessive, di cui 200 di stage nelle aziende di settore. A - Il tecnico dei servizi turistici ( precedente ordinamento): • è preparato a svolgere funzioni di dirigenza nell’ambito delle imprese turistiche; • può assumerne in proprio l’esercizio; • ha conoscenze approfondite dei prodotti turistici; • conosce perfettamente le strutture organizzative delle varie aziende ricettive; • ha buona capacità espressiva e padronanza dei mezzi di comunicazione; • sa usare le nuove tecnologie dell’informazione; • si esprime correttamente in due lingue straniere; • possiede una formazione culturale armonica. TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI SETTIMANALE : TOTALE ORE 30 Area comune Italiano Storia Lingua straniera Matematica Educazione fisica Religione h 4 2 3 3 2 1 Area di indirizzo Seconda lingua straniera Economia e tecnica della azienda turistica Geografia turistica Storia dell’arte Tecniche di comunicazione e relazione CLASSI V ANNUALE h 3 Alternanza scuola/lavoro h 260 6 2 2 2 B - Il tecnico dei servizi di ristorazione (precedente ordinamento) : • è preparato a svolgere funzioni di dirigenza nell’ambito dell’impresa alberghiera e ristorativa; • può assumerne in proprio l’esercizio; • ha buona conoscenza della domanda turistica; • possiede sicura esperienza della tecnologia dei reparti; • ha pratica operativa dei rispettivi servizi; • conosce e sa applicare la normativa dei settori di sua competenza; • cura le attività amministrative dell’impresa, con particolare riguardo all’analisi dei costi; • sa promuovere iniziative idonee a mantenere e a sviluppare le relazioni con la clientela; • si esprime in due lingue straniere. 11 TECNICO DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE SETTIMANALE: TOTALE ORE 30 Area comune Italiano Storia Lingua straniera Matematica Educazione fisica Religione h 4 2 3 3 2 1 Area di indirizzo Seconda lingua straniera Economia e gestione delle aziende ristorative Legislazione Alimentazione Laboratorio di organizzazione e gestione servizi ristorativi h 3 CLASSI V ANNUALE Alternanza scuola/lavoro h 260 4 2 3 3 1.4. IL PERCORSO REGIONALE TRIENNALE IeFP Per effetto dell’accordo tra Stato e Regioni del 29 Aprile 2010, l’Istituto dallo scorso a.s. 20112012 ha attivato un percorso scolastico denominato di “Istruzione e formazione professionale” (IeFP), di durata triennale, per il conseguimento di qualifica regionale di “operatore della ristorazione”. Si tratta di una scelta alternativa al percorso ordinario statale quinquennale che viene soddisfatta in presenza di una consistente richiesta da parte dell’utenza. Per l’attuale a.s. 2013-2014 non sono stati attivati altri corsi, pertanto continuerà la classe terza della stata figura di “Operatore della ristorazione – preparazione pasti” con il seguente piano di studi. INSEGNAMENTI Italiano Lingua Inglese Storia Matematica Scienze motorie Religione o attività alternative Scienza e cultura dell’alimentazione Diritto e tecnica amministrativa Lingua Francese o Tedesca Laboratorio di cucina III° ANNO 3 2 2 3 2 1 2 2 2 8 TOTALE ORE SETTIMANALI 27 Nel corso del corrente anno scolastico gli studenti effettueranno 104 ore di stage (13gg x 8 ore/die) nell’ambito degli insegnamenti sia culturali che tecnico-professionali, da decidere tra il periodo natalizio e quello pasquale. Una volta conseguita la qualifica regionale triennale, è prevista la possibilità di frequentare un quarto anno per conseguire il DIPLOMA PROFESSIONALE di CUCINA. 12 2. SCELTE PEDAGOGICO-DIDATTICHE 2.1.CONTRATTO FORMATIVO E SISTEMA GENERALE di VALUTAZIONE DEL PROFITTO Il contratto formativo è il quadro degli impegni assunti di fronte all’utenza dei genitori e degli allievi che devono conoscere: - gli obiettivi didattici ed educativi del curricolo: fin dall'ingresso a scuola saranno messi dai docenti stessi a conoscenza delle fasi e delle motivazioni della proposta didattica ed educativa di ogni singolo docente; - il percorso e le fasi curricolari per raggiungerli: vengono indicati i contenuti, la loro eventuale suddivisione in unità didattiche, scansione temporale e le modalità di verifica. Ogni docente: - esprime la propria offerta formativa e motiva il proprio intervento didattico: rende note ad alunni e genitori le caratteristiche specifiche del proprio ambito disciplinare, indicando chiaramente il contributo della specifica disciplina all'interno dell'indirizzo di studi; - esplicita le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione nonché l'uso delle tipologie di verifica, la scadenza temporale delle stesse e, di volta in volta, le abilità e i contenuti che si andranno a misurare. Il genitore viene a conoscenza dell'offerta formativa attraverso il P.O.F., i Consigli di Classe, le Assemblee dei Genitori ed i colloqui individuali con i docenti.. IL PERCORSO DELLA VERIFICA Obiettivi Metodologia Oggetto Strumenti Modalità Elementi emersi Formativi / educativi = saper essere Cognitivi = sapere Professionali = saper fare Individuazione dell’obiettivo che si propone con particolare rilevanza Considerazione dei livelli di partenza (quelli precedenti alla prova somministrata) Confronto dei risultati con tali livelli Utilizzo (se indicato) di sussidi didattici Singole unità didattiche (una lezione o un ciclo di lezioni) Un insieme di unità didattiche Un problema che esce fuori da un periodo di lezioni e di attività didattiche organiche Composizioni scritte non guidate Composizioni scritte guidate/relazionali Composizioni scritte brevi/specifiche Costruzione di schemi e tavole sinottiche, su consegna preventiva Questionari a domanda chiusa e risposta aperta/chiusa, con diversi tipi di soluzione Questionari a domanda aperta e risposta aperta/chiusa, con diversi tipi di soluzione Interrogazione orale Richiesta, da parte del docente, di intervento dello studente nella trattazione di un argomento Esposizione scritta/orale di lavori di ricerca svolti dagli studenti: individuale/in gruppo Simulazioni, role playng, esercitazioni di laboratorio Tempestività Gradualità Finalizzazione Completezza Errori comuni o particolari Ordine della trattazione Particolare “taglio” tipico della disciplina Uso dei linguaggi specifici 13 Tale verifica serve: gli consente di rendersi conto del livello medio raggiunto dalla classe sul singolo argomento; Al docente Allo studente gli fornisce la consapevolezza del livello di conoscenze e abilità di cui un alunno in quel momento è in possesso per quel tipo di verifica; gli suggerisce interventi idonei per rimuovere gli ostacoli o lo rassicura circa la possibilità di andare avanti; gli consente di verificare se stesso (non sempre è colpa dell’allievo se una verifica fallisce). chiarisce gli errori che ha commesso; gli consente di correggerli, con adeguato aiuto; sollecita il senso della partecipazione; lo responsabilizza, dandogli la consapevolezza del livello in cui si trova in quel momento, su quel tema. L’interrogazione: ⇒ mirata: porre le domande in relazione agli accertamenti particolari che si vogliono fare e in rapporto agli obiettivi specifici programmati ⇒ flessibile e tesa a controllare la dinamica dell’apprendimento, cioè: capacità di cogliere l’essenza della domanda di ordinare logicamente la risposta di utilizzare opportuni riferimenti culturali di operare analisi e sintesi di controllare il linguaggio, compresa la pronuncia La prova scritta : ⇒ meno flessibile ⇒ tesa a controllare: la capacità di organizzare le idee e la loro adeguatezza, precisione, completezza l’uso della lingua la presentazione grafica (leggibilità, estetica, presentazione) Il tempo della verifica dell’apprendimento va commisurato con quello dell’insegnamento. Le verifiche non sono la valutazione: sono un flusso continuo di operazioni che guidano e correggono l’itinerario, il tracciato di un percorso da rilevare con la massima oggettività. La valutazione interpreta, spiega e completa le verifiche, introducendo degli elementi che, senza tradirle, le arricchiscono. 2.2. FINALITA' ED OBIETTIVI EDUCATIVI La particolare natura dell'I.P.S.S.A.R. consente di costituire un organico collegamento fra gli obiettivi educativi, fondamentali per ogni tipo di scuola secondaria superiore, e gli obiettivi professionali specifici, rendendo possibile la formulazione sia di una finalità sia di un obiettivo formativo finale sostanzialmente unitari. Lo scopo dell'I.P.S.S.A.R. è, infatti, la formazione unitaria ed organica dell'uomo, del cittadino e del lavoratore operante nel settore turistico-alberghiero. A tale finalità concorrono due istanze formative interagenti fra loro: lo sviluppo culturale, sia in senso quantitativo (apertura a molteplici istanze culturali), sia in senso qualitativo (migliore organizzazione delle conoscenze acquisite), e acquisizione di una disposizione professionale consistente essenzialmente nell'attitudine ad affrontare e risolvere i più diversi problemi inerenti all'attività di lavoro prescelta nel settore alberghiero. 14 L'istituto si propone di assicurare all'allievo, al termine del suo iter formativo, un'attitudine professionale multiforme, centrata sui valori essenziali del servizio, della responsabilità, della collaborazione, della competenza ed efficienza che sono preposti ai seguenti obiettivi educativi finali: capacità di accogliere, di dialogare e di assistere il cliente capacità di lavorare sia in maniera autonoma che in équipe capacità di utilizzare le proprie conoscenze specifiche al fine di risolvere problemi complessi in ambito professionale. La scuola si impegna ad offrire un ambiente adatto affinché l'allievo sviluppi quelle capacità, come la gentilezza e la correttezza, che sono di rilevanza formativa generale e indispensabili per la professione. Dà inoltre all'allievo la possibilità di integrare armoniosamente gli aspetti individuali e di gruppo propri del lavoro, offrendogli occasioni e momenti di verifica atti ad incentivare e ad accertare il suo grado di autonomia e di collaborazione. Mira, infine, a far sì che l'allievo usi le conoscenze specifiche apprese a scuola, soprattutto come occasione e banco di prova della capacità di risolvere problemi complessi in ambito professionale, riservandogli il compito di incrementare tali conoscenze specifiche ai fini del proprio aggiornamento. Il conseguimento dei predetti obiettivi educativi finali è reso possibile dal perseguimento, raggiungimento e sviluppo "in itinere", ovvero nel corso di tutto il ciclo scolastico, dei seguenti obiettivi educativi finali, che si riferiscono a quattro tipi di valori o di funzioni essenziali: comportamento, autovalutazione, crescita della persona, relazione con gli altri. a) capacità di assumere un comportamento adeguato e di interagire COMPORTAMENTO Gli obiettivi si riferiscono ad una correttamente in ogni ambiente e circostanza; complessiva disposizione che de- b) capacità di accettare le norme (diritti e doveri) relative alla vita ve diventare istintiva o riflessa scolastica, rispettando chi opera all'interno della scuola; nell’allievo nel sentire e agire in c) capacità di assolvere ai compiti assegnati impegnandosi nelle atun determinato modo tività che vengono proposte; d) capacità di portare il materiale richiesto e di tenerlo in ordine; e) capacità di utilizzare correttamente e rispettare il materiale e gli strumenti di lavoro altrui; f) capacità di cogliere il valore della legalità; g) capacità di interagire costruttivamente e con contributi personali in ambiti di discussione libera o guidata; h) capacità di accettare il "diverso" riconoscendone il retroterra culturale. a) avere coscienza di sé; AUTOVALUTAZIONE Graduale raggiungimento di una b) assumere posizioni critiche nei confronti delle proprie idee; complessiva capacità dell’allievo c) rivedere le proprie opinioni e i propri comportamenti alla luce di giudicare in modo critico sia dell'evidenza dei fatti; se stesso che l’ambiente circo- d) prendere coscienza di problematiche di natura diversa che ristante. Condizione indispensabiguardano la realtà circostante, con un'attenzione particolare a ciò le per la maturazione che è vicino al proprio ambito socio-affettivo: coetanei, scuola, dell’adolescente come persona famiglia; e) reagire positivamente al "nuovo". 15 CRESCITA DELLA PERSONA Capacità generale dell’allievo di crescere come persona, fondata sui valori dell’auto-motivazione e della crescita culturale RELAZIONE INTERPERSONALE Capacità generale di stabilire corrette e proficue relazioni con soggetti più vari e per gli scopi più diversi a) disposizione a vedere effettivamente la propria scuola come luogo di valorizzazione dell'individuo e di crescita culturale; b) disposizione a vedere effettivamente nella propria scuola un luogo di offerta di occasioni di rafforzamento della propria autostima e di valorizzazione delle proprie abilità ed esperienze; c) consapevolezza dell'esperienza formativa scolastica intrapresa e costante automotivazione in essa; d) consapevolezza della necessità di possedere un'esposizione chiara e rigorosa; e) disposizione ad orientare la propria crescita culturale in una visione congiunta di "sapere, saper fare, saper essere" (ovvero di conoscenza, operatività e funzione o ruolo sociale professionale); f) disposizione a riconoscere l'unità del sapere, ovvero i legami tra le varie discipline, e quindi a vivere il proprio studio in modo organico ed unitario; g) disposizione alla ricerca; h) capacità di valutare le abilità-competenze conseguite e/o da conseguire; i) capacità di adattarsi a cambiamenti di metodo e di contenuto di studio in modo critico, positivo ed attivo; j) disposizione critica, ovvero "a formarsi un'opinione propria" nel rispetto della maggiore esperienza o competenza altrui; k) disposizione all'autonomia delle proprie scelte; l) capacità di comprensione della multiformità e della continua evoluzione della realtà circostante, lavorativa e non; m) consapevolezza dell'esigenza di "continuare ad imparare" ovvero di autoaggiornarsi. a) capacità di interagire correttamente e in modo cordiale con gli altri, in contesti sociali paritari (gruppi di lavoro, di amici) e asimmetrici (rapporti con i genitori, gli insegnanti, i superiori); b) capacità di esibire conoscenze nel campo dei diritti di cittadinanza sociale, economica e politica; c) capacità di interagire con istanze amministrative per il disbrigo di pratiche burocratiche; d) capacità di fruire in modo razionale dei mezzi di informazione e di comunicazione di massa. Il raggiungimento degli obiettivi educativi sarà valutato in decimi, come previsto dal D.L. n. 137 del 1° settembre 2008, all’art 2, e concorrerà alla valutazione complessiva dello studente, determinando nei casi più gravi la non ammissione al successivo anno di corso o all’Esame di Stato e alla riduzione fino a un massimo di cinque punti dal credito scolastico. 16 OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI I comportamenti socio-affettivi della valutazione (impegno, partecipazione, progresso nell’apprendimento…) si evidenziano in ambito disciplinare. E’ comunque da tener presente che: a) sono riferimenti che ricadono sempre sull’allievo; b) possono dipendere anche dalla scelta di metodologie e di tecniche didattiche adottate dall’insegnante. Gli obiettivi educativi che riteniamo oggetto della valutazione formativa (quella finale) nel nostro tipo di Istituto si possono identificare in tale modo: PRIMO BIENNIO I. Comportamento L’alunno avrà conseguito tale obiettivo quando sarà in grado di: a) assumere un comportamento adeguato in ogni ambiente e circostanza (comprende anche l’ordine e la pulizia della propria persona e delle proprie cose, l’avere un aspetto dignitoso) b) accettare le norme (diritti e doveri) relative alla vita scolastica, rispettando chi opera all’interno della scuola II. Ambito operativo L’alunno avrà conseguito tale obiettivo quando sarà in grado di: a) assolvere ai compiti assegnati, impegnandosi nelle attività che vengono proposte; b) portare il materiale richiesto e tenerlo in ordine; c) utilizzare correttamente e rispettare il materiale e gli strumenti di lavoro altrui. IV. III. Coscienza di sé e della realtà L’alunno avrà raggiunto tale obiettivo quando sarà in grado di: a) avere coscienza di sé (capacità di autovalutazione, disponibilità ad assumere posizioni critiche nei confronti delle proprie idee, a rivedere le proprie opinioni e i propri comportamenti alla luce dell’evidenza); b) avere coscienza della realtà (la predisposizione e la disponibilità a prendere coscienza di problematiche di natura diversa, che riguardano la realtà che ci circonda, con un’attenzione particolare di ciò che è vicino al proprio ambito socio-affettivo: coetanei, famiglia, scuola). Competenze di partecipazione alla vita associata L’alunno avrà raggiunto tale obiettivo quando dimostrerà: a) predisposizione e capacità a interagire fluidamente con gli altri in contesti sociali paritari (gruppi di lavoro, di amici) e asimmetrici (rapporti con genitori, insegnanti, superiori); b) conoscenza nel campo dei diritti di cittadinanza sociale, economica, politica e capacità di interagire con le competenti istanze amministrative (es. come e dove richiedere un certificato, il libretto di lavoro, ecc…); c) consumo razionale di mezzi di informazione e di comunicazione di massa. 17 SECONDO BIENNIO e QUINTO ANNO Acquisizione di capacità di autoapprendimento L’alunno avrà raggiunto tale obiettivo quando sarà in grado di: a) b) Atteggiamento verso il lavoro in generale L’alunno avrà raggiunto tale obiettivo quando sarà in grado di: a) b) Atteggiamento verso il lavoro concreto davanti a compiti nuovi o a difficoltà impreviste, utilizzare l’osservazione del comportamento altrui per far fronte alla situazione; ricorrere a consultazione e lettura di testi, manuali e articoli, oppure a richieste e informazioni a insegnanti o compagni, per incrementare le proprie conoscenze. orientarsi verso i ricavi materiali e non materiali del lavoro; verso i colleghi; verso la partecipazione; avere chiaro il grado di importanza attribuito al lavoro rispetto ad altre attività. L’alunno avrà raggiunto tale obiettivo quando dimostrerà: a) accettazione di istruzioni e comandi; b) conformità verso gli standard d’azione richiesti; c) precisione e costanza nell’applicazione di regole, insieme con l’impegno nel portare a termine i compiti assegnati; d) flessibilità nel programmare un’attività che comporta più di un obiettivo, insieme con l’impegno nel prendere iniziative di fronte a imprevisti; e) disponibilità a cooperare, a lavorare in équipe, ad ascoltare il punto di vista degli altri; f) padronanza nel trasferire conoscenze tecniche in vari settori. I prerequisiti di atteggiamento per l’inserimento nel mondo del lavoro (gli obiettivi appena riportati) sono variabili psicologiche che riguardano l’attivazione del soggetto verso il mondo del lavoro, il suo modo di porsi nell’affrontarlo, la sua capacità di applicare le cognizioni tecniche, stimolate dall’azione formativa, alle nuove situazioni della futura vita professionale. Si possono quindi individuare, come conclusione del percorso, gli obiettivi educativi e i prerequisiti di atteggiamento verso il mondo del lavoro. a) b) c) d) e) f) g) h) Per la classe quinta (in uscita) vanno valutati nella formulazione del credito scolastico: autonomia nell’eseguire attività che comportano molti obiettivi; coinvolgimento personale nella soluzione di problemi tecnici; impegno nell’analizzare e verificare l’usabilità delle prescrizioni formali; sicurezza nel gestire relazioni interpersonali ed efficienza comunicativa in forma scritta e orale; sensibilità a riconoscere gli scostamenti dalle norme standard e conseguente prontezza nell’apportare correttivi e nell’affrontare imprevisti; precisione nel diagnosticare i molti criteri necessari per agire con efficacia; sicurezza nel prendere decisioni con criteri sia di efficacia tecnica sia di convenienza; disponibilità ad influenzare gli altri per il raggiungimento degli obiettivi comuni. 18 2.3.ASPETTI DIDATTICI (le nuove Linee guida) Lo sviluppo di una solida base culturale su cui innestare le competenze tecnico-professionali, proprie dei diversi indirizzi, costituisce una priorità dei nuovi percorsi degli Istituti Professionali. Al fine di rispondere alle dinamiche evolutive degli assetti economici e produttivi e contribuire ad anticipare i relativi sviluppi e fabbisogni, i risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale dello studente prevedono una sempre più stretta integrazione tra la dimensione umanistica e quella tecnico-operativa. L’area di istruzione generale, più ampia nel primo biennio (560 ore annue), decresce nel secondo biennio e nel quinto anno (495 ore) , in quanto il consolidamento delle competenze culturali è comunque assicurato dall’Area di indirizzo. I risultati di apprendimenti dell’Area di istruzione generale, in continuità con quelli del primo biennio, si correlano con le discipline di indirizzo in modo da fornire agli studenti una preparazione complessiva in cui interagiscono conoscenze, teoriche e applicative, e abilità, cognitive e manuali, relative ai due settori e relativi indirizzi. Le discipline dell’Area generale mirano non solo a consolidare e potenziare le competenze culturali generali, ma anche ad assicurare lo sviluppo della dimensione teorico-culturale delle conoscenze ed abilità proprie delle discipline di indirizzo per consentire, in linea con quanto indicato nel Quadro europeo delle qualifiche dell’apprendimento permanente (EQF), un loro utilizzo responsabile ed autonomo “in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”. Gli strumenti indispensabili per l’integrazione tra Area di istruzione generale e Area di indirizzo sono costituiti dalla “didattica laboratoriale” come metodo ricorrente, dal laboratorio come strumento di indagine e verifica, dalle esperienze di studio svolte in contesti reali e dalle attività di alternanza scuola-lavoro. “La sintesi delle due esigenze (area generale e area di indirizzo) corrisponde all’obiettivo di una condizione formativa generale dell’uomo, del cittadino e del lavoratore, che si pone come domanda fondamentale dell’educazione e come diritto costituzionalmente garantito” OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI (Conoscenze e competenze ritenute indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi formativi stabiliti per il primo biennio) L’individuare e rendere espliciti gli obiettivi didattici sono condizioni indispensabili per impostare efficaci strategie di insegnamento e per stabilire corretti e chiari criteri di valutazione; Gli obiettivi devono essere separabili, “smontati”, riconducibili alle operazioni mentali di base; Gli obiettivi devono essere graduati in base all’importanza e al contesto Si propone la seguente successione di obiettivi (che non è necessariamente dal più semplice al più complesso) 19 I. II. III. IV. PRIMO BIENNIO Conoscenza dei termini (possesso del les- L’alunno avrà conseguito tale obiettivo quando sasico specifico relativo alle diverse aree di rà in grado di: apprendimento) a) stabilire una sicura e corretta relazione fra termine e contenuto b) riconoscere i significati diversi di uno stesso termine c) riconoscere illustrazioni, schematizzazioni, simboli, modelli d) padroneggiare con sicurezza i termini riferibili al contesto e i loro sinonimi e) distinguere l’uso appropriato del lessico da quello improprio Conoscenza dei fatti (riferire i contenuti di L’alunno avrà conseguito tale obiettivo quando saun programma nei suoi aspetti descrittivi, rà in grado di: comprese le date e i nomi propri) f) stabilire una sicura e corretta relazione fra termine e contenuto g) riconoscere i significati diversi di uno stesso termine h) riconoscere illustrazioni, schematizzazioni, simboli, modelli i) padroneggiare con sicurezza i termini riferibili al contesto e i loro sinonimi j) distinguere l’uso appropriato del lessico da quello improprio Conoscenza di regole e principi (possede- L’alunno avrà conseguito il livello di obiettivi re la rete concettuale propria del contenu- quando sarà in grado di: to e saper riconoscere e porre in relazione a) stabilire confronti gli elementi costitutivi del programma, in b) porre in relazione due o più fatti-dati-elementi contesti consueti) (ricostruzione logica e/o cronologica degli eventi presentati, riconoscimento dei rapporti di causa/effetto) c) usare correttamente la terminologia specifica in contesti diversi d) riconoscere situazioni in cui regole e generalizzazioni siano congruenti rispetto ad altre in cui non lo sono e) distinguere tra interpretazioni soggettive e dati oggettivi Capacità di effettuare trasformazioni e L’alunno avrà conseguito il livello degli obiettivi adattamenti (presentare e porgere conte- quando sarà in grado di: nuti in forma rielaborata e diversa da quel- a) illustrare con originalità un fenomeno, un principio, una legge, un avvenimento, ecc… la originaria, sia che si tratti di termini, di fatti, di regole, di principi, di applicazioni). b) porsi in una prospettiva diversa ed assumere un diverso approccio concettuale c) proporre logici e coerenti passaggi dal concreto all’astratto, dal particolare al generale 20 V. VI. Capacità di effettuare applicazioni (utiliz- L’alunno avrà acquisito tale livello di obiettivi zare in situazioni nuove e in contesti incon- quando sarà in grado di: sueti le conoscenze acquisite) a) risolvere i problemi che si presentano nei diversi contesti disciplinari o in aree culturali b) possedere con sicurezza il controllo degli obiettivi precedenti c) ristrutturare i contenuti dell’apprendimento (ciò trova attuazioni notevolmente diverse a seconda dei contenuti disciplinari ) Capacità di utilizzare procedimenti e mo- Queste capacità non sono legate ad una scala fissa, ma possiedono una grande rilevanza pratica per il delli operativi fatto che l’alunno deve spesso eseguire serie ordinate di operazioni, finalizzate al raggiungimento di uno scopo concreto, senza disporre di una conoscenza teorica adeguata circa le ragioni per cui le operazioni stesse vengono compiute. In generale si può dire che l’alunno raggiunge tale obiettivo quando è in grado di: a) predisporre i mezzi e gli strumenti necessari b) compiere le singole operazioni in modo corretto e nella successione più opportuna Ciò vale per tutti i laboratori, ma anche per le scienze naturali, la matematica, l’informatica, ecc… SECONDO BIENNIO e QUINTO ANNO Sono gli stessi obiettivi del primo biennio, rilevando con particolare attenzione: le competenze culturali specifiche; il profilo professionale del settore. I prerequisiti cognitivi, culturali e comportamentali degli allievi sono quelli acquisiti nell’arco del primo biennio. Gli obiettivi : coniugare: - bagaglio culturale - capacità critica - padronanza dei diversi linguaggi - tecniche di comunicazione con professionalità concepita come: - capacità di comprendere situazioni complesse - capacità di controllarle e di gestirle - uso corretto di tecniche e di tecnologie - conoscenza dei processi che stanno alla base delle diverse mansioni 21 3 - LE SCELTE CURRICOLARI 3.1. ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO L’I.P.S.S.A.R. Pietro d’Abano ha sede nel comune di Abano Terme, la più rilevante delle cinque località del Bacino Termale Euganeo (Abano, Montegrotto, Battaglia, Galzignano, Teolo). La zona è unica, dal punto di vista idrogeologico, per le acque ipertermali e per i fanghi che vantano oltre venticinque secoli di quasi ininterrotta e benefica attività, come dimostrano innumerevoli testimonianze archeologiche e storiche. L’economia di tale Bacino, pur in grado non uniforme, è fortemente specializzata nel turismo termale e nel relativo indotto. La definizione del contesto è di particolare importanza, in quanto permette di configurare l’insieme delle relazioni che organizzano gli scambi economici, sociali, territoriali del sistema con il suo ambiente di riferimento (comuni limitrofi, sistema turistico, sistema economico veneto). Appare subito evidente la diversità strutturale dell’economia interna, in particolare di Abano e di Montegrotto, rispetto ai paesi limitrofi. Nel Bacino Termale Euganeo sono in attività 130 aziende alberghiere (quasi tutte albergo/stabilimento termale) distribuite sul territorio in maniera proporzionale alle dimensioni dei comuni: esse rappresentano oltre il 40% del numero complessivo di aziende e sono in genere di medie dimensioni (50/100 addetti) sia per la internazionalizzazione dei servizi termali sia per la zonizzazione stabilita dal PURT (Piano di Utilizzo della Risorsa Termale) che vincola ad un consumo intensivo le aree di possibile destinazione economica. Il termalismo è al quinto posto nel turismo regionale (dopo Venezia, città d’arte e turismo balneare). L’insieme del patrimonio ricettivo delle Terme Euganee, molto qualificato e funzionale, i quasi 20.000 posti letto, i 2000 camerini di cura, le 220 piscine tra coperte e scoperte, il centinaio di palestre, la recente evoluzione dell’offerta verso il fitness, la riabilitazione, il congressuale attraggono oltre 350.000 ospiti, sia italiani sia stranieri (in prevalenza tedeschi, austriaci, svizzeri, ma anche francesi e americani). Una tale attività si riflette, com’è ovvio, sull’economia del territorio e sul reddito di tutte le aziende (commercio, servizi, forniture alimentari, edilizia, ecc.) che ruotano intorno al turismo. Altrettanto importante è l’indotto in continua crescita per quanto concerne le imprese edili, gli studi tecnici, gli architetti, i punti vendita di materiali edilizi, pavimenti e rivestimenti, il numero rilevante di artigiani, specie idraulici e manutentori. Nel settore dei servizi si evidenziano le agenzie di viaggio, le agenzie pubblicitarie, i centri di elaborazione dati, i consulenti finanziari, industriali, del lavoro. Per il commercio, si distinguono le attività proiettate verso la vendita al turista, ad esempio le gioiellerie, i negozi di abbigliamento e accessori, le pelliccerie, oppure piccole attività rivolte al sociosanitario e l’artigianato. In definitiva, tutte le attività trainanti appartengono al terziario, al commercio, al settore edilizio. Sono rilevanti anche i centri di localizzazione per il settore energia, gas, acqua, pari al doppio del quoziente dell’area di riferimento provinciale; le industrie estrattive; il settore della pubblica amministrazione, servizi pubblici e privati, per il bisogno di costituire un insieme di servizi e di infrastrutture attorno alla funzione turistica locale. L’agricoltura è caratterizzata da bassi coefficienti di localizzazione per la ragione che proprio questo settore ha costituito il serbatoio da cui l’attività termale ha attinto la manodopera necessaria alla propria espansione nei decenni passati. Il Parco Regionale dei Colli Euganei, che comprende anche le Terme Euganee, supplisce parzialmente a tale carenza. E’ anche da rilevare che il forte incremento di popolazione che negli ultimi anni ha stabilito la propria residenza nel territorio è causa di notevole pendolarismo ed è meno propensa a comprendere la natura particolare della città termale, soprattutto quando svolge la sua attività al di fuori. 22 Vi è poi un pendolarismo “turistico” e del tempo libero, legato ai servizi termali, alle molte strutture sportive, all’attrazione esercitata da discoteche, bar, birrerie, locali notturni, alla pedonalizzazione del centro storico. 3.2. AREA SOCIO-PRODUTTIVA Il sistema termale è attrattore di manodopera, importatore di lavoro sia per l’aumento - negli ultimi anni - del tasso di attività e di occupazione, sia per la diminuzione della capacità dell’area di soddisfare la crescente offerta di lavoro, perché una parte degli occupati esce dal mercato locale verso i paesi limitrofi, anche fortemente industrializzati. Per quanto riguarda l’area produttiva di specifica competenza dell’I.P.S.S.A.R., il 35% degli addetti lavora nel settore alberghiero, all’incirca 1.500 persone distribuite nei vari ruoli e livelli, con prevalenza del personale di cucina e di sala-bar. Alle strutture ricettive si affiancano quelle legate alla ristorazione, alla caffetteria, al tempo libero: tra Abano e Montegrotto, più di 60 ristoranti-pizzerie e altrettanti bar, numerose birrerie e gelaterie, una decina di rivendite di vini e liquori, 12 pasticcerie, oltre a panifici e laboratori di arte bianca, vari piano-bar, discoteche e strutture specializzate nel catering e nel banqueting. La potenzialità occupazionale per i qualificati e per i tecnici dell’Istituto Alberghiero è elevata, come dimostrano le richieste del locale mercato del lavoro; ancora più elevata, se si valuta il territorio limitrofo, ormai parte integrante del Bacino Termale Euganeo, l’area dei Colli, ricca di ristoranti e di trattorie, di agriturismi, di cantine e di enoteche aperte al pubblico. 3.3. BISOGNI E ATTESE FORMATIVE L’utenza che accede all’I.P.S.S.A.R. Pietro d’Abano è variegata sia per il vasto bacino di provenienza (almeno tre province: Padova, Vicenza e Venezia) sia per le scelte dei percorsi o degli indirizzi presenti nella scuola. In questi ultimi anni emergono, in forma più accentuata rispetto al passato, i bisogni e le attese formative delle famiglie rispetto alla qualità dell’istruzione che si accompagna da un lato alla richiesta di un’azione formativa che abbraccia la pluralità delle dimensioni proprie della persona, dall’altro ad un’altrettanto forte richiesta di professionalizzazione (acquisibile già nei primi tre anni) ed efficacia di intervento. I bisogni e le attese formative del territorio termale, considerata la specificità e particolarità di questo contesto socio produttivo (cfr. punto 7.1), sono strettamente legati all’economia turistica e termale che ruota attorno al bacino euganeo e che necessita di addetti sempre più qualificati, esperti e flessibili, capaci di rispondere alle sempre nuove richieste del settore non solo alberghiero, ma anche della ristorazione, del turismo e del tempo libero. Accanto alle competenze specifiche dei profili professionali più tradizionali c’è, infatti, una sempre maggiore richiesta di operatori per alcuni settori emergenti, trainanti l’offerta turistica: centro benessere, fitness, riabilitazione, servizi congressuali ecc. Resta comunque fondamentale la necessità di poter disporre di personale preparato, capace di promuovere quella cultura della accoglienza, della cura dell’ospite e del benessere, che sempre più deve caratterizzare il settore ricettivo – alberghiero termale, non solo per abilità e competenze professionali, ma anche per formazione culturale e sensibilità personale. Considerati i bisogni e le attese formative avanzate dalla famiglia, e sempre più esplicitate dal contesto territoriale di appartenenza, la scuola ha cercato di sintetizzare e di enucleare le richieste in tre fondamentali linee guida perseguite dall’attività di programmazione collegiale: 23 1. raggiungere un buon livello di maturazione culturale ed affettiva del sé tramite il consolidamento e il potenziamento delle capacità relazionali e di comunicazione e attraverso l’acquisizione di una sempre più autonoma capacità di pensiero e di parola; 2. inquadrare l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze entro prospettive di riflessione e consapevolezza personale, professionale e sociale; 3. mettere gli studenti in grado di operare scelte professionali e di vita e di impegnarsi con matura partecipazione nelle vicende del proprio tempo storico. 3.4. CRITERI di FORMAZIONE DELLE CLASSI Nel rispetto dei bisogni e delle attese formative, una preposta Commissione procede alla formazione delle classi prime e quarte. Il Collegio Docenti stabilisce dei criteri e delle priorità: • distribuzione dei ripetenti tra tutte le classi e non necessariamente in quella di provenienza; • la formazione delle classi prime dovrà tenere in considerazione: - l’equità di distribuzione in base al genere; - l’equità di distribuzione degli alunni in base agli elementi di valutazione della Scuola Media; - le lingue straniere studiate. 3.5. ORIENTAMENTO CULTURALE La libertà d'insegnamento (v. art. 33 della Costituzione italiana) fondata sull'autonomia culturale e professionale dei Docenti e la formazione dell'alunno, tesa allo sviluppo armonico della personalità, costituiscono i punti cardine dell'orientamento culturale del Pietro d'Abano. Pertanto l'aggiornamento e la formazione diventano un diritto-dovere per tutto il personale scolastico: un diritto in funzione della piena realizzazione e sviluppo delle diverse professionalità e un dovere in funzione della promozione dell'efficacia del sistema scolastico e della qualità dell'opera formativa; sono anzi obbligo di servizio in rapporto alle iniziative curate dallo stesso Istituto o dall'amministrazione scolastica che, da parte sua, si assume il compito di assicurare interventi organici regolari. 4– LE SCELTE EXTRACURRICULARI 4.1. Stage /Alternanza scuola-lavoro A. Classi terze Stage per le classi terze si svolgerà dal 31 Marzo al 16 aprile 2014 con orario aziendale. L’Offerta formativa del Pietro d’Abano prevede che le attività suddette vengano svolte presso le strutture alberghiere presenti nel bacino euganeo. Un’apposita commissione Alternanza scuola/lavoro ha lo scopo di porre gli allievi all’interno della realtà operativa del settore scelto. Si permette in questo modo un rapido e proficuo confronto su ciò che avviene nella simulazione scolastica e nella vita lavorativa comune, valutando e risolvendo i quotidiani problemi di un lavoro, quello alberghiero, sempre a contatto con il pubblico. Fondamentale nello svolgimento di tale attività è il ruolo del personale d'albergo che diventa tutor aziendale, seguendo l’alunno nello svolgimento delle attività di reparto. In tal senso è stato steso un protocollo d’intesa tra il Pietro d’Abano, l’Associazione Albergatori Termali e l’Azienda di Promozione Turistica Terme Euganee anche “al fine di assicurare all’istruzione e alla formazione un ruolo efficace nello sviluppo del territorio attraverso uno stabile accordo tra sistema scolastico e sistema produttivo”. 24 Durante lo stage riveste un ruolo importante l'insegnante tecnico-pratico che sovrintende all'attività svolta. Al termine dell'esperienza gli alunni devono fare un test scritto per misurare le competenze acquisite. B. Classi quarte : alternanza scuola/lavoro Le classi quarte effettueranno un intervento formativo pre-stage di 30 ore così organizzato: - 4Ac , 4Bc e 4Cc : Gastronomia e territorio euganeo (progetto regionale); - 4As: Enoguida (progetto regionale); - 4At: Comenius (progetto interno). Tra metà giugno e fine luglio 2014 effettueranno uno stage estivo di 200 ore. Nel corso dell’a.s. 2014-15 il progetto si concluderà con 30 ore di project work. C.Classi quinte (precedente ordinamento) : alternanza scuola/lavoro Le classi quinte termineranno il percorso già avviato nell’a.s. 2012/2013 con lo svolgimento di 30 ore di project work così organizzate: - 5Ar e 5Dr : progetto di accompagnamento di settore ristorativo in abbinamento agli eventi dell’Istituto relativi al 75° anniversario dalla fondazione (progetto interno); - 5Br : eventi per la chiusura del Progetto Comenius (progetto interno); - 5Cr : progetto pilota – Consorzio alberghieri; - 5At : mostra 75° anniversario dell’Istituto (progetto interno). 4.2. Scambi culturali Compatibilmente con le risorse finanziarie si effettuano scambi culturali con alunni di Istituti stranieri equipollenti al Pietro d’Abano. I docenti referenti valutano le proposte che giungono dall’estero e predispongono i Progetti di Scambio. Nell’anno scolastico in corso proseguiranno gli scambi. ( Per maggiori dettagli si veda alla voce Progetti). 4.3. Attività sportive Il nostro Istituto è caratterizzato da un’offerta formativa che si articola su di un ampio monte ore settimanale, a cui vanno ad aggiungersi tutte le altre occasioni didattico educative, come si può evincere dal presente POF. I nostri alunni sono chiamati a pianificare i loro impegni scolastici intersecandoli con quelli privati, un modus vivendi che non si vuole assolutamente considerare sinonimo di ansia o di stress, ma piuttosto di ordine mentale, di capacità di gestione. La capacità di gestione è uno degli obiettivi educativi che la Scuola dovrebbe far acquisire. Tale visione ha spinto il nostro Istituto ad avvallare, anzi a promuovere, attività sportive particolarmente sentite dai giovani: i tornei di calcetto e di pallavolo. ( Per maggiori dettagli si veda alla voce Progetti) 4.4. Visite e viaggi di istruzione La Commissione “Visite e viaggi di istruzione” organizza ogni anno i viaggi di istruzione che saranno effettuati dagli alunni nel rispetto della delibera del Consiglio d’Istituto. Ogni classe ha a disposizione sei giornate da dedicare allo svolgimento di attività culturali esterne alla scuola, utilizzabili come di seguito riportato: - Le classi 1^ e 2^ effettuano attività esterne giornaliere senza pernottamenti. - Le classi 3^ possono effettuare attività esterne, usufruendo di un massimo di tre pernottamenti. - Le classi 4^ possono effettuare attività esterne, usufruendo di un massimo di quattro pernottamenti. - Le classi 5^ possono effettuare attività esterne, usufruendo di un massimo di cinque pernottamenti. Condizione per l'effettuazione di qualunque tipo di viaggio è la partecipazione di almeno l'80% degli alunni della classe. 25 Il Consiglio d’Istituto prenderà in considerazione eventuali casi specifici e verrà sostenuta la partecipazione di alunni le cui famiglie presentano problemi e/o difficoltà economiche. È obbligatoria la presenza di almeno un docente della classe che effettua la visita (mediamente un accompagnatore ogni 15 alunni). È vietato svolgere tali attività nel mese che precede lo scrutinio di fine periodo e di fine anno scolastico, salvo deroghe eccezionali del Dirigente scolastico, motivate dal docente proponente e deliberate dal Consiglio d'Istituto. Gli alunni non partecipanti alle visite o viaggi sono tenuti alla regolare frequenza. 5 – PROMOZIONE DELL’ECCELLENZA Il Piano dell’Offerta Formativa del “Pietro d’Abano” rivolge una particolare attenzione alla promozione dell’eccellenza attraverso la realizzazione o la partecipazione ad iniziative atte a dare lustro alla scuola e grandi soddisfazioni agli alunni meritevoli o che si distinguano per il profitto. Nel nostro Istituto è, ad esempio, operante la Commissione “Gare professionali” che si occupa appunto della partecipazione degli alunni a concorsi e a gare professionali. Si tratta di concorsi e di gare a livello regionale, nazionale e internazionale che risultano essere estremamente gratificanti per gli alunni e che li ha visti sempre distinguersi con il conseguimento di risultati lusinghieri per sé e per l’Istituto. Nel 2006 si è superata la selezione di un concorso nazionale dal titolo “Presenta le terme della tua Regione”, è stato vinto il primo premio per la Sezione Storica del Concorso che la Provincia di Padova ha dedicato ai Carraresi ed un secondo premio nel Laboratorio d’Impresa promosso da Unindustria La Provincia ha inoltre chiesto la collaborazione del Pietro d’Abano per la partecipazione di alcuni alunni alle Fiere turistiche all’estero, più precisamente a Vienna, Bruxelles, Monaco di Baviera per la promozione degli agriturismo del Veneto. Un’altra iniziativa atta a promuovere l’eccellenza è l’istituzione di borse di studio. Ogni anno, vengono premiati gli alunni che si siano distinti per profitto e impegno. Le borse di studio sono istituite da enti e associazioni esterni alla scuola che operano nel territorio o da privati sensibili alla realtà del Pietro d’Abano. Nel rispetto del Regolamento che reca le norme in materia di Autonomia, il Pietro d’Abano svolge, inoltre, esercitazioni pratiche per i servizi alberghieri della ristorazione e del turismo nell’ambito delle attività didattico-formative, alle quali è istituzionalmente preposto. L’organizzazione di banqueting per conto Terzi e l’Accoglienza, il ricevimento e l’assistenza agli ospiti in manifestazioni del territorio si inseriscono pertanto nell’attività didattica curricolare delle classi terze di qualifica e delle classi quarte e quinte del post-qualifica. Questo tipo di esercitazione, nei limiti del monte ore istituzionale annuo per classe, costituisce espressione dei fini pubblicistico-istituzionali della scuola ed è gratificante per gli alunni che possono far mostra della loro professionalità. Il docente “referente per le esercitazioni esterne per conto terzi” prende, appunto, i contatti con gli enti che ne facciano richiesta e sceglie gli alunni più idonei al servizio. In virtù dell’accreditamento il Pietro d’Abano ha partecipato nell’a.s. 2007-08 ad un distretto formativo agroalimentare di Padova e Rovigo per la formazione di figure professionali post diploma; nell’a.s. 2008/2009 è stato partecipe del Distretto Formativo Termale Euganeo ai cui corsi potevano partecipare anche i nostri alunni neodiplomati. 26 Gli alunni delle classi quinte hanno, inoltre, la possibilità di conseguire la Patente Europea di Computer. E’ questo un riconoscimento senz’altro prestigioso per gli alunni e che arricchisce l’offerta formativa del nostro Istituto. La promozione dell’eccellenza, infine, trova la sua più concreta attuazione nella pubblicazione di ricerche nel settore turistico-ristorativo. A onor di cronaca se ne citano alcune: “Colli da bere” (Terze di Sala)-“Pietro d’Abano” (Terza Area)- “Il giubileo del 1350 e Petrarca” (Terza Area – Progetto Intesa)- “I capricci dei sensi. Casanova e Goldoni” (Terza Area – Progetto Intesa)- “Itinerari alle Terme” (Terza Area) - “Cucina e Tradizione nel Veneto”- “Fior di Maserà” -“Itinerario per la valorizzazione dell’edilizia rurale dei Colli Euganei” (concorso)- “Osterie padovane” (concorso)-“Convivia: banchetti storici di area padovana” (concorso)- “Omaggio a Francesco Petrarca” (Terza Area)- “La cucina tradizionale dei Colli Euganei”- “Omaggio a Pietro d’Abano”- “Oltre la ricetta” (d’intesa con la Camera di Commercio per l’Officina dei sensi)-“Calendario Parco Colli”. Con delibera N. 70 dell’11 settembre 2012 e successive modifiche e integrazioni, il Consiglio d’Istituto ha istituito il Premio Studenti Eccellenti conferito agli allievi che, nel corso di ogni anno, si distinguono particolarmente nelle attività scolastiche ed extrascolastiche dell’Istituto. I premi, messi a disposizione da Enti o dalla scuola stessa, sono costituiti da borse di studio in denaro, da buoni libro, unitamente a diplomi di merito che vengono consegnati durante una cerimonia di gala, alla presenza delle famiglie dei vincitori e delle autorità scolastiche e locali. Per ciascuna classe (1^, 2^, 3^, ecc.) sono individuati gli studenti che hanno riportato la miglior pagella agli scrutini finali, il miglior studente di nazionalità non italiana e quelli che si sono particolarmente distinti nei settori specialistici dell’Istituto: enogastronomia, sala-vendita e accoglienza turistica. 6. LA VALUTAZIONE 6.1. LIVELLI E VALUTAZIONI Riferimenti normativi • • • DPR n. 249 del 24/06/1998 e successive modificazioni (Statuto delle Studentesse e degli studenti). Legge n. 169 del 30/10/2008 (disposizioni urgenti in materia di istruzione e Università). DPR n. 122 del 22/06/2009 (Regolamento per la valutazione degli alunni). Finalità (Art. 7 DPR n. 122 del 22/06/2009) La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile, in generale, e la vita scolastica, in particolare. Indicatori della valutazione 1. Comportamento corretto e responsabile: • Nel rapporto con il Dirigente scolastico, i docenti, il personale scolastico, gli altri studenti e con chiunque si trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche. • Durante gli scambi culturali, gli stage, i viaggi e le visite d’istruzione. • Nell’utilizzo degli ambienti, delle strutture e dei materiali. 2. Rispetto delle regole: • Rispetto delle norme di sicurezza. • Rispetto del Regolamento d’Istituto e delle altre disposizioni vigenti nella scuola. 3. Partecipazione al dialogo didattico ed educativo • Frequenza alle lezioni e puntualità negli adempimenti scolastici. • Impegno nel lavoro scolastico in classe e a casa. • Interesse e partecipazione alle attività didattiche. 27 Voto 10 9 Motivazione Quante voci devono apparire? Lo studente: a) si comporta sempre in maniera corretta e rispettosa delle norme, delle persone e degli ambienti frequentati. Contribuisce affinché quanti lo circondano facciano altrettanto; b) rappresenta un elemento aggregante all’interno del gruppo classe, favorisce il regolare svolgimento delle attività didattiche e contribuisce a ricomporre le situazioni conflittuali; c) dimostra spiccato interesse per le attività didattiche proposte, partecipa in modo attivo e propositivo al dialogo formativo ed educativo, dimostrando un impegno assiduo e costante sia nell’attività svolta a scuola sia nello studio e nel lavoro a casa; d) rispetta puntualmente le scadenze e svolge il lavoro assegnato. e) spontaneamente o su richiesta, si impegna in maniera efficace nell’assistenza e nell’aiuto ai compagni; f) approfondisce personalmente le tematiche trattate in classe. a) si comporta sempre in maniera corretta e rispettosa delle norme, delle persone e degli ambienti frequentati; b) dimostra interesse per tutte le attività didattiche proposte; c) partecipa in modo attivo al dialogo formativo ed educativo; d) dimostra un impegno costante sia nell’attività svolta a scuola sia nello studio e nel lavoro a casa; e) rispetta puntualmente le scadenze e svolge il lavoro assegnato. Almeno 4 voci Vedi note (3) e (4) Almeno 3 voci Vedi note (3) e (4) 8 a) si comporta generalmente in maniera corretta e rispettosa delle norme, delle persone e Almeno 3 voci degli ambienti frequentati; b) dimostra interesse per le attività didattiche proposte; c) è disponibile al dialogo formativo ed educativo; d) dimostra un accettabile impegno sia nell’attività svolta a scuola sia nello studio individuale; e) generalmente rispetta le scadenze e svolge il lavoro assegnato. 7 a) ha avuto occasionalmente comportamenti non sempre adeguati alle norme e/o in relazione alle persone e/o agli ambienti frequentati; b) pur non essendosi reso protagonista di importanti atti di indisciplina, ha limitato interesse per le attività didattiche proposte e non partecipa attivamente al dialogo formativo ed educativo; c) spesso non rispetta le consegne e le regole, svolge in modo discontinuo il lavoro assegnato. 6 a) ha fatto registrare un elevato numero di assenze e/o di ritardi, in assenza di una docuUna voce mentata causa di forza maggiore; Vedi nota (2) b) rappresenta un elemento disgregante all’interno del gruppo classe, turba il regolare svolgimento delle attività didattiche determinando situazioni conflittuali; c) si è reso protagonista di ripetuti e significativi episodi di indisciplina documentati sul registro di classe; d) si è reso protagonista di comportamenti che hanno determinato l’adozione di una o più sanzioni disciplinari di sospensione, ma ha mostrato di essersi ravveduto con concrete azioni riparatorie, recedendo dai suoi comportamenti scorretti e modificando positivamente l’impegno, l’interesse e la partecipazione al dialogo didattico ed educativo. Egli ha così dimostrato di aver progredito nel percorso di crescita e di maturazione, in ordine alle finalità espresse dal DPR n.122. e) ha frequentato le lezioni in modo irregolare, riportando molte assenze e ritardi non giustificati o non giustificabili; f) l’ impegno, l’interesse e la partecipazione alle attività didattiche sono stati molto scarsi o assenti nella maggior parte delle discipline; g) in maniera sistematica, non rispetta le scadenze e non svolge il lavoro assegnato. 28 Una voce Vedi nota (2) 5 a) si è reso protagonista di comportamenti che hanno determinato l’adozione di una o più Vedi nota (1) sanzioni disciplinari di sospensione per un periodo di tempo anche complessivamente superiore a 15 giorni. Egli,a seguito dell’irrogazione della sanzione di natura educativa e riparatoria, non ha mostrato alcun concreto ravvedimento, persistendo nei suoi comportamenti gravemente scorretti e dimostrando così di non aver progredito nel percorso di crescita e di maturazione, in ordine alle finalità espresse dal DPR n.122; b) si è reso protagonista di comportamenti che hanno determinato l’adozione di una o più sanzioni disciplinari di sospensione per un periodo di tempo complessivamente non superiore a 15 giorni. Egli, a seguito dell’irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria, non ha mostrato alcun concreto ravvedimento, persistendo nei suoi comportamenti gravemente scorretti e dimostrando così di non aver progredito nel percorso di crescita e di maturazione, in ordine alle finalità espresse dal DPR n.122; c) ha fatto uso personale e/o spaccio di sostanze stupefacenti all’interno dell’Istituto; d) rappresenta un elemento disgregante all’interno del gruppo classe, turba il regolare svolgimento delle attività didattiche determinando gravi situazioni conflittuali; e) ha avuto un comportamento ed un linguaggio gravemente scorretto, scurrile ed irrispettoso nei confronti del Dirigente Scolastico e/o dei docenti e/o del personale scolastico e/o degli altri studenti e/o di chiunque si trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche; f) con comportamenti dolosi, ha danneggiato gravemente strumenti e/o materiali e/o strutture di proprietà della scuola o di chiunque si trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche; g) con comportamenti colposi, derivanti dalla consapevole inosservanza delle norme stabilite, dei regolamenti vigenti o delle indicazioni di lavoro ricevute, ha danneggiato gravemente strumenti e/o materiali e/o strutture di proprietà della scuola o di chiunque si trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche; h) si è appropriato indebitamente di beni e/o strumenti e/o materiali di proprietà della scuola o di chiunque si trovi a frequentare l’ambiente scolastico o sia coinvolto in attività didattiche; i) ha infranto le regole della privacy, producendo filmati o foto della vita scolastica, senza autorizzazione preventiva; l) ha fatto uso di sostanze alcoliche al di fuori delle esercitazioni pratiche e delle esperienze didattiche con il docente ; m)si allontana in modo del tutto arbitrario, senza autorizzazione, dall’aula e/o dall’edificio scolastico. Note (1) Condizione necessaria per l’attribuzione del 5 in condotta è che allo studente sia stata precedentemente irrogata una sanzione ai sensi del Regolamento Disciplinare vigente. Il 5 in condotta si attribuisce quando il C.d.C. ravvisa la presenza anche di solo una delle seguenti condizioni: - La voce a). - La voce b) associata ad almeno una delle voci da d) a l). - La voce c). - Almeno tre delle voci da d) a l). (2) Se allo studente viene attribuito un voto di condotta inferiore a 7, in sede di determinazione del credito scolastico non potranno essere riconosciuti positivamente la partecipazione, l’impegno e l’interesse nelle attività didattiche. (3) Allo studente al quale vengano attribuiti i voti 9 oppure 10 in condotta, in sede di determinazione del punteggio di credito scolastico verrà attribuito il punteggio massimo della banda di oscillazione di appartenenza, indipendentemente dagli altri criteri stabiliti. (4) Allo studente al quale vengano attribuiti i voti 9 oppure 10 in condotta e che abbia una media voto complessiva uguale o superiore a 8, verrà indirizzata dal Dirigente Scolastico una nota di encomio. 29 6.2. VALUTAZIONE degli OBIETTIVI EDUCATIVI per tutte le classi • Sa assumere comportamenti adeguati e interagire corretCOMPORTAMENTO • • • • • • • • AMBITO OPERATIVO COSCIENZA di Sé e DELLA REALTÀ • COMPETENZE di PARTECIPAZIONE ALLA VITA ASSOCIATA • • tamente in ogni ambiente e circostanza Accetta le norme (diritti e doveri) relative alla vita scolastica, rispettando chi opera all’interno della scuola Usa un linguaggio dignitoso E’ puntuale nelle consegne Si impegna nelle attività che vengono proposte Porta il materiale richiesto e lo tiene in ordine E’ capace di auto valutarsi E’ disponibile ad accettare critiche, traendone profitto E’ predisposto a prendere coscienza delle problematiche vicine al proprio ambito socio-affettivo, in particolare coetanei e scuola E’ capace di accettare le regole di un gruppo e/o di una organizzazione Rivela attitudine a cooperare con gli altri per un compito comune Sa trarre informazioni su argomenti di suo interesse e/o proposti da altri attraverso i mass media … per le classi quinte • • • • Sa utilizzare l’osservazione del comportamento altrui per compiti nuovi o difficoltà impreviste Ha chiaro il grado di importanza attribuito al lavoro rispetto ad altre attività Manifesta precisione e costanza nell’applicazione di regole, insieme con l’impegno nel portare a termine i compiti assegnati Dimostra sicurezza nel prendere decisioni con criteri di efficacia e di convenienza 6.3. LIVELLI di VALUTAZIONE degli OBIETTIVI DIDATTICI Per gli obiettivi didattici si propongono nove livelli di valutazione equidistanti. Conseguimento di tutti gli obiettivi didattici e di tutI livello:ottimo te le voci 10 II livello:più che buono 9 Conoscenza dei termini Conoscenza dei fatti Conoscenza di regole e principi Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti Capacità di effettuare applicazioni Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi 30 Abilità attinenti alla comunicazione, allo stile di relazione, alla ricerca, all’operatività e alla partecipazione. Gli obiettivi educativi devono rientrare nell’eccezionale/buono - Padroneggiare con sicurezza i termini riferibili al contesto e i loro sinonimi. - Fornire descrizioni accurate e analitiche dei fatti oggetto di studio. - Usare la terminologia specifica in contesti diversi. - Illustrare con originalità un fenomeno, un principio, una legge, un avvenimento; - assumere un approccio concettuale approfondito e originale. - Possedere un sicuro controllo degli obiettivi precedenti. - Saper predisporre i mezzi e gli strumenti necessari; - compiere le singole operazioni in modo cor-retto e nella successione più opportuna. III livello:buono 8 IV livello:discreto 7 Conoscenza dei termini Conoscenza dei fatti Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti Capacità di effettuare applicazioni Conoscenza dei termini Conoscenza dei fatti Conoscenza di regole e principi Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti Capacità di effettuare applicazioni V livello:sufficiente 6 VI livello:insufficiente 5 Conoscenza dei termini Conoscenza dei fatti Conoscenza di regole e principi Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti Capacità di effettuare applicazioni Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi Conoscenza dei termini Conoscenza dei termini 31 - Padroneggiare i termini rife-ribili al contesto e i loro sinonimi. - Fornire descrizioni analitiche dei fatti oggetto di studio. - Illustrare con termini diversi un fenomeno, un principio, una legge, un avvenimento; - assumere un diverso approccio concettuale. -Possedere il controllo degli obiettivi precedenti Per le altre voci ci si riferisce al secondo livello - Stabilire una corretta relazione tra termine e contenuto. - Fornire descrizioni abbastanza precise dei fatti oggetto di studio. - Usare la terminologia specifica in contesti diversi. - Illustrare un fenomeno, un principio una legge…; - porsi, se guidato, in una prospettiva diversa. - Risolvere i problemi che si presentano almeno in alcuni contesti; - possedere il controllo degli obiettivi precedenti. Per le altre voci ci si riferisce al terzo livello - Stabilire una relazione tra termine e contenuto; - riconoscere schematizzazioni, illustrazioni, simboli, modelli; - riconoscere i termini riferibili al contesto; - distinguere l’uso appropriato del lessico da quello improprio. - Descrivere i fatti oggetto di studio; - individuare globalmente gli aspetti e gli elementi costitutivi del programma; - distinguere aspetti dei fatti stessi. - Stabilire confronti, almeno sollecitato; - porre in relazione due o più fatti-dati-elementi; - usare la terminologia specifica in contesti diversi, pur con qualche incertezza; - distinguere, almeno guidato, tra interpretazioni soggettive e dati oggettivi. - Illustrare, non solo a memoria, un fenomeno, un principio, una legge, una applicazione…; - proporre almeno alcuni passaggi dal concreto all’astratto - Risolvere alcuni problemi che si presentano in contesti diversi; - ristrutturare almeno parzialmente i contenuti dell’apprendimento. - Predisporre i mezzi e gli strumenti necessari; - compiere le singole operazioni in modo corretto e nella successione più opportuna, con interventi minimi da parte dell’insegnante. - Stabilire una relazione non sempre corretta tra termine e contenuto; - presentare qualche difficoltà nel riconoscere i significati diversi di uno stesso termine; - riconoscere illustrazioni, schematizzazioni, simboli, modelli; - non usare sempre con sicurezza i termini riferibili al contesto. -Presentare conoscenze superficiali e/o mne-moniche dei fatti oggetto di studio; - ignorare o fraintendere alcuni argomenti importanti; VII livello:gravemente insufficiente 4 VIII livello:molto scarso 3 Conoscenza di regole e principi Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti Capacità di effettuare applicazioni Capacità di usare procedimenti e modelli operativi Conoscenza dei termini Conoscenza dei fatti Conoscenza di regole e principi Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti Capacità di effettuare applicazioni Capacità di usare procedimenti e modelli operativi Conoscenza dei termini Conoscenza dei fatti 32 - commettere lievi errori di comprensione; - confondere i singoli aspetti; - rilevare qualche difficoltà nell’esporre in modo esauriente. - Stabilire confronti con qualche difficoltà; - mostrare incertezza, anche se guidato, nel porre in relazione due o più fatti-dati-elementi; - usare solo parzialmente una corretta termi-nologia in contesti diversi. - Proporre, se guidato, alcuni passaggi dal concreto all’astratto; - applicare le conoscenze in compiti semplici, commettendo errori. - Saper effettuare una sintesi solo parziale o imprecisa. - Predisporre con qualche chiarimento i mezzi e gli strumenti necessari; - compiere le singole operazioni con qualche difficoltà e con qualche incertezza nella successione più opportuna. - Stabilire relazioni imprecise e insicure fra termine e contenuto; - presentare evidenti difficoltà nel riconoscere i significati diversi di uno stesso termine; - riconoscere in modo impreciso o parziale e non sempre corretto illustrazioni, schematiz-zazioni, simboli, modelli; - essere generalmente insicuro o poco preciso nell’usare i termini riferibili al contesto. - Possedere poche ed elementari nozioni degli argomenti nodali delle discipline, in un contesto confuso e disorganico; - commettere molti errori di comprensione; - confondere in maniera sistematica i singoli aspetti dei fatti. - Difficoltà evidenti nello stabilire confronti; - molta confusione nel porre in relazione due o più fattidati-elementi…; - usare scorrettamente la terminologia specifica nei diversi contesti. - Anche se guidato e sollecitato, presentare difficoltà nell’effettuare semplici passaggi dal concreto all’astratto. - Applicare solo saltuariamente le conoscenze in compiti semplici, commettendo errori; - riuscire a sintetizzare con grave difficoltà le conoscenze acquisite. - Confusione nel predisporre i mezzi e gli strumenti necessari; - difficoltà nel compiere le singole operazioni in modo corretto e nella successione più opportuna. - Stabilire solo raramente la connessione fra termine e contenuto; - riconoscere con molta difficoltà i significati diversi di uno stesso termine; - molta confusione nel riconoscere illustrazioni, schematizzazioni, modelli, schemi … - Non possedere nozioni neppure elementari degli argomenti nodali delle discipline; Conoscenza di regole e principi Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti Capacità di effettuare applicazioni IX livello: assolutamente inadeguato 2 Capacità di usare procedimenti e modelli operativi Conoscenza dei termini Conoscenza dei fatti Conoscenza di regole e principi Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti Capacità di effettuare applicazioni Capacità di usare procedimenti e modelli operativi 33 - commettere gravi errori di comprensione; - non essere in grado di effettuare alcuna analisi dei fatti. - Capacità estremamente scarsa nello stabilire confronti; - riconoscere con grande difficoltà i rapporti di relazione tra due o più fatti; - usare in modo assolutamente improprio la terminologia specifica nei diversi contesti. - Attuare con estrema difficoltà anche semplici passaggi dall’astratto al concreto. - Incapacità nell’applicare anche poche conoscenze in compiti nuovi; - saper sintetizzare solo in minima parte e con grave difficoltà le conoscenze acquisite. - Non saper predisporre senza aiuto i mezzi e gli strumenti necessari; - non eseguire né le singole operazioni né la successione in modo corretto. - Non saper stabilire la connessione fra termine e contenuto; - non riuscire a riconoscere i significati diversi di uno stesso termine; - non saper interpretare illustrazioni, schema-tizzazioni, modelli, schemi … - Non possedere nozioni neppure elementari degli argomenti nodali delle discipline; - non riuscire a comprendere gli argomenti; - non essere in grado di effettuare alcuna analisi dei fatti. - Nessuna capacità nello stabilire confronti; - non riconoscere i rapporti di relazione tra due o più fatti; - non saper usare la terminologia specifica nei diversi contesti. - Non attuare alcun passaggio dall’astratto al concreto. - Assoluta incapacità nell’applicare le conoscenze; - non saper sintetizzare le conoscenze acquisite. - Non saper predisporre, neppure con l’aiuto, i mezzi e gli strumenti necessari; - non saper eseguire alcuna operazione né applicare la successione. 6.4. SISTEMA di VALUTAZIONE DISCIPLINARE DEL PROFITTO AREA generale : L’ALUNNO. . . I-II (10-9) LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Competenze linguistiche ed espressive possiede buone competenze linguistiche e si esprime con fluidità. Conoscenza dei contenuti ha acquisito una chiara conoscenza dei contenuti e dei temi fondamentali. Capacità logiche e Capacità di utilizdi rielaborazione zare procedim. e modelli operativi compie in modo procede in piena preciso e con efautonomia in tutte ficacia tutte le ope- le fasi di un’atrazioni di ana-lisi, tività, anche con sintesi, rielasoluzioni personali. borazione. dimostra sicurezza è sicuro in tutte le in tutte le operafasi di un procezioni di analisi, dimento operativo, sintesi, trasforma- in maniera autozione. noma. è capace di comorganizza il lavoro piere la maggior con chiarezza e orparte delle opera- dine in tutte le opezioni previste in razioni. modo semplice e chiaro. è in grado di com- è in grado di esepiere il passag-gio guire con sufdall’astratto al ficiente chiarezza e concreto e alcune ordine procedioperazioni, almeno menti e modelli se guidato. operativi. riesce a compiere dimostra qualche alcuni passaggi, difficoltà in alcune ma in modo fram- delle fasi. mentario e disordinato, anche se guidato. ha evidenti difè disorganizzato ficoltà nell’esegui- nel ripercorrere la re qualsiasi opera- maggior parte dei zione non mnemo- modelli operativi. nica. III (8) gestisce con disinvoltura e consapevolezza il linguaggio. IV (7) possiede una discreta qualità lessicale, è corretto e chiaro nell’esposizione. V (6) si esprime in modo semplice ma corretto; conosce il significato delle parole che usa. VI (5) ha qualche difficoltà di espressione e di comprensione lessicale, tende a ripetersi, talvolta è scorretto. possiede un lessico limitato, fraintende, si esprime stentatamente, anche con la guida dell’insegnante. non trova le parole non conosce gli ar- non riesce ad effetper esprimersi. gomenti in protuare opera-zioni gramma. logiche e rielaborative anche semplici. VII (4) VIII (3) conosce in maniera organica e approfondita tutti gli argomenti in programma. possiede una conoscenza approfondita dei contenuti ed individua facilmente i concetti principali. conosce gli argomenti in programma nelle linee fondamentali, op-pure a livello solo mnemonico. possiede conoscenze discontinue e frammentarie, riorganizzate con la guida dell’insegnante. ha conoscenze molto frammentarie, disorganizzate, non finalizzate. 34 (PRIMO BIENNIO) non riesce né a predisporre né ad eseguire con ordine le varie operazioni. non ha permesso di non ha permesso di non ha permesso di non ha permesso di effettuare la valuta- effettuare la valuta- effettuare la valuta- effettuare la valutazione. zione. zione. zione. IX (2) AREAgenerale : LINGUA E LETTERATURA ITALIANA ( SECONDO BIENNIO E QUINTE) L’ALUNNO … Competenze linguistiche ed espressive Conoscenza dei contenuti Capacità logiche I-II (10-9) possiede buone competenze linguistiche, gestisce con disinvoltura il lessico specifico, si esprime con fluidità. conosce in maniera organica e approfondita tutti gli argomenti in programma. è in grado di collegare agilmente i dati, di dedurli, di comprendere e interpretare facilmente relazioni logiche e cronologiche. III (8) gestisce con disinvoltura e consapevolezza il linguaggio anche settoriale. possiede una conoscenza approfondita dei contenuti ed individua i concetti principali. IV (7) V (6) è in grado di porre i dati in relazione reciproca, di comprendere facilmente una relazione logico/cronologica e causa/effetto. possiede una discreta ha acquisito sa mettere un dato qualità lessicale, uti- una chiara co- in relazione ad altri, lizza facilmente il noscenza dei comprende relazioni lessico specifico, è contenuti e dei logico/cronologiche corretto e chiaro temi fondae rapporti causanell’esposizione. mentali. effetto. si esprime in modo conosce la è in grado di comsemplice e corretto, maggior parte prendere rela-zioni conosce il significato degli argomenti logiche e cronologidelle parole che usa, in programma che e di compiere utilizza gradualmen- nelle linee fon- alcune o-perazioni, te il lessico specifico. damentali, op- almeno guidato. pure a livello solo mnemonico. 35 Capacità di effettuare rielaborazioni, adattamenti, applicazioni compie in modo preciso e con efficacia ogni attività di rielaborazione, di collegamento tra conoscenze, di problem solving riesce a rielaborare con prontezza e a operare vari passaggi, collegando le conoscenze acquisite. è in grado di rielaborare e di compiere alcune operazioni in modo semplice e chiaro. è in grado di compiere alcune delle attività previste, con la guida dell’insegnante. Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi ha un proprio metodo e procede in piena autonomia in tutte le fasi di un’attività, anche con soluzioni personali. è autonomo e sicuro nel metodo di studio e in tutte le fasi di un procedimento operativo. organizza lo studio e il lavoro con chiarezza e ordine in tutte le operazioni. ha acquisito con sufficiente consapevolezza un metodo di studio e di applicazione nelle varie attività. L’ALUNNO … Competenze linguistiche ed espressive VI (5) ha qualche difficoltà nell’espressione, non sempre conosce le parole o si confonde, utilizza, solo guidato, il lessico specifico. VII (4) possiede un lessico limitato, si esprime a stento, fraintende, non riesce a utilizzare, neppure guidato, il lessico specifico. VIII (3) IX (2) Conoscenza dei contenuti Capacità logiche Capacità di effettuare rielaborazioni, adattamenti, applicazioni conosce solo solo se guidato, rie- effettua con parzialmente sce a compren-dere qualche diffigli argomenti relazioni logi-che e coltà, e comunin programma, cronologiche e a que con la guida e almeno nelle compiere alcune o- dell’insegnante, linee fondaperazioni. alcune rielabomentali. razioni e applicazioni. ha conoscenze comprende con mol- ha evidenti difmolto framta difficoltà, unica- ficoltà nell’esementarie, disor- mente guidato, an- guire qualsiasi ganizzate, non che semplici relaoperazione non finalizzate. zioni logiche e cro- mnemonica. nologiche. Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi non sempre utilizza un adeguato metodo di studio e dimostra qualche difficoltà in alcune fasi operative. non trova le parole per esprimersi. non conosce gli non possiede capaargomenti in cità logiche. programma. non riesce a compiere alcuna operazione di rielaborazione, di adattamento, di applicazione. non ha permesso di effettuare la valutazione. non ha pernon ha permesso di messo di efeffettuare la valutafettuare la valu- zione. tazione. non ha permesso di effettuare la valutazione. non possiede un metodo di studio e non riesce né a predisporre né ad eseguire con ordine le varie operazioni non ha permesso di effettuare la valutazione. 36 è disorganizzato nel metodo di studio e nel ripercorrere la maggior parte dei modelli operativi. AREA generale : STORIA L’ALUNNO … I-II (10-9) III (8) IV (7) V (6) VI (5) Competenze les- Conoscenza sicali ed espres- dei contenuti sive conosce e usa con proprietà, competenza e disinvoltura termini e concetti propri del linguaggio storiografico. conosce e usa con proprietà e competenza e/o disinvoltura termini e concetti conosce ed espone con chiarezza, precisione, coerenza, in modo analitico e con competenza. conosce ed espone in modo chiaro, preciso analitico. conosce e usa con proprietà i termini e i concetti. conosce ed espone con chiarezza e coerenza i fatti storici fondamentali e i loro molteplici aspetti. conosce e usa conosce e incon sufficiente dividua con proprietà i termi- sufficiente ni specifici più chiarezza i fatti comuni. storici fondamentali. conosce i termini specifici più comuni ma non sempre riesce ad utilizzarli correttamente. non conosce con sufficiente chiarezza i fatti storici fondamentali, oppure li confonde. Conoscenza Capacità di opeCapacità di operatori co- rare collegamenanalizzare, gnitivi ti tra i fatti storivalutare, ci confrontare le testimonianze conosce e usa opera collegamen- analizza, valucon estrema ti con molta facili- ta, confronta le chiarezza, pre- tà prontezza e testimonianze cisione, pron- precisione. con spirito critezza tutti gli tico, precisione operatori coe competenza. gnitivi. conosce e usa opera vari colle- analizza, valuta con chiarezza, gamenti con faci- e confronta con precisione e lità e intuizione. precisione e prontezza gli chiarezza le teoperatori costimonianze. gnitivi. conosce e usa opera agilmente analizza, valuta con chiarezza vari collegamenti e confronta le e ordine gli tra i fatti storici. testimonianze operatori in modo chiaro e ordinato. cognitivi fondamentali. sa interpretare e usare con ordine gli operatori cognitivi fondamentali. identifica e/o usa solo parzialmente i principali operatori cognitivi. 37 opera collegamenti tra i fatti storici con la guida dell’insegnante. analizza e confronta con sufficiente chiarezza le testimonianze, anche intuitivamente e/o guidato. opera collegamen- analizza e conti solo saltuariafronta le testimente e sollecita- monianze con to/aiutato. qualche confusione anche se guidato. L’ALUNNO … Competenze les- Conoscenza sicali ed espres- dei contenuti sive VII (4) ha una conoscenza molto confusa e utilizza con molta approssimazione termini e concetti VIII (3) non conosce né termini né concetti. IX (2) ha conoscenze confuse e frammentarie e non riesce ad orientarsi, anche se guidato non ha conoscenze, non individua i vari aspetti, non riesce ad esporre. non ha permesso non ha perdi effettuare la messo di effetvalutazione. tuare la valutazione. LINGUA INGLESE AREA generale : L’alunno Conoscenza Capacità di opeCapacità di operatori co- rare collegamen- analizzare, vagnitivi ti tra i fatti storilutare, ci confrontare le testimonianze non conosce e opera collegamen- è confuso, non usa alcuni ti molto raramente frammentario, operatori e con difficoltà, non coerente cognitivi fon- anche se aiutato nell’analisi e damentali nel confronto, anche se guidato. non ha alcuna non opera collenon riesce, conoscenza né gamenti. neppure se guiutilizza gli odato, ad analizperatori cognizare e a contivi della stofrontare. ria. non ha pernon ha permesso non ha permesso di effet- di effettuare la messo di effettuare la valu- valutazione. tuare la valutazione. tazione. Conoscenza Comprensione orale Produzione orale Comprensione scritta Produzione scritta Riflessione sulla lingua I-II (10-9) conosce gli argomenti trattati con inferenze personali puntuali. comprende il contenuto del messaggio, il ruolo dei parlanti, il contesto e gli aspetti specifici con sicurezza. sa esprimersi in modo appropriato, preciso, fluido, usando in modo sicuro e corretto suoni e ritmi. produce testi anche personali in modo corretto e con buona proprietà lessicale. sa riconoscere e analizzare le diverse componenti della lingua in modo autonomo e con precisione. III (8) conosce gli argomenti trattati in modo completo. comprende il contenuto del messaggio, il ruolo dei parlanti, il contesto e gli aspetti specifici con disinvoltura. sa esprimersi con sicurezza con suoni e ritmi corretti. coglie le informazioni specifiche, sia esplicite che implicite, di un testo contenente anche materiale non noto con capacità critica. coglie le informazioni specifiche, sia esplicite che implicite, di un testo contenente anche materiale non noto. produce testi corretti e con discreta proprietà lessicale. sa riconoscere e analizzare le diverse componenti della lingua con sicurezza e correttamente. … 38 L’alunno … IV (7) Conoscenza conosce discretamente gli argomenti trattati. Comprensione orale comprende il contenuto del messaggio, il ruolo dei parlanti, il contesto e gli aspetti specifici con lieve incertezza. comprende il senso globale del messaggio. Produzione orale sa esprimersi con suoni e ritmi corretti in modo abbastanza scorrevole. Comprensione scritta coglie il senso globale e le informazioni specifiche di un testo contenente materiale noto o simile a quello noto. Produzione scritta produce testi anche personali in modo appropriato, corretto e preciso. Riflessione sulla lingua sa riconoscere e analizzare le diverse componenti della lingua con disinvoltura e correttamente. sa sostenere una conversazione senza troppe esitazioni ed errori nella forma e nella riproduzione di suoni e ritmi. coglie il senso globale ed alcuni aspetti specifici di un testo contenente materiale noto. produce semplici testi, adeguati al contesto e sostanzialmente corretti sul piano comunicativo pur con qualche errore. produce semplici testi difettosi sul piano logicolinguistico e comunicativo e con molti errori formali. produce con difficoltà semplici testi difettosi sul piano logicolinguistico e comunicativo e con molti errori formali. la comunicazione scritta non è comprensibile sa riconoscere e analizzare le diverse componenti della lingua correttamente, ma guidato dall’insegnante V (6) conosce sufficientemente gli argomenti trattati. VI (5) conosce parha difficoltà a zialmente gli capire un mesargomenti trat- saggio orale. tati. sa sostenere una conversazione con incertezze formali e difficoltà nella riproduzione di suoni e ritmi. coglie solo parzialmente il senso globale di un semplice te-sto contenente materiale noto. VII (4) conosce gli argomenti trattati in modo frammentario e confuso. comprende pochissimo un messaggio orale sostiene a stento una conversazione con molti errori ed interferenze di suoni e ritmi. coglie con molta difficoltà il senso globale di un semplice testo contenente materiale noto. VIII (3) non conosce gli argomenti trattati. non comprende un messaggio orale. non sa sostenere una conversazione e non sa riprodurre suoni e ritmi. non coglie il senso del testo 39 sa riconoscere e analizzare le diverse componenti della lingua parzialmente e con qualche lacuna. sa riconoscere e analizzare le diverse componenti della lingua parzialmente e con gravi difficoltà e lacune. non sa riconoscere e analizzare le diverse componenti della lingua L’alunno Conoscenza Comprensione orale non ha permesso di effettuare la valutazione. non ha permesso di effettuare la valutazione. … IX (2) AREA di indirizzo: ORALE L’alunno… 10-9 (I-II) 8 (III) 7 (IV) Produzione orale Comprensione scritta Produzione scritta Riflessione sulla lingua non ha pernon ha permesso messo di effet- di effettuare la tuare la valu- valutazione. tazione. non ha permesso di effettuare la valutazione. non ha permesso di effettuare la valutazione. LINGUA TEDESCA E FRANCESE SCRITTO : Test grammaticali - conosce anche nei particolari gli ar10-9 gomenti trattati e li espone con disinvoltura, in modo personale e non mne- (I-II) monico; - conosce e sa utilizzare i vocaboli incontrati; - capisce la domanda e risponde con sicurezza e in modo personale, utilizzando lessico preciso e strutture tendenzialmente corrette; - ha una buona pronuncia; - se fa errori, se ne accorge e li corregge. - conosce bene gli argomenti trattati e 8 li sa esporre con una certa disinvoltura; - conosce e sa usare i vocaboli incon(III) trati; - capisce la domanda e risponde con frasi abbastanza corrette anche dal punto di vista grammaticale; - ha una buona pronuncia; - si accorge degli errori commessi e li corregge. - conosce discretamente gli argomenti 7 trattati e li sa esporre con un linguaggio abbastanza appropriato; (IV) - conosce la maggior parte dei vocaboli incontrati; - capisce globalmente la domanda e risponde in maniera adeguata e con frasi complete; - ha una pronuncia accettabile; - se guidato, riconosce e corregge gli errori commessi. 40 98-100% di “risposte” (completamenti, traduzioni, collegamenti) esatte. A scalare, in proporzione matematica A scalare, in proporzione matematica SCRITTO: Produzione scritta L’alunno… - produce testi anche personali, formulando auto(I-II) nomamente le frasi in modo corretto e con buona proprietà lessicale; dimostra puntuale e appropriata conoscenza dei contenuti trattati. 10-9 8 (III) 7 (IV) -produce testi discretamente corretti dal punto di vista grammaticale e lessicale, formulando autonomamente le frasi; -dimostra adeguata conoscenza dei contenuti. -produce semplici testi adeguati al contesto e sostanzialmente corretti sul piano comunicativo, pur con qualche errore; -conosce discretamente i contenuti trattati. ORALE L’alunno… 6 (V) 5 (VI) 4 (VII) - conosce sufficientemente gli argomenti trattati e li sa esporre, pur con qualche incertezza e con la guida dell’insegnante; - conosce buona parte dei vocaboli incontrati; - capisce globalmente la domanda e risponde in maniera abbastanza adeguata e comprensibile; - ha una pronuncia accettabile; - se guidato, riconosce e corregge alcuni errori commessi. - conosce solo alcuni argomenti trattati e li espone in maniera parziale e frammentaria; - conosce pochi vocaboli; - capisce solo in parte la domanda e risponde in maniera vaga e approssimativa; - non sa applicare in maniera corretta le regole grammaticali. - non conosce i contenuti trattati, di conseguenza non sa esporli; - conosce solo alcuni vocaboli, ma in maniera confusa e scorretta; - non capisce la domanda e risponde in maniera inadeguata; - non sa applicare le regole grammaticali, perché non le conosce. - accetta di essere interrogato ma non conosce nessuno degli argomenti trat(VIII) tati; - non risponde alle domande, ma ammette di non sapere. 3 2 (IX) non ha permesso di effettuare la valutazione. SCRITTO : Test grammaticali 6 (V) 5 (VI) 60 - 66 % di “risposte” (completamenti, traduzioni, collegamenti) esatte. A scalare, in proporzione matematica A scalare, in proporzione (VII) matematica 4 SCRITTO: Produzione scritta L’alunno… 6 (V) 5 (VI) -produce semplici testi, abbastanza adeguati dal punto di vista lessicale e grammaticale; -conosce sufficientemente i contenuti. -produce semplici testi, in parte difettosi dal punto di vista lessicale e con più di qualche errore grammaticale; - non dimostra conoscenza sicura dei contenuti. -produce testi molto scorretti dal punto di vista (VII) grammaticale e lessicale; -conosce poco i contenuti. 4 33-40% -produce testi molto scor3 di “risposte” retti dal punto di vista (VIII) (completamenti, (VIII) grammaticale, lessicale e traduzioni, colortografico; legamenti) esat- dimostra di non conote. scere quanto svolto in classe. non ha permesnon ha permesso di effet2 2 so di effettuare tuare la valutazione (con(IX) la valutazione (IX) segna del compito in (consegna del bianco). test in bianco). 3 41 MATERIE GIURIDICO- ECONOMICHE AREA di indirizzo : L’ALUNNO… Conoscenza Conoscenza di Capacità di efCapacità di effetdei termini fatti, regole e fettuare tuare applicazioni principi trasformazioni e adattamenti uso ampio e ricorda in modo sa effettuare svolge in modo preciI-II preciso del accurato, com- ampi e precisi so le applica-zioni ri(10-9) lessico speci- pleto e approcollegamenti tra chieste, illu-strando fico. fondito gli ari vari ambiti del- in modo ampio e apgomenti analiz- la materia, non- profondito gli elezandoli nei loro ché sistema-tici menti carat-terizzanti elementi costi- e opportuni rife- un caso pratico, coltutivi e sisterimenti interdi- locandoli opportunamatici richiasciplinari. mente nel contesto mando opportuteorico spe-cifico e namente le nogenerale. zioni di base. Mostra padronanza. uso preciso ricorda in modo sa effettuare è capace di effettuare III del lessico accurato e com- precisi collega- applicazioni di regole (8) specifico. pleto gli argomenti tra i vari e principi, illustrando menti con ampia ambiti della ma- in modo chiaro e precapacità di ana- teria e alcuni ri- ciso gli elementi calisi di regole e ferimenti inter- ratterizzanti un ca-so fenomeni. Ridisciplinari. pratico, collocan-doli chiama opportuopportunamente nel namente le nocontesto teorico spezioni di base. cifico e generale. uso corretto ricorda in modo sa effettuare aleffettua correttamente IV del lessico completo anche cuni collegale applicazioni di re(7) specifico se non approfon- menti tra i vari gole e principi, collodito gli argoambiti della ma- candole, anche con menti pur con teria e, se indi- qualche lieve incerqualche lieve er- rizzato, alcuni tezza, nel per-tinente rore, dimostran- riferimenti inquadro teorico. do sicura cono- terdisciplinari. scenza delle nozioni di base. uso non del ricorda i conte- riesce ad efeffettua, se solleciV tutto corretto nuti richiesti pur fettuare, se sol- tato,le applicazioni ri(6) del lessico con qualche su- lecitato, qualche chieste con qualche specifico. perficialità con riferimento ad difficoltà. I richiami essenziali richia- ambiti diversi al dato teorico sono mi alle nozioni della materia. collocati approssimadi base. tivamente nel pertinente quadro teorico. 42 Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi utilizza procedimenti e/o modelli operativi con sicura padronanza, dimostrando ampia capacità di analisi. utilizza procedimenti e/o modelli operativi in modo corretto, autonomo e appropriato. utilizza correttamente e in modo appropriato procedimenti e/o modelli operativi pur con qualche lieve incertezza. utilizza, se opportunamente indirizzato, procedimenti e/o modelli operativi sia pure con alcune incertezze. L’ALUNNO… VI (5) VII (4) VIII (3) IX (2) Conoscenza dei termini Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti uso scorretto ricorda in modo riesce ad efdel lessico frammentario, fettuare, se opspecifico. poco preciso, gli portunamente argomenti dimo- indirizzato, strando una co- qualche riferinoscenza super- mento ad ambiti ficiale dei prin- diversi della macipi e delle reteria con al-cuni gole fondamen- errori. tali. conoscenza ricorda in modo commette gravi solo framconfuso, distorto errori quando mentaria del e con incertezze viene sollecitato lessico spei contenuti riad effettuare cifico. chiesti. collegamenti con ambiti diversi della materia. nessuna cono- non ha nessuna non è in grado di scenza del o pressoché mi- effettuare alcun lessico spenime conoscen- collegamento né cifico ze. all’interno della disciplina né in via interdisciplinare. non ha pernon ha pernon ha permesso di ef- messo di effet- messo di effetfettuare la va- tuare la valutuare la valulutazione. tazione. tazione. AREA generale : L’ALUNNO… I-II (10-9) Conoscenza di fatti, regole e principi Capacità di effettuare applicazioni Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi non riconosce nel ca- utilizza in modo so concreto gli eleconfuso semmenti rilevanti per plici modelli o inquadrare il proble- procedimenti, ma nel contesto teori- dimostrandosi co. incerto nell’avviare a soluzione il problema proposto. nelle applicazioni delle conoscenze commette gravi errori. utilizza in modo frammentario e distorto, commettendo gravi errori, procedimenti e/o modelli operativi. non sa applicare le nozioni di base. non è in grado di utilizzare modelli o procedimenti. non ha per-messo di effettuare la valutazione. non ha permesso di effettuare la valutazione. SCIENZE INTEGRATE: Sc. Terra e Biologia Conoscenza dei termini Conoscenza dei fenomeni (fatti) Comprensione dei concetti (regole e principi) utilizza con precisione e ha un’ottima conoscenza riconosce rapidamente e rapidità un linguaggio dei fenomeni trattati. puntualmente i rapporti specifico appropriato. causa/effetto nei fenomeni naturali. 43 L’ALUNNO… Conoscenza dei termini Conoscenza dei fenomeni (fatti) III (8) utilizza correttamente un ha una buona conolinguaggio specifico ap- scenza dei fenomeni propriato. trattati. IV (7) utilizza più che sufficientemente un linguaggio specifico appropriato. utilizza sufficientemente un linguaggio specifico appropriato. V (6) VI (5) VII (4) VIII (3) IX (2) ha una discreta conoscenza dei fenomeni trattati. Comprensione dei concetti (regole e principi) riconosce senza difficoltà i rapporti causa/effetto nei fenomeni naturali. riconosce quasi tutti i rapporti causa/effetto nei fenomeni naturali. ha una sufficiente cono- riconosce solo i fonscenza dei feno-meni damentali rapporti cautrattati. sa/effetto nei fenomeni naturali. utilizza non sempre con ha una conoscenza suriconosce alcuni rapporti sicurezza un linguaggio perficiale dei feno-meni causa/effetto nei fenospecifico appropriato trattati. meni naturali. utilizza scorrettamente possiede solo poche ed presenta significative un linguaggio specifico elementari nozioni dei difficoltà nel riconoappropriato. fenomeni trattati. scere i rapporti causa/effetto nei fenomeni naturali. non utilizza un linguag- non possiede neppure non riconosce i rapporti gio specifico appropria- nozioni elementari dei causa/effetto nei fenoto. fenomeni trattati. meni naturali. non ha permesso di ef- non ha permesso di ef- non ha permesso di effettuare la valutazione. fettuare la valutazione. fettuare la valutazione. AREA generale : MATEMATICA L’alunno Utilizzo del Conoscenza Capacità Capacità … linguaggio specifico deldei contenuti di applicazione di risolvere prola disciplina delle conoscenze blemi utilizza un linguaggio ri- conosce i contenuti applica le conoscen- imposta e risolve I-II goroso. in modo completo e ze con precisione e puntualmente anche (10-9) approfondito. rapidità. problemi complessi. III (8) utilizza un linguaggio corretto. conosce i contenuti in modo completo. applica correttamen- imposta e risolve te le conoscenze. problemi di media difficoltà. IV (7) utilizza un linguaggio abbastanza corretto. conosce discretamente i contenuti. applica discretamente le conoscenze. 44 imposta e risolve semplici problemi. L’alunno … V (6) Utilizzo Conoscenza Capacità del linguaggio specifico dei contenuti di applicazione della disciplina delle conoscenze utilizza un linguaggio conosce sufficiente- applica sufficientesufficientemente corretto. mente i contenuti. mente le conoscenze. Capacità di risolvere problemi imposta semplici problemi con lievi incertezze nella risoluzione. conosce parzialmen- applica le conoscen- commette lievi errote i contenuti. ze con lievi errori. ri nell’impostazione di problemi. VI (5) utilizza un linguaggio impreciso. VII (4) utilizza un linguaggio scorretto. conosce i contenuti in modo frammentario e confuso. VIII (3) utilizza un linguaggio gravemente scorretto. conosce i contenuti in applica le conoscen- non è in grado di modo estremamente l ze in modo totalanalizzare un problema. mitato e del tutto confmente scorretto e confuso. so . IX (2) non ha permesso di effet- non ha permesso di tuare la valutazione. effettuare la valutazione. AREA generale : L’alunno …. I (10) II (9) III (8) IV (7) V (6) applica in modo scorretto le conoscenze . non ha permesso di effettuare la valutazione. commette gravi errori nell’impostazione di problemi. non ha permesso di effettuare la valutazione. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Conoscenza dei contenuti tecnici spe- Capacità coordinativo-motorie e loro applicacifici zione dimostra di possedere ampie conodimostra una completa e totale padronanza motoscenze tecniche specifiche. ria che applica in ogni tipo di attività proposta in forma autonoma e coerente, raggiungendo alte specializzazioni in più settori. dimostra di possedere adeguate e sicure dimostra una completa e totale padronanza motoconoscenze tecniche specifiche. ria che applica in ogni tipo di attività proposta in forma autonoma e coerente. dimostra di possedere buone conoscen- dotato di buone capacità coordinativo-motorie e ze tecniche specifiche. tecnico attitudinali, partecipa in maniera motivata e collaborativa ad ogni tipo di attività proposta. dimostra di possedere discrete conodotato di adeguate doti fisiche che applica con scenze tecniche specifiche. costante interesse ed impegno conseguendo risultati più che positivi in diverse attività. dimostra di possedere sufficienti cono- dotato di capacità coordinativo-motorie nella scenze tecniche specifiche. norma che applica, nelle varie attività, con impegno ed interesse regolari. 45 L’alunno …. VI (5) VII (4) VIII (3) IX (2) Conoscenza dei contenuti tecnici specifici dimostra di possedere superficiali e frammentarie conoscenze tecniche specifiche. dimostra conoscenze molto lacunose dei contenuti tecnici specifici. Capacità coordinativo-motorie e loro applicazione dimostra carenze e scarse attitudini alle attività proposte; impegno ed interesse alterni e discontinui. dotato di lacune di base; dimostra di possedere poca attitudine per la materia; impegno ed interesse molto limitati. Si dimostra poco motivato nonostante le sollecitazioni e/o si rifiuta di effettuare le attività proposte. non possiede conoscenze tecniche spe- dotato di gravi carenze di base; dimostra di non cifiche. possedere la minima attitudine per la materia; impegno ed interesse inesistenti. Si dimostra indifferente a qualsiasi sollecitazione e/o si rifiuta di effettuare le attività proposte. non ha permesso di effettuare la valuta- non ha permesso di effettuare la valutazione. zione. AREA di indirizzo L’ALUNNO… SCIENZA DEGLI ALIMENTI – Sc. e Cultura dell’alimentazione Conoscenza dei termini conosce, comprende e sa usare in modo ottimale i termini riferiti al contesto. Conoscenza dei contenuti fornisce descrizioni approfondite, accurate, analitiche ed è in grado di ampliare autonomamente le proprie conoscenze. Conoscenza di regole e principi usa la terminologia specifica in contesti diversi con estrema sicurezza, sa stabilire confronti e sa porre in relazione due o più dati/elementi. III (8) conosce, comprende e sa usare in modo sicuro e adeguato i termini riferiti al contesto. fornisce descrizioni accurate ed analitiche dei fatti oggetto di studio. usa la terminologia specifica con sicurezza in contesti diversi, sa stabilire confronti e sa porre in rela-zione due o più dati/elementi. IV (7) conosce, comprende e usa in modo abbastanza adeguato e con discreta sicurezza i termini riferiti al contesto. fornisce descrizioni accurate dei fatti oggetto di studio. usa la terminologia specifica con linearità in contesti diversi, sa stabilire confronti. I-II (10-9) 46 Capacità di effettuare applicazioni sa risolvere vari problemi che si presentano in contesti diversi e riesce a proporre facilmente, in ogni situazione, passaggi dall’astratto al concreto. sa risolvere vari problemi che si presentano in contesti diversi e riesce a proporre diversi passaggi dall’astratto al concreto. sa risolvere vari problemi che si presentano in contesti diversi e riesce a proporre almeno alcuni passaggi dall’astratto al concreto. L’ALUNNO… Conoscenza dei termini conosce, comprende ed usa in modo sufficientemente adeguato i termini riferiti al contesto. Conoscenza dei contenuti descrive i fatti oggetto di studio individuando gli elementi essenziali. Conoscenza di regole e principi usa la terminologia specifica con qualche incertezza in contesti diversi, sa stabilire confronti, almeno sollecitato. Capacità di effettuare applicazioni sa risolvere alcuni problemi che si presentano in contesti diversi e sa proporre almeno alcuni passaggi dall’astratto al concreto, pur con qualche incertezza. VI (5) presenta qualche difficoltà nel riconoscere il significato dei termini, non è in grado di usarli sempre in modo appropriato. presenta conoscenze superficiali e/o frammentarie, commette qualche errore di comprensione e può manifestare difficoltà nell’esposizione dei fatti. usa solo parzialmente una corretta terminologia in contesti diversi e stabilisce confronti con qualche difficoltà. sa applicare le conoscenze per risolvere problemi semplici, ma commette errori. Non è in grado di proporre semplici passaggi dall' astratto al concreto. VII (4) presenta evidenti difficoltà nel riconoscere il significato dei termini, generalmente insicuro e poco preciso nell’uso della terminologia specifica. possiede poche ed elementari conoscenze dei fatti oggetto di studio commettendo molti errori di comprensione in un contesto confuso e disorganico. usa scorrettamente la terminologia specifica in contesti diversi e dimostra difficoltà nello stabilire confronti. applica solo saltuariamente le scarse conoscenze in compiti semplici, commettendo molti errori. VIII (3) non riconosce il significato dei termini pertanto non li sa usare. non possiede conoscenze, neppure elementari, degli argomenti oggetto di studio. non usa la terminologia speci-fica nei diversi contesti e non ha capacità di stabilire confronti. non possedendo conoscenze dei fatti, non riesce ad applicarle. V (6) IX (2) non ha permesso di non ha permesso di non ha permesso di non ha permesso di effettuare la valu- effettuare la valu- effettuare la valu- effettuare la valutazione. tazione. tazione. tazione. 47 AREA di indirizzo : L’ALUNNO … Conoscenza dei termini I-II (10-9) ha acquisito la terminologia specifica e si esprime con proprietà e chiarezza di linguaggio in ogni situazione e con competenza. III (8) IV (7) LABORATORIO dei SERVIZI ENOGASTRONOMICI – settore CUCINA Conoscenza dei fatti Conoscenza di regole e principi Capacità di effettuare applicazioni, trasformazioni e adattamenti Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi sa procedere in modo autonomo e con precisione. Compilazione ed analisi di diversi strumenti per la simulazione aziendale sa procedere in modo autonomo e con precisione. conosce i contenuti del programma e ne memorizza le nozioni fondamentali, compresa la simbologia usata nel reparto, con precisione e in maniera sistematica. ha acquisito la conosce i conterminologia tenuti del prospecifica e si gramma e ne esprime con memorizza le proprietà e nozioni fondachiarezza di mentali, comlinguaggio in presa la simboogni situalogia usata nel zione, in modo reparto,in modo sicuro e precompleto e apciso. profondito. sceglie corret- NON PREVISTO tamente tecniche, procedure, attrezzi, ingredienti, approcci comunicativi, con molta precisione. sceglie correttamente tecniche e procedure, attrezzi, ingredienti, approcci comunicativi con sicurezza. sa risolvere vari problemi che si presentano in contesti diversi e riesce a proporre facilmente, in ogni situazione, passaggi dall’astratto al concreto. sa procedere con sicurezza e correttamente. sa procedere con sicurezza e correttamente. ha acquisito la terminologia specifica e si esprime con proprietà e chiarezza di linguaggio in ogni situazione correttamente. sceglie correttamente tecniche, procedure, attrezzi, ingredienti e approcci comunicativi. sa risolvere vari problemi che si presentano in contesti diversi, e riesce a proporre almeno alcuni passaggi dall’astratto al concreto. sa procedere con sicurezza e correttamente. sa procede in modo discretamente corretto. conosce i contenuti del programma e ne memorizza le nozioni fondamentali, compresa la simbologia usata nel reparto, in modo completo, anche se non approfondito. 48 L’ALUNNO … Conoscenza dei termini Conoscenza dei fatti Conoscenza di regole e principi Capacità di effettuare applicazioni, trasformazioni e adattamenti Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi ha acquisito la conosce i con- sceglie tecnisa risolvere sa proterminologia tenuti del pro- che, procedure, vari problemi cedere specifica e si gramma e ne attrezzi, ingre- che si presen- correttaesprime con memorizza le dienti e approc- tano in conte- mente, proprietà e nozioni fonda- ci comunicativi sti diversi, e ma guiin modo sufchiarezza di mentali, comriesce a prodato linguaggio, in presa la simbo- ficientemente porre almeno dall’inseogni situazio- logia usata nel adeguato. alcuni passag- gnante. ne, con suffireparto in modo gi dall’astratto ciente precisio- corretto. al concreto ne. con qualche incertezza. Compilazione ed analisi di diversi strumenti per la simulazione aziendale sa procedere correttamente, ma guidato dall’insegnante. VI (5) ha acquisito la terminologia specifica e si esprime con scarsa proprietà di linguaggio nelle varie situazioni, in modo poco preciso e non sempre adeguato. conosce i contenuti del programma e memorizza con difficoltà le nozioni fondamentali, compresa la simbologia usata nel reparto, in modo frammentario, poco preciso e superficiale. sceglie tecniche e procedure, attrezzi, ingredienti e approcci comunicativi in modo superficiale. sa applicare le conoscenze per risolvere problemi semplici, ma commette errori. Non è in grado di proporre semplici passaggi dall’astratto al concreto. sa procedere parzialmente con qualche errore. sa procede parzialmente con qualche errore. VII (4) non ha acquisito la terminologia specifica e si esprime con una ridotta proprietà di linguaggio nelle varie situazioni. conosce in modo lacunoso i contenuti del programma e le nozioni fondamentali, compresa la simbologia usata nel reparto. non sceglie adeguatamente tecniche, procedure, attrezzi, ingredienti, con approcci comunicativi molto confusi. applica solo saltuariamente le scarse conoscenze in comunicati semplici,commettendo molti errori. sa procedere solo parzialmente e con gravi difficoltà ed errori. sa procedere solo parzialmente e con gravi difficoltà ed errori. V (6) 49 L’ALUNNO … VIII (3) IX (2) Conoscenza dei termini Non previsto non ha acquisito conoscenze. non ha permesso di effettuare la valutazione. non ha permesso di effettuare la valutazione . Area di indirizzo Conoscenza di regole e principi Capacità di effettuare applicazioni, trasformazioni e adattamenti Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi non sceglie ade- non posseden- non diguatamente te- do conoscenze mostra alcniche,procedu- dei fatti, non cuna care,attrezzi,ingre riesce ad ap- pacità odienti e approc- plicarle. perativa. ci comunicativi. non ha pernon ha pernon ha messo di messo di permesso effettuare la effettuare la di effetvalutazione. valutazione . tuare la valutaz. Compilazione ed analisi di diversi strumenti per la simulazione aziendale non dimostra alcuna capacità operativa. non ha permesso di effettuare la valutazione. LABORATORIO dei SERVIZI ENOGASTRONOMICI -settore sala e vendita L’alunno… Conoscenza dei termini I-II (10-9) ha acquisito la terminologia specifica e si esprime con proprietà e chiarezza di linguaggio in ogni situazione, con competenza. ha acquisito la terminologia specifica e si esprime con proprietà e chiarezza di linguaggio in ogni situazione in modo sicuro e preciso. III (8) Conoscenza dei fatti Conoscenza dei contenuti Conoscenza e applicazione delle regole igienicosanitarie Capacità di utilizzare strumenti, procedimenti e modelli operativi nelle fasi di simulazione aziendale conosce, con pre- conosce e ap- sa utilizzare gli strucisione e in ma- plica le regole menti ed i modelli niera sistematica, igienico-sanita- operativi attraverso i contenuti del rie in modo au- procedimenti comprogramma e ne tonomo, preci- pletamente autonomemorizza le no- so, costante e mi, precisi e sicuri. zioni fondamen- corretto in tutte tali, compresa la le situazioni simbologia usata che si presennel settore. tano. conosce, in modo conosce e apsa utilizzare gli completo ed ap- plica le regole strumenti ed i moprofondito, i con- igienico-sanita- delli operativi attenuti del prorie in modo traverso procedigramma e ne me- costante e menti sicuri, premorizza le nozio- corretto. cisi e corretti. ni fondamentali, compresa la simbologia usata nel settore. 50 Capacità di mantenere un comportamento controllato e adeguato alla situazione mantiene sempre un comportamento corretto e adeguato alle diverse situazioni, in modo completamente autonomo e responsabile. mantiene sempre un comportamento corretto e adeguato alle diverse situazioni, in modo responsabile. L’alunno… Conoscenza dei termini Conoscenza dei contenuti Conoscenza e applicazione delle regole igienicosanitarie Capacità di utilizzare strumenti, procedimenti e modelli operativi nelle fasi di simulazione aziendale Capacità di mantenere un comportamento controllato e adeguato alla situazione IV (7) ha acquisito correttamente la terminologia specifica e si esprime con proprietà e chiarezza di linguaggio in ogni situazione. conosce, in modo completo, anche se non approfondito, i contenuti del programma e ne memorizza le nozioni fondamentali, compresa la simbologia usata nel settore. conosce e applica le regole igienico-sanitarie in modo discontinuo, con una discreta precisione e correttamente. sa utilizzare gli strumenti ed i modelli operativi attraverso procedimenti abbastanza sicuri, in genere precisi e corretti. sa rispettare le regole e mantenere un comportamento adeguato alle diverse situazioni. V (6) ha acquisito la terminologia specifica e si esprime con sufficiente precisione in ogni situazione. conosce in modo corretto i contenuti del programma e ne memorizza le nozioni fondamentali, compresa la simbologia usata nel settore. conosce e applica le regole igienico-sanitarie in modo discontinuo, abbastanza preciso ma sufficientemente corretto. sa utilizzare gran parte degli strumenti e dei modelli operativi attraverso procedimenti corretti, ma guidato dall’insegnante. sa, generalmente, rispettare le regole e mantenere un comportamento adeguato alle diverse situazioni VI (5) ha acquisito la terminologia specifica in modo poco preciso, e si esprime con linguaggio non sempre adeguato nelle varie situazioni. conosce in modo frammentario i contenuti del programma, memorizzando le nozioni fondamentali in modo poco preciso e superficiale, compresa la simbologia usata nel settore. conosce superficialmente ed in modo frammentario le regole igienicosanitarie, e le applica con discontinuità, poca precisione, commettendo alcuni errori, anche se guidato dall’insegnante. non sa utilizzare molti degli strumenti e dei modelli operativi attraverso procedimenti solo parzialmente corretti, con incertezze ed errori. generalmente non sa rispettare regole e tempi, e mantiene un comportamento inadeguato alle diverse situazioni. 51 L’alunno… Conoscenza dei termini VII (4) non ha acquisito la terminologia specifica e si esprime con scarsa proprietà di linguaggio nelle varie situazioni. VIII (3) non ha acquisito la terminologia specifica e non si esprime. non ha acquisito conoscenze. IX (2) non ha permesso di effettuare la valutazione. non ha permesso di effettuare la valutazione. Conoscenza dei contenuti Conoscenza e applicazione delle regole igienicosanitarie Capacità di utilizzare strumenti, procedimenti e modelli operativi nelle fasi di simulazione aziendale conosce in modo non conosce non sa utilizzare gli discontinuo e gran parte delle strumenti e molti confuso i conte- regole igienico- dei modelli operanuti del sanitarie e le tivi; programma e applica saltua- procede con molte non memorizza riamente, con incertezze nei vari le nozioni fonda- imprecisioni, procedimenti, mentali, compre- commettendo commettendo molti sa la simbologia molti errori . errori, dimostrando usata nel settore. difficoltà. non conosce e non applica le regole igienicosanitarie, nonostante le sollecitazioni da parte dell’insegnante . non conosce e rifiuta di applicare le regole igienicosanitarie. Capacità di mantenere un comportamento controllato e adeguato alla situazione non sa rispettare regole e tempi, e adotta un comportamento quasi sempre inadeguato alle diverse situazioni. non dimostra alcuna adotta capacità operativa. comportamenti inadeguati e non rispettosi del materiale, delle regole e delle persone. non ha permesso di effettuare la valutazione. adotta un comportamento gravemente scorretto. AREA di indirizzo: LABORATORIO dei SERVIZI di ACCOGLIENZA TURISTICA L’alunno … I-II (10-9) Conoscenza Conoscenza Conoscenza di dei termini dei contenu- regole e printi cipi Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti ha acquisito conosce i è in grado di è in grado di la terminolo- contenuti del stabilire confornire solugia specifica programma e fronti e di porre zioni e di con compe- ne memoriz- in relazione gli presentare in tenza. za le nozioni elementi costi- forma rielafondamenta- tutivi del proborata i conlicon preci- gramma con tenuti, con sio-ne e siprecisione e in precisione ed stemodo adeguato. efficacia. maticamente. 52 Capacità di Capacità di effettuare utilizzare applicazioni procedimenti e modelli operativi sa utilizzare compie le sinle conoscen- gole operazioze acquisite ni e predispoin situazioni ne i mezzi e nuove e in gli strumenti contesti innecessari con consueti,con abilità e sicusicurezza. rezza. L’alunno … III (8) Conoscenza Conoscenza Conoscenza di dei termini dei contenu- regole e printi cipi Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti ha acquisito conosce i è in grado di è in grado di la terminolo- contenuti del stabilire confornire solugia specifica programma e fronti e di porre zioni e di in modo si- ne memoriz- in relazione gli presentare in curo e preci- za le nozioni elementi costi- forma rielaso. fondamentali tutivi del proborata i conin modo gramma con si- tenuti con cacompleto ed curezza. pacità critica. approfondito IV (7) ha acquisito la terminologia specifica in modo corretto. V (6) ha acquisito la terminologia specifica con sufficiente precisione. VI (5) ha acquisito la terminologia in modo poco preciso e non sempre adeguato. Capacità di Capacità di effettuare utilizzare applicazioni procedimenti e modelli operativi sa utilizzare compie le sinle conoscen- gole operazioze acquisite ni e predispoin situazioni ne i mezzi e nuove e in gli strumenti contesti innecessari in consueti, modo adeguain modo ap- to. propriato e preciso. conosce i è in grado di è in grado di sa utilizzare compie le sincontenuti del stabilire confornire solu- le conoscen- gole operazioprogramma e fronti e di porre zioni e di ze acquisite ni e predispone memoriz- in relazione gli presentare in in situazioni ne i mezzi e za le nozioni elementi costi- forma riela- nuove e in gli strumenti fondamentali tutivi del proborata i con- contesti innecessari in modo gramma, in tenuti con un consueti, in in modo efficompleto, modo corretto. metodo apmodo corret- cace e corretanche se non propriato. to. to. approfondito conosce i è in grado di è in grado di sa utilizzare compie le sincontenuti del stabilire confornire solu- le conoscen- gole operazioprogramma e fronti e di porre zioni e di ze acquisite ni e predispone memoriz- in relazione gli presentare, in in situazioni ne i mezzi e za le nozioni elementi costi- forma riela- nuove e in gli strumenti fondamentali tutivi del proborata, i con- contesti innecessari in in modo cor- gramma in mo- tenuti con un consueti, modo abbaretto. do sufficienmetodo suffi- con qualche stanza preciso. temente adecientemente incertezza. guato. adeguato. conosce i stabilisce con- fornisce so- sa utilizzare compie le sincontenuti in fronti in modo luzioni in le scarse co- gole operaziomodo fram- superficiale e modo poco noscenze ac- ni e predispomentario, con qualche dif- preciso. quisite in si- ne i mezzi e poco preciso ficoltà. tuazioni nuo- gli strumenti e superficiale ve e in conte- necessari in sti inmodo incerto consueti, in e faticoso. modo incerto e faticoso. 53 L’alunno … Conoscenza Conoscenza Conoscenza di dei termini dei contenu- regole e printi cipi VII (4) ha acquisito la terminologia in maniera inadeguata. VIII (3) non ha acquisito conoscenze. IX (2) non ha permesso di effettuare la valutazione AREA di indirizzo : L’ALUNNO… Conoscenza dei termini I-II (10-9) Capacità di effettuare trasformazioni e adattamenti stabilisce con- fornisce pofronti con molta che soluzioconfusione. ni, in modo approssimativo. Capacità di Capacità di effettuare utilizzare applicazioni procedimenti e modelli operativi conosce i sa utilizzare compie le sincontenuti in le poche co- gole operaziomodo dinoscenze ac- ni e predisposcontinuo e quisite in si- ne i mezzi e confuso. tuazioni nuo- gli strumenti ve e in con- necessari testi inconcon gravi difsueti,con gra- ficoltà. vi difficoltà. non ha acnon ha acquisi- non ha acqui- non sa utinon compie le quisito cono- to conoscenze. sito capacità. lizzare le co- singole operascenze. noscenze zioni e non perché non predispone i acquisite. mezzi e gli strumenti necessari perché non ha acquisito la capacità per farlo. non ha non ha non ha non ha non ha permesso di permesso di permesso di permesso di permesso di effettuare la effettuare la effettuare la effettuare la effettuare la valutazione valutazione valutazione valutazione valutazione Diritto e tecniche amministrative della struttura ristorativa Conoscenza dei fatti Conoscenza Capacità di Capacità di efdi regole e effettuare fettuare appliprincipi collegamenti cazioni, trae integrazioni sformazio-ni, interdiscipli- adattamenti nari (classi 5) conosce, fornisce deha un’ottima effettua i col- NON PREVISTO comprende e scrizioni apconoscenza legamenti con sa usare in profondite, ac- delle regole apporto persomodo ottima- curate, anali- e dei principi nale, corretto le i termini tiche ed è in e sa fare e preciso. riferiti al con- grado di am- confronti e testo. pliare autono- relazioni. mamente le proprie conoscenze. 54 Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi. sa procedere in modo autonomo e con precisione. L’ALUNNO… Conoscenza dei termini III (8) Conoscenza dei fatti Conoscenza Capacità di di regole e effettuare principi collegamenti e integrazioni interdisciplinari (classi 5) conosce, fornisce deha una buo- effettua i colcomprende e scrizioni accu- na conoscen- legamenti con sa usare i rate ed analiti- za delle re- qualche aptermini riferi- che dei fatti gole e dei porto personati al contesto. oggetto di principi e sa le in modo studio. fare confron- corretto e apti e relazioni. propriato. IV (7) conosce, comprende e usa in modo abbastanza adeguato i termini riferiti al contesto. fornisce descrizioni accurate dei fatti oggetto di studio. ha una discreta conoscenza delle regole e dei principi e sa porre in relazione va-ri elementi. effettua collegamenti con discreta attinenza agli argomenti proposti. V (6) conosce e comprende i termini riferiti al contesto. descrive i fatti oggetto di studio individuando gli elementi essenziali. ha una adeguata conoscenza delle regole e dei principi. effettua in modo semplice, ma corretto collegamenti tra gli argomenti proposti. VI (5) presenta qualche difficoltà nel riconoscere il significato dei termini; non è in grado di usarli sempre in modo appropriato. presenta conoscenze superficiali,frammentarie,mnemoniche;commette qualche errore di comprensione con difficoltà nell’esposizione dei fatti. ha una conoscenza solo parziale delle regole e dei prin-cipi. effettua semplici collegamenti, ma difettosi sul piano della comprensione logica 55 Capacità di ef- Capacità fettuare appli- di utilizcazioni, tra- zare procesformazio-ni, dimenti e adattamenti modelli operativi. sa risolvere vari sa procedeproblemi che si re con sicupresentano in rezza e in contesti diversi modo core riesce a pro- retto. porre facilmente, in ogni situazione, passaggi dall’astratto al concreto. sa risolvere vari sa proceproblemi che si dere in mopresentano in do discretacontesti diversi mente core riesce a pro- retto. porre almeno alcuni passaggi dall’astratto al concreto. sa risolvere vari sa procedeproblemi che si re correttapresentano in mente ancontesti diversi che se guie riesce a pro- dato dalporre almeno l’insegnanalcuni passaggi te. dall’astratto al concreto, con qualche incertezza. sa applicare le sa proceconoscenze per dere in morisolvere prodo parziale blemi semplici, con qualche ma commette errore. errori. Non è in grado di proporre semplici passaggi dall’astratto al concreto. L’ALUNNO… Conoscenza dei termini VII (4) VIII (3) IX (2) Conoscenza Capacità di di regole e effettuare principi collegamenti e integrazioni interdisciplinari (classi 5) presenta evi- possiede po- dimostra di effettua colledenti difficol- che ed eleavere diffi- gamenti con tà nel ricono- mentari cono- coltà molte difficolscere il signi- scenze dei fat- nell’appren- tà, solo se rificato dei ter- ti oggetto di dimento del- chiesto e con mini, genestudio, com- le regole e scarsa attinenralmente insi- mettendo mol- dei principi za. curo e poco ti errori di preciso nel- comprensione l’uso della in un contesto terminologia confuso e dispecifica sorganico non riconosce non possiede non conosce non dimostra il significato conoscenze, del tutto le alcuna capadei termini. neppure eleregole e i cità di effetmentari, degli principi della tuare colleargo-menti materia. gamenti. oggetto di studio. non ha non ha non ha non ha permesso di permesso di permesso di permesso di effettuare la effettuare la effettuare la effettuare la valutazione. valutazione. valutazione. valutazione. AREA di indirizzo : L’alunno ... I-II (10-9) Conoscenza dei fatti Capacità di ef- Capacità fettuare appli- di utilizcazioni, tra- zare procesformazio-ni, dimenti e adattamenti modelli operativi. applica solo sal- sa procedetuariamente le re solo parscarse conozialmen-te scenze in comu- e con gravi nicati semplici, difficoltà commettendo ed errori. molti errori. non possedendo conoscenze dei fatti, non riesce ad applicarle. non dimostra alcuna capacità operativa. non ha permesso di effettuare la valutazione. non ha permesso di effettuare la valutazione LAB. di ORGANIZZ. e GESTIONE dei SERVIZI RISTORATIVI Conoscenza dei contenuti e dei termini specifici Utilizzo delle conoscenze, delle procedure e della terminologia specifica possiede un’ampia e appro- sa utilizzare le conoscenze fondita conoscenza dei fat- e le procedure operative ti, dei contenuti e della con precisione e consapeterminologia spe-cifica. volezza; usa la terminologia specifica in modo puntuale e accurato. 56 Capacità di individuare i concetti-base e di effettuare collegamenti rielabora in modo autonomo, completo e sicuro conoscenze e competenze e le sa utilizzare in contesti nuovi; è in grado di sviluppare efficaci argomentazioni, apportando valutazioni e interpretazioni critiche. L’alunno ... Conoscenza dei contenuti e dei termini specifici III (8) possiede una completa e approfondita conoscenza dei fatti, dei contenuti e della terminologia specifica. IV (7) possiede conoscenze sicure nella maggior parte dei contenuti e dei termini specifici. V (6) VI (5) VII (4) VIII (3) IX (2) Utilizzo delle conoscenze, delle procedure e della terminologia specifica sa utilizzare le conoscenze e le procedure operative in modo corretto e sicuro; usa la terminologia specifica in modo appropriato e disinvolto. sa usare le conoscenze e le procedure operative in modo corretto; usa la terminologia specifica in modo appropriato. possiede una parziale ma utilizza in modo soessenziale conoscenza dei stanzialmente corretto le contenuti e della terminoconoscenze e le procedure logia specifica. operative; generalmente usa la terminologia specifica in modo appropriato. possiede solo una superfi- utilizza in modo parziale e ciale conoscenza dei conte- talvolta scorretto le cononuti, presenta diffi-coltà nel scenze e le procedure opericonoscere il significato rative; non sempre è in gradei termini specifici. do di usare la terminologia specifica in modo appropriato. possiede solo poche ed eutilizza in modo molto aplementari nozioni, presenta prossimativo e scorretto le difficoltà nel riconoscere il conoscenze e le procedure significato dei termini spe- operative; è insicuro e poco cifici. preciso nell’uso della terminologia specifica. Capacità di individuare i concetti-base e di effettuare collegamenti individua, collega e organizza in modo completo, sicuro e autonomo conoscenze e competenze; sa sviluppare argomentazioni efficaci e valutazioni appropriate, sa stabilire confronti. individua tutti i concetti chiave che organizza, collega ed esprime in modo sicuro; sa stabilire semplici confronti. individua quasi tutti i concetti chiave che organizza, collega ed esprime in modo semplice ma corretto; sa stabilire confronti se sollecitato. individua i concetti principali solo parzialmente; organizza, collega ed espri-me in modo approssimativo e parzialmente completo; ha qualche difficoltà nello stabilire confronti. non individua i concetti principali che organizza, collega ed esprime con molta difficoltà , in modo incompleto e scorretto; fatica a stabilire confronti. non possiede conoscenze non possedendo la conodei fatti oggetto di studio e scenza dei fatti e delle pronon riconosce il significato cedure non le usa . dei termini specifici. non individua i concetti principali poiché non li conosce. non ha permesso di effettuare la valutazione. non ha permesso di effettuare la valutazione. non ha permesso di effettuare la valutazione. 57 GEOGRAFIA TURISTICA AREA di indirizzo : L’ALUN Conoscenza Conoscenza Conoscenza di Conoscenza Capacità di ef- Capacità di uNO dei termini e compren- regole e prin- degli strumen- fettuare tratilizzare pro…. sione dei cipi ti, capacità di sformazioni, cedimenti e contenuti utilizzarli (aadattamenti, modelli operatlante, carte a vaapplicazioni tivi ria scala, grafici, dati statistici) I-II (10-9) III (8) sa utilizzare in modo del tutto appropriato, preciso e disinvolto la terminologia specifica. conosce i contenuti in modo preciso, accurato, approfondito e padroneggia cause ed effetti delle varie problematiche. padroneggia le relazioni di interdipendenza (uomo-ambiente, società a diverso grado di sviluppo) che determinano l’organizzazione del territorio e sa operare confronti tra realtà diffe-renti in modo accurato e preciso. presenta le tematiche con precisione, ricchezza di termini, anche specifici, scioltezza e originalità. Capace ed accurato nell’applicare quanto acquisito a contesti e realtà geografiche differenti. Rielabora in modo originale e con approfondimenti personali. sa utilizzare conosce i dimostra di sa- padroneggia gli presenta i conin modo ap- contenuti in per opporstrumenti; sa tenuti in modo propriato e modo preci- tunamente riinterpretarli e organico, accusicuro la so ed appro- flettere sulle re- localizzarli con rato e personaterminologia fondito e di- lazioni che de- precisione. le. Effettua apspecifica. mostra di terminano l’orplicazioni a comprendere ganizzazione contesti e realtà cause ed ef- territoriale e di geografiche fetti delle saper stabilire differenti. Rievarie proble- confronti in labora in modo matiche. modo preciso. personale. 58 padroneggia con precisione gli strumenti propri della disciplina; sa interpretarli e localizzare con prontezza e precisione sulla carta geografica. sa scegliere autonomamen-te i mezzi ed effettuare i passaggi per realizzare una ricerca tema-tica / uno stru-mento grafico o cartografico / un confronto tra realtà geografi-che in base a dati forniti. sa predisporre, su consegna, i mezzi ed effettuare i passaggi per realizzare una ricerca tematica /uno strumento grafico o cartografico / un confronto tra realtà geografiche in base a dati forniti. L’ALUN Conoscenza Conoscenza Conoscenza di NO dei termini e compren- regole e prin…. sione dei cipi contenuti Conoscenza degli strumenti, capacità di utilizzarli (a- Capacità di effettuare trasformazioni, adattamenti, applicazioni Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi presenta i contenuti in modo chiaro, discretamente organico e a tratti personale. Effettua applicazioni in contesti differenti. Rielabora in modo discretamente accurato. sa cogliere par- si orienta suffi- presenta le tete delle relazio- cientemente matiche in moni di innell’uso degli do ordinato e terdipendenza strumenti e nel- chiaro. Se guied opera conla loro indato effet-tua fronti in modo terpretazione. applica-zioni in sistematico. Localizza con conte-sti diversi sufficiente pre- e rielabora in cisione. modo semplice, ma ordinato. sa effettuare correttamente i passaggi per realizzare una ricerca tematica / uno strumento grafico o cartografico / un confronto tra realtà geografiche in base a dati forniti. non coglie le relazioni di interdipendenza e non si orienta nel mettere a confronto realtà diverse. anche se guidato, è incerto nell’effettuare i passaggi per realizzare una ricerca tematica / uno strumento grafico o cartografico / un confronto tra realtà geografiche in base a dati forniti. tlante, carte a varia scala, grafici, dati statistici) IV (7) V (6) VI (5) sa utilizzare correttamente la terminologia specifica. conosce i contenuti in modo discretamente preciso e dimostra di comprendere con sufficiente chiarezza cause ed effetti delle problematiche. sa utilizzare conosce i in modo so- contenuti in stanzialmen- modo suffite corretto e cientemente appropriato preciso e dila termino- mostra di logia speci- comprendere fica. con una sufficiente chiarezza causa ed effetti delle problematiche. sa utilizzare conosce in con impac- modo incerto cio e qualche e poco predif- ficoltà la ciso i conteternuti, e riesce minologia a cogliere specifica. solo in modo frammentario cause ed effetti delle problematiche. sa cogliere le relazioni di interdipendenza ed opera confronti in modo abbastanza sistematico. 59 si orienta discretamente nell’uso degli strumenti e nella loro interpretazione. Localizza con discreta precisione. è incerto nell’utilizzare gli strumenti e nell’assegnare il corretto significato a grafici e tabelle. Si orienta con qualche difficoltà sulla carta geografica porge i contenuti in modo disorganico e poco preciso. Insicuro nell’effettuare applicazioni. Rielabora in modo confuso e frammentario. se guidato, sa effettuare i passaggi per realizzare una ricerca tematica / uno strumento grafico o car- tografico / un confronto tra realtà geografiche in base a dati forniti. L’ALUN Conoscenza Conoscenza Conoscenza di NO dei termini e compren- regole e prin…. sione dei cipi contenuti Conoscenza degli strumenti, capacità di utilizzarli (atlante, carte a varia scala, grafici, dati statistici) Capacità di effettuare trasformazioni, adattamenti, applicazioni Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi VII (4) è impreciso e scorretto nell’utilizzare la terminologia specifica. Non sempre stabilisce la giusta relazione tra termine e contenuto conosce in modo frammentario, confuso e a tratti scorretto i contenuti; non riesce ad individuare cause ed effetti delle problematiche. è incapace di cogliere le relazioni di interdipendenza e di operare confronti. è in difficoltà di fronte agli strumenti; non li sa utilizzare; non si orienta sulla carta geografica. espone in modo frammentario, confuso e incompleto. Non riesce ad effettuare applicazioni in contesti diversi e non sa rielaborare i contenuti. anche se guidato, non sa effettuare i passaggi per realizzare una ricerca tematica / uno strumento grafico o car- tografico / un confronto tra realtà geografiche in base a dati forniti. VIII (3) non riesce a stabilire corrette relazioni tra termine e contenuto. Non conosce il significato della terminologia specifica. non possiede alcuna conoscenza dei contenuti trattati. E’ incapace di individuare cause ed effetti. non è asso- lutamente in grado di co- gliere le rela- zioni di inter- dipendenza, né di mettere a confronto situazioni differenti. non conosce gli strumenti; non li sa utilizzare; è completamente disorientato di fronte alla carta geografica. espone in modo frammentario, confuso e poco logico. Non si orienta nell’effettuare applicazioni ed è del tutto incapace di rielaborare i contenuti. non è assolutamente in grado di effettuare i passaggi per realizzare una ricerca tematica / uno strumento grafico o cartografico / un confronto tra realtà geografiche in base a dati forniti. IX (2) non ha permesso di effettuare la valutazione non ha permesso di effettuare la valutazione non ha permesso di effettuare la valutazione non ha permesso di effettuare la valutazione non ha permesso di effettuare la valutazione non ha permesso di effettuare la valutazione 60 AREA di indirizzo : L’alunno ….. I-II (10-9) III (8) IV (7) V (6) VI (5) VII (4) STORIA DELL’ARTE Conoscenza dei termini Conoscenza delle Capacità caratteristiche delle di decodificare le opere d’arte e dei immagini beni culturali usa i termini fonda- conosce ed espone in analizza le opere mentali e i concetti modo chiaro, preciso, d’arte e le relative propri del linguaggio coerente e dettagliato. realtà ambientali artistico con estrema chiarezza, precisione e con proprietà, competenza e disinprontezza. voltura. usa i termini fonda- conosce ed espone in analizza le opere mentali e i concetti modo chiaro preciso e d’arte e le relative propri del linguaggio coerente. realtà ambientali artistico con chiarezza con proprietà e competenza. usa i termini fonda- conosce ed espone analizza le opere mentali e i concetti con chiarezza le cad’arte e le relative propri del linguaggio ratteristiche fondarealtà ambientali artistico mentali. con ordine. con proprietà. usa i termini fonda- conosce ed espone analizza le opere mentali e i concetti con sufficiente chia- d’arte e le relative propri del linguaggio rezza le caratrealtà ambientali artistico teristiche fondacon sufficiente ordicon sufficiente pro- mentali. ne. prietà i termini. confonde alcuni ter- talvolta si confonde analizza le opere mini e concetti. nell’esposizione an- d’arte e le relative che se aiutato realtà ambientali dall’insegnante. con qualche confusione. ha una conoscenza ha conoscenze connon conosce alcuni confusa e approsfuse e frammentarie. principi fondamensimativa. tali. VIII (3) non conosce né termini né concetti IX (2) non ha permesso di effettuare la valutazione non ha conoscenze e non ha alcuna conon riesce ad esporre noscenza dei principi fondamentali. non ha permesso di non ha permesso di effettuare la effettuare la valutazione valutazione 61 Capacità di orientarsi sia geograficamente sia storicamente stabilisce collegamenti in senso sia diacronico sia sincronico con molta facilità, prontezza e precisione. stabilisce collegamenti in senso sia diacronico sia sincronico con facilità e intuizione. stabilisce collegamenti in senso sia diacronico sia sincronico agilmente. stabilisce collegamenti in senso sia diacronico sia sincronico con suggerimento dell’insegnante. stabilisce collegamenti solo saltuariamente. stabilisce collegamenti molto raramente anche se guidato. non stabilisce mai collegamenti. non ha permesso di effettuare la valutazione TECNICHE di COMUNICAZIONE AREA di indirizzo : L’alun Conoscenza no… dei contenuti I-II conosce e (10-9) padroneggia i contenuti in modo completo, preciso e approfondito. III (8) conosce i contenuti in modo preciso e approfondito. IV (7) conosce i contenuti in modo discretamen-te preciso V (6) conosce i contenuti in modo corretto ma essenziale Conoscenza di regole e principi Competenze Capacità di efCapacità linguistiche fettuare adat- logiche e di rieed espressitamenti laborazione ve Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi riconosce e in- si esprime in utilizza paradi- sa analizzare, procede in dividua i mec- modo coegmi interpreta- sintetizzare, rie- piena autocanismi che rente, chiaro tivi in contesti laborare i conte- nomia in tutte regolano il e utilizza in differenti riunuti in modo o- le fasi di processo co- modo appro- scendo ad effet- riginale, con ap- un’attività, municativo priato e dituare adattaporti personali,ed anche con sonei vari con- sinvolto la menti in modo effettua eventua- luzioni persotesti di rifeterminologia accurato e pre- li collegamenti nali. rimento. specifica. ciso. interdisciplinari. riconosce e si esprime in utilizza paradi- sa analizzare, è sicuro in tutindividua i modo coegmi interpreta- sintetizzare, rie- te le fasi di un meccanismi rente, chiaro tivi in contesti laborare i conte- procedimento che regolano e utilizza in differenti riunuti in modo per- operativo,proil processo modo appro- scendo ad effet- sonale ed efcede in maniecomunicativo priato la tuare adattafettua collegara autonoma. nei vari con- terminologia menti in modo menti interditesti di rifespecifica. accurato. sciplinari. rimento. dimostra di si esprime in utilizza parasa analizzare, organizza il saper oppor- modo chiaro, digmi intersintetizzare, rie- lavoro con tunamente ri- discretamen- pretativi in con- laborare i conte- chiarezza e flettere sui te coerente, e testi diffe-renti nuti in modo di- ordine in tutte meccanismi utilizza in riuscendo ad scretamente ac- le operazioni. che regolano modo corret- effettuare acurato, ed effetil processo co- to la termi- dattamenti in tua collegamenti municativo nologia spe- modo corretto. interdisciplinari. nei vari con- cifica. testi di riferimento. dimostra di si esprime in utilizza paradi- sa analizzare, è in grado di saper oppor- modo sem- gmi interpresintetizzare, rie- eseguire con tunamente ri- plice e utitativi in contesti laborare i conte- sufficiente flettere sui lizza in mo- differenti riunuti in modo chiarezza e meccanismi do sostanscendo ad effet- semplice, ma or- ordine procetuare adattache regolano zialmente dinato, ed effet- dimenti e moil processo corretto la menti in modo tua eventuali col- delli operativi. comunicativo terminologia corretto ed es- legamenti innei vari con- specifica. senziale. terdisciplinari. testi di riferimento. 62 L’alun Conoscenza no… dei contenuti Conoscenza di regole e principi VI (5) conosce i contenuti in modo incerto, parziale e a tratti scorretto. VII (4) conosce i contenuti in modo frammentario, confuso e scorretto. riesce a cogliere, anche se in modo non sistematico, i meccanismi che regolano il processo comunicativo nei vari contesti di riferimento. ha difficoltà nel cogliere i meccanismi che regolano il processo comunicativo nei vari contesti di riferimento. VIII (3) non possiede alcuna conoscenza dei contenuti trattati. IX (2) non ha permesso di effettuare la valutazione non è assolutamente in grado di cogliere i meccanismi che regolano il processo comunicativo nei vari contesti di riferimento. non ha permesso di effettuare la valutazione Competenze Capacità di efCapacità linguistiche fettuare adat- logiche e di rieed espressitamenti laborazione ve Capacità di utilizzare procedimenti e modelli operativi ha qualche è incerto nelanalizza, sintedimostra difficoltà di l’utilizzo dei tizza, rielabora in qualche diffiespressione e paradigmi inter- modo confuso e coltà in alcune utilizza in pretativi in con- frammentario; fasi. modo poco testi diffe-renti non effettua colcorretto la ma, se gui-dato, legamenti interterminologia riesce ad effet- disciplinari. specifica. tuare adattamenti in modo essenziale. si esprime in modo stentato, frammentario, confuso e incompleto e non stabilisce la giusta relazione tra termine e contenuto. non trova le parole per esprimersi e non conosce il significato della terminologia specifica. non riesce ad utilizzare paradigmi interpretativi in contesti differenti e non riesce ad effettuare adattamenti in modo essenziale. presenta evidenti difficoltà nel rielaborare i contenuti. è disorganizzato nel ripercorrere la maggior parte dei modelli operativi. non riesce ad utilizzare paradigmi interpretativi in contesti diffe-renti e non riesce ad effet-tuare adatta-menti in modo essenziale. non riesce ad effettuare operazioni logiche e rielaborative anche semplici. non riesce né a predisporre né ad eseguire con ordine le varie operazioni. non ha permesso di effettuare la valutazione non ha permesso di effettuare la valutazione non ha permesso non ha di effettuare la permesso di valutazione effettuare la valutazione 63 Area di indirizzo: SCIENZE INTEGRATE – FISICA / CHIMICA L’ Conoscenza alundei termini no… I-II Utilizza con pre(10-9) cisione e rapidità un linguaggio specifico appropriato. Conoscenza di fatti, fenomeni e principi Comprensione dei concetti, regole e principi Conosce in modo accurato, completo e approfondito gli argomenti trattati. Riconosce rapidamente i rapporti causa/effetto nei fenomeni, illustrando in modo ampio e approfondito i principi fisici interessati. III (8) Utilizza corretta- Conosce in modo acmente un linguag- curato e completo gli gio specifico apargomenti trattati. propriato. IV (7) Utilizza più che sufficientemente un linguaggio specifico appropriato. V (6) Utilizza sufficientemente un linguaggio specifico appropriato. VI (5) Non utilizza sempre con sicurezza un linguaggio specifico appropriato. Utilizza scorrettamente un linguaggio specifico appropriato. VII (4) VIII (3) IX (2) Non utilizza un linguaggio specifico appropriato. Riconosce senza difficoltà i rapporti causa/ effetto nei fenomeni fisici, illustrando in modo chiaro e preciso i principi fisici interessati. Conosce in modo Riconosce quasi tutti i completo anche se rapporti causa/effetto nei non approfondito gli fenomeni fisici, illuargomenti trattati pur strandoli in modo chiaro con qualche lieve er- anche se con qualche lierore, dimostrando si- ve incertezza. cura conoscenza delle nozioni di base. Conosce i contenuti Riconosce solo i fondarichiesti pur con mentali rapporti causaqualche superficialità. /effetto nei fenomeni fisici e gli illustra con qualche difficoltà. Conosce in modo su- Riconosce alcuni rapporti perficiale e poco pre- causa/effetto nei fenomeni ciso gli argomenti fisici. trattati. Conosce in modo Presenta significative difconfuso, distorto e ficoltà nel riconoscere i con incertezze i con- rapporti causa/effetto nei tenuti richiesti. fenomeni fisici. Non ha nessuna o pressoché minima conoscenza dei contenuti richiesti. Non ha permesso Non ha permesso di di effettuare la val effettuare la valutaz. Capacità di effettuare applicazioni e di risolvere problemi Imposta e risolve puntualmente problemi complessi che si presentano in contesti diversi passando facilmente dall’astratto al caso concreto. Imposta e risolve problemi di media difficoltà, che si presentano in contesti diversi riuscendo a passare dall’astratto al concreto. Imposta e risolve semplici problemi. Imposta e risolve semplici problemi pur con qualche lieve incertezza. Commette lievi errori nell’impostazione di problemi. Applica solo saltuariamente le scarse conoscenze in compiti semplici, commettendo molti errori. Non riconosce i rapporti Non possedendo conocausa/effetto nei fenoscenze dei fatti, non riemeni fisici. sce ad applicarle per risolvere un problema. Non ha permesso di effet- Non ha permesso di eftuare la valutazione. fettuare la valutazione. 64 6.5. DIDATTICA E DISABILITA’: VERIFICHE E VALUTAZIONE La valutazione è parte integrante della didattica e del processo di crescita globale del disabile, ma la sua dimensione si spinge oltre a quella della didattica curricolare. La valutazione del disabile è e deve essere inscindibile dal “progetto di vita” del singolo allievo. Fermo restando che ogni disabile ha potenzialità, bisogni e difficoltà uniche e non standardizzabili, è opportuno ribadire sia il modus operandi, normato per legge, che quello derivante dalla pratica operativa maturata nel nostro Istituto. Progetto Di Vita PEI personalizzato (differenziato) PEI curricolare PEI curricolare: ° ° ° ° ° ° I contenuti disciplinari non sono personalizzati e rispecchiano quelli della classe. Sono possibili eventuali riduzioni ad obiettivi minimi anche per singole discipline. Gli obiettivi minimi di ogni singola disciplina vengono preventivamente stabiliti in sede di dipartimento. Verifiche effettuate con la classe, il docente di sostegno non esplicita in alcun modo i contenuti della stessa all’alunno. Valutazione secondo le stesse griglie di valutazione e/o parametri della classe. Accesso al “diploma di qualifica” e al “diploma di Stato” PEI personalizzato (differenziato): ° ° ° ° Permette di intervenire nei contenuti delle singole discipline con riduzioni anche significative, consentendo comunque di non escludere a priori alcuna didattica dal PEI. Permette di proporre verifiche personalizzate aderenti al percorso svolto, differenziate rispetto alle didattiche curricolari. Durante le verifiche, svolte in classe, è possibile la presenza del docente di sostegno che pondererà eventuali suoi interventi. La valutazione non sarà riferita ai programmi ministeriali secondo quanto previsto dall’O.M. 90/2001 art. 15 ma al PEI personalizzato. [a] Potranno essere oggetto di verifica anche i percorsi promossi dalla scuola, come stage o alternanza scuola-lavoro, purché pianificati all’interno del “Progetto di vita”, qualora ve ne sia la necessità formale (pagellina, scrutinio) la valutazione verrà attribuita dalle discipline dell’area tecnica, previa relazione del tutor scolastico e/o dalle discipline oggetto di sensibile riduzione della frequenza. [b] La valutazione deve avvenire anche in presenza di disabilità grave, la sua formulazione potrà esulare dalla singolarità delle diverse discipline e rappresentare un giudizio globale di aderenza al pianificato “progetto di vita”. Potranno essere oggetto di verifica performance scritte e/o orali, ma anche quanto svolto in classe nei quaderni o su altro supporto (cartelloni, computer, ecc.). Per quanto esplicitato nelle situazioni 65 ° didattiche indicate ai punti [a] e [b], la valutazione avrà una forte componente collegiale (consiglio di classe) che supplirà eventuali difficoltà nel reperire votazioni dalle singole discipline. Non vi sarà l’accesso al “diploma di qualifica” e al “diploma di Stato” ma a delle attestazioni che riporteranno non solo punteggi ma, in modo descrittivo, indicazioni sulle competenze acquisite dall’allievo. Il PEI personalizzato: indicazioni pratiche Il PEI personalizzato ha la funzione di consentire la proficuità di una frequenza anche ad alunni con disabilità cognitive rilevanti, non è un percorso di serie B ed ha una sua precisa valenza didattico formativa, a patto che tutti i diversi attori si attivino nella sua pianificazione. L’alunno disabile è alunno della classe e quindi supportato non solo dal docente di sostegno ma da tutti i docenti della classe stessa (didattica inclusiva). Per la sua corretta attuazione deve: - Essere attivato, condiviso e sottoscritto dal Consiglio di Classe che lo concorda inoltre con la famiglia dell’allievo e l’equipe medica che segue l’alunno - Il PEI descrive l’alunno e la globalità dell’intervento, che all’interno dello specifico progetto di vita, si andrà ad attivare. Ad esso si affianca la programmazione, passibile di revisioni, che rappresenta un processo dinamico ridiscusso in ogni successivo Consiglio di Classe alfine di verificarne l’aderenza con le potenzialità dell’allievo. - La collaborazione fra docenti curricolari e docente di sostegno deve essere costante, le prove vengono concordate, come pure le valutazioni che possono avvalersi di un punteggio prestabilito o di una griglia di valutazione con un numero limitato di indicatori. Il range di punteggio della valutazione può prevedere gli stessi valori delle classe, ma risulta inopportuna l’assegnazione di insufficienze gravi per l’effetto demotivante che possono generare in soggetti deboli. Andrà applicata una “Curva di Gauss” che consideri, nel periodo fra due valutazioni periodiche (consigli di classe) la globalità dei risultati nelle verifiche, una eccessiva negatività o al contrario una eccessiva positività saranno indicatori non solo delle performance del soggetto ma anche della corretta pianificazione del PEI che conseguentemente potrà essere riformulato per garantirne la sua efficacia. - La risposta ai bisogni formativi dell’alunno disabile non trova soluzione unicamente nell’affiancamento al docente di sostegno, al contrario egli sarà lo strumento di relazione e confronto con i diversi docenti curricolari e il consiglio di classe tutto. - La realizzazione di un PEI personalizzato (differenziato) potrà anche non aderire ai contenuti propri delle singole discipline nel caso in cui l’alunno presenti una disabilità grave, quindi gli argomenti che verranno proposti saranno funzionali al “progetto di vita” e non necessariamente ai programmi ministeriali. Al contrario, nel caso in cui non vi sia disabilità grave, verrà privilegiata l’appartenenza al gruppo classe, cioè l’inclusione (integrazione) e l’aderenza agli argomenti disciplinari, con gli opportuni adattamenti. 6.6. VALUTAZIONE DEI CREDITI O.M. 87 DEL 03/12/04 L’O.M. n. 87 del 3 dicembre 2004 all’art. 1 comma 1 dice che “Il passaggio dal sistema della formazione professionale e dall’apprendistato al sistema dell’istruzione, previsto dall’art. 6 del DPR n. 257/2000 […], è disciplinato dalle norme della presente Ordinanza, che modificano le norme dell’O.M. 21 maggio 2001, n. 90, riguardanti l’accesso alle classi della scuola secondaria superiore attraverso esami di idoneità e integrativi, mentre rimangono confermate le altre disposizioni della medesima ordinanza”. 66 Riprende quindi quanto previsto specificando all’art. 2 comma 2, che “Per il passaggio al biennio terminale degli istituti professionali […] sono ammessi coloro che sono in possesso del relativo diploma.” Per i giovani sprovvisti del diploma la Commissione delibera l’ammissione all’esame previa valutazione dei crediti. “Gli esami di qualifica […] possono svolgersi anche in corso d’anno, per documentati motivi valutati dalla commissione […]. All’art. 3 si precisa che: “I giovani […] presentano apposita domanda all’istituto prescelto, allegando la documentazione ritenuta utile per la valutazione, da parte della Commissione […], delle competenze, conoscenze e abilità possedute”. L’art. 5 ai commi 1 e 2 ribadisce quanto già detto relativamente alla certificazione nel D.P.R. n. 257, aggiungendo, al comma 2, che “l’ammissione agli esami di qualifica è accompagnata da un voto, espresso in centesimi, equivalente allo scrutinio finale di ammissione previsto dall’art. 27, comma 6 dell’O.M. n. 90/2001”. Tutto ciò premesso, il Collegio Docenti ha deliberato che venga nominata una Commissione che potrà decidere di sottoporre l’interessato ad ulteriori accertamenti (v. DPR n. 257 art. 6, comma 2) per verificare le competenze essenziali, relative alle discipline e attività caratterizzanti il corso di studi cui lo stesso intende accedere, o comunque certificare la necessità di eventuali integrazioni (comma 3 del già citato art. 6). Poiché il “Pietro d’Abano” è un istituto professionale che prepara addetti ai settori turistico e ristorativo, i crediti saranno valutati “oggettivamente”, sulla base della documentazione “in uscita” dalle esperienze che potranno derivare esclusivamente: • dalla frequenza a corsi di formazione professionale nel settore turistico o della ristorazione; • dall’esercizio dell’apprendistato nei suddetti settori; • per effetto di attività lavorativa nell’ambito turistico o della ristorazione, e che sarà costituita da certificazioni degli enti formatori, da attestazioni di apprendistato, da dichiarazioni del datore di lavoro relativamente alla professionalità dimostrata dall’interessato nell’espletamento del lavoro. Per quanto concerne invece l’autoformazione, questa dovrà essere valutata dalla Commissione attraverso ulteriori accertamenti (v. DPR n. 257 art. 6, comma 2) che attestino le competenze acquisite e che permettano il proficuo inserimento dell’interessato nell’anno di corso più adeguato. Le competenze, ritenute essenziali relativamente alle discipline e alle attività caratterizzanti il corso di studi per l’accesso alle classi seconda, terza e quinta, potranno essere accertate attraverso un colloquio nell’ambito del quale l’interessato dovrà: • sapersi esprimere in modo semplice, ma corretto, dimostrando di conoscere il significato delle parole usate; • saper comprendere il contenuto globale di un messaggio in lingua straniera; • riconoscere l’importanza della legislazione specifica nei settori turistico e/o ristorativo e saper cogliere il valore della legalità; • saper utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo e avere nozioni di informatica; • riconoscere l’importanza delle scienze dell’alimentazione per una corretta prassi operativa; • saper procedere “teoricamente” in modo corretto nelle diverse fasi del laboratorio; Per quanto riguarda la certificazione dei crediti degli alunni “in uscita” dal Pietro d’Abano si valuteranno le conoscenze, le competenze e le capacità, così come emergeranno dal giudizio del Consiglio di Classe di appartenenza dell’alunno che chiede il passaggio ad altro organismo di formazione. 67 6.7. IL NUOVO OBBLIGO D’ISTRUZIONE IN ITALIA – SAPERI IRRINUNCIABILI Dal 1° settembre 2007 è entrato in vigore l’obbligo d’istruzione elevato a dieci anni, in base alla Legge 26 dicembre 2006, n. 296, art.1, comma 622. L’innovazione ha carattere sperimentale ed è stata applicata negli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009, sino alla ricomposizione di tutti gli ordinamenti dell’istruzione, a partire dall’anno 2010/2011, quando si attuerà il nuovo assetto del secondo ciclo, costituito dal sistema dell’istruzione secondaria superiore – articolata in licei e istituti tecnici e istituti professionali – e dal sistema dell’istruzione e formazione professionale. La “novità” consiste nel rivolgere il sapere disciplinare al raggiungimento del “saper fare” a largo spettro, utilizzabile in più campi e con versatilità. Tali competenze devono essere “certificate”. Le scuole devono, pertanto, realizzare l’innovazione in relazione agli assi culturali strategici e alle competenze chiave. I saperi e le competenze sono riferiti a quattro assi culturali: l’asse dei linguaggi, l’asse matematico, l’asse scientifico-tecnologico, l’asse storico sociale. La Commissione che si è costituita nell’anno 2007-08 ha elaborato i saperi irrinunciabili (D.M. 22 agosto 2007) nel rispetto della specificità dell’indirizzo di studi del professionale alberghiero. ASSE DEI LINGUAGGI Lingua italiana : • Competenze Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti • • • • • • Abilità/Capacità Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale Esporre in modo chiaro, logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo orale Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere anche il proprio punto di vista Individuare il punto di vista dell’altro in contesti formali e informali 68 • • • • • • Conoscenze Principali strutture grammaticali della lingua italiana Elementi di base delle funzioni della lingua Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali Contesto, scopo e destinatario della comunicazione Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativi • Competenze Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo • Abilità/Capacità Padroneggiare le strutture della lingua nei testi • • • • Applicare strategie diverse di lettura • • • • Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espresivi di un testo Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario • • • • Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi • Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative • • Riconoscere e apprezzare le opere d’arte • • Conoscere e rispettare i beni culturali e ambientali a partire dal proprio territorio • • • • Utilizzare gli strumenti fondamentali per la fruizione consapevole del patrimonio artistico 69 • • • Conoscenze Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi Principali connettivi logici Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi Tecniche di lettura analitica e sintetica Tecniche di lettura espressiva Denotazione e connotazione Principali generi letterari, con particolare riferimento alla tradizione italiana Contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere Elementi strutturali di un testo scritto coerente e coeso Uso dei dizionari Modalità e tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto,lettera,relazioni,ecc… Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura e revisione Elementi fondamentali per la lettura/ascolto di un’opera d’arte (pittura, architettura, plastica, fotografia, film, musica…) Principali forme di espressione artistica Lingue straniere • Competenze Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi • • • • • • • • Abilità/Capacità Comprendere i punti principali di messaggi e annunci semplici e chiari su argomenti di interesse personale, quotidiano o sociale Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse personale, quotidiano o sociale Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi relativi all’ambito personale e sociale Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse personale, quotidiano, sociale Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano o sociale Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali • Conoscenze Lessico di base su argomenti di vita quotidiana e sociale • Uso del dizionario bilingue • Regole grammaticali fondamentali • Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comune Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi, lettera informale. • • Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia la lingua. ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO Scienze della Terra Biologia : • Competenze Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue va- • Abilità/Capacità Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici, ecc…) 70 • • • Conoscenze Concetto di misura e sua approssimazione Errore sulla misura Principali strumenti e tecniche di misurazione rie forme il concetto di sistema e di complessità • • • • • • Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza • • • Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate • • • o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media Organizzare e rappresentare i dati raccolti • Individuare, con la guida di un docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli Presentare i risultati dell’analisi Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema Osservare e descrivere un determinato ambiente per valutarne i rischi per i suoi fruitori Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia Essere consapevoli dei possibili impatti sull’ ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società Saper cogliere le interazioni tra esigenze di vita e processi tecnologici • Adottare semplici progetti per la soluzione di problemi pratici • 71 • • Sequenza delle operazioni da effettuare Fondamentali meccanismi di catalogazione Concetto di sistema e di complessità Schemi, tabelle e grafici; raccolta di dati biometrici • Concetto di ecosistema e di antropizzazione • Cenni sui concetti di sviluppo sostenibile ed impatto ambientale • Concetto di calore e temperatura. Limiti di sostenibilità delle variabili di un ecosistema • Risorse rinnovabili e non. Il ruolo dell’energia e delle energie alternative. • Strutture di base del sapere tecnologico: l’evoluzione della tecnologia dalla conquista dello spazio alle biotecnologie Fasi di un processo tecnologico: dall’idea al-la produzione di merci, piante ed animali Il metodo della progettazione attraverso il metodo scientifico • ASSE MATEMATICO Matematica Competenze • Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Abilità/Capacità • Comprendere il significato logico-operativo di numeri appartenenti ai diversi sistemi numerici. Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra. • Comprendere il significato di potenza, calcolare potenze e applicarne le proprietà. • Risolvere brevi espresioni nei diversi insiemi numerici; rappresentare la soluzione di un problema con un’espressione. • Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche; risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numerici • Comprendere il significato logico-operativo di rapporto e grandezza derivata; impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale. • Risolvere espressioni con monomi e polinomi, sviluppare i prodotti notevoli e scomporre i polinomi. • Risolvere operazioni ed espressioni con le frazioni algebriche, precisando le condizioni di esistenza • Risolvere equazioni di primo grado e verificare la correttezza dei proce72 Conoscenze • Gli insiemi • Gli insiemi numerici N, Z, Q, R; • Rappresentazioni, operazioni, ordinamento. • Espressioni algebriche: monomi, polinomi e frazioni algebriche; principali operazioni • Equazioni e disequazioni di primo grado • Sistemi di primo grado • Radicali quadratici • Equazioni di secondo grado • • • • • Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni • • • • • • Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi • • • • Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con • • dimenti utilizzati Rappresentare graficamente equazioni di primo grado Risolvere sistemi di equazioni lineari Risolvere operazioni ed espressioni numeriche con i radicali quadratici Risolvere equazioni di secondo grado, complete e incomplete. Riconoscere i principali enti e figure geometriche Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche e operative Applicare le principali formule relative alle figure geometriche Risolvere problemi di tipo geometrico • • • • • • Progettare un percorso risolutivo strutturato Formalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa • Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati Rappresentare classi di • 73 • • • Gli enti fondamentali della geometria I poligoni e loro proprietà Misura di grandezze. Perimetro e area dei poligoni. Teorema di Pitagora. Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano. Interpretazione geometrica di disequazioni di primo grado Interpretazione geometrica dei sistemi di equazioni Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi Principali rappresentazioni di un oggetto matematico Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali. Formule geometriche, equazioni di primo e di secondo grado, sistemi lineari Significato di analisi e organizzazione di dati numerici Architettura del compu- l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico dati mediante istogrammi e diagrammi a torta • Leggere e interpretare tabelle e grafici • Analizzare un sistema artificiale in termini di funzioni e di architettura • Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un foglio elettronico • Rappresentare in forma grafica i risultati dei calcoli eseguiti. * I contenuti relativi alla classe seconda hanno lo sfondo grigio. • ter Il foglio elettronico Excel. Formule e funzioni; grafici statistici. ASSE STORICO-SOCIALE Storia : • Competenze Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali Abilità/Capacità • Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione di eventi storici e di aree geografiche • Collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio-tempo • Identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree e periodi diversi • • • • • Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza. 74 • Conoscenze Le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale I principali fenomeni storici e le coordinate spazio-tempo che li determinano I principali fenomeni sociali, economici che caratterizzano il mondo contemporaneo anche in relazione alle diverse culture Conoscere i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea I principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio Competenze Abilità/Capacità Conoscenze • Leggere - anche in mo• Le diverse tipologie di dalità multimediale – le fonti differenti fonti letterarie, iconogra-fiche, documentarie, cartografiche ricavan-done informazioni su eventi storici di diverse epoche e differenti aree geografiche • Individuare i principali • Le principali tappe dello mezzi e strumenti che sviluppo hanno caratterizzato dell’innovazione tecnil’innovazione tecnicoco-scientifica e della scientifica nel corso conseguente innovaziodella storia ne tecnologica Diritto ed economia • Competenze Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimen-to dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente • • • • Abilità/Capacità Comprendere le caratteristiche fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione italiana Individuare le caratteristiche essenziali della norma giuridica e comprenderle a partire dalle proprie esperienze e dal contesto scolastico Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra persona-famiglia-società-Stato Riconoscere le funzioni di base dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali ed essere in grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai principali servizi da essi erogati 75 • • Conoscenze Costituzione italiana Organi dello Stato e loro funzioni principali • Conoscenze di base sul concetto di norma giuridica e di gerarchia delle fonti • Principali problematiche relative all’integrazione e alla tutela dei diritti umani e alla promozione delle pari opportunità • Organi e funzioni di regione, provincia e Comune Conoscenze essenziali dei servizi sociali • Competenze • • • Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio • Abilità/Capacità Identificare il ruolo delle istituzioni europee e dei principali organismi di cooperazione internazionale e riconoscere le opportunità offerte alla persona, alla scuola e agli ambiti territoriali di appartenenza. Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio • • • • • • Riconoscere i principali settori in cui sono organizzate le attività economiche del proprio territorio • Conoscenze Ruolo delle organizzazioni internazionali Principali tappe di sviluppo dell’Unione Europea Regole che governano l’economia e concetti fondamentali del mercato del lavoro Regole per la costruzione del curriculum vitae Strumenti essenziali per leggere il tessuto produttivo del proprio territori Principali soggetti del sistema economico del proprio territorio 6.8. CRITERI di VALUTAZIONE DEL PROFITTO I criteri di valutazione in atto presso l'Istituto sono stati fissati ed approvati dal Collegio Docenti e appaiono nel presente POF. Vengono forniti agli alunni notizie e ragguagli sugli obiettivi educativi e su quelli didatticodisciplinari che ciascun docente si prefigge di raggiungere; si chiariscono i criteri della valutazione; si esprime chiaramente il voto o giudizio spiegandone le ragioni; si commenta il voto del compito scritto al momento della riconsegna, così come si chiariscono le ragioni delle valutazioni attribuite in sede di scrutinio del primo quadrimestre, nel rispetto della trasparenza (L. 7/8/90 n. 241. Vedi al punto 6.1. Contratto formativo). Le proposte di voto in sede di scrutinio presentano un valore intero e tengono conto degli obiettivi educativi che vengono usati come bilancia- in positivo o in negativo - della valutazione stessa. 76 In sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe esprime sul verbale il giudizio scritto di non promozione o di sospensione del giudizio nonché quello di ammissione o di non ammissione all’Esame di Stato. Non viene applicata la sospensione del giudizio oltre le seguenti insufficienze*: 4 4 4 5 4 5 5 4 Classi prime 4 5 5 5 4 5 5 5 5 Classi seconde Classi terze Classi quarte 4 5 5 5 5 5 4 5 5 5 5 4 4 5 5 5 5 4 4 5 5 5 5 4 * Delibera Collegio Docenti del 11/05/2012 6.9. ESAME di STATO Le esperienze effettuate in questi anni al Pietro d’Abano hanno consentito al nuovo Esame di Stato di inserirsi in un terreno già ben predisposto: sono infatti applicati già da diversi anni criteri comuni di valutazione validi per tutta la scuola; vengono sistematicamente organizzate le riunioni per materia per predisporre, ad esempio, i test d’ingresso comuni a tutte le classi o le prove finali strutturate o progettuali per gli esami di qualifica. Si procede ogni anno alla programmazione comune per classi parallele e la si verifica in verticale in modo da evitare grandi scarti soprattutto in considerazione del fatto che vengono a trovarsi in una classe alunni provenienti da classi diverse. In particolare nelle classi quinte, coinvolte direttamente nell’Esame di Stato, potrebbero essere proposti, fin dai primi consigli, i nuclei pluridisciplinari, sui quali si lavora successivamente per perfezionarli, integrarli, modificarli secondo le esigenze didattiche dei docenti. Credito formativo e credito scolastico nell'Esame di Stato Il nuovo Esame di Stato ha introdotto formalmente un sistema di valutazione dello studente basato sui "crediti" scolastici e formativi. Questo sistema prevede che la valutazione debba tenere conto dell'intero curricolo dello studente e non solo delle ultime prove o dell'ultimo anno. Il Collegio Docenti del 6/2/2012 ha deliberato di far rientrate nel credito formativo le attività certificate da Enti esterni: partecipazione ad attività sportive/ricreative con Società ed Associazioni regolarmente costituite; frequenza positiva a corsi di Lingue presso scuole di Lingua legittimate ad emettere certificazioni ufficiali e riconosciute nel Paese di riferimento, secondo le normative vigenti; frequenza positiva di corsi di formazione professionale; pubblicazione di tesi, disegni, tavole o fotografie su periodici regolarmente registrati presso il Tribunale di competenza, purché vi sia attinenza con i contenuti del curricolo della scuola; esperienze lavorative che abbiano attinenza con il corso di studi; attività continuativa di volontariato, di solidarietà e di cooperazione presso Enti, Associazioni, Parrocchie. Il concetto di credito scolastico è stato introdotto per rendere gli Esami di Stato più obiettivi e più efficaci nel valutare l'andamento complessivo della carriera scolastica di ogni alunno. 77 Si tratta di un patrimonio che ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni di corso e che contribuisce a determinare il punteggio finale dell'Esame di Stato. Il credito scolastico sarà costituito dalla somma dei punti che anno per anno saranno stati assegnati dal Consiglio di Classe, durante gli scrutini, in base alla media dei voti finali conseguiti e all'impegno dimostrato da ciascun allievo. Il Collegio dei Docenti del 6/2/2012 ha deliberato le attività che possono essere considerate utili per l’attribuzione del credito scolastico come le attività certificabili svolte in Istituto e/o per conto dell’Istituto: - partecipazione a corsi di formazione (es.: patentino, corsi interni, ecc); - partecipazione a Mostre e Fiere in qualità di espositore-dimostratore per conto dell?Istituto (es.:Tecno&Food, Expo-scuola, ecc.); - partecipazione a concorsi, gare, ecc. (es.: gare sportive, gare degli Istituti alberghieri, ecc.); - presenza a manifestazioni d’Istituto come collaboratore (es.: Porte Aperte, banqueting, sommelier, ecc.); - redattore, collaboratore, organizzatore di attività giornalistiche, concorsuali, ricreative d’Istituto; - altro da proporre (sempre attività svolte per conto dell’Istituto o gestite dall’Istituto). Il D.P.R. n. 122 del 22/6/09 , art. 3, stabilisce che “L’ammisione all’esame di Stato….. è disposta , previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina …. e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi”. Il D.M. n. 99 del 16/12/2009 (Criteri per l’attribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e tabelle di attribuzione del credito scolastico) decreta che (art.1), dall’anno scolastico 2009-2010, la nuova ripartizione dei punteggi del credito scolastico si applica nei confronti degli studenti frequentanti il terzultimo anno. MEDIA DEI VOTI M=6 6<M <7 7<M<8 8<M<9 9 < M < 10 CREDITO SCOLASTICO (PUNTI) Candidati interni Classe 3° Classe 4° Classe 5° 3–4 3–4 4–5 4–5 4-5 5–6 5–6 5-6 6–7 6–7 6-7 7–8 7-8 7-8 8-9 Il Collegio dei Docenti del 10/5/2013 ha deliberato di attribuire il punteggio di credito superiore dell’intervallo di oscillazione in caso di: 1. Media dei voti superiore al mezzo punto decimale (da ,51 in su) 2. Possesso di crediti formativi di cui alla tabella all. B circolare N. 345/2013 3. Congruo possesso di attività scolastiche di cui alla tabella all. A circolare N. 345/2013, fatta eccezione per gli studenti che hanno riportato la votazione do 6 in condotta La procedura si applica senza distinzione alcuna sia agli scrutini di giugno (fine anno scolastico) sia in quelli di agosto-settembre (esiti per gli studenti sospesi). La procedura si applica per tutte le classi dalla 3^ alla 5^ senza distinzione alcuna. 78 Griglie di valutazione delle discipline oggetto di simulazione delle prove d’esame. Il Collegio dei Docenti ha deliberato il calendario delle prove di simulazione della terza prova scritta (prima: 11 Marzo 2014, seconda: 23 Aprile 2014). Vengono inserite di seguito le griglie di valutazione delle varie discipline. GRIGLIA di VALUTAZIONE : ANALISI di UN TESTO MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Candidato Classe Corso Punteggio a.s. 2013/14 Indicatori Comprensione Analisi tematica Elaborazione sintetica Commento personale Contestualizzazione Organizzazione del discorso e correttezza formale Insufficiente Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Gravemente incompleta e confusa Superficiale e/o parziale con inesattezze Essenziale con qualche inesattezza Articolata e completa Approfondita ed esauriente 1,5 2 3 4 4,5 Frammentario e confuso Superficiale e/o parziale con inesattezze Con spunti critici adeguati ma non approfonditi Originale ma non esauriente Originale approfondito ed esauriente 1 1,5 2 2,5 3 Gravemente lacunosa e scorretta Parziale con qualche inesattezza Essenziale con qualche imprecisione Adeguata ed articolata Approfondita completa ed esauriente 1 1,5 2 2,5 3 Incoerente disorganica con gravi scorrettezze Incerta nella struttura e nella argomentazione con alcuni errori Globalmente coerente e coesa sostanzialmente corretta Coeso e coerente ben argomentato corretto e fluido nella forma Organico e ricco nell'argomentazione. Fluido ed efficace nella forma 1,5 2 3 4 4,5 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./15 79 Punteggio assegnato Punteggio assegnato Punteggio assegnato Punteggio assegnato GRIGLIA di VALUTAZIONE : ARTICOLO di GIORNALE MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Candidato Classe Corso a.s. 2013/14 Punteggio Indicatori Regole giornalistiche (adeguatezza alle consegne) Elaborazione delle informazioni e dei dati Organizzazione e coerenza del discorso Registro linguistico e correttezza formale Insufficiente Mediocre Sufficiente Buono Non rispettate Scarsamente rispettate Rispettate in modo superficiale Pienamente rispettate 1 1,5 2 2,5 3 Insufficiente Approssimativa Sufficiente Sicura e puntuale Originale ed efficace 1,5 2 3 4 4,5 Incoerente e disorganico Incertezze strutturali e argomentative Globalmente coerente e coeso Coeso e coerente; ben argomentato Organico e ricco nella argomentazione. 1 1,5 2 2,5 3 Inadeguato e improprio, con gravi scorrettezze Non specifico ed impreciso con alcuni errori 1,5 2 Globalmente adeguato con Adeguato alla Pienamente qualche insituazione adeguato. certezza; comunicativa. Fluido ed sostanzial- Corretto nella efficace mente corforma nella forma retto 3 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO Ottimo Pienamente ed efficacemente rispettate 4 4,5 ……… / 15 80 Punteggio assegnato Punteggio assegnato Punteggio assegnato Punteggio assegnato GRIGLIA di VALUTAZIONE : SAGGIO BREVE MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Candidato Classe Corso a.s. 2013/14 Punteggio Indicatori Insufficiente Capacità di elaborazione (interpretazione e confronto dati) Pertinenza (qualità e quantità delle informazioni) Organizzazione e coerenza (equilibrio delle parti, rispetto della struttura e degli spazi) Registro stilistico e correttezza formale Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Originale ed efficace Insufficiente Approssimativa Superficiale Sicura e puntuale 1,5 2 3 4 4,5 Scarsa e limitata Essenziale Adeguata Ampia e puntuale Originale approfondita ed esauriente 1 1,5 2 2,5 3 Disorganico e incoerente Incertezze strutturali e argomentative Globalmente coerente e coeso Ben strutturato Ricco nell'argomentazione e ben equilibrato 1 1,5 2 2,5 3 Adeguato alla situazione comunicativa e corretto nella forma Adeguato alla situazione ed efficace nella forma 4 4,5 Inadeguato e Non speci- Globalmente improprio con fico e im- adeguato con gravi scorret- preciso con qualche imtezze alcuni errori precisione 1,5 2 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO 3 …….. /15 GRIGLIA di VALUTAZIONE: TEMA STORICO 81 Punteggio assegnato Punteggio assegnato Punteggio assegnato Punteggio assegnato MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Candidato Classe Corso a.s.2013/14 Punteggio Indicatori Insufficiente Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Completo approfondito con spunti personali 4,5 Incompleto e lacunoso Superficiale con lacune Pertinente ma generico Adeguato, non del tutto esauriente 1,5 2 3 4 Disorganico e incoerente Approssimati-va e incerta Adeguata Precisa e organica 1 1,5 2 2,5 3 Inadeguata Superficiale con lacune Accettabile Adeguata e significativa Esauriente e personale 1 1,5 2 2,5 3 Gravi scorrettezze e improprietà Incertezze formali e linguaggio generico Sostanzial mente corretta e adeguata Corretta e appropriata Corretta, appropriata ed afficace 1,5 2 3 4 4,5 Contenuto (qualità e quantità delle informazioni) Organizzazione del contenuto (articolazione, coesione, coerenza) Punteggio assegnato Ben strutturaPunteggio ta ed efficace assegnato Punteggio assegnato Capacità critica e di approfondimento Proprietà linguistica e correttezza formale PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO …….. / 15 82 Punteggio assegnato GRIGLIA di VALUTAZIONE : TEMA di ATTUALITA' MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Candidato Classe Indicatori Insufficiente Incompleto e lacunoso Contenuto (qualità e quantità delle informazioni) Corso a.s. 2013/14 Punteggio Mediocre Sufficiente Buono Adeguato, non del SuperficiaPertinente ma tutto esaule con lagenerico riente cune 1,5 2 Disorganico e Approssimativa e incerta incoerente Ottimo Completo approfondito con spunti personali 3 4 4,5 Adeguata Precisa e organica Ben strutturata ed efficace Punteggio assegnato Punteggio assegnato Organizzazione del contenuto (articolazione, coesione, coerenza) 1 1,5 2 2,5 3 Inadeguata Superficiale con lacune Accettabile Adeguata e significativa Esauriente e personale 1 1,5 2 2,5 3 Gravi scorrettezze e improprietà Incertezze formali e linguaggio generico 1,5 2 Punteggio assegnato Capacità critica e di approfondimento Proprietà linguistica e correttezza formale Sostanzial Corretta e mente corretappropriata ta e adeguata 3 4 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO …… / 15 83 Corretta, appropriata ed efficace 4,5 Punteggio assegnato GRIGLIA di VALUTAZIONE : E.T.A.T. / E.G.A.R. MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Candidato Classe Corso Punteggio a.s.2013/14 Indicatori Gravemente insufficiente Contenuto (conoscenza di regole e principi) Insufficiente 1 1,5 1,5 2 1,5 1,5 Punteggio assegnato 3 4 SufficienteAdeguata ricca mente coerenorganica te e semplice 2 2,5 3 Accettabile 2 2 Punteggio assegnato 4 Punteggio assegnato Appropriato 2,5 Inadeguato 1 Ottimo Approfondito 2,5 Inadeguato 1 Buono Accettabile Non sempre coerente 1 Capacità di collegamento interdisciplinare Sufficiente Povero Coerenza alla traccia e argomentazione Conoscenza ed uso del linguaggio specifico e aspetti formali Mediocre 3 4 Accettabile Approfondito 2,5 3 Punteggio assegnato ……. /15 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO GRIGLIA di VALUTAZIONE : GEOGRAFIA MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Candidato Classe Corso Punteggio a.s.2013/14 Indicatori Gravemente insufficiente 1 Conoscenza ed uso del linguaggio specifico e aspetti formali Capacità di applicazione o di collegamento Mediocre Povero Contenuto Articolazione coesione coerenza dell'argomentazione Insufficiente 1,5 2 Non sempre coerente 1 1,5 2 1,5 1 1,5 2,5 Semplice e coerente 3 4 Adeguata ricca organica 2,5 Inadeguato 2 Ottimo Approfondito Accettabile 2 Buono Accettabile 2,5 Inadeguato 1 Sufficiente 3 84 Punteggio assegnato 4 Appropriato 3 Punteggio assegnato 4 Accettabile Approfondito 2,5 3 …….. /15 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO Punteggio assegnato Punteggio assegnato LABORATORIO di ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI RISTORATIVI MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Candidato Classe Corso a.s.2013/14 Punteggio Indicatori Insufficiente Conoscenza Comprensione Analisi Mediocre Sufficiente Buono - Ottimo Scarsa e disorganica Superficiale e poco organica Sufficiente degli argomenti (capacità di orientarsi) Discreta approfondita con interiorizzazione dei contenuti 1 2 2,5 3- 4 Non comprende pienamente la consegna, confonde gli argomenti. Non dimostra di possedere terminologia specifica Comprende solo parzialmente ed approssimativamente Comprensione globale sufficiente Interpreta la traccia correttamente; sa collegare tutti gli argomenti dimostrandosi propositivo 1 2 2,5 3- 4 Non indivi- Dimostra insicurezza Sa effettuare un'a- Sa analizzare i vari nalisi sufficiente nell'individuazione dua i punti delle tematiche basi- degli aspetti nella aspetti in modo ampio fondamentali loro globalità lari 1 2 2,5 Punteggio assegnato Punteggio assegnato Punteggio assegnato 3- 4 Sintetizza in modo Sintesi Non ha sinte- Sintetizza in modo essenziale; dimopoco chiaro e instra di possedere tizzato le co- completo; uso del la terminologia noscenze lessico non specifico specifica 1 2 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO 2,5 85 Sa sintetizzare in modo critico e originale 3 ……. / 15 Punteggio assegnato GRIGLIA di VALUTAZIONE: LEGISLAZIONE MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Candidato Indicatori Pertinenza e correttezza della risposta Completezza e capacità di sintesi Correttezza espressiva e uso del linguaggio tecnico Classe Corso Punteggio Gravemente Insufficiente Sufficiente insufficiente Nessuna Scarsa 2 3 Nessuna Scarsa 2 3 Nessuna scarsa 1,5 2 Buono a.s.2013/14 Distinto Ottimo Punteggio assegnato Accettabile Discreta Adeguata Eccellente 3,5 4 4,5 5 Accettabile Discreta Adeguata Eccellente 3,5 4 4,5 5 Accettabile Discreta Adeguata Eccellente 3 3,5 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO Punteggio assegnato 4 Punteggio assegnato 5 …….. / 15 GRIGLIA di VALUTAZIONE : LINGUA STRANIERA MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Candidato Indicatori Classe Gravemente insufficiente Insufficiente Corso Punteggio Mediocre Povero a.s.2013/14 Sufficiente Buono Ottimo Sufficiente Approfondito Punteggio assegnato Contenuto 1 Articolazione coesione coerenza dell'argomentazione Conoscenza ed uso del linguaggio specifico del settore 2 3 1 1,5 Inadeguato 0,5 1 1,5 0,5 1 2 2,5 2 2 …….. /15 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO 86 Punteggio assegnato 3 Esposto con proprietà ed efficacia 2,5 Punteggio assegnato 3 Appropriato 2,5 Sufficientemente chiaro e corretto 1,5 6 Adeguata ricca organica Accettabile Poco corretto Correttezza grammaticale e sintattica 5 Semplice e coerente Non sempre coerente 0,5 4 3 Punteggio assegnato GRIGLIA di VALUTAZIONE: MATEMATICA MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Candidato Classe Corso a.s.2013/14 Punteggio Indicatori Buono Ottimo Sufficiente Buona Ampia e sicura 2,5 - 3 3,5 4 4,5 5 5,5 - 6 6,5 - 7 Approssimativo Abbastanza adeguato Sufficiente Discreto buono Preciso 0,5 - 1 1,5 - 2 2,5 3 - 3,5 4 Non adeguata Confusa Sufficiente Discreta buona Ottima 0,5 - 1 1,5 - 2 2,5 3 - 3,5 4 Conoscenza dei contenuti e loro rielaborazione Utilizzo del linguaggio specifico Insufficiente Mediocre Scarsa Limitata incerta 0,5 - 1 1,5 - 2 Sufficiente Punteggio assegnato Punteggio assegnato Punteggio assegnato Correttezza formale …….. / 15 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO Candidato GRIGLIA di VALUTAZIONE: STORIA DELL'ARTE E DEI BENI CULTURALI Classe Corso a.s.2013/14 Indicatori Conoscenza dei contenuti Utilizzo del linguaggio specifico Coerenza dell'argomentazione Capacità di sintesi Insufficiente Mediocre Quasi nulla Frammentaria e superficiale 2 3 Inadeguato Non del tutto corretto 1 1,5 Quasi nulla Parziale e non del tutto organica 1 Punteggio Sufficiente Buono Completa ma non approfondita 4 Corretto e abbastanza specifico 2 Ottimo Completa e Completa e approfondita approfondita con spunti personali 5 Adeguato e ricco 6 Adeguato ricco e organico 2,5 3 Logica, ma parziale Logica e completa Logica, completa con spunti di originalità 1,5 2 2,5 3 Quasi nulla Parziale Adeguata Valida Valida e ben articolata 1 1,5 2 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO 87 2,5 …….. / 15 3 Punteggio assegnato Punteggio assegnato Punteggio assegnato Punteggio assegnato GRIGLIA di VALUTAZIONE: ALIMENTI E ALIMENTAZIONE MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Candidato Classe Corso Punteggio a.s.2013/14 Indicatori Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Punteggio assegnato Povero Accettabile Approfondito Contenuto 1 1,5 2 2,5 Semplice e coerente Non sempre coerente Articolazione coesione coerenza dell'argomentazione 1 1,5 2 2,5 Inadeguato Conoscenza ed uso del linguaggio specifico e aspetti formali 1 1,5 Accettabile 2 2,5 Inadeguato Capacità di applicazione o di collegamento 1 1,5 2 3 4 Adeguata ricca organica 3 4 Appropriato 3 88 Punteggio assegnato 4 Accettabile Approfondito 2,5 3 …….. /15 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO Punteggio assegnato Punteggio assegnato GRIGLIA di VALUTAZIONE: TECNICHE di COMUNICAZIONE E RELAZIONE MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Candidato Indicatori Conoscenza dei contenuti Utilizzo del linguaggio specifico Coerenza dell'argomentazione Classe Corso Punteggio a.s. 2013/14 Insufficiente Mediocre Sufficiente Buono Ottimo Quasi nulla Frammentaria e superficiale Completa ma non approfondita Completa e approfondita Completa e approfondita con spunti personali 2 3 4 5 6 Inadeguato Non del tutto corretto Corretto e abbastanza specifico Adeguato e ricco Adeguato ricco e organico 1 1,5 2 2,5 3 Quasi nulla Parziale e non del tutto organica Logica, ma parziale Logica e completa Logica, completa con spunti di originalità 1 1,5 2 2,5 3 Quasi nulla Parziale Adeguata Valida Valida e ben articolata 1 1,5 2 2,5 3 Capacità di sintesi PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ………. / 15 89 Punteggio assegnato Punteggio assegnato Punteggio assegnato Punteggio assegnato GRIGLIA di VALUTAZIONE: COLLOQUIO (max punti 30; sufficiente punti 20) Nell'ambito del colloquio, il candidato ………………………………………………………………in merito a: Proprietà di linguaggio (utilizzo appropriato dei codici linguistici, varietà ed esattezza terminologica) Efficacia argomentativa (modo di sostenere o confutare tesi) Qualità e ricchezza dell'informazione (conoscenza degli aspetti rilevanti dell'argomento, quantità e precisione delle considerazioni svolte) Organicità e completezza espositiva (presenza implicita di un piano di esposizione composto da premessa, sviluppo e conclusione; equilibrio interno tra gli argomenti trattati e copertura delle principali aree problematiche) Si esprime con linguaggio: □ non sempre corretto e appropriato (1 - 2) □ semplice e corretto (3 - 4) □ adeguato e fluido (5) Sostiene o confuta: □ in modo parziale e non sempre coerente (1 - 2) □ in modo essenziale e coerente (3 - 4) □ in modo ampio e approfondito (5) Dimostra di conoscere gli aspetti rilevanti dell'argomento: □ con difficoltà o solo se guidato (1 - 2) □ con sufficiente precisione (3 - 4) □ in modo preciso ed esauriente (5) Espone: □ in modo confuso, con piano non organizzato (1 - 2) □ con un piano sufficientemente organizzato e coerente (3 - 4) □ con un piano organizzato ed esauriente (5) □ non effettua collegamenti o solo se guidato (1 - 2) Capacità di collegare gli argomenti (rigore logico nell'effettuare gli □ effettua collegamenti (3 - 4) opportuni rimandi ad altri argomenti, modo di orientare il dialogo) □ stabilisce efficaci collegamenti (5) Focalizzazione della domanda (grado di aderenza all'argomento proposto, assenza di divagazioni) Voto proposto ………/30 □ non focalizza e divaga (1 - 2) □ risponde in modo sufficientemente pertinente (3 - 4) □ risponde coerentemente e senza divagare (5) Voto assegnato ……../30 90 7 - L'ORGANIZZAZIONE 7.1. L'ORGANIGRAMMA DELL'ISTITUTO DIRIGENTE SCOLASTICO Area Area Didattica Area Area Gestionale Gestionale Area Area Amministrativa Amministrativa Area Area Dirigenza Dirigenza Collegio docenti Collegio Docentiscola(Dirigente ( Dirigente Scolastico) stico) Giunta Giunta Esecutiva Esecutiva Resp: D.S. (D.S.) Segreteria Segreteria Amministrativa Amministrativa Resp: D.S.G.A. (D.S.G.A.) Consiglio Consiglio deidei Collaboratori Collaboratori Resp: D.S. ( D.S.) Commissioni di aree disciplinari (Coordinatore di area) Consiglio di Istituto (Presidente del C.d.I.) Segreteria del Personale (D:S.G.A.) Funzioni strumentali al POF ( Referenti di Funzione) Didattica Segreteria Didattica (D.S.G.A.) Consigli di classe (Coordinatori di classe) Ufficio Acquisti (D.S.G.A.) Commissioni (Referenti di commissione) Magazzino (D.S.G.A.) Servizi tecnici Lavanderia Cantina Resp: D.S.G.A. Approvvigionamento alimentari ( ITP incaricato) 91 Comitato di Valutazione (D.S.) ORGANICO PERSONALE DIPENDENTE e ALUNNI FREQUENTANTI a.s.2013/2014 Docenti: 90 DGSA: 1 Assistenti amministrativi: 8 Assistenti tecnici: 10 Collaboratori scolastici: 16 Alunni : 837 Classi: 38 7.2. LE PRINCIPALI FIGURE DELL'ORGANIZZAZIONE Il Dirigente scolastico A capo dell'organizzazione scolastica, in funzione di responsabile e garante del buon funzionamento, è la figura del Dirigente scolastico. Il D.S. è promotore delle attività dell'Istituto; è il responsabile della scuola, la organizza e la controlla; favorisce i rapporti tra Docenti, Genitori e Alunni. Il D.S. rappresenta l'Istituto e, tra l'altro, cura la convocazione delle riunioni degli organi collegiali; è garante dell'esecuzione delle delibere del Consiglio d'Istituto; procede alla formazione delle classi, alla formulazione dell'orario delle lezioni; tiene i rapporti con gli Enti locali; coordina il funzionamento degli uffici di segreteria; vigila sull'adempimento dei doveri degli insegnanti, ecc. Il D.S. è determinante per la creazione di un clima positivo e fecondo di idee nuove e stimolanti, sia per gli studenti sia per i docenti. Staff di presidenza Le mansioni dello staff di presidenza si possono così sintetizzare: - identificazione di necessità emergenti nell’ambito dell’istituto o del territorio nel quale esso opera e, insieme, suggerimenti circa il loro adempimento; - sviluppo di idee e proposte aventi come obiettivo il miglioramento della qualità del servizio scolastico ed educativo; - programmazione di attività inerenti la formazione del personale; - organizzazione di riunioni collettive su argomenti di notevole e immediata rilevanza; - pianificazione di interventi innovativi all’interno dell’istituto in seguito a normative di riforma del sistema scolastico. Dello staff di presidenza fanno parte i Collaboratori del Dirigente Scolastico: • prof.ssa Emanuela de’ Saraca , Collaboratore Vicario: Sostituisce il dirigente scolastico in caso di assenza o impedimento. Sovraintende all’organico dei docenti. Verifica gli adempimenti dei docenti (piani lavoro, registri, ecc.). Accoglienza dei docenti. Gestisce la sostituzione dei docenti (assenze, sostituzioni, scambi).Coordina i rapporti con le famiglie in sede. Gestisce le giustificazioni delle assenze/ritardi/uscite degli studenti; • prof.ssa Gabriella Orlandini – Coordinatore della Succursale e sede c/o Alberti: Coordina le attività scolastiche della succursale. Coordina i rapporti con le famiglie in succursale. Gestisce le giustificazioni delle assenze/ritardi/uscite degli studenti della succursale; • Nei tempi/giorni di non presenza nelle sedi centrale e succursale dei docenti incaricati il coordinamento è affidato alla prof.ssa Daniela Coccato; • DSGA Sig.ra Monica Bruschetta. Altre figure importanti dello staff sono le Funzioni strumentali al POF, elette ogni anno dal Collegio Docenti che valuta i requisiti per l'attribuzione di tale compito. 92 L'art. 30, comma 3, del CCNL 2002/2005 prevede, infatti, che per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola, in regime di autonomia, la risorsa fondamentale sia costituita dal patrimonio professionale dei Docenti che è appunto da valorizzare per l'espletamento di specifiche funzioni. Per l'anno scolastico in corso il Collegio dei docenti ha approvato la designazione di tali Funzioni ai sotto elencati docenti: • prof. ssa Renate Gilli – FF.SS. 1- Orientamento in entrata e in uscita : Organizza le attività di orientamento scolastico in entrata e in uscita e il riorientamento. • prof.ssa Mariantonietta Stacchiotti - FF.SS. 2 – Piano dell’offerta formativa e gestione accreditamento regionale. Aggiorna il documento del POF secondo quanto indicato dal CD. Raccoglie i dati sulle attività legate al POF e li trasferisce in documenti sintetici. Raccoglie e diffonde le nuove proposte per il miglioramento dell’offerta formativa. Gestisce la procedura per il mantenimento dell’accreditamento regionale. • prof.ssa Elisabetta Benvenuti – FF.SS. 3 – Interventi per studenti – Educazione al benessere. Coordina le attività rivolte agli studenti dell’istituto con particolare riguardo alle iniziative di educazione alla salute e al benessere umano e sociale . • prof.ssa Stefania D’Andrea – FF.SS. 4 – Valuta. Gestisce il programma valuta e lo aggiorna per una corretta fruizione da parte dei docenti, sia in sede di scrutinio che di valutazione intermedia. • prof. Vito Fanciullo – FF.SS. 5 – Informatica dell’Istituto. Aggiorna il sito web e gestisce il settore informatico dell’istituto. • prof.ssa Alessandra Garrì – FF.SS. 6 – Qualità e autovalutazione d’Istituto - Gestisce il processo di autovalutazione dell’Istituto e crea le basi per avviare un sistema qualità d’Istituto 7.3. GLI ORGANI COLLEGIALI a.s. 20013/14 Coordinatori di dipartimento Le discipline insegnate nell’Istituto sono state raggruppate in 5 dipartimenti. I Dipartimenti, che non sono organi a sé stanti, ma un’emanazione organizzativa del Collegio dei Docenti, sono presieduti da un docente coordinatore incaricato dal Capo d’Istituto su designazione dei membri del dipartimento. ASSE LINGUAGGI E STORICO-SOCIALE-ARTE 19A, 36A, 39A, 46A, 50A, 61A, RC ASSE MATEMATICO 17A, 38A, 47A, ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO 29A, 13A, 57A, 60A, 76A ASSE ALBERGHIERO 50C, 51C, 52C SOSTEGNO − − − − − COORDINATORE de’ Saraca Emanuela Conserva Francesca Tecchio Gianna Toma Ivana Dalla Libera Maurizio Compiti dei Dipartimenti Contribuiscono alla definizione del Progetto Educativo d’Istituto e del Piano annuale di attività. Propongono al Collegio dei docenti eventuali progetti di sperimentazione metodologico-didattica. Propongono criteri di valutazione omogenei per l’intero Istituto su vari tipi di prove, l’articolazione dei giudizi e l’attribuzione dei voti. Decidono l’uso dei sussidi didattici e dei laboratori in collaborazione con i Direttori di laboratorio e/o Coordinatori. Propongono criteri in grado di garantire una distribuzione didatticamente produttiva delle ore di lezione. 93 Docenti responsabili di laboratorio Laboratorio Docente Audiovisivi Informatico Contabilità Ricevimento Cucina Sala-bar Gal Gastone Fanciullo Vito Moscatelli Silvana Olivato Annalisa Torresin Sergio Tonello Lorenzo − − − − − Compiti del Direttore del laboratorio Organizzare l’inventario dei materiali e delle attrezzature. Garantire un corretto, efficace e pieno utilizzo del laboratorio. Proporre alla Commissione acquisti, sentiti gli operatori del reparto, progetti di aggiornamento e integrazione delle attrezzature, e, al Consiglio di Istituto, progetti di manutenzione e recupero. Relazionare al Direttore di Dipartimento sulle attività svolte. Elaborare il regolamento di funzionamento del laboratorio, che viene reso pubblico. Classe 1A 1B 1C 1D 1E 1F 1G 1H 1I 1L 1M 2A 2B 2C 2E 2F 2G 2H 2L 2M 3Ac 3Bc 3Cc 3Dc 3As Coordinamento delle classi e gestione dei Consigli di Classe Coordinatore Verbalizzante D’Andrea Stefania Mazzacane Saverio Fabbri Facchin Rossetto Tiziana Trevisan Lucia Roberti Stefania Tecchio Gianna Vicariotto Daniela Presotto Michela Gaspari Montanari Claudio Marinello Ornella Tecchio Gianna Albertin Fabiola Belcaro Francesco Uliana Maria Luisa Vercilli Gallo Greggio Ruggeri Lucia Benvenuti Elisabetta Bortolami Moscatelli Silvana Todeschini Grassia Lucio Bortolami Ferrarese Borrello Giovanna Presotto Michela Conserva Francesca Bresciani Marinello Ornella Olivato Annalisa Gal Gastone Nicoletto Leonzio Gaspari Borrello Giovanna Sammarro Ferrarese Toma Ivana Loiodice Giuseppina Torresin Sergio Orlandini Gabriella Gal Gastone Rossetto Tiziana Mascalzoni Gilli Renate Ghirardello Fabio Slaviero Irene 94 3Bs 3At 3IeFP 4Ac 4Bc 4Cc 4As 4At 5Ar 5Br 5Cr 5Dr 5At • • • • Ghirardello Fabio Moscatelli Silvana Torresin Sergio Ceresoli Chiara Rubin Stacchiotti Mariantonietta Ghirardello Fabio Casetti De’ Saraca Emanuela Orlandini Gabriella Ceresoli Chiara Stacchiotti Mariantonietta Ceresoli Chiara Gilli Renate Garrì Alessandra Coccato Daniela Molari Alessandra Todeschini Albertin Fabiola Rubin Milesi Roberto Mazzacane Saverio Slaviero Irene Toma Ivana Zaggia Paolo Olivato Annalisa Compiti del Coordinatore di classe Collaborare con la Presidenza ed i colleghi del Consiglio di Classe per la gestione dei rapporti con le famiglie, specie per quegli alunni che presentano scarso rendimento scolastico e/o problemi disciplinari, svolgendo le funzioni di tutor degli alunni della classe (salvo casi particolari). Presiedere in caso di assenza o di impedimento del DS le riunioni del Consiglio di classe e ne curerà il regolare svolgimento. Partecipare alle riunioni di coordinamento che verranno indette dalla Presidenza e mantenere i contatti con le altre. Redigere la relazione finale sull’attività della classe e, per le classi quinte, organizzare la stesura del documento finale del Consiglio di classe per gli Esami di Stato. 95 Commissioni e referenti Biblioteca Proff. Loiodice G. (ref.), Benvenuti E., Bortolami T.. Riviste di Settore: Toma I. Expo Proff. Coccato D.(ref.), Stacchiotti M., Tecchio G. , Montanari C.,Marinello O., Fanciullo V.. Gare ed Esercitazioni Est. Prof. Toma I… Il quotidiano in classe Prof.ssa Coccato D. Visite e Viaggi Istruzione Prof.ssa Ceresoli C.. Scambi Culturali Proff. Gilli (ref.), Coccato D., Garrì A.. Scambi con la scuola Canadese Prof.ssa Coccato D.. GLH e stage H Prof. Dalla Libera M.. ASL classe 3IeFP Prof. Torresin S. ASL classi terze e tutoraggio I docenti di laboratorio delle classi terze ASL classi quarte/quinte Proff. Toma I., Torresin S.. Esercitazioni pratiche/acquisti Prof. Fanciullo V. Alunni Stranieri Prof. Tognati A.. Sito Web Proff. Fanciullo (ref.), Ghirardello F., Ricci M.. Cittadinanza e Costituzione Proff. Mazzacane S. (ref.), Gal G., Benvenuti E., Grassia L., Loiodice G.. CIC Prof. Bortolami T. Elettorale Prof. Mazzacane S. HACCP Proff. Molari A., Tonello L.. Giornale d’Istituto Proff. Gal G. (ref.),Mazzacane S., Garrì A., Ceresoli M., Gilli R., Benvenuti E., Ruggeri L.. Orario Proff. D’Andrea S., Toma I. Scrutinio elettronico Prof. D’Andrea S. e docenti nominati di volta in volta Prove invalsi Proff. De’ Saraca E., Rossetto T.. Gruppo teatrale d’Istituto Prof. Bortolami T.. Raccolta differenziata Proff. Gaspari (ref.), Grassia L., Tecchio G.. Amministrazione rete informatica Prof. Fanciullo V.. Comitato valutazione Membri titolari: Proff. Bortolami Tomaso, Garrì Alessandra, Marinello Ornella e Todeschini Maria Cristina. Membri supplenti: Proff. Rubin Chiara e Vicariotto Daniela. 96 8– SERVIZI 8.1. CALENDARIO SCOLASTICO E PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA' COLLEGIALI Inizio delle lezioni: giovedì 12 settembre 2013 Termine delle lezioni: sabato 7 giugno 2014 Festività e sospensione delle lezioni: - Tutte le domeniche; - Venerdì 1 novembre 2013; - Sabato 2 novembre 2013 (Ponte di Ognissanti); - dal 23 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 (vacanze natalizie); - dal 3 al 5 marzo 2014 (carnevale e giorno delle Ceneri); - dal 17 al 21 aprile 2014 (vacanze pasquali); - Venerdì 25 aprile 2014 (Anniversario Liberazione); - Sabato 26 aprile 2014 (Ponte Liberazione); - Giovedì 1° maggio 2014 (Festa del lavoro); - Lunedì 2 giugno 2014 (Festa della Repubblica). Sarà proposto al C.d.I. di chiedere alla Giunta Regionale del Veneto di considerare sabato 10 maggio 2014 (Apertura dei festeggiamenti per il 75° anniversario della fondazione della Scuola alberghiera di Abano Terme) come giorno festivo. La proposta è già stata approvata dal C.d.D. con delibera del 5 settembre 2013. Scansione delle Valutazioni Il Collegio dei docenti ha deciso di ripartire l’anno scolastico in due periodi: un trimestre (dall’avvio delle lezioni al 22 dicembre 2013) e un pentamestre (dal 7 gennaio al termine delle lezioni) 22 DICEMBRE 2013 85 gg. di lezione Termine trimestre 15 MARZO 2014 141 gg. di lezione Valutazione intermedia 7 GIUGNO 2014 206 gg. di lezione Termine pentamestre – Fine lezioni Lunedì 16 GIUGNO 2014 Pubblicazione quadri con esiti scolastici Mercoledì 18 GIUGNO 2014 Inizio esami di stato classi quinte Elezioni dei rappresentanti dei genitori e degli studenti nei Consigli di classe MERCOLEDI’ 9 OTTOBRE 2013 (studenti ultima ora di lezione ; genitori ore 17,00) Elezioni per il rinnovo del Consiglio d’Istituto e della Consulta provinciale degli studenti DOMENICA 10 e LUNEDI’ 11 NOVEMBRE 2013 RIEPILOGO INCONTRI COLLEGIALI SCRUTINI E ATTIVITA’ 5 SETTEMBRE 2013 Dipartimenti - Assi 6 SETTEMBRE 2013 1°Collegio dei docenti SETTEMBRE 12 SETTEMBRE 2013 2°Collegio dei docenti dal 26 SETTEMBRE 2013 Consigli di classe solo docenti 97 OTTOBRE NOVEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO 9 OTTOBRE 2013 10 OTTOBRE 2013 dal 21 OTTOBRE 2013 18 e 19 NOVEMBRE 2013 26 NOVEMBRE 2013 dall’8 GENNAIO 2014 5 FEBBRAIO 2014 19 FEBBRAIO 2014 dal 20 FEBBRAIO 2014 27 e 28 MARZO 2014 23 APRILE 2014 dal 28 al 29 APRILE 2014 8 MAGGIO 2014 13 MAGGIO 2014 6 GIUGNO 2014 dal 9 GIUGNO 2014 Incontro genitori per avvio elezioni Dipartimenti - Assi Consigli di classe completi Ricevimento generale famiglie 3°Collegio dei docenti Scrutini trimestre Dipartimenti - Assi 4°Collegio dei docenti Consigli di classe completi Ricevimento generale famiglie Dipartimento - Assi Consigli di classe completi 5°Collegio dei docenti Consigli classi quinte (documento 15/5) 6°Collegio dei docenti Scrutini finali PIANO GENERALE DELLE ATTIVITA’ DEL COLLEGIO DEI DOCENTI (17 ore) Ven 5 settembre 2013 ore 9,00 – 12,00 Giov 12 settembre 2013 ore 17,00 – 20,00 Mar 26 novembre 2013 ore 17,00 – 20,00 Merc 19 febbraio 2014 ore 17,00 – 19,30 Giov 8 maggio 2014 ore 17,00 – 19,30 Ven 6 giugno 2014 ore 17,00 – 20,00 INCONTRI di DIPARTIMENTO (10 ore) Tutti i dipartimenti Giov 5 settembre 2013 ore 9,00 – 11,30 Giov10 ottobre 2013 ore 15,00 – 17,30 Scienze motorie e Dipartimento alberghiero ore 17,10 – 19,50 Merc 5 febbraio 2014 ore 15,00 – 17,00 Scienze motorie e Dipartimento alberghiero ore 17,10 – 19,50 Merc 23 aprile 2014 ore 15,00 – 17,00 Scienze motorie e Dipartimento alberghiero ore 17,10 – 19,50 Le date degli incontri possono essere modificate secondo accordi tra i docenti del dipartimento. Le variazioni vanno comunicate in presidenza. 98 Dal 26-09 Dal 22-10 Dal 20-02 28 e 29/04 13-05 PIANO GENERALE DELLE ATTIVITA’ DEI CONSIGLI di CLASSE − Piano generale delle attività di classe Consigli di classe − Articolazione interventi e orari docenti di sostegno; Solo docenti − Progettazione complessiva delle attività; − Primo incontro con i genitori del nuovo consiglio Considerazioni sulla classe Consigli di classe − Attività anno scolastico completi − Andamento della classe − Visite e viaggi di istruzione − Andamento della classe Consigli di classe completi − Iniziative varie Consigli di classe − Libri di testo completi Classi 5^ soli docenti – definizione nuclei pluridisciplinari e bozza presentazione classe (docente coordinatore) Consigli di classe 5^ − Approvazione del documento del “15 maggio” Solo docenti Dall’ 8 gennaio Dal 9 giugno 28 – 29 agosto Consigli di classe SCRUTINI Orario diversificato per classe Consigli di classe Orario diversificato per classe Consigli di classe Scrutini 1° trimestre Scrutini finali circa ½ ora per classe Valutazione alunni con giudizio sospeso PROVE SIMULATE di 3^ PROVA PER ESAMI di STATO Martedì 11 MARZO 2014 Mercoledì 23 APRILE 2014 Dalle ore 9,15 Dalle ore 9,15 ESAMI PRELIMINARI PER ESAMI di STATO In caso di necessità si svolgeranno nel periodo 26 – 31 maggio 2014 8.2.ATTIVITA’ di RECUPERO La C.M. del 7/8/1996, abrogativa degli esami di riparazione, e le più recenti D.M. 80 e O.M. 92 del 2007, hanno determinato l’adozione , da parte del Collegio dei Docenti, di un chiaro modello di comportamento in merito agli interventi didattici di “recupero”. Esaminate le disponibilità finanziarie per l’attivazione dei corsi di recupero nell’ a.s. 2013-14, il Collegio ha deliberato di attivare: 99 - - corsi di riallineamento in orario extracurricolare per le discipline considerate “saperi irrinunciabili” per le classi prime, della durata di 9 ore. I gruppi andranno da un minimo di 5 ad un massimo di 15 alunni; pausa didattica curricolare per le discipline che prevedono sia lo scritto che l’orale, dedicata al ripasso e al rinforzo delle conoscenze; sportelli di recupero e/o incontri per piccoli gruppi di studenti che hanno carenze e dimostrano interesse e volontà di recupero. Verranno realizzati dopo gli scrutini del trimestre; studio autonomo per le discipline solo orali da parte degli alunni risultati con profitto insufficiente al termine del I° trimestre. 8.3.ORARIO SCOLASTICO Il Collegio dei Docenti, ha deliberato per l’a.s. 2013-2014 il seguente orario di lezione : 1°ora 2° ora 3° ora pausa didattica 4° ora 5° ora 6° ora 8.15 9.15 10.10 11.05 11.20 12.15 13.10 9.15 10.10 11.05 11.20 12.15 13.10 14.00 Pomeriggio: 1° ora 2° ora 3° ora 4°ora 13.00 14.00 15.00 16.00 14.00 15.00 16.00 17.00 Per le classi ubicate presso l’Istituto Alberti, la scansione orario sarà la seguente: 1°ora 8.10 9.05 2° ora 9.05 10.00 pausa didattica 10.00 10.10 3° ora 10.10 11.05 4° ora 11.05 12.00 pausa didattica 12.00 12.10 5° ora 12.10 13.05 6° ora 13.05 13.55 8.4. RICEVIMENTO DEI GENITORI Il ricevimento individuale di genitori viene effettuato dai docenti a cadenza settimanale previo appuntamento, presso la sede centrale, per alcuni, e la succursale per altri. L’orario viene comunicato alle singole famiglie attraverso una circolare informativa. E’ possibile comunque consultarlo nel sito ufficiale www.istitutoalberghieroabano.it 9 ottobre 2013: assemblea dei genitori per elezione rappresentanti 1 ora 18-19 novembre 2013: ricevimento generale 6 ore 27-28 marzo 2014: ricevimento generale 6 ore 8.5. GESTIONE RECLAMI All’interno del “Pietro d’Abano sono attivati dei processi di “gestione dei reclami” che fanno anzitutto capo al “Regolamento di Istituto” e ai “Diritti delle studentesse e degli studenti”. 100 Qualora le forme di reclamo non rientrino nei casi previsti dai sopraindicati documenti, queste seguono, per le diverse componenti, diversi iter. • Alunni: se il reclamo è della classe, viene dibattuto nell’assemblea di classe e, attraverso i rappresentanti, esposto al diretto o ai diretti interessati. Qualora il reclamo non ottenga soddisfazione, viene presentato al D.S. o ai suoi Collaboratori che adotteranno le misure del caso. • Genitori, docenti, enti, aziende: se il reclamo riguarda questioni amministrative, si rivolgeranno direttamente alle segreterie nell’orario di ricevimento al pubblico. In altri casi potranno accedere direttamente al D.S. o ai suoi Collaboratori secondo quanto riportato in apertura del POF. 8.6. LIBRI IN COMODATO D’USO Compatibilmente con i fondi messi a disposizione della Regione del Veneto, l’Istituto può concedere in comodato d’uso i testi didattici obbligatori agli studenti iscritti e frequentanti le classi prime e seconde, su richiesta della famiglia, qualora la stessa presenti un valore ISEE pari o inferiore a € 18.000,00. Gli alunni in base al reddito suddetto saranno collocati in graduatoria e beneficeranno del comodato d’uso fino alla concorrenza della disponibilità dei testi in proprietà dell’Istituzione Scolastica. 8.7. RISORSE STRUTTURALI L'I.P.S.S.A.R. "Pietro d'Abano" comprende le due sedi di via Monteortone e di via Appia Monterosso. La prima, detta anche Centrale, è la sede storica della scuola, istituita nel 1952; la seconda è la Succursale funzionante dall'a.s. 1992/93. Per motivi logistici legati all’aumento del numero di classi ( da 34 a 38) la Provincia ha messo a disposizione n.3 aule presso l’Istituto Alberti di Abano Terme. Sede Centrale e Succursale, nonché le tre aule site presso l’Istituto Alberti, rispettano le previsioni della normativa nazionale in merito all'impiantistica, al superamento delle barriere architettoniche (rampe, ascensore ai vari piani, accesso ai vani) e alle disposizioni dei Vigili del Fuoco di Padova (numero ed ubicazione delle uscite di sicurezza e delle vie di fuga, sistemi di allarmi ottici e sonori, componentistica di arredo ignifuga). Tutti i locali vengono puliti e disinfettati giornalmente. I laboratori per le esercitazioni pratiche sono sottoposti alle operazioni di detersione, disinfezione e disinfestazione secondo il “piano pulizie” previsto dal Manuale di Corretta Prassi Igienica. Sede centrale L'edificio è stato ristrutturato e reso agibile dall’ a.s. 2010-2011. Esso è collocato su due piani: al piano terra sono situati i laboratori di ricevimento, di cucina e di sala/bar , office per lavaggio stoviglie, lavanderia, guardaroba, spogliatoio per i ragazzi, spogliatoio per gli insegnanti di cucina e di sala, ripostigli e servizi igienici; al primo piano si trovano la Presidenza, la Vicepresidenza, la Sala Docenti, le Segreterie amministrativa e didattica, l'Ufficio Acquisti, lo spogliatoio per le ragazze, le aule, il Laboratorio Multimediale-linguistico, il Laboratorio di Contabilità ed i Servizi igienici. Succursale Un ampio cortile circonda il fabbricato, di recente costruzione, che si articola su tre piani. Il piano terra presenta un ampio atrio destinato ad accogliere gli studenti durante la ricreazione con servizio di ristoro e macchine distributrici di bevande calde e fredde, una biblioteca , una stanza con fotocopiatrice gestita dai collaboratori scolastici, un'aula per gli insegnanti e servizi igienici. Nel corrente anno scolastico è statao allestito un Laboratorio linguistico-multimediale. Gli studenti possono utilizzare adeguati sevizi igienici al primo, secondo e terzo piano. 101 All’inizio dell’ a.s. 2012-13 è stata posizionata un’ Unità esterna all’edificio, accanto ad un’altra collocata in situ l’anno precedente, allo scopo di ampliare i locali adibiti ad aule, visto l’incremento notevole delle classi. Nell’Unità esterna di recente costruzione sono collocati anche i Servizi igienici. Entrambe le Unità sono fornite di adeguato sistema di riscaldamento/raffreddamento con climatizzatori. 9 – PROGETTAZIONE E FORMAZIONE 9.1. PROGETTO “ QUALITA’ ” Nel 1993 Unindustria promuove e finanzia il “Progetto Qualità” al “Pietro D’Abano. L’Istituto vi aderisce con entusiasmo e a tutt’oggi ne condivide le finalità di seguito sintetizzate: • rendere sempre più trasparente, riproducibile, documentata ed accessibile ogni attività svolta; • consentire una migliore partecipazione delle componenti scolastiche alla gestione dell’intera scuola, nei suoi processi fondamentali; • liberare energie e risorse, prima disperse in operazioni spesso poco significative e comunque inutilmente ripetitive; • individuare i punti forti e le debolezze della scuola, avendo come filtro e fattore di riferimento la soddisfazione delle attese degli utenti, espresse attraverso un sistematico ricorso al loro coinvolgimento diretto e alla consultazione, anche attraverso i questionari; • definire con precisione i “fattori di qualità” della vita scolastica, così come sono vissuti da parte dell’utente del servizio scuola. 9.2. FORMAZIONE SUPERIORE E CONTINUA L’attuazione di una politica di qualità, la serietà e la professionalità di tutti coloro che operano nell’Istituto hanno consentito che il Pietro d’Abano, nel 2003, venisse riconosciuto dalla Regione Veneto quale Organismo di Formazione Superiore e Continua e come tale iscritto all’Albo. L’accreditamento è stato confermato nell’anno 2008, ed ha validità biennale. Si è trattato di un traguardo estremamente prestigioso, soprattutto se si considera che l’I.P.S.S.A.R. Pietro d’Abano era allora l’unico Istituto della Provincia di Padova ad aver ottenuto tale riconoscimento. 9.3. DISTRETTO FORMATIVO TERMALE EUGANEO Nel 2007 il Pietro d’Abano è entrato a far parte di un Distretto formativo agroalimentare di Padova e Rovigo - autorizzato dalla Regione Veneto - di cui hanno fatto parte oltre alla Provincia di Padova e di Rovigo, il Comune di Abano Terme, Enti e Associazioni di categoria, Istituti Tecnici e Professionali di Padova e Rovigo e delle rispettive provincie. L’Ente così composto ha organizzato dei corsi, appunto regionali, tra cui quello per Tecnico esperto delle produzioni agroalimentari tipiche del Veneto e quello di Ambasciatori dei prodotti tipici del Veneto dalla produzione al consumo. Tali corsi si sono conclusi nell’anno 2008. 9.4. H.A.C.C.P. FORMAZIONE CONTINUA Nell'ambito della Formazione Superiore e Continua il Pietro d’Abano è accreditato per organizzare i Corsi di Formazione obbligatoria per l’H.A.C.C.P. che vanno a sostituire il Libretto di Idoneità Sanitaria. La Commissione H.A.C.C.P aveva già elaborato negli anni scorsi un Manuale di corretta prassi igienica per il settore ristorativo. La Commissione realizza annualmente corsi di formazione continua in ottemperanza alla normativa vigente. 102 9.5.PROGETTI A SUPPORTO DELL'ATTIVITA' DIDATTICO-FORMATIVA Orientamento Nell'Istituto è operante una Commissione Orientamento che viene nominata ogni anno nel primo Collegio Docenti, con il compito di organizzare le visite delle scolaresche all'Istituto e quelle presso le diverse scuole medie che ne facciano richiesta, individuando il docente referente che è quello della Commissione più libero dagli impegni scolastici di quella giornata. Il D.S. informa, attraverso iniziative diverse, i Presidi della scuole medie della possibilità per gli alunni di contattare la Commissione Orientamento per le eventuali visite con mini-stage e li invita a diffondere nelle loro scuole il Piano dell’Offerta Formativa del “Pietro d’Abano”. L'illustrazione verbale delle caratteristiche dell'Istituto e dei diversi piani di studio specifici dei singoli corsi è documentata da una videoregistrazione sulle attività dell'Istituto e sul loro svolgimento. Nell'ambito dell'orientamento è l'iniziativa Porte Aperte che avrà luogo domenica 1 Dicembre 2013 e sabato 11 Gennaio 2014. Vi sono coinvolti docenti e alunni con il compito di illustrare agli ospiti tutte le caratteristiche del Pietro d'Abano e di orientare sul piano di studi. Di tale iniziativa vengono informati i Presidi delle scuole medie e la stampa. L’Istituto partecipa ogni anno all’Expo-scuola. Viene attuato anche un riorientamento rivolto agli alunni delle classi prime e seconde per la scelta dell’articolazione del secondo biennio. Negli ultimi anni si collabora con alcuni poli universitari, come “Agripolis” a Legnaro, per l’orientamento post diploma. Accoglienza Nel nostro Istituto sono attivati percorsi di accoglienza degli alunni delle classi prime per favorire la fase di passaggio tra la scuola dell'obbligo e la scuola secondaria superiore. L'accoglienza persegue obiettivi didattico-informativi quali la presentazione del Regolamento d'Istituto, la scansione settimanale delle lezioni, la conoscenza dei programmi delle nuove discipline e dei relativi Docenti, l'introduzione allo studio delle materie, la riflessione sui possibili stili di apprendimento e sugli obiettivi educativi-formativi, la presentazione e la conoscenza della classe, l'orientamento nella nuova scuola, la promozione di attività di aggregazione del gruppo classe, la ricerca delle motivazioni e delle aspettative che hanno orientato le iscrizioni degli alunni alla scuola. Un percorso di accoglienza è riservato agli alunni diversamente abili, nei termini e nei modi descritti nel Progetto “Mi presento! Accoglienza e integrazione per disabili” (v. alla voce “Progetti”). Dispersione Con l'accoglienza e con le strategie suggerite dal Progetto contro la Dispersione si mira a facilitare la creazione di condizioni di benessere, di "agio" nell'apprendere, a favorire l'instaurarsi di un senso di appartenenza per superare così quei sentimenti di ansia e di disorientamento che spesso caratterizzano ogni processo di cambiamento. L'I.P.S.S.A.R. Pietro d'Abano nel ’96 ha lavorato al "Progetto triennale per il recupero e la prevenzione della dispersione scolastica", condividendone lo spirito e le iniziative che tuttora continua a innovare. Il presupposto fondamentale del progetto, infatti, è: "una scuola che disperde è una scuola che esprime un decadimento qualitativo complessivo del sistema". L'obiettivo che il progetto si propone non è di individuare strategie per pochi soggetti marginali, ma quello di incrementare la produttività quantitativa e qualitativa del Sistema Istruzione, perché a tutti gli studenti sia consentito di raggiungere diversi traguardi formativi rispetto alle proprie potenzialità. In quest'ottica la finalità del progetto è di studiare le cause “scolastiche” della dispersione senza tuttavia trascurare quelle “esterne”. 103 Nell’anno scolastico in corso risultano iscritti alle classi prime del nostro Istituto molti studenti stranieri; per questi è stato realizzato un progetto di accoglienza-alfabetizzazione al fine di favorire la riuscita scolastica e formativa dei ragazzi, in conformità alle linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri dell’1/03/06. Per maggiori delucidazioni si rimanda alla sezione “Progetti”. Educazione alla salute e C.I.C. (Centro Informazione e Consulenza) La legge 162 del 26/6/90 e successivo D.P.R. n. 309 art. 106 del 9/10/90 istituisce in tutti gli Istituti della scuola secondaria il C.I.C., Centro di Informazione e Consulenza. Tale struttura rappresenta il punto di riferimento delle attività scolastiche di Educazione alla Salute che, insieme alle discipline tutte, mirano a favorire lo sviluppo dei processi cognitivi e relazionali, prevenendo il disagio scolastico e preparando i giovani ad affrontare la vita sociale e produttiva.Il C.I.C. è costituito da un gruppo di lavoro misto in cui collaborano i Docenti della “Commissione CIC e Benessere” e uno psicologo. La componente Docente svolge diversi ruoli: - facilita l'espressione da parte dei ragazzi di vissuti e di bisogni, mediando nell'incontro con gli operatori USL; - opera una ricognizione delle risorse territoriali e sonda la disponibilità collaborativa dei vari enti; - organizza incontri informativi relativamente alle opportunità del mondo del lavoro e dell'Università. Il servizio C.I.C. si svolge in un giorno della settimana per tutto l’anno scolastico. Biblioteca Per accostare sempre più i giovani al piacere e al gusto della lettura, nonché per permettere loro di effettuare ricerche specifiche relative ai piani di studio, è funzionante nella scuola una biblioteca dotata di computer e ordinata secondo il criterio di classificazione DEWY. La “Commissione Biblioteca “ è preposta ad organizzare e promuovere percorsi didattici per sensibilizzare gli studenti all’uso della biblioteca e garantisce il corretto uso dei libri e delle attrezzature. (vedere voce Progetti) Rivista d’Istituto “PraticamentePietro” L’Istituto pubblica la rivista PraticamentePietro con tre uscite per anno scolastico (dicembre, febbraio, maggio). E’ un giornale curato dai docenti e dagli studenti dell’Istituto che ospita articoli di approfondimento, relazioni e interviste a personaggi che si sono affermati nei settori della ristorazione e del turismo. Tra le rubriche, è presente un notiziario articolato che riporta le attività che coinvolgono gli studenti e il personale tutto dell’Istituto. La pubblicazione, stampata in 2.000 copie, è distribuita anche alle scuole della Provincia di Padova e a tutte le istituzioni e gli enti pubblici e privati del territorio, comprese le associazioni di categoria e i sostenitori degli Istituti Alberghieri. PRATICAMENTEPIETRO è consultabile anche on-line accedendo al sito web dell’Istituto. PROGETTO INCLUSIONE: A) Integrazione Handicap La scuola si assume in piena responsabilità il ruolo di formazione e tutela della personalità degli individui, nel rispetto della libertà e della personalità di ciascuno, in base al diritto all'istruzione, sancito dalla nostra Costituzione. In tal senso l'handicap e lo svantaggio sono problema di ogni Docente e responsabilità di tutto l'Istituto. E' operante un gruppo di lavoro per l'handicap, costituito dal D.S., da Insegnanti di sostegno, da una rappresentanza degli Insegnanti curricolari, da Genitori degli alunni portatori di handicap, da ope104 ratori socio-sanitari e psico-pedagogici. La loro funzione è la programmazione del P.D.F. e del P.E.I. Gli Insegnanti di sostegno sono contitolari nelle classi in cui operano. Nel primo mese dell'anno scolastico il Consiglio di Classe insieme alla Commissione H, in base all'anamnesi e alle informazioni raccolte, stila la programmazione annuale (P.E.I.) mirata a valorizzare anche i piccoli passi e le potenzialità dell'alunno H con l'attuazione di progetti "sperimentali" che ne favoriscano le abilità spesso a livello più operativo che teorico, fissando quadri orario talvolta inferiori rispetto al monte ore curricolare, previo consenso dei genitori. Periodicamente si predispone, all'interno del Consiglio di Classe, uno spazio per controllare e rimettere a punto, se necessario, la programmazione individualizzata. Il “Pietro d’Abano ha rinnovato l’accordo con il Centro Territoriale per l’Integrazione. I C.T.I. sono, infatti, dei centri territoriali per l’integrazione, presenti solo nel Veneto, che consentono di accorpare tra di loro diversi ordini di scuole con la possibilità per gli alunni diversamente abili di seguire un percorso di vita rimanendo sempre nella propria realtà territoriale. Vengono organizzati anche corsi di formazione per docenti e personale ATA e un’azione di coordinamento perché i referenti abbiano una linea comune di intervento. Sono già in atto dall’anno scolastico 2000/2001 dei progetti per l’inserimento nel mondo del lavoro di alunni certificati disabili, che frequentano il post-qualifica, attraverso un percorso integrato scuola – enti pubblici e privati operanti nel territorio. Sono comunque diversi i progetti che vengono approvati ogni anno dal Collegio Docenti per l’inserimento e l’integrazione degli alunni diversamente abili come si può vedere alla voce “Progetti”. Un apposito capitolo del bilancio d'Istituto è titolato ai sussidi didattici per alunni H che vengono deliberati con assoluta priorità. B) Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) Norme in materia di disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) sono contenute nella L. 170/2010 e successivo DM 12 luglio 2011. La succitata legge, al c.3 dell’art.3, recita: “E’ compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi,idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali”. Il succitato decreto, all’art. 4(Misure educative e didattiche), recita: 1. Le Istituzioni scolastiche, tenendo conto delle indicazioni contenute nelle allegate Linee guida, provvedono ad attuare i necessari interventi pedagogico-didattici per il successo formativo degli alunni e degli studenti con DSA, attivando percorsi di didattica individualizzata e personalizzata e ricorrendo a strumenti compensativi e misure dispensative. 2. I percorsi didattici individualizzati e personalizzati articolano gli obiettivi, compresi comunque all’interno delle indicazioni curricolari nazionali per il primo e per il secondo ciclo, sulla base del livello e delle modalità di apprendimento dell’alunno e dello studente con DSA, adottando proposte di insegnamento che tengano conto delle abilità possedute e potenzino anche le funzioni non coinvolte nel disturbo. 3. In un’ottica di prevenzione dei DSA, gli insegnanti adottano metodologie didattiche adeguate allo sviluppo delle abilità di letto-scrittura e di calcolo, tenendo conto, nel rispetto della libertà d’insegnamento, delle osservazioni di carattere scientifico contenute al riguardo nelle allegate Linee guida. 4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego degli opportuni strumenti compensativi, curando particolarmente l’acquisizione, da parte dell’alunno e dello studente, con DSA delle competenze per un efficiente utilizzo degli stessi. 105 5. L’adozione delle misure dispensative è finalizzata ad evitare situazioni di affaticamento e di disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo, senza peraltro ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. L’istituto a tutt’oggi annovera alunni DSA con certificazione di diagnosi per i quali verranno predisposti i rispettivi Piani Didattici Personalizzati (PDP). C) Bisogni Educativi Speciali (BES) L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) individua un’area particolarmnete estesa di allievi che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse, ed altro ancora. Al fine di individuare la casistica ed intervenire per sostenere gli studenti con disagio, l’Istituto ha nominato un apposito gruppo di lavoro (GLI, Gruppo di lavoro per l’inclusività) con l’incarico di predisporre il Piano annuale per l’inclusività da intendersi come un momento di riflessione di tutta la comunità educante per la piena realizzazione della cultura dell’inclusione. Per gli studenti portatori di una situazione clinica diagnosticata come problematica, pur non rientrando nella sfera della disabilità o dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), i Consigli di classe attiveranno un percorso mirato, concordato con le famiglie, previa siglatura del Piano didattico personalizzato riportante le misure compensative e gli strumenti dispensativi da applicare. 106 9.6. PROGETTI SPERIMENTALI, INNOVATIVI, INTEGRATIVI DELL'ATTIVITA' DIDATTICA Nel primo Collegio Docenti di inizio anno, alla presentazione dell Piano dell'Attività Didattica, vengono anche tracciate le linee fondamentali di progetti innovativi o integrativi dell'attività didattica. La responsabile della Gestione del Piano dell’offerta formativa controlla che tali progetti rispondano alle reali esigenze dell'utenza e alla normativa vigente. L'anno scolastico 2012/2013 vede l'approvazione di progetti o di attività già realizzati negli anni precedenti, a cui sono state apportate opportune modifiche, e di altri, innovativi, approvati dal Collegio. AREA 1 PROMOZIONE DELLA SALUTE AREA 2 INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE AREA 3 QUALITA’ AREA 4 POTENZIAMENTO COMPETENZE di SETTORE • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Imparare a differenziare. La prevenzione andrologica e ginecologica a scuola. Prevenzione al Tabagismo per una scuola senza fumo. Prevenzione dei tumori giovanili. A piedi nella storia e nella natura. Invito alla lettura. Immagina il tuo futuro. Il carcere entra a scuola. La scuola entra in carcere. CIC e sportello di ascolto. Spazio scuola. Laboratorio teatrale. Mi presento! Accoglienza e integrazione. Educare al volontariato (in sanità). Musical. Corso di Italiano per alunni stranieri. Integrazione scolastica. Expo scuola 2013 Gemellaggio multilaterale Comenius „ Together is better“. Soggiorno studio all’estero (Gran Britannia, Austria o Germania, Francia). La mafia nell’agroalimentare. Il quotidiano entra in classe. Orientamento in uscita. English for beginners. American English. Progetto per il rinforzo delle conoscenze base di matematica. Esercitazioni esterne. La scuola ed il mondo della ristorazione si incontrano. A scuola con Grana Padano. Erbe aromatiche : una nota nel piatto e molte nel digestivo. Verso l’esame. 107 AREA 1 : PROMOZIONE ALLA SALUTE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto IMPARARE A DIFFERENZIARE Proteggere l’ambiente: la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata a scuola . 2.Referente del progetto Proff. Silvana Gaspari, Gianna Tecchio, Lucio Grassia, Fabiola Albertin, Comitato Studentesco 3.Obiettivi Sensibilizzare e promuovere l’impegno individuale e collettivo in merito alla responsabilità etica che ognuno di noi deve avere riguardo la protezione dell’ambiente attraverso la “ riduzione della produzione e il corretto smaltimento” dei rifiuti e degli scarti di varia natura. Utenti del progetto Gli utenti del Progetto saranno: 850 alunni della scuola 90 docenti della scuola. Personale ATA. Finalità Imparare a differenziare Sensibilizzare i ragazzi verso l’ambiente minacciato dai residui di produzione e dal consumo di materiali e merci. Attività proposte: Informarsi e comunicare all’utenza le regole della “raccolta differenziata” in generale e nel Comune di Abano in particolare. Organizzare la raccolta dei rifiuti prodotti dalla scuola iniziando dalla raccolta differenziata da realizzare accanto ai distributori di bevande per arrivare successivamente in ogni aula con cestini appositi. Contattare eventuali ONLUS interessate al recupero dell’alluminio ed altro di valore, il cui ricavato sarà destinato ad azioni di “solidarietà sociale” da decidere con gli alunni. Indagare su come in altre scuole è stato affrontato il problema, fornire la scuola di raccoglitori appositi e verificare la gestione della raccolta, anche con l’avallo delle RSU. 4.Durata Anno Scolastico 2013/2014 ed oltre fino al raggiungimento degli obiettivi 5.Risorse umane Comitato studentesco Insegnanti interni all’istituto 108 AREA 1: PROMOZIONE ALLA SALUTE a.s. 2013-2014 1. Denominazione progetto LA PREVENZIONE ANDROLOGICA E GINECOLOGICA A SCUOLA 2. Responsabile progetto Prof. Maurizio Dalla Libera, per l’andrologia - Prof.ssa Mariantonietta Stacchiotti, per la ginecologia 3. Obiettivi ANDROLOGIA “L’andrologia è quella branca della medicina cui spetta la diagnosi e la terapia delle malattie e delle malformazioni degli organi riproduttivi maschili che possono compromettere l’attività sessuale e la fertilità. Attualmente con il venir meno dello screening medico della visita di leva, non è previsto nessun primo livello di prevenzione andrologica per l’individuazione precoce di anomalie a livello dell’apparato genitale maschile esterno, in grado di influenzare negativamente la fertilità e la sfera sessuale dell’età adulta. La Provincia di Padova promuove e sostiene la realizzazione del progetto andrologico che si rivolge a tutti gli studenti delle classi quinte degli Istituti Superiori di Padova e provincia unitamente all’Università degli studi di Padova, il C.S.A., l’Azienda Ospedaliera, l’A.U.L.S.S. 16” Obiettivi specifici: • Informare sulle malattie sessualmente trasmesse e sulle tecniche di contagio • Informare sugli effetti negativi che gli stili di vita scorretti hanno sulla normale funzione dell’apparato riproduttivo • Individuare precocemente eventuali anomalie a livello dell’apparato genitale in grado di influenzare negativamente la fertilità e la sfera sessuale nell’età adulta Si stima che globalmente possano accedere al progetto circa 5000 alunni e che, in base ai dati statistici, consolidati nelle visite di leva, 2663 risulteranno positivi per problematiche di tipo andrologico più o meno rilevanti. La presente iniziativa rappresenta l’unico progetto del genere attualmente avviato in Italia, purtroppo, pur nella sua bontà, ha avuto una copertura finanziaria di soli due anni, dai segnali positivi delle Istituzioni, sembra però possibile un rifinanziamento dell’iniziativa, a cui si propone di aderire. Utenti: Il progetto è diretto verso i soli allievi maggiorenni maschi delle classi quinte, ma considerando il numero esiguo di allievi maggiorenni maschi globalmente frequentanti il nostro Istituto, si inviteranno i proponenti del progetto, come nei precedenti anni, a valutare l’opportunità di inserimento di tutti gli allievi maschi maggiorenni, indipendentemente dalla classe frequentata. GINECOLOGIA L’esperienza dei precedenti anni ha evidenziato che anche la popolazione femminile dell’istituto, solitamente più vicina alla prevenzione medica, ha comunque il desiderio di ottenere informazioni e confronto con uno specialista in un incontro a loro dedicato. Inoltre la presenza all’attività di prevenzione andrologica di tutti i maschi maggiorenni dell’Istituto, porta ad una considerevole riduzione delle presenze in classe, ridotta alle sole ragazze – in particolare nelle classi quinte – con riflessi negativi sulle didattiche, l’attività di prevenzione ed informazione proposta, attuata nella stessa mattinata della prevenzione andrologica, consentirebbe di ovviare a questo e di garantire inoltre la sorveglianza da parte dei docenti in servizio. Coordinatore di questa proposta sarà la Prof.ssa Stacchiotti. Utenti Tutte le ragazze maggiorenni dell’Istituto 109 4.Durata ANDROLOGIA Il progetto andrologico, nella stessa giornata, con data da definire, si articolerà in due fasi. 1.FASE- interventi informativi comuni, durata 1 ora e ½, per informare gli allievi su: a. utilità b. vantaggi c. organizzazione d. luogo scolastico e modalità della visita. 2. FASE – colloquio e visita medica individuali: a. visita medica di circa 15’ per allievo b. in caso di positività, consegna referto per l’invio al proprio medico di base per più approfonditi esami c. compilazione di un questionario anonimo per screening sanitario sulla popolazione maschile nella fascia di età considerata GINECOLOGIA A differenza della precedente attività di prevenzione per alunni maschi, in questa vi sarà la sola fase informativa e il dibattito. La sede sarà diversa da quella ove si svolge la precedente attività per consentire ad entrambe le categorie di utenti di esprimersi senza condizionamenti. In particolare per le ragazze sarebbe opportuno che la sorveglianza venisse effettuata dalle sole professoresse. 5.Risorse umane ANDROLOGIA Esterni: Prof. Carlo Foresta, Università degli studi di Padova; medici di base della provincia di PD Interni: Prof. Maurizio Dalla Libera; docenti in orario di servizio per attività di sorveglianza. GINECOLOGIA Esterni: Dr.ssa Università degli studi di Padova Interni: Prof.ssa Mariantonietta Stacchiotti; professoresse in orario di servizio per attività di sorveglianza. 110 AREA 1 : PROMOZIONE ALLA SALUTE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto PREVENZIONE AL TABAGISMO PER UNA SCUOLA SENZA FUMO 2.Referente del progetto Prof. Elisabetta Benvenuti 3.Obiettivi Attività proposta: Incontri con operatori esperti Finalità: Educare i ragazzi al rispetto di sé e della propria salute. Riduzione dei giovani che acquistano l’abitudine al fumo. Metodologia: La metodologia di lavoro prevede l’utilizzo di tecniche di lavoro attive: role-playing, ed è prevista la somministrazione di questionari. 2 incontri a scuola per ogni classe prima di due ore ciascuno. Utenti del progetto: - alunni delle classi prime 4.Durata A.s. 2013-2014 5.Risorse umane Associazione “Il vizio di respirare” 111 AREA 1: PROMOZIONE ALLA SALUTE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto PREVENZIONE DEI TUMORI GIOVANILI 2.Referente del progetto Prof.ssa Mariantonietta Stacchiotti 3.Obiettivi Obiettivi: 1) Conoscenza delle principali patologie tumorali ginecologiche, urogenitali e dermatologiche. 2) Comprendere l’importanza della prevenzione e diagnosi tempestiva dei tumori. Destinatari: Studenti delle classi quinte. Docenti interessati. Personale ATA. Finalità : Informare gli studenti, aiutarli a riflettere sull’argomento e promuovere in loro un atteggiamento più responsabile nei confronti della propria salute. Metodologie: E’ previsto un incontro-conferenza di circa 2,5 ore con l’Associazione “Noi e il Cancro - Volontà di Vivere” che si avvale della collaborazione di specialisti che operano nel campo della senologia, ginecologia, urologia e dermatologia. L’incontro verrà in data da definire. Generalmente nel mese di Febbraio 2014, dalle 11,30 alle 14 circa. 4.Durata Entro febbraio 2014 5.Risorse umane Prof.ssa M. Stacchiotti :organizzazione del progetto, organizzazione delle fasi operative, contatto con gli operatori esterni. Operatori esterni ( ginecologo, senologo, urologo, dermatologo): incontro con i destinatari. 112 AREA 2: INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto A PIEDI NELLA STORIA E NELLA NATURA Attività didattico-escursionistica per alunni diversamente abili 2.Referente del progetto Prof. Maurizio Dalla Libera - Prof. Pasquale Vento 3.Obiettivi L’attività si articola attraverso lo sviluppo di due AMBITI, differenti ma complementari: Ambito didattico: la difficoltà dell’alunno diversamente abile con deficit cognitivo di acquisire contenuti didattici solo attraverso lo studio classicamente teorico, rappresenta uno degli ostacoli difficilmente superabili dalle didattiche tradizionali. Gli studi condotti sull’apprendimento hanno dimostrato l’efficacia come rinforzo nell’acquisizione e ritenzione di nozioni, se la loro interiorizzazione passa anche attraverso la fisicità. Per la proposizione di particolari nozioni, questa attività potrebbe rivelarsi un utile strumento. Ambito sociale e fisico: la diversità isola!! L’integrazione del diversamente abile passa attraverso l’accettazione degli altri, che non può però prescindere da quella propria. Il diversamente abile percepisce sempre di più, al crescere dell’età, la sua diversità, il rischio è che egli stesso si rassegni alla sua condizione e veda, solo le sue difficoltà e non le sue potenzialità. Lo sviluppo dell’autostima e della consapevolezza di “poter dare” agli altri è fondamentale per il processo dell’integrazione, sia in ambito scolastico che in quello estrascolastico. L’attività mira appunto ad incoraggiare e favorire l’autostima attraverso un percorso di uscite didattico-escursionistiche che permettano all’allievo di relazionarsi con se stesso (incoraggiato dagli accompagnatori), per relazionarsi poi con gli altri. Destinatari: • Alunni diversamente abili che non presentino difficoltà deambulatorie o patologie debilitanti (diabete – epilessia non farmaco controllata – problemi cardiaci – gravi turbe psicologiche). Alle famiglie verrà chiesto di esprimere formale consenso all’attività • Alunni diversamente abili frequentanti un PEI differenziato che suggerisca l’opportunità di integrare/sostituire con stimoli esterni alle didattiche di classe alcuni argomenti di storia e/o scienze naturali riconducibili al territorio ed agli obiettivi fissati dal PEI. • Considerata la particolarità degli alunni a cui l’attività viene proposta, il numero dei partecipanti verrà di volta in volta stabilito a seconda della località e dell’argomento proposto. Per le singole uscite si valuterà comunque di non superare le sei unità per consentire di svolgere l’attività con proficuità didattica e margine di sicurezza. • Come sopra specificato, l’attività è rivolta ad alunni che per le loro caratteristiche non sono in trattamento presso strutture specialistiche che spesso già offrono uscite mirate per gruppi omogenei all’interno dei loro percorsi riabilitativi e socializzanti. La presente attività li accoglierà comunque se la meta dell’uscita risulterà a loro accessibile, anche se non riguarderà sentieri attrezzati per disabili. Gli alunni non idonei potranno afferire ad altri progetti che i vari docenti di sostegno sono già stati invitati a produrre. Si ritiene discriminante non dare la possibilità ad alunni, anche in grado di esprimere potenzialità omogenee ai quelle dei coetanei normodotati, di esprimersi al di fuori di un contesto di “diversità” in cui spesso vengono inseriti per il fatto di appartenere alla “categoria dei diversamente abili”, le singole documentazioni certificano delle difficoltà ma anche delle potenzialità da far esprimere, non da reprimere. OBIETTIVI: • Avvicinare, con stimoli concreti (attraverso la fisicità) lo studio dell’alunno alla storia, alle scienze naturali e alla scienza dell’alimentazione • Favorire l’autonomia personale • Favorire la conoscenza del territorio privilegiando uscite in luoghi situati al massimo nel raggio di 100/150 Km. L’utente potrà poi, in fase di rielaborazione, diventare protagonista nel fornire indicazioni per uscite estrascolastiche verso persone ricadenti nella sua sfera affettiva 113 • Traslare la staticità dell’acquisizioni di contenuti tramite un testo nella dinamicità dell’apprendimento in loco in cui l’alunno fisicamente prende contatto con il contenuto proposto. • Favorire un’apertura sociale dell’allievo e la sua partecipazione ad attività motorie. • Produzione, in collaborazione con i referenti di progetto e i docenti di classe, di relazioni in formato cartaceo e/o informatico che assuma la funzione di materiale didattico rientrante nel PEI e quindi oggetto di verifica e valutazione. Il materiale prodotto sarà omogeneo per tutti gli alunni, varieranno invece i criteri di verifica e valutazione che seguiranno quelli stabiliti dai singoli PEI MODALITÀ OPERATIVE • Itinerari e nozioni legati ad eventi storici svoltisi nel territorio ed all’ambiente naturale, verranno fornite dal Prof. Dalla Libera se non risulterà reperibile personale specializzato a titolo volontario • Aspetti legati allo sviluppo del benessere psicofisico attraverso la pratica di escursioni di modesta entità verranno seguiti dal Prof. Vento. All’alunno verranno fornite nozioni riguardanti l’utilizzo di abbigliamento ed ausili adatti a brevi escursioni (introduzione al trekking) • Le uscite interesseranno la mattinata o l’intera giornata a seconda della localizzazione del luogo di visita e/o della stagione. • Le uscite potranno anticipare o posticipare gli argomenti didattici propri dell’anno di corso o comunque suggeriti dal PEI differenziato • Gli accompagnatori saranno i referenti dell’attività, i docenti di sostegno degli alunni aderenti o i docenti curricolari della stessa classe qualora il docente di sostegno non ritenga di parteciparvi. Verrà eccezionalmente valutata la presenza di uno o più genitori se finalizzata a garantire le partecipazione di uno o più studenti altrimenti impossibilitati perché non coperti da vigilanza. • Le mete vicine all’Istituto non comporteranno costi di adesione e per rendere possibile la visita anche a luoghi più lontani, contenendo i costi dei mezzi di trasporto, si ipotizza l’adesione del nostro gruppo a classi interessate ad un modo diverso e salutare di vivere una uscita didattica. • Le mete che si individueranno risponderanno a caratteristiche quali: Interesse storico naturalistico Collocazione nel raggio di 100/150 km al massimo Ambienti che presentino fonti di rischio ridotte o comunque poste in sicurezza Luoghi che consentano di relazionarsi con un ambiente prettamente naturale che favorisca la motricità globale e l’acquisizione di contenuti storico naturalistici. Verranno esclusi ambienti prettamente urbani, già normalmente oggetto di visite didattiche 4.Durata Anno scolastico 2013-14, verranno privilegiati i periodi non invernali 5.Risorse umane • Prof. Maurizio Dalla Libera - Prof. Pasquale Vento • Autista dell’Istituto (eventualmente solo per alcune uscite) • Docenti di sostegno e/o curricolari del consiglio di classe • Eccezionalmente, genitori degli allievi per garantire la sorveglianza 114 AREA 2 : : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto INVITO ALLA LETTURA 2.Referente del progetto Proff.Loiodice Giuseppina, Rubin Chiara, Benvenuti Elisabetta, altri docenti disponibili. 3.Obiettivi Organizzazione di un’attività di scambio di libri da effettuare nel periodo che precede le vacanze natalizie allo scopo di : Far conoscere agli allievi la nostra biblioteca Sensibilizzare gli allievi al piacere della lettura Favorire la scoperta dei più diversi generi letterari Coinvolgere gli allievi nell’organizzazione dell’evento Attivita’ : Consultazione e scambio di libri 4.Durata Seconda o terza settimana di dicembre 5.Risorse umane I docenti referenti e altri disponibili. 115 AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto IMMAGINA IL TUO FUTURO 2.Referente del progetto Prof.ssa Elisabetta Benvenuti 3.Obiettivi 1° modulo: motivazione e autostima. Per le classi prime: l’obiettivo del progetto è valorizzare e potenziare i cosiddetti fattori protettivi all’interno della comunità scolastica, attraverso la riflessione sulla motivazione allo studio, la promozione del senso di responsabilizzazione dell’alunno, l’efficace gestione delle componenti emotivo-relazionali che incidono sul rendimento scolastico. 2° modulo: affettività e sessualità. Per le classi seconde l’obiettivo del progetto è quello di rendere i ragazzi coscienti e responsabili nei riguardi della sessualità. 3° modulo: attività di socializzazione. Per 1 o 2 classi si propone un’uscita in un ambiente extrascolastico, per svolgere attività di socializzazione per un’intera giornata Attività proposta: Il modulo sulla motivazione ed autostima prevede per le classi prime 2 incontri di 2 ore per classe (in orario scolastico), il modulo sull’educazione all’affettività e sessualità prevede per le classi seconde 1 incontro per classe della durata di 2 ore (in orario scolastico). Il terzo modulo propone una sola giornata in un luogo extra scolastico con esercitazioni e simulazioni dirette da due esperte. Finalità: Gli interventi proposti rientrano nel quadro del benessere generale dei ragazzi all’interno della scuola. I problemi più comuni in questa fascia d’età hanno uno stretto legame con la mancata autostima e con le prime esperienze sentimentali. Inoltre nel nostro istituto sono presenti molti alunni stranieri che hanno difficoltà d’integrazione personale e scolastica. Entrambi gli interventi si collocano all’interno del macro-obiettivo “prevenzione situazioni a rischio” all’interno della scuola dove i ragazzi esercitano non solo le loro competenze cognitive, ma la loro vita sociale, le loro relazioni sentimentali, il senso di autoefficacia e di sconfitta. Metodologia: La metodologia di lavoro prevede l’utilizzo di tecniche di lavoro attive: role-playing simulate, esperienze in gruppo ed è prevista la somministrazione di questionari di auto-valutazione. Il progetto include la possibilità di approfondimenti in piccoli gruppi per gli studenti che ne facessero richiesta. Utenti del progetto: - alunni delle classi prime e seconde della scuola 4.Durata A.s. 2013-2014 5.Risorse umane Dott. Davide Zanin. Il progetto sarà realizzato in caso di apposito finanziamento 116 AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto IL CARCERE ENTRA A SCUOLA. LA SCUOLA ENTRA IN CARCERE. 2.Referente del progetto Commissione Cittadinanza e Costituzione. Prof. Elisabetta Benvenuti. 3.Obiettivi Attività proposta: Incontro con detenuti ed ex detenuti Finalità: Educare alla legalità e riflettere sui comportamenti a rischio Metodologia: 1 incontro a scuola con operatori dell’associazione “granello di senape” e persone detenute o ex detenute. 1 incontro all’interno della Casa di reclusione di Padova con i detenuti delle redazione di Ristretti Orizzonti Utenti del progetto: - alunni delle classi quarte 4.Durata A.s. 2013-2014 5.Risorse umane Associazione “Granello di Senape” 117 AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto CIC - SPORTELLO ASCOLTO 2.Referente del progetto Referente: prof. Tomaso Bortolami 3.Obiettivi Motivazioni del progetto: Il CIC - SPORTELLO ASCOLTO è un servizio curato da un counselor, ovvero da un professionista in grado di aiutare un interlocutore in problematiche personali e private. Il counseling è finalizzato a consentire a un individuo una visione realistica di sé e dell'ambiente sociale in cui si trova a operare, in modo da poter meglio affrontare le scelte e la gestione dei rapporti interpersonali, con la riduzione al minimo della conflittualità dovuta a fattori soggettivi. È inoltre un'attività di competenza relazionale, che utilizza mezzi comunicazionali per agevolare l'autoconoscenza di sé attraverso la consapevolezza e lo sviluppo ottimale delle risorse personali, per migliorare il proprio stile di vita in maniera più soddisfacente e creativa. In una scuola non più intesa come luogo deputato esclusivamente alla trasmissione del sapere, ma promotrice anche dello sviluppo e del potenziamento delle facoltà affettive ed emotive degli alunni, in una scuola intesa quindi come agenzia educativa con finalità formative e preventive, si colloca la pratica del counseling scolastico, il cui fine è quello di agevolare la relazione insegnante-studente, insegnante-genitori, insegnanti ed altre figure professionali. Il counseling nel contesto scolastico può essere quindi offerto come sostegno per la gestione di un problema oppure può essere insegnato nelle sue competenze di base, con il fine di promuovere iniziative di supporto e integrazione, prevenire il disagio, gestire correttamente la comunicazione interpersonale e promuovere un clima educativo sereno e collaborativo. Destinatari e azione: Alunni, docenti e genitori possono settimanalmente rivolgersi al CIC – SPORTELLO ASCOLTO per un colloquio con il responsabile del progetto 4.Durata Anno Scolastico 2013/2014: - da settembre a maggio in orario extracurriculare (2 ore settimanali, salvo ulteriori prenotazioni) 5.Risorse umane Prof. Tomaso Bortolami, counselor professionale 118 AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto SPAZIO SCUOLA 2.Referente del progetto Referente prof.Tomaso Bortolami 3.Obiettivi Finalità generali: - vivere uno spazio di aggregazione tra coetanei - sentirsi parte attiva di un percorso condiviso - migliorare l’immagine di una scuola accogliente Obiettivi educativi: - favorire la socializzazione e la collaborazione tra coetanei in ambiente sereno - promuovere il confronto e il rispetto di sé e degli altri - promuovere l’impegno ed educare al senso di responsabilità - sollecitare le capacità di progettazione di un’attività - promuovere la disponibilità e la motivazione personale Obiettivi didattici: - approfondire argomenti di studio - recuperare carenze disciplinari - produrre lavori di utilità collettiva Attività proposte (tutte sotto la vigilanza di almeno un docente): - gruppi di studio spontanei: alunni che in modo autonomo decidono di studiare insieme - studio assistito: alunni delle classi terminali che aiutano nello studio gli alunni dei primi anni - recuperi e approfondimenti: docenti che svolgono un mirato intervento didattico - gruppi di lavoro: alunni che svolgono compiti particolari (articoli di giornale, ricerche, cogestione…) - ufficio informazioni e orientamento: a sostegno di famiglie e alunni 4.Durata Anno Scolastico 2013/2014: - da gennaio a maggio in orario extracurriculare (2 ore settimanali) - aule del primo piano della succursale 5.Risorse umane - prof. Tomaso Bortolami altri docenti che volessero promuovere iniziative o anche solo fare servizio di sorveglianza alunni delle classi terminali che svolgano attività didattica alunni rappresentanti d’Istituto per l’aspetto organizzativo 119 AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto LABORATORIO TEATRALE 2.Referente del progetto Referenti proff. Tomaso Bortolami, Elisabetta Benvenuti 3.Obiettivi Finalità generali: - offrire ai ragazzi la possibilità di mettere in gioco le proprie competenze creative - vivere uno spazio di aggregazione tra coetanei - sentirsi parte attiva di un percorso condiviso - avvicinare i giovani al mondo del teatro Obiettivi educativi: - favorire la socializzazione e la collaborazione tra coetanei in ambiente sereno - promuovere il rispetto di sé e degli altri - agire positivamente, acquisendo consapevolezza dell’importanza del singolo all’interno del gruppo - promuovere l’impegno ed educare al senso di responsabilità - sollecitare le capacità di progettazione di un’attività - promuovere la disponibilità e la motivazione personale - sviluppare la capacità di comprensione e di espressione del proprio mondo interiore Obiettivi didattici: - sviluppare la capacità di analisi, di lettura e interpretazione di un messaggio verbale e non verbale - migliorare la capacità di ascolto, osservazione, analisi, riproduzione e rielaborazione della realtà - affinare la sensibilità estetica - acquisire alcuni elementi per una corporeità più armonica Attività proposte: - esercizi vocali (volume, ritmo, intenzione, chiarezza della produzione orale) - cenni di dizione - utilizzo del corpo nello spazio - lettura espressiva, drammatizzazione - organizzazione e allestimento di una rappresentazione teatrale aperta al pubblico 4.Durata Anno Scolastico 2013/2014: - da ottobre a maggio in orario extracurriculare (2 ore settimanali, da incrementare nel periodo finale): prove e svolgimento delle attività proposte - fine maggio: rappresentazione conclusiva 5.Risorse umane Docenti dell’Istituto: Tomaso Bortolami, Elisabetta Benvenuti 120 AREA 2: INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto MI PRESENTO! ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE. Progetto di orientamento, preinserimento, accoglienza per disabili 2.Referente del progetto Prof. Maurizio Dalla Libera 3.Obiettivi La scuola ha il dovere di fornire il massimo standard di integrazione scolastica al soggetto debole, per garantire al meglio tale diritto, essa stessa deve preventivamente informare, in modo esauriente il suo utente e preventivare l’intervento: è la scelta consapevole di entrambe le parti! Un insuccesso può, in un soggetto debole, vanificare un percorso positivo precedente. La disabilità è spesso correlata a sintomatologie o carenze diverse, quando è medio grave, può oggettivamente compromettere il percorso culturale e/o professionale dell’alunno, ma, in ogni caso porta con se una carica umana che arricchisce chiunque ha la sensibilità di coglierla. Qualsiasi sforzo del docente o del collaboratore scolastico, anche quello che non sembra essere rilevante, assume, anche non nell’immediato, un valore essenziale per la crescita di chi, appunto cresce, sicuramente non come gli altri, sicuramente con il diritto di poterlo fare. L’orientamento è destinato sia ad alunni frequentanti la terza media ,che ad altri di classe inferiore (II) in possesso di certificazioni la cui rilevanza consigli, ad entrambi i soggetti, una scelta consapevole. Generalmente il primo contatto avviene tramite la “Giornata porte aperte”, ma anche attraverso contatti con docenti o famiglie che il responsabile del progetto ha presso il centro DARI o il CTI di appartenenza. Il preinserimento, successivamente, consente all’allievo, durante la frequenza delle medie, di vivere in situazione una mattinata inserito in una classe prima fruendo dell’accompagnamento del proprio docente di sostegno e di un tutor dell’Istituto che, con la supervisione del referente di progetto, seguirà l’attività. Precedenza è data alle didattiche di laboratorio, ma non in modo esclusivo. L’accoglienza, si svolge il primo giorno di scuola e consolida il rapporto inizialmente costruito, il docente assegnato, e già conosciuto, raccoglie le prime impressioni in un colloquio esterno al contesto classe per dare modo al referente di progetto di fornire ai compagni le informazioni minime necessarie ad evitare discriminazioni, chiedendo anzi la massima collaborazione. È rilevante la collaborazione delle SMS di appartenenza e dei docenti curricolari interni. 4.Durata L’orientamento si svolge durante tutto l’anno scolastico, talvolta è teso anche ad attenuare la diffidenza di famiglie che iscrivono i propri figli omettendo di presentare la certificazione. Il preinserimento viene pianificato da gennaio con incontri e/o contatti fra docenti delle medie e responsabile del progetto, fisicamente la giornata di ingresso nell’Istituto è nel mese di maggio e interessa gli alunni che hanno effettuato la preiscrizione o che frequentano ancora la II media con una certificazione rilevante e un manifesto interesse verso il nostro Istituto. L’accoglienza è riferita al primo giorno del nuovo anno scolastico (2013/2014). 5.Risorse umane Il responsabile del progetto gestisce i contatti con i docenti delle medie ( di sostegno e non) e con i Dirigenti Scolastici delle stesse, coordina e pianifica gli interventi in Istituto con i colleghi di sostegno e con i colleghi curricolari delle materie pratiche, prevalentemente sala e cucina. Si quantifica l’impegno del responsabile del progetto in 10 ore, eventuali ore eccedenti prestate dai colleghi di sostegno durante il preinserimento verranno dichiarate in seguito. 121 AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto EDUCARE AL VOLONTARIATO (in sanità) 2.Referente del progetto Proff. Elisabetta Benvenuti, Fabio Buischio 3.Obiettivi Attività proposta: Incontri con operatori esperti Finalità: cultura della solidarietà, centralità della persona, impegno a favore dei più deboli, senso di gratuità, ascolto e altruismo Obiettivi: Far nascere nei ragazzi la cultura del volontariato Stimolare una riflessione sulle problematiche culturali, sociali, etiche e psicologiche legate all’attività del volontariato Educarli al rispetto di sé e degli altri Utenti del progetto: - alunni delle classi quarte e quinte 4.Durata A.s. 2013-2014 5.Risorse umane Personale specializzato 122 AREA 2 : INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto MUSICAL “West Side Story” Workshop teatrale, interattivo 2.Referente del progetto Proff. sse M. Luisa Ulliana, Stefania Roberti, Alessandra Garrì. 3.Obiettivi - Stimolare l’acquisizione e l’espressione spontanea in Lingua Inglese; - motivare gli studenti ad esprimersi in inglese; - stimolare le attività interdisciplinari. Destinatari: alunni classi seconde 4.Durata Una mattina, due o tre turni degli studenti delle classi seconde. Ogni turno durerà 1 ora e 30 minuti. 5.Risorse umane Docenti di Inglese. Docenti delle classi seconde coinvolte in quella giornata 3 o 4 animatori di madrelingua inglese esperti nella drammatizzazione teatrale a scopo didattico. 123 AREA 2: INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto CORSO di ITALIANO per ALUNNI STRANIERI Lezioni di sportello di micro-lingua pertinente all’ambito ristorativo 2.Referente del progetto Prof.ssa Annalisa Tognati 3.Obiettivi Arricchimento del vocabolario di base Acquisizione dei più importanti termini specifici utilizzati nelle diverse discipline Rafforzamento della conoscenza delle strutture grammaticali della lingua italiana Destinatari Il corso è rivolto a quegli alunni stranieri frequentanti il nostro Istituto nell’anno scolastico 2011/12 che al test d’ingresso abbiano evidenziato particolari difficoltà di comprensione della lingua italiana e di produzione della stessa. Verranno organizzati corsi base per alunni neoimmigrati e a livello intermedio per alunni con maggiore competenza nella lingua italiana (livello A1 certificazione CILS) Finalità Facilitare l’inserimento nel gruppo classe Facilitare l’apprendimento delle varie discipline Ridurre la potenzialità della dispersione scolastica Valorizzare le risorse della persona anche sotto il profilo motivazionale Metodologie Lezioni frontali con interventi diversificati a seconda delle peculiarità di ciascuna unità didattica. 4.Durata Settembre – dicembre 2013 Eventuali approfondimenti fino al termine dell’anno scolastico 5.Risorse umane Docenti di Lettere e di Lingue straniere interni all’Istituto Docenti Tecnico-Pratici 124 AREA 2: INTEGRAZIONE E SOCIALIZZAZIONE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto INTEGRAZIONE SCOLASTICA 2.Referente del progetto Prof.ssa Annalisa Tognati 3.Obiettivi Azione 1: ACCOGLIENZA. Accoglienza alunni neo-arrivati: l'azione si prefigge di realizzare interventi che permettano di creare le condizioni favorevoli all'integrazione degli studenti. Si prevede di attivare, per gli studenti neoarrivati, un modulo orario personalizzato di accoglienza comprendente ore di apprendimento dell'Italiano L2 e ore delle materie fondamentali dell'indirizzo scelto. L'azione vedrà il coinvolgimento anche del personale ATA, sia per quanto riguarda la facilitazione nelle pratiche di iscrizione, sia come figura di riferimento, presente a scuola durante tutto l'orario di lezione. Per studenti che incontrino particolari difficoltà nell’apprendimento dell’italiano, l’attività di accoglienza viene prorogata anche nell’anno successivo. Azione 2: ITALIANO PER LO STUDIO. L'italiano per lo studio e il successo scolastico. Gli obiettivi per gli studenti sono: approfondire le competenze in Italiano L2 per affrontare lo studio delle singole discipline; sviluppare la capacità di comprensione dei testi; migliorare le strategie di apprendimento. Per facilitare l'apprendimento potranno inoltre essere prodotti nelle diverse discipline testi che adattino argomenti di studio alle esigenze degli studenti stranieri. Questi materiali saranno condivisi all'interno della rete nel successivo anno scolastico Azione 3: LA SCOPERTA DEL TERRITORIO E LE ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI. La scoperta del territorio e le attività extra curricolari: l'azione si prefigge di organizzare attività di ricerca al di fuori della scuola finalizzate alla conoscenza del territorio in cui il giovane immigrato si trova a vivere. Si tratta della scoperta della città di Padova e delle zone vicine, con approfondimenti storico-artistici e di scienze naturali. Si costituiranno gruppi misti di studenti italiani e non italiani con la presenza dei docenti come guide e accompagnatori. Per facilitare la socializzazione si potranno inoltre organizzare attività extracurricolari (attività teatrali, musicali e sportive, culinarie, incontri fra studenti italiani e stranieri, giornali scolastici, cineforum su tematiche interculturali, ecc.) Azione 4: RIMOTIVAZIONE E RIORIENTAMENTO. Scopo dell'azione è evitare la demotivazione e l'abbandono scolastico, modificando l’atteggiamento dello studente, sia straniero che italiano, verso la scuola e lo studio, sostenendolo con attività di rimotivazione per migliorarne il metodo di apprendimento (verifica delle difficoltà relative allo studio personale, individuazione di strategie, effettuazione di esercitazioni per migliorare l’abilità di schematizzare, sintetizzare, memorizzare e riproporre i contenuti disciplinari) e seguendolo con un’azione costante di tutoraggio che faciliti l’interazione fra docenti del consiglio di classe e famiglia. Qualora persistano comunque difficoltà nella prosecuzione del percorso prescelto, saranno forniti allo studente e alla famiglia consulenza orientativa e la possibilità di frequentare stage presso altri istituti o centri di formazione professionale per favorire un’eventuale sua nuova scelta. Per lo studente potranno eventualmente anche essere organizzati, in collaborazione fra istituto di provenienza e di accoglienza, moduli di raccordo in quelle discipline che gli possano fornire competenze e conoscenze necessarie per un proficuo inserimento nella nuova realtà scolastico-formativa. Potranno essere realizzate anche iniziative di peer-education coordinate e supportate da docenti. Azione 5: CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI STUDIO DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. Per gli studenti stranieri a rischio abbandono, che non siano in possesso del Diploma di Istruzione Secondaria di 1° grado, si ravvisa l'esigenza di organizzare, in collaborazione con i CTP, corsi di preparazione per il conseguimento del titolo di studio. Un docente-tutor curerà i rapporti con il CTP, individuando programmi di studio, eventuale riconoscimento di crediti e tempi e modalità organizzative. 4.Durata Anno scolastico 2013/2014 5.Risorse umane Prof.ssa Annalisa Tognati 125 AREA 3: QUALITA’ a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto EXPO-SCUOLA 2013 2.Referente del progetto Prof.ssa Daniela Coccato 3.Obiettivi Destinatari: Alunni delle classi di 3° media, loro genitori e docenti. Finalità : Expo-Scuola è il Salone Nazionale dell’Orientamento all’Istruzione, alla Formazione e alla Ricerca per i Giovani, le Famiglie e il Territorio. A tale fiera saranno presenti ragazzi, adulti , operatori del settore ed è un’occasione unica per comunicare con utenti, professionisti e amministratori pubblici che ogni anno visitano la manifestazione. L’evento appare come luogo privilegiato d’incontro e riflessione sulle risorse e sugli strumenti più idonei per migliorare e sviluppare sinergie utili al sistema scuola-formazione-lavoro-territorio. In esso l’Istituto può mettere in risalto l’operato degli studenti e la loro preparazione professionale allo scopo di favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro e la conseguente prevenzione del disagio giovanile. Il Comune di Abano Terme in questi ultimi anni ci ha sostenuto erogandoci dei contributi significativi. 4.Durata 7- 8-9 Novembre 2013 5.Risorse umane Docenti facenti parte della commissione: Prof.ssa Coccato, Prof.ssa Stacchiotti, Prof.ssa Tecchio, Prof.ssa Marinello. Prof. Montanari, Prof. Fanciullo. Autista dell’Istituto(acquisto materie prime, trasporto delle stesse in Fiera, trasporto materiale per allestimento A/R). n. 1 Assistente Tecnico Cucina per la settimana (preparazione e assistenza in sede). n. 1 Assistente Tecnico Sala per la settimana (preparazione e assistenza in sede). n. 1 Assistente tecnico Informatico per la settimana(preparazione e assistenza in sede ). n. 2 collaboratori scolastici. n. 2 Alunni per allestimento stand; n. 6 alunni per ogni turno durante i giorni della manifestazione (2 sala, 2cucina, 2 ricevimento). I turni saranno due al giorno: uno di mattina e uno di pomeriggio. 126 AREA 3 : QUALITA’ a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto GEMELLAGGIO MULTILATERALE COMENIUS “Together is better” 2.Referente del progetto Prof. Gilli Renate 3.Obiettivi Il progetto, che verrà svolto insieme ai nostri partner della Justus-von-Liebig-Schule di Mannheim e con la collaborazione di due nuovi Istituti partner, l’Istituto Alberghiero di Opole (Polonia) e la Scuola Professionale di Gastronomia di Jeseník (Rep. Ceca), ha come scopo l’ eliminazione dei pregiudizi verso persone appartenenti ad altre culture - o comunque diverse da sé - e la presa di coscienza che la diversità può trasformarsi in “risorsa” per l’arricchimento personale e professionale. Gli alunni rifletteranno sulle proprie opinioni riguardo a ciò che per loro è sconosciuto o non abituale, avranno l’opportunità di creare rapporti e di lavorare con ragazzi appartenenti a mondi diversi, ma come loro appassionati al mondo della gastronomia e del turismo: insieme a loro prepareranno e assaggeranno specialità dei Paesi partner, organizzeranno eventi e potranno fare esperienza di quanto si può imparare umanamente, professionalmente e anche linguisticamente da coetanei che inizialmente possono esser percepiti come “strani” o “estranei” . Dato che la lingua del Progetto è il tedesco, per i nostri alunni importante obiettivo è anche l’uso della lingua straniera in situazioni informali e in ambito laboratoriale. Destinatari: alunni delle classi quarte che studiano il tedesco. 4.Durata Primo incontro organizzativo in Germania per la pianificazione definitiva (solo docenti) e i2012 naugurazione ufficiale del progetto Stesura definitiva di un questionario da usare nelle interviste filmate degli alunni Svolgimento delle interviste Preparazione del viaggio e viaggio in Rep. Ceca Maggio: Viaggio in Repubblica Ceca: Preparazione in laboratorio delle specialità locali 2013 Valutazione intermedia del progetto Ottobre: Viaggio in Polonia: Preparazione in laboratorio delle specialità locali Al termine di ogni viaggio nuove video-interviste con gli alunni partecipanti Febbraio: Viaggio in Germania: Preparazione in laboratorio delle specialità locali 2014 Al termine del viaggio nuove video-interviste con gli alunni partecipanti Maggio: Evento finale a Abano: menu di gala italiano, buffet di dolci tipici di tutti i Paesi partner Valutazione finale del progetto 5.Risorse umane Anno 2013-2014: Dirigente Scolastico, DSGA, proff. Gilli Renate, Orlandini Gabriella, Fanciullo Vito, Ghirardello Fabio, tutti i docenti teorici e tecnico-pratici che si appassioneranno al Progetto, Autista ToffaninFranco,, Collaboratore tecnico per supporto informatico signor Franco 127 AREA 3 : QUALITA’ a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto SOGGIORNO STUDIO ALL’ESTERO (Gran Britannia, Austria o Germania, Francia) 2.Referente del progetto Prof. Gilli Renate (ref.) Alessandra Garrì, Daniela Coccato 3.Obiettivi Approfondire le conoscenze linguistiche - frequentando corsi specifici ed intensivi presso una scuola di lingua - vivendo in collegio o presso famiglie - svolgendo attività ricreative nel pomeriggio Ampliare le conoscenze culturali - partecipando a visite culturali organizzate nel pomeriggio. Destinatari: alunni classi quarte, quinte ed eventualmente terze. 4.Durata Una settimana di soggiorno studio da organizzare per l’inizio delle lezioni, sett/ott/nov 2014, organizzato entro giugno 2014, compatibilmente con la migliore offerta economica. 5.Risorse umane 2 Docenti accompagnatori per ogni Paese. 128 AREA 3 : QUALITA’ a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto LA MAFIA NELL’AGROALIMENTARE 2.Referente del progetto Proff. Lucio Grassia, Elisabetta Benvenuti. Comitato Studentesco 3.Obiettivi 1. Promuovere la legalità in funzione dell’incontro con il mondo del lavoro. 2. Promuovere l’impegno sociale e la responsabilità etica che ognuno di noi dovrebbe sentire nello svolgimento del proprio lavoro. 3. Promuovere l’attenzione dei ragazzi verso temi di attualità che sono difficilmente comprensibili senza un opportuno confronto. 4. Accompagnare i ragazzi verso un’informazione critica in grado di creare una capacità di scelta. Finalità I ragazzi del Comitato Studentesco del Pietro d’Abano nell’anno scolastico 2010-2011 hanno lavorato con molto impegno peri un percorso di approfondimento su temi di attualità. Tra le attività svolte vi è stata quella di riunirsi regolarmente per confrontarsi sulle notizie degne di un approfondimento. I ragazzi anche quest’anno si propongono di continuare l’attività del Comitato ampliandola con nuove iniziative volte al miglioramento della vita all’interno dell’Istituto Attività proposte: Viaggio organizzato da Libera nelle Terre della Mafia per il gruppo di ragazzi che collabora con il Comitato Organizzazione di una conferenza. 4.Durata Anno Scolastico 2013/2014 5.Risorse umane Comitato studentesco. Insegnanti interni all’Istituto. 129 AREA 3 : QUALITA’ a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto IL QUOTIDIANO IN CLASSE 2.Referente del progetto Prof.ssa Daniela Coccato 3.Obiettivi Obiettivi: coinvolgere gli studenti nella lettura dei quotidiani Destinatari: tutte le classi dalla 2° alla 5° in base alle richieste dei docenti Finalità: offrire ai ragazzi la possibilità di informarsi e di formarsi un’opinione propria sui fatti che accadono nella nostra società, leggendo più quotidiani a confronto in classe Metodologie: scelte da ciascun docente che si avvarrà del progetto 4.Durata Anno 2013/14: dal 15 ottobre 2013 al 7 giugno 2014 5.Risorse umane Docente referente: tiene i contatti con l’Osservatorio Permanente Giovani Editori per tutto l’anno sia in versione cartacea che sul web; controlla l’invio delle 10 copie del Gazzettino, 10 copie del Corriere della Sera e 10 del Sole 24 ore dal martedì al sabato e Focus scuola 1 volta al mese; promuove fra i colleghi le iniziative concorsuali e speciali tese a creare un percorso multidisciplinare di educazione alla cittadinanza (iniziative su economia, educazione finanziaria, educazione alla cultura scientifica); risponde ai questionari di gradimento e monitora gli esiti come richiesto dall’”osservatorionline”. Docenti che faranno richiesta dei quotidiani nelle varie classi 130 AREA 3 : QUALITA’ a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto ORIENTAMENTO IN USCITA ATTIVAMENTE: FONDAZIONE CASSA di RISPARMIO Introduzione e supporto allo studio universitario 2.Referente del progetto Prof. Gilli Renate 3.Obiettivi - Fornire un esempio di corso universitario. - Migliorare il proprio metodo di studio. Trarre testimonianza e benefici diretti da studenti universitari capaci e meritevoli, nell’ottica del peer tutoring . Rivolto agli studenti delle classi quinte 4.Durata L’iniziativa si articola in 6 incontri di 2 ore per un totale di 12 ore, di cui il primo dedicato ad una introduzione al sistema universitario e alla presentazione degli argomenti che verranno trattati negli incontri successivi. I successivi quattro incontri saranno tematici e svolti stimolando l’interazione con gli studenti. L’incontro conclusivo prevede una parte di ripasso generale e una simulazione della modalità di accertamenti dell’esame relativamente agli argomenti trattati. 5.Risorse umane Attività realizzata dall’università degli studi di Padova, Servizio Diritto allo Studio e Tutorato Referente: Alessandra Biscaro Fondazione Cassa di Risparmio – Attivamente 131 AREA 4 : POTENZIAMENTO COMPETENZE di SETTORE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto ENGLISH FOR BEGINNERS 2.Referente del progetto Prof.ssa M. Luisa Ulliana 3.Obiettivi - Fornire le fondamentali nozioni linguistiche grammaticali e lessicali della Lingua Inglese prerequisiti essenziali per affrontarne lo studio in maniera più consapevole e sicura. Destinatari: alunni delle classi prime con conoscenza della lingua inglese nulla o minima. Finalità: Il corso English for Beginners ha come obiettivo di apprendimento della Lingua Inglese il Livello Elementare A1 Contatto del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue Straniere (CEFR), sintetizzabile nella seguente descrizione:"Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri ed è in grado di porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede)..." 4.Durata Un corso di 15 ore di lezione nel mese di ottobre 5.Risorse umane Prof.ssa M.Luisa Ulliana 132 AREA 4 : POTENZIAMENTO COMPETENZE DI SETTORE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto AMERICAN ENGLISH Lezioni di conversazione in Lingua Inglese guidate da un lettore madrelingua (studenti della Boston University di Padova) in compresenza con l’insegnante curricolare. Tutte le lezioni si svolgono esclusivamente in Lingua Inglese. 2.Referente del progetto Proff.sse Alessandra Garrì, M. Luisa Ulliana, Stefania Roberti. 3.Obiettivi Didattici - Potenziare la pronuncia relativamente all’accuratezza fonetica, all’imitazione dell’intonazione e alla scorrevolezza dell’esposizione orale; - Riuscire a sostenere un colloquio in lingua inglese con scioltezza e naturalezza; - Riuscire a comprendere un parlante nativo americano che parla con disinvoltura. Formativi - Favorire lo sviluppo affettivo dello studente, stimolando la consapevolezza della lingua straniera come modo per esprimere se stessi e interagire con altri; - Promuovere la presa di coscienza dell'esistenza di lingue e culture diverse dalla propria e il senso di tolleranza nei confronti di queste diverse realtà; - Motivare lo studente all'apprendimento della L2 come strumento di comunicazione importante sia nell’immediato sia in una prospettiva futura (viaggi, lavoro). 4.Durata 1 unità oraria curricolare ogni settimana per ciascuna classe coinvolta, per un totale di circa 10 ore per classe. 5.Risorse umane Gli insegnanti di Lingua Inglese che vorranno aderire, dando comunque priorità alle classi quinte, in vista del colloquio d’esame.. Un insegnante di laboratorio di cucina, disponibile ad accogliere il lettore in laboratorio come ricompensa del lavoro svolto a titolo gratuito. 133 AREA 4 : POTENZIAMENTO COMPETENZE di SETTORE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto PROGETTO PER IL RINFORZO delle CONOSCENZE BASE di MATEMATICA 2.Referente del progetto Prof.ssa Francesca Conserva 3.Obiettivi L’obiettivo è l’allineamento e l’omogeneizzazione della preparazione a requisiti minimi degli studenti che devono affrontare il percorso didattico di matematica del primo anno. Vengono organizzati corsi di 4 ore ciascuno per ogni gruppo classe. I corsi si svolgono in orario extracurricolare e sono tenuti possibilmente dai docenti della classe. Il contenuto dei corsi è l’aritmetica dei numeri naturali ed interi. Le metodologie utilizzate sono un richiamo delle regole fondamentali e l’applicazione delle stesse da parte di ciascun alunno, secondo la teoria del potenziamento cognitivo. 4.Durata Il periodo di svolgimento è tra fine settembre e massimo metà ottobre. Per scegliere gli alunni a cui indirizzare detti corsi viene somministrato un test d’ingresso all’inizio dell’anno scolastico. Ciascun corso è costituito, di norma, da massimo 15 alunni. Nel caso di gruppi poco numerosi, inferiori ad 8 partecipanti, vengono accorpati i gruppi classe, compatibilmente con l’orario delle classi e dei docenti. 5.Risorse umane I corsi verranno svolti dai docenti titolari delle varie classi prese in esame 134 AREA 4 : POTENZIAMENTO COMPETENZE DI SETTORE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto ESERCITAZIONI ESTERNE La scuola e il mondo della ristorazione si incontrano 2.Referente del progetto Prof. Vito Fanciullo 3.Obiettivi Il progetto si rivolge principalmente agli alunni del terzo e quarto anno di sala e cucina. Tende a dare forma concreta a quanto previsto dalle disposizioni ministeriali nelle loro finalità: - Perfezionamento ed approfondimento delle abilità acquisite durante il biennio. - Capacità di risolvere problemi organizzativi e gestionali dei servizi ristorativi. - Costante collegamento con le esperienze professionali che l’alunno ha compiuto o sta compiendo. 4.Durata La durata del progetto è pluriennale previa approvazione del Collegio dei Docenti che ratifica le eventuali modifiche presentate. 5.Risorse umane Alunni del terzo e quarto anno sala e cucina, quinto anno del corso post-qualifica indirizzo ristorativo. Docenti disponibili: Fanciullo Vito, Torresin Sergio, Toma Ivana, Ghirardello Fabio, più coloro che si dichiarassero disponibili nel corso dell’anno. E’ fondamentale la collaborazione dei tecnici di sala e cucina nonché del personale di lavanderia e ausiliario in servizio in cucina e sala. Per il trasporto è prevista la collaborazione dell’autista dell’istituto. 135 AREA 4 : POTENZIAMENTO COMPETENZE di SETTORE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto A SCUOLA CON GRANA PADANO 2.Referente del progetto Prof.ssa Mariantonietta Stacchiotti 3.Obiettivi Obiettivi: - Approfondire le caratteristiche organolettiche del prodotto, la tecnologia di produzione e la sua certificazione, le qualità nutrizionali e gastronomiche. Destinatari: Alunni delle classi quinte ristorative. Finalità : - Permettere agli studenti di entrare virtualmente nell’azienda che tutela il prodotto, ovvero il Consorzio Grana Padano, per conoscere la tecnologia produttiva, il marchio di qualità e le caratteristiche organolettiche e gastronomiche dell’alimento. Metodologie: - Il Consorzio Grana Padano attiva ogni anno un progetto per gli Istituti Alberghieri, inviando un tecnico esperto che terrà una lezione teorico-pratica con degustazione finale del prodotto. - La lezione prevede un intervento di circa due ore per gruppo classe. - Il Consorzio prevede, come ogni anno, un concorso al quale gli studenti possono partecipare individualmente. 4.Durata Febbraio 2014 5.Risorse umane Prof.ssa M. Stacchiotti per contatti e adesione agli incontri. Preparazione materiale (piatti plastica, bicchieri plastica, pane, acqua naturale). Esperto esterno. 136 AREA 4: POTENZIAMENTO COMPETENZE DI SETTORE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto ERBE AROMATICHE: una nota nel piatto e molte nel digestivo. 2.Referente del progetto Prof. Lucio Grassia. Docenti collaboratori: proff. Vito Fanciullo, Fabio Ghirardello. 3.Obiettivi Destinatari: Finalità: Conoscere e valorizzare le caratteristiche e l’uso in gastronomia e liquoreria delle erbe aromatiche e loro essenze. Conoscere la nocività dei cattivi liquori. Adottare la “serra delle erbe aromatiche”. 4.Durata A. s. 2013-2014. 5.Risorse umane Prof. Grassia Lucio: attivazione serra, distillazione, coinvolgimento docenti. Prof. Fanciullo Vito: attivazione e gestione serra: uso gastronomico. Prof. Ghirardello Fabio: liquoreria e servizio di sala. 137 AREA 4: POTENZIAMENTO COMPETENZE DI SETTORE a.s. 2013-2014 1.Denominazione progetto VERSO L’ESAME di STATO 2.Referente del progetto Prof.ssa Maria Chiara Ceresoli 3.Obiettivi Destinatari: Alunni classi quinte. Finalità: • Approfondire la preparazione agli esami di stato. Il Dipartimento di Lettere Triennio organizza un ciclo di incontri articolati in moduli. Ciascun modulo è stato progettato in modo da essere autonomo rispetto agli altri. Gli studenti possono iscriversi liberamente a uno o più moduli, ma si consiglia la frequenza ad almeno due. Ogni modulo mira ad approfondire un tema specifico partendo dai testi, sollecitando poi gli studenti ad una propria elaborazione: il primo incontro di ogni modulo sarà costituito da lezione frontale, dibattito e lettura di brani; il secondo incontro avrà carattere seminariale, in cui gli allievi parteciperanno attivamente a lavori di gruppo, al termine dei quali esporranno la propria elaborazione. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato utile per l’esame di stato. Primo modulo: L’inettitudine nel ‘900 “L’altro” nella letteratura del ‘900 Secondo modulo: “I giovani incontrano l’Europa” Conferenza dibattito con il Prof. Renato Milan (lunedì mattina) Terzo modulo : Il romanzo e la narrativa del ‘900 Quarto modulo: La guerra, una metafora del ‘900 Quinto modulo : Come si realizza una tesina e un percorso multidisciplinare 2 incontri Gli alunni interessati dovranno iscriversi presso i propri docenti di Lettere. Durante le lezioni sarà fornita bibliografia relativa agli argomenti e materiale didattico. In seguito verrà comunicato il calendario dettagliato. 4.Durata A.s. 2013-14. Gli incontri verranno effettuati quasi esclusivamente nelle ore pomeridiane, tranne un paio di incontri-conferenze con esperti esterni che potranno essere effettuati di mattina, a seconda della disponibilità dei relatori. 5.Risorse umane Docenti interessati: docenti delle classi quinte, in particolare docenti di Lettere. Esperti esterni: Prof. Renato Milan (docente del liceo Tito Livio ed esperto di europeismo) Collaboratori scolastici per la fotocopiatura del materiale e predisposizione sala incontri. 138 9.7. PROGETTI ORGANIZZATIVI di MIGLIORAMENTO: Piano di aggiornamento a.s.2013/2014 Nell’art. 6 del Regolamento di attuazione dell’autonomia scolastica (DPR n. 275/1999) viene fatto esplicito riferimento all’ “autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo”, corrispondente a quell’area di intervento della scuola che si concretizza in azioni progettuali. Il suddetto art.6 afferma, in particolare, che “le istituzioni scolastiche, singolarmente o tra loro associate, esercitano l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali e curando tra l'altro:a) la progettazione formativa e la ricerca valutativa; b) la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico; c) l'innovazione metodologica e disciplinare; d) la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi; e) la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola; f) gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici; g) l'integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d'intesa con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale. Per l’anno scolastico 2013/2014 il Collegio dei docenti ha approvato i seguenti “corsi di aggiornamento” per il personale docente. Argomento Destinatari Organizzazione Linee guida primo e secondo biennio Personale docente Istituto Corso antincendio Personale docente Corso interno Primo Soccorso Personale docente Corso interno Approfondimento Lingua straniera Personale docente Corso interno HACCP Personale docente Corso interno Altri organizzati in corso d’anno 9.8. CORSI EXTRACURRICOLARI PER STUDENTI E ADULTI: Ampliamento dell’offerta formativa L’art.9 del Regolamento di attuazione dell’autonomia scolastica (DPR n. 275/1999) è dedicato all’ “ampliamento dell’offerta formativa”, per cui: “1. Le istituzioni scolastiche, singolarmente, collegate in rete o tra loro consorziate, realizzano ampliamenti dell'offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali. I predetti ampliamenti consistono in ogni iniziativa coerente con le proprie finalità, in favore dei propri alunni e, coordinandosi con eventuali iniziative promosse dagli Enti locali, in favore della popolazione giovanile e degli adulti. 139 2. I curricoli determinati a norma dell'articolo 8 possono essere arricchiti con discipline e attività facoltative, che per la realizzazione di percorsi formativi integrati le istituzioni scolastiche programmano sulla base di accordi con le Regioni e gli Enti locali. 3. Le istituzioni scolastiche possono promuovere e aderire a convenzioni o accordi stipulati a livello nazionale, regionale o locale, anche per la realizzazione di specifici progetti. 4. Le iniziative in favore degli adulti possono realizzarsi, sulla base di specifica progettazione, anche mediante il ricorso a metodi e strumenti di autoformazione e a percorsi formativi personalizzati. Per l'ammissione ai corsi e per la valutazione finale possono essere fatti valere crediti formativi maturati anche nel mondo del lavoro, debitamente documentati, e accertate esperienze di autoformazione. Le istituzioni scolastiche valutano tali crediti ai fini della personalizzazione dei percorsi didattici, che può implicare una loro variazione e riduzione. 5. Nell'ambito delle attività in favore degli adulti possono essere promosse specifiche iniziative di informazione e formazione destinate ai genitori degli alunni.” Il Collegio dei docenti ha approvato il seguente corso extra-curricolare destinato sia agli studenti che agli adulti e/o genitori degli stessi. 1.Denominazione progetto “LE MANI IN PASTA” … Con i Prof di cucina, 4 serate tra di noi 2.Referente del progetto Proff. Sergio Torresin, Vito Fanciullo. 3.Obiettivi - Scoprire novità culinarie e/o approfondire conoscenze preesistenti… - Realizzazione di un programma pratico di cucina e pasticceria di base 4.Durata 4 serate (corso base) della durata di 3-4 ore, presumibilmente da metà novembre in poi.. 4 serate (corso “avanzato”) della durata di 3-4 ore, presumibilmente da metà novembre in poi.. 5.Risorse umane Docenti di cucina, Docenti interni dell’Istituto come corsisti, persone esterne all’istituto. 140 75° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL’ISTITUTO Il I agosto 1939, con nota n°12278, il Regio Provveditorato agli studi della Provincia di Padova comunica l’istituzione in Abano di un «Regio Corso biennale di avviamento professionale commerciale a tipo alberghiero». Il 16 ottobre del 1939, quando già è iniziata la seconda guerra mondiale (che per il momento non ci vede ancora coinvolti), iniziano regolarmente le lezioni per i primi 36 iscritti, sotto gli auspici del Podestà «Sig. Gaudenzio Prof. Cav. Luigi» che, con delibera del 29 settembre, aveva assegnato alla scuola: n°14 banchi metallici in noce massiccia senza foro per il calamaio ma con le scanellature per le penne; n°1 poltrona, sedile e schienale noce; n°1 scrivania, fusto metallico, mobile noce, piano linoleum celestino con pedana larice; n°1 telaio metallico completo di Ardesia; n°1 sedia, sedile e schienale noce e n°1 attaccapanni noce a 3 posti, parti metalliche verniciate a smalti sintetici. L’arredo, anche se un po’ scarno, era stato predisposto, ma la scuola non dispone di una sede propria, quindi le viene provvisoriamente concessa la disponibilità del Solarium, vicino alla casa del Fascio, che a sua volta il Comune aveva donato alla locale sezione del partito fascista l’11 marzo del 1939. Con ulteriore delibera del 13 aprile del 1940, l’amministrazione comunale si impegna a sostenere gli oneri dell’affitto di £1000, che la scuola deve versare al Fascio per l’uso dei locali. È da qui, dalla nascita nel 1939 della «Regia Scuola di avviamento professionale commerciale a tipo alberghiero» che inizia la storia dell’IPSSAR “Pietro d’Abano” di Abano Terme. Per la ricorrenza, in collaborazione con il Comune di Abano Terme, gli Enti e le Associazione del territorio, è previsto lo svolgimento di una serie di eventi da organizzare: - Mostra sull’alimentazione e il termalismo Convegno di apertura Seminario sull’alimentazione e il turismo enogastronomico Seminario sul termalismo Concorso letterario regionale con premiazione Rappresentazione teatrale studenti Pietro d’Abano sulle tematiche del turismo enogastronomico Spunti teatrali degli studenti del Pietro d’Abano sui cibi e sullo stare a tavola secondo le tradizioni del passato (in mostra) Intervento musicale strumentale del gruppo coristico-strumentale dell’Istituto Vittorino da Feltre Rassegna coristica sui temi dell’alimentazione Presentazione del libro di Storia dell’Istituto Pietro d’Abano Iniziative delle associazioni AIS, AMIRA, FIC Raduno ex allievi Annullo postale speciale dedicato al 75° anniversario Intitolazione di un’aula dell’Istituto Buffet, Pranzo e cena di gala 141 DELIBERE Collegio dei Docenti del 6 settembre 2013 Consiglio di Istituto del 13 novembre 2013 142