I Romani
Roma NEL PERIODO
Imperiale
Il tempo libero nella roma antica
Le terme
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Le terme romane erano degli edifici pubblici con degli
impianti che oggi chiameremmo igienico-sanitari. Sono i
precursori degli impianti odierni e rappresentavano uno
dei principali luoghi di ritrovo durante l'antica Roma.
Esistevano due classi di terme, una più povera destinata
alla popolazione meno abbiente e una destinata ai alla
classe aristocratica, che erano dei veri e propri monumenti
e piccole città all'interno della città.
Le prime terme nacquero in luoghi dove era posibile
sfruttare le sorgenti naturali di acque calde o dotate di
particolari doti curative. Col tempo, soprattutto in età
imperiale, si diffusero anche dentro le città, grazie allo
sviluppo di tecniche di riscaldamento delle acque sempre
più evolute.
• La sviluppo interno tipico era quello di una successione di
stanze, con all'interno una vasca di acqua fredda (il frigidarium
), tiepida (tepidarium) e calda (calidarium).
• Attorno a questi spazi principali, si sviluppavano gli spazi
accessori: l'apoditerio (spogliatoio), il sudatorio e il laconico
(simili ad una sauna), il destrictorio (sala di pulizia), il ginnasio
(una sorta di palestra). All'interno delle terme più sontuose
(come le Terme di Caracalla) potevano trovare spazio anche
piccoli teatri, biblioteche, sale di studio e addirittura negozi.
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L’esercito
romano
Esercito romano è il nome dato al sofisticato insieme di soldati ed
altre forze militari che servirono la Repubblica Romana ed in seguito
l'Impero Romano. L'esercito romano conquistò gran parte dei territori
che circondano il Mar Mediterraneo, arrivando, all'apice dello
splendore imperiale, ad occupare le province dell'Asia Minore e della
Britannia. Inizialmente composto da comuni cittadini romani, in
seguito alla riforma di Gaio Mario (100 a.C.) divenne un esercito di
soldati professionisti. Tutti conoscono questo poderoso esercito per
le sue temute legioni, a cui si arrivò, però, per gradi.
Il CARDINE di roma
• La legione romana (dal latino legio, derivato del verbo legere,
"raccogliere assieme") era l'unità militare di base dell‘esercito
romano. Corrispondeva, grosso modo, alla divisione di un esercito
odierno, e normalmente era stanziata in una provincia, di cui aveva
la responsabilità della sicurezza e della difesa militare. Nella storia
di Roma, l'esercito romano ha potuto contare su un massimo di 60
legioni all'apice della sua potenza, e su un minimo di 18 nel periodo
di massima crisi. Nel passaggio dalla repubblica romana all‘Impero
Romano l'esercito, e con esso la struttura della legione, venne
ristrutturato profondamente. A causa del grande successo militare
della Repubblica Romana ed, in seguito, dell'Impero Romano la
legione è stata a lungo considerata un modello da seguire in
efficienza militare ed abilità. All'inizio della storia di Roma la legione
si componeva di 3.000 fanti e 300 cavalieri. Fanti e cavalieri
venivano arruolati nell'ordine di 1.000 fanti e 100 cavalieri per tribù:
le tribù presenti erano 3, ovvero i Tities, i Ramnes e i Luceres. I fanti
erano comandati da 3 tribuni militum, ognuno di essi comandava
1.000 fanti, mentre i cavalieri erano comandati da 3 tribuni celerum,
uno ogni 100 cavalieri. La legione, normalmente, utilizzava in
combattimento la formazione a falange. Questa disposizione era
vantaggiosa in caso di combattimenti su terreni pianeggianti,
tuttavia, quando l'esercito romano si trovò a dover operare nei
territori montuosi dell'Italia centrale, come nelle guerre contro i
Sanniti, si resero necessari profondi cambiamenti.
• Per ogni linea vi erano 10 MANIPOLI (in totale quindi vi erano
30 Manipoli).
• I Manipoli della 1^ e 2^ linea erano composti da 120 uomini,
mentre quelli della 3^ linea erano composti da 60 uomini. In
totale quindi vi erano :
• 1200 uo. nella 1^ linea ;
• 1200 uo. nella 2^ linea ;
• 600 uo. nella 3^ linea,
• per un totale di 3000 uo. nei ranghi.
• Il Manipolo venne successivamente suddiviso in 2 CENTURIE
(totale 60 Centurie).
• Ad ogni Centuria erano aggregati 20 VELITI, cioè soldati con
armamento leggero.
• In totale i VELITI erano 1200 (20 veliti per 60 Centurie).
• Quanto abbiamo descritto si riferisce alla Fanteria presente
nella Legione. La Cavalleria completava l’unità nella misura di
un decimo della Fanteria pesante ; quindi in una Legione erano
inseriti 300 Cavalieri divisi in 10 TORME di 30 uo. ciascuna. Di
norma l’aliquota di Cavalleria era suddivisa in due parti (150 +
150 uo.) e dislocata sulle ali della Legione.
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Complessivamente quindi la Legione disponeva di :
3000 uo. di Fanteria pesante (ASTATI, PRINCIPES e TRIARI);
1200 uo. di Fanteria leggera (VELITI);
300 uo. di Cavalleria (TORME),
per un complessivo di 4.500 uomini.
Medicina romana
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Anche i Romani, proprio come noi, si ammalavano e avevano medici che li
curavano.
Tuttavia la loro azione poteva essere solo molto limitata, perchè non si
conoscevano le cause nè i modi di trasmissione delle malattie (batteri e virus)
che sono state scoperte solo nel 1800. Le sostanze semplici più usate da
medici e farmacisti erano di natura vegetale. Delle piante officinali venivano
adoperate varie parti, dalla radice al fiore, in base alla malattia da curare.
Spesso la ricerca di determinate erbe piuttosto rare, richiedeva molto tempo.
Fu questo il caso di Galeno, uno dei più noti fra medici e farmacisti
dell'antichità, il quale a tale scopo trascorse gran parte della sua vita in
viaggio.
Alle sostanze di natura vegetale si affiancavano quelle di origine animale (
come il grasso d'oca e le corna di cervo) e sostanze di natura minerale, in
particolare le argille.
• Nei primi tempi , la pratica della medicina si imparava a casa, tanto
che le sue conoscenze venivano tramadate di padre in figlio.
Non esistevano perciò persone specializzate per esercitare la
professione medica, quindi tutti la potevano praticare. E' solo dopo
la legge emanata da Giulio Cesare che nascono le prime scuole
dove si insegna la medicina.
Oltre allo studio dei libri, si imparava anche a livello pratico: il
maestro portava gli alunni nelle visite dei pazienti: ci si esercitava a
tastare il polso, ad esplorare gli occhi, a sentire il battito del cuore
appoggiando l'orecchio sul petto, in modo da poter poi diagnosticare
la malattia attraverso l'esame dei sintomi.
L'insegnamento in queste scuole era di carattere privato, nel senso
che agli studenti non veniva rilasciato nessun diploma o attestato, e
di conseguenza non esisteva alcun controllo sulla preparazione dei
medici. Ecco perchè abbondavano i ciarlatani, imbroglioni che si
improvvisavano medici senza avere nessuna o poca conoscenza in
campo medico.
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