Il mondo islamico dagli
Omayyadi agli Ottomani
Un impero nel Mediterraneo
Il mondo arabo: il califfato omayade al suo
apogeo (metà sec. VII-metà sec. VIII d.C.)
Califfi e califfati
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Califfo (khalīfa) è il termine impiegato per indicare il "Vicario" o
"Successore" di Maometto alla guida politica e spirituale della Comunità
islamica (Umma).
La massima magistratura islamica - che ha una rilevanza
eminentemente politica, anche se non esente da risvolti spirituali - non
è prevista nel Corano e neppure nella Sunna di Maometto e fu quindi
realizzata in modo del tutto originale da alcuni fra i primissimi compagni
del Profeta nella stessa giornata della sua morte, l'8 giugno 632.
Per evitare probabilmente che i musulmani di Medina scegliessero
come successore politico uno dei loro, un gruppo di musulmani
meccani (i cosiddetti "Emigranti" che erano giunti in città con l'egira) fra cui Abū Bakr, Umar b. al-Khaṭṭāb e Abū Ubayda b. al-Jarrāḥ riuscirono a far sì che il prescelto fosse per l'appunto Abū Bakr che,
per essere stato il miglior amico di Maometto (di cui era coetaneo) e
verosimilmente il primo uomo convertitosi all'Islam, era assai
apprezzato da tutti e garantiva perciò una linea di comportamento non
dissimile da quella messa in atto dal Profeta. L'espressione usata per
indicarlo fu quindi "khalīfat rasūl Allāh" (vicario, o successore,
dell'Inviato di Dio).
I primi quattro Califfati Omayyadi dal
632 al 661
I Califfati furono diversi. I primi quattro
Successori di Maometto sono chiamati
"ortodossi" dell'Islam (rāshidūn).
Essi regnarono da Medina e furono:
 Abū Bakr (632 - 634)
Bashir
 Umar ibn al-Khattāb (634 - 644) Omar
 Uthmān ibn Affān (644 - 656)
Osman
 Alī ibn Abī Tālib (656 - 661)
Alì
I califfati Omayyadi-Sufyanidi (661-684)
I califfi che vennero dopo furono tutti della
dinastia omayyade-sufyanide di Damasco,
il cui nome veniva loro dal clan meccano dei
Banū Umayya cui appartenevano e dalla
kunya del padre del loro primo esponente.
Essi furono:
 Muāwiya ibn Abī Sufyān (661 - 680)
 Yazīd ibn Muāwiya (680 - 683)
 Muāwiya ibn Yazīd (683 - 684)
I califfati Omayyadi-Marwanidi (684720)
La successiva dinastia, sempre di Damasco, fu quella degli
Omayyadi-Marwanidi che regnò dal 684 al 750:
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Marwān ibn al-Hakam (684 - 685)
Abd al-Malik ibn Marwān (685 - 705)
al-Walīd ibn Abd al-Malik (705 - 715)
Sulaymān ibn Abd al-Malik (715 - 717)
Umar ibn Abd al-Azīz (717 - 720)
Yazīd ibn Abd al-Malik (720 - 724)
Hishām ibn Abd al-Malik (724 - 743)
al-Walīd ibn Yazīd (743 - 744)
Yazīd ibn Abd al-Malik (744)
Ibrāhīm ibn al-Walīd ibn Yazīd (744)
Marwān ibn Muhammad ibn Marwān (744 - 750)
Gli Omayyadi iberici di al-Andalus
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Da un nipote di Hishām ibn Abd al-Malik, Abd
al-Rahmān ibn Muāwiya, si diparte la dinastia
omayyade di al-Andalus (da cui il nome di
Andalusia), che regnò sui territori iberici
(Califfati di Cordova e Granada) fino al 1492.
La dinastia principale di califfi rimase la
dinastia degli Abbasidi di Baghdad (7501258)
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al-Saffāh (750-754)
al-Mansūr (754-775)
al-Mahdī (775-785)
al-Hādī (785-786)
Hārūn al-Rashīd (786-809)
al-Amīn (809-813)
al-Mamūn (813-833)
al-Mutasim (833-842)
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al-Wāthiq (842-847)
al-Mutawakkil (847-861)
al-Muntasir (861-862)
al-Mustaīn (862-866)
al-Mutazz (866-869)
al-Muhtadī (869-870)
al-Mutamid (870-892)
al-Mutadid (892-902)
al-Muktafī (902-908)
al-Muqtadir (908-932)
«Dominio Abbaside. Divisioni amministrative prima del
suo smembramento iniziato a metà del IX secolo a.C.»
Abbasidi di Baghdad (750-1258)
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al-Qāhir (932-934)
al-Rādī (934-940)
al-Muttaqī (940-944)
al-Mustakfī (944-946)
al-Mutī (946-974)
al-Tāī ' (974-991)
al-Qādir (991-1031)
al-Qāim (1031-1075)
al-Muqtadī (1075-1094)
al-Mustazhir (1094-1118)
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al-Mustarshid (1118-1135)
al-Rāshid (1135-1136)
al-Muqtafī (1136-1160)
al-Mustanjid (1160-1170)
al-Mustadì (1170-1180)
al-Nāsir (1180-1225)
al-Zāhir (1225-1226)
al-Mustansir (1226-1242)
al-Mustasim (1242-1258)
Abbasidi del Cairo (1261-1517)
Mentre Baghdad cadeva sotto il
potere dei Persiani (musulmani
Sciiti), alla fine del Duecento il
Califfato passò dagli Abbasidi di
Baghdat agli Abbasidi del Cairo,
sotto il controllo dei sultani
Mamelucchi (minoranza di origine
turca):
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Al-Mustansir II (1261-1262)
Al-Hakim I (1262-1302)
Al-Mustakfi I (1303-1340)
Al-Wathiq I (1340-1341)
Al-Hakim II (1341-1352)
Al-Mu'tadid I (1352-1362)
Al-Mutawakkil I (1362-1383)
Al-Wathiq II (1383-1386)
Al-Mu'tasim (1386-1389)
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Al-Mutawakkil I (restaurato) (13891406)
Al-Musta'in (1406-1414)
Al-Mu'tadid II (1414-1441)
Al-Mustakfi II (1441-1451)
Al-Qa'im (1451-1455)
Al-Mustanjid (1455-1479)
Al-Mutawakkil II (1479-1497)
Al-Mustamsik (1497-1508)
Al-Mutawakkil III (1508-1517)
Chi sono gli Ottomani?
•L’Impero ottomano non è riducibile alla Turchia, è piuttosto un grande
impero multietnico e multireligioso, esteso in un territorio immenso fra
l’Europa sudorientale e il Mediterraneo.
•Nasce nel XIV secolo da una piccola regione dell’Anatolia dove si sono
stanziati alcuni popoli nomadi delle steppe (Osmanlij) nel corso dei loro
spostamenti verso occidente
•I Turchi sono originariamente una massa di tribù nomadi unite da una
lingua comune, parlata in moltissime varianti tra il Caucaso, l’Anatolia e
l’altopiano iranico. Il turco è parlato dalla Siberia al Mar Caspio, alla Cina
(Sinkiang Uighur). Tutti i paesi con la desinenza in –stan (Uzbekistan,
Kazakistan, Afghanistan, Turkmenistan, ecc.) sono di lingua turca.
•Si tratta di una lingua glutinante con parole lunghissime composite.
Chi sono gli Ottomani?
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La società turca è organizzata per clan, denominati con nomi di animali:
Montone bianco, Montone nero, Lupa grigia
Lo stesso palazzo imperiale di Topkapì, a Istambul, edificato fra Quattro e
Cinquecento, non è un palazzo bensì un immenso giardino con padiglioni
separati, in pietra e marmo, sul modello dell’accampamento di tende.
Il simbolo del potere nel mondo turco-ottomano è una coda di cavallo
In età moderna il Sultano può ornarsi di 7 code; il gran vizir di 4 code; i
pascià di 3 code.
L’organo supremo del potere è il Diwan (= consiglio) presieduto dal gran
vizir.
Il “diwan a cavallo” è il momento più solenne (dichiarazione di guerra)
La massa dei contadini viene definita: “il gregge” – nel bene e nel male da proteggere e tosare.
I Turchi Selgiuchidi e il mondo cristiano
Gli Ottomani diventano protagonisti della storia europea solo dopo il
1000 con la dinastia dei Selgiuchidi (non ancora musulmani).
Quando compaiono in Anatolia (chiamata Rum=Roma), paese greco e
romano, si affermano attraverso una lenta penetrazione ai confini
dell’impero bizantino, costellata da azioni di saccheggio.
Nel 1071 per la prima volta i turchi Selgiuchidi sconfiggono i bizantini:
primo allarme nel mondo cristiano – idea dei nuovi barbari
I crociati partono in difesa dei bizantini (cristiani) contro i turchi (infedeli)
dando vita alla Prima crociata crociata.
I Saraceni sono turchi, non arabi
Gli avversari dei crociati sono cavalieri che combattono in maniera
diversa dagli occidentali, con arco e frecce e azioni di guerriglia
Solo la divisione interna al modo orientale diviso fra arabi musulmani e
turchi, che si sta islamizzando, consente ai cristiani di prevalere in un
primo momento
I cavalieri cristiani sono impressionati favorevolmente dai turchi che
sono molto coraggiosi, diversamente dai bizantini, effeminati e imbelli
Solo i Franchi e i Turchi hanno diritto al nome di cavalieri (e di uomini)
Il mito di un’origine comune dei due
imperi del Mediterraneo
I cronisti delle crociate raccontano leggende comuni e individuano un’origine
comune nei troiani, appropriandosi di leggende turche.
1200: crollo dell’impero selgiuchide ad opera dei Mongoli di Gengis Kahn
Ricomposizione successiva nel 300 ad opera degli Osmanidi
1326: capitale a Bursa: inizia l’espansione dall’Asia minore verso i Balcani
Gli ottomani per la prima volta guardano a Costantinopoli e ai Balcani
1389: i turchi sconfiggono i serbi a Kosovo Poljie (la piana del merli) e
penetrano in Bosnia, ma la morte del Sultano Murad I (assassinato) pone
fine ala spedizione.
I serbi sconfitti divengono vassalli dei Turchi e ottengono il loro rispetto
Prima unione di musulmani e ceristiani (ortodossi)
1390: Nuova capitale a Edirne (Adrianopoli)
Gli Ottomani al potere
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La dinastia turca degli Ottomani prende il
nome dal fondatore Osman I (Uthman, 12991326) conquistatore dell’Anatolia agli inizi del
XIV secolo.
1326: viene fondata Bursa, la prima capitale
ottomana, seguono Nicea e Endirne
(Adrianopoli) nel 1390.
Solo nel 1453 la capitale viene spostata a
Costantinopoli ribattezzata Istambul
Gli Ottomani al potere: i fondatori
Osman I Gazi, il Vittorioso (1300-26)
Orhan (1326-60)
Murad I Gazi (1360-89)
Beyazit I Yildirim, il Fulmine (1389-1402)
Interregno: Dominio di Tamerlano (1402-1413)
Mehmed I (1413-21)
Murad II (1421-51)
Mehmed II Fatih, il Conquistatore (1451-81)
Beyazit II (1481-1512)
Selim I Yavuz, il Crudele (1511-1520)
Suleyman I Kanuni, il Legislatore, il Magnifico (1520-1566)
Da Kosovo Polje a Istanbul
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1389: gli Ottomani sconfiggono i Serbi a
Kosovo Polje (Piana dei Merli).
Inizia la penetrazione ottomana nei Balcani.
1398: conquista ottomana del principato
bulgaro di Vidin
1430: conquista ottomana di Salonicco
(veneziana)
1453: conquista di Costantinopoli (Maometto
II)
L’espansione ottomana dal XIV al XX secolo
Tre lingue per un impero
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È bene ricordare che i Turchi non sono arabi, così
come non lo sono i Persiani.
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Le lingue dell’Islam sono infatti tre:
- l’arabo (lingua del Corano e della religione),
- il persiano (lingua della letteratura),
- il turco (lingua del potere e del governo).
Analogamente la maggioranza dei funzionari, dei
generali e degli ammiragli al servizio degli Ottomani
non sono né arabi, né persiani, né turchi, ma europei,
per lo più cristiani rinnegati.
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La Sublime Porta, sede del potere ottomano
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Con il nome di Sublime Porta si indica dal 1650
circa la sede del Sultano a Istanbul, il cui accesso
era delimitato da una grande porta monumentale.
La formazione dell’Impero Ottomano
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1484-91: prima guerra fra Ottomani
e Mamelucchi, sconfitta dei sultani
Mamelucchi d’Egitto
1514: conquista ottomana della
Persia
1517: conquista ottomana della Siria
e dell’Egitto (Selim I)
Con il 1517 il Califfato passa alla
dinastia Ottomana di Istanbul che si
affermerà con Suleyman I (15201566), noto nel mondo cristiano
come Solimano il Magnifico,
coetaneo e grande avversario
dell’Imperatore Carlo V d’Asburgo.
1521: conquista ottomana di
Belgrado
Selim I Yavuz (1517-1520)
primo sultano-califfo
della dinastia Ottomana
Sultani e Califfi
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Sultano (in arabo sultān, dal vocabolo sulta, "forza", "autorità") è il titolo
sovrano impiegato da numerose dinastie non arabe che ressero territori
più o meno ampi del Vicino e Medio Oriente islamico.
Si discute molto su chi abbia per la prima volta usato questo vocabolo,
preferendolo ai termini arabi Malik (re), Amīr (comandante) o Qā'id
(capo). Di certo furono chiamati sultani gli Ayyubidi di Siria, Egitto,
Arabia e Yemen, di etnia curda, quindi iranici e linguisticamente
indoeuropei. Sultani furono anche i loro successori Mamelucchi (Turchi
e Circassi), i Turchi selgiuchidi e gli Ottomani.
Solo nel 1517 il titolo di Sultano viene unito a quello di Califfo da
Selim I che assume così la qualifica (temporale e spirituale) di
Imperatore e di successore del Profeta, “guida ti tutti i veri musulmani”,
ottenendo le chiavi della Kaaba alla Mecca.
Il titolo è, a tutto il XXI secolo, preferito da una sequela abbastanza
ampia di governanti minori musulmani che mostrano di seguitare a
preferire questa titolatura di carattere puramente temporale, che non
implica quindi alcuna valenza spirituale o religiosa.
Gli attributi del Sultano
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Sultan (sultān) = la forza
Califfo (khalīfa) = principe dei credenti = il
"Vicario" o il successore di Maometto
Khan = capo tribù (omaggio alla tradizione
ancestrale dei nomadi delle steppe)
Shah = padrone, re dei re (titolo persiano)
Dopo la conquista di Costantinopoli si attribuisce
anche il titolo latino di Cesare, successore di
Costantino (ragione di contrasto con gli Asburgo)
Una lettera di Solimano il Magnifico
all’Imperatore Carlo V:
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“Solimano il Sultano, per grazia di Dio, re dei
re, sovrano dei sovrani, altissimo imperatore
di Bisanzio e Trebisonda, potentissimo re
della Persia, dell’Arabia, della Siria e
dell’Egitto, supremo signore dell’Europa e
dell’Asia, principe della Mecca e di Aleppo,
signore di Gerusalemme e dominatore del
mare universale…”
I sultani-califfi della dinastia Ottomana di
Istanbul (1517-1924):
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Selim I (1517-1520)
Suleyman I (1520-1566)
Selim II (1566-1574)
Murad III (1574-1595)
Mehmet III (1595-1603)
Ahmed I (1590-1617)
Mustafa I (1617-1618)
Osman II (1618-1622)
Mustafa I (restaurato) (1622-1623)
Murad IV (1623-1640)
Ibrahim I (1640-1648)
Mehmet IV (1648-1687)
Suleyman II (1687-1691)
Ahmed II (1691-1695)
Mustafa II (1695-1703)
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Ahmed III (1703-1730)
Mahmud I (1730-1754)
Osman III (1754-1757)
Mustafa III (1757-1774)
Abdul Hamid I (1774-1789)
Selim III (1789-1807)
Mustafa IV (1807-1808)
Mahmud II (1808-1839)
Abdul Mejid I (1839-1861)
Abdülaziz (1861-1876)
Murad V (1876-1876)
Abdul Hamid II (1842-1909)
Mehmet V (1909-1918)
Mehmet VI (1918-1922)
Abdul Mejid II (1922-1924) deposto
Suleyman I (1520-1566)
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Noto nel mondo cristiano come
Solimano il Magnifico e nel
mondo islamico come il
Legislatore, coetaneo e grande
avversario dell’Imperatore
Carlo V d’Asburgo, il Sultano
Suleyman I [Salomone, in
turco] è il protagonista
dell’espansione ottomana nei
Balcani e nell’Europa orientale
e dell’affermazione del dominio
turco sul Mediterraneo.
Conduce personalmente tredici
grandi guerre.
I due imperatori del Mediteraneo
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Interessante è il parallelismo fra Solimano il
Magnifico (1494-1566) e Carlo V (1500-1559).
Pressoché coetanei, entrambi assumono
(rispettivamente nel 1517 e nel 1519) una carica
imperiale che ne fa “re dei re”.
Governano su territori di lingua, religione e cultura
diversa. Lingue dell’impero sono spagnolo,
fiammingo, tedesco, italiano e latino. Lingue
dell’Islam sono arabo, turco e persiano.
Ottengono una legittimazione religiosa al loro
potere, mentre una parte dell’Islam (sciiti) e del
cristianesimo (riformati) segue strade diverse.
Carlo V e Solimano I: due grandi rivali
Carlo V (1500-1559)
Solimano il Magnifico (1494-1566)
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Il mondo islamico dagli Omayyadi agli Ottomani