Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
2°Convegnodistudi - 15e16giugno
“leggere scrivere fardi conto”
L’integrazionedellostudenteindifficoltà
nellaScuoladelTerzoMillennio
1
Osservatorio Territoriale Integrato
su disturbi e disabilità nella Scuola
(III Fase)
2009…2008…2007…2006
Rete Scolastica dei Distretti XIV-XV
– Buon giorno –
disse a caso.
– Buon giorno…
Buon giorno…
– Chi siete? –
chiese il Piccolo Principe.
– Chi siete?...
Chi siete?...
Buon giorno… –
rispose l’eco
Chi siete?... –
rispose di nuovo l’eco.
– Siate miei amici, io sono solo –
Antoine de Saint Exupery
disse lui.
Il Piccolo
Principe cerca forme di vita sul Pianeta Terra
–– Io
sono solo…
Di fatto,
i familiari dei minori, i loro insegnanti, gli
operatori sanitari, quelli dei servizi sociali…
• Sono deputati a svolgere funzioni differenti tra
loro (seppure complementari)
• Parlano “linguaggi” diversi e dissimili tra loro
• Hanno seguito percorsi formativi culturali e
professionali specifici e separati
• Adottano priorità e processi decisionali
caratteristici del tutto autonomi
• “Vivono” ed agiscono all’interno di strutture
organizzative e su scenari operativi mutevoli,
frammentati ed assolutamente disomogenei
Un buffo pianeta…
La valle dell’eco
e soprattutto…
• pongono urgenze e richiedono soluzioni a determinati
bisogni non immediatamente riconoscibili da
chiunque non appartenga al loro stesso ambiente…
sembrano essere dunque altrettanti
“universi paralleli”
lontani e reciprocamente indifferenti
Eppure…
Hanno tutti tra loro almeno un
Minimo Comune Denominatore:
L’attenzione a soggetti in situazione di difficoltà…
Uscire dalla valle dell’eco, significa:
 spostare il fulcro della leva di azione
dalla gestione di ogni situazione individuale,
che pure deve essere assicurata,
ad una gestione dei problemi globalmente
 operare quindi un mutamento di prospettiva
sia nella mentalità che nell’operatività,
per la quale occorrono nuovi strumenti
sia conoscitivi che organizzativi e procedurali
 cioè realizzare una “ecologia” degli interventi
ottenendo un’aderente visione d’insieme in cui
siano considerate le reciproche interazioni
Azione 1
Raccordo inter-intraistituzionale
FINALITA’
GENERALE:
• Costruzione di una
Rete Integrata
di Servizi
per la promozione
di fattori di qualità
dell’Integrazione
e la rimozione delle
aree di criticità
OBIETTIVI
PRIORITARI:
• Definire funzionalmente i nodi
di rete (conferenze dei servizi,
accordi di programma, tavoli
di lavoro interistituzionali)
• Interfacciare i vari nodi di
offerta dei Servizi e favorire
la interoperatività
• Gestire i flussi comunicativi
internodali
Azione 2
Supporto di gestione
(tecnico, informativo e formativo)
FINALITA’ GENERALE:
• Definizione,
armonizzazione o
implementazione di
misure condivise,
per il funzionamento
generale e lo
sviluppo degli
interventi operativi
OBIETTIVI PRIORITARI :
• Ottimizzare l’allocazione e
l’impiego delle risorse umane,
materiali e tecniche
• Gestire i flussi comunicativi
• Concordare procedure
operative comuni (linee-guida)
• Sostenere iniziative di
formazione integrata
• Favorire la diffusione di
conoscenze e “buone prassi”
• Costituire, aggiornare e
rendere accessibili i data-base
Azione 3
Monitoraggio di Sistema
(osservazione, analisi e valutazione)
FINALITA’ GENERALE:
• Osservazione,
rilevazione,
analisi e valutazione
condivise
del contesto,
dei bisogni,
dei processi
e degli esiti
OBIETTIVI PRIORITARI:
• Rilevare la disponibilità di
risorse umane, materiali e
tecniche
• Rilevare i bisogni e condurre
ricerche dedicate ed indagini
epidemiologiche comparative
• Coordinare esperienze di
Ricerca/Azione in ambito
pedagogico-didattico
• Collaborare con enti di ricerca
• Disporre strumenti di verifica
Azione 4
Formazione integrata
FINALITA’ GENERALE:
• Organizzazione di
iniziative congiunte
di formazione
ed aggiornamento
del personale dei
Servizi e tirocinanti
(scuola – sanità –
servizi sociali)
OBIETTIVI PRIORITARI:
• Programmare percorsi ed
approfondimenti secondo il
bisogno formativo rilevato
o in base alle questioni
problematiche indagate
• Mettere a profitto della Rete
le professionalità già presenti
• Produrre e diffondere materiali
e metodologie formative
Azione 5
Accessibilità diffusa multi-centro
FINALITA’ GENERALE:
• Realizzazione di una
Rete di Punti di
Accesso
Plurifunzionali
per l’ampliamento
dell’offerta facilitata
di Servizi, in favore di
utenti ed operatori
OBIETTIVI PRIORITARI:
• Avvicinare reciprocamente
utenti ed operatori dei Servizi
• Assicurare l’orientamento e
l’accessibilità ai servizi in
favore degli utenti
• Semplificare le procedure di
accesso ed intervento
• Favorire la interoperatività
• Gestire i flussi comunicativi
AZIONE/3 - MONITORAGGIO
LA “VARIANZA INTERNA” A.S. 2006/07
differente distribuzione d’inserimento degli studenti H
all’interno dei diversi istituti scolastici
incidenza soggetti H su tot. popolazione
SITUAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA
7.81
7,81
1.01
2,82
1,95
3,48
2,91 2,98
3,52
3,85 3,96
4,15 4,22
5,15 5,46
4,56
5,71 5,9 6,23
7,34 7,36
6,64
6,29
1,01
Indagine esplorativa sperimentale - Verso un Osservatorio Territoriale Integrato /Obiettivo 1
13
AZIONE/3 - MONITORAGGIO
LA “VARIANZA INTERNA” A.S. 2007/08
differente distribuzione d’inserimento degli studenti H
all’interno dei diversi istituti scolastici
incidenza soggetti H su tot. popolazione
SITUAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA
12.00
10.08
10.00
8.00
6.00
1.67
4.00
2.00
0.00
Indagine esplorativa sperimentale - Verso un Osservatorio Territoriale Integrato /Obiettivo 1
14
QUESTIONI VACANTI…
• l’assenza di ‘parametri-soglia’, cioè di criteri
quali-quantitativi sia minimi che massimi
d'inserimento degli alunni disabili nelle classi e
più in generale negli Istituti, esercitati nei limiti e
nelle possibilità sancite dalla propria
autonomia, e tali da risultare realisticamente
compatibili con l'effettiva gestione educativa
e didattica dei singoli casi.
• parametri-soglia sono un indicatore di qualità,
con effetti anche rispetto alla distribuzione delle
risorse.
AZIONE/3 - MONITORAGGIO
Distribuzione relativa: casi disabilità A.S. 2006/07
(N = 476)
Dist. Globali
sviluppo
28%
Dist. Settoriali
sviluppo
47%
Dist.
Affett/Relaz
15%
Dist.
Neurologici
7%
Dist.
Sensoriali
3%
Indagine esplorativa sperimentale - Verso un Osservatorio Territoriale Integrato /Obiettivo 1
16
AZIONE/3 - MONITORAGGIO
Distribuzione relativa: casi disabilità A.S. 2006/07
(N =245)
Indagine esplorativa sperimentale - Verso un Osservatorio Territoriale Integrato /Obiettivo 1
17
Confronto distribuzione codici
2006/2007 Vs. 2008/2009
47
50
48
45
40
35
28
30
31
25
20
15
15
10
7
9
9
3 3
5
0
1
2
3
4
SERIE DEI CODICI DIAGNOSTICI
5
DISTRIBUZIONE CODICI
SECONDARI 2008
Rapporto codici primari/secondari
(valori assoluti)
QUESTIONI VACANTI…
• In quale modo è possibile gestire nelle classi
scolastiche la difficoltà ad acquisire/consolidare
apprendimenti di base di una quota
percentualmente rilevante di studenti, confermati
in setting clinici?
• Sullo scenario della cosiddetta società della
conoscenza e delle sfide che essa pone, qual è il
vero peso specifico (sui piani umano, sociale e
democratico) che assume la non acquisizione
sicura degli apprendimenti di base?
• Quali forme di organizzazione/dotazione
materiale è possibile e necessario realizzare
all’interno ed all’esterno della scuole?
Relazione M/F per tipologie diagnostiche
N = 476 2006
164
180
160
140
120
77
100
80
58
57
60
40
15
18
20
51
Maschi
20
10
6
0
Serie 1
Serie 2
Serie 3
Serie 4
codici diagnostici
Serie 5
Femmine
Relazione M/F per tipologie diagnostiche
N = 245 2008
90
83
80
M - F
70
60
53
50
34
40
26
30
18
20
11
10
7
8
4
1
0
1
2
3
4
5
AREA DEI DISTURBI SETTORIALI DELLO
SVILUPPO 2006 - 2008
FEMMINE
MASCHI
DISTURBI
APPRENDIMENTO
1-1
2,2 - 2,0
DISTURBI
DELL’ATTENZIONE
1-1
3,4 - 2,7
DISTURBI DEL
LINGUAGGIO
1-1
4,8 - 5,0
1
3
DISPRASSIE
QUESTIONI VACANTI…
• Sul piano psicopedagogico la differenza di
genere si conferma come un oggetto rilevante
di studio, ricerca, approfondimento, da
condurre con metodiche e con mezzi di analisi
che travalicano la nostra indagine sperimentale.
• Essa tuttavia evidenzia una dimensione che
chiede di essere esplorata, chiamando in causa
modelli culturali, atteggiamenti ed aspettative
nei diversi ambiti, familiare-sociale-scolastico.
domande
risposte
risposte
domande
osservatorio
AZIONE/2 - SUPPORTO
INDAGINE CONOSCITIVA
ORGANIZZAZIONE SCUOLE 1
In tutte le scuole c’è un gruppo di lavoro costituito per
Presenza gruppo di lavoro lo più dal DS, dal Referente e, nella maggior parte dei
e sua costituzione
casi da docenti di sostegno
Compito dei gruppi /del
referente
Problemi emersi dai GLH
Operativi
Presenza barriere
• + ELABORAZIONE PROGETTI
• + PROPOSTA DISTRIBUZIONE RISORSE
• + ORGANIZZAZIONE GLH OPERATIVI
• + COORDINAMENTO CON ALTRE COMMISSIONI
• + GESTIONE DOCUMENTAZIONE ALUNNI
• IN ALCUNI CASI FUNZIONA DA CONSULENTE ALLE CLASSI
• - IN NESSUN CASO PREPARA MATERIALI DIDATTICI O
• - STRUMENTI DI VALUTAZIONE
•CARENZA DI RISORSE
•RAPPORTI PROBLEMATICI FRA SCUOLA E ENTI DIVERSI
•COMPLESSITA’ DEL GRUPPO CLASSE
•COLLABORAZIONE CON LA FAMIGLIA
•COOPERAZIONE FRA DOCENTI
•UTILIZZAZIONE RISORSE DI SOSTEGNO
•CARENZA PERSONALE SPECIALIZZATO
•ACCESSO DIFFICILE O MANCANZA DI COMPUTER O SUSSIDI O AUSILI
•CARENZA DI LABORATORI
AZIONE/2 - SUPPORTO
INDAGINE CONOSCITIVA
ORGANIZZAZIONE SCUOLE/2
RISORSE
RELAZIONI
CULTURA
ORARIO
SPECIALIZZAZIONE
CONSULENZA
SPAZI ATTREZZATI
MATERIALI /AUSILI
TEMPESTIVO
RICONOSCIMENTO
DEL PROBLEMA
FRA DOCENTI DEL TEAM
FRA DOCENTI CURRICULARI E DOCENTI DI
SOSTEGNO
CON LE FAMIGLIE
CON LE STRUTTURE SANITARIE
CON LE STRUTTURE DEL TERRITORIO
TEMPESTIVO
RICONOSCIMENTO
DEL PROBLEMA
SCARSA CONOSCENZA E SENSIBILITA’ AL
PROBLEMA
SCARSO INTERESSE ISTITUZIONI
SCARSA CULTURA DELL’INTEGRAZIONE
TEMPESTIVO
RICONOSCIMENTO
DEL PROBLEMA
DIFFICOLTÀ A
REPERIRE AUSILI O
INFORMAZIONI
DIFFICOLTÀ A
REPERIRE AUSILI O
INFORMAZIONI
DIFFICOLTÀ A
REPERIRE AUSILI O
INFORMAZIONI
AZIONE/2 - SUPPORTO
segue
INDAGINE CONOSCITIVA ORGANIZZAZIONE SCUOLE/2
COMPLESSITA’ DELLE CLASSI
COMPRESENZA DI PIÙ SOGGETTI DISABILI
PROBLEMATICHE
SPECIFICHE E
DIFFUSE
ALL’INTERNO
DELLA CLASSE
GESTIONE DELLE DIFFERENZE DI LIVELLO
DI APPRENDIMENTO
PRESENZA DI ALUNNI PROBLEMATICI NON
CERTIFICATI O CERTIFICATI MA SENZA
SOSTEGNO
PRESENZA DI ALUNNI STRANIERI
azioni di sistema
schema di principio
AZIONE 1
Raccordo
AZIONE 4
AZIONE 5
AZIONE 2
Formazione
Accessibilità
Supporto
AZIONE 3
Monitoraggio
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Indagine osservatorio 2008