BELLARIA 24 settembre 2011 Il paziente: potenzialità dei singoli e delle associazioni Armando Luisi E voi, quali libere associazioni fareste? I SIGNIFICATI (MAPPA MENTALE – LIBERE ASSOCIAZIONI) I significati sono la nostra mappa del mondo. I nostri significati sono l’esito delle nostre esperienze e delle nostre interpretazioni e influenzano le successive nostre esperienze e la costruzione del sapere (di nuovi significati). Tutti noi ci muoviamo seguendo la mappa in nostro possesso (quello che facciamo dipende da quello che pensiamo). NON SOLO PAZIENTI, MA PROTAGONISTI PRIMA INDAGINE (56 PAZIENTI) INFORMAZIONE SULLA MALATTIA E LA CURA Condividere esperienze - sostegno Essere rappresentati e tutelati Vita quotidiana serena INFORMAZIONE SULLA MALATTIA E LA CURA Sintesi 9% 18% 48% 25% Nessuna esigenza Moderata esigenza Molta esigenza Fortissima esigenza QUALI REQUISITI DOVREBBE AVERE UN DISPOSITIVO CARDIACO ? 1. SICUREZZA Che i cateteri siano il più resistente possibile 2. DURATA - Che abbia solo le tecnologie necessarie alla mia malattia, ma che il software possa essere aggiornato qualora le mie necessità cambino, in modo da durare il più a lungo possibile - Che non si debba mai rioperare per cambiare il pacemaker QUALI REQUISITI DOVREBBE AVERE UN DISPOSITIVO CARDIACO ? 3. TECNOLOGIA Che si possa fare la Risonanza Magnetica senza problemi 4. CONTROLLO REMOTO Che si possa controllare da casa, via telefono o via internet, e andare in ambulatorio solo se è necessario riprogrammare alcuni parametri Che si possa controllare e riprogrammare da casa CONDIVIDERE ESPERIENZE - SOSTEGNO Sintesi 15% 14% 15% 56% Nessuna esigenza Moderata esigenza Molta esigenza Fortissima esigenza ESSERE RAPPRESENTATI E TUTELATI 19% 19% 12% 50% Nessuna esigenza Moderata esigenza Molta esigenza Fortissima esigenza VITA QUOTIDIANA SERENA Sentirmi una persona felice con un PM/ICD Fare una vita normale anche con un PM/ICD 18% 23% 13% 23% 13% 46% 13% Nessuna esigenza Moderata esigenza 51% Molta esigenza Nessuna esigenza Fortissima esigenza Moderata esigenza Sentirmi realizzato con un PM/ICD Molta esigenza Fortissima esigenza 9% 39% 34% Nessuna esigenza 18% Moderata esigenza Molta esigenza Fortissima esigenza VITA QUOTIDIANA SERENA Tornare a fare sport a scopo ricreativo con un PM/ICD 11% Riprendere il mio lavoro nonostante un PM/ICD: posso ancora farlo 23% 34% 11% 32% 32% Nessuna esigenza Moderata esigenza Molta esigenza 44% Fortissima esigenza Tornare a fare sport competitivo con un PM/ICD Nessuna esigenza 13% Moderata esigenza 5% Molta esigenza Fortissima esigenza 11% 48% 36% Nessuna esigenza Moderata esigenza Molta esigenza Fortissima esigenza VITA QUOTIDIANA SERENA In sintesi: 13% 29% 37% 21% Nessuna esigenza Moderata esigenza Molta esigenza Fortissima esigenza BISOGNI DI SOPRAVVIVENZA FISICA Bisogni primari (salute – riposo – fame – sete …) Bisogni di sicurezza (protezione – certezza – tranquillità). Esigenza espressa: personalizzazione dei rapporti CONDIZIONE: CONTINUITÀ DELLA PRESA IN CARICO Da parte dello stesso medico o mediante il coordinamento interno alla struttura sanitaria affinché si adottino indicatori del servizio che gli conferiscano equivalenza a prescindere dal medico che eroga la prestazione. BISOGNI DI SOPRAVVIVENZA PSICOLOGICA Bisogni di inclusione (affetto – appartenenza – accettazione) Bisogni di stima (prestigio – rispetto – riconoscimento). Esigenza espressa: CURA della RELAZIONE CONDIZIONE: L’ASCOLTO E LA RELAZIONE D’AIUTO Il disagio esiste e si manifesta con modalità differenti che rispecchiano le caratteristiche personali e i contesti di vita di ciascuno. È utile poter esprimere il proprio disagio, in situazioni protette (relazione di aiuto). L’associazione potrà fare molto per curare questo aspetto. BISOGNI DI AUTOREALIZZAZIONE La vita sociale richiede lo svolgimento di funzioni che comportano movimento, autorizzazioni, richieste, documenti, prestazioni di vario genere. Le strutture pubbliche non sempre sono facilitanti. Esigenza espressa: RACCORDO FRA ISTITUZIONI Esempio: rapporto con Commissione Unica Provinciale per rinnovo patenti PER UN DIVERSO PARADIGMA RIDURRE L’ASIMMETRIA MEDICO-PAZIENTE per conferire maggiore efficacia alla presa in carico. Nelle condizioni acute, l’asimmetria può essere utile per non compromette l’efficacia dell’intervento. L’assistenza alle condizioni croniche, invece, richiede contatti di assistenza estesi e regolari e presuppone un tipo di sistema sanitario differente da quello episodico organizzato per le condizioni acute. PER UN DIVERSO PARADIGMA RENDERE IL PAZIENTE PIÙ CAPACE E RESPONSABILE (anche con il contributo della Associazioni) …nelle condizioni croniche … l’enfasi deve essere posta sul ruolo centrale e sulla responsabilità del paziente nell’assistenza … • IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Un ruolo importante potrà essere svolto dai medici di medicina generale. Criticità: necessaria specifica formazione. I SIGNIFICATI CHE REGGONO UN DIVERSO PARADIGMA La persona non trae valore da quello che fa, ma conferisce valore a quello che fa. La persona possiede le risorse per attualizzarsi/realizzarsi compiutamente. Qualche volta l’aiuto esterno serve a liberare e mobilizzare le risorse che le persone possiedono. I SIGNIFICATI CHE REGGONO UN DIVERSO PARADIGMA L’associazione promuove integrazione e cooperazione. L’associazione rifugge le logiche rivendicative (non contro , ma con). LA VISIONE Continuare a progettare la propria vita e il proprio futuro. Vivere con consapevolezza il proprio presente. Uscire dalla logica della richiesta e della ricerca di risarcimento del danno, per praticare la strada dell’impegno responsabile e del progetto.