NON SCHOLAE, SED VITAE DISCIMUS ... Seneca Allegato 2014 /2015 Atto di indirizzo di un nuovo anno scolastico 2013/2014 A cura del Dirigente Scolastico European Research Area Horizon 2020 o Europa 2020 Comunità intelligenti “Smarts Cities” Piattaforma Smart Community Social Innovation:innovare per la società Innovation Union MANDATO della SOCIETA’... e DEL MIUR FORMAZIONE E ISTRUZIONE DEL CAPITALE SOCIALE DI DOMANI, PER LA SOCIETA’ DI DOMANI: SFIDA DA AFFRONTARE Crescita economica Benessere società TRASFORMARE TRASFORMARE LE LE SFIDE SFIDE CHE CHE LA LA SOCIETA’ SOCIETA’ CI CI PONE PONE IN IN OPPORTUNITA’ OPPORTUNITA’ PER PER LO LO SVILUPPO SVILUPPO ED ED IL IL BENESSERE BENESSERE SOCIALE. SOCIALE. (Mulgan 2006) Periodo di cambiamento ed innovazione mutamento contesto sociale mutamento del paradigma della conoscenza (non linearità ma complessità-non sequenzialità ma reticolarità); mutamento modalità di accesso al sapere; mutamento strumenti e metodologie mutamento ambienti di apprendimento mutamento rapporti: bisogno di inclusione mediante Reti; necessità di alleanze organizzazioni che innovano più di altre sono quelle che sono state capaci di sfruttare contesti più favorevoli al cambiamento e all’innovazione. La logica delle RETI è la logica vincente nell’età della conoscenza. (Rete territoriale, Rete web... ALLEANZE) Il nostro paese deve imparare a lavorare in squadra, a “cooperare per competere”, al fine di rilanciare l’economia e ricostituire una cittadinanza responsabile ed un tessuto civico che rischia di smagliarsi. Riforma della Scuola Secondaria di 2° è ormai in atto al 4^ anno; Attenzione alla verifica del risultato ed alla valutazione (misurazione-valutazione); Le competenze al centro della valutazione, il SAPERE AGITO che attiene alla PERSONA nella sua completezza (iceberg dell’apprendimento); Il concetto di verifica e di valutazione coinvolge tutto il sistema scolastico, sia nell’organizzazione interna che esterna: frequenti monitoraggi per i diversi aspetti (cfr. Segreteria dal MIUR, dall’UST, dall’INVALSI...) Progetto Valutazione Scuole; Prove INVALSI; Suola in Chiaro; Progetto GWL; GWG (Progetto e_topia socialmente Progetto CLIL inclusiva) Risultati e competenze sono al centro non solo nell’apprendimento, ma anche in vari campi professionali (cfr. P.A. D. lgvo 150/2009) Risultato sviluppo competenze disciplinari, trasversali (Assi culturali) e di cittadinanza Risultati anche per l’organizzazione: evoluzione organizzativa delle istituzioni scolastiche per la crescita della conoscenza. da “IO e la MIA classe” .... a “NOI e la NOSTRA Scuola” Sinergia interna rende più visibile e forte l’ISTITUTO sul Territorio Docenti: professionisti riflessivi = comunità professionale che eroga un SERVIZIO per una Comunità più estesa. Conoscenza e Sviluppo Nel cambiamento la difficoltà sta nel passare dalle competenze e comportamenti individuali a quelli di gruppo Individuo Gruppo Competenze Esplicite Competenze Tacite Know-Why Motivazioni Valori Abilità/ Capacità Organizzazione Informale Abilità/ Capacità Conoscenze •Strutture •Ruoli/Compiti •Processi •Sistemi Contesto Prodotti/Servizi Know-How Know-What RUOLI, STRUTTURE, MECCANISMI OPERATIVI, TECNOLOGIE SENTIMENTI, RITI, VALORI, MODELLI Si parla sempre più di - CODICE ETICO DELLE ISTITUZIONI (UNIVERSITA’) - FINANZA ETICA - COMMERCIO EQUO E SOLIDALE - E nel ns. Istituto? RISPETTO DELLE REGOLE Circolari ...) E RISPETTO ( Regolamento d’Istituto, RESPONSABILITA’ NEL RICHIEDERNE IL Ha una chiara percezione del proprio scopo; Deve creare valore aggiunto: se entrano energie, risorse, tempo, deve uscire tutto ciò più qualcos’altro; Deve essere dotata di sensori che la proiettino verso l’esterno; Deve essere continuamente motivo di identità (capacità di aggregazione, di coinvolgimento, di orgoglio di appartenenza, ecc.); Ha una precisa rappresentazione del futuro, delineando strategie anche a medio, a lungo termine; La struttura organizzativa si sa trasformare in funzione della strategia, non viceversa; Vige il principio della priorità del servizio. Isolata ... “turris eburnea”? Oggi: l’organizzazione è “organismo” che si adatta ad un ambiente, per un fine (= risultato); L’”organismo” è un’organizzazione in ascolto, in sintonia con gli utenti e con il proprio ambiente di riferimento, anticipa, adatta le strategie alle situazioni, non viceversa (Dpr 275/99); Organizzazione sempre collegata (che si parla), estroversa, non autoreferenziale. Vince (e convince) la “qualità” della persona che sa mettersi in rapporto, in un dialogo reciproco, con le altre persone (cfr. Competenze di cittadinanza). Le organizzazioni sane incoraggiano le decisioni in un contesto di responsabilità assunte e condivise (cfr.: Figure strumentali al POF , commissioni e/o altri incarichi); Accettazione e valorizzazione della critica; Vige la circolazione delle informazioni (opulenza informativa); Opera secondo il principio dell’apprendimento continuo; Non solo la persona apprende, ma anche l’organizzazione: processo di autovalutazione e bilancio sociale Si apprende anche dall’esperienza di altri (condivisione di esperienze e di valorizzazione; repository d’Istituto o di rete). Professionista “riflessivo” Ricerca –azione (osservazione, progettazione, azione/i, monitoraggio, verifica e valutazione, anche mediante errori, ma l’importante è correggerli..) competenza docente professionalità responsabilità Vedi: La mente a più dimensioni del Bruner, Ed. Laterza PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE Competenze disciplinari, psico pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali, di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti che si sviluppano col maturare dell’esperienza didattica, attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica. RIFORMA cultura della progettazione (contrazione contenuti, nuove modalità e percorsi, nuove metodologie, nuove tecnologie..) azione promuovere modalità di ricerca- (progettare, fare, monitorare, verificare, riflettere per ri-progettare... in un circolo virtuoso continuo di miglioramento) COMPETENZE ..................... ..................... Competenze/compiti esperti Abilità Conoscenze Tratti Motivazione Emozioni/Relazioni Metacognizione Immagine di sé/ Autostima Ruolo sociale Modelli Valori 50 scuse per non cambiare 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. Ci abbiamo provato già prima La nostra azienda è diversa Costa troppo Va tutto oltre la nostra responsabilità Siamo troppo occupati Non è un mio problema E’ un cambio troppo radicale Non abbiamo tempo Non siamo aiutati abbastanza Tutto ciò renderà obsoleti i nostri sistemi informativi La nostra organizzazione è troppo piccola Non è pratico Le persone non lo accetteranno mai Non l’abbiamo mai fatto prima E’ contro le politiche della società Accade tutto sopra le nostre teste Non ne abbiamo l’autorità E’ tutta filosofia Torniamo alla realtà! Non è un nostro problema Perché? Funziona tutto benissimo. Hai ragione, ma… Siete due anni troppo avanti Non siamo pronti 25. Abbiamo sempre lavorato così 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. Non abbiamo sistemi e spazi disponibili Non abbiamo personale Non è nel budget Non si possono insegnare nuovi schemi a vecchi giocatori Buono, ma non attuabile concretamente Teniamolo presente Pensiamoci su ancora un po’ Mettiamo tutto per iscritto Ci rideranno dietro Non un’altra volta! Ma dove avete scovato queste idee? Questo è il massimo che possiamo aspettarci dal personale Abbiamo sempre fatto bene senza Non è mai stato provato prima Creiamo un comitato Nessuno lo ha mai provato? Non vedo la relazione con la realtà Non funzionerà Così dici che funzionerà? Forse questo può funzionare altrove, non da noi Dormiamoci sopra! Conosco qualcuno che ci ha provato con scarsi risultati Troppo impegno per cambiare E’ impossibile! Altre vostre scuse….