Capitolo V
Valori, norme e istituzioni
Definizione comune
Il concetto di valore è polisemico e il suo significato
varia a seconda dell’uso, da una disciplina a un’altra
e all’interno di ogni singola disciplina.
Nel linguaggio comune si parla di valore per
indicare:
 qualcosa che non appartiene al mondo delle
cose reali, ma alla sfera degli ideali e dei desideri
 qualcosa di reale di cui si teme la perdita
Definizione sociologica
In sociologia si è soliti definire i valori come
l’insieme di idee e opinioni condivise da
una collettività riguardo a ciò che è giusto,
buono, apprezzabile
Il valore indica un criterio di valutazione
Cos’è un valore?
I valori sono:
• orientamenti dai quali discendono i fini delle
azioni umane  valori e fini sono legati tra loro
come in una catena
• trascendenti rispetto all’esistente  indicano un
dover essere che va al di là dell’essere, una tensione
verso uno stato di cose ritenuto ideale e
desiderabile ma che non è, o non è ancora,
realizzato
Ancora sui valori
• fatti sociali in quanto, e solo in quanto, vengono
fatti propri da individui o gruppi sociali, i quali
orientano in base a essi il loro agire  i valori
sono forze operanti, perché forniscono le
motivazioni dei comportamenti
• i valori vengono fatti propri da individui e gruppi
mediante processi, più o meno consapevoli, di
scelta  i valori sono sempre sia oggettivi, sia
soggettivi
Valori universali
•sono i valori di “tutti”, ovvero sono quei valori
nei quali una civiltà si riconosce e chi non li
accetta si mette ipso facto al di fuori di essa
• sono i valori che definiscono i confini del vivere
civile, la natura del “patto sociale”
• sono il risultato di processi di lungo periodo,
intessuti di lotte condotte storicamente, e con
alterne vicende, da gruppi umani concreti.
Pluralismo dei valori
Le società moderne, data la loro complessità e
differenziazione, sono caratterizzate dal pluralismo
dei valori.
Nelle società moderne si pone sempre più il
problema dell’integrazione dei valori.
Quando sistemi di valori o singoli valori sono in
conflitto tra loro, i gruppi che ne sono portatori
entrano essi stessi in conflitto.
Lo stesso individuo può far propri valori, tra loro in
linea di principio incompatibili, e trovarsi quindi di
fronte a situazioni di dilemma etico.
Norme
Norme = mezzi che prescrivono o vietano dei comportamenti
in vista di qualche fine/valore  possiamo intendere le
norme come delle obbligazioni
Valori = guide capaci di orientare i comportamenti nell’ambito
consentito dalle norme
Le norme sociali sono uno strumento che rende prevedibile il
comportamento altrui entro un numero limitato di
alternative.
Le norme sociali sono tali in quanto i comportamenti che da
esse si scostano incontrano invariabilmente qualche forma
di sanzione  in ogni società la conformità alle norme
viene mantenuta attraverso l’uso o la minaccia di sanzioni.
Sanzioni
Le sanzioni si distinguono in:
- positive  ricompensano chi rispetta la norma
- negative  puniscono chi non rispetta la norma
- formali  se applicate da specifiche autorità a ciò
preposte
- informali  reazioni più spontanee e meno
organizzate
-interne  quando le norme sociali sono state
interiorizzate e quindi trasformate in norme morali
Tipi di norme/1
- regole costitutive  pongono in essere delle attività
che non esisterebbero all’infuori delle regole stesse,
non ammettono eccezioni e la loro applicazione non
richiede in genere un apparato preposto alla loro
interpretazione
- regole regolative  indicano ciò che è prescritto o
ciò che è vietato nell’ambito di un’attività già
costituita, ammettono eccezioni e consentono in
genere ampio spazio all’interpretazione
Tipi di norme/2
- norme giuridiche (le leggi)  sono emanate dall’autorità
(potere legislativo), presuppongono un apparato per la loro
applicazione (potere giudiziario) e per l’amministrazione
delle sanzioni da esse previste (istituzioni penali)
- norme implicite (galateo, buone maniere)  sono
quell’insieme di norme e regole di comportamento che
seguiamo quotidianamente e che diamo per scontate
- norme che valgono soltanto per gli appartenenti a
determinati gruppi sociali e regolano i rapporti sia
all’interno del gruppo, sia con soggetti esterni  codici
deontologici  codici d’onore
Norme e individui
Anche se in genere gli individui nella maggior parte
delle situazioni sanno che cosa è vietato e che cosa
è permesso fare, sanno cioè quali sono i vincoli che
le norme sociali pongono al loro agire, non è
infrequente che si verifichino situazioni nelle quali:
- vi è un eccesso di norme  ricorso agli esperti
- vi sono norme contraddittorie per cui la stessa
azione è nello stesso tempo prescritta da una
norma e vietata da un’altra  dilemma etico
- vi è una carenza di norme e quindi l’azione non
trova chiari punti di riferimento normativi 
anomia
Istituzioni
DEF: nelle scienze sociali per istituzione si intendono
modelli di comportamento che in una determinata
società sono dotati di cogenza normativa.
Se per organizzazione si intende un insieme
coordinato di risorse umane e materiali, per
istituzione si intende l‘impianto di regole che
rende possibile tale coordinazione.
Significato sociologico
Rispetto al linguaggio comune, il concetto sociologico
di istituzione assume un significato:
- più ampio  riguarda in generale tutti i modelli di
comportamento e non solo quelli che si
manifestano in apparati e organizzazioni
- più preciso  sottolinea come, affinché un modello
di comportamento possa essere considerato
un’istituzione, sia necessaria la presenza di un
elemento normativo in qualche misura vincolante
Processo di istituzionalizzazione
Le varie istituzioni si possono ordinare lungo un continuum, a
seconda del grado di istituzionalizzazione raggiunto
Il grado si istituzionalizzazione di un sistema di regole dipende da
diversi fattori:
- dalle forme flessibili o rigide del controllo sociale che ne
garantiscono l’osservanza
- dal grado di informazione in merito alla loro esistenza che ne
hanno gli attori coinvolti
- dal grado di accettazione di tali regole da parte della società nel
suo complesso
- dal tipo e dall’intensità delle sanzioni che premiano la conformità
o puniscono la trasgressione
- dal grado di interiorizzazione nei codici morali individuali
- dal grado in cui le norme vengono di fatto osservate oppure no
Durata delle istituzioni
Le istituzioni, come ogni prodotto dell’attività umana,
hanno una durata temporale.
Nella dinamica delle istituzioni si possono distinguere
due tipi fondamentali di processo:
- da un lato le istituzioni nascono, si sviluppano e
muoiono per effetto di processi spontanei, vale a
dire non intenzionalmente voluti e prodotti dalle
azioni di individui e gruppi identificabili  effetto di
composizione o emergente
- dall’altro lato, invece, tali eventi e processi sono
imputabili alla volontà specifica di qualche attore
Istituzioni e mutamento
• Il mutamento sociale si rende manifesto proprio
attraverso le trasformazioni/estinzioni delle
istituzioni
La vita e il mutamento delle istituzioni dipende dalla
loro capacità di rispondere efficacemente alle sfide
che provengono:
- dall’ambiente esterno  fattori di mutamento
esogeni
- dall’ambiente interno  fattori di mutamento
endogeni
Istituzioni e mutamento/2
In linea di principio, due possono essere i tipi di
risposta strategica alle sfide ambientali:
• una risposta “rigida”, tendente a conservare
l’identità e l’integrità dell’istituzione di fronte alla
turbolenza interna o esterna
• una risposta “flessibile” in grado di modificare la
propria struttura interna, di ridefinire i confini con
l’ambiente e quindi l’identità stessa dell’istituzione
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