Il mutamento linguistico e la grammaticalizzazione: problemi generali e illustrazioni empiriche Anna Giacalone Ramat http://lettere.unipv.it/diplinguistica Udine, settembre 2011 1 Un concetto da rifinire • Due definizioni classiche di Meillet (1912) "attribution du caractère grammatical à un mot jadis autonome” e Kuryłowicz (1965) : “G consists in the increase of the range of a morpheme advancing from a lexical to a grammatical or from a less grammatical to a more grammatical status“ • Oggi concetto dai contorni incerti (fuzzy) • Altri concetti come pragmaticalization (inter)subjectification come si collocano rispetto alla G? • ripulire il termine G e il concetto che esso designa liberandolo dalle incrostazioni che si sono formate su di esso? 2 Preliminari e contenuti del corso • Questioni teoriche ed empiriche nel dibattito recente • Meccanismi all’opera nei processi di G: rianalisi, metafora, metonimia • Il dibattito sulla unidirezionalità • La nozione di soggettivazione e di pragmaticalizzazione • La nozione di costruzione e l’approccio costruzionista • La gradualità del mutamento linguistico • Case studies: • Sviluppo di connettori • Casi di ausiliarizzazione in corso 3 Delimitare il concetto G e mutamento linguistico: La G riguarda solo alcuni mutamenti: ci sono mutamenti in cui nessun elemento diventa più grammaticale: ripa>riva; Mutamenti nella semantica di un termine: a.ingl. cwēn>queen La derivazione morfologica: lavorare> lavorazione Però il suffisso -hood di child-hood è esito di G da termine lessicale autonomo 4 Cosa si intende con grammaticalizzazione • • • • • • • • • • “G as the change whereby lexical items and constructions come in certain linguistic contexts to serve grammatical functions and, once grammaticalized, continue to develop new grammatical functions (Hopper & Traugott, 2003, 15) lingue kwa ( Niger-Congo, Africa occidentale): verbo> complementatore ewe: me-bé me-wↄ-e I-say I-do-it me-gblↄ bé me-wↄ- e I-say say I-do-it (Hopper & Traugott 13) Estensione dell’uso di bé come COMP dopo altri verbi: “vedere”, “temere”, ecc. QUINDI fenomeni diacronici, linguistica storica, indoeuropeistica MA anche la variazione sincronica synchrony and diachhony are two perspectives on the same thing (Lehmann 2005): in inglese have "possedere" ha una relazione sincronica con have ausiliare: quest'ultimo in diacronica si è sviluppato da have "possesso" : la variazione è la manifestazione sincronica del mutamento diacronico 5 breve storia degli studi sulla grammaticalizzazione • Meillet, Antoine .1912. L'évolution des formes grammaticales: " Ces deux procédés, l’innovation analogiques et l’attribution du caractère grammatical à un mot jadis autonome, sont les seuls par les quels se constituent des formes grammaticales nouvelles” • l'analogie: français: nous finissons, vous finissez, nous lisons, vous lisez, l’enfat qui apprend à parler est conduit à former vous disez… • motivazione dei processi di G: "le besoin de parler avec force" : il caso della negazione ne…pas in francese 6 La ricerca sulla grammaticalizzazione nel corso del XX secolo • Gli studi di indeuropeistica • Gli universali di Greenberg e la prospettiva diacronica: • obiettivo della tipologia è anche descrivere i tipi di mutamento possibili da un tipo ad un altro, da un ordine ad un altro • Givón 1971: (Historical syntax and synchronic morphology : an archeologist's field trip) : Today's morphology is yesterday's syntax • discourse>syntax>morphology>morphophonemics>zero • Alcuni progetti tipologici: Il progetto di Colonia (Hansjakob Seiler) negli anni 80 (Lehmann, Heine, Ramat) • Il progetto EUROTYP e l’origine del SAE • Il WALS = World Atlas of Linguistic Structures (sincronico) • Impatto delle ricerche di tipologia funzionale sugli studi di grammaticalizzazione 7 esempi prototipici di grammaticalizzazione-focus su fenomeni morfosintattici • • Di dove hanno origine gli ausiliari ? Alcuni esempi classici di percorsi di G, un percorso graduale (G chains) che possiamo vedere in prospettiva sincronica e diacronica: La formazione degli ausiliari: full verb >auxiliary> clitic >affix fonti lessicali degli ausiliari:verbi di movimento: i percorsi di G sono ricorrenti : (Heine 1993, Kuteva 2001): movimento orientato verso il goal : futuro con andare: fr. Je vais lui parler; passato con venire: Je viens d’arriver Espressioni locative > progressivo : olandese : ik ben aat het lezen Verbi di postura nelle lingue germaniche settentrionali : incipient G (Kuteva 2001, 43sgg) : > progressivo • norvegese vi satt og pratet • we sit.PAST and chat.PAST • we were chatting • • • • • Verbi di volontà per l’espressione del futuro: esprime l’intenzione del soggetto della proposizione di compiere qualcosa Rum. voi(u) cînta, antico bulgaro xotěti+ infinito> šte+ verbo finito , futuro Il futuro romanzo : cantare habeo> canterò, chanterai, cantaré • • • La formazione del Perfetto nelle lingue romanze e germaniche multa bona bene parta habemus (Pl. Trin. 347) [ogghaec omnia ] [vprobatum habemus] (Oribasio, IV sec.) 8 Il percorso della G • • • • • • • • • • Heine (1993: Auxiliaries. Cognitive forces and G), "Verb-to-TAM-Chain": la G procede per stadi lungo 4 parametri e ha inizio nel conceptual shift da un contenuto lessicale a uno più grammaticale (qui si possono avere casi ambigui: -desemanticization del V (di movimento) -decategorialization da V pieno a semiausiliare , frutto della rianalisi SV[ V F [V] ]→ sv [Aux+V] Paolo viene correndo Paolo lo viene dicendo da tempo: risalita del clitico: prova dell’avvenuta rianalisi -cliticization nel nostro caso non c'è riduzione delle forme -erosion: ad es, nell’inglese: I’m going to visit John (forma progressiva e infinito di scopo) I’m going to like John, espansione analogica e rianalisi I gonna like/visit John 9 Meccanismi importanti per comprendere la G: la rianalisi, l’analogia • definizione di Langacker (1977): "Change in the structure of an expression that does not involve any immediate or intrinsic modification of its surface manifestation" • quello che cambia è la struttura in costituenti : • [ [back] of the barn] > [back of [the barn]] • [cild]N+ [had]N → [child+hood suff] : da composto a derivato, perdita di autonomia 10 Haspelmath 1998: Does G need reanalysis? • Rianalisi senza G: lessicalizzazione, hamburger • G senza rianalisi: cambiamento di categoria gramm. (ricategorizzazione) senza cambiamento nella struttura in costiuenti: • Cinese verbo ba “prendere” > marca di OD • Ewe (kwa) Ho dato vino di palma a Kofi, V ná "dare" nella costruzione • • • • seriale con versare diventa poi l'equivalente di una preposizione che introduce il ricevente. Quindi V>Prep: è soltanto l'etichetta di categoria che cambia Haspelmath conclude che la rianalisi è presente in un numero limitato di casi: che le nozione di G e di estensione analogica sono in grado di spiegare la maggior parte dei mutamenti sintattici Per H & T la G implica sempre la rianalisi E’ la rianalisi o l’analogia il meccanismo dominante nella G? La rianalisi implica un salto o può comportare gradualità? Discussione in Traugott e Trousdale 2010 11 A noun to affix cline • Preposizioni e locuzioni preposizionali: da processi di G di nomi, • prep+nome+ SP: a causa di • ingl beside< be sīdan e instead< in stede "al posto di", alla base un nome relazionale che indica una relazione spaziale • Ital fondo, causa, conto , vantaggio : a vantaggio di, * ai vantaggi di , a insaputa di , invece di 12 Un tentativo di bilancio sulla prima fase degli studi • I parametri di Lehmann (1982=1995) per misurare il grado di G di un elemento: la G è un processo che consiste in un incremento o decremento correlativo dei sei parametri (o fattori) • Attrition: sul piano semantico l'attrition si manifesta come desemantizzazione, su quello fonologico come • erosione : lat. ille > it il, fr le 13 correlazione tra i parametri in termini di processi sul piano diacronico 14 Tutti i parametri di Lehmann sono adeguati a descrivere i processi di G? • Condensation: la portata di una costruzione diminuisce quando aumenta la G: le marche di caso e di tempo e aspetto hanno scope ristretto • obligatorification e fixation devono essere processi completati perché si possa parlare di G? ausiliari romanzi • Processi semantici e pragmatici che violano i criteri di Lehmann • Connettori interfrasali: tuttavia, però ecc. hanno un aumento di scope, non sono fissi e non sono obbligatori: • Discourse markers • Allargare i parametri? 15 Le motivazioni • Il ML non è predicibile in senso stretto: • Tuttavia il processo G comprende alcuni principi generali e alcuni meccanismi del mutamento linguistico che sono universali e la loro azione è presente nella formazione delle forme grammaticali. • Il modello delle inferenze pragmatiche nel mutamento semantico • Le motivazioni vanno cercate nell’uso delle lingue per la comunicazione: Grice ha formulato delle massime , che derivano dal principio generale di cooperazione nella conversazione • Un esempio di inferenza è l'inferenza di causalità a partire dalla successione temporale: dal momento che, dopo" interpretato come causa ( la nota fallacia logica post hoc propter hoc: un evento che segue un altro evento si assume che sia causato dal precedente: Ant. inglese siþþan > since aveva solo valore temporale, l'inferenza causale si sviluppa in certi contesti , che sono ambigui, cioè ammettono entrambe le letture . L'inferenza si è convenzionalizzata :oggi since ha entrambi i valori, è un processo di G. (H&T, 82-83) 16 Motivazioni del mutamento semantico nella G • due tipi di meccanismi concettuali, di trasferimento del significato : la metafora e la metonimia. • Trasferimento da un dominio concettuale (concreto) ad un altro basato più astratto sulla somiglianza: • PERSON > OBJECT > ACTIVITY > SPACE > TIME > QUALITY(Heine, Claudi, Hünnemeyer 1991:48 • Parti del corpo > relazioni spaziali e temporali • Verbi di percezione. vedere> comprendere: Non vedo la ragione del suo rifiuto : concreto> astratto • La metonimia è basata su una relazione di contiguità in contesti specifici: importanza del contesto – Inglese while sviluppa un valore contrastivo in contesti specifici (cf. ital mentre).inferenza di contiguità e opposizione – in contesti specifici: ieri eri di buon umore, mentre oggi… 17 Un esempio di trasferimento metaforico • Un trasferimento metaforico da persona a oggetto a qualità • esempio funzione gramm. • he fought with John comitative • he fought with a knife strumento • he fought with skill maniera categoria metaforica persona oggetto qualità 18 Motivazioni funzionali del mutamento linguistico e degli universali tipologici (Croft 2003) • Motivazione economica: le espressioni più frequenti dovrebbero essere codificate col numero minimo di morfemi, forme più corte: tendenza a minimizzare la forma (be going > to be gonna) • Motivazione iconica: la struttura linguistica dovrebbe riflettere la struttura concettuale o semantica. • L'iconicità assume un legame tra la lingua e la realtà non linguistica e tra forma e funzione nelle unità linguistiche • motivazioni iconiche in sintassi: il principio di Givón (1990: 826 ), "The more two events/states are integrated semantically or pragmatically, the more will the clauses that code them be integrated grammatically"; controllo del soggetto, restrizioni di tempo : Giovanni deve partire domani/ Giovanni vuole che Pietro parta domani vs : Giovanni dice che suo fratello è arrivato ieri • in morfologia: latino longus longior longissimus • il raddoppiamento per marcare la pluralità, oppure l'intensificazione 19 Un serio attacco alla G • Critiche alla unidirezionalità (L.Campbell, Language Sciences 2001): • * l’assunto perde di interesse se viene incluso nella definizione di G; • * La G non è una teoria, è un termine descrittivo per fenomeni che rientrano nel mutamento linguistico, un epifenomeno (Niemeyer 2001); • *Ci sono troppi controesempi per una caratteristica definitoria: suffissi flessivi> pronomi autonomi: irl. -mid, -muid; suff. derivazionali> parole autonome: ital anta, ingl. teens, ecc. • H&T (2003) rispondono che la G è una teoria funzionale, basata sull’interazione tra lingua ed uso, non una teoria formale 20 In difesa della unidirezionalità • • • • • • • • • Haspelmath 2004, On directionality in language change: se vogliamo capire il mutamento ling. dobbiamo identificare degli universali del mutamento : la direzionalità è uno degli universale più forti nelle morfosintassi possibili universali: Survival of the frequent : il ruolo della frequenza e dell’entrenchment: in greco la distinzione plurale duale è stata abbandonata ed è sopravvissuto il plurale Unidirezionalità nel mutamento fonetico: [k]>[ʧ] (palatalizzazione) ma *[ʧ]>[k] Muriel Norde, Degrammaticalization, Oxford University Press 2009 Un’accurata discussione di esempi che si trovano nella letteratura, e un tentativo di classificare i casi di degramm. ,che non è un fenomeno irrilevante e non può essere trattato come “eccezione alla regola generale della G” (396). Ad es. degrammation: una parola funzionale viene rianalizzata come content word: casi di ausiliari > verbi lessicali: ingl dare e need, svedese må "may>feel, Pennsylvania German wotte "desiderare" dal congiuuntivo passato del verbo modale welle "volere “: bisogna vedere meglio i singoli casi: ad es. dare è sempre stato un verbo lessicale nella storia dell’inglese, ha iniziato e interrotto usi modali (retraction). debonding: morfemi legati (bound morphemes) flessivi o derivazionali diventano morfemi liberi: olandese tig da twintig, dertig, irl. -muid Un’analisi sottile, ma di limitata portata in termini di aumento di conoscenze. 21 G e lessicalizzazione • Due processi che hanno fattori in comune (fusione di elementi, perdita di autonomia), ma vanno nella direzione opposta (Himmelmann): la G conduce a espansione, ad astrazione, la L a riduzione, perché si applica a un solo elemento, o membro di una classe • Alcuni casi discussi come esempi di degrammaticalizz: • teens , anta • Emergere di nuove entrate lessicali per conversione: the ups and downs; what a downer • espressioni idiomatiche: ted. Ein grosser Wurf , lett. “tiro, lancio”, > un grande successo • univerbizzazione :forget-me-not , Vergissmeinnicht , forse< latino fors sit an, perhaps 22 Grammaticalizzazione e pragmaticalizzazione e l'origine delle marche discorsive • Allargare il concetto di G per includere i fenomeni pragmatici? Rischi dell’operazione • Distinzione tra semantica: valori di verità, rapporti logici tra elementi lessicali; pragmatica uso della lingua nella comunicazione (H&T 76) • Processi di mutamento che condividono alcuni tratti con la G (da valori concreti a valori astratti, decategorizzazione da avverbi, da congiunzioni subordinanti, da certe forme del verbo), ma che hanno come esito finale marche discorsive, con funzioni di connessione del discorso. Questi usi non appartengono alla grammatica. 23 Connettori pragmatici esito di processi di G • Nuove funzioni di congiunzioni subordinate: tedesco weil, obwohl (Günthner e Mutz 2004) con V2 e funzioni di connettore contrastivo; decategorizzazione (?), soggettivazione: • brauchst du noch ein kissen? • nee, das reichet (pausa) obwohl des isch DOCH unbequem (V2) • Italiano guarda (Waltereit 2002),da imperativo a segnale discorsivo, marca di topic shift , per catturare l’attenzione dell’interlocutore • Sviluppo di segnali discorsivi, discourse markers da avverbi : inglese indeed, in fact, anyway (Traugott:: da avverbi interni alla proposizione, a avverbi di frase, a funzioni discorsive. Per Traugott (2003:643) genuini casi di G: connettono singoli enunciati, instaurando relazioni anaforiche o cataforiche a livello dell’enunciato: – In fact, I did not enjoy that movie at all Diewald (2006) analizza le particelle modali del tedesco ja, aber, dann, come una classe distinta sia dalle congiunzioni, sia dalle discourse particles 24 Un’area di intersezione ancora da definire? • Si noti che i valori pragmatici sono gli ultimi a svilupparsi, quando un elemento “esce” dalla grammatica • Le marche discorsive sono soggettive(valutazione del parlante), o intersoggettive (riconoscimento dell’interlocutiore, “mitigatori” actually, effettivamente), – In conclusione: le marche discorsive hanno funzioni diverse, che non appartengono alla sintassi, per alcune lo sviluppo passa attraverso processi di G – Il caso dei connettori contrastivi in italiano: mentre, tuttavia però. Però ha sviluppato usi pragmatici: – Sì, però la domanda deve farla vistare di là all’ufficio prestiti (LIP) – Questo non c’entra però (Caos Calmo) 25 Tre tendenze del mutamento semantico • • • • Traugott e Dasher 2002: 94-95 individuano tre tendenze del mutamento semantico : Tendency one: meanings based in the external described situation > meanings based in the internal (evaluative,/perceptual/cognitive) described situation. Da concreto ad astratto, da fisico a mentale ingl.: feel “toccare”. Tendency two: meaning based on the external or internal described situation> meanings based in the textual and metalinguistic situation ( the development of while > text linking connective , and anyway, in fact adverbials with discourse marker function Tendency three : meanings tend to become increasingly based in the speaker’s subjective belief /state/attitude towards the proposition (epistemic modality, scalar particles , modal particles in German Diewald 2008 in Seoane and Lopez-Cous) on eben “appunto”(Deutsch ist eben schwer, and schon (valore temporale “già” modale es wird schon werden, “andrà tutto bene, c’è una presupposizione negativa) . Anche contrastive connectives (però, tuttavia) 26 L’approccio costruzionista alla G • Definizione del termine “costruzione”. • C is a construction iffdef C is a form-meaning pair <F, S> such as some aspects of F or some aspects of S is not strictly predictable from C’s components parts or from other previously established constructions (Goldberg 1995:4) • There is evidence from psycholinguistic processing that patterns are also stored if they are sufficiently frequent, even when they are fully regular instances of other constructions and thus predictable. We must recognize that patterns are stored as constructions even when they are fully compositional under these circumstances. (Goldberg 2006:64). • Thus the present approach advocatesa usage-based model of grammar • (in a language) it’s constructions all the way down: Goldberg 2006:16. 27 Diachronic Construction Grammar • A construction is either a) a form-meaning pair in which the meaning of the whole is not derivable from the parts, or • b) a string whose meaning is predictable from the parts , but which occurs with sufficient frequency (Trousdale 2010:52) (Croft 2001) • Perché l’approccio costruzionista nella G? permette di trattare meglio i problemi del rapporto tra forma, significato e funzioni e i differenti gradi di co-evoluzione. • Diachronic Construction Grammar: come nascono nuove costruzioni, come cambiano dal punto di vista formale e semantico, la competizione nella variazione diacronica 28 Constructional changes as istances of G • A general trend: constructions which emerge in G are general and schematic • The G of NP of NP construction (Traugott 2008): costruzioni partitive > quantificatori o determinanti complessi: • a bit of an apple→a bit of a liar • a shred of a robe→(not) a shred of honor • rianalisi: [NP1] [of NP2] > [[NP of] NP2] 29 Le costruzioni impersonali nella storia dell'inglese: grammaticalizzazione costruzionale • • • • him ofthreow Þæs mannes 3SG.M.DAT pity-3SG.PST the-GEN man-GEN "he pitied the man" (ÆCHom I XIII. 281.14) þurh þæs deofles lore þe þe through the-GEN devil-GEN lore REL 2SG.OBL licode wel like-3SG.PST well • "through the devil's lore that pleased you well" (MED: c1225, Trousdale p.63) • la costruzione personale transitiva ha acquistato un peso sempre maggiore nella storia dell'inglese, è diventata una “macroconstruction”mentre contrario le costruzioni col soggetto esperiente in dativo sono diventate più marginali, meno frequenti (relazione individuata da Barðdal) 30 Gradualità e “gradience” nel mutamento linguistico E.Traugott e G.Trousdale (2010) e workshop Pavia (30-31 maggio 2011) *relazione tra gradualità del mutamento diacronico e variazione sincronica La variazione sincronica può essere spiegata dai processi diacronici ? Lo sviluppo di connettivi interfrasali nell'italiano (Giacalone Ramat e Mauri): però, tuttavia, mentre Sviluppo graduale attraverso stadi. Il ruolo della frequenza, dei contesti con doppia compatibilità (o ambigui) e della sintassi 31 Tuttavia: dalla continuità temporale al contrasto 32 (13) Marco Polo, Il Milione, chapter 131, 13th century (Tusc. vulg) • […] l' uomo va III giornate ver' mezzodie, tuttavia trovandocittà e castella assai […] • (15) Palamedès pis., c. 1300 [Part 2, Chap. 25 ] • […] chè noi mangiamo sì poveramente in questo luogo, u voi mi vedete, che a grande pena ne possiamo sostenere nostra vita; né non 'sciamo giammai di qua entro; tuttavia ci dimoriamo sì come noi lo possiamo fare. […] • (20) Galileo Galilei, Dialogo Sopra i Massimi sistemi del mondo, Giornata Prima (1624–1630) • Non ha dubbio che questo che voi dite ha assai • dell' apparente; tuttavia potete vedere come la sensata • esperienza mostra il contrario 33 Aggiornamenti, puntualizzazioni • K.Stathi, E.Gehweiler,E.König, Grammaticalization. Current views and issues, Benjamins, 2010 • Katerina Stathi (Is German gehören an auxiliary? The Gramaticalization of the construction gehören + participle II): gehören + participio II, o participio passato passivo, nel tedesco moderno valore di passivo modale: • Sportler, die des Dopings überführt worden sind, gehören gesperrt • "athletes who have been accused of doping should be barred "Stathi 324) • Il processo di G: "ascoltare, obbedire" >appartenere > bridging contexts in testi giuridici e amministrativi> valore deontico 34 Ricapitolando • 1) prima fase degli studi di G: ragguardevole numero di studi di casi di G ispirati dalla definizione dei parametri di G di Lehmann; • 2) discussione critica sulla G come teoria (Campbell 2001); la discussione ha riguardato anche la distinzione tra i concetti di G e di lessicalizzazione, e la degrammatricalizzazione (Norde 2009). Inoltre l'interesse per il mutamento semantico e l'allargamento ai temi di pragmatica (slides 15-26) • 3) sviluppi recenti: la construction grammar e la grammatica costruzionista diacronica ; • Gradualness e gradience nel mutamento linguistico 35 riflessioni sulle conseguenze delle proposte discusse per una teoria mutamento linguistico. 36