ZANG TUMB TUMB
N
ell'estate-autunno del 1915, alcuni artisti aderenti al
Futurismo, arruolati nell'esercito come volontari, parteciparono ai primi scontri avvenuti sul Monte Baldo, in
particolare furono protagonisti della battaglia per la conquista di Dosso Casina.
La loro attività di guerra fu sostenuta dalla stampa
dell'epoca, che diede alla spettacolare partenza in bicicletta da Milano e ai successivi episodi di guerra, una notevole copertura mediatica. Del resto il poeta e teorico Marinetti capeggiava e animava da tempo gruppi di infervorati
interventisti, e la partecipazione volontaria dei Futuristi si
inserì nella strategia propagandistica nazionalista.
Ma l'azione di guerra sul Baldo è di per sé uno dei tanti episodi del primo grande conflitto mondiale, dunque c'è da
chiedersi cosa renda speciale e degno di essere raccontato
l'assalto a Dosso Casina. E la risposta la si trova ovviamente nella presenza di soldati illustri come Marinetti, Boccioni, Russolo, Bucci, Erba, Sant'Elia. Soldati “eccellenti” e
capaci artisti, che lasciarono generose e rilevanti tracce
prodotte con pieno dispendio delle loro notevoli abilità. Il
gruppo produsse infatti diari in stile futurista, compose
versi paroliberi già sul campo di battaglia, compilò quaderni e disegnò.
La poesie di Marinetti “Con Boccioni a Dosso Casina” (poi
dedicata a Fortunato Depero), “Battaglia a 9 piani”, testo
che – come si vede nell'immagine qui pubblicata – disegna
le due catene di monti che stringono la parte settentrionale del Garda, così come la poesia di Boccioni “Uomo + Vallata + Montagna” (mirabile esempio di letteratura futurista nonostante sia diversa la disciplina artistica che rese famoso l'autore), sono i brani che costituiscono la materia
letteraria di questo spettacolo. E così è per i brillanti diari
dello stesso Boccioni, dallo stile chiaro e coinvolgente, che
narrano in modo incalzante il “battesimo del fuoco” e i primi assalti contro il nemico.
Ovvio che in questa nostra epoca, assai diversa, lo sguardo
critico verso la guerra può ostacolare il favore verso la qualità narrativa quando il contenuto è di fatto un elogio
dell'intervento bellico, o quando vediamo i poeti indugiare
nella celebrazione dell'atto eroico che porta a morte certa
(e molti di loro morirono, con gli altri milioni di caduti).
Ma questi testi, dai quali per intero si sono prese le parole
per il nostro spettacolo, oltre a possedere qualità, raccontano la personalità di chi li ha scritti, e rivelano perciò tutte le sfaccettature del carattere di questi poeti-soldato
estasiati dalle potenzialità del futuro: con la giovanile esuberanza, la
spinta goliardica, e anche la naturale paura. Ne deriva una narrazione nella quale entusiasmo e crisi, desiderio e finitudine si intrecciano
nella vita dei protagonisti, come è di solito nella vita, ma tutto ben
compresso nella avvincente unità di tempo di un pericoloso assalto.
Così come si dà conto dell'utilizzo a scopo propagandistico che fu fatto della loro impresa.
Non si tratta quindi di una celebrazione, ma la messa in scena di una
realtà storica, ricca come sempre di contraddizioni. Uno spettacolo
nel quale si intende cogliere lo spunto innovativo offerto dai Futuristi
e, nel contempo, leggere la criticità di una proposta politica (il Futurismo non fu solo arte ma si propose di rinnovare il mondo) destinata
ad essere usata, fraintesa e tradita subito dopo la fine della Grande
Guerra.
Se c'è un tributo, o meglio stima, questa è rivolta agli artisti stessi e
all'inventiva futurista, alla capacità di cogliere e interpretare la fine
del '800 e, tra entusiasmo e tragedia, l'inizio del Secolo Breve.
Nello spettacolo, la dimensione recitativa è corale. Nessun interprete prende il sopravvento. Le donne del coro e StefanoCòmpeR, si dividono frammenti di testo senza assumere parti di personaggi. Come
se gli abitanti di una valle che fu teatro di grandi eventi, andasse a ripescare parole tra le memorie di protagonisti estranei e temporanei.
E tra queste memorie, guarda caso, emerge il Territorio (montagne lago cielo), potente, ancora più potente del più forte ZANG TUMB
TUMB.
I rumoristi-musicisti, DIFONDO (Gianpaolo Campus, Sergio Camedda) e Mauro Tonolli, creano ambienti sonori che accompagnano la
narrazione, e inventano suoni e melodie impertinenti come nella migliore “tradizione futurista”. Tra gli interventi musicali si esegue
una citazione degna di nota, un nostro modo di dire che l'innovazione
artistica del futurista Luigi Russolo (l'inventore dell'intonarumori) è
stata poi colta e diffusa anche a livello di massa giovanile. Parliamo
della “chitarra intonarumori” di Jimi Hendrix, che in una famosa esecuzione di 40 anni fa, seppe cantare, al pari e al contrario di quanto
fece Russolo sul Baldo, il pacifismo e il ripudio della guerra. (P.D.M.)
Partendo dalle composizioni poetiche in parolibere e dal saggio
"L'arte dei Rumori" (gennaio 1916) di Luigi Russolo, si è deciso di interpretare in senso attuale l'idea di orchestra di rumori futurista.
La chitarra elettrica, suonata e trattata in modo non convenzionale e
l'uso di strumenti elettronici (sintetizzatori e campionatori) che elaborano vari tipi di oggetti sonori (tra cui lastre e metalli reperiti in
fabbriche locali), evocano i suoni della guerra proposti nel testo, a loro volta spazializzati dal vivo all'interno di un sistema quadrifonico.
(G.&M.)
INGRESSO CON CELLULARI ACCESI
ZANG TUMB TUMB
Associazione Versus
con:
Elaborazione testo e regia:
Provincia Autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura
Paolo Domenico Malvinni
Regione Autonoma Trentino-Alto Adige
Musiche originali composte ed eseguite da:
DIFONDO (Giampaolo Campus, Sergio Camedda)
& Mauro Tonolli
Consorzio dei Comuni BIM dell'Adige
Narrazione e interpretazione poesie parolibere:
Coro femminile della Scuola Musicale dei Quattro Vicariati
Comprensorio 10 della Vallagarina
con la partecipazione di
StefanoCòmpeR
Comune di Rovereto - Ufficio cultura
Elementi scenografici:
Franco La Spada
Comune di Brentonico
I
FUTURISTI
ALLA
CONQUISTA
DEL MONTE BALDO
MARINETTI
BOCCIONI
SANT'ELIA
RUSSOLO
BUCCI
Cucina futurista (solo Brentonico):
Mara Andreolli
Cassa Rurale di Brentonico
Tecnico audio:
Sebastiano Bombana
1915
MAURO TONOLLI
DIFONDO
Scuola musicale dei Quattro Vicariati
Ideazione progetto e direzione coro:
Quinto Canali
QUADRIFONIA
+ SUBWOOFER
POESIE PAROLIBERE
PAOLO DOMENICO MALVINNI
STEFANOCÒMPER
TOTEM FUTURISTA
AZIONI DI GUERRA
Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto
FRANCO LA SPADA
SEBASTIANO BOMBANA
MUSICA ELETTROACUSTICA
MUSICA
Bibliografia:
“Con Boccioni a Dosso Casina”, a cura di Dario Bellini, Nicolodi - Rovereto (2006)
“Il Futurismo”, Maurizio Calvesi, Fratelli Fabbri Editori - Milano (1969)
“Le due avanguardie. Dal futurismo alla Pop Art”, Maurizio Calvesi, L aterza Editori - Roma, (1970)
Foto di copertina:
Luglio 1915: Antonio Sant’Elia, Umberto Boccioni e Filippo Tommaso Marinetti.
TIPOFFSET MOSCHINI - ROVERETO
CUCINA FUTURISTA
CORO FEMMINILE DELLA SCUOLA MUSICALE DEI QUATTRO VICARIATI
CHITARRA
C
HITARRA ELETTRICA
QUINTO CANALI
SABATO 1 AGOSTO
DOMENICA 30 AGOSTO
ORE 21.15
ORE 16.30
BRENTONICO
ROVERETO
CORTE DI
VILLA MONICA
MUSEO STORICO ITALIANO
DELLA GUERRA
(SE MALTEMPO IN TEATRO)
(CORTILE INTERNO)
Il CORO FEMMINILE DELLA SCUOLA MUSICALE DEI
QUATTRO VICARIATI è nato nel marzo 2008 come progetto
particolare dell'omonima cooperativa che svolge formazione
musicale nei comuni di Ala, Avio, Mori e Brentonico. Ha già al
suo attivo una ventina di esibizioni pubbliche e la collaborazione con artisti come Andrea Castelli, Renzo Vigagni, Vinicio Cescatti, Renzo Bortolot, Walter Salin, Alessandro Giannotti,
Elvio Salvetti.
Coerentemente con gli obiettivi didattici della scuola anche
nel settore della storia della musica, il coro studia ed esegue
brani classici e popolari dalle epoche romana e medievale fino
ai nostri giorni, pescando anche nei ritmi, nelle sonorità e nei
colori di molte culture locali del pianeta.
Da segnalare la possibilità del coro di proporre concerti tematici su contenuti artistici, stilistici e culturali diversi: www.operaprima.org/progetti/coro-femminile.
Il coro è preparato e diretto da QUINTO CANALI.
PAOLO DOMENICO MALVINNI - Nel 1979, a Mori, inventa e
realizza un Concerto per Supermercato e altri musicisti: posiziona microfoni ai registratori di cassa e microfoni d'ambiente
per raccogliere rumori, voci, e riporta i suoni all'esterno, dove
alcuni solisti improvvisano su quei rumori; tra loro il jazzista
Guido Mazzon, la “tromba a cilindri”.
Il primo lavoro letterario di Malvinni è la videopoesia “Cinquecento Blu Notte” (1983 - RAI Trento), film sperimentale di poesia sonora scritta, sceneggiata e recitata dallo stesso autore.
Ha scritto e pubblicato poesie, racconti, opere teatrali, il romanzo brevissimo “Un'estate nuda calda e veloce” (1983), la
raccolta di avventure di Carminio Errosa “Soluzioni felici”
(pubblicato con “Vocali” di Umberto Eco da Alfredo Guida,
Ed. nella collana Clessidra, 1991), il romanzo poliziesco “La verità dell'angelo” (1999, Pergine).
Autore nel 2007 di “La Magnifica Intrapresa”, spettacolo teatrale con Laura Curino e il gruppo Calicanto, regia di Titino Carrara prodotto dal Teatro stabile di innovazione “La Piccionaia”
di Vicenza.
DIFONDO (Giampaolo Campus, Sergio Camedda) - Gruppo di
stanza tra l'Italia (Trentino - Sardegna) e la Francia, opera nel
campo della musica elettroacustica con il proposito di creare
una relazione tra strumenti elettronico-digitali ed acustici.
Le modalità esecutive includono il campionamento dal vivo,
l'elaborazione digitale dei suoni e la spazializzazione attraverso l'uso di 4 altoparlanti e un subwoofer. Le fonti sonore sono
ricavate dall'uso di strumenti tradizionali e giocattolo, oggetti
sonori e parlati preregistrati. Musiche in ascolto e scaricabili
gratuitamente in www.myspace.com/difondo
MAURO TONOLLI - Dopo il diploma in chitarra presso il Conservatorio "F. A. Bonporti” di Trento, consegue con il massimo
dei voti e la lode la Laurea Specialistica in Chitarra al Biennio
Superiore Concertistico-Solistico indirizzo '900.
Nel 2009, presso il Conservatorio "C. Monteverdi" di Bolzano,
laurea al Biennio di Secondo Livello per la formazione dei docenti nella classe di concorso di strumento musicale (A077).
Svolge attività concertistica come solista e in varie formazioni
cameristiche. Dedica particolare attenzione alla musica moderna e contemporanea collaborando con musicisti e compositori per l'esecuzione e composizione di nuove opere.
Ha curato prime esecuzioni assolute di Massimo Priori, Nicola
Straffelini, Alessandro Giannotti, Giovanni Fiorini, Maurizio
Zanotti, Daniele Lutterotti.
ZANG TUMB TUMB
StefanoCòmpeR - Da più di un trentennio si occupa in primissima persona di letteratura dispari, tramando poesie e prose
che prendono principalmente le mosse da Svevo e Rimbaudelaire; “Abracadaver” (Impronta Editrice, 2004) e “Tradizione
Vipera” (Edizioni Palazzo Cosmi, 2007) rappresentano le vette espressionistiche di un percorso demiurgico a tal punto “underground” da essere del tutto avulso a qualsivoglia promozione pubblica, in linea con il sentore scapigliato-decadente
che ha il suo motto ne “l'arte per l'arte”.
FRANCO LA SPADA - Si è diplomato nei primi anni settanta
all'Istituto Statale d'Arte “Alessandro Vittoria” di Trento. Ha
partecipato ai gruppi di pittura Altamira, Murando e PittoricArea. Ha creato e dirige il laboratorio di disegno e pittura Artedomino. Ha frequentato il master di specializzazione “Arte Sacra” tenuto dall’Arcidiocesi di Trento con la collaborazione
della Scuola “Beato Angelico” e dell’Accademia di Brera.
Oltre alla produzione di quadri, ha realizzato una quindicina
di murales interni ed esterni con la tecnica classica o del
“trompe d'oeil”, edicole, capitelli, orologi solari e fontane artistiche.
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Associazione VERSUS - Trentino Grande Guerra