LA FUGA VINCENTE DI MARCO CANOLA
URAN MANTIENE IL COMANDO DELLA ROSA
Alcune dichiarazioni dalla conferenza stampa
Rivarolo Canavese, 23 maggio 2014 – Il giovane vicentino della Bardiani CSF Marco
Canola ha vinto, battendo nello sprint a tre i due compagni di fuga Jackson Rodriguez
(Androni Giocattoli) e Angelo Talik (Team Europcar), la 13a tappa del Giro d'Italia.
Il gruppo ha raggiunto il traguardo 11 secondi dopo Canola ed è stato regolato dal
francese Nacer Bouhanni (FDJ.fr) su Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing).
Invariate le posizioni in classifica generale con Rigoberto Uran in Maglia Rosa.
MAGLIE
Maglia Rosa – Balocco: Rigoberto Uran Uran (Omega Pharma – Quick Step)
Maglia Rossa – Algida: Nacer Bouhanni (FDJ.fr)
Maglia Bianca – F.lli Orsero: Rafal Majka (Tinkoff Saxo)
Maglia Azzurra – Banca Mediolanum: Julian Arredondo (Trek Factory Racing)
Rigoberto Uran Uran (Omega Pharma – Quick Step) – Maglia Rosa
Il Giro.
"Manca ancora tanto, al Giro ogni giorno può succedere qualcosa. Ieri ho vinto con un bel
vantaggio, vuol dire che sto bene ma ci sono corridori molto forti come Pozzovivo,
Quintana e molti altri ancora…"
L'importanza della tappa di domani.
"Per me ogni tappa significa molto: partecipare a questo Giro mi rende molto contento,
essere in Maglia Rosa mi rende ancora più felice, domani cercheremo di fare un grande
risultato."
La specialità.
"Non so neanche io quale sia la mia specialità, nelle crono quando sto bene vado forte,
dobbiamo dire per onestà che quello di ieri non era un percorso per specialisti... Posso
andare forte sia nelle classiche che nei Grandi Giri. Ora pensiamo solo alla Maglia Rosa."
Marco Canola (Bardiani CSF) – Vincitore di tappa
La fuga.
"Il bello della vita sta nell'imprevedibilità che è la caratteristica fondamentale della fuga. La
voglia di arrivare ti porta in alto e devo dire che oggi sono stato anche fortunato, ma molte
volte sono stato sfortunato quindi è giusto così. Già a 60 km dall'arrivo io spronavo i miei
compagni di fuga perchè vedevo che loro credevano molto nel fatto che saremmo potuti
arrivare a giocarci la vittoria. Mi sono preso anche "parole" da loro ma alla fine avevo
ragione. Avevo studiato il finale e avevo visto che le curve, i cambi di direzione etc.
davano la possibilità a chi aveva un minimo di vantaggio di arrivare."
Le caratteristiche.
"Ho un buon passo e un buono spunto veloce ma non è facile emergere in questo
ciclismo. Da juniores ero uno tra i piu forti. Al primo anno da dilettante sono andato
fortissimo. Al secondo anno da dilettante purtroppo ho sofferto la tragica scomparsa di mio
padre per un malore, con le persone però giuste sono riuscito a ritrovare l'equilibrio. Ho
imparato che nella vita non conta solo il risultato, conta molto anche il ricordo che lasci di
te."
Il motto: "Non esistono condizioni sfavorevoli ma solo uomini arrendevoli."
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Matteo Cavazzuti
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la fuga vincente di marco canola uran mantiene il