BIOEDILIZIAITALIA – ISTITUTO QUALIFICAZIONE BIOEDILE
L’inquinamento
domestico
Alcune cose che forse non sappiamo.
Possiamo immaginare la casa, o altri
ambienti chiusi dove passiamo molte ore
della nostra vita, come in rifugio sicuro, dove
sentirsi protetti ed al riparo da pericoli in un
ambiente piacevole e rassicurante.
Se la casa è spesso l’investimento più
importante che una famiglia compie è vero
però che manca per contro una informazione
adeguata del costruito, dei materiali e delle
tecniche più idonee per rendere questo
importante investimento il più idoneo per il
nostro benessere e perché no anche per il
benessere ambientale.
Quando acquistiamo un nuovo tablet od un
nuovo computer cerchiamo di acquisire più
informazioni possibili; tecnologie, marche,
problematiche e potenzialità prima di
effettuare l’acquisto. E per la nostra casa,
dovre conviveremo con la struttura e i suoi
materiali per molta parte della nostra vita?
Nella nostra abitazione, definita spesso la
“terza pelle” respiriamo e siamo a contatto con
Comparazione inquinamento
esterno/interno
Estratto da documento Serch – Regione toscana (1)
Sostanza
Esterno Interno
g/m3
g/m3
Benzene
6
15
Cloroformio
0.6
3
p-Diclorobenzene
0.6
22
1,2-Dibromoetano
0.03
0.05
Cloruro di metile
2
6
Carbonio
tetracloruro
Tetracloroetilene
0.6
1
3
15
Tricloroetilene
1
7
Stirene
0,3
1
1,2-dicloroetano
0.2
0.5
1,1-Tricloroetano
7
30
Eptacloro
7
71
Clordano
14
198
Esaclorobenzene
0.1
0.3
o-Fenilfenolo
0.6
58
Clorothalonil
0.5
0.7
una somma di fattori di cui spesso siamo
ignari. Ed in questo purtroppo etichette e
schede tecniche non aiutano.
Studi condotti da agenzie governative e istituti
di ricerca evidenziano oggi come
l’inquinamento domestico superi di gran lunga
quello che abbiamo fuori dalla porta. Nella
tabella riportata a fianco vediamo da una
pubblicazione della Regione toscana (2) come
l’inquinamento da sostanze pericolose
all’interno supera da 3 a 20 volte quello
esterno. Analoghi risultati troviamo negli USA,
e in ricerche OMS in Europa (3).
Vediamo nei particolari i maggiori agenti
inquinanti indoor:
Arredi/pitture, vernici e colle.
Sono i materiali più a diretto contatto con chi
abita l’ambiente indoor. I fattori più evidenti
derivano dalle colle e le vernici presenti non
solo nelle pareti, solai e pavimentazioni ma
anche nei mobili ed arredi in genere. Numerosi
sono i componenti di questi materiali che
possono emettere in ambiente, alcuni esempi
noti sono la formaldeide usata come
conservante di vernici e colle all’acqua, ma
anche solventi ed additivi di altra natura:
Disperdenti: sono tensioattivi di varia natura
Antischiuma: sono generalmente prodotti
siliconici o poliglicoli.
Emulsionanti: esteri amminici, etil ammine,
ammoniaca.
Conservanti: tra i più diffusi, formaldeide,
isotiazolinone.
Reticolanti: Etil urea, isocianati.
Coloranti: oltre agli innocui ossidi di ferro ,
troviamo anche Blu a base di cobalto, ftalati (in
grado di dare forti effetti allergeni e sofferenze
come mal di testa alle donne), coloranti azoici.
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La possibilità di utilizzare vernici o colle a
basso contenuto di COV (componenti organici
volatili) non ci mette al riparo dai rischi di
inquinamento, i componenti pericolosi
mensionati infatti non sono cov. Per contro
esistono sostanze naturali come gli oli
essenziali che pur essendo legalmente cov
sono innoqui o possono esserci di aiuto
(aromaterapia?)
I prodotti per la pulizia della casa e della
persona
sono sorgente di emissione e di sostanze
allergeniche o causare contatto con
componenti non salubri:
• Sali d’ammonio, etanolammine, fosfati,
alchifenoletossilati, formaldeide, composti che
possano rilasciare cloro.
• Solventi (C.O.V)
• Profumi e prodotti odoriferi sintetici.
• Coloranti sintetici, come ftalati ed altri
componenti di cui non è obbligatorio dichiarare
la presenza.
Muffe e batteri
ecologica (si fa per dire) di riciclare materiali
inquinanti nella produzione dei cementi, nella
logica tipo butti dalla finestra rientra dalla porta
(6). Un esempio per tutti è quello del cromoVI
http://www.lasciatecirespirare.it/modules.php?
name=News&file=article&sid=61
Gas Radon
Il gas radon è un gas naturali emessi
spontaneamente dal sottosuolo. Il Radon 222
è uno dei gas radioattivi rari presenti in natura
con caratteristiche che, emettendo radiazioni
ionizzanti pericolose per l’organismo umano,
possono comportare, nel tempo, insorgenze di
tumori a livello polmonare.
Molte regioni Italiane sono caratterizzate da
una emissione naturale importante e per
questo motivo è fondamentale realizzare in
modo opportuno scantinati e garage
sotterranei, così che sia realizzata una
sufficiente areazione. Edifici troppo chiusi con
ambienti nel sottosuolo troppo isolati senza
consentire traspirazione ed areazione possono
risultare pericolosi.
Generalmente le muffe sono causate da
condizioni strutturali errate, come i ponti
termici, la scarsa traspirabilità dei supporti,
che causano situazioni di condenza e
successiva formazione di muffe/funghi.
L’organizzazione mondiale della sanità stima
che in Europa ogni anno 86.000 ricoveri
ospedalieri di bambini sono dovuti ad attacchi
d’asma e problemi respiratori riconducibili ad
esposizione a muffe ed eccessiva umidità.(4)
La maggior parte degli inquinanti odierni non
sono riconoscibili per l’odore ma casomai per il
malessere con cui a lungo termine può agire
senza presentare una linea diretta di causa
effetto.
Materiali isolanti e strutturali.
L’isolamento termico della casa; Le nuove
tecnologie di risparmio energetico tendono ad
aumentare l’isolamento termico e ridurre il
ricambio d’aria all’inerno delle abitazioni.
Questo inevitabilmente provoca un incremento
della concentrazione delle emissioni interne e
quindi maggior inquinamento indoor. Da
questo punto di vista è indispensabile
eliminare tutte le sorgenti inquinanti (materiali
isolanti, pitture e vernici, colle e quant’altro)
sostituendole con materiali naturali.
Materiali isolanti come polistirolo, polstirene
etc, oltre a contribuire negativamente alla
necessaria traspirazione delle pareti sono
accusati per l’emissione di numerose sostanze
pericolose (5 – rapporto wwf) quali; HBCD esabromo ciclododecano (possibile
interferente endocrino, capace di interferire
sulla fertilità dei mammiferi)
Alcuni additivi e catalizzatori impiegati nella
produzione dell’EPS (fonte: Von Berger J.,
1987).
Fenoli, Benzotriazoli, Stereato di zinco,
Octabromodifenile, Curarina e
azocarbonammidi, pentano.
Evitiamo di soffermarci sul rischio di metalli
pesanti ed inquinanti potenzialmente presenti
nelle malte cementizie a causa della pratica
Ciò che si evidenzia (vedi tabella 1 prodotta
dalla Regione Toscana in collaborazione con il
progetto europeo “Serch”) è che la
concentrazione degli inquinanti indoor è
superiore da 3 a 15 volte quella dello stesso
prodotto in esterni.
Certificazione dei prodotti: Poco o niente
valgono a nostro avviso i marchi di qualità
ecologica, visto che questi limitano alcuni
componenti ma puntano essenzialmente alle
raccomandazioni in etichetta, tipo “Non
disperdere, il contenuto della vernice, nelle
fognature”, Non lavare i pennelli disperdendo
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l’acqua di lavaggio, etc. I marchi più affini ai
prodotti naturali non fanno però una selezione
stringente consentendo il petrolio derivato fino
al 10% della composizione, cosa assurda visto
che alcuni prodotti hanno il 10-15% di
componenti attivi (leganti, solventi, additivi) ed
il resto di acqua.
BioediliziaItalia istituto di qualificazione
bioedile propone dal 1998 un meccanismo di
trasparenza sui prodotti per l’edilizia e la
detergenza. Se la legge comunitaria non
obbliga i produttori a dichiarare i componenti
dei prodotti, siano malte, vernici, collanti o
detergenti, la dichiarazione può e deve essere
un atto di responsabilità del produttore stesso,
poiché ognuno ha il pieno diritto di conoscere
che cosa utilizza e con quali materiali in realtà
conviverà nella propria casa. La nostra
associazione concede il suo marchio a patto
che il produttore faccia dichiarazione completa
dei componenti in etichetta e non usi petrolio
derivati o sostanze conosciute pericolose nelle
sue formulazioni.
Riferimenti:
(1) le vernici ad acqua
(2) Arpat Toscana
(3) Rapporto OMS Europa
(5) Report wwf
(6) Lasciateci respirare
(6) Non mento
(7) gas Radon
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